38122 Trento
0039 380 390 35 35
rolando@digitalservizi.com
Accedi

Visite sul Portale in Tempo Reale

21.974
Visitatori Unici ultimi 30 giorni
106.173
Pagine viste ultimi 30 giorni
71
Attività in tempo reale

Il tuo architetto ideale ti aspetta su ArchitectsAdvisor.com

Dalla progettazione alla realizzazione...

Immagine di Italo Armone Design Studio

Italo Armone Design Studio

Designer d'interni

Via Torrazzo, 52 (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (12 recensioni)

Immagine di Flab Studio

Flab Studio

Architetto

Via Gaetano Alberti, 28 (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (13 recensioni)

Immagine di Architetto Noemi Esposito Catanzaro

Architetto Noemi Esposito Catanzaro

Architetto

Via Antonio Izzi De Falenta, 38/c (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (14 recensioni)

Immagine di Così Italian Home Arredamento e Progettazione Catanzaro

Così Italian Home Arredamento e Progettazione Catanzaro

Designer d'interni,Negozio di arredamento per bar e ristoranti,Arredo bagno,Progettista edile,Impresa edile,Negozio di porte,Negozio di mobili,Studio di architettura di interni

Viale Vincenzo de Filippis, 316 (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (7 recensioni)

Immagine di Omarch S.r.l. - Officina Mediterranea di Architettura

Omarch S.r.l. - Officina Mediterranea di Architettura

Studio di architettura

via otranto, 2 (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (2 recensioni)

Immagine di Fabio Paparazzo Architetto

Fabio Paparazzo Architetto

Architetto

Via Luigi Lilio, 4 (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (6 recensioni)

Immagine di Studio Macri' Tecnici Associati - Progetti Integrati D'Ingegneria e Architettura

Studio Macri' Tecnici Associati - Progetti Integrati D'Ingegneria e Architettura

Architetto,Ingegnere civile

Viale Lucrezia della Valle, 19/n.40 (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (3 recensioni)

Immagine di Zizzi Arch. Giuseppe Antonio

Zizzi Arch. Giuseppe Antonio

Architetto

Via Giuseppe Casalinuovo, 11 (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Studio di Architettura Architetto Fratto Simone

Studio di Architettura Architetto Fratto Simone

Architetto

Vico I Turco Alessandro, 2 (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Al-Architetto - Studio Andrea Lonetti Architetto

Al-Architetto - Studio Andrea Lonetti Architetto

Architetto,Progettazione di spazi verdi per interni,Architetto del paesaggio

vico II Mario Greco, 10 (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Studio Associato di Architettura - Interurbane Architetture Nicola Fazio e Vittorio Valente

Studio Associato di Architettura - Interurbane Architetture Nicola Fazio e Vittorio Valente

Architetto

Via Case Arse, 1 (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Centodiecilab

Centodiecilab

Creatore di modelli per l'architettura e l'ingegneria

Viale Lucrezia della Valle, 56 (88100 Catanzaro CZ)

5.0/5 (3 recensioni)

Immagine di Arch.cristopher Cavur

Arch.cristopher Cavur

Architetto

Via Italia, 19 (88100 Catanzaro CZ)

4.9/5 (27 recensioni)

Immagine di Gr Arredamenti Progettazione - Arredamenti Commerciali per Negozi e Interior Design - Giuseppe Grimaldi

Gr Arredamenti Progettazione - Arredamenti Commerciali per Negozi e Interior Design - Giuseppe Grimaldi

Produttore di arredi per negozi e supermercati,Negozio di arredamento per bar e ristoranti,Studio di architettura di interni,Designer d'interni

Viale Emilia, 54 (88100 Catanzaro CZ)

4.8/5 (19 recensioni)

Immagine di Università degli Studi di Catanzaro "Magna Graecia"

Università degli Studi di Catanzaro "Magna Graecia"

Università

Viale Europa (88100 Catanzaro CZ)

4.1/5 (471 recensioni)

Immagine di Multiservizi Srls

Multiservizi Srls

Ufficio aziendale

Via Torrazzo, 1 (88100 Catanzaro CZ)

4.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Alfieri Architettura

Alfieri Architettura

Studio di architettura,Studio di architettura di interni

Via dei Conti Falluc, 70/A (88100 Catanzaro CZ)

4.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Studio di Ingegneria Angotti

Studio di Ingegneria Angotti

Ingegnere

Via Carmine Lidonnici, 15 (88100 Catanzaro CZ)

3.8/5 (4 recensioni)

Immagine di Studio Provenzano S.r.l.

Studio Provenzano S.r.l.

Architetto,Studio di architettura di interni

Via Giuseppe Arena, 2 (88100 Catanzaro CZ)

3.7/5 (3 recensioni)

Immagine di Cavur Arch. Cristopher Arch.

Cavur Arch. Cristopher Arch.

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Grande Antonello

Grande Antonello

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Associato Progem di Luigi Arch.matarese e Geom.luigi Rotundo

Studio Associato Progem di Luigi Arch.matarese e Geom.luigi Rotundo

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Fiorenza Pasquale

Fiorenza Pasquale

N/D

Badolato (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di La Valle Francesco

La Valle Francesco

N/D

Montepaone (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Dc Architecture

Dc Architecture

Studio di architettura

Via dei Conti Ruffo, 6 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Architetto Ivano Tolomeo

Architetto Ivano Tolomeo

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Barletta Mario

Barletta Mario

N/D

Falerna Scalo (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Arch. Riverso Concetta Carmen Studio Tecnico

Arch. Riverso Concetta Carmen Studio Tecnico

N/D

Satriano (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Dott. Arch. Salvatore Nistico' Impresa Costruzioni

Dott. Arch. Salvatore Nistico' Impresa Costruzioni

N/D

Davoli (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Ar K Studio Design Arch. Angelo Cafiso

Ar K Studio Design Arch. Angelo Cafiso

N/D

Davoli (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Carnovale Antonio

Carnovale Antonio

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di De Sensi Pietro Arch.

De Sensi Pietro Arch.

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Ing. Maurizio Colosimo

Ing. Maurizio Colosimo

Ingegnere civile

Corso Giuseppe Mazzini, n°259 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Gigliotti Arch. Marisa Raffaela

Gigliotti Arch. Marisa Raffaela

N/D

Soverato (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Architetto Schipani Saverio

Architetto Schipani Saverio

N/D

Montepaone (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Istmo Architecture

Istmo Architecture

Studio di architettura

Via Edmondo Buccarelli, 4 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Alcaro Maria Teresa

Alcaro Maria Teresa

N/D

Squillace (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Righini Francesco

Righini Francesco

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Scarfone Arch. Michele

Scarfone Arch. Michele

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Adamo Arch. Luigi

Adamo Arch. Luigi

N/D

Decollatura (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Battaglia Raffaele

Battaglia Raffaele

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Ursini Salvatore Arch.

Ursini Salvatore Arch.

N/D

Borgia (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Viceconte Arch. Rosa

Viceconte Arch. Rosa

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Erre Emme Costruzioni Srl

Erre Emme Costruzioni Srl

N/D

Soverato Marina (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio di Architettura di Aprile Arch. Giorgio

Studio di Architettura di Aprile Arch. Giorgio

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Lo Studio S&V S.r.l.

Lo Studio S&V S.r.l.

Architetto

Via Maddalena, 22 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Coroniti Arch. Francesco

Coroniti Arch. Francesco

N/D

Sellia Marina (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Graziano Arch. Smeraldo

Graziano Arch. Smeraldo

N/D

Jacurso (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Provenzano Arch. Rosario Luca

Provenzano Arch. Rosario Luca

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di De Luca Arch. Nicola

De Luca Arch. Nicola

N/D

Torre Di Ruggiero (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Arch. Giuseppe Staglian

Arch. Giuseppe Staglian

N/D

Chiaravalle Centrale (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio di Architettura e Progettazione Dott. Arch. Fabio Marino

Studio di Architettura e Progettazione Dott. Arch. Fabio Marino

Architetto

Viale Lucrezia della Valle, 84 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Carlei Carlo

Carlei Carlo

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Asr Architects

Asr Architects

Studio di architettura

Via Luigi Settembrini, 10 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Gallucci Michele

Gallucci Michele

N/D

Botricello (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di L'abbate Arch. Giuseppe

L'abbate Arch. Giuseppe

N/D

Girifalco (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio di Architettura Viapiana Antonio

Studio di Architettura Viapiana Antonio

N/D

Crichi (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studiodesign Rendering Catanzaro - Fotoinserimenti

Studiodesign Rendering Catanzaro - Fotoinserimenti

Studio di architettura

Viale Pio X, 71 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Calabretta Luigi Arch.

Calabretta Luigi Arch.

N/D

Sant'Andrea Apostolo Dello Ionio (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Pisano Arch. Antonino

Pisano Arch. Antonino

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Piroso Arch. Andrea

Piroso Arch. Andrea

N/D

Sant'Andrea Apostolo Dello Ionio (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Barbaro18 - Studio di Architettura

Barbaro18 - Studio di Architettura

Studio di architettura

Via Aldo Barbaro, 18 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Architetti Associati Studio di Progettazione

Architetti Associati Studio di Progettazione

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Simmaco Arch. Roberto

Simmaco Arch. Roberto

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Campagna Pietro

Campagna Pietro

N/D

Davoli (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Battaglia Arch. Raffaele

Battaglia Arch. Raffaele

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio di Architettura di Brasile Arch.caterina

Studio di Architettura di Brasile Arch.caterina

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Tiriolo Marco

Tiriolo Marco

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Costantino Arch. Antonio

Costantino Arch. Antonio

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Gometra Luigi Perri

Studio Gometra Luigi Perri

Studio di architettura

Via Milano, 39 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Riccardo Arch.

Riccardo Arch.

N/D

Magisano (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Architetto

Architetto

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Gigliotti Arch. Marisa Raffaela

Gigliotti Arch. Marisa Raffaela

N/D

Soverato Marina (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Casalinuovo Arch. Giovanni Elia

Casalinuovo Arch. Giovanni Elia

N/D

San Vito Sullo Ionio (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Gualtieri Arch. Giuseppe

Gualtieri Arch. Giuseppe

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Gallelli Rosella

Gallelli Rosella

N/D

Badolato (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Cepi Arch. Vincenzo

Cepi Arch. Vincenzo

N/D

Chiaravalle Centrale (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Piccari Arch. Giacomo

Piccari Arch. Giacomo

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Coppoletta Arch. Stefano

Coppoletta Arch. Stefano

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Esposito Sabrina Arch.

Esposito Sabrina Arch.

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Raynal Giovanni

Raynal Giovanni

N/D

Isca Sullo Ionio (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Cimbalo Sergio

Cimbalo Sergio

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio di Ingegneria Dedalo

Studio di Ingegneria Dedalo

Ingegnere civile

Via Alberto Bedarida, 20 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Retrobottega Design

Studio Retrobottega Design

Architetto,Designer architettonico,Designer d'interni

Via Antonio Izzi De Falenta, 7/C (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Cantisani Biagio

Cantisani Biagio

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Massimo Francesca

Massimo Francesca

N/D

Sambiase (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Barletta Emilio Arch.

Barletta Emilio Arch.

N/D

Falerna Scalo (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Greco Arch. Giuseppe

Greco Arch. Giuseppe

N/D

Sant'Andrea Apostolo Dello Ionio (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Tolomeo Arch. Francesco

Tolomeo Arch. Francesco

N/D

Catanzaro (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Tecnico Giemme di Mesiti Girolamo Architetto

Studio Tecnico Giemme di Mesiti Girolamo Architetto

Architetto

Via Girolamo de Rada, 39 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Rastudio.p - Architettura, Ingegneria, Paesaggio

Rastudio.p - Architettura, Ingegneria, Paesaggio

Architetto

Via Eraclea (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Architetto Mariangela Babbino

Architetto Mariangela Babbino

Architetto

Via Curtatone, 14 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Tecnico Gualtieri

Studio Tecnico Gualtieri

Architetto

Via Case Arse, 32 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Architettura Savari

Studio Architettura Savari

N/D

San Vito Sullo Ionio (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Lab04

Studio Lab04

Studio di architettura

Via Bausan, 34 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Arch. Roberto Simmaco

Arch. Roberto Simmaco

Architetto

Via Francesco Paglia, 35 (88100 Catanzaro CZ)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Associato Rag.de Pino Francesco Arch. De Pino Rosa M. Rag.de Pace Alessio

Studio Associato Rag.de Pino Francesco Arch. De Pino Rosa M. Rag.de Pace Alessio

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Amelio Arch. Elio

Amelio Arch. Elio

N/D

Zagarise (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio di Architettura Arch. Carmelo di Iorgi

Studio di Architettura Arch. Carmelo di Iorgi

N/D

Soverato (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Venuti Arch. Francesco Antonio

Venuti Arch. Francesco Antonio

N/D

Lamezia Terme (Catanzaro)

Scopri di più Rivendica attività
Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

Blog

Nel cuore delle Alpi, dove la storia si intreccia con la natura, il Grand Hotel San Pellegrino si prepara a risorgere. Affidato a un team di esperti architetti milanesi, il progetto di recupero promette di riportare alla luce un gioiello architettonico dei primi del ‘900, abbracciando una nuova Belle Époque dell’hospitality. Questo non è solo un restauro, ma un'opportunità di rinascita per un luog...

Vedi Categoria

La società americana Ekn Development, che ha ottenuto la concessione per 99 anni del Grand Hotel, ha scelto il gruppo Lombardini22 per realizzare un progetto di fattibilità che ambisce a coniugare raffinatezza estetica e innovazione tecnologica. Con i suoi 18.200 metri quadrati di eleganza, il complesso ospiterà 118 camere di lusso, una spa all'avanguardia e aree comuni rinnovate, pronte a sedurre visitatori da tutto il mondo.

Ma la sfida non è solo estetica. Come sottolinea l’architetto Alessandra Magri, “si tratta di un’analisi chirurgica della struttura impiantistica esistente”, un passo fondamentale per restituire vita a questo monumento della storia italiana. La Sovrintendenza avrà un ruolo cruciale, poiché il recupero dovrà rispettare il fascino del Liberty, l’epoca in cui il Grand Hotel è nato, senza dimenticare l'evoluzione del tempo.

In parallelo, le QC Terme, già un punto di riferimento nel benessere, stanno progettando un ampliamento che trasformerà gli spazi dell’ex stabilimento termale in un nuovo polo del relax e della salute. Abbandonando l'idea di un centro commerciale, l’attenzione si concentra su un’esperienza di lusso che unisce storia e comfort moderno, in perfetta armonia con il contesto circostante.

La cifra di investimento per il progetto è di 64 milioni di euro, e l’apertura è prevista tra il 2028 e il 2029. Un atteso ritorno a un’epoca di splendore, dove il passato e il presente si fondono per creare un futuro incantevole. Come afferma Ebrahim Nakhjavani, CEO di EKN Development, “Siamo certi che il progetto verrà portato avanti con eccellenza e visione”.

Il Grand Hotel San Pellegrino non è solo una struttura alberghiera, ma un simbolo di eleganza e cultura. La sua rinascita è un invito a riscoprire l'arte del ricevere, l'arte di vivere un'esperienza unica, dove ogni dettaglio racconta una storia, dove ogni angolo è un ricordo di un passato che ritorna, rivisitato in chiave contemporanea.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

Blog

Nel cuore pulsante di Busan, dove la terra abbraccia il mare, si erge la Torre Lotte progettata da Kengo Kuma e Associati. Un grattacielo che non si limita a sfidare il cielo, ma si fonde con il paesaggio circostante, catturando l'essenza del porto e dei suoi incessanti movimenti. Questa struttura di vetro fluido, eretta sull'ex sito del Municipio, racconta una storia di mare, città e architettura...

Vedi Categoria

La facciata della torre è un poema visivo che riflette il ritmo delle onde, danzando sotto la luce di Busan. Le sue bande orizzontali, che si ripetono come un canto, sfumano il confine tra vetro spandrel e vetro visivo, trasformando la verticalità in un gesto fluido, simile ai movimenti dell'acqua. Questo gioco di trasparenze e colori, che varia dal trasparente al delicatamente colorato, risponde alla luce e ai toni del cielo costiero, creando un'armonia visiva che incanta chiunque si fermi a osservare.

Il design della Torre Lotte è un esempio di come la moderna architettura possa dialogare con la natura. Le volumi curvi e trasparenti si sovrappongono in una composizione che suggerisce movimento, riflettendo l'ondulazione delle onde. I materiali scelti, come il vetro e l'alluminio, non solo permettono alla luce di danzare sulla facciata, ma creano anche un ritmo calmo, attenuando la scala imponente del grattacielo. Ai piani superiori, le linee orizzontali si dissolvono in eleganti lamelle che filtrano la luce e il vento, offrendo uno spazio di transizione all'osservatorio panoramico, dove città, mare e cielo si incontrano in un unico, vasto orizzonte.

La Torre Lotte non è solo un edificio: è un invito a esplorare la continuità tra l'architettura e il contesto marittimo di Busan. Kengo Kuma evita la monumentalità, favorendo invece una connessione profonda con il paesaggio circostante. Questa torre riflette il suo contesto, permettendo alla luce e all'acqua di animare la sua superficie durante tutto il giorno. Visto dal porto, l'edificio appare come un'estensione verticale della costa, la sua facciata scintillante assorbe i colori dell'alba e del crepuscolo. Di sera, la luce interna morbida mette in risalto le linee orizzontali, creando l'illusione di una corrente luminosa che sale attraverso la torre, mentre dal livello stradale, i volumi curvi in vetro incorniciano scorci di vita urbana, unendo il ritmo della vita metropolitana con la cadenza dell'approdo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

Blog

È come se il tempo si fosse fermato, come se le storie di eremiti e santi, sospese tra le pareti del Complesso Museale Santa Maria della Scala, avessero atteso pazientemente il momento giusto per riemergere. La Tebaide, un ciclo pittorico attribuito al maestro Lippo Vanni, è tornato a brillare, riportando alla luce un mondo di virtù e meditazione che, seppur distante, parla ancora all’anima contem...

Vedi Categoria

Il lungo e meticoloso restauro si è concluso, e dal 7 novembre 2025, il pubblico potrà immergersi in queste scene affascinanti che raccontano la vita quotidiana dei monaci nel deserto di Tebe d’Egitto. La scoperta, avvenuta attraverso un lavoro di recupero che ha portato alla luce affreschi nascosti da strati di imbiancature, è stata una rivelazione, un piccolo miracolo che ha unito passato e presente in un abbraccio eterno.

Le immagini, realizzate in monocromo di ocra rossa, si snodano in una narrazione visiva che esalta la lotta tra virtù e vizio, riflettendo un impianto iconografico raffinato che invita alla riflessione e alla contemplazione. Queste opere non sono solo dipinti; sono finestre su un’epoca, su una spiritualità che si fa carne e colore, e che i confratelli della Compagnia dei Disciplinati hanno venerato nei loro riti penitenziali.

Il restauro è stato possibile grazie al generoso contributo della Fondazione Vaseppi, e rappresenta una delle più significative scoperte artistiche degli ultimi decenni. La storia di questi affreschi è un viaggio che inizia nel 1999, quando l’architetto Guido Canali scoprì le prime tracce di questo tesoro sepolto. Poi, nel 2021, l’operazione di completo recupero si è finalmente realizzata, consentendo a tutti noi di godere di questo patrimonio culturale.

Il ciclo pittorico si fa portavoce di una narrazione profonda, ispirata dalle Vite dei santi Padri di fra’ Domenico Cavalca, un’opera che ha saputo tradurre in immagini la spiritualità cristiana dell’epoca. Le storie di santi come san Paolo Eremita, sant’Antonio Abate e san Girolamo non sono solo racconti, ma veri e propri insegnamenti, espressioni di una ricerca di salvezza che risuona ancora oggi.

La presentazione ufficiale del restauro avverrà il giovedì 6 novembre alle ore 16 nella Sala Sant’Ansano, e le visite guidate saranno disponibili per tutti coloro che vorranno immergersi in questa esperienza unica. Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di scoprire un capolavoro che, come un eco lontano, continua a raccontare storie e a ispirare anime.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

Blog

All'inizio di ogni grande storia c'è un incontro, un colpo di telefono, un'idea che si insinua come un sogno nella mente di chi ama. In Stardust: A Story of Love and Architecture, la magia prende forma attraverso la voce di Denise Scott Brown, che chiama Robert Venturi per mostrargli il mondo scintillante della Las Vegas Strip. Siamo nel novembre del 1966, e quel ‘qualcosa’ si trasformerà in un vi...

Vedi Categoria

Il film, diretto con maestria da Jim Venturi, il figlio dei due protagonisti, non è solo un racconto di mattoni e cemento, ma un’ode a una vita condivisa, a una danza di idee, conflitti e scoperte. La telecamera si muove con delicatezza, quasi come un amante che esplora il viso del proprio partner, rivelando non solo l’architettura, ma anche l’umanità che ci sta dietro. Venturi e Scott Brown, due anime in un’unica visione, hanno saputo scardinare dogmi e pregiudizi, abbracciando la complessità e la contraddizione come essenze vitali del loro lavoro.

Con Complexity and Contradiction in Architecture, pubblicato nel 1966, hanno sfidato la tirannia del minimalismo, mentre Learning from Las Vegas ha aperto le porte a un’architettura popolare e ironica, capace di dialogare con il caos della realtà. Non si trattava più di eleganza austera, ma di abbracciare il ‘diverso’, il ‘non convenzionale’ e, perché no, anche il ‘banale’ come linguaggio architettonico.

Il film non celebra, indaga. Non costruisce monumenti, ma lascia che le ombre parlino. La domanda centrale è affascinante: può la creatività coesistere in due menti? Il viaggio di Bob e Denise, tra Philadelphia e Venezia, è un continuo dialogo, un flusso di pensiero che ci invita a riflettere sulla forza dell’amore e della collaborazione. L’immagine finale, di due viaggiatori che continuano a esplorare insieme, ci ricorda che l’architettura, come l’amore, è un atto di costruzione.

In un mondo che spesso premia il consenso, Venturi e Scott Brown hanno scelto la libertà, pagando il prezzo del silenzio. Ma il loro lascito è uno di quelli che brilla come polvere di stelle, illuminando il cammino di chi verrà dopo. Stardust è, quindi, non solo un film, ma una riflessione profonda sulla vita, sull’amore e sull’architettura, che ci invita a guardare oltre le superfici e a scoprire il mondo che ci circonda con occhi nuovi.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

Blog

Nel cuore pulsante di New York, dove l'arte e l'architettura si fondono in un abbraccio di bellezza, si è svolta una cerimonia che ha celebrato l'eccellenza italiana nel mondo. L'architetto calabrese Giuseppe Samà, con il suo stile inconfondibile e la sua visione innovativa, è stato insignito del premio ILICA 2025 presso il prestigioso Queens Museum.

Vedi Categoria

Questo riconoscimento, conferito dall'Italian Language Inter-Cultural Alliance, è un tributo a coloro che, come Samà, portano avanti i valori estetici e culturali italiani. Davanti a un pubblico di oltre 300 illustri ospiti, tra cui artisti e imprenditori, l'architetto ha condiviso la sua gioia e gratitudine, sottolineando l'importanza delle sue radici calabresi.

Originario della Calabria, Samà ha saputo trasformare la sua passione in una carriera internazionale, realizzando progetti che spaziano da residenze private a boutique hotel. La sua opera è caratterizzata da un senso innato di equilibrio tra natura, luce e proporzione, creando spazi che evocano emozioni e benessere. Ogni progetto racconta una storia, quella del luogo che lo ispira e delle tradizioni che lo accompagnano.

Il suo studio a New York è diventato un faro per coloro che cercano l'autenticità del design italiano. In un mondo sempre più globalizzato, Samà riesce a mantenere vivo il legame con la sua terra, portando un pezzo di Calabria in ogni sua creazione. La sua filosofia è semplice ma profonda: ogni spazio deve essere capace di emozionare.

Nel ricevere il premio, ha affermato: "Questo riconoscimento ha per me un valore speciale: rappresenta non solo un traguardo professionale, ma un simbolo di come la creatività italiana continui a ispirare e a unire le persone nel mondo". Le sue parole risuonano come un eco di speranza, un richiamo a non dimenticare da dove veniamo, anche mentre costruiamo il futuro.

La serata si è conclusa con un lungo applauso, un tributo a un uomo che, con il suo talento e la sua determinazione, non solo rappresenta la nuova generazione di creativi italiani, ma funge anche da ponte tra le culture, unendo Italia e Stati Uniti in un dialogo senza fine.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

Blog

Nel cuore pulsante dell'architettura contemporanea, i Premi di Design Thermory 2025 si sono rivelati un palcoscenico straordinario per le meraviglie del legno, celebrando la sua bellezza intramontabile. Questa edizione ha visto emergere opere che raccontano storie di tradizione e innovazione, unendo estetica e funzionalità in una danza armoniosa.

Vedi Categoria

Il premio per il miglior edificio pubblico è andato alla Scuola Primaria e all'Asilo di Võsu, situata nel suggestivo Parco Nazionale di Lahemaa in Estonia. Progettato dallo studio 3+1 Architects, l'edificio si distingue per la sua struttura a forma di fienile, rivestita con una gamma di prodotti Thermory, che abbracciano il calore e la semplicità del legno. La giuria ha elogiato l'abilità degli architetti di reinterpretare le tradizioni locali attraverso un design contemporaneo, creando un ambiente scolastico che invita i bambini a esplorare e a sentirsi a casa.

In un angolo pittoresco di Haapsalu, una villa progettata da Apex Arhitektuuribüroo OÜ ha conquistato il titolo di miglior casa privata. Con una facciata argentata e pannelli di pino radiata, questa dimora affacciata sul mare non è solo un'abitazione, ma un omaggio all'eredità architettonica estone, dove il legno si trasforma in un delicato pizzo architettonico. I giudici hanno descritto la villa come una fusione di artigianato audace e armonia con il paesaggio costiero, rivelando una bellezza che sfida le aspettative.

Ma non sono solo le strutture esterne a catturare l’immaginazione. Jõelähtme Juveel, un progetto sviluppato da Lasita – Perfecting Views, ha ricevuto il premio per il miglior design d'interni. Qui, l'architettura incontra la filosofia giapponese del wabi-sabi, abbracciando l'imperfezione e la transitorietà. Un'atmosfera di eleganza è stata creata attraverso l'uso di pareti in termo-ash di Thermory, che donano profondità e calore a ogni spazio.

Infine, l'Under Armour Performance Centre dei Baltimore Ravens, progettato dallo studio ZGF Architects, ha trionfato nella categoria miglior spa e sauna. Con un soffitto in termo-magnolia personalizzato e uno spazio idroterapico inondato di luce naturale, questo centro è un'esperienza immersiva, dove il legno e l'acqua si intrecciano in un abbraccio sensoriale che invita al relax.

La giuria di quest'anno, composta da architetti di spicco, tra cui l'italiano Alberto Salvadori, ha celebrato la versatilità e la sostenibilità del legno, sottolineando come queste opere possano modellare spazi innovativi, progettati per durare nel tempo e in armonia con la natura. I Premi di Design Thermory non sono solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sulla bellezza del legno, un materiale che continua a ispirare architetti e designer in tutto il mondo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

Blog

Immagina di passeggiare per strade che sembrano scorrere come fiumi di pietra, circondato da un silenzio che racconta storie millenarie. Canale di Tenno, un angolo di Medioevo affacciato sul Lago di Garda, si svela in tutta la sua bellezza durante l’autunno. Qui, tra vicoli acciottolati e vecchie botteghe, il tempo si ferma e la magia si sprigiona ad ogni passo. Le finestre fiorite si illuminano d...

Vedi Categoria

Il fascino di Canale di Tenno sta nei dettagli: porte scolpite che raccontano storie, scale che si arrampicano come radici e angoli che sussurrano segreti dimenticati. In questo periodo dell'anno, il borgo si veste di rame e oro, un vero e proprio dipinto naturale. Non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Durante l’anno, eventi come Rustico Medioevo trasformano il borgo in un vivace mercato medievale, dove artigiani e musicisti riportano in vita antiche tradizioni, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente.

Ma Canale di Tenno non è solo storia e cultura; è anche un paradiso per gli amanti della natura. I sentieri che partono da qui offrono panorami mozzafiato sul Lago di Tenno, famoso per le sue acque turchesi. Camminare tra i boschi, con il foliage autunnale che abbraccia il paesaggio, è un’esperienza che riempie il cuore e lo spirito. Gli escursionisti più avventurosi possono salire verso il Monte Misone, dove si trova uno dei punti di vista più spettacolari sul lago, un balcone naturale che lascia senza fiato.

Per visitare Canale di Tenno, basta un’ora per immergersi nella sua essenza, ma la vera magia si svela solo a chi si concede il tempo di esplorare ogni angolo, assaporando i gusti del Trentino in una delle sue piccole osterie. Le temperature autunnali, miti e piacevoli, rendono ogni passeggiata un vero piacere. Se desideri prolungare la tua visita, fermati in uno dei B&B disseminati tra le case in pietra, dove il silenzio racconta storie di secoli e la vista sul lago ti riempie di meraviglia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

Blog

Il 14 novembre, la Fondazione Legler per la Storia Economica e Sociale di Bergamo si trasforma in un palcoscenico di riflessione e ispirazione, ospitando una mostra dedicata a Cesare Rota Nodari, figura emblematica dell'architettura bergamasca. Fino al 20 dicembre, visitatori e appassionati avranno l'opportunità di esplorare sessant'anni di creatività e innovazione, un viaggio che attraversa il te...

Vedi Categoria

Curata da Edoardo Milesi, l'esposizione non è solo una celebrazione del lavoro di Rota Nodari, ma un invito a interrogarsi sul mestiere dell'architetto in un'epoca di rapidi cambiamenti, dove il digitale ha trasformato il modo di progettare. "L'architettura non è solo costruzione", afferma Milesi, "ma un atto di pensiero politico e visione sociale". In questa sinfonia di idee, Rota Nodari si erge come un maestro che, pur abbracciando le nuove tecnologie, non dimentica le radici artigianali e il legame profondo con il territorio.

Un aspetto distintivo della mostra è il convegno “Il mestiere dell’architetto”, in programma il 21 novembre, dove relatori illustri discuteranno dell'importanza dell'architetto come interprete non solo dello spazio fisico, ma anche delle dinamiche sociali e ambientali. La conversazione si estenderà a esplorare relazioni complesse tra l'uomo e il mondo naturale, un tema che invita a riflettere sulla nostra esistenza e sul nostro impatto sul pianeta.

In un'epoca in cui l'architettura deve affrontare sfide senza precedenti, la mostra di Cesare Rota Nodari ci ricorda che ogni progetto è un'opportunità per sognare, ascoltare e trasformare. Non perdere questa occasione unica di immergerti nell'universo di un architetto che ha saputo coniugare passato e futuro, tradizione e innovazione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

Blog

Il mondo dell'architettura italiana si è illuminato con la notizia dell'assegnazione del Premio "Architetto dell'anno" 2025 a Michele De Lucchi, un vero e proprio gigante del settore. Il suo studio, AMDL CIRCLE, ha brillato alla Festa dell'Architetto, un evento annuale che celebra l'eccellenza architettonica e che quest'anno si è svolto nella suggestiva cornice di Venezia.

Vedi Categoria

Il progetto che ha catapultato De Lucchi sul podio è il restauro e la riconversione delle Gallerie d'Italia a Torino, un'opera che ha saputo trasformare spazi storici in luoghi di cultura e conoscenza, dedicati alla fotografia e alla videoarte. La giuria, presieduta dall'architetta messicana Tatiana Bilbao, ha elogiato la capacità del progetto di recuperare ambienti una volta destinati a usi bancari, trasformandoli in musei interattivi e vibranti.

Il restyling degli spazi ipogei di Palazzo Turinetti, completato nel 2022, è stato descritto come un'opera di grande raffinatezza, capace di combinare funzionalità e estetica con una particolare attenzione ai dettagli e ai materiali utilizzati. De Lucchi e il suo team hanno dimostrato una maturità progettuale rara, offrendo una nuova vita a spazi che, altrimenti, sarebbero rimasti dimenticati nel tempo.

Non solo De Lucchi ha brillato in questa edizione della Festa dell'Architetto. Anche lo studio facchinelli daboit saviane ha ricevuto il premio "Giovane Talento dell'Architettura italiana" per il progetto della Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado a Puos d'Alpago, un'opera che ha catturato l'attenzione per la sua innovativa rigenerazione di spazi esistenti, dimostrando come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee con creatività e sensibilità.

Questa edizione ha visto anche menzioni speciali per progetti di notevole impatto, come il Bicocca Superlab a Milano e il padiglione Hortus Conclusus a Mestre, che hanno saputo reinterpretare il concetto di rigenerazione urbana in chiave moderna, creando connessioni tra didattica e ambiente.

La Festa dell'Architetto 2025 non è solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sull'importanza della progettazione architettonica nel nostro quotidiano. È un appello a lavorare insieme per una Legge per l'Architettura che tuteli le comunità e permetta di costruire un futuro migliore per tutti.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

Blog

Immagina di essere seduto in un angolo di un cabaret a Montmartre, il profumo dell'assenzio nell'aria e il suono di risate fragorose che si mescolano a un'eco di solitudine. È qui che Henri de Toulouse-Lautrec, il genio di Albi, si fa testimone di una Parigi che vive il suo momento di massimo splendore e decadenza. Non c'è giudizio nelle sue opere; c'è solo un'osservazione profonda, un'inquietudin...

Vedi Categoria

La Belle Époque, quel periodo di luci e ombre, di sfarzo e miseria, viene catturata nei suoi tratti audaci e nei colori vibranti. I suoi personaggi, le ballerine e i borghesi, danzano in un mondo di illusioni e desideri, dove il confine tra amore e affare è labile. Toulouse-Lautrec non idealizza: ritrattista della verità, mette in luce l’anima dei suoi soggetti, senza veli, senza pietà.

Alle sue tavole, ogni sorriso stanco di una prostituta, ogni sguardo languido di una ballerina, raccontano storie di speranza e disillusione. La sua piccola statura non gli ha mai impedito di vedere il mondo da un’angolazione unica: un occhio che sa cogliere il sublime nel quotidiano, il sublime nella fragilità umana. Ecco perché l’arte di Toulouse-Lautrec è un canto alla vita, un inno alla diversità.

La mostra a Firenze, con oltre cento opere esposte, è una porta aperta su questo universo. Manifesti, litografie e disegni dialogano con il passato, invitando il visitatore a perdersi in un viaggio che è anche un ritorno. Un ritorno a quella Parigi che, sebbene lontana nel tempo, continua a pulsare nel nostro presente, con la sua bellezza e la sua miseria, con il suo vizio e la sua poesia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

Blog

Nel vasto panorama dell'architettura contemporanea, dove i sogni si intrecciano con la realtà, emergono progetti che sfidano la logica e riscrivono le regole del possibile. I cinque progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo non sono solo edifici, ma vere e proprie dichiarazioni d'intenti, espressioni di audacia che ci invitano a riflettere su ciò che può essere. Ecco un viag...

Vedi Categoria

1. Il Toro Monumentale di Spagna
Immaginate un toro di metallo alto oltre 300 metri, che si erge come un faro nel panorama spagnolo. Questo progetto, sostenuto dall'Accademia Spagnola della Tauromachia, ha l'ambizione di diventare l'icona nazionale della Spagna, sfidando la Torre Eiffel per il titolo di monumento più visitato al mondo. Un'idea audace che pone interrogativi su tradizione e modernità, sulla cultura e l'identità.

2. N'Arrow House a Creta
Nell'incantevole paesaggio di Creta, una villa a forma di freccia si inserisce delicatamente nel contesto naturale. Progettata per fondersi con le colline, la N'Arrow House incarna un'architettura che rispetta l'ambiente, con linee pulite e materiali che dialogano con la terra. Un rifugio che promette di offrire una vista mozzafiato, ancora in fase di costruzione, ma già avvolto nell'aura del potenziale.

3. Il Giardino Verticale di Singapore
Un grattacielo che rifiuta le convenzioni, avvolto da un giardino verticale di 100 piani. Questo progetto ambizioso non solo mira a ridefinire il concetto di abitare in città, ma anche a restituire spazio alla natura nel cuore di un’urbanizzazione frenetica. Un vero e proprio polmone verde che si arrampica verso il cielo, trasformando l'idea di architettura in una sinfonia di vegetazione e struttura.

4. La Casa del Futuro in Giappone
Immaginate una residenza che si adatta alle esigenze dei suoi abitanti, un luogo dove la tecnologia si integra perfettamente con la vita quotidiana. La Casa del Futuro, in costruzione in Giappone, è un esempio di come l'architettura possa evolversi in risposta ai cambiamenti sociali e ambientali, un concept che sfida le convenzioni e abbraccia il domani.

5. La Torre dell'Universo in Cina
Concepita come un omaggio all'umanità e alle sue aspirazioni, la Torre dell'Universo promette di essere una delle strutture più alte mai realizzate. Un simbolo di progresso e innovazione che, con i suoi design futuristici, mira a ispirare una nuova generazione di architetti e sognatori. Una struttura che non solo guarda al cielo, ma invita tutti noi a farlo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

Blog

Immaginate un luogo dove l'architettura non è solo un involucro, ma un attore vivente nella danza della natura. Questo è Hedeskov, un centro di ricerca e educazione situato nel cuore della Danimarca, progettato dallo studio Djernes & Bell. Qui, i materiali locali come argilla, sabbia, canapa e legno si intrecciano in una sinfonia di sostenibilità e innovazione. Situato su terreni recuperati, H...

Vedi Categoria

La visione di Djernes & Bell è chiara: l'architettura deve abbandonare l'idea di essere un oggetto isolato e diventare parte integrante della riparazione ecologica. Come ha affermato Justine Bell, partner dello studio, "Un edificio può diventare un laboratorio vivente per la pratica rigenerativa, non solo riducendo l'impatto ambientale, ma migliorando attivamente i sistemi circostanti". Questo centro è un esempio tangibile di come gli spazi possano riflettere i paesaggi e le culture costruttive che li hanno generati, rendendo visibili le relazioni tra esseri umani, terra e tempo.

Collaborando con artigiani locali e specialisti di materiali circolari, il team ha esplorato il paesaggio per trovare risorse naturali da utilizzare, conservando e restaurando edifici esistenti come una vecchia scuola in pietra. I mattoni recuperati sono stati riutilizzati, mentre l'interno è stato abbellito con intonaci di argilla e legno recuperato, creando spazi di lavoro e di vita che parlano di una cultura del riuso e della riparazione.

Il laboratorio di Hedeskov si distingue per il suo impegno nella ricerca. Gli studenti dell'Università BUILD di Aalborg monitoreranno il clima interno, le emissioni e il comportamento dell'umidità, contribuendo a una comprensione più profonda delle pratiche sostenibili. In questo contesto, ogni mattone, ogni trave, racconta una storia di cicli stagionali e conoscenza artigianale antica. La struttura si erge non solo come un centro di apprendimento, ma come un simbolo di un futuro dove l'architettura e la natura possono coesistere in armonia.

Con un tetto verde che accoglie un laboratorio e una cucina, Hedeskov si presenta come un esempio luminoso di come l'architettura moderna possa abbracciare il passato, reinventando gli spazi per le generazioni future. Qui, il rosso profondo delle strutture in legno richiama le tradizionali stalle agricole danesi, mentre ampie finestre circolari e lucernari creano un dialogo tra l'antico e il nuovo.

In un mondo in cui l'architettura è spesso vista come un peso, Hedeskov emerge come una boccata d'aria fresca, un invito a ripensare il nostro rapporto con gli edifici e il nostro ambiente. È un richiamo a esplorare non solo come costruire, ma come vivere e co-creare con la terra.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

Blog

Nel cuore di Padova, a Palazzo Zabarella, si è aperta una mostra che è un vero e proprio viaggio attraverso il Novecento, un'epoca di rivoluzioni artistiche e culturali. Realizzata in collaborazione con il LaM, Lille Métropole Musée d'art moderne, d'art contemporain et d'art brut, l'esposizione celebra due giganti dell'arte moderna: Pablo Picasso e Amedeo Modigliani. Federico Bano, presidente dell...

Vedi Categoria

La mostra, inaugurata il 16 ottobre e aperta al pubblico fino al 25 gennaio, si articola in sei sezioni che pongono in dialogo le opere di Picasso e Modigliani con quelle di altri artisti pionieristici come Braque, Léger, Miró e Calder. È un percorso che non si limita a esporre, ma invita a riflettere sulla grande rivoluzione che ha caratterizzato il secolo scorso, un secolo che ha visto nascere le avanguardie e una nuova concezione dell'arte.

Con oltre 8.500 opere d'arte, il LaM non è solo un museo, ma un laboratorio internazionale di idee e scambi, dove ogni pezzo racconta una storia di innovazione e cambiamento. La mostra diventa così un'occasione imperdibile per immergersi in un'epoca che ha trasformato il nostro modo di vedere l'arte e il mondo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.ilgazzettino.it.

Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

Blog

In un mondo dove le linee dritte e i materiali freddi dominano il panorama urbano, l’architettura organica emerge come un canto di sirena. Case che si arrampicano come edera, tetti ondulati che danzano con il vento, pavimenti che evocano il movimento della natura stessa. Ci troviamo di fronte a strutture che, più che edifici, sembrano organismi viventi, in perfetta armonia con l’ambiente circostan...

Vedi Categoria

Ricordiamo la Casa sulla Cascata di Frank Lloyd Wright, un capolavoro che si fonde con il paesaggio, quasi come se fosse stata plasmata dalla corrente del fiume sottostante. Questa visione di architettura non è nuova, ma si sta riappropriando del suo posto nella nostra epoca, segnata da crisi ecologiche e da una crescente necessità di riconnettersi con la natura.

Ma cosa rende l’architettura organica così affascinante? È il suo rifiuto delle rigide convenzioni del modernismo tradizionale. Mentre i movimenti come il Bauhaus e il Brutalismo prediligono la funzionalità e la linearità, l’architettura organica abbraccia il caos e la bellezza imperfetta. Pensiamo alle opere di architetti come Bruce Goff, la cui Bavinger House esprimeva un universo onirico di forme e colori, un rifugio di creatività che sfidava ogni logica. La sua demolizione nel 2016 ha riacceso il dibattito sulla necessità di preservare queste architetture eccentriche.

In un’epoca di incertezze, l’architettura organica fiorisce. È un rifugio per i nostri sogni, una risposta visiva e tangibile alle crisi che affrontiamo. Case come la Casa Orgánica di Javier Senosiain ci trasportano in un mondo dove le pareti diventano giardini e i tetti sembrano nuvole. Ogni angolo è un invito a esplorare, a sentirsi parte di qualcosa di più grande, di un ecosistema vivente. Qui, il design non è solo estetica; è un’esperienza sensoriale.

Ma non è solo una questione di forma. È anche una filosofia, una riconnessione con la terra. Architetti come Antti Lovag e Imre Makovecz ci mostrano come il legno e la pietra possano raccontare storie, come ogni struttura possa essere un poema dedicato alla natura. La residenza di Lovag, il Palais Bulles, è un esempio lampante di come l’architettura possa diventare un’opera d’arte, un sogno che si materializza nel paesaggio.

In un’epoca in cui la sostenibilità è fondamentale, l’architettura organica ci offre una via per riconsiderare il nostro modo di costruire. Non più semplici edifici, ma case che respirano, che vivono, che ci parlano. Siamo pronti a riscoprire il meraviglioso mondo dell’architettura organica, dove ogni casa è un organismo, e ogni organismo è parte di un tutto?

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

Blog

Era un giorno di sole quando Khushnu Panthaki Hoof, la nipote di Balkrishna Doshi, si sedette per raccontare storie di un tempo che sembrava magico. Voci di architetti, risate e la figura imponente di Le Corbusier danzavano nell'aria. "Mio nonno era un maestro nel prendere la vita con leggerezza," spiegò. "Non voleva che nessuno fosse troppo serio. Per lui, ogni giorno era una nuova avventura da a...

Vedi Categoria

Le Corbusier, il grande innovatore, non era solo un mentore ma anche un burlone. I racconti di Khushnu rivelano l'anima giocosa di un uomo che, mentre progettava città e edifici, amava anche scherzare, sfidando così i suoi allievi a esplorare il lato ludico della creatività. "L'architettura non è solo costruire," diceva. "È anche divertirsi nel farlo."

La loro relazione, simile a quella tra un nonno e una nipote, era caratterizzata da un profondo rispetto e ammirazione. "Mio nonno considerava Le Corbusier come un secondo nonno," continuò Khushnu. "Ogni mattina guardava una foto di lui e si rifletteva in essa, come se stesse ricevendo una benedizione per la giornata. Era un legame unico, un'ispirazione continua."

Questa eredità di gioia e libertà si manifestò nel lavoro di Doshi, il cui portfolio è un caleidoscopio di stili e forme. "Non seguiva un'unica estetica; ogni progetto era un nuovo inizio," affermò Khushnu. "Le Corbusier gli aveva insegnato che ogni mattina nasceva nella pelle di un asino, pronto a reinventarsi. E mio nonno prese questo consiglio a cuore."

Il suo approccio all'architettura non si limitava a emulare il maestro, ma abbracciava la filosofia di seguire il proprio cammino. "La vera essenza era quella di rimanere fedeli a se stessi, senza la pressione di dover replicare il passato," aggiunse, riflettendo su come il suo nonno avesse voluto liberarla da qualsiasi peso legato alla sua eredità.

La sua ultima creazione, il Doshi Retreat, è un esempio perfetto di questa libertà creativa. Inizialmente concepito come uno spazio di meditazione ridotto, Doshi, con il suo carattere giocoso, trasformò il progetto in una struttura di 75 metri. "Se non viene costruito, non importa. L'importante è divertirsi!" ripeteva, trasmettendo la sua leggerezza anche nei momenti di sfida.

"Ogni giorno è un'opportunità per esplorare, per giocare con le idee," concluse Khushnu, con un sorriso che rifletteva l'eredità di un uomo che ha saputo fondere serietà e creatività. Una lezione che va oltre l'architettura, un invito a vivere la vita con curiosità e gioia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

Blog

Immaginate un luogo dove il tempo si ferma, dove le storie passate si intrecciano con visioni futuristiche. La Medník House, progettata dall'innovativo studio päivä architekti, è proprio quest'oasi di armonia. Situata su un'imponente scarpata che si affaccia sul fiume Sázava, questa casa non è solo un'abitazione, ma un racconto di evoluzione e adattamento.

Vedi Categoria

Costruita all'inizio del XX secolo, la Medník House ha subito una radicale trasformazione nel 2010. Ma, come un abito che non calza più, la necessità di un'espansione si è fatta sentire. Il progetto di ampliamento ha saputo rispondere a questa chiamata, realizzando un nuovo spazio che si fonde perfettamente con l'esistente, rispettando la memoria storica del luogo.

Il team di progettazione, composto da talenti come Miloš Munzar e Tomáš Kovalčík, ha saputo trarre ispirazione dalla natura circostante, utilizzando materiali come legno, vetro e pietra, per creare un dialogo continuo tra interno ed esterno. Ogni elemento, dalla scelta delle finestre INTERNORM ai dettagli di illuminazione forniti da Delta Light, è stato selezionato con cura per riflettere la bellezza intrinseca del sito.

La Medník House è molto più di un semplice ampliamento: è un esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee senza dimenticare le proprie radici. È un luogo dove le famiglie possono crescere, sognare e costruire ricordi. Un rifugio che, con il suo fascino senza tempo, invita a fermarsi e a contemplare la bellezza della vita.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

Blog

In un angolo remoto del Giappone, sull'isola di Ishigaki, sorge una villa che sfida la percezione. Earth, così si chiama, è più di una semplice casa vacanze; è un manifesto architettonico che annulla i confini tra costruito e naturale. Progettata dall'illustre architetto Sou Fujimoto, la villa si presenta con un tetto verde che si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante, quasi a voler su...

Vedi Categoria

La struttura, di forma circolare, si adagia delicatamente sotto un manto di vegetazione, e da un'altezza aerea, appare un prolungamento del territorio. Solo una parete bianca, curva e sinuosa, rivela la sua esistenza, racchiudendo un giardino che si erge come una collina artificiale, un abbraccio morbido tra arte e natura.

Fujimoto racconta: "Il design dell'edificio è concepito per creare un dialogo continuo con il paesaggio. La vista che si apre dall'interno, con l'oceano cristallino in lontananza e la vegetazione lussureggiante a fare da cornice, invita a un'esperienza sensoriale senza pari". Gli spazi comuni, aperti e ariosi, si affacciano su una piscina a sfioro, che pare fondersi con l'orizzonte marino.

La villa ospita fino a dieci persone ed è parte della rete Not A Hotel, un'esperienza immersiva pensata per chi cerca il contatto profondo con luoghi iconici. Qui, ogni dettaglio è studiato per garantire il massimo comfort, dal soggiorno alla sala da pranzo, fino alle tre camere da letto, dove il calore dell'architettura giapponese contemporanea si fa avvolgente.

Al piano inferiore, un'area benessere regala momenti di relax, con sauna e piscina fredda che riflettono la luce del sole attraverso i lucernari. "È come essere in fondo all'oceano", spiega l'architetto, evocando un'immagine che trasporta chiunque in un mondo di tranquillità e armonia. Un progetto paesaggistico curato da Taichi Saito arricchisce l'esperienza con una vegetazione che celebra la biodiversità locale.

In questo rifugio, dove il verde si fa tetto e la casa diventa parte del paesaggio, Fujimoto ha realizzato non solo un'abitazione, ma un vero e proprio manifesto ecologico, un invito a riflettere sulla nostra relazione con la natura. "Non voglio che la mia casa entri in competizione con il paesaggio; desidero che lo estenda e lo celebri".

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

Blog

Nel cuore pulsante di Helsinki, Habitare 2025 si è rivelato un palcoscenico straordinario per esplorare la necessità umana di toccare e sentire le cose. In un'epoca in cui il virtuale sembra prevalere sul reale, questo evento ha messo in luce l'importanza dei materiali tattili nel design, diventando una vera e propria controparte a un mondo sempre più digitalizzato.

Vedi Categoria

Sotto il tema evocativo del Tocco, la fiera ha presentato le ultime novità in fatto di interior design, mobili, illuminazione e accessori. La curatrice Päivi Helander, a capo del CollaboratorioCreative di Habitare, ha affermato che il contatto con i materiali è essenziale per stimolare creatività e immaginazione. "Quando il mondo diventa tecnico e distante, desideriamo avere attorno a noi oggetti che abbiano una consistenza, che possano parlare ai nostri sensi," ha detto Helander, sottolineando come la necessità di toccare e sentire sia una parte integrante della nostra umanità.

La fiera ha creato spazi multisensoriali che invitavano i visitatori a esplorare come le texture degli oggetti influenzino la nostra esperienza dello spazio. L'area Neighbours, curata dall'interior designer Laura Seppänen, ha cercato di evocare l'atmosfera di un blocco residenziale, riflettendo come le personalità e gli stili di vita si manifestano all'interno delle abitazioni. "Neighbours invita a riflettere su come le personalità e le circostanze di vita si manifestano nell'ambiente domestico," ha affermato la fiera.

Ogni oggetto esposto era una porta aperta a sensazioni, un invito a esplorare la profondità del tatto. "Il tema del Tocco si esprime in tutto lo spazio attraverso scelte materiali, contrasti e stratificazioni – tutto può essere toccato, e ogni domanda è benvenuta," ha spiegato la fiera. In un mondo dove tutto sembra effimero e usa e getta, il contatto fisico diventa un atto di curiosità e avventura.

Habitare non si è limitata a celebrare il tatto, ma ha anche messo in evidenza le tendenze emergenti nel design, come un rinnovato focus sui materiali tradizionali e l'apprendimento di abilità manuali, insieme all'uso crescente di biomateriali. Con la sua divisione Habitare Pro, la fiera ha creato uno spazio per aziende e professionisti del settore per connettersi e discutere il futuro del design.

Al termine di questa esperienza immersiva, Habitare 2025 ha dimostrato che, in un mondo sempre più digitale, il tatto e la sensorialità non sono solo aspetti dell'estetica, ma sono fondamentali per la nostra connessione con l'ambiente che ci circonda. La fiera ha avuto luogo dal 2 al 6 settembre a Helsinki, lasciando un segno indelebile nel panorama del design.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

Blog

Era un giorno di ottobre, e la luce del Lago di Garda danzava sulle acque come un sogno che si avvera. Il giovane Charles-Édouard Jeanneret-Gris, futuro Le Corbusier, si trovava lì, a Riva del Garda, mentre il mondo lo stava ancora scoprendo. L’architetto arcense Andrea Rigo, con la sua penna intrisa di passione, riporta alla luce un episodio dimenticato, ma carico di significato: l’arrivo di un g...

