38122 Trento
0039 380 390 35 35
rolando@digitalservizi.com
Accedi

Visite sul Portale in Tempo Reale

21.971
Visitatori Unici ultimi 30 giorni
106.286
Pagine viste ultimi 30 giorni
67
Attività in tempo reale

Il tuo architetto ideale ti aspetta su ArchitectsAdvisor.com

Dalla progettazione alla realizzazione...

Immagine di Alexandra Khnykina , Interior Designer, Designer di Interni Trento

Alexandra Khnykina , Interior Designer, Designer di Interni Trento

Architetto,Designer architettonico,Studio di architettura di interni

Via della Predara, 25 (38121 Trento TN)

5.0/5 (25 recensioni)

Immagine di Architetti Trento Burnazzi Feltrin | Studio D'Architettura e Interior Designer

Architetti Trento Burnazzi Feltrin | Studio D'Architettura e Interior Designer

Architetto,Designer d'interni

Via Gocciadoro, 160 (38122 Trento TN)

5.0/5 (13 recensioni)

Immagine di Qbtec Design

Qbtec Design

Designer d'interni,Mobiliere,Negozio di mobili,Servizi di ristrutturazione

Via Padre Eusebio Iori, 12 (38123 Trento TN)

5.0/5 (41 recensioni)

Immagine di Santuari - Studio Architettura

Santuari - Studio Architettura

Architetto,Servizio di restauro di opere d'arte

Corso 3 Novembre 1918, 72 (38122 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Archidolomiti - Architetto Pisoni Gino e Emiliana

Archidolomiti - Architetto Pisoni Gino e Emiliana

Studio di architettura,Architetto,Designer architettonico,Studio di architettura di interni,Architetto del paesaggio

Via Santa Croce, 25 (38122 Trento TN)

5.0/5 (3 recensioni)

Immagine di Studio Raro di Roberta di Filippo e Roberto Salvischiani Architetti Associati

Studio Raro di Roberta di Filippo e Roberto Salvischiani Architetti Associati

Studio di architettura

Via S. Martino, 69 (38122 Trento TN)

5.0/5 (3 recensioni)

Immagine di Bosetti Arch. Piergiorgio

Bosetti Arch. Piergiorgio

Architetto

Via Alessandro Volta, 5 (38123 Trento TN)

5.0/5 (2 recensioni)

Immagine di Quadrostudio

Quadrostudio

Architetto,Ingegnere,Geometra

Via Giacomo Matteotti, 22/24 (38122 Trento TN)

5.0/5 (2 recensioni)

Immagine di Studio Architetto Alberto Cristofolini

Studio Architetto Alberto Cristofolini

Architetto

Via Michelangelo Mariani, 8 (38122 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Studio Azzali S.n.c.

Studio Azzali S.n.c.

Architetto,Ingegnere

Via Malta, 2 (38122 Trento TN)

5.0/5 (7 recensioni)

Immagine di Margoni Associati Srl

Margoni Associati Srl

Architetto,Ingegnere elettrico

Via del Brennero, 139 (38121 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di A2 Progetti Studio di Architettura

A2 Progetti Studio di Architettura

Architetto

Via Fiume, 7 (38122 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Balzan e Filippi Progetti

Balzan e Filippi Progetti

Architetto,Geometra

Via S. Marco, 4 (38122 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Architetti Giorgio + Luca Pedrotti

Architetti Giorgio + Luca Pedrotti

Architetto

Via di Pietrastretta, 18 (38122 Trento TN)

5.0/5 (2 recensioni)

Immagine di Modena Giovanni

Modena Giovanni

Architetto

Salita Sodegerio da Tito, 5 (38121 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Mirco Pegoretti Studio Architettura

Mirco Pegoretti Studio Architettura

Architetto

Via Aosta, 15 (38122 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Studio Archidea Arch Ass Boccaccini Botti

Studio Archidea Arch Ass Boccaccini Botti

Architetto

Via del Brennero, 114 (38121 Trento TN)

5.0/5 (3 recensioni)

Immagine di Gruppo Cinque Architettura & Ingegneria Studio Associato

Gruppo Cinque Architettura & Ingegneria Studio Associato

Architetto,Ingegnere civile,Designer d'interni,Paesaggista

Via Valentina Zambra, 8 (38121 Trento TN)

5.0/5 (4 recensioni)

Immagine di Agostini Arch. Mario

Agostini Arch. Mario

Architetto

Viale Nepomuceno Bolognini, 48 (38122 Trento TN)

5.0/5 (3 recensioni)

Immagine di Termoview Studio Tecnico Associato

Termoview Studio Tecnico Associato

Architetto,Ingegnere civile

Via Antonio Stoppani, 10 (38121 Trento TN)

5.0/5 (4 recensioni)

Immagine di Giowe Architettura

Giowe Architettura

Architetto

Via Giuseppe Grazioli, 150 (38122 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di In-Studio

In-Studio

Negozio di mobili

Viale Rovereto, 25 (38122 Trento TN)

5.0/5 (4 recensioni)

Immagine di Arch. Manuela Baldracchi

Arch. Manuela Baldracchi

Architetto

Via Gianantonio Manci, 83 (38122 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Studio Galasso Progettisti Associati

Studio Galasso Progettisti Associati

Ingegnere

Via Gianantonio Manci, 5 (38122 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Studio Archidea

Studio Archidea

Architetto

Via del Brennero, 132 (38122 Trento TN)

5.0/5 (2 recensioni)

Immagine di Studio Ass.to Geom Franco Giovanazzi e Arch Marco Giovanazzi

Studio Ass.to Geom Franco Giovanazzi e Arch Marco Giovanazzi

Architetto

Via Gorizia, 6 (38122 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Studio Dalfovo Engineering Srl

Studio Dalfovo Engineering Srl

Architetto

Viale Nepomuceno Bolognini, 54 (38122 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Studio Lorenzi

Studio Lorenzi

Architetto

Via S. Marco, 16 (38122 Trento TN)

5.0/5 (2 recensioni)

Immagine di Archipaglia

Archipaglia

Architetto

Via Dogana, 1 (38122 Trento TN)

5.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Studio Bbs Architettura

Studio Bbs Architettura

Architetto

Via di Briamasco, 34 (38122 Trento TN)

5.0/5 (2 recensioni)

Immagine di Martino Stelzer Architecture Studio

Martino Stelzer Architecture Studio

Architetto

Via della Malvasia, 101 (38122 Trento TN)

5.0/5 (7 recensioni)

Immagine di Eng Group - Trento

Eng Group - Trento

Architetto,Società di ingegneria civile,Progettista edile,Ingegnere,Servizi di ristrutturazione,Ingegnere strutturale

Via Innsbruck, 15 (38121 Trento TN)

5.0/5 (3 recensioni)

Immagine di Quasark675 - Architetti Associati Trento

Quasark675 - Architetti Associati Trento

Architetto

Via della Malvasia, 22 (38122 Trento TN)

4.9/5 (8 recensioni)

Immagine di Mangodesign

Mangodesign

Architetto

Via dei Muredei, 40 (38122 Trento TN)

4.8/5 (12 recensioni)

Immagine di Interstudio Ingegneri Associati Trento

Interstudio Ingegneri Associati Trento

Studio di architettura,Ingegnere,Ingegnere civile,Ingegnere elettrico,Ingegnere elettronico,Ingegnere idraulico

Via Padova, 10 (38122 Trento TN)

4.8/5 (11 recensioni)

Immagine di Studio D'Ingegneria Follador

Studio D'Ingegneria Follador

Ingegnere progettista

Via Edda Albertini, 6 (38122 Trento TN)

4.7/5 (3 recensioni)

Immagine di Arca Engineering Srl

Arca Engineering Srl

Studio di architettura,Ingegnere,Ingegnere civile,Consulente ingegneristico

Via dei Viticoltori, N. 5 (38123 Trento TN)

4.5/5 (4 recensioni)

Immagine di Università degli Studi di Trento - Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica

Università degli Studi di Trento - Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica

Dipartimento accademico

Via Mesiano, 77 (38123 Trento TN)

4.3/5 (79 recensioni)

Immagine di Studio Tomasi e Associati

Studio Tomasi e Associati

Architetto

Via Antonio Pranzelores, 47 (38121 Trento TN)

4.3/5 (10 recensioni)

Immagine di Studio Tecnico Associato In. Ge. A

Studio Tecnico Associato In. Ge. A

Ingegnere civile,Associazione professionale,Geometra

Via Vittime delle Foibe, 50 (38121 Trento TN)

4.2/5 (6 recensioni)

Immagine di Studio Architettura Chiara Andaloro

Studio Architettura Chiara Andaloro

Architetto

Via Orazio Benevoli, 5 | (38122 Trento TN)

4.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Arti Srl - Architettura e Ingegneria

Arti Srl - Architettura e Ingegneria

Studio di architettura

Via Valentina Zambra, 11 (38121 Trento TN)

3.4/5 (10 recensioni)

Immagine di Studio di Architettura Luigi Zanoni

Studio di Architettura Luigi Zanoni

Studio di architettura

Via del Brennero, 21 (38122 Trento TN)

3.0/5 (2 recensioni)

Immagine di Studio Tecnico Associato Arikika - Trento

Studio Tecnico Associato Arikika - Trento

Geometra

Via del Suffragio, 39 (38122 Trento TN)

1.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Studio Architettura Giupponi Umberto

Studio Architettura Giupponi Umberto

Architetto

Viale Trieste, 5 (38122 Trento TN)

1.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Carlo Alberto Covelli - Architettura & Ingegneria - Bim

Carlo Alberto Covelli - Architettura & Ingegneria - Bim

Ingegnere civile

Alla Busa, 2 (38122 Trento TN)

1.0/5 (1 recensioni)

Immagine di Tecnostudio Arch. Dalpiaz Alberto P.i. Agosti Renato Geom. Peroceschi Ivan

Tecnostudio Arch. Dalpiaz Alberto P.i. Agosti Renato Geom. Peroceschi Ivan

N/D

Cles (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Fracalossi Carla Arch.

Fracalossi Carla Arch.

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Fornaciari Renato & Bruschetti Manuela

Fornaciari Renato & Bruschetti Manuela

N/D

Rovereto (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio D'Architettura Tomaselli

Studio D'Architettura Tomaselli

N/D

Strigno (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Tecnico Rattini

Studio Tecnico Rattini

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Vergoni Geremia

Vergoni Geremia

N/D

Civezzano (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Tecnico Associato Arch. Roberto Mauro e Geom. Dario Mauro

Studio Tecnico Associato Arch. Roberto Mauro e Geom. Dario Mauro

N/D

Vattaro (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Architetto Lorenza Cristofolini

Studio Architetto Lorenza Cristofolini

Studio di architettura

Via Michelangelo Mariani, 8 (38122 Trento TN)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Gandini Arch. Carlo

Gandini Arch. Carlo

N/D

Pergine Valsugana (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Allocca Arch. Franco

Allocca Arch. Franco

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Stelzer Arch. Patrizia

Stelzer Arch. Patrizia

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio di Architettura Bonazza

Studio di Architettura Bonazza

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Architettura Beltrami Dellanna Moschen Asso

Studio Architettura Beltrami Dellanna Moschen Asso

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Adl Studio - Architetto Dennis Lona

Adl Studio - Architetto Dennis Lona

Architetto

Lungadige Marco Apuleio, 4/2 (38122 Trento TN)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Tomasi Arch.aldo e Tomasi Arch.maddalena Architetti Associati

Tomasi Arch.aldo e Tomasi Arch.maddalena Architetti Associati

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Maffei Andrea Arch.

Maffei Andrea Arch.

N/D

Borgo Valsugana (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Fabrizio Capuzzo

Fabrizio Capuzzo

Architetto

Via Paolo Oss-Mazzurana, 54 (38122 Trento TN)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Pallaver Giovanni Antonio

Pallaver Giovanni Antonio

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Franceschini Mariano

Franceschini Mariano

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Cocco Associato

Studio Cocco Associato

N/D

Rovereto (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Zanella

Zanella

N/D

Fucine (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Sartori Arch. Cristina

Sartori Arch. Cristina

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Arch Flavio Galvagni

Arch Flavio Galvagni

N/D

Rovereto (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio di Architettura Carlo Pedretti

Studio di Architettura Carlo Pedretti

N/D

Tione Di Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Agg Architects

Agg Architects

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Gestalt

Studio Gestalt

N/D

Avio (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio di Architettura di Pisoni Dennis

Studio di Architettura di Pisoni Dennis

N/D

Lavis (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Fiutem Arch. Giordano

Fiutem Arch. Giordano

N/D

Vezzano (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Moschen Arch. Lucio

Moschen Arch. Lucio

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Oss Pegorar Lorenzo

Oss Pegorar Lorenzo

N/D

Pergine Valsugana (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Grossi Giuliano Arch.

Grossi Giuliano Arch.

N/D

Dro (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Tellone Angelo Maria Arch.

Tellone Angelo Maria Arch.

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Caprara Dr. Arch. Claudio

Caprara Dr. Arch. Claudio

N/D

Ala (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Dalfovo Arch. Arrigo

Dalfovo Arch. Arrigo

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Pederzolli Arch. Fabio

Pederzolli Arch. Fabio

N/D

Riva Del Garda (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Gross Damiano

Gross Damiano

N/D

Pozza Di Fassa (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Cristofolini Marchi

Cristofolini Marchi

Architetto

Via Marsala, 37 (38122 Trento TN)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio di Architettura Artistudio di Berti e Fondriest

Studio di Architettura Artistudio di Berti e Fondriest

N/D

Fondo (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Architettura Tomasi Arch. Paolo

Studio Architettura Tomasi Arch. Paolo

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Tecnostudio Arch. Dalpiaz Alberto

Tecnostudio Arch. Dalpiaz Alberto

N/D

Cles (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Tait Ugo

Tait Ugo

N/D

Mezzolombardo (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Filippi Arch. Alessandro

Filippi Arch. Alessandro

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Dalzocchio Arch. Andrea

Dalzocchio Arch. Andrea

N/D

Rovereto (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di A.d.c. Architectural And Interior Design di Arch. Alberto di Camillo

A.d.c. Architectural And Interior Design di Arch. Alberto di Camillo

N/D

Condino (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Piccoli Carlo

Piccoli Carlo

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Tamburrino Geom. Massimo

Tamburrino Geom. Massimo

N/D

Arco (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Tomasi Arch. Massimiliano

Tomasi Arch. Massimiliano

N/D

Lavis (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Talamo Manfredi

Talamo Manfredi

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Rossaro Mauro

Rossaro Mauro

N/D

Rovereto (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Studio Tecnico Endrizzi Associati Endrizzi Arch Davide-Geom Monica

Studio Tecnico Endrizzi Associati Endrizzi Arch Davide-Geom Monica

N/D

Cavareno (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Daldoss Arch. Gabriella

Daldoss Arch. Gabriella

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Toffolon Arch. Giuseppe

Toffolon Arch. Giuseppe

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Festi Arch. Roberto

Festi Arch. Roberto

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Immagine di Margoni Associati Architecture Engineering S.r.l.

Margoni Associati Architecture Engineering S.r.l.

N/D

Trento (Trento)

Scopri di più Rivendica attività
Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

Blog

Immaginate un luogo dove l'architettura non è solo un involucro, ma un attore vivente nella danza della natura. Questo è Hedeskov, un centro di ricerca e educazione situato nel cuore della Danimarca, progettato dallo studio Djernes & Bell. Qui, i materiali locali come argilla, sabbia, canapa e legno si intrecciano in una sinfonia di sostenibilità e innovazione. Situato su terreni recuperati, H...

Vedi Categoria

La visione di Djernes & Bell è chiara: l'architettura deve abbandonare l'idea di essere un oggetto isolato e diventare parte integrante della riparazione ecologica. Come ha affermato Justine Bell, partner dello studio, "Un edificio può diventare un laboratorio vivente per la pratica rigenerativa, non solo riducendo l'impatto ambientale, ma migliorando attivamente i sistemi circostanti". Questo centro è un esempio tangibile di come gli spazi possano riflettere i paesaggi e le culture costruttive che li hanno generati, rendendo visibili le relazioni tra esseri umani, terra e tempo.

Collaborando con artigiani locali e specialisti di materiali circolari, il team ha esplorato il paesaggio per trovare risorse naturali da utilizzare, conservando e restaurando edifici esistenti come una vecchia scuola in pietra. I mattoni recuperati sono stati riutilizzati, mentre l'interno è stato abbellito con intonaci di argilla e legno recuperato, creando spazi di lavoro e di vita che parlano di una cultura del riuso e della riparazione.

Il laboratorio di Hedeskov si distingue per il suo impegno nella ricerca. Gli studenti dell'Università BUILD di Aalborg monitoreranno il clima interno, le emissioni e il comportamento dell'umidità, contribuendo a una comprensione più profonda delle pratiche sostenibili. In questo contesto, ogni mattone, ogni trave, racconta una storia di cicli stagionali e conoscenza artigianale antica. La struttura si erge non solo come un centro di apprendimento, ma come un simbolo di un futuro dove l'architettura e la natura possono coesistere in armonia.

Con un tetto verde che accoglie un laboratorio e una cucina, Hedeskov si presenta come un esempio luminoso di come l'architettura moderna possa abbracciare il passato, reinventando gli spazi per le generazioni future. Qui, il rosso profondo delle strutture in legno richiama le tradizionali stalle agricole danesi, mentre ampie finestre circolari e lucernari creano un dialogo tra l'antico e il nuovo.

In un mondo in cui l'architettura è spesso vista come un peso, Hedeskov emerge come una boccata d'aria fresca, un invito a ripensare il nostro rapporto con gli edifici e il nostro ambiente. È un richiamo a esplorare non solo come costruire, ma come vivere e co-creare con la terra.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

Blog

In un mondo dove le pareti raccontano storie, la collezione di carta da parati Flamenco di Inkiostro Bianco emerge come un poema visivo, un invito a danzare tra colori e forme. Ogni design, ispirato al ritmo travolgente del Flamenco e all'energia pulsante della natura, trasforma gli spazi in paesaggi emozionali, dove ogni parete diventa un palcoscenico.

Vedi Categoria

La collezione, disponibile sul sito di Inkiostro Bianco e presso rivenditori autorizzati, presenta dodici grafiche originali che catturano l’essenza di una danza che parla di passione e movimento. Con forme organiche e texture tattili che invitano al tocco, i rivestimenti murali di Flamenco non sono semplici decorazioni, ma vere e proprie opere d’arte che respirano e vivono. Ogni progetto è un esperimento unico, curato nei minimi dettagli, un viaggio di esplorazione attraverso il design.

La forza di Flamenco risiede nell’expertise di Inkiostro Bianco nel creare superfici continue e rivestimenti personalizzabili, dove opacità e lucentezza si intrecciano in un gioco di sfumature che arricchisce l’esperienza visiva e tattile. Ogni composizione è una riflessione, un invito a giocare con lo spazio e la luce, a riscoprire l’arte dell’abitare. Con pattern che si possono personalizzare, la collezione diventa un ponte tra l’estetica raffinata e la libertà espressiva, in grado di adattarsi a qualsiasi ambiente, privato o professionale.

Inkiostro Bianco, fondato nel 2013 in Italia, è un laboratorio di ricerca visiva e decorativa che riunisce artisti e designer per dare vita a creazioni sontuose, permettendo a chiunque di immaginare e realizzare la decorazione del proprio spazio. Con Flamenco, la casa di design riafferma il suo impegno verso un design immersivo, capace di risuonare emotivamente con chi lo osserva.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

Blog

Nel cuore pulsante di New York, dove l'arte e l'architettura si fondono in un abbraccio di bellezza, si è svolta una cerimonia che ha celebrato l'eccellenza italiana nel mondo. L'architetto calabrese Giuseppe Samà, con il suo stile inconfondibile e la sua visione innovativa, è stato insignito del premio ILICA 2025 presso il prestigioso Queens Museum.

Vedi Categoria

Questo riconoscimento, conferito dall'Italian Language Inter-Cultural Alliance, è un tributo a coloro che, come Samà, portano avanti i valori estetici e culturali italiani. Davanti a un pubblico di oltre 300 illustri ospiti, tra cui artisti e imprenditori, l'architetto ha condiviso la sua gioia e gratitudine, sottolineando l'importanza delle sue radici calabresi.

Originario della Calabria, Samà ha saputo trasformare la sua passione in una carriera internazionale, realizzando progetti che spaziano da residenze private a boutique hotel. La sua opera è caratterizzata da un senso innato di equilibrio tra natura, luce e proporzione, creando spazi che evocano emozioni e benessere. Ogni progetto racconta una storia, quella del luogo che lo ispira e delle tradizioni che lo accompagnano.

Il suo studio a New York è diventato un faro per coloro che cercano l'autenticità del design italiano. In un mondo sempre più globalizzato, Samà riesce a mantenere vivo il legame con la sua terra, portando un pezzo di Calabria in ogni sua creazione. La sua filosofia è semplice ma profonda: ogni spazio deve essere capace di emozionare.

Nel ricevere il premio, ha affermato: "Questo riconoscimento ha per me un valore speciale: rappresenta non solo un traguardo professionale, ma un simbolo di come la creatività italiana continui a ispirare e a unire le persone nel mondo". Le sue parole risuonano come un eco di speranza, un richiamo a non dimenticare da dove veniamo, anche mentre costruiamo il futuro.

La serata si è conclusa con un lungo applauso, un tributo a un uomo che, con il suo talento e la sua determinazione, non solo rappresenta la nuova generazione di creativi italiani, ma funge anche da ponte tra le culture, unendo Italia e Stati Uniti in un dialogo senza fine.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

Blog

All'inizio di ogni grande storia c'è un incontro, un colpo di telefono, un'idea che si insinua come un sogno nella mente di chi ama. In Stardust: A Story of Love and Architecture, la magia prende forma attraverso la voce di Denise Scott Brown, che chiama Robert Venturi per mostrargli il mondo scintillante della Las Vegas Strip. Siamo nel novembre del 1966, e quel ‘qualcosa’ si trasformerà in un vi...

Vedi Categoria

Il film, diretto con maestria da Jim Venturi, il figlio dei due protagonisti, non è solo un racconto di mattoni e cemento, ma un’ode a una vita condivisa, a una danza di idee, conflitti e scoperte. La telecamera si muove con delicatezza, quasi come un amante che esplora il viso del proprio partner, rivelando non solo l’architettura, ma anche l’umanità che ci sta dietro. Venturi e Scott Brown, due anime in un’unica visione, hanno saputo scardinare dogmi e pregiudizi, abbracciando la complessità e la contraddizione come essenze vitali del loro lavoro.

Con Complexity and Contradiction in Architecture, pubblicato nel 1966, hanno sfidato la tirannia del minimalismo, mentre Learning from Las Vegas ha aperto le porte a un’architettura popolare e ironica, capace di dialogare con il caos della realtà. Non si trattava più di eleganza austera, ma di abbracciare il ‘diverso’, il ‘non convenzionale’ e, perché no, anche il ‘banale’ come linguaggio architettonico.

Il film non celebra, indaga. Non costruisce monumenti, ma lascia che le ombre parlino. La domanda centrale è affascinante: può la creatività coesistere in due menti? Il viaggio di Bob e Denise, tra Philadelphia e Venezia, è un continuo dialogo, un flusso di pensiero che ci invita a riflettere sulla forza dell’amore e della collaborazione. L’immagine finale, di due viaggiatori che continuano a esplorare insieme, ci ricorda che l’architettura, come l’amore, è un atto di costruzione.

In un mondo che spesso premia il consenso, Venturi e Scott Brown hanno scelto la libertà, pagando il prezzo del silenzio. Ma il loro lascito è uno di quelli che brilla come polvere di stelle, illuminando il cammino di chi verrà dopo. Stardust è, quindi, non solo un film, ma una riflessione profonda sulla vita, sull’amore e sull’architettura, che ci invita a guardare oltre le superfici e a scoprire il mondo che ci circonda con occhi nuovi.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

Blog

Nel cuore pulsante di Busan, dove la terra abbraccia il mare, si erge la Torre Lotte progettata da Kengo Kuma e Associati. Un grattacielo che non si limita a sfidare il cielo, ma si fonde con il paesaggio circostante, catturando l'essenza del porto e dei suoi incessanti movimenti. Questa struttura di vetro fluido, eretta sull'ex sito del Municipio, racconta una storia di mare, città e architettura...

Vedi Categoria

La facciata della torre è un poema visivo che riflette il ritmo delle onde, danzando sotto la luce di Busan. Le sue bande orizzontali, che si ripetono come un canto, sfumano il confine tra vetro spandrel e vetro visivo, trasformando la verticalità in un gesto fluido, simile ai movimenti dell'acqua. Questo gioco di trasparenze e colori, che varia dal trasparente al delicatamente colorato, risponde alla luce e ai toni del cielo costiero, creando un'armonia visiva che incanta chiunque si fermi a osservare.

Il design della Torre Lotte è un esempio di come la moderna architettura possa dialogare con la natura. Le volumi curvi e trasparenti si sovrappongono in una composizione che suggerisce movimento, riflettendo l'ondulazione delle onde. I materiali scelti, come il vetro e l'alluminio, non solo permettono alla luce di danzare sulla facciata, ma creano anche un ritmo calmo, attenuando la scala imponente del grattacielo. Ai piani superiori, le linee orizzontali si dissolvono in eleganti lamelle che filtrano la luce e il vento, offrendo uno spazio di transizione all'osservatorio panoramico, dove città, mare e cielo si incontrano in un unico, vasto orizzonte.

La Torre Lotte non è solo un edificio: è un invito a esplorare la continuità tra l'architettura e il contesto marittimo di Busan. Kengo Kuma evita la monumentalità, favorendo invece una connessione profonda con il paesaggio circostante. Questa torre riflette il suo contesto, permettendo alla luce e all'acqua di animare la sua superficie durante tutto il giorno. Visto dal porto, l'edificio appare come un'estensione verticale della costa, la sua facciata scintillante assorbe i colori dell'alba e del crepuscolo. Di sera, la luce interna morbida mette in risalto le linee orizzontali, creando l'illusione di una corrente luminosa che sale attraverso la torre, mentre dal livello stradale, i volumi curvi in vetro incorniciano scorci di vita urbana, unendo il ritmo della vita metropolitana con la cadenza dell'approdo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

Blog

Nel vasto panorama dell'architettura contemporanea, dove i sogni si intrecciano con la realtà, emergono progetti che sfidano la logica e riscrivono le regole del possibile. I cinque progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo non sono solo edifici, ma vere e proprie dichiarazioni d'intenti, espressioni di audacia che ci invitano a riflettere su ciò che può essere. Ecco un viag...

Vedi Categoria

1. Il Toro Monumentale di Spagna
Immaginate un toro di metallo alto oltre 300 metri, che si erge come un faro nel panorama spagnolo. Questo progetto, sostenuto dall'Accademia Spagnola della Tauromachia, ha l'ambizione di diventare l'icona nazionale della Spagna, sfidando la Torre Eiffel per il titolo di monumento più visitato al mondo. Un'idea audace che pone interrogativi su tradizione e modernità, sulla cultura e l'identità.

2. N'Arrow House a Creta
Nell'incantevole paesaggio di Creta, una villa a forma di freccia si inserisce delicatamente nel contesto naturale. Progettata per fondersi con le colline, la N'Arrow House incarna un'architettura che rispetta l'ambiente, con linee pulite e materiali che dialogano con la terra. Un rifugio che promette di offrire una vista mozzafiato, ancora in fase di costruzione, ma già avvolto nell'aura del potenziale.

3. Il Giardino Verticale di Singapore
Un grattacielo che rifiuta le convenzioni, avvolto da un giardino verticale di 100 piani. Questo progetto ambizioso non solo mira a ridefinire il concetto di abitare in città, ma anche a restituire spazio alla natura nel cuore di un’urbanizzazione frenetica. Un vero e proprio polmone verde che si arrampica verso il cielo, trasformando l'idea di architettura in una sinfonia di vegetazione e struttura.

4. La Casa del Futuro in Giappone
Immaginate una residenza che si adatta alle esigenze dei suoi abitanti, un luogo dove la tecnologia si integra perfettamente con la vita quotidiana. La Casa del Futuro, in costruzione in Giappone, è un esempio di come l'architettura possa evolversi in risposta ai cambiamenti sociali e ambientali, un concept che sfida le convenzioni e abbraccia il domani.

5. La Torre dell'Universo in Cina
Concepita come un omaggio all'umanità e alle sue aspirazioni, la Torre dell'Universo promette di essere una delle strutture più alte mai realizzate. Un simbolo di progresso e innovazione che, con i suoi design futuristici, mira a ispirare una nuova generazione di architetti e sognatori. Una struttura che non solo guarda al cielo, ma invita tutti noi a farlo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

Blog

Nel cuore pulsante dell'architettura contemporanea, i Premi di Design Thermory 2025 si sono rivelati un palcoscenico straordinario per le meraviglie del legno, celebrando la sua bellezza intramontabile. Questa edizione ha visto emergere opere che raccontano storie di tradizione e innovazione, unendo estetica e funzionalità in una danza armoniosa.

Vedi Categoria

Il premio per il miglior edificio pubblico è andato alla Scuola Primaria e all'Asilo di Võsu, situata nel suggestivo Parco Nazionale di Lahemaa in Estonia. Progettato dallo studio 3+1 Architects, l'edificio si distingue per la sua struttura a forma di fienile, rivestita con una gamma di prodotti Thermory, che abbracciano il calore e la semplicità del legno. La giuria ha elogiato l'abilità degli architetti di reinterpretare le tradizioni locali attraverso un design contemporaneo, creando un ambiente scolastico che invita i bambini a esplorare e a sentirsi a casa.

In un angolo pittoresco di Haapsalu, una villa progettata da Apex Arhitektuuribüroo OÜ ha conquistato il titolo di miglior casa privata. Con una facciata argentata e pannelli di pino radiata, questa dimora affacciata sul mare non è solo un'abitazione, ma un omaggio all'eredità architettonica estone, dove il legno si trasforma in un delicato pizzo architettonico. I giudici hanno descritto la villa come una fusione di artigianato audace e armonia con il paesaggio costiero, rivelando una bellezza che sfida le aspettative.

Ma non sono solo le strutture esterne a catturare l’immaginazione. Jõelähtme Juveel, un progetto sviluppato da Lasita – Perfecting Views, ha ricevuto il premio per il miglior design d'interni. Qui, l'architettura incontra la filosofia giapponese del wabi-sabi, abbracciando l'imperfezione e la transitorietà. Un'atmosfera di eleganza è stata creata attraverso l'uso di pareti in termo-ash di Thermory, che donano profondità e calore a ogni spazio.

Infine, l'Under Armour Performance Centre dei Baltimore Ravens, progettato dallo studio ZGF Architects, ha trionfato nella categoria miglior spa e sauna. Con un soffitto in termo-magnolia personalizzato e uno spazio idroterapico inondato di luce naturale, questo centro è un'esperienza immersiva, dove il legno e l'acqua si intrecciano in un abbraccio sensoriale che invita al relax.

La giuria di quest'anno, composta da architetti di spicco, tra cui l'italiano Alberto Salvadori, ha celebrato la versatilità e la sostenibilità del legno, sottolineando come queste opere possano modellare spazi innovativi, progettati per durare nel tempo e in armonia con la natura. I Premi di Design Thermory non sono solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sulla bellezza del legno, un materiale che continua a ispirare architetti e designer in tutto il mondo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

Blog

Immagina di essere seduto in un angolo di un cabaret a Montmartre, il profumo dell'assenzio nell'aria e il suono di risate fragorose che si mescolano a un'eco di solitudine. È qui che Henri de Toulouse-Lautrec, il genio di Albi, si fa testimone di una Parigi che vive il suo momento di massimo splendore e decadenza. Non c'è giudizio nelle sue opere; c'è solo un'osservazione profonda, un'inquietudin...

Vedi Categoria

La Belle Époque, quel periodo di luci e ombre, di sfarzo e miseria, viene catturata nei suoi tratti audaci e nei colori vibranti. I suoi personaggi, le ballerine e i borghesi, danzano in un mondo di illusioni e desideri, dove il confine tra amore e affare è labile. Toulouse-Lautrec non idealizza: ritrattista della verità, mette in luce l’anima dei suoi soggetti, senza veli, senza pietà.

Alle sue tavole, ogni sorriso stanco di una prostituta, ogni sguardo languido di una ballerina, raccontano storie di speranza e disillusione. La sua piccola statura non gli ha mai impedito di vedere il mondo da un’angolazione unica: un occhio che sa cogliere il sublime nel quotidiano, il sublime nella fragilità umana. Ecco perché l’arte di Toulouse-Lautrec è un canto alla vita, un inno alla diversità.

La mostra a Firenze, con oltre cento opere esposte, è una porta aperta su questo universo. Manifesti, litografie e disegni dialogano con il passato, invitando il visitatore a perdersi in un viaggio che è anche un ritorno. Un ritorno a quella Parigi che, sebbene lontana nel tempo, continua a pulsare nel nostro presente, con la sua bellezza e la sua miseria, con il suo vizio e la sua poesia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

Blog

In un angolo remoto del Giappone, sull'isola di Ishigaki, sorge una villa che sfida la percezione. Earth, così si chiama, è più di una semplice casa vacanze; è un manifesto architettonico che annulla i confini tra costruito e naturale. Progettata dall'illustre architetto Sou Fujimoto, la villa si presenta con un tetto verde che si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante, quasi a voler su...

Vedi Categoria

La struttura, di forma circolare, si adagia delicatamente sotto un manto di vegetazione, e da un'altezza aerea, appare un prolungamento del territorio. Solo una parete bianca, curva e sinuosa, rivela la sua esistenza, racchiudendo un giardino che si erge come una collina artificiale, un abbraccio morbido tra arte e natura.

Fujimoto racconta: "Il design dell'edificio è concepito per creare un dialogo continuo con il paesaggio. La vista che si apre dall'interno, con l'oceano cristallino in lontananza e la vegetazione lussureggiante a fare da cornice, invita a un'esperienza sensoriale senza pari". Gli spazi comuni, aperti e ariosi, si affacciano su una piscina a sfioro, che pare fondersi con l'orizzonte marino.

La villa ospita fino a dieci persone ed è parte della rete Not A Hotel, un'esperienza immersiva pensata per chi cerca il contatto profondo con luoghi iconici. Qui, ogni dettaglio è studiato per garantire il massimo comfort, dal soggiorno alla sala da pranzo, fino alle tre camere da letto, dove il calore dell'architettura giapponese contemporanea si fa avvolgente.

Al piano inferiore, un'area benessere regala momenti di relax, con sauna e piscina fredda che riflettono la luce del sole attraverso i lucernari. "È come essere in fondo all'oceano", spiega l'architetto, evocando un'immagine che trasporta chiunque in un mondo di tranquillità e armonia. Un progetto paesaggistico curato da Taichi Saito arricchisce l'esperienza con una vegetazione che celebra la biodiversità locale.

In questo rifugio, dove il verde si fa tetto e la casa diventa parte del paesaggio, Fujimoto ha realizzato non solo un'abitazione, ma un vero e proprio manifesto ecologico, un invito a riflettere sulla nostra relazione con la natura. "Non voglio che la mia casa entri in competizione con il paesaggio; desidero che lo estenda e lo celebri".

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

Blog

Immagina di passeggiare per strade che sembrano scorrere come fiumi di pietra, circondato da un silenzio che racconta storie millenarie. Canale di Tenno, un angolo di Medioevo affacciato sul Lago di Garda, si svela in tutta la sua bellezza durante l’autunno. Qui, tra vicoli acciottolati e vecchie botteghe, il tempo si ferma e la magia si sprigiona ad ogni passo. Le finestre fiorite si illuminano d...

Vedi Categoria

Il fascino di Canale di Tenno sta nei dettagli: porte scolpite che raccontano storie, scale che si arrampicano come radici e angoli che sussurrano segreti dimenticati. In questo periodo dell'anno, il borgo si veste di rame e oro, un vero e proprio dipinto naturale. Non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Durante l’anno, eventi come Rustico Medioevo trasformano il borgo in un vivace mercato medievale, dove artigiani e musicisti riportano in vita antiche tradizioni, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente.

Ma Canale di Tenno non è solo storia e cultura; è anche un paradiso per gli amanti della natura. I sentieri che partono da qui offrono panorami mozzafiato sul Lago di Tenno, famoso per le sue acque turchesi. Camminare tra i boschi, con il foliage autunnale che abbraccia il paesaggio, è un’esperienza che riempie il cuore e lo spirito. Gli escursionisti più avventurosi possono salire verso il Monte Misone, dove si trova uno dei punti di vista più spettacolari sul lago, un balcone naturale che lascia senza fiato.

Per visitare Canale di Tenno, basta un’ora per immergersi nella sua essenza, ma la vera magia si svela solo a chi si concede il tempo di esplorare ogni angolo, assaporando i gusti del Trentino in una delle sue piccole osterie. Le temperature autunnali, miti e piacevoli, rendono ogni passeggiata un vero piacere. Se desideri prolungare la tua visita, fermati in uno dei B&B disseminati tra le case in pietra, dove il silenzio racconta storie di secoli e la vista sul lago ti riempie di meraviglia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

Blog

Era il 1990 quando la Fabbrica Blu, un'opera d'arte architettonica, aprì le sue porte a Campogalliano. Progettata dall'architetto Giampaolo Benedini, l'edificio, con il suo inconfondibile colore blu, rappresentava l'apice dell'innovazione e della passione per l'automobile. Un sogno che, purtroppo, si è trasformato in un incubo.

Vedi Categoria

La fabbrica, custode di un'epoca dorata per la Bugatti, chiuse i battenti nel 1995, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile. A causa di una crisi che sembrava inimmaginabile, quel luogo, un tempo pulsante di vita e creatività, cadde nell'oblio. Un oblio che oggi rischia di diventare definitivo, se non si interverrà per salvaguardarne il patrimonio.

Negli anni, la Fabbrica Blu è stata mantenuta in vita grazie agli sforzi della famiglia Pavesi, custodi appassionati di una storia che non può essere dimenticata. Ma ora, con la vendita dell'area a un investitore, il futuro dell'edificio è incerto. Un progetto di riqualificazione era stato annunciato, ma è stato bloccato da controversie legali. La fabbrica è ora abbandonata, e il rischio di distruzione è reale.

Nel 2022, Benedini ha tentato di proteggere questo patrimonio presentando una richiesta di riconoscimento al Ministero della Cultura, ma la risposta è stata negativa. “È stata espressa una miopia delle istituzioni”, afferma l'architetto, sottolineando l'importanza storica e culturale dell'edificio. Un appello che merita di essere ascoltato, perché ciò che è stato creato non può andare perduto.

La storia della Fabbrica Blu è una storia di passione, di sogni infranti e di lotte per la salvaguardia della bellezza. È un richiamo a non dimenticare le nostre radici e a preservare ciò che, nonostante il degrado, continua a raccontare una storia di eccellenza e innovazione. Non possiamo permettere che questo tesoro architettonico cada nell'oblio.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.ilrestodelcarlino.it.

Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

Blog

In un mondo dove le linee dritte e i materiali freddi dominano il panorama urbano, l’architettura organica emerge come un canto di sirena. Case che si arrampicano come edera, tetti ondulati che danzano con il vento, pavimenti che evocano il movimento della natura stessa. Ci troviamo di fronte a strutture che, più che edifici, sembrano organismi viventi, in perfetta armonia con l’ambiente circostan...

Vedi Categoria

Ricordiamo la Casa sulla Cascata di Frank Lloyd Wright, un capolavoro che si fonde con il paesaggio, quasi come se fosse stata plasmata dalla corrente del fiume sottostante. Questa visione di architettura non è nuova, ma si sta riappropriando del suo posto nella nostra epoca, segnata da crisi ecologiche e da una crescente necessità di riconnettersi con la natura.

Ma cosa rende l’architettura organica così affascinante? È il suo rifiuto delle rigide convenzioni del modernismo tradizionale. Mentre i movimenti come il Bauhaus e il Brutalismo prediligono la funzionalità e la linearità, l’architettura organica abbraccia il caos e la bellezza imperfetta. Pensiamo alle opere di architetti come Bruce Goff, la cui Bavinger House esprimeva un universo onirico di forme e colori, un rifugio di creatività che sfidava ogni logica. La sua demolizione nel 2016 ha riacceso il dibattito sulla necessità di preservare queste architetture eccentriche.

In un’epoca di incertezze, l’architettura organica fiorisce. È un rifugio per i nostri sogni, una risposta visiva e tangibile alle crisi che affrontiamo. Case come la Casa Orgánica di Javier Senosiain ci trasportano in un mondo dove le pareti diventano giardini e i tetti sembrano nuvole. Ogni angolo è un invito a esplorare, a sentirsi parte di qualcosa di più grande, di un ecosistema vivente. Qui, il design non è solo estetica; è un’esperienza sensoriale.

Ma non è solo una questione di forma. È anche una filosofia, una riconnessione con la terra. Architetti come Antti Lovag e Imre Makovecz ci mostrano come il legno e la pietra possano raccontare storie, come ogni struttura possa essere un poema dedicato alla natura. La residenza di Lovag, il Palais Bulles, è un esempio lampante di come l’architettura possa diventare un’opera d’arte, un sogno che si materializza nel paesaggio.

In un’epoca in cui la sostenibilità è fondamentale, l’architettura organica ci offre una via per riconsiderare il nostro modo di costruire. Non più semplici edifici, ma case che respirano, che vivono, che ci parlano. Siamo pronti a riscoprire il meraviglioso mondo dell’architettura organica, dove ogni casa è un organismo, e ogni organismo è parte di un tutto?

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

Blog

Nel cuore pulsante di Helsinki, Habitare 2025 si è rivelato un palcoscenico straordinario per esplorare la necessità umana di toccare e sentire le cose. In un'epoca in cui il virtuale sembra prevalere sul reale, questo evento ha messo in luce l'importanza dei materiali tattili nel design, diventando una vera e propria controparte a un mondo sempre più digitalizzato.

Vedi Categoria

Sotto il tema evocativo del Tocco, la fiera ha presentato le ultime novità in fatto di interior design, mobili, illuminazione e accessori. La curatrice Päivi Helander, a capo del CollaboratorioCreative di Habitare, ha affermato che il contatto con i materiali è essenziale per stimolare creatività e immaginazione. "Quando il mondo diventa tecnico e distante, desideriamo avere attorno a noi oggetti che abbiano una consistenza, che possano parlare ai nostri sensi," ha detto Helander, sottolineando come la necessità di toccare e sentire sia una parte integrante della nostra umanità.

La fiera ha creato spazi multisensoriali che invitavano i visitatori a esplorare come le texture degli oggetti influenzino la nostra esperienza dello spazio. L'area Neighbours, curata dall'interior designer Laura Seppänen, ha cercato di evocare l'atmosfera di un blocco residenziale, riflettendo come le personalità e gli stili di vita si manifestano all'interno delle abitazioni. "Neighbours invita a riflettere su come le personalità e le circostanze di vita si manifestano nell'ambiente domestico," ha affermato la fiera.

Ogni oggetto esposto era una porta aperta a sensazioni, un invito a esplorare la profondità del tatto. "Il tema del Tocco si esprime in tutto lo spazio attraverso scelte materiali, contrasti e stratificazioni – tutto può essere toccato, e ogni domanda è benvenuta," ha spiegato la fiera. In un mondo dove tutto sembra effimero e usa e getta, il contatto fisico diventa un atto di curiosità e avventura.

Habitare non si è limitata a celebrare il tatto, ma ha anche messo in evidenza le tendenze emergenti nel design, come un rinnovato focus sui materiali tradizionali e l'apprendimento di abilità manuali, insieme all'uso crescente di biomateriali. Con la sua divisione Habitare Pro, la fiera ha creato uno spazio per aziende e professionisti del settore per connettersi e discutere il futuro del design.

Al termine di questa esperienza immersiva, Habitare 2025 ha dimostrato che, in un mondo sempre più digitale, il tatto e la sensorialità non sono solo aspetti dell'estetica, ma sono fondamentali per la nostra connessione con l'ambiente che ci circonda. La fiera ha avuto luogo dal 2 al 6 settembre a Helsinki, lasciando un segno indelebile nel panorama del design.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

Blog

Nel cuore delle Alpi, dove la storia si intreccia con la natura, il Grand Hotel San Pellegrino si prepara a risorgere. Affidato a un team di esperti architetti milanesi, il progetto di recupero promette di riportare alla luce un gioiello architettonico dei primi del ‘900, abbracciando una nuova Belle Époque dell’hospitality. Questo non è solo un restauro, ma un'opportunità di rinascita per un luog...

Vedi Categoria

La società americana Ekn Development, che ha ottenuto la concessione per 99 anni del Grand Hotel, ha scelto il gruppo Lombardini22 per realizzare un progetto di fattibilità che ambisce a coniugare raffinatezza estetica e innovazione tecnologica. Con i suoi 18.200 metri quadrati di eleganza, il complesso ospiterà 118 camere di lusso, una spa all'avanguardia e aree comuni rinnovate, pronte a sedurre visitatori da tutto il mondo.

Ma la sfida non è solo estetica. Come sottolinea l’architetto Alessandra Magri, “si tratta di un’analisi chirurgica della struttura impiantistica esistente”, un passo fondamentale per restituire vita a questo monumento della storia italiana. La Sovrintendenza avrà un ruolo cruciale, poiché il recupero dovrà rispettare il fascino del Liberty, l’epoca in cui il Grand Hotel è nato, senza dimenticare l'evoluzione del tempo.

In parallelo, le QC Terme, già un punto di riferimento nel benessere, stanno progettando un ampliamento che trasformerà gli spazi dell’ex stabilimento termale in un nuovo polo del relax e della salute. Abbandonando l'idea di un centro commerciale, l’attenzione si concentra su un’esperienza di lusso che unisce storia e comfort moderno, in perfetta armonia con il contesto circostante.

La cifra di investimento per il progetto è di 64 milioni di euro, e l’apertura è prevista tra il 2028 e il 2029. Un atteso ritorno a un’epoca di splendore, dove il passato e il presente si fondono per creare un futuro incantevole. Come afferma Ebrahim Nakhjavani, CEO di EKN Development, “Siamo certi che il progetto verrà portato avanti con eccellenza e visione”.

Il Grand Hotel San Pellegrino non è solo una struttura alberghiera, ma un simbolo di eleganza e cultura. La sua rinascita è un invito a riscoprire l'arte del ricevere, l'arte di vivere un'esperienza unica, dove ogni dettaglio racconta una storia, dove ogni angolo è un ricordo di un passato che ritorna, rivisitato in chiave contemporanea.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

Blog

Nel cuore delle Prealpi venete, dove la terra s'incontra con il cielo, si nasconde un'opera straordinaria: la Strada dei 100 Giorni. Un tracciato che racconta di ingegneria audace e di un'epoca di conflitti, un cammino che si snoda tra tornanti e gallerie, sfidando le leggi della gravità e del tempo.

Vedi Categoria

Costruita in un periodo di fervente attività bellica, la strada fu realizzata dall'esercito austro-ungarico in un tempo record: poco più di tre mesi. Immaginate, per un attimo, il fragore dei picconi e il sudore di prigionieri russi e donne locali, tutti uniti per forzare la roccia e dare vita a questo capolavoro, dove ogni curva racconta storie di determinazione e resistenza.

Il Passo San Boldo, a 706 metri di altitudine, non è un valico qualunque; è un corridoio di storia, un luogo dove si intrecciano le vite di soldati, pellegrini e mercanti. Gli antichi sentieri, testimoni di secoli di passaggi, vennero trasformati in una via strategica per il trasporto di uomini e materiali durante la Prima Guerra Mondiale, un percorso che, malgrado la sua difficoltà, si rivelò cruciale per le operazioni militari.

Ma come si giunse a questo risultato? Negli anni del conflitto, la necessità di un'occupazione per i disoccupati portò all'assunzione di 500 operai, e il progetto per la strada venne approvato in un batter d'occhio. Tuttavia, i lavori si fermarono di fronte a un ostacolo quasi insormontabile: un'imponente parete di roccia. Fu allora che entrò in gioco un tenente colonnello austro-ungarico, Nikolaus Waldmann, che con genio e determinazione progettò cinque gallerie a tornanti, capaci di trasformare l'impossibile in realtà.

La Strada dei 100 Giorni, inaugurata nel 1918, non solo facilitò il movimento delle truppe, ma divenne anche un simbolo di come la necessità possa generare bellezza. Oggi, percorrendo questo tragitto, si può riflettere su quanta storia è passata attraverso quelle gallerie, mentre i colori autunnali avvolgono il paesaggio in un abbraccio di calore e nostalgia.

Dal punto di vista paesaggistico, il tratto più arduo è regolato da semafori, garantendo una circolazione sicura. Ma la vera magia della Strada dei 100 Giorni è nell'esperienza: percorrere i tornanti, sentirsi piccoli di fronte alla grandezza della natura e della storia, è un viaggio che va oltre il semplice spostamento.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

Blog

A Bolzano, nei suggestivi spazi della Fondazione Antonio Dalle Nogare, si apre un capitolo affascinante della storia dell'arte italiana. La mostra "TOUTITÉ – ILIAZD. Lo studio della forma" ci invita a esplorare l'universo creativo di Ilia Zdanevich, un artista poliedrico che ha saputo mescolare parole e forme in un abbraccio senza tempo. La retrospettiva, la più grande mai dedicata a questo maestr...

Vedi Categoria

Iliazd, nato a Tbilisi nel 1894, ha trascorso la sua vita tra le pieghe della poesia e le sfide della tipografia, lasciando un segno indelebile non solo in Francia, dove si è stabilito dopo aver abbandonato la Russia, ma anche nel cuore di chi ama l'arte. La mostra, curata con maestria da Eva Brioschi e Julia Marchand, svela il genio di un artista che ha collaborato con nomi illustri del Novecento, come Pablo Picasso e Coco Chanel, creando opere che sono veri e propri oggetti d'arte.

Il percorso espositivo si articola attorno alla pratica del libro d'artista, un linguaggio che Iliazd ha saputo reinventare, facendolo diventare un mezzo per esprimere la sua visione della "toutité", una filosofia che abbraccia ogni forma di espressione artistica. Dalla tipografia alla moda, dall'architettura alla poesia, la toutité rappresenta un'idea di creatività che non conosce limiti, un invito a vedere il mondo con occhi nuovi.

Non perdere l'occasione di immergerti in questo affascinante mondo. La mostra è un viaggio che trascende il tempo e lo spazio, un'opportunità per comprendere l'essenza di un artista che ha saputo trasformare la sua vita in un'opera d'arte. Scopri i volumi iconici e i progetti che hanno definito la sua carriera e lasciati ispirare dalla magia di Iliazd.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

Blog

Il mondo dell'architettura italiana si è illuminato con la notizia dell'assegnazione del Premio "Architetto dell'anno" 2025 a Michele De Lucchi, un vero e proprio gigante del settore. Il suo studio, AMDL CIRCLE, ha brillato alla Festa dell'Architetto, un evento annuale che celebra l'eccellenza architettonica e che quest'anno si è svolto nella suggestiva cornice di Venezia.

Vedi Categoria

Il progetto che ha catapultato De Lucchi sul podio è il restauro e la riconversione delle Gallerie d'Italia a Torino, un'opera che ha saputo trasformare spazi storici in luoghi di cultura e conoscenza, dedicati alla fotografia e alla videoarte. La giuria, presieduta dall'architetta messicana Tatiana Bilbao, ha elogiato la capacità del progetto di recuperare ambienti una volta destinati a usi bancari, trasformandoli in musei interattivi e vibranti.

Il restyling degli spazi ipogei di Palazzo Turinetti, completato nel 2022, è stato descritto come un'opera di grande raffinatezza, capace di combinare funzionalità e estetica con una particolare attenzione ai dettagli e ai materiali utilizzati. De Lucchi e il suo team hanno dimostrato una maturità progettuale rara, offrendo una nuova vita a spazi che, altrimenti, sarebbero rimasti dimenticati nel tempo.

Non solo De Lucchi ha brillato in questa edizione della Festa dell'Architetto. Anche lo studio facchinelli daboit saviane ha ricevuto il premio "Giovane Talento dell'Architettura italiana" per il progetto della Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado a Puos d'Alpago, un'opera che ha catturato l'attenzione per la sua innovativa rigenerazione di spazi esistenti, dimostrando come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee con creatività e sensibilità.

Questa edizione ha visto anche menzioni speciali per progetti di notevole impatto, come il Bicocca Superlab a Milano e il padiglione Hortus Conclusus a Mestre, che hanno saputo reinterpretare il concetto di rigenerazione urbana in chiave moderna, creando connessioni tra didattica e ambiente.

La Festa dell'Architetto 2025 non è solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sull'importanza della progettazione architettonica nel nostro quotidiano. È un appello a lavorare insieme per una Legge per l'Architettura che tuteli le comunità e permetta di costruire un futuro migliore per tutti.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

Blog

È come se il tempo si fosse fermato, come se le storie di eremiti e santi, sospese tra le pareti del Complesso Museale Santa Maria della Scala, avessero atteso pazientemente il momento giusto per riemergere. La Tebaide, un ciclo pittorico attribuito al maestro Lippo Vanni, è tornato a brillare, riportando alla luce un mondo di virtù e meditazione che, seppur distante, parla ancora all’anima contem...

Vedi Categoria

Il lungo e meticoloso restauro si è concluso, e dal 7 novembre 2025, il pubblico potrà immergersi in queste scene affascinanti che raccontano la vita quotidiana dei monaci nel deserto di Tebe d’Egitto. La scoperta, avvenuta attraverso un lavoro di recupero che ha portato alla luce affreschi nascosti da strati di imbiancature, è stata una rivelazione, un piccolo miracolo che ha unito passato e presente in un abbraccio eterno.

Le immagini, realizzate in monocromo di ocra rossa, si snodano in una narrazione visiva che esalta la lotta tra virtù e vizio, riflettendo un impianto iconografico raffinato che invita alla riflessione e alla contemplazione. Queste opere non sono solo dipinti; sono finestre su un’epoca, su una spiritualità che si fa carne e colore, e che i confratelli della Compagnia dei Disciplinati hanno venerato nei loro riti penitenziali.

Il restauro è stato possibile grazie al generoso contributo della Fondazione Vaseppi, e rappresenta una delle più significative scoperte artistiche degli ultimi decenni. La storia di questi affreschi è un viaggio che inizia nel 1999, quando l’architetto Guido Canali scoprì le prime tracce di questo tesoro sepolto. Poi, nel 2021, l’operazione di completo recupero si è finalmente realizzata, consentendo a tutti noi di godere di questo patrimonio culturale.

