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I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

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Nel cuore pulsante dell'architettura contemporanea, i Premi di Design Thermory 2025 si sono rivelati un palcoscenico straordinario per le meraviglie del legno, celebrando la sua bellezza intramontabile. Questa edizione ha visto emergere opere che raccontano storie di tradizione e innovazione, unendo estetica e funzionalità in una danza armoniosa.

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Il premio per il miglior edificio pubblico è andato alla Scuola Primaria e all'Asilo di Võsu, situata nel suggestivo Parco Nazionale di Lahemaa in Estonia. Progettato dallo studio 3+1 Architects, l'edificio si distingue per la sua struttura a forma di fienile, rivestita con una gamma di prodotti Thermory, che abbracciano il calore e la semplicità del legno. La giuria ha elogiato l'abilità degli architetti di reinterpretare le tradizioni locali attraverso un design contemporaneo, creando un ambiente scolastico che invita i bambini a esplorare e a sentirsi a casa.

In un angolo pittoresco di Haapsalu, una villa progettata da Apex Arhitektuuribüroo OÜ ha conquistato il titolo di miglior casa privata. Con una facciata argentata e pannelli di pino radiata, questa dimora affacciata sul mare non è solo un'abitazione, ma un omaggio all'eredità architettonica estone, dove il legno si trasforma in un delicato pizzo architettonico. I giudici hanno descritto la villa come una fusione di artigianato audace e armonia con il paesaggio costiero, rivelando una bellezza che sfida le aspettative.

Ma non sono solo le strutture esterne a catturare l’immaginazione. Jõelähtme Juveel, un progetto sviluppato da Lasita – Perfecting Views, ha ricevuto il premio per il miglior design d'interni. Qui, l'architettura incontra la filosofia giapponese del wabi-sabi, abbracciando l'imperfezione e la transitorietà. Un'atmosfera di eleganza è stata creata attraverso l'uso di pareti in termo-ash di Thermory, che donano profondità e calore a ogni spazio.

Infine, l'Under Armour Performance Centre dei Baltimore Ravens, progettato dallo studio ZGF Architects, ha trionfato nella categoria miglior spa e sauna. Con un soffitto in termo-magnolia personalizzato e uno spazio idroterapico inondato di luce naturale, questo centro è un'esperienza immersiva, dove il legno e l'acqua si intrecciano in un abbraccio sensoriale che invita al relax.

La giuria di quest'anno, composta da architetti di spicco, tra cui l'italiano Alberto Salvadori, ha celebrato la versatilità e la sostenibilità del legno, sottolineando come queste opere possano modellare spazi innovativi, progettati per durare nel tempo e in armonia con la natura. I Premi di Design Thermory non sono solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sulla bellezza del legno, un materiale che continua a ispirare architetti e designer in tutto il mondo.

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Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

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Immagina di essere seduto in un angolo di un cabaret a Montmartre, il profumo dell'assenzio nell'aria e il suono di risate fragorose che si mescolano a un'eco di solitudine. È qui che Henri de Toulouse-Lautrec, il genio di Albi, si fa testimone di una Parigi che vive il suo momento di massimo splendore e decadenza. Non c'è giudizio nelle sue opere; c'è solo un'osservazione profonda, un'inquietudin...

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La Belle Époque, quel periodo di luci e ombre, di sfarzo e miseria, viene catturata nei suoi tratti audaci e nei colori vibranti. I suoi personaggi, le ballerine e i borghesi, danzano in un mondo di illusioni e desideri, dove il confine tra amore e affare è labile. Toulouse-Lautrec non idealizza: ritrattista della verità, mette in luce l’anima dei suoi soggetti, senza veli, senza pietà.

Alle sue tavole, ogni sorriso stanco di una prostituta, ogni sguardo languido di una ballerina, raccontano storie di speranza e disillusione. La sua piccola statura non gli ha mai impedito di vedere il mondo da un’angolazione unica: un occhio che sa cogliere il sublime nel quotidiano, il sublime nella fragilità umana. Ecco perché l’arte di Toulouse-Lautrec è un canto alla vita, un inno alla diversità.

La mostra a Firenze, con oltre cento opere esposte, è una porta aperta su questo universo. Manifesti, litografie e disegni dialogano con il passato, invitando il visitatore a perdersi in un viaggio che è anche un ritorno. Un ritorno a quella Parigi che, sebbene lontana nel tempo, continua a pulsare nel nostro presente, con la sua bellezza e la sua miseria, con il suo vizio e la sua poesia.

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La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

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Nel cuore delle Prealpi venete, dove la terra s'incontra con il cielo, si nasconde un'opera straordinaria: la Strada dei 100 Giorni. Un tracciato che racconta di ingegneria audace e di un'epoca di conflitti, un cammino che si snoda tra tornanti e gallerie, sfidando le leggi della gravità e del tempo.

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Costruita in un periodo di fervente attività bellica, la strada fu realizzata dall'esercito austro-ungarico in un tempo record: poco più di tre mesi. Immaginate, per un attimo, il fragore dei picconi e il sudore di prigionieri russi e donne locali, tutti uniti per forzare la roccia e dare vita a questo capolavoro, dove ogni curva racconta storie di determinazione e resistenza.

Il Passo San Boldo, a 706 metri di altitudine, non è un valico qualunque; è un corridoio di storia, un luogo dove si intrecciano le vite di soldati, pellegrini e mercanti. Gli antichi sentieri, testimoni di secoli di passaggi, vennero trasformati in una via strategica per il trasporto di uomini e materiali durante la Prima Guerra Mondiale, un percorso che, malgrado la sua difficoltà, si rivelò cruciale per le operazioni militari.

Ma come si giunse a questo risultato? Negli anni del conflitto, la necessità di un'occupazione per i disoccupati portò all'assunzione di 500 operai, e il progetto per la strada venne approvato in un batter d'occhio. Tuttavia, i lavori si fermarono di fronte a un ostacolo quasi insormontabile: un'imponente parete di roccia. Fu allora che entrò in gioco un tenente colonnello austro-ungarico, Nikolaus Waldmann, che con genio e determinazione progettò cinque gallerie a tornanti, capaci di trasformare l'impossibile in realtà.

La Strada dei 100 Giorni, inaugurata nel 1918, non solo facilitò il movimento delle truppe, ma divenne anche un simbolo di come la necessità possa generare bellezza. Oggi, percorrendo questo tragitto, si può riflettere su quanta storia è passata attraverso quelle gallerie, mentre i colori autunnali avvolgono il paesaggio in un abbraccio di calore e nostalgia.

Dal punto di vista paesaggistico, il tratto più arduo è regolato da semafori, garantendo una circolazione sicura. Ma la vera magia della Strada dei 100 Giorni è nell'esperienza: percorrere i tornanti, sentirsi piccoli di fronte alla grandezza della natura e della storia, è un viaggio che va oltre il semplice spostamento.

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L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

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All'inizio di ogni grande storia c'è un incontro, un colpo di telefono, un'idea che si insinua come un sogno nella mente di chi ama. In Stardust: A Story of Love and Architecture, la magia prende forma attraverso la voce di Denise Scott Brown, che chiama Robert Venturi per mostrargli il mondo scintillante della Las Vegas Strip. Siamo nel novembre del 1966, e quel ‘qualcosa’ si trasformerà in un vi...

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Il film, diretto con maestria da Jim Venturi, il figlio dei due protagonisti, non è solo un racconto di mattoni e cemento, ma un’ode a una vita condivisa, a una danza di idee, conflitti e scoperte. La telecamera si muove con delicatezza, quasi come un amante che esplora il viso del proprio partner, rivelando non solo l’architettura, ma anche l’umanità che ci sta dietro. Venturi e Scott Brown, due anime in un’unica visione, hanno saputo scardinare dogmi e pregiudizi, abbracciando la complessità e la contraddizione come essenze vitali del loro lavoro.

Con Complexity and Contradiction in Architecture, pubblicato nel 1966, hanno sfidato la tirannia del minimalismo, mentre Learning from Las Vegas ha aperto le porte a un’architettura popolare e ironica, capace di dialogare con il caos della realtà. Non si trattava più di eleganza austera, ma di abbracciare il ‘diverso’, il ‘non convenzionale’ e, perché no, anche il ‘banale’ come linguaggio architettonico.

Il film non celebra, indaga. Non costruisce monumenti, ma lascia che le ombre parlino. La domanda centrale è affascinante: può la creatività coesistere in due menti? Il viaggio di Bob e Denise, tra Philadelphia e Venezia, è un continuo dialogo, un flusso di pensiero che ci invita a riflettere sulla forza dell’amore e della collaborazione. L’immagine finale, di due viaggiatori che continuano a esplorare insieme, ci ricorda che l’architettura, come l’amore, è un atto di costruzione.

In un mondo che spesso premia il consenso, Venturi e Scott Brown hanno scelto la libertà, pagando il prezzo del silenzio. Ma il loro lascito è uno di quelli che brilla come polvere di stelle, illuminando il cammino di chi verrà dopo. Stardust è, quindi, non solo un film, ma una riflessione profonda sulla vita, sull’amore e sull’architettura, che ci invita a guardare oltre le superfici e a scoprire il mondo che ci circonda con occhi nuovi.

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La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

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Immaginate un luogo dove il tempo si ferma, dove le storie passate si intrecciano con visioni futuristiche. La Medník House, progettata dall'innovativo studio päivä architekti, è proprio quest'oasi di armonia. Situata su un'imponente scarpata che si affaccia sul fiume Sázava, questa casa non è solo un'abitazione, ma un racconto di evoluzione e adattamento.

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Costruita all'inizio del XX secolo, la Medník House ha subito una radicale trasformazione nel 2010. Ma, come un abito che non calza più, la necessità di un'espansione si è fatta sentire. Il progetto di ampliamento ha saputo rispondere a questa chiamata, realizzando un nuovo spazio che si fonde perfettamente con l'esistente, rispettando la memoria storica del luogo.

Il team di progettazione, composto da talenti come Miloš Munzar e Tomáš Kovalčík, ha saputo trarre ispirazione dalla natura circostante, utilizzando materiali come legno, vetro e pietra, per creare un dialogo continuo tra interno ed esterno. Ogni elemento, dalla scelta delle finestre INTERNORM ai dettagli di illuminazione forniti da Delta Light, è stato selezionato con cura per riflettere la bellezza intrinseca del sito.

La Medník House è molto più di un semplice ampliamento: è un esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee senza dimenticare le proprie radici. È un luogo dove le famiglie possono crescere, sognare e costruire ricordi. Un rifugio che, con il suo fascino senza tempo, invita a fermarsi e a contemplare la bellezza della vita.

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Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

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Nel cuore di Padova, a Palazzo Zabarella, si è aperta una mostra che è un vero e proprio viaggio attraverso il Novecento, un'epoca di rivoluzioni artistiche e culturali. Realizzata in collaborazione con il LaM, Lille Métropole Musée d'art moderne, d'art contemporain et d'art brut, l'esposizione celebra due giganti dell'arte moderna: Pablo Picasso e Amedeo Modigliani. Federico Bano, presidente dell...

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La mostra, inaugurata il 16 ottobre e aperta al pubblico fino al 25 gennaio, si articola in sei sezioni che pongono in dialogo le opere di Picasso e Modigliani con quelle di altri artisti pionieristici come Braque, Léger, Miró e Calder. È un percorso che non si limita a esporre, ma invita a riflettere sulla grande rivoluzione che ha caratterizzato il secolo scorso, un secolo che ha visto nascere le avanguardie e una nuova concezione dell'arte.

Con oltre 8.500 opere d'arte, il LaM non è solo un museo, ma un laboratorio internazionale di idee e scambi, dove ogni pezzo racconta una storia di innovazione e cambiamento. La mostra diventa così un'occasione imperdibile per immergersi in un'epoca che ha trasformato il nostro modo di vedere l'arte e il mondo.

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Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

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Nel cuore pulsante di Helsinki, Habitare 2025 si è rivelato un palcoscenico straordinario per esplorare la necessità umana di toccare e sentire le cose. In un'epoca in cui il virtuale sembra prevalere sul reale, questo evento ha messo in luce l'importanza dei materiali tattili nel design, diventando una vera e propria controparte a un mondo sempre più digitalizzato.

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Sotto il tema evocativo del Tocco, la fiera ha presentato le ultime novità in fatto di interior design, mobili, illuminazione e accessori. La curatrice Päivi Helander, a capo del CollaboratorioCreative di Habitare, ha affermato che il contatto con i materiali è essenziale per stimolare creatività e immaginazione. "Quando il mondo diventa tecnico e distante, desideriamo avere attorno a noi oggetti che abbiano una consistenza, che possano parlare ai nostri sensi," ha detto Helander, sottolineando come la necessità di toccare e sentire sia una parte integrante della nostra umanità.

La fiera ha creato spazi multisensoriali che invitavano i visitatori a esplorare come le texture degli oggetti influenzino la nostra esperienza dello spazio. L'area Neighbours, curata dall'interior designer Laura Seppänen, ha cercato di evocare l'atmosfera di un blocco residenziale, riflettendo come le personalità e gli stili di vita si manifestano all'interno delle abitazioni. "Neighbours invita a riflettere su come le personalità e le circostanze di vita si manifestano nell'ambiente domestico," ha affermato la fiera.

Ogni oggetto esposto era una porta aperta a sensazioni, un invito a esplorare la profondità del tatto. "Il tema del Tocco si esprime in tutto lo spazio attraverso scelte materiali, contrasti e stratificazioni – tutto può essere toccato, e ogni domanda è benvenuta," ha spiegato la fiera. In un mondo dove tutto sembra effimero e usa e getta, il contatto fisico diventa un atto di curiosità e avventura.

Habitare non si è limitata a celebrare il tatto, ma ha anche messo in evidenza le tendenze emergenti nel design, come un rinnovato focus sui materiali tradizionali e l'apprendimento di abilità manuali, insieme all'uso crescente di biomateriali. Con la sua divisione Habitare Pro, la fiera ha creato uno spazio per aziende e professionisti del settore per connettersi e discutere il futuro del design.

Al termine di questa esperienza immersiva, Habitare 2025 ha dimostrato che, in un mondo sempre più digitale, il tatto e la sensorialità non sono solo aspetti dell'estetica, ma sono fondamentali per la nostra connessione con l'ambiente che ci circonda. La fiera ha avuto luogo dal 2 al 6 settembre a Helsinki, lasciando un segno indelebile nel panorama del design.

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Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

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In un mondo dove le linee dritte e i materiali freddi dominano il panorama urbano, l’architettura organica emerge come un canto di sirena. Case che si arrampicano come edera, tetti ondulati che danzano con il vento, pavimenti che evocano il movimento della natura stessa. Ci troviamo di fronte a strutture che, più che edifici, sembrano organismi viventi, in perfetta armonia con l’ambiente circostan...

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Ricordiamo la Casa sulla Cascata di Frank Lloyd Wright, un capolavoro che si fonde con il paesaggio, quasi come se fosse stata plasmata dalla corrente del fiume sottostante. Questa visione di architettura non è nuova, ma si sta riappropriando del suo posto nella nostra epoca, segnata da crisi ecologiche e da una crescente necessità di riconnettersi con la natura.

Ma cosa rende l’architettura organica così affascinante? È il suo rifiuto delle rigide convenzioni del modernismo tradizionale. Mentre i movimenti come il Bauhaus e il Brutalismo prediligono la funzionalità e la linearità, l’architettura organica abbraccia il caos e la bellezza imperfetta. Pensiamo alle opere di architetti come Bruce Goff, la cui Bavinger House esprimeva un universo onirico di forme e colori, un rifugio di creatività che sfidava ogni logica. La sua demolizione nel 2016 ha riacceso il dibattito sulla necessità di preservare queste architetture eccentriche.

In un’epoca di incertezze, l’architettura organica fiorisce. È un rifugio per i nostri sogni, una risposta visiva e tangibile alle crisi che affrontiamo. Case come la Casa Orgánica di Javier Senosiain ci trasportano in un mondo dove le pareti diventano giardini e i tetti sembrano nuvole. Ogni angolo è un invito a esplorare, a sentirsi parte di qualcosa di più grande, di un ecosistema vivente. Qui, il design non è solo estetica; è un’esperienza sensoriale.

Ma non è solo una questione di forma. È anche una filosofia, una riconnessione con la terra. Architetti come Antti Lovag e Imre Makovecz ci mostrano come il legno e la pietra possano raccontare storie, come ogni struttura possa essere un poema dedicato alla natura. La residenza di Lovag, il Palais Bulles, è un esempio lampante di come l’architettura possa diventare un’opera d’arte, un sogno che si materializza nel paesaggio.

In un’epoca in cui la sostenibilità è fondamentale, l’architettura organica ci offre una via per riconsiderare il nostro modo di costruire. Non più semplici edifici, ma case che respirano, che vivono, che ci parlano. Siamo pronti a riscoprire il meraviglioso mondo dell’architettura organica, dove ogni casa è un organismo, e ogni organismo è parte di un tutto?

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La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

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Nel cuore pulsante di Busan, dove la terra abbraccia il mare, si erge la Torre Lotte progettata da Kengo Kuma e Associati. Un grattacielo che non si limita a sfidare il cielo, ma si fonde con il paesaggio circostante, catturando l'essenza del porto e dei suoi incessanti movimenti. Questa struttura di vetro fluido, eretta sull'ex sito del Municipio, racconta una storia di mare, città e architettura...

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La facciata della torre è un poema visivo che riflette il ritmo delle onde, danzando sotto la luce di Busan. Le sue bande orizzontali, che si ripetono come un canto, sfumano il confine tra vetro spandrel e vetro visivo, trasformando la verticalità in un gesto fluido, simile ai movimenti dell'acqua. Questo gioco di trasparenze e colori, che varia dal trasparente al delicatamente colorato, risponde alla luce e ai toni del cielo costiero, creando un'armonia visiva che incanta chiunque si fermi a osservare.

Il design della Torre Lotte è un esempio di come la moderna architettura possa dialogare con la natura. Le volumi curvi e trasparenti si sovrappongono in una composizione che suggerisce movimento, riflettendo l'ondulazione delle onde. I materiali scelti, come il vetro e l'alluminio, non solo permettono alla luce di danzare sulla facciata, ma creano anche un ritmo calmo, attenuando la scala imponente del grattacielo. Ai piani superiori, le linee orizzontali si dissolvono in eleganti lamelle che filtrano la luce e il vento, offrendo uno spazio di transizione all'osservatorio panoramico, dove città, mare e cielo si incontrano in un unico, vasto orizzonte.

La Torre Lotte non è solo un edificio: è un invito a esplorare la continuità tra l'architettura e il contesto marittimo di Busan. Kengo Kuma evita la monumentalità, favorendo invece una connessione profonda con il paesaggio circostante. Questa torre riflette il suo contesto, permettendo alla luce e all'acqua di animare la sua superficie durante tutto il giorno. Visto dal porto, l'edificio appare come un'estensione verticale della costa, la sua facciata scintillante assorbe i colori dell'alba e del crepuscolo. Di sera, la luce interna morbida mette in risalto le linee orizzontali, creando l'illusione di una corrente luminosa che sale attraverso la torre, mentre dal livello stradale, i volumi curvi in vetro incorniciano scorci di vita urbana, unendo il ritmo della vita metropolitana con la cadenza dell'approdo.

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Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

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In un mondo dove le pareti raccontano storie, la collezione di carta da parati Flamenco di Inkiostro Bianco emerge come un poema visivo, un invito a danzare tra colori e forme. Ogni design, ispirato al ritmo travolgente del Flamenco e all'energia pulsante della natura, trasforma gli spazi in paesaggi emozionali, dove ogni parete diventa un palcoscenico.

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La collezione, disponibile sul sito di Inkiostro Bianco e presso rivenditori autorizzati, presenta dodici grafiche originali che catturano l’essenza di una danza che parla di passione e movimento. Con forme organiche e texture tattili che invitano al tocco, i rivestimenti murali di Flamenco non sono semplici decorazioni, ma vere e proprie opere d’arte che respirano e vivono. Ogni progetto è un esperimento unico, curato nei minimi dettagli, un viaggio di esplorazione attraverso il design.

La forza di Flamenco risiede nell’expertise di Inkiostro Bianco nel creare superfici continue e rivestimenti personalizzabili, dove opacità e lucentezza si intrecciano in un gioco di sfumature che arricchisce l’esperienza visiva e tattile. Ogni composizione è una riflessione, un invito a giocare con lo spazio e la luce, a riscoprire l’arte dell’abitare. Con pattern che si possono personalizzare, la collezione diventa un ponte tra l’estetica raffinata e la libertà espressiva, in grado di adattarsi a qualsiasi ambiente, privato o professionale.

Inkiostro Bianco, fondato nel 2013 in Italia, è un laboratorio di ricerca visiva e decorativa che riunisce artisti e designer per dare vita a creazioni sontuose, permettendo a chiunque di immaginare e realizzare la decorazione del proprio spazio. Con Flamenco, la casa di design riafferma il suo impegno verso un design immersivo, capace di risuonare emotivamente con chi lo osserva.

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Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

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Immaginate un luogo dove l'architettura non è solo un involucro, ma un attore vivente nella danza della natura. Questo è Hedeskov, un centro di ricerca e educazione situato nel cuore della Danimarca, progettato dallo studio Djernes & Bell. Qui, i materiali locali come argilla, sabbia, canapa e legno si intrecciano in una sinfonia di sostenibilità e innovazione. Situato su terreni recuperati, H...

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La visione di Djernes & Bell è chiara: l'architettura deve abbandonare l'idea di essere un oggetto isolato e diventare parte integrante della riparazione ecologica. Come ha affermato Justine Bell, partner dello studio, "Un edificio può diventare un laboratorio vivente per la pratica rigenerativa, non solo riducendo l'impatto ambientale, ma migliorando attivamente i sistemi circostanti". Questo centro è un esempio tangibile di come gli spazi possano riflettere i paesaggi e le culture costruttive che li hanno generati, rendendo visibili le relazioni tra esseri umani, terra e tempo.

Collaborando con artigiani locali e specialisti di materiali circolari, il team ha esplorato il paesaggio per trovare risorse naturali da utilizzare, conservando e restaurando edifici esistenti come una vecchia scuola in pietra. I mattoni recuperati sono stati riutilizzati, mentre l'interno è stato abbellito con intonaci di argilla e legno recuperato, creando spazi di lavoro e di vita che parlano di una cultura del riuso e della riparazione.

Il laboratorio di Hedeskov si distingue per il suo impegno nella ricerca. Gli studenti dell'Università BUILD di Aalborg monitoreranno il clima interno, le emissioni e il comportamento dell'umidità, contribuendo a una comprensione più profonda delle pratiche sostenibili. In questo contesto, ogni mattone, ogni trave, racconta una storia di cicli stagionali e conoscenza artigianale antica. La struttura si erge non solo come un centro di apprendimento, ma come un simbolo di un futuro dove l'architettura e la natura possono coesistere in armonia.

Con un tetto verde che accoglie un laboratorio e una cucina, Hedeskov si presenta come un esempio luminoso di come l'architettura moderna possa abbracciare il passato, reinventando gli spazi per le generazioni future. Qui, il rosso profondo delle strutture in legno richiama le tradizionali stalle agricole danesi, mentre ampie finestre circolari e lucernari creano un dialogo tra l'antico e il nuovo.

In un mondo in cui l'architettura è spesso vista come un peso, Hedeskov emerge come una boccata d'aria fresca, un invito a ripensare il nostro rapporto con gli edifici e il nostro ambiente. È un richiamo a esplorare non solo come costruire, ma come vivere e co-creare con la terra.

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L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

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Era il 1990 quando la Fabbrica Blu, un'opera d'arte architettonica, aprì le sue porte a Campogalliano. Progettata dall'architetto Giampaolo Benedini, l'edificio, con il suo inconfondibile colore blu, rappresentava l'apice dell'innovazione e della passione per l'automobile. Un sogno che, purtroppo, si è trasformato in un incubo.

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La fabbrica, custode di un'epoca dorata per la Bugatti, chiuse i battenti nel 1995, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile. A causa di una crisi che sembrava inimmaginabile, quel luogo, un tempo pulsante di vita e creatività, cadde nell'oblio. Un oblio che oggi rischia di diventare definitivo, se non si interverrà per salvaguardarne il patrimonio.

Negli anni, la Fabbrica Blu è stata mantenuta in vita grazie agli sforzi della famiglia Pavesi, custodi appassionati di una storia che non può essere dimenticata. Ma ora, con la vendita dell'area a un investitore, il futuro dell'edificio è incerto. Un progetto di riqualificazione era stato annunciato, ma è stato bloccato da controversie legali. La fabbrica è ora abbandonata, e il rischio di distruzione è reale.

Nel 2022, Benedini ha tentato di proteggere questo patrimonio presentando una richiesta di riconoscimento al Ministero della Cultura, ma la risposta è stata negativa. “È stata espressa una miopia delle istituzioni”, afferma l'architetto, sottolineando l'importanza storica e culturale dell'edificio. Un appello che merita di essere ascoltato, perché ciò che è stato creato non può andare perduto.

La storia della Fabbrica Blu è una storia di passione, di sogni infranti e di lotte per la salvaguardia della bellezza. È un richiamo a non dimenticare le nostre radici e a preservare ciò che, nonostante il degrado, continua a raccontare una storia di eccellenza e innovazione. Non possiamo permettere che questo tesoro architettonico cada nell'oblio.

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Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

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Era un giorno di sole quando Khushnu Panthaki Hoof, la nipote di Balkrishna Doshi, si sedette per raccontare storie di un tempo che sembrava magico. Voci di architetti, risate e la figura imponente di Le Corbusier danzavano nell'aria. "Mio nonno era un maestro nel prendere la vita con leggerezza," spiegò. "Non voleva che nessuno fosse troppo serio. Per lui, ogni giorno era una nuova avventura da a...

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Le Corbusier, il grande innovatore, non era solo un mentore ma anche un burlone. I racconti di Khushnu rivelano l'anima giocosa di un uomo che, mentre progettava città e edifici, amava anche scherzare, sfidando così i suoi allievi a esplorare il lato ludico della creatività. "L'architettura non è solo costruire," diceva. "È anche divertirsi nel farlo."

La loro relazione, simile a quella tra un nonno e una nipote, era caratterizzata da un profondo rispetto e ammirazione. "Mio nonno considerava Le Corbusier come un secondo nonno," continuò Khushnu. "Ogni mattina guardava una foto di lui e si rifletteva in essa, come se stesse ricevendo una benedizione per la giornata. Era un legame unico, un'ispirazione continua."

Questa eredità di gioia e libertà si manifestò nel lavoro di Doshi, il cui portfolio è un caleidoscopio di stili e forme. "Non seguiva un'unica estetica; ogni progetto era un nuovo inizio," affermò Khushnu. "Le Corbusier gli aveva insegnato che ogni mattina nasceva nella pelle di un asino, pronto a reinventarsi. E mio nonno prese questo consiglio a cuore."

Il suo approccio all'architettura non si limitava a emulare il maestro, ma abbracciava la filosofia di seguire il proprio cammino. "La vera essenza era quella di rimanere fedeli a se stessi, senza la pressione di dover replicare il passato," aggiunse, riflettendo su come il suo nonno avesse voluto liberarla da qualsiasi peso legato alla sua eredità.

La sua ultima creazione, il Doshi Retreat, è un esempio perfetto di questa libertà creativa. Inizialmente concepito come uno spazio di meditazione ridotto, Doshi, con il suo carattere giocoso, trasformò il progetto in una struttura di 75 metri. "Se non viene costruito, non importa. L'importante è divertirsi!" ripeteva, trasmettendo la sua leggerezza anche nei momenti di sfida.

"Ogni giorno è un'opportunità per esplorare, per giocare con le idee," concluse Khushnu, con un sorriso che rifletteva l'eredità di un uomo che ha saputo fondere serietà e creatività. Una lezione che va oltre l'architettura, un invito a vivere la vita con curiosità e gioia.

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L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

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Il 14 novembre, la Fondazione Legler per la Storia Economica e Sociale di Bergamo si trasforma in un palcoscenico di riflessione e ispirazione, ospitando una mostra dedicata a Cesare Rota Nodari, figura emblematica dell'architettura bergamasca. Fino al 20 dicembre, visitatori e appassionati avranno l'opportunità di esplorare sessant'anni di creatività e innovazione, un viaggio che attraversa il te...

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Curata da Edoardo Milesi, l'esposizione non è solo una celebrazione del lavoro di Rota Nodari, ma un invito a interrogarsi sul mestiere dell'architetto in un'epoca di rapidi cambiamenti, dove il digitale ha trasformato il modo di progettare. "L'architettura non è solo costruzione", afferma Milesi, "ma un atto di pensiero politico e visione sociale". In questa sinfonia di idee, Rota Nodari si erge come un maestro che, pur abbracciando le nuove tecnologie, non dimentica le radici artigianali e il legame profondo con il territorio.

Un aspetto distintivo della mostra è il convegno “Il mestiere dell’architetto”, in programma il 21 novembre, dove relatori illustri discuteranno dell'importanza dell'architetto come interprete non solo dello spazio fisico, ma anche delle dinamiche sociali e ambientali. La conversazione si estenderà a esplorare relazioni complesse tra l'uomo e il mondo naturale, un tema che invita a riflettere sulla nostra esistenza e sul nostro impatto sul pianeta.

In un'epoca in cui l'architettura deve affrontare sfide senza precedenti, la mostra di Cesare Rota Nodari ci ricorda che ogni progetto è un'opportunità per sognare, ascoltare e trasformare. Non perdere questa occasione unica di immergerti nell'universo di un architetto che ha saputo coniugare passato e futuro, tradizione e innovazione.

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La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

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È come se il tempo si fosse fermato, come se le storie di eremiti e santi, sospese tra le pareti del Complesso Museale Santa Maria della Scala, avessero atteso pazientemente il momento giusto per riemergere. La Tebaide, un ciclo pittorico attribuito al maestro Lippo Vanni, è tornato a brillare, riportando alla luce un mondo di virtù e meditazione che, seppur distante, parla ancora all’anima contem...

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Il lungo e meticoloso restauro si è concluso, e dal 7 novembre 2025, il pubblico potrà immergersi in queste scene affascinanti che raccontano la vita quotidiana dei monaci nel deserto di Tebe d’Egitto. La scoperta, avvenuta attraverso un lavoro di recupero che ha portato alla luce affreschi nascosti da strati di imbiancature, è stata una rivelazione, un piccolo miracolo che ha unito passato e presente in un abbraccio eterno.

Le immagini, realizzate in monocromo di ocra rossa, si snodano in una narrazione visiva che esalta la lotta tra virtù e vizio, riflettendo un impianto iconografico raffinato che invita alla riflessione e alla contemplazione. Queste opere non sono solo dipinti; sono finestre su un’epoca, su una spiritualità che si fa carne e colore, e che i confratelli della Compagnia dei Disciplinati hanno venerato nei loro riti penitenziali.

Il restauro è stato possibile grazie al generoso contributo della Fondazione Vaseppi, e rappresenta una delle più significative scoperte artistiche degli ultimi decenni. La storia di questi affreschi è un viaggio che inizia nel 1999, quando l’architetto Guido Canali scoprì le prime tracce di questo tesoro sepolto. Poi, nel 2021, l’operazione di completo recupero si è finalmente realizzata, consentendo a tutti noi di godere di questo patrimonio culturale.

Il ciclo pittorico si fa portavoce di una narrazione profonda, ispirata dalle Vite dei santi Padri di fra’ Domenico Cavalca, un’opera che ha saputo tradurre in immagini la spiritualità cristiana dell’epoca. Le storie di santi come san Paolo Eremita, sant’Antonio Abate e san Girolamo non sono solo racconti, ma veri e propri insegnamenti, espressioni di una ricerca di salvezza che risuona ancora oggi.

La presentazione ufficiale del restauro avverrà il giovedì 6 novembre alle ore 16 nella Sala Sant’Ansano, e le visite guidate saranno disponibili per tutti coloro che vorranno immergersi in questa esperienza unica. Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di scoprire un capolavoro che, come un eco lontano, continua a raccontare storie e a ispirare anime.

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Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

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Nel cuore pulsante di New York, dove l'arte e l'architettura si fondono in un abbraccio di bellezza, si è svolta una cerimonia che ha celebrato l'eccellenza italiana nel mondo. L'architetto calabrese Giuseppe Samà, con il suo stile inconfondibile e la sua visione innovativa, è stato insignito del premio ILICA 2025 presso il prestigioso Queens Museum.

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Questo riconoscimento, conferito dall'Italian Language Inter-Cultural Alliance, è un tributo a coloro che, come Samà, portano avanti i valori estetici e culturali italiani. Davanti a un pubblico di oltre 300 illustri ospiti, tra cui artisti e imprenditori, l'architetto ha condiviso la sua gioia e gratitudine, sottolineando l'importanza delle sue radici calabresi.

Originario della Calabria, Samà ha saputo trasformare la sua passione in una carriera internazionale, realizzando progetti che spaziano da residenze private a boutique hotel. La sua opera è caratterizzata da un senso innato di equilibrio tra natura, luce e proporzione, creando spazi che evocano emozioni e benessere. Ogni progetto racconta una storia, quella del luogo che lo ispira e delle tradizioni che lo accompagnano.

Il suo studio a New York è diventato un faro per coloro che cercano l'autenticità del design italiano. In un mondo sempre più globalizzato, Samà riesce a mantenere vivo il legame con la sua terra, portando un pezzo di Calabria in ogni sua creazione. La sua filosofia è semplice ma profonda: ogni spazio deve essere capace di emozionare.

Nel ricevere il premio, ha affermato: "Questo riconoscimento ha per me un valore speciale: rappresenta non solo un traguardo professionale, ma un simbolo di come la creatività italiana continui a ispirare e a unire le persone nel mondo". Le sue parole risuonano come un eco di speranza, un richiamo a non dimenticare da dove veniamo, anche mentre costruiamo il futuro.

La serata si è conclusa con un lungo applauso, un tributo a un uomo che, con il suo talento e la sua determinazione, non solo rappresenta la nuova generazione di creativi italiani, ma funge anche da ponte tra le culture, unendo Italia e Stati Uniti in un dialogo senza fine.