Vedi Categoria

Era il 22 ottobre 1907, e Le Corbusier, con solo diciannove anni, stava intraprendendo un viaggio che lo avrebbe portato a esplorare le meraviglie dell’Italia. Dalla panchina al sole, dove si era concesso un riposo, il giovane architetto decise di abbandonare l’itinerario previsto per tuffarsi nella bellezza del lago, un cambiamento di rotta che si rivelò cruciale. Riva del Garda, all’epoca un angolo di raffinatezza mitteleuropea, lo accolse con le sue limonaie e un panorama che sembrava scolpito da un maestro.

Rigo suggerisce, con una punta di meraviglia, che forse le immagini di quel paesaggio affascinante hanno lasciato un’impronta indelebile nell’anima di Le Corbusier. La luce che giocava tra le montagne e le acque del Garda, il profumo della vegetazione mediterranea, tutto contribuiva a creare un’atmosfera che ispirava non solo i viaggiatori, ma anche gli architetti del futuro. Le lettere scritte a Charles L’Eplattenier rivelano un entusiasmo contagioso, un amore per la bellezza che si rifletteva in ogni angolo.

Ma cosa rimase di quell’incontro fugace? Rigo si chiede se Le Corbusier, contemplando le limonaie, possa aver intuito il concetto di pilotis, quell’idea che avrebbe rivoluzionato l’architettura moderna. O se la luce del Garda, con il suo “gioco sapiente e magnifico dei volumi” non abbia influenzato il suo modo di concepire lo spazio. Un pensiero affascinante, che riporta il Garda al centro della scena artistica e intellettuale.

Oggi, mentre Riva del Garda continua a brillare, possiamo immaginare quel giovane architetto, con gli occhi pieni di meraviglia, mentre osserva il lago e le montagne, elementi che avrebbe poi fuso con maestria nei suoi progetti. Perché, come scrisse lui stesso, “l’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce”. E quella luce, un giorno d’ottobre del 1907, brillava in modo speciale sul lago di Garda.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

Blog

Nel cuore delle Prealpi venete, dove la terra s'incontra con il cielo, si nasconde un'opera straordinaria: la Strada dei 100 Giorni. Un tracciato che racconta di ingegneria audace e di un'epoca di conflitti, un cammino che si snoda tra tornanti e gallerie, sfidando le leggi della gravità e del tempo.

Vedi Categoria

Costruita in un periodo di fervente attività bellica, la strada fu realizzata dall'esercito austro-ungarico in un tempo record: poco più di tre mesi. Immaginate, per un attimo, il fragore dei picconi e il sudore di prigionieri russi e donne locali, tutti uniti per forzare la roccia e dare vita a questo capolavoro, dove ogni curva racconta storie di determinazione e resistenza.

Il Passo San Boldo, a 706 metri di altitudine, non è un valico qualunque; è un corridoio di storia, un luogo dove si intrecciano le vite di soldati, pellegrini e mercanti. Gli antichi sentieri, testimoni di secoli di passaggi, vennero trasformati in una via strategica per il trasporto di uomini e materiali durante la Prima Guerra Mondiale, un percorso che, malgrado la sua difficoltà, si rivelò cruciale per le operazioni militari.

Ma come si giunse a questo risultato? Negli anni del conflitto, la necessità di un'occupazione per i disoccupati portò all'assunzione di 500 operai, e il progetto per la strada venne approvato in un batter d'occhio. Tuttavia, i lavori si fermarono di fronte a un ostacolo quasi insormontabile: un'imponente parete di roccia. Fu allora che entrò in gioco un tenente colonnello austro-ungarico, Nikolaus Waldmann, che con genio e determinazione progettò cinque gallerie a tornanti, capaci di trasformare l'impossibile in realtà.

La Strada dei 100 Giorni, inaugurata nel 1918, non solo facilitò il movimento delle truppe, ma divenne anche un simbolo di come la necessità possa generare bellezza. Oggi, percorrendo questo tragitto, si può riflettere su quanta storia è passata attraverso quelle gallerie, mentre i colori autunnali avvolgono il paesaggio in un abbraccio di calore e nostalgia.

Dal punto di vista paesaggistico, il tratto più arduo è regolato da semafori, garantendo una circolazione sicura. Ma la vera magia della Strada dei 100 Giorni è nell'esperienza: percorrere i tornanti, sentirsi piccoli di fronte alla grandezza della natura e della storia, è un viaggio che va oltre il semplice spostamento.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

Blog

Era il 1990 quando la Fabbrica Blu, un'opera d'arte architettonica, aprì le sue porte a Campogalliano. Progettata dall'architetto Giampaolo Benedini, l'edificio, con il suo inconfondibile colore blu, rappresentava l'apice dell'innovazione e della passione per l'automobile. Un sogno che, purtroppo, si è trasformato in un incubo.

Vedi Categoria

La fabbrica, custode di un'epoca dorata per la Bugatti, chiuse i battenti nel 1995, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile. A causa di una crisi che sembrava inimmaginabile, quel luogo, un tempo pulsante di vita e creatività, cadde nell'oblio. Un oblio che oggi rischia di diventare definitivo, se non si interverrà per salvaguardarne il patrimonio.

Negli anni, la Fabbrica Blu è stata mantenuta in vita grazie agli sforzi della famiglia Pavesi, custodi appassionati di una storia che non può essere dimenticata. Ma ora, con la vendita dell'area a un investitore, il futuro dell'edificio è incerto. Un progetto di riqualificazione era stato annunciato, ma è stato bloccato da controversie legali. La fabbrica è ora abbandonata, e il rischio di distruzione è reale.

Nel 2022, Benedini ha tentato di proteggere questo patrimonio presentando una richiesta di riconoscimento al Ministero della Cultura, ma la risposta è stata negativa. “È stata espressa una miopia delle istituzioni”, afferma l'architetto, sottolineando l'importanza storica e culturale dell'edificio. Un appello che merita di essere ascoltato, perché ciò che è stato creato non può andare perduto.

La storia della Fabbrica Blu è una storia di passione, di sogni infranti e di lotte per la salvaguardia della bellezza. È un richiamo a non dimenticare le nostre radici e a preservare ciò che, nonostante il degrado, continua a raccontare una storia di eccellenza e innovazione. Non possiamo permettere che questo tesoro architettonico cada nell'oblio.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.ilrestodelcarlino.it.

Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

Blog

A Bolzano, nei suggestivi spazi della Fondazione Antonio Dalle Nogare, si apre un capitolo affascinante della storia dell'arte italiana. La mostra "TOUTITÉ – ILIAZD. Lo studio della forma" ci invita a esplorare l'universo creativo di Ilia Zdanevich, un artista poliedrico che ha saputo mescolare parole e forme in un abbraccio senza tempo. La retrospettiva, la più grande mai dedicata a questo maestr...

Vedi Categoria

Iliazd, nato a Tbilisi nel 1894, ha trascorso la sua vita tra le pieghe della poesia e le sfide della tipografia, lasciando un segno indelebile non solo in Francia, dove si è stabilito dopo aver abbandonato la Russia, ma anche nel cuore di chi ama l'arte. La mostra, curata con maestria da Eva Brioschi e Julia Marchand, svela il genio di un artista che ha collaborato con nomi illustri del Novecento, come Pablo Picasso e Coco Chanel, creando opere che sono veri e propri oggetti d'arte.

Il percorso espositivo si articola attorno alla pratica del libro d'artista, un linguaggio che Iliazd ha saputo reinventare, facendolo diventare un mezzo per esprimere la sua visione della "toutité", una filosofia che abbraccia ogni forma di espressione artistica. Dalla tipografia alla moda, dall'architettura alla poesia, la toutité rappresenta un'idea di creatività che non conosce limiti, un invito a vedere il mondo con occhi nuovi.

Non perdere l'occasione di immergerti in questo affascinante mondo. La mostra è un viaggio che trascende il tempo e lo spazio, un'opportunità per comprendere l'essenza di un artista che ha saputo trasformare la sua vita in un'opera d'arte. Scopri i volumi iconici e i progetti che hanno definito la sua carriera e lasciati ispirare dalla magia di Iliazd.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

Blog

In un mondo dove le pareti raccontano storie, la collezione di carta da parati Flamenco di Inkiostro Bianco emerge come un poema visivo, un invito a danzare tra colori e forme. Ogni design, ispirato al ritmo travolgente del Flamenco e all'energia pulsante della natura, trasforma gli spazi in paesaggi emozionali, dove ogni parete diventa un palcoscenico.

Vedi Categoria

La collezione, disponibile sul sito di Inkiostro Bianco e presso rivenditori autorizzati, presenta dodici grafiche originali che catturano l’essenza di una danza che parla di passione e movimento. Con forme organiche e texture tattili che invitano al tocco, i rivestimenti murali di Flamenco non sono semplici decorazioni, ma vere e proprie opere d’arte che respirano e vivono. Ogni progetto è un esperimento unico, curato nei minimi dettagli, un viaggio di esplorazione attraverso il design.

La forza di Flamenco risiede nell’expertise di Inkiostro Bianco nel creare superfici continue e rivestimenti personalizzabili, dove opacità e lucentezza si intrecciano in un gioco di sfumature che arricchisce l’esperienza visiva e tattile. Ogni composizione è una riflessione, un invito a giocare con lo spazio e la luce, a riscoprire l’arte dell’abitare. Con pattern che si possono personalizzare, la collezione diventa un ponte tra l’estetica raffinata e la libertà espressiva, in grado di adattarsi a qualsiasi ambiente, privato o professionale.

Inkiostro Bianco, fondato nel 2013 in Italia, è un laboratorio di ricerca visiva e decorativa che riunisce artisti e designer per dare vita a creazioni sontuose, permettendo a chiunque di immaginare e realizzare la decorazione del proprio spazio. Con Flamenco, la casa di design riafferma il suo impegno verso un design immersivo, capace di risuonare emotivamente con chi lo osserva.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

L'armonia della Grentschel: un'estensione scolastica che racconta la natura

L'armonia della Grentschel: un'estensione scolastica che racconta la natura

Blog

Immagina un luogo dove l'architettura non solo si inserisce nel paesaggio, ma lo abbraccia con grazia. È ciò che accade nella nuova estensione della Grentschel School, progettata dallo studio ahaa. Qui, gli edifici non sono semplici strutture; sono organismi vivi che respirano e dialogano con il fiume Grentschel, il quale, con il suo fluire morbido, ha ispirato la disposizione degli spazi.

Vedi Categoria

Realizzata su un'area di 3500 m², l'estensione è stata completata nel 2021 e rappresenta un esempio di come l'architettura educativa possa essere pensata in modo innovativo. Ogni volume dell'edificio è stato posizionato parallelamente al corso del fiume, creando così un insieme rilassato e armonioso. Le aree esterne, fluide e accoglienti, invitano gli studenti a esplorare, a interagire e a imparare in un ambiente stimolante.

Il team di progettazione, guidato da Andreas Heierle, ha saputo integrare materiali come l'acciaio, non solo per la loro resistenza ma anche per il loro potenziale estetico. La scelta dei materiali è stata ponderata per riflettere una sostenibilità intrinseca, in linea con le esigenze moderne di costruzione. La Grentschel School è quindi più di una semplice estensione; è un manifesto della sinergia tra architettura e natura.

Questa realizzazione sfida le convenzioni, invitando a ripensare il modo in cui concepiamo gli spazi educativi. Non è solo una questione di aule e corridoi, ma di creare un ecosistema di apprendimento dove ogni elemento ha un ruolo, dove ogni angolo è un'opportunità per crescere e scoprire. Come un fiume che scorre, così anche l'educazione deve fluire, adattandosi e rispondendo alle esigenze di chi la vive.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Addio a Nicholas Grimshaw, il Pioniere dell'Architettura High-Tech

Addio a Nicholas Grimshaw, il Pioniere dell'Architettura High-Tech

Blog

Questa settimana, il mondo dell'architettura ha perso uno dei suoi più grandi pionieri: Nicholas Grimshaw, fondatore dello studio Grimshaw, è deceduto all'età di 85 anni. Conosciuto per progetti iconici come il Eden Project e il Terminal Internazionale di Waterloo, Grimshaw è stato un attore di spicco nel movimento high-tech.

Vedi Categoria

Nel 2019, ha ricevuto la Medaglia d'Oro RIBA, riconoscendo il suo contributo significativo all'architettura britannica e globale. In onore della sua carriera, abbiamo esaminato dieci momenti salienti del suo lavoro che hanno segnato un'epoca.

Questa settimana è stata anche ricca di eventi, con il London Design Festival che ha visto il lancio di una nuova collezione di mobili da parte di Foster + Partners Industrial Design, tra cui un divano progettato per garantire la postura corretta. A Copenhagen, è stato inaugurato il Copenhagen Architecture Biennial, che ha presentato il padiglione Inside Out, Downside Up di Slaatto Morsbøl.

Inoltre, il Festival del Design di Helsinki ha festeggiato il suo ventesimo anniversario, mentre a Singapore, il Unnatural History Museum ha affascinato i visitatori con installazioni innovative. In Italia, la Lake Como Design Festival ha messo in mostra sette arredi di designer emergenti.

Negli Stati Uniti, le aziende di illuminazione stanno adottando la stampa 3D per affrontare le sfide del settore, un cambiamento significativo rispetto ai metodi di produzione del ventesimo secolo. Tra i progetti più letti di questa settimana, c'è una serie di capanne galleggianti a forma di pigna progettate per rifugiare anatre, un museo sotterraneo a Philadelphia e un resort safari in Kenya.

Questa settimana su Dezeen è stata ricca di novità e ispirazione. Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi articoli e approfondimenti sul mondo del design.

Ispirato all'articolo pubblicato su: Architecture – Dezeen

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Architecture – Dezeen.

Il Musée Rodin: Dove Arte e Moda Danzano Insieme

Il Musée Rodin: Dove Arte e Moda Danzano Insieme

Blog

Nel cuore pulsante di Parigi, tra le eleganti strade del settimo arrondissement, si trova un luogo dove il tempo sembra essersi fermato: il Musée Rodin. Qui, la luce naturale gioca tra le sculture immortali di Auguste Rodin, creando un'atmosfera che ammalia non solo i visitatori ma anche i più celebri designer di alta moda. Questo museo, un vero e proprio scrigno d’arte, è diventato la cornice per...

Vedi Categoria

Rodin, considerato il padre della scultura moderna, ha dato vita a opere che sfidano le convenzioni, catturando l’essenza umana con una forza senza tempo. La sua creazione più iconica, il Pensatore, è un manifesto di emozioni che si esprimono attraverso ogni curva e ogni piega del bronzo. Rodin, con la sua visione audace, ha saputo distaccarsi dall’idealismo classico, immergendo l’arte in un universo di dinamismo e vitalità.

Ma non è solo la genialità di Rodin a rendere questo museo un luogo di culto: l’Hôtel Biron, residenza settecentesca che ospita il museo, è un capolavoro architettonico a sé stante. Con il suo giardino, che un tempo seguiva la rigida geometria francese, oggi abbraccia un profumo di natura selvaggia che arricchisce l’atmosfera. Rodin, innamorato di questo spazio, ha deciso di donare le sue opere affinché potessero vivere in un contesto che avrebbe esaltato la loro bellezza.

Oggi, i giardini del Musée Rodin continuano a ispirare stilisti e creativi. Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior, ha scelto questo luogo magico per presentare le sue collezioni, mescolando moda e arte in un abbraccio avvolgente. Collaborazioni storiche, come quella con l’artista tessile Judy Chicago, hanno trasformato le sale del museo in un palcoscenico di dialogo tra passato e presente, invitando a una riflessione profonda sul ruolo delle donne nella società.

Grazie a recenti restauri, l’Hôtel Biron ha ritrovato la sua raffinatezza originaria: le pareti, ora rivestite di un elegante grigio, riflettono la luce in un gioco di ombre e luci che incanta. Camminare tra queste sale significa immergersi in un universo dove la moda e l’arte si intrecciano in un racconto senza tempo, creando un’atmosfera che continua a stimolare la creatività di artisti e designer di ogni epoca.

In questo luogo incantato, il Musée Rodin si erge come simbolo di un dialogo tra generazioni, dove ogni scultura racconta una storia e ogni giardino un sogno. Venite a scoprire un mondo dove l’arte e la moda danzano insieme, in una sinfonia di forme e colori che lascia senza fiato.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Plan C Frame: Un Nuovo Spazio Ibrido di Moda, Design e Cultura a Milano

Plan C Frame: Un Nuovo Spazio Ibrido di Moda, Design e Cultura a Milano

Blog

Nel cuore pulsante di Milano, dove le strade raccontano storie e i colori danzano, nasce Plan C Frame, un concept store che non si limita a vendere, ma invita a vivere un'esperienza. Fondato da Carolina Castiglioni, questo spazio non è solo un negozio; è un crocevia di tendenze, un rifugio per gli amanti della bellezza e della creatività. La sua anima è incastonata in una spirale rossa che si erge...

Vedi Categoria

All'interno di Plan C Frame, i visitatori scoprono la collezione distintiva di abbigliamento femminile e accessori, ma non solo. Oggetti d'arte, gioielli e articoli per la casa si fondono in un'unica narrazione, creando un'atmosfera ricca e stratificata. In un angolo dedicato, la Reading Room accoglie riviste contemporanee che esplorano il mondo della moda, del design, dell'arte e della cultura, un rifugio per chi cerca ispirazione e riflessione.

Ma Plan C Frame non è solo una vetrina di prodotti; è un laboratorio di creatività. Qui, Aliita, un brand di gioielli che celebra il colore e il gioco, inaugura il suo primo spazio retail dedicato, mentre la capsule di homeware Plan C Silos, sviluppata in collaborazione con il belga Serax, si fa notare con eleganza. I vasi e le candele, ispirati a strutture di stoccaggio industriale, trasformano il linguaggio audace di Plan C in un'estetica domestica.

In questo contesto, l'arte trova la sua voce. La prima esposizione presenta le opere di Christoph Niemann, un illustratore e narratore visuale noto per i suoi disegni arguti e le copertine per The New Yorker. Le sue creazioni invitano a riflettere su momenti quotidiani, trasformando l'ordinario in straordinario.

Con Plan C, fondato nel 2018, Carolina Castiglioni ha dato vita a un marchio che gioca con i codici del maschile e del femminile, esprimendo una personalità audace e un'identità chiara. Con la sua nuova apertura a Milano, Frame diventa una piattaforma per esplorare non solo l'abbigliamento, ma un intero universo di creatività e interazione culturale.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Pentagram presenta il nuovo logo di Austin ispirato alla sua bellezza naturale

Pentagram presenta il nuovo logo di Austin ispirato alla sua bellezza naturale

Blog

Pentagram presenta il nuovo logo di Austin ispirato alla sua bellezza naturale L'agenzia di design Pentagram ha recentemente svelato il nuovo logo per la città di Austin, Texas. Questo logo, caratterizzato da archi verdi e blu, rappresenta il paesaggio circostante e le risorse naturali della città. Sebbene il logo sia stato presentato come parte di un'iniziativa di rebranding da 1,1 milioni di dol...

Vedi Categoria

Il nuovo logo si distingue per due archi che si intersecano, formando una lettera "A" inclinata, simbolizzando la "bellezza naturale" di Austin, come dichiarato da DJ Stout, partner di Pentagram. L'arco blu in primo piano rappresenta le abbondanti risorse idriche della città, inclusi il fiume Colorado e Barton Springs, mentre il verde simboleggia la posizione di Austin all'inizio della fertile Hill Country del Texas.

Questo progetto di rebranding è stato realizzato in collaborazione con lo studio locale TKO Advertising e mira a stabilire un'identità grafica coerente per i servizi governativi della città, che, secondo Stout, non ha mai avuto un vero sistema di identità dai tempi della sua fondazione. "Ci sono oltre 300 variazioni di logo esistenti che presentano un'identità di marca disordinata e caotica per questa città moderna e in crescita," ha affermato Stout.

Nonostante le critiche iniziali sui social media, Pentagram ha scelto di puntare sulla bellezza naturale di Austin, rifiutando motivi più tradizionali e governativi, come una palette di rosso, bianco e blu, che erano stati scartati da focus group locali. "Austin è un'isola blu in uno stato prevalentemente rosso," ha aggiunto Stout, evidenziando l'indipendenza mentale della città.

Il logo è stato scoperto in anticipo a causa di una fuga di notizie, che ha complicato ulteriormente la situazione, contribuendo a malintesi e critiche. "Sapevamo che qualsiasi cosa mostrata al pubblico sarebbe stata controversa, ma queste circostanze sfortunate hanno reso tutto più difficile," ha concluso Stout.

Il nuovo logo di Austin rappresenta un passo significativo verso la creazione di un'identità di marca coerente per la città, riflettendo il suo spirito e la sua bellezza naturale.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMade

Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMade

Blog

Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMadeStyle House S.r.l. ha recentemente ottenuto la certificazione ReMade per due modelli innovativi di porte da interno: HYDRA DUNE e HYDRA TEA. Questi modelli sono realizzati con materiali parzialmente riciclati, offrendo un perfetto equilibrio tra estetica e sostenibilità.

Vedi Categoria

La linea HYDRA include porte classiche, disponibili in versioni lisce e intelaiate. Ogni porta è progettata con un approccio pratico e funzionale, valorizzando l’aspetto estetico grazie all’uso di finiture in PET rigenerato. Questo materiale non solo conferisce profondità cromatica, ma offre anche una piacevole sensazione tattile, simile alla laccatura, combinando eleganza e resistenza.

Le superfici in PET garantiscono elevata stabilità dimensionale e resistenza all’usura e agli urti, rendendo questi prodotti ideali per un uso quotidiano prolungato. Entrambi i modelli certificati, HYDRA DUNE e HYDRA TEA, sono dotati di serratura magnetica e cerniere a scomparsa, assicurando praticità e sicurezza.

I materiali utilizzati nella realizzazione delle porte comprendono MDF, PET riciclato, acciaio e, per HYDRA DUNE, anche cartone riciclato. Ogni componente è facilmente separabile, e la porta stessa è riciclabile al 100% a fine vita, contribuendo così a una filiera edilizia più circolare e sostenibile.

Se sei interessato a scoprire di più sulla sostenibilità e innovazione delle porte HYDRA, non esitare a contattare Style House S.r.l. Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale o scarica il certificato per HYDRA Tea e HYDRA Dune.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.remadeinitaly.it.

Scoprire i Tesori Nascosti della Biennale di Architettura di Venezia 2025

Scoprire i Tesori Nascosti della Biennale di Architettura di Venezia 2025

Blog

La Biennale di Architettura di Venezia 2025 si presenta come un palcoscenico straordinario, dove 66 Paesi si sfidano in un dialogo architettonico che abbraccia il mondo. Con 26 padiglioni ai Giardini, 25 all'Arsenale e 15 nel cuore pulsante di Venezia, ogni angolo racconta una storia unica, un pezzo di cultura e creatività. Tra le new entry di quest'anno, gli entusiasti possono ammirare i padiglio...

Vedi Categoria

Il Leone D'Oro, simbolo di eccellenza, è stato assegnato al Padiglione del Bahrain, un riconoscimento che non fa che accrescere l'attesa per le opere di artisti e architetti che, con passione e dedizione, hanno dato vita a spazi incantevoli. Ma non è solo il Bahrain a brillare: il viaggio tra i padiglioni prosegue con il Brasile, l'Egitto, la Serbia, la Polonia, la Grecia e il Giappone, ognuno portando con sé un pezzo della propria anima e delle proprie tradizioni.

Il Padiglione del Brasile, ad esempio, si fa portavoce della biodiversità e della cultura vivace del paese, mentre l'Egitto insegue le tracce di una storia millenaria, reinterpretando il passato con uno sguardo contemporaneo. La Serbia, con il suo approccio innovativo, invita a riflettere sulle sfide moderne, mentre la Polonia offre un viaggio tra architettura e arte, intrecciando passato e futurismo. Non possiamo dimenticare la Grecia, custode di una bellezza classica, e il Giappone, che con eleganza e minimalismo ci conduce in un mondo di armonia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + Partners

Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + Partners

Blog

Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + PartnersIl celebre studio britannico Foster + Partners ha recentemente presentato il suo ultimo progetto: Gstaad House, un showroom innovativo situato nel cuore delle Alpi svizzere. Questo straordinario edificio è stato concepito per armonizzarsi con le contornature del paesaggio, offrendo un'esperienza unica a visitatori e membri privat...

Vedi Categoria

Il progetto prevede una struttura sinuosa in legno, disposta su tre piani, che include spazi espositivi, un club esclusivo e una zona sotterranea. Il livello più alto ospiterà un club privato, mentre il piano terra sarà dedicato a mostre e eventi pubblici, con ampie vetrate che si affacciano su spazi esterni attrezzati.

Un elemento distintivo di Gstaad House è la rampa che si snoda attorno all'edificio, progettata per facilitare la circolazione di pedoni e veicoli. Questa soluzione architettonica non solo migliora l'accessibilità, ma offre anche una vista panoramica mozzafiato sulla valle circostante.

La facciata dell'edificio, completamente rivestita in legno di larice, è caratterizzata da schermi ritmici che si alternano a superfici vetrate, permettendo alla luce naturale di filtrare negli spazi interni. Al primo piano, i visitatori potranno godere di terrazze esterne che affacciano sul paesaggio alpino, creando un'atmosfera di connessione con la natura.

Foster + Partners ha dichiarato che questo progetto non è solo un edificio, ma una esperienza di arrivo spettacolare, perfettamente integrata con l'ambiente montano. La progettazione di Gstaad House dimostra come l'architettura possa rispondere alle esigenze moderne senza compromettere l'estetica e l'armonia con il contesto.

In conclusione, Gstaad House rappresenta un ulteriore passo avanti nel design architettonico contemporaneo, combinando funzionalità e bellezza in un'unica soluzione. Per ulteriori dettagli, visitate il sito di Foster + Partners e scoprite altre opere straordinarie.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Casa del Limonero: un rifugio segreto nel cuore di Siviglia

Casa del Limonero: un rifugio segreto nel cuore di Siviglia

Blog

Casa del Limonero: un rifugio segreto nel cuore di SivigliaNel cuore della Judería, l’antico quartiere ebraico di Siviglia, si cela un luogo magico: Casa del Limonero. Questo boutique hotel, ospitato in un palazzo del Quattrocento, è una testimonianza di bellezza e armonia tra storia e modernità. Ogni angolo di questa struttura racconta storie di epoche passate, avvolgendo gli ospiti in un silenzi...

Vedi Categoria

Casa del Limonero è un hotel che si distingue per la sua esclusività. Con quattordici camere e suite uniche, ogni spazio è concepito come un piccolo universo. Gli arredi, che includono pezzi iconici di design come le sedie di Gio Ponti e le opere d'arte di artisti contemporanei, creano un dialogo tra passato e presente. Qui, l'arte non è solo decorazione, ma un elemento che arricchisce l'esperienza di ogni ospite.

Il soggiorno a Casa del Limonero è un'esperienza intima e personale. Gli ospiti possono godere di spazi comuni pensati per la convivialità, come il salotto con camino e la biblioteca. Ogni dettaglio, dai mobili vintage agli oggetti d'arte, è stato scelto con cura per evocare una sensazione di casa. La piscina all'aperto e la terrazza panoramica offrono momenti di relax, con vista sulla splendida Giralda.

La filosofia di ospitalità di Casa del Limonero è centrata sulla discrezione e sulla qualità. La colazione, preparata con ingredienti freschi e locali, e le cene intime ispirate alla cucina andalusa, rendono ogni pasto un momento da ricordare. Non ci sono menù fissi, solo un'interpretazione creativa dei sapori del territorio.

In un mondo che corre veloce, Casa del Limonero invita a rallentare e a riconnettersi con se stessi. Questo spazio unico è un rifugio per chi cerca autenticità e bellezza silenziosa. Venite a scoprire un nuovo concetto di lusso, dove il tempo si dilata e ogni attimo diventa prezioso.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Pietra Mare: Un Incanto Rinascimentale a Palm Beach con il Tocco di Monet

Pietra Mare: Un Incanto Rinascimentale a Palm Beach con il Tocco di Monet

Blog

Affacciata sull'azzurro dell'Atlantico, Pietra Mare si erge come un miraggio, un sogno architettonico che rievoca le meraviglie del Rinascimento. Questa villa, situata a Palm Beach, è molto più di una semplice residenza: è un viaggio nel tempo, un invito a perdersi tra le sue proporzioni classiche e i dettagli raffinati che raccontano storie di eleganza e bellezza. L'aria che si respira qui è preg...

Vedi Categoria

Progettata da Susan Marinello e l'architetto dello Smith Architectural Group, Pietra Mare è una fusione di stili, un dialogo tra passato e presente. Ogni stanza è un'opera d'arte, curata nei minimi dettagli per riflettere il desiderio dei nuovi proprietari di vivere in un ambiente che incarna sia la sobrietà che l'eleganza. Con otto camere da letto e quindici bagni, questa residenza di oltre 2600 mq è un vero e proprio palazzo, dove il comfort si unisce alla raffinatezza.

La designer ha saputo valorizzare ogni ambiente, creando spazi che si integrano perfettamente con l'esterno. In questo contesto, il blu intenso dell'oceano e il verde vibrante del giardino si fondono in una palette cromatica che avvolge ogni angolo di freschezza e leggerezza. La luxury pool, incastonata in un peristilio romano, diventa il fulcro di questa meraviglia architettonica, perfettamente attrezzata per resistere alle intemperie degli uragani, grazie a un ingegnoso sistema di drenaggio sotterraneo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Lavoro sul campo: L'arte di Filippo Manzini in mostra a Milano

Lavoro sul campo: L'arte di Filippo Manzini in mostra a Milano

Blog

Lavoro sul campo: L'arte di Filippo Manzini in mostra a MilanoDal 19 settembre 2025, la galleria Building Terzo Piano di Milano ospita la mostra personale di Filippo Manzini, intitolata Lavoro sul campo. Con questa esposizione, l'artista fiorentino, nato nel 1975 e attualmente residente a Milano, trasforma lo spazio espositivo in un luogo di tensioni e risonanze, attraverso una serie di sculture, ...

Vedi Categoria

La mostra è arricchita da un testo critico di Giorgio Verzotti, che esplora il concetto di equilibrio, un tema centrale nella pratica artistica di Manzini. Inaugurata con un'azione performativa, l'esposizione permette al pubblico di assistere alla creazione delle opere che sfidano le leggi della gravità.

Le opere di Manzini si caratterizzano per un minimalismo lirico, dove ogni elemento è progettato per sostenere o appoggiarsi all'altro, creando sculture relazionali. I materiali utilizzati, che spaziano dal legno all'ottone, dal granito al tessuto, riflettono un'estetica poverista e un desiderio di leggerezza.

Tra le opere esposte, spicca Sospensione (2025), che presenta due cubi di granito avvolti in una benda di tessuto, mentre Noi oltre lo spazio (2025) utilizza la gravità per unire elementi di legno, corda e marmo. Ogni creazione si inserisce in un dialogo con l'ambiente, generando tensioni percettive che invitano alla riflessione.

Filippo Manzini non si limita al white cube; il suo lavoro si espande nel contesto urbano, come evidenziato nel video pratica 2025-06-12 T08:27, girato nel Giardino 9 Novembre di Milano. Qui, l'artista si fa strumento di misura, utilizzando il proprio corpo per interagire con l'architettura circostante e creare sculture effimere.

In Lavoro sul campo, la tensione diventa un principio vitale, e le geometrie dei materiali si intersecano in un'armonia visiva che esplora i temi della gravità e della resistenza. Non perdere l'occasione di immergerti in questa esperienza unica nel mondo dell'arte contemporanea.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Il Libro delle Opere: Un Viaggio nell'Arte di Michele De Lucchi

Il Libro delle Opere: Un Viaggio nell'Arte di Michele De Lucchi

Blog

Nel silenzio di un atelier, tra pennelli e tele, si cela un universo di storie e colori: questo è il Libro delle Opere, un inno all'arte concepito da Michele De Lucchi. Immaginate, se volete, un registro meticoloso dove ogni pagina è un battito di cuore, un respiro di creatività che si fonde con la vita quotidiana. Qui, l’artista non solo annota i suoi lavori, ma cattura l'essenza stessa del suo v...

Vedi Categoria

Un insieme di dettagli: vendite, acquisti, tecniche e materiali utilizzati, trasformano queste pagine in un diario intimo, un racconto che si snoda come un filo sottile tra emozione e professione. Non è solo un elenco di opere, ma un racconto di esperienze, un archivio di ricordi che testimoniano la passione e la dedizione di un artista moderno, lontano dalle luci della ribalta, ma profondamente presente nel mondo dell'arte.

Ogni opera racchiude in sé non solo la visione del suo creatore, ma anche il dialogo silenzioso con i suoi acquirenti, le storie di chi ha scelto di portare un pezzo di quell'universo nelle proprie vite. Così, le pagine del Libro delle Opere diventano il palcoscenico di un’esistenza dedicata all’arte, dove ogni tratto è un passo, e ogni colore è un’emozione vibrante.

In un mondo che corre veloce, De Lucchi ci invita a fermarci, a riflettere, a osservare. In questo libro, l’arte non è solo un gesto estetico, ma un modo di essere, un modo di raccontare il mondo attraverso gli occhi di un artista che ha scelto di vivere in modo autentico.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su micheledelucchi.substack.com.

Il Teatro del Futuro: Un Viaggio nel Design Sostenibile

Il Teatro del Futuro: Un Viaggio nel Design Sostenibile

Blog

Nel cuore pulsante di Christchurch, un nuovo capitolo di architettura e cultura sta per aprirsi. Il Teatro Court, disegnato dal celebre studio Haworth Tompkins, non è solo un luogo di spettacolo, ma un manifesto di sostenibilità e innovazione. Con una superficie di 3700 m², questa meraviglia architettonica rappresenta un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità.

Vedi Categoria

Immaginate un edificio dove ogni dettaglio è stato pensato per ridurre l'impatto ambientale. La partnership tra il consiglio comunale di Christchurch e il Teatro Court si fonda su un obiettivo comune: creare uno spazio che non solo accolga il pubblico, ma che possa raccontare una storia di rispetto per la natura e il futuro. Ogni materiale, dalla legno di Abodo agli elementi acustici di Autex, è stato scelto con cura per garantire una qualità e una sostenibilità senza pari.

È questo il futuro del teatro? Una fusione di arte e scienza, dove il design incontra le esigenze di una comunità in crescita. Il team di progettazione, composto da nomi illustri come Roger Watts e Steve Tompkins, ha lavorato instancabilmente per trasformare questa visione in realtà. Con l'ausilio di ingegneri e architetti paesaggisti, hanno creato un'esperienza immersiva che abbraccia l'innovazione a 360 gradi.

Ma il Teatro Court non è solo un luogo per le performance. È uno spazio dove le idee possono germogliare, dove ogni spettacolo può risuonare non solo nelle orecchie degli spettatori, ma anche nel loro cuore. Un luogo dove la cultura si intreccia con la sostenibilità, creando un ciclo virtuoso di ispirazione e responsabilità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Ristrutturazione di Hearth House: un'armonia tra passato e presente nel Surrey

Ristrutturazione di Hearth House: un'armonia tra passato e presente nel Surrey

Blog

Ristrutturazione di Hearth House: un'armonia tra passato e presente nel Surrey Lo studio di architettura britannico Medium ha recentemente completato la ristrutturazione di Hearth House, una casa di campagna degli anni '50 situata nel Surrey. Questo progetto ha portato chiarezza a una serie di estensioni disordinate, migliorando sia l'estetica che la funzionalità dell'abitazione.

Vedi Categoria

Immersa nel Surrey Hills National Landscape, la casa originaria era stata ampliata nel tempo con un insieme di blocchi rettilinei a un piano, che soffrivano di scarsa performance termica e di una disposizione disgiunta. Medium ha lavorato per unificare questi ampliamenti, mantenendo il maggior numero possibile di elementi esistenti e rivestendo l'intera facciata con intonaci bianchi lisci e grezzi.

Il progetto ha ridotto l'area totale della casa di 17 metri quadrati, un processo descritto dal direttore Benjamin Wells come un modo per far "lavorare di più" ogni stanza. L'obiettivo principale era quello di mantenere il più possibile la struttura esistente, trasformando nel contempo la funzionalità della casa per la vita familiare.

L'abitazione presenta un piano a forma di L, con il cottage originale a ovest e una serie di estensioni a nord, in precedenza scarsamente collegate tra loro e con il giardino. Medium ha trasformato l'area di incontro tra i due spazi in una sala da pranzo che ruota attorno a una colonna in legno e presenta un soffitto in abete di Douglas.

Questa sala da pranzo offre una vista sul giardino attraverso ampie finestre e si affaccia su un'accogliente area di soggiorno, organizzata attorno al focolare, che dà il nome alla casa. Il focolare, in precedenza ostruito, è stato ripristinato e specchiato per affrontare la nuova sala da pranzo, diventando il centro attorno al quale si collegano la sala da pranzo e la cucina.

Il design ha anche enfatizzato i collegamenti tra la casa e il giardino, realizzati tramite viste incorniciate, soglie estese e diverse "stanze" esterne. In aggiunta, Medium ha utilizzato scarti di legno per creare arredi su misura, come panche, armadi e scaffalature, contribuendo a un ambiente accogliente e funzionale.

La ristrutturazione di Hearth House rappresenta un perfetto esempio di come sia possibile unire design e sostenibilità, creando spazi che non solo rispettano l'architettura storica, ma la esaltano, rendendo la casa un luogo ideale per la vita familiare moderna.

Per ulteriori ispirazioni e progetti innovativi, visita architectsadvisor.com.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Il Rinnovamento Giocoso del Giardino d'Infanzia Gyöngyszem di Archikon

Il Rinnovamento Giocoso del Giardino d'Infanzia Gyöngyszem di Archikon

Blog

Nel cuore di Budapest, un luogo che un tempo era solo un semplice asilo degli anni '60 è rinato, abbracciando la vivacità e la sostenibilità. Archikon, uno studio di architettura locale, ha dato vita a Gyöngyszem Kindergarten, un progetto che trasforma la concezione di un asilo prefabbricato in un ambiente giocoso e vivibile. Con una palette di colori pastello e arredi ispirati ai giochi dei bambi...

Vedi Categoria

Il rinnovamento ha preso forma lungo un viale alberato, dove si ergono quattro blocchi un tempo trascurati. Aggiungendo un piano e sostituendo un oscuro corridoio con volumi vetrati aperti a momenti di aggregazione, Archikon ha creato un giardino d'infanzia che respira. La facciata, un abbraccio di tinte tenui, è adornata da piastrelle colorate che accolgono i piccoli esploratori in un atrio illuminato da un lucernario.

Ogni corridoio, che si snoda come un filo di seta, connette i blocchi e si apre su cortili incantevoli, dove la luce naturale danza attraverso pareti vetrate. Qui, la presenza di scale modulari e di tunnel per strisciare evoca un senso di avventura, mentre spazi comuni attrezzati con arredi in legno offrono riparo per giacche e zaini.

All'estremità orientale, un pergolato di acciaio bianco con tende in tessuto crea un rifugio accogliente, regalando a ciascuna delle dieci aule l'accesso diretto a spazi all'aperto. La progettazione ha tenuto conto dell'ecosostenibilità e della tecnologia, dando vita a quello che viene definito un 'asilo intelligente', pronto a fornire strumenti moderni per l'educazione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Dentro la Casa dell'Amityville: Storia di un Incubo Svelato

Dentro la Casa dell'Amityville: Storia di un Incubo Svelato

Blog

Nel cuore pulsante di Amityville, New York, si erge una dimora che ha segnato la storia americana: la Casa dell'Amityville. Questo elegante esempio di architettura coloniale olandese, costruito nel 1928, è divenuto famoso non solo per il suo aspetto affascinante, ma per una serie di eventi tragici e misteriosi che l'hanno avvolta in un velo di terrore. Qui, le pareti non raccontano solo di vite vi...

Vedi Categoria

La casa, situata al 112 di Ocean Avenue, ha visto la luce nel 1965 quando la famiglia DeFeo vi si trasferì, ignara del destino che l'attendeva. Nella tragica mattina del 13 novembre 1974, l'armonia di questa famiglia fu spezzata da un atto di violenza inaudita: Ronald DeFeo Jr. assassinò sei membri della sua famiglia mentre dormivano. Un omicidio che non solo ha scosso la comunità, ma ha dato inizio a una sequela di eventi che avrebbero trasformato la residenza in un leggendario luogo di paura.

Acquistata nel dicembre del 1975 da George e Kathy Lutz, la casa divenne teatro di esperienze paranormali che avrebbero alimentato la narrativa di molti film horror. I Lutz, ignari del passato oscuro della dimora, iniziarono a percepire presenze inquietanti fin dai primi giorni del loro arrivo. Cambiamenti di personalità, apparizioni e fenomeni inspiegabili segnarono la loro breve permanenza. La famiglia abbandonò la casa dopo solo 28 giorni, lasciando dietro di sé un mistero avvolto nel buio.

Il racconto di Jay Anson, "L'orrore di Amityville", pubblicato nel 1977, contribuì a diffondere la leggenda, portando alla realizzazione di un film di successo che avrebbe consacrato la storia nella cultura popolare. Il film del 1979, con protagonisti James Brolin e Margot Kidder, incassò oltre 86 milioni di dollari, dando vita a una serie di sequel e spin-off che continuano a stupire e terrorizzare gli spettatori. La casa ha vissuto una metamorfosi nel corso degli anni, cambiando proprietari e subendo ristrutturazioni, ma la sua aura di mistero rimane intatta.

Oggi, la Casa dell'Amityville è un simbolo di un'epoca di paura e fascino. Sebbene il suo passato sia stato messo in discussione, il suo potere di attrazione persiste, alimentando discussioni e speculazioni. La verità sulla Casa dell'Amityville è avvolta in un labirinto di eventi: tra realtà e finzione, tra omicidi e visioni, rimane un enigma che continua a catturare l'immaginazione di chiunque osi avvicinarsi.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.architecturaldigest.com.

Brass, Marmo e Quarzo: L'Eleganza degli Interni di Studia 54 nel Grattacielo in India

Brass, Marmo e Quarzo: L'Eleganza degli Interni di Studia 54 nel Grattacielo in India

Blog

Nel cuore del grattacielo Trump Towers in India, gli interni di Verdure Vilāsa progettati da Studia 54 rappresentano un connubio perfetto tra eleganza e modernità. Con una superficie di 1.731 mq (18.633 sqft), questo banchetto si trova al 50° piano e offre una vista mozzafiato sulla città.

Vedi Categoria

All'ingresso, una scala simmetrica rivestita in marmo Calacatta macchia vecchia extra attira immediatamente l'attenzione, con il suo design che enfatizza la profondità grazie a scanalature verticali. Le ringhiere in vetro sfaccettato riflettono la luce, mentre i corrimano in ottone creano un contrasto affascinante. La scelta dei mobili include pezzi della Capital Collection e di Eichholtz, mentre un lampadario personalizzato da Studia 54 pende dal soffitto a cupola in vetro colorato.

La zona piscina, di 150 mq (1.615 sqft), introduce un motivo di design unico: opere d'arte in resina epossidica con glitter incorporato che evocano un cielo stellato. Le venature blu della resina si intrecciano con il marmo, creando un effetto suggestivo. Il bar, di 100 mq (1.076 sqft), offre un contrasto tra il marmo chiaro e il quarzo Cristallo Smeraldo, mentre pannelli metallici galvanici mettono in risalto le bottiglie esposte come in una vetrina.

La terrazza, che si estende per 316 mq (3.401 sqft), è progettata per ospitare eventi di diversa natura, con pavimenti in marmo chiaro e scuro disposti geometricamente. Tavolini in ottone e illuminazione integrata creano un'atmosfera sofisticata, mentre piante e vegetazione si integrano nel design complessivo. Mobili di marchi come Flexform, Belissima Casa, Holly Hunt, e Formitalia completano l'arredamento.

Il progetto di Studia 54 si distingue per l'uso coerente di materiali come marmo, vetro sfaccettato, ottone, quarzo naturale e superfici in resina, creando un'identità spaziale che bilancia gesti monumentali e finiture dettagliate.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della Pietra

Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della Pietra

Blog

Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della PietraDal 25 al 28 settembre 2025, si svolgerà la 55ª edizione di Marmomac, la fiera internazionale dedicata al marmo, al design e alle tecnologie innovative. Questo evento rappresenta un punto di incontro fondamentale per professionisti e appassionati del settore, richiamando oltre 1.600 aziende espositrici e 68.000 operatori provenienti ...

Vedi Categoria

L'Innovazione della Pietra

Quest’anno, il tema centrale di Marmomac sarà l’innovazione nel trattamento e nell’utilizzo della pietra. Grazie a tecnologie avanzate come il 3D printing e metodologie sostenibili, i materiali lapidei vengono trasformati e modellati per creare opere uniche. L'attenzione alla sostenibilità non è mai stata così forte, con un focus su come gestire e utilizzare i materiali di risulta in modo responsabile.

The Italian Stone Theatre

All'interno del Padiglione Italian Stone Theatre, si terranno mostre e installazioni che metteranno in risalto la geodiversità e l’autenticità della pietra naturale. Sarà un'occasione per esplorare l’arte del marmo attraverso esposizioni come Naturality, che offrirà un’esperienza immersiva in giardini litici e progetti artistici innovativi.

Formazione e Networking

Marmomac non è solo una fiera commerciale, ma anche un'opportunità di apprendimento. Con workshop e seminari dedicati agli interior designer, i partecipanti potranno approfondire le caratteristiche del prodotto in pietra e apprendere come proporlo al cliente in modo efficace.

Un Evento da Non Perdere

Con un’offerta così ricca, Marmomac 2025 si preannuncia come un evento imperdibile per chiunque sia interessato al mondo della pietra. Non perdere l'occasione di scoprire le ultime tendenze e innovazioni che stanno plasmando il futuro di questo settore affascinante.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, visita il sito ufficiale di Marmomac.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su speciali.ilgiornaledellarchitettura.com.

Il Padiglione a Forma di Guscio: Un Viaggio tra Natura e Innovazione all'Expo 2025 di Osaka

Il Padiglione a Forma di Guscio: Un Viaggio tra Natura e Innovazione all'Expo 2025 di Osaka

Blog

Nel cuore dell'Expo 2025 di Osaka, un'architettura straordinaria emerge dalle onde del tempo: il Pasona Natureverse Pavilion, creato dallo studio locale The Design Labo. Ispirato alla spirale di un guscio di ammonite, questo padiglione non è solo un'opera d'arte architettonica, ma un simbolo di vita e connessione tra uomo e natura.

Vedi Categoria

Con una larghezza di 43 metri, la struttura principale è realizzata con una rete di acciaio e una membrana sintetica bianca, progettata per essere facilmente smontabile. Ma ciò che la rende speciale è la sua forma avvolgente, che riflette la continuità della vita, un concetto chiave nel tema dell'Expo: "Progettare la società futura per le nostre vite".

All'interno, il padiglione è suddiviso in tre zone tematiche: Storia della Vita, Corpo e Mente / Legami. Qui, i visitatori possono immergersi in esperienze interattive e digitali, da sculture a forma di albero che raccontano la storia dell'evoluzione a un cuore coltivato in laboratorio, frutto di biomateriali e bioingegneria.

Il percorso di visita è concepito in spirale, permettendo un'esperienza fluida e coinvolgente, mentre la sua altezza interna raggiunge i 16 metri, creando un senso di grandiosità. Alla sera, il padiglione si illumina di luci colorate, trasformando il suo guscio in un'opera d'arte luminosa che incanta i visitatori.

Ma il Pasona Natureverse Pavilion non è solo un luogo di esposizione: dopo l'Expo, sarà trasferito sull'Isola di Awaji per diventare un centro culturale. Un simbolo di resilienza e innovazione, questo padiglione ci ricorda che l'architettura può essere una forza di connessione tra il mondo naturale e le aspirazioni umane.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

I 30 Migliori Studi di Architettura e Design in India: Innovazione e Tradizione

I 30 Migliori Studi di Architettura e Design in India: Innovazione e Tradizione

Blog

In un paese vasto e ricco di storia come l'India, l'architettura si erge a testimone di una cultura in continua evoluzione. Dalla decolonizzazione degli anni '40, gli architetti indiani hanno abbracciato un linguaggio moderno, lontano dai vincoli del passato, creando opere che raccontano storie di tradizione e innovazione. Oggi, con una popolazione di oltre 1,3 miliardi e più di 90.000 architetti ...

Vedi Categoria

Ma quali sono i nomi che emergono in questo mare di creatività? Ecco una selezione dei 30 migliori studi di architettura e design in India, scelti con cura per il loro talento e la loro visione unica. Ogni studio è un viaggio in un mondo di idee, dove l'architettura non è solo costruzione, ma un'arte che dialoga con il contesto e le persone.

1. Kamat & Rozario Architecture: Con una filosofia che celebra l'unicità dei luoghi, i loro progetti, come la Sharma House a Bengaluru, riflettono idee forti e originali.

2. CP Kukreja Architects: Con oltre 800 progetti all'attivo, questo studio di New Delhi si distingue per la sua versatilità e la capacità di adattarsi a diversi contesti.

3. Morphogenesis: Pionieri nell’uso di soluzioni progettuali passive, offrono un linguaggio architettonico che rispetta le radici indiane pur abbracciando la modernità.

4. Abha Narain Lambah Associates: Specializzati nella conservazione, hanno guadagnato riconoscimenti internazionali per il loro lavoro su patrimoni storici e culturali.

5. Anagram Architects: Con un approccio che spazia dall'architettura residenziale a grandi infrastrutture pubbliche, offrono soluzioni progettuali innovative e sostenibili.

Ogni studio in questa lista rappresenta una storia di passione e dedizione, una ricerca di bellezza che trascende il tempo e lo spazio. Con tale varietà di talenti, l'India si posiziona come un faro di creatività architettonica, pronta a guidare il futuro del design nel mondo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su architizer.com.

Houston si prepara a ospitare l'Ismaili Centre: un capolavoro di Farshid Moussavi

Houston si prepara a ospitare l'Ismaili Centre: un capolavoro di Farshid Moussavi

Blog

Nel cuore pulsante di Houston, dove l'architettura si fonde con il tessuto culturale della città, sta per nascere un'opera che promette di ridefinire il concetto di spazio pubblico. L'Ismaili Centre, progettato dall'illustre studio Farshid Moussavi Architecture, vedrà la luce nel novembre 2025 e si preannuncia come un faro di pluralismo e dialogo. Con i suoi 150.000 piedi quadrati, questo sarà il ...

Vedi Categoria

La struttura si colloca strategicamente vicino al Museum District di Houston, interagendo armoniosamente con l'ambiente circostante attraverso un linguaggio architettonico che combina pietra, metallo perforato e vetro. Ispirato dalla tradizione dell'Ismaili, il centro sarà un simbolo di apprendimento e scambio culturale, creando un nuovo punto di riferimento civico per la città.

La visione di Moussavi si concretizza in un gioco di volumi e luci, dove un atrio centrale si erge su cinque piani, incorniciato da scale in pietra testurizzata e rivestito da schermi metallici geometrici che filtrano la luce naturale. Questo equilibrio tra apertura e chiusura non è solo estetico, ma riflette un desiderio profondo di connessione tra le persone, rendendo ogni spazio un invito al dialogo.

La scelta dei materiali è altrettanto significativa: il calcare chiaro e i pannelli metallici perforati creano un'atmosfera di leggerezza e sofisticatezza, mentre l'interno si distingue per una continuità sensoriale tra sacro e civile. La luce, che penetra attraverso aperture clerestory e lucernari, danza sulle superfici, dando vita a un atrio generoso che funge da fulcro di incontri e celebrazioni.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Ma l'Ismaili Centre non è solo un'opera architettonica: è un'istituzione pubblica concepita per la comunità. Al suo interno troveremo gallerie, teatri, spazi educativi e sale per eventi, tutti destinati a ospitare una varietà di attività culturali e sociali. Questa versatilità amplifica il ruolo del centro, trasformandolo in un luogo di apprendimento condiviso e di incontro.

Immaginato per accogliere tutti, il progetto di Moussavi si allinea con la visione di Sua Altezza l'Aga Khan, promuovendo il dialogo e l'inclusione. I giardini circostanti, progettati da Nelson Byrd Woltz, reinterpretano le tradizioni islamiche attraverso un'estetica texana, unendo natura e architettura in un abbraccio armonioso.

Con la sua prossimità a istituzioni culturali significative come la Menil Collection e la Rothko Chapel, l'Ismaili Centre si inserisce in un dialogo più ampio sull'architettura civica di Houston. La sua forma misurata, radicata nella geometria islamica ma contemporanea nell'esecuzione, si preannuncia come un nuovo simbolo di artigianato e luce per la città.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Riscopri il Pulse Autocycle del 1985: un veicolo jet-like con canopy scorrevole e sedili in tandem

Riscopri il Pulse Autocycle del 1985: un veicolo jet-like con canopy scorrevole e sedili in tandem

Blog

Immaginate un veicolo che fluttua tra il sogno di un aereo e la realtà di un'automobile. È così che si presenta il Pulse Autocycle, un gioiello del 1985, concepito da Jim Bede, un visionario nel mondo della progettazione aeronautica. Con la sua scocca aerodinamica e il canopy scorrevole, il Pulse evoca l'immagine di un jet pronto al decollo, mentre si adagia delicatamente su tre ruote, una danza p...