Il ciclo pittorico si fa portavoce di una narrazione profonda, ispirata dalle Vite dei santi Padri di fra’ Domenico Cavalca, un’opera che ha saputo tradurre in immagini la spiritualità cristiana dell’epoca. Le storie di santi come san Paolo Eremita, sant’Antonio Abate e san Girolamo non sono solo racconti, ma veri e propri insegnamenti, espressioni di una ricerca di salvezza che risuona ancora oggi.

La presentazione ufficiale del restauro avverrà il giovedì 6 novembre alle ore 16 nella Sala Sant’Ansano, e le visite guidate saranno disponibili per tutti coloro che vorranno immergersi in questa esperienza unica. Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di scoprire un capolavoro che, come un eco lontano, continua a raccontare storie e a ispirare anime.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

Blog

Nel cuore di Padova, a Palazzo Zabarella, si è aperta una mostra che è un vero e proprio viaggio attraverso il Novecento, un'epoca di rivoluzioni artistiche e culturali. Realizzata in collaborazione con il LaM, Lille Métropole Musée d'art moderne, d'art contemporain et d'art brut, l'esposizione celebra due giganti dell'arte moderna: Pablo Picasso e Amedeo Modigliani. Federico Bano, presidente dell...

Vedi Categoria

La mostra, inaugurata il 16 ottobre e aperta al pubblico fino al 25 gennaio, si articola in sei sezioni che pongono in dialogo le opere di Picasso e Modigliani con quelle di altri artisti pionieristici come Braque, Léger, Miró e Calder. È un percorso che non si limita a esporre, ma invita a riflettere sulla grande rivoluzione che ha caratterizzato il secolo scorso, un secolo che ha visto nascere le avanguardie e una nuova concezione dell'arte.

Con oltre 8.500 opere d'arte, il LaM non è solo un museo, ma un laboratorio internazionale di idee e scambi, dove ogni pezzo racconta una storia di innovazione e cambiamento. La mostra diventa così un'occasione imperdibile per immergersi in un'epoca che ha trasformato il nostro modo di vedere l'arte e il mondo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.ilgazzettino.it.

Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

Blog

Era un giorno di sole quando Khushnu Panthaki Hoof, la nipote di Balkrishna Doshi, si sedette per raccontare storie di un tempo che sembrava magico. Voci di architetti, risate e la figura imponente di Le Corbusier danzavano nell'aria. "Mio nonno era un maestro nel prendere la vita con leggerezza," spiegò. "Non voleva che nessuno fosse troppo serio. Per lui, ogni giorno era una nuova avventura da a...

Vedi Categoria

Le Corbusier, il grande innovatore, non era solo un mentore ma anche un burlone. I racconti di Khushnu rivelano l'anima giocosa di un uomo che, mentre progettava città e edifici, amava anche scherzare, sfidando così i suoi allievi a esplorare il lato ludico della creatività. "L'architettura non è solo costruire," diceva. "È anche divertirsi nel farlo."

La loro relazione, simile a quella tra un nonno e una nipote, era caratterizzata da un profondo rispetto e ammirazione. "Mio nonno considerava Le Corbusier come un secondo nonno," continuò Khushnu. "Ogni mattina guardava una foto di lui e si rifletteva in essa, come se stesse ricevendo una benedizione per la giornata. Era un legame unico, un'ispirazione continua."

Questa eredità di gioia e libertà si manifestò nel lavoro di Doshi, il cui portfolio è un caleidoscopio di stili e forme. "Non seguiva un'unica estetica; ogni progetto era un nuovo inizio," affermò Khushnu. "Le Corbusier gli aveva insegnato che ogni mattina nasceva nella pelle di un asino, pronto a reinventarsi. E mio nonno prese questo consiglio a cuore."

Il suo approccio all'architettura non si limitava a emulare il maestro, ma abbracciava la filosofia di seguire il proprio cammino. "La vera essenza era quella di rimanere fedeli a se stessi, senza la pressione di dover replicare il passato," aggiunse, riflettendo su come il suo nonno avesse voluto liberarla da qualsiasi peso legato alla sua eredità.

La sua ultima creazione, il Doshi Retreat, è un esempio perfetto di questa libertà creativa. Inizialmente concepito come uno spazio di meditazione ridotto, Doshi, con il suo carattere giocoso, trasformò il progetto in una struttura di 75 metri. "Se non viene costruito, non importa. L'importante è divertirsi!" ripeteva, trasmettendo la sua leggerezza anche nei momenti di sfida.

"Ogni giorno è un'opportunità per esplorare, per giocare con le idee," concluse Khushnu, con un sorriso che rifletteva l'eredità di un uomo che ha saputo fondere serietà e creatività. Una lezione che va oltre l'architettura, un invito a vivere la vita con curiosità e gioia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

Blog

Era un giorno di ottobre, e la luce del Lago di Garda danzava sulle acque come un sogno che si avvera. Il giovane Charles-Édouard Jeanneret-Gris, futuro Le Corbusier, si trovava lì, a Riva del Garda, mentre il mondo lo stava ancora scoprendo. L’architetto arcense Andrea Rigo, con la sua penna intrisa di passione, riporta alla luce un episodio dimenticato, ma carico di significato: l’arrivo di un g...

Vedi Categoria

Era il 22 ottobre 1907, e Le Corbusier, con solo diciannove anni, stava intraprendendo un viaggio che lo avrebbe portato a esplorare le meraviglie dell’Italia. Dalla panchina al sole, dove si era concesso un riposo, il giovane architetto decise di abbandonare l’itinerario previsto per tuffarsi nella bellezza del lago, un cambiamento di rotta che si rivelò cruciale. Riva del Garda, all’epoca un angolo di raffinatezza mitteleuropea, lo accolse con le sue limonaie e un panorama che sembrava scolpito da un maestro.

Rigo suggerisce, con una punta di meraviglia, che forse le immagini di quel paesaggio affascinante hanno lasciato un’impronta indelebile nell’anima di Le Corbusier. La luce che giocava tra le montagne e le acque del Garda, il profumo della vegetazione mediterranea, tutto contribuiva a creare un’atmosfera che ispirava non solo i viaggiatori, ma anche gli architetti del futuro. Le lettere scritte a Charles L’Eplattenier rivelano un entusiasmo contagioso, un amore per la bellezza che si rifletteva in ogni angolo.

Ma cosa rimase di quell’incontro fugace? Rigo si chiede se Le Corbusier, contemplando le limonaie, possa aver intuito il concetto di pilotis, quell’idea che avrebbe rivoluzionato l’architettura moderna. O se la luce del Garda, con il suo “gioco sapiente e magnifico dei volumi” non abbia influenzato il suo modo di concepire lo spazio. Un pensiero affascinante, che riporta il Garda al centro della scena artistica e intellettuale.

Oggi, mentre Riva del Garda continua a brillare, possiamo immaginare quel giovane architetto, con gli occhi pieni di meraviglia, mentre osserva il lago e le montagne, elementi che avrebbe poi fuso con maestria nei suoi progetti. Perché, come scrisse lui stesso, “l’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce”. E quella luce, un giorno d’ottobre del 1907, brillava in modo speciale sul lago di Garda.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

Blog

Il 14 novembre, la Fondazione Legler per la Storia Economica e Sociale di Bergamo si trasforma in un palcoscenico di riflessione e ispirazione, ospitando una mostra dedicata a Cesare Rota Nodari, figura emblematica dell'architettura bergamasca. Fino al 20 dicembre, visitatori e appassionati avranno l'opportunità di esplorare sessant'anni di creatività e innovazione, un viaggio che attraversa il te...

Vedi Categoria

Curata da Edoardo Milesi, l'esposizione non è solo una celebrazione del lavoro di Rota Nodari, ma un invito a interrogarsi sul mestiere dell'architetto in un'epoca di rapidi cambiamenti, dove il digitale ha trasformato il modo di progettare. "L'architettura non è solo costruzione", afferma Milesi, "ma un atto di pensiero politico e visione sociale". In questa sinfonia di idee, Rota Nodari si erge come un maestro che, pur abbracciando le nuove tecnologie, non dimentica le radici artigianali e il legame profondo con il territorio.

Un aspetto distintivo della mostra è il convegno “Il mestiere dell’architetto”, in programma il 21 novembre, dove relatori illustri discuteranno dell'importanza dell'architetto come interprete non solo dello spazio fisico, ma anche delle dinamiche sociali e ambientali. La conversazione si estenderà a esplorare relazioni complesse tra l'uomo e il mondo naturale, un tema che invita a riflettere sulla nostra esistenza e sul nostro impatto sul pianeta.

In un'epoca in cui l'architettura deve affrontare sfide senza precedenti, la mostra di Cesare Rota Nodari ci ricorda che ogni progetto è un'opportunità per sognare, ascoltare e trasformare. Non perdere questa occasione unica di immergerti nell'universo di un architetto che ha saputo coniugare passato e futuro, tradizione e innovazione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

Blog

Immaginate un luogo dove il tempo si ferma, dove le storie passate si intrecciano con visioni futuristiche. La Medník House, progettata dall'innovativo studio päivä architekti, è proprio quest'oasi di armonia. Situata su un'imponente scarpata che si affaccia sul fiume Sázava, questa casa non è solo un'abitazione, ma un racconto di evoluzione e adattamento.

Vedi Categoria

Costruita all'inizio del XX secolo, la Medník House ha subito una radicale trasformazione nel 2010. Ma, come un abito che non calza più, la necessità di un'espansione si è fatta sentire. Il progetto di ampliamento ha saputo rispondere a questa chiamata, realizzando un nuovo spazio che si fonde perfettamente con l'esistente, rispettando la memoria storica del luogo.

Il team di progettazione, composto da talenti come Miloš Munzar e Tomáš Kovalčík, ha saputo trarre ispirazione dalla natura circostante, utilizzando materiali come legno, vetro e pietra, per creare un dialogo continuo tra interno ed esterno. Ogni elemento, dalla scelta delle finestre INTERNORM ai dettagli di illuminazione forniti da Delta Light, è stato selezionato con cura per riflettere la bellezza intrinseca del sito.

La Medník House è molto più di un semplice ampliamento: è un esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee senza dimenticare le proprie radici. È un luogo dove le famiglie possono crescere, sognare e costruire ricordi. Un rifugio che, con il suo fascino senza tempo, invita a fermarsi e a contemplare la bellezza della vita.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Bottiglia di Whisky più Antica: Un Capolavoro di Design e Natura

La Bottiglia di Whisky più Antica: Un Capolavoro di Design e Natura

Blog

In un mondo dove il tempo sembra scorrere sempre più veloce, Jeanne Gang, architetta di fama americana, ci invita a riflettere sulla bellezza dell'attesa e della tradizione. Ha creato una bottiglia straordinaria per il Gordon & MacPhail 85 Years Old, il whisky più antico del mondo, avvolgendo il prezioso liquido in una scultura di rami di bronzo. Questo progetto, intitolato Artistry in Oak, è ...

Vedi Categoria

La bottiglia, concepita come un nido di protezione, evoca l'immagine di rami che si intrecciano, abbracciando un elegante contenitore di vetro. "Ho pensato al modo in cui gli alberi riparano ciò che è fragile nella natura", ha dichiarato Gang, rivelando così l'ispirazione dietro la sua creazione. Ogni ramo, come un abbraccio, si avvolge attorno al liquido dorato, custodendo la sua essenza e la sua storia.

Il legame tra il whisky e il legno di quercia è profondo: la stessa quercia che regala carattere ai barili è il fulcro del design della bottiglia. Gang ha scelto il bronzo per la sua robustezza e la capacità di mutare nel tempo, proprio come il whisky matura. "Il bronzo diventa più bello con la patina, così come il colore e il carattere del whisky si intensificano negli anni", spiega l'architetta, sottolineando l'importanza del materiale nel processo di invecchiamento del distillato.

Creando questa bottiglia, Gang ha intrapreso un viaggio attraverso il processo di produzione del whisky, esplorando da vicino le diverse fasi che contribuiscono alla creazione di un sapore unico. Dalla selezione dei chicchi d'orzo fino ai barili di quercia, ogni passaggio è un tributo a un'arte che richiede pazienza e dedizione.

La bottiglia non è solo un contenitore, ma un simbolo di una narrazione che si dipana nel tempo. Gang riflette sulla connessione tra architettura e produzione di whisky, evidenziando come entrambi i mestieri richiedano una comprensione profonda della storia e dei materiali. "Ogni architetto e produttore di whisky riconosce l'importanza del tempo nella loro arte", afferma. Così, la bottiglia diventa un ponte tra passato e presente, un'opera che celebra l'eredità e l'innovazione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

La Croce di San Giorgio: Un Simbolo di Design e Trasformazione degli Spazi Pubblici

La Croce di San Giorgio: Un Simbolo di Design e Trasformazione degli Spazi Pubblici

Blog

Camminando per le strade d'Inghilterra, è impossibile non notare l'esplosione di bandiere con la Croce di San Giorgio. Sospese nei luoghi più inaspettati, queste bandiere raccontano storie di un patriottismo che si fa sempre più visibile. Ma cosa significa tutto questo per il design e per il nostro rapporto con gli spazi pubblici?

Vedi Categoria

La Croce di San Giorgio, simbolo di un'identità nazionale, ha attraversato epoche di significati diversi. Un tempo relegata a momenti di fervore nazionale, oggi è una presenza costante che suscita interrogativi su cosa significhi essere patriottici in un mondo complesso e spesso conflittuale. La sua crescente visibilità è un segnale di un cambiamento nel clima politico, una trasformazione che non può essere ignorata dagli architetti e dai designer.

È interessante notare come un semplice simbolo possa trasferire potere e identità, diventando oggetto di dibattito e divisione. In un'epoca in cui il patriottismo si intreccia con il populismo e le tensioni sociali, la Croce di San Giorgio emerge come un punto focale per esplorare la nostra relazione con il design e lo spazio pubblico.

Ma cosa possono fare i designer di fronte a questa situazione? Rimuovere le bandiere potrebbe sembrare una scelta divisiva, mentre non fare nulla potrebbe apparire come indifferenza. Esiste una terza via? Un'iniziativa artistica a Manchester ha invitato i cittadini a modificare le bandiere con messaggi di inclusione, dimostrando che il design può essere un mezzo per creare spazi più accoglienti.

La questione non è solo visiva, ma strutturale. Il design non è solo una questione di estetica, ma di come strutturiamo le nostre città e le nostre interazioni sociali. Riconoscere il potere del design significa anche affrontare le problematiche che si celano dietro a simboli apparentemente innocui.

In un mondo dove i segni e i simboli hanno la capacità di polarizzare, è fondamentale chiedersi: come possiamo utilizzare il design per promuovere valori di inclusione e comprensione? La risposta potrebbe trovarsi nella creazione di nuove narrazioni, storie che possano sostituire quelle divisive e offrire alternative significative.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

NEOM Stadium: L'Incredibile Stadio Sospeso a 330 Metri di Altezza

NEOM Stadium: L'Incredibile Stadio Sospeso a 330 Metri di Altezza

Blog

Immagina un luogo dove il cielo incontra la terra, dove lo sport si eleva in una dimensione mai vista prima. Questo è NEOM Stadium, un audace progetto architettonico che sorgerà a 330 metri di altezza, portando il concetto di stadio a nuovi livelli, letteralmente. Situato nel cuore della futuristica città di The Line, in Arabia Saudita, questo impianto sportivo non è solo un luogo per assistere a ...

Vedi Categoria

Con una capacità di circa 46.000 spettatori, il NEOM Stadium è destinato a diventare il simbolo della candidatura saudita per la FIFA World Cup 2034. La costruzione, prevista per iniziare nel 2027, segna un passo audace verso un futuro in cui la sostenibilità e l'innovazione tecnologica si fondono in un'unica visione. Ma cos'è che rende questo stadio così unico?

Immagina di assistere a una partita di calcio, con il panorama mozzafiato di una città innovativa come sfondo. Il NEOM Stadium non è solo un semplice impianto sportivo; è una fusione di architettura avveniristica e sostenibilità ambientale. Alimentato al 100% da energie rinnovabili, il suo design prevede un tetto che si integra con l'architettura della città, e sistemi di trasporto elettrici e automatizzati che rendono ogni spostamento un'esperienza fluida e futuristica.

Ma la costruzione di un'opera così ambiziosa non è priva di sfide. I costi stimati per l'intero progetto NEOM si aggirano intorno ai 500 miliardi di dollari, ma alcune fonti suggeriscono che potrebbero arrivare fino a 8,8 trilioni. La questione della sostenibilità e dell'impatto ambientale diventa quindi cruciale. Come si può garantire che un progetto di tale portata non comprometta l'ambiente circostante?

Inoltre, ci sono le critiche riguardanti il cosiddetto

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Il Parquet a Spina di Pesce: Eleganza e Versatilità nelle Varianti Italiana, Francese e Ungherese

Il Parquet a Spina di Pesce: Eleganza e Versatilità nelle Varianti Italiana, Francese e Ungherese

Blog

Nel cuore di ogni dimora, il pavimento racconta storie. E cosa c'è di più affascinante del parquet a spina di pesce? Questa tipologia di posa non è solo una scelta estetica, ma un vero e proprio linguaggio architettonico che conferisce alla casa un'anima. Con le sue geometrie sinuose e il fascino del legno naturale, il parquet a spina di pesce si rivela una soluzione sofisticata, capace di incanta...

Vedi Categoria

La posa a spina di pesce, con le sue varianti italiana, francese e ungherese, offre un ventaglio di possibilità che si adattano perfettamente a stili e atmosfere diverse. La spina italiana, con la sua eleganza classica, risulta perfetta per ambienti tradizionali, mentre la variante francese, più aperta e dinamica, si presta a contesti contemporanei e minimalisti. Infine, la spina ungherese, con il suo disegno articolato, regala un tocco di originalità e ricercatezza.

Ogni essenza di legno porta con sé delle peculiarità: il rovere, forte e resistente, è l'alleato perfetto per la posa a spina di pesce, capace di esaltare la bellezza intrinseca di ogni listello. Ma attenzione, perché la scelta del formato e dello schema di posa può influenzare non solo l'estetica, ma anche la praticità e la manutenzione del pavimento. Con un occhio sempre attento ai dettagli, è possibile creare ambienti che raccontano la propria storia attraverso il calore e l'eleganza del legno.

Non dimentichiamo i vantaggi: la geometria a spina di pesce non solo cattura lo sguardo, ma può anche ampliare visivamente gli spazi, rendendoli più vivaci e accoglienti. Tuttavia, è importante considerare anche gli svantaggi, come lo sfrido maggiore e i costi di installazione più elevati, che richiedono una manodopera specializzata.

In conclusione, il parquet a spina di pesce si presenta come una scelta intramontabile, capace di arricchire ogni ambiente con il suo fascino e la sua eleganza. Che si tratti di una casa classica o di una moderna residenza, questo pavimento in legno farà sempre la sua figura, portando con sé il calore e la naturalezza che solo il legno sa offrire.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.cosedicasa.com.

Il Padiglione dell'Uzbekistan: un Triangolo di Innovazione e Cultura all'Expo di Osaka

Il Padiglione dell'Uzbekistan: un Triangolo di Innovazione e Cultura all'Expo di Osaka

Blog

Nel cuore pulsante dell'Expo di Osaka, il padiglione dell'Uzbekistan emerge come un triangolo di innovazione, un progetto concepito dallo studio tedesco Atelier Brückner. Con il tema "Il Giardino della Conoscenza: un laboratorio per la società del futuro", questo spazio non è solo un luogo dove esporre, ma diventa un esperienza immersiva che unisce passato e presente.

Vedi Categoria

La forma triangolare del padiglione non è casuale: essa simboleggia un incontro tra culture e idee, richiamando alla mente i caravanserragli della storica Via della Seta. Questi antichi luoghi di scambio, oggi reinterpretati, invitano i visitatori a riflettere sulle loro radici culturali e sul futuro della società.

All'interno, i visitatori possono passeggiare tra installazioni multimediali che esplorano temi di sostenibilità e innovazione. Ogni elemento è pensato per stimolare una riflessione profonda, come semi piantati nel fertile terreno della conoscenza. La connessione tra Uzbekistan e Giappone è visibile anche nei materiali utilizzati: mattoni di recupero giapponesi al piano terra e legno locale al piano superiore, evocando così il legame tra le due nazioni.

Al centro del padiglione, una piattaforma mobile sorprendente, registrata come una montagna russa a causa delle severe normative sismiche giapponesi, trasforma l'idea di movimento in un percorso esperienziale unico. I visitatori vengono accolti in un ambiente che ricorda una foresta, accompagnati da suoni e proiezioni che arricchiscono l'esperienza sensoriale.

Ma non finisce qui: spazi esclusivi, come una sala VIP progettata dalla designer nippo-libanese Nada Debs, offrono un ulteriore tocco di eleganza, mentre il negozio presenta oltre 11.000 piastrelle blu, opera di un abile ceramista uzbeko, che raccontano storie di tradizione e maestria artigianale.

Il padiglione dell'Uzbekistan non è solo un luogo di esposizione, ma un simbolo di speranza e di dialogo interculturale, un invito a sognare insieme un futuro migliore. E mentre i visitatori si immergono nelle sue meraviglie, la promessa di un domani più luminoso echeggia all'interno di queste tre facciate, che raccontano storie di incontri e di scoperte.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.idealista.it.

Ritorna il Democracy in Design Act: Una nuova era per l'architettura federale negli USA

Ritorna il Democracy in Design Act: Una nuova era per l'architettura federale negli USA

Blog

Ritorna il Democracy in Design Act: Una nuova era per l'architettura federale negli USADue senatori statunitensi, Chris Van Hollen e Ben Ray Luján, hanno recentemente reintrodotto il Democracy in Design Act (DDA) al Senato, in risposta ai mandati di architettura tradizionale imposti dall'ex presidente Donald Trump. Questa iniziativa mira a garantire che gli edifici federali riflettano la diversità...

Vedi Categoria

Il DDA si propone di ribaltare l'esecutivo ordine di Trump che favoriva stili architettonici tradizionali e classici, un'iniziativa che era stata già annullata da Joe Biden nel 2021. Tuttavia, con il ritorno di Trump e la sua intenzione di ripristinare le sue precedenti direttive, il DDA acquisisce nuova rilevanza.

Van Hollen ha sottolineato l'importanza di un approccio diversificato nel design degli edifici federali: "Non dovrebbe esserci un mandato unico per il design dell'architettura federale. Questa legislazione aiuterà a garantire che gli edifici federali riflettano la diversità della nostra nazione e del popolo americano".

Il DDA si basa sui Principi Guida per l'Architettura Federale, in vigore dagli anni '60, che permettono di delegare le scelte di design alle comunità locali. Questo approccio democratico nella progettazione è supportato dall'American Institute of Architects (AIA), il cui presidente ha elogiato i senatori per la loro leadership nella preservazione dei valori democratici.

Tuttavia, la reintroduzione del DDA non è priva di opposizioni. Subito dopo l'annuncio, il senatore repubblicano Jim Banks e il presidente della National Civic Art Society, Justin Shubow, hanno proposto il Beautifying Federal Civic Architecture Act, che mira a codificare gli ordini esecutivi di Trump e stabilire una preferenza per stili architettonici classici, legandoli a valori "occidentali".

Questo dibattito sull'architettura federale rappresenta una battaglia più ampia tra diverse visioni artistiche e culturali negli Stati Uniti, evidenziando come l'architettura non sia solo una questione estetica, ma anche un riflesso delle identità e dei valori della società.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Come Vincere un A+Product Award: 3 Consigli Esclusivi dall'Editor

Come Vincere un A+Product Award: 3 Consigli Esclusivi dall'Editor

Blog

Il sipario si alza: il palcoscenico del design è pronto, e tu hai l'opportunità di brillare. Le candidature per il prestigioso A+Product Award 2026 sono ufficialmente aperte, un momento imperdibile per i produttori e i designer che desiderano far riconoscere le loro opere dai più rinomati architetti del mondo. Ogni prodotto verrà esaminato da una giuria di esperti provenienti da studi di fama inte...

Vedi Categoria

1. Racconta una storia chiara con la tua presentazione. La tua candidatura deve brillare, e per farlo avrai bisogno di alcuni elementi essenziali: nome del prodotto, data di lancio, descrizione (massimo 300 parole), collaboratori (opzionale), categorie selezionate e risorse grafiche. La descrizione del prodotto è la tua prima occasione per colpire. Mantienila concisa, ma assicurati di comunicare ciò che rende il tuo prodotto unico: non solo di cosa si tratta, ma perché è stato creato e come risponde alle esigenze di architetti, designer e clienti. Mettendo in evidenza funzionalità, scelte materiali e il problema che il tuo prodotto risolve attraverso creatività ed eleganza, potrai catturare l'attenzione della giuria.

2. Scegli le categorie strategicamente. Quest'anno, il programma è strutturato attorno a due importanti gruppi di categorie. Partecipare a entrambe le categorie è il modo migliore per massimizzare le tue possibilità di successo. Rifletti su quali categorie 'Miglior Tipo di Prodotto' si adattano meglio al tuo prodotto, e quali premi 'Migliore dell'Anno' riflettono al meglio l'etica e la missione del tuo brand. I prodotti devono essere disponibili ora o lanciarsi entro il 28 febbraio 2026 per qualificarsi.

3. Adatta la tua candidatura ai criteri di valutazione. Leggere i criteri di valutazione è il primo passo per descrivere i tuoi prodotti e presentarli visivamente. Estetica, prestazioni e impatto sono le tre aree chiave in cui i prodotti saranno giudicati. La giuria valuterà la qualità visiva, la funzionalità tecnica e come il tuo prodotto può influenzare il futuro dell'architettura. Assicurati che la tua candidatura comunichi chiaramente come il tuo prodotto soddisfa questi criteri.

Vincere un A+Product Award non è solo un riconoscimento, ma segna anche il tuo posto tra i leader nel design e nell'innovazione. Preparati a far brillare il tuo prodotto e a condividere la tua visione con architetti e designer in tutto il mondo. Una volta raccolti i materiali per la tua candidatura, puoi inviarli immediatamente. Buona fortuna!

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su architizer.com.

Il Rinnovamento Giocoso del Giardino d'Infanzia Gyöngyszem di Archikon

Il Rinnovamento Giocoso del Giardino d'Infanzia Gyöngyszem di Archikon

Blog

Nel cuore di Budapest, un luogo che un tempo era solo un semplice asilo degli anni '60 è rinato, abbracciando la vivacità e la sostenibilità. Archikon, uno studio di architettura locale, ha dato vita a Gyöngyszem Kindergarten, un progetto che trasforma la concezione di un asilo prefabbricato in un ambiente giocoso e vivibile. Con una palette di colori pastello e arredi ispirati ai giochi dei bambi...

Vedi Categoria

Il rinnovamento ha preso forma lungo un viale alberato, dove si ergono quattro blocchi un tempo trascurati. Aggiungendo un piano e sostituendo un oscuro corridoio con volumi vetrati aperti a momenti di aggregazione, Archikon ha creato un giardino d'infanzia che respira. La facciata, un abbraccio di tinte tenui, è adornata da piastrelle colorate che accolgono i piccoli esploratori in un atrio illuminato da un lucernario.

Ogni corridoio, che si snoda come un filo di seta, connette i blocchi e si apre su cortili incantevoli, dove la luce naturale danza attraverso pareti vetrate. Qui, la presenza di scale modulari e di tunnel per strisciare evoca un senso di avventura, mentre spazi comuni attrezzati con arredi in legno offrono riparo per giacche e zaini.

All'estremità orientale, un pergolato di acciaio bianco con tende in tessuto crea un rifugio accogliente, regalando a ciascuna delle dieci aule l'accesso diretto a spazi all'aperto. La progettazione ha tenuto conto dell'ecosostenibilità e della tecnologia, dando vita a quello che viene definito un 'asilo intelligente', pronto a fornire strumenti moderni per l'educazione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

Blog

Nel cuore pulsante di Seoul, precisamente nel vivace distretto di Sinchon, si erge una nuova creazione architettonica che racconta storie di passati e futuri. Il progetto Cracker, firmato dallo studio NOMAL, non è solo una ristrutturazione di un edificio degli anni '60, ma un vero e proprio atto di rigenerazione culturale e urbana.

Vedi Categoria

Originariamente costruito nel 1966, il Cracker ha vissuto le trasformazioni accelerate di una metropoli in crescita, passando da una struttura a due piani a un complesso che ha faticato a mantenere la sua stabilità. L'intervento di NOMAL ha avuto l'obiettivo di ripristinare l'integrità strutturale, riorganizzando gli spazi e stabilizzando le fondamenta, restituendo così al quartiere un nuovo punto di riferimento.

Il risultato è un design che non solo rispetta le normative moderne, ma che gioca con la luce e l'ombra grazie a una facciata in mattoni forati. Questo elemento architettonico non è solo decorativo: offre privacy, permette l'ingresso di luce naturale e riduce l'impatto visivo sugli edifici circostanti. La trama pixelata della facciata evoca i visualizzatori di musica digitale, un omaggio alla storicità culturale di Sinchon, un tempo fulcro della musica dal vivo e della creatività giovanile.

Questa nuova veste non è solo una questione di estetica, ma un tentativo di riannodare i legami con un passato che rischiava di scomparire sotto il peso della gentrificazione. Cracker, con il suo equilibrio tra funzionalità e simbolismo, si propone come un faro che illumina il percorso verso una rinascita culturale. Di giorno, la facciata assorbe la luce, mentre di notte emette un delicato bagliore, trasformando l'edificio in un elemento vivente del tessuto urbano.

In questo dialogo tra memoria e modernità, NOMAL non ha solo progettato un nuovo edificio, ma ha contribuito a dare forma a una nuova identità per Sinchon, un luogo dove la storia e l'innovazione possono coesistere. Perché, si sa, un singolo edificio può non cambiare un intero quartiere, ma può sicuramente avviare un processo di rinnovamento, un passo alla volta.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Norman Foster: Le città camminabili sono la chiave per il futuro urbano

Norman Foster: Le città camminabili sono la chiave per il futuro urbano

Blog

Norman Foster: Le città camminabili sono la chiave per il futuro urbanoDurante il World Design Congress, l'architetto britannico Norman Foster ha sottolineato l'importanza delle città camminabili, anche per coloro che non si preoccupano dell'ambiente. Con un aumento della popolazione globale che porterà alla nascita di circa 11 nuove Londra ogni anno nei prossimi 25 anni, la domanda è: che tipo di...

Vedi Categoria

Foster ha affermato che dovremmo incoraggiare le città compatte e ad alta densità, disincentivando l'espansione urbana che invade la natura e la biodiversità. Secondo lui, le città compatte hanno una impronta di carbonio che è la metà rispetto a quelle suburbane, dove le auto dominano il paesaggio.

Ma anche se non ci interessa la salute del pianeta, è chiaro dove le persone vogliono vivere. Le città camminabili sono costantemente presenti nelle liste delle città più desiderabili da visitare e in cui stabilirsi. Foster ha detto: "Se non ci preoccupiamo troppo delle forze di mercato, ma della nostra salute, la città più sana è quella camminabile".

Un esempio emblematico del suo lavoro è il progetto di Trafalgar Square, trasformato da un'area trafficata a un salotto per Londra, dove l'accesso pedonale è stato migliorato. Foster ha criticato la proliferazione di auto che deturpava spazi storici, sottolineando l'importanza di progetti che coinvolgono attivamente le comunità locali.

In conclusione, le decisioni urbanistiche dovrebbero basarsi su dati e coinvolgere le persone che vivono in quelle aree, piuttosto che essere imposte dall'alto. La visione di Foster per il futuro delle città è chiara: dobbiamo promuovere la densità e la camminabilità per un mondo migliore.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Architecture – Dezeen.

Esplorando il Futuro: Habitat Module di MEII Estudio

Esplorando il Futuro: Habitat Module di MEII Estudio

Blog

Immagina di trovarsi in uno spazio dove ogni metro quadro è concepito per esaltare la vita. Questo è il Habitat Module di MEII Estudio, un progetto che non è solo un appartamento, ma un manifesto di come l’architettura possa rispondere a esigenze contemporanee e future.

Vedi Categoria

In un mondo dove lo spazio è un lusso, MEII Estudio ha saputo trarre ispirazione dall’esplorazione spaziale. I moduli abitativi, simili a quelli utilizzati nelle missioni spaziali, rappresentano un esempio di come la funzionalità e il design possano fondersi in un’armonia perfetta. Ogni elemento è stato pensato per massimizzare l’efficienza e il comfort, creando un rifugio che va oltre le convenzioni.

Con una superficie di 200 m², questo progetto non è solo un’abitazione: è un’esperienza. La luce naturale penetra generosamente, mentre gli spazi si aprono e si chiudono in un gioco di volumi che invita alla scoperta. L’architettura diventa così un dialogo tra l’ambiente e l’individuo, un luogo dove sentirsi a casa è un atto semplice.

Il team di MEII Estudio, guidato da Jose María Mateo e Elvira Carrión, ha saputo integrare tecnologia e materiali sostenibili in un progetto che guarda al futuro. La loro visione non è solo estetica, ma anche etica, ponendo l'accento sulla sostenibilità e sull’eco-compatibilità. Ogni scelta progettuale è un passo verso un habitat che rispetta l’ambiente, senza compromessi.

In questo contesto, il Habitat Module rappresenta una risposta alle sfide abitative del nostro tempo. Con un occhio attento all’innovazione e alla qualità della vita, MEII Estudio ci invita a riflettere su come vogliamo vivere e quale eredità vogliamo lasciare.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spazi

Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spazi

Blog

Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spaziSituata a Da Nang, in Vietnam, Terracotta Breath è una casa che si presenta con discrezione, accogliendo i visitatori con un giardino d'ingresso e una facciata in laterizio lavorato a spessore. Questo progetto, realizzato da Live Out Studio, è un esempio perfetto di come l’architettura possa fondere tradizione e modernità, creando ...

Vedi Categoria

La struttura ospita due nuclei familiari: i genitori affacciati sulla strada e la figlia in fondo al lotto, separati da un cortile che diventa il cuore pulsante della casa. Utilizzando materiali locali e un budget misurato, il progetto si basa su principi di feng shui e strategie passive per il clima tropicale, generando un involucro termicamente sensibile e poroso.

Il design della casa è concepito come una successione di soglie, piuttosto che un semplice oggetto architettonico. Al piano terra, gli spazi di soggiorno, pranzo e cucina fluiscono verso il giardino, creando una continuità tra interno ed esterno. Le finestre a bilico e le schermature di bambù permettono alla luce di filtrare, arricchendo l'atmosfera degli ambienti. Una scala scolpita conduce a un ambiente di preghiera al primo piano, un luogo di riunione per la comunità locale.

La casa della figlia, invece, si distingue per la sua compattezza e libertà. Al piano terra, un ampio living-cucina si apre verso il cortile, mentre al piano superiore, camere ventilate da feritoie offrono la giusta privacy. Le aperture sono progettate con attenzione per garantire un equilibrio tra luminosità e intimità.

La coerenza materica, con l'uso di laterizio, bambù e legno, crea un'atmosfera calda e accogliente. Le superfici tattili e i colori terrosi non solo abbelliscono gli spazi, ma contribuiscono anche a un microclima in grado di ridurre l'affidamento a sistemi di climatizzazione costosi. In cucina e nei bagni, piastrelle in terracotta e pavimenti beige accentuano l'idea di comfort e funzionalità.

In conclusione, Terracotta Breath dimostra come un’architettura ben progettata possa essere un ecosistema, capace di rispondere alle esigenze di chi la abita, senza rinunciare alla bellezza e all’armonia con l’ambiente circostante.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.elledecor.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.elledecor.com.

Un Padiglione a Forma di Conchiglia: Il Futuro della Società all'Expo 2025 di Osaka

Un Padiglione a Forma di Conchiglia: Il Futuro della Società all'Expo 2025 di Osaka

Blog

Nel cuore dell'Expo 2025 di Osaka, il Padiglione Pasona Natureverse, realizzato dallo studio giapponese The Design Labo, emerge come un simbolo di connessione tra l'uomo e la natura. Ispirato alla forma a spirale di un mollusco marino preistorico, il padiglione si presenta come un'opera architettonica che invita alla riflessione sulla nostra interazione con il mondo naturale. La sua struttura, che...

Vedi Categoria

Con un diametro di 43 metri, il padiglione è progettato per essere facilmente smontabile e verrà successivamente trasferito su Awaji Island come centro culturale. La struttura è realizzata con un sistema in acciaio a giunti sferici, rivestita da una membrana bianca sintetica che riflette la luce in modo etereo, creando un'atmosfera quasi incantata. All'interno, i visitatori possono esplorare spazi espositivi interattivi suddivisi in tre zone tematiche: Storia della Vita, Corpo e Mente / Legami. Ogni area ospita installazioni uniche, tra cui una scultura a forma di albero che racconta l'evoluzione e un cuore coltivato in laboratorio, simbolo dell'innovazione biomateriale.

Il percorso espositivo è pensato per ottimizzare l'esperienza dei visitatori, con un'altezza del soffitto che raggiunge i 16 metri, creando un senso di grandezza che stimola meraviglia e apprendimento. Inoltre, un sistema di raffreddamento ad acqua riveste la superficie esterna del padiglione, riducendo la necessità di aria condizionata e riutilizzando l'acqua piovana. Al calare della notte, l'illuminazione cambia, accentuando le curve del guscio e proiettando effetti luminosi che trasformano il padiglione in un'opera d'arte visiva.

Il progetto di The Design Labo non è solo un esempio di architettura innovativa, ma anche un invito a riflettere sul nostro rapporto con la natura e sull'importanza della salute fisica e mentale nel contesto della società moderna. Con il suo design distintivo e la sua missione educativa, il Pasona Natureverse Pavilion è destinato a diventare un punto di riferimento per le generazioni future, testimoniando la bellezza della simbiosi tra uomo e natura.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Ripensare l'Autorialità attraverso il Design Partecipativo

Ripensare l'Autorialità attraverso il Design Partecipativo

Blog

Ripensare l'Autorialità attraverso il Design PartecipativoNel campo dell'architettura, storicamente, molti edifici iconici sono stati plasmati da visioni unilaterali, spesso progettati senza una reale interazione con gli utenti, le comunità e le città. Sebbene questo approccio dall'alto possa garantire una forte coerenza formale e chiarezza concettuale, ha anche dato priorità all'autorialità rispe...

Vedi Categoria

Progettare per altri è intrinsecamente complesso. Gli architetti sono spesso chiamati a creare ambienti per comunità con cui potrebbero non avere familiarità personale o culturale. Tuttavia, questa distanza può offrire un'oggettività preziosa. Consente di coinvolgere diverse prospettive con occhi nuovi, analizzando criticamente le esigenze e le limitazioni di molteplici stakeholder. Attraverso questo processo, la disciplina dell'architettura ha fatto progressi significativi, spingendo i confini del pensiero spaziale, innovazione dei materiali e sperimentazione strutturale.

Il lavoro di Rizvi Hassan è un esempio calzante di come il design partecipativo possa trasformare l'architettura, rendendo il processo creativo più inclusivo e rappresentativo delle vere esigenze delle comunità. In questo contesto, è fondamentale riconoscere che l'architettura non è solo una questione di estetica, ma anche di funzionalità e relazione umana.

In conclusione, ripensare l'autorialità attraverso il design partecipativo non solo arricchisce il processo creativo, ma crea anche spazi che rispondono realmente alle esigenze delle comunità, promuovendo una connessione più profonda tra gli utenti e l'architettura stessa.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Nove materiali e piastrelle che trasformano le superfici piatte in opere d'arte

Nove materiali e piastrelle che trasformano le superfici piatte in opere d'arte

Blog

In un mondo dove le superfici piatte dominano gli spazi, si cela un universo di possibilità pronte a essere esplorate. Immagina di camminare su pavimenti che raccontano storie, dove ogni piastrella è un frammento di natura, una poesia visiva che affascina e sorprende. In questa ricerca di bellezza e funzionalità, emergono nove materiali e piastrelle che non solo abbelliscono gli ambienti, ma li tr...

Vedi Categoria

La collezione Navona di Walker Zanger evoca il pallido splendore del travertino, un materiale che ha visto la luce del giorno nel Colosseo e nella Casa Bianca. Ogni piastrella è un omaggio a una bellezza senza tempo, una danza di venature leggere che incanta lo sguardo.

Ma non è tutto. La collezione Couture di Alessandro La Spada per Antolini ci trasporta in un regno di motivi grafici, dove la pietra naturale si fonde con accenti metallici, creando un’armonia visiva che celebra il processo di formazione della roccia stessa. Dodici motivi diversi, un viaggio attraverso la materia e il design.

Fiandre, con la sua nuova gamma di superfici Marble Lab, esplora tonalità come Dama Bianca e Breccia Imperiale, mimando la bellezza del marmo con sfumature neutre che si adattano a ogni interno. Un raffinato equilibrio tra natura e modernità, perfetto per chi cerca eleganza e versatilità.

Le piastrelle Tabacco Terrae di Casalgrande Padana, con il loro inconfondibile grigio-marrone, evocano il calore e la profondità del tabacco, mentre Neolith reinventa la pietra sinterizzata, riproducendo venature drammatiche che raccontano storie di granito e quarzo.

Scoprire la Corkform di Quadrant è un'esperienza sensoriale: il sughero, proveniente dall'industria vinicola portoghese, diventa un pavimento morbido e isolante, un abbraccio per i piedi che offre un'armonia perfetta tra comfort e sostenibilità.

Marazzi sorprende con le sue Top tiles, lastre di grande formato in pregiato gres porcellanato, mentre Pretty Plastic reinterpreta il PVC, dando vita a piastrelle riciclate in tonalità accattivanti come Grigio, Verde e Terracotta. Un esempio perfetto di come la sostenibilità possa sposarsi con il design contemporaneo.

Infine, la Growth collection della Good Plastic Company, sviluppata in collaborazione con Gensler, ci invita a riflettere sulla bellezza del riutilizzo attraverso otto motivi ispirati alla natura, come Cliff e Pebble, che trasformano i rifiuti in arte.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Ispirato all'articolo pubblicato su: Dezeen

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Seoul Architecture Biennale: Un Invito alla Conversazione Pubblica

Seoul Architecture Biennale: Un Invito alla Conversazione Pubblica

Blog

Seoul Architecture Biennale: Un Invito alla Conversazione Pubblica La Biennale di Architettura di Seoul di quest'anno rappresenta un tentativo sincero di coinvolgere il pubblico in una conversazione autentica sull'architettura della città. Thomas Heatherwick, direttore generale dell'evento, ha dichiarato che è fondamentale avviare un dialogo con la popolazione, piuttosto che replicare l'"echo cha...

Vedi Categoria

Heatherwick ha affermato: "Una conversazione pubblica è così importante perché crea il contesto che influenza tutti noi, e abbiamo trascurato di parlare con il pubblico." Questo approccio si distacca dalla tradizione di molti eventi simili, che spesso si rivolgono esclusivamente a professionisti del settore.

"Siamo scarsi nel condurre conversazioni pubbliche più ampie", ha aggiunto, evidenziando come l'architettura influisca profondamente sulla vita quotidiana delle persone. La Biennale di Seoul, interamente finanziata dalla città, offre una rara opportunità per espandere la discussione attorno agli spazi urbani.

Per attrarre l'attenzione dei cittadini, Heatherwick ha progettato un muro di 90 metri nel centro della città, il Humanise Wall. Questo muro non solo funge da elemento centrale della Biennale, ma è anche un invito visivo per i cittadini a partecipare e a scoprire di più sull'architettura che li circonda.

Il muro è stato concepito come un "call and response", un modo per stimolare la partecipazione attiva del pubblico. Attraverso immagini di edifici e installazioni artistiche, il muro intende avviare conversazioni significative su come l'architettura può migliorare la vita urbana.

In un mondo dove i festival di design spesso rimangono confinate in una cerchia ristretta, la Biennale di Seoul cerca di abbattere queste barriere, rendendo l'architettura accessibile e comprensibile a tutti. "Credo che ci sia un dovere di raggiungere e accogliere", ha concluso Heatherwick, esprimendo il desiderio di vedere una maggiore qualità nell'architettura attraverso un dialogo pubblico più attivo.

La Biennale di Architettura e Urbanismo di Seoul si svolgerà dal 26 settembre al 18 novembre 2025, e rappresenta un'opportunità unica per tutti di riflettere sull'impatto degli spazi che abitiamo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Un Gelato Sostenibile: L'Armonia tra Architettura e Natura in Thailandia

Un Gelato Sostenibile: L'Armonia tra Architettura e Natura in Thailandia

Blog

In un angolo incantevole di Koh Phangan, dove il profumo del cocco si mescola all'aria salmastra del mare, un gelato ha trovato casa. Satimi.sook non è solo un luogo dove gustare dolci prelibatezze, ma un esempio di come l'architettura possa danzare in perfetta armonia con la natura circostante. Progettato dallo studio Bamboosaurus, questo negozio di gelato racconta una storia di sostenibilità e r...

Vedi Categoria

Le colonne in bamboo, che si ergono come le palme che un tempo occupavano il sito, creano un ritmo spaziale che non solo ricorda il passato, ma lo celebra. La struttura, con il suo tetto a falde basse, è un omaggio all'architettura vernacolare locale, progettata per resistere alle violente tempeste monsoniche senza compromettere la bellezza del luogo. Ogni dettaglio, dal bamboo alle pareti in vetro, è pensato per riflettere la luce naturale e per amalgamarsi con il paesaggio circostante, creando un'atmosfera calda e accogliente.

Ma Satimi.sook va oltre l'estetica: la sua costruzione è stata concepita con una particolare attenzione alla sostenibilità. Utilizzando fondazioni leggere che non danneggiano le radici degli alberi vicini, il progetto dimostra che è possibile costruire senza compromettere la natura. La combinazione di bamboo, acciaio e vetro non solo garantisce la resistenza, ma offre anche una trasparenza che invita l'esterno a entrare, rendendo l'esperienza del gelato ancora più coinvolgente.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Open Architecture: Riscoprire il Design oltre il Conformismo

Open Architecture: Riscoprire il Design oltre il Conformismo

Blog

In un angolo pulsante di Pechino, una visione audace di architettura prende forma. Open Architecture, guidato dalla coppia dinamica Huang Wenjing e Li Hu, non si limita a soddisfare le richieste dei clienti; piuttosto, si immerge in un territorio inesplorato, dove la creatività danza con l'inaspettato. "Se un cliente desidera uno stile specifico, è un po' noioso per noi", afferma Li, spalancando l...

Vedi Categoria

Dal 2008, questo studio ha sfidato le convenzioni, creando opere che non sono solo edifici, ma esperienze immersive. La recente Sun Tower, un cono di cemento alto 50 metri, si erge come un enorme orologio solare, un simbolo di come l'architettura possa interagire con il tempo e la luce. "Siamo più interessati a un progetto che sia una domanda", spiega Li, suggerendo che ogni creazione nasce da un desiderio di scoperta piuttosto che da un mero compito da svolgere.

Il prossimo capitolo di questa avventura si scrive in Australia, dove Open Architecture è stato scelto per curare Task Eternal, una mostra che esplora le tendenze espansionistiche dell'umanità. Concepite come atti di un'opera teatrale, le quattro sezioni della mostra promettono di portare i visitatori in un viaggio attraverso la storia dell'esplorazione spaziale e le sue implicazioni. "È letteralmente un museo dentro un museo", commenta Li, sottolineando l'intento di fondere architettura, concetto e curatela in un'unica, fluida esperienza.

La filosofia di Open si radica in una profonda connessione con la natura. Huang condivide che "gli edifici devono proteggere la natura, non distruggerla", una visione che si riflette in ogni decisione progettuale. La loro recente incursione nel design residenziale con il progetto Nanshan Commune a Shenzhen rappresenta un antidoto alle comunità chiuse e agli edifici monotoni, mirando a elevare la qualità della vita attraverso un approccio che integra paesaggi, spazi comunitari e un dialogo continuo con l'ambiente.

In un mondo in rapida evoluzione, Huang e Li sostengono che l'adattamento è essenziale. "Siamo meno arroganti di prima, umiliati dalla velocità con cui le cose possono cambiare", affermano, evidenziando l'importanza di evolversi continuamente. Dal loro punto di vista, la sostenibilità è un argomento sociale, non solo un calcolo tecnico, e ogni progetto diventa un'opportunità per riflettere su come l'architettura possa rispondere alle sfide del nostro tempo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Riscopri il Pulse Autocycle del 1985: un veicolo jet-like con canopy scorrevole e sedili in tandem

Riscopri il Pulse Autocycle del 1985: un veicolo jet-like con canopy scorrevole e sedili in tandem

Blog

Immaginate un veicolo che fluttua tra il sogno di un aereo e la realtà di un'automobile. È così che si presenta il Pulse Autocycle, un gioiello del 1985, concepito da Jim Bede, un visionario nel mondo della progettazione aeronautica. Con la sua scocca aerodinamica e il canopy scorrevole, il Pulse evoca l'immagine di un jet pronto al decollo, mentre si adagia delicatamente su tre ruote, una danza p...

Vedi Categoria

Prodotto negli Stati Uniti tra il 1985 e il 1990, il Pulse Autocycle è un veicolo raro, con solo 326 esemplari realizzati dalla Owosso Motor Car Company nel Michigan. Questo veicolo, descritto come un Ground Cruising Recreational Vehicle, mescola sapientemente elementi di automobile e motocicletta, creando una categoria intermedia che affascina e sorprende.

Entrando nel cockpit del Pulse, si viene accolti da un'atmosfera biplanica, con sedili in tandem rivestiti in vinile marrone e dettagli a contrasto. Ogni elemento è pensato per trasmettere un senso di avventura, dal cruscotto ispirato alla Yamaha XS400, fino ai controlli disposti con cura davanti al volante a tre razze. Ogni viaggio diventa un'esperienza unica, un viaggio nel tempo che ci riporta indietro a un'epoca in cui l'innovazione era la regina.

La meccanica del Pulse è altrettanto affascinante: un motore Yamaha da 399cc, dotato di un sistema di controllo dell'induzione, accompagna il pilota in ogni curva. Con un design esteriore che richiama le linee degli aerei, il Pulse Autocycle è un'opera d'arte su ruote, un esempio di come l'ingegneria possa sposare la bellezza.

In un mondo che corre veloce, il Pulse ci invita a rallentare, a vivere il momento, a sognare. È più di un veicolo; è un simbolo di un'epoca, un collezionabile per chi sa apprezzare l'eleganza della rarità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi

L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi

Blog

L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi Nel cuore pulsante di un mondo in continua evoluzione, lo studio dell'architetto Cesare Rossi si erge come un faro di creatività e sostenibilità. Qui, ogni progetto è un racconto, un intreccio di desideri e necessità, che prende forma nell'armonia tra architettura e natura. L'incontro con il mondo di Rossi è un'esperienza che va oltre...

Vedi Categoria

La visione di Rossi è chiara: creare spazi che non solo abitano, ma vivono in simbiosi con l'ambiente. Con un percorso formativo che lo ha reso esperto in bioedilizia e nella scelta di soluzioni efficaci per il risparmio energetico, l'architetto ha saputo coniugare l'innovazione con la tradizione, realizzando edifici che raccontano storie di bellezza e funzionalità.

Ogni progetto che esce dallo studio di Rossi è un'opera pensata per rispondere alle sfide contemporanee, dove l'attenzione all'ambiente e al comfort abitativo si fondono per dare vita a soluzioni abitative originali. È così che l'architettura diventa un arte al servizio delle persone, un rifugio che abbraccia la luce naturale e invita a una riflessione più profonda sul nostro ruolo nel mondo.

La biografia di Cesare Rossi è una testimonianza di passione e impegno. Nato nel 1972, anno in cui si celebra la prima giornata mondiale dell'Ambiente, la sua carriera in architettura è un continuo dialogo con la natura. Dalla laurea al Politecnico di Milano alle collaborazioni con importanti studi, fino all'apertura del suo studio nel 2008, Rossi ha sempre cercato di superare i confini dell'architettura tradizionale.

La filosofia del suo studio si basa sull'integrazione armoniosa tra l'architettura e l'ambiente circostante, con un approccio che incoraggia l'uso innovativo dei materiali e la funzionalità degli spazi. Ogni edificio progettato da Rossi è una manifestazione della sua convinzione che l'architettura possa essere un potente strumento per ridurre l'impatto ambientale e migliorare la qualità della vita.

In conclusione, entrare nel mondo dell'architetto Cesare Rossi significa intraprendere un viaggio di scoperta e ispirazione, dove l'architettura diventa un linguaggio che parla di sostenibilità, bellezza e innovazione. Ogni progetto è un'opportunità per sognare e realizzare spazi che non solo soddisfano le esigenze abitative, ma che si inseriscono nel tessuto della natura, rispettandola e valorizzandola.

Rimani Aggiornato! Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.architettocesarerossi.it.

Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 Osaka

Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 Osaka

Blog

Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 OsakaIl PASONA NATUREVERSE Pavilion, progettato dallo studio design labo Inc. per l'Expo 2025 di Osaka, è una straordinaria struttura a spirale ispirata alla forma dell'ammonite. Con un diametro di 43 metri, il padiglione esplora temi vitali come l'ecologia e l'interconnessione tra l'umanità e la natura.

Vedi Categoria

La forma dell'ammonite non è solo un riferimento architettonico, ma anche un gesto simbolico che collega le dimensioni micro e macro dei sistemi naturali. I visitatori vengono guidati lungo un percorso a spirale che evoca continuità e movimento ciclico, mentre la geometria sottolinea il concetto che l'umanità fa parte di un contesto ecologico più ampio.

Design e Sostenibilità
Per il team di design labo, la performance ambientale è un elemento chiave del progetto. Il padiglione utilizza un sistema di raffreddamento a base d'acqua che promuove il raffreddamento evaporativo, riducendo la necessità di aria condizionata. L'acqua piovana viene raccolta e riutilizzata all'interno dell'edificio per funzioni non potabili, diminuendo la dipendenza da risorse esterne.

Al termine dell'Expo, il padiglione sarà smontato e ricostruito sull'Isola di Awaji, un sito riconosciuto per i suoi importanti giacimenti fossili di ammonite. Questa relocation estende la vita della struttura e stabilisce una continuità tra forma, luogo e storia geologica. Attraverso le sue strategie materiali, i sistemi ambientali e la geometria simbolica, il PASONA NATUREVERSE Pavilion integra sostenibilità con riferimenti culturali ed ecologici, presentando l'architettura come un mezzo che collega la storia naturale con la pratica progettuale contemporanea.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Architettura e Intelligenza Artificiale: Un Nuovo Inizio per il Design

Architettura e Intelligenza Artificiale: Un Nuovo Inizio per il Design

Blog

In un mondo dove le sfide si accavallano come nuvole tempestose, l'architettura si presenta come un faro di stabilità. Ogni edificio racconta una storia, un frammento della nostra esistenza, destinato a resistere al tempo. Ma quale è il prezzo di questa eternità? Gli architetti, custodi di questa arte, si trovano spesso a fronteggiare un sistema che richiede loro di essere al contempo rapidi, econ...