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Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

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A Bolzano, nei suggestivi spazi della Fondazione Antonio Dalle Nogare, si apre un capitolo affascinante della storia dell'arte italiana. La mostra "TOUTITÉ – ILIAZD. Lo studio della forma" ci invita a esplorare l'universo creativo di Ilia Zdanevich, un artista poliedrico che ha saputo mescolare parole e forme in un abbraccio senza tempo. La retrospettiva, la più grande mai dedicata a questo maestr...

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Iliazd, nato a Tbilisi nel 1894, ha trascorso la sua vita tra le pieghe della poesia e le sfide della tipografia, lasciando un segno indelebile non solo in Francia, dove si è stabilito dopo aver abbandonato la Russia, ma anche nel cuore di chi ama l'arte. La mostra, curata con maestria da Eva Brioschi e Julia Marchand, svela il genio di un artista che ha collaborato con nomi illustri del Novecento, come Pablo Picasso e Coco Chanel, creando opere che sono veri e propri oggetti d'arte.

Il percorso espositivo si articola attorno alla pratica del libro d'artista, un linguaggio che Iliazd ha saputo reinventare, facendolo diventare un mezzo per esprimere la sua visione della "toutité", una filosofia che abbraccia ogni forma di espressione artistica. Dalla tipografia alla moda, dall'architettura alla poesia, la toutité rappresenta un'idea di creatività che non conosce limiti, un invito a vedere il mondo con occhi nuovi.

Non perdere l'occasione di immergerti in questo affascinante mondo. La mostra è un viaggio che trascende il tempo e lo spazio, un'opportunità per comprendere l'essenza di un artista che ha saputo trasformare la sua vita in un'opera d'arte. Scopri i volumi iconici e i progetti che hanno definito la sua carriera e lasciati ispirare dalla magia di Iliazd.

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Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

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Il mondo dell'architettura italiana si è illuminato con la notizia dell'assegnazione del Premio "Architetto dell'anno" 2025 a Michele De Lucchi, un vero e proprio gigante del settore. Il suo studio, AMDL CIRCLE, ha brillato alla Festa dell'Architetto, un evento annuale che celebra l'eccellenza architettonica e che quest'anno si è svolto nella suggestiva cornice di Venezia.

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Il progetto che ha catapultato De Lucchi sul podio è il restauro e la riconversione delle Gallerie d'Italia a Torino, un'opera che ha saputo trasformare spazi storici in luoghi di cultura e conoscenza, dedicati alla fotografia e alla videoarte. La giuria, presieduta dall'architetta messicana Tatiana Bilbao, ha elogiato la capacità del progetto di recuperare ambienti una volta destinati a usi bancari, trasformandoli in musei interattivi e vibranti.

Il restyling degli spazi ipogei di Palazzo Turinetti, completato nel 2022, è stato descritto come un'opera di grande raffinatezza, capace di combinare funzionalità e estetica con una particolare attenzione ai dettagli e ai materiali utilizzati. De Lucchi e il suo team hanno dimostrato una maturità progettuale rara, offrendo una nuova vita a spazi che, altrimenti, sarebbero rimasti dimenticati nel tempo.

Non solo De Lucchi ha brillato in questa edizione della Festa dell'Architetto. Anche lo studio facchinelli daboit saviane ha ricevuto il premio "Giovane Talento dell'Architettura italiana" per il progetto della Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado a Puos d'Alpago, un'opera che ha catturato l'attenzione per la sua innovativa rigenerazione di spazi esistenti, dimostrando come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee con creatività e sensibilità.

Questa edizione ha visto anche menzioni speciali per progetti di notevole impatto, come il Bicocca Superlab a Milano e il padiglione Hortus Conclusus a Mestre, che hanno saputo reinterpretare il concetto di rigenerazione urbana in chiave moderna, creando connessioni tra didattica e ambiente.

La Festa dell'Architetto 2025 non è solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sull'importanza della progettazione architettonica nel nostro quotidiano. È un appello a lavorare insieme per una Legge per l'Architettura che tuteli le comunità e permetta di costruire un futuro migliore per tutti.

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Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

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Era un giorno di ottobre, e la luce del Lago di Garda danzava sulle acque come un sogno che si avvera. Il giovane Charles-Édouard Jeanneret-Gris, futuro Le Corbusier, si trovava lì, a Riva del Garda, mentre il mondo lo stava ancora scoprendo. L’architetto arcense Andrea Rigo, con la sua penna intrisa di passione, riporta alla luce un episodio dimenticato, ma carico di significato: l’arrivo di un g...

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Era il 22 ottobre 1907, e Le Corbusier, con solo diciannove anni, stava intraprendendo un viaggio che lo avrebbe portato a esplorare le meraviglie dell’Italia. Dalla panchina al sole, dove si era concesso un riposo, il giovane architetto decise di abbandonare l’itinerario previsto per tuffarsi nella bellezza del lago, un cambiamento di rotta che si rivelò cruciale. Riva del Garda, all’epoca un angolo di raffinatezza mitteleuropea, lo accolse con le sue limonaie e un panorama che sembrava scolpito da un maestro.

Rigo suggerisce, con una punta di meraviglia, che forse le immagini di quel paesaggio affascinante hanno lasciato un’impronta indelebile nell’anima di Le Corbusier. La luce che giocava tra le montagne e le acque del Garda, il profumo della vegetazione mediterranea, tutto contribuiva a creare un’atmosfera che ispirava non solo i viaggiatori, ma anche gli architetti del futuro. Le lettere scritte a Charles L’Eplattenier rivelano un entusiasmo contagioso, un amore per la bellezza che si rifletteva in ogni angolo.

Ma cosa rimase di quell’incontro fugace? Rigo si chiede se Le Corbusier, contemplando le limonaie, possa aver intuito il concetto di pilotis, quell’idea che avrebbe rivoluzionato l’architettura moderna. O se la luce del Garda, con il suo “gioco sapiente e magnifico dei volumi” non abbia influenzato il suo modo di concepire lo spazio. Un pensiero affascinante, che riporta il Garda al centro della scena artistica e intellettuale.

Oggi, mentre Riva del Garda continua a brillare, possiamo immaginare quel giovane architetto, con gli occhi pieni di meraviglia, mentre osserva il lago e le montagne, elementi che avrebbe poi fuso con maestria nei suoi progetti. Perché, come scrisse lui stesso, “l’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce”. E quella luce, un giorno d’ottobre del 1907, brillava in modo speciale sul lago di Garda.

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I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

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Nel vasto panorama dell'architettura contemporanea, dove i sogni si intrecciano con la realtà, emergono progetti che sfidano la logica e riscrivono le regole del possibile. I cinque progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo non sono solo edifici, ma vere e proprie dichiarazioni d'intenti, espressioni di audacia che ci invitano a riflettere su ciò che può essere. Ecco un viag...

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1. Il Toro Monumentale di Spagna
Immaginate un toro di metallo alto oltre 300 metri, che si erge come un faro nel panorama spagnolo. Questo progetto, sostenuto dall'Accademia Spagnola della Tauromachia, ha l'ambizione di diventare l'icona nazionale della Spagna, sfidando la Torre Eiffel per il titolo di monumento più visitato al mondo. Un'idea audace che pone interrogativi su tradizione e modernità, sulla cultura e l'identità.

2. N'Arrow House a Creta
Nell'incantevole paesaggio di Creta, una villa a forma di freccia si inserisce delicatamente nel contesto naturale. Progettata per fondersi con le colline, la N'Arrow House incarna un'architettura che rispetta l'ambiente, con linee pulite e materiali che dialogano con la terra. Un rifugio che promette di offrire una vista mozzafiato, ancora in fase di costruzione, ma già avvolto nell'aura del potenziale.

3. Il Giardino Verticale di Singapore
Un grattacielo che rifiuta le convenzioni, avvolto da un giardino verticale di 100 piani. Questo progetto ambizioso non solo mira a ridefinire il concetto di abitare in città, ma anche a restituire spazio alla natura nel cuore di un’urbanizzazione frenetica. Un vero e proprio polmone verde che si arrampica verso il cielo, trasformando l'idea di architettura in una sinfonia di vegetazione e struttura.

4. La Casa del Futuro in Giappone
Immaginate una residenza che si adatta alle esigenze dei suoi abitanti, un luogo dove la tecnologia si integra perfettamente con la vita quotidiana. La Casa del Futuro, in costruzione in Giappone, è un esempio di come l'architettura possa evolversi in risposta ai cambiamenti sociali e ambientali, un concept che sfida le convenzioni e abbraccia il domani.

5. La Torre dell'Universo in Cina
Concepita come un omaggio all'umanità e alle sue aspirazioni, la Torre dell'Universo promette di essere una delle strutture più alte mai realizzate. Un simbolo di progresso e innovazione che, con i suoi design futuristici, mira a ispirare una nuova generazione di architetti e sognatori. Una struttura che non solo guarda al cielo, ma invita tutti noi a farlo.

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La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

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In un angolo remoto del Giappone, sull'isola di Ishigaki, sorge una villa che sfida la percezione. Earth, così si chiama, è più di una semplice casa vacanze; è un manifesto architettonico che annulla i confini tra costruito e naturale. Progettata dall'illustre architetto Sou Fujimoto, la villa si presenta con un tetto verde che si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante, quasi a voler su...

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La struttura, di forma circolare, si adagia delicatamente sotto un manto di vegetazione, e da un'altezza aerea, appare un prolungamento del territorio. Solo una parete bianca, curva e sinuosa, rivela la sua esistenza, racchiudendo un giardino che si erge come una collina artificiale, un abbraccio morbido tra arte e natura.

Fujimoto racconta: "Il design dell'edificio è concepito per creare un dialogo continuo con il paesaggio. La vista che si apre dall'interno, con l'oceano cristallino in lontananza e la vegetazione lussureggiante a fare da cornice, invita a un'esperienza sensoriale senza pari". Gli spazi comuni, aperti e ariosi, si affacciano su una piscina a sfioro, che pare fondersi con l'orizzonte marino.

La villa ospita fino a dieci persone ed è parte della rete Not A Hotel, un'esperienza immersiva pensata per chi cerca il contatto profondo con luoghi iconici. Qui, ogni dettaglio è studiato per garantire il massimo comfort, dal soggiorno alla sala da pranzo, fino alle tre camere da letto, dove il calore dell'architettura giapponese contemporanea si fa avvolgente.

Al piano inferiore, un'area benessere regala momenti di relax, con sauna e piscina fredda che riflettono la luce del sole attraverso i lucernari. "È come essere in fondo all'oceano", spiega l'architetto, evocando un'immagine che trasporta chiunque in un mondo di tranquillità e armonia. Un progetto paesaggistico curato da Taichi Saito arricchisce l'esperienza con una vegetazione che celebra la biodiversità locale.

In questo rifugio, dove il verde si fa tetto e la casa diventa parte del paesaggio, Fujimoto ha realizzato non solo un'abitazione, ma un vero e proprio manifesto ecologico, un invito a riflettere sulla nostra relazione con la natura. "Non voglio che la mia casa entri in competizione con il paesaggio; desidero che lo estenda e lo celebri".

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Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

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Immagina di passeggiare per strade che sembrano scorrere come fiumi di pietra, circondato da un silenzio che racconta storie millenarie. Canale di Tenno, un angolo di Medioevo affacciato sul Lago di Garda, si svela in tutta la sua bellezza durante l’autunno. Qui, tra vicoli acciottolati e vecchie botteghe, il tempo si ferma e la magia si sprigiona ad ogni passo. Le finestre fiorite si illuminano d...

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Il fascino di Canale di Tenno sta nei dettagli: porte scolpite che raccontano storie, scale che si arrampicano come radici e angoli che sussurrano segreti dimenticati. In questo periodo dell'anno, il borgo si veste di rame e oro, un vero e proprio dipinto naturale. Non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Durante l’anno, eventi come Rustico Medioevo trasformano il borgo in un vivace mercato medievale, dove artigiani e musicisti riportano in vita antiche tradizioni, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente.

Ma Canale di Tenno non è solo storia e cultura; è anche un paradiso per gli amanti della natura. I sentieri che partono da qui offrono panorami mozzafiato sul Lago di Tenno, famoso per le sue acque turchesi. Camminare tra i boschi, con il foliage autunnale che abbraccia il paesaggio, è un’esperienza che riempie il cuore e lo spirito. Gli escursionisti più avventurosi possono salire verso il Monte Misone, dove si trova uno dei punti di vista più spettacolari sul lago, un balcone naturale che lascia senza fiato.

Per visitare Canale di Tenno, basta un’ora per immergersi nella sua essenza, ma la vera magia si svela solo a chi si concede il tempo di esplorare ogni angolo, assaporando i gusti del Trentino in una delle sue piccole osterie. Le temperature autunnali, miti e piacevoli, rendono ogni passeggiata un vero piacere. Se desideri prolungare la tua visita, fermati in uno dei B&B disseminati tra le case in pietra, dove il silenzio racconta storie di secoli e la vista sul lago ti riempie di meraviglia.

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Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

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Nel cuore delle Alpi, dove la storia si intreccia con la natura, il Grand Hotel San Pellegrino si prepara a risorgere. Affidato a un team di esperti architetti milanesi, il progetto di recupero promette di riportare alla luce un gioiello architettonico dei primi del ‘900, abbracciando una nuova Belle Époque dell’hospitality. Questo non è solo un restauro, ma un'opportunità di rinascita per un luog...

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La società americana Ekn Development, che ha ottenuto la concessione per 99 anni del Grand Hotel, ha scelto il gruppo Lombardini22 per realizzare un progetto di fattibilità che ambisce a coniugare raffinatezza estetica e innovazione tecnologica. Con i suoi 18.200 metri quadrati di eleganza, il complesso ospiterà 118 camere di lusso, una spa all'avanguardia e aree comuni rinnovate, pronte a sedurre visitatori da tutto il mondo.

Ma la sfida non è solo estetica. Come sottolinea l’architetto Alessandra Magri, “si tratta di un’analisi chirurgica della struttura impiantistica esistente”, un passo fondamentale per restituire vita a questo monumento della storia italiana. La Sovrintendenza avrà un ruolo cruciale, poiché il recupero dovrà rispettare il fascino del Liberty, l’epoca in cui il Grand Hotel è nato, senza dimenticare l'evoluzione del tempo.

In parallelo, le QC Terme, già un punto di riferimento nel benessere, stanno progettando un ampliamento che trasformerà gli spazi dell’ex stabilimento termale in un nuovo polo del relax e della salute. Abbandonando l'idea di un centro commerciale, l’attenzione si concentra su un’esperienza di lusso che unisce storia e comfort moderno, in perfetta armonia con il contesto circostante.

La cifra di investimento per il progetto è di 64 milioni di euro, e l’apertura è prevista tra il 2028 e il 2029. Un atteso ritorno a un’epoca di splendore, dove il passato e il presente si fondono per creare un futuro incantevole. Come afferma Ebrahim Nakhjavani, CEO di EKN Development, “Siamo certi che il progetto verrà portato avanti con eccellenza e visione”.

Il Grand Hotel San Pellegrino non è solo una struttura alberghiera, ma un simbolo di eleganza e cultura. La sua rinascita è un invito a riscoprire l'arte del ricevere, l'arte di vivere un'esperienza unica, dove ogni dettaglio racconta una storia, dove ogni angolo è un ricordo di un passato che ritorna, rivisitato in chiave contemporanea.

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Innovazione Sostenibile: Il Padiglione PAKK e l'Isolamento in Micelio

Innovazione Sostenibile: Il Padiglione PAKK e l'Isolamento in Micelio

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Il Padiglione PAKK: Un Esempio di Architettura Sostenibile con Micelio Situato a Tallinn, il PAKK Pavilion rappresenta un'innovazione nell'architettura sostenibile, grazie all'uso di pannelli isolanti realizzati in micelio, un biomateriale che proviene dalle radici dei funghi. Questo progetto è frutto della collaborazione tra Myceen, un'azienda specializzata in materiali sostenibili, e il diparti...

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Il PAKK Pavilion è stato concepito non solo come struttura architettonica, ma anche come laboratorio per testare e dimostrare le prestazioni dei pannelli isolanti in micelio. Questi pannelli, noti come mycocomposite, utilizzano la crescita del micelio come legante naturale per residui industriali come segatura e polpa di legno, offrendo una valida alternativa alle tradizionali isolate in lana minerale o polistirene espanso.

Siim Karro, CEO e co-fondatore di Myceen, afferma: "Parlando con architetti e costruttori in tutta Europa, abbiamo acquisito fiducia che questo materiale è necessario nel mercato". I pannelli di micelio rivestono la struttura, che è stata costruita utilizzando un sistema di costruzione modulare in legno sviluppato da EKA PAKK. Questo sistema è progettato per essere facilmente smontabile, modificabile o espandibile in base alle necessità.

La struttura del padiglione è realizzata in legno di frassino, con un telaio cubico rivestito da tavole di legno. Il sistema di facciata sLender, che conferisce al PAKK Pavilion il suo aspetto angolare distintivo, è stato sviluppato per contrastare il rischio di omogeneizzazione nel rinnovamento del patrimonio edilizio estone. Le sezioni modulari di legno sono progettate per rivestire strutture esistenti, migliorando l'isolamento e aggiungendo balconi e moduli per ascensori e scale.

Fino alla fine del 2026, i pannelli isolanti in micelio saranno esaminati per valutare le loro prestazioni termiche e il rischio di muffa. I risultati preliminari mostrano una gestione dell'umidità eccellente, senza rischi di condensa o muffa, e valori U che indicano una resistenza termica superiore rispetto alla lana minerale nelle stesse condizioni.

Il PAKK Pavilion non è solo un esempio di innovazione nel settore dell'architettura, ma rappresenta anche una speranza per la costruzione sostenibile del futuro, dimostrando come i materiali naturali possano essere utilizzati in modo efficace ed ecologico.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Un'Architettura che Fluttua: La Magia del Calcestruzzo di Moguang Studio in Cina

Un'Architettura che Fluttua: La Magia del Calcestruzzo di Moguang Studio in Cina

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In un angolo incantato della provincia di Hubei, dove la natura abbraccia l'architettura, sorge un edificio che sembra galleggiare, un'opera di Moguang Studio che incanta e sorprende. Questa straordinaria struttura in calcestruzzo si erge come un cuore pulsante all'interno di un complesso di guesthouse, ancorando gli ospiti in un abbraccio di funzionalità e bellezza. Con il suo profilo orizzontale...

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La genesi di questo sogno architettonico è legata a un semplice ma potente gesto: un recinto blu temporaneo che, come un orizzonte accidentale, ha ispirato gli architetti a creare un intervento permanente. La struttura non si limita a inserirsi nel contesto, ma lo arricchisce, tessendo insieme le colline circostanti e riscrivendo le regole della percezione spaziale. I visitatori si trovano immersi in una danza di luci e ombre, mentre la geometria del calcestruzzo si fa eco della trama naturale del luogo.

All'interno, l'edificio si apre verso il cielo attraverso tre corti di luce, spazi che incorniciano la bellezza del mondo esterno, invitando gli ospiti a perdersi nella meraviglia. Al centro, un cortile cubico di 7.5 metri di lato funge da fulcro, collegando aree di ristorazione, cucina e incontri, in una sinfonia di solidità e vuoto. Le finestre a tutta altezza non solo riducono la massa visiva, ma tessono un fil rouge di trasparenza e leggerezza, mentre il tetto, adornato da una sottile piscina riflettente, si fa specchio delle montagne lontane e del serbatoio sottostante.

Il risultato è un edificio che fluttua, un congegno architettonico che, pur radicato nella materia, sembra sfidare la gravità. Con una cura meticolosa, il calcestruzzo è stato lavorato in un'unica colata, preservando l'impronta del legno e conferendo un tocco di calore a una struttura altrimenti austera. Ogni elemento, ogni apertura, è pensato per raccontare una storia, per invitare l'osservatore a esplorare e a immergersi in un'esperienza multisensoriale che trascende il semplice atto di visitare un luogo.

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La Magia del Mocha Mousse: Trasformare il Bagno in un Santuario con LAUFEN

La Magia del Mocha Mousse: Trasformare il Bagno in un Santuario con LAUFEN

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È un colore che abbraccia, che avvolge come una carezza: il Mocha Mousse, selezionato da Pantone come colore dell'anno 2025, si fa strada nella nostra quotidianità, specialmente in quegli spazi che consacriamo al nostro benessere, come il bagno. LAUFEN, un nome che risuona da oltre un secolo nel mondo del design d'interni, ha colto questa tendenza e l'ha trasformata in una realtà tangibile.

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Immagina di entrare in un bagno dove le tonalità morbide e vellutate del marrone, ispirate dalla natura, creano un'atmosfera di tranquillità. Questi colori non sono semplici sfumature, ma veri e propri strumenti per riequilibrare le energie e dedicare tempo a se stessi. Con LAUFEN, ogni dettaglio è pensato per accompagnarti in questo viaggio sensoriale.

Le collezioni di ceramiche, accessori e mobili di LAUFEN, come il raffinato ILBAGNOALESSI, esplorano il profondo significato dei colori. La nuova palette, sviluppata con il designer Roberto Sironi, trae ispirazione da oltre 10.000 reperti storici, esibendo tonalità avvolgenti che evocano la luce del sole e la calda terra delle civiltà passate. I toni sabbiosi della Mesopotamia e l'arancio bruciato della terra romana si fondono in un linguaggio cromatico contemporaneo e senza tempo.

Ma il colore non è tutto. LAUFEN non può prescindere dalla qualità dei materiali. Il Saphirkeramik, una ceramica innovativa, permette di realizzare forme leggere e curve senza compromettere la resistenza. È qui che il Mocha Mousse entra in gioco, non solo come un colore, ma come un modo per influenzare l'umore e l'emozione. Le finiture metalliche della collezione ADA, disponibili in rame, titanio e oro, aggiungono un tocco di eleganza a questa tavolozza calda.

Per completare l'esperienza di un bagno che sa di lusso e serenità, la nuova collezione ARUN di LAUFEN si distingue per la sua lavorazione artigianale di alta qualità. Le finiture calde, dai toni terracotta al rame, si abbinano a materiali naturali come il rovere chiaro e il noce pregiato, creando un'atmosfera sensoriale che eleva ogni momento di cura personale.

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Otto camere da letto misteriose per una stagione spettrale

Otto camere da letto misteriose per una stagione spettrale

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Quando arriva l'autunno, il mondo si tinge di sfumature più scure e misteriose, e le camere da letto diventano rifugi perfetti per nascondersi sotto le coperte. In questo articolo, esploreremo otto camere da letto avvolte da un'aura di mistero, ognuna con il proprio fascino inquietante e la propria storia. Un viaggio attraverso il design, l'architettura e la bellezza dell'ombra.

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Iniziamo con Zero House nel Regno Unito, un'opera di Rae Morris e Ben Garrett, dove il legno scuro e i toni del mogano evocano le atmosfere del film horror Shining. Qui, l'arte di giocare con le luci e le ombre si trasforma in un'esperienza sensoriale, perfetta per le notti di Halloween.

Passiamo a Casa Tres Árboles in Messico, un esempio di come le tonalità scure possono contrastare la calda luce del legno. Le camere da letto, dipinte con colori cupi, creano un'atmosfera intima e accogliente, ideale per rifugiarsi mentre il vento ulula fuori.

In Nuova Zelanda, l'Openfield House offre un'esperienza unica con il suo lucernario circolare che incornicia le montagne circostanti. La camera da letto, immersa nell'ombra, ricorda un set cinematografico, dove ogni angolo racconta una storia.

Il Shkrub in Ucraina, progettato da Sergey Makhno, è un capolavoro di design che utilizza tavole di legno scuro e illustrazioni evocative per creare un'atmosfera quasi onirica, perfetta per chi ama perdersi nei propri pensieri durante le lunghe notti invernali.

Non possiamo dimenticare la Shadow House in Australia, un'estensione di legno bruciato che gioca con la luce, trasformando la camera in un luogo di ombre danzanti e mistero. Ogni finestra è una cornice di storie non raccontate.

In Texas, l'Austin House di Melanie Raines sperimenta con colori audaci per creare un ambiente che è tutto tranne che convenzionale. Le pareti blu scuro e il letto in pelle si fondono in un abbraccio di eleganza e stranezza, perfetto per una notte di racconti spettrali.

Infine, il Kawakawa House in Nuova Zelanda, con i suoi soffitti inclinati e pareti di betulla scura, si inserisce perfettamente nel bosco circostante, offrendo un rifugio che sembra quasi uscito da un racconto di fantasmi.

Queste otto camere da letto, ognuna con il proprio carattere, ci ispirano a creare spazi che riflettono le nostre paure e desideri. Perché in fondo, anche nell'oscurità, si può trovare bellezza.

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Il Parquet a Spina di Pesce: Eleganza e Versatilità nelle Varianti Italiana, Francese e Ungherese

Il Parquet a Spina di Pesce: Eleganza e Versatilità nelle Varianti Italiana, Francese e Ungherese

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Nel cuore di ogni dimora, il pavimento racconta storie. E cosa c'è di più affascinante del parquet a spina di pesce? Questa tipologia di posa non è solo una scelta estetica, ma un vero e proprio linguaggio architettonico che conferisce alla casa un'anima. Con le sue geometrie sinuose e il fascino del legno naturale, il parquet a spina di pesce si rivela una soluzione sofisticata, capace di incanta...

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La posa a spina di pesce, con le sue varianti italiana, francese e ungherese, offre un ventaglio di possibilità che si adattano perfettamente a stili e atmosfere diverse. La spina italiana, con la sua eleganza classica, risulta perfetta per ambienti tradizionali, mentre la variante francese, più aperta e dinamica, si presta a contesti contemporanei e minimalisti. Infine, la spina ungherese, con il suo disegno articolato, regala un tocco di originalità e ricercatezza.

Ogni essenza di legno porta con sé delle peculiarità: il rovere, forte e resistente, è l'alleato perfetto per la posa a spina di pesce, capace di esaltare la bellezza intrinseca di ogni listello. Ma attenzione, perché la scelta del formato e dello schema di posa può influenzare non solo l'estetica, ma anche la praticità e la manutenzione del pavimento. Con un occhio sempre attento ai dettagli, è possibile creare ambienti che raccontano la propria storia attraverso il calore e l'eleganza del legno.

Non dimentichiamo i vantaggi: la geometria a spina di pesce non solo cattura lo sguardo, ma può anche ampliare visivamente gli spazi, rendendoli più vivaci e accoglienti. Tuttavia, è importante considerare anche gli svantaggi, come lo sfrido maggiore e i costi di installazione più elevati, che richiedono una manodopera specializzata.

In conclusione, il parquet a spina di pesce si presenta come una scelta intramontabile, capace di arricchire ogni ambiente con il suo fascino e la sua eleganza. Che si tratti di una casa classica o di una moderna residenza, questo pavimento in legno farà sempre la sua figura, portando con sé il calore e la naturalezza che solo il legno sa offrire.

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Scoprire l'Invisibile: Viaggi Autocuratati tra gli Archivi dei Musei

Scoprire l'Invisibile: Viaggi Autocuratati tra gli Archivi dei Musei

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Immaginate di trovarvi in una stanza avvolta nel silenzio, dove il tempo sembra essersi fermato e le opere d'arte, custodite gelosamente, attendono di svelare le loro storie. Negli archivi dei musei, questo è il luogo dove l'arte ha è stato da sempre, raramente esposta, eppure carica di significato. Qui, in spazi che sono stati concepiti per proteggere e preservare, si cela un universo di o...

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La visita a un museo tradizionale è un'esperienza altamente curata, dove ogni pezzo è posizionato con cura per raccontare una narrazione specifica. Ma cosa accade quando l'attenzione si sposta verso gli archivi, tipicamente inaccessibili al grande pubblico? Questi luoghi, che è stato also concepiti per garantire la sicurezza e l'integrità delle opere, sono spazi di ricerca e scoperta, dove accademici e appassionati possono immergersi in una realtà che è rimasta nascosta per troppo tempo.

In un'epoca in cui l'arte viene sempre più democratizzata, c'è una crescente domanda di accesso a queste meraviglie. Le istituzioni stanno iniziando a riconoscere che l'apertura di questi archivi può essere un modo per coinvolgere il pubblico, permettendo a tutti di esplorare la ricchezza di un patrimonio culturale che, altrimenti, rimarrebbe invisibile.

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Mamluks: Un Viaggio nell'Eredità Artistica di un'Imperialità Contemporanea

Mamluks: Un Viaggio nell'Eredità Artistica di un'Imperialità Contemporanea

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Nel cuore di Abu Dhabi, un'esposizione straordinaria si svela al Louvre, portando alla luce un capitolo spesso trascurato della storia: l'arte e il design dei Mamluks. Mamluks: Legacy of an Empire è il titolo di questo viaggio affascinante attraverso il tempo, dove la maestria di una dinastia di ex schiavi guerrieri si trasforma in un'eredità culturale senza precedenti.

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Curata con passione da Dr. Souraya Noujaim e Dr. Carine Juvin, l'esposizione presenta oltre 270 opere esclusive, provenienti da 34 istituzioni di tutto il mondo. Oggetti che spaziano dai metalli preziosi ai manoscritti, dai tappeti alle ceramiche, rivelano un linguaggio visivo che continua a risuonare con il design contemporaneo. Juvin sottolinea che i Mamluks erano grandi designer, capaci di trasformare colori vivaci e geometrie complesse in opere di straordinaria bellezza.

La mostra si apre con un teatro delle ombre, un richiamo alle forme di intrattenimento popolare del tempo, immergendo i visitatori nella storia affascinante di questi sovrani. Dalla loro origine come giovani schiavi a una posizione di potere a Cairo e Damasco, i Mamluks sono diventati architetti della cultura e dell'arte, creando oggetti che non solo adornavano i palazzi ma narravano storie di potere e autorità.

Ma l'esposizione non si limita ai soli sovrani; essa esplora anche una società più complessa, evidenziando il contributo di donne influenti e minoranze religiose. Manoscritti commissionati da donne e oggetti decorati con motivi distintivi ci raccontano di un'arte che abbraccia diverse culture, rendendo omaggio alla ricchezza e alla diversità della società mamluka.

La scenografia dell'esposizione, arricchita da schermi interattivi e dettagli architettonici, invita il pubblico a esplorare storie individuali all'interno di una narrazione più ampia. Il culmine di questo percorso è rappresentato dal Baptistero di San Luigi, un capolavoro del XIV secolo che incarna la fusione tra arte islamica ed europea, simbolo della mobilità degli oggetti e della potenza del design nel superare le barriere culturali.

Con questa esposizione, il Louvre Abu Dhabi si propone di connettere le civiltà, rivelando la complessità e la ricchezza della storia dei Mamluks. È un invito a riflettere su come il loro passato possa ancora influenzare il nostro presente e futuro. Un'esperienza da non perdere, che promette di illuminare le menti e sorprendere i cuori.

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La Magia della 18esima Quadriennale di Roma: Un Viaggio nell'Arte Contemporanea

La Magia della 18esima Quadriennale di Roma: Un Viaggio nell'Arte Contemporanea

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Un nuovo capitolo si apre al Palazzo delle Esposizioni di Roma, un luogo che si trasforma in un palcoscenico per l’arte contemporanea, ospitando la 18esima edizione della Quadriennale. L’evento, che celebra l’arte italiana degli ultimi 25 anni, si presenta sotto l’egida di un tema evocativo: Fantastica. Un termine che, nella sua duplice accezione, invita a riflettere sulla meraviglia e sull’immagi...

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Con la curatela di cinque esperti, il progetto riunisce cinquantiquattro artisti viventi, tra cui molti volti nuovi, in un dialogo che abbraccia stili e linguaggi diversi. Questa edizione, che segna un traguardo significativo, è anche un tributo alla memoria del presidente Luca Beatrice, scomparso prematuramente.

La mostra si snoda attraverso 2000 metri quadri di spazio espositivo, presentando 187 opere, molte delle quali create appositamente per l’occasione. Ogni sezione, curata con maestria, offre un’esperienza immersiva, invitando il visitatore a scoprire le traiettorie artistiche che contraddistinguono il nostro tempo.

In aggiunta, l’esposizione storica I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935, curata da Walter Guadagnini, rende omaggio alle radici di questo evento, evocando un senso di continuità tra passato e presente. L’architettura dell’allestimento, firmato da BRH+/ Barbara Brondi & Marco Rainò, gioca con i vuoti e i pieni, creando un’atmosfera in cui l’arte vive e respira.

La Quadriennale non è solo una mostra, ma un progetto espositivo corale che si arricchisce di performance e incontri, rendendo l’esperienza di visita ancora più coinvolgente. Fantalk, il public program a cura di Nicolas Ballario, stimola discussioni attuali, riflettendo le suggestioni delle opere esposte. In un momento in cui Roma si riafferma come un centro culturale vitale, la Quadriennale si presenta come un faro luminoso per l’arte contemporanea.

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Scopri i Progetti Incredibili: Le Nomination dei Dezeen Awards 2025

Scopri i Progetti Incredibili: Le Nomination dei Dezeen Awards 2025

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Questa settimana, il mondo del design e dell'architettura si è fermato per contemplare le nomination dei Dezeen Awards 2025, un momento di celebrazione dei progetti che stanno plasmando il nostro futuro. Tra le opere in lizza, emerge la House for Julia, un hospice per bambini che si presenta come un moderno santuario, un capolavoro firmato dallo studio Čtyřstěn Architekti.

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Martedì, la shortlist degli interni ha svelato il lavoro dello studio spagnolo Isern Serra, che ha progettato un’agenzia di moda a Barcellona, un progetto che fonde eleganza e funzionalità. Mercoledì, è stata la volta del design, con la collezione di articoli per la casa di Hermès, presentata durante la settimana del design a Milano, che ha catturato l'immaginazione di molti.

Il tema della sostenibilità è stato al centro delle discussioni giovedì, con la presentazione di opere come il più grande edificio in legno massiccio della Finlandia, un esempio di come l’architettura può rispondere alle sfide ambientali contemporanee. Infine, venerdì ha visto l'annuncio dei Designers of the Year, con nomi prestigiosi come Kéré Architecture e Iris van Herpen, che continuano a ridefinire i confini del design.