Vedi Categoria

Prodotto negli Stati Uniti tra il 1985 e il 1990, il Pulse Autocycle è un veicolo raro, con solo 326 esemplari realizzati dalla Owosso Motor Car Company nel Michigan. Questo veicolo, descritto come un Ground Cruising Recreational Vehicle, mescola sapientemente elementi di automobile e motocicletta, creando una categoria intermedia che affascina e sorprende.

Entrando nel cockpit del Pulse, si viene accolti da un'atmosfera biplanica, con sedili in tandem rivestiti in vinile marrone e dettagli a contrasto. Ogni elemento è pensato per trasmettere un senso di avventura, dal cruscotto ispirato alla Yamaha XS400, fino ai controlli disposti con cura davanti al volante a tre razze. Ogni viaggio diventa un'esperienza unica, un viaggio nel tempo che ci riporta indietro a un'epoca in cui l'innovazione era la regina.

La meccanica del Pulse è altrettanto affascinante: un motore Yamaha da 399cc, dotato di un sistema di controllo dell'induzione, accompagna il pilota in ogni curva. Con un design esteriore che richiama le linee degli aerei, il Pulse Autocycle è un'opera d'arte su ruote, un esempio di come l'ingegneria possa sposare la bellezza.

In un mondo che corre veloce, il Pulse ci invita a rallentare, a vivere il momento, a sognare. È più di un veicolo; è un simbolo di un'epoca, un collezionabile per chi sa apprezzare l'eleganza della rarità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Un Rifugio di Speranza: Anduhyaun, il Santuario per Donne Indigene a Toronto

Un Rifugio di Speranza: Anduhyaun, il Santuario per Donne Indigene a Toronto

Blog

Nel cuore pulsante di Toronto, un luogo emerge come simbolo di speranza e rinascita: l'Anduhyaun Emergency Shelter. Questo rifugio, progettato con maestria dallo studio LGA Architectural Partners, non è soltanto un edificio, ma un abbraccio che accoglie le donne indigene colpite dalla violenza domestica. Ogni angolo di questo spazio è concepito per rispettare e celebrare le tradizioni ancestrali, ...

Vedi Categoria

Varcando la soglia dell'Anduhyaun, si viene accolti da un corridoio sinuoso che si snoda come un fiume, conducenti verso stanze dedicate all'accoglienza, alla consulenza e alla saggezza degli Anziani. LGA ha saputo infondere nei materiali e nelle forme un richiamo all'acqua, alla terra e al cielo, elementi intrisi di significato e vitalità. Le porte, sapientemente arretrate, garantiscono una continuità nel fluire di questo ambiente curvo, mentre i rivestimenti blu delle piastrelle evocano la serenità e la profondità dell'acqua.

Il piano terra si apre in uno spazio condiviso, una cucina e una sala da pranzo luminose, dove le residenti possono unirsi per preparare e gustare i pasti, creando legami e condividendo storie. Questo è un luogo di autonomia, dove l'atto di cucinare diventa un momento di connessione e sostegno reciproco. Proseguendo, si incontra Nookomis, una sala circolare che porta il nome della parola Ojibwe per 'nonna'. Qui, il legno rosso di sommacco avvolge le pareti, offrendo un'atmosfera intima per cerimonie e meditazioni, un vero e proprio rifugio per le anime in cerca di pace.

Al piano superiore, l'architettura si fa ancora più accogliente, con spazi comuni e camere da letto progettate per garantire privacy e comfort. Ogni suite è dotata di un bagno privato, un lusso raro in rifugi di questo tipo, rendendo l'esperienza abitativa più dignitosa. Le stanze, arredate con cura, possono essere collegate per accogliere famiglie più numerose, sottolineando l'impegno dell'Anduhyaun nel rispondere ai bisogni delle sue residenti.

“Vivi di crescita e trasformazione”, afferma LGA, e questo rifugio è testimone di un'eredità culturale che perdura da decenni. Un luogo dove le donne possono ritrovare la propria voce e la propria forza, immerso in un ambiente che celebra le loro radici e la loro resilienza.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Ispirato all'articolo pubblicato su: Dezeen

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a Copenaghen

Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a Copenaghen

Blog

Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a CopenaghenIl Barn Again Pavilion, progettato dallo THISS Studio in collaborazione con l'architetto Tom Svilans, rappresenta un esempio straordinario di architettura culturale moderna, situato nel cuore di Copenaghen. Inaugurato per la Biennale di Architettura di Copenaghen nel 2025, questo padiglione di 25 m² è stato concepito co...

Vedi Categoria

Situato a Gammel Strand, il Barn Again si propone di rievocare l’essenza delle vecchie stalle danesi, ripensando e riutilizzando strutture storiche per un pubblico contemporaneo. Questa iniziativa non solo celebra la tradizione architettonica, ma invita anche a una riflessione profonda sul nostro modo di vivere e interagire con l'ambiente.

Realizzato principalmente in legno, il padiglione si distingue per la sua sostenibilità e il suo design innovativo. Grazie all’uso di materiali locali e tecnologie sostenibili, il Barn Again Pavilion non è solo un luogo di esposizione, ma un simbolo del futuro dell'architettura culturale.

Il progetto è stato curato da Hadir Al Koshta e fotografato da Maja Flink, che ha catturato la bellezza e la funzionalità di questa straordinaria struttura. Con il suo design evocativo e la sua tematica profonda, il Barn Again Pavilion invita visitatori e architetti a riflettere su come possiamo vivere in armonia con il nostro ambiente.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Fondazione Cartier: un Nuovo Inizio nel Cuore di Parigi

La Fondazione Cartier: un Nuovo Inizio nel Cuore di Parigi

Blog

Il 25 ottobre 2025, Parigi si preparerà ad accogliere una nuova era dell'arte contemporanea con la riapertura della Fondazione Cartier pour l'Art Contemporain. Questa istituzione, già simbolo di innovazione, si trasforma grazie al genio architettonico di Jean Nouvel, che ha reinventato i Grands Magasins du Louvre in un organismo mobile, un palcoscenico per l'arte che sfida le convenzioni del museo...

Vedi Categoria

La prima esposizione, Exposition Générale, curata da Formafantasma, riunisce oltre 600 opere di oltre 100 artisti, tra cui nomi illustri come David Lynch, Claudia Andujar e Sarah Sze. Questi artisti tracciano un percorso attraverso quarant'anni di creazione contemporanea, invitando il pubblico a esplorare un ambiente dove ogni opera diventa parte di un dialogo in continua evoluzione.

Nouvel ha concepito un edificio che si comporta come una macchina cinetica, dotata di cinque piattaforme monumentali in acciaio, ciascuna capace di cambiare la configurazione degli spazi espositivi con un semplice comando. Questi spazi, ricchi di luce e movimento, offrono un'esperienza sensoriale unica, dove il confine tra l'interno e l'esterno si dissolve, creando un palcoscenico urbano trasparente.

Le sezioni della mostra, suddivise in quattro costellazioni tematiche - Machines d'architecture, Être nature, Making Things e Un monde réel - offrono una visione sfaccettata del nostro mondo contemporaneo. Ogni sezione invita il visitatore a riflettere su questioni di architettura, natura, artigianato e tecnologia, mescolando opere d'arte, installazioni e performance.

La Fondazione Cartier non è solo un luogo dove osservare, ma un campo di esperimenti sociali e culturali, dove l'arte si intreccia con la vita quotidiana. Con un design che dialoga con la storia del sito, il nuovo spazio ricorda le grandi esposizioni dell'800, mentre si proietta verso il futuro.

Parigi, con la sua architettura e la sua anima artistica, si prepara a celebrare questa rinascita, dove ogni visitatore è invitato a diventare parte di un'esperienza collettiva, un viaggio attraverso l'arte che promette di essere tanto sorprendente quanto illuminante.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Scaffale in Marmo Plastico: Arredamento Riconfigurabile da Materiali Riciclati

Scaffale in Marmo Plastico: Arredamento Riconfigurabile da Materiali Riciclati

Blog

Nel mondo del design contemporaneo, dove l'innovazione e la sostenibilità si intrecciano come due amanti appassionati, emerge un gioiello: lo scaffale in marmo plastico. Progettato da DLS World Official in collaborazione con WOULD YOU LOVE Seoul, questo sistema di arredamento modulare non è solo una semplice struttura, ma una vera e propria ode alla creatività e alla responsabilità ambientale.

Vedi Categoria

Il cuore pulsante di questo progetto è il marmo plastico, un composito realizzato da scarti industriali riciclati. Ogni pannello racconta una storia unica, con un motivo marmoreo che varia a seconda della miscela e del processo di recupero dei materiali. Qui, ogni imperfezione diventa un tratto distintivo, una celebrazione della diversità intrinseca dei materiali riciclati, trasformandoli in un simbolo di individualità visiva.

La struttura dello scaffale è pensata per una facile assemblabilità: un sistema di clip-joint personalizzato consente di montare e smontare senza l'ausilio di strumenti, rendendo l'operazione un gioco da ragazzi. Gli elementi si incastrano con precisione, eliminando l'uso di viti o adesivi. Questo metodo di costruzione non solo facilita la vita dell'utente, ma riflette anche un approccio architettonico all'arredamento, dove la flessibilità e la riutilizzabilità dei materiali sono al centro del processo.

Funzionalmente, il design si adatta a qualsiasi esigenza: i moduli possono essere combinati per creare tavoli, unità di scaffalatura o pareti di stoccaggio più ampie, rispondendo alle necessità spaziali e pratiche di chi li utilizza. Questa adattabilità fa sì che il Plastic Marble Display Shelf non sia solo un mobile, ma un compagno di viaggio che evolve insieme ai tuoi bisogni.

In un'epoca in cui l'attenzione verso l'ambiente è più vitale che mai, lo scaffale in marmo plastico si erge come un esempio di design circolare. Non si tratta solo di un'idea di riutilizzo, ma di un processo formale e funzionale che integra la sostenibilità nell'estetica e nella logica degli oggetti quotidiani.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Otto spazi abitativi autunnali dai colori delle foglie cadute

Otto spazi abitativi autunnali dai colori delle foglie cadute

Blog

Otto spazi abitativi autunnali dai colori delle foglie caduteL'autunno è ormai alle porte nell'emisfero settentrionale. Per segnare questo cambiamento stagionale, abbiamo raccolto un lookbook di otto soggiorni open-plan che accolgono tonalità calde e terrose. Dall'India montuosa alla costa scozzese, questi spazi abitativi combinano finiture e arredi morbidi che richiamano i colori delle foglie aut...

Vedi Categoria

Zero House, Regno Unito

La Zero House è la casa nel nord di Londra dei musicisti Rae Morris e Ben Garrett, che hanno ristrutturato la proprietà mid-century da soli. Le piastrelle di mogano sottili rivestono il camino a tutta altezza nel soggiorno, accentuato da un divano arancione bruciato e soffitti in legno scuro. Le porte scorrevoli a tutta altezza offrono una vista sul lussureggiante giardino e sugli alberi circostanti.

Appartamento di Parigi, Francia

Lo studio Atelier HA ha utilizzato il colore "come elemento strutturale" in questo appartamento parigino, situato in un edificio del XIX secolo. Un bancone a strisce nella cucina dà il tono a questo spazio vivace, caratterizzato da un'area soggiorno con sedute morbide arancioni e mobili scultorei.

Tidal House, Scozia

Tidal House è una casa costiera situata sulla costa di Solway in Scozia. Lo studio Brown & Brown ha costruito l'edificio con volumi geometrici sovrapposti, dotato di ampie aperture che si affacciano sulle maree. L'interno è caratterizzato da pareti cremisi e divani color nocciola.

Shadow House, Australia

Grotto Studio ha aggiunto un'estensione in legno carbonizzato a un luminoso cottage a Perth, creando la Shadow House. Il soggiorno open-plan presenta pannelli in legno chiaro e opere d'arte rosso scuro, illuminate da una finestra clerestory rettangolare.

Hybrid House, India

Situata ai piedi delle montagne Aravalli nel Rajasthan, la Hybrid House di Sketch Design Studio è caratterizzata da un ampio soggiorno open-plan con pareti in intonaco di calce. Il pavimento in terracotta è decorato con dettagli kolam, mentre una pianta da interno aggiunge un tocco di verde.

Casa Magarola, Spagna

Lo studio Raúl Sánchez Architects ha scelto un intonaco arancione bruciato per la facciata della Casa Magarola, una casa in cemento bloccata su un terreno in pendenza. Questa tonalità vivace è ripetuta all'interno con telai di finestre e una drammatica scala a chiocciola.

Somers House, Australia

Somers House, progettata da Kennedy Nolan, è una proprietà a forma di L situata sulla costa del Victoria. Il soggiorno semi-open-plan è caratterizzato da una palette di colori terrosi, con sughero e piastrelle di bronzo scuro che creano un'atmosfera di pace.

Courtyard House, USA

Una serra di alberi decidui è al centro della Courtyard House, una casa dell'Oregon progettata da No Architecture. All'interno, è stato scelto un grande tappeto arancione per il soggiorno open-plan, in armonia con l'ambiente verde circostante.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Nereid: Habitat Digitale per la Rigenerazione degli Ecosistemi Marini

Nereid: Habitat Digitale per la Rigenerazione degli Ecosistemi Marini

Blog

Nereid: Habitat Digitale per la Rigenerazione degli Ecosistemi Marini Durante il World Design Congress che si è tenuto a Londra presso il Barbican Centre, uno dei più noti esempi di architettura brutalista, Zaha Hadid Architects ha presentato il progetto Nereid, un habitat digitalmente fabbricato progettato per supportare la rigenerazione degli ecosistemi marini. Questo evento, che si è svolto da...

Vedi Categoria

Nereid è stato sviluppato utilizzando tecnologie avanzate di stampa 3D in collaborazione con D-Shape, con l'obiettivo di favorire la naturale rigenerazione degli habitat marini. Questa innovativa creazione rappresenta un passo significativo verso un futuro rigenerativo, dove il design diventa uno strumento fondamentale per l'azione ambientale.

Con la crescente necessità di proteggere e ripristinare i nostri ecosistemi, iniziative come quella di Zaha Hadid Architects offrono nuove speranze e soluzioni per affrontare le sfide ecologiche del nostro tempo. La presentazione di Nereid al Congresso di Design di Londra segna un momento cruciale per l'architettura sostenibile e la progettazione ambientale.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di Delft

Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di Delft

Blog

Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di DelftNel panorama architettonico europeo, la Delft University of Technology si distingue per la sua incessante ricerca di innovazione. In questo contesto, Suite 9 emerge come un faro di modernità, un progetto che non solo offre 137 residenze studentesche ma ridefinisce anche il concetto stesso di vita universitaria.

Vedi Categoria

Realizzato dallo studio Studioninedots, questo edificio si estende su una superficie di 6200 m² e sarà completato nel 2025. Al centro di questo audace progetto si trova un elemento distintivo: il 'Cuore', uno spazio semi-esterno che funge da fulcro per la socialità e l'interazione tra gli studenti.

Un Design che Ispira

Il progetto, guidato da un team creativo che include nomi come Albert Herder e Vincent van der Klei, si propone di creare un ambiente stimolante e accogliente. In un mondo dove l'architettura spesso sembra distante dalla vita quotidiana, Suite 9 si propone di attivare un dialogo vivo tra gli spazi e le persone che vi abitano.

La Visione di Studioninedots

La visione degli architetti va oltre la semplice costruzione di un edificio; si tratta di creare un ecosistema che favorisca la crescita personale e accademica. La scelta di materiali innovativi e l'attenzione ai dettagli non sono solo questioni estetiche, ma riflettono un impegno profondo verso la sostenibilità e il benessere degli studenti.

Il Ruolo del Cuore

Questo grande spazio centrale, il 'Cuore', non è solo un elemento architettonico, ma un luogo di incontro, dove le idee si intrecciano e la vita studentesca può fiorire. Qui, gli studenti possono scambiarsi pensieri, progetti e sogni, contribuendo a un ambiente di apprendimento dinamico e collaborativo.

Conclusione

In sintesi, Suite 9 non è solo un edificio. È un manifesto, una celebrazione della vita universitaria, un invito a sognare e a costruire insieme il futuro. Questa realizzazione rappresenta un passo importante per la Delft University of Technology, che continua a posizionarsi come un leader nel campo della formazione e della ricerca.

Rimani Aggiornato
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Marmomac 2025: Design e Innovazione con la Pietra Naturale

Marmomac 2025: Design e Innovazione con la Pietra Naturale

Blog

Marmomac 2025: Design e Innovazione con la Pietra NaturaleFino al 26 settembre 2025, Marmomac trasforma Verona in un palcoscenico di innovazione e creatività. Con oltre 1.400 aziende espositrici, l'evento non celebra solo la pietra come materiale da costruzione, ma come fonte di espressione artistica e design moderno.

Vedi Categoria

Una delle novità più affascinanti è rappresentata dagli abiti in polvere di marmo, leggeri e sostenibili, creati dalla start-up textile-tech Fili Pari, che propone alternative vegane alle pelli tradizionali. Accanto a questo, il contrabbasso in Labradorite Volga Blu, realizzato dall'azienda ucraina Golovinski, dimostra l'abilità nella lavorazione della pietra naturale, accompagnato da spartiti musicali che mostrano il connubio tra arte e musica.

Negli spazi espositivi, i visitatori possono assistere a dimostrazioni pratiche sull'uso di strumenti tradizionali e macchinari avanzati per la lavorazione della pietra. Inoltre, il cuore pulsante dell'evento è rappresentato dal The Plus Theatre, un'area dedicata alla ricerca artistica, che quest'anno celebra il centenario della visione utopica di Le Corbusier.

Il progetto, curato dall'architetto Giorgio Canale, mira a mettere in evidenza l'uso responsabile e sostenibile delle pietre naturali, un tema ribadito da Carlo Trevisani, designer di ADI. Le esposizioni non solo mostrano il design contemporaneo, ma pongono anche l'accento sulla responsabilità ecologica e sociale legata all'industria della pietra.

Tra le installazioni più suggestive, Metamorphosis combina acciaio e marmo dolomitico per creare una foresta incantata, un'opera che unisce tecnologia e artigianato. Questa mostra è curata da Giuseppe Fallacara ed è un chiaro esempio di come l'innovazione possa trasformare la percezione della pietra naturale.

In sintesi, Marmomac 2025 si propone non solo come vetrina della pietra naturale, ma come un incubatore di idee, dove il design e la tecnologia si fondono per creare nuove frontiere nell'architettura e nell'arte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Design Mumbai 2025: Un Palcoscenico per l'Arte e la Creatività Indiana

Design Mumbai 2025: Un Palcoscenico per l'Arte e la Creatività Indiana

Blog

Nel cuore pulsante di Mumbai, dove il vibrante caos urbano incontra l'eleganza del design contemporaneo, si svolgerà la seconda edizione di Design Mumbai, dal 26 al 29 novembre 2025. Questo evento, concepito come un crocevia di talenti emergenti e marchi internazionali, promette di esaltare la creatività indiana con una serie di collaborazioni esclusive e conversazioni illuminanti.

Vedi Categoria

Guidato da esperti del settore come Ian Rudge, Michael Dynan e Piyush Suri, Design Mumbai 2025 si propone di trasformare Jio World Garden in un palcoscenico dove l’innovazione si intreccia con la tradizione. Tra le anteprime internazionali, spicca la creazione di un caffè site-specific da parte di Lucas Muñoz Muñoz, realizzato con materiali recuperati da progetti di ristrutturazione di THE Park Hotels. Un'opera che esplora temi di impermanenza e rinnovamento, riflettendo la continua evoluzione del design.

Il programma di talk, Design Mumbai Exchange, arricchirà ulteriormente l'esperienza, con voci autorevoli come Manijeh Verghese e Adam Markowitz che affronteranno questioni urgenti come la sostenibilità, la resilienza urbana e il futuro del lavoro. Ogni discussione sarà un invito a riflettere su come il design possa modellare le nostre vite e i nostri spazi.

In questo contesto, l’arte della falegnameria e dell’arredamento avrà un ruolo centrale, con marchi come Natuzzi e Racconti che presenteranno collezioni uniche. La poliedricità di Design Mumbai si manifesta anche nella presenza di giovani talenti nella Emerging Designers Pavilion, dove studi come Studio Abrash e Wannas Design Atelier sfideranno le convenzioni con progetti innovativi e audaci.

La manifestazione non è solo un evento, ma una celebrazione della creatività indiana che si affaccia sul palcoscenico globale. Con ogni installazione e ogni conversazione, Design Mumbai 2025 si propone di posizionare la città come un hub di design internazionale, riflettendo il dinamismo della sua economia creativa e il suo crescente impatto sulla scena mondiale.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Graham Foundation: 573.300 Dollari in Sostegno a 39 Organizzazioni Internazionali per il 2025

Graham Foundation: 573.300 Dollari in Sostegno a 39 Organizzazioni Internazionali per il 2025

Blog

Graham Foundation: 573.300 Dollari in Sostegno a 39 Organizzazioni Internazionali per il 2025La Graham Foundation per gli Studi Avanzati nelle Belle Arti ha annunciato un totale di 573.300 dollari in grants assegnati a 39 organizzazioni in tutto il mondo. Questi fondi, scelti tra oltre 200 proposte, sosterranno una vasta gamma di iniziative, dalle mostre e installazioni a pubblicazioni e eventi ar...

Vedi Categoria

Tra i progetti finanziati, spicca l'esposizione “Bruce Goff: Material Worlds” presso l'Art Institute of Chicago, evidenziando l'impegno della Graham Foundation nel promuovere il discorso architettonico e l'esperimento di design.

Nel corso di quasi sette decenni, la fondazione ha fornito oltre 45 milioni di dollari in supporto diretto a più di 5.200 progetti. Con l'aggiunta dei grantee del 2025, la fondazione mira a rafforzare ulteriormente la sua rete internazionale di individui e organizzazioni che avanzano idee architettoniche e coinvolgimento pubblico.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

La Casa dei Sogni: Un Rifugio tra Natura e Architettura Emozionante

La Casa dei Sogni: Un Rifugio tra Natura e Architettura Emozionante

Blog

Immaginate una casa che non è solo un luogo dove vivere, ma un rifugio che abbraccia la natura e racconta una storia. A circa 160 chilometri da Manhattan, tra le dolci colline della contea di Columbia, sorge la Ridge House, un capolavoro firmato dallo studio Worrell Yeung. Qui, l'architettura non è un semplice involucro, ma un dialogo profondo tra uomo e ambiente, una sinfonia di materiali e forme...

Vedi Categoria

La Ridge House è un sogno realizzato per una giovane famiglia, un luogo che cattura l'essenza del paesaggio circostante. Con una vista mozzafiato sulle Catskill Mountains e sul Taconic Range, questa residenza si sviluppa su un vasto terreno di 88 acri, suddiviso in due volumi distinti: l'abitazione principale e 'The Barn', un annesso che funge da fienile. Entrambi i volumi, pur nella loro diversità, si integrano con il paesaggio circostante, riflettendo la morfologia del sito attraverso l'uso di materiali sobri e naturali.

Il cuore della casa è un open space che unisce cucina, sala da pranzo e living, un ambiente a doppia altezza che invita la luce a danzare al suo interno. Le vetrate a tutta altezza, che si ergono per 9 metri, non solo illuminano gli spazi, ma creano una connessione diretta con il mondo esterno, permettendo di vivere il paesaggio in ogni momento della giornata. Ogni dettaglio, dall'isola della cucina al camino in cemento, è progettato per esaltare l'esperienza sensoriale e il comfort.

Ma non è solo la bellezza visiva a colpire. La Ridge House è un esempio di architettura che 'respira' con il paesaggio, una dichiarazione d'intenti che utilizza materiali grezzi e non trattati, come il metallo ondulato e il cemento a vista, per evolvere nel tempo e adattarsi agli agenti atmosferici. Ogni elemento diventa un sensore silenzioso, capace di misurare il passaggio delle stagioni e il mutare della luce.

In questo contesto di pura poesia architettonica, la suite padronale si distingue per la sua intimità. Con una grande vasca da bagno affacciata su una vista incantevole, ogni momento trascorso qui diventa un'esperienza di contemplazione e tranquillità. E per gli ospiti, 'The Barn' offre un'accogliente bunkhouse, dove la luce naturale e il paesaggio continuano a essere protagonisti.

La Ridge House non è solo una casa; è un rifugio emotivo, un luogo dove l'arte del paesaggio e l'architettura si intrecciano per creare un'esperienza di vita unica. Come afferma Max Worrell, co-fondatore dello studio, l'obiettivo era tradurre il paesaggio in un'esperienza architettonica autentica, e questa casa ne è la prova tangibile.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Abitare nel grattacielo di Renzo Piano: un'esperienza unica nel cuore della città

Abitare nel grattacielo di Renzo Piano: un'esperienza unica nel cuore della città

Blog

Abitare nel grattacielo di Renzo Piano: un'esperienza unica nel cuore della città Abitare in un grattacielo progettato da Renzo Piano è un sogno che diventa realtà. Questo complesso residenziale non è solo un luogo dove vivere, ma un'esperienza che combina luce, design e natura in un contesto urbano vibrante. Con 176 appartamenti luminosi, ogni unità è concepita per massimizzare il comfort e la b...

Vedi Categoria

La zona dining, progettata come un ambiente di socialità, è il cuore pulsante della casa. Con un lungo tavolo in legno e sedute avvolgenti, questo spazio invita alla convivialità, creando un perfetto equilibrio tra natura e tecnologia. Qui, gli ospiti possono godere di un’atmosfera accogliente, arricchita da dettagli vegetali e una moderna televisione.

Il complesso presenta anche un orangerie a doppia altezza, un vero e proprio salotto urbano. Con grandi alberi in vaso e luce naturale filtrata, questo ambiente è ideale per rilassarsi, incontrarsi o lavorare in un'atmosfera distesa. Inoltre, il soggiorno, caratterizzato da ampie vetrate, offre una vista mozzafiato sulla città, creando un dialogo continuo con l'esterno.

Per gli amanti del cinema, la sala cinema privata rappresenta un angolo intimo e raccolto. Qui, la luce soffusa e i comodi sedili rivestiti offrono un'esperienza esclusiva di visione, rendendo ogni proiezione un momento da ricordare.

Infine, non possiamo dimenticare la piscina panoramica, la più alta di Londra, che si trova all'interno del complesso. Nuotare qui è un'esperienza unica, con l'acqua che riflette il cielo e la storica cupola di St. Paul’s sullo sfondo.

In conclusione, abitare in un grattacielo di Renzo Piano significa vivere in un ambiente dove ogni dettaglio è pensato per offrire comfort e bellezza, rendendo la vita quotidiana un'esperienza straordinaria.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Trump e il Nuovo Tariffario: Cos'è in Gioco per il Settore dell'Arredamento

Trump e il Nuovo Tariffario: Cos'è in Gioco per il Settore dell'Arredamento

Blog

Un vento di cambiamento si è levato nel panorama dell'arredamento americano. Il presidente Donald Trump, con una decisione che echeggerà nel tempo, ha proclamato l'introduzione di una tariffa del 30% sui mobili imbottiti, un annuncio che ha acceso il dibattito su come la politica possa influenzare il design e la produzione. Da ottobre, un nuovo capitolo si aprirà per le aziende che importano quest...

Vedi Categoria

In un post su Trump Social, il presidente ha espresso la sua determinazione a fermare quello che ha chiamato un "inondazione" di prodotti dall'estero, un fenomeno che ha messo in difficoltà i produttori locali. "È una pratica ingiusta", ha dichiarato, sottolineando l'urgenza di proteggere il processo manifatturiero nazionale per ragioni di sicurezza e competitività.

Oltre alla tariffa sul mobile imbottito, una stangata del 50% colpirà anche i mobili da cucina e i lavabi da bagno, segnando un netto giro di vite su un settore già sotto pressione. L'importazione di oltre 20 miliardi di dollari di mobili ogni anno, gran parte dei quali proviene dall'Asia orientale, è ora in discussione, e le aziende americane si preparano a un futuro incerto.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Grandi nomi del settore, come IKEA, hanno espresso preoccupazione, avvertendo che queste tariffe renderanno il business "più difficile". Le azioni di rivenditori americani come Wayfair e Williams-Sonoma hanno subito un brusco calo, un segnale chiaro di come le politiche commerciali possano influenzare le dinamiche di mercato.

In questo contesto, la comunità del design guarda con apprensione alle possibili ripercussioni che queste misure potrebbero avere sull'industria. La Milano Design Week, uno dei palcoscenici più prestigiosi per i designer, ha già visto alcuni professionisti esprimere timori riguardo agli effetti "brutali" delle tariffe sul futuro della creatività e dell'innovazione nel settore.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Ispirato all'articolo pubblicato su: Dezeen

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Intrecci di Luce: Eugene Kangawa e A-POC ABLE ISSEY MIYAKE Trasformano Fotogrammi in Tessuto

Intrecci di Luce: Eugene Kangawa e A-POC ABLE ISSEY MIYAKE Trasformano Fotogrammi in Tessuto

Blog

In un angolo di Parigi, dove l'arte e il design si intrecciano come fili di un tessuto, si svolge un'esperienza visiva senza pari. Eugene Kangawa, artista giapponese, unisce le forze con A-POC ABLE ISSEY MIYAKE, dando vita a un progetto audace, il TYPE-XIV Eugene Studio. Questa collaborazione, presentata durante l'Art Basel, è il frutto di un dialogo di tre anni con il designer Yoshiyuki Miyamae, ...

Vedi Categoria

Il fulcro di questa esposizione è un tessuto innovativo, nato dalla serie continua di Kangawa, 'Light and shadow inside me', un'opera che esplora la coexistence di luce e ombra. Qui, il sole diventa un artista, bruciando lentamente la carta e creando forme geometriche che si dissolvono nel tempo, mentre la precisione dei fili tessuti offre una nuova dimensione alla sua visione. 'Tutto ciò che esiste porta in sé sia la luce che l'ombra', afferma Kangawa, 'e il mio intento è stato quello di creare un'opera d'arte che incarni questa dualità.'

La trasformazione dei concetti fotografici in tessuto avviene attraverso un processo affascinante. Kangawa, già noto per le sue 'pitture verdi' — fogli di carta da acquerello trattati con tinture e ripiegati come origami — ha evoluto questa tecnica in fotogrammi monocromatici, intrappolando la tensione tra esposizione e occultamento. 'Il mio lavoro inizia con un semplice foglio di carta e si sviluppa attraverso il contatto con la luce', spiega. E così, Miyamae e il suo team si sono immersi in un'avventura creativa, parlando di 'intrecciare un nuovo linguaggio', partendo da zero per dare vita a tessuti in un modo completamente innovativo.

Il risultato è un tessuto 'bit-level' che sfida le convenzioni, dove le sfumature di nero e bianco emergono solo da variazioni nella densità del tessuto, senza l'uso di coloranti. 'Abbiamo esplorato la luce e l'ombra attraverso schemi di tessitura e densità', dice Miyamae, 'traducendo i fenomeni della carta fotografica e della luce nel linguaggio del tessuto'.

Questo dialogo tra luce e materiale si inserisce in un contesto più ampio che riflette sulla cultura materiale giapponese. L'esposizione, progettata da Tsuyoshi Tane, guida i visitatori attraverso un viaggio che include pezzi di prova, strumenti e materiali d'archivio, rivelando sorprendenti somiglianze con i modelli di origata, la tradizionale arte giapponese della piegatura della carta.

In questo viaggio attraverso la luce e l'ombra, Kangawa e Miyamae non solo creano arte, ma offrono una riflessione profonda sulla condizione umana, sull'esistenza e sulla bellezza intrinseca della dualità. E mentre il progetto si prepara a viaggiare da Parigi a Tokyo e Osaka, la collezione 'Light and shadow inside me' troverà una casa permanente al prossimo Museo Eugene a Tabanan, Bali. Qui, circondato da risaie protette dall'UNESCO, i visitatori potranno immergersi nella magia mutevole della luce, un invito a contemplare la bellezza e la complessità del mondo che ci circonda.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Oggetti Riscoperti: L'Esposizione Unbroken Trasforma Rifiuti in Design Unico

Oggetti Riscoperti: L'Esposizione Unbroken Trasforma Rifiuti in Design Unico

Blog

Oggetti Riscoperti: L'Esposizione Unbroken Trasforma Rifiuti in Design UnicoDurante il London Design Festival, l'esposizione Unbroken ha catturato l'attenzione con i suoi arredi unici realizzati da designer che hanno reimmaginato oggetti destinati al rifiuto. Curata dal designer Francesco Feliziani, la mostra invita a riflettere sulla sostenibilità e sul modo in cui trattiamo i rifiuti.

Vedi Categoria

Feliziani ha chiesto a sette creativi di salvare oggetti destinati alla discarica e trasformarli in pezzi di design funzionali. Tra le opere esposte troviamo la AIR Chair, creata dallo stesso Feliziani, che riutilizza un supporto per basket per realizzare una sedia innovativa. Il bordo del canestro diventa il sedile, mentre il pannello acrilico funge da schienale.

Altri designer, come 2LG Studio, hanno rinnovato una sedia utilizzando bande di resistenza rosse, aggiungendo un tocco di colore e funzionalità. Sebastian Bergne, invece, ha decomposto un cavallo a dondolo per creare il Trauma Table, un pezzo che trasforma il legno in un tavolo dal design sorprendente.

La mostra non si limita solo a opere di design, ma solleva anche domande importanti sull'impatto del consumo e sul potere della riparazione. Ogni oggetto scartato porta con sé una moltitudine di possibilità, se solo si riesce a guardare da una prospettiva diversa.

Le opere sono state messe all'asta il 20 settembre, con i proventi devoluti a Camden Giving, un'iniziativa locale che supporta progetti comunitari. Unbroken non è solo un'esposizione, ma un invito a riflettere sul nostro rapporto con gli oggetti e sull'importanza di dare loro una seconda vita.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Jelly Ice: La Rivoluzione degli Ghiaccioli Riutilizzabili in Gelatina

Jelly Ice: La Rivoluzione degli Ghiaccioli Riutilizzabili in Gelatina

Blog

Jelly Ice: La Rivoluzione degli Ghiaccioli Riutilizzabili in GelatinaIn un'epoca in cui la sostenibilità è fondamentale, i ricercatori dell'Università della California, Davis, hanno introdotto un'innovazione sorprendente: Jelly Ice, cubetti di ghiaccio riutilizzabili a base di gelatina. Questi innovativi cubetti non solo non si sciolgono, ma offrono anche un'alternativa ecologica ai tradizionali c...

Vedi Categoria

Cosa è Jelly Ice?

Jelly Ice è composto per il 90% da acqua e per il 10% da gelatina, privo di polimeri sintetici. La sua struttura a rete intrappola le molecole d'acqua in spazi minuscoli, impedendo che si sciolgano e rilascino acqua, a differenza del ghiaccio tradizionale. A temperatura ambiente, Jelly Ice è flessibile e simile alla gelatina, mentre a zero gradi Celsius si solidifica.

Vantaggi di Jelly Ice

Questo materiale innovativo assorbe l'80% del calore rispetto al ghiaccio normale della stessa dimensione. Gli utenti possono lavarlo con acqua o una soluzione di candeggina, e può resistere a cicli di congelamento e scongelamento multipli. Le prove condotte dai ricercatori mostrano che Jelly Ice mantiene la sua capacità di raffreddamento anche dopo ripetuti utilizzi.

Un Impatto Ecologico Positivo

A differenza dei cubetti di ghiaccio convenzionali che si sciolgono e scompaiono, Jelly Ice può continuare a funzionare attraverso numerosi cicli. Inoltre, quando viene compostato, il materiale si degrada completamente senza produrre microplastiche, migliorando persino la crescita delle piante nei test condotti.

Applicazioni Future

Jelly Ice ha potenziali applicazioni in vari settori, tra cui la conservazione degli alimenti, la spedizione medica e il trasporto in biotecnologia. La sua capacità di funzionare efficacemente anche in aree con accesso limitato all'acqua lo rende un'opzione ideale per la produzione di ghiaccio.

Conclusione

Al momento, Jelly Ice è ancora in fase di sviluppo e test di mercato, ma ha già dimostrato di essere una soluzione innovativa e sostenibile. Con il supporto della comunità scientifica e l'interesse del pubblico, questa tecnologia potrebbe presto rivoluzionare il modo in cui pensiamo a ghiaccio e refrigerazione.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e Berlino

Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e Berlino

Blog

Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e BerlinoIl progetto fernsehen stabilisce un dialogo unico tra due paesaggi con storie parallele di estrazione e rinnovamento: il Monte Rokko in Giappone e Berlino, Germania. Ogni sito ospita una struttura di cemento identica, creando un'installazione abbinata che li collega attraverso trasmissioni video dal vivo e registrate.

Vedi Categoria

Il Monte Rokko è stato ampiamente estratto per granito durante il periodo Edo, portando a un'ampia deforestazione e declino ambientale. Durante l'era Meiji, sforzi di riforestazione graduali hanno ripristinato il territorio. Oggi, la montagna porta le tracce stratificate sia dei danni che del recupero. Berlino, la base degli artisti, riflette un ciclo simile di distruzione e rigenerazione nella sua storia urbana.

Concepite da Riku Ikegaya, Kohei Hayashi e Yu Kamijo, le sculture cubiche installate a Rokko e Berlino sono punteggiate da aperture tubulari strette, richiamando la forma dei telescopi. All'interno di esse, dispositivi video proiettano la vista dal sito abbinato: l'installazione di Rokko mostra l'attività urbana di Berlino, mentre quella di Berlino trasmette immagini dell'ambiente naturale di Rokko.

Questa installazione funge da dispositivo percettivo e monumento. Le registrazioni catturano realtà contrastanti ma parallele. A Berlino, gli spettatori vedono il passaggio di persone, veicoli e ritmi cittadini. A Rokko, le immagini rivelano vegetazione, cambiamenti climatici e movimenti animali. Insieme, queste prospettive connettono ambienti distanti, inquadrando la coesistenza di condizioni naturali e urbane.

Il progetto esamina come la visione possa collegare spazio e tempo, operando come un dispositivo percettivo e un monumento. Il titolo fernsehen, che in tedesco significa 'vedere lontano', sottolinea la dualità della distanza e della mediazione, inquadrando l'installazione come un'esplorazione di come la percezione, la tecnologia e il contesto influenzino il modo in cui i paesaggi vengono compresi nel tempo e nello spazio.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Baiso: un viaggio nell'arte e nella natura di un borgo da sogno

Baiso: un viaggio nell'arte e nella natura di un borgo da sogno

Blog

Nel cuore dell'Emilia-Romagna, dove le colline s'incontrano con il cielo, sorge Baiso, un borgo che si presenta come un museo a cielo aperto. Qui, l'arte respira nei vicoli, e ogni scultura racconta storie di passione e dedizione. Una passeggiata tra le frazioni di questo incantevole comune, in particolare a Castagneto, svela un tesoro di bellezza e creatività, testimoniata dal lavoro dello sculto...

Vedi Categoria

Castagneto di Baiso è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, invitando i visitatori a perdersi tra le sue strade. Ogni angolo è decorato da opere che dialogano con il paesaggio circostante, creando un'armonia unica. La casa di Montecchi, trasformata in museo, è un rifugio per gli amanti dell'arte, un luogo dove si può ammirare la genialità di un artista che ha viaggiato per il mondo, per poi tornare alle sue radici e donare al suo paese un patrimonio inestimabile.

Un fine settimana autunnale a Baiso è l'occasione perfetta per immergersi in un viaggio multisensoriale. Le foglie che cambiano colore, l'aria fresca e i profumi della cucina locale rendono ogni momento indimenticabile. Il Castello di Baiso, simbolo del territorio, si erge maestoso, mentre i sentieri circostanti, ricchi di castagni e funghi, invitano a passeggiate che risvegliano i sensi. La Big Bench #93, una panchina gigante che domina la collina La Balota, offre un panorama mozzafiato sull'Appennino reggiano, regalando attimi di pura contemplazione.

Il secondo giorno si apre con la visita alla casa museo di Vasco Montecchi, dove l'arte e il paesaggio si intrecciano in un racconto affascinante. Dopo una sosta per gustare le prelibatezze locali, come carni saporite accompagnate dai profumi del sottobosco, ci si può avventurare nei boschi circostanti o visitare la Chiesa di San Lorenzo Martire, un gioiello architettonico che riflette la storia del luogo.

In questo borgo, ogni visita diventa un'esperienza di autenticità e convivialità, un viaggio che, tra natura e cultura, lascia un segno indelebile nel cuore di chi lo attraversa.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Ritorno al Futuro: Il Rinnovamento dell'Eagle and Child di Foster + Partners

Ritorno al Futuro: Il Rinnovamento dell'Eagle and Child di Foster + Partners

Blog

Nel cuore di Oxford, tra le pieghe di una storia che affonda le radici nel 1840, si erge l'Eagle and Child, un pub che non è solo un luogo di ritrovo, ma un vero e proprio scrigno di storie. Qui, gli Inklings, quel gruppo di scrittori che includeva nomi come J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis, si incontravano per dare vita a conversazioni che avrebbero cambiato la letteratura. Oggi, questo luogo iconico ...

Vedi Categoria

Questo è il primo progetto di pub per la celebre firma architettonica, e si presenta come una sfida avvincente: come preservare l’anima di un luogo intriso di storia, mentre si introduce un tocco di modernità? La risposta risiede nella collaborazione con gli architetti del patrimonio Donald Insall Associates e nella visione del team di Foster + Partners, che punta a mantenere intatto il carattere originale dell'edificio sottoposto a tutela.

Il piano di ristrutturazione prevede la creazione di spazi di lavoro informali al piano superiore per l'Ellison Institute of Technology e un caffè al piano terra, destinato a trasformare l'Eagle and Child in una meta quotidiana per residenti e visitatori. Gerard Evenden, capo dello studio, sottolinea come ogni intervento sarà delicato, volto a rispettare le molteplici stratificazioni della storia di questo pub. Il progetto prevede anche il restauro del famoso 'Rabbit Room', dove gli Inklings si ritrovavano, e la rinascita di due salotti, con un occhio attento a preservare elementi storici, come le imperfezioni nelle riparazioni in pietra e i lucernari degli anni '80.

La parte posteriore dell'edificio vedrà l'aggiunta di una sala da pranzo, progettata per integrarsi armoniosamente con l'architettura esistente, il tutto incorniciato da un giardino rinnovato e da un passaggio storico che collegherà il pub al caffè. Un percorso che si snoda tra il passato e il futuro, dove ogni pietra racconta una storia e ogni angolo invita a una nuova conversazione.

Foster + Partners, fondato dal premio Pritzker Norman Foster, dimostra ancora una volta la sua abilità nel creare spazi che non solo soddisfano le esigenze moderne, ma celebrano e onorano il passato. La ristrutturazione dell'Eagle and Child non è solo un progetto architettonico, ma un atto di amore verso un luogo che ha ispirato generazioni di pensatori e creativi. Un luogo che, grazie a questo rinnovamento, continuerà a vivere e a raccontare le proprie storie nel corso dei decenni a venire.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

La Magia della 18esima Quadriennale di Roma: Un Viaggio nell'Arte Contemporanea

La Magia della 18esima Quadriennale di Roma: Un Viaggio nell'Arte Contemporanea

Blog

Un nuovo capitolo si apre al Palazzo delle Esposizioni di Roma, un luogo che si trasforma in un palcoscenico per l’arte contemporanea, ospitando la 18esima edizione della Quadriennale. L’evento, che celebra l’arte italiana degli ultimi 25 anni, si presenta sotto l’egida di un tema evocativo: Fantastica. Un termine che, nella sua duplice accezione, invita a riflettere sulla meraviglia e sull’immagi...

Vedi Categoria

Con la curatela di cinque esperti, il progetto riunisce cinquantiquattro artisti viventi, tra cui molti volti nuovi, in un dialogo che abbraccia stili e linguaggi diversi. Questa edizione, che segna un traguardo significativo, è anche un tributo alla memoria del presidente Luca Beatrice, scomparso prematuramente.

La mostra si snoda attraverso 2000 metri quadri di spazio espositivo, presentando 187 opere, molte delle quali create appositamente per l’occasione. Ogni sezione, curata con maestria, offre un’esperienza immersiva, invitando il visitatore a scoprire le traiettorie artistiche che contraddistinguono il nostro tempo.

In aggiunta, l’esposizione storica I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935, curata da Walter Guadagnini, rende omaggio alle radici di questo evento, evocando un senso di continuità tra passato e presente. L’architettura dell’allestimento, firmato da BRH+/ Barbara Brondi & Marco Rainò, gioca con i vuoti e i pieni, creando un’atmosfera in cui l’arte vive e respira.

La Quadriennale non è solo una mostra, ma un progetto espositivo corale che si arricchisce di performance e incontri, rendendo l’esperienza di visita ancora più coinvolgente. Fantalk, il public program a cura di Nicolas Ballario, stimola discussioni attuali, riflettendo le suggestioni delle opere esposte. In un momento in cui Roma si riafferma come un centro culturale vitale, la Quadriennale si presenta come un faro luminoso per l’arte contemporanea.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Tracce di Luce: Un Viaggio nel Golf Indoor di Taichung

Tracce di Luce: Un Viaggio nel Golf Indoor di Taichung

Blog

Nel cuore pulsante di Taichung, dove l'urbanizzazione si intreccia con la ricerca di spazi di svago e relax, sorge il Traces of Light Indoor Golf Course. Progettato dallo studio Degree Design, questo spazio non è solo un campo da golf, ma un'esperienza immersiva in cui la luce diventa protagonista, tracciando percorsi invisibili che guidano il visitatore attraverso un viaggio sensoriale unico.

Vedi Categoria

Appena varcata la soglia, si viene accolti da un abbraccio di illuminazione che danza tra le pareti, creando un'atmosfera di calore e accoglienza. Qui, la luce non è mera illuminazione; è un linguaggio che comunica, un arco disegnato nell'aria che invita a fermarsi, a osservare e a riflettere. Ogni angolo è pensato con cura, ogni raggio di sole filtrato attraverso le aperture è un richiamo a scoprire l’ordine e il ritmo di questo spazio.

Con una superficie di 161 m², il campo da golf indoor si trasforma in un palcoscenico dove il design incontra la funzionalità. Gli architetti, guidati da Tseng Chih-Hao, hanno saputo catturare l'essenza del gioco, rendendolo accessibile a tutti, dai professionisti ai neofiti. La disposizione degli spazi è studiata per favorire un flusso naturale, dove il golf non è solo un'attività, ma un momento di condivisione e divertimento.

La scelta dei materiali e delle finiture riflette un impegno verso la sostenibilità, con soluzioni innovative che riducono l'impatto ambientale e promuovono un uso responsabile delle risorse. Ogni elemento del design è una dichiarazione di intenti, un passo verso un'architettura consapevole e rispettosa dell'ambiente.

Ma Traces of Light è più di un semplice progetto architettonico; è un'opera d'arte che invita a vivere il golf in una nuova dimensione, dove ogni colpo è accompagnato da un gioco di luci e ombre che arricchisce l'esperienza. È un luogo dove il tempo sembra fermarsi, permettendo di immergersi completamente nel momento presente.

In questo angolo di Taiwan, il golf indoor si trasforma in una celebrazione della luce e della creatività, un esempio lampante di come l'architettura possa ispirare e trasformare la nostra percezione dello spazio.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025: Un Viaggio nel Futuro

Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025: Un Viaggio nel Futuro

Blog

Immaginate di passeggiare tra le strade di Hiroshima, dove l'architettura non è solo una questione di edifici, ma una sinfonia di idee, materiali e sogni. Dal 4 ottobre al 30 novembre 2025, la città ospiterà il Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima, un evento triennale concepito dalla Fondazione Culturale Kambara–Tsuneishi. Questa prima edizione promette di essere un crocevia di cre...

Vedi Categoria

Il festival abbraccia un assortimento di voci che spaziano dai maestri come Tadao Ando e Toyo Ito a studi emergenti come Studio Mumbai e VUILD. Attraverso esposizioni e installazioni specifiche per il sito, i partecipanti offriranno una riflessione profonda su come l'architettura giapponese continui a evolversi, bilanciando tradizione e innovazione, artigianato e tecnologia.

Nel cuore di Onomichi, il Museo d'Arte della Città di Onomichi ospiterà un'esposizione intitolata Nove Visioni: Architetti Giapponesi dal Giappone al Mondo, mettendo in luce i premiati con il Pritzker e il loro impatto sul discorso architettonico globale. Qui, l'architettura diventa un potente strumento di dialogo sociale, come dimostra la Casa di Carta di Shigeru Ban, simbolo di responsabilità sociale e resilienza.

Spostandosi a Fukuyama, il Museo e Giardini Zen di Shinshoji presenterà l'esposizione Next Architecture: Connecting Futures Through Design, che esplora il dialogo tra architettura, ambiente e società. Attraverso modelli e progetti, gli architetti invitati ci faranno riflettere su come le future città possano coesistere in armonia con la natura.

Il festival non si limita a mostre statiche: piccole architetture mobili, progettate da Yasushi Horibe e Junya Ishigami, punteggiano il paesaggio urbano, invitando i visitatori a interagire con l'ambiente e a riflettere sul concetto di transitorietà. Ogni chiosco racconta una storia unica, unendo arte e vita quotidiana.

Ma il vero cuore pulsante di questo festival è la sua missione: coltivare una cultura di creatività, educazione e immaginazione civica. Ogni esposizione è accompagnata da discussioni pubbliche e laboratori, dove il pubblico avrà l'opportunità di dialogare con figure di spicco come Sou Fujimoto e Junya Ishigami. Questo è un invito a tutti noi, non solo a osservare, ma a partecipare attivamente alla costruzione del nostro futuro.

Così, mentre Hiroshima si prepara a trasformarsi in un palcoscenico di idee, il Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025 non è solo un evento: è un inizio. Un inizio di un dialogo significativo e duraturo che potrebbe diventare la risposta del Giappone alla Biennale di Architettura di Venezia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Diesel Trasforma Milano in una Caccia al Tesoro con le Uova Trasparenti per la Collezione SS26

Diesel Trasforma Milano in una Caccia al Tesoro con le Uova Trasparenti per la Collezione SS26

Blog

Diesel Trasforma Milano in una Caccia al Tesoro con le Uova TrasparentiLa collezione Spring/Summer 2026 di Diesel ha portato un vento di innovazione a Milano, trasformando il centro città in una straordinaria caccia al tesoro. Il 23 settembre 2025, il direttore creativo Glenn Martens ha spostato completamente la passerella nelle strade, nascondendo 55 uova trasparenti, ognuna contenente un look un...

Vedi Categoria

Il design spaziale, curato dallo Studio Dennis Vanderbroeck (SDV), ha reso l’evento accessibile a tutti, sostituendo le tradizionali sedute della passerella con un'esperienza interattiva. I partecipanti sono stati invitati a muoversi, cercare e prendere parte a un evento che ha ribaltato le convenzioni del mondo della moda.

Martens, insieme a modelli e partecipanti, ha partecipato attivamente a questa caccia, sfumando i confini tra designer, performer e spettatore. All'interno delle uova, la collezione SS26 ha messo in mostra abiti audaci, da vestiti a grembiule in denim satinato sfrangiato a giacche su misura ricche di dettagli biker e tasche utilitaristiche, fino a vestiti in maglia che sembrano tenersi insieme da una delicata rete.

La scelta di colori vivaci e materiali non convenzionali ha rafforzato lo spirito disruptive di Diesel, estendendo la sorpresa oltre i capi di abbigliamento al modo in cui sono stati rivelati. Questa iniziativa non solo ha celebrato la moda, ma ha anche creato un momento di condivisione e scoperta collettiva.

Diesel ha dimostrato che la moda può andare oltre i confini tradizionali, invitando tutti a partecipare a un'esperienza unica e coinvolgente.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Reset Hotel: Un'Oasi di Contenitori Prefabbricati nel Deserto Californiano

Reset Hotel: Un'Oasi di Contenitori Prefabbricati nel Deserto Californiano

Blog

Nel cuore pulsante del deserto californiano, dove il cielo si tinge di sfumature incantevoli al calar del sole, sorge il Reset Hotel. Qui, i contenitori prefabbricati si trasformano in eleganti rifugi, unendo design contemporaneo e un'atmosfera che trasporta i guests in un viaggio quasi interplanetario. Ogni unità, simile a un modulo spaziale, è concepita per esaltare la bellezza austera del paesa...