Vedi Categoria

La verità è che il design non è un gioco da ragazzi. Non è un semplice atto di creatività, ma una battaglia quotidiana contro la superficialità di chi crede che chiunque possa costruire un sogno. Ogni progetto richiede tempo, sudore e, sopra ogni cosa, un rispetto profondo per le persone che vivranno e lavoreranno in quegli spazi. Tuttavia, la pressione di budget ristretti e scadenze serrate può portare a compromessi dolorosi, dove la salute dell'architetto e l'integrità del progetto possono essere messe in discussione.

Ma ecco che l'intelligenza artificiale entra in scena, come un alleato silenzioso e potente. Attraverso algoritmi intelligenti e strumenti di progettazione avanzati, l'AI offre nuove opportunità per ottimizzare il processo creativo. Può ridurre i tempi di realizzazione, migliorare la precisione e, in ultima analisi, elevare la qualità del design. Non si tratta solo di lavorare più velocemente, ma di lavorare meglio, di riscoprire il valore intrinseco del nostro lavoro e di restituire all'architettura il suo giusto prestigio.

In questo momento cruciale per il nostro settore, è fondamentale abbracciare l'innovazione senza dimenticare la nostra missione: creare spazi che migliorano la vita delle persone. È così che possiamo rompere il ciclo di sacrifici e ristabilire il legame tra design e società, riscoprendo il vero valore di ciò che costruiamo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Il Mercato Vibrante di Kunming: Un Progetto Innovativo di Studio D'Arkwave

Il Mercato Vibrante di Kunming: Un Progetto Innovativo di Studio D'Arkwave

Blog

Il Mercato Vibrante di Kunming: Un Progetto Innovativo di Studio D'ArkwaveIn Yunnan, la tradizione del mercato "Jiezi" rappresenta un importante punto di incontro per la comunità, dove il commercio e la vita sociale si intrecciano. A Kunming, il progetto A Market of Vibrant Buffer realizzato da Studio D'Arkwave si propone di rinnovare e valorizzare questo concetto, trasformando il mercato in uno s...

Vedi Categoria

Situato sulla collina piatta di Jinfang, il mercato di Kunming accoglie visitatori ogni giorno, ma come molti mercati, è attivo solo per metà giornata. L'innovativa proposta di D'Arkwave mira a estendere la vitalità di questo spazio, introducendo il concetto di "Park + Market". Così, durante le ore di mercato, l'area vibra di attività, mentre, una volta chiuso, si trasforma in un parco pubblico dedicato alla comunità.

Questa doppia funzionalità non solo ottimizza l'uso dello spazio, ma incoraggia anche l'interazione sociale e la coesione tra residenti e visitatori. Il progetto, completato nel 2021, è un esempio di come l'architettura contemporanea possa rispondere alle esigenze di uno spazio urbano in continua evoluzione.

Scopri di più su questo affascinante progetto e sul lavoro di Studio D'Arkwave visitando il sito ufficiale di ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Mamluks: Un Viaggio nell'Eredità Artistica di un'Imperialità Contemporanea

Mamluks: Un Viaggio nell'Eredità Artistica di un'Imperialità Contemporanea

Blog

Nel cuore di Abu Dhabi, un'esposizione straordinaria si svela al Louvre, portando alla luce un capitolo spesso trascurato della storia: l'arte e il design dei Mamluks. Mamluks: Legacy of an Empire è il titolo di questo viaggio affascinante attraverso il tempo, dove la maestria di una dinastia di ex schiavi guerrieri si trasforma in un'eredità culturale senza precedenti.

Vedi Categoria

Curata con passione da Dr. Souraya Noujaim e Dr. Carine Juvin, l'esposizione presenta oltre 270 opere esclusive, provenienti da 34 istituzioni di tutto il mondo. Oggetti che spaziano dai metalli preziosi ai manoscritti, dai tappeti alle ceramiche, rivelano un linguaggio visivo che continua a risuonare con il design contemporaneo. Juvin sottolinea che i Mamluks erano grandi designer, capaci di trasformare colori vivaci e geometrie complesse in opere di straordinaria bellezza.

La mostra si apre con un teatro delle ombre, un richiamo alle forme di intrattenimento popolare del tempo, immergendo i visitatori nella storia affascinante di questi sovrani. Dalla loro origine come giovani schiavi a una posizione di potere a Cairo e Damasco, i Mamluks sono diventati architetti della cultura e dell'arte, creando oggetti che non solo adornavano i palazzi ma narravano storie di potere e autorità.

Ma l'esposizione non si limita ai soli sovrani; essa esplora anche una società più complessa, evidenziando il contributo di donne influenti e minoranze religiose. Manoscritti commissionati da donne e oggetti decorati con motivi distintivi ci raccontano di un'arte che abbraccia diverse culture, rendendo omaggio alla ricchezza e alla diversità della società mamluka.

La scenografia dell'esposizione, arricchita da schermi interattivi e dettagli architettonici, invita il pubblico a esplorare storie individuali all'interno di una narrazione più ampia. Il culmine di questo percorso è rappresentato dal Baptistero di San Luigi, un capolavoro del XIV secolo che incarna la fusione tra arte islamica ed europea, simbolo della mobilità degli oggetti e della potenza del design nel superare le barriere culturali.

Con questa esposizione, il Louvre Abu Dhabi si propone di connettere le civiltà, rivelando la complessità e la ricchezza della storia dei Mamluks. È un invito a riflettere su come il loro passato possa ancora influenzare il nostro presente e futuro. Un'esperienza da non perdere, che promette di illuminare le menti e sorprendere i cuori.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

L'Arte del Suono: Le Pannelli Acustici di Emma Hayes per Autex

L'Arte del Suono: Le Pannelli Acustici di Emma Hayes per Autex

Blog

In un mondo dove il rumore si insinua in ogni angolo, Emma Hayes propone una sinfonia visiva e acustica, un incontro tra arte e funzionalità. Collaborando con Autex Acoustics, l'innovativa designer ha dato vita a una collezione di pannelli acustici che non solo attutiscono i suoni, ma trasformano gli spazi in opere d'arte ispirate ai paesaggi mozzafiato della Nuova Zelanda.

Vedi Categoria

Ogni pannello, parte di una serie di otto straordinarie creazioni, è caratterizzato da motivi che richiamano le delicate sfumature delle acque e della vegetazione, conferendo agli interni una qualità pittorica che cattura lo sguardo e calma l'anima. Questo approccio artistico è il risultato di metodi analogici che Hayes ha affinato nel tempo, fondendo pittura, disegno e texture in un unicum di grande impatto visivo.

Ma la bellezza non è l'unico obiettivo di questa collezione. Autex Acoustics, da sempre impegnata nella sostenibilità, ha scelto di realizzare questi pannelli utilizzando il 75% di materiale riciclato, un gesto che riflette una filosofia aziendale ben precisa: ridurre l'impatto ambientale senza compromettere la qualità. Ogni pezzo è certificato come carbon-neutral, testimoniando un impegno concreto verso un futuro più sostenibile.

La collezione è stata recentemente presentata nel rinnovato showroom di Autex, situato nel cuore pulsante di Clerkenwell, Londra. Qui, l'atmosfera è stata arricchita da una collaborazione con lo studio di design Unispace, che ha creato un ambiente perfetto per esaltare le proprietà acustiche e visive delle opere di Hayes. Non è solo un luogo di vendita, ma un'esperienza immersiva.

Fondata nel 1967, Autex Acoustics si è affermata come pioniere nella produzione di materiali fonoassorbenti per uffici e spazi multifunzionali. La loro recente installazione al LA Design Festival, che evoca una foresta incantata, ha ulteriormente dimostrato la capacità del brand di combinare design e funzionalità in modo unico e affascinante.

Per scoprire di più sulla collezione di Emma Hayes e sulle altre proposte di Autex Acoustics, visita il sito ufficiale e lasciati ispirare da un mondo dove l'estetica incontra l'ecologia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Rivoluzionare gli Spazi: Le Sedie Twin di A204 che Diventano Arredo e Stoccaggio

Rivoluzionare gli Spazi: Le Sedie Twin di A204 che Diventano Arredo e Stoccaggio

Blog

Immagina un oggetto che, pur nella sua apparente semplicità, racchiude in sé la capacità di reinventarsi, come un attore versatile in un palcoscenico di possibilità. È così che le sedie Same Same di A204 si presentano: un duo di sedie in legno che non si limitano a essere semplici posti a sedere, ma si evolvono in forme di arredo sorprendentemente pratiche.

Vedi Categoria

Ogni sedia, realizzata in Maritime Pine Plywood e rifinita con un linoleum colorato, è un invito a scoprire il design minimalista, dove la funzione si sposa con l'estetica. Sotto la superficie di queste sedie, un compartimento segreto attende di accogliere riviste o piccoli oggetti, trasformando ogni sedia in un raffinato elemento di storage.

Ma la vera magia avviene quando queste sedie si uniscono. Possono diventare un tavolo laterale con cassetti, oppure un'unità di scaffalatura alta, adattandosi così alle esigenze di ogni spazio. Questo approccio modulare di A204 non solo amplia la funzionalità delle sedie, ma invita gli utenti a partecipare attivamente alla loro evoluzione.

Con Same Same, la flessibilità non è solo un concetto, ma un modo di vivere il design. La capacità di adattarsi e cambiare forma offre una soluzione a chi cerca non solo un mobile, ma un compagno di viaggio che accompagni le proprie avventure quotidiane. In un mondo in continua mutazione, queste sedie rappresentano un faro di creatività e praticità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Ispirato all'articolo pubblicato su: designboom | architecture & design magazine

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Un pomeriggio per progettare il futuro: Corsi di formazione per architetti e designer

Un pomeriggio per progettare il futuro: Corsi di formazione per architetti e designer

Blog

Un pomeriggio per progettare il futuro: Corsi di formazione per architetti e designer Come si costruisce oggi un edificio confortevole, sostenibile e innovativo? E come l’AI può diventare un’alleata preziosa nella progettazione? Se sei un architetto o un designer, non perdere l’opportunità di approfondire queste tematiche fondamentali durante i corsi organizzati da Pronema.

Vedi Categoria

Corsi proposti

  • Schermature solari: Scopri strumenti concreti per migliorare l’efficienza energetica, rispettare le normative e ottimizzare il comfort.
  • AI per il designer: Apprendi strategie pratiche per utilizzare l’Intelligenza Artificiale come acceleratore della tua creatività e della tua efficienza.

Entrambi i moduli sono riconosciuti dagli ordini professionali con 2 CFP ciascuno, un’opportunità imperdibile per aggiornare le tue competenze e rimanere al passo con le innovazioni del settore.

Dettagli dell'evento

Sede: Sala eventi Pronema, Agrate Conturbia (NO)
Data: Venerdì 3 ottobre 2025
Orario: 14.00 – 19.00

Non dimenticare che l'evento è a numero chiuso e aperto a tutti, ma con priorità ai progettisti iscritti all’ordine. Assicurati di prenotare il tuo posto per non perdere questa opportunità unica di apprendere da esperti nel campo.

Docenti

Alessandro Palazzo: Consulente CasaClima, guiderà i partecipanti nella scelta delle schermature più adatte a ogni progetto.

Fulvio Julita: Formatore e autore del libro “Scrivere con l’AI” (editore Hoepli), accompagnerà i professionisti alla scoperta delle potenzialità dell’AI generativa.

Unisciti a noi per un pomeriggio di formazione e networking, dove potrai scoprire come le nuove tecnologie possono trasformare il tuo modo di progettare!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.pronema.it.

Il Labirinto Inflabile Arcobaleno di Cyril Lancelin a Grand Rapids

Il Labirinto Inflabile Arcobaleno di Cyril Lancelin a Grand Rapids

Blog

Il Labirinto Inflabile Arcobaleno di Cyril Lancelin a Grand Rapids Durante il festival Return to the River a Grand Rapids, l'artista e architetto francese Cyril Lancelin ha presentato la sua ultima installazione di grande formato, Pyramid Curbs. Questa vibrante struttura immersiva trasforma il paesaggio urbano in un parco giochi di colore e geometria, invitando i visitatori ad esplorare un labiri...

Vedi Categoria

Composta da forme tubolari intrecciate che si elevano e curvano in una silhouette simile a una piramide astratta, la superficie dell'installazione è ricoperta da un gradiente di tonalità arcobaleno, creando un effetto visivo abbagliante che cambia con la luce e la prospettiva. Da lontano, Pyramid Curbs appare come un enorme fascio di radici colorate al neon, mentre da vicino si trasforma in un labirinto percorribile dove i visitatori possono perdersi tra i muri gonfiabili.

Fedele alla pratica di Lancelin, l'opera sfuma i confini tra scultura, architettura e design di parchi giochi. La ripetizione e la variazione dei moduli geometrici creano una struttura che è sia monumentale che accessibile. L'installazione celebra la collettività e la gioia, incoraggiando persone di tutte le età a interagire fisicamente ed emotivamente con l'opera.

Il festival Return to the River fornisce lo sfondo per questa intervento urbano, riconnettendo il centro di Grand Rapids con il lungofiume attraverso arte, musica ed eventi pubblici. In questo contesto, Pyramid Curbs funge sia da punto di riferimento che da condensatore sociale, un luogo di incontro dove colore, scala e forma si fondono per ridefinire come può essere percepito uno spazio pubblico.

Invitiamo tutti a visitare questa straordinaria installazione e scoprire il labirinto interno, dove ogni angolo rivela una nuova sfumatura di gioia e meraviglia.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Scoprire i Tesori Nascosti della Biennale di Architettura di Venezia 2025

Scoprire i Tesori Nascosti della Biennale di Architettura di Venezia 2025

Blog

La Biennale di Architettura di Venezia 2025 si presenta come un palcoscenico straordinario, dove 66 Paesi si sfidano in un dialogo architettonico che abbraccia il mondo. Con 26 padiglioni ai Giardini, 25 all'Arsenale e 15 nel cuore pulsante di Venezia, ogni angolo racconta una storia unica, un pezzo di cultura e creatività. Tra le new entry di quest'anno, gli entusiasti possono ammirare i padiglio...

Vedi Categoria

Il Leone D'Oro, simbolo di eccellenza, è stato assegnato al Padiglione del Bahrain, un riconoscimento che non fa che accrescere l'attesa per le opere di artisti e architetti che, con passione e dedizione, hanno dato vita a spazi incantevoli. Ma non è solo il Bahrain a brillare: il viaggio tra i padiglioni prosegue con il Brasile, l'Egitto, la Serbia, la Polonia, la Grecia e il Giappone, ognuno portando con sé un pezzo della propria anima e delle proprie tradizioni.

Il Padiglione del Brasile, ad esempio, si fa portavoce della biodiversità e della cultura vivace del paese, mentre l'Egitto insegue le tracce di una storia millenaria, reinterpretando il passato con uno sguardo contemporaneo. La Serbia, con il suo approccio innovativo, invita a riflettere sulle sfide moderne, mentre la Polonia offre un viaggio tra architettura e arte, intrecciando passato e futurismo. Non possiamo dimenticare la Grecia, custode di una bellezza classica, e il Giappone, che con eleganza e minimalismo ci conduce in un mondo di armonia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

I Progetti di BIG e KPF in Corsa per le Licenze dei Casinò di New York

I Progetti di BIG e KPF in Corsa per le Licenze dei Casinò di New York

Blog

I Progetti di BIG e KPF in Corsa per le Licenze dei Casinò di New YorkNel cuore della Grande Mela, un gruppo selezionato di architetti e sviluppatori sta dando vita a progetti ambiziosi in cerca di una delle tre licenze per casinò che saranno assegnate entro la fine dell'anno. Tra i nomi più noti ci sono BIG, Gensler e KPF, i quali stanno presentando proposte che non solo includono casinò, ma anch...

Vedi Categoria

Attualmente, otto progetti situati in diverse aree di New York - Manhattan, Bronx, Brooklyn, Queens e Yonkers - competono per ottenere queste licenze. Questa iniziativa è stata avviata in seguito a un voto del 2013 che ha approvato l'espansione del gioco d'azzardo in città, e a un budget statale del 2022 che ha autorizzato l'assegnazione di tre licenze per casinò "downstate".

Tra i progetti in lizza, spiccano:

  • Freedom Plaza di BIG: Un complesso multifunzionale con quattro torri e un museo a spirale, situato lungo l'East River, vicino alla sede delle Nazioni Unite.
  • The Avenir di CetraRuddy: Un grattacielo di 239 metri a Manhattan, con un casinò illuminato naturalmente al secondo piano.
  • Caesars Palace Times Square di KPF: Situato nel cuore di Times Square, include vari piani di gioco sopra un teatro.
  • Bally's Bronx: Un progetto che mira a trasformare un campo da golf in un complesso di gioco, mantenendo la protezione dell'area verde circostante.
  • The Coney: Un casinò che sorgerà lungo il lungomare di Coney Island, circondato da spazi commerciali e un hotel.
  • Metropolitan Park: Un vasto parco e un casinò accanto allo stadio dei Mets a Queens, con supporto di Hard Rock International.
  • Resorts World New York City: Un'espansione del complesso esistente, con l'aggiunta di tavoli da gioco e spazi per conferenze.
  • MGM Empire City: Un ampliamento del casinò attuale a Yonkers, con nuovi ristoranti e un teatro.

Ogni progetto è attualmente in attesa di approvazione da parte dei comitati locali, con una votazione prevista per il 30 settembre. La decisione finale sarà presa dal New York's Gaming Facility Location Board entro il 1 dicembre 2025. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo alla possibilità di avanzamento dei progetti in assenza di una licenza, con proteste locali che hanno già rallentato alcuni sviluppi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

CottoMilano: Un Viaggio Sensoriale tra Terracotta e Rinascimento

CottoMilano: Un Viaggio Sensoriale tra Terracotta e Rinascimento

Blog

Nel cuore pulsante di Milano, dove l'arte e l'architettura si intrecciano in un abbraccio senza tempo, nasce la collezione CottoMilano di Ceramiche Keope. Questa gamma di tiles in gres porcellanato, concepita dal designer Domenico Orefice, trae ispirazione dai maestosi monumenti del Rinascimento milanese, reinterpretando l'antica tradizione della terracotta.

Vedi Categoria

Presentata durante l'illustre fiera Cersaie 2025, la collezione si propone di raccontare una storia che affonda le radici nella storia e nella cultura della città. I tiles CottoMilano evocano la sensazione calda e avvolgente della terracotta lombarda, famosa per il suo caratteristico tono rosso profondo, a differenza del rosa tipico della terracotta toscana.

Ogni pezzo è un omaggio alla storicità della Fornace Curti, un'istituzione lombarda che dal XV secolo lavora la terracotta con maestria. Le superfici dei tiles presentano una finitura opaca che ricorda quella dei materiali artigianali, creando un'esperienza tattile unica e coinvolgente.

La collezione è arricchita da tiles decorativi che sfoggiano motivi geometrici ispirati a capolavori come la chiesa di Santa Maria delle Grazie e l'ospedale della Ca' Granda. Questi dettagli architettonici, reinterpretati in chiave moderna, conferiscono un carattere distintivo alla collezione, come se fossero stati modellati a mano.

Con una palette che spazia dai toni caldi del Terracotta, Sabbia e Creta a tonalità più neutre come Talco e Argilla, CottoMilano offre la possibilità di creare ambienti accoglienti e immersivi. La scelta di formati ampi, come 120x120 e 60x120 centimetri, permette di progettare spazi unici, mentre i tiles da 20x20 centimetri, con design astratti, richiamano l'armonia delle facciate rinascimentali.

In un'epoca sempre più digitale, CottoMilano si distingue per il suo richiamo all'autenticità e all'artigianalità, proponendo un valore di lentezza e attenzione ai dettagli. Con l'introduzione di mattoncini da 6x24, disponibili in versioni lucide e opache, la collezione si completa, offrendo infinite possibilità di personalizzazione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Il Tselinny Center di Almaty: Un Nuovo Faro Culturale in Kazakhstan

Il Tselinny Center di Almaty: Un Nuovo Faro Culturale in Kazakhstan

Blog

Il Tselinny Center di Almaty: Un Nuovo Faro Culturale in KazakhstanÈ ufficialmente aperto il Tselinny Center of Contemporary Culture ad Almaty, Kazakhstan, un'importante trasformazione dell'antico cinema Tselinny in una nuova istituzione culturale. Progettato dall'architetto londinese Asif Khan, il centro si estende su quasi 6.000 metri quadrati di interni ristrutturati e un sito paesaggistico di ...

Vedi Categoria

Con la sua facciata ondulata, il design integra la programmazione culturale contemporanea con l'eredità dell'era sovietica dell'edificio, offrendo uno spazio che connette la storia dell'Asia Centrale con il suo futuro creativo in evoluzione. L'approccio di Khan bilancia il rinnovamento strutturale con gesti simbolici, creando una destinazione che risponde al passato stratificato di Almaty, accogliendo un pubblico diversificato.

Un Cinema Modernista Sovietico Rivitalizzato

Il Tselinny Center occupa un sito storico che risale al 1964, commemorando la campagna sovietica delle 'Terre Vergini', un progetto politicamente carico che ha rimodellato il rapporto della regione con il suo paesaggio. Negli anni, l'edificio è caduto in disuso, ma a partire dal 2017, il team del Tselinny Center ha avviato un'attenta ricostruzione, lavorando a stretto contatto con l'architetto locale Zaure Aitayeva.

Design e Ristrutturazione

Khan ha preservato il calcestruzzo a vista dell'edificio, arricchendolo con finiture geologiche che collegano il progetto alla storia naturale del Kazakhstan. La ristrutturazione ha rivelato l'impressionante altezza di 18 metri dell'auditorium e ha introdotto un nastro continuo di acciaio inox e vetro al piano terra, favorendo l'ingresso della luce naturale.

Il Tselinny Center include spazi flessibili per gallerie e aree di incontro, come l'auditorium Orta 3 e la galleria Capsule, tutti progettati per ospitare eventi multidisciplinari. Il programma inaugurale, BARSAKELMES, include una performance dal vivo che attinge alle tradizioni kazake.

Un Hub Culturale per la Comunità

Con un caffè, atelier di apprendimento e spazi silenziosi, il Tselinny Center si propone come un hub culturale per la comunità, accogliendo una varietà di eventi e performance. Questa progettazione pone l'accento su spazi adattabili, consentendo al centro di evolversi con le esigenze della comunità artistica.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Vienna: Un Viaggio tra Bellezza e Gioia nel Prater

Vienna: Un Viaggio tra Bellezza e Gioia nel Prater

Blog

Nel cuore pulsante di Vienna, il Prater si erge come un monumento di gioia e meraviglia, un luogo dove l'architettura incontra la celebrazione. Franck Bohbot, con la sua serie fotografica Architettura della Gioia, ci invita a esplorare le forme scultoree di questo parco dei divertimenti storico, aperto al pubblico nel 1766. Ogni giostra, ogni manège, diventa un soggetto architettonico di grande ri...

Vedi Categoria

Bohbot adotta un approccio metodico e disciplinato, catturando la struttura e il design delle giostre con una visione frontale che esalta la loro essenza. La sua fotografia, ricca di colori e dettagli, trasforma il Prater in una galleria di forme scultoree, dove il tempo si mescola con l'inventiva dei designer e la ricerca umana di evasione e gioia.

In questo contesto, il fotografo riesce a coniugare l'accuratezza stilistica dei fotografi tedeschi Bernd e Hilla Becher con la vivacità degli americani come William Eggleston. Il risultato è un'immagine cinematografica eppure ancorata nella realtà quotidiana, dove gli spazi pubblici diventano teatri di esperienze condivise.

La serie di Bohbot non si limita a documentare le attrazioni scintillanti; essa abbraccia anche i momenti intimi dei lavoratori, i dettagli usurati dal tempo, e le luci naturali che danzano sui materiali. Ogni scatto invita lo spettatore a riflettere sulla bellezza delle architetture temporanee e sul loro ruolo nel plasmare la nostra esperienza collettiva di gioia e celebrazione.

In definitiva, Architettura della Gioia è un viaggio visivo che trasforma un parco di divertimenti in un monumento alla bellezza effimera, dove ogni giostra racconta una storia di creatività, nostalgia e meraviglia.

Fonte: www.designboom.com.

Il Puddle Pavilion: un fiume ghiacciato nel cielo grazie all'alga

Il Puddle Pavilion: un fiume ghiacciato nel cielo grazie all'alga

Blog

Il Puddle Pavilion: un fiume ghiacciato nel cielo grazie all'algaNel cuore dell'Iowa, il Puddle Pavilion progettato dallo studio I/Thee si erge come un'opera d'arte architettonica che invita i visitatori a immergersi nella bellezza della natura. Situato lungo un ruscello a Bondurant, questo padiglione è stato creato per offrire uno spazio in cui le persone possano connettersi più profondamente con...

Vedi Categoria

Il Puddle Pavilion è caratterizzato da una canopia libera realizzata in resina bio-based, composta per il 56% da contenuti biologici derivati da alghe. Questo materiale, fornito dalla Checkerspot, è stato versato sul terreno in modo da creare forme organiche, lasciate influenzare da forze naturali come la gravità e la tensione superficiale.

Come descritto dal team di design, il padiglione non è solo una metafora di una pozzanghera, ma una vera e propria pozzanghera, creata attraverso strati di resina che si sono solidificati nella loro forma unica. Questa tecnica, che contrasta con l'approccio tradizionale degli architetti, abbraccia un componente organico e imprevedibile, rendendo il design del padiglione un'esperienza visiva e sensoriale straordinaria.

Il progetto è composto da due volumi che delimitano un sentiero di pietra che conduce al ruscello. Grandi massi disposti attorno al padiglione offrono posti a sedere e creano una scala che scende verso l'acqua, incoraggiando la fruizione dell'area da parte dei visitatori.

Il Puddle Pavilion è il secondo padiglione realizzato da I/Thee nell'ambito del progetto ARTocka Trail Loop, un'iniziativa volta a valorizzare gli spazi verdi locali attraverso installazioni artistiche pubbliche. L'anno precedente, lo studio ha completato The Dining Room, un padiglione distintivo costruito con terra battuta e panchine blu brillanti.

Con il crescente interesse per l'uso delle alghe nel design, il Puddle Pavilion si inserisce in una tendenza più ampia che esplora materiali sostenibili e innovativi. Designer e studi stanno sperimentando con plastiche derivate da alghe e calcestruzzo carbon neutral, contribuendo così a un futuro architettonico più ecologico.

In conclusione, il Puddle Pavilion non è solo un rifugio nella natura, ma un simbolo di innovazione e sostenibilità, che invita chiunque a riflettere sul legame tra architettura e ambiente.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Architecture – Dezeen.

Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio

Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio

Blog

Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio Situato nella pittoresca Longwanggou Village a Shiyan, Hubei, il nuovo Centro Visitatori della Montagna Wudang rappresenta un perfetto connubio tra funzionalità e bellezza architettonica. Progettato da Moguang Studio, questo progetto ha ricevuto l'incarico nel inverno del 2023 e sarà completato nel 2024.

Vedi Categoria

Il centro si estende su una superficie di 450 m² e include spazi per ristorazione leggera, un caffè, una cucina e aree per meeting. La sua posizione strategica, adiacente al Danjiangkou Reservoir, offre ai visitatori una vista mozzafiato, integrando l'architettura con il paesaggio circostante.

Il progetto è stato concepito per recuperare l'armonia con l'ambiente, nonostante il sito fosse stato precedentemente livellato in terrazze artificiali e parcheggi. Moguang Studio ha saputo trasformare questo spazio, ricreando una continuità visiva con la valle e i campi di riso circostanti.

Le immagini del progetto, catturate da Qingshan Wu, mostrano l'attenzione ai dettagli e l'impegno per la sostenibilità, rendendo il Centro Visitatori della Montagna Wudang un esempio di architettura culturale contemporanea.

In conclusione, il Centro Visitatori della Montagna Wudang non è solo un luogo di accoglienza, ma un vero e proprio punto di riferimento culturale che celebra la bellezza della natura e l'innovazione architettonica.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Otto Saloni di Bellezza che Fanno la Differenza

Otto Saloni di Bellezza che Fanno la Differenza

Blog

In un mondo dove l'immagine gioca un ruolo cruciale, i saloni di bellezza non sono più solo luoghi di trasformazione estetica, ma veri e propri spazi artistici dove l'architettura e il design si intrecciano. Qui vi presentiamo otto saloni di bellezza che si elevano a un livello superiore, ciascuno con un carattere unico e una visione che sfida le convenzioni.

Vedi Categoria

Il primo è Maria Nila a Stoccolma, dove un soffitto realizzato in plexiglass tagliato a forma di shampoo che gocciola accoglie i visitatori. Con una palette di colori delicati, come il rosa, il pesca e il turchese, questo salone è un inno alla natura, con curve organiche ispirate a foreste e oceani.

Spostandoci a Osaka, LIM, un salone progettato da Schemata Architects, incarna l'atmosfera di un magazzino industriale. Con elementi in acciaio e colonne in cemento a vista, questo spazio offre un'esperienza che è al contempo rustica e raffinata.

In Spagna, Curly Lab a Barcellona si distingue per il suo design tattile e accogliente. Qui, le superfici curve e le piastrelle di rame lucido creano un ambiente che celebra la bellezza dei capelli ricci, rendendo ogni visita un momento di cura personale.

A Pechino, il Ego Hair Salon si presenta con pareti curve di un verde avocado, evocando una sensazione di spazio futuristico e rilassante. Questo salone è un rifugio per chi cerca un'esperienza di bellezza che stimoli i sensi.

In Inghilterra, Salt Salon si distingue per l'uso di materiali riciclati, con una parete sonora in acciaio zincato che funge anche da elemento decorativo. Ogni angolo di questo salone è studiato per unire funzionalità e sostenibilità.

In Svezia, Little Faktory reinterpreta il minimalismo con un design ispirato alle geometrie di Carlo Scarpa. Il suo spazio sotterraneo, ristrutturato per rivelare le pareti in cemento a vista, è un chiaro esempio di come il passato possa incontrare il presente.

In Canada, il Qali a Vancouver si tinge di colori vivaci degli anni '80, con mobili che ricordano il dolce e il décor art déco. Questo salone è un vero e proprio viaggio nel tempo, ricco di dettagli giocosi e accoglienti.

Infine, Mood a Madrid presenta un audace soffitto verde menta che contrasta con dettagli in acciaio zincato e muri in mattoni bianchi. Un esempio di come il colore possa trasformare completamente un ambiente, creando un'atmosfera fresca e invitante.

Ogni salone in questa selezione offre non solo un servizio, ma un'esperienza che trascende il semplice atto di prendersi cura di sé. Queste strutture sono un inno alla creatività, all'innovazione e alla bellezza, invitando tutti noi a esplorare nuovi orizzonti.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo reale

Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo reale

Blog

Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo realeIl Tilt planter, progettato dalla neolaureata Doris Xu del Central Saint Martins, è un vaso innovativo che si muove lateralmente mentre la pianta assorbe acqua. Questo design permette agli utenti di osservare i ritmi di crescita delle loro piante. Xu ha creato Tilt per affrontare il distacco che spesso si verifica tra i propri...

Vedi Categoria

"Volevo sottolineare che le piante non sono solo oggetti decorativi, ma esseri viventi in costante crescita", ha dichiarato Xu. Il vaso è realizzato con due materiali principali: una piastra di alluminio curva e un vaso in terracotta. Quest'ultimo, grazie alle sue qualità porose, favorisce una buona circolazione dell'aria e dell'umidità, essenziale per la crescita delle piante.

Il design minimalista del vaso non distrae dall'essenza della pianta, mentre l'alluminio riflette la bella tonalità arancione della terracotta. Il Tilt planter è dotato di tre pesi sferici di dimensioni diverse che gli utenti possono appendere a una barra centrale. Man mano che la pianta assorbe acqua, il vaso diventa più leggero e si inclina verso il peso, segnalando all'utente che è il momento di annaffiare di nuovo.

Una volta riempito d'acqua, il ciclo ricomincia. Con la crescita della pianta, gli utenti dovranno sostituire i pesi con quelli più pesanti. "Ho voluto utilizzare i pesi per la loro tattilità; tenerli in mano permette di percepire fisicamente quanto è cresciuta la pianta", ha aggiunto Xu. I pesi diventano quindi una visualizzazione del processo di crescita della pianta.

Tilt si unisce a una crescente varietà di dispositivi progettati per migliorare l'interazione delle persone con le piante e gli spazi verdi. Recentemente, l'azienda slovena Bird Buddy ha lanciato una fotocamera AI che documenta la vita degli insetti e degli uccelli nei giardini, mentre lo studio statunitense Moss ha sviluppato un vaso autoirrigante che facilita la coltivazione di piante interne anche per chi non ha esperienza di giardinaggio.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Scaffale in Marmo Plastico: Arredamento Riconfigurabile da Materiali Riciclati

Scaffale in Marmo Plastico: Arredamento Riconfigurabile da Materiali Riciclati

Blog

Nel mondo del design contemporaneo, dove l'innovazione e la sostenibilità si intrecciano come due amanti appassionati, emerge un gioiello: lo scaffale in marmo plastico. Progettato da DLS World Official in collaborazione con WOULD YOU LOVE Seoul, questo sistema di arredamento modulare non è solo una semplice struttura, ma una vera e propria ode alla creatività e alla responsabilità ambientale.

Vedi Categoria

Il cuore pulsante di questo progetto è il marmo plastico, un composito realizzato da scarti industriali riciclati. Ogni pannello racconta una storia unica, con un motivo marmoreo che varia a seconda della miscela e del processo di recupero dei materiali. Qui, ogni imperfezione diventa un tratto distintivo, una celebrazione della diversità intrinseca dei materiali riciclati, trasformandoli in un simbolo di individualità visiva.

La struttura dello scaffale è pensata per una facile assemblabilità: un sistema di clip-joint personalizzato consente di montare e smontare senza l'ausilio di strumenti, rendendo l'operazione un gioco da ragazzi. Gli elementi si incastrano con precisione, eliminando l'uso di viti o adesivi. Questo metodo di costruzione non solo facilita la vita dell'utente, ma riflette anche un approccio architettonico all'arredamento, dove la flessibilità e la riutilizzabilità dei materiali sono al centro del processo.

Funzionalmente, il design si adatta a qualsiasi esigenza: i moduli possono essere combinati per creare tavoli, unità di scaffalatura o pareti di stoccaggio più ampie, rispondendo alle necessità spaziali e pratiche di chi li utilizza. Questa adattabilità fa sì che il Plastic Marble Display Shelf non sia solo un mobile, ma un compagno di viaggio che evolve insieme ai tuoi bisogni.

In un'epoca in cui l'attenzione verso l'ambiente è più vitale che mai, lo scaffale in marmo plastico si erge come un esempio di design circolare. Non si tratta solo di un'idea di riutilizzo, ma di un processo formale e funzionale che integra la sostenibilità nell'estetica e nella logica degli oggetti quotidiani.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Festival City: Archi-Tectonics Progetta Tre Torri a Tirana, Albania

Festival City: Archi-Tectonics Progetta Tre Torri a Tirana, Albania

Blog

Festival City: Archi-Tectonics Progetta Tre Torri a Tirana, Albania Archi-Tectonics fa il suo ingresso in Albania con Festival City, un masterplan misto di 180.000 metri quadrati progettato per Tirana. Conceito nell'ambito della visione Tirana 2030 di Stefano Boeri, il progetto reimmagina la crescita urbana combinando densità, ecologia e vita comunitaria nel quartiere residenziale di Laprakë.

Vedi Categoria

Festival City ripensa il classico isolato urbano intrecciando abitazioni, spazi commerciali e servizi pubblici in un ecosistema di spazi costruiti e aperti. Al centro, il piano dà priorità all'infrastruttura verde, garantendo che la densificazione migliori piuttosto che erodere la qualità della vita urbana.

Aumentare la Densità Urbana a Tirana

Situato tra il centro di Tirana e l'aeroporto, Laprakë è un quartiere pronto per la crescita. Il design di Archi-Tectonics rafforza questo contesto introducendo tre torri residenziali di 26-31 piani lungo la strada principale, riducendo la massa man mano che si avvicina ai dintorni di dimensioni più piccole. Questa strategia consente allo sviluppo di connettersi armoniosamente con il suo contesto, bilanciando la scala metropolitana con l'intimità del quartiere.

Al livello del suolo, il piano introduce boulevard alberati, aree giochi e piazze che integrano il nuovo complesso nel tessuto esistente. Festival City è progettato per integrarsi piuttosto che imporre, afferma Winka Dubbeldam, partner fondatore dello studio. Vogliamo vedere la densità come uno strumento per il beneficio urbano ed ecologico.

Restituire Spazi Esterni alla Comunità

Concentrando i programmi all'interno delle torri, il masterplan di Archi-Tectonics rende disponibile una grande quantità di spazi aperti a livello del suolo. Queste aree sono restituite alla comunità sotto forma di cortili piantumati, giardini e terrazze verdi che supportano la biodiversità. Il progetto inquadra questi spazi come beni comuni attivi, con l'intento di offrire ai residenti ritiri tranquilli e ombreggiati.

Questo approccio rappresenta una forma di rewilding all'interno della città, posizionando Festival City come uno sviluppo guidato dal paesaggio piuttosto che una semplice inserzione architettonica. I cortili sono progettati come microclimi che contribuiscono a un'aria più pulita e a condizioni più fresche durante i mesi estivi.

Una Progettazione Sostenibile

Il progetto trae anche ispirazione da tipologie albanesi familiari, dove le abitazioni sono sovrapposte a spazi commerciali attivi. In Festival City, i programmi commerciali sono inseriti alla base dei blocchi per garantire una vita attiva sui marciapiedi. Cortili verdi si collegano direttamente a questi usi, portando residenti e visitatori in una vita civica condivisa.

La sostenibilità si esprime attraverso strategie sia spaziali che tecniche. Archi-Tectonics applica i principi della città spugna, un concetto di pianificazione urbana per soluzioni idriche, integrando superfici permeabili, giardini pluviali e tetti verdi che regoleranno l'acqua e supporteranno gli ecosistemi. I trattamenti delle facciate combinano alette di ombreggiamento con vetro e pietra pixelati, riducendo il guadagno solare e migliorando le prestazioni energetiche.

Informazioni sul Progetto

  • Nome: Festival City
  • Architetto: Archi-Tectonics NYC LLC
  • Posizione: Laprakë, Tirana, Albania
  • Cliente: Concord Development Group
  • Stato: Fase di permesso
  • Area: 180.000 metri quadrati
  • Responsabile principale: Winka Dubbeldam

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

La Capanna Miceliale: Un Viaggio nell'Architettura Sostenibile

La Capanna Miceliale: Un Viaggio nell'Architettura Sostenibile

Blog

Nel cuore pulsante di Seoul, dove il caos urbano incontra il desiderio di un ritorno alle origini, sorge la Capanna Miceliale, un'opera che sfida le convenzioni dell'architettura moderna. Progettata dallo studio Yong Ju Lee Architecture, questa struttura di soli 10 m² si erge come un simbolo della necessità di riconnettersi con l'ecologia e di ridurre l'impatto ambientale dell'industria edilizia.

Vedi Categoria

Ma cosa rende questa capanna così speciale? Innanzitutto, la scelta dei materiali, che si distacca dall'uso eccessivo di cemento e acciaio, per abbracciare un approccio più naturale e sostenibile. La Capanna Miceliale si fa portavoce di un'architettura che non solo costruisce, ma che crea un dialogo con l'ambiente circostante, riflettendo su come possiamo vivere in armonia con la natura.

Il progetto, completato nel 2024, è frutto di una profonda riflessione sulla direzione presa dall'architettura nel corso del XX secolo. Un'epoca caratterizzata dalla ricerca della massima efficienza e dalla produzione industriale, che ha spesso dimenticato le radici ecologiche e il rispetto per il nostro pianeta. La Capanna Miceliale, quindi, non è solo un edificio; è un manifesto, un invito a ripensare il nostro rapporto con l'ambiente.

Ogni dettaglio della capanna è stato concepito per minimizzare le emissioni di carbonio, cercando di ripristinare un equilibrio tra l'edificato e il naturale. Questo progetto ci ricorda che l'architettura può e deve essere una forza per il bene, un'opportunità per innovare e ispirare una nuova generazione di progettisti e cittadini.

In un mondo che corre veloce verso il futuro, la Capanna Miceliale ci invita a fermarci, a riflettere e a riconnetterci con ciò che è fondamentale: la terra, la vita, e l'arte di costruire.

Rimani Aggiornato

Ti  piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Casa Batllò: Un Nuovo Faro per l'Arte Contemporanea a Barcellona

Casa Batllò: Un Nuovo Faro per l'Arte Contemporanea a Barcellona

Blog

Nel cuore pulsante di Barcellona, dove l'arte si intreccia con la storia, Casa Batllò si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua affascinante narrazione. A partire dal 31 gennaio 2026, il secondo piano di questo capolavoro di Antoni Gaudì aprirà le sue porte a un pubblico curioso e appassionato, presentando uno spazio dedicato all'arte contemporanea. Un evento che segna una pietra miliare n...

Vedi Categoria

Casa Batllò, una delle icone del modernismo catalano e patrimonio dell'umanità, si trasformerà in un crocevia di creatività, accogliendo mostre che promettono di fondere l'innovazione artistica con l'architettura storica. Progettato dallo studio Mesura, il nuovo spazio espositivo di 230 metri quadrati si propone come un luogo dove la luce e il movimento danzano in armonia, dando vita a un'esperienza multisensoriale.

La prima mostra, Beyond the Façade, realizzata dal collettivo londinese United Visual Artists, si preannuncia come un viaggio attraverso l'interazione tra arte e architettura. In concomitanza con l'inaugurazione, un videomapping straordinario illuminerà la facciata, creando un dialogo visivo tra il passato e il presente. Questo è solo l'inizio di un progetto che ambisce a far di Casa Batllò un polo d'attrazione per gli amanti dell'arte contemporanea, capace di attrarre visitatori da ogni angolo del mondo.

La sfida che ha affrontato lo studio Mesura è stata complessa: come rispettare la visione di Gaudì, un maestro dell'architettura, e al contempo portare una ventata di novità? La risposta si trova nell'equilibrio delicato tra preservare l'essenza storica e integrare elementi moderni, creando una sinfonia visiva che risuona con il genius loci di Casa Batllò.

Con quasi due milioni di visitatori nel 2024, Casa Batllò non è solo un museo, ma un'esperienza immersiva che continua a reinventarsi. L'arte contemporanea, con la sua freschezza e il suo dinamismo, si appresta a diventare parte integrante di questo racconto. È un invito a esplorare, a lasciarsi ispirare e a scoprire come il passato e il presente possano coesistere in un dialogo vibrante e senza tempo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e Tradizione

Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e Tradizione

Blog

Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e TradizioneLe Flame Towers di Baku sono un insieme di tre grattacieli che si ergono maestosi nel cuore della capitale dell'Azerbaijan. Inaugurate nel 2013, queste torri sono diventate rapidamente un simbolo iconico della città, rappresentando non solo un'opera architettonica straordinaria ma anche la rinascita di Baku dopo un periodo di difficol...

Vedi Categoria

La costruzione di queste torri è iniziata nel 2007, con un progetto che ha visto la collaborazione di imprese azerbaigiane e turche. La scelta di un design ispirato al fuoco non è casuale: l'Azerbaijan è storicamente conosciuto come la "Terra del Fuoco", grazie alle sue risorse naturali di gas che bruciano dal sottosuolo. Questo tema è evidente nel loro design, che richiama le fiamme, simbolo anche dello stemma di Baku.

Ogni torre ha la sua peculiarità: la più alta raggiunge i 182 metri, mentre le altre due misurano rispettivamente 165 e 161 metri. La loro superficie è rivestita di schermi LED, che offrono uno spettacolo visivo di luci e colori che incanta residenti e turisti. Di notte, le torri illuminano lo skyline di Baku con un bagliore che ricorda fiamme ardenti, creando un'atmosfera magica.

All'interno delle Flame Towers, i visitatori possono trovare il lussuoso hotel Fairmont Baku, un cinema IMAX, uffici e appartamenti di lusso. Queste strutture non solo rappresentano un trionfo dell'architettura moderna, ma sono anche un importante punto di riferimento culturale e sociale per la città.

Oltre alla loro imponenza architettonica, le Flame Towers sono il risultato di un'epoca di trasformazione per Baku, che ha visto un significativo sviluppo grazie all'afflusso di entrate petrolifere. Queste torri, quindi, non sono solo edifici; sono il simbolo di una nuova era per la capitale azerbaigiana, un ponte tra storia e modernità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su eurasia.travel.

Il Complesso Residenziale di V Taller a Tulum: Un Riferimento alla Torre di Babele

Il Complesso Residenziale di V Taller a Tulum: Un Riferimento alla Torre di Babele

Blog

Il Complesso Residenziale di V Taller a Tulum: Un Riferimento alla Torre di BabeleNel cuore di Tulum, in Messico, lo studio V Taller ha completato un innovativo complesso residenziale che richiama la mitica Torre di Babele. Questo progetto, terminato nel 2024, copre una superficie di 6.178 metri quadrati e si distingue per i suoi appartamenti a volta, realizzati in intonaco rosa, che si sviluppano...

Vedi Categoria

V Taller descrive il complesso come una risposta architettonica all'intersezione tra spazio, tempo e ambiente, ridefinendo l'architettura come una forza rigenerativa piuttosto che come un'imposizione sul paesaggio. Al centro del progetto si erge una torre rotonda, caratterizzata da finestre verticali e accessibile tramite una scala indipendente che attraversa un piccolo fossato. La base e la sommità della struttura sono adornate da piante, mentre un'apertura triangolare si apre verso il cielo, creando un collegamento visivo con l'esterno.

Il piano del complesso ha una forma a occhio, con la torre che funge da pupilla. Attraverso un cortile piantumato che favorisce la riforestazione e ottimizza la circolazione dell'aria, sono disposti quasi 60 unità residenziali su tre livelli. Questa configurazione curva e verticale riduce il consumo di terreno di quasi il 40% rispetto agli sviluppi orizzontali convenzionali, consentendo una concentrazione della costruzione e preservando ampi spazi aperti.

Il complesso è progettato per soddisfare le esigenze sia dell'industria turistica di Tulum che dei residenti permanenti, offrendo appartamenti sia per affitti a breve termine che per abitazioni a lungo termine, complete di cucine attrezzate, aree soggiorno e pranzo combinate, camere da letto private e giardini o balconi con jacuzzi integrata. Le unità sono disposte in un piano radiale, con scale strette che fungono da "tunnel di luce".

All'interno, materiali in legno tropicale e elementi in argilla creano un'atmosfera calda e texturizzata, tipica dell'artigianato locale. La luce naturale penetra negli ambienti attraverso grandi finestre, garantendo ventilazione incrociata e riducendo la necessità di raffreddamento meccanico in un contesto tropicale. L'intero progetto è rifinito in chukum, un intonaco a base di calcare tipico della penisola dello Yucatán, noto per la sua resistenza all'umidità e per la bassa manutenzione.

In sintesi, il complesso residenziale di V Taller non solo offre abitazioni moderne e funzionali, ma promuove anche un'interazione continua tra spazio costruito e natura, dove luce, vegetazione e aria plasmano l'esperienza di abitare. Questo progetto rappresenta un modello di architettura sostenibile, contribuendo a un turismo rigenerativo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Architecture – Dezeen.

Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di Delft

Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di Delft

Blog

Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di DelftNel panorama architettonico europeo, la Delft University of Technology si distingue per la sua incessante ricerca di innovazione. In questo contesto, Suite 9 emerge come un faro di modernità, un progetto che non solo offre 137 residenze studentesche ma ridefinisce anche il concetto stesso di vita universitaria.

Vedi Categoria

Realizzato dallo studio Studioninedots, questo edificio si estende su una superficie di 6200 m² e sarà completato nel 2025. Al centro di questo audace progetto si trova un elemento distintivo: il 'Cuore', uno spazio semi-esterno che funge da fulcro per la socialità e l'interazione tra gli studenti.

Un Design che Ispira

Il progetto, guidato da un team creativo che include nomi come Albert Herder e Vincent van der Klei, si propone di creare un ambiente stimolante e accogliente. In un mondo dove l'architettura spesso sembra distante dalla vita quotidiana, Suite 9 si propone di attivare un dialogo vivo tra gli spazi e le persone che vi abitano.

La Visione di Studioninedots

La visione degli architetti va oltre la semplice costruzione di un edificio; si tratta di creare un ecosistema che favorisca la crescita personale e accademica. La scelta di materiali innovativi e l'attenzione ai dettagli non sono solo questioni estetiche, ma riflettono un impegno profondo verso la sostenibilità e il benessere degli studenti.

Il Ruolo del Cuore

Questo grande spazio centrale, il 'Cuore', non è solo un elemento architettonico, ma un luogo di incontro, dove le idee si intrecciano e la vita studentesca può fiorire. Qui, gli studenti possono scambiarsi pensieri, progetti e sogni, contribuendo a un ambiente di apprendimento dinamico e collaborativo.

Conclusione

In sintesi, Suite 9 non è solo un edificio. È un manifesto, una celebrazione della vita universitaria, un invito a sognare e a costruire insieme il futuro. Questa realizzazione rappresenta un passo importante per la Delft University of Technology, che continua a posizionarsi come un leader nel campo della formazione e della ricerca.

Rimani Aggiornato
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Manhattan Beach Residence: Un Capolavoro di Design di Olson Kundig

Manhattan Beach Residence: Un Capolavoro di Design di Olson Kundig

Blog

Il Manhattan Beach Residence, progettato dallo studio Olson Kundig, è un esempio straordinario di architettura moderna che si integra perfettamente con il paesaggio costiero della California. Situato su un terreno stretto e in pendenza a pochi passi dall'oceano, questo progetto esprime un design onesto e funzionale, ispirato all'architettura moderna californiana degli anni '50. Con una superficie ...

Vedi Categoria

Olson Kundig ha saputo combinare elementi di design utilitaristici con un'estetica accattivante, utilizzando materiali contemporanei e tecnologie innovative. La residenza non solo offre spazi interni accoglienti e luminosi, ma anche aree esterne che invitano a godere della bellezza naturale circostante.

Questo progetto è un perfetto esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze moderne senza compromettere la bellezza e l'integrità del paesaggio. Ogni dettaglio è stato curato con attenzione, rendendo il Manhattan Beach Residence un capolavoro di design e funzionalità.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Un Ufficio Sospeso: L'Arte di Reinventare il Columbia Building di St. Louis

Un Ufficio Sospeso: L'Arte di Reinventare il Columbia Building di St. Louis

Blog

Nel cuore pulsante di St. Louis, dove la storia incontra l'innovazione, si erge il Columbia Building, un simbolo di un'epoca passata che ora si prepara a scrivere un nuovo capitolo. Il progetto Fluxwork, firmato dallo studio Yione e guidato dall'architetto Yi Wang, propone un audace ampliamento dell'edificio storico, creando un ufficio sospeso che affascina e sorprende.

Vedi Categoria

Immaginate una struttura leggera, sospesa sopra le vestigia di questo monumento del 1892, sostenuta da tre colonne eleganti e un'ascensore che pare sfidare la gravità. Questo nuovo volume cantileverato non è solo un'aggiunta architettonica; è un dialogo visivo tra il solido passato e la trasparente modernità. La base storica, ora trasformata in un hub pubblico che accoglie un lobby, un’auditorium e un giardino pensile, si sposa perfettamente con un ambiente di lavoro flessibile e orientato ai dati.

Il Columbia Building, progettato da Isaac Taylor, era un tempo un faro di ottimismo nel panorama urbano di St. Louis. Troncato nel 1976, ha perso gran parte della sua grandezza, ma ora Fluxwork si propone di riconnettere la comunità con la sua eredità architettonica. Le sue quattro piani inferiori sono dedicati a spazi di lavoro individuali, mentre i tre superiori offrono layout aperti che stimolano la collaborazione. Le aree mezzanine, adiacenti a scale a forbice, fungono da punti di incontro informali.

Materiali e strategie architettoniche delineano un contrasto audace. Un sistema ibrido di acciaio e calcestruzzo sostiene i piani sospesi, mentre i pannelli metallici forati che rivestono l'esterno filtrano la luce del giorno, conferendo un senso di leggerezza. Gli interni, un equilibrio tra struttura a vista e elementi caldi come soffitti in legno, si adattano a esigenze diverse, creando ambienti che possono passare da aperti a intimi con facilità.

Ma non è solo un progetto estetico; Fluxwork adotta un modello di ufficio reattivo alle prestazioni, utilizzando simulazioni comportamentali per ottimizzare le interazioni lavorative. Questo approccio innovativo non solo onora la memoria architettonica di St. Louis, ma propone anche un prototipo per spazi di lavoro adattabili, in continua evoluzione. La giustapposizione tra storia preservata e design sperimentale offre una nuova visione, dove il ricordo culturale si intreccia con il contesto urbano e le condizioni lavorative in cambiamento.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Formatech: L’Arte di Riscoprire i Materiali nel Design Contemporaneo

Formatech: L’Arte di Riscoprire i Materiali nel Design Contemporaneo

Blog

Nel cuore pulsante del design contemporaneo, dove ogni superficie racconta una storia e ogni scelta riflette un valore, emerge Formatech, una collezione di ceramica in gres porcellanato concepita da Florim in collaborazione con Gensler. Non si tratta semplicemente di un prodotto decorativo, ma di un sistema di design flessibile, un viaggio attraverso l'evoluzione dei materiali fondamentali come il...

Vedi Categoria

Formatech è un dialogo continuo tra l'abilità industriale di Florim e la visione creativa di Gensler. In un'epoca in cui l'architettura richiede sempre più autenticità e consapevolezza ambientale, questa collezione si propone come una riflessione sulla trasformazione, la durevolezza e la responsabilità. Ogni piastrella conserva le tracce del tempo, le impronte degli strumenti e le patine che raccontano esperienze vissute, rendendo le superfici non solo elementi estetici, ma veri e propri strumenti architettonici.

Il nome Formatech, che unisce il concetto di 'forma' e 'tecnologia', sottolinea l'equilibrio tra prestazioni estetiche e tecniche. Piuttosto che imitare, la collezione interpreta, cristallizzando i materiali in fasi specifiche del loro ciclo di vita. Con tre finiture distinte—Cast, che richiama le inclusioni e gli aggregati del cemento; Forge, ispirata alle variazioni cromatiche del metallo ossidato; e Cure, una versione minimale dell'intonaco—Formatech offre soluzioni versatili e coerenti, adattabili a una vasta gamma di applicazioni architettoniche.