In un contesto di cambiamenti, anche i giganti della tecnologia si evolvono: Microsoft ha presentato il restyling dei suoi loghi, un segno di come l'intelligenza artificiale stia influenzando il design e lo sviluppo dei prodotti. E mentre il mondo architettonico piange la perdita di figure iconiche come Nicholas Grimshaw, la riflessione sulla loro eredità ci invita a considerare cosa significa davvero progettare per il futuro.

Con la conclusione della settimana, non possiamo fare a meno di meravigliarci di quanto il design possa ispirare e trasformare. Segui le nostre pubblicazioni per rimanere aggiornato su queste e altre storie che plasmano il nostro mondo.

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Riscoprire il Locale: La Nuova Era dell'Architettura Sostenibile Secondo Piers Taylor

Riscoprire il Locale: La Nuova Era dell'Architettura Sostenibile Secondo Piers Taylor

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In un mondo in cui le frontiere tra globale e locale si sfumano, Piers Taylor ci invita a riscoprire l'essenza del locale. Nel suo libro Learning from the Local, l'architetto britannico ci conduce in un viaggio attraverso una nuova era di design sostenibile, in cui l'architettura non è solo un riflesso del passato, ma una reazione creativa alle sfide contemporanee.

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Il libro raccoglie oltre trenta casi studio da ogni angolo del pianeta, da Burkina Faso a Giappone, da Grecia a Australia, dimostrando che la vera innovazione architettonica non si trova nella mera imitazione, ma nella capacità di riimmaginare il contesto locale. In questo senso, Taylor non propone un manuale rigido, ma piuttosto un invito a esplorare le relazioni tra geografia, ecologia e comunità.

L'architettura, nella visione di Taylor, deve dialogare con l'ambiente, rispondendo alle esigenze delle persone e rispettando il clima e la cultura di ogni luogo. Non più un mero involucro estetico, ma un processo in continua evoluzione, in cui ogni edificio diventa un racconto di appartenenza e identità. Il suo approccio si distacca dalla nostalgia per il passato, esplorando un futuro in cui la responsabilità verso il pianeta diventa centrale.

In un'epoca segnata da emergenze climatiche e disuguaglianze sociali, le parole di Taylor risuonano come un mantra: "Come possono gli edifici appartenere al loro luogo?". Un interrogativo che invita a considerare non solo l'estetica, ma anche l'impatto sociale e ambientale delle nostre scelte progettuali.

Le immagini e i progetti presentati nel libro offrono uno sguardo ispiratore su come l'architettura possa essere un medium di cambiamento. Dalla Scuola Primaria Gando progettata da Kéré Architecture alla Casa negli Ulivi di Invisible Studio, ogni opera è un esempio di come l'innovazione possa nascere dal rispetto delle tradizioni locali e dall'uso di materiali disponibili sul posto. Frank Gehry e Glenn Murcutt sono solo alcune delle figure illustri che affiancano i talenti emergenti, creando un mosaico di esperienze e visioni.

In definitiva, Learning from the Local non è solo un libro, ma un manifesto per un'architettura che si impegna a essere sensibile, responsiva e, soprattutto, locale. Un invito a tutti noi, architetti e non, a ripensare il nostro rapporto con l'ambiente e con le comunità che lo abitano.

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L'arte della sedia: il design senza tempo di Frank Lloyd Wright

L'arte della sedia: il design senza tempo di Frank Lloyd Wright

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Nel cuore del Wisconsin, un'esposizione straordinaria celebra un maestro del design: Frank Lloyd Wright. Frank Lloyd Wright: Modern Chair Design si propone come un viaggio nell'evoluzione del design delle sedie, un aspetto spesso trascurato della sua vasta opera, ma di fondamentale importanza per comprendere la sua visione architettonica e l'evoluzione della vita domestica americana.

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La mostra, che accoglie oltre trenta modelli di sedie, ripercorre un arco temporale che va dal 1900 fino alla fine degli anni '50, mettendo in evidenza come i suoi design siano cambiati nel corso del XX secolo. Le sedie, espressione di un'epoca e di un pensiero, raccontano la transizione da un'idea di mobilio massiccio e artigianale, tipica del movimento Arts and Crafts, a soluzioni più leggere e modulari, in linea con le esigenze della vita moderna.

Wright, attraverso il suo linguaggio unico, ha saputo coniugare estetica e funzionalità, anticipando tendenze che oggi ci sembrano familiari. Il curatore Thomas Szolwinski ha affermato che "le sedie di Wright offrono una lente affascinante sul suo filosofico evolversi e sulla trasformazione della vita domestica americana". Non si tratta solo di mobili, ma di una riflessione profonda su come viviamo e interagiamo con lo spazio.

La mostra non si limita a presentare pezzi storici, ma include anche repliche di progetti mai realizzati, come le sedie concepite per il Guggenheim Museum di New York e per l'AD German Warehouse. Attraverso un lavoro di ricerca meticoloso, i curatori hanno collaborato con artigiani per ricreare esemplari che incarnano l'essenza del pensiero di Wright e la sua continua innovazione. E così, dodici di queste opere sono state create appositamente per l'esposizione, tra cui una poltrona destinata alla James Kibben Ingalls House.

Il design di Wright, lontano dall'essere statico, è un continuo dialogo con la contemporaneità. Le sedie sono disposte in ordine cronologico, raccontando una storia di innovazione e trasformazione. Ogni pezzo è un capitolo che si interseca con il contesto sociale e culturale del suo tempo. Tra i pezzi di spicco si trovano la poltrona a pannelli in canna per la Emil Bach House e le poltrone Origami progettate per il suo studio a Taliesin West.

La mostra Frank Lloyd Wright: Modern Chair Design è un invito a riflettere su come il design possa influenzare le nostre vite, rimanendo sempre attuale e affascinante. Un'esperienza da non perdere per chi ama l'architettura e il design, in programma dal 4 ottobre 2025 al 26 gennaio 2026.

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Teal House: Un Rifugio di Armonia tra Tradizione e Modernità

Teal House: Un Rifugio di Armonia tra Tradizione e Modernità

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In un angolo sereno della costa indiana, nel villaggio di Quilon, sorge la Teal House, una residenza che racconta una storia di equilibrio tra il passato e il presente. Questo progetto, firmato dagli architetti di Monsoon Projects, è un esempio luminoso di come la tradizione possa dialogare con le esigenze contemporanee, creando spazi che non solo accolgono, ma ispirano.

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La casa, con i suoi quattro camere, si distende su una superficie di 2800 piedi quadrati, abbracciando il concetto di minimalismo. Ogni angolo è pensato per riflettere l'essenza dell'architettura tropicale del Kerala, reinterpretata attraverso un linguaggio moderno che invita alla contemplazione. Qui, le linee pulite e le forme essenziali si intrecciano con materiali locali, rendendo omaggio alla cultura e al paesaggio circostante.

All'ingresso, il visitatore è accolto da un'atmosfera di calma e serenità, grazie a una progettazione attenta alla sostenibilità e all'integrazione con l'ambiente. Le ampie vetrate incorniciano la vista del verde circostante, permettendo alla luce naturale di permeare gli spazi interni, mentre l'uso di ceramiche Emcer e altri materiali di alta qualità, come quelli forniti da Jaquar e Saint-Gobain, aggiunge un tocco di eleganza e funzionalità.

Ma cosa rende davvero speciale la Teal House? È il modo in cui riesce a catturare l'essenza dello spirito monsonico, trasformando l'esperienza della pioggia in un'opportunità di connessione con la natura. I progettisti, Adarsh Rajendran e Shabin S Shajahan, hanno saputo plasmare una dimora che non è solo un rifugio, ma un manifesto architettonico della bellezza e della resilienza.

In un'epoca in cui la sostenibilità è al centro dell'attenzione, questo progetto si erge come esempio di come l'architettura possa rispondere alle sfide del nostro tempo, senza rinunciare all'estetica e al comfort. La Teal House invita a riflettere su come possiamo vivere in armonia con il nostro ambiente, celebrando la bellezza della tradizione e l'innovazione del design contemporaneo.

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Rifugio Marino: Una Villa Danese Che Abbraccia il Minimalismo Nordico

Rifugio Marino: Una Villa Danese Che Abbraccia il Minimalismo Nordico

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Affacciata sulle onde serene dell'Øresund, questa villa danese si erge come un poema silenzioso, un canto di eleganza e semplicità. Con il nome evocativo di Strandgården, che significa 'il cortile sulla spiaggia', essa racconta storie di mare e di vita, di generazioni che l'hanno popolata e trasformata. Progettata dallo studio Norm Architects, la villa è un esempio sublime di come il design nordic...

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Il progetto, risultato dell'unione di due abitazioni storiche, mantiene viva la memoria del passato mentre celebra la luce e lo spazio. Gli architetti affermano che “ogni dettaglio è concepito per incoraggiare il tatto, il movimento e la connessione”. Ed è proprio questo che si percepisce varcando la soglia: un'atmosfera che invita a respirare, a muoversi, a vivere.

Le tonalità tenui dei materiali naturali – beige sabbia, grigi delicati, bianchi luminosi – si mescolano armoniosamente con il paesaggio circostante. Legno di rovere e pietra calcarea color tortora raccontano di una scelta consapevole, un richiamo alla terra e al mare. I pavimenti a listoni e le modanature suggeriscono un legame profondo con l'architettura scandinava, mentre le ampie vetrate creano un dialogo continuo tra gli spazi interni e il mondo esterno, cancellando i confini e amplificando la sensazione di libertà.

La ricerca del warm minimalism raggiunge il suo apice negli interni, dove ogni elemento è in perfetta armonia con l'altro. Arredi dalle linee morbide e trame calde si intrecciano con la solidità di un camino in pietra e la delicatezza di una scala curva, creando un'atmosfera di intimità e serenità. Ogni soggiorno, ogni camera, ogni bagno è un mondo a sé, rifugio di tranquillità, quasi un mini SPA dove il tempo sembra fermarsi.

Al piano superiore, la dimensione più intima si svela: la camera da letto padronale, un angolo di pace, è affiancata da spazi per i più piccoli, mentre i bagni evocano l'essenza di una caverna di lusso, un abbraccio di pietra e ombre. La geometria della copertura scolpisce lo spazio, modulando i riflessi della luce che danzano durante il giorno, così come nel giardino, dove alberi secolari custodiscono la memoria di questa villa, pronta ad accogliere ospiti nella sua dependance e a regalare momenti di relax nella nuova piscina in pietra, un tocco di Mediterraneo in una cornice nordica.

Questo rifugio marino non è solo un'abitazione; è una poesia architettonica, una celebrazione della vita, un invito a fermarsi, a riflettere, a godere di ogni attimo. In questa villa danese, il passato e il futuro si intrecciano in un abbraccio senza tempo.

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La Face House di Kyoto: 50 anni di ironia architettonica che sfida il tempo

La Face House di Kyoto: 50 anni di ironia architettonica che sfida il tempo

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Nel cuore pulsante di Kyoto, una città che racconta storie di geishe e tradizione, un edificio si erge come un paradosso vivente: la Face House. Progettata nel 1975 dall'architetto Kazumasa Yamashita, questo strano e affascinante palazzo celebra il suo cinquantesimo anniversario, rimanendo un simbolo di individualità e ironia nell'architettura contemporanea.

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Camminando per le strade del quartiere Nakagyo-ku, ci si imbatte in un panorama di machiya, le classiche abitazioni giapponesi, quando improvvisamente, la Face House rompe il silenzio della tradizione. La sua facciata, che ricorda un volto umano, è una provocazione visiva che invita a riflettere sulla funzione e il significato dell'architettura. Una vera e propria opera d'arte che invita a sorridere.

La concezione di Yamashita è chiara: “Ho cercato di trovare una soluzione semplice ed economica, arricchendo la facciata con dettagli piccoli ma significativi.” E così, la casa si trasforma in un gioco di elementi. Gli occhi sono finestre, il naso è una finestra che lascia entrare la luce, mentre le orecchie, che si rivelano come balconi, si nascondono timidamente alla vista. L’ingresso, che appare come una bocca sorridente, accoglie chiunque voglia scoprire il suo interno.

Un perfetto incrocio tra casa e ufficio, la Face House ha mantenuto nel tempo la sua essenza. Anche se oggi non ospita più il suo progettista, dal 2016 ha trovato nuova vita come galleria d'arte e cartoleria, il Creative Studio & Shop OOO. Qui, viaggiatori e locali si ritrovano, creando una comunità che celebra la creatività e l'innovazione, in un luogo che continua a fare storia.

La Face House non è solo un edificio; è una riflessione su come l'architettura possa giocare con le convenzioni. In un contesto urbano dove tutto sembra immutabile, questo edificio rappresenta una risposta ludica alla modernità, un modo per ricordarci che l'arte e il design possono anche essere divertenti. E così, mentre celebriamo i suoi 50 anni, non possiamo fare a meno di chiederci: quali altre sorprese ha in serbo per noi?

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Godwin Austen Johnson: L'Evoluzione dell'Architettura Contestuale nel Medio Oriente

Godwin Austen Johnson: L'Evoluzione dell'Architettura Contestuale nel Medio Oriente

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Godwin Austen Johnson: L'Evoluzione dell'Architettura Contestuale nel Medio OrienteFondata negli Emirati Arabi Uniti nel 1989 da Brian Johnson, Godwin Austen Johnson è un punto di riferimento nel campo dell'architettura. Con un team di 110 professionisti multinazionali, l'azienda ha contribuito in modo significativo alla costruzione dell'ambiente urbano nel Medio Oriente per oltre tre decenni. La ...

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Uno degli esempi più emblematici del lavoro di Godwin Austen Johnson è il Jafar Centre presso il Dubai College. Questo progetto rappresenta un perfetto equilibrio tra innovazione e rispetto per il contesto culturale locale. La capacità dell'azienda di adattare il design alle specificità del luogo è ciò che la distingue nel panorama architettonico contemporaneo.

Il team, guidato dall'attuale Managing Director Jason Burnside, continua a esplorare nuove strade nel design, mantenendo sempre un forte legame con le tradizioni britanniche che risalgono al 1847. Attraverso una metodologia collaborativa, Godwin Austen Johnson dimostra come l'architettura possa rispondere alle esigenze moderne, pur rimanendo radicata nella cultura e nella storia del Medio Oriente.

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Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di Tecnostrutture

Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di Tecnostrutture

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Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di TecnostruttureIl direttore tecnico di Tecnostrutture, Stefano China, ha recentemente sottolineato l'importanza del Building Information Modeling (BIM) in un video informativo. Il BIM è molto più di un semplice modello geometrico; rappresenta un vero e proprio contenitore di informazioni fondamentali per la gestione delle costruzioni.

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Nei modelli BIM sviluppati da Tecnostrutture, vengono integrate informazioni cruciali, come il peso delle travi. Questo consente agli operatori in cantiere di avere accesso in tempo reale a dati essenziali tramite dispositivi come tablet, facilitando così la pianificazione e l'organizzazione del montaggio delle strutture.

Grazie a software avanzati come Tekla Structures, Trimble Connect e Revit, il BIM si trasforma in un archivio informativo completo, contribuendo a migliorare l'efficienza, la sicurezza e la sostenibilità in ogni fase del progetto. Come afferma Stefano China, "Il BIM è davvero il futuro delle costruzioni. Non solo permette di gestire la geometria, ma può contenere ogni tipo di informazione".

Per approfondire ulteriormente, ti invitiamo a guardare il video completo dell'intervento di Stefano China.

Scopri le 5 Mostre Imperdibili di Milano ad Ottobre: Arte e Cultura in Evoluzione

Scopri le 5 Mostre Imperdibili di Milano ad Ottobre: Arte e Cultura in Evoluzione

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Milano, un crocevia di emozioni e suggestioni, si prepara ad accogliere il mese di ottobre con un bouquet di mostre che incantano e ispirano. In questo mese, la città si trasforma in un palcoscenico d'arte, dove il passato e il presente si intrecciano in un dialogo vibrante. Ecco quindi cinque mostre che non puoi assolutamente perdere.

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1. Re Giorgio
Dal 24 settembre all'11 gennaio, la Pinacoteca di Brera ospita ‘Milano, per amore’, un tributo al genio di Giorgio Armani. Un percorso che si snoda tra oltre centoventi abiti, veri e propri simboli di una cultura contemporanea che si riflette nella sua eleganza. Qui, dove l'arte e la moda si fondono, Armani ha tracciato il suo sentiero creativo, celebrato anche dall'Accademia di Belle Arti nel 1993.

2. Andrea Appiani
Milano rende omaggio a uno dei suoi artisti più illustri. Questa mostra segna il ritorno di Andrea Appiani, il ‘primo pittore’ del Regno d’Italia napoleonico. Attraverso opere provenienti da collezioni prestigiose, il visitatore potrà immergersi nel mondo neoclassico e nella raffinata arte di un maestro che ha segnato un'epoca.

3. M.C. Escher
Dopo un'assenza di dieci anni, il MUDEC riporta a Milano l'affascinante mondo di Maurits Cornelis Escher. Con 90 opere che spaziano da incisioni a litografie, la mostra esplora l'evoluzione artistica di Escher, unendo arte e matematica in un linguaggio visivo unico che ha sfidato le leggi della percezione.

4. Dorothea Lange
Fino al 19 ottobre, il racconto visivo di Dorothea Lange ci trasporta negli anni Trenta e Quaranta, un periodo di crisi e cambiamento. Le sue fotografie testimoniano la lotta degli agricoltori americani durante il Dust Bowl, rendendo palpabile il dramma umano attraverso l'obiettivo di una donna che ha saputo raccontare la verità.

5. Un altro sguardo
Fino al 12 ottobre, il FAI presenta una mostra che sfida le convenzioni, affiancando opere contemporanee a quelle della collezione Panza. Un’occasione per esplorare l’esistenza e la passione di artisti come Mario Schifano e Anselm Kiefer, creando un dialogo tra stili e visioni diverse.

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Riverside Condominium: Un Nuovo Inizio per Santa Comba Dão

Riverside Condominium: Un Nuovo Inizio per Santa Comba Dão

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Nel cuore di Santa Comba Dão, un edificio che ha segnato il paesaggio per oltre vent'anni sta per rinascere. Il Riverside Condominium, concepito dagli architetti di MJARC, rappresenta non solo un progetto architettonico, ma un manifesto di sostenibilità e rispetto per la memoria. La riabilitazione di questa struttura non è un semplice atto di ristrutturazione, bensì un atto d'amore verso il passat...

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Con una superficie di 4000 m², il Riverside Condominium si propone di elevare gli standard di qualità abitativa attraverso un'attenta integrazione di materiali moderni e tecniche costruttive innovative. Le scelte progettuali, firmate da Maria João Andrade e Ricardo Cordeiro, si sono orientate verso un dialogo continuo tra antico e contemporaneo, tra storia e futuro.

Le collaborazioni con marchi rinomati come MOSO, Technal e Porcelanosa Grupo hanno permesso di dotare questo complesso di elementi di alta qualità, rendendolo non solo esteticamente gradevole, ma anche funzionale e sostenibile. Gli architetti hanno saputo armonizzare l'ambiente circostante, creando un luogo che non è solo un'abitazione, ma un vero e proprio spazio di vita.

Riverside non è solo un nome; è un invito a riflettere su come possiamo abitare il nostro mondo. La riqualificazione di Santa Comba Dão è quindi un esempio luminoso di come l'architettura possa rispondere alle sfide contemporanee, abbracciando le opportunità del presente senza dimenticare il passato.

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Scopri la Collezione Pure Black di Villeroy & Boch per un Bagno Elegante

Scopri la Collezione Pure Black di Villeroy & Boch per un Bagno Elegante

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Scopri la Collezione Pure Black di Villeroy & Boch per un Bagno EleganteVilleroy & Boch sta rivoluzionando il concetto di bagno con la sua nuova collezione Pure Black, una proposta audace che dissolve i confini e invita a esplorare nuove dimensioni di design. I bagni in nero profondo stanno diventando una vera e propria tendenza, dove le linee si sfumano e gli spazi assumono una nuova forma.

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Abbandonare il tradizionale mantra del bianco e della crema può sembrare una sfida, ma abbracciare il comfort avvolgente del nero è un passo verso un'esperienza di design unica. Come le caverne che i nostri antenati abitavano, i bagni in nero offrono un senso di protezione e intimità.

La serie Finion in Pure Black di Villeroy & Boch non è solo un'estetica, ma una vera dichiarazione di benessere. I lavabi di questa collezione, realizzati in TitanCeram, un materiale ceramico super resistente, presentano pareti eccezionalmente sottili e un design purista che si integra perfettamente in un ambiente monocromatico.

In aggiunta ai lavabi, la collezione include anche mobili coordinati, come unità modulari e armadi, con linee pulite e un design senza maniglie, creando un look armonioso e sofisticato. La combinazione di questi elementi con le vasche Theano, disponibili in Pure Black, arricchisce ulteriormente l'estetica del bagno, sia nel modello monolitico che in quello curvilineo.

L'uso del nero va oltre una semplice tendenza: è un colore senza tempo, capace di donare profondità ed eleganza a qualsiasi ambiente. Con la collezione Pure Black, Villeroy & Boch invita a trasformare il bagno in un luogo di relax e introspezione, dove ogni dettaglio conta.

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Ritorno alla Belle Époque: Capolavori a Palazzo Blu

Ritorno alla Belle Époque: Capolavori a Palazzo Blu

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Dal 15 ottobre al 7 aprile, un viaggio incantevole ci attende a Palazzo Blu, dove oltre cento capolavori ci raccontano la storia di artisti italiani a Parigi durante l'età dell'Impressionismo. Questa è una mostra che non solo celebra la Belle Époque, ma ci invita a riflettere sulla complessità e la dignità storica di questi maestri, tra cui Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e Federico Zandomene...

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La curatela di Francesca Dini e il supporto della Fondazione Pisa hanno reso possibile un'esposizione che va oltre il semplice raccontare bellezza; essa si propone di valorizzare il contributo originale di questi artisti, spesso relegati a un ruolo decorativo. Invece, furono protagonisti nella definizione visiva della modernità europea.

Le opere, provenienti dai più prestigiosi musei internazionali, ci mostrano una Parigi crocevia di culture, dove Boldini, De Nittis e Zandomeneghi, trasferitisi tra il 1867 e il 1874, trovano ispirazione in un ambiente vibrante, ricco di opportunità e fermento culturale. Qui, tra caffè bohémien e incontri con artisti come Degas e Renoir, la loro ricerca pittorica si sviluppa, mantenendo sempre un legame profondo con le radici toscane e l'eredità del realismo macchiaiolo.

La mostra, articolata in nove sezioni, ci guida attraverso le trasformazioni di un'epoca, iniziando dalla crisi politica post-battaglia di Sedan fino alla rinascita di Parigi, dove l'arte si fa simbolo di una modernità elegante e universale. Le pennellate di Boldini e la vita cosmopolita di De Nittis ci parlano di un'arte che si fonde con la vita, mentre Zandomeneghi ci offre uno sguardo lirico sul mondo femminile.

Infine, il racconto si sposta verso la Toscana, dove artisti come i fratelli Gioli e Corcos, ispirati da Parigi, trasformano la quotidianità in pura poesia visiva. Luoghi come Livorno e Pisa diventano laboratori di una modernità gentile, in cui l'intimità e il sogno si intrecciano.

Quindi, non perdere questa occasione unica: la Belle Époque torna a riflettersi nel presente, portando con sé un'eredità di arte, storia e vita. Acquista i tuoi biglietti e preparati a immergerti in un mondo di bellezza e cultura!

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Personaggi Disney e Architettura: Un Mondo di Sogni e Realtà

Personaggi Disney e Architettura: Un Mondo di Sogni e Realtà

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Immagina un mondo in cui i personaggi Disney non solo vivono in storie incantate, ma danzano tra le colonne dei monumenti architettonici che abbiamo amato per secoli. Johana Mendoza Rodriguez, architetto e illustratrice di Quito, Ecuador, fa proprio questo. Le sue illustrazioni sono una magica fusione di realtà e sogno, dove la precisione architettonica incontra la meraviglia dell'immaginazione.

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Ogni linea tracciata da Mendoza Rodriguez non è solo un semplice schizzo; è un racconto che esplora come la luce e il colore possano trasformare spazi fisici in esperienze emotive. Attraverso i suoi disegni, vediamo gli iconici edifici del mondo non solo come strutture, ma come custodi di storie e memorie collettive. Il Salk Institute, la Casa di Farnsworth, e il Museo Guggenheim diventano palcoscenici per i nostri eroi animati, invitandoci a guardare oltre il visibile.

La bellezza del lavoro di Mendoza Rodriguez sta nella sua capacità di recontextualizzare questi luoghi. Non si limita a rappresentare ciò che è noto; ci invita a riflettere su come l'architettura possa evocare emozioni e raccontare storie culturali. I personaggi Disney, con il loro carico di nostalgia e fantasia, si intrecciano con l'architettura, creando un dialogo visivo che travalica il tempo e lo spazio.

La sua formazione alla Pontificia Universidad Católica del Ecuador ha forgiato una mente capace di unire il rigore tecnico con una narrazione creativa. Ogni illustrazione diventa così un mezzo di espressione, un linguaggio poetico che parla della bellezza e della complessità del design. Mendoza Rodriguez ci ricorda che l'architettura non è solo un insieme di materiali e forme, ma un'esperienza che vive nei nostri ricordi e nelle nostre fantasticherie.

In un mondo dove il sogno incontra la realtà, i personaggi Disney ci guidano attraverso le meraviglie architettoniche, trasformando ogni angolo in un'opera d'arte. E così, ci ritroviamo a riflettere: qual è il confine tra ciò che è reale e ciò che è immaginato? Forse, in questo gioco di luci e colori, non c'è confine, ma solo la possibilità di sognare in grande.

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Dieci motivi per non perdere la Dutch Design Week 2025

Dieci motivi per non perdere la Dutch Design Week 2025

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Immagina di camminare per le strade di Eindhoven, avvolto da un'aura di creatività palpabile, dove ogni angolo racconta una storia e ogni installazione è una finestra su un futuro possibile. La Dutch Design Week 2025, in programma dal 18 al 26 ottobre, promette di essere un'esperienza unica, una celebrazione del design che abbraccia il passato, il presente e le possibilità future. Preparati a scop...

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1. Umbra Pavilion di Pauline van Dongen
Una meraviglia architettonica realizzata con heliotex, un tessuto alimentato dal sole. Sotto il suo tendaggio di filati di poliestere riciclato, potrai vivere l'incanto della luce che danza al calar del sole, rivelando un design che sfida le intemperie.

2. Mostra di Laurea della Design Academy Eindhoven
Circa 200 progetti in mostra, realizzati da una generazione di designer che affrontano tematiche ardue come la crisi climatica e la giustizia sociale. Un viaggio attraverso le menti brillanti del domani.

3. Classe del 25
Un'esposizione che celebra il talento di studenti provenienti da università europee, presentando progetti che riflettono il zeitgeist attuale e le ambizioni dei designer di domani.

4. Kruisstraat Design District
Un'esposizione che esplora il concetto di 'interesse essenziale per la cultura olandese', interrogandosi su cosa significhi realmente essere parte di una comunità creativa.

5. In Azione: Kiki & Joost e Amici
Due compleanni in una grande celebrazione, dove arte e design si mescolano in un vivace parco giochi creativo, presentando opere audaci e tappeti di esperimenti.

6. Workshop Wanted di Teun Zwets
Un progetto che denuncia le difficoltà degli artigiani indipendenti nel trovare spazi di lavoro accessibili, carico di ironia e provocazione.

7. Gaza Travel Agency
Un'agenzia di viaggio speculativa che porta alla luce il diritto al ritorno dei palestinesi, un'iniziativa che utilizza il design come strumento di giustizia e dignità.

8. Redesigning Design Weeks
Un ciclo di eventi che mette in discussione l'impatto sociale ed ambientale delle settimane del design, invitando a riflettere su come queste manifestazioni possano connettersi meglio con le città che le ospitano.

9. Show Not Show
Un'esposizione che esplora la fase concettuale nel design, un invito a comprendere il processo creativo prima che il prodotto finale prenda forma.

10. Forward Furniture
Una mostra dedicata al design di mobili futuristico, con partecipazioni internazionali che promettono di stupire e ispirare.

La Dutch Design Week 2025 non è solo un evento, è un'esperienza da vivere, un invito a riflettere e a immaginare. Non perderti questa opportunità di essere parte di qualcosa di straordinario!

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Il Treno delle Meraviglie: Un Giro a 360 Gradi tra le Montagne

Il Treno delle Meraviglie: Un Giro a 360 Gradi tra le Montagne

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Immagina di salire a bordo di un treno che non è solo un mezzo di trasporto, ma una vera e propria esperienza da vivere. Un treno che, per proseguire il suo viaggio attraverso paesaggi mozzafiato, decide di danzare, girando su sé stesso a 360 gradi. Questo non è un sogno, ma la realtà che si può vivere sul Bernina Express, un capolavoro della ingegneria ferroviaria immerso nelle Alpi svizzere.

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La storia di questo treno si intreccia con quella di Brusio, un piccolo villaggio dove l'ingegno umano ha creato il Viadotto Elicoidale, una spirale che permette al convoglio di guadagnare dieci metri di dislivello in uno spazio incredibilmente ridotto. Qui, l'arte della costruzione si fonde con la bellezza della natura, trasformando una necessità tecnica in un monumento da ammirare.

Partendo da Tirano, in Italia, e arrivando a Saint Moritz, il Bernina Express attraversa panorami che tolgono il fiato. Scenari di laghi blu, ghiacciai e vette imponenti si susseguono, rendendo il viaggio un ricordo indelebile. Non è solo un tragitto dai 429 metri ai 1.822 metri sul livello del mare, ma un invito a esplorare la bellezza e la magia delle Alpi.

Costruito nel 1908, questo treno ha sfidato le convenzioni dell'epoca, trovando soluzioni creative per affrontare le pendenze ripide. Oggi, ogni viaggio sul Bernina Express è un piccolo miracolo che si ripete, un momento di stupore per chiunque abbia la fortuna di sedersi a bordo e lasciarsi trasportare da questa meraviglia che gira su sé stessa.

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Joe Gebbia di Airbnb è il Primo Chief Design Officer degli Stati Uniti

Joe Gebbia di Airbnb è il Primo Chief Design Officer degli Stati Uniti

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Joe Gebbia di Airbnb è il Primo Chief Design Officer degli Stati UnitiIl presidente Donald Trump ha recentemente firmato un ordine esecutivo per istituire uno National Design Studio nell'ambito dell'iniziativa America by Design, con l'obiettivo di migliorare l'usabilità, il design visivo e l'esperienza complessiva dei servizi federali. Joe Gebbia, co-fondatore di Airbnb, è stato scelto come primo ...

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Il National Design Studio avrà sede presso l'Ufficio del Capo di Stato Maggiore della Casa Bianca e sarà attivo per tre anni. Gebbia coordinerà il lavoro con le agenzie federali, recluterà esperti di design e fornirà indicazioni per standardizzare le pratiche di design, riducendo la duplicazione e migliorando l'efficienza.

Secondo Bloomberg, Gebbia supervisionerà i miglioramenti di siti web di alta importanza e location fisiche che influenzano le interazioni quotidiane degli americani con i servizi governativi. I capi agenziali sono invitati a consultarsi con lui per implementare queste migliorie. Inoltre, lo studio collaborerà con l'Amministratore dei Servizi Generali per aggiornare il United States Web Design System e garantire la conformità con il 21st Century Integrated Digital Experience Act.

Come sottolineato dalla Casa Bianca, "con un vasto ecosistema di servizi digitali offerti agli americani, il governo ha accumulato ritardi in termini di usabilità e estetica. È tempo di colmare le digital potholes in tutta la Nazione".

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Scopri i nuovi occhiali AI di Meta e OAKLEY: chiamate senza auricolari e autocapture

Scopri i nuovi occhiali AI di Meta e OAKLEY: chiamate senza auricolari e autocapture

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Scopri i nuovi occhiali AI di Meta e OAKLEY: chiamate senza auricolari e autocaptureDurante l'evento Connect del 17 settembre 2025, Meta ha presentato due innovativi modelli di occhiali AI: il Meta Ray-Ban Display e l'OAKLEY Vanguard. Entrambi i dispositivi sono progettati per offrire un'esperienza utente unica, combinando stile e tecnologia avanzata.

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Meta Ray-Ban Display

Il Meta Ray-Ban Display è dotato di un modulo ottico con lenti trasparenti e un proiettore che visualizza testo e immagini direttamente sulla superficie delle lenti. Grazie ai microfoni e agli altoparlanti integrati, gli utenti possono effettuare chiamate video senza dover utilizzare auricolari. Inoltre, la tecnologia delle lenti Transitions consente un utilizzo versatile, sia all'interno che all'esterno.

OAKLEY Vanguard: Sport e Tecnologia

D'altra parte, l'OAKLEY Vanguard si rivolge principalmente agli appassionati di sport. Questo modello presenta un design avvolgente e offre una funzione di autocapture, permettendo di registrare video in alta definizione senza la necessità di utilizzare uno smartphone. Gli occhiali sono dotati di un sistema audio avanzato e si integrano con app come Garmin e Strava per monitorare le performance sportive in tempo reale.

Caratteristiche Tecnologiche Avanzate

Entrambi i modelli sono equipaggiati con un'unità fotocamera da 12 megapixel e un sistema AI che permette di eseguire comandi vocali e gestuali. Il Neural Band, un dispositivo indossabile al polso, consente di controllare gli occhiali semplicemente muovendo le dita o il polso, rendendo l'interazione ancora più intuitiva.

Disponibilità e Prezzo

Il Meta Ray-Ban Display sarà disponibile dal 30 settembre, mentre l'OAKLEY Vanguard uscirà il 21 ottobre. Entrambi i modelli sono un chiaro esempio di come la tecnologia possa migliorare la nostra vita quotidiana, offrendo funzionalità avanzate in un formato elegante e pratico.