Vedi Categoria

Progettato da un team visionario, tra cui il designer Benjamin Uyeda e lo studio Gry Space, il Reset Hotel comprende 65 camere distribuite in cabin modulari, ognuna delle quali offre una vista straordinaria sulla wilderness desertica. La scelta di costruire su solo 20 acri di un vasto terreno di 180 acri riflette un profondo rispetto per la natura, creando spazi che invitano gli ospiti a esplorare il deserto e a immergersi nella sua serenità.

Il Clubhouse, cuore pulsante della struttura, accoglie i visitatori con la sua architettura in toni di marrone polveroso, un contrasto affascinante con le unità grigie dedicate alle camere. Qui, gli ospiti possono gustare drink rinfrescanti o semplicemente lasciarsi andare al calore del fuoco sotto il cielo stellato, in un'atmosfera che invita a fermarsi e contemplare.

Ogni suite, come il Mountain View King, offre un accesso diretto al deserto e un patio privato con vasca da bagno esterna, perfetta per notti di osservazione delle stelle. Gli interni, caratterizzati da un minimalismo ricercato, sono arredati con mobili in legno semplice, creando un'atmosfera accogliente che invita alla riflessione e alla tranquillità.

Il Reset Hotel non è solo un luogo dove pernottare; è un invito a rallentare, ad assaporare il silenzio e la bellezza della natura circostante. Senza televisori e plastica monouso, ogni dettaglio è pensato per favorire un'esperienza di pura natura e comfort. La piscina salata, circondata da cabanas e lettini, diventa un'oasi di freschezza nel calore del deserto, un luogo dove il tempo sembra fermarsi.

In questo angolo remoto, il Reset Hotel emerge come un esempio di come l'architettura possa armonizzarsi con l'ambiente, creando spazi che parlano di bellezza, sfida e ispirazione. Ogni elemento, dai materiali utilizzati alle texture, è scelto per fondersi con il paesaggio montano arido, offrendo agli ospiti un'esperienza in cui la natura è protagonista. "Abbiamo creato un'infrastruttura che permette alla natura di prendere il centro della scena", afferma Uyeda, evocando un senso di meraviglia e scoperta.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Le Sculture Funzionali di Iranzo: Trasformare Reti di Polipropilene Scartate in Arte

Le Sculture Funzionali di Iranzo: Trasformare Reti di Polipropilene Scartate in Arte

Blog

Le Sculture Funzionali di Iranzo: Trasformare Reti di Polipropilene Scartate in Arte Il progetto Permanent Souls di Iranzo esplora la trasformazione dei materiali scartati in sculture funzionali, che esistono tra visibilità e assenza. Utilizzando reti di polipropilene, originariamente provenienti da contesti sportivi e di costruzione, Iranzo le combina con resina epossidica per creare strutture le...

Vedi Categoria

Il processo di design pone l'accento sull'artigianato e sulla specificità dei materiali. Ogni pezzo è realizzato attraverso un metodo artigianale che preserva le qualità distintive delle reti, stabilizzandole in nuove forme. Le opere risultanti portano con sé le tracce del loro utilizzo precedente, ma sono riformulate in oggetti, come sedie e tavoli, che sono sia utilitari che aperti all'interpretazione.

Formalmente, le sculture suggeriscono funzionalità senza imporla. La loro leggerezza, trasparenza e geometrie sospese permettono molteplici interpretazioni, sia come oggetti da utilizzare fisicamente che come strutture che incorniciano semplicemente lo spazio e la percezione. Attraverso questo processo, il progetto di Iranzo considera la persistenza del materiale oltre il suo scopo iniziale.

Permanent Souls evidenzia la trasformazione dei residui industriali quotidiani in forme scultoree che portano sia peso strutturale che concettuale, posizionandole al confine tra memoria, utilizzo e astrazione. Le sculture di Iranzo, leggere e trasparenti, sfumano il confine tra forma e funzione, mentre i materiali scartati trovano una nuova vita come opere d'arte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Il Centro Sportivo Comunitario di Aranya: Un Incontro tra Passato e Presente

Il Centro Sportivo Comunitario di Aranya: Un Incontro tra Passato e Presente

Blog

Nel cuore di Qinhuangdao, a poche ore da Pechino, sorge una struttura che non è solo un centro sportivo, ma un vero e proprio simbolo dell'incontro tra il passato e il presente. Il Centro Sportivo Comunitario di Aranya, progettato dall'atelier XÜK, si erge come un faro di innovazione e tradizione, riflettendo la storia di un'area un tempo industriale.

Vedi Categoria

Questo progetto, completato nel 2024, si estende su una superficie di 3840 m², rappresentando un'interpretazione contemporanea delle memorie architettoniche locali. Gli architetti Liu Kenan e Zhang Xu, insieme al loro team, hanno saputo trasformare un terreno incolto in un luogo di ritrovo per la comunità, dove sport e attività ricreative si intrecciano con la cultura e la storia del luogo.

La scelta dei materiali, come vetro, acciaio e cemento, non è casuale. Questi elementi, pur nella loro modernità, richiamano l'identità del contesto circostante, permettendo al centro di integrarsi armoniosamente nel paesaggio. La luce naturale penetra attraverso ampie vetrate, creando spazi luminosi e accoglienti, dove ogni angolo invita alla socializzazione e all'attività fisica.

Il progetto si distingue non solo per la sua funzionalità, ma anche per l'atmosfera che riesce a evocare. Gli architetti hanno saputo creare un ambiente sereno e stimolante, capace di ispirare i visitatori e promuovere un senso di appartenenza. Ogni dettaglio è stato pensato per offrire un'esperienza unica, dove il design moderno si sposa con il calore della comunità.

In questo modo, il Centro Sportivo Comunale di Aranya diventa più di una semplice struttura: è un ponte tra generazioni, un luogo dove il passato viene celebrato e il futuro costruito. Attraverso un approccio progettuale sensibile e innovativo, Atelier XÜK ha dato vita a uno spazio che non solo soddisfa le esigenze contemporanee, ma fa anche da custode della memoria collettiva di un'intera comunità.

Fonte: www.archdaily.com.

Architettura come Argomento: Comprendere il Pensiero Architettonico

Architettura come Argomento: Comprendere il Pensiero Architettonico

Blog

Architettura come Argomento: Comprendere il Pensiero Architettonico L'architettura non è definita solo dagli edifici, ma dalle idee che li rendono possibili. Prima delle limitazioni di capitale, regolamenti e approvvigionamenti, c'è un momento in cui l'architettura è libera di esprimere il proprio pensiero. Questo primo confronto con questo momento fertile avviene spesso nel contesto accademico, ...

Vedi Categoria

Per molti, la tesi rappresenta anche la prima opportunità di pensare oltre la struttura dei programmi accademici: una prima occasione per esplorare qualcosa di più personale, irrisolto o addirittura irragionevole. Sebbene spesso vista come un punto di arrivo, la tesi è meglio compresa come un inizio: il primo coinvolgimento con l'architettura come forma di ragionamento, dove il progetto non è ancora una risposta, ma una domanda.

In questo contesto, è fondamentale riconoscere che l'architettura richiede di "pensare" con un approccio critico, mettendo in discussione le convenzioni e i limiti imposti. La tesi diventa così un laboratorio di idee, un momento in cui gli studenti possono esplorare le loro visioni e confrontarsi con le sfide del mondo reale.

In conclusione, il pensiero architettonico è un viaggio di scoperta che inizia con la tesi, un processo che invita a riflettere, esplorare e, soprattutto, a porre domande.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Il Gioco della Luce: Un Asilo Innovativo nel Cuore del Giappone

Il Gioco della Luce: Un Asilo Innovativo nel Cuore del Giappone

Blog

Nel cuore di Himi, una città della Prefettura di Toyama, un nuovo asilo scolastico si erge come un abbraccio di legno e luce. Progettato dallo studio Shio Architect Design Office, diretto dall'architetto Ataru Shio, il Himi Shinmachi Daycare Center è un esempio straordinario di come l'architettura possa influenzare positivamente l'apprendimento nei bambini. Questo spazio educativo, frutto di un pr...

Vedi Categoria

La forma dell'edificio è pensata per rispondere alle peculiarità del sito, un lungo lotto che si estende da nord a sud, con una linea fognaria sotterranea che ne attraversa il cuore. La collocazione strategica della struttura non solo ottimizza lo spazio utilizzabile, ma permette anche alla luce naturale di inondare gli interni, creando un ambiente accogliente e stimolante per i più piccoli.

Realizzato con un tradizionale sistema di telai in legno, l'asilo utilizza materiali locali supportati da un programma di sovvenzione per risorse regionali. Questo approccio non solo celebra l'artigianato locale, ma promuove anche un uso sostenibile delle risorse. Con una disposizione degli spazi aperta e luminosa, l'edificio è progettato per rimanere brillante anche nei giorni più nuvolosi, offrendo ai bambini un ambiente indoor attivo e confortevole.

Un elemento fondamentale del design è la sicurezza. Gli angoli acuti sono stati minimizzati e materiali autentici come il legno e le piastrelle sono stati scelti per favorire un contatto tattile diretto con superfici naturali sin dalla tenera età. Così, il bambino può esplorare, giocare e imparare in un contesto che incoraggia il movimento e l'interazione.

Il Himi Shinmachi Daycare Center non è solo un asilo, ma un manifesto di come l'architettura possa rispondere alle esigenze di una comunità, promuovendo un'educazione precoce che si integra armoniosamente con la cultura costruita della Prefettura di Toyama. In questo spazio, ogni curva racconta una storia, ogni raggio di luce accoglie un sorriso, e ogni giorno è un nuovo inizio per i piccoli esploratori.

Rimani Aggiornato

Ti e8 piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

La Casa su El Dragón: Un Capolavoro di Cristian Nanzer in Argentina

La Casa su El Dragón: Un Capolavoro di Cristian Nanzer in Argentina

Blog

La Casa su El Dragón: Un Capolavoro di Cristian Nanzer in ArgentinaSituata nella valle di Punilla, in Córdoba, Argentina, la Casa su El Dragón realizzata da Estudio Cristian Nanzer si erge maestosa su un rilievo collinare, tra La Falda e Huerta Grande. Questo luogo unico è caratterizzato da un terreno montano semi-arido, dove le ripide pendici segnano la transizione tra la valle e le Sierras Chica...

Vedi Categoria

La topografia gioca un ruolo cruciale nella posizione della dimora. Collocata nel punto più alto del lotto, la casa comanda il paesaggio pur mantenendo un rapporto misurato con l'ambiente circostante. L'architettura in pietra e cemento è guidata dalle condizioni fisiche del sito e dall'orizzonte vasto che si estende oltre.

Una Casa in Cemento su una Base di Pietra Ciclopica

Il team di Estudio Cristian Nanzer ha progettato la Casa su El Dragón su due livelli con un layout lineare. Il piano terra è concepito come un solido basamento costruito con pareti in cemento ciclopico. Queste pesanti pareti, riempite di pietra, ospitano gli spazi più funzionali: camere per gli ospiti, un laboratorio, aree di servizio e il garage. Da qui, l'ingresso principale si collega a una terrazza che si estende verso l'esterno, collegando questa base solida al terreno circostante.

Questo primo livello stabilisce un senso di permanenza. Le spesse pareti ancorano la casa e richiamano le formazioni geologiche della regione, creando un dialogo tattile tra costruzione e sito.

L'Architettura Precisa e Duratura di Cristian Nanzer

Il piano superiore della Casa su El Dragón è caratterizzato da una struttura in cemento a vista, organizzata attorno a una griglia modulare che rende leggibile la gerarchia degli spazi. Gli spazi sociali aperti sono definiti da campate di sei metri, mentre le aree private utilizzano moduli di tre metri. Un ampio atrio d'ingresso separa queste due zone e incornicia le viste verso sud all'ingresso principale.

Le lastre aggettanti estendono il volume superiore verso l'esterno, formando gallerie attorno al perimetro su ogni lato eccetto la facciata sud. Qui, la circolazione lineare si sviluppa lungo la lunghezza della casa, protetta da una partizione sospesa che filtra la luce e punteggia la parete con tre grandi aperture. Queste aperture incorniciate permettono al corridoio meridionale di registrare il movimento della luce durante il giorno, mantenendo al contempo la sua enclosure protettiva.

In sintesi, la Casa su El Dragón rappresenta un perfetto connubio tra natura e architettura, dove pietra e cemento si uniscono in un'armonia visiva e funzionale.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Casa Calumbi: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Brasile

Casa Calumbi: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Brasile

Blog

Casa Calumbi: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in BrasileSituata nella splendida area rurale di Lençóis, nella Chapada Diamantina, la Casa Calumbi, progettata dall'architetto Amanda Neuberger, rappresenta un perfetto connubio tra architettura e natura. Questo progetto, completato nel 2023, si estende su una superficie di 140 m² e si inserisce armoniosamente nel paesaggio caratteri...

Vedi Categoria

La casa è stata concepita in un territorio di transizione tra gli ecosistemi del cerrado e della caatinga, dove le condizioni climatiche estreme richiedono soluzioni innovative. Qui, le intense piogge si alternano a lunghi periodi di siccità, rendendo fondamentale l'adozione di sistemi autonomi e strategie per un uso consapevole dell'acqua. La progettazione attenta e l'uso di materiali come legno, pietra e mattoni non solo contribuiscono all'estetica della casa, ma anche alla sua sostenibilità.

La Casa Calumbi è un esempio di come l'architettura possa integrarsi con l'ambiente circostante, rispettando e valorizzando il paesaggio locale. Ogni elemento è stato studiato per massimizzare l'efficienza energetica e idrica, dimostrando che è possibile costruire in armonia con la natura.

In conclusione, la Casa Calumbi non è solo un'abitazione, ma un manifesto di sostenibilità e innovazione nella progettazione architettonica contemporanea. Scopri di più su questo progetto ed esplora come l'architettura possa contribuire a un futuro più verde e responsabile.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Riscoprire il Fascino del Micro Living: Un Viaggio nel Design Parigino a Londra

Riscoprire il Fascino del Micro Living: Un Viaggio nel Design Parigino a Londra

Blog

Nel cuore pulsante di Londra, dove le strade si intrecciano e le storie si mescolano, si nasconde un piccolo gioiello di design: il London Pied-à-terre, un micro appartamento di soli 26 metri quadrati. Qui, l'architettura di DHaus si ispira a quell'atmosfera parigina che sa di eleganza e funzionalità, ridefinendo il concetto di abitare in spazi ridotti. Questo progetto invita a riflettere su come ...

Vedi Categoria

Entrando, si viene accolti da un senso di apertura e luminosità. Le pareti interne sono state abbattute, creando un flusso continuo che massimizza la luce naturale. La cucina si fonde con la zona living, dando vita a un ambiente armonioso in cui ogni elemento è concepito per ottimizzare l'uso dello spazio. Mobili su misura e soluzioni di stoccaggio invisibili si integrano perfettamente, mantenendo l'ordine e la coerenza visiva.

Un'imponente porta d'ingresso in stile egiziano, alta quattro metri, segna il passaggio tra l'esterno e l'intimità di questo rifugio urbano, mentre un divano che si trasforma in letto e un tavolo che si adatta a ogni occasione riflettono la versatilità della vita moderna. Ogni dettaglio è stato concepito per sostituire la tradizionale decorazione con un design che si esprime attraverso la forma e la funzionalità.

Il team di DHaus, fondato nel 2017 e attivo tra Londra e Parigi, ha saputo trarre ispirazione dalla vita nei piccoli spazi parigini, noti per la loro ottimizzazione e luminosità. Con un occhio attento all'integrità dei materiali, il progetto ha scelto pavimenti Dinesen dalla Danimarca, celebri per la loro resistenza e bellezza naturale. La cucina in acciaio inox, una novità per DHaus in un contesto residenziale, rappresenta un ulteriore passo verso il design contemporaneo.

In un mondo dove la densità urbana è una sfida quotidiana, il London Pied-à-terre si erge come un manifesto di come vivere bene in spazi limitati. La sua progettazione non solo risponde alle esigenze abitative, ma invita anche a una nuova visione del vivere: un invito a scoprire la bellezza del compatto.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Plan C Frame: Un Nuovo Paradigma di Design e Cultura a Milano

Plan C Frame: Un Nuovo Paradigma di Design e Cultura a Milano

Blog

Nel cuore pulsante di Milano, dove il design incontra la moda e la cultura si fa esperienza, nasce Plan C Frame, un concept store che si erge come un faro di creatività. Fondato da Carolina Castiglioni, il marchio di moda di alta gamma si espande con questa nuova iniziativa, un luogo dove ogni angolo racconta storie di stile e innovazione.

Vedi Categoria

La scena è dominata da una maestosa scala a spirale rossa, un invito irresistibile a salire verso l'alto e a scoprire il mondo affascinante che si cela al suo interno. Ogni passo conduce a una nuova dimensione, dove la moda non è solo indumento, ma un linguaggio visivo che abbraccia gioielli, articoli per la casa e opere d'arte, tutti sotto lo stesso tetto.

Al centro di questa esperienza si trova la Reading Room, un angolo curato con riviste contemporanee di moda, design e arte, un luogo di riflessione e scoperta. Qui, le parole si intrecciano con le immagini, creando un'atmosfera di stimolo e ispirazione.

Le collaborazioni sono il cuore pulsante di Plan C Frame. La gioielleria Aliita, che celebra un decennio di creatività, inaugura il suo primo spazio retail dedicato qui, presentando le sue creazioni colorate in un ambiente intimo e accogliente. Non solo moda, ma anche design per la casa: la capsule Plan C Silos, sviluppata in collaborazione con la casa belga Serax, fa il suo debutto, portando l'estetica audace di Plan C nel regno degli oggetti domestici.

Ad arricchire ulteriormente l'esperienza è la prima mostra dedicata a Christoph Niemann, illustratore e narratore visivo che trasforma momenti quotidiani in riflessioni profonde. Le sue opere, caratterizzate da un'ironia sottile e da un linguaggio visivo potente, invitano a esplorare le sfumature della percezione e del significato.

Plan C, nato nel 2018, non è solo un marchio, ma un movimento. Con una base situata nel prestigioso atelier di pellicceria della sua bisnonna, Carolina Castiglioni ha messo a punto un'estetica che sfida le convenzioni, giocando con codici maschili e femminili, colori espressivi e materiali innovativi. Con distribuzione in negozi internazionali e flagship store a Tokyo, Plan C Frame si afferma come una piattaforma che va oltre la semplice vendita di abbigliamento.

In un mondo in cui il confine tra moda e cultura si assottiglia sempre di più, Plan C Frame emerge come un esempio luminoso di come la creatività possa fiorire in spazi condivisi. Un invito a esplorare, a scoprire e a lasciarsi ispirare.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Un Clubhouse Circolare: Il Rifugio di Pietra che Abbraccia la Natura

Un Clubhouse Circolare: Il Rifugio di Pietra che Abbraccia la Natura

Blog

Nel cuore di un paesaggio semi-desertico, dove le acacie danzano al vento e i yuccas si ergono come sentinelle silenziose, sorge un clubhouse che sfida le convenzioni: La Pedrera. Progettato dallo studio Taller Ezequiel Aguilar Martínez, questo gioiello architettonico è situato nelle colline del Complesso Cola de Lagarto, a pochi passi da Atlixco, Puebla, a due ore da Città del Messico.

Vedi Categoria

Con un design circolare che si fonde armoniosamente con l'ambiente, il clubhouse si erge come un abbraccio progettato per accogliere. La sua forma, che si apre verso un panorama mozzafiato che abbraccia i campi da golf e i vulcani Popocatépetl e Iztaccíhuatl, ricorda la semplicità e l'efficacia di un cerchio perfetto, un simbolo di unione e continuità.

La struttura, parzialmente interrata per rispettare la pendenza naturale del terreno, è realizzata con materiali che raccontano una storia di fusione: pietra locale, legno e calcestruzzo si intrecciano in un linguaggio architettonico che non solo è visivo, ma anche tattile. Le pareti di pietra curvata sorgono dalla collina come se fossero sempre state lì, mentre il tetto piatto funge da terrazza panoramica, un luogo dove il cielo e la terra si incontrano.

Al centro, una piscina riflettente cattura la luce del sole e la restituisce, creando un cuore pulsante che filtra la vita del clubhouse. Gli spazi interni si aprono e chiudono attraverso porte di legno rotanti, permettendo a ogni ambiente di adattarsi alle esigenze degli ospiti, come un abito che si adatta alla forma del corpo.

L'architetto Ezequiel Aguilar Martínez ha concepito questo luogo non solo come un edificio, ma come un'esperienza, un rifugio dove il tempo sembra rallentare e dove ogni dettaglio è pensato per favorire la connessione con la natura circostante. La Pedrera non è solo un clubhouse; è un invito a vivere, a respirare, a sentirsi parte di un tutto più grande.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Un Resort nel Cuore della Giungla: Mandai Rainforest di WOW Architects

Un Resort nel Cuore della Giungla: Mandai Rainforest di WOW Architects

Blog

Nel cuore pulsante della giungla di Singapore, dove il verde abbraccia ogni angolo con una dolcezza avvolgente, sorge il Mandai Rainforest Resort, un’opera visionaria firmata WOW Architects. Questo rifugio incantevole, concepito per il marchio di ospitalità Banyan Tree, si snoda attraverso l’ambiente naturale come un delicato ramoscello, in una danza armoniosa con la biodiversità circostante.

Vedi Categoria

Immaginate un luogo dove le camere assumono la forma di capsule, reminiscenti di semi che germogliano, e dove i muri, incisi come corteccia, raccontano storie di un passato vegetale. La spirale delle scale, simile alla colonna vertebrale di un essere vivente, invita gli ospiti a scoprire livelli di esperienza in un contesto che celebra la bellezza selvaggia del Mandai Wildlife Reserve.

Questo resort non è solo un luogo di soggiorno, ma parte di un ambizioso progetto da 3.5 miliardi di dollari, volto a conservare e valorizzare le ultime tracce di foresta verde a Singapore. Qui, la sostenibilità non è un semplice concetto, ma una pratica tangibile: l’hotel si integra con l’ambiente, preservando habitat esistenti e minimizzando l’impatto ecologico. La struttura, la prima in Singapore a ricevere la certificazione Green Mark Super Low Energy, si propone di riassorbirsi nel verde, come un vecchio albero che si fonde con il bosco.

Camminando tra le curve eleganti del resort, ci si sente avvolti da un abbraccio di foglie e rami. Le camere, elevate nella chioma degli alberi, offrono una vista privilegiata sul bacino idrico sottostante, creando un’esperienza di soggiorno che sfida le convenzioni. Ogni pod è un rifugio di lusso, modellato secondo l’estetica della natura, e dotato di terrazze private, dove gli ospiti possono contemplare il sorgere e il tramontare del sole.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a Taoyuan

Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a Taoyuan

Blog

Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a TaoyuanIl Meeting Dome, una straordinaria installazione sferica situata a Fugang, Taoyuan, reinterpretata dall'artista Cheng Tsung Feng, trae ispirazione dalla tradizionale tecnica di intreccio delle sedie in bambù taiwanesi. Questo progetto rappresenta un'evoluzione delle pratiche artigianali, trasformando un oggetto quotidia...

Vedi Categoria

L'installazione amplia la seduta intrecciata della sedia in bambù in una struttura imponente, realizzata attraverso l'uso di sottili strisce di bambù disposte in parallelo e estese su un telaio metallico esagonale, creando una superficie a reticolo continuo. Questa composizione richiama il carattere cinese per 'persona' (人), sottolineando l'importanza dell'equilibrio strutturale e della connessione umana.

La geometria aperta dell'opera incoraggia i visitatori a muoversi al suo interno, a riunirsi e ad interagire. La luce filtra attraverso i livelli di bambù, creando ombre cangianti che animano il terreno e offrono aree ombreggiate sotto la cupola. All'interno, i panchine di bambù sono disposte in varie configurazioni e altezze attorno a una piantagione centrale di vegetazione locale di Taoyuan, invitando alla riflessione e all'interazione sociale.

Attraverso la magnifica reinterpretazione di un oggetto domestico comune, il Meeting Dome di Cheng Tsung Feng trasforma un mestiere utilitario in un'esperienza architettonica unica. L'interazione tra bambù e metallo unisce la matericità tattile alla chiarezza strutturale, mentre l'installazione nel suo complesso riflette sulla memoria, sulla comunità e sul ruolo degli oggetti quotidiani nella definizione degli spazi condivisi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

L'Arte della Semplicità: La Nuova Flagship di CHIMI a Stoccolma

L'Arte della Semplicità: La Nuova Flagship di CHIMI a Stoccolma

Blog

Nel cuore di Stoccolma, dove l'architettura incontra l'arte del design, si erge la nuova flagship di CHIMI, un punto di riferimento che celebra la semplicità e la sostenibilità. Progettata dallo studio CAMPUS, questa boutique è stata concepita come un viaggio nel quale ogni elemento racconta una storia di riduzione e chiarezza. L'idea centrale è quella di abbracciare il concetto di sottrazione, un...

Vedi Categoria

La trasformazione è iniziata con il coraggio di rimuovere gli strati superflui, rivelando l'architettura originale del luogo. In questo processo, ogni nuova aggiunta è stata scelta con attenzione, come un artista che seleziona il colore giusto per la propria opera. Al centro di questo spazio, un bancone parabolico diventa il cuore pulsante della boutique, unendo esposizione e interazione con i clienti in un'unica forma armoniosa.

La scala, rivestita di un elegante stucco borgogna, non è solo un elemento di collegamento tra i piani, ma un punto di ancoraggio visivo che invita a scoprire ogni angolo del negozio. La luce gioca un ruolo fondamentale, con lampade circolari e strisce luminose che definiscono il soffitto, creando un'atmosfera accogliente e morbida. Ogni dettaglio, dalla finitura minerale degli spazi alla scelta dei materiali, è stato pensato per formare un dialogo tra il nuovo e l'esistente, un equilibrio delicato che riflette l'identità di CHIMI.

La flagship di CHIMI a Stoccolma non è solo un negozio, ma un esempio di come l'architettura possa evolversi attraverso la sottrazione e la precisione formale. È un invito a esplorare il mondo del design con occhi nuovi, dove ogni curva parabolica e ogni scelta di colore raccontano una storia di bellezza e responsabilità. La visita a questo spazio è un'esperienza da non perdere, un viaggio che sfida le convenzioni del retail, e ci ricorda che spesso meno è di più.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Shabtab Residential: La Magia degli Spazi di Confine

Shabtab Residential: La Magia degli Spazi di Confine

Blog

Nel cuore pulsante di Qeytarieh, Tehran, si erge il progetto Shabtab, un'opera che trascende la mera architettura residenziale per abbracciare l'arte di vivere. Qui, ogni balcone non è un semplice elemento di facciata, ma diventa il fulcro stesso della creazione, un ponte tra l'intimità del focolare e l'infinita vita urbana che lo circonda.

Vedi Categoria

La visione di STUDIO SAHEB si dispiega in 3100 m² di pura innovazione, dove le linee architettoniche si intrecciano con la necessità di spazi di transizione. Le soglie morbide, pensate per accogliere e relazionare, trasformano il concetto di abitare, rendendo ogni appartamento un rifugio che si affaccia su un mondo vibrante.

La luce penetra attraverso le aperture sapientemente studiate, disegnando ombre danzanti sui pavimenti, mentre il vento si fa complice di un dialogo continuo tra interno ed esterno. Ogni dettaglio è curato con una meticolosità che parla di un'architettura consapevole, capace di rispondere alle sfide contemporanee senza dimenticare il passato.

Progetto dopo progetto, STUDIO SAHEB si distingue per un approccio che abbraccia la sostenibilità e l'innovazione, sempre con uno sguardo rivolto verso il futuro. Shabtab è più di un semplice edificio; è un manifesto di ciò che può essere l'architettura residenziale nel ventunesimo secolo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?

Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Trasformazione di una Centrale Elettrica di Philadelphia in un Club Sportivo Innovativo

La Trasformazione di una Centrale Elettrica di Philadelphia in un Club Sportivo Innovativo

Blog

La Trasformazione di una Centrale Elettrica di Philadelphia in un Club Sportivo InnovativoUn progetto straordinario ha preso vita a Philadelphia, dove la Delaware Power Station, una storica centrale elettrica costruita nei primi anni del 1900, è stata trasformata in Ballers, un club sportivo multifunzionale. Questa nuova struttura, situata nel quartiere di Fishtown, offre campi di pickleball, calc...

Vedi Categoria

Il progetto è stato realizzato dai locali Good City Studio e Hexagon Studio Architects, che hanno lavorato in sinergia per ridisegnare l'area, ora parte di un complesso misto chiamato The Battery, che include spazi residenziali e commerciali. La ristrutturazione è stata principalmente condotta dallo studio di architettura Strada.

La sala turbine, con i suoi 23 metri di altezza e senza colonne, offre uno spazio ideale per gli sport di squadra, come sottolineato dalla fondatrice di Good City Studio, Amanda Potter. "Il soffitto grandioso e l'ampio spazio libero hanno reso l'ambiente perfetto per gli sport indoor," ha dichiarato.

All'interno di Ballers, i campi sono disposti su più livelli, con aree sociali e un ristorante che si integrano armoniosamente con l'architettura industriale dell'edificio. La decorazione è stata ispirata dallo stato abbandonato della centrale, con graffiti artistici che adornano le pareti, realizzati da talentuosi artisti locali.

Tra gli elementi distintivi, un bar centrale è incastonato in una struttura di cemento, mentre pezzi vintage e personali arricchiscono gli spazi interni, come una gabbia in acciaio giallo brillante, simbolo della passione di Potter per il design degli anni '90.

Ballers non è solo un hub sportivo; è un esempio di come le strutture storiche possano essere riutilizzate in modi innovativi e funzionali. Con altre due location già in programma a Boston e Los Angeles, Ballers sta rapidamente diventando un punto di riferimento nel panorama sportivo americano.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

ABC Flats: L'Innovazione Abitativa nel Cuore di Jakarta

ABC Flats: L'Innovazione Abitativa nel Cuore di Jakarta

Blog

Nel vibrante cuore di Cilandak, un quartiere pulsante di vita e cultura, sorge un gioiello architettonico: ABC Flats. Questo progetto, realizzato da Isso Architects, non è solo un edificio; è un manifesto della coabitazione moderna. Con una superficie di 423 m², distribuita su tre piani, ABC Flats si presenta come una struttura solida in calcestruzzo, concepita per rispondere alle esigenze di una ...

Vedi Categoria

Ogni dettaglio di questo progetto parla di funzionalità e design. ABC Flats offre tre tipologie di stanze, tutte dotate di un bagno privato, per un totale di 11 camere. Gli spazi comuni non sono trascurati: al piano superiore, un delizioso rooftop funge da piccolo pantry e area di socializzazione, un luogo dove le vite dei residenti si intrecciano in un abbraccio di convivialità.

Il progetto, che sarà completato nel 2025, è frutto della visione dei lead architects Wibisono Soegih e Stephanie Tatimu, supportati da un team di talentuosi professionisti. Ogni angolo di ABC Flats è pensato per favorire un senso di appartenenza, mentre la scelta dei materiali, come quelli forniti da Jotun e Toto, sottolinea un impegno verso la qualità e la sostenibilità.

In un mondo dove l'urbanizzazione continua a crescere, ABC Flats si erge come un esempio luminoso di come l'architettura possa rispondere alle sfide contemporanee, creando spazi dove le persone possano non solo vivere, ma anche prosperare.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Ecuador

La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Ecuador

Blog

La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in EcuadorSituata su una pendenza a Ilaló, la Casa dei Cuarti Rodanti, progettata da Rama Estudio, rappresenta un approccio innovativo e consapevole all'architettura residenziale. Questa abitazione, con i suoi 140 m², è stata realizzata per una giovane coppia con una visione sensibile del vivere, integrandosi perfettamen...

Vedi Categoria

Il progetto è stato concepito come una risposta ai tradizionali modelli costruttivi, proponendo soluzioni economiche e rispettose dell'ambiente. La Casa dei Cuarti Rodanti non è solo un'abitazione, ma un simbolo di una comunità impegnata nella gestione responsabile delle risorse idriche e nella conservazione dell'ecosistema locale.

Il team di architetti, guidato da Carolina Rodas, Felipe Donoso e Carla Chávez, ha lavorato in sinergia con esperti di ingegneria e architettura del paesaggio, creando uno spazio che non è solo esteticamente gradevole, ma anche funzionale e sostenibile. La Casa dei Cuarti Rodanti si propone come un'alternativa concreta e ispiratrice per le future costruzioni nelle aree rurali in espansione urbana.

Questo progetto, completato nel 2024, è già stato oggetto di attenzione e ammirazione da parte della comunità architettonica internazionale, grazie alla sua capacità di coniugare bellezza, funzionalità e rispetto per l'ambiente. Scopri di più sulla Casa dei Cuarti Rodanti e lasciati ispirare dalla sua architettura innovativa.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026: Un Progetto Sostenibile e Multifunzionale

Il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026: Un Progetto Sostenibile e Multifunzionale

Blog

Il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026, progettato dallo studio SOM (Skidmore, Owings & Merrill), sta prendendo forma nel sito dell'ex deposito ferroviario di Porta Romana a Milano. Con la conclusione dei lavori prevista per la prossima primavera, il villaggio sarà consegnato alla Fondazione Milano Cortina in autunno, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali.

Vedi Categoria

Nel mese di aprile 2025, il team di ArchDaily ha avuto l'opportunità di visitare il cantiere, osservando i progressi nella costruzione degli edifici residenziali, degli spazi pubblici e delle strutture storiche restaurate che definiranno questo nuovo distretto urbano. Il villaggio rappresenta un elemento chiave del Piano Regolatore dell'Ex Deposito Ferroviario di Porta Romana e avrà un duplice scopo: ospitare gli atleti durante l'evento e trasformarsi in alloggi per studenti e abitazioni a prezzi accessibili successivamente.

Questa iniziativa non solo sottolinea l'impegno di Milano e Cortina per l'innovazione e la sostenibilità, ma rappresenta anche un'opportunità unica per riqualificare un'area storica e renderla accessibile alla comunità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025

Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025

Blog

Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025 La Biennale di Architettura di Venezia del 2025 vedrà il Padiglione Spagnolo presentare un'esposizione intitolata "Internatilities: Architectures for Territorial Equilibrium". Curata dagli architetti galiziani Roi Salgueiro Barrio e Manuel Bouzas Barcala, questa mostra si propon...

Vedi Categoria

Il tema centrale dell'esposizione è l'equilibrio territoriale, un concetto che si fa sempre più cruciale nel contesto attuale di cambiamenti climatici e urbanizzazione. Gli architetti intendono dimostrare come le architetture possano contribuire a un futuro più sostenibile, mantenendo un forte legame con il territorio e le comunità locali.

Il Padiglione si svilupperà attorno a un'installazione immersiva, progettata per stimolare una riflessione profonda sulle sfide architettoniche e ambientali che la Spagna e il mondo stanno affrontando. Con l'obiettivo di promuovere un dialogo attivo, l'esposizione inviterà i visitatori a considerare il ruolo dell'architettura nella creazione di un equilibrio territoriale.

Non perdere l'occasione di visitare il Padiglione Spagnolo e scoprire come le architetture possano diventare agenti di cambiamento per un futuro migliore. L'evento si svolgerà dal 20 maggio al 26 novembre 2025, e rappresenta un’importante occasione per riflettere sulle interconnessioni tra architettura, territorio e sostenibilità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Copia New Yorkea: La Sedia che Rappresenta l'Architettura dei Grattacieli

Copia New Yorkea: La Sedia che Rappresenta l'Architettura dei Grattacieli

Blog

Copia New Yorkea: La Sedia che Rappresenta l'Architettura dei GrattacieliMassimiliano Malagò, architetto e designer italiano, presenta la sua creazione innovativa: la sedia Copia New Yorkea. Questo pezzo unico si ispira alla logica strutturale dei grattacieli senza nucleo, traducendo i principi architettonici in una forma d'arredo domestico. Combinando materiali come ottone, velluto, giunti in PLA...

Vedi Categoria

Il design della Copia New Yorkea sfrutta un processo isomorfico, mappando le qualità spaziali e strutturali dell'architettura dei grattacieli su una seduta domestica. La sua struttura a griglia in ottone richiama le facciate a parete continua dei grattacieli aziendali, mentre un cocoon di tessuto sospeso crea la superficie di seduta. I nodi modulari stampati in 3D collegano il telaio, riflettendo i connettori parametrici tipici dei sistemi ingegneristici dei grattacieli.

Invece di imitare forme naturali come nel biomimetismo, Copia New Yorkea inverte il processo, attingendo direttamente dalle tipologie architettoniche. Adattando la monumentalità e la logica del grattacielo a una scala intima, l'opera solleva interrogativi sul trasferimento dei linguaggi di design attraverso scale e contesti diversi.

La forma racchiusa della sedia ricorda i precedenti storici come la sedia da sedan, utilizzata per trasportare individui privilegiati. Malagò trae un parallelo tra questi veicoli di privilegio e i moderni grattacieli, entrambi progettati per elevare, nascondere e proiettare autorità. 'La loro riflettività e trasparenza sono curate, non democratiche', osserva il designer.

Il progetto trae origine dall'esperienza di Malagò presso OMA a New York, dove le questioni relative alle strategie narrative usate per giustificare il design dei grattacieli hanno innescato una riflessione più ampia sulle metodologie di design isomorfico. Adattando la logica ingegneristica dei grattacieli in un oggetto di arredamento, Malagò apre un dialogo sul ruolo dell'analogia nel design e sulla politica della forma architettonica.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Casa Tao: Un Rifugio di Calma e Minimalismo a Puerto Vallarta

Casa Tao: Un Rifugio di Calma e Minimalismo a Puerto Vallarta

Blog

Casa Tao: Un Rifugio di Calma e Minimalismo a Puerto VallartaSituata a Puerto Vallarta, in Messico, Casa Tao è un capolavoro progettato da HW Studio, dove l'architettura si fonde armoniosamente con il clima costiero. Anziché cercare una vista da cartolina, la casa si affaccia su un cortile alberato, accogliendo brezze e profumi mentre filtra la luce intensa del sole del Pacifico.

Vedi Categoria

Il progetto nasce dalla memoria silenziosa di coloro che lo abitano. Gustavo, cresciuto a Puerto Vallarta, desiderava una casa che promettesse frescura e rifugio, ispirandosi alla modestia dell'abitazione della sua infanzia, dove l'ombra era essenziale. Sua moglie, Cynthia, ha portato un fascino per il design giapponese, influenzata da un viaggio che ha fatto con le loro figlie.

Il team di design ha commentato: "Vorremmo sentirci come se vivessimo in un museo giapponese", descrivendo un luogo dove il tempo rallenta e il silenzio è palpabile. Queste esperienze hanno plasmato ogni decisione, conferendo a Casa Tao un linguaggio di sobrietà e profondità.

Una Composizione di Geometrie Semplici

HW Studio ha organizzato il piano di Casa Tao come una composizione di forme sovrapposte. Le camere da letto, il garage e le aree di servizio formano una base solida, mentre un volume leggero e a doppia altezza fluttua sopra, ospitando gli spazi sociali. Sollevando le aree living, gli architetti le hanno circondate di aria e viste tra gli alberi, catturando la brezza marina senza esporre gli interni alla luce solare diretta.

All'interno, le camere da letto si affacciano su un patio appartato, dove una parete curva e un singolo albero creano una soglia morbida, incoraggiando un movimento lento e deliberato. "L'ombra qui è una condizione emotiva", osserva il team, "una promessa di calma e protezione silenziosa".

HW Studio e l'Influenza del Design Giapponese

Il cemento costituisce il nucleo strutturale di Casa Tao, scelto da HW Studio per la sua durabilità e profondità tattile. Le superfici esposte assorbono la luce del sole costiero con un bagliore attenuato, mentre le finiture bianche esaltano il delicato contrasto tra ombra e luce. Il team desiderava che il materiale registrasse la luce, piuttosto che rimbalzarla.

Nel tempo, il cemento si scalderà e si ammorbidisce, diventando una superficie che documenta l'uso e il clima, piuttosto che resistervi. La combinazione di massa solida e illuminazione delicata conferisce alla casa una serenità meditativa, invitando a sostare e riflettere.

Ogni spazio è un'atmosfera per l'osservazione silenziosa, in sintonia con le riflessioni dell'autore giapponese Junichirō Tanizaki nel suo saggio "In Praise of Shadows", dove la luce sottile rivela profondità e texture. HW Studio cattura quello spirito, permettendo a luce e ombra di guidare i sensi e rallentare il giorno, trasformando l'abitare in uno studio della presenza.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

La Camera di Amore e Psiche: un viaggio tra i colori di Mantova

La Camera di Amore e Psiche: un viaggio tra i colori di Mantova

Blog

Nel cuore di Mantova, un capolavoro risplende nuovamente: la Camera di Amore e Psiche, recentemente sottoposta a un restauro meticoloso, torna a brillare come una gemma nel vasto mosaico dell'arte rinascimentale. Questo ambiente, situato all'interno del magnifico Palazzo Te, è una delle espressioni più raffinate del Manierismo italiano, realizzato dal grande maestro Giulio Romano e dai suoi alliev...

Vedi Categoria

Il soffitto, un imponente ciclo pittorico, racconta la storia d’amore tra Amore e Psiche, ispirata dalle Metamorfosi di Apuleio. Le decorazioni, ricche di dettagli e colori vibranti, si snodano in un racconto che affascina e sorprende, dando vita a un'opera d'arte che trascende il tempo. L'apoteosi della narrazione, con il matrimonio di Psiche e Amore celebrato da Giove, si erge al centro della volta, avvolgendo i visitatori in un abbraccio di bellezza e meraviglia.

Il recente intervento di restauro, sostenuto dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti, ha riportato alla luce la luminosità originale degli affreschi, rivelando anche nuove scoperte sulle tecniche e i materiali utilizzati nel Rinascimento. Attraverso un'attenta analisi diagnostica e un approccio sostenibile, i restauratori hanno potuto non solo restaurare, ma anche approfondire la conoscenza delle opere, aprendo a nuove prospettive di studio.

Un aspetto fondamentale di questo restauro è stato il rispetto per le tecniche tradizionali, che permette di mantenere viva la storia di quest'opera straordinaria. L'intervento ha incluso un'accurata pulizia delle superfici, il trattamento delle decorazioni in stucco e delle pitture ad affresco, restituendo così la vitalità a questa sala, conosciuta come l'ambiente più sontuoso di Palazzo Te.

Ogni dettaglio, ogni sfumatura, racconta una storia di passione, arte e dedizione. E così, la Camera di Amore e Psiche non è solo un luogo da visitare, ma un'esperienza da vivere, un invito a immergersi in un mondo di bellezza senza tempo. Mantova, con il suo patrimonio artistico inestimabile, ci ricorda che l’arte è un linguaggio universale, capace di unire passato e presente, di emozionarci e farci sognare.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Ma Yansong: Un Viaggio nell'Infinito delle Forme e delle Emozioni

Ma Yansong: Un Viaggio nell'Infinito delle Forme e delle Emozioni

Blog

In un mondo dove il cemento e l'acciaio sembrano dominare, Ma Yansong, fondatore dello studio MAD, ci invita a riflettere su qualcosa di più profondo. La sua recente exhibition al Nieuwe Instituut di Rotterdam, intitolata 'Ma Yansong: Architecture and Emotion', diventa il palcoscenico di una conversazione che va oltre l'architettura per abbracciare l'essenza stessa della creatività. Con l'occhio a...

Vedi Categoria

In questo dialogo ricco di riflessioni, l'architetto esplora le molteplici scale e stili delle opere esposte, sottolineando come ogni forma, ogni curva, racconti una storia unica. La mostra, che si chiuderà il 12 ottobre 2025, è un viaggio attraverso 27 progetti suddivisi in sette capitoli tematici, unendo il passato e il futuro in un abbraccio armonioso.

Yansong ricorda con nostalgia gli anni '90 in China, un'epoca di esplosivo sviluppo culturale e architettonico. “Fino a quel momento, tutto era in mano a istituti di design statali,” racconta. “Ma quel periodo portò un'ondata di possibilità.” E così, MAD ha trovato la sua voce, creando opere tanto audaci da far dubitare i visitatori della loro reale esistenza. “Molti pensavano che fossero proposte speculative,” aggiunge Chen, evidenziando l'impatto visivo delle creazioni di Yansong.

Ma la conversazione non si arresta qui. Yansong riflette sulla necessità di un equilibrio tra tradizione e avanguardia. La sua concezione di una 'Shan Shui city' invita a pensare a una nuova architettura che non dimentica le radici, ma che si proietta verso un futuro luminoso e sostenibile. “Dobbiamo interrogarci su come le nostre città possano riflettere non solo il nostro passato, ma anche il nostro domani,” afferma con passione. La sua progettazione per il Fenix Museum of Migration a Rotterdam è un esempio tangibile di questa visione, dove la storia si fonde con la modernità in un dialogo continuo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Scopri House L: Un Capolavoro di Architettura Sostenibile a Paraty

Scopri House L: Un Capolavoro di Architettura Sostenibile a Paraty

Blog

House L: Un Capolavoro di Architettura Sostenibile a Paraty Situata nel suggestivo quartiere di Corisquinho a Paraty, Brasile, House L progettata da Kiti Vieira Arquitetura si distingue per la sua armoniosa integrazione con il paesaggio circostante. Per accedere a questa straordinaria abitazione, è necessario attraversare un ponte di legno e cavo che sovrasta un fiume, offrendo viste mozzafiato s...

Vedi Categoria

Una volta superato il ponte, il terreno inizia a salire e la casa si rivela all'orizzonte, emergendo tra le chiome degli alberi. La progettazione di House L non è solo estetica, ma riflette un profondo rispetto per l'ambiente, utilizzando materiali sostenibili come il legno, che contribuiscono a creare un'atmosfera calda e accogliente.

Completata nel 2024, questa abitazione di 54 m² si sviluppa su un unico livello, consentendo una connessione immediata con la natura circostante. Ogni dettaglio è stato pensato per garantire il massimo comfort e funzionalità, rendendo House L un esempio di innovazione nell'architettura residenziale.

In questo progetto, Kiti Vieira e il suo team, tra cui Lais Carvalho, hanno dimostrato come sia possibile coniugare modernità e sostenibilità, creando spazi che non solo soddisfano le esigenze abitative, ma che celebrano anche la bellezza naturale di Paraty. Non perdere l'occasione di scoprire questo straordinario esempio di architettura contemporanea!

Per ulteriori dettagli, visita l'articolo completo su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Magia del Mocha Mousse: Trasformare il Bagno in un Santuario con LAUFEN

La Magia del Mocha Mousse: Trasformare il Bagno in un Santuario con LAUFEN

Blog

È un colore che abbraccia, che avvolge come una carezza: il Mocha Mousse, selezionato da Pantone come colore dell'anno 2025, si fa strada nella nostra quotidianità, specialmente in quegli spazi che consacriamo al nostro benessere, come il bagno. LAUFEN, un nome che risuona da oltre un secolo nel mondo del design d'interni, ha colto questa tendenza e l'ha trasformata in una realtà tangibile.

Vedi Categoria

Immagina di entrare in un bagno dove le tonalità morbide e vellutate del marrone, ispirate dalla natura, creano un'atmosfera di tranquillità. Questi colori non sono semplici sfumature, ma veri e propri strumenti per riequilibrare le energie e dedicare tempo a se stessi. Con LAUFEN, ogni dettaglio è pensato per accompagnarti in questo viaggio sensoriale.

Le collezioni di ceramiche, accessori e mobili di LAUFEN, come il raffinato ILBAGNOALESSI, esplorano il profondo significato dei colori. La nuova palette, sviluppata con il designer Roberto Sironi, trae ispirazione da oltre 10.000 reperti storici, esibendo tonalità avvolgenti che evocano la luce del sole e la calda terra delle civiltà passate. I toni sabbiosi della Mesopotamia e l'arancio bruciato della terra romana si fondono in un linguaggio cromatico contemporaneo e senza tempo.

Ma il colore non è tutto. LAUFEN non può prescindere dalla qualità dei materiali. Il Saphirkeramik, una ceramica innovativa, permette di realizzare forme leggere e curve senza compromettere la resistenza. È qui che il Mocha Mousse entra in gioco, non solo come un colore, ma come un modo per influenzare l'umore e l'emozione. Le finiture metalliche della collezione ADA, disponibili in rame, titanio e oro, aggiungono un tocco di eleganza a questa tavolozza calda.

Per completare l'esperienza di un bagno che sa di lusso e serenità, la nuova collezione ARUN di LAUFEN si distingue per la sua lavorazione artigianale di alta qualità. Le finiture calde, dai toni terracotta al rame, si abbinano a materiali naturali come il rovere chiaro e il noce pregiato, creando un'atmosfera sensoriale che eleva ogni momento di cura personale.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Un Nuovo Faro di Creatività: Il Centro Comunitario HEYDAY

Un Nuovo Faro di Creatività: Il Centro Comunitario HEYDAY

Blog

Nel cuore pulsante di Bangkok, un'idea architettonica si erge come un faro di creatività e collaborazione: il Centro Comunitario HEYDAY. Progettato dallo studio ASWA, questo spazio non è solo un edificio, ma un manifesto di interazione sociale e innovazione. Con una superficie di 1200 m², HEYDAY si colloca strategicamente accanto all'università, un punto di incontro ideale per studenti e professio...

Vedi Categoria

Immagina un luogo dove il rumore delle conversazioni si mescola con il profumo di cucine diverse. Qui, co-working e ristorazione convivono in un abbraccio armonioso, creando un'atmosfera vibrante. La disposizione degli spazi è pensata per stimolare la creatività, con aree comuni che invitano alla collaborazione e angoli più intimi per la riflessione personale.

La facciata, un gioco di volumi e materiali, riflette l'energia della città, mentre le ampie vetrate permettono alla luce naturale di inondare gli interni, creando un dialogo costante tra spazio esterno e interno. Ogni angolo è concepito per nutrire l'anima e la mente, rendendo HEYDAY non solo un luogo di lavoro, ma un vero e proprio ecosistema creativo.

Con la sua apertura prevista per il 2025, il Centro Comunitario HEYDAY promette di diventare un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove si intrecciano idee e culture, dove ogni visita è un'opportunità di crescita e di scoperta. In un'epoca in cui la connessione è fondamentale, HEYDAY rappresenta un passo avanti verso un futuro in cui architettura e comunità si fondono in un'unica entità pulsante.

Fonte: www.archdaily.com.

Formatech: L'evoluzione della materia reinterpretata da Florim e Gensler

Formatech: L'evoluzione della materia reinterpretata da Florim e Gensler

Blog

In un mondo in cui l'architettura si evolve incessantemente, Florim e Gensler presentano una collezione che ridefinisce il concetto di materia: Formatech. Questa collezione di grès porcellanato non si limita a essere un prodotto decorativo, ma si propone come un sistema di design flessibile che esplora la genuinità dei materiali fondamentali come cemento, metallo e intonaco. Grazie a un dialogo pr...

Vedi Categoria

Il nome Formatech unisce la parola latina 'forma', che significa aspetto, con 'tecnologia', sottolineando l'equilibrio tra performance estetica e tecnica. Ogni piastrella della collezione cattura le tracce del tempo, le impronte degli strumenti e le patine che raccontano esperienze vissute. Non si tratta di una semplice imitazione, ma di un'interpretazione profonda che cristallizza l'evoluzione dei materiali, evidenziando l'autenticità piuttosto che la perfezione.

Gensler, in qualità di consulente per il design del prodotto, ha creato uno strumento per architetti e designer che bilancia coerenza e versatilità. Formatech è disponibile in tre finiture: Cast, che evoca le inclusioni del cemento; Forge, che ricrea le variazioni cromatiche del metallo ossidato; e Cure, un'interpretazione minimale dell'intonaco in fase di asciugatura. Con formati che variano da 30x60 cm a 120x280 cm e in tre spessori, la collezione si adatta a molteplici applicazioni, dagli interni a progetti architettonici di grande scala.

La tecnologia decorativa avanzata di Florim si riflette in ogni piastrella, con grafiche stampate a tampone e applicazioni cromatiche digitali che creano superfici con una profondità espressiva e una resilienza tecnica. Nella finitura Cast, le granulometrie interagiscono con la decorazione tridimensionale, mentre in Forge, le tonalità sottili ricreano l’invecchiamento naturale dei metalli. Queste innovazioni assicurano che le superfici non solo raggiungano un ricco impatto visivo, ma mantengano anche la durevolezza necessaria per contesti architettonici esigenti.

La sostenibilità è un pilastro fondamentale di Formatech: prodotta in stabilimenti alimentati fino al 100% da energia rinnovabile autogenerata, la collezione contiene fino al 60% di materiale riciclato. I rifiuti derivanti dalla produzione e le acque reflue vengono completamente recuperati e riutilizzati. Inoltre, Formatech è parte del progetto CarbonZero di Florim, che compensa le emissioni di CO2 lungo l'intero ciclo di vita del prodotto. Come Benefit Corporation e B Corp certificata, Florim propone questa collezione non solo come innovazione di design, ma anche come scelta responsabile per un'architettura orientata al futuro.