Questa collezione è il frutto di un intenso dialogo tecnico e creativo, capace di esplorare l'inclinazione naturale della materia a cambiare. Con una tecnologia decorativa all'avanguardia, che include grafiche a tampone, applicazioni cromatiche digitali e materiali tridimensionali, Formatech non solo raggiunge una ricchezza visiva, ma garantisce anche la resilienza necessaria nei contesti architettonici più impegnativi. Ogni finitura offre variazioni di lucentezza e texture, rendendo ogni superficie unica e irripetibile.

La sostenibilità è un pilastro fondamentale della collezione Formatech. Prodotta in stabilimenti alimentati fino al 100% da energie rinnovabili, essa contiene fino al 60% di materiali riciclati. Ogni fase della produzione è pensata per recuperare e riutilizzare rifiuti e acque reflue, inserendo la collezione nell'ambito del progetto CarbonZero di Florim, che mira a compensare le emissioni di CO₂ lungo l'intero ciclo di vita del prodotto. Essere una Benefit Corporation e una B Corp certificata significa per Florim non solo innovare nel design, ma anche fare una scelta responsabile per un'architettura orientata al futuro.

In conclusione, Formatech rappresenta un delicato equilibrio tra autenticità e innovazione, dove il gres porcellanato diviene sia espressivo che funzionale. La collezione invita a esplorare come le superfici ceramiche possano riflettere l'essenza degli elementi grezzi, restituendo la verità formale di materiali come cemento, metallo e intonaco in una dimensione accessibile e duratura.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Il Sentiero dei Colori: Un'Installazione Artistica che Trasforma gli Spazi Pubblici

Il Sentiero dei Colori: Un'Installazione Artistica che Trasforma gli Spazi Pubblici

Blog

Nel cuore di Poznań, un'opera straordinaria si erge come un invito a esplorare la bellezza della collettività e della sensorialità: il Color Path. Creato da Adam Kalinowski, questo percorso di colori non è solamente un'installazione artistica, ma un'esperienza che trasforma la concezione di spazio pubblico. La sua presenza, visibile dal 12 settembre al 26 ottobre 2025, è un punto di riferimento pe...

Vedi Categoria

Composta da ben 17 tonnellate di aggregati colorati, il sentiero si estende per 2700 x 480 x 20 cm, racchiuso all'interno di una cornice in compensato. Ogni passo su questa superficie vibrante non è solo un atto fisico, ma un modo per partecipare attivamente alla creazione di un paesaggio in continua evoluzione. I visitatori sono invitati a calzare i piedi nudi e a lasciarsi trasportare dalla sensazione tattile, contribuendo a modificare le forme e i colori del percorso con ogni loro movimento.

Il Color Path rappresenta un'indagine profonda sulla relazione tra corpo, materiale e ambiente condiviso. Attraverso il movimento e l'interazione collettiva, l'installazione mette in discussione le consuetudini quotidiane, trasformando un semplice passaggio in un'opera d'arte dinamica. Ogni visitatore diventa parte integrante di questa narrazione, mentre i suoi passi tracciano nuove traiettorie e disegnano nuovi schemi di colore e texture.

In un mondo dove l'arte tende a essere osservata, Kalinowski invita a vivere l'arte, a farne esperienza diretta, a lasciarsi sorprendere dalle possibilità di un sentiero che è tanto fisico quanto emotivo. Il Color Path, in questo senso, non è solo un'opera da ammirare, ma un invito a riscoprire il potere della partecipazione e dell'interazione nell'arte contemporanea.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Come le nuove innovazioni nel design stanno plasmando gli interni in Spagna

Come le nuove innovazioni nel design stanno plasmando gli interni in Spagna

Blog

Come le nuove innovazioni nel design stanno plasmando gli interni in SpagnaIl design è al centro dell'architettura, espresso attraverso nuovi approcci, sperimentazione dei materiali e modi di vivere. Questo è particolarmente evidente in Spagna, dove l'innovazione reinterpreta le tradizioni culturali, creando spazi interni che rispondono alle esigenze contemporanee.

Vedi Categoria

In Spagna, il design rivela un carattere stratificato, intrecciando strategie materiali dove identità e contemporaneità si fondono. Con un occhio attento al futuro, l'architettura contemporanea abbraccia pratiche come il riutilizzo dei materiali, il design circolare e una maggiore attenzione al benessere, plasmando nuovi modi di vivere.

Spazi interni flessibili e compatti per una vita moderna

La tendenza verso interni più versatili mostra come gli spazi richiedano sempre più flessibilità. Le stanze da letto, i soggiorni e altre aree condivise dimostrano la loro capacità di adattarsi a diverse dinamiche, passando da barriere solide a veli leggeri che organizzano lo spazio senza lasciare un segno permanente.

Soluzioni di illuminazione innovative e incentrate sull'essere umano

Le nuove visioni del benessere hanno dato all'illuminazione un ruolo centrale, poiché può influenzare direttamente l'umore e la salute. Le soluzioni di illuminazione contemporanea offrono un controllo preciso, contribuendo a creare atmosfere che migliorano l'esperienza di chi abita gli spazi.

Design di mobili modulari e consapevoli dell'ambiente

I mobili rivestono un ruolo sempre più importante nel plasmare l'atmosfera interna. Progettati secondo principi di modularità e versatilità, questi elementi rispondono alle esigenze delle persone, creando ambienti accoglienti e bilanciati.

Rivalutazione del legno e esplorazione di materiali innovativi

La rivalutazione dei materiali, in particolare del legno, evidenzia una tradizione di produzione attenta all'artigianato e all'uso responsabile delle risorse. Pratiche sostenibili guidano l'uso di questi materiali, producendo pezzi durevoli e adattabili che arricchiscono gli spazi.

In conclusione, l'innovazione negli interni va oltre la tecnologia. I cambiamenti nel design e nella produzione possono trasformare la vita quotidiana, rendendo gli spazi più confortevoli, flessibili e stimolanti.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Hybla: il Sistema di Sedute di Elisa Ossino per Boffi

Hybla: il Sistema di Sedute di Elisa Ossino per Boffi

Blog

Hybla: il Sistema di Sedute di Elisa Ossino per Boffi Il sistema di sedute Hybla, progettato dalla designer Elisa Ossino per l'azienda italiana Boffi, rappresenta un perfetto connubio tra eleganza e funzionalità. Ispirato agli stili degli anni '70, Hybla offre una serie di moduli minimalisti, arricchiti da generosi cuscini di seduta che garantiscono massimo comfort.

Vedi Categoria

La modularità di Hybla consente di riconfigurare i moduli in base alle dimensioni e alle esigenze degli spazi, offrendo così infinite possibilità di layout. Gli utenti possono scegliere tra una vasta gamma di opzioni di rivestimento, tra cui pelle e velluto, rendendo ogni composizione unica e personalizzata.

"Quando ho progettato Hybla, desideravo evocare il fascino degli interni caldi e accoglienti degli anni '70", afferma Ossino. "Le linee, i profili sottili, la generosità dei posti a sedere e la morbidezza delle composizioni suggeriscono sia raffinatezza che comfort."

Per ulteriori informazioni su Hybla e per esplorare le opzioni disponibili, contatta Boffi all'indirizzo info@boffiuk.com.

Hybla è un perfetto esempio di come il design moderno possa richiamare il passato, creando spazi che sono sia funzionali che esteticamente gradevoli.

Scopri di più su questo e altri progetti visitando il Dezeen Showroom e lasciati ispirare dalle ultime tendenze nel mondo del design.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Madelon Vriesendorp: l'artista che trasforma l'architettura in un sogno

Madelon Vriesendorp: l'artista che trasforma l'architettura in un sogno

Blog

Nel panorama architettonico contemporaneo, dove le linee si intrecciano e i materiali raccontano storie, emerge la figura di Madelon Vriesendorp, co-fondatrice di OMA e artista visionaria. La sua recente conquista della Soane Medal per il 2025 non è solo un riconoscimento, ma una celebrazione di un linguaggio artistico che continua a ispirare nuove generazioni di architetti.

Vedi Categoria

La Vriesendorp, nata nei Paesi Bassi nel 1945, ha creato opere che uniscono il surrealismo a una comicità sofisticata, come dimostra la celebre Flagrant Delit, una rappresentazione audace dell’Empire State Building e del Chrysler Building in un abbraccio surreale. Questo dipinto, che ha adornato la copertina del leggendario Delirious New York di Rem Koolhaas, è solo un esempio della sua capacità di dare vita a spazi e idee attraverso l’arte.

Non si tratta solo di colori e forme; Vriesendorp ha il dono di infondere nei suoi lavori una dimensione umana, dove gli edifici sembrano possedere emozioni e storie proprie. La giuria della Soane Medal ha sottolineato come le sue immagini, ricche di ironia e profondità, abbiano fornito identità memorabili a teorie architettoniche complesse.

La Vriesendorp, che ha studiato all’Accademia Rietveld di Amsterdam e alla Central Saint Martins di Londra, ha intrecciato la sua carriera con quella di Koolhaas e di altri pionieri. Insieme, hanno sfidato le convenzioni, trasformando la percezione dell'architettura in un gioco di interpretazioni e visioni.

“Quando ho visitato per la prima volta il Museo Soane a 19 anni, ho trovato una vera ispirazione, forse anche un’anima affine,” ha condiviso Vriesendorp, rivelando il profondo legame tra la sua arte e la storia dell’architettura. La sua opera non è solo un riflesso della sua immaginazione, ma un ponte tra il passato e il futuro, un invito a esplorare nuove dimensioni creative.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Ponti Pedonali: L'Innovazione dei Materiali Naturali in Asia

Ponti Pedonali: L'Innovazione dei Materiali Naturali in Asia

Blog

I ponti pedonali non sono solo opere di ingegneria, ma rappresentano anche un'affermazione architettonica potente. In Asia, architetti visionari stanno riscoprendo i materiali tradizionali, in particolare legno e bambù, per progettare strutture che si integrano perfettamente nel paesaggio locale.

Vedi Categoria

Un esempio significativo è il Boat Crossing Timber Bridge nel Gulou Waterfront, progettato dallo LUO studio. Questo ponte, che consente il passaggio di imbarcazioni, non solo svolge la sua funzione pratica, ma diventa anche un simbolo della creatività architettonica contemporanea.

Utilizzando materiali naturali, questi progettisti riescono a fondere artigianato locale e necessità moderne, creando così opere che non sono solo funzionali, ma anche profondamente radicate nel territorio. Attraverso l'uso di legno e bambù, i ponti pedonali in Asia stanno ridefinendo il concetto di infrastruttura, rendendola parte integrante del paesaggio.

La crescente attenzione verso l'uso di materiali sostenibili e le tecniche tradizionali porta a una nuova era di progettazione, dove ogni ponte racconta una storia e diventa un punto di riferimento per le comunità. Scopri la bellezza e l'innovazione dei ponti pedonali in Asia e lasciati ispirare dalla loro unicità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Opportunità per Architetti e Ingegneri: Selezione di 411 Posti nelle Istituzioni dell'UE

Opportunità per Architetti e Ingegneri: Selezione di 411 Posti nelle Istituzioni dell'UE

Blog

Opportunità per Architetti e Ingegneri: Selezione di 411 Posti nelle Istituzioni dell'UEL'Ufficio europeo di selezione del personale ha aperto un concorso per titoli ed esami, offrendo la possibilità di entrare a far parte delle istituzioni, degli organismi e delle agenzie dell'Unione Europea. Con oltre 400 posti disponibili, questa è un'occasione imperdibile per professionisti nel campo dell'arch...

Vedi Categoria

Settori di Selezione

Il bando riguarda quattro principali settori:

  • Gestione di progetti nel settore edilizio (153 posti)
  • Architettura e gestione di progetti (75 posti)
  • Ingegneria elettrica e gestione di progetti (93 posti)
  • Ingegneria del riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria (HVAC) e gestione di progetti (90 posti)

In totale, sono 411 posti a disposizione per professionisti qualificati.

Requisiti di Candidatura

Per candidarsi, è necessario avere una laurea in architettura o ingegneria, con specifiche esperienze lavorative richieste a seconda del grado di istruzione. Inoltre, è fondamentale avere una conoscenza approfondita (minimo C1) di una lingua ufficiale dell'UE e una soddisfacente (minimo B2) di un'altra.

Cosa Fanno i Funzionari?

I funzionari nei settori di gestione progetti ed architettura saranno responsabili della pianificazione concettuale e della supervisione tecnica e amministrativa degli edifici delle istituzioni dell'UE. Le aree di intervento includono ristrutturazioni, nuove costruzioni e sostenibilità.

Fasi del Concorso

Il concorso è articolato in quattro fasi: presentazione della candidatura, prove scritte e test di ragionamento, assegnazione del punteggio e compilazione degli elenchi di riserva. La candidatura deve essere presentata entro il 17 ottobre 2025 alle 12:00, ora di Bruxelles.

Non perdere questa opportunità di far parte delle istituzioni europee. Visita il sito ufficiale dell'EPSo per ulteriori dettagli e per inviare la tua candidatura!

Per ulteriori informazioni, consulta l'articolo pubblicato su: www.professionearchitetto.it

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.professionearchitetto.it.

Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a Settembre

Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a Settembre

Blog

Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a SettembreSettembre è un mese di rinascita per il mondo del design, con eventi e mostre che celebrano la creatività e l'innovazione in tutta Europa. In questo articolo, esploreremo le migliori mostre di design da non perdere, dalle installazioni più audaci alle interpretazioni più intime di artisti e designer.

Vedi Categoria

1. Dark Times, Bright Signs - Milano

Curata da Valentina Ciuffi, questa mostra alla galleria Delvis (Un)Limited presenta lavori di un team internazionale di creativi che esplorano l'attualità attraverso un linguaggio visivo potente. Fino a febbraio 2026, la mostra invita a riflettere sulle sfide del nostro tempo.

2. Whispers of the Forest - Parigi

Alla Galerie Gosserez, Georges Mohasseb espone opere scultoree che combinano design contemporaneo e tecniche artigianali, fino al 28 settembre. Le collezioni Tapir e Rhino sono un omaggio alla natura e alla sua bellezza.

3. Uniforms on Chairs - Milano

OLDER studio presenta una riflessione sui concetti di uniformità e unicità. Questa mostra, curata da Valentina Ciuffi, trasforma oggetti iconici in ibridi sorprendenti, interrogandosi sul nostro rapporto con il design e gli oggetti quotidiani.

4. Variation on Ceramic - Modena

Ronan Bouroullec porta la sua arte a Casa Mutina, dove esibisce opere che sfidano le convenzioni del design ceramico. Un appuntamento da non perdere per gli amanti del ceramico e del design innovativo.

5. Inchiostri - Venezia

Presso la Galleria Giorgio Mastinu Fine Art, Bouroullec presenta opere in vetro che reinterpretano il suo lavoro storico, creando composizioni uniche che mescolano vetro soffiato e colato.

6. Fragmenta - Beirut

Questa mostra itinerante esplora il tema del riuso attraverso opere realizzate con scarti di marmo. Un progetto che coinvolge artisti internazionali e promuove la sostenibilità nel design.

7. Planetario - Verona

Durante Marmomac 2025, l'installazione di Raffaello Galiotto con Margraf esplora il legame tra pietra naturale e cosmos, offrendo un'esperienza visiva unica.

8. Slow Down - Copenaghen

Parte della Biennale di Architettura, questa mostra invita a riflettere sulla lentezza e sull'importanza di ritmi più umani nel design e nell'architettura.

9. Design in Bloom - Amsterdam

Un'esplosione di colori e forme, questa mostra celebra l'interazione tra design e natura, con opere che invitano a riscoprire la bellezza del mondo vegetale.

10. Art & Design - Londra

Un appuntamento imperdibile per gli appassionati, che mette in mostra opere che uniscono arte visiva e design innovativo, esplorando nuove frontiere estetiche.

11. The Future of Furniture - Berlino

Una mostra che esplora le tendenze emergenti nel design d'interni, con focus su sostenibilità e innovazione tecnologica.

Visita queste mostre incredibili e lasciati ispirare dalle voci più creative del design contemporaneo!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Panchine Ondulate: Un Nuovo Spazio di Relax nel Cuore di Londra

Panchine Ondulate: Un Nuovo Spazio di Relax nel Cuore di Londra

Blog

Nel cuore pulsante di Londra, dove il traffico e la frenesia si intrecciano con la storia e l'arte, emerge un nuovo concetto di spazio pubblico, un luogo dove le panchine ondulate diventano protagoniste. Qui, sulla Strand, un'area recentemente pedonalizzata, i visitatori possono trovare rifugio, rilassarsi e godere della bellezza architettonica concepita dallo studio LDA Design e realizzata da Mil...

Vedi Categoria

Questo progetto, frutto della collaborazione con il Consiglio di Westminster, ha trasformato una delle strade più affollate e inquinate della capitale britannica in un’oasi di tranquillità per oltre 700 persone. Lungo un tratto di 375 metri, il paesaggio è stato ripensato, arricchito da giardini, indicazioni e piante biodiverse, creando spazi che invitano alla socializzazione e al relax.

Le panchine, con le loro forme curvilinee e ondulate, non sono solo un elemento di arredo urbano, ma anche opere d’arte che si integrano armoniosamente con il paesaggio circostante. Suddivise in tre aree – il Giardino, il Margine dello Spettatore e il Prato delle Attività – queste strutture offrono angoli di raccolta per residenti, studenti del vicino King's College e turisti in visita a luoghi iconici come il Somerset House e la Courtauld Gallery.

Ogni panchina è stata progettata per adattarsi a diverse esigenze: dalle sedute alte per chi desidera osservare, ai divanetti più rilassati, complete di schienali e braccioli in acciaio per un comfort ottimale. Il Giardino, ad esempio, funge da porta d’ingresso all’area pedonale, mentre il Margine dello Spettatore è pensato per ospitare eventi e performance.

Realizzate in Accoya, un legno modificato per la sua durabilità, queste panchine sono un esempio di innovazione tecnologica e artigianato. Utilizzando modelli 3D e un robot Kuka a sette assi, sono state scolpite forme uniche che non solo abbelliscono lo spazio, ma garantiscono anche sicurezza, nascondendo all'interno strutture in cemento rinforzato.

Il risultato è un ambiente dinamico, in cui ogni visita diventa un'esperienza sensoriale, un momento di incontro, un'opportunità per contemplare l'arte e la vita che scorre. In un mondo che corre, queste panchine invitano a rallentare, a respirare, a vivere.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Ristrutturazione Creativa: Il Jiangnan House di B.L.U.E. Architecture Studio a Yangzhou

Ristrutturazione Creativa: Il Jiangnan House di B.L.U.E. Architecture Studio a Yangzhou

Blog

Ristrutturazione Creativa: Il Jiangnan House di B.L.U.E. Architecture Studio a Yangzhou Nel cuore del distretto di Guangling, a Yangzhou, la B.L.U.E. Architecture Studio ha dato nuova vita a un antico cinema, trasformandolo nel Jiangnan House, un hotel che combina modernità e tradizione. Questo progetto di ristrutturazione fa parte del programma di rinnovamento urbano della storica città di Guang...

Vedi Categoria

Il team di design ha collaborato con diverse realtà locali, creando un ambiente che celebra il tessuto urbano storico. La hall dell'hotel sfrutta l'ex auditorium del cinema, preservando la struttura in legno originale del tetto per mantenere un'atmosfera ariosa e luminosa. Elementi come un nuovo schermo cinematografico e un giardino centrale richiamano l'eredità culturale di Yangzhou.

Il Jiangnan House offre quaranta camere, molte delle quali si trovano nel layout del cortile preservato delle strutture heritage ristrutturate. Queste camere sono state progettate ispirandosi alle forme dei padiglioni e delle terrazze tipiche dei giardini tradizionali di Yangzhou, utilizzando corridoi fluidi e tetti stratificati per creare un senso di movimento e prospettive variegate.

Materiali come mattoni riciclati, cemento modellato in bamboo e piastrelle in pietra intagliate a mano si combinano con tecniche contemporanee, riflettendo la texture delle vecchie mura dei cortili. Ogni unità è dotata di aria condizionata, riscaldamento e bagni privati, garantendo un'atmosfera autentica grazie all'uso di legno naturale, pietra e mattoni fatti a mano.

Dettagli come pannelli in legno lavorati a mano e superfici in rame ossidato richiamano le tradizioni artigianali di Yangzhou, mentre la vegetazione verticale lungo i corridoi ammorbidisce le facciate, arricchendo l'esperienza degli ospiti. Con il Jiangnan House, la B.L.U.E. Architecture Studio ha creato un rifugio che onora il passato, mentre si proietta verso il futuro.

Questo progetto non solo offre un'esperienza di soggiorno unica, ma rappresenta anche un esempio significativo di riuso adattivo, contribuendo a preservare la cultura e la storia di Yangzhou per le generazioni future.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Il Padiglione Ritmico di DL Atelier: Un Viaggio tra Bambù e Fiume

Il Padiglione Ritmico di DL Atelier: Un Viaggio tra Bambù e Fiume

Blog

Nel cuore della provincia di Guangdong, in Cina, un padiglione si snoda come un poema visivo tra le fronde di un boschetto di bambù e il dolce scorrere del fiume Tiegang. Il Floral Wander Loop di DL Atelier è molto più di una semplice struttura; è un racconto architettonico che si ispira ai ‘Sedici Piaceri della Vita in Huizhou’ del poeta Su Shi. Qui, ogni curva e ogni spazio raccontano una storia...

Vedi Categoria

Organizzato in un lungo anello che segue il corso del fiume e la viabilità circostante, il padiglione non è un ostacolo, ma un interfaccia spaziale che favorisce l’incontro tra l’uomo e l’ambiente. Le sue moduli, realizzati in acciaio corten, si elevano sopra il suolo, creando un passaggio permeabile che invita la luce e la pioggia a danzare all’interno, mentre le forme si alternano in un ritmo di compressione e rilascio.

Attraverso quattro episodi spaziali - Pleasant, Powerless, Serendipitous e Expansive - il visitatore è guidato in un viaggio che evoca le varie fasi della vita di Su Shi. Si inizia con un piazzale d’ingresso che, con la sua pavimentazione in ghiaia e bordi di bambù, accoglie dolcemente, preparando l’anima a ciò che verrà. Poi, un corridoio di acciaio corten si stringe in un abbraccio, dove la luce filtra attraverso aperture sottili, rendendo ogni passo un momento di riflessione.

Alla fine del percorso, un padiglione circolare ospita un’installazione floreale dell’artista Chen Zhuo. Un omaggio alla natura, dove l’acciaio inossidabile riflette il mondo esterno, mentre una luce zenitale incornicia il fogliame di bambù, segnando la transizione da uno spazio chiuso a uno aperto.

Infine, il loop si espande verso il fiume, dove altalene di rete metallica si affacciano sull’acqua. Qui, il paesaggio aperto, la luce naturale e le superfici riflettenti creano un contrasto con l’intimità del corridoio, simbolizzando il passaggio dall’angustia alla libertà.

Attraverso il Floral Wander Loop, DL Atelier non solo costruisce uno spazio, ma intreccia una narrativa storica con il linguaggio architettonico contemporaneo, trasformando la poesia di Su Shi in una forma tangibile. È una celebrazione della vita, della natura e della bellezza intrinseca dell’architettura, un luogo dove ogni passo è una scoperta.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

L'Essenza della Natura nel Design: Scopri il Mindcraft Project di Copenhagen

L'Essenza della Natura nel Design: Scopri il Mindcraft Project di Copenhagen

Blog

Nel cuore di Copenhagen, dove l'arte del design si intreccia con la bellezza della natura, si svolge il Mindcraft Project. Questa esposizione annuale celebra l'innovazione e la creatività, presentando opere che riflettono le geometrie naturali e le leggi fisiche che governano il nostro mondo. Ogni anno, un gruppo selezionato di talentuosi designer danesi si riunisce per dare vita a pezzi unici, in...

Vedi Categoria

Il curatore di quest'edizione, Pil Bredahl, ha sfidato i partecipanti a esplorare questi concetti attraverso una lente contemporanea. Tra le opere più suggestive, troviamo gli sgabelli di legno curvato di Anne Dorthe Vester, che richiamano l'estetica delle prime tavole da surf e delle pagaie tradizionali. Questi sgabelli, chiamati Ro, sono un perfetto esempio di come il design possa fondersi con la funzionalità e la bellezza.

Ma non è solo il legno a raccontare storie in questo progetto. L'artista tessile Lærke Lillelund ha portato il suo approccio innovativo, creando pendenti scultorei che sembrano alghe colorate in movimento, frutto di tecniche giapponesi di shibori. Ogni pezzo è una sinfonia di colori e materiali, che trasmette un senso di fluidità e connessione con l'oceano.

La varietà dei materiali utilizzati nella mostra è sorprendente: dal vetro alla terra, dal legno ai tessuti, ogni elemento racconta una storia di trasformazione e rispetto per l'ambiente. I designer Bendixen e Baruël, ad esempio, hanno creato sculture in legno utilizzando rami salvati da progetti di disboscamento, esplorando le possibilità architettoniche delle strutture naturali.

La mostra del Mindcraft Project è un viaggio attraverso la creatività danese, un'opportunità per vedere come l'arte e la natura possano fondersi in un dialogo senza tempo. I visitatori possono immergersi in un mondo dove la tradizione si incontra con l'innovazione, e il risultato è un design che non solo abbellisce gli spazi, ma invita a riflettere.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

La Fondazione Cartier: un Nuovo Inizio nel Cuore di Parigi

La Fondazione Cartier: un Nuovo Inizio nel Cuore di Parigi

Blog

Il 25 ottobre 2025, Parigi si preparerà ad accogliere una nuova era dell'arte contemporanea con la riapertura della Fondazione Cartier pour l'Art Contemporain. Questa istituzione, già simbolo di innovazione, si trasforma grazie al genio architettonico di Jean Nouvel, che ha reinventato i Grands Magasins du Louvre in un organismo mobile, un palcoscenico per l'arte che sfida le convenzioni del museo...

Vedi Categoria

La prima esposizione, Exposition Générale, curata da Formafantasma, riunisce oltre 600 opere di oltre 100 artisti, tra cui nomi illustri come David Lynch, Claudia Andujar e Sarah Sze. Questi artisti tracciano un percorso attraverso quarant'anni di creazione contemporanea, invitando il pubblico a esplorare un ambiente dove ogni opera diventa parte di un dialogo in continua evoluzione.

Nouvel ha concepito un edificio che si comporta come una macchina cinetica, dotata di cinque piattaforme monumentali in acciaio, ciascuna capace di cambiare la configurazione degli spazi espositivi con un semplice comando. Questi spazi, ricchi di luce e movimento, offrono un'esperienza sensoriale unica, dove il confine tra l'interno e l'esterno si dissolve, creando un palcoscenico urbano trasparente.

Le sezioni della mostra, suddivise in quattro costellazioni tematiche - Machines d'architecture, Être nature, Making Things e Un monde réel - offrono una visione sfaccettata del nostro mondo contemporaneo. Ogni sezione invita il visitatore a riflettere su questioni di architettura, natura, artigianato e tecnologia, mescolando opere d'arte, installazioni e performance.

La Fondazione Cartier non è solo un luogo dove osservare, ma un campo di esperimenti sociali e culturali, dove l'arte si intreccia con la vita quotidiana. Con un design che dialoga con la storia del sito, il nuovo spazio ricorda le grandi esposizioni dell'800, mentre si proietta verso il futuro.

Parigi, con la sua architettura e la sua anima artistica, si prepara a celebrare questa rinascita, dove ogni visitatore è invitato a diventare parte di un'esperienza collettiva, un viaggio attraverso l'arte che promette di essere tanto sorprendente quanto illuminante.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Una UFC Arena sulla Casa Bianca: Un Evento Storico per il 250° Anniversario Americano

Una UFC Arena sulla Casa Bianca: Un Evento Storico per il 250° Anniversario Americano

Blog

UFC Arena: Un Evento Unico sulla Casa Bianca Il presidente della UFC, Dana White, ha recentemente svelato i rendering di una nuova arena per le arti marziali miste che sarà costruita sul prato sud della Casa Bianca a Washington DC, in occasione delle celebrazioni per il 250° anniversario dell'America nel 2026. Questo entusiasmante progetto prevede uno stadio in grado di ospitare circa 5.000 spetta...

Vedi Categoria

Al centro dell'arena si troverà un octagono dove si svolgeranno gli incontri UFC. Durante un'intervista su Fox News, White ha descritto l'evento come un "one-of-one type event", paragonandolo a uno spettacolo di alta produzione.

Il 20 settembre, la Casa Bianca ha apparentemente confermato la possibilità di costruire questa arena sul terreno presidenziale, con un post su X che diceva: "Ci vediamo sul prato sud". Questo progetto non è solo un'opportunità per celebrare la storia americana, ma rappresenta anche una serie di decisioni di design ad alto profilo adottate dall'amministrazione del presidente Trump riguardanti l'uso e l'aspetto della Casa Bianca.

Oltre all'arena principale, è previsto un altro spazio all'esterno della proprietà per una festa di visione remota, garantendo che molti possano partecipare a questa celebrazione storica. L'arena UFC farà parte delle celebrazioni del 250° anniversario della Dichiarazione di Indipendenza americana dal Regno Unito, seguendo una serie di grandi eventi organizzati dall'amministrazione, incluso un recente parata militare a Washington.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

La Magia del Dorset: Un Viaggio nella Rivitalizzazione di una Beach House

La Magia del Dorset: Un Viaggio nella Rivitalizzazione di una Beach House

Blog

Immaginate di trovarvi di fronte a una casa che racconta storie di onde e brezze marine, una testimonianza tangibile di epoche passate. La Dorset Beach House, situata nel cuore della splendida Swanage, è un esempio di come l'architettura possa fondersi con la natura, creando un luogo dove il passato e il presente danzano insieme in perfetta armonia.

Vedi Categoria

Questo progetto, frutto della creatività di Architecture for London, si distingue per la sua capace rivitalizzazione di una struttura in legno risalente ai primi del '900. La casa, affacciata su un mare che sembra sussurrare segreti, è stata ristrutturata con un occhio attento alla sostenibilità e all’estetica, riflettendo il profondo rispetto per l'ambiente circostante.

Con i suoi 160 m² di superficie, la Dorset Beach House non è solo un rifugio, ma un invito a vivere in armonia con la bellezza naturale del Dorset. Ogni angolo è stato progettato per catturare la luce e il paesaggio, permettendo alla natura di entrare in ogni stanza come un ospite gradito.

La scelta dei materiali, come quelli forniti da Claybrooks Studio e Havwoods, sottolinea l'impegno verso una costruzione responsabile e innovativa. Ogni dettaglio, dalla struttura portante alle finiture, è stato pensato per integrarsi perfettamente con il contesto, in un equilibrio delicato tra l'architettura e il panorama marino.

Questo progetto non è solo un esempio di architettura residenziale, ma rappresenta anche una filosofia. È un richiamo a riflettere su come possiamo vivere in modo più sostenibile, creando spazi che non solo soddisfano le esigenze moderne, ma che rispettano e celebrano il mondo naturale che ci circonda.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Ville moderne: la nuova vita dei container dismessi

Ville moderne: la nuova vita dei container dismessi

Blog

Immaginate un mondo dove i sogni abitativi prendono forma da ciò che è stato considerato scarto. Container dismessi, abbandonati al loro destino, ora si trasformano in affascinanti ville moderne. L’architetto, un alchimista della forma e della funzione, con una visione che sfida il convenzionale, propone soluzioni abitative che parlano di sostenibilità e innovazione. Una villetta, frutto di questa...

Vedi Categoria

Ogni container racconta una storia, un passato di viaggi e avventure, e ora si prepara a vivere nuove esperienze, accogliendo famiglie e sogni. Le linee pulite e i materiali riciclati si fondono in un’armonia che celebra la modernità, mentre nel cuore di queste strutture si nasconde il calore di un’abitazione. Gli spazi interni, sapientemente progettati, offrono un equilibrio perfetto tra estetica e funzionalità, un invito a vivere la casa come un’opera d’arte.

Ma non è solo una questione di estetica; è un manifesto di responsabilità ambientale. In un’epoca in cui il consumo e l’inquinamento sono sotto la lente d’ingrandimento, queste costruzioni rappresentano una risposta concreta e creativa, un nuovo modo di pensare l’abitare.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

La Golden Goose Arena: Il Nuovo Tempio del Padel a Milano

La Golden Goose Arena: Il Nuovo Tempio del Padel a Milano

Blog

Nel cuore pulsante di Milano, un nuovo spazio si erge come un faro per gli amanti del padel e del benessere: la Golden Goose Arena. Qui, il gioco non è solo una competizione, ma una celebrazione della comunità e della salute, in un ambiente che sfida il tempo e le convenzioni. Concepita da un team visionario, tra cui Golden Goose e Atlante, questa arena non è solo un campo da gioco, ma un'esperien...

Vedi Categoria

L'architettura, audace e contemporanea, è stata progettata da Novembre Studio, che ha saputo infondere negli spazi un'atmosfera domestica e accogliente, con toni caldi e materiali ricercati. Le sei aree di gioco indoor, tutte in total black, sono affiancate da un Pro Court innovativo dotato di tecnologia di tracking. Qui, ogni partita diventa un evento, ogni scambio di racchetta un momento memorabile.

Ma la Golden Goose Arena non è solo padel: è un ecosistema di benessere. Con un wellness café che offre piatti salutari e bevande rinfrescanti, e spazi dedicati alla cura di sé, gli utenti possono rigenerarsi dopo una partita o semplicemente godere di un momento di relax. La lounge all'aperto invita a socializzare, mentre i Ritual Spaces offrono un rifugio tecnologicamente avanzato per il recupero fisico e mentale.

La visione di questo spazio è chiara: promuovere uno stile di vita sano e attivo, creando un hub dove la passione per il padel si intreccia con la moda, grazie all'esclusiva collezione activewear del brand, disponibile solo all'interno dell'Arena. Ogni dettaglio è pensato per arricchire l'esperienza, dalle vetrate panoramiche che inondano di luce gli spogliatoi, ai prodotti di alta gamma per gli sportivi.

Infine, la Golden Goose Arena è un simbolo di come sport e cultura possano coesistere in armonia, offrendo un servizio alla comunità milanese e un nuovo punto di riferimento per gli appassionati di padel. Un invito a tutti, da chi si avvicina per la prima volta a questo sport, a chi cerca un luogo dove sentirsi a casa, in un contesto che celebra l'eleganza e il dinamismo della vita urbana.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Scopri il mondo degli arredi da esterno Vondom su Dezeen Showroom

Scopri il mondo degli arredi da esterno Vondom su Dezeen Showroom

Blog

Immaginate di trovarvi avvolti dal calore del sole, mentre un vento leggero accarezza il viso. È in questo contesto che il brand spagnolo Vondom fa il suo ingresso con le sue collezioni di arredi da esterno, presentate con eleganza su Dezeen Showroom. Ogni pezzo, una poesia di design, invita a lasciarsi andare e a godere di momenti di relax.

Vedi Categoria

Tra le proposte spicca il sistema di sedute Pasadena, concepito per abbracciare sia gli spazi esterni che quelli interni. Creato dal designer Jean-Marie Massaud, questo sistema offre una sinfonia di modularità, con un divano abbinato, poltrone, tavolini e lettini, tutti costruiti su un robusto telaio in alluminio. La personalizzazione è la chiave: diverse opzioni di rivestimento permettono di dare vita a un ambiente unico e personale.

Ma non finisce qui. La sedia Madison, frutto della collaborazione con il designer Eugeni Quitllet, si ispira all'atmosfera vibrante delle strade di Manhattan. Con quattro varianti di colore per il telaio e altrettante per schienale e seduta, ogni scelta racconta una storia, una sensazione di dinamismo e modernità.

Un'altra creazione che merita attenzione è la poltrona Africa, caratterizzata da un design audace e una comoda imbottitura. Il suo telaio monoblocco, unito a cuscini spessi e arrotondati, offre un comfort senza pari, mentre il divano Africa, con le sue linee fluide e i colori vivaci, si adatta perfettamente sia ad ambienti residenziali che contract.

Vondom, fondato nel 2008 e con sede a Valencia, è diventato un punto di riferimento nel settore degli arredi da esterno, collaborando con designer di fama per creare pezzi che uniscono estetica e funzionalità. Le sue collezioni non sono solo mobili, ma veri e propri inviti a vivere il design all'aria aperta.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina

Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina

Blog

Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina Dal 14 settembre al 30 novembre 2025, il Pavilion 13 di Kyiv ospita l'installazione di Ai Weiwei, intitolata Three Perfectly Proportioned Spheres and Camouflage Uniforms Painted White. Questo imponente progetto, commissionato da RIBBON International, rappresenta una risposta artistica al conflitto in corso in Ucraina...

Vedi Categoria

L'installazione è composta da tre sfere matematicamente precise, avvolte in uniformi camouflage dipinte di bianco, realizzate a mano dall'artista e dal suo team. L'opera si propone non solo come scultura, ma anche come forte dichiarazione politica, riflettendo sulla dissonanza cognitiva tra ordine e caos, armonia e guerra.

Ai Weiwei trae ispirazione da Leonardo da Vinci e dalla sua opera De Divina Proportione, utilizzando la precisione matematica delle sfere per rappresentare l'umanesimo rinascimentale, mentre gli abiti camouflage simboleggiano il conflitto attuale. La contrapposizione tra questi elementi invita a riflettere sul ruolo dell'arte in tempi di guerra.

Questa installazione rappresenta l'evoluzione del lavoro di Ai Weiwei, in particolare rispetto alla sua precedente opera Five Raincoats Holding a Star, dove il tema della protezione era legato agli elementi naturali. Oggi, il tessuto camouflage affronta i pericoli creati dall'uomo, rendendo l'installazione ancora più pertinente nel contesto attuale.

Il Pavilion 13, ristrutturato nel 2025 da FORMA e RIBBON International, diventa una piattaforma temporanea per l'arte e la cultura, mentre le sue pareti di vetro permettono a tutti di osservare questa potente opera dall'esterno, fungendo da costante promemoria della situazione presente nel paese.

L'installazione di Ai Weiwei è senza dubbio una manifestazione della sua continua dedizione a temi di protezione, visibilità e simbolismo politico, e sarà visibile fino alla fine di novembre 2025.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

La Residenza di Edavanna: Un Viaggio nell'Architettura di ZERO STUDIO

La Residenza di Edavanna: Un Viaggio nell'Architettura di ZERO STUDIO

Blog

Nel cuore di Edavanna, un luogo dove il tempo sembra danzare con la memoria, sorge la Residenza progettata da ZERO STUDIO. Questo progetto architettonico, che si estende per 3014 piedi quadrati, è un omaggio alle dimore del Kerala degli anni '80, dove ogni casa era un universo di verde, un rifugio per la natura e per l'anima.

Vedi Categoria

Immagina un giardino privato, un orto che racconta storie di frutti e fiori, e una fauna che vive non solo per ornare, ma per essere parte integrante della vita quotidiana. La residenza, completata nel 2024, è stata concepita da un team di architetti visionari, tra cui Hafeef Pk e Hamid Mm, che hanno saputo mescolare innovazione e tradizione con elegantissima maestria.

Ogni angolo di questa casa è stato pensato per riflettere un equilibrio perfetto tra spazio interno ed esterno, tra modernità e storia. Atmosfere avvolgenti e dettagli architettonici raffinati si intrecciano, creando un ambiente che invita alla contemplazione e alla serenità.

La scelta dei materiali, attentamente selezionati, racconta di un'architettura sostenibile, capace di dialogare con il paesaggio circostante. I prodotti di aziende come ATOMBERG e Aura Illumination contribuiscono a creare un'atmosfera unica, dove la luce naturale si sposa con quella artificiale, illuminando gli spazi con delicatezza.

La Residenza di Edavanna non è solo un edificio; è un'esperienza, un viaggio attraverso il tempo e le emozioni. È un esempio di come l'architettura possa raccontare storie, e di come sia possibile vivere in armonia con la natura, senza rinunciare al comfort e alla modernità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Baiso: un viaggio nell'arte e nella natura di un borgo da sogno

Baiso: un viaggio nell'arte e nella natura di un borgo da sogno

Blog

Nel cuore dell'Emilia-Romagna, dove le colline s'incontrano con il cielo, sorge Baiso, un borgo che si presenta come un museo a cielo aperto. Qui, l'arte respira nei vicoli, e ogni scultura racconta storie di passione e dedizione. Una passeggiata tra le frazioni di questo incantevole comune, in particolare a Castagneto, svela un tesoro di bellezza e creatività, testimoniata dal lavoro dello sculto...

Vedi Categoria

Castagneto di Baiso è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, invitando i visitatori a perdersi tra le sue strade. Ogni angolo è decorato da opere che dialogano con il paesaggio circostante, creando un'armonia unica. La casa di Montecchi, trasformata in museo, è un rifugio per gli amanti dell'arte, un luogo dove si può ammirare la genialità di un artista che ha viaggiato per il mondo, per poi tornare alle sue radici e donare al suo paese un patrimonio inestimabile.

Un fine settimana autunnale a Baiso è l'occasione perfetta per immergersi in un viaggio multisensoriale. Le foglie che cambiano colore, l'aria fresca e i profumi della cucina locale rendono ogni momento indimenticabile. Il Castello di Baiso, simbolo del territorio, si erge maestoso, mentre i sentieri circostanti, ricchi di castagni e funghi, invitano a passeggiate che risvegliano i sensi. La Big Bench #93, una panchina gigante che domina la collina La Balota, offre un panorama mozzafiato sull'Appennino reggiano, regalando attimi di pura contemplazione.

Il secondo giorno si apre con la visita alla casa museo di Vasco Montecchi, dove l'arte e il paesaggio si intrecciano in un racconto affascinante. Dopo una sosta per gustare le prelibatezze locali, come carni saporite accompagnate dai profumi del sottobosco, ci si può avventurare nei boschi circostanti o visitare la Chiesa di San Lorenzo Martire, un gioiello architettonico che riflette la storia del luogo.

In questo borgo, ogni visita diventa un'esperienza di autenticità e convivialità, un viaggio che, tra natura e cultura, lascia un segno indelebile nel cuore di chi lo attraversa.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Esplorando la Creatività Femminile: Installazioni dalla HEAD di Ginevra

Esplorando la Creatività Femminile: Installazioni dalla HEAD di Ginevra

Blog

In un angolo pulsante di Ginevra, alla HEAD – Scuola di Arti e Design, si è recentemente tenuta un'installazione che ha catturato l'essenza della creatività femminile. Ispirata dal saggio iconico di Virginia Woolf, A Room of One's Own, l'installazione ha invitato i visitatori a riflettere sul significato di uno spazio tutto per sé, un luogo in cui le idee possono fiorire e le storie possono essere...

Vedi Categoria

Questo progetto non è solo una celebrazione della creatività, ma rappresenta anche un punto di partenza per una serie di installazioni che esplorano temi contemporanei come l'identità queer e l'ecologia. Ogni opera è un viaggio, un racconto visivo dove il design si intreccia con la narrazione personale, creando un dialogo tra l'oggetto e l'osservatore.

In particolare, l'installazione Voyager di Gabriella Luchetta Dos Santos, costruisce una mitologia sonora e visiva attorno alla luna, esplorando la temporalità queer e le sue ricchezze. Un'opera che invita a immaginare futuri alternativi, sfidando le aspettative normative.

Fragments Alive di Laurène Allard offre una cartografia di gesti, una collezione di territori fragili che raccontano cicli di apparizione e scomparsa, mentre Aucèu di Léa Campos riporta in vita memorie infantili attraverso un'installazione cinematografica immersiva.

Le opere sono il frutto di un programma di Master in Spazio e Comunicazione, dove gli studenti vengono incoraggiati a sviluppare una pratica personale e interattiva, creando linguaggi di design unici. Questo approccio interdisciplinare non solo prepara i laureati per carriere nel design e nei media, ma li invita a riflettere sulle questioni sociali, politiche e ambientali che ci circondano.

Ogni installazione è un invito a rallentare, a vedere il mondo con occhi nuovi e a capire che la creatività, specialmente quella delle donne, è un potente strumento di cambiamento.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Riscoprire Wo Hop: L'espansione come Archeologia Architettonica

Riscoprire Wo Hop: L'espansione come Archeologia Architettonica

Blog

Nel cuore pulsante di Chinatown, New York, si erge un simbolo di tradizione e cultura gastronomica: il ristorante Wo Hop. Fondato nel 1938, questo locale ha servito piatti iconici come chow mein e egg foo young in un ambiente semplice e accogliente. Oggi, grazie all'intervento dell'agenzia architettonica Spaced Agency, Wo Hop ha intrapreso un viaggio di espansione che non solo rinfresca il suo asp...

Vedi Categoria

La ristrutturazione ha portato il ristorante a un nuovo livello, letteralmente. Per la prima volta in quasi novant'anni, Wo Hop ha aperto un'area al piano strada, utilizzando come riferimento il carattere e i materiali esistenti del luogo. La facciata ridonata e il salone ristrutturato riflettono un'idea di continuità e rispetto per il passato.

Il direttore di Spaced Agency, Justin Ng, ha spiegato che l'approccio del progetto è stato quello di estendere ciò che già esisteva, piuttosto che introdurre elementi completamente nuovi. I dettagli sono significativi: una fila di luminosi booth rossi fiancheggia le pareti, mentre una striscia di mensole illuminate si estende sopra di essi, riflettendo l'iconico awning a scatola presente sopra l'ingresso del seminterrato.

Le pareti, lasciate intenzionalmente vuote, sono pronte ad accogliere i futuri ricordi dei clienti, invitando così la leggenda del ristorante a continuare a crescere anche al di sopra del suolo. I proprietari hanno riempito la mensola con figurine del gatto fortunato, fotografie incorniciate del personale e collezioni personali, creando un legame non solo con la storia del ristorante, ma anche con la comunità che lo frequenta.

Il pavimento a scacchi turchese e bianco sotto i booth è un richiamo visivo che si sposa con il wainscoting rosso e le pareti bianche, mentre una corda rossa e bianca separa questi elementi, creando un contrasto vivace e accattivante. La cucina, situata nel seminterrato, resta il cuore pulsante del ristorante, assicurando che Wo Hop possa continuare la sua tradizione di servizio attivo e ininterrotto.

Questa espansione non è solo un cambiamento fisico, ma una celebrazione della resilienza e della cultura cinese americana, in un periodo in cui il quartiere affronta sfide significative dovute a nuovi sviluppi. La lotta per preservare l'identità di Chinatown continua, e progetti come quello di Spaced Agency rappresentano un faro di speranza e innovazione.

In conclusione, l'espansione di Wo Hop è un esempio di come l'architettura possa raccontare storie, conservare memorie e tessere legami profondi con la comunità, creando spazi che non solo servono cibo, ma anche cultura e tradizione.

Fonte: www.dezeen.com.

Esplora il Design Innovativo del STARAY Store di Fununit

Esplora il Design Innovativo del STARAY Store di Fununit

Blog

Esplora il Design Innovativo del STARAY Store di FununitSituato nel cuore di Hangzhou, il STARAY Store, progettato da Fununit Design&More, rappresenta un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità. Con una superficie di 120 m², questo progetto di architettura retail è una testimonianza della creatività e della visione moderna degli architetti.

Vedi Categoria

Completato nel 2025, il negozio non solo si distingue per il suo design innovativo, ma anche per l'uso di materiali sostenibili e tecnologie avanzate, rispondendo così alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Il team di Fununit ha saputo integrare elementi del metaverso, creando un'esperienza unica per i visitatori, che possono interagire con il brand in modi nuovi e coinvolgenti.

Il progetto è stato accolto con entusiasmo anche dalla comunità locale, che vede in esso un esempio di come gli spazi commerciali possano evolversi per diventare luoghi di incontro e interazione sociale. La combinazione di design moderno e pratiche sostenibili rende il STARAY Store un modello per futuri progetti di retail.

Per ulteriori approfondimenti, visita il sito ufficiale di ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie cadute

Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie cadute

Blog

Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie caduteL'autunno è ormai alle porte nell'emisfero settentrionale e, per celebrare questo cambiamento stagionale, abbiamo raccolto un lookbook di otto soggiorni open-plan avvolti in tonalità calde e terrose. Dai monti dell'India alla costa scozzese, questi spazi abitativi combinano finiture e arredi morbidi che richiamano i colori delle fog...

Vedi Categoria

Zero House, Regno Unito

La Zero House è la casa di Londra del duo musicale Rae Morris e Ben Garrett, che hanno ristrutturato questa proprietà di metà secolo. I pavimenti in mahogany sottile rivestono il camino a tutta parete, accentuato da un divano arancione bruciato e soffitti in legno di tonalità rossastra. Le porte scorrevoli a tutta altezza offrono una vista sul lussureggiante giardino con i suoi numerosi alberi.

Appartamento di Parigi, Francia

Lo studio Atelier HA ha utilizzato il colore come elemento strutturale in questo appartamento parigino, situato in un edificio ottocentesco. Un bancone da cucina a strisce definisce il tono dello spazio open-plan, caratterizzato da arredi morbidi in arancione e elementi luminosi in verde brillante.

Tidal House, Scozia

La Tidal House è una casa costiera sulla Solway Coast, costruita dallo studio Brown & Brown. L'apertura dell'area living open-plan con pareti cremisi e divani marrone nocciola crea un'atmosfera accogliente, attorno a un camino sospeso di grande impatto.

Shadow House, Australia

Realizzata dallo Grotto Studio, la Shadow House è un'estensione in legno bruciato di un cottage luminoso a Perth. L'area living open-plan è caratterizzata da pannelli in legno chiaro e opere d'arte rosse, illuminate da una finestra clerestory.

Hybrid House, India

Situata ai piedi dei monti Aravalli in Rajasthan, la Hybrid House di Sketch Design Studio presenta un'ampia area living open-plan con pareti in intonaco di calce e pavimenti in terracotta, arricchita da dettagli in kolam e piante verdi che aggiungono un tocco di freschezza.

Casa Magarola, Spagna

Lo studio Raúl Sánchez Architects ha scelto un intonaco di tonalità arancione bruciato per la facciata della Casa Magarola, ripetendo il colore all'interno con telai di finestre e una scala a chiocciola drammatica.

Somers House, Australia

Costruita dallo studio Kennedy Nolan, la Somers House è caratterizzata da una palette di colori terrosi progettata per evocare un senso di pace, con toni di sughero e piastrelle marrone violaceo che dominano il design.

Courtyard House, USA

La Courtyard House, progettata da No Architecture, presenta un giardino centrale con alberi decidui. All'interno, un grande tappeto arancione completa l'area living open-plan, armonizzandosi con l'ambiente circostante.

Questo è l'ultimo della nostra serie di lookbook, che fornisce ispirazione visiva dall'archivio di Dezeen. Per ulteriori idee, consulta i precedenti lookbook dedicati a cucine in marmo, bagni in terrazzo e case in ex fabbriche.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

La Magia della Skate Ramp: Un Sogno che Prende Forma a Porto Alegre

La Magia della Skate Ramp: Un Sogno che Prende Forma a Porto Alegre

Blog

Immagina di trovarsi di fronte a un edificio che, per un attimo, sembra aver preso vita, come se avesse deciso di rispondere alle speranze e ai sogni di giovani skater. Questo è ciò che è accaduto a Porto Alegre, in Brasile, dove Red Bull ha eretto una straordinaria skate ramp che sfida la gravità e ridefinisce il concetto stesso di skateboarding. La struttura, un'opera d'arte temporanea, si erge ...

Vedi Categoria

Sandro Dias, un nome che risuona forte nel mondo dello skate, ha affrontato la sfida di scendere da un'altezza vertiginosa di 70 metri, raggiungendo la strabiliante velocità di 103 km/h. Il suo atterraggio, assistito da cuscini di sicurezza tipici delle gare di MotoGP, ha segnato non solo un record personale, ma anche due Guinness World Records. E così, una leggenda urbana è diventata realtà, trasformando il Centro Administrativo in un palcoscenico per il talento e l'audacia.

La rampa, una delle più grandi mai costruite, è stata realizzata con 800 pannelli di compensato che creano una superficie continua e perfetta per la discesa. La preparazione ha richiesto un mese, un lavoro meticoloso che ha visto il team di Red Bull installare un rivestimento in legno su un edificio di cemento che, fino a quel momento, non era adatto per questo sport. Ogni pezzo di legno, ogni vite, ogni centimetro di superficie è stato pensato per garantire la massima sicurezza, per permettere a Dias di danzare con la gravità e superare i limiti del possibile.

Questo evento non è solo una celebrazione delle capacità umane, ma un invito a riflettere su come l'architettura e lo sport possano fondersi in modi inaspettati. Dopo l'evento, i materiali utilizzati per la rampa saranno riutilizzati o riciclati, dimostrando un impegno verso la sostenibilità e una visione che guarda oltre il momento. La storia di Porto Alegre, un racconto di sogni e sfide, continua a scriversi, mentre il Centro Administrativo Fernando Ferrari si trasforma, per un breve momento, in un'opera d'arte vivente.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

L'Architettura Ondulata del Centro Sportivo Hushan: Un Nuovo Icona di Jiangshan

L'Architettura Ondulata del Centro Sportivo Hushan: Un Nuovo Icona di Jiangshan

Blog

Nel cuore pulsante di Jiangshan, dove le montagne sfiorano il cielo e i fiumi danzano tra le valli, sorge l'Hushan Swimming Center, un capolavoro architettonico firmato LYCS Architecture. Questo centro sportivo rappresenta la prima struttura di livello professionale in grado di ospitare competizioni nazionali di nuoto, con una superficie di 14.244 metri quadrati, dove ogni angolo racconta una stor...

Vedi Categoria

Immaginate un luogo dove la competizione si intreccia con la quotidianità, dove un pool olimpionico a otto corsie si affianca a uno spazio di allenamento di sei corsie, entrambi profondi due metri, pronti ad accogliere atleti e cittadini in un abbraccio di sport e comunità. Situato ai piedi del maestoso Hushan, il centro si affaccia sul porto di Jiangshan, unendo in un unico respiro la forza della natura e l’energia umana.

La progettazione, ispirata dal tema del 'fiume e della montagna', abbraccia le linee morbide e ondulate del paesaggio circostante, creando un linguaggio architettonico che si fonde con l’ambiente. La facciata, composta da 2.943 pannelli metallici unici, si presenta come una pelle squamosa che cattura la luce e il movimento, richiamando l’immagine dell’acqua che scorre e delle cime montuose.