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Tecnostrutture e Legambiente: Un Futuro Sostenibile Insieme a 'Puliamo il Mondo'

Tecnostrutture e Legambiente: Un Futuro Sostenibile Insieme a 'Puliamo il Mondo'

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Immagina una spiaggia, il sole che si riflette dolcemente sulle onde, un luogo dove la sabbia incontra il mare, e dove il rumore dei rifiuti non ha spazio. Questo è il sogno che Tecnostrutture abbraccia con fervore, partecipando per il quinto anno consecutivo a 'Puliamo il Mondo', una storica iniziativa che ci unisce a Legambiente. Il 25 ottobre, i nostri dipendenti, collaboratori e le loro famigl...

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In questo giorno di volontariato aziendale, l’obiettivo è chiaro: raccogliere rifiuti e contribuire attivamente alla tutela dell'ambiente costiero. Non è solo un gesto, ma un atto di responsabilità condivisa, un insegnamento per i più piccoli che imparano, attraverso esperienze dirette, l'importanza dei piccoli gesti per il futuro del nostro pianeta.

La nostra missione va oltre i confini delle strutture che progettiamo e realizziamo. Ogni solaio, ogni struttura, ogni innovazione è pensata anche per rispettare l'ambiente in cui viviamo. Con il nostro impegno, speriamo di seminare semi di consapevolezza e amore per la natura, affinché possano germogliare in futuri custodi del nostro mondo.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.tecnostrutture.eu.

Riscopri il Pulse Autocycle del 1985: un veicolo jet-like con canopy scorrevole e sedili in tandem

Riscopri il Pulse Autocycle del 1985: un veicolo jet-like con canopy scorrevole e sedili in tandem

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Immaginate un veicolo che fluttua tra il sogno di un aereo e la realtà di un'automobile. È così che si presenta il Pulse Autocycle, un gioiello del 1985, concepito da Jim Bede, un visionario nel mondo della progettazione aeronautica. Con la sua scocca aerodinamica e il canopy scorrevole, il Pulse evoca l'immagine di un jet pronto al decollo, mentre si adagia delicatamente su tre ruote, una danza p...

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Prodotto negli Stati Uniti tra il 1985 e il 1990, il Pulse Autocycle è un veicolo raro, con solo 326 esemplari realizzati dalla Owosso Motor Car Company nel Michigan. Questo veicolo, descritto come un Ground Cruising Recreational Vehicle, mescola sapientemente elementi di automobile e motocicletta, creando una categoria intermedia che affascina e sorprende.

Entrando nel cockpit del Pulse, si viene accolti da un'atmosfera biplanica, con sedili in tandem rivestiti in vinile marrone e dettagli a contrasto. Ogni elemento è pensato per trasmettere un senso di avventura, dal cruscotto ispirato alla Yamaha XS400, fino ai controlli disposti con cura davanti al volante a tre razze. Ogni viaggio diventa un'esperienza unica, un viaggio nel tempo che ci riporta indietro a un'epoca in cui l'innovazione era la regina.

La meccanica del Pulse è altrettanto affascinante: un motore Yamaha da 399cc, dotato di un sistema di controllo dell'induzione, accompagna il pilota in ogni curva. Con un design esteriore che richiama le linee degli aerei, il Pulse Autocycle è un'opera d'arte su ruote, un esempio di come l'ingegneria possa sposare la bellezza.

In un mondo che corre veloce, il Pulse ci invita a rallentare, a vivere il momento, a sognare. È più di un veicolo; è un simbolo di un'epoca, un collezionabile per chi sa apprezzare l'eleganza della rarità.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Rivisitazione del Tavolo Tradizionale Turco: Innovazione e Comunione alla Chelsea College of Arts

Rivisitazione del Tavolo Tradizionale Turco: Innovazione e Comunione alla Chelsea College of Arts

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Rivisitazione del Tavolo Tradizionale Turco: Innovazione e Comunione alla Chelsea College of ArtsAlla Chelsea College of Arts, parte della University of the Arts London, il design viene reinterpretato in modi che promuovono la convivialità e la connessione sociale. Tra i progetti più affascinanti troviamo la rivisitazione del tradizionale tavolo turco, noto come sini, un simbolo di unione e condiv...

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Il progetto, guidato da Zeynep Beren Kadioglu, mira a riportare la tradizione del floor dining a Londra, invitando le comunità turche e locali a riunirsi attorno al sini, trasformando il pasto in un'esperienza collettiva. Questo design non è solo un pezzo di arredamento, ma un invito a rivalutare il significato del cibo come esperienza condivisa.

Nel contesto di un mondo che sempre più si allontana dalle tradizioni, la Chelsea College of Arts si distingue per il suo impegno a coniugare design, cultura e innovazione. I corsi offerti, tra cui BA (Hons) Interior Design e BA (Hons) Product and Furniture Design, stimolano gli studenti a esplorare l'intersezione tra l'arte e il contesto sociale.

Inoltre, altri progetti presentati includono innovazioni nel design di illuminazione per combattere il Seasonal Affective Disorder e creazioni tessili che fondono tecniche tradizionali e moderne, evidenziando la ricchezza e la varietà delle pratiche artistiche contemporanee.

Scopri i lavori dei recenti laureati attraverso la UAL Showcase e partecipa agli open day per esplorare come la Chelsea College of Arts sta plasmando i futuri artisti e designer.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Un Museo Galleggiante: La Visione di Tadao Ando per Dubai

Un Museo Galleggiante: La Visione di Tadao Ando per Dubai

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Immaginate un luogo dove il confine tra cielo e acqua si dissolve, un museo che non solo ospita arte ma la celebra, danzando leggermente sopra le acque del Dubai Creek. È questa l'audace visione dell'architetto giapponese Tadao Ando, che ha presentato i piani per il Museo di Arte di Dubai, un'icona di modernità e bellezza.

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La struttura monolitica, avvolta in un abbraccio di cemento curvo, sembra fluttuare su una piattaforma circolare, catturando la luce del deserto attraverso aperture triangolari che disegnano un gioco di ombre e luminosità all'interno. La facciata, liscia e bianca come la schiuma delle onde, riflette i toni caldi del tramonto, rendendo ogni visita un'esperienza quasi mistica.

Entrando, si viene accolti da una luce perlacea che scende attraverso un oculo centrale, creando un'atmosfera di serenità. Le gallerie, organizzate con precisione attorno a questo cuore luminoso, invitano i visitatori a perdersi tra le opere d'arte, mentre le curve delle pareti di cemento sembrano guidarli senza confini definiti. Qui, l'arte non è solo esposta; è un dialogo continuo tra spazio e creatività.

Il piano superiore, con una lounge e un ristorante adornato da vetrate a tutta altezza, offre una vista mozzafiato sullo skyline di Dubai. Questo spazio non è solo una finestra sulla città, ma un'opera d'arte in sé, un ponte tra il presente e il futuro, tra l'arte e la vita cittadina.

Commissionato dal Gruppo Al-Futtaim, il Museo di Arte di Dubai non è solo un luogo di esposizione, ma un centro di scambio culturale, un rifugio per artisti e designer emergenti. La visione di Ando si concretizza in un'architettura che parla di luce e geometria, un'armonia tra l'urbanità e il paesaggio marittimo.

Quando sarà completato, il Museo di Arte di Dubai diventerà un faro di innovazione e creatività, un punto di incontro per esposizioni, dibattiti e programmi educativi. Con il suo design iconico, Tadao Ando non solo progetta un edificio, ma scolpisce un nuovo capitolo nella storia architettonica di Dubai, dove la bellezza trova casa tra le onde e il cielo.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Scopri l'Innovativo Ospedale di Tonglu: Un Progetto di Eccellenza Architettonica

Scopri l'Innovativo Ospedale di Tonglu: Un Progetto di Eccellenza Architettonica

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Hangzhou First People's Hospital Tonglu Branch: Un Capolavoro di Architettura e SostenibilitàSituato nella città futura di Tonglu, l'Hangzhou First People's Hospital Tonglu Branch è un esempio di architettura ospedaliera all'avanguardia, progettato dallo studio UAD. Con un'area totale di costruzione di circa 202,000 m², di cui 139,000 m² sopra il suolo e 63,000 m² sotterranei, questo ospedale rapp...

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Il progetto, completato nel 2024, è certificato come Three-star Green Building, il che significa che rispetta elevati standard di sostenibilità e efficienza energetica. L'ospedale può ospitare fino a 1,100 letti, garantendo un servizio sanitario di alta qualità alla comunità di Tonglu e oltre.

La struttura è stata progettata con un'innovativa struttura in acciaio, in grado di garantire durata e resistenza. Inoltre, la posizione strategica vicino alla stazione della ferrovia ad alta velocità di Hangzhou-Huangshan ne facilita l'accesso, rendendolo un punto di riferimento non solo per Tonglu, ma per tutta la provincia di Zhejiang.

Grazie al lavoro di un team di esperti architetti, tra cui Chen Jian, Zhang Minmin e Wang Xiaodong, il progetto integra elementi di design moderno con tecnologie avanzate per offrire un ambiente accogliente e funzionale per pazienti e operatori sanitari.

In conclusione, l'Hangzhou First People's Hospital Tonglu Branch non è solo un ospedale, ma un simbolo di progresso e innovazione nel settore della sanità, dimostrando come l'architettura possa influenzare positivamente la qualità della vita delle persone.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Trasformazione di una Centrale Elettrica di Philadelphia in un Club Sportivo Innovativo

La Trasformazione di una Centrale Elettrica di Philadelphia in un Club Sportivo Innovativo

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La Trasformazione di una Centrale Elettrica di Philadelphia in un Club Sportivo InnovativoUn progetto straordinario ha preso vita a Philadelphia, dove la Delaware Power Station, una storica centrale elettrica costruita nei primi anni del 1900, è stata trasformata in Ballers, un club sportivo multifunzionale. Questa nuova struttura, situata nel quartiere di Fishtown, offre campi di pickleball, calc...

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Il progetto è stato realizzato dai locali Good City Studio e Hexagon Studio Architects, che hanno lavorato in sinergia per ridisegnare l'area, ora parte di un complesso misto chiamato The Battery, che include spazi residenziali e commerciali. La ristrutturazione è stata principalmente condotta dallo studio di architettura Strada.

La sala turbine, con i suoi 23 metri di altezza e senza colonne, offre uno spazio ideale per gli sport di squadra, come sottolineato dalla fondatrice di Good City Studio, Amanda Potter. "Il soffitto grandioso e l'ampio spazio libero hanno reso l'ambiente perfetto per gli sport indoor," ha dichiarato.

All'interno di Ballers, i campi sono disposti su più livelli, con aree sociali e un ristorante che si integrano armoniosamente con l'architettura industriale dell'edificio. La decorazione è stata ispirata dallo stato abbandonato della centrale, con graffiti artistici che adornano le pareti, realizzati da talentuosi artisti locali.

Tra gli elementi distintivi, un bar centrale è incastonato in una struttura di cemento, mentre pezzi vintage e personali arricchiscono gli spazi interni, come una gabbia in acciaio giallo brillante, simbolo della passione di Potter per il design degli anni '90.

Ballers non è solo un hub sportivo; è un esempio di come le strutture storiche possano essere riutilizzate in modi innovativi e funzionali. Con altre due location già in programma a Boston e Los Angeles, Ballers sta rapidamente diventando un punto di riferimento nel panorama sportivo americano.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Dieci Anni di Armonia: Grace Farms e la Visione di SANAA

Dieci Anni di Armonia: Grace Farms e la Visione di SANAA

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Nel cuore del Connecticut, un luogo di grazia e innovazione celebra un traguardo significativo: i dieci anni di Grace Farms. Progettato dall'illustre studio giapponese SANAA, fondato da Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, il River Building si snoda attraverso un paesaggio di 80 acri, unendo natura e architettura in un abbraccio sinuoso e poetico. La sua copertura continua, che segue le curve del terre...

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In occasione di questo decennale, Grace Farms ha presentato una nuova collezione di installazioni e programmi, ampliando ulteriormente il suo ruolo come polo per l'arte e il design. Durante la celebrazione, Sejima ha condiviso la sua visione, illustrando come ogni elemento del progetto rifletta una connessione profonda con la comunità e il paesaggio. La creazione di panchine scultoree, denominate 'Dancing Trees', rappresenta un esempio tangibile di come l’arte possa interagire con lo spazio, offrendo ai visitatori la possibilità di riposare e riflettere in un contesto che invita all'incontro e alla socializzazione.

La nuova fascia in cedro rosso occidentale, proveniente dalle foreste di Haida Gwaii, segna un altro passo verso la sostenibilità. Questo legno, scelto per la sua resistenza e la sua provenienza etica, avvolge l’edificio con un abbraccio caldo e naturale, riflettendo l'impegno di Grace Farms per la trasparenza e la responsabilità nella scelta dei materiali. La comunità di Haida, custode di queste foreste, ha collaborato attivamente, incarnando i principi del Design for Freedom, un’iniziativa che promuove il rispetto dei diritti umani nella catena di approvvigionamento dei materiali da costruzione.

In aggiunta, l’installazione 'With Every Fiber | Pigment, Stone, Glass' è stata inaugurata, un progetto che affronta le questioni dell'approvvigionamento etico nei materiali da costruzione. Artisti e ingegneri hanno reinterpretato pigmenti, pietre e vetro, materiali spesso associati a pratiche lavorative non etiche. Queste opere, tra cui il ritratto di Nasreen Sheikh, attivista per i diritti umani, invitano a riflettere sul lavoro e sull'umanità che si cela dietro ogni materiale. La musica che accompagna l'installazione, eseguita dalla London Philharmonic Orchestra, aggiunge un ulteriore strato di profondità a questa meditazione artistica.

Con un nuovo ciclo di programmi e installazioni artistiche, Grace Farms continua a essere un faro di innovazione, sostenibilità e riflessione, un luogo dove l'architettura non è solo un'opera statica, ma un organismo vivente che respira, cresce e si integra nel suo ambiente. La celebrazione di questo decimo anniversario non è solo una commemorazione del passato, ma un invito a guardare al futuro, un futuro in cui arte, architettura e comunità si intrecciano in un dialogo continuo.

Fonte: www.designboom.com.

Un Villaggio di Legno: Il Centro Studentesco di Johns Hopkins

Un Villaggio di Legno: Il Centro Studentesco di Johns Hopkins

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Nel cuore del campus di Johns Hopkins a Baltimora, un sogno architettonico prende vita: il Bloomberg Student Center. Immaginate un villaggio, un insieme di 29 padiglioni in legno massiccio, che si arrampicano dolcemente lungo un pendio naturale. Questa creazione, firmata dallo studio danese BIG e dal Rockwell Group di New York, è il primo edificio dedicato esclusivamente alla vita studentesca dell...

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Con una superficie di 14.000 metri quadrati, il centro è un mosaico di volumi rettangolari impilati, avvolti in vetro e sormontati da tetti piani. Bjarke Ingels, fondatore di BIG, descrive il progetto come un villaggio in legno, un luogo dove le attività degli studenti non sono più disperse, ma raccolte in uno spazio che favorisce l'incontro e l'interazione.

I padiglioni non sono solo belli; sono anche intelligenti. Ognuno di essi è dotato di pannelli solari che contribuiscono a generare circa la metà dell'elettricità necessaria al funzionamento dell'edificio, un passo fondamentale verso la certificazione LEED Platinum. La struttura, concepita come una serie di volumi a cascata, è un esempio di come l'architettura possa armonizzarsi con l'ambiente, rispettando la sostenibilità e l'efficienza energetica.

All'interno, il centro si apre in un atrio centrale che varia in altezza, creando uno spazio dinamico e accogliente. Al piano terra, una food hall, un caffè e un ristorante accolgono gli studenti in un'atmosfera vivace e informale, mentre una scala monumentale conduce verso aree lounge e spazi per eventi, tra cui un teatro da 250 posti e studi di danza.

La scelta dei materiali riflette un'attenzione particolare alla sostenibilità: legno massiccio, soffitti in legno lamellare acustico, e finiture in pietra calcarea e rovere bianco si combinano per creare un ambiente caldo e accogliente. David Rockwell, fondatore di Rockwell Group, ha dichiarato di essersi lasciato ispirare dalla struttura in legno per creare un interno coeso e dinamico.

Fuori, giardini paesaggistici e terrazze invitano alla socialità, mentre la cisterna sotterranea da 20.000 galloni raccoglie l'acqua piovana, dimostrando un ulteriore impegno verso la sostenibilità. Questa meraviglia architettonica non è solo un luogo di incontro; è un manifesto di ciò che l'architettura contemporanea può e deve essere: un luogo dove forma e funzione si intrecciano in un abbraccio di legno e vetro, dove gli studenti possono sentirsi a casa.

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La Magia del Tavolo Convertibile: Due Scrivanie in Uno per Uffici Moderni

La Magia del Tavolo Convertibile: Due Scrivanie in Uno per Uffici Moderni

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Immaginate un tavolo che si trasforma, che si adatta ai vostri bisogni come un abito su misura. Questo è il sogno realizzato da Studio Other, un marchio di design industriale americano che ha creato un tavolo progettato su misura, capace di passare da un ampio piano di lavoro comune a due scrivanie individuali. Un'idea brillante per quegli uffici che vogliono massimizzare ogni centimetro quadrato,...

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La struttura, disegnata in collaborazione con SAA Interiors + Architecture, è elegante e discreta, con un piano rotondo che si apre e si chiude in un batter d'occhio. Grazie a un sistema di guide scorrevoli personalizzato e magneti integrati, il tavolo può essere riorganizzato in meno di sessanta secondi, senza bisogno di attrezzi o aiuti esterni. Una soluzione perfetta per chi ha bisogno di flessibilità, senza compromettere lo stile.

Studio Other sottolinea che "lo spazio dell'ufficio non è più statico". In un'epoca in cui l'adattabilità è fondamentale per la produttività, questo tavolo permette alle aziende di rispondere rapidamente alle esigenze di ambienti di lavoro multifunzionali. La possibilità di passare da una sala riunioni per dieci persone a postazioni per tre o quattro lavoratori, infatti, ottimizza gli spazi e offre un ambiente di lavoro più tranquillo e concentrato.

Le statistiche rivelano che molte sale riunioni sono sottoutilizzate, con solo il 40% dei posti occupati in media. Questo porta a spazi e risorse sprecate, mentre i dipendenti faticano a trovare aree calme per lavorare. Studio Other ha progettato questo tavolo per affrontare proprio queste problematiche, creando un ambiente flessibile e pronto a cambiare secondo le necessità.

Il processo di progettazione ha incluso la creazione di un modello in cartone a grandezza naturale, che ha permesso al cliente di interagire attivamente e fornire feedback in tempo reale. Questo approccio non solo ha ridotto i costi, ma ha anche dato al cliente un modo tangibile per valutare il design prima della produzione finale. Un approccio che riflette la filosofia di Studio Other: aiutare i clienti a visualizzare e realizzare le loro idee.

Il tavolo convertibile, ora in fase di prototipazione, ha già ricevuto feedback positivi non solo per l'ottimizzazione dello spazio, ma anche per il miglioramento del flusso di lavoro. Come sottolinea Charlotte Wiederholt, presidente di Studio Other, "la flessibilità e il servizio personalizzato sono diventati elementi fondamentali del nostro successo". E così, ogni dettaglio è curato con attenzione, dall'idea iniziale al prodotto finito.

La creatività e l'innovazione che caratterizzano questo tavolo non sono solo una risposta a un bisogno pratico, ma una vera e propria filosofia di lavoro che guarda al futuro. Un futuro in cui gli spazi di lavoro non sono più solo luoghi fisici, ma ambienti dinamici, pensati per stimolare la produttività e il benessere dei dipendenti.

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Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e Tradizione

Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e Tradizione

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Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e TradizioneLe Flame Towers di Baku sono un insieme di tre grattacieli che si ergono maestosi nel cuore della capitale dell'Azerbaijan. Inaugurate nel 2013, queste torri sono diventate rapidamente un simbolo iconico della città, rappresentando non solo un'opera architettonica straordinaria ma anche la rinascita di Baku dopo un periodo di difficol...

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La costruzione di queste torri è iniziata nel 2007, con un progetto che ha visto la collaborazione di imprese azerbaigiane e turche. La scelta di un design ispirato al fuoco non è casuale: l'Azerbaijan è storicamente conosciuto come la "Terra del Fuoco", grazie alle sue risorse naturali di gas che bruciano dal sottosuolo. Questo tema è evidente nel loro design, che richiama le fiamme, simbolo anche dello stemma di Baku.

Ogni torre ha la sua peculiarità: la più alta raggiunge i 182 metri, mentre le altre due misurano rispettivamente 165 e 161 metri. La loro superficie è rivestita di schermi LED, che offrono uno spettacolo visivo di luci e colori che incanta residenti e turisti. Di notte, le torri illuminano lo skyline di Baku con un bagliore che ricorda fiamme ardenti, creando un'atmosfera magica.

All'interno delle Flame Towers, i visitatori possono trovare il lussuoso hotel Fairmont Baku, un cinema IMAX, uffici e appartamenti di lusso. Queste strutture non solo rappresentano un trionfo dell'architettura moderna, ma sono anche un importante punto di riferimento culturale e sociale per la città.

Oltre alla loro imponenza architettonica, le Flame Towers sono il risultato di un'epoca di trasformazione per Baku, che ha visto un significativo sviluppo grazie all'afflusso di entrate petrolifere. Queste torri, quindi, non sono solo edifici; sono il simbolo di una nuova era per la capitale azerbaigiana, un ponte tra storia e modernità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su eurasia.travel.

Un Ponte di Speranza: Il Nuovo Ospedale Municipale di Karlsruhe

Un Ponte di Speranza: Il Nuovo Ospedale Municipale di Karlsruhe

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Nel cuore pulsante di Karlsruhe, dove l'architettura incontra la speranza, sorge un progetto straordinario: il nuovo ponte dell'ospedale municipale, firmato dall'architetto Caspar Schols. Questo non è solo un collegamento fisico tra il suolo e il cielo, ma un simbolo di un futuro in cui la tecnologia e la salute danzano in armonia.

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Con una superficie di 200 metri quadrati, il ponte è stato concepito per unire il luogo di atterraggio dell'elisoccorso con l'ospedale e la clinica Helios. È un'opera che sfida le convenzioni, frutto di una collaborazione ispirata con Werner Sobek, un nome che evoca innovazione e sostenibilità. Nel 2020, in un concorso di design, hanno impressionato la giuria con estetica e funzionalità, dimostrando che la bellezza può coesistere con l'efficienza.

Il ponte non è solo un'infrastruttura, ma una promessa di un'assistenza sanitaria migliore e più rapida. I materiali scelti, come quelli di Norka per l'illuminazione, riflettono un'attenzione maniacale al dettaglio. Ogni elemento è stato pensato per garantire che ogni paziente, ogni soccorritore, possa sentirsi al sicuro e accolto, mentre attraversa questo straordinario passaggio verso la guarigione.

La struttura è progettata per fungere da catalizzatore di benessere, unendo le persone e le istituzioni in un abbraccio architettonico. Non è un semplice ponte; è un'opera d'arte, un canto alla vita, una testimonianza del potere dell'architettura di trasformare le nostre esperienze quotidiane.

Con la conclusione dei lavori nel 2024, il ponte dell'ospedale municipale di Karlsruhe non sarà solo un luogo di transito, ma un simbolo luminoso di speranza e progresso. Il futuro della salute è qui, ed è costruito su solide fondamenta di creatività e innovazione.

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Motociclette Elettriche: L'Innovazione di DAB Motors tra Design e Cultura Pop

Motociclette Elettriche: L'Innovazione di DAB Motors tra Design e Cultura Pop

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Nel mondo delle motociclette elettriche, DAB Motors si distingue per la sua audace serie di prototipi, conosciuta come Thursday Experiment. Ogni modello è una fusione di arte, moda e tecnologia, un concept che ridefinisce la percezione della motocicletta come oggetto scultoreo. Tra le ispirazioni più affascinanti, troviamo il design delle auto da corsa e persino l'aereo privato di artisti contempo...

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La serie attualmente comprende sette modelli, ognuno dei quali esplora un tema unico. L'ultimo, Experiment 007: 80s Futurism, trae spunto dall'estetica digitale dei film degli anni '80. Questo veicolo non è solo una motocicletta, ma un esperimento visivo che gioca con luce, geometria e movimento, tracciando linee rosse che illuminano la sua forma. Le sue superfici riflettono l'illuminazione artificiale, creando un'atmosfera futuristica che cattura l'immaginazione.

Un altro modello memorabile è l'Experiment 005: Drake Airplane, che trae ispirazione dal design esclusivo del Boeing 767 di Drake. Qui, il blu chiaro e i dettagli dorati evocano il lusso della private aviation, mentre il telaio della motocicletta si trasforma in un richiamo all'estetica del gioiello, con dettagli che rimandano a interni raffinati e a uno stile di vita elitario.

Ma non è solo il mondo dell'aviazione a ispirare DAB Motors; anche il mondo delle corse ha un ruolo centrale. Experiment 003: 90s Racing riporta alla mente le vibranti livree delle auto da corsa degli anni '90, mettendo in luce come i colori e le strisce possano raccontare storie di velocità e progresso. La motocicletta diventa così un palcoscenico per narrazioni visive, dove ogni colore ha un significato.

Un altro modello, Experiment 004: Jewelry, trasforma la motocicletta in un oggetto di lusso, con una finitura blu gemma e un design che evoca la permanenza e la precisione, un vero e proprio gioiello su due ruote. È un invito a riflettere su come la mobilità possa esprimere non solo funzionalità, ma anche un senso di identità e appartenenza.

Attraverso questa serie, DAB Motors dimostra che le motociclette elettriche possono essere molto più di semplici mezzi di trasporto; possono essere opere d'arte che celebrano la cultura pop, il design e l'innovazione tecnologica. Ogni giovedì, il team di DAB Motors ci regala un nuovo experiment, un passo verso il futuro della mobilità sostenibile, dove estetica e funzionalità si fondono in un'unica visione.

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Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a Taoyuan

Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a Taoyuan

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Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a TaoyuanIl Meeting Dome, una straordinaria installazione sferica situata a Fugang, Taoyuan, reinterpretata dall'artista Cheng Tsung Feng, trae ispirazione dalla tradizionale tecnica di intreccio delle sedie in bambù taiwanesi. Questo progetto rappresenta un'evoluzione delle pratiche artigianali, trasformando un oggetto quotidia...

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L'installazione amplia la seduta intrecciata della sedia in bambù in una struttura imponente, realizzata attraverso l'uso di sottili strisce di bambù disposte in parallelo e estese su un telaio metallico esagonale, creando una superficie a reticolo continuo. Questa composizione richiama il carattere cinese per 'persona' (人), sottolineando l'importanza dell'equilibrio strutturale e della connessione umana.

La geometria aperta dell'opera incoraggia i visitatori a muoversi al suo interno, a riunirsi e ad interagire. La luce filtra attraverso i livelli di bambù, creando ombre cangianti che animano il terreno e offrono aree ombreggiate sotto la cupola. All'interno, i panchine di bambù sono disposte in varie configurazioni e altezze attorno a una piantagione centrale di vegetazione locale di Taoyuan, invitando alla riflessione e all'interazione sociale.

Attraverso la magnifica reinterpretazione di un oggetto domestico comune, il Meeting Dome di Cheng Tsung Feng trasforma un mestiere utilitario in un'esperienza architettonica unica. L'interazione tra bambù e metallo unisce la matericità tattile alla chiarezza strutturale, mentre l'installazione nel suo complesso riflette sulla memoria, sulla comunità e sul ruolo degli oggetti quotidiani nella definizione degli spazi condivisi.

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Ristrutturazione Creativa: Il Jiangnan House di B.L.U.E. Architecture Studio a Yangzhou

Ristrutturazione Creativa: Il Jiangnan House di B.L.U.E. Architecture Studio a Yangzhou

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Ristrutturazione Creativa: Il Jiangnan House di B.L.U.E. Architecture Studio a Yangzhou Nel cuore del distretto di Guangling, a Yangzhou, la B.L.U.E. Architecture Studio ha dato nuova vita a un antico cinema, trasformandolo nel Jiangnan House, un hotel che combina modernità e tradizione. Questo progetto di ristrutturazione fa parte del programma di rinnovamento urbano della storica città di Guang...

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Il team di design ha collaborato con diverse realtà locali, creando un ambiente che celebra il tessuto urbano storico. La hall dell'hotel sfrutta l'ex auditorium del cinema, preservando la struttura in legno originale del tetto per mantenere un'atmosfera ariosa e luminosa. Elementi come un nuovo schermo cinematografico e un giardino centrale richiamano l'eredità culturale di Yangzhou.

Il Jiangnan House offre quaranta camere, molte delle quali si trovano nel layout del cortile preservato delle strutture heritage ristrutturate. Queste camere sono state progettate ispirandosi alle forme dei padiglioni e delle terrazze tipiche dei giardini tradizionali di Yangzhou, utilizzando corridoi fluidi e tetti stratificati per creare un senso di movimento e prospettive variegate.

Materiali come mattoni riciclati, cemento modellato in bamboo e piastrelle in pietra intagliate a mano si combinano con tecniche contemporanee, riflettendo la texture delle vecchie mura dei cortili. Ogni unità è dotata di aria condizionata, riscaldamento e bagni privati, garantendo un'atmosfera autentica grazie all'uso di legno naturale, pietra e mattoni fatti a mano.

Dettagli come pannelli in legno lavorati a mano e superfici in rame ossidato richiamano le tradizioni artigianali di Yangzhou, mentre la vegetazione verticale lungo i corridoi ammorbidisce le facciate, arricchendo l'esperienza degli ospiti. Con il Jiangnan House, la B.L.U.E. Architecture Studio ha creato un rifugio che onora il passato, mentre si proietta verso il futuro.

Questo progetto non solo offre un'esperienza di soggiorno unica, ma rappresenta anche un esempio significativo di riuso adattivo, contribuendo a preservare la cultura e la storia di Yangzhou per le generazioni future.

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Un Giardino di Luce nel Cuore di Londra: Il Progetto di Cuozzo.Company

Un Giardino di Luce nel Cuore di Londra: Il Progetto di Cuozzo.Company

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Nel cuore pulsante di Londra, dove gli spazi sembrano spesso contratti e le possibilità appaiono limitate, si erge un progetto visionario firmato da Cuozzo.Company. All'indirizzo 112 di Peckham High Street, un block residenziale e commerciale ha preso vita, abbracciando un lightwell che non è solo un elemento architettonico, ma una celebrazione della luce e della natura.

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Immaginate di attraversare una stretta via, per poi ritrovarvi in un cortile inondato di luce. Questo è il risultato di un attento dialogo con l'esistente, una risposta ai vincoli imposti dagli edifici vicini e dalle finestre che scrutavano il sito da ogni lato. Alessio Cuozzo, fondatore dello studio, ha saputo trasformare queste limitazioni in opportunità, creando un giardino di felci che avvolge il cuore dell'edificio, dove gli appartamenti trovano respiro e luminosità.

Il progetto ospita un'unità commerciale al piano terra, attualmente abitata da un salone di bellezza, mentre i quattro appartamenti si snodano attorno al lightwell. Ogni spazio è un rifugio di tranquillità, con finestre che si affacciano su un cortile interno, permettendo alla luce di filtrare senza sacrificare la privacy. La disposizione dei volumi, con scale in cemento e passerelle perforate, invita a esplorare ogni angolo, creando un dialogo tra interno ed esterno.

La scelta dei materiali riflette una ricerca di equilibrio: mattoni neri per la facciata esterna, bianchi all'interno, un gioco di compressione e rilascio che invita a scoprire la bellezza celata. Ogni finestra, con le sue aperture ad arco, racconta una storia di eleganza e funzionalità, mentre il tetto mansardato, rivestito di zinco, gioca con le ombre e le luci in un delicato balletto visivo.

In questo angolo di Londra, Cuozzo.Company non ha solo costruito un infill ma ha creato uno spazio che respira, vive e si evolve, dimostrando come l'architettura possa rispondere con poesia alle sfide contemporanee. La fusione di design e natura si traduce in un'esperienza abitativa unica, un invito a vivere in armonia con il contesto urbano.

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Un Padiglione di Legno Circolare: Un Viaggio attraverso Texture e Finiture

Un Padiglione di Legno Circolare: Un Viaggio attraverso Texture e Finiture

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Nel cuore di un affollato salone dedicato all'architettura e al design d'interni, emerge un'opera che sfida le convenzioni: un padiglione circolare di legno, un rifugio di calma e bellezza. Progettato dagli ISSO Architects per l'esposizione MUKA all'IndoBuildTech 2025, questo spazio non è solo un semplice stand, ma un invito a esplorare la sinergia tra materiali e design.

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Occupando un lotto di 11 per 17 metri, il padiglione, intitolato A Nest in the Tree, reinterpreta il concetto di esposizione attraverso un linguaggio di apertura e chiarezza spaziale. In un ambiente spesso sopraffatto dalla densità visiva, qui si respira una sensazione di respiro, di spazio che invita il visitatore a immergersi in un'esperienza unica.

La struttura, pur essendo ancorata al suolo, gioca con un intricato reticolo di vuoti e aperture incorniciate, che incoraggiano il movimento e la scoperta visiva. Fessure sottili lungo la facciata offrono scorci dell'interno, creando una sottile linea tra privacy e esposizione. Attraverso questa danza di luce e ombra, il progetto invita a un'esplorazione graduale, dove ogni angolo rivela nuove sorprese.

Il design trae ispirazione dal processo di produzione del veneer, dove sottili strati vengono scartati dal legno massiccio. Allo stesso modo, il padiglione emerge attraverso un approccio di intaglio e sottrazione, trasformando una massa solida in uno spazio fluido e interconnesso. Ogni elemento, dalla veranda al cortile, gioca un ruolo specifico all'interno di questo sistema architettonico compatto, bilanciando apertura e chiusura.

Il colore e la matericità sono fondamentali in questo progetto. La facciata grigia e sobria si apre a un vibrante bancone rosso, incorniciato da un muro verde che cattura l'occhio. Questa gradazione non solo mette in risalto la varietà di texture e finiture del veneer di MUKA, ma guida anche i visitatori attraverso le diverse zone dell'installazione, creando un'esperienza stratificata e coinvolgente.