In sintesi, Formatech rappresenta un delicato equilibrio tra autenticità e innovazione, dove il grès porcellanato diventa sia espressivo che funzionale. La collezione esplora come le superfici ceramiche possano trasmettere l'essenza di elementi grezzi come cemento, metallo e intonaco, restaurando la verità formale di questi materiali in una dimensione accessibile e duratura.

Fonte: www.designboom.com.

Addio a Terry Farrell: L'Architetto che Ha Ridefinito l'Urbanistica Post-Moderna

Addio a Terry Farrell: L'Architetto che Ha Ridefinito l'Urbanistica Post-Moderna

Blog

Nel cuore pulsante di Londra, dove il fiume Tamigi danza con le storie di un passato glorioso, si è spenta una delle menti più brillanti dell'architettura britannica. Terry Farrell, fondatore dello studio Farrells, ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama architettonico, segnato da una visione audace e innovativa. La sua scomparsa all'età di 87 anni è un momento di riflessione, non solo per l...

Vedi Categoria

Il suo capolavoro più noto, il SIS Building, conosciuto anche come il MI6, si erge maestoso a Vauxhall Cross, un simbolo di modernità che ha sfidato la convenzione architettonica. Con il suo design audace e la sua estetica distintiva, Farrell ha saputo dare voce a un'epoca, proponendo soluzioni che abbracciavano la comunità e il contesto urbano. La sua opera non si limitava a edifici; era una riflessione profonda su come le strutture potessero interagire con l'ambiente e la vita quotidiana delle persone.

L'architetto, che ha collaborato con Nicholas Grimshaw per fondare la Farrell/Grimshaw Partnership nel 1965, ha sempre cercato di superare i confini del funzionalismo. I loro progetti, caratterizzati da una chiarezza strutturale, hanno aperto la strada a una nuova era di creatività. Ma è stato con il suo lavoro indipendente che Farrell ha davvero trovato la sua voce, diventando una figura chiave del Post-Modernismo britannico e realizzando opere che continuano a ispirare architetti e artisti in tutto il mondo.

La sua morte segue quella del suo storico collaboratore Grimshaw, un ulteriore segno di un'epoca che si chiude. Ma il suo spirito vive attraverso i suoi edifici, che raccontano storie di innovazione e responsabilità. Farrell non ha mai smesso di interrogarsi, di mettere in discussione le convenzioni architettoniche e di cercare alternative creative a progetti che avrebbero potuto portare a demolizioni indiscriminate. La sua eredità è quella di un architetto che ha messo al centro dell'urbanistica l'essenza della comunità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USA

Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USA

Blog

Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USAIl recente numero della nostra edizione americana di Dezeen Agenda presenta un'intervista con Bruce Hannah sullo stato del design dei mobili e un'indagine su come i marchi di illuminazione statunitensi stanno innovando. Iscriviti oggi stesso!

Vedi Categoria

Con la riapertura dell'ufficio di architettura di Donald Judd a Marfa, dopo il restauro, questa edizione di Dezeen Agenda si concentra sul design dei mobili. L'industrial designer Hannah ha dichiarato a Dezeen che i designer di mobili di oggi stanno lavorando con "ingredienti migliori". La Morrison Hannah Task Chair è stata ripubblicata lo scorso anno con Knoll. "La ricetta non è cambiata, ma gli ingredienti sono cambiati in gran parte in meglio," ha affermato Hannah.

In un campo correlato, la reporter di Dezeen, Ellen Eberhardt, indaga su come le aziende di illuminazione americane stiano utilizzando la stampa 3D e la produzione digitale per cercare di riparare l'industria dell'illuminazione, definita "estremamente rotta". La californiana Gantri ha recentemente aperto una fabbrica dotata di oltre 1.000 stampanti 3D.

Altrove nella newsletter, mettiamo in evidenza un trio di progetti di ospitalità a New York, dal restauro del Waldorf Astoria a cura di SOM, al ristorante più recente del Rockwell Group nel Flatiron District e un hotel all'interno di una locanda del 1917 a NoHo. L'ultima newsletter ha anche presentato il progetto più recente completato da Herzog & de Meuron a Filadelfia e una cabina in legno nello Stato di Washington elevata su colonne d'acciaio.

L'edizione USA di Dezeen Agenda è una newsletter curata inviata ogni secondo venerdì, contenente notizie di rilevanza, opinioni, interviste e progetti provenienti da tutta l'America. Leggi l'ultima edizione di Dezeen Agenda USA o iscriviti qui. Puoi anche iscriverti alle nostre altre newsletter; l'edizione globale di Dezeen Agenda è inviata ogni giovedì e contiene una selezione dei principali eventi della settimana.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Anfibio: Un Divano che Racconta Storie e Stili

Anfibio: Un Divano che Racconta Storie e Stili

Blog

Nel vortice della modernità, dove il frenetico scorrere del tempo ci spinge a cercare rifugio, emerge uno straordinario pezzo di design: il divano Anfibio. Creato dalla mente geniale di Alessandro Becchi nel lontano 1970, questo divano non è solo un semplice complemento d’arredo, ma un vero e proprio opera d’arte che ha trovato posto nei musei più prestigiosi del mondo, come il MoMA di New York.

Vedi Categoria

Caratterizzato da forme morbide e avvolgenti, il divano Anfibio è un invito al relax e alla condivisione. Le sue dimensioni generose e la struttura in acciaio rettangolare offrono una stabilità senza pari, mentre l’imbottitura in poliuretano indeformabile ad alta densità, combinata con fibre acriliche termosaldate, garantisce un comfort che dura nel tempo. Ogni parte è sfoderabile, un dettaglio che riflette l’attenzione al design funzionale e pratico.

Ma il divano Anfibio è molto più di un semplice arredo: è una funzione trasformativa. La sua versatilità lo rende ideale per ogni tipo di spazio, dalla piccola abitazione alla grande sala. Con il suo carattere innovativo, si adatta perfettamente alle esigenze moderne, fungendo da divano, letto e angolo relax, tutto in un unico oggetto. Un vero e proprio camaleonte del design, capace di rispondere alle diverse preferenze del vivere contemporaneo.

Giovannetti, con la sua tradizione artigianale e il suo impegno nella qualità, ha reso Anfibio un simbolo di eccellenza made in Italy. Ogni pezzo è frutto di un amore per il progetto che trascende il tempo e le mode, rendendo questo divano un classico senza tempo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.giovannetticollezioni.it.

Riscoprire la Tradizione: Il Teatro di Cheng Tsung FENG in Taiwan

Riscoprire la Tradizione: Il Teatro di Cheng Tsung FENG in Taiwan

Blog

Riscoprire la Tradizione: Il Teatro di Cheng Tsung FENG in TaiwanNel cuore di Changhua, Taiwan, il Cheng Tsung FENG Design Studio ha realizzato un progetto che fonde modernità e tradizione. Questo teatro all'aperto, completato nel 2025, è una monumentale installazione in bambù che celebra le radici culturali dell'isola.

Vedi Categoria

Artista e architetto, Cheng Tsung FENG ha dedicato la sua carriera alla preservazione delle arti tradizionali. Con questo progetto, ha voluto riportare in vita il palcoscenico in bambù, un elemento architettonico che ha caratterizzato le celebrazioni nei templi taiwanesi, ma che oggi è sempre più raro. Situato presso il Wenwu Temple di Lukang, questo palcoscenico è realizzato con migliaia di pali di bambù, evocando l'antica grandezza di una tradizione in via di estinzione.

La struttura, progettata con attenzione alla sostenibilità e all'utilizzo di materiali locali, rappresenta un esempio di come l'architettura possa dialogare con il passato, creando spazi che sono sia funzionali che evocativi. Il team di progettazione ha collaborato con ingegneri strutturali e specialisti dell'illuminazione per garantire che il teatro non solo fosse esteticamente gradevole, ma anche sicuro e pratico per eventi futuri.

Questo progetto è un invito a esplorare e a riapprezzare le tradizioni culturali, mostrando come la modernità possa essere integrata armoniosamente con la storia. In un'epoca in cui molte di queste pratiche stanno scomparendo, il teatro di Cheng Tsung FENG si erge come un simbolo di speranza e rinascita culturale.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Rivoluzionare gli Spazi: Le Sedie Twin di A204 che Diventano Arredo e Stoccaggio

Rivoluzionare gli Spazi: Le Sedie Twin di A204 che Diventano Arredo e Stoccaggio

Blog

Immagina un oggetto che, pur nella sua apparente semplicità, racchiude in sé la capacità di reinventarsi, come un attore versatile in un palcoscenico di possibilità. È così che le sedie Same Same di A204 si presentano: un duo di sedie in legno che non si limitano a essere semplici posti a sedere, ma si evolvono in forme di arredo sorprendentemente pratiche.

Vedi Categoria

Ogni sedia, realizzata in Maritime Pine Plywood e rifinita con un linoleum colorato, è un invito a scoprire il design minimalista, dove la funzione si sposa con l'estetica. Sotto la superficie di queste sedie, un compartimento segreto attende di accogliere riviste o piccoli oggetti, trasformando ogni sedia in un raffinato elemento di storage.

Ma la vera magia avviene quando queste sedie si uniscono. Possono diventare un tavolo laterale con cassetti, oppure un'unità di scaffalatura alta, adattandosi così alle esigenze di ogni spazio. Questo approccio modulare di A204 non solo amplia la funzionalità delle sedie, ma invita gli utenti a partecipare attivamente alla loro evoluzione.

Con Same Same, la flessibilità non è solo un concetto, ma un modo di vivere il design. La capacità di adattarsi e cambiare forma offre una soluzione a chi cerca non solo un mobile, ma un compagno di viaggio che accompagni le proprie avventure quotidiane. In un mondo in continua mutazione, queste sedie rappresentano un faro di creatività e praticità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Ispirato all'articolo pubblicato su: designboom | architecture & design magazine

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Il Pavilion del Flusso: Un Ponte Sinuoso tra Spazi e Idee

Il Pavilion del Flusso: Un Ponte Sinuoso tra Spazi e Idee

Blog

Immaginate un luogo dove il movimento non è solo una necessità, ma un'opera d'arte in sé. Il Pavilion del Flusso, progettato dallo studio Nudes per l'evento Design Democracy 2025 a Hyderabad, India, è un'affascinante fusione di architettura e natura, un ponte sinuoso che connette due sale espositive mentre invita il pubblico a interagire e a riflettere.

Vedi Categoria

Questo padiglione non è solo una struttura; è un intervento architettonico che reinventa la concezione di spazio. Ispirato al comportamento dell'acqua, il suo design fluido e continuo ricorda le onde del mare, un ritmo universale che si manifesta nella luce, nel suono e nei movimenti delle correnti. La geometria ondulata del padiglione, simile a una sinusoide, permette al visitatore di vivere una transizione armoniosa tra l'architettura e il paesaggio circostante, rendendo la struttura un punto di incontro visivo e sociale all'interno del contesto espositivo.

Realizzato in acciaio e tubi in PVC, il Pavilion del Flusso combina robustezza e leggerezza, garantendo stabilità senza compromettere l'estetica. La struttura in acciaio offre una base solida, mentre i tubi in PVC disposti ritmicamente introducono trasparenza e modulazione della luce, creando un'involucro stratificato che filtra il giorno e arricchisce la percezione del movimento. Questo gioco di materiali, duro e morbido, riflette la duplice natura dell'acqua: resiliente ma fluida.

Seppur concepito per un uso temporaneo durante l'evento, la composizione modulare del padiglione promette un futuro di adattabilità. Dopo la conclusione di Design Democracy 2025, il Pavilion del Flusso sarà trasferito in un parco pubblico a Hyderabad, continuando a fungere da spazio civico dedicato al riposo, alla conversazione e alla riflessione.

La sua forma sinuosa si erge come un tessuto connettivo che attraversa i terreni espositivi, un simbolo di transizione dove il movimento si trasforma in dialogo. Ogni angolo del padiglione invita a esplorare, a scoprire l'interazione tra le persone e le idee, rendendo la visita un'esperienza vivace e dinamica. Gli elementi oscillanti in PVC generano un gioco cinetico di ombre e luci, animando il corridoio fluido che il padiglione offre.

In questo modo, il Pavilion del Flusso non è solo un connettore infrastrutturale, ma anche un catalizzatore sociale, un luogo dove ogni passo è accompagnato da un ritmo che invita alla riflessione e all'incontro.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Dalla Grande Mela a Parigi: La Trasformazione della Casa di Mélanie Masarin

Dalla Grande Mela a Parigi: La Trasformazione della Casa di Mélanie Masarin

Blog

Dalla Grande Mela a Parigi: La Trasformazione della Casa di Mélanie MasarinMélanie Masarin, fondatrice del celebre aperitivo Ghia, si è cimentata in un viaggio di ritorno alle sue radici parigine, lasciandosi alle spalle il glamour di New York per abbracciare l'eleganza senza tempo della capitale francese. La sua nuova casa, un appartamento nel quartiere Haut-Marais, è diventata un rifugio dove il...

Vedi Categoria

All'inizio, la scelta di un appartamento era ben lontana dall'essere semplice. La nostalgia per Parigi cresceva, e ogni giorno trascorso in un bungalow di Silver Lake sembrava un invito a esplorare nuove possibilità. Finalmente, dopo due anni di ricerca, ha trovato il suo angolo di paradiso: un appartamento che emanava storia e potenziale, con pavimenti in legno antico e una cucina aperta che prometteva convivialità.

Il passaggio da un bagno monocromatico rosa a un elegante marmo cioccolato rappresenta non solo un cambio di estetica, ma un'affermazione di stile. Masarin ha collaborato con architetti e designer per trasformare l'appartamento in una vera e propria “scatola di gioielli”, dove ogni dettaglio è stato pensato con cura. Le pareti, ora illuminate da tonalità calde di bianco e giallo burro, creano un'atmosfera accogliente e rilassante.

Ogni elemento della casa racconta una storia: il divano vintage Le Bambole, rivestito in mohair, si fonde con un tappeto a stampa tigre, mentre il tavolo da pranzo di Chapo Creations celebra la tradizione artigianale francese. Masarin ha scelto di arredare la casa con pezzi di seconda mano, dando nuova vita a oggetti carichi di storia e carattere.

Ma non è solo il design a fare di questo appartamento un luogo unico; è anche l'armonia che si respira. La luce naturale fluisce attraverso gli spazi, creando un’atmosfera di serenità e ispirazione. La cucina, ampliata per accogliere più luce, diventa il cuore pulsante della casa, dove l'arte di vivere si esprime in ogni pasto condiviso.

In questo nido parigino, Masarin ha trovato il suo equilibrio tra lavoro e vita privata, con un angolo studio personalizzato che invita alla creatività. Ogni mattina, il suo risveglio è accompagnato dalla bellezza del design, dal profumo del caffè e dalla dolcezza della musica, un elemento essenziale per rendere ogni spazio ancora più vivo.

In conclusione, l'appartamento di Mélanie Masarin è molto più di un semplice luogo in cui vivere; è una celebrazione di identità, eleganza e nostalgia. La sua storia ci ricorda che a volte, la vera bellezza risiede nella capacità di reinventarsi e nel valore delle radici.

Rimani Aggiornato
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.architecturaldigest.com.

La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di Ferramenta

La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di Ferramenta

Blog

La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di FerramentaFino al 5 ottobre 2025, la mostra NUTS + BOLTS a Tivoli, NY, organizzata da Available Items, esplora il design innovativo attraverso l'uso di materiali di ferramenta per creare mobili DIY come sedie, tavoli e lampade. Questo evento rappresenta la seconda edizione della mostra, che mette in luce il lavoro di 24 designer, tra cui Fort...

Vedi Categoria

I designer sono stati incaricati di realizzare un pezzo di arredamento utilizzando esclusivamente articoli reperibili in un negozio di ferramenta locale, limitando l'uso di legno e vietando l'uso di stampa 3D o parti acquistate online. Il risultato è una collezione di oggetti funzionali, visibili presso la mostra NUTS + BOLTS.

Tra i materiali utilizzati ci sono tubi in PVC, parti di grondaia, martelli da terra, morsetti, dadi, bulloni, scope da strada, cancelli di recinzione, teloni e soglie in alluminio. I designer dimostrano così come prodotti utilitari possano essere trasformati in mobili finiti.

La mostra, situata al 64 Broadway, Tivoli, NY, offre una visione unica di come la creatività possa emergere dall'uso di materiali quotidiani. Ad esempio, Christian Borger presenta una lampada modulare realizzata con lamelle per soffitti, mentre Office of Tangible Space espone lo Street Broom Stool, una sedia che utilizza manici di scope come gambe e telaio, con le setole che costituiscono la seduta principale.

Un altro pezzo notevole è il Catch & Release di Fort Standard, una lampada a pavimento che combina un martello da terra, morsetti e una rete da pesca, creando un oggetto funzionale dall'unione di materiali di diverse categorie come giardinaggio e plumbing.

La mostra NUTS + BOLTS è una celebrazione della creatività e della riutilizzazione, mostrando come l'innovazione possa nascere dall'ordinario. Non perdere l'opportunità di visitarla fino al 5 ottobre 2025.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Ottobre: Il Mese del Design e delle Mostre Indimenticabili

Ottobre: Il Mese del Design e delle Mostre Indimenticabili

Blog

Ottobre è un mese magico, dove l'aria frizzante invita a esplorare le meraviglie del design. Camminare per le città diventa un'esperienza sensoriale, dove ogni angolo racconta una storia, ogni mostra apre un mondo. Da Napoli a Stoccolma, da Porto a Giverny, il panorama di eventi si intreccia con la cultura e l'arte, creando un mosaico di esperienze da non perdere.

Vedi Categoria

In questo mese, il design si fa protagonista. A Stoccolma, la mostra Worldglimpsing esplora il ruolo del gioco di ruolo come strumento progettuale, invitando il visitatore a riflettere su mondi alternativi attraverso installazioni immersive. A Napoli, l’EDIT Napoli si conferma una piattaforma vibrante di creatività, dove il passato e il futuro si incontrano nei luoghi storici della città.

Ma non è tutto. Roma ospita la personale di Francesco Faccin, in un dialogo tra opere e il loro sostegno, rivelando il piedistallo come un attore silenzioso ma essenziale. Nel cuore dell'Europa, il Vitra Design Museum accoglie due eventi imperdibili: una mostra che celebra oltre un secolo di sfilate di moda e il Fall Festival, un’occasione per immergersi in workshop e concerti.

Non dimentichiamo la Design Week di Eindhoven, un laboratorio di idee dove oltre 2.500 designer presentano le loro visioni del futuro. E a Porto, la Biennale di Design invita a riflettere su come il design possa diventare una pratica politica, ripensando il nostro tempo come risorsa condivisa.

In questo flusso di eventi, ogni mostra diventa un viaggio, ogni incontro una opportunità di crescita. Ottobre è il palcoscenico perfetto per abbracciare il design in tutte le sue sfumature.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Ripensare l'Autorialità attraverso il Design Partecipativo

Ripensare l'Autorialità attraverso il Design Partecipativo

Blog

Ripensare l'Autorialità attraverso il Design PartecipativoNel campo dell'architettura, storicamente, molti edifici iconici sono stati plasmati da visioni unilaterali, spesso progettati senza una reale interazione con gli utenti, le comunità e le città. Sebbene questo approccio dall'alto possa garantire una forte coerenza formale e chiarezza concettuale, ha anche dato priorità all'autorialità rispe...

Vedi Categoria

Progettare per altri è intrinsecamente complesso. Gli architetti sono spesso chiamati a creare ambienti per comunità con cui potrebbero non avere familiarità personale o culturale. Tuttavia, questa distanza può offrire un'oggettività preziosa. Consente di coinvolgere diverse prospettive con occhi nuovi, analizzando criticamente le esigenze e le limitazioni di molteplici stakeholder. Attraverso questo processo, la disciplina dell'architettura ha fatto progressi significativi, spingendo i confini del pensiero spaziale, innovazione dei materiali e sperimentazione strutturale.

Il lavoro di Rizvi Hassan è un esempio calzante di come il design partecipativo possa trasformare l'architettura, rendendo il processo creativo più inclusivo e rappresentativo delle vere esigenze delle comunità. In questo contesto, è fondamentale riconoscere che l'architettura non è solo una questione di estetica, ma anche di funzionalità e relazione umana.

In conclusione, ripensare l'autorialità attraverso il design partecipativo non solo arricchisce il processo creativo, ma crea anche spazi che rispondono realmente alle esigenze delle comunità, promuovendo una connessione più profonda tra gli utenti e l'architettura stessa.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti Commerciali

ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti Commerciali

Blog

ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti CommercialiLa scelta del tapware giusto è fondamentale per garantire la tranquillità mentale in un progetto commerciale. ABI Interiors, leader globale nei componenti architettonici di alta gamma, è dedicata a fornire soluzioni sostenibili e orientate al design, in grado di soddisfare le esigenze pratiche e creative degli architetti.

Vedi Categoria

Con una vasta gamma di prodotti che spaziano dal segmento premium a quello mid-market e budget, gli architetti possono trovare il miglior tapware per i loro progetti grazie all'offerta di ABI Interiors. Ogni pezzo è pensato per armonizzarsi perfettamente con l’estetica e la funzionalità richiesta nei contesti commerciali, residenziali e nelle grandi opere.

In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, ABI Interiors offre soluzioni che non solo soddisfano le necessità progettuali, ma che contribuiscono anche a un futuro più verde. Scopri di più su come ABI Interiors può supportare il tuo prossimo progetto.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Venezia si illumina di nuovi talenti: scopri la mostra 'Granda'

Venezia si illumina di nuovi talenti: scopri la mostra 'Granda'

Blog

Venezia, con i suoi riflessi e le sue ombre, diventa palcoscenico di una nuova era artistica. Dal 5 ottobre al 23 novembre, il Palazzetto Tito e la Galleria di Piazza San Marco si vestono di creatività con la mostra collettiva 'Granda', un evento che celebra l'audacia e la freschezza dei talenti emergenti. Curata da Antonio Grulli, questa esposizione non è solo una mera raccolta di opere, ma un in...

Vedi Categoria

Con il programma degli Atelier 2024-25 della Fondazione Musei Civici di Venezia e della Fondazione Bevilacqua La Masa, 'Granda' rappresenta una congiunzione unica, dove artisti under 30 possono esprimere la loro creatività in spazi iconici. Questa iniziativa è un faro di speranza per una generazione che dialoga con la città, portando nuove sensibilità e prospettive artistiche.

La mostra è aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica, dalle 10.30 alle 17.30, con un'inaugurazione speciale il 4 ottobre, dove i visitatori avranno l'opportunità di esplorare le opere dalle 13.30 alle 17.30. 'Granda' è molto più di un'esposizione; è un invito a scoprire il pulsare dell'arte contemporanea, una sinfonia di colori e forme che raccontano storie di passione e dedizione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a Taiwan

L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a Taiwan

Blog

L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a TaiwanPresso il storico Tempio Wenwu di Lukang, Changhua, l'artista Cheng Tsung Feng ha completato Theatre, una vasta installazione in bambù che reinterpreta la tradizione in via di estinzione delle scene temporanee per l'opera, un tempo centrali nei festival templari taiwanesi. Costruita con migliaia di pali intrecciati, l'opera si erge come...

Vedi Categoria

Theatre trae ispirazione dalle scene in bambù che, fino a qualche decennio fa, venivano rapidamente erette per le rappresentazioni operistiche e le celebrazioni templari in tutto Taiwan. La struttura di Feng richiama questa ephemerità, trasformandola in uno spazio esperienziale. Il telaio è composto da una rigorosa griglia verticale-orizzontale di segmenti di bambù, addolcita da strisce di bambù intagliate che tracciano archi sinuosi attraverso la facciata e il piano di base.

I visitatori sono invitati a entrare nell'installazione dell'artista taiwanese salendo le scale in bambù che conducono alla vasta piattaforma centrale. Una volta all'interno, vengono avvolti dalla griglia trasparente, dove la luce filtra attraverso le pareti e i pavimenti a listelli, e la tattilità del bambù emerge con forza. Durante il giorno, il palco diventa un luogo di riposo, un posto per riunirsi o giocare. Di notte, illuminato da lampade festose, l'installazione si trasforma in uno spazio cerimoniale che richiama l'atmosfera delle tradizionali rappresentazioni operistiche con il loro colore, spettacolo e senso di ritualità condivisa.

Muovendosi attraverso Theatre, le persone oscillano tra i ruoli di pubblico e performer, incarnando lo scambio ciclico al cuore stesso del teatro. Il progetto di Feng colloca la memoria all'interno dell'esperienza vissuta, animando la tradizione attraverso la partecipazione. Situato di fronte al secolare Tempio Wenwu, il teatro in bambù attira visitatori e passanti, offrendo loro uno spazio per riposare, giocare o esibirsi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Un Ponte di Speranza: Il Nuovo Ospedale Municipale di Karlsruhe

Un Ponte di Speranza: Il Nuovo Ospedale Municipale di Karlsruhe

Blog

Nel cuore pulsante di Karlsruhe, dove l'architettura incontra la speranza, sorge un progetto straordinario: il nuovo ponte dell'ospedale municipale, firmato dall'architetto Caspar Schols. Questo non è solo un collegamento fisico tra il suolo e il cielo, ma un simbolo di un futuro in cui la tecnologia e la salute danzano in armonia.

Vedi Categoria

Con una superficie di 200 metri quadrati, il ponte è stato concepito per unire il luogo di atterraggio dell'elisoccorso con l'ospedale e la clinica Helios. È un'opera che sfida le convenzioni, frutto di una collaborazione ispirata con Werner Sobek, un nome che evoca innovazione e sostenibilità. Nel 2020, in un concorso di design, hanno impressionato la giuria con estetica e funzionalità, dimostrando che la bellezza può coesistere con l'efficienza.

Il ponte non è solo un'infrastruttura, ma una promessa di un'assistenza sanitaria migliore e più rapida. I materiali scelti, come quelli di Norka per l'illuminazione, riflettono un'attenzione maniacale al dettaglio. Ogni elemento è stato pensato per garantire che ogni paziente, ogni soccorritore, possa sentirsi al sicuro e accolto, mentre attraversa questo straordinario passaggio verso la guarigione.

La struttura è progettata per fungere da catalizzatore di benessere, unendo le persone e le istituzioni in un abbraccio architettonico. Non è un semplice ponte; è un'opera d'arte, un canto alla vita, una testimonianza del potere dell'architettura di trasformare le nostre esperienze quotidiane.

Con la conclusione dei lavori nel 2024, il ponte dell'ospedale municipale di Karlsruhe non sarà solo un luogo di transito, ma un simbolo luminoso di speranza e progresso. Il futuro della salute è qui, ed è costruito su solide fondamenta di creatività e innovazione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Cour Retreat: Un Rifugio Architettonico nel Cuore della Natura

La Cour Retreat: Un Rifugio Architettonico nel Cuore della Natura

Blog

La Cour Retreat: Un Rifugio Architettonico nel Cuore della NaturaSituato nel cuore di un pittoresco paesaggio di dune lungo la costa del Mare del Nord, La Cour Retreat è un progetto architettonico realizzato dallo studio N+P Architecture. Completato nel 2024, questo rifugio offre una vista panoramica a 180 gradi su scenari ventosi e sul mare. Grazie alla sua posizione strategica, gli ospiti posson...

Vedi Categoria

Il progetto si estende su una superficie di 150 m² e si distingue per l'utilizzo del legno, un materiale che non solo contribuisce all'estetica ma anche alla sostenibilità dell'edificio. La Cour Retreat è stato concepito pensando al rispetto per l'ambiente, integrandosi perfettamente nel paesaggio senza alterarne la bellezza.

Il team di design, composto da Jesper Korf, Lars Bo Poulsen e Ole Brandt, ha collaborato con ingegneri esperti come Kristian Møller di Møller & Jakobsen ApS e Peter Christensen di Keld og Johs, per garantire che ogni aspetto del progetto fosse curato con attenzione. Questo rifugio rappresenta un esempio di come l'architettura possa armonizzarsi con l'ambiente, offrendo al contempo comfort e funzionalità.

Per saperne di più su questo straordinario progetto, visita ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Il Ritorno del Grand Hotel: Un Sogno Liberty Rinasce in Lombardia

Il Ritorno del Grand Hotel: Un Sogno Liberty Rinasce in Lombardia

Blog

Un viaggio nel tempo, un'eco di eleganza perduta, e un investimento da 64 milioni di euro che riporta in vita il Grand Hotel San Pellegrino Terme. Situato nel cuore della Lombardia, questo maestoso gioiello Liberty ha atteso pazientemente per 47 anni, chiuso in un silenzio che ora si prepara a essere infranto da un sogno di rinascita. Il progetto, affidato allo studio di c...

Vedi Categoria

Un viaggio nel tempo, un'eco di eleganza perduta, e un investimento da 64 milioni di euro che riporta in vita il Grand Hotel San Pellegrino Terme. Situato nel cuore della Lombardia, questo maestoso gioiello Liberty ha atteso pazientemente per 47 anni, chiuso in un silenzio che ora si prepara a essere infranto da un sogno di rinascita.

Il progetto, affidato allo studio di consulenza e design Lombardini22, segna un passo decisivo verso il recupero di un patrimonio architettonico straordinario. Ebbie K. Nakhjavani, CEO di Ekn Development, ha descritto il Grand Hotel come un simbolo di storia e bellezza, meritevole della massima cura e attenzione. La visione di Nakhjavani è chiara: un albergo che non solo riqualifica un luogo, ma che reinventa il concetto di lusso, portando all'interno di queste mura l'eleganza di un tempo, reinterpretata in chiave moderna.

Il futuro del Grand Hotel si preannuncia ricco di sorprese: 118 camere di lusso, una SPA all'avanguardia che sfrutterà le celebri sorgenti comunali, e spazi comuni pensati per incantare. Immaginate una raffinata terrazza panoramica dove sorseggiare un cocktail, un ristorante che celebra la gastronomia locale e un'area esterna con piscina a sfioro e giardini lussureggianti.

Oltre all'aspetto estetico e funzionale, il progetto prevede una compartecipazione pubblica di 5 milioni di euro, a dimostrazione dell'importanza che questo restauro riveste non solo per il turismo, ma anche per la comunità locale. Con un canone di affitto annuo di soli 10.000 euro, il Grand Hotel si prepara a diventare un punto di riferimento per l'accoglienza di lusso in Lombardia.

In questo contesto, Lombardini22 si offre come architetto di un sogno, pronto a trasformare il brief progettuale in realtà attraverso un'analisi meticolosa e una visione audace. Il Grand Hotel San Pellegrino non sarà solo un luogo dove soggiornare, ma un'esperienza sensoriale che celebra la ricchezza del patrimonio storico e culturale italiano.

Il 2025 sarà l'anno in cui i sogni si trasformeranno in realtà, e noi saremo lì, pronti a raccontarvi ogni passo di questa straordinaria rinascita.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Energia Sostenibile: Pannelli Solari Verticali Galleggianti per Laghi e Lagune

Energia Sostenibile: Pannelli Solari Verticali Galleggianti per Laghi e Lagune

Blog

Immaginate un lago, un riflesso di luce che danza sulla superficie dell'acqua, e sopra di esso, pannelli solari verticali che si ergono come sentinelle silenziose, pronti a catturare ogni raggio di sole. È questa l'idea geniale dei pannelli solari verticali galleggianti, progettati da SINN Power. Questi moduli innovativi, chiamati SKipp, si posizionano su barili di plastica vuoti, galleggiando ser...

Vedi Categoria

Recentemente, in Baviera, Germania, precisamente a Gilching, un team instancabile ha dato vita a una serie di questi pannelli in uno stagno di ghiaia. I risultati? Un'autonomia energetica che soddisfa circa il 70% del fabbisogno annuale di elettricità dell'impianto di ghiaia, riducendo le emissioni di CO₂ di circa 934 tonnellate all'anno. Un passo importante verso l'autosufficienza energetica.

I pannelli SKipp, grazie alla loro struttura galleggiante, sono progettati per resistere alle intemperie. Possono inclinarsi dolcemente sotto la pressione del vento, tornando poi alla loro posizione originale. Questo movimento flessibile non solo protegge i moduli da eventuali danni meccanici, ma mantiene anche la stabilità sull'acqua, rendendoli ideali per condizioni meteorologiche avverse. E non è solo questo: la loro inclinazione verticale consente alla neve di scivolare via naturalmente, evitando accumuli che potrebbero ostacolare l'assorbimento della luce solare.

Ogni unità SKipp è dotata di moduli bifacciali, capaci di generare energia da entrambe le facce del pannello: la parte frontale cattura la luce diretta, mentre quella posteriore sfrutta i riflessi provenienti dalla superficie dell'acqua. Questo design innovativo non solo accresce l'efficienza energetica, ma garantisce anche che l'ecosistema acquatico non venga compromesso, mantenendo aperta la maggior parte della superficie dell'acqua.

Ma non è solo la tecnologia a rendere questi pannelli speciali. La loro installazione è rapida e modulare, permettendo di adattarsi facilmente a diverse dimensioni e necessità energetiche. Realizzati con materiali resistenti alla corrosione e alla degradazione, come plastica, metallo e vetro fotovoltaico, i pannelli sono progettati per durare nel tempo, anche in condizioni di esposizione continua a sole, vento e umidità.

In questo modo, i pannelli solari galleggianti non solo promettono di illuminare il nostro presente, ma anche di garantire un futuro più verde. Un futuro dove i laghi e le lagune non sono solo paesaggi da contemplare, ma fonti di energia rinnovabile pronte a sfidare il tempo e la tradizione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Mamluks: Un Viaggio nell'Eredità Artistica di un'Imperialità Contemporanea

Mamluks: Un Viaggio nell'Eredità Artistica di un'Imperialità Contemporanea

Blog

Nel cuore di Abu Dhabi, un'esposizione straordinaria si svela al Louvre, portando alla luce un capitolo spesso trascurato della storia: l'arte e il design dei Mamluks. Mamluks: Legacy of an Empire è il titolo di questo viaggio affascinante attraverso il tempo, dove la maestria di una dinastia di ex schiavi guerrieri si trasforma in un'eredità culturale senza precedenti.

Vedi Categoria

Curata con passione da Dr. Souraya Noujaim e Dr. Carine Juvin, l'esposizione presenta oltre 270 opere esclusive, provenienti da 34 istituzioni di tutto il mondo. Oggetti che spaziano dai metalli preziosi ai manoscritti, dai tappeti alle ceramiche, rivelano un linguaggio visivo che continua a risuonare con il design contemporaneo. Juvin sottolinea che i Mamluks erano grandi designer, capaci di trasformare colori vivaci e geometrie complesse in opere di straordinaria bellezza.

La mostra si apre con un teatro delle ombre, un richiamo alle forme di intrattenimento popolare del tempo, immergendo i visitatori nella storia affascinante di questi sovrani. Dalla loro origine come giovani schiavi a una posizione di potere a Cairo e Damasco, i Mamluks sono diventati architetti della cultura e dell'arte, creando oggetti che non solo adornavano i palazzi ma narravano storie di potere e autorità.

Ma l'esposizione non si limita ai soli sovrani; essa esplora anche una società più complessa, evidenziando il contributo di donne influenti e minoranze religiose. Manoscritti commissionati da donne e oggetti decorati con motivi distintivi ci raccontano di un'arte che abbraccia diverse culture, rendendo omaggio alla ricchezza e alla diversità della società mamluka.

La scenografia dell'esposizione, arricchita da schermi interattivi e dettagli architettonici, invita il pubblico a esplorare storie individuali all'interno di una narrazione più ampia. Il culmine di questo percorso è rappresentato dal Baptistero di San Luigi, un capolavoro del XIV secolo che incarna la fusione tra arte islamica ed europea, simbolo della mobilità degli oggetti e della potenza del design nel superare le barriere culturali.

Con questa esposizione, il Louvre Abu Dhabi si propone di connettere le civiltà, rivelando la complessità e la ricchezza della storia dei Mamluks. È un invito a riflettere su come il loro passato possa ancora influenzare il nostro presente e futuro. Un'esperienza da non perdere, che promette di illuminare le menti e sorprendere i cuori.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Il Royal Park Hotel Ginza 6 Chome: Un'Oasi di Eleganza nel Cuore di Tokyo

Il Royal Park Hotel Ginza 6 Chome: Un'Oasi di Eleganza nel Cuore di Tokyo

Blog

Nel frenetico cuore di Tokyo, dove il passato incontra il futuro, sorge il Royal Park Hotel Ginza 6 Chome. Questo straordinario progetto, firmato dagli architetti di Mitsubishi Jisho Design, si erge maestoso con i suoi 15 piani, offrendo un rifugio di lusso e modernità in uno dei quartieri più iconici del Giappone.

Vedi Categoria

Situato lungo la vivace Showa-dori, il nuovo hotel con 273 camere è un vero e proprio punto d'incontro per visitatori internazionali e la cultura locale. La sua struttura, progettata con una sapiente combinazione di funzionalità e stile, si integra perfettamente nel paesaggio urbano, richiamando l’attenzione con il suo design elegante e contemporaneo.

La costruzione, che occupa un'area di 900 m², non è solo un luogo dove pernottare, ma un'esperienza che abbraccia l'arte dell'accoglienza. Con un livello sotterraneo e una facciata che riflette il dinamismo della zona, il Royal Park Hotel si propone come una destinazione imperdibile per chi cerca un soggiorno indimenticabile nella capitale giapponese.

Completato nel 2024, il progetto è stato orchestrato da un team di talentuosi architetti, tra cui Michio Koda e Satoshi Shimizu, che hanno unito le loro visioni per dar vita a questo spazio unico. L'interior design, realizzato da HBA, arricchisce ulteriormente l'atmosfera di lusso e raffinatezza, rendendo ogni angolo dell'hotel un capolavoro da scoprire.

In un'epoca in cui l'ospitalità si evolve, il Royal Park Hotel Ginza 6 Chome rappresenta un nuovo standard di eleganza e comfort, un invito a vivere Tokyo in modo autentico e sofisticato.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a Seattle

Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a Seattle

Blog

Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a SeattleNegli ultimi anni, l'architettura sostenibile e le soluzioni abitative economiche hanno guadagnato sempre più attenzione. In questo contesto, la ristrutturazione di una casa degli anni '50 nel quartiere Mt Baker di Seattle da parte di Best Practice Architecture rappresenta un esempio illuminante di come sia possibile combinare este...

Vedi Categoria

Il progetto, noto come Lil Shingle, ha trasformato questa vecchia abitazione in una casa multigenerazionale, rivestita di eleganti listelli di legno. La ristrutturazione include anche un appartamento autonomo nel seminterrato, rendendolo ideale per famiglie che desiderano vivere insieme senza sacrificare la propria privacy.

Il dibattito che si è generato attorno a questa conversione è stato intenso, con commenti che riflettono l'apprezzamento per soluzioni che riutilizzano strutture esistenti. Un lettore ha sottolineato come "tutto ciò che è vecchio diventa nuovo di nuovo", mentre un altro ha definito il progetto "una soluzione umile e attenta al budget".

Questo approccio non solo valorizza il patrimonio architettonico, ma promuove anche una maggiore sostenibilità, riducendo il bisogno di nuove costruzioni e l'impatto ambientale associato. La ristrutturazione di Lil Shingle è un esempio perfetto di come l'architettura possa rispondere alle sfide moderne senza compromettere lo stile e la funzionalità.

Per rimanere aggiornato sulle ultime tendenze in architettura e design, non dimenticare di iscriverti alla nostra newsletter Dezeen Debate, che ogni settimana offre una selezione delle storie più discusse.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Teatro Riverside: Un Capolavoro Architettonico che Abbraccia il Fiume di Sydney

Teatro Riverside: Un Capolavoro Architettonico che Abbraccia il Fiume di Sydney

Blog

Immaginate un luogo dove l'architettura danza con la natura, dove il legno si intreccia con le onde del fiume Parramatta, dando vita a un teatro simbolo di un nuovo inizio. Questo è il Teatro Riverside, un progetto visionario realizzato dai rinomati architetti danesi 3XN in collaborazione con COX Architecture. Situato sull'affascinante riva di Sydney, il Teatro è pensato come un faro culturale, un...

Vedi Categoria

La struttura, con la sua forma sinuosa e avvolgente, si piega e si modula, riflettendo la curvatura del fiume e i giochi di luce che danzano sulla sua superficie. Questo design non è solo estetica; è un gesto concreto che invita il pubblico a interagire con l'ambiente circostante, creando un continuum tra il teatro e il parco che lo circonda. I sentieri e le terrazze paesaggistiche fungono da corridoi aperti, trascinando i visitatori dal vivace centro cittadino verso la tranquillità della riva.

Ma c'è di più. Il progetto è una celebrazione della diversità culturale e della sostenibilità ambientale. Ogni elemento del Teatro Riverside è stato concepito per essere permeabile e accogliente, un concetto che il direttore di 3XN, Fred Holt, descrive come un'opportunità per creare spazi che raccontano storie e invitano alla partecipazione. Gli spazi interni, che variano da un teatro da 1.500 posti a sale più intime, sono progettati con un'acustica e una visibilità ottimizzate, permettendo così a ogni performance di risuonare con l'anima del pubblico.

In questo affascinante dialogo tra architettura e ambiente, il contributo di Bangawarra e Turf Design Studio è fondamentale. Essi garantiscono che la narrativa delle Prime Nazioni e l'ecologia del sito siano rispettate e celebrate, trasformando il Teatro in un punto di riferimento che onora la storia e la cultura locale. La progettazione ecologica mira a raggiungere un obiettivo di 5 stelle Green Star, promuovendo il riutilizzo dei materiali e la rigenerazione della biodiversità lungo la costa.

Il Teatro Riverside non è solo un edificio; è un invito a riscoprire la bellezza della cultura, della comunità e della natura. Con il suo design innovativo e sostenibile, rappresenta un passo audace verso il futuro della cultura a Sydney, un luogo dove ogni visita è un'opportunità per scoprire e connettersi.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Da Fienile a Culla dell'Arte: La Magia di Belesì a Paroldo

Da Fienile a Culla dell'Arte: La Magia di Belesì a Paroldo

Blog

Da Fienile a Culla dell'Arte: La Magia di Belesì a ParoldoA Paroldo, un antico fienile ha subito una trasformazione incredibile, diventando un rinomato centro per l'arte contemporanea, noto come Belesì. Questo progetto, ideato da Maurizio Luciano e Cinzia Gallo, è un esempio di come la tradizione possa fondersi con l'innovazione. Grazie ai fondi europei del PNRR, questa struttura storica ha trovat...

Vedi Categoria

Belesì è parte del format internazionale ArtCaffè, un'iniziativa nata a Seul per avvicinare l'arte contemporanea a un pubblico più ampio. Luciano spiega come l'arte possa intimidire e come ArtCaffè abbia trovato un modo per superare queste barriere, ponendo l'accento sul processo creativo piuttosto che sul prodotto finale.

La scelta del fienile non è casuale. Luciano sottolinea che ogni spazio ha una sua storia e il fienile di Paroldo, con le sue travi e pietre, offre una scenografia unica per installazioni e performance artistiche. Il nome stesso, “Belesì”, che in piemontese significa “qui”, richiama le radici locali e il senso di comunità.

A partire da dicembre, Belesì proporrà incontri mensili in streaming e eventi dal vivo con artisti, creando uno spazio di dialogo orizzontale tra pubblico e creatori. Ogni incontro sarà accompagnato da momenti di convivialità, favorendo domande e riflessioni spontanee.

Questo progetto non si limita a essere un nodo della rete ArtCaffè; mira a diventare un vero punto di riferimento per l'arte contemporanea nella regione. Con eventi che celebrano la creatività locale, Belesì si propone di contribuire alla crescita di un fermento artistico già presente.

Insomma, con Belesì, Paroldo non solo preserva la sua tradizione, ma si proietta verso il futuro, creando un ponte tra passato e contemporaneità attraverso l'arte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall Centenario

Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall Centenario

Blog

Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall CentenarioIl St. Louis Symphony Orchestra sta per festeggiare un importante traguardo: il centenario del Powell Hall, una storica sala da concerto costruita nel 1925. Grazie al lavoro dell'architetto Snøhetta, la ristrutturazione porta una nuova vita a questo simbolo della città, armonizzando il patrimonio architettonico con un des...

Vedi Categoria

Situato lungo il Grand Boulevard di St. Louis, il progetto prevede un'espansione di 64.000 piedi quadrati che migliora l'accessibilità e introduce spazi pubblici, aree educative e zone per il dietro le quinte. Questi miglioramenti sono fondamentali per supportare l'ampia gamma di programmi e eventi comunitari della Sinfonica.

L'Aggiunta Arcuata di Snøhetta

La nuova entrata, caratterizzata da volte arcuate e superfici inclinate, offre una vista aperta sull'attività che si svolge all'interno del teatro. L'atrio a tripla altezza è progettato per favorire l'interazione tra i visitatori, creando spazi di raccolta che collegano visivamente i diversi livelli del teatro.

All'esterno, Snøhetta ha creato una nuova piazza pubblica che si affaccia sul Grand Boulevard e sulla Samuel Shepard Drive, ampliando la vitalità della Sinfonia nella città. Questo spazio soleggiato è stato progettato per essere flessibile, integrando zone di carico e aree verdi che ammorbidiscono l'ambiente urbano.

Un Collegamento Fluido tra Antico e Nuovo

I percorsi di circolazione sono stati progettati per permettere un facile movimento tra gli spazi interni ed esterni, garantendo accessibilità e funzionalità. Inoltre, l'espansione include moderne sale di prova e studi di registrazione, fornendo ai musicisti e al personale strutture all'avanguardia per la pratica e la collaborazione.

Concludendo, il progetto di Snøhetta non solo preserva l'eredità architettonica del St. Louis Symphony Hall, ma la rinnova, conferendole un'appeal contemporaneo e migliorando la sua funzionalità per le generazioni future.

Immagini © Sam Fentress

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

La Casa Verde: Un Abbraccio alla Natura nel Cuore di Gibsons

La Casa Verde: Un Abbraccio alla Natura nel Cuore di Gibsons

Blog

Incastonata tra gli alberi e accarezzata da un ruscello che scorre lento, 'The Green House' si presenta come un rifugio familiare, un luogo dove l'architettura si fonde in modo armonico con la natura circostante. Progettata dallo studio Boniface Oleksiuk Politano Architects, questa casa, situata a Gibsons, British Columbia, si distingue per la sua modestia e per l'eleganza del suo profilo architet...

Vedi Categoria

La struttura, che copre un'area di 1650 piedi quadrati, non è solo un'abitazione, ma un manifesto di sostenibilità e rispetto per l'ambiente. In un'epoca in cui l'architettura si trova a dover rispondere alle sfide del cambiamento climatico, 'The Green House' emerge come esempio luminoso di come si possa vivere in simbiosi con il contesto naturale. La scelta dei materiali, in prevalenza legno, riflette un approccio ecologico che invita a riflessioni più profonde sul nostro modo di abitare il mondo.

Ogni angolo di questa casa racconta una storia, un dialogo continuo tra gli spazi interni ed esterni. Le finestre, a volte giocose, a volte sobrie, si trasformano in opere d'arte, incorniciando momenti di bellezza quotidiana. Dalla luce del mattino che filtra attraverso i rami, ai colori caldi del tramonto che danzano sulle pareti, ogni giorno è un invito a vivere con consapevolezza.

'The Green House' non è solo un progetto architettonico; è una dichiarazione d'intenti, un esempio di come l'architettura possa diventare parte integrante della nostra vita, un rifugio dove sentirsi a casa e allo stesso tempo parte di un ecosistema più ampio.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

L'Incontro tra Architettura e Natura: L'Area Educativa della Mostra 'Un Fiume non Esiste da Solo'

L'Incontro tra Architettura e Natura: L'Area Educativa della Mostra 'Un Fiume non Esiste da Solo'

Blog

Nel cuore di Belém, un nuovo progetto architettonico si erge come un ponte tra l'arte e la natura. L'area educativa della mostra "Un fiume non esiste da solo", curata dal prestigioso Istituto Tomie Ohtake, è stata concepita dallo studio Estudio Flume, guidato da Noelia Monteiro e Christian Teshirogi. Questo spazio non è solo un'installazione temporanea, ma un vero e proprio manifesto di sostenibil...

Vedi Categoria

La struttura, che si estende su una superficie di 70 m², si integra armoniosamente nel paesaggio del Parco Zoobotanico, creando un dialogo visivo con l'ambiente circostante. L'architettura si fa portavoce dei temi urgenti emersi dalla 30ª Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (COP 30), invitando i visitatori a riflettere sull'importanza dell'interconnessione tra gli ecosistemi.

Ogni elemento del progetto è pensato per evocare una sensazione di leggerezza, come se la struttura fluttuasse sopra il suolo, rispettando e valorizzando la biodiversità locale. I materiali utilizzati, principalmente il legno, richiamano la natura e sottolineano l'impegno dei progettisti per un'architettura che non solo si adatta, ma celebra l'ambiente.

Questo padiglione educativo non è solo un luogo di esposizione, ma un'esperienza immersiva che trasmette un messaggio potente: la necessità di un approccio collaborativo e consapevole nei confronti della nostra terra. La mostra invita ogni visitatore a diventare parte di un processo più grande, dove ogni fiume, ogni albero, ogni creatura ha un ruolo fondamentale nel grande affresco della vita.

In un'epoca in cui il cambiamento climatico richiede risposte immediate e creative, l'area educativa di Estudio Flume si erge come un faro di speranza e innovazione. Un invito a non dimenticare che, proprio come un fiume, anche noi non esistiamo da soli: siamo parte di un ecosistema complesso e interconnesso.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Magia dell'Architettura: I Vincitori dei Vision Awards 2025

La Magia dell'Architettura: I Vincitori dei Vision Awards 2025

Blog

Nel cuore pulsante di New York, il 29 settembre 2025, Architizer ha svelato i vincitori dei Vision Awards, una manifestazione che celebra l'arte e l'impatto dell'immaginario architettonico. È un trionfo di idee, dove schizzi concettuali e modelli intricati danzano insieme in un'armonia visiva che racconta storie di spazi e forme. Ogni opera premiata è una finestra su un mondo di possibilità, un in...

Vedi Categoria

Quest'anno, i premi si sono distinti per tre temi principali: la rappresentazione architettonica, i progetti concettuali e le visioni architettoniche. Ogni categoria ha offerto uno spettacolo di creatività, dove l'immagine ferma e in movimento ha preso vita, rivelando l'essenza dell'architettura attraverso fotografie, rendering, disegni a mano e film. I vincitori, scelti da una giuria di esperti tra cui nomi illustri come Steven Holl e Daniel Libeskind, rappresentano una voce potente nel dialogo globale sulla comunicazione del design.

Tra le opere premiate, Tower di ZOA Studio ha conquistato il titolo di Rendering Artist of the Year, mentre Populus di Jason O'Rear ha brillato come Best Photo - Architecture & Details. Ogni progetto è un racconto visivo che sfida le convenzioni spaziali e propone nuove modalità di vivere e costruire. Un'ode alla visione architettonica che non conosce confini.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Journal.

L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arte

L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arte

Blog

L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arteL’Uzbekistan si fa notare nel panorama globale dell’arte contemporanea grazie al suo nuovo Centro per le Arti Contemporanee (CCA) situato a Tashkent. Questo edificio storico, costruito nel 1912 come stazione di servizio diesel, sta vivendo una trasformazione unica sotto la guida dell’architetto Gayane Umerova in ...

Vedi Categoria

Il CCA non è solo un museo, ma un vero e proprio polo culturale che mira a riunire artisti provenienti da diverse parti del mondo. La Fondazione per lo Sviluppo dell’Arte e della Cultura dell’Uzbekistan ha pianificato importanti iniziative per il 2026, tra cui il Navruz Gala e il Tashkent Public Art Festival. La mostra Hikmah, che significa “saggezza”, sarà uno degli eventi clou, presentando opere di artisti locali e internazionali.

Tra i partecipanti ci sono nomi noti come Nadia Kaabi-Linke e Muhannad Shono, con opere che esplorano il concetto di saggezza attraverso diverse culture e materiali. In particolare, l’installazione Flying Carpets di Kaabi-Linke, in prestito dal Solomon R. Guggenheim Museum, promette di attirare l’attenzione del pubblico.

Lo Studio KO ha progettato il CCA per onorare il suo passato industriale, rendendolo al contempo un luogo di incontro per le idee contemporanee. Secondo gli architetti Karl Fournier e Oliver Marty, l’obiettivo era creare uno spazio contemplativo che possa evolversi con i programmi artistici.