Ogni dettaglio è pensato per ottimizzare l’esperienza dell’utente: la circolazione duale separa atleti e spettatori, creando un flusso armonioso durante le manifestazioni. L’ingresso principale, caratterizzato da un tetto ripiegato verso l’interno, invita a esplorare spazi condivisi, dove pubblico e atleti possono incontrarsi e interagire.

Internamente, le travi esposte si estendono fino a 48 metri, rivelando una logica strutturale audace e una scala imponente. Le pareti e i soffitti, con finiture modulari e pannelli metallici colorati, creano un ambiente funzionale e riconoscibile, capace di trasformarsi in un palcoscenico per eventi sportivi e attività comunitarie. Le partizioni retrattili offrono flessibilità spaziale, adattandosi alle esigenze di ogni evento.

Il Centro Sportivo Hushan non è solo una piscina, ma un simbolo di sviluppo urbano e culturale, una testimonianza di come l’architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee di adattabilità ed efficienza. Con la sua forma che abbraccia il paesaggio, si erge come un faro di innovazione e comunità, pronto a scrivere nuove pagine nella storia dello sport a Jiangshan.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine Efficiente

Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine Efficiente

Blog

Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine EfficienteSettembre, un mese di transizione, in cui rientriamo nella nostra solita routine. Ma perché rinunciare al comfort? In questo periodo di ripartenza, la luce e l'atmosfera che creiamo nei nostri spazi diventano fondamentali per affrontare le sfide quotidiane.

Vedi Categoria

Immagina di poter controllare la luce che entra nelle tue stanze, di poterla modulare come una melodia. Con i sistemi oscuranti giusti, ogni ambiente può essere trasformato in un rifugio di tranquillità, dove privacy e funzionalità si intrecciano. Non si tratta solo di oscurare, ma di creare un'atmosfera ideale per lavorare, studiare o semplicemente rilassarsi.

Le soluzioni disponibili spaziano dal design moderno a opzioni più tradizionali, adattandosi perfettamente a ogni stile. La luce diventa così la tua alleata più preziosa, capace di influenzare il tuo stato d'animo e la tua produttività.

Non lasciare che la routine ti schiacci; scegli di abbracciare il comfort che meriti. Scopri come i nostri sistemi oscuranti possono arricchire il tuo settembre, rendendo ogni giornata un'opportunità per brillare.

Rimani Aggiornato! Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.linkedin.com.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.linkedin.com.

Lavoro sul campo: L'arte di Filippo Manzini in mostra a Milano

Lavoro sul campo: L'arte di Filippo Manzini in mostra a Milano

Blog

Lavoro sul campo: L'arte di Filippo Manzini in mostra a MilanoDal 19 settembre 2025, la galleria Building Terzo Piano di Milano ospita la mostra personale di Filippo Manzini, intitolata Lavoro sul campo. Con questa esposizione, l'artista fiorentino, nato nel 1975 e attualmente residente a Milano, trasforma lo spazio espositivo in un luogo di tensioni e risonanze, attraverso una serie di sculture, ...

Vedi Categoria

La mostra è arricchita da un testo critico di Giorgio Verzotti, che esplora il concetto di equilibrio, un tema centrale nella pratica artistica di Manzini. Inaugurata con un'azione performativa, l'esposizione permette al pubblico di assistere alla creazione delle opere che sfidano le leggi della gravità.

Le opere di Manzini si caratterizzano per un minimalismo lirico, dove ogni elemento è progettato per sostenere o appoggiarsi all'altro, creando sculture relazionali. I materiali utilizzati, che spaziano dal legno all'ottone, dal granito al tessuto, riflettono un'estetica poverista e un desiderio di leggerezza.

Tra le opere esposte, spicca Sospensione (2025), che presenta due cubi di granito avvolti in una benda di tessuto, mentre Noi oltre lo spazio (2025) utilizza la gravità per unire elementi di legno, corda e marmo. Ogni creazione si inserisce in un dialogo con l'ambiente, generando tensioni percettive che invitano alla riflessione.

Filippo Manzini non si limita al white cube; il suo lavoro si espande nel contesto urbano, come evidenziato nel video pratica 2025-06-12 T08:27, girato nel Giardino 9 Novembre di Milano. Qui, l'artista si fa strumento di misura, utilizzando il proprio corpo per interagire con l'architettura circostante e creare sculture effimere.

In Lavoro sul campo, la tensione diventa un principio vitale, e le geometrie dei materiali si intersecano in un'armonia visiva che esplora i temi della gravità e della resistenza. Non perdere l'occasione di immergerti in questa esperienza unica nel mondo dell'arte contemporanea.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Olivetti a Venezia: Un Capolavoro di Design in Piazza San Marco

Olivetti a Venezia: Un Capolavoro di Design in Piazza San Marco

Blog

Nel cuore di Venezia, dove il passato si intreccia con il presente, sorge un luogo che racconta una storia di innovazione e bellezza: il Negozio Olivetti, progettato dal maestro Carlo Scarpa. Questa icona architettonica, situata in Piazza San Marco, non è solo una vetrina di prodotti, ma un manifesto di una filosofia che unisce efficienza, estetica e cultura. Aperto nel 1958, il negozio è diventat...

Vedi Categoria

La genialità di Scarpa si evince già dall'esterno, dove il prospetto aperto verso la piazza invita i visitatori a scoprire un mondo fatto di dettagli e materiali pregiati. Le lastre di cristallo trasparente, incastonate in telai di müntzmetall, creano un dialogo visivo con l'ambiente circostante, mentre l'atrio d'ingresso, con la sua composizione di pietra d'Istria, cattura l'attenzione di chiunque vi si avvicini. Ogni elemento è pensato con cura, dalla scala sospesa che sembra fluttuare nel vuoto, fino al pavimento in mosaico di vetro che riflette la luce in modo quasi poetico. Questo negozio è un viaggio sensoriale, un invito a esplorare l'armonia tra architettura e design.

All'interno, il Negozio Olivetti si trasforma in una promenade architettonica: uno spazio che, pur nella sua compattezza, riesce a raccontare una storia di grande impatto visivo. Le tessere di vetro di Murano, disposte in schemi che richiamano le onde della laguna, creano un'atmosfera che sembra viva, in movimento. L'attenzione ai dettagli è maniacale; ogni superficie, ogni angolo è stato concepito per comunicare la bellezza della funzionalità. Questa fusione di modernità e tradizione veneziana rende il negozio un'opera d'arte che trascende il mero concetto di punto vendita.

Il Negozio Olivetti non è solo un luogo da visitare, ma un'esperienza da vivere, un'opportunità per riflettere su come l'architettura possa influenzare le nostre vite. In un mondo che corre veloce, questo spazio ci invita a fermarci, a guardare e a capire. La sua storia è un invito a riscoprire il valore della bellezza e della funzionalità, elementi che, come in una sinfonia, si intrecciano per creare qualcosa di unico e straordinario.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Il cielo sopra Portego: un viaggio tra architettura e riflessione

Il cielo sopra Portego: un viaggio tra architettura e riflessione

Blog

Nel silenzio della notte, quando il mondo sembra fermarsi e il cielo si tinge di stelle, ci troviamo di fronte a un mistero profondo e affascinante. Il cielo sopra Portego non è solo un insieme di nuvole e astri; è una tela su cui si dipingono i sogni, le domande e le speranze di chi alza lo sguardo. Prendiamo spunto da un celebre passo di Tolstoj, in cui il principe Andrei, ferito e contemplativo...

Vedi Categoria

L'architettura, in tutte le sue forme, è un riflesso di questo dialogo tra l'uomo e il cosmo. Ogni edificio, ogni struttura, è un tentativo di dare forma a quell'ineffabile bellezza che ci sovrasta. I grandi architetti, come Michele De Lucchi, sono i mediatori di questo linguaggio, capaci di trasformare la luce e l’aria in spazi vivibili, in cui la natura e la creatività si intrecciano.
Immaginiamo per un momento di trovarci sotto il cielo di Portego, circondati da architetture che sembrano danzare con le nuvole. Ogni linea, ogni angolo è pensato per armonizzarsi con il panorama, per riflettere la luce in modi che ci sorprendono e ci incantano. È in questo dialogo che nasce l'arte dell'architettura, una forma di poesia visiva che ci invita a sognare.

Così, mentre osserviamo il cielo, possiamo trovare una risposta alle nostre domande esistenziali. La bellezza del mondo che ci circonda è un richiamo a esplorare, a creare, a costruire non solo edifici, ma anche un senso di appartenenza e di meraviglia. Ogni stella è un architetto che disegna la propria storia, e ogni nuvola un'opera d'arte in continuo cambiamento.
In questo spazio sospeso, dove cielo e terra si incontrano, ci rendiamo conto che siamo tutti parte di un grande progetto, di una narrazione collettiva che ci unisce e ci ispira.

Rimani Aggiornato

Ti  piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su micheledelucchi.substack.com.

Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USA

Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USA

Blog

Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USAIl recente numero della nostra edizione americana di Dezeen Agenda presenta un'intervista con Bruce Hannah sullo stato del design dei mobili e un'indagine su come i marchi di illuminazione statunitensi stanno innovando. Iscriviti oggi stesso!

Vedi Categoria

Con la riapertura dell'ufficio di architettura di Donald Judd a Marfa, dopo il restauro, questa edizione di Dezeen Agenda si concentra sul design dei mobili. L'industrial designer Hannah ha dichiarato a Dezeen che i designer di mobili di oggi stanno lavorando con "ingredienti migliori". La Morrison Hannah Task Chair è stata ripubblicata lo scorso anno con Knoll. "La ricetta non è cambiata, ma gli ingredienti sono cambiati in gran parte in meglio," ha affermato Hannah.

In un campo correlato, la reporter di Dezeen, Ellen Eberhardt, indaga su come le aziende di illuminazione americane stiano utilizzando la stampa 3D e la produzione digitale per cercare di riparare l'industria dell'illuminazione, definita "estremamente rotta". La californiana Gantri ha recentemente aperto una fabbrica dotata di oltre 1.000 stampanti 3D.

Altrove nella newsletter, mettiamo in evidenza un trio di progetti di ospitalità a New York, dal restauro del Waldorf Astoria a cura di SOM, al ristorante più recente del Rockwell Group nel Flatiron District e un hotel all'interno di una locanda del 1917 a NoHo. L'ultima newsletter ha anche presentato il progetto più recente completato da Herzog & de Meuron a Filadelfia e una cabina in legno nello Stato di Washington elevata su colonne d'acciaio.

L'edizione USA di Dezeen Agenda è una newsletter curata inviata ogni secondo venerdì, contenente notizie di rilevanza, opinioni, interviste e progetti provenienti da tutta l'America. Leggi l'ultima edizione di Dezeen Agenda USA o iscriviti qui. Puoi anche iscriverti alle nostre altre newsletter; l'edizione globale di Dezeen Agenda è inviata ogni giovedì e contiene una selezione dei principali eventi della settimana.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Overlap House: l'Innovativa Fusione di Casa e Ufficio di Sugurufukuda

Overlap House: l'Innovativa Fusione di Casa e Ufficio di Sugurufukuda

Blog

Overlap House: l'Innovativa Fusione di Casa e Ufficio di SugurufukudaSituata in Giappone, l'Overlap House progettata da Office Sugurufukuda rappresenta una nuova frontiera nell'architettura residenziale e lavorativa. Completata nel 2025, questa struttura di 74 m² sfida le convenzioni tradizionali creando spazi che non sono rigidamente separati da muri, ma piuttosto da confini sovrapposti che crean...

Vedi Categoria

Il progetto, descritto dettagliatamente su ArchDaily, presenta un piano semplice, suddiviso in quattro aree che, a prima vista, possono sembrare stanze identiche, disposte come un'unità di studio. Tuttavia, le connessioni tra le stanze e la disposizione delle aperture impediscono una visione completa dell'intero spazio, dando vita a un senso di scoperta e sorpresa.

Con questo design innovativo, Sugurufukuda riesce a creare un ambiente versatile che può adattarsi sia a necessità residenziali che lavorative, dimostrando come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee senza sacrificare l'estetica e la funzionalità.

Per ulteriori dettagli sull'Overlap House, visita www.archdaily.com.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi Urbani

Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi Urbani

Blog

Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi UrbaniNegli ultimi anni, le città hanno visto un'evoluzione significativa nella pianificazione e gestione degli spazi urbani. Mentre le normative si fanno più rigorose, il rischio è che i centri urbani perdano il loro carattere unico e accogliente, diventando eccessivamente ordinati e sterilizzati. Per contrastare questa tendenza, nascono iniziati...

Vedi Categoria

Una delle manifestazioni più significative è il festival Concéntrico, che si tiene a Logroño, in Spagna. Questo evento internazionale, giunto alla sua decima edizione, si propone come un laboratorio di innovazione urbana. Attraverso installazioni artistiche e architettoniche, Concéntrico stimola il dialogo tra la realtà urbana attuale e le potenzialità future delle città.

La pubblicazione del libro Concéntrico: Urban Innovation Laboratory segna un traguardo importante, offrendo una panoramica di un decennio di design urbano e trasformazione collettiva. Questa opera è accompagnata da un tour internazionale che mira a condividere le esperienze e le intuizioni raccolte nel corso degli anni.

In un mondo dove la progettazione urbana si fa sempre più complessa, eventi come Concéntrico rappresentano un faro di speranza e creatività, invitando le comunità a partecipare attivamente alla ridefinizione dei propri spazi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Il Ballo della Casa Bianca: La Visione Architettonica di Trump

Il Ballo della Casa Bianca: La Visione Architettonica di Trump

Blog

Quando la Casa Bianca si trasforma in un palcoscenico per visioni audaci, ci si aspetta che ogni mattone racconti una storia. E così, nel cuore di Washington, la visione di Donald Trump prende forma: un nuovo ballo neoclassico, un sogno architettonico che si erge sopra le macerie dell'East Wing, ora ridotto a un ricordo polveroso. Ma quale è il disegno che si cela dietro questa ambiziosa opera?

Vedi Categoria

Fin dal suo insediamento, Trump ha portato con sé l'eredità di un imprenditore nel settore immobiliare, un uomo la cui firma è stata impressa su grattacieli da New York a Istanbul. Ora, la sua impronta si fa sentire in un luogo dove storicamente si sono intrecciate le vite dei presidenti americani.

Il progetto, rivelato a luglio, prevede un ballo di 8.360 metri quadrati, un'opera che si affaccia sulla storia con facciate neoclassiche che si armonizzano con l'architettura della Casa Bianca. Le immagini mostrate promettono interni dorati, soffitti a cassettoni e ampie finestre ad arco, un invito a celebrare la grandezza e la tradizione statunitensi.

Ma il cammino verso la sua realizzazione non è privo di polemiche. L'East Wing, un tempo punto di accoglienza per i visitatori, è stato abbattuto in un batter d'occhio, sollevando interrogativi su velocità e autorizzazioni. Quello che era un semplice edificio è stato considerato inadeguato per le esigenze di un presidente che cerca di accogliere dignitari e ospiti in un contesto di prestigio.

La scelta di McCrery Architects per la progettazione del ballo non è casuale. James McCrery, un sostenitore dell'architettura tradizionale, si è fatto portavoce di una visione che sposa il passato con il futuro. Con la sua esperienza nella realizzazione di edifici religiosi, McCrery si propone di infondere un’anima classica nel nuovo spazio.

Ma perché un ballo? Secondo la Casa Bianca, l'esigenza di ospitare eventi con un numero maggiore di partecipanti ha spinto Trump a cercare una soluzione, promettendo una capienza che potrebbe arrivare fino a 999 persone. E così, il nuovo ballo diventa non solo un luogo di celebrazione, ma un simbolo di una presidenza che si confronta con il passato mentre cerca di plasmare il futuro.

In un contesto dove l'architettura si intreccia con la politica, le risposte non sono mai semplici. Le critiche degli esperti di architettura si fanno sentire, richiedendo un processo di revisione rigoroso e consapevole. Il rischio è quello di stravolgere un patrimonio pubblico per realizzare sogni privati.

Ma nel fragore delle martellate e nel canto delle ruspe, una domanda rimane sospesa: quale eredità lascerà questa opera nella storia della Casa Bianca? Riuscirà Trump a costruire non solo un ballo, ma anche un nuovo capitolo della narrazione americana?

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Le Case di Kylie Jenner: Un Patrimonio Immobiliare da 80 Milioni di Dollari

Le Case di Kylie Jenner: Un Patrimonio Immobiliare da 80 Milioni di Dollari

Blog

In un mondo dove la celebrità si mescola con l'architettura, Kylie Jenner emerge come una figura emblematica, non solo per il suo status di icona della moda, ma anche per il suo impressionante patrimonio immobiliare. Con un valore complessivo che supera gli 80 milioni di dollari, le sue case raccontano storie di crescita, cambiamento e un gusto sofisticato per il design.

Vedi Categoria

Dall'età di diciassette anni, quando ha lasciato la sua storica dimora di Hidden Hills, Kylie ha intrapreso un viaggio che l'ha vista acquistare e vendere abitazioni di lusso che catturano l'immaginazione. La sua prima casa, un'elegante villa in stile toscano a Calabasas, è stata solo l'inizio di un'avventura immobiliare che ha visto una rapida crescita e trasformazione.

Ogni casa che Kylie ha posseduto ha portato con sé un pezzo della sua vita, una testimonianza delle sue esperienze e delle sue aspirazioni. La villa di Calabasas, acquistata per 2,7 milioni di dollari e rivisitata con l'aiuto del designer Jeff Andrews, era un rifugio di eleganza moderna, con pavimenti in legno scuro e stanze illuminate da un gioco di contrasti. Non è solo un luogo dove vive, ma un palcoscenico per la sua vita da celebrità.

La sua successiva acquisizione, una residenza in stile Cape Cod a Hidden Hills, ha segnato un passo decisivo, non solo per la sua posizione vicino alla famiglia, ma anche per il suo design lussuoso e le sue comodità. Con un home theater, una cantina e una vista mozzafiato sulle montagne, ogni angolo di questa casa rifletteva il suo spirito giovane e audace.

La terza proprietà a Hidden Hills, un mansion di 12 milioni di dollari, ha rappresentato il culmine della sua evoluzione stilistica, un'opera d'arte che unisce colori vivaci e una personalità audace, progettata dal noto designer Martyn Lawrence Bullard. “Volevo un'atmosfera fresca e divertente,” ha dichiarato Kylie, e così ha fatto, trasformando la sua casa in un rifugio di lusso e creatività.

In un mondo che cambia rapidamente, Kylie Jenner ha saputo adattarsi e investire nel suo futuro, non solo attraverso il suo marchio di cosmetici, ma anche creando uno spazio che riflette chi è davvero. La sua storia immobiliare è una vera e propria narrazione di risalita, passione e innovazione, un viaggio che continua a stupire e ispirare.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.architecturaldigest.com.

Rinnova il Tuo Arredamento Classico: 5 Tocchi per un Design Moderno

Rinnova il Tuo Arredamento Classico: 5 Tocchi per un Design Moderno

Blog

Vivere in una casa arredata con mobili classici può evocare un senso di solidità e tradizione, ma col passare del tempo, l'atmosfera può diventare pesante e opprimente. I legni scuri e i tessuti ricchi, un tempo simboli di prestigio, possono trasformarsi in elementi che rubano luce e freschezza. Ma non c'è bisogno di stravolgere tutto: esistono tocchi mirati che possono riportare nuova vita in que...

Vedi Categoria

Il primo passo è stato l'illuminazione. Ho sostituito i lampadari pesanti con una lampada leggera in bambù, permettendo alla luce di diffondersi in modo naturale e di alleggerire l'ambiente. È sorprendente come un semplice cambio di fonte luminosa possa cambiare la percezione di una stanza, portando un equilibrio nuovo.

Il secondo intervento ha riguardato i tessili. Sostituendo tende pesanti con tessuti leggeri in lino naturale, ho visto la stanza aprirsi e respirare. Non era necessario cambiare i divani; bastava giocare con i colori e le texture per eliminare quel senso di pesantezza.

Successivamente, ho affrontato le pareti. Ho optato per tonalità moderne come il verde salvia e il bordeaux profondo, piuttosto che il tradizionale bianco. Anche solo una parete di contrasto ha spezzato la monotonia, rendendo i mobili più interessanti e vivaci.

Un altro dettaglio fondamentale sono state le maniglie. Sostituendo i pomelli con versioni moderne in ottone satinato, ho conferito ai miei pezzi classici un tocco di freschezza. È sorprendente come un piccolo cambiamento possa avere un impatto così grande sulla percezione di un mobile.

Infine, ho aggiunto complementi di design che dialogano con il classico: uno specchio dorato e un tavolino in vetro hanno trasformato la prospettiva della stanza, creando un contrasto affascinante che valorizza l'arredamento esistente. Dettagli come stampe moderne e piante in vaso dal design pulito completano il quadro, arricchendo l'identità della casa senza rinnegare il passato.

In conclusione, il risultato non è stato una rivoluzione, ma un'armonizzazione. La casa ha mantenuto il suo calore e la sua presenza, ma ora convive con elementi freschi e moderni che ne esaltano la bellezza.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Le Meraviglie di una Casa Sospesa: Riflessioni su Forma e Spazio

Le Meraviglie di una Casa Sospesa: Riflessioni su Forma e Spazio

Blog

Nel cuore di una dolce collina di Hillsdale, New York, sorge una creatura architettonica che sfida le convenzioni: la house on a hill di FORMA. Non è solo una casa, ma un rifugio che incarna la fusione tra eleganza e funzionalità. Nata da un desiderio di evasione durante i giorni bui della pandemia, questo progetto ha trasformato le limitazioni in opportunità, dando vita a un'abitazione che parla ...

Vedi Categoria

I fondatori, Miroslava Brooks e Daniel Markiewicz, amici e collaboratori di lunga data, si sono trovati a dover rivedere il loro sogno iniziale di una casa a più piani. Limitati da budget e risorse, hanno affinato la loro visione fino a creare un rifugio di tre stanze da letto, distribuito su un footprint di 700 piedi quadrati. Qui, l'altezza della zona giorno e pranzo si erge maestosa, catturando la luce e la bellezza delle montagne Catskills e Berkshires, mentre il piano inferiore si radica saldamente nel terreno, ancorando la struttura alla collina.

Ogni angolo di questa casa racconta una storia: la facciata in cedro scuro non è solo un elemento estetico, ma una scelta consapevole che riflette l'ambiente circostante, mentre gli spazi interni, rivestiti di tonalità più chiare, offrono un caldo abbraccio. La disposizione verticale non è mai stata così poetica; un gioco di volumi e prospettive che invita ogni visitatore a esplorare e a perdersi nel dialogo tra l'architettura e il paesaggio.

La casa si presenta non solo come un oggetto, ma come un'idea in movimento, capace di rispondere alle esigenze del suo contesto. Grazie a una sapiente manipolazione della forma e della postura, questa creazione architettonica riesce a mantenere un equilibrio tra affermazione e sottomissione, tra stabilità e leggerezza. La sua presenza si fa sentire, mentre si dissolve nel panorama, creando un'armonia che invita alla riflessione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Da Fienile a Culla dell'Arte: La Magia di Belesì a Paroldo

Da Fienile a Culla dell'Arte: La Magia di Belesì a Paroldo

Blog

Da Fienile a Culla dell'Arte: La Magia di Belesì a ParoldoA Paroldo, un antico fienile ha subito una trasformazione incredibile, diventando un rinomato centro per l'arte contemporanea, noto come Belesì. Questo progetto, ideato da Maurizio Luciano e Cinzia Gallo, è un esempio di come la tradizione possa fondersi con l'innovazione. Grazie ai fondi europei del PNRR, questa struttura storica ha trovat...

Vedi Categoria

Belesì è parte del format internazionale ArtCaffè, un'iniziativa nata a Seul per avvicinare l'arte contemporanea a un pubblico più ampio. Luciano spiega come l'arte possa intimidire e come ArtCaffè abbia trovato un modo per superare queste barriere, ponendo l'accento sul processo creativo piuttosto che sul prodotto finale.

La scelta del fienile non è casuale. Luciano sottolinea che ogni spazio ha una sua storia e il fienile di Paroldo, con le sue travi e pietre, offre una scenografia unica per installazioni e performance artistiche. Il nome stesso, “Belesì”, che in piemontese significa “qui”, richiama le radici locali e il senso di comunità.

A partire da dicembre, Belesì proporrà incontri mensili in streaming e eventi dal vivo con artisti, creando uno spazio di dialogo orizzontale tra pubblico e creatori. Ogni incontro sarà accompagnato da momenti di convivialità, favorendo domande e riflessioni spontanee.

Questo progetto non si limita a essere un nodo della rete ArtCaffè; mira a diventare un vero punto di riferimento per l'arte contemporanea nella regione. Con eventi che celebrano la creatività locale, Belesì si propone di contribuire alla crescita di un fermento artistico già presente.

Insomma, con Belesì, Paroldo non solo preserva la sua tradizione, ma si proietta verso il futuro, creando un ponte tra passato e contemporaneità attraverso l'arte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Singapore: Il Giardino di Architettura da Scoprire

Singapore: Il Giardino di Architettura da Scoprire

Blog

Singapore: Il Giardino di Architettura da ScoprireNel cuore pulsante del Sud-Est asiatico, Singapore emerge come un faro di innovazione architettonica e sostenibilità. Conosciuta come la "City in a Garden", questa città-stato ha saputo intrecciare la modernità con la natura in un abbraccio unico. Ogni angolo di Singapore racconta una storia, una narrazione di come l'urbanizzazione possa danzare ar...

Vedi Categoria

Dalla maestosa silhouette del Marina Bay Sands al meraviglioso Jewel Changi Airport, progettato da Safdie Architects, fino alla storicità del National Gallery Singapore, ex Corte Suprema, la città è un palcoscenico di stili architettonici che si intrecciano. Qui, l'architettura non è solo un insieme di edifici, ma un racconto visivo che riflette la cultura e l'identità di un popolo.

Progetti come i Colonnade Condominiums di Paul Rudolph e le Pearl Bank Apartments di Tan Cheng Siong sono testimonianze di un modernismo che abbraccia il contesto ambientale. I nomi di architetti rinomati come Moshe Safdie, Norman Foster e WOHA risuonano nelle strade di Singapore, ognuno lasciando un'impronta indelebile attraverso le loro creazioni innovative.

Cosa rende Singapore così speciale? La risposta è semplice: la sua capacità di reinventarsi, di guardare al futuro senza dimenticare le sue radici. Ogni progetto, ogni parco, ogni spazio pubblico è un invito a esplorare e a sognare. È un viaggio che attraversa la storia, la cultura e la sostenibilità, un percorso che ci insegna che architettura e natura possono coesistere in perfetta armonia.

Se sei un amante dell'architettura o semplicemente un curioso viaggiatore, Singapore ti aspetta con i suoi tesori nascosti e i suoi panorami mozzafiato. Scoprire questa città è un'esperienza che arricchisce, una lezione di come il futuro possa essere verde e vibrante.

Rimani AggiornatoTi è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Magia di The Rock: L'Incontro tra Artigianato e Precisione di Dornbracht

La Magia di The Rock: L'Incontro tra Artigianato e Precisione di Dornbracht

Blog

In un mondo dove la tecnologia avanza a passi da gigante, dove l'automazione e l'AI sembrano dominare le nostre vite, emerge un'opera che celebra l'essenza dell'artigianato: The Rock di Dornbracht. Con questa prima edizione dell'Atelier, il celebre produttore di rubinetteria tedesco unisce la precisione industriale alla calda intimità del tocco umano.

Vedi Categoria

La bellezza di The Rock risiede nella sua semplicità audace. I manici, ispirati alla forza primordiale della pietra, si stagliano con linee chiare, mentre la serie iconica MEM si reinventa attraverso un design organico e avvolgente. Ogni pezzo, realizzato in metallo massiccio e rifinito artigianalmente, diventa un oggetto espressivo, un connubio di arte e funzionalità che trasforma il bagno e la cucina in spazi di pura sensualità.

È in questo dialogo tra logica meccanica e intuizione materiale che Dornbracht riesce a restituire un senso di individualità ai nostri ambienti quotidiani. Ogni rubinetto di The Rock non è solo un accessorio, ma una creazione unica, dove la perfezione dell'industria incontra l'anima dell'artigianato.

Riscopri la gioia di utilizzare un oggetto che non è solo funzionale, ma che racconta una storia, la tua storia. The Rock è una celebrazione della bellezza, un invito a esplorare il tuo spazio in modo nuovo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Ecuador

La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Ecuador

Blog

La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in EcuadorSituata su una pendenza a Ilaló, la Casa dei Cuarti Rodanti, progettata da Rama Estudio, rappresenta un approccio innovativo e consapevole all'architettura residenziale. Questa abitazione, con i suoi 140 m², è stata realizzata per una giovane coppia con una visione sensibile del vivere, integrandosi perfettamen...

Vedi Categoria

Il progetto è stato concepito come una risposta ai tradizionali modelli costruttivi, proponendo soluzioni economiche e rispettose dell'ambiente. La Casa dei Cuarti Rodanti non è solo un'abitazione, ma un simbolo di una comunità impegnata nella gestione responsabile delle risorse idriche e nella conservazione dell'ecosistema locale.

Il team di architetti, guidato da Carolina Rodas, Felipe Donoso e Carla Chávez, ha lavorato in sinergia con esperti di ingegneria e architettura del paesaggio, creando uno spazio che non è solo esteticamente gradevole, ma anche funzionale e sostenibile. La Casa dei Cuarti Rodanti si propone come un'alternativa concreta e ispiratrice per le future costruzioni nelle aree rurali in espansione urbana.

Questo progetto, completato nel 2024, è già stato oggetto di attenzione e ammirazione da parte della comunità architettonica internazionale, grazie alla sua capacità di coniugare bellezza, funzionalità e rispetto per l'ambiente. Scopri di più sulla Casa dei Cuarti Rodanti e lasciati ispirare dalla sua architettura innovativa.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in Portogallo

Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in Portogallo

Blog

Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in PortogalloSituata a Penafiel, Casa NM è un esempio straordinario di architettura contemporanea, realizzata dal team di CFDS Architecture. Questo progetto, completato nel 2024, si estende su una superficie di 300 m² e rappresenta una fusione perfetta di design, funzionalità e sostenibilità.

Vedi Categoria

Il progetto è stato curato dal talentuoso architetto Daniel Sousa, con l'obiettivo di creare uno spazio abitativo che rispecchiasse la bellezza del paesaggio circostante. Le immagini di Pedro Machado catturano l'essenza di questa meravigliosa abitazione, evidenziando l'uso innovativo dei materiali e l'attenzione al dettaglio.

Casa NM si distingue non solo per la sua estetica, ma anche per la sua efficienza energetica, un aspetto sempre più cruciale nell'architettura moderna. La scelta di marchi di alta qualità come Banema e Porcelanosa Grupo evidenzia l'impegno del team di progettazione nel garantire standard elevati in ogni fase della realizzazione.

Il design degli interni, curato da Puro - by Catarina Ferreira, completa l'opera con spazi armoniosi e funzionali, pensati per il comfort e il benessere degli abitanti.

In sintesi, Casa NM è molto più di una semplice abitazione; è un manifesto dell'architettura contemporanea portoghese, un luogo dove la bellezza e la funzionalità si incontrano. Scopri di più su questo progetto su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Scoprire gli Interni Brutalisti: Vita Nascosta Dietro le Facciate di Cemento

Scoprire gli Interni Brutalisti: Vita Nascosta Dietro le Facciate di Cemento

Blog

Scoprire gli Interni Brutalisti: Vita Nascosta Dietro le Facciate di CementoIl libro Brutalist Interiors, curato da Derek Lamberton e pubblicato da Blue Crow Media, esplora gli spazi interni di alcuni dei più emblematici edifici brutalisti nel mondo. Dietro le austere facciate in cemento, si nasconde una realtà di interni profondamente influenti e culturalmente significativi.

Vedi Categoria

Questa pubblicazione presenta una survey globale dell'architettura brutalista, rivelando luoghi come sale civiche, strutture sacre, complessi di edilizia sociale e abitazioni private. Con oltre 100 fotografie e sette saggi, il libro offre un'opportunità unica di contemplare la bellezza e la chiarezza scultorea che caratterizzano il brutalismo.

Il volume include esempi significativi da tutto il mondo, come i progetti civici in Ghana, le forme meditative in cemento del Giappone e l'iconico Habitat 67 di Montreal. Ogni luogo è documentato con rigore, combinando nuovi scatti fotografici con saggi originali che esaminano le condizioni etiche, sociali e politiche che hanno plasmato il design brutalista.

Le fotografie di autori come Iwan Baan e Roberto Conte catturano l'estetica austera e il dinamismo formale degli interni, mentre i saggi di storici e critici architettonici offrono una prospettiva sfumata su come questi spazi riflettano le ambizioni culturali del loro tempo. Brutalist Interiors non è solo un archivio visivo, ma anche una riflessione critica che invita i lettori a esplorare l'essenza degli interni che definiscono alcune delle opere più significative del brutalismo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

No. 8 House: Un'Elegante Fusione di Tradizione e Modernità in Cina

No. 8 House: Un'Elegante Fusione di Tradizione e Modernità in Cina

Blog

No. 8 House: Un'Elegante Fusione di Tradizione e Modernità in Cina Situata nel villaggio di Dongnan, vicino alla storica città di Shaxi in Dali, Yunnan, la No. 8 House è un progetto residenziale realizzato dagli Xian Architects. Questa residenza si inserisce perfettamente nel contesto storico della regione, dove le tradizioni della comunità Bai continuano a influenzare la vita quotidiana.

Vedi Categoria

Il design della casa trae ispirazione dal Kuige Stage in Sideng Street, una struttura in legno storica caratterizzata da ampi eaves che definiscono il suo carattere spaziale. Gli architetti hanno introdotto eaves curvi su terrazze, corridoi e parapetti del tetto, creando un dialogo visivo con il patrimonio architettonico locale e offrendo ombra nel luminoso bacino di Dali.

La disposizione spaziale è centrata su una serie di courtyards e volumi di sky-well. Due torri verticali, la Torre del Sundial e la Torre dei Libri, ancorano la composizione, fungendo da interpretazioni contemporanee dei tradizionali sky-well che portano luce naturale, vento e pioggia all'interno. Questi vuoti, insieme agli eaves sollevati e ai courtyards aperti, creano un'interazione dinamica tra ombra, aria e clima, integrando i ritmi dell'ambiente nella vita quotidiana.

Il courtyard a livello del terreno collega gli spazi abitativi principali, che includono un soggiorno, una zona pranzo, una sala yoga e meditazione, una suite principale e sei camere per gli ospiti. Il giardino posteriore ospita spazi funzionali e ricreativi come un magazzino, una cantina, un'area di essiccazione, un laboratorio di falegnameria e un campeggio all'aperto. Il team di Xian Architects segue strategie materiali e formali che enfatizzano la continuità tra interno ed esterno, creando condizioni di transizione tra zone aperte e chiuse, supportando sia attività collettive che individuali.

Questo progetto esplora come l'architettura possa mediare tra tipologie tradizionali e esigenze abitative contemporanee, riflettendo un approccio progettuale radicato nella vita quotidiana e situando la residenza all'interno di un più ampio continuum culturale e ambientale.

La No. 8 House di Xian Architects è un esempio emblematico di come l'architettura possa unire il passato e il presente, offrendo uno spazio che risponde alle esigenze moderne pur rispettando le tradizioni locali.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

RF Studio Espande la Fondazione delle Arti Performative a Bali con un Ritiro in Bambù per Artisti

RF Studio Espande la Fondazione delle Arti Performative a Bali con un Ritiro in Bambù per Artisti

Blog

RF Studio Espande la Fondazione delle Arti Performative a Bali con un Ritiro in Bambù per ArtistiRF Studio ha recentemente completato una residenza per la Yayasan Bali Purnati, una fondazione dedicata alle arti performative a Bali. Situata a Batuan, a sud di Ubud, questa nuova struttura si compone di tre ville e nove camere per ospiti, progettate per accogliere artisti in residenza e supportare pr...

Vedi Categoria

Il progetto si integra armoniosamente nel paesaggio circostante, fondendosi con i campi di riso e la vegetazione nativa, grazie a un design che minimizza l'intervento umano. Gli architetti hanno tratto ispirazione dalle caratteristiche esistenti del sito, come alberi, pietra vulcanica, bambù, legno recuperato e terracotta, creando spazi abitativi interconnessi.

La collaborazione tra il designer principale di RF Studio, Rafael Freyre, e la Yayasan Bali Purnati è iniziata nel 2002, quando Freyre è giunto sull'isola con disegni e visione artistica. Questa residenza arricchisce l'amfiteatro e il palco della fondazione, rendendo l'architettura parte di un sistema vivente. Gli interni sono stati realizzati in stretta collaborazione con artigiani locali, con mobili e accessori progettati specificamente per il sito.

La Yayasan Bali Purnati è una piattaforma dove le tradizioni balinesi si intersecano con l'esperimentazione contemporanea, accogliendo artisti di diverse discipline, tra cui danza, musica e arti visive. Con l'apertura di questa nuova residenza, la fondazione rafforza la sua capacità di ospitare artisti internazionali, offrendo un'alternativa allo sviluppo rapido dell'isola. Esperienze quotidiane come riposare, bagnarsi e prendersi cura dei giardini diventano parte di un'esperienza performativa più ampia.

Rafael Freyre ha creato un'opera architettonica nel cuore della principale fondazione artistica internazionale di Bali, rinnovando una tradizione che ha avuto inizio 26 anni fa nei campi di riso a sud di Ubud.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Un Cubo di Silenzio: La Residenza AER in Cipro

Un Cubo di Silenzio: La Residenza AER in Cipro

Blog

Nel cuore di Cipro, ai margini di una foresta silenziosa che si affaccia sulle sobborghi di Nicosia, sorge AER, una residenza suburbana concepita dallo Studio Kyriakos Miltiadou. Qui, l'architettura si fa poesia, e il cubo diventa un palcoscenico di introspezione. A differenza delle tradizionali abitazioni che si aprono all'esterno, AER si erge come un austero e introverso monolite, un cubo che ra...

Vedi Categoria

La progettazione inizia con una griglia tridimensionale, un reticolo di punti che definisce l'essenza di un cubo di 14×17 metri. Frammenti del paesaggio naturale si infiltrano gradualmente all'interno, provocando una frattura progressiva e dando vita a una composizione prismatica di vuoti e solidi. Quattro pareti verticali in cemento, alte sei metri, avvolgono questo cubo fratturato, mantenendo i volumi divisi all'interno di un insieme coerente e fluido. Intagliate con tagli verticali, queste pareti fungono da mediatori tra il mondo interno e quello esterno, filtrando, proteggendo e rivelando, instaurando così una relazione dialettica con la foresta, la città e il cielo.

AER si sviluppa in una formazione di ‘un cubo dentro un cubo’. Come un collezionista, la struttura assorbe le sfumature tangibili e intangibili dell'ambiente circostante, reinterpretandole in relazione alla vita quotidiana della famiglia. All'esterno, un'apertura verticale sulla facciata est funge da ingresso, segnando l'arrivo e accentuando la transizione dal mondo esterno a quello interno. Qui, il primo incontro avviene con un giardino aperto, uno spazio centrale che diventa cruciale nella vita quotidiana della famiglia, parte di una rete continua di spazi esterni, passaggi e cortili che abbracciano la massa costruita della casa.

All'interno, la residenza è organizzata su quattro livelli distinti, sempre in relazione con i percorsi esterni. Al piano terra si trovano le aree pubbliche: cucina, sala da pranzo e soggiorno. Negli spazi superiori, le camere private si distribuiscono su due piani diversi, mentre spazi intermedi offrono un'armonia fluida tra le unità funzionali, smussando i confini tra pubblico e privato. Una scala esterna nascosta conduce a una piccola terrazza sul tetto, dove il soffitto si dissolve nel blu intenso del cielo mediterraneo, e parte della superficie è ricoperta di vegetazione naturale, creando un microclima unico.

Le superfici scolpite avvolgono l'attività umana, trasformandola in uno spazio abitativo. Con il passare del tempo, la vegetazione cresce, ammorbidendo la presenza monolitica della struttura. Il gioco tra attività umana, architettura e natura diventa continuo e indissolubile. I tagli verticali nelle pareti in cemento incorniciano e rivelano vedute intriganti dell'ambiente circostante. In questo modo, AER non è solo un'abitazione, ma un'esperienza sensoriale che invita a riflettere sul legame tra l'uomo e il suo habitat.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di Tecnostrutture

Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di Tecnostrutture

Blog

Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di TecnostruttureIl direttore tecnico di Tecnostrutture, Stefano China, ha recentemente sottolineato l'importanza del Building Information Modeling (BIM) in un video informativo. Il BIM è molto più di un semplice modello geometrico; rappresenta un vero e proprio contenitore di informazioni fondamentali per la gestione delle costruzioni.

Vedi Categoria

Nei modelli BIM sviluppati da Tecnostrutture, vengono integrate informazioni cruciali, come il peso delle travi. Questo consente agli operatori in cantiere di avere accesso in tempo reale a dati essenziali tramite dispositivi come tablet, facilitando così la pianificazione e l'organizzazione del montaggio delle strutture.

Grazie a software avanzati come Tekla Structures, Trimble Connect e Revit, il BIM si trasforma in un archivio informativo completo, contribuendo a migliorare l'efficienza, la sicurezza e la sostenibilità in ogni fase del progetto. Come afferma Stefano China, "Il BIM è davvero il futuro delle costruzioni. Non solo permette di gestire la geometria, ma può contenere ogni tipo di informazione".

Per approfondire ulteriormente, ti invitiamo a guardare il video completo dell'intervento di Stefano China.

Grand Bayview Qianhai: Le Torri Residenziali di Foster + Partners a Shenzhen

Grand Bayview Qianhai: Le Torri Residenziali di Foster + Partners a Shenzhen

Blog

Grand Bayview Qianhai: Le Torri Residenziali di Foster + Partners a ShenzhenSituato nella vibrante città di Shenzhen, il progetto Grand Bayview Qianhai rappresenta un'innovativa tipologia abitativa progettata dallo studio Foster + Partners. Completato nel 2025, questo complesso residenziale si distingue per la sua architettura unica e per la sua attenzione al benessere dei professionisti con uno s...

Vedi Categoria

Le due torri collegate sono disposte a ventaglio, ottimizzando così le viste e la luce naturale. Questo design non solo massimizza la privacy degli appartamenti situati all'esterno, ma crea anche aree comuni focalizzate al centro del progetto, favorendo l'interazione tra i residenti.

Con una superficie totale di 96.000 m², Grand Bayview Qianhai è più di un semplice complesso residenziale; è un ambiente pensato per supportare un equilibrio tra lavoro e vita privata, offrendo spazi funzionali e confortevoli. Il progetto, curato da un team di esperti tra cui Luke Fox e Perry lp, utilizza materiali moderni come vetro, acciaio e cemento, contribuendo a un'estetica contemporanea e a una sostenibilità ambientale.

Per scoprire di più su questo straordinario progetto, visita ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Plan C Frame: Un Nuovo Paradigma di Design e Cultura a Milano

Plan C Frame: Un Nuovo Paradigma di Design e Cultura a Milano

Blog

Nel cuore pulsante di Milano, dove il design incontra la moda e la cultura si fa esperienza, nasce Plan C Frame, un concept store che si erge come un faro di creatività. Fondato da Carolina Castiglioni, il marchio di moda di alta gamma si espande con questa nuova iniziativa, un luogo dove ogni angolo racconta storie di stile e innovazione.

Vedi Categoria

La scena è dominata da una maestosa scala a spirale rossa, un invito irresistibile a salire verso l'alto e a scoprire il mondo affascinante che si cela al suo interno. Ogni passo conduce a una nuova dimensione, dove la moda non è solo indumento, ma un linguaggio visivo che abbraccia gioielli, articoli per la casa e opere d'arte, tutti sotto lo stesso tetto.

Al centro di questa esperienza si trova la Reading Room, un angolo curato con riviste contemporanee di moda, design e arte, un luogo di riflessione e scoperta. Qui, le parole si intrecciano con le immagini, creando un'atmosfera di stimolo e ispirazione.

Le collaborazioni sono il cuore pulsante di Plan C Frame. La gioielleria Aliita, che celebra un decennio di creatività, inaugura il suo primo spazio retail dedicato qui, presentando le sue creazioni colorate in un ambiente intimo e accogliente. Non solo moda, ma anche design per la casa: la capsule Plan C Silos, sviluppata in collaborazione con la casa belga Serax, fa il suo debutto, portando l'estetica audace di Plan C nel regno degli oggetti domestici.

Ad arricchire ulteriormente l'esperienza è la prima mostra dedicata a Christoph Niemann, illustratore e narratore visivo che trasforma momenti quotidiani in riflessioni profonde. Le sue opere, caratterizzate da un'ironia sottile e da un linguaggio visivo potente, invitano a esplorare le sfumature della percezione e del significato.

Plan C, nato nel 2018, non è solo un marchio, ma un movimento. Con una base situata nel prestigioso atelier di pellicceria della sua bisnonna, Carolina Castiglioni ha messo a punto un'estetica che sfida le convenzioni, giocando con codici maschili e femminili, colori espressivi e materiali innovativi. Con distribuzione in negozi internazionali e flagship store a Tokyo, Plan C Frame si afferma come una piattaforma che va oltre la semplice vendita di abbigliamento.

In un mondo in cui il confine tra moda e cultura si assottiglia sempre di più, Plan C Frame emerge come un esempio luminoso di come la creatività possa fiorire in spazi condivisi. Un invito a esplorare, a scoprire e a lasciarsi ispirare.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

B-One: L'Ufficio Sostenibile di Berlino Firmato CF Møller

B-One: L'Ufficio Sostenibile di Berlino Firmato CF Møller

Blog

Il B-One Office Building, situato all'ingresso del quartiere City-West di Berlino, è una creazione che rappresenta l'architettura aziendale del futuro. Progettato dallo studio CF Møller, questo edificio di 11 piani non solo si distingue per il suo design moderno, ma incarna anche un forte impegno verso la sostenibilità ambientale. Con una superficie di 19.000 m², il B-One è un esempio di come l'ar...

Vedi Categoria

La struttura si trova all'incrocio tra il Landwehrkanal e la Corneliusbrücke, diventando un punto di riferimento architettonico nella zona. Realizzato con materiali come vetro e cemento, il progetto del B-One è stato pensato per integrarsi armoniosamente con l'ambiente circostante, grazie anche al lavoro dei paesaggisti SINAI Landschaftsarchitekten.

Con un focus particolare sulla sostenibilità, l'edificio ha ottenuto la certificazione DGNB Platinum, riconoscendo il suo impegno verso pratiche ecocompatibili. Inoltre, il team di progettazione ha collaborato con esperti in ingegneria e consulenti per garantire l'efficienza energetica e il comfort degli spazi interni.

La realizzazione del B-One segna una tappa fondamentale nel panorama architettonico di Berlino, dimostrando che l'innovazione e la responsabilità ambientale possono andare di pari passo. Questo edificio non è solo un luogo di lavoro, ma un simbolo di un futuro più verde e sostenibile.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Casa Multigenerazionale con Facciata in Mattone Traspirante a Da Nang

Casa Multigenerazionale con Facciata in Mattone Traspirante a Da Nang

Blog

Casa Multigenerazionale con Facciata in Mattone Traspirante a Da NangNascosta in un vicolo stretto di Da Nang, Vietnam, l'architettura di Live Out Studio ha completato Terracotta Breath, una residenza multigenerazionale caratterizzata da una facciata in mattone poroso. Progettata per ospitare due famiglie su un modesto lotto urbano di 7 × 22 metri, il progetto bilancia intimità e indipendenza. Al ...

Vedi Categoria

Una Palette Radicata nella Terra e nel Clima

Il design di Live Out Studio abbraccia i principi del feng shui vietnamita e un budget contenuto, risultando in una casa che si sente sia radicata che inventiva. Strategie climatiche passive garantiscono ventilazione naturale e ombra, mentre una palette di materiali composta da mattone, bambù, legno, intonaco color argilla e tetto in lamiera ondulata lega l'edificio al suo contesto locale. Questo linguaggio coeso e terroso, creato dallo studio vietnamita, fluisce dalla facciata al sentiero del giardino, formando un involucro termicamente responsivo che si integra senza soluzione di continuità nel suo denso contesto urbano.

Dettagli di Eccellenza Artigianale Locale

Ogni dettaglio porta l'impronta dell'artigianato locale. Schermi in mattone operabili filtrano luce e flusso d'aria, balaustre in corda intrecciata a mano addolciscono gli spazi di circolazione, e il mattone lavorato con cura aggiunge texture e ritmo alla facciata. Questi gesti sono tanto pratici quanto poetici — garantendo comfort nel clima tropicale e creando sottili strati di privacy e apertura.

La residenza multigenerazionale è definita dalla sua facciata in mattone poroso, mentre al centro del progetto si trova un cortile piantumato. Le strategie climatiche passive assicurano ventilazione naturale e ombra, creando un'abitazione che si sente sia radicata che inventiva, progettata per accogliere due famiglie, bilanciando intimità e indipendenza.

Scopri di più su questo straordinario progetto su designboom | architecture & design magazine.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Rinasce l'Accademia: Les Galeries Bartoux, un Nuovo Faro dell'Arte a Venezia

Rinasce l'Accademia: Les Galeries Bartoux, un Nuovo Faro dell'Arte a Venezia

Blog

Nel cuore pulsante di Venezia, dove le acque si intrecciano con i sogni, si erge una nuova dimora dell'arte: Les Galeries Bartoux. L'ex cinema dell'Accademia, un tempo simbolo di proiezioni e storie di celluloide, ora risplende sotto una nuova luce, aprendo le sue porte a una rinascita artistica senza precedenti. È un evento che non si limita a celebrare la fine di un'era, ma invita a vivere una n...

Vedi Categoria

La serata d'inaugurazione, avvolta in un'atmosfera di glamour e aspettativa, ha visto la partecipazione di artisti e collezionisti da ogni angolo d'Europa. Un tappeto rosso ha accolto i visitatori, mentre le vetrine illuminate brillavano come fari in una notte stellata. I veneziani, commossi dalla nostalgia, hanno ricordato i momenti trascorsi tra le poltrone del vecchio cinema, ora sostituite da sale espositive che raccontano storie di arte e tecnologia. 1.200 metri quadrati di spazio, dove antiche travi in legno e marmi chiari si intrecciano con videoproiezioni che danzano sulle pareti, creando un'esperienza visiva immersiva.

All'inaugurazione, il presidente del Veneto Luca Zaia ha tagliato il nastro, affiancato da artisti di fama come Fabio Viale e Lorenzo Quinn. Lorenza Lain, direttrice della galleria, ha condiviso la sua emozione nel dare nuova vita a un luogo iconico, trasformandolo in un centro di dialogo tra creatività e comunità. "Ciò che nasce oggi è molto più di una galleria: è un invito a esplorare, a interagire, a vivere l'arte in modo autentico," ha dichiarato.

Les Galeries Bartoux non è soltanto un nuovo spazio espositivo; è un caffè d'arte, un cinema immersivo e un punto di incontro per gli amanti della cultura. Con oltre 800 ospiti tra collezionisti, critici e curiosi, l'inaugurazione ha riportato il glamour internazionale lungo il cosiddetto Miglio dell'Arte, un tratto di Dorsoduro che collega l'Accademia alla Collezione Peggy Guggenheim. Nella nuova sala cinematografica, alta dodici metri, le immagini scorrono come sogni liquidi, mentre il Cafè des Arts promette di diventare il nuovo ritrovo chic della città.

La famiglia Bartoux, con una visione lungimirante, ha voluto preservare l'architettura originale, mantenendo intatte le travi e le pietre che raccontano la storia di questo luogo amato. E mentre il brindisi si alza tra le sculture del giardino, l'attesa cresce per la mostra dedicata a Salvador Dalì, che debutterà a dicembre. Un omaggio al grande maestro del surrealismo, che aveva già lasciato tracce della sua genialità a Venezia, promettendo di trasformare la città in un sogno onirico, liquido e surreale.

Les Galeries Bartoux si inserisce così nel mosaico artistico di Venezia, un luogo dove la bellezza parla francese e ogni parete è un racconto che sussurra: l'arte è viva, et très chic. Con circa 70 opere esposte, tra cui alcune sculture iconiche di Dalì, la galleria si conferma un nuovo faro per l'arte contemporanea, un invito a vivere l'arte in tutte le sue forme.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Ampliamento del Terminal Marco Polo di Venezia: Innovazione e Design

Ampliamento del Terminal Marco Polo di Venezia: Innovazione e Design

Blog

Ampliamento del Terminal Marco Polo di Venezia: Innovazione e DesignL’ampliamento del Terminal passeggeri – Lotto 2A dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia rappresenta un intervento fondamentale per il potenziamento dei flussi aeroportuali nel Nord Italia. Questo progetto ambizioso, realizzato per conto di SAVE S.p.A., ha richiesto soluzioni tecniche avanzate, una perfetta sinergia tra estetica, pre...

Vedi Categoria

Progettazione integrata e sfide complesse

Il nuovo corpo del terminal si sviluppa su 4.100 m² e 74.000 m³, articolandosi su due livelli fuori terra e un livello interrato parziale. Gli spazi inclusi sono:

  • Sale d’attesa
  • Aree arrivi e imbarchi Schengen
  • Servizi e spazi commerciali

Il cantiere ha affrontato sfide significative, tra cui tempistiche serrate con un completamento richiesto in 11 settimane, spazi di manovra ridotti e vincoli aeroportuali, come una gru massima di 40 m e una distanza minima di 5 m dalla recinzione.

Il contributo di Tecnostrutture

Tecnostrutture ha fornito e posato:

  • 800 m di pilastri NPS® Slim
  • 1.950 m di travi miste NPS® Basic
  • 2.780 m totali di struttura prefabbricata

La tecnologia NPS® ha permesso di ridurre gli spessori di travi e solai, ottimizzare i tempi di posa e garantire massima flessibilità degli spazi interni. Inoltre, ha mantenuto elevati standard di sicurezza sismica.

Estetica e performance

Nel nuovo terminal, la tecnologia NPS® non solo ha soddisfatto esigenze strutturali, ma ha anche contribuito all’identità architettonica dell’edificio. Alcuni pilastri NPS® sono stati lasciati a vista, diventando elementi distintivi in un design contemporaneo. La scelta di valorizzare la struttura come parte integrante dell’estetica riflette una visione in cui funzione e forma si fondono armoniosamente.

Collaborazione e precisione

Il successo del progetto è stato possibile grazie a una collaborazione sinergica tra tutti gli attori coinvolti: progettisti, impresa costruttrice, direzione lavori e fornitori. Il coordinamento è stato continuo e strutturato, con un workflow BIM integrato che ha facilitato lo scambio costante di file IFC tra i team tecnici.