In definitiva, il padiglione non è solo un ambiente espositivo, ma una vera e propria installazione architettonica temporanea che dimostra come l'esperimentazione dei materiali e la misura spaziale possano trasformare il design espositivo in un'esperienza architettonica coesa.

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L'Incanto del Design: Scoprendo l'Alley 10 House

L'Incanto del Design: Scoprendo l'Alley 10 House

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Nel cuore di Taichung, Taiwan, sorge un luogo dove il design incontra la memoria: il Alley 10 House. Progettato dallo True Thing Design Studio, questo straordinario progetto è molto più di una semplice abitazione; è un viaggio attraverso la storia e la trasformazione di un'area un tempo dedita all'agricoltura. Qui, le strade si intrecciano come i ricordi, dando vita a un'esperienza unica e coinvol...

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La casa è situata in una zona un tempo limitata in altezza, vicino all'ex aeroporto di Shui Nan. Ciò che era un tempo un labirinto di campi e orti ha ceduto il passo a un nuovo concetto di urbanizzazione. "Lane 10" non è solo un indirizzo, ma un simbolo: un richiamo alla nostalgia di un tempo passato, reinterpretato attraverso il linguaggio contemporaneo del design.

Con una superficie di 132 metri quadrati, l'Alley 10 House si distingue per la sua capacità di fondere elementi moderni con riferimenti storici. Il team di architetti, guidato da Ivan Tai, Adrian Tsai e Fisher Jhao, ha saputo catturare l'essenza del luogo, creando spazi che raccontano storie. Ogni angolo è pensato per invitare alla riflessione, dove il design non è solo estetica, ma anche funzionalità e rispetto per l'ambiente.

La scelta dei materiali e delle tecniche costruttive riflette un impegno verso la sostenibilità. L'architettura dell'Alley 10 House è una celebrazione della luce naturale, con ampie finestre che incorniciano splendidi panorami. Ogni stanza è un invito a scoprire, un viaggio che inizia non appena varchi la soglia.

In questo contesto, il design diventa un “thing” vivo, pulsante, un dialogo tra passato e futuro. La progettazione degli spazi interni è stata realizzata con un occhio attento alle esigenze contemporanee, senza dimenticare la storia che permea ogni mattone. Ogni elemento è stato scelto per contribuire a un'armonia generale, dove this casa diventa un rifugio, un luogo di incontro e di pace.

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Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in Architettura

Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in Architettura

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Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in ArchitetturaSituato a Rosenheim, in Germania, il Workshop con Tre Cortili è un progetto architettonico che combina innovazione e inclusione sociale. Realizzato dagli studi Opposite Office, studio lot e hanfstingl architekten, questo workshop di 10.000 m² offre 120 posti di lavoro per persone con disabilità, integrando un centro di supporto che ...

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Il progetto, completato nel 2025, è caratterizzato da spazi luminosi e accoglienti, pensati per attività come la lavorazione del legno, la metallurgia e la distruzione di documenti. Ogni area è concepita per garantire un ambiente di lavoro stimolante e socialmente responsabile.

La sostenibilità è un aspetto centrale di questo progetto, realizzato con materiali eco-compatibili come legno, acciaio e cemento. I progettisti hanno messo in atto soluzioni tecnologiche avanzate per ottimizzare l'efficienza energetica e il comfort degli utenti.

Questo workshop rappresenta un esempio eccellente di come l'architettura possa contribuire al benessere sociale, creando spazi non solo funzionali ma anche inclusivi. La sinergia tra design e responsabilità sociale si riflette nella cura dei dettagli e nella pianificazione attenta degli spazi.

Per ulteriori dettagli sul progetto, visita il sito di ArchDaily.

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Casa Tao: Un Rifugio di Calma e Minimalismo a Puerto Vallarta

Casa Tao: Un Rifugio di Calma e Minimalismo a Puerto Vallarta

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Casa Tao: Un Rifugio di Calma e Minimalismo a Puerto VallartaSituata a Puerto Vallarta, in Messico, Casa Tao è un capolavoro progettato da HW Studio, dove l'architettura si fonde armoniosamente con il clima costiero. Anziché cercare una vista da cartolina, la casa si affaccia su un cortile alberato, accogliendo brezze e profumi mentre filtra la luce intensa del sole del Pacifico.

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Il progetto nasce dalla memoria silenziosa di coloro che lo abitano. Gustavo, cresciuto a Puerto Vallarta, desiderava una casa che promettesse frescura e rifugio, ispirandosi alla modestia dell'abitazione della sua infanzia, dove l'ombra era essenziale. Sua moglie, Cynthia, ha portato un fascino per il design giapponese, influenzata da un viaggio che ha fatto con le loro figlie.

Il team di design ha commentato: "Vorremmo sentirci come se vivessimo in un museo giapponese", descrivendo un luogo dove il tempo rallenta e il silenzio è palpabile. Queste esperienze hanno plasmato ogni decisione, conferendo a Casa Tao un linguaggio di sobrietà e profondità.

Una Composizione di Geometrie Semplici

HW Studio ha organizzato il piano di Casa Tao come una composizione di forme sovrapposte. Le camere da letto, il garage e le aree di servizio formano una base solida, mentre un volume leggero e a doppia altezza fluttua sopra, ospitando gli spazi sociali. Sollevando le aree living, gli architetti le hanno circondate di aria e viste tra gli alberi, catturando la brezza marina senza esporre gli interni alla luce solare diretta.

All'interno, le camere da letto si affacciano su un patio appartato, dove una parete curva e un singolo albero creano una soglia morbida, incoraggiando un movimento lento e deliberato. "L'ombra qui è una condizione emotiva", osserva il team, "una promessa di calma e protezione silenziosa".

HW Studio e l'Influenza del Design Giapponese

Il cemento costituisce il nucleo strutturale di Casa Tao, scelto da HW Studio per la sua durabilità e profondità tattile. Le superfici esposte assorbono la luce del sole costiero con un bagliore attenuato, mentre le finiture bianche esaltano il delicato contrasto tra ombra e luce. Il team desiderava che il materiale registrasse la luce, piuttosto che rimbalzarla.

Nel tempo, il cemento si scalderà e si ammorbidisce, diventando una superficie che documenta l'uso e il clima, piuttosto che resistervi. La combinazione di massa solida e illuminazione delicata conferisce alla casa una serenità meditativa, invitando a sostare e riflettere.

Ogni spazio è un'atmosfera per l'osservazione silenziosa, in sintonia con le riflessioni dell'autore giapponese Junichirō Tanizaki nel suo saggio "In Praise of Shadows", dove la luce sottile rivela profondità e texture. HW Studio cattura quello spirito, permettendo a luce e ombra di guidare i sensi e rallentare il giorno, trasformando l'abitare in uno studio della presenza.

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La Magia di una Mini-Casa: Un Viaggio tra Colori e Design

La Magia di una Mini-Casa: Un Viaggio tra Colori e Design

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Immaginate una mini-casa di 45 mq, un piccolo mondo che sembra uscito da un cartone animato degli anni '90, dove i colori danzano e il design gioca con la fantasia. Progettata da Zyva Studio e situata a Saint-Ouen, questa casa è una vera e propria opera d’arte abitativa. Qui, ogni angolo racconta una storia, ogni dettaglio è pensato per sorprendere e piacere.

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La protagonista indiscussa è una scala scultorea, dipinta in un azzurro che ricorda le acque di una piscina estiva. Non è solo un elemento funzionale, ma il cuore pulsante di questo spazio, che organizza in modo armonioso la cucina, il soggiorno e la zona notte. La scala, con la sua forma fluida e leggera, guida il visitatore attraverso un percorso di forme e colori, rendendo l’esperienza domestica unica e memorabile.

La cucina, realizzata in acciaio inox, è volutamente semplice ma efficace. I volumi netti e il piano continuo si contrappongono alle manopole “spinose”, un omaggio al mondo ludico dei videogiochi. Di fronte, un divano arancione, morbido e accogliente, insieme a una libreria a griglia dello stesso colore, creano un contrasto vivace con il grigio del pavimento in cemento levigato. L’armonia visiva è palpabile, ogni elemento è studiato per incastrarsi perfettamente senza l’ingombro di muri superflui.

La zona notte, invece, è un rifugio di tranquillità, grazie all’uso del vetrocemento che offre un gioco di luci e ombre, consentendo di mantenere la privacy senza rinunciare alla luminosità. È un richiamo contemporaneo alla storica Maison de Verre di Pierre Chareau, un esempio di come il design possa unire funzionalità e bellezza. Il bagno segue la stessa filosofia: un box ceramico verde, uno specchio tondo arancione e rubinetteria in acciaio che sfida la convenzionale estetica degli spazi ristretti.

Questa mini-casa non è solo un esperimento di design, ma un manifesto della cultura visiva. I rimandi ai cartoni animati, da Roger Rabbit a Space Jam, si mescolano con un approccio pragmatico che punta alla semplicità e all’efficacia. Gli arredi su misura, pur eccentrici, mantengono il giusto equilibrio tra funzionalità e carattere. Qui, l’ordine non è imposto dai cassetti, ma orchestrato da una regia che racconta la casa e i suoi spazi.

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Scopri il Fenix Museum of Migration: un simbolo di speranza a Rotterdam

Scopri il Fenix Museum of Migration: un simbolo di speranza a Rotterdam

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Il Fenix Museum of Migration: Un Nuovo Faro Culturale a RotterdamIl Fenix Museum of Migration, progettato dallo studio MAD, è aperto da alcuni mesi a Rotterdam, diventando un punto di riferimento iconico lungo il litorale industriale della città. Situato in un magazzino restaurato, un tempo legato al flusso di migranti, il museo invita i visitatori a riflettere sulle esperienze di partenza e arriv...

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Design e Architettura in Movimento

La struttura centrale del museo è la scala a spirale, che si erge come un monumento alla convergenza. Con un design che favorisce l'interazione, la scala offre un'esperienza unica di movimento e scoperta, dove ogni passo rivela nuove prospettive sulla città e sul mare. Ma Yansong, architetto principale, descrive il museo come un luogo di incontro e riflessione, dove la storia delle migrazioni viene raccontata attraverso l'arte e l'architettura.

Un Museo che Celebra la Storia della Migrazione

All'interno, il museo ospita una collezione di reperti storici e opere contemporanee, presentate in uno spazio aperto che incoraggia il movimento fluido tra passato e presente. Come sottolineato da Wim Pijbes, presidente della Droom en Daad Foundation, il museo si propone di dare forma alle emozioni legate alle esperienze migratorie, ispirando le generazioni future a guardare avanti.

Innovazione Strutturale e Sostenibilità

La scala a spirale, lunga 550 metri e alta 30 metri, rappresenta un esempio di innovazione ingegneristica, con un rivestimento in acciaio inossidabile riflettente che cattura la luce e i movimenti circostanti. Inoltre, il tetto verde del museo contribuisce all'isolamento e alla ritenzione dell'acqua, integrando sostenibilità e design contemporaneo.

Il Fenix Museum of Migration non è solo un luogo di esposizione, ma un simbolo di speranza e coraggio, che invita tutti a riflettere sulle storie di migrazione e ad abbracciare il futuro con ottimismo.

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L'Arte della Trasformazione: DA OSAKA Branch a Tokyo

L'Arte della Trasformazione: DA OSAKA Branch a Tokyo

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Nel cuore pulsante di Tokyo, precisamente a Jinbou-cho, dove le pagine dei libri e gli odori della carta si mescolano nel vento, sorge il nuovo ufficio di DA OSAKA. Qui, la visione di Reiichi Ikeda Design si traduce in un progetto che abbraccia l'essenza stessa della creatività e della funzionalità. Un viaggio tra spazi e luce, dove ogni angolo racconta una storia e ogni elemento è pensato per sti...

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Con una superficie di 165 m², questo spazio non è solo un ufficio, ma un crocevia di idee, un luogo in cui la ristrutturazione diventa arte. La scelta dei materiali, la disposizione degli ambienti e l'illuminazione curata da USHIO LIGHTING, INC. si integrano in un dialogo armonioso, riflettendo la cultura giapponese e l'innovazione contemporanea.

Reiichi Ikeda non ha solo progettato un ambiente di lavoro; ha creato un'esperienza. Qui, i professionisti possono immergersi in un'atmosfera che incoraggia la collaborazione e la creatività, mentre il design intelligente favorisce la produttività. Ogni dettaglio è una dichiarazione, un invito a esplorare il potenziale che si cela nel quotidiano.

Il risultato è un ufficio che si inserisce perfettamente nel contesto di Jinbou-cho, un quartiere noto per la sua ricca storia letteraria e per il suo fascino senza tempo. DA OSAKA a Tokyo non è solo un'espansione fisica, ma un'affermazione di identità, un modo per dire al mondo che l'architettura può essere poesia.

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Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMade

Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMade

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Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMadeStyle House S.r.l. ha recentemente ottenuto la certificazione ReMade per due modelli innovativi di porte da interno: HYDRA DUNE e HYDRA TEA. Questi modelli sono realizzati con materiali parzialmente riciclati, offrendo un perfetto equilibrio tra estetica e sostenibilità.

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La linea HYDRA include porte classiche, disponibili in versioni lisce e intelaiate. Ogni porta è progettata con un approccio pratico e funzionale, valorizzando l’aspetto estetico grazie all’uso di finiture in PET rigenerato. Questo materiale non solo conferisce profondità cromatica, ma offre anche una piacevole sensazione tattile, simile alla laccatura, combinando eleganza e resistenza.

Le superfici in PET garantiscono elevata stabilità dimensionale e resistenza all’usura e agli urti, rendendo questi prodotti ideali per un uso quotidiano prolungato. Entrambi i modelli certificati, HYDRA DUNE e HYDRA TEA, sono dotati di serratura magnetica e cerniere a scomparsa, assicurando praticità e sicurezza.

I materiali utilizzati nella realizzazione delle porte comprendono MDF, PET riciclato, acciaio e, per HYDRA DUNE, anche cartone riciclato. Ogni componente è facilmente separabile, e la porta stessa è riciclabile al 100% a fine vita, contribuendo così a una filiera edilizia più circolare e sostenibile.

Se sei interessato a scoprire di più sulla sostenibilità e innovazione delle porte HYDRA, non esitare a contattare Style House S.r.l. Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale o scarica il certificato per HYDRA Tea e HYDRA Dune.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.remadeinitaly.it.

Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a Melbourne

Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a Melbourne

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Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a MelbourneIn un angolo vivace del quartiere Brunswick West a Melbourne, l'architetto australiano Jos Tan ha realizzato Melville, una casa compatta che si integra perfettamente con le costruzioni circostanti grazie alla sua forma semplice e alle pareti di mattoni chiari. Con una superficie di soli 90 metri quadrati, questa a...

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Tan, fondatore dello studio Tan Architecture, ha colto l'occasione per celebrare la vita di città, creando aperture alte e strette che garantiscono un equilibrio tra privacy e connessione con l'ambiente urbano. "Questo sito presentava un'opportunità unica per costruire una casa che interagisse direttamente con il marciapiede," ha dichiarato Tan, evidenziando l'importanza dell'interazione faccia a faccia tra i residenti e i passanti.

L'architettura di Melville è stata progettata per rispondere a una modifica del livello terreno di 1,2 metri, che ha permesso di elevare il piano terra e di sostituire un vecchio accesso per veicoli con un nuovo marciapiede. All'entrata, un corridoio metallico conduce a un garage per biciclette, mentre all'interno, una breve scala porta alle aree abitative, divise in una zona pubblica, rivolta verso la strada, e una zona privata che si affaccia su un giardino posteriore.

La disposizione degli spazi è stata studiata per massimizzare la funzionalità: il soggiorno si trova nella parte anteriore della casa, mentre la cucina e la sala da pranzo si affacciano sul patio del giardino, grazie a una porta scorrevole in vetro che apre l'ambiente verso l'esterno. Al primo piano si trovano le camere per i bambini e uno studio, mentre la camera matrimoniale è collocata in un volume metallico al secondo piano, con accesso a un deck privato.

Per garantire la privacy degli abitanti, Tan ha progettato finestre che limitano la visibilità diretta dalla strada, conservando al contempo una connessione visiva con l'ambiente circostante. L'uso di vetri doppi spessi e rivestimenti in mattoni contribuisce a ridurre il rumore del traffico, creando un rifugio sereno in un contesto urbano vivace.

Gli interni di Melville sono caratterizzati da un design minimalista, con pareti bianche e pavimenti realizzati in legno recuperato, riflettendo un'estetica sobria e contemporanea. Questa casa non è solo un'abitazione, ma un esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze della vita urbana, creando spazi che incoraggiano interazioni sociali e un senso di comunità.

Con Melville, Jos Tan dimostra che è possibile costruire in modo intelligente e responsabile, celebrando la vita di città e contribuendo a un ambiente urbano più coeso e interattivo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Il Futuro del Mattone: Le Architetture che Ridefiniscono il Concetto di Spazio

Il Futuro del Mattone: Le Architetture che Ridefiniscono il Concetto di Spazio

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Nel cuore di una società in continua evoluzione, il mattone emerge come simbolo di un'eleganza senza tempo, un materiale che racconta storie di tradizione e innovazione. Il BRICK AWARD 26, un prestigioso riconoscimento internazionale, ha svelato una selezione di 50 opere architettoniche provenienti da 21 paesi, ognuna delle quali rappresenta una visione audace e creativa del mondo del mattone.

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Questa celebrazione biennale, che avrà luogo a Vienna il 11 giugno 2026, non è solo una competizione, ma un festival di idee e approcci che mettono in luce la versatilità del mattone. Tra le opere selezionate, troviamo progetti che spaziano da case residenziali intime a grandi edifici commerciali, ognuno con la propria identità unica e il proprio messaggio.

La giuria, composta da nomi illustri come Gabriela Carrillo e Christine Conix, ha il compito di valutare l'originalità e l'eccellenza, premiando non solo l'estetica ma anche la sostenibilità. Ed è proprio la sostenibilità che emerge come tema centrale, con progetti che utilizzano tecniche artigianali e materiali locali, riducendo l'impatto ambientale e abbracciando un futuro più verde.

Tra i progetti più affascinanti, segnaliamo il Museo UCCA in Cina, progettato da Kengo Kuma, che gioca con forme scultoree evocando la bellezza dei materiali naturali. In Australia, il Museo dell'Olocausto di Melbourne utilizza oltre 25.000 mattoni per creare una facciata che bilancia trasparenza e sicurezza, un potente simbolo di resilienza.

Ma non è tutto: il BRICK AWARD è anche un invito a riflettere su come l'architettura possa fungere da ponte tra culture diverse. Ogni progetto in lista racconta una storia, una fusione di arte e funzionalità che continua a ispirare architetti e designer in tutto il mondo.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina

Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina

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Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina Dal 14 settembre al 30 novembre 2025, il Pavilion 13 di Kyiv ospita l'installazione di Ai Weiwei, intitolata Three Perfectly Proportioned Spheres and Camouflage Uniforms Painted White. Questo imponente progetto, commissionato da RIBBON International, rappresenta una risposta artistica al conflitto in corso in Ucraina...

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L'installazione è composta da tre sfere matematicamente precise, avvolte in uniformi camouflage dipinte di bianco, realizzate a mano dall'artista e dal suo team. L'opera si propone non solo come scultura, ma anche come forte dichiarazione politica, riflettendo sulla dissonanza cognitiva tra ordine e caos, armonia e guerra.

Ai Weiwei trae ispirazione da Leonardo da Vinci e dalla sua opera De Divina Proportione, utilizzando la precisione matematica delle sfere per rappresentare l'umanesimo rinascimentale, mentre gli abiti camouflage simboleggiano il conflitto attuale. La contrapposizione tra questi elementi invita a riflettere sul ruolo dell'arte in tempi di guerra.

Questa installazione rappresenta l'evoluzione del lavoro di Ai Weiwei, in particolare rispetto alla sua precedente opera Five Raincoats Holding a Star, dove il tema della protezione era legato agli elementi naturali. Oggi, il tessuto camouflage affronta i pericoli creati dall'uomo, rendendo l'installazione ancora più pertinente nel contesto attuale.

Il Pavilion 13, ristrutturato nel 2025 da FORMA e RIBBON International, diventa una piattaforma temporanea per l'arte e la cultura, mentre le sue pareti di vetro permettono a tutti di osservare questa potente opera dall'esterno, fungendo da costante promemoria della situazione presente nel paese.

L'installazione di Ai Weiwei è senza dubbio una manifestazione della sua continua dedizione a temi di protezione, visibilità e simbolismo politico, e sarà visibile fino alla fine di novembre 2025.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

L'Architetto come Scrittore: Espandere la Disciplina oltre gli Edifici

L'Architetto come Scrittore: Espandere la Disciplina oltre gli Edifici

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L'Architetto come Scrittore: Espandere la Disciplina oltre gli EdificiL'architettura è sempre stata più di mattoni e malta. Essa è costruita anche attraverso parole, idee e narrazioni. Dalla stesura di trattati antichi a manifesti radicali, dalla redazione di manuali tecnici a saggi poetici, la parola scritta ha servito come strumento spaziale, pedagogico e politico nel campo dell'architettura. La...

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Storicamente, figure come Vitruvio, Alberti e Palladio hanno utilizzato la scrittura per codificare principi, proiettare ideali e legittimare l'architettura come disciplina. Nell'era moderna, Le Corbusier, Adolf Loos e Lina Bo Bardi hanno scritto in modo prolifico per espandere l'ambito dell'architettura oltre la forma e la funzione, spesso utilizzando le pubblicazioni come strumenti di persuasione e sperimentazione.

Il periodo postbellico ha dato origine a nuove strategie editoriali, come evidenziato nei manifesti di Archizoom e Superstudio, e nelle pubblicazioni polemiche di Delirious New York e Oppositions, dove la scrittura ha servito sia come critica che come progetto. Attraverso la scrittura, gli architetti hanno potuto esplorare nuove idee e sfide, integrando la loro pratica con un dialogo culturale più ampio.

In conclusione, la scrittura è un elemento fondamentale che accompagna l'architettura, permettendo di ampliare il discorso e di coinvolgere diverse prospettive. Non si tratta solo di costruire edifici, ma di costruire idee e visioni che plasmano il nostro ambiente.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Letti Regolabili: Il Futuro del Comfort e della Personalizzazione

Letti Regolabili: Il Futuro del Comfort e della Personalizzazione

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Immagina di entrare in una stanza dove il letto non è solo un letto, ma un alleato del tuo benessere. I letti regolabili, con la loro capacità di adattarsi alle tue esigenze, stanno rivoluzionando il concetto di sonno. Non più semplici strutture fisse, ma basi che si piegano e si modellano per offrirti l'esperienza di riposo ottimale. Che si tratti di elevare la testa per leggere un libro o di sol...

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Le ricerche dimostrano che una posizione inclinata durante la notte può combattere disturbi come l'apnea del sonno, il reflusso gastroesofageo e il dolore lombare. Con l'integrazione di luci notturne sensibili al movimento e porte USB per ricaricare i tuoi dispositivi, questi letti non sono solo funzionali, ma anche estremamente pratici per la vita moderna.

Quando si parla di letti regolabili, l'ergonomia incontra la tecnologia. Sono progettati per adattarsi a una varietà di materassi, da quelli in memory foam a quelli ibridi, permettendo a ogni dormiente di trovare il suo setting ideale. Analizzando materiali e dimensioni, e considerando le recensioni positive degli utenti, abbiamo selezionato i modelli più performanti, pronti a soddisfare anche le esigenze più peculiari.

Un esempio da considerare è il Nectar Adjustable Bed Frame: con un design robusto in acciaio, offre funzioni uniche come impostazioni anti-russamento e massaggio. Oppure il Saatva Lineal Adjustable Base, apprezzato per la sua illuminazione sotto il letto e la posizione zero-gravity che regala una sensazione di leggerezza. Ogni modello racconta una storia di innovazione e comfort, un passo verso un riposo personalizzato.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.architecturaldigest.com.

L'Essenza della Natura nel Design: Scopri il Mindcraft Project di Copenhagen

L'Essenza della Natura nel Design: Scopri il Mindcraft Project di Copenhagen

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Nel cuore di Copenhagen, dove l'arte del design si intreccia con la bellezza della natura, si svolge il Mindcraft Project. Questa esposizione annuale celebra l'innovazione e la creatività, presentando opere che riflettono le geometrie naturali e le leggi fisiche che governano il nostro mondo. Ogni anno, un gruppo selezionato di talentuosi designer danesi si riunisce per dare vita a pezzi unici, in...

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Il curatore di quest'edizione, Pil Bredahl, ha sfidato i partecipanti a esplorare questi concetti attraverso una lente contemporanea. Tra le opere più suggestive, troviamo gli sgabelli di legno curvato di Anne Dorthe Vester, che richiamano l'estetica delle prime tavole da surf e delle pagaie tradizionali. Questi sgabelli, chiamati Ro, sono un perfetto esempio di come il design possa fondersi con la funzionalità e la bellezza.

Ma non è solo il legno a raccontare storie in questo progetto. L'artista tessile Lærke Lillelund ha portato il suo approccio innovativo, creando pendenti scultorei che sembrano alghe colorate in movimento, frutto di tecniche giapponesi di shibori. Ogni pezzo è una sinfonia di colori e materiali, che trasmette un senso di fluidità e connessione con l'oceano.

La varietà dei materiali utilizzati nella mostra è sorprendente: dal vetro alla terra, dal legno ai tessuti, ogni elemento racconta una storia di trasformazione e rispetto per l'ambiente. I designer Bendixen e Baruël, ad esempio, hanno creato sculture in legno utilizzando rami salvati da progetti di disboscamento, esplorando le possibilità architettoniche delle strutture naturali.

La mostra del Mindcraft Project è un viaggio attraverso la creatività danese, un'opportunità per vedere come l'arte e la natura possano fondersi in un dialogo senza tempo. I visitatori possono immergersi in un mondo dove la tradizione si incontra con l'innovazione, e il risultato è un design che non solo abbellisce gli spazi, ma invita a riflettere.

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Il Ponte Serpentino di Hangzhou: Un’Opera d’Arte che Nasce dalla Tradizione della Seta

Il Ponte Serpentino di Hangzhou: Un’Opera d’Arte che Nasce dalla Tradizione della Seta

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In un abbraccio di forme sinuose e delicate, il Ponte Serpentino di Hangzhou emerge come una poesia architettonica che racconta storie di tradizione e modernità. Firmato da Zaha Hadid Architects, questo ponte pedonale e ciclabile non è solo un'infrastruttura, ma un vero e proprio manifesto della bellezza contemporanea, radicata nella cultura della seta che ha reso celebre la città.

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Ultimato di recente, il Grand Canal Gateway Bridge si estende per 390 metri, unendo le sponde est e ovest di uno dei canali più antichi e lunghi del mondo, patrimonio dell’UNESCO. Qui, l'acqua scorre come un filo di seta, collegando il passato con il presente, e offrendo ai residenti e ai visitatori un nuovo modo di vivere il paesaggio.

La struttura, leggera e affusolata, è un gioco di archi d'acciaio che si intrecciano, riflettendo l'arte della ricamo tipica della regione. Ogni curva e ogni angolo sono pensati per armonizzarsi con il contesto naturale, creando spazi pubblici dove la comunità può riunirsi e interagire. Il ponte non è solo un passaggio; è un luogo di incontro, un palcoscenico dove la natura e l’architettura danzano insieme.

La scelta di materiali sostenibili e il design innovativo, che prevede l'uso di elementi modulari prefabbricati, dimostrano un impegno verso la sostenibilità. Con una illuminazione LED alimentata da fonti rinnovabili, il ponte si illumina di notte, tracciando un percorso luminoso che invita a esplorare le sue curve, mentre l’eco del fiume e il fruscio della vegetazione creano una melodia di sottofondo.

Così, il Ponte Serpentino non è solo un’opera di ingegneria, ma un racconto che si snoda lungo le acque del Grand Canal, unendo passato e futuro, tradizione e innovazione, in un abbraccio senza tempo.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Architettura Semplice: L'Eleganza della Praticità nel Nuovo Studio di Derrington

Architettura Semplice: L'Eleganza della Praticità nel Nuovo Studio di Derrington

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Nel cuore pulsante di Austin, il Derrington Building Studio presenta un progetto che sfida le convenzioni: un ufficio che non è solo un luogo di lavoro, ma un manifesto di ciò che può essere l'architettura contemporanea. Con una struttura che gioca con l'esposizione dei materiali e una disposizione pensata per il futuro, questo studio è un esempio palpabile di come l'estetica possa fondersi con la...

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Tim Derrington, il principale artefice di questa visione, ha concepito un edificio di 93 metri quadrati che parla un linguaggio di semplicità e impatto. Ogni scelta progettuale è stata guidata dall'esigenza di praticità: un luogo che potrà un giorno trasformarsi in una residenza accogliente, mantenendo sempre un forte legame con il suo contesto. La struttura è caratterizzata da un telaio in legno esposto, una decisione che non solo elimina i problemi legati a sistemi di muratura complessi, ma celebra anche l'integrità dei materiali utilizzati.

All'interno, la luce naturale danza attraverso un lucernario, mentre i dettagli architettonici emergono dalla struttura stessa. I toni blu scuro della cucina e del bagno creano un contrasto affascinante con il legno naturale, esaltando la bellezza della materia prima. La scelta di finiture semplici e il design minimalista riflettono una filosofia che rifiuta la complessità in favore di una bellezza autentica e senza tempo.

Il risultato è un ambiente che non solo funziona, ma ispira. L'ufficio, con i suoi spazi aperti e le scrivanie bianche, è un invito alla creatività, un luogo dove ogni angolo è stato pensato per favorire la collaborazione e la riflessione. Immagina la possibilità di trasformare una sala riunioni in una camera da letto, un'idea che riassume perfettamente la versatilità di questa struttura.

In un mondo dove l'architettura spesso si perde in complessità e ostentazione, Derrington Building Studio ci ricorda che la vera innovazione nasce dalla curiosità e dall'impegno verso ciò che è autentico. Un'impresa che dimostra che si può costruire senza compromettere il budget, l'estetica o l'integrità.

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Le Meraviglie di una Casa Sospesa: Riflessioni su Forma e Spazio

Le Meraviglie di una Casa Sospesa: Riflessioni su Forma e Spazio

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Nel cuore di una dolce collina di Hillsdale, New York, sorge una creatura architettonica che sfida le convenzioni: la house on a hill di FORMA. Non è solo una casa, ma un rifugio che incarna la fusione tra eleganza e funzionalità. Nata da un desiderio di evasione durante i giorni bui della pandemia, questo progetto ha trasformato le limitazioni in opportunità, dando vita a un'abitazione che parla ...

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I fondatori, Miroslava Brooks e Daniel Markiewicz, amici e collaboratori di lunga data, si sono trovati a dover rivedere il loro sogno iniziale di una casa a più piani. Limitati da budget e risorse, hanno affinato la loro visione fino a creare un rifugio di tre stanze da letto, distribuito su un footprint di 700 piedi quadrati. Qui, l'altezza della zona giorno e pranzo si erge maestosa, catturando la luce e la bellezza delle montagne Catskills e Berkshires, mentre il piano inferiore si radica saldamente nel terreno, ancorando la struttura alla collina.

Ogni angolo di questa casa racconta una storia: la facciata in cedro scuro non è solo un elemento estetico, ma una scelta consapevole che riflette l'ambiente circostante, mentre gli spazi interni, rivestiti di tonalità più chiare, offrono un caldo abbraccio. La disposizione verticale non è mai stata così poetica; un gioco di volumi e prospettive che invita ogni visitatore a esplorare e a perdersi nel dialogo tra l'architettura e il paesaggio.

La casa si presenta non solo come un oggetto, ma come un'idea in movimento, capace di rispondere alle esigenze del suo contesto. Grazie a una sapiente manipolazione della forma e della postura, questa creazione architettonica riesce a mantenere un equilibrio tra affermazione e sottomissione, tra stabilità e leggerezza. La sua presenza si fa sentire, mentre si dissolve nel panorama, creando un'armonia che invita alla riflessione.

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L'armonia della Grentschel: un'estensione scolastica che racconta la natura

L'armonia della Grentschel: un'estensione scolastica che racconta la natura

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Immagina un luogo dove l'architettura non solo si inserisce nel paesaggio, ma lo abbraccia con grazia. È ciò che accade nella nuova estensione della Grentschel School, progettata dallo studio ahaa. Qui, gli edifici non sono semplici strutture; sono organismi vivi che respirano e dialogano con il fiume Grentschel, il quale, con il suo fluire morbido, ha ispirato la disposizione degli spazi.

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Realizzata su un'area di 3500 m², l'estensione è stata completata nel 2021 e rappresenta un esempio di come l'architettura educativa possa essere pensata in modo innovativo. Ogni volume dell'edificio è stato posizionato parallelamente al corso del fiume, creando così un insieme rilassato e armonioso. Le aree esterne, fluide e accoglienti, invitano gli studenti a esplorare, a interagire e a imparare in un ambiente stimolante.

Il team di progettazione, guidato da Andreas Heierle, ha saputo integrare materiali come l'acciaio, non solo per la loro resistenza ma anche per il loro potenziale estetico. La scelta dei materiali è stata ponderata per riflettere una sostenibilità intrinseca, in linea con le esigenze moderne di costruzione. La Grentschel School è quindi più di una semplice estensione; è un manifesto della sinergia tra architettura e natura.

Questa realizzazione sfida le convenzioni, invitando a ripensare il modo in cui concepiamo gli spazi educativi. Non è solo una questione di aule e corridoi, ma di creare un ecosistema di apprendimento dove ogni elemento ha un ruolo, dove ogni angolo è un'opportunità per crescere e scoprire. Come un fiume che scorre, così anche l'educazione deve fluire, adattandosi e rispondendo alle esigenze di chi la vive.