La direttrice artistica del CCA, Sara Raza, sottolinea l’importanza di questo centro come un luogo di dialogo tra artisti e pubblico, dove storie locali possono incontrare idee globali. L’architettura del CCA funge da ponte tra il passato e il futuro dell’arte in Asia centrale.

In conclusione, l’Uzbekistan si sta affermando sempre di più nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, offrendo spazi innovativi e programmi stimolanti che non solo celebrano il patrimonio culturale del paese, ma anche le nuove espressioni artistiche globali.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

La Collezione di Mobili in Fibra di Carbonio di Terence Woodgate: Leggerezza e Innovazione

La Collezione di Mobili in Fibra di Carbonio di Terence Woodgate: Leggerezza e Innovazione

Blog

La Collezione di Mobili in Fibra di Carbonio di Terence WoodgateIl designer britannico Terence Woodgate ha presentato una nuova collezione di mobili in fibra di carbonio presso la Carpenters Workshop Gallery. Con il titolo Lightness of Form, la collezione include un tavolo, una scrivania, una chaise longue, una sedia e un armadietto attualmente in fase di sviluppo, tutti realizzati con un material...

Vedi Categoria

Woodgate ha collaborato con l'ingegnere John Barnard, noto per aver progettato la prima auto di Formula 1 in fibra di carbonio. I due designer si sono incontrati nel 2006 e da allora hanno unito le loro competenze per esplorare nuove applicazioni dei materiali utilizzati nel motorsport.

La collezione utilizza fibra di carbonio di grado Formula 1 e strumenti avanzati per produrre pezzi che bilanciano estetica scultorea e ergonomia pratica. Un esempio è il tavolo Aero Leg Table, lungo 3.6 metri, con una superficie che sembra galleggiare grazie a gambe sottili e un design minimalista influenzato da architetti come Tadao Ando e Luis Barragán.

Woodgate ha dichiarato: "Sono più interessato alla sottrazione che all'aggiunta". Questo approccio ha portato a pezzi che richiedono un'artigianalità eccezionale, poiché la struttura è interamente visibile e non ci sono elementi nascosti. La finitura a macchie della superficie in fibra di carbonio riciclata offre un'estetica unica, superando i limiti dei materiali vergini.

La collezione include anche una scrivania ispirata ai disegni isometrici dell'artista americano Sol LeWitt e una sedia influenzata dal minimalismo di Donald Judd. Questi pezzi non solo sono visivamente accattivanti ma offrono anche un comfort migliorato grazie alla flessibilità della fibra di carbonio.

Presentata in occasione del London Design Festival 2025, la collezione di Woodgate invita a riflettere sulle possibilità della fibra di carbonio nel design, esplorando concetti di spazio, movimento e minimalismo. La mostra rimarrà aperta fino al 1 novembre.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

La Magia Architettonica della Casa di Diane Keaton: Un Eredità di Frank Lloyd Wright

La Magia Architettonica della Casa di Diane Keaton: Un Eredità di Frank Lloyd Wright

Blog

In un angolo silenzioso di Hollywood, dove il tempo sembra danzare con la luce, si erge un capolavoro architettonico che porta il nome di Alfred Newman House. Questa dimora, costruita nel 1948 da Lloyd Wright, figlio del celebre Frank Lloyd Wright, non è solo un'abitazione; è un racconto di passione, arte e ristrutturazione, tutto incapsulato nel cuore di Diane Keaton.

Vedi Categoria

Acquistata nel 2007 dall'attrice premio Oscar, la casa è stata oggetto di un attento restauro sotto la guida della stessa Keaton, un’amante dell'architettura storica. Ogni angolo di questa residenza moderna di metà secolo racconta la storia di un artista che ha saputo vedere oltre le mere pareti, trasformando la suite principale in un loft che si affaccia sulla natura circostante. I dettagli in legno e gli arredi su misura, che il giovane Wright ha saputo ereditare dal padre, sono stati riportati a nuova vita, riflettendo l’amore dell'attrice per l'estetica e la funzionalità.

Ma cosa rende la Alfred Newman House così speciale? Oltre ai suoi 400 metri quadrati di eleganza, essa si distingue per il suo tetto a falde ripide e la sua struttura in mattoni e cemento, una fusione di tradizione e innovazione. Con una cucina all'aperto, una piscina scintillante e uno studio musicale indipendente, questo gioiello architettonico è un’ode alla creatività e al design.

La storia di Diane Keaton e della sua casa non si ferma qui. Negli anni '90, l'attrice ha intrapreso un viaggio simile, restaurando la Samuel Novarro Residence, un'altra creazione di Wright. Ogni progetto è un tassello che compone il mosaico della sua passione per l’architettura e il design, un amore che ha saputo trasmettere anche nelle sue scelte di vita.

Oggi, la Alfred Newman House continua a vivere, un simbolo di un’epoca e di un’arte che non smette mai di ispirare. Mentre il mercato immobiliare si muove e cambia, la bellezza e l'eredità di Wright rimangono intatte, pronte a raccontare storie a chi avrà il privilegio di abitarle.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

L'Arte del Suono: Le Pannelli Acustici di Emma Hayes per Autex

L'Arte del Suono: Le Pannelli Acustici di Emma Hayes per Autex

Blog

In un mondo dove il rumore si insinua in ogni angolo, Emma Hayes propone una sinfonia visiva e acustica, un incontro tra arte e funzionalità. Collaborando con Autex Acoustics, l'innovativa designer ha dato vita a una collezione di pannelli acustici che non solo attutiscono i suoni, ma trasformano gli spazi in opere d'arte ispirate ai paesaggi mozzafiato della Nuova Zelanda.

Vedi Categoria

Ogni pannello, parte di una serie di otto straordinarie creazioni, è caratterizzato da motivi che richiamano le delicate sfumature delle acque e della vegetazione, conferendo agli interni una qualità pittorica che cattura lo sguardo e calma l'anima. Questo approccio artistico è il risultato di metodi analogici che Hayes ha affinato nel tempo, fondendo pittura, disegno e texture in un unicum di grande impatto visivo.

Ma la bellezza non è l'unico obiettivo di questa collezione. Autex Acoustics, da sempre impegnata nella sostenibilità, ha scelto di realizzare questi pannelli utilizzando il 75% di materiale riciclato, un gesto che riflette una filosofia aziendale ben precisa: ridurre l'impatto ambientale senza compromettere la qualità. Ogni pezzo è certificato come carbon-neutral, testimoniando un impegno concreto verso un futuro più sostenibile.

La collezione è stata recentemente presentata nel rinnovato showroom di Autex, situato nel cuore pulsante di Clerkenwell, Londra. Qui, l'atmosfera è stata arricchita da una collaborazione con lo studio di design Unispace, che ha creato un ambiente perfetto per esaltare le proprietà acustiche e visive delle opere di Hayes. Non è solo un luogo di vendita, ma un'esperienza immersiva.

Fondata nel 1967, Autex Acoustics si è affermata come pioniere nella produzione di materiali fonoassorbenti per uffici e spazi multifunzionali. La loro recente installazione al LA Design Festival, che evoca una foresta incantata, ha ulteriormente dimostrato la capacità del brand di combinare design e funzionalità in modo unico e affascinante.

Per scoprire di più sulla collezione di Emma Hayes e sulle altre proposte di Autex Acoustics, visita il sito ufficiale e lasciati ispirare da un mondo dove l'estetica incontra l'ecologia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Sofà Integrati: L'Armonia Tra Design e Spazio

Sofà Integrati: L'Armonia Tra Design e Spazio

Blog

Immagina di entrare in una casa dove il sofà non è solo un elemento d'arredo, ma una parte integrante della struttura stessa. In questo viaggio tra spazi inaspettati, esploreremo come i sofà integrati possano fondersi con le pareti, trasformando il living in un'opera d'arte. Dai rifugi montani alle case di cemento, ogni esempio racconta una storia di materiali e design, dove il sofà diventa un'est...

Vedi Categoria

Prendiamo, ad esempio, un'accogliente baita svedese, dove il legno di pino non solo riveste il soffitto, ma abbraccia anche il sofà, creando una continuità visiva che riscalda l'anima. Oppure pensiamo a un appartamento a Biarritz, dove un sofà costruito su misura si integra perfettamente con una libreria, facendo fluire la vita tra lettura e relax, tutto davanti a una vista mozzafiato.

La bellezza di un sofà integrato risiede nella sua capacità di risolvere problemi di spazio. In ambienti dove un sofà tradizionale non troverebbe posto, una soluzione su misura riempie il vuoto con eleganza. Case come quella in Colombia, con le loro pareti di cemento, sfidano le convenzioni, offrendo un rifugio intimo e moderno, dove ogni dettaglio parla di cura e progettazione.

Questi spazi non sono solo case; sono rifugi di creatività. Ogni sofà racconta una storia, ogni angolo è pensato per essere vissuto. Scopri come l'architettura contemporanea stia ridefinendo il concetto di comfort e funzionalità, trasformando il modo in cui interagiamo con i nostri ambienti domestici.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Manhattan Beach Residence: Un Capolavoro di Design di Olson Kundig

Manhattan Beach Residence: Un Capolavoro di Design di Olson Kundig

Blog

Il Manhattan Beach Residence, progettato dallo studio Olson Kundig, è un esempio straordinario di architettura moderna che si integra perfettamente con il paesaggio costiero della California. Situato su un terreno stretto e in pendenza a pochi passi dall'oceano, questo progetto esprime un design onesto e funzionale, ispirato all'architettura moderna californiana degli anni '50. Con una superficie ...

Vedi Categoria

Olson Kundig ha saputo combinare elementi di design utilitaristici con un'estetica accattivante, utilizzando materiali contemporanei e tecnologie innovative. La residenza non solo offre spazi interni accoglienti e luminosi, ma anche aree esterne che invitano a godere della bellezza naturale circostante.

Questo progetto è un perfetto esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze moderne senza compromettere la bellezza e l'integrità del paesaggio. Ogni dettaglio è stato curato con attenzione, rendendo il Manhattan Beach Residence un capolavoro di design e funzionalità.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Ritorna il Democracy in Design Act: Una nuova era per l'architettura federale negli USA

Ritorna il Democracy in Design Act: Una nuova era per l'architettura federale negli USA

Blog

Ritorna il Democracy in Design Act: Una nuova era per l'architettura federale negli USADue senatori statunitensi, Chris Van Hollen e Ben Ray Luján, hanno recentemente reintrodotto il Democracy in Design Act (DDA) al Senato, in risposta ai mandati di architettura tradizionale imposti dall'ex presidente Donald Trump. Questa iniziativa mira a garantire che gli edifici federali riflettano la diversità...

Vedi Categoria

Il DDA si propone di ribaltare l'esecutivo ordine di Trump che favoriva stili architettonici tradizionali e classici, un'iniziativa che era stata già annullata da Joe Biden nel 2021. Tuttavia, con il ritorno di Trump e la sua intenzione di ripristinare le sue precedenti direttive, il DDA acquisisce nuova rilevanza.

Van Hollen ha sottolineato l'importanza di un approccio diversificato nel design degli edifici federali: "Non dovrebbe esserci un mandato unico per il design dell'architettura federale. Questa legislazione aiuterà a garantire che gli edifici federali riflettano la diversità della nostra nazione e del popolo americano".

Il DDA si basa sui Principi Guida per l'Architettura Federale, in vigore dagli anni '60, che permettono di delegare le scelte di design alle comunità locali. Questo approccio democratico nella progettazione è supportato dall'American Institute of Architects (AIA), il cui presidente ha elogiato i senatori per la loro leadership nella preservazione dei valori democratici.

Tuttavia, la reintroduzione del DDA non è priva di opposizioni. Subito dopo l'annuncio, il senatore repubblicano Jim Banks e il presidente della National Civic Art Society, Justin Shubow, hanno proposto il Beautifying Federal Civic Architecture Act, che mira a codificare gli ordini esecutivi di Trump e stabilire una preferenza per stili architettonici classici, legandoli a valori "occidentali".

Questo dibattito sull'architettura federale rappresenta una battaglia più ampia tra diverse visioni artistiche e culturali negli Stati Uniti, evidenziando come l'architettura non sia solo una questione estetica, ma anche un riflesso delle identità e dei valori della società.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a Bergamo

ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a Bergamo

Blog

ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a BergamoInaugurato a novembre 2024, ChorusLife rappresenta una delle più significative iniziative di rigenerazione urbana in Italia. Situato in una ex area industriale a Bergamo, questo nuovo quartiere è progettato dall'architetto Joseph di Pasquale e nasce dalla visione del Cavaliere Domenico Bosatelli. Il progetto si distingue per la sua capacità di in...

Vedi Categoria

Un Modello di Smart District

ChorusLife è concepito come un laboratorio urbano, mirato a promuovere la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il distretto offre diverse opzioni abitative, tra cui il primo residence in città in formula build-to-rent e un hotel quattro stelle superior del marchio Radisson. Con oltre 10.000 metri quadrati dedicati a negozi e ristorazione, ogni spazio è progettato per favorire la vita di comunità.

La Luce come Elemento di Continuità

Uno degli aspetti più innovativi di ChorusLife è l'illuminazione, curata da PERFORMANCE iN LIGHTING | Powered by GEWISS. La luce non è solo funzionale, ma diventa parte dell'identità del quartiere. Attraverso un sistema di illuminazione intelligente, si garantisce sicurezza e qualità dell'esperienza urbana, rendendo il distretto un luogo accogliente e vivibile.

Un Ecosistema Tecnologico Integrato

ChorusLife non si limita all'illuminazione: integra anche soluzioni avanzate per la distribuzione dell'energia e la mobilità elettrica, con numerose colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Questo approccio rende il distretto un microcosmo autosufficiente, contribuendo a una riduzione dell'impatto ambientale.

Un Nuovo Modo di Costruire la Città

Il progetto di ChorusLife dimostra come l'intervento privato possa giocare un ruolo chiave nella costruzione della città, guidato da una visione integrata e inclusiva. In questo contesto, la luce diventa un fattore determinante per l'identità urbana e la sostenibilità, contribuendo a stabilire un nuovo modello di smart district replicabile in altre aree.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Il Ruolo delle Donne nell'Architettura: Incontro alla Biennale di Venezia

Il Ruolo delle Donne nell'Architettura: Incontro alla Biennale di Venezia

Blog

Il Ruolo delle Donne nell'Architettura: Incontro alla Biennale di Venezia Il 20 settembre, la Biennale di Venezia diventa palcoscenico per un'importante iniziativa dedicata alle donne nell'architettura e nell'ingegneria. Più di cento professioniste, socie di Aidia, si riuniranno per una giornata che celebra il valore delle connessioni professionali e il crescente ruolo delle donne nel settore tec...

Vedi Categoria

Il tema dell'incontro, intitolato “100 voci, una sola rete”, include una visita all'Arsenale e un incontro presso il Padiglione Italia, guidato dall'architetta Guendalina Salimei. L'evento è un'opportunità per discutere delle sfide e dei successi delle professioniste, in un contesto dove il cambiamento culturale è fondamentale.

Alberta Baldin, presidente della sezione veneziana di Aidia, sottolinea l'importanza di fare rete: “Incontrarsi e fare rete è un modo per far sentire la propria voce. Vogliamo conoscere le nostre problematiche comuni e lavorare per risolverle, sia a livello politico che sociale.”

Aidia non è solo un’associazione, ma un movimento che mira a cambiare la percezione delle donne nel campo delle professioni tecniche. Con 23 sezioni in tutta Italia e oltre 530 socie, Aidia affronta le disuguaglianze di genere e promuove l'uguaglianza non solo nelle statistiche, ma anche nella realtà quotidiana delle professioniste.

Le statistiche parlano chiaro: nonostante le donne rappresentino il 45% degli iscritti, continuano a subire un significativo divario salariale. Un recente studio ha rivelato che le donne guadagnano in media 25.000 euro in meno rispetto ai colleghi maschi. Questa disparità è ancora più marcata tra le libere professioniste, che guadagnano solo il 54% rispetto ai loro omologhi maschili.

Oltre a discutere del divario salariale, l'associazione si impegna a sensibilizzare le istituzioni e a migliorare le politiche di supporto per le professioniste, affrontando temi come la maternità e le misure di sostegno disponibili.

Aidia si distingue anche per le sue iniziative rivolte ai giovani, con attività dedicate alla promozione delle discipline STEM e la creazione di modelli culturali più equi. L'associazione punta a formare una nuova generazione di professioniste che possano contribuire attivamente a un futuro inclusivo nel campo dell'architettura e dell'ingegneria.

In conclusione, l'incontro alla Biennale di Venezia rappresenta un passo importante verso un cambiamento culturale necessario e auspicato. Come ha affermato Gae Aulenti, “l’architettura non dev’essere considerata un mestiere ‘da uomini’” e il futuro è nelle mani di tutti noi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su alleyoop.ilsole24ore.com.

Il Treno delle Meraviglie: Un Giro a 360 Gradi tra le Montagne

Il Treno delle Meraviglie: Un Giro a 360 Gradi tra le Montagne

Blog

Immagina di salire a bordo di un treno che non è solo un mezzo di trasporto, ma una vera e propria esperienza da vivere. Un treno che, per proseguire il suo viaggio attraverso paesaggi mozzafiato, decide di danzare, girando su sé stesso a 360 gradi. Questo non è un sogno, ma la realtà che si può vivere sul Bernina Express, un capolavoro della ingegneria ferroviaria immerso nelle Alpi svizzere.

Vedi Categoria

La storia di questo treno si intreccia con quella di Brusio, un piccolo villaggio dove l'ingegno umano ha creato il Viadotto Elicoidale, una spirale che permette al convoglio di guadagnare dieci metri di dislivello in uno spazio incredibilmente ridotto. Qui, l'arte della costruzione si fonde con la bellezza della natura, trasformando una necessità tecnica in un monumento da ammirare.

Partendo da Tirano, in Italia, e arrivando a Saint Moritz, il Bernina Express attraversa panorami che tolgono il fiato. Scenari di laghi blu, ghiacciai e vette imponenti si susseguono, rendendo il viaggio un ricordo indelebile. Non è solo un tragitto dai 429 metri ai 1.822 metri sul livello del mare, ma un invito a esplorare la bellezza e la magia delle Alpi.

Costruito nel 1908, questo treno ha sfidato le convenzioni dell'epoca, trovando soluzioni creative per affrontare le pendenze ripide. Oggi, ogni viaggio sul Bernina Express è un piccolo miracolo che si ripete, un momento di stupore per chiunque abbia la fortuna di sedersi a bordo e lasciarsi trasportare da questa meraviglia che gira su sé stessa.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Design e Periferie: Scoperte Creative a Chiaravalle e Quartiere Adriano

Design e Periferie: Scoperte Creative a Chiaravalle e Quartiere Adriano

Blog

Milano, una delle capitali del design mondiale, non smette mai di sorprendere. Oltre ai suoi famosi quartieri centrali, esistono angoli meno conosciuti che nascondono storie affascinanti e opportunità creative. Due designer olandesi, Pete Fung e un collega ancora da nominare, hanno deciso di esplorare queste periferie, in particolare Chiaravalle e il Quartiere Adriano, per sviluppare nuovi approcc...

Vedi Categoria

Chiaravalle, un piccolo borgo nella periferia sud-est di Milano, può sembrare un luogo insolito per un progetto di design. Tuttavia, Fung lo descrive come un “altrove” che, pur essendo parte di Milano, offre un’esperienza unica, lontana dal trambusto della città. Con il suo paesaggio rurale e la tranquillità, Chiaravalle è stata scelta come base per un programma di residenza di design, dove Fung ha lavorato a stretto contatto con la comunità locale, in particolare con giovani migranti.

Allo stesso modo, il Quartiere Adriano, situato al confine con Sesto San Giovanni, rappresenta un terreno fertile per la sperimentazione. Qui, i designer hanno vissuto come antropologi, immergendosi nella vita quotidiana e cercando di capire le sfide sociali e culturali che affrontano i residenti. Entrambi i quartieri presentano una distanza percepita dal centro che supera quella reale, rendendoli luoghi ideali per riflessioni critiche sul design e la sua sostenibilità.

Il progetto, intitolato “Redesigning Design Weeks”, mira a ripensare il modo in cui gli eventi di design possono essere più inclusivi e sostenibili. Fung e il suo team hanno ideato attività che non solo coinvolgono i residenti, ma cercano anche di affrontare temi urgenti come l'isolamento e l'integrazione. Attraverso l’esplorazione e la collaborazione, questi designer stanno cercando di creare un legame più profondo tra le persone e il loro ambiente.

Il design, spesso visto come un’arte borghese, può rischiare di semplificare problemi complessi come la gentrificazione. Fung mette in guardia contro questa tendenza, sottolineando l’importanza di ascoltare le voci locali e di non imporre soluzioni dall’alto. La loro missione è di rendere il design accessibile a tutti e di utilizzare la creatività per rivitalizzare le comunità senza snaturarle.

In conclusione, il lavoro di questi designer olandesi è un esempio luminoso di come il design possa andare oltre l’estetica e diventare uno strumento di cambiamento sociale. Chiaravalle e il Quartiere Adriano non sono più solo periferie dimenticate, ma spazi di innovazione, dialogo e crescita, dove il design si fonde con la vita quotidiana.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

L'Armonia dell'Architettura Giapponese: Eleganza e Tradizione per la Tua Casa

L'Armonia dell'Architettura Giapponese: Eleganza e Tradizione per la Tua Casa

Blog

L’architettura giapponese non è solo un insieme di linee e spazi; è una sinfonia di eleganza e armonia, dove ogni dettaglio racconta una storia. Immagina di entrare in una casa che respira, che dialoga con la natura, dove il legno caldo si sposa con la luce naturale e i materiali raccontano il tempo e le mani che li hanno plasmati. Questo è il potere del design giapponese, un equilibrio tra tradiz...

Vedi Categoria

Le origini di questa architettura affondano le radici nei secoli, partendo dai templi buddisti fino ad arrivare alle residenze contemporanee. La semplicità e la funzionalità caratterizzano ogni costruzione, dove ogni elemento ha un significato preciso e un ruolo ben definito. Le stuoie di tatami, ad esempio, non sono solo un pavimento, ma un modo per definire gli spazi e creare armonia; le porte scorrevoli in carta shoji non sono soltanto una separazione fisica, ma un filtro di luce che cambia con il passare delle ore.

Nel Giappone moderno, architetti visionari come Kengo Kuma e Tadao Ando reinterpretano questi principi, mescolando materiali innovativi con tecniche tradizionali. La loro architettura è un viaggio, un invito a esplorare un mondo dove la bellezza si nasconde nell’inaspettato, dove il cemento e il vetro si uniscono al legno e alla natura, creando spazi che sono non solo abitabili, ma anche ispiratori.

Per chi desidera portare un tocco di questa elegante tradizione nelle proprie case, è importante considerare alcuni elementi chiave. L’uso di materiali naturali come il legno e la pietra, la creazione di spazi aperti e luminosi, e l’attenzione ai dettagli sono solo alcune delle caratteristiche che possono aiutarti a realizzare un ambiente che evochi l'essenza dell'architettura giapponese. E non dimenticare l'importanza della luce: ogni stanza dovrebbe comunicare con l'esterno, permettendo alla luce di danzare dentro casa, creando atmosfere mutevoli e suggestive.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Nordør: il Nuovo Parco Costiero di 30 Ettari a Copenaghen

Nordør: il Nuovo Parco Costiero di 30 Ettari a Copenaghen

Blog

Nordør: il Nuovo Parco Costiero di 30 Ettari a CopenaghenLa città di Copenaghen ha recentemente annunciato che il team SLA è il vincitore di un concorso di design per la creazione di un nuovo parco urbano di grande scala nel quartiere di Nordhavn. Questo progetto, denominato "Nordør – Nuovo Parco", prevede la realizzazione di un parco costiero di 30 ettari (75 acri), concepito per essere un'area p...

Vedi Categoria

Guidato dallo studio di design SLA, il team SLA comprende anche VITA Engineers, Urban Agency, Aaen Engineering, Pihlmann Architects, Buro Happold, Kerstin Bergendal, Holdbart e Aiming Spaces. Il concetto di "parco naturale" rappresenta una fusione tra paesaggi culturali plasmati dall'uomo e strategie di sviluppo regionale, supportando le comunità locali e promuovendo un uso consapevole del territorio.

Questo progetto si propone di diventare una piattaforma per la ricreazione, l'eco-turismo, l'educazione ambientale, la ricerca e la crescita regionale, rendendo il parco un punto di riferimento per residenti e visitatori.

Per ulteriori dettagli sul progetto, visita ArchDaily Global.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

La Magia della Sedia New Moon: Un Incontro di Design e Sostenibilità

La Magia della Sedia New Moon: Un Incontro di Design e Sostenibilità

Blog

Nel cuore di Bali, dove la natura si fonde con l'arte, nasce la New Moon chair, un'opera d'arte che trascende il concetto di semplice arredo. Ideata dalla visionaria Elora Hardy, fondatrice dello studio di architettura Ibuku, questa sedia rappresenta un viaggio tra le curve eleganti del bamboo e la maestria artigianale balinese. La forma scultorea della sedia evoca un dialogo tra tradizione e mode...

Vedi Categoria

Caratterizzata da uno schienale delicatamente curvato e un telaio angolare, la New Moon chair è un omaggio alla bellezza naturale del bamboo. La sua texture a canne e i frontali delle gambe, rifiniti in un elegante nero, mettono in risalto le peculiarità di questo materiale, spesso sottovalutato rispetto ai legni tradizionali. Ogni sedia non è solo un complemento d'arredo, ma un pezzo unico che porta con sé la forza e la leggerezza del bamboo, noto per la sua rapida crescita e il basso impatto ambientale.

"Modellata da linee curve e giunzioni raffinate, la sedia porta con sé un comfort senza pari e una presenza scultorea," affermano i rappresentanti di Bamboo Pure, il brand indonesiano che ha collaborato con Hardy. Questo pezzo d'arredo non è soltanto un oggetto funzionale, ma un manifesto di quello che il design può e deve essere: un equilibrio delicato tra funzionalità e arte.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Creazioni in Legno al Festival di Woodstock: L'Arte di Costruire per la Pace

Creazioni in Legno al Festival di Woodstock: L'Arte di Costruire per la Pace

Blog

Nel cuore pulsante di Bethel, New York, dove nel 1969 si è svolto il leggendario festival di Woodstock, un gruppo di studenti e docenti di dieci università si è riunito per dare vita a un sogno di legno e innovazione. Il BuildFest 2: Peace Rises, quarto capitolo di una saga artistica, ha visto più di 150 partecipanti costruire installazioni in legno che raccontano storie di comunità e speranza.

Vedi Categoria

Per cinque giorni, queste menti brillanti hanno vissuto e lavorato sul sito, esplorando come le tecnologie emergenti possano contribuire al bene collettivo. Sotto la curatela di Neal Lucas Hitch, il festival ha dato vita a strutture sperimentali, frutto di metodi di assemblaggio e fabbricazione all’avanguardia.

Tra le creazioni, spicca Polylith, un palcoscenico modulare realizzato con un braccio robotico a sei assi, progettato con un occhio attento alla circolarità e ispirato dall'etica comunitaria di Woodstock. Al suo fianco, la suggestiva Trillium, un canopy illuminato costruito con plastica riciclata e legno recuperato, riflette la luce come i petali del fiore da cui prende il nome, simbolo di trasformazione e rinnovamento.

Non meno affascinante è il Peace Pavilion, un’installazione che offre ai visitatori due spazi identici separati da un elegante schermo di legno, invitandoli a sedersi e a riflettere. Le frasi e le liriche incise al laser, che riecheggiano gli ideali del festival del '69, creano un legame emotivo con il passato. Durante il festival, studenti e docenti non si sono limitati a costruire; hanno anche partecipato a programmi culturali quotidiani, culminati in un concerto della band rock sperimentale Guerilla Toss.

Il BuildFest 2, che ha avuto luogo dal 10 al 14 settembre, non è solo un evento; è una celebrazione dell'arte, della tecnologia e della pace, un invito a riflettere su come il progresso possa coesistere con il benessere umano. Le installazioni rimarranno visibili fino a novembre, un'eredità di creatività che invita tutti a sognare e costruire un futuro migliore.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Burberry Porta la Natura nel Fashion con il Summer Show 2026

Burberry Porta la Natura nel Fashion con il Summer Show 2026

Blog

Burberry Porta la Natura nel Fashion con il Summer Show 2026Il Burberry Summer Show 2026 si svolge nella suggestiva cornice di Perks Field a Kensington, Londra, presentando un design scenografico che porta l'outdoor all'interno. L'evento, concepito per richiamare l'atmosfera dei concerti e festival estivi britannici, utilizza un pavimento terroso e sedute cubiche per creare un ambiente che celebra...

Vedi Categoria

Il tendone centrale, con la sua superficie interna stampata con un cielo nuvoloso, offre un'illusione di spazio aperto, mentre torri nere alte fungono da sistema di illuminazione e diffusione sonora. Ogni torre è dotata di pannelli luminosi rettangolari che illuminano il catwalk, creando un ritmo visivo che accompagna la sfilata.

I partecipanti si siedono su blocchi cubici, il cui colore richiama la terra, a sottolineare un legame diretto con la natura. Questo design non solo coinvolge il pubblico, ma rappresenta anche la filosofia creativa del direttore artistico Daniel Lee, che ha voluto esplorare il rapporto tra abbigliamento e identità musicale, ispirandosi ai musicisti e ai diversi generi musicali.

La colonna sonora dell'evento, curata da Benji B, include brani storici dei Black Sabbath, simbolo della cultura musicale britannica, rafforzando il legame tra moda e performance musicale. Con un mix di elementi naturali e artistici, Burberry riesce a creare un'esperienza immersiva che celebra l'estate britannica.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Godwin Austen Johnson: L'Evoluzione dell'Architettura Contestuale nel Medio Oriente

Godwin Austen Johnson: L'Evoluzione dell'Architettura Contestuale nel Medio Oriente

Blog

Godwin Austen Johnson: L'Evoluzione dell'Architettura Contestuale nel Medio OrienteFondata negli Emirati Arabi Uniti nel 1989 da Brian Johnson, Godwin Austen Johnson è un punto di riferimento nel campo dell'architettura. Con un team di 110 professionisti multinazionali, l'azienda ha contribuito in modo significativo alla costruzione dell'ambiente urbano nel Medio Oriente per oltre tre decenni. La ...

Vedi Categoria

Uno degli esempi più emblematici del lavoro di Godwin Austen Johnson è il Jafar Centre presso il Dubai College. Questo progetto rappresenta un perfetto equilibrio tra innovazione e rispetto per il contesto culturale locale. La capacità dell'azienda di adattare il design alle specificità del luogo è ciò che la distingue nel panorama architettonico contemporaneo.

Il team, guidato dall'attuale Managing Director Jason Burnside, continua a esplorare nuove strade nel design, mantenendo sempre un forte legame con le tradizioni britanniche che risalgono al 1847. Attraverso una metodologia collaborativa, Godwin Austen Johnson dimostra come l'architettura possa rispondere alle esigenze moderne, pur rimanendo radicata nella cultura e nella storia del Medio Oriente.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Rinascita di un Patrimonio: L'Intervento Architettonico della Casa a Cortile di Yulin

Rinascita di un Patrimonio: L'Intervento Architettonico della Casa a Cortile di Yulin

Blog

Nella storica città di Yulin, dove le mura antiche raccontano storie di un passato glorioso, si erge un intervento architettonico che fonde tradizione e modernità. La casa a cortile, un simbolo dell'architettura Ming, ha recentemente subito una trasformazione sotto la guida dei talentuosi Tumushi Architects. Questo progetto non è solo una ristrutturazione, ma un vero e proprio omaggio alla cultura...

Vedi Categoria

Con un'area di 1050 m², l'intervento ha saputo mantenere l'essenza della struttura originale, preservando i dettagli storici e integrandoli con elementi contemporanei. L'uso di materiali come legno, vetro e mattoni non è casuale; ogni scelta progettuale è stata pensata per dialogare con l'ambiente circostante, rispettando la storia mentre si guarda al futuro.

Yulin, situata nel cuore della provincia di Shaanxi e riconosciuta come uno dei nove importanti avamposti della Cina, si arricchisce ora di uno spazio espositivo che promuove la cultura e l'arte locale. Non è solo un edificio, ma un luogo di incontro, un palcoscenico per la comunità, dove ogni visitatore può immergersi nella storia e nell'innovazione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

WA Lamp: L'Innovativa Creazione di Akasaki & Vanhuyse da Maniglie di Treni Giapponesi

WA Lamp: L'Innovativa Creazione di Akasaki & Vanhuyse da Maniglie di Treni Giapponesi

Blog

WA Lamp: L'Innovativa Creazione di Akasaki & Vanhuyse La WA lamp è un esempio straordinario di design sostenibile, realizzata dallo studio londinese Akasaki & Vanhuyse. Questa lampada minimalista è composta da maniglie in resina recuperate da treni giapponesi dismessi, in particolare le maniglie dei treni Tokyu 8500, ritirati nel 2023. Con una produzione limitata a sole 150 unità, ogni lampada ra...

Vedi Categoria

Le maniglie sono state accuratamente selezionate: circa 1.400 maniglie in resina sono state pulite e valutate per eventuali difetti visivi, come graffi o ammaccature. Ogni imperfezione è stata considerata come un elemento da celebrare, riflettendo l'uso e il contatto con i passeggeri nel corso degli anni. Questo approccio permette di trasformare componenti che altrimenti sarebbero stati scartati in opere d'arte funzionali.

La lampada è composta da nove anelli di maniglie, impilati per formare un paralume. Piccole fessure tra gli anelli permettono alla luce di filtrare delicatamente, creando un'atmosfera calda e accogliente. Le gambe in acciaio lucidato, che sorreggono la struttura, richiamano il design originale delle maniglie, con una curvatura che simula le cinghie che una volta le collegavano ai treni.

La maggior parte del processo produttivo della WA lamp è stata realizzata da artigiani locali a Tokyo, dove ha sede la Tokyu Corporation. Akasaki & Vanhuyse sperano che queste lampade trovino posto non solo negli uffici e nelle informazioni delle stazioni, ma anche in ambienti residenziali più informali.

La WA lamp non è l'unica creazione che celebra il riutilizzo di materiali. Altri designer, come Sara Regal e Yuma Kano, hanno trovato modi creativi per trasformare rifiuti di cantiere in mobili e complementi d'arredo. La WA lamp si inserisce perfettamente in questa tendenza di design consapevole e innovativo, dimostrando che si può creare bellezza anche partendo da ciò che è considerato scarto.

In conclusione, la WA lamp di Akasaki & Vanhuyse non è solo un'illuminazione, ma una testimonianza del potere del design di trasformare l'ordinario in qualcosa di straordinario.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Il Louvre e la Magia della Videoarte: Un Nuovo Capitolo con Mohamed Bourouissa

Il Louvre e la Magia della Videoarte: Un Nuovo Capitolo con Mohamed Bourouissa

Blog

In un angolo di Parigi, dove l'arte si fonde con la storia, il Louvre ha deciso di aprire le sue porte a una nuova dimensione: quella della videoarte. Per la prima volta, il museo più famoso del mondo accoglie un'opera di questo genere nella sua collezione permanente. Stiamo parlando di Les 4 temps dell'artista franco-algerino Mohamed Bourouissa, un viaggio visivo che esplora la bellezza dei Giard...

Vedi Categoria

Questo progetto rappresenta non solo un'innovazione per il Louvre, tradizionalmente legato alle arti figurative, ma anche un dialogo profondo con il passato e il presente. Les 4 temps, visibile nella Salle de la Chapelle dal 22 ottobre 2025 al 19 gennaio 2026, ci invita a riflettere su come l'arte possa raccontare storie di vita e di luoghi, intrecciando la narrazione con la realtà urbana e le esperienze personali dell'artista.

La collaborazione tra il Louvre e Bourouissa è iniziata nel 2024, attraverso un progetto innovativo che ha visto l'artista gestire l'account Instagram del museo. Ogni settimana, ha condiviso un video che catturava l'essenza dei giardini, trasformando la quotidianità in poesia visiva. Questo dialogo ha dato vita a un'opera autonoma, in cui la colonna sonora è stata creata registrando le vibrazioni delle piante, un'armonia che si fonde con il battito della città.

Mohamed Bourouissa, nato a Blida nel 1978 e oggi una delle voci più promettenti dell'arte contemporanea, utilizza la sua arte per esplorare temi complessi come l'identità, la memoria collettiva e la periferia. Le sue opere, che hanno trovato spazio in prestigiose istituzioni come il Palais de Tokyo e il Centre Pompidou, sono un invito a riflettere sulla nostra esistenza e sulla società che ci circonda.

Questa nuova acquisizione segna un passo significativo nella storia del Louvre, aprendo la strada a un futuro in cui l'arte contemporanea e quella classica possono coesistere e dialogare, arricchendo l'esperienza del visitatore e celebrando la creatività in tutte le sue forme.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Iman S Fayyad: Innovazione Architettonica con Pannelli di Plywood per il Chicago Architecture Biennial

Iman S Fayyad: Innovazione Architettonica con Pannelli di Plywood per il Chicago Architecture Biennial

Blog

Iman S Fayyad: Innovazione Architettonica con Pannelli di Plywood per il Chicago Architecture BiennialLa designer e docente Iman S Fayyad, con sede nel Massachusetts, ha presentato una straordinaria installazione al Chicago Architecture Biennial, intitolata In The Round. Questa struttura è realizzata utilizzando semplici pannelli di plywood, creando uno spazio collettivo facilmente assemblabile.

Vedi Categoria

Collocata nel Chicago Cultural Center, l'installazione utilizza pezzi di plywood standard che sono stati piegati per formare forme cilindriche composite, unite con semplici cinghie, eliminando la necessità di chiodi o adesivi esterni. Fayyad ha dichiarato che questo progetto esplora tecniche di utilizzo di materiali standard e accessibili per creare superfici geometriche strutturali.

La ricerca di Fayyad si concentra sull'importanza di utilizzare materiali prontamente disponibili, riducendo al minimo gli sprechi durante la trasformazione delle superfici da piatte a curve. Le forme curve sono state ottenute tramite un semplice processo di piegatura, che ha incluso l'ammollo e il riscaldamento dei pannelli, modellati poi manualmente.

L'installazione offre spazi interni accoglienti e piccoli alcove esterni dove ci si può sedere, mentre l'interno presenta una forma a cupola con pareti che si curvano verso un oculo. Questo design permette di creare un ambiente intimo, perfetto per riunioni, specialmente in contesti che richiedono costruzioni rapide ed economiche.

Fayyad ha enfatizzato l'importanza di creare strutture temporanee, come rifugi di emergenza, che possano essere assemblate e smontate facilmente. La sua installazione risponde al tema del CAB di quest'anno, Architettura in Tempi di Cambiamento Radicale, affrontando la necessità di strutture efficienti e sostenibili.

In un'epoca in cui la giustizia ambientale è fondamentale, l'ambizione di Fayyad è di promuovere l'innovazione formale, collegando le pratiche architettoniche con le esigenze sociali e culturali. Questo progetto è un esempio di come un design accessibile possa rinnovare il legame tra mente e mano nel processo creativo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New Hampshire

Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New Hampshire

Blog

Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New HampshireIn un'area verdeggiante del New Hampshire, un nuovo edificio per la compagnia biotecnologica Adimab ha preso vita grazie alla visione innovativa di Sylvia Richards. Combinando elementi in legno e pannelli specchiati, il design non solo si integra perfettamente con il paesaggio forestale circostante, ma crea anche u...

Vedi Categoria

Situato a Lebanon, New Hampshire, questo edificio è parte del quartier generale di Adimab, un leader globale nello sviluppo di anticorpi per malattie infettive e autoimmuni. Richards e il suo team hanno progettato un edificio di 27.000 piedi quadrati, che si sviluppa su tre piani, permettendo una notevole espansione senza compromettere l'ambiente naturale.

Utilizzando un sistema strutturale in legno massiccio, tra cui legno lamellare incrociato (CLT), l'edificio presenta elementi in legno esposti che enfatizzano la bellezza dei materiali naturali. Le facciate sono rivestite con cedro atlantico, sostenibile e di grande impatto visivo, mentre la base è avvolta in pannelli specchiati che sfidano le convenzioni di peso e massa.

La struttura non solo riflette il paesaggio circostante, ma permette anche alle due piani superiori di apparire come se fluttuassero sopra il terreno, creando un'illusione di leggerezza. Gli interni sono progettati per favorire la collaborazione e la creatività, con laboratori, sale riunioni e aree lounge che godono di abbondante luce naturale grazie a grandi finestre.

Il progetto ha richiesto anche la costruzione di un parcheggio per i dipendenti, accessibile tramite una sinuosa rampa di 55 metri che si snoda attraverso il bosco, realizzata in acciaio corten, che ricorda le forme monumentali degli artisti contemporanei.

Ogni dettaglio dell'edificio è pensato per attrarre e mantenere i migliori talenti nel settore biotecnologico, confermando l'impegno di Adimab per l'innovazione e la sostenibilità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Il Sentiero dei Colori: Un'Installazione Artistica che Trasforma gli Spazi Pubblici

Il Sentiero dei Colori: Un'Installazione Artistica che Trasforma gli Spazi Pubblici

Blog

Nel cuore di Poznań, un'opera straordinaria si erge come un invito a esplorare la bellezza della collettività e della sensorialità: il Color Path. Creato da Adam Kalinowski, questo percorso di colori non è solamente un'installazione artistica, ma un'esperienza che trasforma la concezione di spazio pubblico. La sua presenza, visibile dal 12 settembre al 26 ottobre 2025, è un punto di riferimento pe...

Vedi Categoria

Composta da ben 17 tonnellate di aggregati colorati, il sentiero si estende per 2700 x 480 x 20 cm, racchiuso all'interno di una cornice in compensato. Ogni passo su questa superficie vibrante non è solo un atto fisico, ma un modo per partecipare attivamente alla creazione di un paesaggio in continua evoluzione. I visitatori sono invitati a calzare i piedi nudi e a lasciarsi trasportare dalla sensazione tattile, contribuendo a modificare le forme e i colori del percorso con ogni loro movimento.

Il Color Path rappresenta un'indagine profonda sulla relazione tra corpo, materiale e ambiente condiviso. Attraverso il movimento e l'interazione collettiva, l'installazione mette in discussione le consuetudini quotidiane, trasformando un semplice passaggio in un'opera d'arte dinamica. Ogni visitatore diventa parte integrante di questa narrazione, mentre i suoi passi tracciano nuove traiettorie e disegnano nuovi schemi di colore e texture.

In un mondo dove l'arte tende a essere osservata, Kalinowski invita a vivere l'arte, a farne esperienza diretta, a lasciarsi sorprendere dalle possibilità di un sentiero che è tanto fisico quanto emotivo. Il Color Path, in questo senso, non è solo un'opera da ammirare, ma un invito a riscoprire il potere della partecipazione e dell'interazione nell'arte contemporanea.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Il Ballo della Casa Bianca: La Visione Architettonica di Trump

Il Ballo della Casa Bianca: La Visione Architettonica di Trump

Blog

Quando la Casa Bianca si trasforma in un palcoscenico per visioni audaci, ci si aspetta che ogni mattone racconti una storia. E così, nel cuore di Washington, la visione di Donald Trump prende forma: un nuovo ballo neoclassico, un sogno architettonico che si erge sopra le macerie dell'East Wing, ora ridotto a un ricordo polveroso. Ma quale è il disegno che si cela dietro questa ambiziosa opera?

Vedi Categoria

Fin dal suo insediamento, Trump ha portato con sé l'eredità di un imprenditore nel settore immobiliare, un uomo la cui firma è stata impressa su grattacieli da New York a Istanbul. Ora, la sua impronta si fa sentire in un luogo dove storicamente si sono intrecciate le vite dei presidenti americani.

Il progetto, rivelato a luglio, prevede un ballo di 8.360 metri quadrati, un'opera che si affaccia sulla storia con facciate neoclassiche che si armonizzano con l'architettura della Casa Bianca. Le immagini mostrate promettono interni dorati, soffitti a cassettoni e ampie finestre ad arco, un invito a celebrare la grandezza e la tradizione statunitensi.

Ma il cammino verso la sua realizzazione non è privo di polemiche. L'East Wing, un tempo punto di accoglienza per i visitatori, è stato abbattuto in un batter d'occhio, sollevando interrogativi su velocità e autorizzazioni. Quello che era un semplice edificio è stato considerato inadeguato per le esigenze di un presidente che cerca di accogliere dignitari e ospiti in un contesto di prestigio.

La scelta di McCrery Architects per la progettazione del ballo non è casuale. James McCrery, un sostenitore dell'architettura tradizionale, si è fatto portavoce di una visione che sposa il passato con il futuro. Con la sua esperienza nella realizzazione di edifici religiosi, McCrery si propone di infondere un’anima classica nel nuovo spazio.

Ma perché un ballo? Secondo la Casa Bianca, l'esigenza di ospitare eventi con un numero maggiore di partecipanti ha spinto Trump a cercare una soluzione, promettendo una capienza che potrebbe arrivare fino a 999 persone. E così, il nuovo ballo diventa non solo un luogo di celebrazione, ma un simbolo di una presidenza che si confronta con il passato mentre cerca di plasmare il futuro.

In un contesto dove l'architettura si intreccia con la politica, le risposte non sono mai semplici. Le critiche degli esperti di architettura si fanno sentire, richiedendo un processo di revisione rigoroso e consapevole. Il rischio è quello di stravolgere un patrimonio pubblico per realizzare sogni privati.

Ma nel fragore delle martellate e nel canto delle ruspe, una domanda rimane sospesa: quale eredità lascerà questa opera nella storia della Casa Bianca? Riuscirà Trump a costruire non solo un ballo, ma anche un nuovo capitolo della narrazione americana?

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Uchronia e il Paradosso delle Sculture Inflabili: Un Viaggio nel Mercato delle Antichità di Parigi

Uchronia e il Paradosso delle Sculture Inflabili: Un Viaggio nel Mercato delle Antichità di Parigi

Blog

Nel cuore pulsante di Parigi, dove le storie degli oggetti antichi si intrecciano con il presente, si svolge un evento che ridefinisce la percezione della tradizione. Uchronia, un collettivo di designer audaci, ha scelto di esplorare il concetto di paradosso attraverso una serie di sculture inflabili che dialogano con il fascino dell’antiquariato, dando vita a un'installazione che trasforma il mer...

Vedi Categoria

Immaginate di varcare la soglia di un mercato storico, dove le colonne classiche e i busti scolpiti non sono più statici, ma si materializzano in forme leggere e fluttuanti, liberandosi dalle loro basi architettoniche. Questa è l'essenza di Inflatable Antiquity, un'installazione che sfida la stabilità dei simboli tradizionali, mettendo in risalto l'effimero e il mobile. I materiali utilizzati, traslucidi e riflettenti, rispondono alla luce del giorno, danzando con i movimenti dei visitatori, trasformando il mercato in un palcoscenico di colori e forme in continua evoluzione.

Ma non è solo questione di forma; ogni installazione invita a riflettere su ciò che consideriamo permanente e transitorio. Oggetti quotidiani, come vasi e anfore, diventano totem monumentali, amplificando il contrasto tra fragilità e grandiosità. I Levitating Chairs, sospesi all'interno di colonne trasparenti, elevano il concetto di arredamento a opere d'arte, collocandole in una dimensione museale, mentre richiamano un passato ricco di storia.

In questa cornice unica, Uchronia non si limita a esporre arte; crea una sinfonia visiva e spaziale che si snoda tra gli ingressi del mercato, dove ogni installazione racconta un capitolo del paradosso insito nella collezione di antichità. La curatela di dieci stand, che include nomi illustri come Arthur Bruet e Galerie Vauclair, si intreccia con il tema di Uchronia, dando vita a un dialogo tra istinto e casualità.

Con questo progetto, Uchronia continua a esplorare le potenzialità spaziali delle sculture inflabili, utilizzando la morbidezza, la leggerezza e le dimensioni come strumenti di design per reinventare tipologie familiari in contesti contemporanei. La loro visione non solo sfida le convenzioni, ma arricchisce anche l'esperienza del mercato, dove ogni visita diventa un'opportunità per scoprire e riscoprire il ricco arazzo culturale di Parigi.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

L'Incanto dell'Alba: La Casa di Alba e Oriol di MH.AP Studio

L'Incanto dell'Alba: La Casa di Alba e Oriol di MH.AP Studio

Blog

In un angolo soleggiato della Spagna, dove il cielo si tinge di sfumature dorate all'alba, si erge la Alba & Oriol House, un progetto firmato MH.AP Studio. Questa residenza, che si estende su 250 m², è un inno alla bellezza e alla funzionalità, dove ogni dettaglio è pensato per armonizzarsi con l'ambiente circostante.

Vedi Categoria

Nel 2023, l'opera ha preso forma sotto la visione creativa di Marina Huguet e Andrés Peñuela, architetti che hanno saputo unire innovazione e tradizione. Le immagini evocative catturate da Simone Marcolin raccontano di spazi aperti, di luce che danza nelle stanze e di materiali scelti con cura, come quelli forniti da marchi rinomati come Technal e Porcelanosa.

La casa non è solo un rifugio, ma un'esperienza sensoriale, dove il paesaggio gioca un ruolo fondamentale. Il design del giardino, curato da Anna Vilarnau, invita a esplorare la natura, mentre gli interni, pensati per il comfort e l'estetica, offrono un rifugio dal mondo esterno. Ogni angolo della casa è un invito alla contemplazione, un luogo dove il tempo sembra fermarsi.

Questo progetto, pubblicato su ArchDaily, rappresenta una fusione perfetta tra architettura contemporanea e sostenibilità. La scelta dei materiali, la progettazione degli spazi e l'attenzione ai dettagli sono elementi che elevano la Alba & Oriol House a un simbolo di ciò che l'architettura moderna può e deve essere.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio

Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio

Blog

Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio Situato nella pittoresca Longwanggou Village a Shiyan, Hubei, il nuovo Centro Visitatori della Montagna Wudang rappresenta un perfetto connubio tra funzionalità e bellezza architettonica. Progettato da Moguang Studio, questo progetto ha ricevuto l'incarico nel inverno del 2023 e sarà completato nel 2024.

Vedi Categoria

Il centro si estende su una superficie di 450 m² e include spazi per ristorazione leggera, un caffè, una cucina e aree per meeting. La sua posizione strategica, adiacente al Danjiangkou Reservoir, offre ai visitatori una vista mozzafiato, integrando l'architettura con il paesaggio circostante.

Il progetto è stato concepito per recuperare l'armonia con l'ambiente, nonostante il sito fosse stato precedentemente livellato in terrazze artificiali e parcheggi. Moguang Studio ha saputo trasformare questo spazio, ricreando una continuità visiva con la valle e i campi di riso circostanti.

Le immagini del progetto, catturate da Qingshan Wu, mostrano l'attenzione ai dettagli e l'impegno per la sostenibilità, rendendo il Centro Visitatori della Montagna Wudang un esempio di architettura culturale contemporanea.

In conclusione, il Centro Visitatori della Montagna Wudang non è solo un luogo di accoglienza, ma un vero e proprio punto di riferimento culturale che celebra la bellezza della natura e l'innovazione architettonica.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Scopri le 5 Mostre Imperdibili di Milano ad Ottobre: Arte e Cultura in Evoluzione

Scopri le 5 Mostre Imperdibili di Milano ad Ottobre: Arte e Cultura in Evoluzione

Blog

Milano, un crocevia di emozioni e suggestioni, si prepara ad accogliere il mese di ottobre con un bouquet di mostre che incantano e ispirano. In questo mese, la città si trasforma in un palcoscenico d'arte, dove il passato e il presente si intrecciano in un dialogo vibrante. Ecco quindi cinque mostre che non puoi assolutamente perdere.

Vedi Categoria

1. Re Giorgio
Dal 24 settembre all'11 gennaio, la Pinacoteca di Brera ospita ‘Milano, per amore’, un tributo al genio di Giorgio Armani. Un percorso che si snoda tra oltre centoventi abiti, veri e propri simboli di una cultura contemporanea che si riflette nella sua eleganza. Qui, dove l'arte e la moda si fondono, Armani ha tracciato il suo sentiero creativo, celebrato anche dall'Accademia di Belle Arti nel 1993.

2. Andrea Appiani
Milano rende omaggio a uno dei suoi artisti più illustri. Questa mostra segna il ritorno di Andrea Appiani, il ‘primo pittore’ del Regno d’Italia napoleonico. Attraverso opere provenienti da collezioni prestigiose, il visitatore potrà immergersi nel mondo neoclassico e nella raffinata arte di un maestro che ha segnato un'epoca.

3. M.C. Escher
Dopo un'assenza di dieci anni, il MUDEC riporta a Milano l'affascinante mondo di Maurits Cornelis Escher. Con 90 opere che spaziano da incisioni a litografie, la mostra esplora l'evoluzione artistica di Escher, unendo arte e matematica in un linguaggio visivo unico che ha sfidato le leggi della percezione.