Tecnostrutture ha risposto prontamente alle sfide operative, garantendo una posa precisa e puntuale, adattandosi alle esigenze del cantiere e rispettando gli obiettivi di velocità, qualità e sicurezza.

Questo progetto rappresenta un esempio di come l’innovazione e il design possano coniugarsi per affrontare le sfide moderne dell’architettura aeroportuale.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.tecnostrutture.eu.

Scenius 26003: Un Padiglione che Rinnova Logroño con Eleganza

Scenius 26003: Un Padiglione che Rinnova Logroño con Eleganza

Blog

Nel cuore pulsante della Spagna, a Logroño, sorge il Scenius 26003 Pavilion, un'opera che incarna la sinergia tra arte e architettura. Progettato da Daryan Knoblauch, questo padiglione rappresenta non solo una risposta estetica ma anche un impegno verso un futuro sostenibile.

Vedi Categoria

Il progetto si inserisce in un ambizioso piano di adattamento infrastrutturale decennale, vincitore di un concorso indetto da Concéntrico e Porto Academy. Con una superficie di 250 m², il padiglione si propone di ospitare installazioni temporanee, un modo per rinnovare e rivitalizzare la comunità ogni due anni.

La bellezza del Scenius 26003 non risiede solo nella sua struttura, ma nella sua concezione: un luogo che invita alla riflessione, alla scoperta e all'incontro. Realizzato con materiali come pietra e plastica, il padiglione si integra armoniosamente nel paesaggio urbano, creando un dialogo tra passato e futuro. Daryan Knoblauch, con il suo studio berlinese, ha saputo dare vita a un progetto che non è solo un semplice rifugio, ma un simbolo di innovazione e speranza.

In un'epoca in cui la sostenibilità è al centro delle discussioni architettoniche, il Scenius 26003 si pone come esempio luminoso di come l'arte possa influenzare positivamente il nostro ambiente. Ogni visitatore è invitato a scoprire non solo un padiglione, ma un'esperienza che trascende il tempo e lo spazio.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

FENDI SS26: Un Mondo di Colori e Pixel di Marc Newson

FENDI SS26: Un Mondo di Colori e Pixel di Marc Newson

Blog

Nel cuore pulsante di Milano, dove l'arte e la moda si intrecciano in un abbraccio di emozioni, si è svolto lo spettacolo FENDI SS26. Il maestro del design, Marc Newson, ha concepito un set che va oltre il semplice palcoscenico: un campo di pixel vibranti, ispirato alla composizione dei quilt e alla bellezza dei fiori. Ogni scatola, disposta in altezze e dimensioni diverse, si trasforma in un univ...

Vedi Categoria

Entrando nel Palazzo Fendi, ci si sente avvolti da un'atmosfera che ricorda l'osservazione ravvicinata di un’immagine digitale, dove i pixel, in continua mutazione, creano un paesaggio in movimento. Le modelle, sfilando, interagiscono con questo sfondo, rendendo ogni abito una parte integrante di un'opera d'arte collettiva. I colori audaci della collezione risuonano con quelli del set, creando un dialogo visivo che cattura l'attenzione e invita alla riflessione.

La collezione SS26 di FENDI non è soltanto un insieme di capi, ma un'esperienza sensoriale. Giacche strutturate, cappotti ampi e vestiti fluttuanti si stagliano contro le scatole pixelate. I materiali, che spaziano dall'organza al jacquard, dal cotone alla pelle, si combinano in un gioco di pieni e vuoti, enfatizzando le silhouette e il volume di ogni pezzo. I colori si susseguono in un'armonia di bianco, giallo, turchese, rosso, rosa e corallo, creando un'onda di emozioni che coinvolge chi osserva.

La colonna sonora, composta da Frédéric Sanchez, accompagna il tutto con melodie che richiamano il cinema italiano, l'opera e la musica elettronica, creando un ritmo che si intreccia con il movimento delle modelle e la trasformazione dei colori sul set. Ogni nota, ogni passo, ogni colore si fondono in un'esperienza unica, in cui il design di Marc Newson si fa custode di un concetto di trasformazione e bellezza.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Esplora il Future Life Village: Il Padiglione Ecologico di Expo 2025 Osaka

Esplora il Future Life Village: Il Padiglione Ecologico di Expo 2025 Osaka

Blog

Future Life Village: Il Padiglione Ecologico di Expo 2025 Osaka Il Future Life Village si erge nel cuore di Expo 2025 Osaka, rappresentando un importante spazio dedicato alla co-creazione e al dialogo. Progettato dallo studio giapponese KOMPAS, il padiglione si distingue per il suo design simile a un piccolo villaggio, che integra tre programmi espositivi: Future Life Experience, Team Expo Pavili...

Vedi Categoria

Questo progetto riflette il principio guida dell'Expo, ovvero la decentralizzazione e dispersione, attingendo dalla memoria ecologica di Yumeshima, un'isola riconvertita in un umido biodiverso. Al centro del padiglione si trova un cortile centrale che funge da infrastruttura verde viva, simboleggiando il ciclo della vita. Letti di piantagione e stagni mettono in evidenza diverse specie vegetali, invitando i visitatori a esplorare un ambiente dove natura e umanità coesistono.

Intorno al cortile, le unità espositive di forma circolare sono disposte lungo un percorso circolare continuo, permettendo a ciascuna unità di funzionare in modo indipendente pur mantenendo un senso di unità collettiva. Questa configurazione favorisce un flusso naturale di persone, invitando i visitatori a esplorare liberamente il villaggio.

Le unità espositive rivolte verso il cortile sono costruite con muri in gabion, strutture a rete metallica riempite di pietre, progettate per sostenere la ventilazione, filtrare la luce solare e accogliere la crescita vegetale. Le pietre utilizzate, come le scorie vitrificate da rifiuti industriali e la pomice sintetica ricavata da vetro riciclato, evidenziano l'uso sperimentale di materiali riciclati e l'impegno verso la sostenibilità.

Il Future Life Village non è solo un padiglione, ma un modello sperimentale di design sostenibile. Il sistema di raccolta dell'acqua piovana e delle acque di irrigazione in uno stagno centrale contribuisce a un sistema di scambio termico che raffredda gli spazi semi-esterni. In estate, l'acqua viene spruzzata sui muri in gabion per fornire un raffreddamento passivo, dimostrando un approccio olistico alla circolazione dell'acqua e al controllo climatico naturale.

In aggiunta, i servizi igienici pubblici adiacenti estendono le strategie ambientali del progetto a una scala più piccola, con tetti in legno lamellare incrociato e finestre a nastro che illuminano naturalmente gli interni.

In sintesi, il Future Life Village riunisce tre programmi espositivi e strutture pubbliche in un unico complesso, offrendo un cortile centrale che riflette la biodiversità dell'isola di Yumeshima. Con letti di piantagione e stagni che creano un paesaggio biodiverso, e unità espositive circolari collegate da un percorso continuo, questo padiglione rappresenta un perfetto esempio di come architettura e natura possano coesistere armoniosamente.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Il Nuovo Centro Scientifico di Claremont McKenna: Un'Opera di Bjarke Ingels che Rinnova l'Istruzione

Il Nuovo Centro Scientifico di Claremont McKenna: Un'Opera di Bjarke Ingels che Rinnova l'Istruzione

Blog

In un angolo assolato della California, dove il sapere si intreccia con la bellezza architettonica, sorge il Robert Day Sciences Center. Questo edificio, progettato dal visionario Bjarke Ingels, non è solo un luogo di apprendimento, ma un palcoscenico dove la scienza e l'arte si fondono in un abbraccio armonico.

Vedi Categoria

Con una superficie di 135.000 piedi quadrati, il centro si erge come una porta d'accesso verso il futuro, un varco che invita studenti e docenti a esplorare le meraviglie della scienza multidisciplinare. La sua struttura, un insieme di volumi sovrapposti e ruotati, crea un atrium centrale che funge da cuore pulsante, un crocevia di idee e conoscenze.

Bjarke Ingels descrive il concetto come "una serie di volumi paralleli, interconnessi da spazi pubblici". Ogni livello, ruotato di 45 gradi rispetto a quello sottostante, non solo offre una vista affascinante, ma stimola anche la collaborazione tra diverse discipline, da quella informatica a quella delle scienze della vita. Questo è il luogo dove il sapere si intreccia, dove studenti e insegnanti si incontrano in un ambiente di apprendimento tridimensionale.

La facciata dell'edificio, rivestita in calcestruzzo rinforzato con fibra di vetro, non solo cattura la luce ma trasferisce anche una sensazione di calore, mentre all'interno, le travi in acciaio triangolari rivestite in Douglas fir creano un'atmosfera accogliente. I 11.000 piedi quadrati di pannelli solari sul tetto generano circa 342 megawattora di elettricità all'anno, contribuendo a raggiungere l'obiettivo di sostenibilità LEED Gold.

All'interno, il caffè e le scale sociali animano l'atrio, mentre opere d'arte come la scultura "Magnetic Field" di Damien Ortega, che fluttua a trenta piedi da terra, arricchiscono l'esperienza visiva. Ogni angolo del centro invita alla scoperta, con aule e laboratori che si affacciano su panorami mozzafiato, unendo la bellezza naturale del Mount Baldy con l'architettura contemporanea.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. Louis

Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. Louis

Blog

Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. LouisLo studio di architettura Snøhetta ha recentemente completato una nuova estensione scultorea per Powell Hall, sede della St Louis Symphony Orchestra a St. Louis, USA. Questo intervento non solo ha rinnovato gli interni storici, ma ha anche creato una piazza pubblica che accoglie visitatori e appassionati di musica.

Vedi Categoria

L'estensione, caratterizzata da una serie di forme arcuate, abbraccia il lato del famoso edificio, progettato all'inizio del XX secolo da Rapp & Rapp come cinema, prima di diventare il fulcro della musica sinfonica negli anni '60. Il nuovo spazio si espande verso la strada, incorporando un'area di circolazione, un lobby ampliato, spazi educativi e strutture di servizio.

Secondo Takeshi Tornier, direttore di Snøhetta, "l'espansione non è stata concepita come un'aggiunta, ma come un 'compagno di danza' complementare a Powell Hall, inclinata dolcemente e più piccola nella scala, per preservare il profilo iconico dell'edificio originale".

Inoltre, Snøhetta ha progettato una piazza pubblica che favorisce la programmazione comunitaria e il carpool, guidando i visitatori verso le forme arcuate della nuova struttura, caratterizzata da ampie vetrate incorniciate da una scocca inclinata che si innalza verso l'apice.

Il design dell'edificio trae ispirazione da strumenti musicali; le "finestre arcuate" ricordano il corpo di un violino e "mimano il percorso della bacchetta del direttore d'orchestra". La facciata, realizzata in muratura corbelled, è stata progettata per essere esteticamente gradevole anche durante i mesi invernali, con strati di neve che la adornano.

La nuova estensione non è solo un'opera di architettura, ma anche un progetto di riuso adattivo. Gli interni del teatro sono stati restaurati per migliorare l'accessibilità e le linee di vista, trasformando Powell Hall per soddisfare le esigenze di una sinfonia moderna. Tornier ha sottolineato l'importanza della sostenibilità, evidenziando l'uso di sistemi meccanici all'avanguardia e illuminazione ad alta efficienza.

In sintesi, questa estensione di Snøhetta non solo arricchisce l'esperienza culturale di St. Louis, ma rappresenta anche un esempio di come l'architettura contemporanea può dialogare con la storia.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Teatro Riverside: Un Capolavoro Architettonico che Abbraccia il Fiume di Sydney

Teatro Riverside: Un Capolavoro Architettonico che Abbraccia il Fiume di Sydney

Blog

Immaginate un luogo dove l'architettura danza con la natura, dove il legno si intreccia con le onde del fiume Parramatta, dando vita a un teatro simbolo di un nuovo inizio. Questo è il Teatro Riverside, un progetto visionario realizzato dai rinomati architetti danesi 3XN in collaborazione con COX Architecture. Situato sull'affascinante riva di Sydney, il Teatro è pensato come un faro culturale, un...

Vedi Categoria

La struttura, con la sua forma sinuosa e avvolgente, si piega e si modula, riflettendo la curvatura del fiume e i giochi di luce che danzano sulla sua superficie. Questo design non è solo estetica; è un gesto concreto che invita il pubblico a interagire con l'ambiente circostante, creando un continuum tra il teatro e il parco che lo circonda. I sentieri e le terrazze paesaggistiche fungono da corridoi aperti, trascinando i visitatori dal vivace centro cittadino verso la tranquillità della riva.

Ma c'è di più. Il progetto è una celebrazione della diversità culturale e della sostenibilità ambientale. Ogni elemento del Teatro Riverside è stato concepito per essere permeabile e accogliente, un concetto che il direttore di 3XN, Fred Holt, descrive come un'opportunità per creare spazi che raccontano storie e invitano alla partecipazione. Gli spazi interni, che variano da un teatro da 1.500 posti a sale più intime, sono progettati con un'acustica e una visibilità ottimizzate, permettendo così a ogni performance di risuonare con l'anima del pubblico.

In questo affascinante dialogo tra architettura e ambiente, il contributo di Bangawarra e Turf Design Studio è fondamentale. Essi garantiscono che la narrativa delle Prime Nazioni e l'ecologia del sito siano rispettate e celebrate, trasformando il Teatro in un punto di riferimento che onora la storia e la cultura locale. La progettazione ecologica mira a raggiungere un obiettivo di 5 stelle Green Star, promuovendo il riutilizzo dei materiali e la rigenerazione della biodiversità lungo la costa.

Il Teatro Riverside non è solo un edificio; è un invito a riscoprire la bellezza della cultura, della comunità e della natura. Con il suo design innovativo e sostenibile, rappresenta un passo audace verso il futuro della cultura a Sydney, un luogo dove ogni visita è un'opportunità per scoprire e connettersi.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Monasteri in Trasformazione: 8 Progetti che Ridefiniscono Architettura e Devozione

Monasteri in Trasformazione: 8 Progetti che Ridefiniscono Architettura e Devozione

Blog

Monasteri in Trasformazione: 8 Progetti che Ridefiniscono Architettura e DevozioneIl monachesimo è emerso da un profondo impulso a ritirarsi—una ricerca radicale della spiritualità e della trascendenza. La parola stessa deriva dal greco μόνος (mónos), che significa "solo", riflettendo l'ideale dell'eremita santo che si ritira dal mondo per dedicare la vita interamente al divino. Già alla fine del ...

Vedi Categoria

Tuttavia, secoli dopo, questo lascito affronta un destino incerto. Con il declino delle vocazioni religiose a partire dagli anni '60, innumerevoli conventi e monasteri sono stati venduti, distrutti o riproposti come hotel, centri culturali o residenze. Anche quelli che mantengono la loro funzione originale spesso mancano di aggiornamenti strutturali per soddisfare le esigenze contemporanee.

In questo contesto, l'architettura assume un ruolo cruciale: come possono questi spazi essere ristrutturati e riutilizzati senza diventare meri set, privi della spiritualità e della memoria che li caratterizzava? Esploriamo otto progetti innovativi che cercano di rispondere a questa domanda, unendo passato e presente in un dialogo continuo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

 Innovazione, efficienza e sostenibilità a Km 0

L'Isolamento: La Chiave per Un'Edilizia Sostenibile e Innovativa

Blog

L'Isolamento: La Chiave per Un'Edilizia Sostenibile e InnovativaNel mondo moderno, dove l'efficienza energetica è più di una semplice moda, ma una necessità vitale, l'isolamento diventa un concetto centrale. La sua corretta misurazione non è solo una questione tecnica, ma un'arte che può determinare il destino di interi edifici e, di riflesso, del nostro ambiente.

Vedi Categoria

Perché l'isolamento è così cruciale? Immagina uno spazio dove il freddo invernale e il caldo estivo si combattono in un duello silenzioso. La misura dell'isolamento è il ponte che permette di mantenere la temperatura ideale, riducendo così i costi energetici e l'impatto ambientale. La scelta dei materiali e delle tecnologie giuste non è mai stata così importante, e la saturazione del mercato richiede una guida esperta e informata.

In questo contesto, l'evento formativo proposto offre un'opportunità unica per approfondire le normative e le modalità di selezione dei materiali. Con relatori esperti, si discuterà di prestazioni certificate e dell'importanza della valutazione corretta delle dichiarazioni di prestazione. Non solo teoria, ma anche esempi pratici di sistemi innovativi e sostenibili.

Il Programma dell'Evento

  • Introduzione normativa: Scopriremo l'importanza della corretta dichiarazione della prestazione termica dei materiali isolanti.
  • Soluzioni tecnologiche: I relatori presenteranno materiali innovativi, come gli isolanti termoriflettenti, e discuteranno della produzione a km quasi zero, un passo verso un'edilizia più rispettosa dell'ambiente.
  • Domande e Risposte: Un momento di confronto diretto per chiarire dubbi e approfondire tematiche specifiche.

La partecipazione gratuita, previa registrazione, rende questo evento accessibile a chiunque desideri espandere le proprie conoscenze in un settore in continua evoluzione. Non perdere l'occasione di fare la differenza nel mondo dell'edilizia e dell'efficienza energetica.

Rimani Aggiornato! Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.anit.it.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su https://www.over-foil.com/.

Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?

Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?

Blog

Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?Negli ultimi giorni, i lettori hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo a un nuovo progetto di cabine riflettenti, realizzato dalla compagnia di case prefabbricate ÖÖD, situato nel remoto hotel Tu Tu' Tun Lodge lungo il fiume Rogue in Oregon. Questo complesso comprende dodici cabine prefabbricate, progettate con tre lati a specchi...

Vedi Categoria

In un recente aggiornamento sui commenti, molti utenti hanno sollevato interrogativi sull'impatto di queste superfici riflettenti sulla fauna locale. Un lettore ha commentato: "Mentre soggiornare in una di queste cabine sarebbe meraviglioso, con la natura su tre lati, odio pensare a cosa possano fare le superfici a specchio agli uccelli". Un altro lettore è stato ancor più critico, affermando che "questi ragazzi devono odiare davvero gli uccelli". Un'opinione simile è stata espressa da un altro utente, che ha dichiarato: "Basta con gli edifici a specchio!".

Il dibattito non si ferma qui. Alcuni lettori, come Lasztóczi Péter, hanno definito l'uso eccessivo delle superfici riflettenti come sintomo di una mancanza di idee su come integrare un edificio nell'ambiente. Ma non tutti concordano: un lettore ha difeso le cabine, chiedendosi perché ci si preoccupi tanto degli uccelli, insinuando che nessuno di coloro che commentano mangia carne.

Un altro tema caldo che ha acceso la discussione è stato l'aumento della carne coltivata in laboratorio. Alcuni lettori sostengono che non chiamarla "carne coltivata" sarebbe un inizio per cambiare le abitudini dei consumatori. Mentre alcuni ritengono che questo tipo di carne rappresenti una soluzione, altri sostengono che il vero problema risieda nel tornare a comprare cibo fresco e locale.

Infine, il progetto di costruire un'arena UFC nel giardino della Casa Bianca ha suscitato indignazione. "Pensavo avessimo toccato il fondo, ma questo è sotto il livello" ha commentato un lettore, mentre altri hanno proposto di abbattere la Casa Bianca per fare spazio a una sorta di stadio.

La rivista di architettura e design Dezeen continua a ricevere migliaia di commenti ogni mese, e i lettori sono invitati a unirsi alle conversazioni su questi temi affascinanti.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

L'arte del tempo: il nuovo orologio Hublot di Daniel Arsham

L'arte del tempo: il nuovo orologio Hublot di Daniel Arsham

Blog

Nel mondo dell'orologeria, dove il tempo si misura non solo in secondi ma anche in emozioni e sensazioni, il nuovo orologio di Daniel Arsham per Hublot si erge come un'opera d'arte. Il MP-17 Meca-10 Arsham Splash Titanium Sapphire rappresenta una fusione perfetta tra l'arte e la meccanica, un viaggio nel tempo che ci invita a contemplare la fluidità dell'acqua.

Vedi Categoria

Limitato a sole 99 unità, questo orologio da 42 mm continua il dialogo intrapreso con l'MP-16 Arsham Droplet, un incontro tra passato e futuro. La sua cassa in titanio, incorniciata da un vetro in sapphire, non è solo un contenitore per il movimento, ma un invito a esplorare la trasparenza e la leggerezza, come se stessimo osservando un padiglione architettonico piuttosto che un semplice orologio.

La caratteristica distintiva di questo pezzo è il quadrante a forma di spruzzo, un'apertura irregolare che rivela l'intricato meccanismo del movimento Meca-10 sotto di esso. Attraverso questa apertura, non solo osserviamo il movimento degli ingranaggi, ma ci immergiamo in un flusso di creatività che riflette il mondo acquatico, un'interpretazione della tensione tra il tempo collassato e l'istante presente.

Arsham stesso descrive il suo lavoro come un'esplorazione del tempo, un oggetto che sembra provenire da un'epoca passata o futura. Con un prezzo di 69.000 USD, questo orologio è un simbolo di esclusività e di maestria artigianale, disponibile solo presso le boutique Hublot e rivenditori selezionati.

La sua asimmetria, accentuata dal motivo spruzzato, invita chi lo indossa a un'esperienza visiva unica. Le superfici in titanio lucido si contrappongono alle texture matte del movimento, creando un gioco di riflessi e profondità che affascina e intriga. Ogni componente è pensato per armonizzarsi, proprio come un'opera d'arte che trascende il tempo e lo spazio.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Il Silenzio del Design: Fredericia e Flooat Creano uno Showroom a Tokyo

Il Silenzio del Design: Fredericia e Flooat Creano uno Showroom a Tokyo

Blog

Nel cuore pulsante di Tokyo, precisamente nell'area di Omotesando, un nuovo spazio si erge con una calma inaspettata. Si tratta dello showroom di Fredericia, un marchio danese di mobili, che ha collaborato con lo studio locale Flooat per dare vita a un ambiente che celebra la semplicità e la raffinatezza. Il loro obiettivo? Creare un palcoscenico per i mobili che rispecchi l'essenza di due culture...

Vedi Categoria

Maria Bruun, responsabile del design di Fredericia, ha descritto la visione dietro questo progetto: “Volevamo che lo spazio si sentisse più come una galleria di design che un showroom convenzionale: semplice, discreto e sensoriale.” Un affermazione che riflette l’intento di trasformare il cemento grezzo in un palcoscenico per l’arte del mobile.

Le pareti in calcestruzzo esposte, un elemento distintivo di questo showroom, offrono un contrasto unico con il calore del legno naturale dei mobili, molti dei quali sono opere iconiche di architetti danesi come Hans J. Wegner. Yumika Yoshida, designer d'interni di Flooat, spiega: “Il concetto era di creare uno sfondo sereno attraverso il calcestruzzo esposto, permettendo al calore e ai dettagli intricati dei mobili danesi di risaltare.”

Ma non è solo un ambiente per l'esposizione: è stato pensato come un rifugio, un luogo che evoca la sensazione di casa. Con un attento richiamo agli interni residenziali giapponesi, il design incoraggia un'interazione profonda con lo spazio. “Abbiamo dato particolare attenzione a creare un'atmosfera che risuona con le sensibilità spaziali delle case giapponesi – apprezzando il vuoto, le texture sottili e la bellezza della moderazione,” aggiunge Yoshida.

Il pavimento in terrazzo e le pareti di un grigio caldo, le tonalità neutre che avvolgono gli ambienti, diventano il palcoscenico ideale per i mobili in legno, creando un dialogo visivo che invita i visitatori a immaginare come questi pezzi possano integrarsi nelle loro vite quotidiane.

“Volevamo che l'atmosfera fosse calma, luminosa e tattile,” continua Bruun. “Il nostro scopo era creare uno sfondo galleria sottile che permettesse ai mobili e ai materiali di parlare da soli. È silenzioso, ma ricco di texture quando lo si vive in prima persona.”

La scelta del calcestruzzo, insieme a dettagli artigianali come la pittura a mano delle pareti, contribuisce a un'esperienza sensoriale unica, dove ogni imperfezione racconta una storia di autenticità. La fusione tra estetica nordica e giapponese non è solo un atto di design, ma un vero e proprio inno alla bellezza della semplicità e dell'integrità, valori condivisi tra le due culture.

Con questo showroom, Fredericia non solo celebra il suo patrimonio danese, ma si apre anche a un mercato giapponese che riconosce e apprezza il valore del design sostenibile e della qualità artigianale. La bellezza di questo spazio non risiede solo nei suoi componenti, ma nella storia che racconta e nelle connessioni che stabilisce.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Rivisitazione del Tavolo Tradizionale Turco: Innovazione e Comunione alla Chelsea College of Arts

Rivisitazione del Tavolo Tradizionale Turco: Innovazione e Comunione alla Chelsea College of Arts

Blog

Rivisitazione del Tavolo Tradizionale Turco: Innovazione e Comunione alla Chelsea College of ArtsAlla Chelsea College of Arts, parte della University of the Arts London, il design viene reinterpretato in modi che promuovono la convivialità e la connessione sociale. Tra i progetti più affascinanti troviamo la rivisitazione del tradizionale tavolo turco, noto come sini, un simbolo di unione e condiv...

Vedi Categoria

Il progetto, guidato da Zeynep Beren Kadioglu, mira a riportare la tradizione del floor dining a Londra, invitando le comunità turche e locali a riunirsi attorno al sini, trasformando il pasto in un'esperienza collettiva. Questo design non è solo un pezzo di arredamento, ma un invito a rivalutare il significato del cibo come esperienza condivisa.

Nel contesto di un mondo che sempre più si allontana dalle tradizioni, la Chelsea College of Arts si distingue per il suo impegno a coniugare design, cultura e innovazione. I corsi offerti, tra cui BA (Hons) Interior Design e BA (Hons) Product and Furniture Design, stimolano gli studenti a esplorare l'intersezione tra l'arte e il contesto sociale.

Inoltre, altri progetti presentati includono innovazioni nel design di illuminazione per combattere il Seasonal Affective Disorder e creazioni tessili che fondono tecniche tradizionali e moderne, evidenziando la ricchezza e la varietà delle pratiche artistiche contemporanee.

Scopri i lavori dei recenti laureati attraverso la UAL Showcase e partecipa agli open day per esplorare come la Chelsea College of Arts sta plasmando i futuri artisti e designer.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Scopri le Piastrelle Innovative di Marazzi su Dezeen Showroom

Scopri le Piastrelle Innovative di Marazzi su Dezeen Showroom

Blog

Scopri le Piastrelle Innovative di Marazzi su Dezeen Showroom Marazzi, il rinomato produttore italiano di piastrelle, ha recentemente ampliato la sua offerta su Dezeen Showroom, presentando una selezione di prodotti che spaziano da piastrelle intricate a superfici effetto pietra. Tra le novità, spiccano le piastrelle Terramater, progettate per omaggiare l'estetica delle ceramiche vintage.

Vedi Categoria

Le piastrelle Terramater sono disponibili in sette varianti cromatiche e due finiture testurizzate. Ogni piastrella, smaltata, combina il colore originale del materiale con superfici riccamente testurizzate. Inoltre, le piastrelle possono essere personalizzate con due diversi pattern superficiali: il lineare Ritmo o il romboidale Losanga.

Un altro prodotto interessante è Top, ideale non solo per rivestire pareti e pavimenti, ma anche per armadi, piani di lavoro e altri arredi. Realizzate in grès porcellanato, le lastre Top sono disponibili in vari pattern che richiamano il marmo e la pietra, perfetti per diversi stili di interior design.

Marazzi ha anche ampliato la sua gamma di piastrelle Lume, aggiungendo quattro nuove varianti cromatiche: Bone, Caramel, Emerald e Ocean. Questa collezione si distingue per il suo aspetto ispirato allo zellige, conferendo un look artigianale alle piastrelle.

Per applicazioni interne ed esterne, le piastrelle Mystone Pietra Ligure sono un'ottima scelta. Ispirate alla lavagna, queste piastrelle presentano una superficie realistica grazie alla tecnologia 3D Ink di Marazzi.

Infine, la collezione Slow Cold, che trae ispirazione dalla terra battuta, offre tonalità fredde e una texture che, una volta posata, crea una finitura mottled e testurizzata su superfici interne ed esterne.

Marazzi, fondata nel 1935, continua a produrre piastrelle per una vasta gamma di applicazioni, mantenendo vive le tradizioni italiane nel design e nella manifattura. Scopri di più su queste collezioni innovative visitando Dezeen Showroom.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

AVATR Vision Xpectra: Il Futuro dell'Automobile con Cabina in Vetro Prismatico e Vortex Intelligente

AVATR Vision Xpectra: Il Futuro dell'Automobile con Cabina in Vetro Prismatico e Vortex Intelligente

Blog

AVATR Vision Xpectra: Il Futuro dell'Automobile con Cabina in Vetro Prismatico e Vortex IntelligenteAVATR ha svelato la Vision Xpectra all'IAA Mobility 2025, una concept car innovativa caratterizzata da una cabina in vetro prismatico e un vortex AI che apprende dalle esigenze e dai comportamenti del conducente. Grazie all'intelligenza emotiva, un sofisticato sistema di sensori, telecamere e softwa...

Vedi Categoria

Quando il conducente si avvicina all'auto, i sensori di movimento la attivano, creando una sequenza di accensione che fa sembrare l'auto viva. Esternamente, la Vision Xpectra presenta una precisione di taglio a diamante che conferisce superfici geometriche affilate, ispirate ai gioielli. La cabina in vetro prismatico utilizza una tecnologia avanzata di vetratura, permettendo alla luce di rifrangersi e offrendo una vista interna agli osservatori esterni.

Nell'interno della AVATR Vision Xpectra, troviamo una combinazione di pelle nubuck, tessuti lavorati in tre dimensioni e componenti gonfiabili che possono cambiare forma in base alle preferenze dell'utente o alle condizioni di guida. Il sistema di controllo centrale, chiamato Vortex, funge da intermediario tra il conducente e l'auto, apprendendo i modelli di comportamento dell'utente nel tempo, proprio come i servizi di streaming suggeriscono contenuti personalizzati.

Il Vortex elabora comandi vocali tramite un assistente personale vocale (VPA), creando risposte personalizzate con particelle visive, effetti di illuminazione e ambienti sonori su misura. All'interno della cabina, il concetto Alabaster Shimmer combina più texture e materiali per creare un ambiente confortevole. Gli elementi in vetro lavanda rifrangono la luce in modi specifici, creando effetti atmosferici, mentre le lamelle meccaniche si estendono all'apertura delle porte, espandendo fisicamente lo spazio interno.

La AVATR Vision Xpectra è dotata di un sistema di illuminazione multilivello. Le luci d'ombra integrate sotto i pannelli della carrozzeria creano un'illuminazione sottile che segue le linee geometriche dell'auto. L'illuminazione ambientale dinamica all'interno della cabina si adatta in base all'umore degli occupanti, alle condizioni esterne o allo stato del veicolo. Questo sistema di illuminazione si connette all'AI, consentendo all'auto di esprimere diverse emozioni attraverso colori e motivi di movimento.

Tra il conducente e il passeggero anteriore, il Vortex centrale può passare la vettura dalla modalità di guida assistita a quella completamente autonoma, gestendo le transizioni tramite comandi tattili e gestuali. Il cruscotto presenta un display panoramico trasparente che mostra le informazioni di guida, mentre il volante ha una superficie riflettente simile al tema futuristico della cabina.

Fino ad ora, AVATR ha introdotto Vision Xpectra come concept car durante l'IAA Mobility 2025 a Monaco, proponendo un'auto che non è solo un mezzo di trasporto, ma un'esperienza interattiva e personalizzata.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Scuola di Design Aral: un laboratorio per il futuro globale

Scuola di Design Aral: un laboratorio per il futuro globale

Blog

Scuola di Design Aral: un laboratorio per il futuro globaleLa Fondazione per lo Sviluppo dell'Arte e della Cultura dell'Uzbekistan (ACDF) ha recentemente lanciato l'Aral School, un innovativo programma di educazione ecologica aperto a studenti post-laurea fino al 5 ottobre 2025. Gayane Umerova, presidente dell'ACDF e fondatrice della scuola, ha descritto l'obiettivo del programma come "affrontare ...

Vedi Categoria

Annunciato dal designer bioregionale e direttore del programma Aral School, Jan Boelen, durante il World Design Congress a Londra, il corso di sei mesi si svolgerà a Nukus, Uzbekistan. Il programma è aperto a studenti post-laurea in architettura, design e altre discipline come artigianato, biotecnologia e informatica. La prima coorte parteciperà da gennaio a giugno 2026 in quello che Boelen ha definito un "laboratorio per il nostro futuro globale" per sviluppare urgentemente soluzioni ecologiche, culturali ed economiche nella regione del Mar d'Aral.

Il Mar d'Aral, un lago salato interno un tempo grande quanto la Svizzera, è stato ridotto a circa il 10% della sua dimensione originale dagli anni '60. Entro gli anni '80, si era ridotto a meno della metà della dimensione originale, e nel 2007 la porzione nordorientale del mare si era prosciugata, causando una perdita catastrofica di biodiversità e vita ittica. L'Aral School vedrà studenti internazionali e regionali collaborare con esperti di design e ingegneria dell'Uzbekistan e del Karakalpakstan per sviluppare soluzioni innovative per lo sviluppo ecologico, sociale ed economico dell'area.

Due team di 10 studenti, guidati da mentori esperti, svilupperanno proposte focalizzate su due temi: cibo e acqua. Ogni argomento sarà affrontato utilizzando un metodo in quattro fasi per identificare le risorse locali e ripensarle attraverso il design. Una volta sviluppati i prototipi, le soluzioni saranno implementate coinvolgendo le comunità locali, con l'obiettivo di rigenerare gli ecosistemi danneggiati.

I progetti in fase di sviluppo saranno presentati al Salone del Mobile nell'aprile 2026, seguiti da un'esposizione e pubblicazione al 2026 Aral Culture Summit. "Il mondo sta evolvendo, ma il campo del design è a volte bloccato in vecchi paradigmi", ha affermato Boelen. "In un certo senso, il Mar d'Aral è un luogo dove si riuniscono le preoccupazioni più urgenti di oggi. Terra, acqua, energia, cibo, tessuti e qualità dell'aria: questi sono i temi che dobbiamo affrontare se vogliamo sopravvivere sulla Terra".

Il programma multidisciplinare è aperto per le candidature fino al 5 ottobre 2025. Un webinar per i potenziali candidati si svolgerà il 1° ottobre. Per ulteriori informazioni sull'iniziativa e per candidarsi, visita il sito web della Aral School.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

L'Incanto del Design: Scoprendo l'Alley 10 House

L'Incanto del Design: Scoprendo l'Alley 10 House

Blog

Nel cuore di Taichung, Taiwan, sorge un luogo dove il design incontra la memoria: il Alley 10 House. Progettato dallo True Thing Design Studio, questo straordinario progetto è molto più di una semplice abitazione; è un viaggio attraverso la storia e la trasformazione di un'area un tempo dedita all'agricoltura. Qui, le strade si intrecciano come i ricordi, dando vita a un'esperienza unica e coinvol...

Vedi Categoria

La casa è situata in una zona un tempo limitata in altezza, vicino all'ex aeroporto di Shui Nan. Ciò che era un tempo un labirinto di campi e orti ha ceduto il passo a un nuovo concetto di urbanizzazione. "Lane 10" non è solo un indirizzo, ma un simbolo: un richiamo alla nostalgia di un tempo passato, reinterpretato attraverso il linguaggio contemporaneo del design.

Con una superficie di 132 metri quadrati, l'Alley 10 House si distingue per la sua capacità di fondere elementi moderni con riferimenti storici. Il team di architetti, guidato da Ivan Tai, Adrian Tsai e Fisher Jhao, ha saputo catturare l'essenza del luogo, creando spazi che raccontano storie. Ogni angolo è pensato per invitare alla riflessione, dove il design non è solo estetica, ma anche funzionalità e rispetto per l'ambiente.

La scelta dei materiali e delle tecniche costruttive riflette un impegno verso la sostenibilità. L'architettura dell'Alley 10 House è una celebrazione della luce naturale, con ampie finestre che incorniciano splendidi panorami. Ogni stanza è un invito a scoprire, un viaggio che inizia non appena varchi la soglia.

In questo contesto, il design diventa un “thing” vivo, pulsante, un dialogo tra passato e futuro. La progettazione degli spazi interni è stata realizzata con un occhio attento alle esigenze contemporanee, senza dimenticare la storia che permea ogni mattone. Ogni elemento è stato scelto per contribuire a un'armonia generale, dove this casa diventa un rifugio, un luogo di incontro e di pace.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

CAPtured: Il Cappello che Difende la Privacy nell'Era dei Social Media

CAPtured: Il Cappello che Difende la Privacy nell'Era dei Social Media

Blog

In un mondo dove la tecnologia si intreccia inesorabilmente con il tessuto della nostra vita quotidiana, emerge un accessorio capace di sollevare interrogativi profondi: CAPtured. Presentato con un'aria di mistero durante la London Fashion Week, questo cappello, frutto della collaborazione tra Droga5 Dublin e la designer Ancuta Sarca, non è solo un oggetto di design, ma un manifesto culturale.

Vedi Categoria

Immaginate di indossare una creazione che, oltre a decorare la vostra testa, funge da guardiano silenzioso della vostra privacy. Grazie a una tecnologia visiva alimentata dall'intelligenza artificiale, CAPtured è in grado di identificare quando un obiettivo di smartphone è puntato verso di voi. In quel preciso istante, un meccanismo ingegnoso si attiva, calando un velo protettivo sul vostro volto, nascosto agli sguardi indiscreti e ai flash dei social media.

Ma la magia di CAPtured non si limita a una mera funzione di difesa; esplora il delicato confine tra identità e tecnologia, sollevando domande cruciali sul consenso nell’era della condivisione isterica. L'estetica del cappello, curata con maestria da Ancuta Sarca, riflette il dinamismo urbano, unendo moda e innovazione in un abbraccio che sfida le convenzioni.

CAPtured non è solo una risposta a una crescente preoccupazione per la privacy, ma un invito a riflettere sul nostro rapporto con le immagini e la loro diffusione. In un'epoca in cui ogni istante è potenzialmente condiviso, questo cappello si erge come un simbolo di ribellione, un baluardo contro l'oggettivazione dell'individuo, un richiamo a riprendere il controllo sulle proprie immagini.

In definitiva, il cappello CAPtured è più di un accessorio; è un'opera d'arte, un oggetto di design e un pezzo di tecnologia che, con grazia, ci invita a considerare il valore della nostra identità in un mondo in cui ogni click potrebbe trasformarci in star involontarie di una narrazione altrui.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

La magia dei prefabbricati: case sofisticate che raccontano storie di luce e natura

La magia dei prefabbricati: case sofisticate che raccontano storie di luce e natura

Blog

Nel cuore del Queensland, dove il cielo si fonde con la terra in un abbraccio di colori, tre case prefabbricate nascono come un canto di sirene, pronte a raccontare storie di legami e armonie. Un progetto che trae ispirazione da legami familiari, dove le tre sorelle si ritrovano in un abbraccio architettonico che sfida le convenzioni. Blok Modular, in collaborazione con lo studio Vokes and Peters,...

Vedi Categoria

Le opinioni si dividono, come le onde su una spiaggia: alcuni elogia la connessione con la luce e l'esterno, un risultato sorprendentemente sofisticato, mentre altri lamentano una mancanza di rispetto per il contesto. In questo dibattito, emerge la domanda cruciale: cosa significa davvero costruire in armonia con l'ambiente?

Altre storie di questa settimana ci portano a riflettere su temi affascinanti: una torre di chiesa medievale sospesa sopra un cantiere di grattacieli a Londra, un dispositivo per tatuaggi alimentato dall'IA che promette di rendere il processo meno doloroso, e una minuscola chiesa dodici lati a Copenaghen. Ogni racconto è un frammento di un mosaico più grande, un invito a esplorare le meraviglie del design.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Rivitalizzare il Gymnasium di Kenzo Tange: Il Progetto Vincitore del Radical Renewal Competition

Rivitalizzare il Gymnasium di Kenzo Tange: Il Progetto Vincitore del Radical Renewal Competition

Blog

Rivitalizzare il Gymnasium di Kenzo Tange: Il Progetto Vincitore del Radical Renewal Competition Il designer Ethan Akiyama Poh ha trionfato nel Radical Renewal Competition di Dezeen e Bentley con una proposta audace che reimmagina il gymnasium dismesso di Kenzo Tange, attualmente minacciato di demolizione. La sua idea, chiamata New Ground, si propone di trasformare l'edificio in un vibrante centr...

Vedi Categoria

Il gymnasium, progettato dal vincitore del Pritzker Architecture Prize, è attualmente vuoto e presenta limitazioni sismiche e spaziali che ne compromettono l'uso. La proposta di Akiyama Poh mira a preservare la struttura storica, trasformandola in un food hall dedicato ai prodotti del Mare Interno di Seto, circondato da spazi pubblici e uffici, creando così un valore economico e culturale a lungo termine.

Il progetto si basa sui principi metabolisti di Tange, un movimento architettonico giapponese post-bellico che esplorava l'evoluzione degli edifici come organismi viventi. La nuova proposta prevede una griglia strutturale che integra il gymnasium con il contesto urbano, collegando strade e strutture vicine e rendendolo un punto di riferimento regionale.

La competizione ha invitato architetti e designer a selezionare edifici di rilevanza storica e a proporre trasformazioni innovative per rivitalizzarli. Il progetto New Ground è stato scelto come vincitore per come riesce a rielaborare un'icona architettonica per le esigenze del XXI secolo. Max Fraser, direttore editoriale di Dezeen, ha sottolineato l'importanza di adattare le strutture storiche anziché demolirle, evidenziando l'impatto ambientale dell'edilizia.

Il gymnasium di Kagawa, progettato da Tange nel 1964, condivide una storia simile con il Yoyogi National Gymnasium di Tokyo, ma mentre quest'ultimo è diventato un simbolo nazionale, il gymnasium di Takamatsu rischia di essere dimenticato. La proposta di Akiyama Poh non solo mira a preservare la memoria storica dell'edificio, ma lo reinventa come un simbolo economico e culturale della regione.

Con la sua visione innovativa, Akiyama Poh ha dimostrato come l'architettura possa evolvere ed adattarsi ai bisogni contemporanei, ponendo interrogativi sul futuro degli edifici storici e il loro ruolo nelle comunità moderne.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Cersaie 2025: La Casa Sensibile secondo Elena Salmistraro

Cersaie 2025: La Casa Sensibile secondo Elena Salmistraro

Blog

Il Cersaie 2025 porta in scena un concetto innovativo: la Casa Sensibile. Non è solo un luogo fisico, ma un organismo vivente che interagisce con le emozioni di chi lo abita. In questo contesto, la designer Elena Salmistraro ci guida alla scoperta di spazi che ascoltano, proteggono e raccontano storie.

Vedi Categoria

La Casa Sensibile è caratterizzata da una luce che cambia con il passare delle ore, materiali che sollecitano i sensi e angoli che invitano alla riflessione. Elena Salmistraro sottolinea l'importanza di creare ambienti che favoriscano il benessere; ogni elemento, dai colori ai tessuti, ha un ruolo fondamentale nel plasmare la nostra esperienza quotidiana. "I colori trasformano la percezione degli spazi e la luce ne rivela la verità", afferma Salmistraro.

Il design emozionale è al centro di questa visione: ogni oggetto deve avere una funzione emotiva, non solo pratica. Che sia per un single, una coppia o una famiglia, la Casa Sensibile è un luogo che evolve con i suoi abitanti, dove ogni oggetto scelto con cura contribuisce a rompere l'anonimato e a creare un'esperienza unica.

Elena Salmistraro, con la sua fusione di arte e design industriale, ha collaborato con marchi prestigiosi e ha ricevuto riconoscimenti internazionali. La sua visione per la Casa Sensibile, presentata al Cersaie, rappresenta un passo avanti verso spazi che non solo accolgono, ma che migliorano la qualità della vita.

Ispirato all'articolo pubblicato su: share.google

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Uchronia e il Paradosso delle Sculture Inflabili: Un Viaggio nel Mercato delle Antichità di Parigi

Uchronia e il Paradosso delle Sculture Inflabili: Un Viaggio nel Mercato delle Antichità di Parigi

Blog

Nel cuore pulsante di Parigi, dove le storie degli oggetti antichi si intrecciano con il presente, si svolge un evento che ridefinisce la percezione della tradizione. Uchronia, un collettivo di designer audaci, ha scelto di esplorare il concetto di paradosso attraverso una serie di sculture inflabili che dialogano con il fascino dell’antiquariato, dando vita a un'installazione che trasforma il mer...

Vedi Categoria

Immaginate di varcare la soglia di un mercato storico, dove le colonne classiche e i busti scolpiti non sono più statici, ma si materializzano in forme leggere e fluttuanti, liberandosi dalle loro basi architettoniche. Questa è l'essenza di Inflatable Antiquity, un'installazione che sfida la stabilità dei simboli tradizionali, mettendo in risalto l'effimero e il mobile. I materiali utilizzati, traslucidi e riflettenti, rispondono alla luce del giorno, danzando con i movimenti dei visitatori, trasformando il mercato in un palcoscenico di colori e forme in continua evoluzione.

Ma non è solo questione di forma; ogni installazione invita a riflettere su ciò che consideriamo permanente e transitorio. Oggetti quotidiani, come vasi e anfore, diventano totem monumentali, amplificando il contrasto tra fragilità e grandiosità. I Levitating Chairs, sospesi all'interno di colonne trasparenti, elevano il concetto di arredamento a opere d'arte, collocandole in una dimensione museale, mentre richiamano un passato ricco di storia.

In questa cornice unica, Uchronia non si limita a esporre arte; crea una sinfonia visiva e spaziale che si snoda tra gli ingressi del mercato, dove ogni installazione racconta un capitolo del paradosso insito nella collezione di antichità. La curatela di dieci stand, che include nomi illustri come Arthur Bruet e Galerie Vauclair, si intreccia con il tema di Uchronia, dando vita a un dialogo tra istinto e casualità.

Con questo progetto, Uchronia continua a esplorare le potenzialità spaziali delle sculture inflabili, utilizzando la morbidezza, la leggerezza e le dimensioni come strumenti di design per reinventare tipologie familiari in contesti contemporanei. La loro visione non solo sfida le convenzioni, ma arricchisce anche l'esperienza del mercato, dove ogni visita diventa un'opportunità per scoprire e riscoprire il ricco arazzo culturale di Parigi.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a Taiwan

L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a Taiwan

Blog

L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a TaiwanPresso il storico Tempio Wenwu di Lukang, Changhua, l'artista Cheng Tsung Feng ha completato Theatre, una vasta installazione in bambù che reinterpreta la tradizione in via di estinzione delle scene temporanee per l'opera, un tempo centrali nei festival templari taiwanesi. Costruita con migliaia di pali intrecciati, l'opera si erge come...

Vedi Categoria

Theatre trae ispirazione dalle scene in bambù che, fino a qualche decennio fa, venivano rapidamente erette per le rappresentazioni operistiche e le celebrazioni templari in tutto Taiwan. La struttura di Feng richiama questa ephemerità, trasformandola in uno spazio esperienziale. Il telaio è composto da una rigorosa griglia verticale-orizzontale di segmenti di bambù, addolcita da strisce di bambù intagliate che tracciano archi sinuosi attraverso la facciata e il piano di base.

I visitatori sono invitati a entrare nell'installazione dell'artista taiwanese salendo le scale in bambù che conducono alla vasta piattaforma centrale. Una volta all'interno, vengono avvolti dalla griglia trasparente, dove la luce filtra attraverso le pareti e i pavimenti a listelli, e la tattilità del bambù emerge con forza. Durante il giorno, il palco diventa un luogo di riposo, un posto per riunirsi o giocare. Di notte, illuminato da lampade festose, l'installazione si trasforma in uno spazio cerimoniale che richiama l'atmosfera delle tradizionali rappresentazioni operistiche con il loro colore, spettacolo e senso di ritualità condivisa.

Muovendosi attraverso Theatre, le persone oscillano tra i ruoli di pubblico e performer, incarnando lo scambio ciclico al cuore stesso del teatro. Il progetto di Feng colloca la memoria all'interno dell'esperienza vissuta, animando la tradizione attraverso la partecipazione. Situato di fronte al secolare Tempio Wenwu, il teatro in bambù attira visitatori e passanti, offrendo loro uno spazio per riposare, giocare o esibirsi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Esplorando il Design a Detroit: L'Innovativa Fiera dell'Arte e del Design

Esplorando il Design a Detroit: L'Innovativa Fiera dell'Arte e del Design

Blog

Esplorando il Design a Detroit: L'Innovativa Fiera dell'Arte e del DesignDurante il Detroit Month of Design, si è svolta la tanto attesa fiera dell'arte e del design nel suggestivo Boyer Campbell Building, un ex stabilimento cartario che rappresenta il cuore pulsante del Detroit Design District. Questa fiera ha presentato una varietà di opere realizzate da talentuosi creatori locali, dando vita a ...

Vedi Categoria

Curata dalla designer turca Bilge Nur Saltik dello studio Form & Seek, e con la partecipazione di Katy Kim per l'arte visiva, l'esposizione ha messo in evidenza una nuova tipologia di mattoni di vetro e ceramiche in silicone. Saltik ha dichiarato: "Detroit ha atteso a lungo una fiera centrale durante il mese del design, e ora questa esposizione riunisce sotto lo stesso tetto i diversi talenti della città, creando un punto di incontro tra la comunità di design e il pubblico".

La fiera ha presentato un'ampia gamma di design, con una particolare attenzione ai colori vivaci delle opere di Saltik, tra cui una collezione di vasi stampati in 3D. I progetti includevano anche le ciotole in silicone di Yosuke Shimano e pareti geometriche di tubi clusterizzati realizzate da Erika Cross. Un focus particolare è stato dedicato ai designer provenienti da Toledo, Ohio, un noto centro per il vetro, tra cui i mattoni di vetro decaedrici dello studio Phosphene, creati per diffondere la luce in modi innovativi.

Il secondo piano della fiera ha accolto installazioni artistiche che dialogavano con la storia dell'edificio, come le lampade sinuose di Justin Bailey e le sculture di Jessika Edgar. I visitatori hanno avuto l'opportunità di esplorare ogni angolo dell'ex fabbrica, scoprendo opere nascoste in spazi inaspettati, come un armadio elettrico trasformato in una torre di ceramica.

La Detroit Warehouse: Art and Design Fair, svoltasi dal 18 al 21 settembre, non è stata solo un'esposizione di design, ma un evento che ha celebrato la resilienza e la creatività di Detroit, portando alla luce la sua storia e il suo futuro attraverso l'arte e il design.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Riverside Condominium: Un Nuovo Inizio per Santa Comba Dão

Riverside Condominium: Un Nuovo Inizio per Santa Comba Dão

Blog

Nel cuore di Santa Comba Dão, un edificio che ha segnato il paesaggio per oltre vent'anni sta per rinascere. Il Riverside Condominium, concepito dagli architetti di MJARC, rappresenta non solo un progetto architettonico, ma un manifesto di sostenibilità e rispetto per la memoria. La riabilitazione di questa struttura non è un semplice atto di ristrutturazione, bensì un atto d'amore verso il passat...

Vedi Categoria

Con una superficie di 4000 m², il Riverside Condominium si propone di elevare gli standard di qualità abitativa attraverso un'attenta integrazione di materiali moderni e tecniche costruttive innovative. Le scelte progettuali, firmate da Maria João Andrade e Ricardo Cordeiro, si sono orientate verso un dialogo continuo tra antico e contemporaneo, tra storia e futuro.

Le collaborazioni con marchi rinomati come MOSO, Technal e Porcelanosa Grupo hanno permesso di dotare questo complesso di elementi di alta qualità, rendendolo non solo esteticamente gradevole, ma anche funzionale e sostenibile. Gli architetti hanno saputo armonizzare l'ambiente circostante, creando un luogo che non è solo un'abitazione, ma un vero e proprio spazio di vita.

Riverside non è solo un nome; è un invito a riflettere su come possiamo abitare il nostro mondo. La riqualificazione di Santa Comba Dão è quindi un esempio luminoso di come l'architettura possa rispondere alle sfide contemporanee, abbracciando le opportunità del presente senza dimenticare il passato.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Magia dell'Architettura: I Vincitori dei Vision Awards 2025

La Magia dell'Architettura: I Vincitori dei Vision Awards 2025

Blog

Nel cuore pulsante di New York, il 29 settembre 2025, Architizer ha svelato i vincitori dei Vision Awards, una manifestazione che celebra l'arte e l'impatto dell'immaginario architettonico. È un trionfo di idee, dove schizzi concettuali e modelli intricati danzano insieme in un'armonia visiva che racconta storie di spazi e forme. Ogni opera premiata è una finestra su un mondo di possibilità, un in...

Vedi Categoria

Quest'anno, i premi si sono distinti per tre temi principali: la rappresentazione architettonica, i progetti concettuali e le visioni architettoniche. Ogni categoria ha offerto uno spettacolo di creatività, dove l'immagine ferma e in movimento ha preso vita, rivelando l'essenza dell'architettura attraverso fotografie, rendering, disegni a mano e film. I vincitori, scelti da una giuria di esperti tra cui nomi illustri come Steven Holl e Daniel Libeskind, rappresentano una voce potente nel dialogo globale sulla comunicazione del design.

Tra le opere premiate, Tower di ZOA Studio ha conquistato il titolo di Rendering Artist of the Year, mentre Populus di Jason O'Rear ha brillato come Best Photo - Architecture & Details. Ogni progetto è un racconto visivo che sfida le convenzioni spaziali e propone nuove modalità di vivere e costruire. Un'ode alla visione architettonica che non conosce confini.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Journal.

Borealis: L'Arte del Rivestimento Murale che Evoca Emozioni

Borealis: L'Arte del Rivestimento Murale che Evoca Emozioni

Blog

In un mondo dove il frastuono si fa sempre più assordante, Borealis emerge come un rifugio di serenità. Questo rivestimento murale, creato dall'illustre marchio Designtex, non è solo un semplice elemento decorativo, ma una vera e propria esperienza sensoriale. Immaginate di trovarvi davanti a un paesaggio sfocato, osservato attraverso un vetro bagnato dalla pioggia; una visione che si trasforma in...

Vedi Categoria

La gamma Borealis è stata concepita con un profondo rispetto per la salute emotiva degli spazi che abitiamo. La sua estetica morbida e pittorica è il risultato di una stampa digitale che dà vita a texture ricche e colori stratificati. Questa opera d'arte murale, realizzata in un materiale non vinilico e contenente il 50% di sostanze bio-based, è perfetta per ambienti dedicati al benessere, alle residenze per anziani e all'ospitalità.