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KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa Giapponese

KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa Giapponese

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KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa GiapponeseIl progetto KOKUYO DIG, realizzato in collaborazione con DDAA, si distingue come un esempio eccellente di architettura educativa a Minato City, Giappone. Completato nel 2024, questo spazio innovativo di 494 m² rappresenta un punto di riferimento per il design contemporaneo.

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La visione architettonica di KOKUYO e DDAA si basa sull'idea che l'apprendimento trasforma la nostra percezione del mondo, stimolando curiosità e nuove domande. Questo processo di scoperta è fondamentale per arricchire la vita e dare forma al nostro ambiente attraverso le esperienze accumulate delle generazioni passate.

Il team di progettazione, composto da professionisti come Daisuke Motogi, Taiki Nakamura e Yui Yokoi, ha lavorato in sinergia con Nomura Real Estate Partner e TANKVi per creare un ambiente che non solo soddisfa le esigenze educative, ma promuove anche l'interazione sociale e la creatività.

La realizzazione del progetto ha incluso un design degli interni curato da KOKUYO, che ha integrato elementi di sostenibilità e tecnologie moderne. L'illuminazione è stata progettata da SHOKKI, mentre il design del paesaggio è stato affidato a Oryza, contribuendo a un ambiente armonioso e stimolante.

Questo progetto è una testimonianza di come l'architettura possa influenzare positivamente l'apprendimento e la crescita personale.

Scopri di più su questo straordinario progetto su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Ampliamento del Terminal Marco Polo di Venezia: Innovazione e Design

Ampliamento del Terminal Marco Polo di Venezia: Innovazione e Design

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Ampliamento del Terminal Marco Polo di Venezia: Innovazione e DesignL’ampliamento del Terminal passeggeri – Lotto 2A dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia rappresenta un intervento fondamentale per il potenziamento dei flussi aeroportuali nel Nord Italia. Questo progetto ambizioso, realizzato per conto di SAVE S.p.A., ha richiesto soluzioni tecniche avanzate, una perfetta sinergia tra estetica, pre...

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Progettazione integrata e sfide complesse

Il nuovo corpo del terminal si sviluppa su 4.100 m² e 74.000 m³, articolandosi su due livelli fuori terra e un livello interrato parziale. Gli spazi inclusi sono:

  • Sale d’attesa
  • Aree arrivi e imbarchi Schengen
  • Servizi e spazi commerciali

Il cantiere ha affrontato sfide significative, tra cui tempistiche serrate con un completamento richiesto in 11 settimane, spazi di manovra ridotti e vincoli aeroportuali, come una gru massima di 40 m e una distanza minima di 5 m dalla recinzione.

Il contributo di Tecnostrutture

Tecnostrutture ha fornito e posato:

  • 800 m di pilastri NPS® Slim
  • 1.950 m di travi miste NPS® Basic
  • 2.780 m totali di struttura prefabbricata

La tecnologia NPS® ha permesso di ridurre gli spessori di travi e solai, ottimizzare i tempi di posa e garantire massima flessibilità degli spazi interni. Inoltre, ha mantenuto elevati standard di sicurezza sismica.

Estetica e performance

Nel nuovo terminal, la tecnologia NPS® non solo ha soddisfatto esigenze strutturali, ma ha anche contribuito all’identità architettonica dell’edificio. Alcuni pilastri NPS® sono stati lasciati a vista, diventando elementi distintivi in un design contemporaneo. La scelta di valorizzare la struttura come parte integrante dell’estetica riflette una visione in cui funzione e forma si fondono armoniosamente.

Collaborazione e precisione

Il successo del progetto è stato possibile grazie a una collaborazione sinergica tra tutti gli attori coinvolti: progettisti, impresa costruttrice, direzione lavori e fornitori. Il coordinamento è stato continuo e strutturato, con un workflow BIM integrato che ha facilitato lo scambio costante di file IFC tra i team tecnici.

Tecnostrutture ha risposto prontamente alle sfide operative, garantendo una posa precisa e puntuale, adattandosi alle esigenze del cantiere e rispettando gli obiettivi di velocità, qualità e sicurezza.

Questo progetto rappresenta un esempio di come l’innovazione e il design possano coniugarsi per affrontare le sfide moderne dell’architettura aeroportuale.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.tecnostrutture.eu.

Il Rifugio Sostenibile: La Magia del Harbourside Canopy

Il Rifugio Sostenibile: La Magia del Harbourside Canopy

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Nel cuore pulsante di Hsinchu, Taiwan, si erge il Harbourside Canopy, un progetto architettonico che trascende il semplice concetto di mercato. Concepito dagli abili architetti di B+P Architects, questo spazio non è solo un luogo di scambio, ma un rifugio sostenibile dove la cultura della pesca si fonde con l'innovazione architettonica.

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La struttura principale, un padiglione paesaggistico, è un abbraccio di natura e design, composto da tettoie che danzano con il vento, muri che raccontano storie di mare e alberi che si ergono come sentinelle. Un'opera che non solo accoglie i pescatori, ma invita anche i visitatori a immergersi in un'esperienza sensoriale unica.

Il mercato della pesca si apre verso il molo, creando una connessione diretta con il mare. La parete in calcestruzzo, rivolta a nord, funge da bastione contro le intemperie, mentre le berms di terra e le foreste di protezione creano una transizione armoniosa tra l'interno e l'esterno. Qui, l'arte della pesca diventa un evento educativo, dove il pubblico può apprendere e apprezzare la ricca cultura della pesca locale.

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Ferrari Rinnova la Testarossa con la Nuova Supercar Ibrida 849

Ferrari Rinnova la Testarossa con la Nuova Supercar Ibrida 849

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Ferrari Rinnova la Testarossa con la Nuova Supercar Ibrida 849La Ferrari ha ufficialmente svelato la nuova 849 Testarossa, una rivisitazione della storica auto del 1984. Questa supercar ibrida plug-in rappresenta un connubio perfetto tra tradizione e innovazione. La Testa Rossa, che deve il suo nome alla storia di Maranello, è stata originariamente utilizzata nel 1956 per descrivere il colore dell...

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Oggi, il design della Testarossa mantiene la silhouette familiare del suo predecessore, ma con un look moderno e audace grazie al lavoro del Ferrari Styling Center, guidato da Flavio Manzoni. Le linee geometriche che attraversano la carrozzeria creano un gioco di contrasti tra bordi affilati e curve morbide, dando vita a un corpo aerodinamico e accattivante.

Design e Prestazioni Uniche

Il frontale dell'849 Testarossa presenta un paraurti che collega i fari e crea una forma a ponte, con un splitter nero che migliora l'aerodinamica. Il design del retro richiama quello della 512 S, con due sezioni posteriori e un'ala attiva che può modificare la sua posizione in un attimo. Le pannellature in alluminio, tagliate con precisione, sono state assemblate da artigiani esperti, conferendo un tocco di esclusività alla vettura.

All'interno, la Ferrari 849 offre un cockpit all'avanguardia con un cruscotto a due livelli e ventilazioni C-shaped, che dirigono l'aria nell'abitacolo. Sono disponibili due tipi di sedili: quelli da corsa in fibra di carbonio e quelli più confortevoli in tessuto o pelle, per un'esperienza di guida personalizzata.

Versione Assetto Fiorano

La versione Assetto Fiorano della Ferrari 849 è un'opzione che riduce il peso di 30 kg, utilizzando materiali leggeri come fibra di carbonio e titanio. Questa variante non solo migliora le prestazioni, ma offre anche dettagli estetici come le strisce iconiche che attraversano la carrozzeria, rendendo ogni modello unico e ricercato.

In conclusione, la Ferrari 849 Testarossa non è solo un'auto, ma un pezzo di storia che si evolve in un contesto moderno, mantenendo intatta l'essenza del marchio. Con la sua combinazione di design audace e tecnologia ibrida, rappresenta un nuovo capitolo nella storia delle supercar Ferrari.

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Elizabeth Diller: L'Architettura che Evolvono come Software

Elizabeth Diller: L'Architettura che Evolvono come Software

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Elizabeth Diller: L'Architettura che Evolvono come SoftwareElizabeth Diller, architetto di fama mondiale, è una figura di spicco nell'architettura contemporanea. Fondatrice dello studio Diller Scofidio + Renfro, Diller ha rivoluzionato il modo in cui concepiamo gli edifici, portando un approccio innovativo che integra il concetto di tempo nella progettazione. Secondo Diller, l'architettura non dov...

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Nel suo processo creativo, Diller utilizza storyboard per immaginare la vita all'interno degli edifici. Questo metodo permette di considerare non solo la forma e la funzione, ma anche l'esperienza temporale degli utenti. Progetti iconici come il The Broad Museum di Los Angeles e la High Line di New York sono esempi tangibili di come l'architettura può essere concepita per interagire con l'ambiente circostante e il contesto urbano.

Ma l'architettura di Diller non si limita a creare spazi visivamente accattivanti; affronta anche questioni cruciali come la gentrificazione e la pianificazione urbana. Diller sottolinea l'importanza di un coinvolgimento attivo degli architetti nella definizione delle città, affermando che l'architettura e la pianificazione urbana dovrebbero andare di pari passo per creare un ambiente urbano equilibrato e sostenibile.

La resilienza è un altro pilastro del pensiero di Diller. In un mondo in rapido cambiamento, progettare edifici che possano adattarsi e resistere alle sfide future è fondamentale. La sua visione per il museo del futuro, come dimostrato in progetti come The Shed, combina flessibilità architettonica e funzionalità, garantendo che gli spazi possano ospitare una varietà di eventi e installazioni.

In sintesi, Elizabeth Diller rappresenta una nuova era nell'architettura, dove il design non è solo una questione di estetica, ma un processo dinamico che deve rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione. La sua idea di architettura come 'hardware' che si aggiorna come un software è un concetto che potrebbe definire il futuro dell'architettura e dell'urbanistica.

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Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New Hampshire

Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New Hampshire

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Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New HampshireIn un'area verdeggiante del New Hampshire, un nuovo edificio per la compagnia biotecnologica Adimab ha preso vita grazie alla visione innovativa di Sylvia Richards. Combinando elementi in legno e pannelli specchiati, il design non solo si integra perfettamente con il paesaggio forestale circostante, ma crea anche u...

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Situato a Lebanon, New Hampshire, questo edificio è parte del quartier generale di Adimab, un leader globale nello sviluppo di anticorpi per malattie infettive e autoimmuni. Richards e il suo team hanno progettato un edificio di 27.000 piedi quadrati, che si sviluppa su tre piani, permettendo una notevole espansione senza compromettere l'ambiente naturale.

Utilizzando un sistema strutturale in legno massiccio, tra cui legno lamellare incrociato (CLT), l'edificio presenta elementi in legno esposti che enfatizzano la bellezza dei materiali naturali. Le facciate sono rivestite con cedro atlantico, sostenibile e di grande impatto visivo, mentre la base è avvolta in pannelli specchiati che sfidano le convenzioni di peso e massa.

La struttura non solo riflette il paesaggio circostante, ma permette anche alle due piani superiori di apparire come se fluttuassero sopra il terreno, creando un'illusione di leggerezza. Gli interni sono progettati per favorire la collaborazione e la creatività, con laboratori, sale riunioni e aree lounge che godono di abbondante luce naturale grazie a grandi finestre.

Il progetto ha richiesto anche la costruzione di un parcheggio per i dipendenti, accessibile tramite una sinuosa rampa di 55 metri che si snoda attraverso il bosco, realizzata in acciaio corten, che ricorda le forme monumentali degli artisti contemporanei.

Ogni dettaglio dell'edificio è pensato per attrarre e mantenere i migliori talenti nel settore biotecnologico, confermando l'impegno di Adimab per l'innovazione e la sostenibilità.

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Pietrasanta e il Rinascimento: Un Viaggio tra Arte e Identità

Pietrasanta e il Rinascimento: Un Viaggio tra Arte e Identità

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In un angolo incantato della Versilia, dove il mare incontra le montagne, si erge Pietrasanta, un luogo dove la bellezza si mescola all'arte, e l'identità si riflette nel lavoro degli artigiani. Qui, l'architetto Tiziano Lera, figura di spicco nel panorama dell'eco-progettazione, ci guida attraverso una narrazione che è insieme un inno e un appello. "Questo posto ha una magia unica", afferma con f...

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Lera non è solo un architetto; è un custode della cultura e della tradizione. Cresciuto nella fonderia di famiglia, ha imparato fin da giovane a vedere la bellezza nel bronzo, nel mosaico, nei materiali che raccontano storie. La sua visione va oltre il semplice progettare: è un percorso di riscoperta, un invito ai giovani a riconnettersi con le proprie radici. "Il Rinascimento deve essere un percorso continuo", sottolinea, sottolineando l'importanza dell'educazione e della consapevolezza nei confronti delle ricchezze locali.

La Via dell'Arte, da lui concepita, è un simbolo di questo impegno. Un tracciato che si snoda tra Pietrasanta e Montignoso, un cammino che non è solo fisico, ma anche spirituale, in cui ogni passo è un richiamo a valorizzare il patrimonio artistico e culturale. Le università americane guardano a questo progetto come a un modello, una fusione di arte, bellezza e sacralità.

Tuttavia, Lera esprime preoccupazioni: la Versilia sta perdendo il suo dialogo interno. Forte dei Marmi e Pietrasanta, pur essendo vicine, sembrano sfilacciarsi, come se avessero dimenticato il legame che le unisce. "I grandi artisti che vengono qui non si preoccupano dei confini; sono attratti dalla magia di questo territorio". È un richiamo a ristabilire le connessioni, a far fiorire un dialogo che nutra l'arte e gli artisti.

Il futuro di Pietrasanta, secondo Lera, dipende dai giovani. "Dobbiamo coltivare il Rinascimento nelle scuole", afferma, suggerendo che l'educazione artistica non è solo un'opzione, ma una necessità. Ogni studente dovrebbe avere l'opportunità di conoscere e apprezzare le bellezze che rendono il nostro territorio unico al mondo. L'arte è un patrimonio, un benessere socio-economico che va preservato, un equilibrio magico da mantenere.

In un mondo che cambia rapidamente, l'architetto Lera ci ricorda che la bellezza è un valore da difendere. E così, in questo viaggio tra arte e identità, Pietrasanta continua a brillare, invitandoci a scoprire la sua magia e a diventare parte di una storia che è, e sempre sarà, un percorso di rinascita.

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Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 Osaka

Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 Osaka

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Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 OsakaIl PASONA NATUREVERSE Pavilion, progettato dallo studio design labo Inc. per l'Expo 2025 di Osaka, è una straordinaria struttura a spirale ispirata alla forma dell'ammonite. Con un diametro di 43 metri, il padiglione esplora temi vitali come l'ecologia e l'interconnessione tra l'umanità e la natura.

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La forma dell'ammonite non è solo un riferimento architettonico, ma anche un gesto simbolico che collega le dimensioni micro e macro dei sistemi naturali. I visitatori vengono guidati lungo un percorso a spirale che evoca continuità e movimento ciclico, mentre la geometria sottolinea il concetto che l'umanità fa parte di un contesto ecologico più ampio.

Design e Sostenibilità
Per il team di design labo, la performance ambientale è un elemento chiave del progetto. Il padiglione utilizza un sistema di raffreddamento a base d'acqua che promuove il raffreddamento evaporativo, riducendo la necessità di aria condizionata. L'acqua piovana viene raccolta e riutilizzata all'interno dell'edificio per funzioni non potabili, diminuendo la dipendenza da risorse esterne.

Al termine dell'Expo, il padiglione sarà smontato e ricostruito sull'Isola di Awaji, un sito riconosciuto per i suoi importanti giacimenti fossili di ammonite. Questa relocation estende la vita della struttura e stabilisce una continuità tra forma, luogo e storia geologica. Attraverso le sue strategie materiali, i sistemi ambientali e la geometria simbolica, il PASONA NATUREVERSE Pavilion integra sostenibilità con riferimenti culturali ed ecologici, presentando l'architettura come un mezzo che collega la storia naturale con la pratica progettuale contemporanea.

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La Festa del Re: Un Viaggio Sensoriale tra i Due Fiumi al Cairo Food Week 2025

La Festa del Re: Un Viaggio Sensoriale tra i Due Fiumi al Cairo Food Week 2025

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Nel cuore di Cairo, dove il passato e il presente si intrecciano in un abbraccio inestricabile, si celebra la Festa del Re: un evento che va oltre la semplice arte del mangiare. Al Cairo Food Week 2025, l’installazione gastronomica dal titolo La Festa del Re: Tra Due Fiumi trasporta i commensali in un viaggio multisensoriale, dove ogni morso racconta storie antiche e visioni future.

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Curata da Alchemy Experience, questa esperienza non è solo un pasto ma un racconto vibrante delle credenze cosmologiche dell’antico Egitto, dove il Nilo non è solo un fiume ma una forza vitale che pervade la cultura e la spiritualità. La lunga tavola di venti metri, simbolo del Nilo, divide lo spazio in due metà: l’Est, terra della vita, e l’Ovest, regno dell’aldilà. Un invito a riflettere sul ciclo dell’esistenza.

L’odissea culinaria inizia con il Profumo del Nilo, che accoglie gli ospiti con fragranze ancestrali di incenso e mirra, creando un ponte tra il terreno e il divino. Gli ospiti vengono poi immersi nel Giardino del Fiume, un’area che celebra la comunità e la convivialità, prima di giungere al momento culminante: l’Offerta, dove un tributo all’eredità agricola dell’Egitto viene presentato lungo la maestosa tavola. Ogni piatto è un’immersione in colori e sapori, un’ode alla rinascita e alla riflessione.

Nella tradizione dell’antico Egitto, ogni pasto è un rituale. I piatti della sponda est, con ingredienti freschi e vivaci, simboleggiano il sole nascente; mentre quelli della sponda ovest, ricchi di sapori complessi e cucinati lentamente, evocano la contemplazione nell’aldilà. Un’esperienza che non si limita al palato, ma si estende alla vista e all’anima.

La magia è amplificata dal design luminoso di Enlighten, che cattura il ritmo della luce, accompagnando gli ospiti in un viaggio emotivo che evolve dall’alba al tramonto. I colori caldi del mattino si trasformano in toni brillanti a mezzogiorno, per poi addolcirsi in tonalità ambrate all’imbrunire, trasformando il pasto in una sinfonia di emozioni.

La Festa del Re al Cairo Food Week 2025 non è solo un evento; è un invito a riscoprire la cultura e l'arte visionaria di una città che guarda al futuro, ancorata alla sua storicità. La scelta del Grand Egyptian Museum come location aggiunge un ulteriore strato di significato, collocando questa celebrazione direttamente sulle rive del Nilo, in un ritorno simbolico alle origini.

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La Magia della Lana: La Rivoluzione delle Case Eco-Sostenibili

La Magia della Lana: La Rivoluzione delle Case Eco-Sostenibili

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Immagina di entrare in una casa dove la temperatura è perfetta, il silenzio è un compagno costante e l'aria che respiri è pura come un campo fiorito in primavera. Questa non è fantasia, ma la realtà che le case di lana promettono di offrire. La lana, materiale spesso sottovalutato, si erge come un protagonista inatteso nella rivoluzione dell’abitare sostenibile. Qui, l'eco-sostenibilità si fonde c...

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La lana di pecora, con le sue straordinarie proprietà isolanti, rappresenta una scelta naturale in un mondo che cerca soluzioni ecologiche. Essa non è solo un isolante termico e acustico di prim’ordine, ma anche un regolatore dell’umidità, capace di assorbire il vapore in eccesso e rilasciarlo quando l’aria è secca. Questo significa che gli ambienti rimangono freschi d’estate e caldi d’inverno, senza l'uso eccessivo di energia. Un vero e proprio abbraccio della natura, che migliora la qualità della vita.

Ma perché scegliere la lana? Oltre alla sua incredibile capacità di isolamento, essa è completamente biodegradabile e non rilascia sostanze tossiche nell'ambiente. Ogni pannello o rotolo di lana diventa così un pezzo di un ciclo virtuoso, dove il benessere dell’abitante si unisce all’amore per il pianeta. La lana, in questo contesto, non è solo un materiale, ma un messaggero di un futuro più verde.

Impiegarla in costruzione è semplice e versatile. Si adatta perfettamente a pareti interne ed esterne, tetti e pavimenti, assicurando che ogni angolo della casa sia protetto dal freddo e dal rumore. La sua struttura fibrosa intrappola l’aria, creando un’armatura contro le temperature estreme e i suoni molesti. La lana regola il microclima, trasformando ogni casa in un rifugio di tranquillità e comfort.

In un’epoca in cui l’efficienza energetica è diventata una necessità, la lana di pecora emerge come una soluzione concreta e accessibile. Sebbene l’investimento iniziale possa sembrare superiore rispetto ai materiali tradizionali, i benefici a lungo termine, in termini di risparmio energetico e qualità della vita, giustificano ampiamente la scelta. E con l’aumento della domanda e dei prodotti certificati, i prezzi tenderanno a stabilizzarsi, rendendo questo materiale ancora più accessibile.

In conclusione, le case di lana non sono solo edifici; sono un manifesto di un nuovo modo di concepire l’abitare. Un invito a vivere in armonia con la natura, a scegliere il benessere per noi e per il nostro pianeta. Scegliere la lana è scegliere di essere parte di una rivoluzione silenziosa, dove ogni casa diventa una testimonianza di sostenibilità e amore per l’ambiente.

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Rinasce l'Accademia: Les Galeries Bartoux, un Nuovo Faro dell'Arte a Venezia

Rinasce l'Accademia: Les Galeries Bartoux, un Nuovo Faro dell'Arte a Venezia

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Nel cuore pulsante di Venezia, dove le acque si intrecciano con i sogni, si erge una nuova dimora dell'arte: Les Galeries Bartoux. L'ex cinema dell'Accademia, un tempo simbolo di proiezioni e storie di celluloide, ora risplende sotto una nuova luce, aprendo le sue porte a una rinascita artistica senza precedenti. È un evento che non si limita a celebrare la fine di un'era, ma invita a vivere una n...

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La serata d'inaugurazione, avvolta in un'atmosfera di glamour e aspettativa, ha visto la partecipazione di artisti e collezionisti da ogni angolo d'Europa. Un tappeto rosso ha accolto i visitatori, mentre le vetrine illuminate brillavano come fari in una notte stellata. I veneziani, commossi dalla nostalgia, hanno ricordato i momenti trascorsi tra le poltrone del vecchio cinema, ora sostituite da sale espositive che raccontano storie di arte e tecnologia. 1.200 metri quadrati di spazio, dove antiche travi in legno e marmi chiari si intrecciano con videoproiezioni che danzano sulle pareti, creando un'esperienza visiva immersiva.

All'inaugurazione, il presidente del Veneto Luca Zaia ha tagliato il nastro, affiancato da artisti di fama come Fabio Viale e Lorenzo Quinn. Lorenza Lain, direttrice della galleria, ha condiviso la sua emozione nel dare nuova vita a un luogo iconico, trasformandolo in un centro di dialogo tra creatività e comunità. "Ciò che nasce oggi è molto più di una galleria: è un invito a esplorare, a interagire, a vivere l'arte in modo autentico," ha dichiarato.

Les Galeries Bartoux non è soltanto un nuovo spazio espositivo; è un caffè d'arte, un cinema immersivo e un punto di incontro per gli amanti della cultura. Con oltre 800 ospiti tra collezionisti, critici e curiosi, l'inaugurazione ha riportato il glamour internazionale lungo il cosiddetto Miglio dell'Arte, un tratto di Dorsoduro che collega l'Accademia alla Collezione Peggy Guggenheim. Nella nuova sala cinematografica, alta dodici metri, le immagini scorrono come sogni liquidi, mentre il Cafè des Arts promette di diventare il nuovo ritrovo chic della città.

La famiglia Bartoux, con una visione lungimirante, ha voluto preservare l'architettura originale, mantenendo intatte le travi e le pietre che raccontano la storia di questo luogo amato. E mentre il brindisi si alza tra le sculture del giardino, l'attesa cresce per la mostra dedicata a Salvador Dalì, che debutterà a dicembre. Un omaggio al grande maestro del surrealismo, che aveva già lasciato tracce della sua genialità a Venezia, promettendo di trasformare la città in un sogno onirico, liquido e surreale.

Les Galeries Bartoux si inserisce così nel mosaico artistico di Venezia, un luogo dove la bellezza parla francese e ogni parete è un racconto che sussurra: l'arte è viva, et très chic. Con circa 70 opere esposte, tra cui alcune sculture iconiche di Dalì, la galleria si conferma un nuovo faro per l'arte contemporanea, un invito a vivere l'arte in tutte le sue forme.

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Un Clubhouse Circolare: Il Rifugio di Pietra che Abbraccia la Natura

Un Clubhouse Circolare: Il Rifugio di Pietra che Abbraccia la Natura

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Nel cuore di un paesaggio semi-desertico, dove le acacie danzano al vento e i yuccas si ergono come sentinelle silenziose, sorge un clubhouse che sfida le convenzioni: La Pedrera. Progettato dallo studio Taller Ezequiel Aguilar Martínez, questo gioiello architettonico è situato nelle colline del Complesso Cola de Lagarto, a pochi passi da Atlixco, Puebla, a due ore da Città del Messico.

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Con un design circolare che si fonde armoniosamente con l'ambiente, il clubhouse si erge come un abbraccio progettato per accogliere. La sua forma, che si apre verso un panorama mozzafiato che abbraccia i campi da golf e i vulcani Popocatépetl e Iztaccíhuatl, ricorda la semplicità e l'efficacia di un cerchio perfetto, un simbolo di unione e continuità.

La struttura, parzialmente interrata per rispettare la pendenza naturale del terreno, è realizzata con materiali che raccontano una storia di fusione: pietra locale, legno e calcestruzzo si intrecciano in un linguaggio architettonico che non solo è visivo, ma anche tattile. Le pareti di pietra curvata sorgono dalla collina come se fossero sempre state lì, mentre il tetto piatto funge da terrazza panoramica, un luogo dove il cielo e la terra si incontrano.

Al centro, una piscina riflettente cattura la luce del sole e la restituisce, creando un cuore pulsante che filtra la vita del clubhouse. Gli spazi interni si aprono e chiudono attraverso porte di legno rotanti, permettendo a ogni ambiente di adattarsi alle esigenze degli ospiti, come un abito che si adatta alla forma del corpo.

L'architetto Ezequiel Aguilar Martínez ha concepito questo luogo non solo come un edificio, ma come un'esperienza, un rifugio dove il tempo sembra rallentare e dove ogni dettaglio è pensato per favorire la connessione con la natura circostante. La Pedrera non è solo un clubhouse; è un invito a vivere, a respirare, a sentirsi parte di un tutto più grande.

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L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arte

L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arte

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L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arteL’Uzbekistan si fa notare nel panorama globale dell’arte contemporanea grazie al suo nuovo Centro per le Arti Contemporanee (CCA) situato a Tashkent. Questo edificio storico, costruito nel 1912 come stazione di servizio diesel, sta vivendo una trasformazione unica sotto la guida dell’architetto Gayane Umerova in ...

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Il CCA non è solo un museo, ma un vero e proprio polo culturale che mira a riunire artisti provenienti da diverse parti del mondo. La Fondazione per lo Sviluppo dell’Arte e della Cultura dell’Uzbekistan ha pianificato importanti iniziative per il 2026, tra cui il Navruz Gala e il Tashkent Public Art Festival. La mostra Hikmah, che significa “saggezza”, sarà uno degli eventi clou, presentando opere di artisti locali e internazionali.

Tra i partecipanti ci sono nomi noti come Nadia Kaabi-Linke e Muhannad Shono, con opere che esplorano il concetto di saggezza attraverso diverse culture e materiali. In particolare, l’installazione Flying Carpets di Kaabi-Linke, in prestito dal Solomon R. Guggenheim Museum, promette di attirare l’attenzione del pubblico.

Lo Studio KO ha progettato il CCA per onorare il suo passato industriale, rendendolo al contempo un luogo di incontro per le idee contemporanee. Secondo gli architetti Karl Fournier e Oliver Marty, l’obiettivo era creare uno spazio contemplativo che possa evolversi con i programmi artistici.

La direttrice artistica del CCA, Sara Raza, sottolinea l’importanza di questo centro come un luogo di dialogo tra artisti e pubblico, dove storie locali possono incontrare idee globali. L’architettura del CCA funge da ponte tra il passato e il futuro dell’arte in Asia centrale.

In conclusione, l’Uzbekistan si sta affermando sempre di più nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, offrendo spazi innovativi e programmi stimolanti che non solo celebrano il patrimonio culturale del paese, ma anche le nuove espressioni artistiche globali.

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Scopri il mondo di Tadao Ando: Schizzi e Disegni in un Nuovo Libro di Taschen

Scopri il mondo di Tadao Ando: Schizzi e Disegni in un Nuovo Libro di Taschen

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Tadao Ando: Schizzi e Disegni in un Nuovo Libro di Taschen Il nuovo libro di Taschen, Tadao Ando. Sketches, Drawings, and Architecture, offre una visione intima del processo creativo del leggendario architetto giapponese. Attraverso oltre cinque decenni di lavoro, Ando, nato a Osaka nel 1941 e completamente autodidatta, ha fondato il suo studio nel 1969 dopo aver viaggiato in tutto il mondo. Il s...

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Pubblicato dalla sede di Taschen a Colonia, il volume raccoglie oltre 750 schizzi, modelli e disegni tecnici che rivelano come Tadao Ando traduca impressioni fugaci in spazi costruiti, iconici e monumentali. Sebbene l'edizione sia attualmente disponibile per il preordine, sarà acquistabile a partire da novembre 2025.

Il libro segue l'evoluzione del metodo di design dell'architetto attraverso l'atto tattile del disegno. Linee di matita veloci, ombreggiature dense, disegni a matita colorata e piani tecnici mostrano come le idee emergano inizialmente come gesti istintivi, prima di trasformarsi nelle strutture che oggi conosciamo. I lettori possono seguire lo sviluppo di progetti chiave, come la Row House di Sumiyoshi, il Rokko Housing Complex e il Chichu Art Museum, osservando come ciascuno sia evoluto attraverso strati di dettagli disegnati a mano.

Le riflessioni personali di Ando accompagnano questi disegni, illustrando esperienze di viaggio formative attraverso Europa, Africa e Asia, fino alle decisioni architettoniche che ne sono seguite. Ricordi di luce in un monastero di pietra in Francia o la geometria risonante di un stepwell indiano emergono come influenze formative. Il libro illustra come queste impressioni, filtrate attraverso la memoria e l'abilità artigianale, informino il dramma silenzioso del cemento e della luce che definisce i suoi edifici.

Per Tadao Ando, il disegno rimane un mezzo diretto e insostituibile per plasmare lo spazio. Egli considera lo schizzo come un atto che cattura l'urgenza dell'immaginazione, qualcosa che nessun modello digitale può replicare. L'edizione di Taschen preserva tale immediatezza, presentando ogni disegno sia come documentazione che meditazione, una celebrazione del valore duraturo della linea tracciata a mano.

Come dice Ando: ‘Le nostre immaginazioni possono espandersi indefinitamente, plasmando le scene invisibili nella nostra mente — questa è la storia senza fine dell'architettura.’

Il libro include un dettagliato appendice che cataloga sia i progetti realizzati che quelli non realizzati. Questa lista completa rafforza il suo ruolo come risorsa archivistica per architetti e studenti che studiano la pratica influente dell'architetto giapponese.

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Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in Portogallo

Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in Portogallo

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Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in PortogalloSituata a Penafiel, Casa NM è un esempio straordinario di architettura contemporanea, realizzata dal team di CFDS Architecture. Questo progetto, completato nel 2024, si estende su una superficie di 300 m² e rappresenta una fusione perfetta di design, funzionalità e sostenibilità.

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Il progetto è stato curato dal talentuoso architetto Daniel Sousa, con l'obiettivo di creare uno spazio abitativo che rispecchiasse la bellezza del paesaggio circostante. Le immagini di Pedro Machado catturano l'essenza di questa meravigliosa abitazione, evidenziando l'uso innovativo dei materiali e l'attenzione al dettaglio.

Casa NM si distingue non solo per la sua estetica, ma anche per la sua efficienza energetica, un aspetto sempre più cruciale nell'architettura moderna. La scelta di marchi di alta qualità come Banema e Porcelanosa Grupo evidenzia l'impegno del team di progettazione nel garantire standard elevati in ogni fase della realizzazione.

Il design degli interni, curato da Puro - by Catarina Ferreira, completa l'opera con spazi armoniosi e funzionali, pensati per il comfort e il benessere degli abitanti.

In sintesi, Casa NM è molto più di una semplice abitazione; è un manifesto dell'architettura contemporanea portoghese, un luogo dove la bellezza e la funzionalità si incontrano. Scopri di più su questo progetto su ArchDaily.

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ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti Commerciali

ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti Commerciali

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ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti CommercialiLa scelta del tapware giusto è fondamentale per garantire la tranquillità mentale in un progetto commerciale. ABI Interiors, leader globale nei componenti architettonici di alta gamma, è dedicata a fornire soluzioni sostenibili e orientate al design, in grado di soddisfare le esigenze pratiche e creative degli architetti.

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Con una vasta gamma di prodotti che spaziano dal segmento premium a quello mid-market e budget, gli architetti possono trovare il miglior tapware per i loro progetti grazie all'offerta di ABI Interiors. Ogni pezzo è pensato per armonizzarsi perfettamente con l’estetica e la funzionalità richiesta nei contesti commerciali, residenziali e nelle grandi opere.

In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, ABI Interiors offre soluzioni che non solo soddisfano le necessità progettuali, ma che contribuiscono anche a un futuro più verde. Scopri di più su come ABI Interiors può supportare il tuo prossimo progetto.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Scopri il mondo degli arredi da esterno Vondom su Dezeen Showroom

Scopri il mondo degli arredi da esterno Vondom su Dezeen Showroom

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Immaginate di trovarvi avvolti dal calore del sole, mentre un vento leggero accarezza il viso. È in questo contesto che il brand spagnolo Vondom fa il suo ingresso con le sue collezioni di arredi da esterno, presentate con eleganza su Dezeen Showroom. Ogni pezzo, una poesia di design, invita a lasciarsi andare e a godere di momenti di relax.