4. Dorothea Lange
Fino al 19 ottobre, il racconto visivo di Dorothea Lange ci trasporta negli anni Trenta e Quaranta, un periodo di crisi e cambiamento. Le sue fotografie testimoniano la lotta degli agricoltori americani durante il Dust Bowl, rendendo palpabile il dramma umano attraverso l'obiettivo di una donna che ha saputo raccontare la verità.

5. Un altro sguardo
Fino al 12 ottobre, il FAI presenta una mostra che sfida le convenzioni, affiancando opere contemporanee a quelle della collezione Panza. Un’occasione per esplorare l’esistenza e la passione di artisti come Mario Schifano e Anselm Kiefer, creando un dialogo tra stili e visioni diverse.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

L'architettura minima: abitare uno scoglio nel Mediterraneo

L'architettura minima: abitare uno scoglio nel Mediterraneo

Blog

L'architettura minima: abitare uno scoglio nel MediterraneoNel cuore del Mediterraneo, la sfida di fondare un luogo su uno scoglio rappresenta un equilibrio tra ambizione e necessità. Questo approccio architettonico si basa su una cultura del bordo, che trasforma l’inospitale in spazi vivibili senza cercare di addomesticarli completamente. Due opere emblematiche, la Casa Malaparte a Capri e il pro...

Vedi Categoria

Un esempio contemporaneo è Le Plongeoir a Nizza, dove la roccia diventa il basamento e una passerella funge da infrastruttura di accesso. Questo progetto non si limita a creare un oggetto architettonico, ma introduce un sistema che integra spazi abitabili distribuiti su diverse altimetrie. Le aree di sosta, le terrazze e le scale si fondono con il paesaggio marino, creando un dialogo tra natura e architettura.

La storia di Le Plongeoir risale alla fine dell’Ottocento, quando un salotto sospeso collegava la terraferma a un rocher. Con il passare degli anni, il progetto è stato aggiornato con un linguaggio architettonico più essenziale, mantenendo però la stratificazione storica. L’uso di materiali come il teak e l’acciaio inox, insieme a una palette ridotta di colori, rende l’opera coerente con l’ambiente marino e facilmente manutenibile.

Tipologicamente, Le Plongeoir rappresenta un manuale su come rendere praticabile un margine. L’architettura non nega lo scoglio, ma lo traduce in una sequenza di stanze all’aperto, dove l’acqua diventa un elemento essenziale e l’orizzonte non è solo una scenografia, ma una misura. Questo approccio crea un equilibrio tra la città e il mare, dove il paesaggio resta protagonista e l’architettura, con pochi elementi ben congegnati, rende accessibile ogni frammento di roccia.

In conclusione, l'architettura minima non è solo un concetto estetico, ma un metodo per fondare luoghi dove prima c’era solo roccia, restituendo alla comunità spazi vivibili e condivisi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Letti Regolabili: Il Futuro del Comfort e della Personalizzazione

Letti Regolabili: Il Futuro del Comfort e della Personalizzazione

Blog

Immagina di entrare in una stanza dove il letto non è solo un letto, ma un alleato del tuo benessere. I letti regolabili, con la loro capacità di adattarsi alle tue esigenze, stanno rivoluzionando il concetto di sonno. Non più semplici strutture fisse, ma basi che si piegano e si modellano per offrirti l'esperienza di riposo ottimale. Che si tratti di elevare la testa per leggere un libro o di sol...

Vedi Categoria

Le ricerche dimostrano che una posizione inclinata durante la notte può combattere disturbi come l'apnea del sonno, il reflusso gastroesofageo e il dolore lombare. Con l'integrazione di luci notturne sensibili al movimento e porte USB per ricaricare i tuoi dispositivi, questi letti non sono solo funzionali, ma anche estremamente pratici per la vita moderna.

Quando si parla di letti regolabili, l'ergonomia incontra la tecnologia. Sono progettati per adattarsi a una varietà di materassi, da quelli in memory foam a quelli ibridi, permettendo a ogni dormiente di trovare il suo setting ideale. Analizzando materiali e dimensioni, e considerando le recensioni positive degli utenti, abbiamo selezionato i modelli più performanti, pronti a soddisfare anche le esigenze più peculiari.

Un esempio da considerare è il Nectar Adjustable Bed Frame: con un design robusto in acciaio, offre funzioni uniche come impostazioni anti-russamento e massaggio. Oppure il Saatva Lineal Adjustable Base, apprezzato per la sua illuminazione sotto il letto e la posizione zero-gravity che regala una sensazione di leggerezza. Ogni modello racconta una storia di innovazione e comfort, un passo verso un riposo personalizzato.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.architecturaldigest.com.

RF Studio Espande la Fondazione delle Arti Performative a Bali con un Ritiro in Bambù per Artisti

RF Studio Espande la Fondazione delle Arti Performative a Bali con un Ritiro in Bambù per Artisti

Blog

RF Studio Espande la Fondazione delle Arti Performative a Bali con un Ritiro in Bambù per ArtistiRF Studio ha recentemente completato una residenza per la Yayasan Bali Purnati, una fondazione dedicata alle arti performative a Bali. Situata a Batuan, a sud di Ubud, questa nuova struttura si compone di tre ville e nove camere per ospiti, progettate per accogliere artisti in residenza e supportare pr...

Vedi Categoria

Il progetto si integra armoniosamente nel paesaggio circostante, fondendosi con i campi di riso e la vegetazione nativa, grazie a un design che minimizza l'intervento umano. Gli architetti hanno tratto ispirazione dalle caratteristiche esistenti del sito, come alberi, pietra vulcanica, bambù, legno recuperato e terracotta, creando spazi abitativi interconnessi.

La collaborazione tra il designer principale di RF Studio, Rafael Freyre, e la Yayasan Bali Purnati è iniziata nel 2002, quando Freyre è giunto sull'isola con disegni e visione artistica. Questa residenza arricchisce l'amfiteatro e il palco della fondazione, rendendo l'architettura parte di un sistema vivente. Gli interni sono stati realizzati in stretta collaborazione con artigiani locali, con mobili e accessori progettati specificamente per il sito.

La Yayasan Bali Purnati è una piattaforma dove le tradizioni balinesi si intersecano con l'esperimentazione contemporanea, accogliendo artisti di diverse discipline, tra cui danza, musica e arti visive. Con l'apertura di questa nuova residenza, la fondazione rafforza la sua capacità di ospitare artisti internazionali, offrendo un'alternativa allo sviluppo rapido dell'isola. Esperienze quotidiane come riposare, bagnarsi e prendersi cura dei giardini diventano parte di un'esperienza performativa più ampia.

Rafael Freyre ha creato un'opera architettonica nel cuore della principale fondazione artistica internazionale di Bali, rinnovando una tradizione che ha avuto inizio 26 anni fa nei campi di riso a sud di Ubud.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Personaggi Disney e Architettura: Un Mondo di Sogni e Realtà

Personaggi Disney e Architettura: Un Mondo di Sogni e Realtà

Blog

Immagina un mondo in cui i personaggi Disney non solo vivono in storie incantate, ma danzano tra le colonne dei monumenti architettonici che abbiamo amato per secoli. Johana Mendoza Rodriguez, architetto e illustratrice di Quito, Ecuador, fa proprio questo. Le sue illustrazioni sono una magica fusione di realtà e sogno, dove la precisione architettonica incontra la meraviglia dell'immaginazione.

Vedi Categoria

Ogni linea tracciata da Mendoza Rodriguez non è solo un semplice schizzo; è un racconto che esplora come la luce e il colore possano trasformare spazi fisici in esperienze emotive. Attraverso i suoi disegni, vediamo gli iconici edifici del mondo non solo come strutture, ma come custodi di storie e memorie collettive. Il Salk Institute, la Casa di Farnsworth, e il Museo Guggenheim diventano palcoscenici per i nostri eroi animati, invitandoci a guardare oltre il visibile.

La bellezza del lavoro di Mendoza Rodriguez sta nella sua capacità di recontextualizzare questi luoghi. Non si limita a rappresentare ciò che è noto; ci invita a riflettere su come l'architettura possa evocare emozioni e raccontare storie culturali. I personaggi Disney, con il loro carico di nostalgia e fantasia, si intrecciano con l'architettura, creando un dialogo visivo che travalica il tempo e lo spazio.

La sua formazione alla Pontificia Universidad Católica del Ecuador ha forgiato una mente capace di unire il rigore tecnico con una narrazione creativa. Ogni illustrazione diventa così un mezzo di espressione, un linguaggio poetico che parla della bellezza e della complessità del design. Mendoza Rodriguez ci ricorda che l'architettura non è solo un insieme di materiali e forme, ma un'esperienza che vive nei nostri ricordi e nelle nostre fantasticherie.

In un mondo dove il sogno incontra la realtà, i personaggi Disney ci guidano attraverso le meraviglie architettoniche, trasformando ogni angolo in un'opera d'arte. E così, ci ritroviamo a riflettere: qual è il confine tra ciò che è reale e ciò che è immaginato? Forse, in questo gioco di luci e colori, non c'è confine, ma solo la possibilità di sognare in grande.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Trasformazione Creativa: Una Vecchia Piscina Diventa un Hub Educativo Sostenibile a Londra

Trasformazione Creativa: Una Vecchia Piscina Diventa un Hub Educativo Sostenibile a Londra

Blog

Immagina di attraversare la soglia di un luogo che un tempo accoglieva l'eco delle risate e dei tuffi, ora reinventato in un vibrante spazio educativo. Questo è ciò che è successo a Londra, dove il Waltham Forest College ha scelto di trasformare una piscina scolastica abbandonata in un hub multifunzionale per l'apprendimento e il benessere. L'architetto Studio DERA ha preso in mano la sfida di rid...

Vedi Categoria

Con l'aumento del numero di studenti, il college ha sentito la necessità di trovare nuove soluzioni per rispondere alle esigenze educative e alle attività extracurricolari. Così, il direttore del college, Janet Gardner, ha invitato i direttori di Studio DERA, Max Dewdney e Marcel Rahm, a reimaginare quello che era un tempo un luogo di svago in un centro di apprendimento innovativo. Attraverso una serie di workshop e consultazioni con educatori e studenti, gli architetti hanno creato un progetto che riflette le reali necessità del campus.

Il risultato è un luogo di 994 metri quadrati, suddiviso in cinque zone di apprendimento, ciascuna progettata per supportare stili di insegnamento diversi e gruppi di varie dimensioni. Un palcoscenico elevato è stato collocato all'estremità profonda della piscina, fungendo da fulcro per conferenze e spettacoli, mentre una nuova sala informatica sfrutta l'altezza originale della piscina per offrire un'infrastruttura digitale all'avanguardia. L'illuminazione naturale è stata massimizzata grazie all'ampliamento delle finestre, che ora portano luce e calore nel cuore dello spazio.

Le scelte materiali sono state guidate da principi di bassa emissione di carbonio e circolarità. Sono stati utilizzati legni certificati FSC, pannelli acustici riciclati e finiture a basse emissioni di VOC. Studio DERA ha lavorato per garantire che ogni elemento del design fosse in armonia con le esigenze operative, creando un ambiente che non solo è bello, ma anche funzionale e sostenibile. "Volevamo che questo spazio fosse un luogo che elevasse l'apprendimento degli studenti e la funzionalità del personale, portando gioia e ispirazione", ha affermato Dewdney. La piscina, ora rinata, rappresenta l'esempio perfetto di come la riqualificazione possa rinnovare l'architettura educativa in modo sostenibile e innovativo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

L'Architettura Ondulata del Centro Sportivo Hushan: Un Nuovo Icona di Jiangshan

L'Architettura Ondulata del Centro Sportivo Hushan: Un Nuovo Icona di Jiangshan

Blog

Nel cuore pulsante di Jiangshan, dove le montagne sfiorano il cielo e i fiumi danzano tra le valli, sorge l'Hushan Swimming Center, un capolavoro architettonico firmato LYCS Architecture. Questo centro sportivo rappresenta la prima struttura di livello professionale in grado di ospitare competizioni nazionali di nuoto, con una superficie di 14.244 metri quadrati, dove ogni angolo racconta una stor...

Vedi Categoria

Immaginate un luogo dove la competizione si intreccia con la quotidianità, dove un pool olimpionico a otto corsie si affianca a uno spazio di allenamento di sei corsie, entrambi profondi due metri, pronti ad accogliere atleti e cittadini in un abbraccio di sport e comunità. Situato ai piedi del maestoso Hushan, il centro si affaccia sul porto di Jiangshan, unendo in un unico respiro la forza della natura e l’energia umana.

La progettazione, ispirata dal tema del 'fiume e della montagna', abbraccia le linee morbide e ondulate del paesaggio circostante, creando un linguaggio architettonico che si fonde con l’ambiente. La facciata, composta da 2.943 pannelli metallici unici, si presenta come una pelle squamosa che cattura la luce e il movimento, richiamando l’immagine dell’acqua che scorre e delle cime montuose.

Ogni dettaglio è pensato per ottimizzare l’esperienza dell’utente: la circolazione duale separa atleti e spettatori, creando un flusso armonioso durante le manifestazioni. L’ingresso principale, caratterizzato da un tetto ripiegato verso l’interno, invita a esplorare spazi condivisi, dove pubblico e atleti possono incontrarsi e interagire.

Internamente, le travi esposte si estendono fino a 48 metri, rivelando una logica strutturale audace e una scala imponente. Le pareti e i soffitti, con finiture modulari e pannelli metallici colorati, creano un ambiente funzionale e riconoscibile, capace di trasformarsi in un palcoscenico per eventi sportivi e attività comunitarie. Le partizioni retrattili offrono flessibilità spaziale, adattandosi alle esigenze di ogni evento.

Il Centro Sportivo Hushan non è solo una piscina, ma un simbolo di sviluppo urbano e culturale, una testimonianza di come l’architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee di adattabilità ed efficienza. Con la sua forma che abbraccia il paesaggio, si erge come un faro di innovazione e comunità, pronto a scrivere nuove pagine nella storia dello sport a Jiangshan.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Techo International Airport: Un Viaggio nel Futuro dell'Architettura Cambogiana

Techo International Airport: Un Viaggio nel Futuro dell'Architettura Cambogiana

Blog

Nel cuore pulsante di Phnom Penh, un nuovo capitolo dell'architettura internazionale sta per essere scritto. Il Techo International Airport, frutto della visionaria mente di Foster + Partners, non è solo un aeroporto, ma un simbolo della rinascita e dell'ambizione di un'intera nazione.

Vedi Categoria

Con una superficie di 235.500 m² e un design che si innalza per 40 metri, questo terminal è un omaggio alle antiche civiltà che hanno abitato queste terre. Ogni angolo del suo profilo architettonico parla di storia, di cultura e di un profondo rispetto per l'ambiente tropicale che lo circonda.

Costruito con materiali innovativi come acciaio e cemento, l'aeroporto è concepito per essere sostenibile, un faro di modernità che si integra armoniosamente con il paesaggio. La sua progettazione ha coinvolto una sinergia di talenti, da ingegneri a consulenti paesaggistici, tutti uniti dalla missione di realizzare un'opera che non solo accoglie i viaggiatori, ma che racconta una storia.

La sua struttura, che si estende per 850 metri di lunghezza e 500 metri di larghezza, è un esempio di come l'architettura moderna possa rispondere alle esigenze del futuro, senza dimenticare le radici del passato. La cerimonia di inaugurazione segna non solo l'apertura di un nuovo hub aereo, ma anche l'inizio di una nuova era per la Cambogia.

Questo aeroporto non è solo un luogo di transito, ma un’esperienza da vivere, un portale verso nuove avventure e opportunità. La visione di Foster + Partners si materializza in uno spazio dove l’arte della costruzione si fonde con l’anima di un popolo, creando un legame indissolubile tra architettura e comunità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Alubel SpA: Innovazione nelle Coperture Metalliche e Rivestimenti di Facciata

Alubel SpA: Innovazione nelle Coperture Metalliche e Rivestimenti di Facciata

Blog

Alubel SpA: Innovazione nelle Coperture Metalliche e Rivestimenti di Facciata Alubel SpA si conferma come azienda leader nel settore delle coperture metalliche e dei rivestimenti di facciata. Con un ampio portafoglio di referenze, tra cui importanti progetti come il Energy Park Hotel e la nuova autostazione di San Donato Milanese, Alubel è sinonimo di qualità e innovazione.

Vedi Categoria

I nostri sistemi di copertura e sistemi di facciata sono progettati per rispondere alle esigenze moderne, garantendo non solo estetica, ma anche funzionalità. Tra le soluzioni più innovative troviamo il pannello coibentato Easy Wand e il Alu-Skin, una doga metallica per rivestimenti di edifici.

La nostra visione si estende oltre la semplice costruzione; infatti, abbiamo recentemente rinnovato il nostro libro La Quarta Dimensione Del Tetto, rendendo il contenuto ancora più fruibile e accattivante. Questo restyling non è solo un aggiornamento estetico, ma un vero e proprio passo verso l'innovazione nel design delle coperture.

Scopri di più sui nostri sistemi e come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto con stile e funzionalità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.alubel.com.

Olivetti a Venezia: Un Capolavoro di Design in Piazza San Marco

Olivetti a Venezia: Un Capolavoro di Design in Piazza San Marco

Blog

Nel cuore di Venezia, dove il passato si intreccia con il presente, sorge un luogo che racconta una storia di innovazione e bellezza: il Negozio Olivetti, progettato dal maestro Carlo Scarpa. Questa icona architettonica, situata in Piazza San Marco, non è solo una vetrina di prodotti, ma un manifesto di una filosofia che unisce efficienza, estetica e cultura. Aperto nel 1958, il negozio è diventat...

Vedi Categoria

La genialità di Scarpa si evince già dall'esterno, dove il prospetto aperto verso la piazza invita i visitatori a scoprire un mondo fatto di dettagli e materiali pregiati. Le lastre di cristallo trasparente, incastonate in telai di müntzmetall, creano un dialogo visivo con l'ambiente circostante, mentre l'atrio d'ingresso, con la sua composizione di pietra d'Istria, cattura l'attenzione di chiunque vi si avvicini. Ogni elemento è pensato con cura, dalla scala sospesa che sembra fluttuare nel vuoto, fino al pavimento in mosaico di vetro che riflette la luce in modo quasi poetico. Questo negozio è un viaggio sensoriale, un invito a esplorare l'armonia tra architettura e design.

All'interno, il Negozio Olivetti si trasforma in una promenade architettonica: uno spazio che, pur nella sua compattezza, riesce a raccontare una storia di grande impatto visivo. Le tessere di vetro di Murano, disposte in schemi che richiamano le onde della laguna, creano un'atmosfera che sembra viva, in movimento. L'attenzione ai dettagli è maniacale; ogni superficie, ogni angolo è stato concepito per comunicare la bellezza della funzionalità. Questa fusione di modernità e tradizione veneziana rende il negozio un'opera d'arte che trascende il mero concetto di punto vendita.

Il Negozio Olivetti non è solo un luogo da visitare, ma un'esperienza da vivere, un'opportunità per riflettere su come l'architettura possa influenzare le nostre vite. In un mondo che corre veloce, questo spazio ci invita a fermarci, a guardare e a capire. La sua storia è un invito a riscoprire il valore della bellezza e della funzionalità, elementi che, come in una sinfonia, si intrecciano per creare qualcosa di unico e straordinario.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

Blog

Nel cuore pulsante di Seoul, precisamente nel vivace distretto di Sinchon, si erge una nuova creazione architettonica che racconta storie di passati e futuri. Il progetto Cracker, firmato dallo studio NOMAL, non è solo una ristrutturazione di un edificio degli anni '60, ma un vero e proprio atto di rigenerazione culturale e urbana.

Vedi Categoria

Originariamente costruito nel 1966, il Cracker ha vissuto le trasformazioni accelerate di una metropoli in crescita, passando da una struttura a due piani a un complesso che ha faticato a mantenere la sua stabilità. L'intervento di NOMAL ha avuto l'obiettivo di ripristinare l'integrità strutturale, riorganizzando gli spazi e stabilizzando le fondamenta, restituendo così al quartiere un nuovo punto di riferimento.

Il risultato è un design che non solo rispetta le normative moderne, ma che gioca con la luce e l'ombra grazie a una facciata in mattoni forati. Questo elemento architettonico non è solo decorativo: offre privacy, permette l'ingresso di luce naturale e riduce l'impatto visivo sugli edifici circostanti. La trama pixelata della facciata evoca i visualizzatori di musica digitale, un omaggio alla storicità culturale di Sinchon, un tempo fulcro della musica dal vivo e della creatività giovanile.

Questa nuova veste non è solo una questione di estetica, ma un tentativo di riannodare i legami con un passato che rischiava di scomparire sotto il peso della gentrificazione. Cracker, con il suo equilibrio tra funzionalità e simbolismo, si propone come un faro che illumina il percorso verso una rinascita culturale. Di giorno, la facciata assorbe la luce, mentre di notte emette un delicato bagliore, trasformando l'edificio in un elemento vivente del tessuto urbano.

In questo dialogo tra memoria e modernità, NOMAL non ha solo progettato un nuovo edificio, ma ha contribuito a dare forma a una nuova identità per Sinchon, un luogo dove la storia e l'innovazione possono coesistere. Perché, si sa, un singolo edificio può non cambiare un intero quartiere, ma può sicuramente avviare un processo di rinnovamento, un passo alla volta.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Scopri il mondo degli arredi da esterno Vondom su Dezeen Showroom

Scopri il mondo degli arredi da esterno Vondom su Dezeen Showroom

Blog

Immaginate di trovarvi avvolti dal calore del sole, mentre un vento leggero accarezza il viso. È in questo contesto che il brand spagnolo Vondom fa il suo ingresso con le sue collezioni di arredi da esterno, presentate con eleganza su Dezeen Showroom. Ogni pezzo, una poesia di design, invita a lasciarsi andare e a godere di momenti di relax.

Vedi Categoria

Tra le proposte spicca il sistema di sedute Pasadena, concepito per abbracciare sia gli spazi esterni che quelli interni. Creato dal designer Jean-Marie Massaud, questo sistema offre una sinfonia di modularità, con un divano abbinato, poltrone, tavolini e lettini, tutti costruiti su un robusto telaio in alluminio. La personalizzazione è la chiave: diverse opzioni di rivestimento permettono di dare vita a un ambiente unico e personale.

Ma non finisce qui. La sedia Madison, frutto della collaborazione con il designer Eugeni Quitllet, si ispira all'atmosfera vibrante delle strade di Manhattan. Con quattro varianti di colore per il telaio e altrettante per schienale e seduta, ogni scelta racconta una storia, una sensazione di dinamismo e modernità.

Un'altra creazione che merita attenzione è la poltrona Africa, caratterizzata da un design audace e una comoda imbottitura. Il suo telaio monoblocco, unito a cuscini spessi e arrotondati, offre un comfort senza pari, mentre il divano Africa, con le sue linee fluide e i colori vivaci, si adatta perfettamente sia ad ambienti residenziali che contract.

Vondom, fondato nel 2008 e con sede a Valencia, è diventato un punto di riferimento nel settore degli arredi da esterno, collaborando con designer di fama per creare pezzi che uniscono estetica e funzionalità. Le sue collezioni non sono solo mobili, ma veri e propri inviti a vivere il design all'aria aperta.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Scoprire l'Invisibile: Viaggi Autocuratati tra gli Archivi dei Musei

Scoprire l'Invisibile: Viaggi Autocuratati tra gli Archivi dei Musei

Blog

Immaginate di trovarvi in una stanza avvolta nel silenzio, dove il tempo sembra essersi fermato e le opere d'arte, custodite gelosamente, attendono di svelare le loro storie. Negli archivi dei musei, questo è il luogo dove l'arte ha è stato da sempre, raramente esposta, eppure carica di significato. Qui, in spazi che sono stati concepiti per proteggere e preservare, si cela un universo di o...

Vedi Categoria

La visita a un museo tradizionale è un'esperienza altamente curata, dove ogni pezzo è posizionato con cura per raccontare una narrazione specifica. Ma cosa accade quando l'attenzione si sposta verso gli archivi, tipicamente inaccessibili al grande pubblico? Questi luoghi, che è stato also concepiti per garantire la sicurezza e l'integrità delle opere, sono spazi di ricerca e scoperta, dove accademici e appassionati possono immergersi in una realtà che è rimasta nascosta per troppo tempo.

In un'epoca in cui l'arte viene sempre più democratizzata, c'è una crescente domanda di accesso a queste meraviglie. Le istituzioni stanno iniziando a riconoscere che l'apertura di questi archivi può essere un modo per coinvolgere il pubblico, permettendo a tutti di esplorare la ricchezza di un patrimonio culturale che, altrimenti, rimarrebbe invisibile.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Brasile

Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Brasile

Blog

Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in BrasileLa Casa Buritis, progettata dallo studio Aguirre Arquitetura, rappresenta un interessante esempio di come l'architettura possa integrarsi armoniosamente con il paesaggio naturale del Cerrado. Situata a Uberlândia, Brasile, questa residenza si estende su una superficie di 550 m² e sarà completata nel 2025.

Vedi Categoria

Il progetto nasce dall'esigenza di una grande famiglia e mira a valorizzare la relazione visiva tra l'architettura e il paesaggio circostante. Gli architetti, guidati da Alexandre Aguirre, hanno saputo sfruttare il potenziale del lotto, offrendo una vista privilegiata su un'area naturale preservata.

La Casa Buritis non è solo un'abitazione, ma un esempio di come il design possa rispondere alle esigenze contemporanee, mantenendo un forte rispetto per l'ambiente. La combinazione di materiali sostenibili e tecniche innovative dimostra l'impegno del team di Aguirre Arquitetura verso un futuro più verde.

Questo progetto è stato presentato su ArchDaily, un'importante piattaforma dedicata all'architettura e al design, dove è possibile esplorare ulteriormente le caratteristiche e le specifiche della Casa Buritis.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Spazi vibranti per le comunità indigene: i progetti degli studenti della Mount Royal University

Spazi vibranti per le comunità indigene: i progetti degli studenti della Mount Royal University

Blog

Spazi vibranti per le comunità indigene: i progetti degli studenti della Mount Royal UniversityLa Mount Royal University si distingue per la sua attenzione al design inclusivo e alla valorizzazione delle comunità locali. Tra i progetti recenti presentati dagli studenti della Facoltà di Arti, spicca un spazio comunitario per le persone indigene, concepito per celebrare e preservare la loro cultura....

Vedi Categoria

Il programma di laurea in Design d'Interni (BID) della Mount Royal University è strutturato attorno a tre filoni fondamentali: Design e Precedenti, Sistemi e Strumenti di Design, e Studio di Design. Questi corsi forniscono una solida base di conoscenze progettuali e competenze pratiche, preparando gli studenti a risolvere problemi complessi e a collaborare in modo efficace.

Altri progetti degni di nota includono una casa per famiglie multigenerazionali che riflette l'estetica contemporanea della costa occidentale canadese e un skate park che funge anche da luogo per concerti dal vivo. Questi progetti mostrano come il design possa integrare funzionalità e bellezza, rispondendo alle esigenze delle diverse comunità.

Uno degli studenti, Tanny Lopez, ha presentato il progetto Bodies in Space, un'indagine sulla relazione tra corpo umano e spazio, creando un riparo temporaneo che sfrutta la luce naturale e la sequenza spaziale. Un altro studente, Clare Juneau, ha progettato un'abitazione che riflette il passaggio da Vancouver a Calgary, incorporando colori e materiali che richiamano la costa canadese.

I progetti di design degli studenti dimostrano non solo la loro capacità di affrontare sfide architettoniche, ma anche il loro impegno verso la sostenibilità e l'inclusività. Attraverso un approccio tematico, gli studenti sono incoraggiati a esplorare il significato del design in relazione ai contesti sociali e ambientali.

In conclusione, i progetti degli studenti della Mount Royal University offrono un'importante testimonianza del potere del design nel promuovere spazi significativi e connessi per le comunità. Questi lavori non solo celebrano la cultura indigena, ma pongono anche l'accento sull'importanza di creare ambienti che rispondano alle esigenze di tutti.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Emerge Exhibition: L'Intangibile nel Design alla Singapore Design Week 2025

Emerge Exhibition: L'Intangibile nel Design alla Singapore Design Week 2025

Blog

Emerge Exhibition: L'Intangibile nel Design alla Singapore Design Week 2025 La Singapore Design Week 2025 ha ospitato l'Emerge Exhibition, un evento straordinario che ha messo in mostra oltre 100 oggetti progettati da più di 70 designer provenienti da diverse nazioni asiatiche, tra cui Indonesia, Malesia, Singapore, Filippine, Vietnam, Cina, Hong Kong, Giappone, Corea del Sud e Taiwan.

Vedi Categoria

Ora giunta alla sua quarta edizione, l'Emerge Exhibition ha presentato opere innovative come un tavolo da caffè in micelio e una lampada gonfiabile, permettendo ai visitatori di esplorare il design come un linguaggio per raccontare storie e affrontare sfide moderne. Il tema di quest'anno, "Dialogo attraverso il Design", ha incoraggiato i partecipanti a creare progetti sostenibili che stimolino la riflessione e promuovano connessioni significative.

Tra i partecipanti, Sze Kiat Ng, fondatore dello studio di design Bewilder di Singapore, ha esposto un tavolo da caffè con base in micelio e piano in vetro. Questo tavolo, realizzato con funghi commestibili, rappresenta l'impegno dello studio verso l'uso di materiali organici e sostenibili. "Vogliamo che le persone vivano questa bellissima materia che spesso è stata alienata", ha dichiarato Ng.

La curatela dell'esposizione è stata affidata a Edwin Low e Suzy Annetta, che hanno organizzato i lavori in due sezioni: Design Object e Design Social. "Il design deve affrontare le sfide del settore attraverso un approccio intenzionale", ha affermato Low, sottolineando l'importanza della comunicazione nel design.

Altri pezzi salienti includono la lampada gonfiabile di Eian Siew e l'opera scultorea in lacca dell'artista coreano Ok Kim. Ogni creazione mira a sfidare le convenzioni e a proporre soluzioni più inclusive, come nel caso di oggetti progettati per persone con disabilità. "Il design è uno strumento potente per cambiare la percezione", ha concluso Low.

La Emerge Exhibition si è svolta al Marina Bay Sands di Singapore dal 11 al 13 settembre 2025, come parte della Singapore Design Week, che continuerà fino al 21 settembre 2025.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa Giapponese

KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa Giapponese

Blog

KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa GiapponeseIl progetto KOKUYO DIG, realizzato in collaborazione con DDAA, si distingue come un esempio eccellente di architettura educativa a Minato City, Giappone. Completato nel 2024, questo spazio innovativo di 494 m² rappresenta un punto di riferimento per il design contemporaneo.

Vedi Categoria

La visione architettonica di KOKUYO e DDAA si basa sull'idea che l'apprendimento trasforma la nostra percezione del mondo, stimolando curiosità e nuove domande. Questo processo di scoperta è fondamentale per arricchire la vita e dare forma al nostro ambiente attraverso le esperienze accumulate delle generazioni passate.

Il team di progettazione, composto da professionisti come Daisuke Motogi, Taiki Nakamura e Yui Yokoi, ha lavorato in sinergia con Nomura Real Estate Partner e TANKVi per creare un ambiente che non solo soddisfa le esigenze educative, ma promuove anche l'interazione sociale e la creatività.

La realizzazione del progetto ha incluso un design degli interni curato da KOKUYO, che ha integrato elementi di sostenibilità e tecnologie moderne. L'illuminazione è stata progettata da SHOKKI, mentre il design del paesaggio è stato affidato a Oryza, contribuendo a un ambiente armonioso e stimolante.

Questo progetto è una testimonianza di come l'architettura possa influenzare positivamente l'apprendimento e la crescita personale.

Scopri di più su questo straordinario progetto su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Un Ufficio Sospeso: L'Arte di Reinventare il Columbia Building di St. Louis

Un Ufficio Sospeso: L'Arte di Reinventare il Columbia Building di St. Louis

Blog

Nel cuore pulsante di St. Louis, dove la storia incontra l'innovazione, si erge il Columbia Building, un simbolo di un'epoca passata che ora si prepara a scrivere un nuovo capitolo. Il progetto Fluxwork, firmato dallo studio Yione e guidato dall'architetto Yi Wang, propone un audace ampliamento dell'edificio storico, creando un ufficio sospeso che affascina e sorprende.

Vedi Categoria

Immaginate una struttura leggera, sospesa sopra le vestigia di questo monumento del 1892, sostenuta da tre colonne eleganti e un'ascensore che pare sfidare la gravità. Questo nuovo volume cantileverato non è solo un'aggiunta architettonica; è un dialogo visivo tra il solido passato e la trasparente modernità. La base storica, ora trasformata in un hub pubblico che accoglie un lobby, un’auditorium e un giardino pensile, si sposa perfettamente con un ambiente di lavoro flessibile e orientato ai dati.

Il Columbia Building, progettato da Isaac Taylor, era un tempo un faro di ottimismo nel panorama urbano di St. Louis. Troncato nel 1976, ha perso gran parte della sua grandezza, ma ora Fluxwork si propone di riconnettere la comunità con la sua eredità architettonica. Le sue quattro piani inferiori sono dedicati a spazi di lavoro individuali, mentre i tre superiori offrono layout aperti che stimolano la collaborazione. Le aree mezzanine, adiacenti a scale a forbice, fungono da punti di incontro informali.

Materiali e strategie architettoniche delineano un contrasto audace. Un sistema ibrido di acciaio e calcestruzzo sostiene i piani sospesi, mentre i pannelli metallici forati che rivestono l'esterno filtrano la luce del giorno, conferendo un senso di leggerezza. Gli interni, un equilibrio tra struttura a vista e elementi caldi come soffitti in legno, si adattano a esigenze diverse, creando ambienti che possono passare da aperti a intimi con facilità.

Ma non è solo un progetto estetico; Fluxwork adotta un modello di ufficio reattivo alle prestazioni, utilizzando simulazioni comportamentali per ottimizzare le interazioni lavorative. Questo approccio innovativo non solo onora la memoria architettonica di St. Louis, ma propone anche un prototipo per spazi di lavoro adattabili, in continua evoluzione. La giustapposizione tra storia preservata e design sperimentale offre una nuova visione, dove il ricordo culturale si intreccia con il contesto urbano e le condizioni lavorative in cambiamento.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Verona: Autunno 2025 tra Arte e Cultura da Non Perdere

Verona: Autunno 2025 tra Arte e Cultura da Non Perdere

Blog

Quando l’autunno avvolge Verona con i suoi colori caldi e le sue atmosfere incantate, la città si trasforma in un palcoscenico vibrante di creatività e innovazione. L’edizione del 2025 di ArtVerona, giunta ormai alla ventesima edizione, segna un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati d’arte. I musei e le istituzioni locali si uniscono in un dialogo sorprendente, dando vita a mostre ch...

Vedi Categoria

Una delle mostre da non perdere è “CONTEMPORANEO NON-STOP. Il respiro della natura”, ospitata alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. Questa quarta edizione, curata con sensibilità e visione, si concentra sull’elemento terra, evocando l’idea di un principio indefinito che unisce tutte le cose secondo Anassimandro. Gli artisti, tra cui nomi noti come Giorgio Andreotta Calò e Debora Hirsch, utilizzano linguaggi contemporanei, dalla pittura alla scultura, esplorando il rapporto tra natura, memoria e estinzione.

Presso il Palazzo del Capitanio, la mostra TOMORROWS – Folding, Flexing and Expanding invita a riflettere sul corpo come spazio di sperimentazione artistica. Attraverso opere video e installazioni, il percorso espositivo interroga i confini tra il biologico e l’artificiale, proponendo visioni che sfidano le convenzioni classiche di bellezza e identità. Questo progetto, curato da Jessica Bianchera e Domenico Quaranta, celebra la pluralità delle esperienze umane, invitando il pubblico a immaginare futuri inclusivi e fluidi.

La Biblioteca Capitolare si trasforma in un palcoscenico per la mostra “Wounded Words Wounding Words”, che esplora il potere ambivalente del linguaggio. Attraverso opere di artisti contemporanei, il percorso riflette sulla parola come strumento di comunicazione e manipolazione, in un contesto dove storia e memoria si intrecciano. Questo spazio, il più antico in funzione al mondo, diventa il custode di una narrazione che sfida le convenzioni e invita alla riflessione.

Infine, l’Ex Dogana di Fiume ospiterà un’installazione del cileno Enrique Ramírez, che affronta temi di migrazione e memoria. La sua opera, con una performance che coinvolge il pubblico, invita a considerare l’acqua come confine e simbolo di un’identità in movimento. Questo evento non solo arricchisce il panorama artistico autunnale ma stimola anche un dialogo profondo sulle questioni contemporanee.

Non perdere l'opportunità di immergerti nell'arte e nella cultura veronese questo autunno. Ogni mostra offre un’esperienza unica, un’occasione per riflettere, emozionarsi e lasciarsi ispirare dalla potenza dell'arte contemporanea.

Fonte: share.google.

Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo reale

Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo reale

Blog

Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo realeIl Tilt planter, progettato dalla neolaureata Doris Xu del Central Saint Martins, è un vaso innovativo che si muove lateralmente mentre la pianta assorbe acqua. Questo design permette agli utenti di osservare i ritmi di crescita delle loro piante. Xu ha creato Tilt per affrontare il distacco che spesso si verifica tra i propri...

Vedi Categoria

"Volevo sottolineare che le piante non sono solo oggetti decorativi, ma esseri viventi in costante crescita", ha dichiarato Xu. Il vaso è realizzato con due materiali principali: una piastra di alluminio curva e un vaso in terracotta. Quest'ultimo, grazie alle sue qualità porose, favorisce una buona circolazione dell'aria e dell'umidità, essenziale per la crescita delle piante.

Il design minimalista del vaso non distrae dall'essenza della pianta, mentre l'alluminio riflette la bella tonalità arancione della terracotta. Il Tilt planter è dotato di tre pesi sferici di dimensioni diverse che gli utenti possono appendere a una barra centrale. Man mano che la pianta assorbe acqua, il vaso diventa più leggero e si inclina verso il peso, segnalando all'utente che è il momento di annaffiare di nuovo.

Una volta riempito d'acqua, il ciclo ricomincia. Con la crescita della pianta, gli utenti dovranno sostituire i pesi con quelli più pesanti. "Ho voluto utilizzare i pesi per la loro tattilità; tenerli in mano permette di percepire fisicamente quanto è cresciuta la pianta", ha aggiunto Xu. I pesi diventano quindi una visualizzazione del processo di crescita della pianta.

Tilt si unisce a una crescente varietà di dispositivi progettati per migliorare l'interazione delle persone con le piante e gli spazi verdi. Recentemente, l'azienda slovena Bird Buddy ha lanciato una fotocamera AI che documenta la vita degli insetti e degli uccelli nei giardini, mentre lo studio statunitense Moss ha sviluppato un vaso autoirrigante che facilita la coltivazione di piante interne anche per chi non ha esperienza di giardinaggio.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. Louis

Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. Louis

Blog

Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. LouisLo studio di architettura Snøhetta ha recentemente completato una nuova estensione scultorea per Powell Hall, sede della St Louis Symphony Orchestra a St. Louis, USA. Questo intervento non solo ha rinnovato gli interni storici, ma ha anche creato una piazza pubblica che accoglie visitatori e appassionati di musica.

Vedi Categoria

L'estensione, caratterizzata da una serie di forme arcuate, abbraccia il lato del famoso edificio, progettato all'inizio del XX secolo da Rapp & Rapp come cinema, prima di diventare il fulcro della musica sinfonica negli anni '60. Il nuovo spazio si espande verso la strada, incorporando un'area di circolazione, un lobby ampliato, spazi educativi e strutture di servizio.

Secondo Takeshi Tornier, direttore di Snøhetta, "l'espansione non è stata concepita come un'aggiunta, ma come un 'compagno di danza' complementare a Powell Hall, inclinata dolcemente e più piccola nella scala, per preservare il profilo iconico dell'edificio originale".

Inoltre, Snøhetta ha progettato una piazza pubblica che favorisce la programmazione comunitaria e il carpool, guidando i visitatori verso le forme arcuate della nuova struttura, caratterizzata da ampie vetrate incorniciate da una scocca inclinata che si innalza verso l'apice.

Il design dell'edificio trae ispirazione da strumenti musicali; le "finestre arcuate" ricordano il corpo di un violino e "mimano il percorso della bacchetta del direttore d'orchestra". La facciata, realizzata in muratura corbelled, è stata progettata per essere esteticamente gradevole anche durante i mesi invernali, con strati di neve che la adornano.

La nuova estensione non è solo un'opera di architettura, ma anche un progetto di riuso adattivo. Gli interni del teatro sono stati restaurati per migliorare l'accessibilità e le linee di vista, trasformando Powell Hall per soddisfare le esigenze di una sinfonia moderna. Tornier ha sottolineato l'importanza della sostenibilità, evidenziando l'uso di sistemi meccanici all'avanguardia e illuminazione ad alta efficienza.

In sintesi, questa estensione di Snøhetta non solo arricchisce l'esperienza culturale di St. Louis, ma rappresenta anche un esempio di come l'architettura contemporanea può dialogare con la storia.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Dieci motivi per non perdere la Dutch Design Week 2025

Dieci motivi per non perdere la Dutch Design Week 2025

Blog

Immagina di camminare per le strade di Eindhoven, avvolto da un'aura di creatività palpabile, dove ogni angolo racconta una storia e ogni installazione è una finestra su un futuro possibile. La Dutch Design Week 2025, in programma dal 18 al 26 ottobre, promette di essere un'esperienza unica, una celebrazione del design che abbraccia il passato, il presente e le possibilità future. Preparati a scop...

Vedi Categoria

1. Umbra Pavilion di Pauline van Dongen
Una meraviglia architettonica realizzata con heliotex, un tessuto alimentato dal sole. Sotto il suo tendaggio di filati di poliestere riciclato, potrai vivere l'incanto della luce che danza al calar del sole, rivelando un design che sfida le intemperie.

2. Mostra di Laurea della Design Academy Eindhoven
Circa 200 progetti in mostra, realizzati da una generazione di designer che affrontano tematiche ardue come la crisi climatica e la giustizia sociale. Un viaggio attraverso le menti brillanti del domani.

3. Classe del 25
Un'esposizione che celebra il talento di studenti provenienti da università europee, presentando progetti che riflettono il zeitgeist attuale e le ambizioni dei designer di domani.

4. Kruisstraat Design District
Un'esposizione che esplora il concetto di 'interesse essenziale per la cultura olandese', interrogandosi su cosa significhi realmente essere parte di una comunità creativa.

5. In Azione: Kiki & Joost e Amici
Due compleanni in una grande celebrazione, dove arte e design si mescolano in un vivace parco giochi creativo, presentando opere audaci e tappeti di esperimenti.

6. Workshop Wanted di Teun Zwets
Un progetto che denuncia le difficoltà degli artigiani indipendenti nel trovare spazi di lavoro accessibili, carico di ironia e provocazione.

7. Gaza Travel Agency
Un'agenzia di viaggio speculativa che porta alla luce il diritto al ritorno dei palestinesi, un'iniziativa che utilizza il design come strumento di giustizia e dignità.

8. Redesigning Design Weeks
Un ciclo di eventi che mette in discussione l'impatto sociale ed ambientale delle settimane del design, invitando a riflettere su come queste manifestazioni possano connettersi meglio con le città che le ospitano.

9. Show Not Show
Un'esposizione che esplora la fase concettuale nel design, un invito a comprendere il processo creativo prima che il prodotto finale prenda forma.

10. Forward Furniture
Una mostra dedicata al design di mobili futuristico, con partecipazioni internazionali che promettono di stupire e ispirare.

La Dutch Design Week 2025 non è solo un evento, è un'esperienza da vivere, un invito a riflettere e a immaginare. Non perderti questa opportunità di essere parte di qualcosa di straordinario!

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Architettura e Intelligenza Artificiale: Un Nuovo Inizio per il Design

Architettura e Intelligenza Artificiale: Un Nuovo Inizio per il Design

Blog

In un mondo dove le sfide si accavallano come nuvole tempestose, l'architettura si presenta come un faro di stabilità. Ogni edificio racconta una storia, un frammento della nostra esistenza, destinato a resistere al tempo. Ma quale è il prezzo di questa eternità? Gli architetti, custodi di questa arte, si trovano spesso a fronteggiare un sistema che richiede loro di essere al contempo rapidi, econ...

Vedi Categoria

La verità è che il design non è un gioco da ragazzi. Non è un semplice atto di creatività, ma una battaglia quotidiana contro la superficialità di chi crede che chiunque possa costruire un sogno. Ogni progetto richiede tempo, sudore e, sopra ogni cosa, un rispetto profondo per le persone che vivranno e lavoreranno in quegli spazi. Tuttavia, la pressione di budget ristretti e scadenze serrate può portare a compromessi dolorosi, dove la salute dell'architetto e l'integrità del progetto possono essere messe in discussione.

Ma ecco che l'intelligenza artificiale entra in scena, come un alleato silenzioso e potente. Attraverso algoritmi intelligenti e strumenti di progettazione avanzati, l'AI offre nuove opportunità per ottimizzare il processo creativo. Può ridurre i tempi di realizzazione, migliorare la precisione e, in ultima analisi, elevare la qualità del design. Non si tratta solo di lavorare più velocemente, ma di lavorare meglio, di riscoprire il valore intrinseco del nostro lavoro e di restituire all'architettura il suo giusto prestigio.

In questo momento cruciale per il nostro settore, è fondamentale abbracciare l'innovazione senza dimenticare la nostra missione: creare spazi che migliorano la vita delle persone. È così che possiamo rompere il ciclo di sacrifici e ristabilire il legame tra design e società, riscoprendo il vero valore di ciò che costruiamo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi Urbani

Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi Urbani

Blog

Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi UrbaniNegli ultimi anni, le città hanno visto un'evoluzione significativa nella pianificazione e gestione degli spazi urbani. Mentre le normative si fanno più rigorose, il rischio è che i centri urbani perdano il loro carattere unico e accogliente, diventando eccessivamente ordinati e sterilizzati. Per contrastare questa tendenza, nascono iniziati...

Vedi Categoria

Una delle manifestazioni più significative è il festival Concéntrico, che si tiene a Logroño, in Spagna. Questo evento internazionale, giunto alla sua decima edizione, si propone come un laboratorio di innovazione urbana. Attraverso installazioni artistiche e architettoniche, Concéntrico stimola il dialogo tra la realtà urbana attuale e le potenzialità future delle città.

La pubblicazione del libro Concéntrico: Urban Innovation Laboratory segna un traguardo importante, offrendo una panoramica di un decennio di design urbano e trasformazione collettiva. Questa opera è accompagnata da un tour internazionale che mira a condividere le esperienze e le intuizioni raccolte nel corso degli anni.

In un mondo dove la progettazione urbana si fa sempre più complessa, eventi come Concéntrico rappresentano un faro di speranza e creatività, invitando le comunità a partecipare attivamente alla ridefinizione dei propri spazi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Scopri le Dimore di Scarpa, Sottsass e Pastor a Venezia: Un Viaggio nel Design

Scopri le Dimore di Scarpa, Sottsass e Pastor a Venezia: Un Viaggio nel Design

Blog

Tre Case di Scarpa, Sottsass e Pastor Aprono a Venezia al Grande PubblicoQuest'autunno, la Venice Design Biennale offre un'opportunità unica: la visita a dimore private di design nel cuore di Venezia, accessibili al pubblico per la prima volta. Queste case, progettate da maestri come Carlo Scarpa, Ettore Sottsass e Valeriano Pastor, raccontano storie di creatività e innovazione.

Vedi Categoria

Casa Pastor: Un Esempio di Funzionalità e Design

Situata in zona Ca’ Zacco, Casa Pastor si sviluppa su tre piani, caratterizzati da volumi verticali che si stratificano in un gioco architettonico unico. Ristrutturata tra il 1964 e il 1965, questa casa riflette il contesto culturale vibrante di Venezia, con spazi funzionali e dettagli pensati per ottimizzare l'abitare quotidiano. I colori arancione e verde, tipici della tradizione veneziana, si mescolano con il bianco delle finiture in pietra d'Istria, creando un'atmosfera accogliente e raffinata.

Casa Balboni: Un Gioiello di Carlo Scarpa

Accessibile da un cortile, Casa Balboni presenta una facciata in cemento grigio che nasconde un interno sorprendente. Realizzata tra il 1964 e il 1968, la dimora si apre su una terrazza affacciata sul Canal Grande, con spazi interni che esaltano la luce naturale e la bellezza dei materiali. Qui, Scarpa ha saputo valorizzare ogni angolo, creando un ambiente elegante e funzionale, perfetto per accogliere artisti e intellettuali.

Casa Sottsass: Un Ritorno al Moderno

In una dimora storica del Seicento, Ettore Sottsass ha progettato un interno che sfida il tempo. Con colori audaci e forme geometriche, Casa Munari diventa un rifugio dove il moderno si fonde con il passato. Ogni elemento è studiato per creare uno spazio unico, dove il design diventa arte.

Non perdere l'occasione di visitare queste straordinarie abitazioni e scoprire il loro fascino. Prenota la tua visita e immergiti nella bellezza del design veneziano!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'

Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'

Blog

Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'La mostra di Colin Knight, intitolata 'Hero's Wreck', si svolge presso la Superhouse Gallery di New York e offre un'esplorazione profonda dei legami complessi tra il design del dopoguerra e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso una collezione di mobili concettuali, Knight usa materiali e simboli legati al conflitto per raccontare una st...

Vedi Categoria

In particolare, la sua Pilot's Seat reading chair trae ispirazione dal prototipo della sedia glider degli Eames, evidenziando come il design possa romanticizzare l'orrore della guerra. Le opere esposte sono funzionali, una scelta deliberata di Knight per superare i confini del tradizionale spazio espositivo.

Un elemento chiave della mostra è rappresentato da pannelli di pelle che tracciano il racconto concettuale. Knight sottolinea come il design rifletta sempre il contesto sociale e storico, mettendo in evidenza il modo in cui la produzione di mobili è stata influenzata dalle capacità di produzione acquisite durante la guerra.

La mostra non si limita a esplorare l'estetica, ma invita a riflettere su come il design possa narrare storie di umanità e conflitto. Con pezzi come una lampada a sospensione a forma di ala e una sedia che ricorda un salvagente, Knight ci porta a considerare il romanticismo della guerra e le sue implicazioni.

Colin Knight afferma: "Il design e la guerra sono interconnessi in modi che spesso non consideriamo. Le storie che raccontiamo attraverso i nostri oggetti possono influenzare la nostra percezione della storia". 'Hero's Wreck' è un invito a riflettere sul passato e su come le cicatrici della guerra continuino a plasmarci.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Rivoluzione Architettonica: L'Impatto dei Progetti di Barreca e La Varra a Milano

Rivoluzione Architettonica: L'Impatto dei Progetti di Barreca e La Varra a Milano

Blog

Rivoluzione Architettonica: L'Impatto dei Progetti di Barreca e La Varra a MilanoMilano, una città in continua evoluzione, si trova al centro di un cambiamento architettonico che promette di ridefinire il suo paesaggio urbano. Gli architetti Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra sono i protagonisti di questa trasformazione, portando avanti una visione che va oltre la mera costruzione. La loro fil...

Vedi Categoria

La Cura delle Opere Architettoniche

Per Barreca e La Varra, gli edifici non sono semplici strutture; sono entità vive, che richiedono attenzione e cura anche dopo la loro realizzazione. "Li sentiamo nostri, come fossero figli", affermano, sottolineando l'importanza di seguire l'evoluzione delle opere nel tempo. Questo approccio si rivela essenziale, specialmente nel campo del social housing, dove il benessere delle comunità è al centro del progetto.

Dalla Visione alla Realtà: Progetti Chiave

Recentemente, lo studio ha completato la Cittadella dello Sport a Tortona, un'opera che non solo offre spazi sportivi, ma si integra anche armoniosamente nel tessuto urbano circostante. Questo progetto è solo uno dei tanti esempi di come la rigenerazione urbana possa trasformare aree dismesse in spazi vitali e dinamici.

Attualmente, il Nuovo Policlinico di Milano è in fase di completamento, rappresentando un altro passo fondamentale nella visione di Barreca e La Varra per una Milano più inclusiva e attenta alle esigenze della popolazione.

Progetti Smarriti: Un Patrimonio da Rivalutare

La recente monografia dello studio, intitolata Il superfluo e il necessario. Architetture di Barreca & La Varra, dedica spazio ai progetti irrealizzati, permettendo di riflettere su un patrimonio spesso trascurato. "Fanno parte della nostra memoria", affermano, evidenziando come anche le idee non realizzate contribuiscano alla crescita e all'evoluzione del loro lavoro.