Ogni dettaglio di Borealis è studiato per evocare una sensazione di calma e connessione con la natura. Karen Gelardi, designer principale di Designtex, descrive il rivestimento come un “pattern immersivo che invita alla riflessione”. Con la sua tavolozza che include tonalità come Parula, Limestone, e Water Lily, Borealis si integra armoniosamente in ogni contesto, trasformando le pareti in una dichiarazione di stile e tranquillità.

In definitiva, Borealis non è solo un rivestimento; è un manifesto di come il design possa contribuire al nostro benessere, portando la poesia della natura all'interno delle nostre vite quotidiane. Scegliere Borealis significa abbracciare un'estetica che parla al cuore e all'anima, risvegliando la nostra connessione più profonda con il mondo naturale.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Progettare Spazi Pubblici per la Comunità Neurodiversa: Idee e Soluzioni

Progettare Spazi Pubblici per la Comunità Neurodiversa: Idee e Soluzioni

Blog

Progettare Spazi Pubblici per la Comunità Neurodiversa: Idee e SoluzioniGli spazi pubblici sono spesso caratterizzati da stimoli sensoriali intensi: conversazioni sovrapposte, luci lampeggianti e rumori incessanti possono risultare opprimenti per molte persone. È fondamentale riconoscere che ogni individuo percepisce questi input in modo diverso, e la neurodiversità implica che alcuni necessitino ...

Vedi Categoria

Come possiamo, quindi, progettare spazi pubblici che accolgano questa diversità? Un approccio inclusivo prevede la creazione di aree che consentano esperienze sensoriali variabili. Ad esempio, l'implementazione di zone tranquille, percorsi più lenti e interazioni gradualiste può migliorare notevolmente l'accessibilità per le persone neurodiverse.

In questo contesto, è essenziale riflettere su come questi spazi possano essere concepiti non solo come luoghi di transito, ma come ambienti accoglienti che abbracciano tutte le modalità di esperienza. Un design consapevole può trasformare gli spazi pubblici in luoghi dove ogni individuo possa sentirsi a proprio agio e accolto.

In conclusione, progettare per la comunità neurodiversa non è solo una questione di accessibilità, ma anche di arricchire l'esperienza di tutti gli utenti. Coinvolgere designer, architetti e le comunità stesse nella pianificazione di questi spazi è fondamentale per garantire un futuro inclusivo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Scopri la Sedia Amia di Miniforms: Un'Oasi di Comfort e Design

Scopri la Sedia Amia di Miniforms: Un'Oasi di Comfort e Design

Blog

Nel mondo del design d'interni, dove ogni pezzo racconta una storia, la sedia Amia di Miniforms emerge come un gioiello che prende vita in un abbraccio di comfort e stile. Immagina di sederti su una creazione che evoca la sensazione di un divano, pur mantenendo la leggiadria e la funzionalità di una sedia. Questo è ciò che la sedia Amia offre, un equilibrio perfetto tra estetica e praticità.

Vedi Categoria

Progettata dallo studio E-ggs, la sedia Amia si distingue per le sue gambe spesse e piatte e per uno schienale arrotondato, che può essere rivestito in tessuti audaci e variopinti. L'originalità di questo pezzo è accentuata dagli braccioli in legno, che si proiettano elegantemente da entrambi i lati, creando un gioco di forme e materiali che cattura l'attenzione.

Non è solo una sedia; è un'esperienza, un invito a sedersi e lasciarsi avvolgere dalla sua morbidezza. Ideale per ogni ambiente, dalla casa all'ufficio, la sedia Amia è stata recentemente presentata su Dezeen Showroom, un palcoscenico per le ultime novità nel mondo del design.

Ma la sedia Amia non è l'unica novità. Al suo fianco, altre creazioni di spicco hanno fatto il loro debutto, come il Sensible Streaker, un elegante pomolo per porte in legno colorato, e l'illuminazione per bagni Pastello, che porta un tocco di calore e colore negli spazi più intimi. Ogni nuovo prodotto racconta la sua storia, arricchendo il panorama del design contemporaneo.

La sedia Amia di Miniforms è una celebrazione del design italiano, un invito a sedersi, a vivere e a sognare. Non perdere l’occasione di scoprire altre meraviglie nel mondo del design, dove ogni pezzo è un’opera d’arte.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Un Viaggio nel Tempio: Nardipur e l'Armonia dell'Architettura Sacra

Un Viaggio nel Tempio: Nardipur e l'Armonia dell'Architettura Sacra

Blog

Nel cuore pulsante di Gandhinagar, dove la spiritualità danza con la vita quotidiana, sorge un'opera d'arte che trascende il concetto di semplice costruzione. Il complesso del tempio di Nardipur, concepito dall'illustre studio Raasa Architects, si erge come un inno all'armonia e alla sinergia tra natura e architettura. Qui, ogni pietra sembra raccontare una storia, ogni angolo è un invito a esplor...

Vedi Categoria

Con una superficie di 1500 m², questo progetto, che vedrà la luce nel 2024, non è solo un luogo di culto, ma un centro comunitario dove le tradizioni locali possono prosperare. Gli architetti, Girisha Gajjar e Naitik Vakharia, insieme al loro team, hanno sapientemente tessuto un legame con il paesaggio circostante, preservando la biodiversità del sito, ricco di alberi e canti di uccelli, creando così uno spazio dove la vita si svolge in un abbraccio dolce e rispettoso della natura.

L'architettura, qui, non si impone, ma si fa sfondo alle ritualità quotidiane e alle interazioni sociali. Questo complesso non è solo un luogo dove si prega, ma un spazio vivo, dove le persone possono incontrarsi, condividere e crescere insieme. La struttura si integra nel contesto, invitando i visitatori a immergersi in un'esperienza che va oltre il visibile, un viaggio nell'anima della comunità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e Arte

Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e Arte

Blog

Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e ArteAffascinato dalla scienza e dalla composizione musicale fin dalla giovane età, Giacomo Garziano ha intrapreso un percorso formativo unico come musicista e architetto, perfezionandosi in città iconiche come Firenze e Parigi. Nel 2014, ha fondato GG-loop ad Amsterdam, un laboratorio creativo dedicato a generare nuovi approcci organici al design...

Vedi Categoria

Il suo primo progetto di grande rilievo, la casa-museo The Seed of Time, situata ad Altamura, in Italia, è una straordinaria fusione di musica, scienza e arte. Questo lavoro gli ha conferito un riconoscimento internazionale, rendendolo un punto di riferimento nel panorama del design contemporaneo.

Il suo approccio eclettico si traduce in esperienze multisensoriali, dove gli oggetti diventano un'estensione organica dell'utente, sfumando i confini tra l'uomo e il suo ambiente. Un esempio emblematico è la credenza Zephyrus, un mobile straordinario e trasformabile, il cui design geometrico e sorprendente richiama una gigantesca farfalla delle Americhe.

In sintesi, il lavoro di Giacomo Garziano non è solo un'espressione estetica, ma una vera e propria esperienza sensoriale che invita a riflettere sul nostro rapporto con l'ambiente e la tecnologia.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.roche-bobois.com.

Un Museo Galleggiante: La Visione di Tadao Ando per Dubai

Un Museo Galleggiante: La Visione di Tadao Ando per Dubai

Blog

Immaginate un luogo dove il confine tra cielo e acqua si dissolve, un museo che non solo ospita arte ma la celebra, danzando leggermente sopra le acque del Dubai Creek. È questa l'audace visione dell'architetto giapponese Tadao Ando, che ha presentato i piani per il Museo di Arte di Dubai, un'icona di modernità e bellezza.

Vedi Categoria

La struttura monolitica, avvolta in un abbraccio di cemento curvo, sembra fluttuare su una piattaforma circolare, catturando la luce del deserto attraverso aperture triangolari che disegnano un gioco di ombre e luminosità all'interno. La facciata, liscia e bianca come la schiuma delle onde, riflette i toni caldi del tramonto, rendendo ogni visita un'esperienza quasi mistica.

Entrando, si viene accolti da una luce perlacea che scende attraverso un oculo centrale, creando un'atmosfera di serenità. Le gallerie, organizzate con precisione attorno a questo cuore luminoso, invitano i visitatori a perdersi tra le opere d'arte, mentre le curve delle pareti di cemento sembrano guidarli senza confini definiti. Qui, l'arte non è solo esposta; è un dialogo continuo tra spazio e creatività.

Il piano superiore, con una lounge e un ristorante adornato da vetrate a tutta altezza, offre una vista mozzafiato sullo skyline di Dubai. Questo spazio non è solo una finestra sulla città, ma un'opera d'arte in sé, un ponte tra il presente e il futuro, tra l'arte e la vita cittadina.

Commissionato dal Gruppo Al-Futtaim, il Museo di Arte di Dubai non è solo un luogo di esposizione, ma un centro di scambio culturale, un rifugio per artisti e designer emergenti. La visione di Ando si concretizza in un'architettura che parla di luce e geometria, un'armonia tra l'urbanità e il paesaggio marittimo.

Quando sarà completato, il Museo di Arte di Dubai diventerà un faro di innovazione e creatività, un punto di incontro per esposizioni, dibattiti e programmi educativi. Con il suo design iconico, Tadao Ando non solo progetta un edificio, ma scolpisce un nuovo capitolo nella storia architettonica di Dubai, dove la bellezza trova casa tra le onde e il cielo.

Rimani Aggiornato

Ti 1 piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Calma Lounge Chair: L'Abbraccio Perfetto di Layer per Andreu World

Calma Lounge Chair: L'Abbraccio Perfetto di Layer per Andreu World

Blog

In un mondo dove il frastuono spesso ci sovrasta, emerge una creazione che invita al silenzio e alla contemplazione: la Calma Lounge Chair. Progettata dal talentuoso designer britannico Benjamin Hubert, attraverso il suo studio Layer, questa sedia rappresenta l'abbraccio perfetto tra forma e funzione, un rifugio per chi cerca un angolo di serenità, sia a casa che in ambienti corporate.

Vedi Categoria

Con la sua silhouette avvolgente e il morbido padding, la Calma Lounge Chair si fa cocoon per il corpo, una sorta di nido che racchiude chi vi si siede. Non si tratta di una sedia qualsiasi, ma di un pezzo di design che sfida le convenzioni: realizzata senza l'uso di colla, il suo rivestimento può essere rimosso facilmente per riparazioni o sostituzioni, un gesto che parla di sostenibilità e lungimiranza.

Ogni dettaglio è pensato per garantire un'esperienza senza pari. Il meccanismo reclinabile, ad esempio, permette di bloccare la sedia in qualsiasi posizione desiderata, evitando i soliti ingombranti pomelli o leve. Qui, una discreta linguetta in pelle all'interno del sedile diventa il segreto per un comfort personalizzato e armonioso.

Disponibile in modelli a schienale basso e alto, la Calma offre anche la possibilità di rivestire l'esterno dello schienale in compensato di noce, un tocco di eleganza che si sposa perfettamente con l'ambiente circostante. Questa sedia è consigliata per aree d'attesa, hall e lounge, dove ogni angolo può diventare un rifugio di tranquillità.

In definitiva, la Calma Lounge Chair di Layer per Andreu World non è solo un oggetto d'arredo, ma un invito a rallentare, a vivere il momento, a lasciarsi avvolgere dalla calma. È un pezzo di design che trascende il tempo e lo spazio, perfetto per chi ama circondarsi di bellezza e funzionalità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

L'Isola della Musica: Renzo Piano Trasforma Hanoi con un'Opera Unica

L'Isola della Musica: Renzo Piano Trasforma Hanoi con un'Opera Unica

Blog

Nel cuore pulsante di Hanoi, dove le acque riflettono il cielo e i sogni si intrecciano con la realtà, nasce un nuovo faro culturale: l'Isola della Musica. Progettato dal maestro dell'architettura Renzo Piano, questo audace progetto segna l'inizio di una nuova era per la capitale vietnamita, promettendo di trasformare il panorama urbano e di offrire uno spazio di incontro tra arte e natura.

Vedi Categoria

Situato sulla penisola di Quang An, affacciato sul lago Trì, l'Isola della Musica non è solo un'opera architettonica; è un manifesto di innovazione e bellezza. Con una capienza di 2.000 posti, l'opera ospiterà eventi culturali e politici di rilevanza nazionale, diventando il cuore pulsante della vita artistica della città. La sua struttura, ispirata alla superficie ondulata del lago, si erge come una cupola scintillante, capace di catturare e riflettere le sfumature del paesaggio circostante.

Renzo Piano, già celebre per opere iconiche come il Centre Pompidou di Parigi e The Shard di Londra, ha applicato per la prima volta a Hanoi le tecnologie delle strutture a guscio sottile. Questo gioco di forme e luci si traduce in una pelle esterna rivestita di piastrelle ceramiche, che variano in dimensione per creare una texture pixelata, capace di brillare come una madreperla al mutare della luce e delle condizioni atmosferiche.

Il progetto non si limita alla sola costruzione dell'opera; è parte di una più ampia iniziativa di riqualificazione urbana che prevede il ripristino di stagni e corsi d'acqua circostanti. I fiori di loto, simbolo di bellezza e purezza, torneranno a fiorire, integrando l'architettura nel suo contesto naturale. Con otto nuovi pontili per imbarcazioni e una passeggiata pedonale che collegherà il tutto, l'Isola della Musica si preannuncia come un luogo di aggregazione e creatività, dove l'arte incontra la vita quotidiana.

Con una superficie totale di 191.000 metri quadrati, l'Isola della Musica non è solo un auditorium, ma un vero e proprio parco culturale e artistico, unendo spazi pubblici e aree per la ricreazione. Gli auditori, dotati di ingegneria acustica all'avanguardia, offriranno esperienze sonore uniche, adattandosi a diversi tipi di performance, un lusso riservato a pochi teatri nel mondo.

Il sogno di Renzo Piano si materializzerà entro il 2027, aprendo le porte a un nuovo capitolo per Hanoi, dove l'arte e la natura danzeranno insieme in un'armonia senza tempo. L'Isola della Musica non è solo un'opera da ammirare, ma un invito a immergersi in un'esperienza sensoriale che promette di arricchire le vite di chi vi si avvicina.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025: Un Viaggio nel Futuro

Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025: Un Viaggio nel Futuro

Blog

Immaginate di passeggiare tra le strade di Hiroshima, dove l'architettura non è solo una questione di edifici, ma una sinfonia di idee, materiali e sogni. Dal 4 ottobre al 30 novembre 2025, la città ospiterà il Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima, un evento triennale concepito dalla Fondazione Culturale Kambara–Tsuneishi. Questa prima edizione promette di essere un crocevia di cre...

Vedi Categoria

Il festival abbraccia un assortimento di voci che spaziano dai maestri come Tadao Ando e Toyo Ito a studi emergenti come Studio Mumbai e VUILD. Attraverso esposizioni e installazioni specifiche per il sito, i partecipanti offriranno una riflessione profonda su come l'architettura giapponese continui a evolversi, bilanciando tradizione e innovazione, artigianato e tecnologia.

Nel cuore di Onomichi, il Museo d'Arte della Città di Onomichi ospiterà un'esposizione intitolata Nove Visioni: Architetti Giapponesi dal Giappone al Mondo, mettendo in luce i premiati con il Pritzker e il loro impatto sul discorso architettonico globale. Qui, l'architettura diventa un potente strumento di dialogo sociale, come dimostra la Casa di Carta di Shigeru Ban, simbolo di responsabilità sociale e resilienza.

Spostandosi a Fukuyama, il Museo e Giardini Zen di Shinshoji presenterà l'esposizione Next Architecture: Connecting Futures Through Design, che esplora il dialogo tra architettura, ambiente e società. Attraverso modelli e progetti, gli architetti invitati ci faranno riflettere su come le future città possano coesistere in armonia con la natura.

Il festival non si limita a mostre statiche: piccole architetture mobili, progettate da Yasushi Horibe e Junya Ishigami, punteggiano il paesaggio urbano, invitando i visitatori a interagire con l'ambiente e a riflettere sul concetto di transitorietà. Ogni chiosco racconta una storia unica, unendo arte e vita quotidiana.

Ma il vero cuore pulsante di questo festival è la sua missione: coltivare una cultura di creatività, educazione e immaginazione civica. Ogni esposizione è accompagnata da discussioni pubbliche e laboratori, dove il pubblico avrà l'opportunità di dialogare con figure di spicco come Sou Fujimoto e Junya Ishigami. Questo è un invito a tutti noi, non solo a osservare, ma a partecipare attivamente alla costruzione del nostro futuro.

Così, mentre Hiroshima si prepara a trasformarsi in un palcoscenico di idee, il Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025 non è solo un evento: è un inizio. Un inizio di un dialogo significativo e duraturo che potrebbe diventare la risposta del Giappone alla Biennale di Architettura di Venezia.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Norman Foster: 90 Anni di Visioni e Innovazioni nell'Architettura

Norman Foster: 90 Anni di Visioni e Innovazioni nell'Architettura

Blog

Nel vasto panorama dell'architettura contemporanea, il nome di Norman Foster risuona come un faro di innovazione e visione. A 90 anni, questo straordinario architetto non ha perso la sua energia, anzi, continua a ispirare generazioni con le sue idee audaci. Originario di Manchester, Foster ha iniziato il suo viaggio professionale in circostanze umili, ma con una determinazione che lo ha portato a ...

Vedi Categoria

La sua carriera prende forma in un piccolo studio, un monolocale condiviso con la moglie, e cresce fino a diventare Foster+Partners, un gigante del design con uffici in 12 paesi e oltre 2500 dipendenti. Progetti come il Millennium Bridge a Londra e il Reichstag a Berlino non sono semplici opere architettoniche; sono manifesti di come la progettazione possa migliorare la qualità della vita e promuovere la sostenibilità.

Foster non si limita a progettare edifici; egli crea spazi che raccontano storie e promuovono l'interazione sociale. La sua visione va oltre il presente; è un architetto che guarda al futuro, esplorando anche come l'intelligenza artificiale possa trasformare il modo in cui concepiamo gli spazi. “La dimensione umana”, afferma, “è insostituibile”. Questo approccio, che fonde tecnologia e sensibilità umana, è ciò che rende il suo lavoro così unico e rilevante.

Oggi, con 95 progetti in corso in 49 città, Foster continua a essere una fonte di ispirazione. Il suo consiglio ai giovani architetti è chiaro: “Accettate qualsiasi progetto che vi offra l’opportunità di innovare”. Un invito a non temere il fallimento, ma a vedere ogni esperienza come un passo verso la crescita personale e professionale.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.ad-italia.it.

Sogni d'acqua: la magia della houseboat di Sausalito

Sogni d'acqua: la magia della houseboat di Sausalito

Blog

Sogni d'acqua: la magia della houseboat di Sausalito Nel cuore della storica comunità galleggiante di Sausalito, un progetto architettonico straordinario prende vita. La houseboat concepita da Craig Steely non è solo una dimora, ma un viaggio sensoriale che si dispiega tra materiali naturali e spazi armoniosi. Immaginate di svegliarvi ogni mattina circondati dall'acqua, mentre il sole si riflette ...

Vedi Categoria

Questa creazione architettonica si distingue per il suo design innovativo, dove la semplicità di un cubo si trasforma in un labirinto di emozioni. La suddivisione in zone pubbliche e private, insieme ai livelli sfalsati, consente di vivere ogni angolo con un'intimità unica. Non è solo una casa, ma un rifugio sospeso tra cielo e mare, dove ogni dettaglio è pensato per fondersi con l'ambiente circostante.

La houseboat di Sausalito è un esempio lampante di come l'architettura possa rispondere alle sfide della sostenibilità, offrendo soluzioni abitative che rispettano la natura. I materiali utilizzati, principalmente legno e vetro, non solo richiamano la bellezza del paesaggio marino, ma garantiscono anche un'efficienza energetica che è sempre più necessaria nel nostro tempo.

In un mondo che corre verso il futuro, la houseboat di Craig Steely ci invita a riflettere su cosa significhi vivere in armonia con l'acqua, a riscoprire il piacere di uno spazio che respira e si evolve. È un esempio di come l'architettura possa non solo accogliere, ma anche ispirare, creando un legame profondo tra l'uomo e il suo ambiente.

La bellezza di questo progetto non sta solo nei suoi volumi, ma nella capacità di raccontare storie, di far vibrare le emozioni e di ricordarci che ogni casa, anche galleggiante, è prima di tutto un luogo di incontri e di sogni.

Rimani Aggiornato! Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Addio a Terry Farrell: L'Architetto che Ha Ridefinito l'Urbanistica Post-Moderna

Addio a Terry Farrell: L'Architetto che Ha Ridefinito l'Urbanistica Post-Moderna

Blog

Nel cuore pulsante di Londra, dove il fiume Tamigi danza con le storie di un passato glorioso, si è spenta una delle menti più brillanti dell'architettura britannica. Terry Farrell, fondatore dello studio Farrells, ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama architettonico, segnato da una visione audace e innovativa. La sua scomparsa all'età di 87 anni è un momento di riflessione, non solo per l...

Vedi Categoria

Il suo capolavoro più noto, il SIS Building, conosciuto anche come il MI6, si erge maestoso a Vauxhall Cross, un simbolo di modernità che ha sfidato la convenzione architettonica. Con il suo design audace e la sua estetica distintiva, Farrell ha saputo dare voce a un'epoca, proponendo soluzioni che abbracciavano la comunità e il contesto urbano. La sua opera non si limitava a edifici; era una riflessione profonda su come le strutture potessero interagire con l'ambiente e la vita quotidiana delle persone.

L'architetto, che ha collaborato con Nicholas Grimshaw per fondare la Farrell/Grimshaw Partnership nel 1965, ha sempre cercato di superare i confini del funzionalismo. I loro progetti, caratterizzati da una chiarezza strutturale, hanno aperto la strada a una nuova era di creatività. Ma è stato con il suo lavoro indipendente che Farrell ha davvero trovato la sua voce, diventando una figura chiave del Post-Modernismo britannico e realizzando opere che continuano a ispirare architetti e artisti in tutto il mondo.

La sua morte segue quella del suo storico collaboratore Grimshaw, un ulteriore segno di un'epoca che si chiude. Ma il suo spirito vive attraverso i suoi edifici, che raccontano storie di innovazione e responsabilità. Farrell non ha mai smesso di interrogarsi, di mettere in discussione le convenzioni architettoniche e di cercare alternative creative a progetti che avrebbero potuto portare a demolizioni indiscriminate. La sua eredità è quella di un architetto che ha messo al centro dell'urbanistica l'essenza della comunità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Stardust: L'Amore e l'Architettura si Incontrano a Roma

Stardust: L'Amore e l'Architettura si Incontrano a Roma

Blog

Il 16 ottobre, Roma si prepara a ospitare un evento straordinario: la prima italiana di Stardust, un documentario che racconta la vita e l'opera di due giganti dell'architettura contemporanea, Robert Venturi e Denise Scott Brown. Un film che è molto più di una semplice cronaca biografica; è un viaggio che intreccia il sentimento con la creatività, un racconto di amore e di visioni audaci che hanno...

Vedi Categoria

Diretto da Jim Venturi, figlio della coppia, il film sarà proiettato all'Auditorium del MAXXI e invita gli spettatori a immergersi in una narrazione che attraversa oltre cinquant'anni di successi e sfide. La visione innovativa di Robert e Denise ha cambiato il modo in cui percepiamo edifici e spazi urbani, introducendo un approccio che abbraccia la complessità e l'ironia, in netto contrasto con il rigore del modernismo.

Il documentario non si limita a esplorare le opere iconiche della coppia, come la Sainsbury Wing della National Gallery di Londra, ma si addentra anche nei loro momenti di vita quotidiana, rivelando l'intimità del loro rapporto. Attraverso interviste, materiali d'archivio e una colonna sonora che spazia da Serge Gainsbourg a Thelonious Monk, Stardust si presenta come una sinfonia visiva che riflette la bellezza dell'ordinario.

Jim Venturi ci regala uno sguardo profondo sulla vita dei suoi genitori, rivelando i battibecchi creativi e le intuizioni geniali che hanno caratterizzato la loro carriera. La loro storia è un atto di giustizia verso Denise Scott Brown, spesso trascurata nel riconoscimento del suo contributo, un’ingiustizia che ha segnato la loro vita professionale. Durante il film, si evidenziano anche le scelte radicali, come il celebre viaggio a Las Vegas, che ha segnato un punto di svolta nella storia dell'architettura.

Questa anteprima è particolarmente significativa in quanto coincide con il centenario della nascita di Robert Venturi, un legame che trasforma l'evento in un omaggio alla sua eredità. La bellezza architettonica e la complessità della vita di Roma hanno influenzato profondamente il pensiero di Venturi, rendendo questo film un tributo alla città che ha ispirato il suo viaggio creativo.

Con una durata di 85 minuti, Stardust si propone di restituire all'architettura il suo volto più umano, mostrando come ogni teoria si fondi su vite vissute e scelte difficili. È un invito a riflettere su come l'arte possa fiorire anche nei margini, come una storia d'amore che abbraccia la grandezza nell'ordinario.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su living.corriere.it.

Formatech: L'evoluzione della materia reinterpretata da Florim e Gensler

Formatech: L'evoluzione della materia reinterpretata da Florim e Gensler

Blog

In un mondo in cui l'architettura si evolve incessantemente, Florim e Gensler presentano una collezione che ridefinisce il concetto di materia: Formatech. Questa collezione di grès porcellanato non si limita a essere un prodotto decorativo, ma si propone come un sistema di design flessibile che esplora la genuinità dei materiali fondamentali come cemento, metallo e intonaco. Grazie a un dialogo pr...

Vedi Categoria

Il nome Formatech unisce la parola latina 'forma', che significa aspetto, con 'tecnologia', sottolineando l'equilibrio tra performance estetica e tecnica. Ogni piastrella della collezione cattura le tracce del tempo, le impronte degli strumenti e le patine che raccontano esperienze vissute. Non si tratta di una semplice imitazione, ma di un'interpretazione profonda che cristallizza l'evoluzione dei materiali, evidenziando l'autenticità piuttosto che la perfezione.

Gensler, in qualità di consulente per il design del prodotto, ha creato uno strumento per architetti e designer che bilancia coerenza e versatilità. Formatech è disponibile in tre finiture: Cast, che evoca le inclusioni del cemento; Forge, che ricrea le variazioni cromatiche del metallo ossidato; e Cure, un'interpretazione minimale dell'intonaco in fase di asciugatura. Con formati che variano da 30x60 cm a 120x280 cm e in tre spessori, la collezione si adatta a molteplici applicazioni, dagli interni a progetti architettonici di grande scala.

La tecnologia decorativa avanzata di Florim si riflette in ogni piastrella, con grafiche stampate a tampone e applicazioni cromatiche digitali che creano superfici con una profondità espressiva e una resilienza tecnica. Nella finitura Cast, le granulometrie interagiscono con la decorazione tridimensionale, mentre in Forge, le tonalità sottili ricreano l’invecchiamento naturale dei metalli. Queste innovazioni assicurano che le superfici non solo raggiungano un ricco impatto visivo, ma mantengano anche la durevolezza necessaria per contesti architettonici esigenti.

La sostenibilità è un pilastro fondamentale di Formatech: prodotta in stabilimenti alimentati fino al 100% da energia rinnovabile autogenerata, la collezione contiene fino al 60% di materiale riciclato. I rifiuti derivanti dalla produzione e le acque reflue vengono completamente recuperati e riutilizzati. Inoltre, Formatech è parte del progetto CarbonZero di Florim, che compensa le emissioni di CO2 lungo l'intero ciclo di vita del prodotto. Come Benefit Corporation e B Corp certificata, Florim propone questa collezione non solo come innovazione di design, ma anche come scelta responsabile per un'architettura orientata al futuro.

In sintesi, Formatech rappresenta un delicato equilibrio tra autenticità e innovazione, dove il grès porcellanato diventa sia espressivo che funzionale. La collezione esplora come le superfici ceramiche possano trasmettere l'essenza di elementi grezzi come cemento, metallo e intonaco, restaurando la verità formale di questi materiali in una dimensione accessibile e duratura.

Fonte: www.designboom.com.

Un Cortile Verde: L'Anima di una Casa-ufficio Ibrida a Bangkok

Un Cortile Verde: L'Anima di una Casa-ufficio Ibrida a Bangkok

Blog

In una Bangkok frenetica, dove il cemento e l'asfalto sembrano dominare ogni angolo, emerge un'opera che sfida le convenzioni: P Home, una casa-ufficio ibrida conçepita dallo studio Krubka. Qui, la natura non è un semplice accessorio, ma il cuore pulsante di un'abitazione che si snoda in verticalità, abbracciando la luce, l'aria e il verde in ogni sua sfumatura.

Vedi Categoria

Occupando un lotto urbano di 400 mq, questa struttura compatta non solo ospita uffici in affitto e uno studio privato, ma diventa anche un rifugio familiare. L'architettura non si limita a separare le funzioni, ma crea un dialogo continuo tra gli spazi grazie a vuoti luminosi e aperture che permettono alla ventilazione naturale e alla luce di penetrare in profondità. Al centro di questo progetto, un cortile aperto, ancorato da un maestoso albero di Crescentia alata Kunth, diventa il cuore pulsante della casa, un luogo di incontro tra interni, clima e luminosità.

Nel disegno di P Home, la verticalità gioca un ruolo cruciale. Il parcheggio al piano terra accoglie i visitatori, mentre gli uffici si trovano al secondo piano e nel mezzanino. La casa, invece, si estende sul terzo piano e nel mezzanino superiore. Questa disposizione crea un fluido percorso di accesso, favorendo transizioni morbide tra gli spazi e attutendo la densità urbana. Una scala di acciaio rosso funge da controparte delicata al rigore del calcestruzzo a vista, permettendo agli utenti degli uffici di risalire facilmente, mentre i residenti accedono all'abitazione tramite un ascensore privato.

Il soggiorno richiede un rito silenzioso: attraversare il cortile sotto il grande albero di Crescentia prima di entrare nella sala doppia. È un gesto semplice, ma carico di significato, che sottolinea l'importanza della natura nella vita quotidiana. Grandi porte scorrevoli, lucernari e un tendaggio di tessuto retrattile portano luce, brezza e protezione dalla pioggia, mentre interni minimali mettono in risalto le qualità dei materiali: calcestruzzo a vista, blocchi di vetro e mattoni forati che plasmano giochi di luce e ombra. Così, P Home diventa un santuario, dove calcestruzzo, clima e vita umana coexistono in perfetta armonia.

Con P Home, Studio Krubka ci invita a riflettere su come l'architettura possa rimanere aperta, respirabile e connessa alla natura, anche nel cuore di una metropoli densamente popolata. La progettazione verticale non solo ottimizza lo spazio, ma invita la luce naturale e il flusso d'aria tropicale a penetrare in ogni livello. Il cortile centrale, presente solo nella zona residenziale, non è solo un dispositivo climatico, ma rappresenta un simbolo, un punto di incontro tra la vita quotidiana e il ritmo naturale.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Rivoluzione Architettonica: L'Impatto dei Progetti di Barreca e La Varra a Milano

Rivoluzione Architettonica: L'Impatto dei Progetti di Barreca e La Varra a Milano

Blog

Rivoluzione Architettonica: L'Impatto dei Progetti di Barreca e La Varra a MilanoMilano, una città in continua evoluzione, si trova al centro di un cambiamento architettonico che promette di ridefinire il suo paesaggio urbano. Gli architetti Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra sono i protagonisti di questa trasformazione, portando avanti una visione che va oltre la mera costruzione. La loro fil...

Vedi Categoria

La Cura delle Opere Architettoniche

Per Barreca e La Varra, gli edifici non sono semplici strutture; sono entità vive, che richiedono attenzione e cura anche dopo la loro realizzazione. "Li sentiamo nostri, come fossero figli", affermano, sottolineando l'importanza di seguire l'evoluzione delle opere nel tempo. Questo approccio si rivela essenziale, specialmente nel campo del social housing, dove il benessere delle comunità è al centro del progetto.

Dalla Visione alla Realtà: Progetti Chiave

Recentemente, lo studio ha completato la Cittadella dello Sport a Tortona, un'opera che non solo offre spazi sportivi, ma si integra anche armoniosamente nel tessuto urbano circostante. Questo progetto è solo uno dei tanti esempi di come la rigenerazione urbana possa trasformare aree dismesse in spazi vitali e dinamici.

Attualmente, il Nuovo Policlinico di Milano è in fase di completamento, rappresentando un altro passo fondamentale nella visione di Barreca e La Varra per una Milano più inclusiva e attenta alle esigenze della popolazione.

Progetti Smarriti: Un Patrimonio da Rivalutare

La recente monografia dello studio, intitolata Il superfluo e il necessario. Architetture di Barreca & La Varra, dedica spazio ai progetti irrealizzati, permettendo di riflettere su un patrimonio spesso trascurato. "Fanno parte della nostra memoria", affermano, evidenziando come anche le idee non realizzate contribuiscano alla crescita e all'evoluzione del loro lavoro.

Riflessioni sulla Rigenerazione Urbana

Le sfide della rigenerazione urbana sono molteplici e complesse. Barreca e La Varra riconoscono che il cambiamento non riguarda solo gli edifici, ma anche le comunità e i processi sociali. La loro esperienza dimostra che ogni progetto deve considerare le dinamiche locali e le esigenze abitative contemporanee, affinché la rigenerazione sia autentica e sostenibile.

Conclusioni: Un Futuro Sostenibile

In un'epoca in cui l'architettura deve rispondere a sfide globali e locali, il lavoro di Barreca e La Varra rappresenta un faro di innovazione e responsabilità. Con una visione che abbraccia il passato, il presente e il futuro, questi architetti sono determinati a lasciare un segno indelebile nella storia di Milano.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

La Casa delle Bottiglie: Un Sogno Eco-Sostenibile che Prende Forma

La Casa delle Bottiglie: Un Sogno Eco-Sostenibile che Prende Forma

Blog

In un angolo del Brasile, dove il mare scontra la sabbia e i sogni prendono forma, Edna e Maria Gabrielly Dantas hanno realizzato qualcosa di straordinario. Hanno raccolto 8.000 bottiglie di vetro, un atto di resilienza e creatività che ha dato vita a una casa con sette stanze. Non si è trattato solo di costruire un’abitazione, ma di dare un nuovo significato a ciò che la società considera rifiuti...

Vedi Categoria

Itamaracá, un’isola dello stato di Pernambuco, è il palcoscenico di questa storia. Conosciuta per le sue spiagge idilliache, l’isola affronta la crescente pressione del turismo di massa, che porta con sé un carico di rifiuti, in particolare bottiglie di vetro lasciate a marcire sulle sue coste. Edna, educatrice e custode di una tradizione di riutilizzo, ha osservato con preoccupazione la situazione, decidendo di agire.

“Voglio costruire una casa con le bottiglie di vetro”, ha dichiarato Edna, trasformando un’idea in un progetto che avrebbe cambiato le loro vite. Con l’aiuto della figlia, Maria Gabrielly, designer di moda sostenibile, hanno dato vita alla Casa de Sal. Una struttura che non solo accoglie, ma racconta storie di rinascita e speranza.

La casa è un esempio di architettura eco-sostenibile: realizzata con legno riciclato e bottiglie di vetro, ogni parete riflette ingegno e determinazione. “Il primo anno e mezzo è stato un viaggio di creatività, senza il comfort di un bagno tradizionale, ma con un obiettivo chiaro”, ricorda Gabrielly. L’abitazione, con i suoi tramezzi di pallet e le tegole di tubetti di dentifricio, è un inno alla possibilità di un futuro diverso.

Questo progetto ha anche aperto un dibattito cruciale: come affrontare la crisi abitativa in un Paese dove milioni vivono in condizioni di estrema povertà? E come possiamo ristrutturare la nostra percezione dei rifiuti? Edna e Maria Gabrielly non solo hanno trovato modi per riutilizzare materiali scartati, ma hanno anche sfidato le norme sociali, dimostrando che le donne possono essere pioniere in un campo tradizionalmente dominato dagli uomini.

La Casa de Sal non è solo un’abitazione, ma un simbolo di resistenza e innovazione, un luogo dove ogni bottiglia racconta una storia e ogni stanza porta la firma di chi ha osato sognare. In un mondo che spesso ignora il valore dei rifiuti, Edna e Maria Gabrielly ci ricordano che, con un po’ di creatività e impegno, è possibile trasformare il superfluo in un rifugio, un sogno che si realizza, una casa che accoglie.

Rimani AggiornatoTi è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Rinascita Creativa: Il Wind H Art Center di Jin Qiuye

Rinascita Creativa: Il Wind H Art Center di Jin Qiuye

Blog

Nel vibrante distretto 751 di Pechino, un'antica fabbrica ha ritrovato nuova vita grazie alla visione innovativa di Jin Qiuye e del suo studio. Il Wind H Art Center, completato nel 2022, si erge come un esempio fulgido di come l'architettura possa trasformare gli spazi, dando nuova linfa a un passato industriale.

Vedi Categoria

Questa ristrutturazione ha avuto luogo in tre fasi, con la prima che ha visto la nascita di un ampio hall espositivo e un'accogliente art shop. L'edificio originale, concepito negli anni '80, ha mantenuto le sue robuste colonne in cemento a est e ovest, sorreggendo un tetto piegato che crea un affascinante spazio privo di colonne.

Prima dell'intervento, il lato meridionale dell'edificio ospitava un mezzanino che, unitamente agli spazi aperti degli uffici, ha fornito un contesto unico per la ristrutturazione. La sfida era evidente: come preservare l'anima di un luogo che era stato testimone di storie e trasformazioni, mentre si creava un ambiente funzionale e stimolante per artisti e visitatori?

La risposta è stata una fusione di innovazione e rispetto per il passato. Il design di Jin Qiuye non solo ha mantenuto l'integrità strutturale dell'edificio, ma l'ha elevata a un nuovo standard di bellezza e funzionalità. Ogni angolo, ogni superficie racconta una storia di resilienza e creatività.

Il Wind H Art Center non è solo un luogo espositivo, ma un crocevia di idee, un ecosistema culturale dove l'arte trova spazio per prosperare. La visita a questo centro è un viaggio attraverso il tempo e la creatività, un'esperienza che invita a riflettere sul potere trasformativo dell'architettura.

In sintesi, il progetto di Jin Qiuye offre una lezione fondamentale: l'architettura, quando è guidata da una visione artistica e da un profondo rispetto per il contesto, può diventare un potente strumento di rinascita. Non perdere l'opportunità di esplorare il Wind H Art Center e lasciati ispirare dalla sua magia.

Rimani AggiornatoTi è piaciuto questo articolo?Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Design Mumbai 2025: Un Palcoscenico per l'Arte e la Creatività Indiana

Design Mumbai 2025: Un Palcoscenico per l'Arte e la Creatività Indiana

Blog

Nel cuore pulsante di Mumbai, dove il vibrante caos urbano incontra l'eleganza del design contemporaneo, si svolgerà la seconda edizione di Design Mumbai, dal 26 al 29 novembre 2025. Questo evento, concepito come un crocevia di talenti emergenti e marchi internazionali, promette di esaltare la creatività indiana con una serie di collaborazioni esclusive e conversazioni illuminanti.

Vedi Categoria

Guidato da esperti del settore come Ian Rudge, Michael Dynan e Piyush Suri, Design Mumbai 2025 si propone di trasformare Jio World Garden in un palcoscenico dove l’innovazione si intreccia con la tradizione. Tra le anteprime internazionali, spicca la creazione di un caffè site-specific da parte di Lucas Muñoz Muñoz, realizzato con materiali recuperati da progetti di ristrutturazione di THE Park Hotels. Un'opera che esplora temi di impermanenza e rinnovamento, riflettendo la continua evoluzione del design.

Il programma di talk, Design Mumbai Exchange, arricchirà ulteriormente l'esperienza, con voci autorevoli come Manijeh Verghese e Adam Markowitz che affronteranno questioni urgenti come la sostenibilità, la resilienza urbana e il futuro del lavoro. Ogni discussione sarà un invito a riflettere su come il design possa modellare le nostre vite e i nostri spazi.

In questo contesto, l’arte della falegnameria e dell’arredamento avrà un ruolo centrale, con marchi come Natuzzi e Racconti che presenteranno collezioni uniche. La poliedricità di Design Mumbai si manifesta anche nella presenza di giovani talenti nella Emerging Designers Pavilion, dove studi come Studio Abrash e Wannas Design Atelier sfideranno le convenzioni con progetti innovativi e audaci.

La manifestazione non è solo un evento, ma una celebrazione della creatività indiana che si affaccia sul palcoscenico globale. Con ogni installazione e ogni conversazione, Design Mumbai 2025 si propone di posizionare la città come un hub di design internazionale, riflettendo il dinamismo della sua economia creativa e il suo crescente impatto sulla scena mondiale.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Scopri la Collezione Pure Black di Villeroy & Boch per un Bagno Elegante

Scopri la Collezione Pure Black di Villeroy & Boch per un Bagno Elegante

Blog

Scopri la Collezione Pure Black di Villeroy & Boch per un Bagno EleganteVilleroy & Boch sta rivoluzionando il concetto di bagno con la sua nuova collezione Pure Black, una proposta audace che dissolve i confini e invita a esplorare nuove dimensioni di design. I bagni in nero profondo stanno diventando una vera e propria tendenza, dove le linee si sfumano e gli spazi assumono una nuova forma.

Vedi Categoria

Abbandonare il tradizionale mantra del bianco e della crema può sembrare una sfida, ma abbracciare il comfort avvolgente del nero è un passo verso un'esperienza di design unica. Come le caverne che i nostri antenati abitavano, i bagni in nero offrono un senso di protezione e intimità.

La serie Finion in Pure Black di Villeroy & Boch non è solo un'estetica, ma una vera dichiarazione di benessere. I lavabi di questa collezione, realizzati in TitanCeram, un materiale ceramico super resistente, presentano pareti eccezionalmente sottili e un design purista che si integra perfettamente in un ambiente monocromatico.

In aggiunta ai lavabi, la collezione include anche mobili coordinati, come unità modulari e armadi, con linee pulite e un design senza maniglie, creando un look armonioso e sofisticato. La combinazione di questi elementi con le vasche Theano, disponibili in Pure Black, arricchisce ulteriormente l'estetica del bagno, sia nel modello monolitico che in quello curvilineo.

L'uso del nero va oltre una semplice tendenza: è un colore senza tempo, capace di donare profondità ed eleganza a qualsiasi ambiente. Con la collezione Pure Black, Villeroy & Boch invita a trasformare il bagno in un luogo di relax e introspezione, dove ogni dettaglio conta.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

BLOK: Il Nuovo Studio di Tatuaggi a Barcellona che Rinnova gli Spazi Sterili

BLOK: Il Nuovo Studio di Tatuaggi a Barcellona che Rinnova gli Spazi Sterili

Blog

Nel cuore di Badalona, a pochi passi da Barcellona, BLOK si erge come un monumento all'innovazione nel mondo del tatuaggio. Progettato dallo studio XAARCHIVE, questo spazio di 80 metri quadrati reinterpreta il concetto di ambiente clinico, trasformandolo in un rifugio artistico che sfida le convenzioni. Con l'idea di 'Anti-Ospedale: Rethinking Sterile Spaces', BLOK si propone di rompere i confini ...

Vedi Categoria

L'interno, caratterizzato da cemento levigato e acciaio inossidabile locale, è un omaggio all'industria e alla manualità. Le tende in PVC, artigianalmente realizzate, permettono una flessibilità che varia tra trasparenza e opacità, creando spazi intimi e accoglienti. Il soffitto originale, esposto, si unisce a linee luminose di LED che accentuano la geometria del design, offrendo un'illuminazione controllata e uniforme, ideale per il lavoro degli artisti.

La modularità è al centro del progetto: BLOK consente fino a quattro artisti di lavorare simultaneamente, adattandosi a diverse configurazioni grazie a partizioni mobili e sistemi di illuminazione regolabili. Questo studio non è solo un luogo di lavoro, ma un laboratorio di creatività dove si intrecciano la cura, l'arte e il corpo umano.

Il tavolo Canova, una creazione unica progettata attraverso scansione 3D e codifica binaria, rappresenta la ricerca di XAARCHIVE sulle intersezioni tra dati e materialità. Qui, l'architettura diventa strumento di esplorazione, un modo per indagare la relazione tra l'arte del tatuaggio e il benessere del corpo.

La bellezza di BLOK risiede nella sua capacità di mescolare funzionalità e arte, creando transizioni fluide tra tatuaggi, pittura e momenti di riposo. La calma funzionale è enfatizzata da arredi minimali e pavimenti in cemento, mentre le opere d'arte e gli strumenti convivono in un interno mutevole, concepito per la creazione e il riposo.

Quando cala la notte, la luce calda avvolge lo spazio, rivelando un ritmo silenzioso e accogliente che invita alla contemplazione. La luce rossa filtra attraverso le tende traslucide, trasformando l'ambiente industriale in un caldo abbraccio, dove ogni angolo racconta una storia di creatività e passione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Un Nuovo Faro di Creatività: Il Centro Comunitario HEYDAY

Un Nuovo Faro di Creatività: Il Centro Comunitario HEYDAY

Blog

Nel cuore pulsante di Bangkok, un'idea architettonica si erge come un faro di creatività e collaborazione: il Centro Comunitario HEYDAY. Progettato dallo studio ASWA, questo spazio non è solo un edificio, ma un manifesto di interazione sociale e innovazione. Con una superficie di 1200 m², HEYDAY si colloca strategicamente accanto all'università, un punto di incontro ideale per studenti e professio...

Vedi Categoria

Immagina un luogo dove il rumore delle conversazioni si mescola con il profumo di cucine diverse. Qui, co-working e ristorazione convivono in un abbraccio armonioso, creando un'atmosfera vibrante. La disposizione degli spazi è pensata per stimolare la creatività, con aree comuni che invitano alla collaborazione e angoli più intimi per la riflessione personale.

La facciata, un gioco di volumi e materiali, riflette l'energia della città, mentre le ampie vetrate permettono alla luce naturale di inondare gli interni, creando un dialogo costante tra spazio esterno e interno. Ogni angolo è concepito per nutrire l'anima e la mente, rendendo HEYDAY non solo un luogo di lavoro, ma un vero e proprio ecosistema creativo.

Con la sua apertura prevista per il 2025, il Centro Comunitario HEYDAY promette di diventare un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove si intrecciano idee e culture, dove ogni visita è un'opportunità di crescita e di scoperta. In un'epoca in cui la connessione è fondamentale, HEYDAY rappresenta un passo avanti verso un futuro in cui architettura e comunità si fondono in un'unica entità pulsante.

Fonte: www.archdaily.com.

Il 10° Simposio sulla Luce Naturale VELUX: Live da Copenaghen

Il 10° Simposio sulla Luce Naturale VELUX: Live da Copenaghen

Blog

Il 10° Simposio sulla Luce Naturale VELUX: Live da CopenaghenQuest'anno si celebrano 20 anni dal primo VELUX Daylight Symposium, un'importante occasione per condividere idee ed esplorare il ruolo della luce naturale nel nostro ambiente costruito. Sin dal suo inizio umile nel 2005, il simposio è cresciuto fino a diventare un forum internazionale leader per il dialogo interdisciplinare sulla luce na...

Vedi Categoria

La decima edizione, che si svolgerà nel cuore di Copenaghen, riunirà nuovamente ricercatori, architetti, ingegneri e politici per esaminare il ruolo in evoluzione della luce naturale nell'architettura e nel design. Questo evento rappresenta uno spazio dove scienza e pratica si incontrano, permettendo di riflettere sulle esperienze passate e guardare al futuro della luce naturale nelle nostre città e spazi.

Non perdere l'occasione di partecipare alla diretta il 18 settembre 2025, dalle 09:00 alle 17:30 (CEST). Unisciti a noi per un evento che promette di essere illuminante!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

La Casa dei Sogni: Un Rifugio tra Natura e Architettura Emozionante

La Casa dei Sogni: Un Rifugio tra Natura e Architettura Emozionante

Blog

Immaginate una casa che non è solo un luogo dove vivere, ma un rifugio che abbraccia la natura e racconta una storia. A circa 160 chilometri da Manhattan, tra le dolci colline della contea di Columbia, sorge la Ridge House, un capolavoro firmato dallo studio Worrell Yeung. Qui, l'architettura non è un semplice involucro, ma un dialogo profondo tra uomo e ambiente, una sinfonia di materiali e forme...

Vedi Categoria

La Ridge House è un sogno realizzato per una giovane famiglia, un luogo che cattura l'essenza del paesaggio circostante. Con una vista mozzafiato sulle Catskill Mountains e sul Taconic Range, questa residenza si sviluppa su un vasto terreno di 88 acri, suddiviso in due volumi distinti: l'abitazione principale e 'The Barn', un annesso che funge da fienile. Entrambi i volumi, pur nella loro diversità, si integrano con il paesaggio circostante, riflettendo la morfologia del sito attraverso l'uso di materiali sobri e naturali.

Il cuore della casa è un open space che unisce cucina, sala da pranzo e living, un ambiente a doppia altezza che invita la luce a danzare al suo interno. Le vetrate a tutta altezza, che si ergono per 9 metri, non solo illuminano gli spazi, ma creano una connessione diretta con il mondo esterno, permettendo di vivere il paesaggio in ogni momento della giornata. Ogni dettaglio, dall'isola della cucina al camino in cemento, è progettato per esaltare l'esperienza sensoriale e il comfort.

Ma non è solo la bellezza visiva a colpire. La Ridge House è un esempio di architettura che 'respira' con il paesaggio, una dichiarazione d'intenti che utilizza materiali grezzi e non trattati, come il metallo ondulato e il cemento a vista, per evolvere nel tempo e adattarsi agli agenti atmosferici. Ogni elemento diventa un sensore silenzioso, capace di misurare il passaggio delle stagioni e il mutare della luce.

In questo contesto di pura poesia architettonica, la suite padronale si distingue per la sua intimità. Con una grande vasca da bagno affacciata su una vista incantevole, ogni momento trascorso qui diventa un'esperienza di contemplazione e tranquillità. E per gli ospiti, 'The Barn' offre un'accogliente bunkhouse, dove la luce naturale e il paesaggio continuano a essere protagonisti.

La Ridge House non è solo una casa; è un rifugio emotivo, un luogo dove l'arte del paesaggio e l'architettura si intrecciano per creare un'esperienza di vita unica. Come afferma Max Worrell, co-fondatore dello studio, l'obiettivo era tradurre il paesaggio in un'esperienza architettonica autentica, e questa casa ne è la prova tangibile.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a Melbourne

Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a Melbourne

Blog

Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a MelbourneIn un angolo vivace del quartiere Brunswick West a Melbourne, l'architetto australiano Jos Tan ha realizzato Melville, una casa compatta che si integra perfettamente con le costruzioni circostanti grazie alla sua forma semplice e alle pareti di mattoni chiari. Con una superficie di soli 90 metri quadrati, questa a...

Vedi Categoria

Tan, fondatore dello studio Tan Architecture, ha colto l'occasione per celebrare la vita di città, creando aperture alte e strette che garantiscono un equilibrio tra privacy e connessione con l'ambiente urbano. "Questo sito presentava un'opportunità unica per costruire una casa che interagisse direttamente con il marciapiede," ha dichiarato Tan, evidenziando l'importanza dell'interazione faccia a faccia tra i residenti e i passanti.

L'architettura di Melville è stata progettata per rispondere a una modifica del livello terreno di 1,2 metri, che ha permesso di elevare il piano terra e di sostituire un vecchio accesso per veicoli con un nuovo marciapiede. All'entrata, un corridoio metallico conduce a un garage per biciclette, mentre all'interno, una breve scala porta alle aree abitative, divise in una zona pubblica, rivolta verso la strada, e una zona privata che si affaccia su un giardino posteriore.

La disposizione degli spazi è stata studiata per massimizzare la funzionalità: il soggiorno si trova nella parte anteriore della casa, mentre la cucina e la sala da pranzo si affacciano sul patio del giardino, grazie a una porta scorrevole in vetro che apre l'ambiente verso l'esterno. Al primo piano si trovano le camere per i bambini e uno studio, mentre la camera matrimoniale è collocata in un volume metallico al secondo piano, con accesso a un deck privato.

Per garantire la privacy degli abitanti, Tan ha progettato finestre che limitano la visibilità diretta dalla strada, conservando al contempo una connessione visiva con l'ambiente circostante. L'uso di vetri doppi spessi e rivestimenti in mattoni contribuisce a ridurre il rumore del traffico, creando un rifugio sereno in un contesto urbano vivace.

Gli interni di Melville sono caratterizzati da un design minimalista, con pareti bianche e pavimenti realizzati in legno recuperato, riflettendo un'estetica sobria e contemporanea. Questa casa non è solo un'abitazione, ma un esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze della vita urbana, creando spazi che incoraggiano interazioni sociali e un senso di comunità.

Con Melville, Jos Tan dimostra che è possibile costruire in modo intelligente e responsabile, celebrando la vita di città e contribuendo a un ambiente urbano più coeso e interattivo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Innovazione Sismica: Scopri il Potenziale del Sistema NPS®

Innovazione Sismica: Scopri il Potenziale del Sistema NPS®

Blog

Innovazione Sismica: Scopri il Potenziale del Sistema NPS® Il Sistema NPS® rappresenta una svolta significativa nel campo delle costruzioni sismiche. Progettato per garantire maggiore sicurezza e durabilità, questo innovativo sistema a telaio misto acciaio-calcestruzzo è stato sviluppato per rispondere alle esigenze di edifici in zone ad alta sismicità.

Vedi Categoria

Durante il World Conference on Earthquake Engineering (WCEE) 2024, Tecnostrutture presenterà un intervento che mette in luce i vantaggi del Sistema NPS®, frutto di un lavoro di ricerca collaborativa con l’Università di Washington.

Vantaggi del Sistema NPS®

  • Velocità di realizzazione: La prefabbricazione dei componenti consente una costruzione più rapida.
  • Miglioramento della sicurezza: Riduce i rischi in cantiere durante le fasi di costruzione.
  • Durabilità: Strutture progettate per resistere nel tempo, anche in caso di eventi sismici.

Il telaio strutturale NPS®, composto da colonne saldate in acciaio e travi autoportanti, offre prestazioni superiori rispetto ai tradizionali telai in calcestruzzo armato. Con il suo design innovativo, il Sistema NPS® permette una migliore dissipazione dell'energia in caso di sollecitazioni sismiche, garantendo un'elevata resistenza e duttilità.

Progettazione e Applicazioni

Il Sistema NPS® si presta a molteplici applicazioni, inclusi edifici strategici come ospedali e strutture direzionali. La progettazione avviene attraverso un approccio integrato che include l'uso di tecnologie di calcolo avanzate e metodologie BIM.