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Tra le proposte spicca il sistema di sedute Pasadena, concepito per abbracciare sia gli spazi esterni che quelli interni. Creato dal designer Jean-Marie Massaud, questo sistema offre una sinfonia di modularità, con un divano abbinato, poltrone, tavolini e lettini, tutti costruiti su un robusto telaio in alluminio. La personalizzazione è la chiave: diverse opzioni di rivestimento permettono di dare vita a un ambiente unico e personale.

Ma non finisce qui. La sedia Madison, frutto della collaborazione con il designer Eugeni Quitllet, si ispira all'atmosfera vibrante delle strade di Manhattan. Con quattro varianti di colore per il telaio e altrettante per schienale e seduta, ogni scelta racconta una storia, una sensazione di dinamismo e modernità.

Un'altra creazione che merita attenzione è la poltrona Africa, caratterizzata da un design audace e una comoda imbottitura. Il suo telaio monoblocco, unito a cuscini spessi e arrotondati, offre un comfort senza pari, mentre il divano Africa, con le sue linee fluide e i colori vivaci, si adatta perfettamente sia ad ambienti residenziali che contract.

Vondom, fondato nel 2008 e con sede a Valencia, è diventato un punto di riferimento nel settore degli arredi da esterno, collaborando con designer di fama per creare pezzi che uniscono estetica e funzionalità. Le sue collezioni non sono solo mobili, ma veri e propri inviti a vivere il design all'aria aperta.

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Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di Delft

Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di Delft

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Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di DelftNel panorama architettonico europeo, la Delft University of Technology si distingue per la sua incessante ricerca di innovazione. In questo contesto, Suite 9 emerge come un faro di modernità, un progetto che non solo offre 137 residenze studentesche ma ridefinisce anche il concetto stesso di vita universitaria.

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Realizzato dallo studio Studioninedots, questo edificio si estende su una superficie di 6200 m² e sarà completato nel 2025. Al centro di questo audace progetto si trova un elemento distintivo: il 'Cuore', uno spazio semi-esterno che funge da fulcro per la socialità e l'interazione tra gli studenti.

Un Design che Ispira

Il progetto, guidato da un team creativo che include nomi come Albert Herder e Vincent van der Klei, si propone di creare un ambiente stimolante e accogliente. In un mondo dove l'architettura spesso sembra distante dalla vita quotidiana, Suite 9 si propone di attivare un dialogo vivo tra gli spazi e le persone che vi abitano.

La Visione di Studioninedots

La visione degli architetti va oltre la semplice costruzione di un edificio; si tratta di creare un ecosistema che favorisca la crescita personale e accademica. La scelta di materiali innovativi e l'attenzione ai dettagli non sono solo questioni estetiche, ma riflettono un impegno profondo verso la sostenibilità e il benessere degli studenti.

Il Ruolo del Cuore

Questo grande spazio centrale, il 'Cuore', non è solo un elemento architettonico, ma un luogo di incontro, dove le idee si intrecciano e la vita studentesca può fiorire. Qui, gli studenti possono scambiarsi pensieri, progetti e sogni, contribuendo a un ambiente di apprendimento dinamico e collaborativo.

Conclusione

In sintesi, Suite 9 non è solo un edificio. È un manifesto, una celebrazione della vita universitaria, un invito a sognare e a costruire insieme il futuro. Questa realizzazione rappresenta un passo importante per la Delft University of Technology, che continua a posizionarsi come un leader nel campo della formazione e della ricerca.

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Il 10° Simposio sulla Luce Naturale VELUX: Live da Copenaghen

Il 10° Simposio sulla Luce Naturale VELUX: Live da Copenaghen

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Il 10° Simposio sulla Luce Naturale VELUX: Live da CopenaghenQuest'anno si celebrano 20 anni dal primo VELUX Daylight Symposium, un'importante occasione per condividere idee ed esplorare il ruolo della luce naturale nel nostro ambiente costruito. Sin dal suo inizio umile nel 2005, il simposio è cresciuto fino a diventare un forum internazionale leader per il dialogo interdisciplinare sulla luce na...

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La decima edizione, che si svolgerà nel cuore di Copenaghen, riunirà nuovamente ricercatori, architetti, ingegneri e politici per esaminare il ruolo in evoluzione della luce naturale nell'architettura e nel design. Questo evento rappresenta uno spazio dove scienza e pratica si incontrano, permettendo di riflettere sulle esperienze passate e guardare al futuro della luce naturale nelle nostre città e spazi.

Non perdere l'occasione di partecipare alla diretta il 18 settembre 2025, dalle 09:00 alle 17:30 (CEST). Unisciti a noi per un evento che promette di essere illuminante!

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Eindhoven e il Design: Dove il Futuro Prende Forma

Eindhoven e il Design: Dove il Futuro Prende Forma

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Nel cuore dell’Olanda, Eindhoven si erge come un faro di creatività e innovazione, un luogo dove il design non è solo un mestiere, ma una filosofia di vita. Ogni ottobre, la città si trasforma in un laboratorio vivente, accogliendo la Dutch Design Week (DDW), un evento che celebra la bellezza della collaborazione e l'immaginazione senza confini. Quest’anno, con oltre 2.500 designer coinvolti, l’at...

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La DDW, giunta alla sua 25esima edizione, è molto più di una semplice esposizione; è un palcoscenico dove le idee si intrecciano, si confrontano e si trasformano in prototipi. Tutto ciò avviene sotto il tema ‘Passato, Presente, Possibile’, un invito aperto a riflettere sul percorso compiuto e sulle future possibilità del design. I visitatori si troveranno immersi in un caleidoscopio di installazioni, mostrando come il design possa influenzare la società in modi inaspettati, dall’innovazione tecnologica alla sostenibilità.

Ma cos’è che rende la DDW così speciale? È l’energia pulsante che si percepisce ad ogni angolo, un miscuglio di sperimentazione e tradizione, dove giovani talenti e designer affermati collaborano per dare vita a progetti che non solo commentano il mondo, ma che agiscono al suo interno. Questo dialogo intergenerazionale è fondamentale per mantenere viva la fiamma del design, unendo l'urgenza dei giovani con la saggezza di chi ha già tracciato un percorso.

In un contesto in continua evoluzione, Eindhoven si impegna a proteggere il suo battito creativo. L'iniziativa ‘Design Development Eindhoven’ nasce con l'obiettivo di garantire che i designer possano continuare a vivere e lavorare nella città, senza essere sopraffatti dall'espansione tecnologica. Perché la creatività non è solo un elemento decorativo; è essenziale per la qualità della vita.

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Formatech: L’Arte di Riscoprire i Materiali nel Design Contemporaneo

Formatech: L’Arte di Riscoprire i Materiali nel Design Contemporaneo

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Nel cuore pulsante del design contemporaneo, dove ogni superficie racconta una storia e ogni scelta riflette un valore, emerge Formatech, una collezione di ceramica in gres porcellanato concepita da Florim in collaborazione con Gensler. Non si tratta semplicemente di un prodotto decorativo, ma di un sistema di design flessibile, un viaggio attraverso l'evoluzione dei materiali fondamentali come il...

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Formatech è un dialogo continuo tra l'abilità industriale di Florim e la visione creativa di Gensler. In un'epoca in cui l'architettura richiede sempre più autenticità e consapevolezza ambientale, questa collezione si propone come una riflessione sulla trasformazione, la durevolezza e la responsabilità. Ogni piastrella conserva le tracce del tempo, le impronte degli strumenti e le patine che raccontano esperienze vissute, rendendo le superfici non solo elementi estetici, ma veri e propri strumenti architettonici.

Il nome Formatech, che unisce il concetto di 'forma' e 'tecnologia', sottolinea l'equilibrio tra prestazioni estetiche e tecniche. Piuttosto che imitare, la collezione interpreta, cristallizzando i materiali in fasi specifiche del loro ciclo di vita. Con tre finiture distinte—Cast, che richiama le inclusioni e gli aggregati del cemento; Forge, ispirata alle variazioni cromatiche del metallo ossidato; e Cure, una versione minimale dell'intonaco—Formatech offre soluzioni versatili e coerenti, adattabili a una vasta gamma di applicazioni architettoniche.

Questa collezione è il frutto di un intenso dialogo tecnico e creativo, capace di esplorare l'inclinazione naturale della materia a cambiare. Con una tecnologia decorativa all'avanguardia, che include grafiche a tampone, applicazioni cromatiche digitali e materiali tridimensionali, Formatech non solo raggiunge una ricchezza visiva, ma garantisce anche la resilienza necessaria nei contesti architettonici più impegnativi. Ogni finitura offre variazioni di lucentezza e texture, rendendo ogni superficie unica e irripetibile.

La sostenibilità è un pilastro fondamentale della collezione Formatech. Prodotta in stabilimenti alimentati fino al 100% da energie rinnovabili, essa contiene fino al 60% di materiali riciclati. Ogni fase della produzione è pensata per recuperare e riutilizzare rifiuti e acque reflue, inserendo la collezione nell'ambito del progetto CarbonZero di Florim, che mira a compensare le emissioni di CO₂ lungo l'intero ciclo di vita del prodotto. Essere una Benefit Corporation e una B Corp certificata significa per Florim non solo innovare nel design, ma anche fare una scelta responsabile per un'architettura orientata al futuro.

In conclusione, Formatech rappresenta un delicato equilibrio tra autenticità e innovazione, dove il gres porcellanato diviene sia espressivo che funzionale. La collezione invita a esplorare come le superfici ceramiche possano riflettere l'essenza degli elementi grezzi, restituendo la verità formale di materiali come cemento, metallo e intonaco in una dimensione accessibile e duratura.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Spazi vibranti per le comunità indigene: i progetti degli studenti della Mount Royal University

Spazi vibranti per le comunità indigene: i progetti degli studenti della Mount Royal University

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Spazi vibranti per le comunità indigene: i progetti degli studenti della Mount Royal UniversityLa Mount Royal University si distingue per la sua attenzione al design inclusivo e alla valorizzazione delle comunità locali. Tra i progetti recenti presentati dagli studenti della Facoltà di Arti, spicca un spazio comunitario per le persone indigene, concepito per celebrare e preservare la loro cultura....

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Il programma di laurea in Design d'Interni (BID) della Mount Royal University è strutturato attorno a tre filoni fondamentali: Design e Precedenti, Sistemi e Strumenti di Design, e Studio di Design. Questi corsi forniscono una solida base di conoscenze progettuali e competenze pratiche, preparando gli studenti a risolvere problemi complessi e a collaborare in modo efficace.

Altri progetti degni di nota includono una casa per famiglie multigenerazionali che riflette l'estetica contemporanea della costa occidentale canadese e un skate park che funge anche da luogo per concerti dal vivo. Questi progetti mostrano come il design possa integrare funzionalità e bellezza, rispondendo alle esigenze delle diverse comunità.

Uno degli studenti, Tanny Lopez, ha presentato il progetto Bodies in Space, un'indagine sulla relazione tra corpo umano e spazio, creando un riparo temporaneo che sfrutta la luce naturale e la sequenza spaziale. Un altro studente, Clare Juneau, ha progettato un'abitazione che riflette il passaggio da Vancouver a Calgary, incorporando colori e materiali che richiamano la costa canadese.

I progetti di design degli studenti dimostrano non solo la loro capacità di affrontare sfide architettoniche, ma anche il loro impegno verso la sostenibilità e l'inclusività. Attraverso un approccio tematico, gli studenti sono incoraggiati a esplorare il significato del design in relazione ai contesti sociali e ambientali.

In conclusione, i progetti degli studenti della Mount Royal University offrono un'importante testimonianza del potere del design nel promuovere spazi significativi e connessi per le comunità. Questi lavori non solo celebrano la cultura indigena, ma pongono anche l'accento sull'importanza di creare ambienti che rispondano alle esigenze di tutti.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Centralizzazione vs Decentralizzazione: Qual è la Scelta Migliore per il Mondo?

Centralizzazione vs Decentralizzazione: Qual è la Scelta Migliore per il Mondo?

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Centralizzazione vs Decentralizzazione: Qual è la Scelta Migliore per il Mondo?In un'epoca di rapidi cambiamenti politici e sociali, ci troviamo di fronte a una questione fondamentale: è meglio un'organizzazione centralizzata o decentralizzata? Molti paesi sembrano muoversi verso una centralizzazione del potere, con un crescente controllo nelle mani di pochi. Tuttavia, ci sono anche argomenti a fa...

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Il dibattito su ciò che è migliore per il mondo è complesso. Da un lato, la centralizzazione può portare a decisioni più rapide ed efficaci, mentre dall'altro, la decentralizzazione può favorire la diversità e la resilienza. In questo contesto, è fondamentale analizzare le implicazioni di entrambe le scelte e capire quale direzione stiamo prendendo come società.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Michele De Lucchi’s Substack.

Abitazioni a risparmio energetico: segreti per ridurre le bollette

Abitazioni a risparmio energetico: segreti per ridurre le bollette

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Nel mondo frenetico in cui viviamo, dove il tempo scorre veloce e le bollette si accumulano, l'idea di un'abitazione a risparmio energetico si fa sempre più seducente. Ma cosa significa realmente risparmiare energia nella propria casa? È un viaggio che può iniziare con piccoli gesti quotidiani, un atto di coscienza verso il nostro ambiente e un modo per alleggerire il peso delle spese mensili.

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Il risparmio energetico è la chiave per aprire una porta verso un futuro più sostenibile. Adottare buone abitudini, come regolare i termostati a temperature ragionevoli, utilizzare le tapparelle per controllare la luce solare o scegliere lampadine a risparmio energetico, può fare la differenza. Immagina un mondo in cui ogni scelta, anche la più piccola, contribuisce a un grande cambiamento.

Ma non è solo una questione di abitudini. È fondamentale investire in interventi mirati che possono trasformare la tua casa in un rifugio energetico. Un cappotto termico per le pareti, finestre moderne con doppi o tripli vetri, e un attento isolamento del tetto possono ridurre significativamente la dispersione termica. Ogni angolo della tua abitazione merita attenzione e cura, e ogni miglioramento si tradurrà in un notevole risparmio economico.

Non dimentichiamo, infine, le opportunità offerte dalle detrazioni fiscali. Chiunque desideri rendere la propria casa più efficiente può beneficiare di bonus e agevolazioni, rendendo il percorso verso il risparmio ancora più accessibile. È un invito a tutti, proprietari, inquilini e condomini, a partecipare a questa rivoluzione energetica.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su hubs.ly.

Un Faro nel Verde: La Torre di Osservazione di Litomyšl

Un Faro nel Verde: La Torre di Osservazione di Litomyšl

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Nel cuore della Repubblica Ceca, un progetto architettonico straordinario si erge come un faro nel verde, invitando abitanti e turisti a scoprire la bellezza di Litomyšl. La Torre di Osservazione, frutto della creatività dello studio Atelier-r, è costruita utilizzando due container marittimi, simboli di un'architettura sostenibile e innovativa.

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Situata ai margini nord-occidentali della città, la struttura è composta da un container orizzontale che funge da piattaforma di osservazione e un altro posizionato verticalmente, creando un'imponente torre. La scelta del sito è stata strategica: immerso in un sentiero escursionistico, il punto di vista offre una vista mozzafiato sul Castello di Litomyšl, Patrimonio dell'Umanità UNESCO, e sulla vivace piazza principale.

La decisione di utilizzare container riciclati è stata dettata da un budget limitato e dalla volontà di rispettare l'ambiente. "Volevamo progettare un oggetto iconico, un richiamo visivo per i visitatori", racconta Miroslav Pospíšil, architetto capo del progetto. La struttura, rinforzata con una solida struttura in acciaio, ospita al suo interno una scala che conduce verso l'alto, dove il paesaggio si svela in tutta la sua magnificenza.

Il container orizzontale è inclinato leggermente verso l'alto, creando una sensazione di levitazione, mentre un'apertura schermata in metallo invita chi osserva a perdersi nel panorama. La scelta di non trattare la superficie dei container, mantenendoli nel loro stato originale, celebra l'autenticità del materiale e si integra armoniosamente con il paesaggio circostante.

All'apice della torre, un'opera d'arte chiamata Mikado, realizzata dallo scultore Jan Dostál, si erge come un ulteriore richiamo visivo, fungendo anche da parafulmine. Questo progetto non è solo un punto panoramico, ma un invito a esplorare la bellezza delle campagne ceche, un'opera che, nel caso in cui dovesse perdere il suo fascino, potrà essere smontata e i materiali riciclati.

La Torre di Osservazione di Litomyšl è un esempio luminoso di come l'architettura possa unirsi alla natura, trasformando l'ordinario in straordinario, e lasciando un segno indelebile nel cuore di chi la visita.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

La Capanna Miceliale: Un Viaggio nell'Architettura Sostenibile

La Capanna Miceliale: Un Viaggio nell'Architettura Sostenibile

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Nel cuore pulsante di Seoul, dove il caos urbano incontra il desiderio di un ritorno alle origini, sorge la Capanna Miceliale, un'opera che sfida le convenzioni dell'architettura moderna. Progettata dallo studio Yong Ju Lee Architecture, questa struttura di soli 10 m² si erge come un simbolo della necessità di riconnettersi con l'ecologia e di ridurre l'impatto ambientale dell'industria edilizia.

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Ma cosa rende questa capanna così speciale? Innanzitutto, la scelta dei materiali, che si distacca dall'uso eccessivo di cemento e acciaio, per abbracciare un approccio più naturale e sostenibile. La Capanna Miceliale si fa portavoce di un'architettura che non solo costruisce, ma che crea un dialogo con l'ambiente circostante, riflettendo su come possiamo vivere in armonia con la natura.

Il progetto, completato nel 2024, è frutto di una profonda riflessione sulla direzione presa dall'architettura nel corso del XX secolo. Un'epoca caratterizzata dalla ricerca della massima efficienza e dalla produzione industriale, che ha spesso dimenticato le radici ecologiche e il rispetto per il nostro pianeta. La Capanna Miceliale, quindi, non è solo un edificio; è un manifesto, un invito a ripensare il nostro rapporto con l'ambiente.

Ogni dettaglio della capanna è stato concepito per minimizzare le emissioni di carbonio, cercando di ripristinare un equilibrio tra l'edificato e il naturale. Questo progetto ci ricorda che l'architettura può e deve essere una forza per il bene, un'opportunità per innovare e ispirare una nuova generazione di progettisti e cittadini.

In un mondo che corre veloce verso il futuro, la Capanna Miceliale ci invita a fermarci, a riflettere e a riconnetterci con ciò che è fondamentale: la terra, la vita, e l'arte di costruire.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Architettura come Argomento: Comprendere il Pensiero Architettonico

Architettura come Argomento: Comprendere il Pensiero Architettonico

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Architettura come Argomento: Comprendere il Pensiero Architettonico L'architettura non è definita solo dagli edifici, ma dalle idee che li rendono possibili. Prima delle limitazioni di capitale, regolamenti e approvvigionamenti, c'è un momento in cui l'architettura è libera di esprimere il proprio pensiero. Questo primo confronto con questo momento fertile avviene spesso nel contesto accademico, ...

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Per molti, la tesi rappresenta anche la prima opportunità di pensare oltre la struttura dei programmi accademici: una prima occasione per esplorare qualcosa di più personale, irrisolto o addirittura irragionevole. Sebbene spesso vista come un punto di arrivo, la tesi è meglio compresa come un inizio: il primo coinvolgimento con l'architettura come forma di ragionamento, dove il progetto non è ancora una risposta, ma una domanda.

In questo contesto, è fondamentale riconoscere che l'architettura richiede di "pensare" con un approccio critico, mettendo in discussione le convenzioni e i limiti imposti. La tesi diventa così un laboratorio di idee, un momento in cui gli studenti possono esplorare le loro visioni e confrontarsi con le sfide del mondo reale.

In conclusione, il pensiero architettonico è un viaggio di scoperta che inizia con la tesi, un processo che invita a riflettere, esplorare e, soprattutto, a porre domande.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie cadute

Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie cadute

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Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie caduteL'autunno è ormai alle porte nell'emisfero settentrionale e, per celebrare questo cambiamento stagionale, abbiamo raccolto un lookbook di otto soggiorni open-plan avvolti in tonalità calde e terrose. Dai monti dell'India alla costa scozzese, questi spazi abitativi combinano finiture e arredi morbidi che richiamano i colori delle fog...

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Zero House, Regno Unito

La Zero House è la casa di Londra del duo musicale Rae Morris e Ben Garrett, che hanno ristrutturato questa proprietà di metà secolo. I pavimenti in mahogany sottile rivestono il camino a tutta parete, accentuato da un divano arancione bruciato e soffitti in legno di tonalità rossastra. Le porte scorrevoli a tutta altezza offrono una vista sul lussureggiante giardino con i suoi numerosi alberi.

Appartamento di Parigi, Francia

Lo studio Atelier HA ha utilizzato il colore come elemento strutturale in questo appartamento parigino, situato in un edificio ottocentesco. Un bancone da cucina a strisce definisce il tono dello spazio open-plan, caratterizzato da arredi morbidi in arancione e elementi luminosi in verde brillante.

Tidal House, Scozia

La Tidal House è una casa costiera sulla Solway Coast, costruita dallo studio Brown & Brown. L'apertura dell'area living open-plan con pareti cremisi e divani marrone nocciola crea un'atmosfera accogliente, attorno a un camino sospeso di grande impatto.

Shadow House, Australia

Realizzata dallo Grotto Studio, la Shadow House è un'estensione in legno bruciato di un cottage luminoso a Perth. L'area living open-plan è caratterizzata da pannelli in legno chiaro e opere d'arte rosse, illuminate da una finestra clerestory.

Hybrid House, India

Situata ai piedi dei monti Aravalli in Rajasthan, la Hybrid House di Sketch Design Studio presenta un'ampia area living open-plan con pareti in intonaco di calce e pavimenti in terracotta, arricchita da dettagli in kolam e piante verdi che aggiungono un tocco di freschezza.

Casa Magarola, Spagna

Lo studio Raúl Sánchez Architects ha scelto un intonaco di tonalità arancione bruciato per la facciata della Casa Magarola, ripetendo il colore all'interno con telai di finestre e una scala a chiocciola drammatica.

Somers House, Australia

Costruita dallo studio Kennedy Nolan, la Somers House è caratterizzata da una palette di colori terrosi progettata per evocare un senso di pace, con toni di sughero e piastrelle marrone violaceo che dominano il design.

Courtyard House, USA

La Courtyard House, progettata da No Architecture, presenta un giardino centrale con alberi decidui. All'interno, un grande tappeto arancione completa l'area living open-plan, armonizzandosi con l'ambiente circostante.

Questo è l'ultimo della nostra serie di lookbook, che fornisce ispirazione visiva dall'archivio di Dezeen. Per ulteriori idee, consulta i precedenti lookbook dedicati a cucine in marmo, bagni in terrazzo e case in ex fabbriche.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

La Golden Goose Arena: Il Nuovo Tempio del Padel a Milano

La Golden Goose Arena: Il Nuovo Tempio del Padel a Milano

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Nel cuore pulsante di Milano, un nuovo spazio si erge come un faro per gli amanti del padel e del benessere: la Golden Goose Arena. Qui, il gioco non è solo una competizione, ma una celebrazione della comunità e della salute, in un ambiente che sfida il tempo e le convenzioni. Concepita da un team visionario, tra cui Golden Goose e Atlante, questa arena non è solo un campo da gioco, ma un'esperien...

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L'architettura, audace e contemporanea, è stata progettata da Novembre Studio, che ha saputo infondere negli spazi un'atmosfera domestica e accogliente, con toni caldi e materiali ricercati. Le sei aree di gioco indoor, tutte in total black, sono affiancate da un Pro Court innovativo dotato di tecnologia di tracking. Qui, ogni partita diventa un evento, ogni scambio di racchetta un momento memorabile.

Ma la Golden Goose Arena non è solo padel: è un ecosistema di benessere. Con un wellness café che offre piatti salutari e bevande rinfrescanti, e spazi dedicati alla cura di sé, gli utenti possono rigenerarsi dopo una partita o semplicemente godere di un momento di relax. La lounge all'aperto invita a socializzare, mentre i Ritual Spaces offrono un rifugio tecnologicamente avanzato per il recupero fisico e mentale.

La visione di questo spazio è chiara: promuovere uno stile di vita sano e attivo, creando un hub dove la passione per il padel si intreccia con la moda, grazie all'esclusiva collezione activewear del brand, disponibile solo all'interno dell'Arena. Ogni dettaglio è pensato per arricchire l'esperienza, dalle vetrate panoramiche che inondano di luce gli spogliatoi, ai prodotti di alta gamma per gli sportivi.

Infine, la Golden Goose Arena è un simbolo di come sport e cultura possano coesistere in armonia, offrendo un servizio alla comunità milanese e un nuovo punto di riferimento per gli appassionati di padel. Un invito a tutti, da chi si avvicina per la prima volta a questo sport, a chi cerca un luogo dove sentirsi a casa, in un contesto che celebra l'eleganza e il dinamismo della vita urbana.

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Ristrutturazione di Hearth House: un'armonia tra passato e presente nel Surrey

Ristrutturazione di Hearth House: un'armonia tra passato e presente nel Surrey

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Ristrutturazione di Hearth House: un'armonia tra passato e presente nel Surrey Lo studio di architettura britannico Medium ha recentemente completato la ristrutturazione di Hearth House, una casa di campagna degli anni '50 situata nel Surrey. Questo progetto ha portato chiarezza a una serie di estensioni disordinate, migliorando sia l'estetica che la funzionalità dell'abitazione.

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Immersa nel Surrey Hills National Landscape, la casa originaria era stata ampliata nel tempo con un insieme di blocchi rettilinei a un piano, che soffrivano di scarsa performance termica e di una disposizione disgiunta. Medium ha lavorato per unificare questi ampliamenti, mantenendo il maggior numero possibile di elementi esistenti e rivestendo l'intera facciata con intonaci bianchi lisci e grezzi.

Il progetto ha ridotto l'area totale della casa di 17 metri quadrati, un processo descritto dal direttore Benjamin Wells come un modo per far "lavorare di più" ogni stanza. L'obiettivo principale era quello di mantenere il più possibile la struttura esistente, trasformando nel contempo la funzionalità della casa per la vita familiare.

L'abitazione presenta un piano a forma di L, con il cottage originale a ovest e una serie di estensioni a nord, in precedenza scarsamente collegate tra loro e con il giardino. Medium ha trasformato l'area di incontro tra i due spazi in una sala da pranzo che ruota attorno a una colonna in legno e presenta un soffitto in abete di Douglas.

Questa sala da pranzo offre una vista sul giardino attraverso ampie finestre e si affaccia su un'accogliente area di soggiorno, organizzata attorno al focolare, che dà il nome alla casa. Il focolare, in precedenza ostruito, è stato ripristinato e specchiato per affrontare la nuova sala da pranzo, diventando il centro attorno al quale si collegano la sala da pranzo e la cucina.

Il design ha anche enfatizzato i collegamenti tra la casa e il giardino, realizzati tramite viste incorniciate, soglie estese e diverse "stanze" esterne. In aggiunta, Medium ha utilizzato scarti di legno per creare arredi su misura, come panche, armadi e scaffalature, contribuendo a un ambiente accogliente e funzionale.

La ristrutturazione di Hearth House rappresenta un perfetto esempio di come sia possibile unire design e sostenibilità, creando spazi che non solo rispettano l'architettura storica, ma la esaltano, rendendo la casa un luogo ideale per la vita familiare moderna.

Per ulteriori ispirazioni e progetti innovativi, visita architectsadvisor.com.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Un Rifugio Minimalista sull'Isola di Leros: Il Monk

Un Rifugio Minimalista sull'Isola di Leros: Il Monk

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Nel cuore dell'Egeo, sull'isola di Leros, sorge Il Monk, un rifugio progettato da a+ architects che ridefinisce l'ospitalità attraverso la semplicità architettonica e un'atmosfera di serenità. Questa residenza, rivisitata con rispetto per la tradizione locale, fonde elementi di modernismo isolano con linee pulite e minimaliste.

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Gli interni seguono un'estetica contenuta, dove la luce bianca, le texture naturali e i tessuti in lino mettono in risalto l'essenza del luogo: autenticità, tranquillità e timelessness. La scelta dei materiali, come pietra, legno e oggetti artigianali, crea un ponte tra l'ambiente isolano e un linguaggio universale di design contemporaneo.

Il Monk non è solo un rifugio, ma una narrazione. Racconta di luce che cambia durante il giorno, di sensazioni tattili che si svelano nel lino, di silenzio che abbraccia l'ospite. Questo spazio riflette il dialogo tra la storia dell'isola e la ricerca odierna di profondità ed essenza. Il design di a+ architects trasforma Il Monk non in un hotel, ma in un organismo vivente di ospitalità, un'esperienza plasmata dallo spazio e dai dettagli, lasciando agli ospiti la sensazione di aver soggiornato in una casa con un'anima.

Un distintivo colore blu brillante caratterizza l'esterno del Monk, che si erge come un simbolo di modernismo isolano, rispettando la tradizione locale. La luce bianca valorizza le texture naturali, mentre i tessuti in lino enfatizzano autenticità e timelessness. Oggetti artigianali ancorano lo spazio nella tradizione, mentre la semplicità monastica viene ridefinita come lusso esperienziale.

Ispirato all'articolo pubblicato su: designboom | architecture & design magazine

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

La Magia del Design: Sensible Streaker, un Pull per Porte che Ispira

La Magia del Design: Sensible Streaker, un Pull per Porte che Ispira

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Nel mondo del design, dove l'estetica incontra la funzionalità, emerge un protagonista che merita attenzione: il Sensible Streaker. Questo pull per porte, frutto della creatività dello studio australiano YSG per Bankston Architectural, si distingue non solo per il suo aspetto, ma anche per la storia che racconta attraverso i materiali e le forme.

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Immaginate un oggetto che riesce a fondere la tradizione con una visione contemporanea. Il Sensible Streaker si presenta con una composizione di legni tonalizzati, dove due diverse essenze si alternano in strisce che danzano insieme, creando un effetto visivo che cattura l'attenzione. La sua forma allungata, quasi scultorea, invita a una riflessione profonda sull'arte della lavorazione del legno, un materiale che da sempre racconta storie di eleganza e resistenza.

Ma non è solo un elemento decorativo: la versatilità del Sensible Streaker si manifesta nella possibilità di installarlo sia in verticale che in orizzontale, rendendolo adatto a porte, armadi, e persino a spazi esterni, grazie alla versione in bronzo patinato. Così, ogni porta si trasforma in un’opera d’arte, capace di comunicare un messaggio di stile e innovazione.

La collezione Streaks, di cui fa parte il Sensible Streaker, rappresenta un manifesto della bellezza e della forza del legno, una risorsa naturale che, quando lavorata con maestria, trova il suo posto non solo negli ambienti domestici, ma anche in contesti di ospitalità e lavoro. In questo senso, il design diventa un ponte tra praticità e poesia, un modo per rendere ogni spazio unico e accogliente.

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Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a Settembre

Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a Settembre

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Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a SettembreSettembre è un mese di rinascita per il mondo del design, con eventi e mostre che celebrano la creatività e l'innovazione in tutta Europa. In questo articolo, esploreremo le migliori mostre di design da non perdere, dalle installazioni più audaci alle interpretazioni più intime di artisti e designer.

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1. Dark Times, Bright Signs - Milano

Curata da Valentina Ciuffi, questa mostra alla galleria Delvis (Un)Limited presenta lavori di un team internazionale di creativi che esplorano l'attualità attraverso un linguaggio visivo potente. Fino a febbraio 2026, la mostra invita a riflettere sulle sfide del nostro tempo.

2. Whispers of the Forest - Parigi

Alla Galerie Gosserez, Georges Mohasseb espone opere scultoree che combinano design contemporaneo e tecniche artigianali, fino al 28 settembre. Le collezioni Tapir e Rhino sono un omaggio alla natura e alla sua bellezza.

3. Uniforms on Chairs - Milano

OLDER studio presenta una riflessione sui concetti di uniformità e unicità. Questa mostra, curata da Valentina Ciuffi, trasforma oggetti iconici in ibridi sorprendenti, interrogandosi sul nostro rapporto con il design e gli oggetti quotidiani.

4. Variation on Ceramic - Modena

Ronan Bouroullec porta la sua arte a Casa Mutina, dove esibisce opere che sfidano le convenzioni del design ceramico. Un appuntamento da non perdere per gli amanti del ceramico e del design innovativo.

5. Inchiostri - Venezia

Presso la Galleria Giorgio Mastinu Fine Art, Bouroullec presenta opere in vetro che reinterpretano il suo lavoro storico, creando composizioni uniche che mescolano vetro soffiato e colato.

6. Fragmenta - Beirut

Questa mostra itinerante esplora il tema del riuso attraverso opere realizzate con scarti di marmo. Un progetto che coinvolge artisti internazionali e promuove la sostenibilità nel design.

7. Planetario - Verona

Durante Marmomac 2025, l'installazione di Raffaello Galiotto con Margraf esplora il legame tra pietra naturale e cosmos, offrendo un'esperienza visiva unica.

8. Slow Down - Copenaghen

Parte della Biennale di Architettura, questa mostra invita a riflettere sulla lentezza e sull'importanza di ritmi più umani nel design e nell'architettura.

9. Design in Bloom - Amsterdam

Un'esplosione di colori e forme, questa mostra celebra l'interazione tra design e natura, con opere che invitano a riscoprire la bellezza del mondo vegetale.

10. Art & Design - Londra

Un appuntamento imperdibile per gli appassionati, che mette in mostra opere che uniscono arte visiva e design innovativo, esplorando nuove frontiere estetiche.

11. The Future of Furniture - Berlino

Una mostra che esplora le tendenze emergenti nel design d'interni, con focus su sostenibilità e innovazione tecnologica.

Visita queste mostre incredibili e lasciati ispirare dalle voci più creative del design contemporaneo!