Riflessioni sulla Rigenerazione Urbana

Le sfide della rigenerazione urbana sono molteplici e complesse. Barreca e La Varra riconoscono che il cambiamento non riguarda solo gli edifici, ma anche le comunità e i processi sociali. La loro esperienza dimostra che ogni progetto deve considerare le dinamiche locali e le esigenze abitative contemporanee, affinché la rigenerazione sia autentica e sostenibile.

Conclusioni: Un Futuro Sostenibile

In un'epoca in cui l'architettura deve rispondere a sfide globali e locali, il lavoro di Barreca e La Varra rappresenta un faro di innovazione e responsabilità. Con una visione che abbraccia il passato, il presente e il futuro, questi architetti sono determinati a lasciare un segno indelebile nella storia di Milano.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Comelit: Innovazione e Sostenibilità nel Design Domestico

Comelit: Innovazione e Sostenibilità nel Design Domestico

Blog

Comelit: Innovazione e Sostenibilità nel Design DomesticoNel mondo moderno, una casa domotica rappresenta un passo fondamentale verso una vita più comoda e sostenibile. Per questo motivo, EuroMilano ha scelto di collaborare con Comelit Group SpA, un leader internazionale nel settore della tecnologia per la casa. Fondata nel 1956, Comelit si distingue per la progettazione e realizzazione di sistemi...

Vedi Categoria

I prodotti Comelit sono progettati per adattarsi a ogni esigenza abitativa, garantendo un utilizzo facile, pratico ed efficiente. Grazie all’innovazione tecnologica, Comelit contribuisce a rendere le residenze di Feel UpTown non solo più intelligenti ma anche più sostenibili.

Essere parte di un progetto come Uptown District significa abbracciare un ecosistema abitativo orientato al benessere delle persone, dove ogni elemento è pensato per migliorare la qualità della vita. La sinergia tra design e tecnologia si traduce in un ambiente che guarda al futuro, con un focus sul comfort e sulla sicurezza degli abitanti.

Per ulteriori informazioni sui prodotti e le soluzioni domotiche di Comelit, visita il loro sito ufficiale o contattali direttamente:

Comelit Group S.p.A.
Via Don Arrigoni, 5 – 24020 Rovetta S. Lorenzo (BG) Italy
Telefono: +39 0346 750 011

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.fuorisalone.it.

Il Giardino del Redentore: Un Eden Monastico Riscoperto a Venezia

Il Giardino del Redentore: Un Eden Monastico Riscoperto a Venezia

Blog

Il Giardino del Redentore: Un Eden Monastico Riscoperto a VeneziaIl Giardino del Redentore a Venezia ha finalmente riaperto le sue porte dopo un attento restauro, regalando alla città un angolo di tranquillità e bellezza. Situato sull'isola della Giudecca, questo giardino, un tempo riservato ai frati minori cappuccini, è stato oggetto di un intervento botanico e architettonico che ha saputo rispet...

Vedi Categoria

Chi arriva a Venezia dalla laguna, non può immaginare la meraviglia che si cela dietro la facciata palladiana della chiesa del Santissimo Redentore. Dopo secoli di chiusura e il devastante evento dell'acqua granda del 2019, il giardino è tornato alla comunità grazie alla Venice Gardens Foundation e alla visione della comunità francescana. Questo luogo non è solo un giardino, ma un vero e proprio spazio di meditazione e riflessione.

Adele Re Rebaudengo, presidente della Venice Gardens Foundation, sottolinea l'importanza di restaurare un giardino come atto culturale e spirituale: “Restituire un luogo alla comunità urbana è fondamentale per creare spazi di incontro e ispirazione.” Il Giardino del Redentore incarna questa filosofia, proponendosi come un rifugio di pace interiore, in perfetta armonia con la natura.

Il restauro ha visto la piantumazione di circa 2.500 piante, tra cui cipressi, ulivi ed erbe officinali, secondo un progetto studiato da Paolo Pejrone. Un pergolato a forma di croce, realizzato con travi in castagno, ospita rose, glicini e viti, ripristinando la tradizione dell’orto-giardino monastico. Inoltre, il giardino mantiene un’anima produttiva con orti e un apiario, i cui frutti vengono utilizzati nel caffè interno, in linea con le antiche ricette conventuali.

Il restauro ha coinvolto anche gli edifici annessi, creando spazi per mostre tematiche e cappelle di meditazione, preservando l’essenza del luogo. La “sacca est”, un giardino ottocentesco affacciato sulla laguna, offre un punto panoramico ideale per osservare il tramonto, un invito a fermarsi e riconnettersi con la propria interiorità.

Il Giardino del Redentore rappresenta non solo un ecosistema complesso e delicato, ma anche un simbolo di sostenibilità e responsabilità verso la comunità e i visitatori. In un mondo che corre, questo giardino ci ricorda l’importanza di trovare momenti di pace e riflessione. È un luogo dove il tempo sembra fermarsi, permettendo di riscoprire il valore della bellezza e della spiritualità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina

Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina

Blog

Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina Dal 14 settembre al 30 novembre 2025, il Pavilion 13 di Kyiv ospita l'installazione di Ai Weiwei, intitolata Three Perfectly Proportioned Spheres and Camouflage Uniforms Painted White. Questo imponente progetto, commissionato da RIBBON International, rappresenta una risposta artistica al conflitto in corso in Ucraina...

Vedi Categoria

L'installazione è composta da tre sfere matematicamente precise, avvolte in uniformi camouflage dipinte di bianco, realizzate a mano dall'artista e dal suo team. L'opera si propone non solo come scultura, ma anche come forte dichiarazione politica, riflettendo sulla dissonanza cognitiva tra ordine e caos, armonia e guerra.

Ai Weiwei trae ispirazione da Leonardo da Vinci e dalla sua opera De Divina Proportione, utilizzando la precisione matematica delle sfere per rappresentare l'umanesimo rinascimentale, mentre gli abiti camouflage simboleggiano il conflitto attuale. La contrapposizione tra questi elementi invita a riflettere sul ruolo dell'arte in tempi di guerra.

Questa installazione rappresenta l'evoluzione del lavoro di Ai Weiwei, in particolare rispetto alla sua precedente opera Five Raincoats Holding a Star, dove il tema della protezione era legato agli elementi naturali. Oggi, il tessuto camouflage affronta i pericoli creati dall'uomo, rendendo l'installazione ancora più pertinente nel contesto attuale.

Il Pavilion 13, ristrutturato nel 2025 da FORMA e RIBBON International, diventa una piattaforma temporanea per l'arte e la cultura, mentre le sue pareti di vetro permettono a tutti di osservare questa potente opera dall'esterno, fungendo da costante promemoria della situazione presente nel paese.

L'installazione di Ai Weiwei è senza dubbio una manifestazione della sua continua dedizione a temi di protezione, visibilità e simbolismo politico, e sarà visibile fino alla fine di novembre 2025.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

B-One: L'Ufficio Sostenibile di Berlino Firmato CF Møller

B-One: L'Ufficio Sostenibile di Berlino Firmato CF Møller

Blog

Il B-One Office Building, situato all'ingresso del quartiere City-West di Berlino, è una creazione che rappresenta l'architettura aziendale del futuro. Progettato dallo studio CF Møller, questo edificio di 11 piani non solo si distingue per il suo design moderno, ma incarna anche un forte impegno verso la sostenibilità ambientale. Con una superficie di 19.000 m², il B-One è un esempio di come l'ar...

Vedi Categoria

La struttura si trova all'incrocio tra il Landwehrkanal e la Corneliusbrücke, diventando un punto di riferimento architettonico nella zona. Realizzato con materiali come vetro e cemento, il progetto del B-One è stato pensato per integrarsi armoniosamente con l'ambiente circostante, grazie anche al lavoro dei paesaggisti SINAI Landschaftsarchitekten.

Con un focus particolare sulla sostenibilità, l'edificio ha ottenuto la certificazione DGNB Platinum, riconoscendo il suo impegno verso pratiche ecocompatibili. Inoltre, il team di progettazione ha collaborato con esperti in ingegneria e consulenti per garantire l'efficienza energetica e il comfort degli spazi interni.

La realizzazione del B-One segna una tappa fondamentale nel panorama architettonico di Berlino, dimostrando che l'innovazione e la responsabilità ambientale possono andare di pari passo. Questo edificio non è solo un luogo di lavoro, ma un simbolo di un futuro più verde e sostenibile.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Magia di una Mini-Casa: Un Viaggio tra Colori e Design

La Magia di una Mini-Casa: Un Viaggio tra Colori e Design

Blog

Immaginate una mini-casa di 45 mq, un piccolo mondo che sembra uscito da un cartone animato degli anni '90, dove i colori danzano e il design gioca con la fantasia. Progettata da Zyva Studio e situata a Saint-Ouen, questa casa è una vera e propria opera d’arte abitativa. Qui, ogni angolo racconta una storia, ogni dettaglio è pensato per sorprendere e piacere.

Vedi Categoria

La protagonista indiscussa è una scala scultorea, dipinta in un azzurro che ricorda le acque di una piscina estiva. Non è solo un elemento funzionale, ma il cuore pulsante di questo spazio, che organizza in modo armonioso la cucina, il soggiorno e la zona notte. La scala, con la sua forma fluida e leggera, guida il visitatore attraverso un percorso di forme e colori, rendendo l’esperienza domestica unica e memorabile.

La cucina, realizzata in acciaio inox, è volutamente semplice ma efficace. I volumi netti e il piano continuo si contrappongono alle manopole “spinose”, un omaggio al mondo ludico dei videogiochi. Di fronte, un divano arancione, morbido e accogliente, insieme a una libreria a griglia dello stesso colore, creano un contrasto vivace con il grigio del pavimento in cemento levigato. L’armonia visiva è palpabile, ogni elemento è studiato per incastrarsi perfettamente senza l’ingombro di muri superflui.

La zona notte, invece, è un rifugio di tranquillità, grazie all’uso del vetrocemento che offre un gioco di luci e ombre, consentendo di mantenere la privacy senza rinunciare alla luminosità. È un richiamo contemporaneo alla storica Maison de Verre di Pierre Chareau, un esempio di come il design possa unire funzionalità e bellezza. Il bagno segue la stessa filosofia: un box ceramico verde, uno specchio tondo arancione e rubinetteria in acciaio che sfida la convenzionale estetica degli spazi ristretti.

Questa mini-casa non è solo un esperimento di design, ma un manifesto della cultura visiva. I rimandi ai cartoni animati, da Roger Rabbit a Space Jam, si mescolano con un approccio pragmatico che punta alla semplicità e all’efficacia. Gli arredi su misura, pur eccentrici, mantengono il giusto equilibrio tra funzionalità e carattere. Qui, l’ordine non è imposto dai cassetti, ma orchestrato da una regia che racconta la casa e i suoi spazi.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Norman Foster: 90 Anni di Visioni e Innovazioni nell'Architettura

Norman Foster: 90 Anni di Visioni e Innovazioni nell'Architettura

Blog

Nel vasto panorama dell'architettura contemporanea, il nome di Norman Foster risuona come un faro di innovazione e visione. A 90 anni, questo straordinario architetto non ha perso la sua energia, anzi, continua a ispirare generazioni con le sue idee audaci. Originario di Manchester, Foster ha iniziato il suo viaggio professionale in circostanze umili, ma con una determinazione che lo ha portato a ...

Vedi Categoria

La sua carriera prende forma in un piccolo studio, un monolocale condiviso con la moglie, e cresce fino a diventare Foster+Partners, un gigante del design con uffici in 12 paesi e oltre 2500 dipendenti. Progetti come il Millennium Bridge a Londra e il Reichstag a Berlino non sono semplici opere architettoniche; sono manifesti di come la progettazione possa migliorare la qualità della vita e promuovere la sostenibilità.

Foster non si limita a progettare edifici; egli crea spazi che raccontano storie e promuovono l'interazione sociale. La sua visione va oltre il presente; è un architetto che guarda al futuro, esplorando anche come l'intelligenza artificiale possa trasformare il modo in cui concepiamo gli spazi. “La dimensione umana”, afferma, “è insostituibile”. Questo approccio, che fonde tecnologia e sensibilità umana, è ciò che rende il suo lavoro così unico e rilevante.

Oggi, con 95 progetti in corso in 49 città, Foster continua a essere una fonte di ispirazione. Il suo consiglio ai giovani architetti è chiaro: “Accettate qualsiasi progetto che vi offra l’opportunità di innovare”. Un invito a non temere il fallimento, ma a vedere ogni esperienza come un passo verso la crescita personale e professionale.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.ad-italia.it.

Un Nuovo Spazio Sacro: La Chiesa della Santa Trinità e il Rifugio per la Comunità

Un Nuovo Spazio Sacro: La Chiesa della Santa Trinità e il Rifugio per la Comunità

Blog

Nel cuore pulsante di Kyiv, dove la storia e la modernità si intrecciano, si erge un progetto audace e visionario: la Chiesa della Santa Trinità, concepita dallo studio Aranchii Architects. Un luogo sacro che trascende la sua funzione tradizionale, integrando un rifugio antiaereo all'interno della sua struttura. L'architettura diventa, così, non solo un'espressione estetica ma anche un atto di res...

Vedi Categoria

La chiesa, con una superficie di 812 metri quadrati, si destina alla comunità greco-cattolica ucraina dell'Obolon, un quartiere che ha subito le conseguenze della guerra. La sua costruzione, prevista per il 2026, è un segno di determinazione in un contesto di incertezze. "Desideriamo creare uno spazio sacro contemporaneo che serva la comunità nella vita quotidiana", afferma Dmytro Aranchii, il principale architetto, esprimendo una visione che va oltre le semplici funzioni religiose.

Il rifugio antiaereo, incorporato nel design, è pensato per garantire comfort e dignità, con spazi luminosi, ventilazione e servizi igienici, offrendo un senso di appartenenza. "Non è solo un bunker, ma un luogo dove le persone possono sentirsi sicure e accolte", continua Aranchii. Questo approccio umano all'architettura rappresenta una risposta alle nuove esigenze della società ucraina, dove la sicurezza è diventata una priorità.

La chiesa non è solo un rifugio ma anche un'opera d'arte architettonica, che si ispira alla tradizione delle chiese ucraine, mantenendo un piano a croce e un altare rivolto a est. Tuttavia, in un tocco di modernità, le sue ali saranno realizzate a diverse altezze, creando una silhouette ondulata che richiama le architetture di Frei Otto e Antoni Gaudí. Un paesaggio pubblico di quasi 5.400 metri quadrati circonderà la chiesa, offrendo uno spazio per eventi e momenti di tranquillità.

Aranchii Architects vede nella progettazione non solo una forma di espressione estetica, ma un mezzo per sostenere le comunità in difficoltà. "Continuare a progettare è un atto di fede nel futuro", afferma Aranchii, riaffermando l'importanza di costruire e preservare l'identità, anche nei momenti più sfidanti.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Eindhoven e il Design: Dove il Futuro Prende Forma

Eindhoven e il Design: Dove il Futuro Prende Forma

Blog

Nel cuore dell’Olanda, Eindhoven si erge come un faro di creatività e innovazione, un luogo dove il design non è solo un mestiere, ma una filosofia di vita. Ogni ottobre, la città si trasforma in un laboratorio vivente, accogliendo la Dutch Design Week (DDW), un evento che celebra la bellezza della collaborazione e l'immaginazione senza confini. Quest’anno, con oltre 2.500 designer coinvolti, l’at...

Vedi Categoria

La DDW, giunta alla sua 25esima edizione, è molto più di una semplice esposizione; è un palcoscenico dove le idee si intrecciano, si confrontano e si trasformano in prototipi. Tutto ciò avviene sotto il tema ‘Passato, Presente, Possibile’, un invito aperto a riflettere sul percorso compiuto e sulle future possibilità del design. I visitatori si troveranno immersi in un caleidoscopio di installazioni, mostrando come il design possa influenzare la società in modi inaspettati, dall’innovazione tecnologica alla sostenibilità.

Ma cos’è che rende la DDW così speciale? È l’energia pulsante che si percepisce ad ogni angolo, un miscuglio di sperimentazione e tradizione, dove giovani talenti e designer affermati collaborano per dare vita a progetti che non solo commentano il mondo, ma che agiscono al suo interno. Questo dialogo intergenerazionale è fondamentale per mantenere viva la fiamma del design, unendo l'urgenza dei giovani con la saggezza di chi ha già tracciato un percorso.

In un contesto in continua evoluzione, Eindhoven si impegna a proteggere il suo battito creativo. L'iniziativa ‘Design Development Eindhoven’ nasce con l'obiettivo di garantire che i designer possano continuare a vivere e lavorare nella città, senza essere sopraffatti dall'espansione tecnologica. Perché la creatività non è solo un elemento decorativo; è essenziale per la qualità della vita.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Due Grandi Tetti Che Si Incontrano: Design Residenziale Giapponese

Due Grandi Tetti Che Si Incontrano: Design Residenziale Giapponese

Blog

Due Grandi Tetti Che Si Incontrano / KOMINORU DesignIl progetto residenziale "Due Grandi Tetti Che Si Incontrano", realizzato dall'architetto giapponese KOMINORU Design, rappresenta una fusione unica di estetica e funzionalità. Situato in una zona densamente popolata vicino a una stazione, questa casa è progettata per ospitare due famiglie, genitori e figli, su un'area di 250 m².

Vedi Categoria

Un elemento distintivo di questo progetto è la struttura a due piani che, grazie ai suoi eaves bassi, riesce a creare un aspetto simile a quello di un edificio a un solo piano. Questa soluzione architettonica non solo ottimizza lo spazio, ma offre anche un senso di intimità e connessione tra le famiglie.

Le immagini di Yohei Shirai catturano perfettamente l'essenza di questo progetto, mostrando come i tetti, in un abbraccio architettonico, uniscano i due spazi abitativi. L'uso di materiali sostenibili e tecnologie moderne è un altro aspetto fondamentale del design, che si allinea con le attuali tendenze nel campo dell'architettura residenziale.

Per ulteriori dettagli e immagini, visita l'articolo completo su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Il Parquet a Spina di Pesce: Eleganza e Versatilità nelle Varianti Italiana, Francese e Ungherese

Il Parquet a Spina di Pesce: Eleganza e Versatilità nelle Varianti Italiana, Francese e Ungherese

Blog

Nel cuore di ogni dimora, il pavimento racconta storie. E cosa c'è di più affascinante del parquet a spina di pesce? Questa tipologia di posa non è solo una scelta estetica, ma un vero e proprio linguaggio architettonico che conferisce alla casa un'anima. Con le sue geometrie sinuose e il fascino del legno naturale, il parquet a spina di pesce si rivela una soluzione sofisticata, capace di incanta...

Vedi Categoria

La posa a spina di pesce, con le sue varianti italiana, francese e ungherese, offre un ventaglio di possibilità che si adattano perfettamente a stili e atmosfere diverse. La spina italiana, con la sua eleganza classica, risulta perfetta per ambienti tradizionali, mentre la variante francese, più aperta e dinamica, si presta a contesti contemporanei e minimalisti. Infine, la spina ungherese, con il suo disegno articolato, regala un tocco di originalità e ricercatezza.

Ogni essenza di legno porta con sé delle peculiarità: il rovere, forte e resistente, è l'alleato perfetto per la posa a spina di pesce, capace di esaltare la bellezza intrinseca di ogni listello. Ma attenzione, perché la scelta del formato e dello schema di posa può influenzare non solo l'estetica, ma anche la praticità e la manutenzione del pavimento. Con un occhio sempre attento ai dettagli, è possibile creare ambienti che raccontano la propria storia attraverso il calore e l'eleganza del legno.

Non dimentichiamo i vantaggi: la geometria a spina di pesce non solo cattura lo sguardo, ma può anche ampliare visivamente gli spazi, rendendoli più vivaci e accoglienti. Tuttavia, è importante considerare anche gli svantaggi, come lo sfrido maggiore e i costi di installazione più elevati, che richiedono una manodopera specializzata.

In conclusione, il parquet a spina di pesce si presenta come una scelta intramontabile, capace di arricchire ogni ambiente con il suo fascino e la sua eleganza. Che si tratti di una casa classica o di una moderna residenza, questo pavimento in legno farà sempre la sua figura, portando con sé il calore e la naturalezza che solo il legno sa offrire.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.cosedicasa.com.

Partecipa a Solar & Storage Italia 2025: L'Evento Imperdibile per il Settore Energetico

Partecipa a Solar & Storage Italia 2025: L'Evento Imperdibile per il Settore Energetico

Blog

Solar & Storage Italia 2025: L'Evento da Non Perdere! Il 8-9 ottobre 2025, Verona ospiterà la fiera Solar & Storage Italia, un evento imperdibile per tutti coloro che lavorano nel settore dell'energia solare e dell'accumulo. Con oltre 3.000 partecipanti, tra cui installatori, sviluppatori e fornitori di energia, questa fiera rappresenta un'opportunità unica per scoprire le ultime innovazioni e so...

Vedi Categoria

Perché Partecipare?

Solar & Storage Italia offre un ingresso gratuito e l'accesso a oltre 100 espositori che presenteranno tecnologie innovative come moduli fotovoltaici, inverter e sistemi di accumulo. Non perdere l'occasione di incontrare esperti del settore e scoprire nuovi prodotti dal vivo!

Conferenze e Networking

Il programma include keynote ispiratori e oltre 150 relatori esperti che condivideranno case study pratici. Sarà anche un'ottima occasione per fare networking con partner strategici e installatori di tutta Italia, creando relazioni che possono portare a future collaborazioni.

Incontra le Startup del Settore

Non perdere l'opportunità di incontrare più di 30 startup visionarie che stanno guidando la transizione energetica. Potrai creare contatti preziosi e scoprire soluzioni innovative che stanno cambiando il panorama energetico.

Scarica l'App dell'Evento

Rimani sempre aggiornato grazie alla nostra app ufficiale, dove potrai consultare l'agenda, esplorare l'elenco degli espositori e organizzare meeting in modo semplice e veloce.

Prenota il Tuo Biglietto Gratuito!

Non perdere tempo! Prenota subito il tuo biglietto gratuito per Solar & Storage Italia e preparati a vivere un'esperienza unica nel mondo dell'energia solare e dell'accumulo.

Visita il nostro sito per maggiori informazioni e prenota ora!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Rovigo e Polesine: Un Viaggio tra Architetture Sconosciute

Rovigo e Polesine: Un Viaggio tra Architetture Sconosciute

Blog

In un angolo d'Italia dove il tempo sembra fermarsi, Rovigo e il Polesine si presentano come un palcoscenico di architetture straordinarie, pronte a svelare storie inaspettate. Qui, il barocco si fonde con il cemento moderno, mentre il Delta del Po offre scenari naturali che raccontano di fragili equilibri. Questo itinerario architettonico ci invita a esplorare cinque tappe, ognuna con una sua ani...

Vedi Categoria

La Rotonda, simbolo indiscusso di Rovigo, è un vero e proprio gioiello che si erge maestoso tra il Cinquecento e il Seicento. Progettata da Francesco Zamberlan, allievo di Palladio, la sua bellezza esterna è un inno alla sobrietà, mentre l'interno esplode in una sinfonia di colori e forme, un contrasto che lascia senza fiato. Le 33 tele e l'affresco che riveste il soffitto raccontano di un'epoca in cui l'arte religiosa raggiungeva apici di straordinaria bellezza.

Procedendo verso il Giardino Botanico di Porto Caleri, ci troviamo immersi in un paradiso naturale, dove l'architettura del paesaggio si fa custode di biodiversità. Questo giardino, frutto di un progetto che unisce didattica e sostenibilità, ci invita a percorrere sentieri che si snodano tra pinete e zone umide, offrendoci la possibilità di comprendere e apprezzare l'importanza della natura.

Un altro gioiello è la Chiesa della Beata Vergine del Rosario, realizzata da Maria Letizia Panajotti negli anni '70. La sua forma a spirale in cemento grezzo si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante, mentre la luce filtra attraverso oblò che creano un gioco di ombre e luci all'interno, donando vita e spiritualità a questo spazio sacro.

Dirigendoci verso l'ecomuseo Icarus, scopriamo un esempio di riutilizzo creativo. Questo museo all'aperto, sorto dal recupero di un padiglione della Biennale di Venezia, ci racconta la storia della via Popilia, un antico percorso romano. La struttura in acciaio corten si inserisce nel contesto industriale di Corbola, dimostrando come l'architettura possa dare nuova vita a spazi dimenticati.

Infine, la piazza Jerry Masslo, progettata dal G124 di Renzo Piano, rappresenta un ambizioso tentativo di rigenerazione urbana. Questo spazio, concepito per favorire l'incontro e la socialità, trasforma un vuoto urbano in un luogo di convivialità, dove la comunità può ritrovarsi e interagire. La presenza della chiesa di Santa Maria delle Rose, con il suo design contemporaneo, completa questo quadro di innovazione e bellezza.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.elledecor.com.

Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in Architettura

Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in Architettura

Blog

Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in ArchitetturaSituato a Rosenheim, in Germania, il Workshop con Tre Cortili è un progetto architettonico che combina innovazione e inclusione sociale. Realizzato dagli studi Opposite Office, studio lot e hanfstingl architekten, questo workshop di 10.000 m² offre 120 posti di lavoro per persone con disabilità, integrando un centro di supporto che ...

Vedi Categoria

Il progetto, completato nel 2025, è caratterizzato da spazi luminosi e accoglienti, pensati per attività come la lavorazione del legno, la metallurgia e la distruzione di documenti. Ogni area è concepita per garantire un ambiente di lavoro stimolante e socialmente responsabile.

La sostenibilità è un aspetto centrale di questo progetto, realizzato con materiali eco-compatibili come legno, acciaio e cemento. I progettisti hanno messo in atto soluzioni tecnologiche avanzate per ottimizzare l'efficienza energetica e il comfort degli utenti.

Questo workshop rappresenta un esempio eccellente di come l'architettura possa contribuire al benessere sociale, creando spazi non solo funzionali ma anche inclusivi. La sinergia tra design e responsabilità sociale si riflette nella cura dei dettagli e nella pianificazione attenta degli spazi.

Per ulteriori dettagli sul progetto, visita il sito di ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Il Padiglione Ritmico di DL Atelier: Un Viaggio tra Bambù e Fiume

Il Padiglione Ritmico di DL Atelier: Un Viaggio tra Bambù e Fiume

Blog

Nel cuore della provincia di Guangdong, in Cina, un padiglione si snoda come un poema visivo tra le fronde di un boschetto di bambù e il dolce scorrere del fiume Tiegang. Il Floral Wander Loop di DL Atelier è molto più di una semplice struttura; è un racconto architettonico che si ispira ai ‘Sedici Piaceri della Vita in Huizhou’ del poeta Su Shi. Qui, ogni curva e ogni spazio raccontano una storia...

Vedi Categoria

Organizzato in un lungo anello che segue il corso del fiume e la viabilità circostante, il padiglione non è un ostacolo, ma un interfaccia spaziale che favorisce l’incontro tra l’uomo e l’ambiente. Le sue moduli, realizzati in acciaio corten, si elevano sopra il suolo, creando un passaggio permeabile che invita la luce e la pioggia a danzare all’interno, mentre le forme si alternano in un ritmo di compressione e rilascio.

Attraverso quattro episodi spaziali - Pleasant, Powerless, Serendipitous e Expansive - il visitatore è guidato in un viaggio che evoca le varie fasi della vita di Su Shi. Si inizia con un piazzale d’ingresso che, con la sua pavimentazione in ghiaia e bordi di bambù, accoglie dolcemente, preparando l’anima a ciò che verrà. Poi, un corridoio di acciaio corten si stringe in un abbraccio, dove la luce filtra attraverso aperture sottili, rendendo ogni passo un momento di riflessione.

Alla fine del percorso, un padiglione circolare ospita un’installazione floreale dell’artista Chen Zhuo. Un omaggio alla natura, dove l’acciaio inossidabile riflette il mondo esterno, mentre una luce zenitale incornicia il fogliame di bambù, segnando la transizione da uno spazio chiuso a uno aperto.

Infine, il loop si espande verso il fiume, dove altalene di rete metallica si affacciano sull’acqua. Qui, il paesaggio aperto, la luce naturale e le superfici riflettenti creano un contrasto con l’intimità del corridoio, simbolizzando il passaggio dall’angustia alla libertà.

Attraverso il Floral Wander Loop, DL Atelier non solo costruisce uno spazio, ma intreccia una narrativa storica con il linguaggio architettonico contemporaneo, trasformando la poesia di Su Shi in una forma tangibile. È una celebrazione della vita, della natura e della bellezza intrinseca dell’architettura, un luogo dove ogni passo è una scoperta.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Rivoluzione Verde: I Progetti Sostenibili del Dezeen Awards 2025

Rivoluzione Verde: I Progetti Sostenibili del Dezeen Awards 2025

Blog

In un mondo che corre veloce verso il futuro, il Dezeen Awards 2025 si erge come un faro di speranza, illuminando i progetti che abbracciano la sostenibilità. Quest'anno, una selezione di 30 opere straordinarie, provenienti da 16 paesi, si contendono il titolo di eccellenza in cinque categorie dedicate alla sostenibilità. Ogni progetto racconta una storia, un'idea che trasforma il modo in cui conc...

Vedi Categoria

Immaginate un “terminal in un giardino” a Bengaluru, dove la natura si intreccia con la funzionalità, oppure un duo di edifici moderni a Londra, un raro gioiello architettonico che riporta alla luce la bellezza del passato. E che dire dell'aluminio industriale prodotto al 100% con materiali post-consumo? Questi sono solo alcuni dei progetti che brillano nella shortlist, un segno tangibile che il design può e deve essere al servizio del pianeta.

Tra i candidati, spicca la costruzione più grande in legno massiccio della Finlandia, un'opera d'arte architettonica che utilizza 7.600 metri cubici di abete e frassino. Un esempio lampante di come si possa coniugare innovazione e sostenibilità, dimostrando che il futuro dell'architettura è già qui.

Ben Saltmer, giudice dei Dezeen Awards e responsabile del design lifestyle di Bentley, ha sottolineato che “la shortlist della sostenibilità dimostra una vasta gamma di creatività”. Ogni progetto, una risposta alle sfide contemporanee, è un invito a riflettere sul nostro impatto ambientale.

Per chi desidera immergersi in questa celebrazione del design, i biglietti per la festa dei Dezeen Awards 2025 sono già in vendita. Un'occasione imperdibile per festeggiare insieme a designer, vincitori e giudici in un'atmosfera di creatività e innovazione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Panchine Ondulate: Un Nuovo Spazio di Relax nel Cuore di Londra

Panchine Ondulate: Un Nuovo Spazio di Relax nel Cuore di Londra

Blog

Nel cuore pulsante di Londra, dove il traffico e la frenesia si intrecciano con la storia e l'arte, emerge un nuovo concetto di spazio pubblico, un luogo dove le panchine ondulate diventano protagoniste. Qui, sulla Strand, un'area recentemente pedonalizzata, i visitatori possono trovare rifugio, rilassarsi e godere della bellezza architettonica concepita dallo studio LDA Design e realizzata da Mil...

Vedi Categoria

Questo progetto, frutto della collaborazione con il Consiglio di Westminster, ha trasformato una delle strade più affollate e inquinate della capitale britannica in un’oasi di tranquillità per oltre 700 persone. Lungo un tratto di 375 metri, il paesaggio è stato ripensato, arricchito da giardini, indicazioni e piante biodiverse, creando spazi che invitano alla socializzazione e al relax.

Le panchine, con le loro forme curvilinee e ondulate, non sono solo un elemento di arredo urbano, ma anche opere d’arte che si integrano armoniosamente con il paesaggio circostante. Suddivise in tre aree – il Giardino, il Margine dello Spettatore e il Prato delle Attività – queste strutture offrono angoli di raccolta per residenti, studenti del vicino King's College e turisti in visita a luoghi iconici come il Somerset House e la Courtauld Gallery.

Ogni panchina è stata progettata per adattarsi a diverse esigenze: dalle sedute alte per chi desidera osservare, ai divanetti più rilassati, complete di schienali e braccioli in acciaio per un comfort ottimale. Il Giardino, ad esempio, funge da porta d’ingresso all’area pedonale, mentre il Margine dello Spettatore è pensato per ospitare eventi e performance.

Realizzate in Accoya, un legno modificato per la sua durabilità, queste panchine sono un esempio di innovazione tecnologica e artigianato. Utilizzando modelli 3D e un robot Kuka a sette assi, sono state scolpite forme uniche che non solo abbelliscono lo spazio, ma garantiscono anche sicurezza, nascondendo all'interno strutture in cemento rinforzato.

Il risultato è un ambiente dinamico, in cui ogni visita diventa un'esperienza sensoriale, un momento di incontro, un'opportunità per contemplare l'arte e la vita che scorre. In un mondo che corre, queste panchine invitano a rallentare, a respirare, a vivere.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?

Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?

Blog

Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?Negli ultimi giorni, i lettori hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo a un nuovo progetto di cabine riflettenti, realizzato dalla compagnia di case prefabbricate ÖÖD, situato nel remoto hotel Tu Tu' Tun Lodge lungo il fiume Rogue in Oregon. Questo complesso comprende dodici cabine prefabbricate, progettate con tre lati a specchi...

Vedi Categoria

In un recente aggiornamento sui commenti, molti utenti hanno sollevato interrogativi sull'impatto di queste superfici riflettenti sulla fauna locale. Un lettore ha commentato: "Mentre soggiornare in una di queste cabine sarebbe meraviglioso, con la natura su tre lati, odio pensare a cosa possano fare le superfici a specchio agli uccelli". Un altro lettore è stato ancor più critico, affermando che "questi ragazzi devono odiare davvero gli uccelli". Un'opinione simile è stata espressa da un altro utente, che ha dichiarato: "Basta con gli edifici a specchio!".

Il dibattito non si ferma qui. Alcuni lettori, come Lasztóczi Péter, hanno definito l'uso eccessivo delle superfici riflettenti come sintomo di una mancanza di idee su come integrare un edificio nell'ambiente. Ma non tutti concordano: un lettore ha difeso le cabine, chiedendosi perché ci si preoccupi tanto degli uccelli, insinuando che nessuno di coloro che commentano mangia carne.

Un altro tema caldo che ha acceso la discussione è stato l'aumento della carne coltivata in laboratorio. Alcuni lettori sostengono che non chiamarla "carne coltivata" sarebbe un inizio per cambiare le abitudini dei consumatori. Mentre alcuni ritengono che questo tipo di carne rappresenti una soluzione, altri sostengono che il vero problema risieda nel tornare a comprare cibo fresco e locale.

Infine, il progetto di costruire un'arena UFC nel giardino della Casa Bianca ha suscitato indignazione. "Pensavo avessimo toccato il fondo, ma questo è sotto il livello" ha commentato un lettore, mentre altri hanno proposto di abbattere la Casa Bianca per fare spazio a una sorta di stadio.

La rivista di architettura e design Dezeen continua a ricevere migliaia di commenti ogni mese, e i lettori sono invitati a unirsi alle conversazioni su questi temi affascinanti.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Il Fascino Minimalista del True Black Coffee Bar: Un Viaggio nel Design di NaaV Studio

Il Fascino Minimalista del True Black Coffee Bar: Un Viaggio nel Design di NaaV Studio

Blog

Nel cuore pulsante di Hyderabad, dove il vibrante caos urbano incontra la serenità di un rifugio, sorge il True Black Coffee Bar, un'opera d'arte architettonica concepita da NaaV Studio. Questo caffè non è solo un luogo per sorseggiare un espresso, ma un'esperienza sensoriale che invita a riflettere, a immergersi in una dimensione di pace e semplicità.

Vedi Categoria

Quando Rohith e Vikas, i fondatori di questo brand amato, si sono rivolti a NaaV Studio, la loro visione era chiara: ogni nuovo spazio doveva raccontare una storia unica, pur mantenendo un filo conduttore di minimalismo e autenticità. Il True Black Coffee Bar, con i suoi 4500 piedi quadrati di area, riesce a catturare questa essenza con linee pulite, materiali naturali e un'atmosfera avvolgente.

Il progetto, completato nel 2025, si distingue per l'uso sapiente della luce e degli spazi, creando un ambiente dove ogni dettaglio è pensato per il benessere del cliente. Sankeerth Jonnada, il fotografo che ha immortalato la bellezza di questo caffè, riesce a trasmettere l'anima del luogo attraverso i suoi scatti, rivelando la sinergia tra architettura e natura.

Il design, frutto della creatività di un team appassionato, tra cui Vaishnavi Patil e Abina V N, non trascura la sostenibilità. Ogni elemento è stato selezionato con cura per ridurre l'impatto ambientale, dimostrando che l'estetica e l'etica possono coesistere armoniosamente. Il risultato è un caffè che non solo serve bevande di alta qualità, ma che promuove anche una filosofia di vita responsabile.

In questo angolo di Hyderabad, il True Black Coffee Bar diventa così un punto di riferimento non solo per gli amanti del caffè, ma per chi cerca un'esperienza immersiva, dove ogni sorso è accompagnato da una riflessione sul design e sulla bellezza che ci circonda.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Ristrutturazione di una Casa a Gracia: L'Intervento di Parramon + Tahull Arquitectes

Ristrutturazione di una Casa a Gracia: L'Intervento di Parramon + Tahull Arquitectes

Blog

Ristrutturazione di una Casa a Gracia: L'Intervento di Parramon + Tahull ArquitectesNel cuore di Gracia, un quartiere vibrante di Barcellona, si trova un progetto di ristrutturazione che ha catturato l'attenzione di architetti e appassionati di design: la ristrutturazione di una casa realizzata da Parramon + Tahull Arquitectes. Completato nel 2022, questo progetto di 753 piedi quadrati combina fun...

Vedi Categoria

Il team di Parramon + Tahull ha saputo valorizzare ogni angolo della casa, utilizzando materiali di alta qualità come il legno, per garantire una sensazione di calore e accoglienza. A testimonianza del loro approccio innovativo, il progetto è stato documentato in modo dettagliato su ArchDaily da Judith Casas Sayós, mostrando la maestria dell'architettura contemporanea.

Tra i marchi di alta gamma coinvolti nel progetto figurano Hansgrohe, Duravit, Grohe e Daikin, che hanno fornito prodotti per il bagno e il riscaldamento, garantendo un comfort ottimale. Questo non solo sottolinea la qualità del design, ma anche l'attenzione alla sostenibilità e all'efficienza energetica.

La ristrutturazione non è solo un intervento architettonico; è una rinascita per gli spazi di vita, trasformando una casa tradizionale in un ambiente moderno e funzionale. Con questo progetto, Parramon + Tahull Arquitectes hanno dimostrato come sia possibile fondere storia e innovazione in un'unica soluzione abitativa.

Scopri di più sulla ristrutturazione di questa casa a Gracia e lasciati ispirare dalla visione creativa di Parramon + Tahull.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Come Vincere un A+Product Award: 3 Consigli Esclusivi dall'Editor

Come Vincere un A+Product Award: 3 Consigli Esclusivi dall'Editor

Blog

Il sipario si alza: il palcoscenico del design è pronto, e tu hai l'opportunità di brillare. Le candidature per il prestigioso A+Product Award 2026 sono ufficialmente aperte, un momento imperdibile per i produttori e i designer che desiderano far riconoscere le loro opere dai più rinomati architetti del mondo. Ogni prodotto verrà esaminato da una giuria di esperti provenienti da studi di fama inte...

Vedi Categoria

1. Racconta una storia chiara con la tua presentazione. La tua candidatura deve brillare, e per farlo avrai bisogno di alcuni elementi essenziali: nome del prodotto, data di lancio, descrizione (massimo 300 parole), collaboratori (opzionale), categorie selezionate e risorse grafiche. La descrizione del prodotto è la tua prima occasione per colpire. Mantienila concisa, ma assicurati di comunicare ciò che rende il tuo prodotto unico: non solo di cosa si tratta, ma perché è stato creato e come risponde alle esigenze di architetti, designer e clienti. Mettendo in evidenza funzionalità, scelte materiali e il problema che il tuo prodotto risolve attraverso creatività ed eleganza, potrai catturare l'attenzione della giuria.

2. Scegli le categorie strategicamente. Quest'anno, il programma è strutturato attorno a due importanti gruppi di categorie. Partecipare a entrambe le categorie è il modo migliore per massimizzare le tue possibilità di successo. Rifletti su quali categorie 'Miglior Tipo di Prodotto' si adattano meglio al tuo prodotto, e quali premi 'Migliore dell'Anno' riflettono al meglio l'etica e la missione del tuo brand. I prodotti devono essere disponibili ora o lanciarsi entro il 28 febbraio 2026 per qualificarsi.

3. Adatta la tua candidatura ai criteri di valutazione. Leggere i criteri di valutazione è il primo passo per descrivere i tuoi prodotti e presentarli visivamente. Estetica, prestazioni e impatto sono le tre aree chiave in cui i prodotti saranno giudicati. La giuria valuterà la qualità visiva, la funzionalità tecnica e come il tuo prodotto può influenzare il futuro dell'architettura. Assicurati che la tua candidatura comunichi chiaramente come il tuo prodotto soddisfa questi criteri.

Vincere un A+Product Award non è solo un riconoscimento, ma segna anche il tuo posto tra i leader nel design e nell'innovazione. Preparati a far brillare il tuo prodotto e a condividere la tua visione con architetti e designer in tutto il mondo. Una volta raccolti i materiali per la tua candidatura, puoi inviarli immediatamente. Buona fortuna!

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su architizer.com.

SENSE Biopatch: il dispositivo indossabile che protegge i lavoratori dal calore

SENSE Biopatch: il dispositivo indossabile che protegge i lavoratori dal calore

Blog

Nel caldo torrido dell'estate, dove il sudore si mescola alla fatica, un'illuminazione ha preso forma. Roxana Chicas, con la sua esperienza da infermiera e il suo spirito innovativo, ha creato il SENSE Biopatch, un dispositivo indossabile concepito per i lavoratori all'aperto. Questo biopatch, una fusione armoniosa di tecnologia e umanità, si applica al petto e diventa un compagno silenzioso, capa...

Vedi Categoria

La geniale invenzione di Chicas non si limita a una semplice raccolta di dati: grazie all'intelligenza artificiale, il dispositivo analizza in tempo reale le informazioni, identificando segnali di sovraccarico termico. “Volevamo creare qualcosa di facile da indossare, che i lavoratori potessero dimenticare di avere addosso”, ha dichiarato Chicas, sottolineando l'importanza di un design che non disturbi, ma che al contempo protegga.

Questo biopatch non è solo un dispositivo tecnologico, ma un gesto d'amore verso coloro che, con il sudore della fronte, sostengono la nostra società. Cresciuta ascoltando le storie di fatica del padre, Chicas ha sentito il dovere di rispondere a una chiamata, quella di garantire la sicurezza di chi lavora in condizioni estreme. “Essere bilingue e biculturale mi ha permesso di colmare un divario”, riflette, “ma ho capito che era necessario avere una comprensione più profonda delle condizioni mediche e dei piani di trattamento”.

Il biopatch SENSE è il risultato di un attento studio condotto su 178 lavoratori agricoli, i cui feedback hanno guidato la progettazione di un dispositivo che non solo monitora, ma coinvolge attivamente gli utenti. In questo mondo frenetico, dove il caldo può diventare un nemico silenzioso, Chicas e il suo team hanno creato una soluzione che promette di fare la differenza, migliorando la qualità della vita di chi lavora all'aperto. Il SENSE Biopatch è più di un semplice dispositivo: è una promessa di salute, sicurezza e dignità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

CAPtured: Il Cappello che Difende la Privacy nell'Era dei Social Media

CAPtured: Il Cappello che Difende la Privacy nell'Era dei Social Media

Blog

In un mondo dove la tecnologia si intreccia inesorabilmente con il tessuto della nostra vita quotidiana, emerge un accessorio capace di sollevare interrogativi profondi: CAPtured. Presentato con un'aria di mistero durante la London Fashion Week, questo cappello, frutto della collaborazione tra Droga5 Dublin e la designer Ancuta Sarca, non è solo un oggetto di design, ma un manifesto culturale.

Vedi Categoria

Immaginate di indossare una creazione che, oltre a decorare la vostra testa, funge da guardiano silenzioso della vostra privacy. Grazie a una tecnologia visiva alimentata dall'intelligenza artificiale, CAPtured è in grado di identificare quando un obiettivo di smartphone è puntato verso di voi. In quel preciso istante, un meccanismo ingegnoso si attiva, calando un velo protettivo sul vostro volto, nascosto agli sguardi indiscreti e ai flash dei social media.

Ma la magia di CAPtured non si limita a una mera funzione di difesa; esplora il delicato confine tra identità e tecnologia, sollevando domande cruciali sul consenso nell’era della condivisione isterica. L'estetica del cappello, curata con maestria da Ancuta Sarca, riflette il dinamismo urbano, unendo moda e innovazione in un abbraccio che sfida le convenzioni.

CAPtured non è solo una risposta a una crescente preoccupazione per la privacy, ma un invito a riflettere sul nostro rapporto con le immagini e la loro diffusione. In un'epoca in cui ogni istante è potenzialmente condiviso, questo cappello si erge come un simbolo di ribellione, un baluardo contro l'oggettivazione dell'individuo, un richiamo a riprendere il controllo sulle proprie immagini.

In definitiva, il cappello CAPtured è più di un accessorio; è un'opera d'arte, un oggetto di design e un pezzo di tecnologia che, con grazia, ci invita a considerare il valore della nostra identità in un mondo in cui ogni click potrebbe trasformarci in star involontarie di una narrazione altrui.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Benito: Un Sogno Minimalista e Vaulted nel Cuore di Madrid

Benito: Un Sogno Minimalista e Vaulted nel Cuore di Madrid

Blog

Nel vibrante tessuto urbano di Madrid, dove le storie si intrecciano come i filamenti di un arazzo, si erge la ristrutturazione di Benito, un progetto che trasforma un vecchio negozio di pellicce in una residenza compatta, elegante e funzionale. Qui, lo studio BURR riesce a evocare un senso di spazio e luminosità, giocando con i limiti di un piano a livelli sfalsati che diventa il cuore pulsante d...

Vedi Categoria

La disposizione architettonica si snoda in due bande sottili: una zona a piano terra, con un’altezza di soffitto generosa di quattro metri, e un mezzanino sollevato di 180 centimetri, concepito per consentire il passaggio delle auto verso un garage sotterraneo. Questo gioco di altezze crea un volume a forma di L, dove il collegamento tra i livelli diventa un’esperienza sensoriale centrale, un viaggio che invita a scoprire ogni angolo.

La scala, pensata con cura da BURR, non è solo un semplice collegamento, ma un’opera di design che cela sotto i suoi gradini porte a scomparsa per elettrodomestici, ripostigli e persino un WC compatto. Questa integrazione precisa, che ricorda gli interni dei mezzi di trasporto, permette di massimizzare lo spazio utile, allontanando il caos visivo e regalando un senso di ordine.

Il movimento attraverso l’abitazione segue un loop a forma di U: si entra dalla zona inferiore e, salendo, si raggiunge il piano superiore che riporta alla facciata principale. Questa sequenza introduce un gradiente di utilizzo pubblico e privato, separando la zona condivisa da quella più intima, in un equilibrio perfetto di convivialità e riservatezza.

Entrambi i livelli di Benito si aprono verso l’esterno, creando un legame continuo con l’aria e la luce. Al piano terra, un patio comune accoglie la freschezza del giorno, mentre il mezzanino si affaccia su una terrazza privata, un angolo di serenità. Con facciate su entrambi i lati, la ventilazione incrociata si stabilisce naturalmente, sostenuta da un layout aperto che, sebbene racchiuda solo il bagno e il WC, mantiene un’atmosfera di apertura in ogni altro spazio.

Ma non è tutto: le sfide del contesto edilizio, con servizi condivisi che attraversano il soffitto a diverse altezze, hanno spinto BURR a introdurre un intervento audace: una volta a botte che abbraccia la parte pubblica della casa. Questa soluzione offre isolamento acustico e visivo, conferendo al piccolo interno un sorprendente senso di volume e spazio, in un contrasto deliberato con le dimensioni contenute del progetto.

In questo modo, la ristrutturazione di Benito eleva una piccola porzione domestica di Madrid a qualcosa di distintivo e memorabile, senza mai cadere nell’eccesso, ma celebrando l’essenziale.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

ArchDaily Annuncia il Next Practices Award 2025 a Copenhagen

ArchDaily Annuncia il Next Practices Award 2025 a Copenhagen

Blog

ArchDaily Annuncia il Next Practices Award 2025 a CopenhagenIl Next Practices Award 2025 di ArchDaily si svolgerà il 19 settembre 2025 presso la sede di CAFx a Copenhagen. Questo evento segna un'importante evoluzione nel panorama dell'architettura, riconoscendo il ruolo crescente degli architetti come mediatori in un sistema complesso, dove le sfide e le opportunità di innovazione si moltiplicano.

Vedi Categoria

Dal 2020, il premio ha messo in luce professionisti dell'architettura di tutto il mondo che sfidano lo status quo, sviluppando soluzioni creative e altamente reattive alle questioni più urgenti del nostro tempo. Finora, 85 team provenienti da 32 paesi sono stati premiati, dimostrando un impegno per la diversità geografica e l'inclusione di regioni spesso sottorappresentate nel discorso architettonico globale.

Questa quinta edizione si concentra non solo su ciò che è nuovo, ma su ciò che è prossimo, celebrando le pratiche che privilegiano la sostenibilità, la longevità e un impegno più profondo con l'ambiente costruito. Non perdere l'occasione di partecipare a questo evento significativo nel mondo dell'architettura.

Per ulteriori informazioni, visita il sito ufficiale di ArchDaily e segui gli aggiornamenti sul premio.

Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 Osaka

Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 Osaka

Blog

Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 OsakaIl PASONA NATUREVERSE Pavilion, progettato dallo studio design labo Inc. per l'Expo 2025 di Osaka, è una straordinaria struttura a spirale ispirata alla forma dell'ammonite. Con un diametro di 43 metri, il padiglione esplora temi vitali come l'ecologia e l'interconnessione tra l'umanità e la natura.

Vedi Categoria

La forma dell'ammonite non è solo un riferimento architettonico, ma anche un gesto simbolico che collega le dimensioni micro e macro dei sistemi naturali. I visitatori vengono guidati lungo un percorso a spirale che evoca continuità e movimento ciclico, mentre la geometria sottolinea il concetto che l'umanità fa parte di un contesto ecologico più ampio.

Design e Sostenibilità
Per il team di design labo, la performance ambientale è un elemento chiave del progetto. Il padiglione utilizza un sistema di raffreddamento a base d'acqua che promuove il raffreddamento evaporativo, riducendo la necessità di aria condizionata. L'acqua piovana viene raccolta e riutilizzata all'interno dell'edificio per funzioni non potabili, diminuendo la dipendenza da risorse esterne.

Al termine dell'Expo, il padiglione sarà smontato e ricostruito sull'Isola di Awaji, un sito riconosciuto per i suoi importanti giacimenti fossili di ammonite. Questa relocation estende la vita della struttura e stabilisce una continuità tra forma, luogo e storia geologica. Attraverso le sue strategie materiali, i sistemi ambientali e la geometria simbolica, il PASONA NATUREVERSE Pavilion integra sostenibilità con riferimenti culturali ed ecologici, presentando l'architettura come un mezzo che collega la storia naturale con la pratica progettuale contemporanea.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

La Città tra Due Mari: Come Scegliere l'Architetto a Catanzaro

Catanzaro, splendidamente posizionata sull'istmo più stretto d'Italia, è la "Città tra i Due Mari", un luogo dove l'orizzonte abbraccia sia lo Ionio che il Tirreno. Questa geografia unica, unita a un centro storico ricco di fascino e a un'icona di ingegneria come il Viadotto Bisantis, crea un contesto progettuale stimolante e complesso. Scegliere un architetto a Catanzaro significa trovare un professionista che sappia "gettare un ponte" tra storia e modernità.

I progetti in questa provincia possono variare enormemente: dalla realizzazione di una villa affacciata sul Golfo di Squillace alla ristrutturazione di un appartamento nel cuore del centro storico, fino al recupero di un'abitazione rurale ai piedi della Sila. Un architetto locale qualificato possiede la sensibilità necessaria per valorizzare ogni contesto, scegliendo i materiali giusti per resistere al vento e alla salsedine e rispettando il patrimonio paesaggistico.

Per orientarti verso la scelta migliore, una piattaforma come Architects Advisor si rivela fondamentale. Ti consente di scoprire gli studi di architettura a Catanzaro e provincia, analizzare i loro lavori precedenti e identificare chi ha l'esperienza più adatta al tuo sogno, che sia un progetto di bioedilizia o un intervento di interior design.

Il tuo progetto merita una visione che sappia interpretare l'anima di questa terra, unendo la bellezza del paesaggio alla funzionalità del vivere contemporaneo. Inizia ora la tua ricerca e trova l'architetto a Catanzaro che costruirà il ponte verso la realizzazione della tua idea.