Grazie alla sua capacità di raggiungere elevati standard di prestazione sismica, il Sistema NPS® si propone come una soluzione ideale per chi cerca un'alternativa alle tradizionali costruzioni in calcestruzzo armato. Con il giusto approccio progettuale, è possibile superare le performance richieste dalle normative vigenti.

In conclusione, il Sistema NPS® non è solo un'innovazione tecnica, ma una risposta concreta alle sfide del futuro nella progettazione di edifici sicuri e sostenibili.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.tecnostrutture.eu.

Un Clubhouse Circolare: Il Rifugio di Pietra che Abbraccia la Natura

Un Clubhouse Circolare: Il Rifugio di Pietra che Abbraccia la Natura

Blog

Nel cuore di un paesaggio semi-desertico, dove le acacie danzano al vento e i yuccas si ergono come sentinelle silenziose, sorge un clubhouse che sfida le convenzioni: La Pedrera. Progettato dallo studio Taller Ezequiel Aguilar Martínez, questo gioiello architettonico è situato nelle colline del Complesso Cola de Lagarto, a pochi passi da Atlixco, Puebla, a due ore da Città del Messico.

Vedi Categoria

Con un design circolare che si fonde armoniosamente con l'ambiente, il clubhouse si erge come un abbraccio progettato per accogliere. La sua forma, che si apre verso un panorama mozzafiato che abbraccia i campi da golf e i vulcani Popocatépetl e Iztaccíhuatl, ricorda la semplicità e l'efficacia di un cerchio perfetto, un simbolo di unione e continuità.

La struttura, parzialmente interrata per rispettare la pendenza naturale del terreno, è realizzata con materiali che raccontano una storia di fusione: pietra locale, legno e calcestruzzo si intrecciano in un linguaggio architettonico che non solo è visivo, ma anche tattile. Le pareti di pietra curvata sorgono dalla collina come se fossero sempre state lì, mentre il tetto piatto funge da terrazza panoramica, un luogo dove il cielo e la terra si incontrano.

Al centro, una piscina riflettente cattura la luce del sole e la restituisce, creando un cuore pulsante che filtra la vita del clubhouse. Gli spazi interni si aprono e chiudono attraverso porte di legno rotanti, permettendo a ogni ambiente di adattarsi alle esigenze degli ospiti, come un abito che si adatta alla forma del corpo.

L'architetto Ezequiel Aguilar Martínez ha concepito questo luogo non solo come un edificio, ma come un'esperienza, un rifugio dove il tempo sembra rallentare e dove ogni dettaglio è pensato per favorire la connessione con la natura circostante. La Pedrera non è solo un clubhouse; è un invito a vivere, a respirare, a sentirsi parte di un tutto più grande.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Marmomac 2025: Design e Innovazione con la Pietra Naturale

Marmomac 2025: Design e Innovazione con la Pietra Naturale

Blog

Marmomac 2025: Design e Innovazione con la Pietra NaturaleFino al 26 settembre 2025, Marmomac trasforma Verona in un palcoscenico di innovazione e creatività. Con oltre 1.400 aziende espositrici, l'evento non celebra solo la pietra come materiale da costruzione, ma come fonte di espressione artistica e design moderno.

Vedi Categoria

Una delle novità più affascinanti è rappresentata dagli abiti in polvere di marmo, leggeri e sostenibili, creati dalla start-up textile-tech Fili Pari, che propone alternative vegane alle pelli tradizionali. Accanto a questo, il contrabbasso in Labradorite Volga Blu, realizzato dall'azienda ucraina Golovinski, dimostra l'abilità nella lavorazione della pietra naturale, accompagnato da spartiti musicali che mostrano il connubio tra arte e musica.

Negli spazi espositivi, i visitatori possono assistere a dimostrazioni pratiche sull'uso di strumenti tradizionali e macchinari avanzati per la lavorazione della pietra. Inoltre, il cuore pulsante dell'evento è rappresentato dal The Plus Theatre, un'area dedicata alla ricerca artistica, che quest'anno celebra il centenario della visione utopica di Le Corbusier.

Il progetto, curato dall'architetto Giorgio Canale, mira a mettere in evidenza l'uso responsabile e sostenibile delle pietre naturali, un tema ribadito da Carlo Trevisani, designer di ADI. Le esposizioni non solo mostrano il design contemporaneo, ma pongono anche l'accento sulla responsabilità ecologica e sociale legata all'industria della pietra.

Tra le installazioni più suggestive, Metamorphosis combina acciaio e marmo dolomitico per creare una foresta incantata, un'opera che unisce tecnologia e artigianato. Questa mostra è curata da Giuseppe Fallacara ed è un chiaro esempio di come l'innovazione possa trasformare la percezione della pietra naturale.

In sintesi, Marmomac 2025 si propone non solo come vetrina della pietra naturale, ma come un incubatore di idee, dove il design e la tecnologia si fondono per creare nuove frontiere nell'architettura e nell'arte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Il Padiglione a Forma di Guscio: Un Viaggio tra Natura e Innovazione all'Expo 2025 di Osaka

Il Padiglione a Forma di Guscio: Un Viaggio tra Natura e Innovazione all'Expo 2025 di Osaka

Blog

Nel cuore dell'Expo 2025 di Osaka, un'architettura straordinaria emerge dalle onde del tempo: il Pasona Natureverse Pavilion, creato dallo studio locale The Design Labo. Ispirato alla spirale di un guscio di ammonite, questo padiglione non è solo un'opera d'arte architettonica, ma un simbolo di vita e connessione tra uomo e natura.

Vedi Categoria

Con una larghezza di 43 metri, la struttura principale è realizzata con una rete di acciaio e una membrana sintetica bianca, progettata per essere facilmente smontabile. Ma ciò che la rende speciale è la sua forma avvolgente, che riflette la continuità della vita, un concetto chiave nel tema dell'Expo: "Progettare la società futura per le nostre vite".

All'interno, il padiglione è suddiviso in tre zone tematiche: Storia della Vita, Corpo e Mente / Legami. Qui, i visitatori possono immergersi in esperienze interattive e digitali, da sculture a forma di albero che raccontano la storia dell'evoluzione a un cuore coltivato in laboratorio, frutto di biomateriali e bioingegneria.

Il percorso di visita è concepito in spirale, permettendo un'esperienza fluida e coinvolgente, mentre la sua altezza interna raggiunge i 16 metri, creando un senso di grandiosità. Alla sera, il padiglione si illumina di luci colorate, trasformando il suo guscio in un'opera d'arte luminosa che incanta i visitatori.

Ma il Pasona Natureverse Pavilion non è solo un luogo di esposizione: dopo l'Expo, sarà trasferito sull'Isola di Awaji per diventare un centro culturale. Un simbolo di resilienza e innovazione, questo padiglione ci ricorda che l'architettura può essere una forza di connessione tra il mondo naturale e le aspirazioni umane.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

L'architettura che abbraccia la luce: l'Aeroporto Internazionale Techo di Phnom Penh

L'architettura che abbraccia la luce: l'Aeroporto Internazionale Techo di Phnom Penh

Blog

Nel cuore pulsante della Cambogia, l'Aeroporto Internazionale Techo si erge come un monumento alla modernità e alla tradizione. Progettato dallo studio britannico Foster + Partners, questo aeroporto non è solo un luogo di transito, ma un'esperienza che celebra la cultura cambogiana e la bellezza della luce naturale. La sua struttura a volta, avvolta da un elegante rivestimento in lattice, filtra i...

Vedi Categoria

La progettazione dell'aeroporto tiene conto del clima tropicale locale, con un tetto che si espande in un abbraccio di acciaio e vetro, in grado di evocare le maestose architetture dei palazzi e dei templi cambogiani. Ogni elemento architettonico è pensato per riflettere l'identità culturale del paese, mentre il design modulare permette una facile navigazione anche nei momenti di maggiore affluenza.

Le colonne in acciaio che sostengono il soffitto modulare si trasformano in un invito a scoprire ulteriormente, con spazi interni che ospitano piante e sculture artigianali, tra cui un'imponente statua di Buddha in bronzo. La fusione di materiali caldi e accoglienti garantisce un comfort senza pari, mentre l'illuminazione notturna crea un'atmosfera di serenità, avvolgendo i passeggeri in un abbraccio luminoso.

Foster + Partners non ha solo creato un aeroporto, ma ha dato vita a un nuovo gateway per la Cambogia, un simbolo di sostenibilità e connessione con il mondo esterno. Con piani per una stazione ferroviaria ad alta velocità e un parco pubblico che circonda la struttura, il progetto si inserisce in una visione più ampia di sviluppo urbano e culturale, trasformando l'esperienza di viaggio per milioni di visitatori ogni anno.

Insomma, l'Aeroporto Internazionale Techo è molto più di un semplice scalo. È un viaggio nell'anima della Cambogia, un canto di celebrazione della vita, della cultura e della luce. Un luogo dove ogni arrivo e ogni partenza sono accompagnati dalla promessa di nuove scoperte.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Pietrasanta e il Rinascimento: Un Viaggio tra Arte e Identità

Pietrasanta e il Rinascimento: Un Viaggio tra Arte e Identità

Blog

In un angolo incantato della Versilia, dove il mare incontra le montagne, si erge Pietrasanta, un luogo dove la bellezza si mescola all'arte, e l'identità si riflette nel lavoro degli artigiani. Qui, l'architetto Tiziano Lera, figura di spicco nel panorama dell'eco-progettazione, ci guida attraverso una narrazione che è insieme un inno e un appello. "Questo posto ha una magia unica", afferma con f...

Vedi Categoria

Lera non è solo un architetto; è un custode della cultura e della tradizione. Cresciuto nella fonderia di famiglia, ha imparato fin da giovane a vedere la bellezza nel bronzo, nel mosaico, nei materiali che raccontano storie. La sua visione va oltre il semplice progettare: è un percorso di riscoperta, un invito ai giovani a riconnettersi con le proprie radici. "Il Rinascimento deve essere un percorso continuo", sottolinea, sottolineando l'importanza dell'educazione e della consapevolezza nei confronti delle ricchezze locali.

La Via dell'Arte, da lui concepita, è un simbolo di questo impegno. Un tracciato che si snoda tra Pietrasanta e Montignoso, un cammino che non è solo fisico, ma anche spirituale, in cui ogni passo è un richiamo a valorizzare il patrimonio artistico e culturale. Le università americane guardano a questo progetto come a un modello, una fusione di arte, bellezza e sacralità.

Tuttavia, Lera esprime preoccupazioni: la Versilia sta perdendo il suo dialogo interno. Forte dei Marmi e Pietrasanta, pur essendo vicine, sembrano sfilacciarsi, come se avessero dimenticato il legame che le unisce. "I grandi artisti che vengono qui non si preoccupano dei confini; sono attratti dalla magia di questo territorio". È un richiamo a ristabilire le connessioni, a far fiorire un dialogo che nutra l'arte e gli artisti.

Il futuro di Pietrasanta, secondo Lera, dipende dai giovani. "Dobbiamo coltivare il Rinascimento nelle scuole", afferma, suggerendo che l'educazione artistica non è solo un'opzione, ma una necessità. Ogni studente dovrebbe avere l'opportunità di conoscere e apprezzare le bellezze che rendono il nostro territorio unico al mondo. L'arte è un patrimonio, un benessere socio-economico che va preservato, un equilibrio magico da mantenere.

In un mondo che cambia rapidamente, l'architetto Lera ci ricorda che la bellezza è un valore da difendere. E così, in questo viaggio tra arte e identità, Pietrasanta continua a brillare, invitandoci a scoprire la sua magia e a diventare parte di una storia che è, e sempre sarà, un percorso di rinascita.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Modernismo Gotico: Perché gli Edifici più Spaventosi Sono Fatti di Vetro e Acciaio

Modernismo Gotico: Perché gli Edifici più Spaventosi Sono Fatti di Vetro e Acciaio

Blog

Chiudi gli occhi e immagina una casa infestata. Probabilmente, l'immagine che ti si presenta è quella di una dimora oscura, abbarbicata su una collina, protetta da un cancello di ferro battuto. Ma non così sicura, perché la porta scricchiola nel vento, invitando gli spiriti a entrare. Architettonicamente, questa casa ha tratti gotici vittoriani: tetti ripidi adornati da aggetti elaborati, gargolle...

Vedi Categoria

Nei racconti di Poe, come in "La caduta della casa di Usher", la dimora è descritta con finestre lunghe e strette, che lasciano entrare solo deboli raggi di luce attraverso pesanti vetri a graticcio. Questi elementi di architettura gotica, insieme allo stato di degrado della casa, evocano un'impressione di profonda malinconia, un'ombra che si insinua nell'anima del narratore, paragonata a un sogno opiaceo.

Ma, con l'avvento del modernismo del XX secolo, molti architetti hanno cercato di esorcizzare queste ombre. Usando materiali industriali come vetro, acciaio e cemento, il loro obiettivo era creare edifici per una nuova era: strutture pulite e luminose, prive di angoli nascosti dove possano annidarsi i fantasmi. Si percepisce questa ambizione nelle parole di Gropius, il quale desiderava costruire "l'edificio puramente organico", libero da qualsiasi decorazione ingannevole. Le loro opere sembravano un tentativo di liberarsi da un passato opprimente.

Tuttavia, cosa succede quando si cerca di fuggire dal proprio passato? La tragedia greca, come insegna Aristotele, ci avverte che l'hubris è presente proprio in questo tentativo. Adorno e Horkheimer, nel loro saggio "Dialettica dell'Illuminismo", mettono in luce che il tentativo di raggiungere l'Illuminismo, un'utopia di libertà razionale, ha fallito poiché non si è mai affrontato il vero nucleo delle ingiustizie. Queste radici, affermano, si annidano nelle profondità oscure della psiche umana.

Il Farnsworth House di Mies van der Rohe, privo di angoli bui, è un simbolo di questa purezza architettonica. Ma potrebbe un luogo così essere infestato? La risposta è complessa. In un'epoca in cui il modernismo sembra più spettrale che mai, edifici come il Palazzo delle Nazioni Unite a New York, progettato da Oscar Niemeyer e Le Corbusier, diventano simboli di una cooperazione internazionale illuminata, ma non priva di fantasmi del passato.

Edifici modernisti, come dimostrato da film horror degli anni '70, sono scelte ricorrenti per rappresentare atmosfere inquietanti. La critica Owen Hatherley ha messo in evidenza come film come "Candyman" abbiano utilizzato l'architettura modernista come sfondo per esplorare le disuguaglianze sociali. La storia di Helen Lyle, intrappolata tra due realtà architettoniche, mette in risalto come l'architettura non possa superare le barriere economiche e razziali. E in quel divario tra sogno e realtà, ecco che si annidano i fantasmi.

Prendiamo ad esempio le famose Sanzhi UFO Houses in Taiwan, una testimonianza di come il modernismo possa apparire 'infestato'. Abbandonate e trascurate, queste strutture avrebbero dovuto essere un resort, ma la loro storia è intrisa di mistero e di leggende. Così, il modernismo, con la sua promessa di un futuro migliore, si rivela spesso un campo di battaglia tra speranza e disillusione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su architizer.com.

Il Louvre e la Magia della Videoarte: Un Nuovo Capitolo con Mohamed Bourouissa

Il Louvre e la Magia della Videoarte: Un Nuovo Capitolo con Mohamed Bourouissa

Blog

In un angolo di Parigi, dove l'arte si fonde con la storia, il Louvre ha deciso di aprire le sue porte a una nuova dimensione: quella della videoarte. Per la prima volta, il museo più famoso del mondo accoglie un'opera di questo genere nella sua collezione permanente. Stiamo parlando di Les 4 temps dell'artista franco-algerino Mohamed Bourouissa, un viaggio visivo che esplora la bellezza dei Giard...

Vedi Categoria

Questo progetto rappresenta non solo un'innovazione per il Louvre, tradizionalmente legato alle arti figurative, ma anche un dialogo profondo con il passato e il presente. Les 4 temps, visibile nella Salle de la Chapelle dal 22 ottobre 2025 al 19 gennaio 2026, ci invita a riflettere su come l'arte possa raccontare storie di vita e di luoghi, intrecciando la narrazione con la realtà urbana e le esperienze personali dell'artista.

La collaborazione tra il Louvre e Bourouissa è iniziata nel 2024, attraverso un progetto innovativo che ha visto l'artista gestire l'account Instagram del museo. Ogni settimana, ha condiviso un video che catturava l'essenza dei giardini, trasformando la quotidianità in poesia visiva. Questo dialogo ha dato vita a un'opera autonoma, in cui la colonna sonora è stata creata registrando le vibrazioni delle piante, un'armonia che si fonde con il battito della città.

Mohamed Bourouissa, nato a Blida nel 1978 e oggi una delle voci più promettenti dell'arte contemporanea, utilizza la sua arte per esplorare temi complessi come l'identità, la memoria collettiva e la periferia. Le sue opere, che hanno trovato spazio in prestigiose istituzioni come il Palais de Tokyo e il Centre Pompidou, sono un invito a riflettere sulla nostra esistenza e sulla società che ci circonda.

Questa nuova acquisizione segna un passo significativo nella storia del Louvre, aprendo la strada a un futuro in cui l'arte contemporanea e quella classica possono coesistere e dialogare, arricchendo l'esperienza del visitatore e celebrando la creatività in tutte le sue forme.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

SENSE Biopatch: il dispositivo indossabile che protegge i lavoratori dal calore

SENSE Biopatch: il dispositivo indossabile che protegge i lavoratori dal calore

Blog

Nel caldo torrido dell'estate, dove il sudore si mescola alla fatica, un'illuminazione ha preso forma. Roxana Chicas, con la sua esperienza da infermiera e il suo spirito innovativo, ha creato il SENSE Biopatch, un dispositivo indossabile concepito per i lavoratori all'aperto. Questo biopatch, una fusione armoniosa di tecnologia e umanità, si applica al petto e diventa un compagno silenzioso, capa...

Vedi Categoria

La geniale invenzione di Chicas non si limita a una semplice raccolta di dati: grazie all'intelligenza artificiale, il dispositivo analizza in tempo reale le informazioni, identificando segnali di sovraccarico termico. “Volevamo creare qualcosa di facile da indossare, che i lavoratori potessero dimenticare di avere addosso”, ha dichiarato Chicas, sottolineando l'importanza di un design che non disturbi, ma che al contempo protegga.

Questo biopatch non è solo un dispositivo tecnologico, ma un gesto d'amore verso coloro che, con il sudore della fronte, sostengono la nostra società. Cresciuta ascoltando le storie di fatica del padre, Chicas ha sentito il dovere di rispondere a una chiamata, quella di garantire la sicurezza di chi lavora in condizioni estreme. “Essere bilingue e biculturale mi ha permesso di colmare un divario”, riflette, “ma ho capito che era necessario avere una comprensione più profonda delle condizioni mediche e dei piani di trattamento”.

Il biopatch SENSE è il risultato di un attento studio condotto su 178 lavoratori agricoli, i cui feedback hanno guidato la progettazione di un dispositivo che non solo monitora, ma coinvolge attivamente gli utenti. In questo mondo frenetico, dove il caldo può diventare un nemico silenzioso, Chicas e il suo team hanno creato una soluzione che promette di fare la differenza, migliorando la qualità della vita di chi lavora all'aperto. Il SENSE Biopatch è più di un semplice dispositivo: è una promessa di salute, sicurezza e dignità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Overlap House: Un Nuovo Concetto di Architettura Residenziale e Ufficio

Overlap House: Un Nuovo Concetto di Architettura Residenziale e Ufficio

Blog

Overlap House: Un Nuovo Concetto di Architettura Residenziale e UfficioIspirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

Vedi Categoria

Situata in Giappone, l'Overlap House progettata dallo studio Sugurufukuda rappresenta una straordinaria fusione tra spazi residenziali e lavorativi. Con una superficie di 74 m², completata nel 2025, questa abitazione sfida le convenzioni architettoniche standard, proponendo un design che supera i confini tradizionali.

Una delle caratteristiche più affascinanti di questa casa è l'assenza di pareti divisorie che segregano le funzioni. Invece, gli spazi sono organizzati in modo tale da sovrapporre i confini, creando un ambiente che si estende oltre l'ordinario. Il piano semplice, suddiviso in quattro sezioni, potrebbe apparire come una serie di stanze identiche allineate, ma le connessioni tra gli ambienti e la disposizione delle aperture impediscono una visione completa dell'intero spazio.

Questa progettazione non solo ottimizza l'uso dello spazio ma incoraggia anche una fluidità tra le diverse aree della casa e dell'ufficio, promuovendo un'interazione continua tra le attività quotidiane.

Fotografie: Yurika Kono, Kenya Chiba

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a Bergamo

ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a Bergamo

Blog

ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a BergamoInaugurato a novembre 2024, ChorusLife rappresenta una delle più significative iniziative di rigenerazione urbana in Italia. Situato in una ex area industriale a Bergamo, questo nuovo quartiere è progettato dall'architetto Joseph di Pasquale e nasce dalla visione del Cavaliere Domenico Bosatelli. Il progetto si distingue per la sua capacità di in...

Vedi Categoria

Un Modello di Smart District

ChorusLife è concepito come un laboratorio urbano, mirato a promuovere la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il distretto offre diverse opzioni abitative, tra cui il primo residence in città in formula build-to-rent e un hotel quattro stelle superior del marchio Radisson. Con oltre 10.000 metri quadrati dedicati a negozi e ristorazione, ogni spazio è progettato per favorire la vita di comunità.

La Luce come Elemento di Continuità

Uno degli aspetti più innovativi di ChorusLife è l'illuminazione, curata da PERFORMANCE iN LIGHTING | Powered by GEWISS. La luce non è solo funzionale, ma diventa parte dell'identità del quartiere. Attraverso un sistema di illuminazione intelligente, si garantisce sicurezza e qualità dell'esperienza urbana, rendendo il distretto un luogo accogliente e vivibile.

Un Ecosistema Tecnologico Integrato

ChorusLife non si limita all'illuminazione: integra anche soluzioni avanzate per la distribuzione dell'energia e la mobilità elettrica, con numerose colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Questo approccio rende il distretto un microcosmo autosufficiente, contribuendo a una riduzione dell'impatto ambientale.

Un Nuovo Modo di Costruire la Città

Il progetto di ChorusLife dimostra come l'intervento privato possa giocare un ruolo chiave nella costruzione della città, guidato da una visione integrata e inclusiva. In questo contesto, la luce diventa un fattore determinante per l'identità urbana e la sostenibilità, contribuendo a stabilire un nuovo modello di smart district replicabile in altre aree.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Scopri i Progetti Incredibili: Le Nomination dei Dezeen Awards 2025

Scopri i Progetti Incredibili: Le Nomination dei Dezeen Awards 2025

Blog

Questa settimana, il mondo del design e dell'architettura si è fermato per contemplare le nomination dei Dezeen Awards 2025, un momento di celebrazione dei progetti che stanno plasmando il nostro futuro. Tra le opere in lizza, emerge la House for Julia, un hospice per bambini che si presenta come un moderno santuario, un capolavoro firmato dallo studio Čtyřstěn Architekti.

Vedi Categoria

Martedì, la shortlist degli interni ha svelato il lavoro dello studio spagnolo Isern Serra, che ha progettato un’agenzia di moda a Barcellona, un progetto che fonde eleganza e funzionalità. Mercoledì, è stata la volta del design, con la collezione di articoli per la casa di Hermès, presentata durante la settimana del design a Milano, che ha catturato l'immaginazione di molti.

Il tema della sostenibilità è stato al centro delle discussioni giovedì, con la presentazione di opere come il più grande edificio in legno massiccio della Finlandia, un esempio di come l’architettura può rispondere alle sfide ambientali contemporanee. Infine, venerdì ha visto l'annuncio dei Designers of the Year, con nomi prestigiosi come Kéré Architecture e Iris van Herpen, che continuano a ridefinire i confini del design.

In un contesto di cambiamenti, anche i giganti della tecnologia si evolvono: Microsoft ha presentato il restyling dei suoi loghi, un segno di come l'intelligenza artificiale stia influenzando il design e lo sviluppo dei prodotti. E mentre il mondo architettonico piange la perdita di figure iconiche come Nicholas Grimshaw, la riflessione sulla loro eredità ci invita a considerare cosa significa davvero progettare per il futuro.

Con la conclusione della settimana, non possiamo fare a meno di meravigliarci di quanto il design possa ispirare e trasformare. Segui le nostre pubblicazioni per rimanere aggiornato su queste e altre storie che plasmano il nostro mondo.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Scopri le 5 Mostre Imperdibili di Milano ad Ottobre: Arte e Cultura in Evoluzione

Scopri le 5 Mostre Imperdibili di Milano ad Ottobre: Arte e Cultura in Evoluzione

Blog

Milano, un crocevia di emozioni e suggestioni, si prepara ad accogliere il mese di ottobre con un bouquet di mostre che incantano e ispirano. In questo mese, la città si trasforma in un palcoscenico d'arte, dove il passato e il presente si intrecciano in un dialogo vibrante. Ecco quindi cinque mostre che non puoi assolutamente perdere.

Vedi Categoria

1. Re Giorgio
Dal 24 settembre all'11 gennaio, la Pinacoteca di Brera ospita ‘Milano, per amore’, un tributo al genio di Giorgio Armani. Un percorso che si snoda tra oltre centoventi abiti, veri e propri simboli di una cultura contemporanea che si riflette nella sua eleganza. Qui, dove l'arte e la moda si fondono, Armani ha tracciato il suo sentiero creativo, celebrato anche dall'Accademia di Belle Arti nel 1993.

2. Andrea Appiani
Milano rende omaggio a uno dei suoi artisti più illustri. Questa mostra segna il ritorno di Andrea Appiani, il ‘primo pittore’ del Regno d’Italia napoleonico. Attraverso opere provenienti da collezioni prestigiose, il visitatore potrà immergersi nel mondo neoclassico e nella raffinata arte di un maestro che ha segnato un'epoca.

3. M.C. Escher
Dopo un'assenza di dieci anni, il MUDEC riporta a Milano l'affascinante mondo di Maurits Cornelis Escher. Con 90 opere che spaziano da incisioni a litografie, la mostra esplora l'evoluzione artistica di Escher, unendo arte e matematica in un linguaggio visivo unico che ha sfidato le leggi della percezione.

4. Dorothea Lange
Fino al 19 ottobre, il racconto visivo di Dorothea Lange ci trasporta negli anni Trenta e Quaranta, un periodo di crisi e cambiamento. Le sue fotografie testimoniano la lotta degli agricoltori americani durante il Dust Bowl, rendendo palpabile il dramma umano attraverso l'obiettivo di una donna che ha saputo raccontare la verità.

5. Un altro sguardo
Fino al 12 ottobre, il FAI presenta una mostra che sfida le convenzioni, affiancando opere contemporanee a quelle della collezione Panza. Un’occasione per esplorare l’esistenza e la passione di artisti come Mario Schifano e Anselm Kiefer, creando un dialogo tra stili e visioni diverse.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa Giapponese

KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa Giapponese

Blog

KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa GiapponeseIl progetto KOKUYO DIG, realizzato in collaborazione con DDAA, si distingue come un esempio eccellente di architettura educativa a Minato City, Giappone. Completato nel 2024, questo spazio innovativo di 494 m² rappresenta un punto di riferimento per il design contemporaneo.

Vedi Categoria

La visione architettonica di KOKUYO e DDAA si basa sull'idea che l'apprendimento trasforma la nostra percezione del mondo, stimolando curiosità e nuove domande. Questo processo di scoperta è fondamentale per arricchire la vita e dare forma al nostro ambiente attraverso le esperienze accumulate delle generazioni passate.

Il team di progettazione, composto da professionisti come Daisuke Motogi, Taiki Nakamura e Yui Yokoi, ha lavorato in sinergia con Nomura Real Estate Partner e TANKVi per creare un ambiente che non solo soddisfa le esigenze educative, ma promuove anche l'interazione sociale e la creatività.

La realizzazione del progetto ha incluso un design degli interni curato da KOKUYO, che ha integrato elementi di sostenibilità e tecnologie moderne. L'illuminazione è stata progettata da SHOKKI, mentre il design del paesaggio è stato affidato a Oryza, contribuendo a un ambiente armonioso e stimolante.

Questo progetto è una testimonianza di come l'architettura possa influenzare positivamente l'apprendimento e la crescita personale.

Scopri di più su questo straordinario progetto su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Tracce di Luce: Un Viaggio nel Golf Indoor di Taichung

Tracce di Luce: Un Viaggio nel Golf Indoor di Taichung

Blog

Nel cuore pulsante di Taichung, dove l'urbanizzazione si intreccia con la ricerca di spazi di svago e relax, sorge il Traces of Light Indoor Golf Course. Progettato dallo studio Degree Design, questo spazio non è solo un campo da golf, ma un'esperienza immersiva in cui la luce diventa protagonista, tracciando percorsi invisibili che guidano il visitatore attraverso un viaggio sensoriale unico.

Vedi Categoria

Appena varcata la soglia, si viene accolti da un abbraccio di illuminazione che danza tra le pareti, creando un'atmosfera di calore e accoglienza. Qui, la luce non è mera illuminazione; è un linguaggio che comunica, un arco disegnato nell'aria che invita a fermarsi, a osservare e a riflettere. Ogni angolo è pensato con cura, ogni raggio di sole filtrato attraverso le aperture è un richiamo a scoprire l’ordine e il ritmo di questo spazio.

Con una superficie di 161 m², il campo da golf indoor si trasforma in un palcoscenico dove il design incontra la funzionalità. Gli architetti, guidati da Tseng Chih-Hao, hanno saputo catturare l'essenza del gioco, rendendolo accessibile a tutti, dai professionisti ai neofiti. La disposizione degli spazi è studiata per favorire un flusso naturale, dove il golf non è solo un'attività, ma un momento di condivisione e divertimento.

La scelta dei materiali e delle finiture riflette un impegno verso la sostenibilità, con soluzioni innovative che riducono l'impatto ambientale e promuovono un uso responsabile delle risorse. Ogni elemento del design è una dichiarazione di intenti, un passo verso un'architettura consapevole e rispettosa dell'ambiente.

Ma Traces of Light è più di un semplice progetto architettonico; è un'opera d'arte che invita a vivere il golf in una nuova dimensione, dove ogni colpo è accompagnato da un gioco di luci e ombre che arricchisce l'esperienza. È un luogo dove il tempo sembra fermarsi, permettendo di immergersi completamente nel momento presente.

In questo angolo di Taiwan, il golf indoor si trasforma in una celebrazione della luce e della creatività, un esempio lampante di come l'architettura possa ispirare e trasformare la nostra percezione dello spazio.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Selezionati i Progetti di Architettura e Design per i Dezeen Awards China 2025

Selezionati i Progetti di Architettura e Design per i Dezeen Awards China 2025

Blog

Nel vasto orizzonte dell'architettura contemporanea, una nuova luce si accende: i Dezeen Awards China 2025 hanno svelato i progetti in lizza, una selezione di meraviglie che abbracciano l'innovazione e la creatività. Tra i finalisti, una pavilion marittimo sull'isola remota di Chaishan si staglia come un simbolo di unione tra uomo e natura, mentre un centro culturale a Guangzhou, riparato da tetti...

Vedi Categoria

In totale, 120 opere provenienti da 30 città diverse si contendono il prestigioso riconoscimento in 23 categorie, spaziando dall'architettura agli interni, fino al design. I nomi dei protagonisti sono illustri: Foster + Partners, Studio Link-Arc, Atelier Xi e molti altri, tutti pronti a stupire con le loro visioni audaci. La selezione è stata curata da una giuria di esperti, tra cui architetti di fama internazionale come Ziyu Zhuang e Patrik Schumacher, affiancati da designer d’interni e curatori.

Ma non è solo una competizione; è un viaggio attraverso l'immaginario, dove ogni progetto racconta una storia unica. Dalla Casa della Luce di LQS Architects a Shanghai, all'incantevole Ginkgo Valley Treehouse di Moguang Studio, ogni creazione invita a esplorare nuove dimensioni del vivere e del progettare. I vincitori saranno rivelati dal vivo durante una serata di gala a Shanghai, un evento che promette di essere un trionfo di eleganza e innovazione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Il Libro delle Opere: Un Viaggio nell'Arte di Michele De Lucchi

Il Libro delle Opere: Un Viaggio nell'Arte di Michele De Lucchi

Blog

Nel silenzio di un atelier, tra pennelli e tele, si cela un universo di storie e colori: questo è il Libro delle Opere, un inno all'arte concepito da Michele De Lucchi. Immaginate, se volete, un registro meticoloso dove ogni pagina è un battito di cuore, un respiro di creatività che si fonde con la vita quotidiana. Qui, l’artista non solo annota i suoi lavori, ma cattura l'essenza stessa del suo v...

Vedi Categoria

Un insieme di dettagli: vendite, acquisti, tecniche e materiali utilizzati, trasformano queste pagine in un diario intimo, un racconto che si snoda come un filo sottile tra emozione e professione. Non è solo un elenco di opere, ma un racconto di esperienze, un archivio di ricordi che testimoniano la passione e la dedizione di un artista moderno, lontano dalle luci della ribalta, ma profondamente presente nel mondo dell'arte.

Ogni opera racchiude in sé non solo la visione del suo creatore, ma anche il dialogo silenzioso con i suoi acquirenti, le storie di chi ha scelto di portare un pezzo di quell'universo nelle proprie vite. Così, le pagine del Libro delle Opere diventano il palcoscenico di un’esistenza dedicata all’arte, dove ogni tratto è un passo, e ogni colore è un’emozione vibrante.

In un mondo che corre veloce, De Lucchi ci invita a fermarci, a riflettere, a osservare. In questo libro, l’arte non è solo un gesto estetico, ma un modo di essere, un modo di raccontare il mondo attraverso gli occhi di un artista che ha scelto di vivere in modo autentico.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su micheledelucchi.substack.com.

La Prima Biennale di Bukhara 2025: Un Evento Culturale Senza Precedenti in Uzbekistan

La Prima Biennale di Bukhara 2025: Un Evento Culturale Senza Precedenti in Uzbekistan

Blog

La Prima Biennale di Bukhara 2025: Un Evento Culturale Senza Precedenti in UzbekistanIl 5 settembre 2025 segna l'apertura della prima edizione della Biennale di Bukhara, un evento che porta oltre 70 commissioni specifiche per il sito, realizzate da più di 200 partecipanti provenienti da 39 paesi, nel cuore storico della città uzbeka. Commissionato dalla Fondazione per lo Sviluppo dell'Arte e della...

Vedi Categoria

Curata da Diana Campbell e incentrata sul tema "Ricette per Cuori Spezzati", la Biennale si svolge nell'arco di dieci settimane in una costellazione di siti recentemente restaurati, tra cui madrasse, caravanserragli e moschee, tutti parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO di Bukhara. Oltre a fungere da piattaforma espositiva, la biennale è inserita in un piano di sviluppo più ampio, posizionando la cultura come catalizzatore per la trasformazione urbana e il rinnovamento del patrimonio.

Questo evento rappresenta non solo un'opportunità per scoprire l'arte contemporanea, ma anche un momento cruciale per riflettere sulla storia e sull'identità culturale dell'Uzbekistan. La Biennale di Bukhara non è solo un festival, ma un'esperienza immersiva che invita a esplorare le intersezioni tra il passato e il futuro, tra tradizione e innovazione.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

La lampada in legno piegato di Anton Mikkonen: un'opera d'arte ispirata alla natura

La lampada in legno piegato di Anton Mikkonen: un'opera d'arte ispirata alla natura

Blog

La lampada in legno piegato di Anton Mikkonen: un'opera d'arte ispirata alla naturaIl giovane designer finlandese Anton Mikkonen ha presentato una collezione di pezzi scultorei di illuminazione e arredamento durante la Habitare fair a Helsinki Design Week. Mikkonen è stato selezionato come uno dei quattro designer per Habitare Talents, un'esposizione annuale che mette in luce i creativi emergenti ...

Vedi Categoria

Tra le sue creazioni, spicca una lampada in legno piegato, progettata in modo da ricordare una farfalla appuntata al muro. Realizzata in compensato di betulla spesso solo 0,4 millimetri, la lampada può essere montata in una forma curva, grazie a bastoncini di betulla curvati a vapore che la sostengono. Quando questi bastoncini vengono rimossi, la lampada può essere facilmente imballata per il trasporto.

“Mi piace pensare a questa lampada come a una farfalla appesa al muro,” ha dichiarato Mikkonen, sottolineando l'effetto luminoso creato dalla lampadina che illumina la sottile ombra di legno da dietro.

Oltre alla lampada, la collezione include anche altri pezzi in legno, come la sedia Volymmi, realizzata in abete finlandese e concepita per essere ambigua nel suo utilizzo. “Non credo che i mobili debbano avere una forma prestabilita,” ha affermato Mikkonen. “Mi piace provare a vedere le cose in modo diverso.”

La collezione comprende anche un tavolo laterale realizzato con quattro pezzi di pino interconnessi e un banco-tavolo in pino scuro. Mikkonen ha utilizzato una tecnica di pressatura e saldatura manuale per creare i suoi pezzi in acciaio, evidenziando il “processo grezzo” della loro manifattura.

Una delle ultime opere presentate è Void, una mensola a parete in stile brutalista, realizzata in acciaio forato spesso un millimetro, progettata per testare i limiti della creazione di strutture rigide con materiali minimi.

“Tutti i miei lavori sono molto prototipali,” ha aggiunto Mikkonen. “Credo che la bellezza del creare risieda nella libertà creativa.” La collezione di Mikkonen rappresenta un perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione, rendendolo uno dei nomi più promettenti del design contemporaneo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

La Magia del Moon Pavilion: Un Rinnovamento Sostenibile tra le Acque di Huizhou

La Magia del Moon Pavilion: Un Rinnovamento Sostenibile tra le Acque di Huizhou

Blog

Nel cuore di Huizhou, dove l'acqua danza dolcemente sotto il cielo, un'antica serra abbandonata ha ritrovato nuova vita grazie al genio creativo dell'Atelier Guo. Questo moon pavilion, che si erge come un sogno lucido, racconta la storia di una rinascita, un rifugio luminoso che celebra la bellezza della natura e la resilienza dell'architettura contemporanea.

Vedi Categoria

Il progetto si ispira a un verso poetico cinese, evocando un'immagine di un poeta sorridente, intossicato dalla bellezza dei fiori. L'esperienza spaziale che ne deriva è un invito a immergersi in una dimensione in cui il moon diventa protagonista, riflettendo una presenza che muta e si trasforma, proprio come il ciclo naturale della vita.

La struttura, compatta e a due piani, si erge su un abbraccio d'acqua, e il suo profilo sinuoso richiama l'ascesa lenta del satellite notturno. Al suo esterno, un'installazione artistica rotante evoca la luna, creando un dialogo affascinante tra il reale e l'immaginario. Da lontano, si può percepire una doppia luminosità, quella dell'acqua e quella della struttura, che insieme danzano in un gioco di riflessi.

Il design è una reinterpretazione coraggiosa della serra originale, un omaggio alla sua storia. Elementi della vecchia struttura, come i telai in acciaio, sono stati riutilizzati per creare nuove forme, mentre materiali innovativi, come le tavole a carbonio, riflettono un impegno costante verso la sostenibilità. La continuità con il passato è palpabile, e la vegetazione che circonda il pavilion dissolve il confine tra architettura e natura, creando un ambiente armonioso e accogliente.

Il moon pavilion non è solo un'opera d'arte, ma un simbolo di speranza e possibilità. La scelta di rivestire la struttura con policarbonato scuro fa pensare a occhiali da sole, proteggendo l'interno e amplificando la luminosità dell'installazione lunare. L'architettura diventa un palcoscenico, e gli spettatori, camminando lungo il bordo dell'acqua, sono invitati a riflettere e a sognare.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60

Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60

Blog

Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60Il Kriket 3000, concepito dal designer Shaun Wellens, rappresenta una rivisitazione affascinante dell'immaginario collettivo riguardo i robot negli anni '50 e '60. Questo robot umanoide non solo richiama il look iconico di quel periodo, ma offre anche una nuova prospettiva sul futuro della robotica.

Vedi Categoria

Il design di Kriket 3000 è caratterizzato da forme morbide e arrotondate, con finiture in cromo e tonalità pastello che ricordano i prodotti di uso quotidiano. Rispetto ai macchinari moderni, il Kriket 3000 ha un aspetto più amichevole, grazie ai suoi colori tenui e al suo volto dotato di grandi 'occhi' e schermi che sembrano comunicare emozioni.

Questo robot, che appare equipaggiato con intelligenza artificiale, integra anche sensori e telecamere che gli consentono di rilevare il movimento e l'interazione umana. I display digitali attorno alla testa mostrano informazioni come la percentuale di batteria e animazioni che danno vita al suo volto. Kriket 3000 non è solo un oggetto di design, ma una vera e propria esperienza interattiva.

Nella storia della robotica, la maggior parte dei robot degli anni '60 e '70 erano macchine utilizzate principalmente in fabbriche, come il famoso Unimate, il primo robot industriale. Questi robot non avevano un volto umano e seguivano istruzioni rigide. Oggi, grazie ai progressi dell'AI, Kriket 3000 rappresenta un salto evolutivo, capace di apprendere e adattarsi alle abitudini dei suoi proprietari.

In conclusione, Kriket 3000 non è solo un omaggio al passato, ma una visione innovativa del futuro della tecnologia. Con il suo design nostalgico e le sue capacità moderne, questo robot umanoide ci fa riflettere su come la tecnologia possa integrarsi nella vita quotidiana, rendendo il futuro più familiare e accessibile.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Rivoluzione Verde: I Progetti Sostenibili del Dezeen Awards 2025

Rivoluzione Verde: I Progetti Sostenibili del Dezeen Awards 2025

Blog

In un mondo che corre veloce verso il futuro, il Dezeen Awards 2025 si erge come un faro di speranza, illuminando i progetti che abbracciano la sostenibilità. Quest'anno, una selezione di 30 opere straordinarie, provenienti da 16 paesi, si contendono il titolo di eccellenza in cinque categorie dedicate alla sostenibilità. Ogni progetto racconta una storia, un'idea che trasforma il modo in cui conc...

Vedi Categoria

Immaginate un “terminal in un giardino” a Bengaluru, dove la natura si intreccia con la funzionalità, oppure un duo di edifici moderni a Londra, un raro gioiello architettonico che riporta alla luce la bellezza del passato. E che dire dell'aluminio industriale prodotto al 100% con materiali post-consumo? Questi sono solo alcuni dei progetti che brillano nella shortlist, un segno tangibile che il design può e deve essere al servizio del pianeta.

Tra i candidati, spicca la costruzione più grande in legno massiccio della Finlandia, un'opera d'arte architettonica che utilizza 7.600 metri cubici di abete e frassino. Un esempio lampante di come si possa coniugare innovazione e sostenibilità, dimostrando che il futuro dell'architettura è già qui.

Ben Saltmer, giudice dei Dezeen Awards e responsabile del design lifestyle di Bentley, ha sottolineato che “la shortlist della sostenibilità dimostra una vasta gamma di creatività”. Ogni progetto, una risposta alle sfide contemporanee, è un invito a riflettere sul nostro impatto ambientale.

Per chi desidera immergersi in questa celebrazione del design, i biglietti per la festa dei Dezeen Awards 2025 sono già in vendita. Un'occasione imperdibile per festeggiare insieme a designer, vincitori e giudici in un'atmosfera di creatività e innovazione.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arte

L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arte

Blog

L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arteL’Uzbekistan si fa notare nel panorama globale dell’arte contemporanea grazie al suo nuovo Centro per le Arti Contemporanee (CCA) situato a Tashkent. Questo edificio storico, costruito nel 1912 come stazione di servizio diesel, sta vivendo una trasformazione unica sotto la guida dell’architetto Gayane Umerova in ...

Vedi Categoria

Il CCA non è solo un museo, ma un vero e proprio polo culturale che mira a riunire artisti provenienti da diverse parti del mondo. La Fondazione per lo Sviluppo dell’Arte e della Cultura dell’Uzbekistan ha pianificato importanti iniziative per il 2026, tra cui il Navruz Gala e il Tashkent Public Art Festival. La mostra Hikmah, che significa “saggezza”, sarà uno degli eventi clou, presentando opere di artisti locali e internazionali.

Tra i partecipanti ci sono nomi noti come Nadia Kaabi-Linke e Muhannad Shono, con opere che esplorano il concetto di saggezza attraverso diverse culture e materiali. In particolare, l’installazione Flying Carpets di Kaabi-Linke, in prestito dal Solomon R. Guggenheim Museum, promette di attirare l’attenzione del pubblico.

Lo Studio KO ha progettato il CCA per onorare il suo passato industriale, rendendolo al contempo un luogo di incontro per le idee contemporanee. Secondo gli architetti Karl Fournier e Oliver Marty, l’obiettivo era creare uno spazio contemplativo che possa evolversi con i programmi artistici.

La direttrice artistica del CCA, Sara Raza, sottolinea l’importanza di questo centro come un luogo di dialogo tra artisti e pubblico, dove storie locali possono incontrare idee globali. L’architettura del CCA funge da ponte tra il passato e il futuro dell’arte in Asia centrale.

In conclusione, l’Uzbekistan si sta affermando sempre di più nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, offrendo spazi innovativi e programmi stimolanti che non solo celebrano il patrimonio culturale del paese, ma anche le nuove espressioni artistiche globali.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Techo International Airport: Un Viaggio nel Futuro dell'Architettura Cambogiana

Techo International Airport: Un Viaggio nel Futuro dell'Architettura Cambogiana

Blog

Nel cuore pulsante di Phnom Penh, un nuovo capitolo dell'architettura internazionale sta per essere scritto. Il Techo International Airport, frutto della visionaria mente di Foster + Partners, non è solo un aeroporto, ma un simbolo della rinascita e dell'ambizione di un'intera nazione.

Vedi Categoria

Con una superficie di 235.500 m² e un design che si innalza per 40 metri, questo terminal è un omaggio alle antiche civiltà che hanno abitato queste terre. Ogni angolo del suo profilo architettonico parla di storia, di cultura e di un profondo rispetto per l'ambiente tropicale che lo circonda.

Costruito con materiali innovativi come acciaio e cemento, l'aeroporto è concepito per essere sostenibile, un faro di modernità che si integra armoniosamente con il paesaggio. La sua progettazione ha coinvolto una sinergia di talenti, da ingegneri a consulenti paesaggistici, tutti uniti dalla missione di realizzare un'opera che non solo accoglie i viaggiatori, ma che racconta una storia.

La sua struttura, che si estende per 850 metri di lunghezza e 500 metri di larghezza, è un esempio di come l'architettura moderna possa rispondere alle esigenze del futuro, senza dimenticare le radici del passato. La cerimonia di inaugurazione segna non solo l'apertura di un nuovo hub aereo, ma anche l'inizio di una nuova era per la Cambogia.

Questo aeroporto non è solo un luogo di transito, ma un’esperienza da vivere, un portale verso nuove avventure e opportunità. La visione di Foster + Partners si materializza in uno spazio dove l’arte della costruzione si fonde con l’anima di un popolo, creando un legame indissolubile tra architettura e comunità.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall Centenario

Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall Centenario

Blog

Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall CentenarioIl St. Louis Symphony Orchestra sta per festeggiare un importante traguardo: il centenario del Powell Hall, una storica sala da concerto costruita nel 1925. Grazie al lavoro dell'architetto Snøhetta, la ristrutturazione porta una nuova vita a questo simbolo della città, armonizzando il patrimonio architettonico con un des...

Vedi Categoria

Situato lungo il Grand Boulevard di St. Louis, il progetto prevede un'espansione di 64.000 piedi quadrati che migliora l'accessibilità e introduce spazi pubblici, aree educative e zone per il dietro le quinte. Questi miglioramenti sono fondamentali per supportare l'ampia gamma di programmi e eventi comunitari della Sinfonica.

L'Aggiunta Arcuata di Snøhetta

La nuova entrata, caratterizzata da volte arcuate e superfici inclinate, offre una vista aperta sull'attività che si svolge all'interno del teatro. L'atrio a tripla altezza è progettato per favorire l'interazione tra i visitatori, creando spazi di raccolta che collegano visivamente i diversi livelli del teatro.

All'esterno, Snøhetta ha creato una nuova piazza pubblica che si affaccia sul Grand Boulevard e sulla Samuel Shepard Drive, ampliando la vitalità della Sinfonia nella città. Questo spazio soleggiato è stato progettato per essere flessibile, integrando zone di carico e aree verdi che ammorbidiscono l'ambiente urbano.

Un Collegamento Fluido tra Antico e Nuovo

I percorsi di circolazione sono stati progettati per permettere un facile movimento tra gli spazi interni ed esterni, garantendo accessibilità e funzionalità. Inoltre, l'espansione include moderne sale di prova e studi di registrazione, fornendo ai musicisti e al personale strutture all'avanguardia per la pratica e la collaborazione.

Concludendo, il progetto di Snøhetta non solo preserva l'eredità architettonica del St. Louis Symphony Hall, ma la rinnova, conferendole un'appeal contemporaneo e migliorando la sua funzionalità per le generazioni future.

Immagini © Sam Fentress

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade

Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade

Blog

Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar WadeIn una residenza di Città del Messico progettata da OW Arquitectos, i mobili Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade esplorano l'interazione tra spazio, materia e luce. Questi pezzi, realizzati in legno, si inseriscono in un contesto architettonico caratterizzato da ampie finestre e lucernari che permettono alla luce naturale di permeare g...

Vedi Categoria

Banca Tres, realizzata in legno di tzalam, presenta un'apertura circolare destinata a contenere una pianta in terracotta, trasformando il bench in un oggetto che evolve nel tempo e si collega alla crescita naturale. Con dimensioni di 120 × 40 × 44 cm, questa panca non è solo un oggetto statico, ma un elemento dinamico che arricchisce l'ambiente circostante.

La Silla Cuatro, ispirata dalle linee della costa oaxaqueña, utilizza legno di parota e si presenta come un cubo preciso (60 × 60 × 60 cm). La seduta e lo schienale, realizzati in acciaio, sono uniti a gambe in legno tramite bulloni in acciaio inossidabile, creando un equilibrio tra rigidità e leggerezza visiva. Entrambi i pezzi di arredamento sono concepiti per rispondere alla luce e al contesto spaziale in cui si trovano, instaurando un dialogo continuo con l'architettura circostante.

Questi mobili di Omar Wade non solo arredano, ma interagiscono attivamente con il loro ambiente, rendendo la luce e spazio protagonisti di un'esperienza visiva e sensoriale unica. La progettazione di Banca Tres e Silla Cuatro invita a riflettere sul ruolo del design nell'interazione con la natura e gli spazi abitativi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Il Musée Rodin: Dove Arte e Moda Danzano Insieme

Il Musée Rodin: Dove Arte e Moda Danzano Insieme

Blog

Nel cuore pulsante di Parigi, tra le eleganti strade del settimo arrondissement, si trova un luogo dove il tempo sembra essersi fermato: il Musée Rodin. Qui, la luce naturale gioca tra le sculture immortali di Auguste Rodin, creando un'atmosfera che ammalia non solo i visitatori ma anche i più celebri designer di alta moda. Questo museo, un vero e proprio scrigno d’arte, è diventato la cornice per...

Vedi Categoria

Rodin, considerato il padre della scultura moderna, ha dato vita a opere che sfidano le convenzioni, catturando l’essenza umana con una forza senza tempo. La sua creazione più iconica, il Pensatore, è un manifesto di emozioni che si esprimono attraverso ogni curva e ogni piega del bronzo. Rodin, con la sua visione audace, ha saputo distaccarsi dall’idealismo classico, immergendo l’arte in un universo di dinamismo e vitalità.

Ma non è solo la genialità di Rodin a rendere questo museo un luogo di culto: l’Hôtel Biron, residenza settecentesca che ospita il museo, è un capolavoro architettonico a sé stante. Con il suo giardino, che un tempo seguiva la rigida geometria francese, oggi abbraccia un profumo di natura selvaggia che arricchisce l’atmosfera. Rodin, innamorato di questo spazio, ha deciso di donare le sue opere affinché potessero vivere in un contesto che avrebbe esaltato la loro bellezza.

Oggi, i giardini del Musée Rodin continuano a ispirare stilisti e creativi. Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior, ha scelto questo luogo magico per presentare le sue collezioni, mescolando moda e arte in un abbraccio avvolgente. Collaborazioni storiche, come quella con l’artista tessile Judy Chicago, hanno trasformato le sale del museo in un palcoscenico di dialogo tra passato e presente, invitando a una riflessione profonda sul ruolo delle donne nella società.

Grazie a recenti restauri, l’Hôtel Biron ha ritrovato la sua raffinatezza originaria: le pareti, ora rivestite di un elegante grigio, riflettono la luce in un gioco di ombre e luci che incanta. Camminare tra queste sale significa immergersi in un universo dove la moda e l’arte si intrecciano in un racconto senza tempo, creando un’atmosfera che continua a stimolare la creatività di artisti e designer di ogni epoca.

In questo luogo incantato, il Musée Rodin si erge come simbolo di un dialogo tra generazioni, dove ogni scultura racconta una storia e ogni giardino un sogno. Venite a scoprire un mondo dove l’arte e la moda danzano insieme, in una sinfonia di forme e colori che lascia senza fiato.

Rimani Aggiornato

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi contenuti!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su share.google.

Come Trovare il Miglior Architetto a Trento per il Tuo Progetto

Se stai pensando di costruire la casa dei tuoi sogni, ristrutturare un appartamento o avviare un nuovo spazio commerciale a Trento, la scelta dell'architetto giusto è il primo e più importante passo. Un professionista qualificato non solo traduce le tue idee in un progetto concreto, ma ti guida attraverso ogni fase, dalla progettazione alla realizzazione, garantendo qualità, rispetto dei tempi e del budget.

Ma come trovare l'architetto a Trento che faccia davvero al caso tuo? La ricerca può sembrare complessa, tra passaparola e infinite ricerche online. È qui che una piattaforma specializzata diventa uno strumento indispensabile.

Utilizzare un servizio come Architects Advisor ti permette di avere una visione chiara e completa dei migliori professionisti disponibili nella provincia di Trento. Potrai consultare i profili degli studi di architettura, visionare i loro progetti precedenti, leggere le recensioni di altri clienti e confrontare le loro specializzazioni. Che tu abbia bisogno di un esperto in bioedilizia, in restauro conservativo o in interior design, troverai facilmente l'architetto con le competenze specifiche per il tuo progetto.

Non lasciare al caso una decisione così importante. Affidati a chi ha già selezionato per te i migliori talenti del territorio. Inizia subito la tua ricerca e trova l'architetto a Trento che trasformerà la tua visione in realtà.