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Un pomeriggio per progettare il futuro: Corsi di formazione per architetti e designer

Un pomeriggio per progettare il futuro: Corsi di formazione per architetti e designer

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Un pomeriggio per progettare il futuro: Corsi di formazione per architetti e designer Come si costruisce oggi un edificio confortevole, sostenibile e innovativo? E come l’AI può diventare un’alleata preziosa nella progettazione? Se sei un architetto o un designer, non perdere l’opportunità di approfondire queste tematiche fondamentali durante i corsi organizzati da Pronema.

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Corsi proposti

  • Schermature solari: Scopri strumenti concreti per migliorare l’efficienza energetica, rispettare le normative e ottimizzare il comfort.
  • AI per il designer: Apprendi strategie pratiche per utilizzare l’Intelligenza Artificiale come acceleratore della tua creatività e della tua efficienza.

Entrambi i moduli sono riconosciuti dagli ordini professionali con 2 CFP ciascuno, un’opportunità imperdibile per aggiornare le tue competenze e rimanere al passo con le innovazioni del settore.

Dettagli dell'evento

Sede: Sala eventi Pronema, Agrate Conturbia (NO)
Data: Venerdì 3 ottobre 2025
Orario: 14.00 – 19.00

Non dimenticare che l'evento è a numero chiuso e aperto a tutti, ma con priorità ai progettisti iscritti all’ordine. Assicurati di prenotare il tuo posto per non perdere questa opportunità unica di apprendere da esperti nel campo.

Docenti

Alessandro Palazzo: Consulente CasaClima, guiderà i partecipanti nella scelta delle schermature più adatte a ogni progetto.

Fulvio Julita: Formatore e autore del libro “Scrivere con l’AI” (editore Hoepli), accompagnerà i professionisti alla scoperta delle potenzialità dell’AI generativa.

Unisciti a noi per un pomeriggio di formazione e networking, dove potrai scoprire come le nuove tecnologie possono trasformare il tuo modo di progettare!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.pronema.it.

Burberry Porta la Natura nel Fashion con il Summer Show 2026

Burberry Porta la Natura nel Fashion con il Summer Show 2026

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Burberry Porta la Natura nel Fashion con il Summer Show 2026Il Burberry Summer Show 2026 si svolge nella suggestiva cornice di Perks Field a Kensington, Londra, presentando un design scenografico che porta l'outdoor all'interno. L'evento, concepito per richiamare l'atmosfera dei concerti e festival estivi britannici, utilizza un pavimento terroso e sedute cubiche per creare un ambiente che celebra...

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Il tendone centrale, con la sua superficie interna stampata con un cielo nuvoloso, offre un'illusione di spazio aperto, mentre torri nere alte fungono da sistema di illuminazione e diffusione sonora. Ogni torre è dotata di pannelli luminosi rettangolari che illuminano il catwalk, creando un ritmo visivo che accompagna la sfilata.

I partecipanti si siedono su blocchi cubici, il cui colore richiama la terra, a sottolineare un legame diretto con la natura. Questo design non solo coinvolge il pubblico, ma rappresenta anche la filosofia creativa del direttore artistico Daniel Lee, che ha voluto esplorare il rapporto tra abbigliamento e identità musicale, ispirandosi ai musicisti e ai diversi generi musicali.

La colonna sonora dell'evento, curata da Benji B, include brani storici dei Black Sabbath, simbolo della cultura musicale britannica, rafforzando il legame tra moda e performance musicale. Con un mix di elementi naturali e artistici, Burberry riesce a creare un'esperienza immersiva che celebra l'estate britannica.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Rivisitare le Colline di Busan: Un Nuovo Volto per i Quartieri Incontaminati

Rivisitare le Colline di Busan: Un Nuovo Volto per i Quartieri Incontaminati

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Nel cuore pulsante di Busan, una città che ha saputo resistere e rinascere, OMA si propone di ridisegnare il volto delle sue colline. Attraverso un masterplan innovativo, l'architetto Chris van Duijn e il suo team si immergono nella realtà dei quartieri informali, trasformando le loro peculiarità in una nuova visione urbana, dove l'armonia tra spazio pubblico e privato trova finalmente il suo equi...

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Il progetto, realizzato in collaborazione con il Festival di Architettura di Busan e il Dipartimento di Housing e Architettura, propone quattro tipologie residenziali: case a terrazza, ville urbane, unità a schiera e torri. Ogni tipologia è stata attentamente testata per massimizzare l’accesso solare e la fruibilità degli spazi, mentre la loro disposizione si basa su fattori come la vicinanza agli spazi pubblici e la varietà visiva.

I punti più alti vengono occupati da torri che svettano verso il cielo, mentre le ville si radicano nei centri urbani, le case a schiera seguono le linee delle creste e le terrazze si adagiano delicatamente in anfratti scoscesi. L'approccio di OMA si concentra sull'idea di una rete di circolazione che non solo collega, ma crea spazi sociali vibranti, dove la vita quotidiana riprende il suo corso naturale.

Le colline di Busan, un tempo rifugio per i profughi durante la guerra, si sono trasformate in quartieri densi e vivaci, ma ora richiedono una risposta architettonica che rispetti la loro storia. Il masterplan di OMA nasce proprio da questa necessità di rinnovamento, evitando soluzioni convenzionali che spesso cancellano l'umanità di questi luoghi.

In questo contesto, il progetto si concentra su due aree contrastanti: Yeongju, integrata nel tessuto urbano di Busan, e Anchang, circondata da colline boschive. Questa diversità consente al team di esplorare un approccio flessibile che medi l'architettura esistente con una visione moderna, creando così una composizione di zone interconnesse, strutturate attorno a scale, piazzette e spazi comuni.

La proposta di OMA non è solo un piano edilizio, ma un invito a riscoprire il valore delle relazioni umane e della comunità. Le colline di Busan tornano a essere un palcoscenico per la vita quotidiana, dove le persone possono ritrovarsi, scambiare idee e vivere in armonia con l'ambiente circostante.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + Partners

Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + Partners

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Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + PartnersIl celebre studio britannico Foster + Partners ha recentemente presentato il suo ultimo progetto: Gstaad House, un showroom innovativo situato nel cuore delle Alpi svizzere. Questo straordinario edificio è stato concepito per armonizzarsi con le contornature del paesaggio, offrendo un'esperienza unica a visitatori e membri privat...

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Il progetto prevede una struttura sinuosa in legno, disposta su tre piani, che include spazi espositivi, un club esclusivo e una zona sotterranea. Il livello più alto ospiterà un club privato, mentre il piano terra sarà dedicato a mostre e eventi pubblici, con ampie vetrate che si affacciano su spazi esterni attrezzati.

Un elemento distintivo di Gstaad House è la rampa che si snoda attorno all'edificio, progettata per facilitare la circolazione di pedoni e veicoli. Questa soluzione architettonica non solo migliora l'accessibilità, ma offre anche una vista panoramica mozzafiato sulla valle circostante.

La facciata dell'edificio, completamente rivestita in legno di larice, è caratterizzata da schermi ritmici che si alternano a superfici vetrate, permettendo alla luce naturale di filtrare negli spazi interni. Al primo piano, i visitatori potranno godere di terrazze esterne che affacciano sul paesaggio alpino, creando un'atmosfera di connessione con la natura.

Foster + Partners ha dichiarato che questo progetto non è solo un edificio, ma una esperienza di arrivo spettacolare, perfettamente integrata con l'ambiente montano. La progettazione di Gstaad House dimostra come l'architettura possa rispondere alle esigenze moderne senza compromettere l'estetica e l'armonia con il contesto.

In conclusione, Gstaad House rappresenta un ulteriore passo avanti nel design architettonico contemporaneo, combinando funzionalità e bellezza in un'unica soluzione. Per ulteriori dettagli, visitate il sito di Foster + Partners e scoprite altre opere straordinarie.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Seoul Architecture Biennale: Un Invito alla Conversazione Pubblica

Seoul Architecture Biennale: Un Invito alla Conversazione Pubblica

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Seoul Architecture Biennale: Un Invito alla Conversazione Pubblica La Biennale di Architettura di Seoul di quest'anno rappresenta un tentativo sincero di coinvolgere il pubblico in una conversazione autentica sull'architettura della città. Thomas Heatherwick, direttore generale dell'evento, ha dichiarato che è fondamentale avviare un dialogo con la popolazione, piuttosto che replicare l'"echo cha...

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Heatherwick ha affermato: "Una conversazione pubblica è così importante perché crea il contesto che influenza tutti noi, e abbiamo trascurato di parlare con il pubblico." Questo approccio si distacca dalla tradizione di molti eventi simili, che spesso si rivolgono esclusivamente a professionisti del settore.

"Siamo scarsi nel condurre conversazioni pubbliche più ampie", ha aggiunto, evidenziando come l'architettura influisca profondamente sulla vita quotidiana delle persone. La Biennale di Seoul, interamente finanziata dalla città, offre una rara opportunità per espandere la discussione attorno agli spazi urbani.

Per attrarre l'attenzione dei cittadini, Heatherwick ha progettato un muro di 90 metri nel centro della città, il Humanise Wall. Questo muro non solo funge da elemento centrale della Biennale, ma è anche un invito visivo per i cittadini a partecipare e a scoprire di più sull'architettura che li circonda.

Il muro è stato concepito come un "call and response", un modo per stimolare la partecipazione attiva del pubblico. Attraverso immagini di edifici e installazioni artistiche, il muro intende avviare conversazioni significative su come l'architettura può migliorare la vita urbana.

In un mondo dove i festival di design spesso rimangono confinate in una cerchia ristretta, la Biennale di Seoul cerca di abbattere queste barriere, rendendo l'architettura accessibile e comprensibile a tutti. "Credo che ci sia un dovere di raggiungere e accogliere", ha concluso Heatherwick, esprimendo il desiderio di vedere una maggiore qualità nell'architettura attraverso un dialogo pubblico più attivo.

La Biennale di Architettura e Urbanismo di Seoul si svolgerà dal 26 settembre al 18 novembre 2025, e rappresenta un'opportunità unica per tutti di riflettere sull'impatto degli spazi che abitiamo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Pentagram presenta il nuovo logo di Austin ispirato alla sua bellezza naturale

Pentagram presenta il nuovo logo di Austin ispirato alla sua bellezza naturale

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Pentagram presenta il nuovo logo di Austin ispirato alla sua bellezza naturale L'agenzia di design Pentagram ha recentemente svelato il nuovo logo per la città di Austin, Texas. Questo logo, caratterizzato da archi verdi e blu, rappresenta il paesaggio circostante e le risorse naturali della città. Sebbene il logo sia stato presentato come parte di un'iniziativa di rebranding da 1,1 milioni di dol...

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Il nuovo logo si distingue per due archi che si intersecano, formando una lettera "A" inclinata, simbolizzando la "bellezza naturale" di Austin, come dichiarato da DJ Stout, partner di Pentagram. L'arco blu in primo piano rappresenta le abbondanti risorse idriche della città, inclusi il fiume Colorado e Barton Springs, mentre il verde simboleggia la posizione di Austin all'inizio della fertile Hill Country del Texas.

Questo progetto di rebranding è stato realizzato in collaborazione con lo studio locale TKO Advertising e mira a stabilire un'identità grafica coerente per i servizi governativi della città, che, secondo Stout, non ha mai avuto un vero sistema di identità dai tempi della sua fondazione. "Ci sono oltre 300 variazioni di logo esistenti che presentano un'identità di marca disordinata e caotica per questa città moderna e in crescita," ha affermato Stout.

Nonostante le critiche iniziali sui social media, Pentagram ha scelto di puntare sulla bellezza naturale di Austin, rifiutando motivi più tradizionali e governativi, come una palette di rosso, bianco e blu, che erano stati scartati da focus group locali. "Austin è un'isola blu in uno stato prevalentemente rosso," ha aggiunto Stout, evidenziando l'indipendenza mentale della città.

Il logo è stato scoperto in anticipo a causa di una fuga di notizie, che ha complicato ulteriormente la situazione, contribuendo a malintesi e critiche. "Sapevamo che qualsiasi cosa mostrata al pubblico sarebbe stata controversa, ma queste circostanze sfortunate hanno reso tutto più difficile," ha concluso Stout.

Il nuovo logo di Austin rappresenta un passo significativo verso la creazione di un'identità di marca coerente per la città, riflettendo il suo spirito e la sua bellezza naturale.

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Madelon Vriesendorp: l'artista che trasforma l'architettura in un sogno

Madelon Vriesendorp: l'artista che trasforma l'architettura in un sogno

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Nel panorama architettonico contemporaneo, dove le linee si intrecciano e i materiali raccontano storie, emerge la figura di Madelon Vriesendorp, co-fondatrice di OMA e artista visionaria. La sua recente conquista della Soane Medal per il 2025 non è solo un riconoscimento, ma una celebrazione di un linguaggio artistico che continua a ispirare nuove generazioni di architetti.

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La Vriesendorp, nata nei Paesi Bassi nel 1945, ha creato opere che uniscono il surrealismo a una comicità sofisticata, come dimostra la celebre Flagrant Delit, una rappresentazione audace dell’Empire State Building e del Chrysler Building in un abbraccio surreale. Questo dipinto, che ha adornato la copertina del leggendario Delirious New York di Rem Koolhaas, è solo un esempio della sua capacità di dare vita a spazi e idee attraverso l’arte.

Non si tratta solo di colori e forme; Vriesendorp ha il dono di infondere nei suoi lavori una dimensione umana, dove gli edifici sembrano possedere emozioni e storie proprie. La giuria della Soane Medal ha sottolineato come le sue immagini, ricche di ironia e profondità, abbiano fornito identità memorabili a teorie architettoniche complesse.

La Vriesendorp, che ha studiato all’Accademia Rietveld di Amsterdam e alla Central Saint Martins di Londra, ha intrecciato la sua carriera con quella di Koolhaas e di altri pionieri. Insieme, hanno sfidato le convenzioni, trasformando la percezione dell'architettura in un gioco di interpretazioni e visioni.

“Quando ho visitato per la prima volta il Museo Soane a 19 anni, ho trovato una vera ispirazione, forse anche un’anima affine,” ha condiviso Vriesendorp, rivelando il profondo legame tra la sua arte e la storia dell’architettura. La sua opera non è solo un riflesso della sua immaginazione, ma un ponte tra il passato e il futuro, un invito a esplorare nuove dimensioni creative.

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Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della Pietra

Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della Pietra

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Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della PietraDal 25 al 28 settembre 2025, si svolgerà la 55ª edizione di Marmomac, la fiera internazionale dedicata al marmo, al design e alle tecnologie innovative. Questo evento rappresenta un punto di incontro fondamentale per professionisti e appassionati del settore, richiamando oltre 1.600 aziende espositrici e 68.000 operatori provenienti ...

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L'Innovazione della Pietra

Quest’anno, il tema centrale di Marmomac sarà l’innovazione nel trattamento e nell’utilizzo della pietra. Grazie a tecnologie avanzate come il 3D printing e metodologie sostenibili, i materiali lapidei vengono trasformati e modellati per creare opere uniche. L'attenzione alla sostenibilità non è mai stata così forte, con un focus su come gestire e utilizzare i materiali di risulta in modo responsabile.

The Italian Stone Theatre

All'interno del Padiglione Italian Stone Theatre, si terranno mostre e installazioni che metteranno in risalto la geodiversità e l’autenticità della pietra naturale. Sarà un'occasione per esplorare l’arte del marmo attraverso esposizioni come Naturality, che offrirà un’esperienza immersiva in giardini litici e progetti artistici innovativi.

Formazione e Networking

Marmomac non è solo una fiera commerciale, ma anche un'opportunità di apprendimento. Con workshop e seminari dedicati agli interior designer, i partecipanti potranno approfondire le caratteristiche del prodotto in pietra e apprendere come proporlo al cliente in modo efficace.

Un Evento da Non Perdere

Con un’offerta così ricca, Marmomac 2025 si preannuncia come un evento imperdibile per chiunque sia interessato al mondo della pietra. Non perdere l'occasione di scoprire le ultime tendenze e innovazioni che stanno plasmando il futuro di questo settore affascinante.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, visita il sito ufficiale di Marmomac.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su speciali.ilgiornaledellarchitettura.com.

Ufficio Sognante: Il Tetto Ondulato di Atelier Nagara a Hashima, Giappone

Ufficio Sognante: Il Tetto Ondulato di Atelier Nagara a Hashima, Giappone

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Nel cuore di Hashima, una piccola città giapponese circondata da risaie, sorge un ufficio che sembra emergere da un sogno. Progettato dallo studio Atelier Nagara in collaborazione con Permanent Co., questo edificio si distingue per il suo tetto ondulato, un elemento architettonico che danza con la luce e le ombre, creando un gioco visivo che trasforma l'ordinario in straordinario.

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Quando si varca la soglia di questo spazio, si viene avvolti da un'atmosfera che invita alla contemplazione. Gli architetti hanno saputo catturare l'essenza del paesaggio circostante, rendendo omaggio alla bellezza dei dettagli quotidiani. Situato tra le onde verdi delle risaie, l'ufficio non è solo un luogo di lavoro, ma un'esperienza che solletica i sensi e invita alla riflessione.

Il tetto, che si erge con audacia verso est, disegna una silhouette decisa contro l'orizzonte, mentre le sue curve morbide guidano lo sguardo dell'osservatore. I riflessi del cielo e il cambiamento della luce si intrecciano sulla sua superficie, conferendo vita a una struttura che si integra armoniosamente con il dramma silenzioso della campagna. L'acqua piovana e le ombre giocano un ruolo fondamentale, rendendo il tetto non solo un riparo, ma anche un mezzo di percezione delle variazioni ambientali.

All'interno, il design continua a celebrare la connessione con l'esterno. Stanze spaziose, con ampie aperture, si affacciano sulle risaie, mentre cortili e verande creano un dialogo fluido tra interno ed esterno. Ogni angolo è pensato per incoraggiare momenti di pausa, dove la natura invade delicatamente lo spazio attraverso l'uso di materiali naturali e una disposizione attenta. Questi piccoli spazi di sosta, arricchiti da pietre e piante, dissolvono i confini tra architettura e paesaggio, regalando un senso di appartenenza.

Il prospetto sud, con le sue aperture generose, permette alla luce del sole di penetrare negli ambienti, mentre le eaves basse offrono riparo. Qui, il vento scorre liberamente, portando con sé i profumi e i suoni delle risaie, arricchendo l'esperienza quotidiana di chi lavora all'interno. L'ufficio di Hashima non è solo un luogo di lavoro, è un invito a riscoprire la bellezza della vita quotidiana, un'ode alla semplicità e alla meraviglia della natura.

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Un Padiglione a Forma di Conchiglia: Il Futuro della Società all'Expo 2025 di Osaka

Un Padiglione a Forma di Conchiglia: Il Futuro della Società all'Expo 2025 di Osaka

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Nel cuore dell'Expo 2025 di Osaka, il Padiglione Pasona Natureverse, realizzato dallo studio giapponese The Design Labo, emerge come un simbolo di connessione tra l'uomo e la natura. Ispirato alla forma a spirale di un mollusco marino preistorico, il padiglione si presenta come un'opera architettonica che invita alla riflessione sulla nostra interazione con il mondo naturale. La sua struttura, che...

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Con un diametro di 43 metri, il padiglione è progettato per essere facilmente smontabile e verrà successivamente trasferito su Awaji Island come centro culturale. La struttura è realizzata con un sistema in acciaio a giunti sferici, rivestita da una membrana bianca sintetica che riflette la luce in modo etereo, creando un'atmosfera quasi incantata. All'interno, i visitatori possono esplorare spazi espositivi interattivi suddivisi in tre zone tematiche: Storia della Vita, Corpo e Mente / Legami. Ogni area ospita installazioni uniche, tra cui una scultura a forma di albero che racconta l'evoluzione e un cuore coltivato in laboratorio, simbolo dell'innovazione biomateriale.

Il percorso espositivo è pensato per ottimizzare l'esperienza dei visitatori, con un'altezza del soffitto che raggiunge i 16 metri, creando un senso di grandezza che stimola meraviglia e apprendimento. Inoltre, un sistema di raffreddamento ad acqua riveste la superficie esterna del padiglione, riducendo la necessità di aria condizionata e riutilizzando l'acqua piovana. Al calare della notte, l'illuminazione cambia, accentuando le curve del guscio e proiettando effetti luminosi che trasformano il padiglione in un'opera d'arte visiva.

Il progetto di The Design Labo non è solo un esempio di architettura innovativa, ma anche un invito a riflettere sul nostro rapporto con la natura e sull'importanza della salute fisica e mentale nel contesto della società moderna. Con il suo design distintivo e la sua missione educativa, il Pasona Natureverse Pavilion è destinato a diventare un punto di riferimento per le generazioni future, testimoniando la bellezza della simbiosi tra uomo e natura.

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Il Ritorno del Grand Hotel: Un Sogno Liberty Rinasce in Lombardia

Il Ritorno del Grand Hotel: Un Sogno Liberty Rinasce in Lombardia

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Un viaggio nel tempo, un'eco di eleganza perduta, e un investimento da 64 milioni di euro che riporta in vita il Grand Hotel San Pellegrino Terme. Situato nel cuore della Lombardia, questo maestoso gioiello Liberty ha atteso pazientemente per 47 anni, chiuso in un silenzio che ora si prepara a essere infranto da un sogno di rinascita. Il progetto, affidato allo studio di c...

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Un viaggio nel tempo, un'eco di eleganza perduta, e un investimento da 64 milioni di euro che riporta in vita il Grand Hotel San Pellegrino Terme. Situato nel cuore della Lombardia, questo maestoso gioiello Liberty ha atteso pazientemente per 47 anni, chiuso in un silenzio che ora si prepara a essere infranto da un sogno di rinascita.

Il progetto, affidato allo studio di consulenza e design Lombardini22, segna un passo decisivo verso il recupero di un patrimonio architettonico straordinario. Ebbie K. Nakhjavani, CEO di Ekn Development, ha descritto il Grand Hotel come un simbolo di storia e bellezza, meritevole della massima cura e attenzione. La visione di Nakhjavani è chiara: un albergo che non solo riqualifica un luogo, ma che reinventa il concetto di lusso, portando all'interno di queste mura l'eleganza di un tempo, reinterpretata in chiave moderna.

Il futuro del Grand Hotel si preannuncia ricco di sorprese: 118 camere di lusso, una SPA all'avanguardia che sfrutterà le celebri sorgenti comunali, e spazi comuni pensati per incantare. Immaginate una raffinata terrazza panoramica dove sorseggiare un cocktail, un ristorante che celebra la gastronomia locale e un'area esterna con piscina a sfioro e giardini lussureggianti.

Oltre all'aspetto estetico e funzionale, il progetto prevede una compartecipazione pubblica di 5 milioni di euro, a dimostrazione dell'importanza che questo restauro riveste non solo per il turismo, ma anche per la comunità locale. Con un canone di affitto annuo di soli 10.000 euro, il Grand Hotel si prepara a diventare un punto di riferimento per l'accoglienza di lusso in Lombardia.

In questo contesto, Lombardini22 si offre come architetto di un sogno, pronto a trasformare il brief progettuale in realtà attraverso un'analisi meticolosa e una visione audace. Il Grand Hotel San Pellegrino non sarà solo un luogo dove soggiornare, ma un'esperienza sensoriale che celebra la ricchezza del patrimonio storico e culturale italiano.

Il 2025 sarà l'anno in cui i sogni si trasformeranno in realtà, e noi saremo lì, pronti a raccontarvi ogni passo di questa straordinaria rinascita.

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UFC annuncia la costruzione di un'arena nel prato della Casa Bianca

UFC annuncia la costruzione di un'arena nel prato della Casa Bianca

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UFC annuncia la costruzione di un'arena nel prato della Casa BiancaNella recente edizione della nostra newsletter Dezeen Agenda, sono stati presentati i render per un'arena della UFC che verrà costruita nel prato della Casa Bianca. Il presidente della UFC, Dana White, ha svelato i piani per un'arena di arti marziali miste nel South Lawn della Casa Bianca a Washington DC. Questo progetto fa parte d...

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Oltre alla notizia dell'arena, la newsletter di questa settimana include anche i progetti di Foster + Partners per un showroom a Gstaad, un approfondimento sulla carne coltivata in laboratorio e la lista dei migliori edifici della Scozia rivelata dalla RIAS.

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Rinascita di un Patrimonio: L'Intervento Architettonico della Casa a Cortile di Yulin

Rinascita di un Patrimonio: L'Intervento Architettonico della Casa a Cortile di Yulin

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Nella storica città di Yulin, dove le mura antiche raccontano storie di un passato glorioso, si erge un intervento architettonico che fonde tradizione e modernità. La casa a cortile, un simbolo dell'architettura Ming, ha recentemente subito una trasformazione sotto la guida dei talentuosi Tumushi Architects. Questo progetto non è solo una ristrutturazione, ma un vero e proprio omaggio alla cultura...

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Con un'area di 1050 m², l'intervento ha saputo mantenere l'essenza della struttura originale, preservando i dettagli storici e integrandoli con elementi contemporanei. L'uso di materiali come legno, vetro e mattoni non è casuale; ogni scelta progettuale è stata pensata per dialogare con l'ambiente circostante, rispettando la storia mentre si guarda al futuro.

Yulin, situata nel cuore della provincia di Shaanxi e riconosciuta come uno dei nove importanti avamposti della Cina, si arricchisce ora di uno spazio espositivo che promuove la cultura e l'arte locale. Non è solo un edificio, ma un luogo di incontro, un palcoscenico per la comunità, dove ogni visitatore può immergersi nella storia e nell'innovazione.

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Scuola di Design Aral: un laboratorio per il futuro globale

Scuola di Design Aral: un laboratorio per il futuro globale

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Scuola di Design Aral: un laboratorio per il futuro globaleLa Fondazione per lo Sviluppo dell'Arte e della Cultura dell'Uzbekistan (ACDF) ha recentemente lanciato l'Aral School, un innovativo programma di educazione ecologica aperto a studenti post-laurea fino al 5 ottobre 2025. Gayane Umerova, presidente dell'ACDF e fondatrice della scuola, ha descritto l'obiettivo del programma come "affrontare ...

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Annunciato dal designer bioregionale e direttore del programma Aral School, Jan Boelen, durante il World Design Congress a Londra, il corso di sei mesi si svolgerà a Nukus, Uzbekistan. Il programma è aperto a studenti post-laurea in architettura, design e altre discipline come artigianato, biotecnologia e informatica. La prima coorte parteciperà da gennaio a giugno 2026 in quello che Boelen ha definito un "laboratorio per il nostro futuro globale" per sviluppare urgentemente soluzioni ecologiche, culturali ed economiche nella regione del Mar d'Aral.

Il Mar d'Aral, un lago salato interno un tempo grande quanto la Svizzera, è stato ridotto a circa il 10% della sua dimensione originale dagli anni '60. Entro gli anni '80, si era ridotto a meno della metà della dimensione originale, e nel 2007 la porzione nordorientale del mare si era prosciugata, causando una perdita catastrofica di biodiversità e vita ittica. L'Aral School vedrà studenti internazionali e regionali collaborare con esperti di design e ingegneria dell'Uzbekistan e del Karakalpakstan per sviluppare soluzioni innovative per lo sviluppo ecologico, sociale ed economico dell'area.

Due team di 10 studenti, guidati da mentori esperti, svilupperanno proposte focalizzate su due temi: cibo e acqua. Ogni argomento sarà affrontato utilizzando un metodo in quattro fasi per identificare le risorse locali e ripensarle attraverso il design. Una volta sviluppati i prototipi, le soluzioni saranno implementate coinvolgendo le comunità locali, con l'obiettivo di rigenerare gli ecosistemi danneggiati.

I progetti in fase di sviluppo saranno presentati al Salone del Mobile nell'aprile 2026, seguiti da un'esposizione e pubblicazione al 2026 Aral Culture Summit. "Il mondo sta evolvendo, ma il campo del design è a volte bloccato in vecchi paradigmi", ha affermato Boelen. "In un certo senso, il Mar d'Aral è un luogo dove si riuniscono le preoccupazioni più urgenti di oggi. Terra, acqua, energia, cibo, tessuti e qualità dell'aria: questi sono i temi che dobbiamo affrontare se vogliamo sopravvivere sulla Terra".

Il programma multidisciplinare è aperto per le candidature fino al 5 ottobre 2025. Un webinar per i potenziali candidati si svolgerà il 1° ottobre. Per ulteriori informazioni sull'iniziativa e per candidarsi, visita il sito web della Aral School.

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Esplorando la Creatività Femminile: Installazioni dalla HEAD di Ginevra

Esplorando la Creatività Femminile: Installazioni dalla HEAD di Ginevra

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In un angolo pulsante di Ginevra, alla HEAD – Scuola di Arti e Design, si è recentemente tenuta un'installazione che ha catturato l'essenza della creatività femminile. Ispirata dal saggio iconico di Virginia Woolf, A Room of One's Own, l'installazione ha invitato i visitatori a riflettere sul significato di uno spazio tutto per sé, un luogo in cui le idee possono fiorire e le storie possono essere...

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Questo progetto non è solo una celebrazione della creatività, ma rappresenta anche un punto di partenza per una serie di installazioni che esplorano temi contemporanei come l'identità queer e l'ecologia. Ogni opera è un viaggio, un racconto visivo dove il design si intreccia con la narrazione personale, creando un dialogo tra l'oggetto e l'osservatore.

In particolare, l'installazione Voyager di Gabriella Luchetta Dos Santos, costruisce una mitologia sonora e visiva attorno alla luna, esplorando la temporalità queer e le sue ricchezze. Un'opera che invita a immaginare futuri alternativi, sfidando le aspettative normative.

Fragments Alive di Laurène Allard offre una cartografia di gesti, una collezione di territori fragili che raccontano cicli di apparizione e scomparsa, mentre Aucèu di Léa Campos riporta in vita memorie infantili attraverso un'installazione cinematografica immersiva.

Le opere sono il frutto di un programma di Master in Spazio e Comunicazione, dove gli studenti vengono incoraggiati a sviluppare una pratica personale e interattiva, creando linguaggi di design unici. Questo approccio interdisciplinare non solo prepara i laureati per carriere nel design e nei media, ma li invita a riflettere sulle questioni sociali, politiche e ambientali che ci circondano.

Ogni installazione è un invito a rallentare, a vedere il mondo con occhi nuovi e a capire che la creatività, specialmente quella delle donne, è un potente strumento di cambiamento.

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Partecipa a Solar & Storage Italia 2025: L'Evento Imperdibile per il Settore Energetico

Partecipa a Solar & Storage Italia 2025: L'Evento Imperdibile per il Settore Energetico

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Solar & Storage Italia 2025: L'Evento da Non Perdere! Il 8-9 ottobre 2025, Verona ospiterà la fiera Solar & Storage Italia, un evento imperdibile per tutti coloro che lavorano nel settore dell'energia solare e dell'accumulo. Con oltre 3.000 partecipanti, tra cui installatori, sviluppatori e fornitori di energia, questa fiera rappresenta un'opportunità unica per scoprire le ultime innovazioni e so...

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Perché Partecipare?

Solar & Storage Italia offre un ingresso gratuito e l'accesso a oltre 100 espositori che presenteranno tecnologie innovative come moduli fotovoltaici, inverter e sistemi di accumulo. Non perdere l'occasione di incontrare esperti del settore e scoprire nuovi prodotti dal vivo!

Conferenze e Networking

Il programma include keynote ispiratori e oltre 150 relatori esperti che condivideranno case study pratici. Sarà anche un'ottima occasione per fare networking con partner strategici e installatori di tutta Italia, creando relazioni che possono portare a future collaborazioni.

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Il Terrazzo: Un Incontro Tra Storia e Innovazione

Il Terrazzo: Un Incontro Tra Storia e Innovazione

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Il Terrazzo: Un Incontro Tra Storia e InnovazioneIl terrazzo rappresenta un affascinante connubio tra storia e innovazione, un materiale che ha radici profonde nella tradizione architettonica italiana, risalente al Rinascimento. Questa tecnica è evoluta nel corso dei secoli, integrando soluzioni industriali moderne che ne migliorano la precisione e le prestazioni.

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Originario del nord Italia, il terrazzo è un composito cementizio che incorpora frammenti di marmo, granito, quarzo e altre rocce, creando una superficie unica e continua. Ogni granello di materiale racconta una storia geologica, offrendo una vetrina mineralogica che mantiene l'identità di ciascun aggregato.

Grazie all'innovazione tecnologica, oggi esistono sistemi come il PANDOMO Terrazzo Omnia, che consentono un controllo preciso della palette di colori e della granulometria degli aggregati. Questo materiale è altamente resistente all'abrasione e adatto per superfici interne ad alto traffico come atri e centri commerciali, grazie alla sua bassa suscettibilità a crepe e al comportamento di ritiro minimo.

Inoltre, il terrazzo è compatibile con sistemi di riscaldamento a pavimento e offre un'eccellente sostenibilità, essendo privo di solventi e a bassa emissione. Integra anche materiali riciclati, allineando prestazioni tecniche e rispetto per l'ambiente.

Un esempio di applicazione innovativa del terrazzo è l'ingresso di Tacheles a Berlino, dove il materiale è utilizzato per pavimenti e arredi su misura, creando un linguaggio visivo e tattile coerente. Le superfici del terrazzo, riflettendo la luce naturale, generano variazioni sottili nel corso della giornata, conferendo al luogo un'atmosfera unica.

In conclusione, il terrazzo non è solo un materiale da costruzione; è un ponte tra il passato e il futuro, che dimostra come le tradizioni artigianali possano essere reinterpretate con successo per soddisfare le esigenze moderne di estetica e funzionalità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Un Nuovo Faro di Creatività: Il Centro Comunitario HEYDAY

Un Nuovo Faro di Creatività: Il Centro Comunitario HEYDAY

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Nel cuore pulsante di Bangkok, un'idea architettonica si erge come un faro di creatività e collaborazione: il Centro Comunitario HEYDAY. Progettato dallo studio ASWA, questo spazio non è solo un edificio, ma un manifesto di interazione sociale e innovazione. Con una superficie di 1200 m², HEYDAY si colloca strategicamente accanto all'università, un punto di incontro ideale per studenti e professio...

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Immagina un luogo dove il rumore delle conversazioni si mescola con il profumo di cucine diverse. Qui, co-working e ristorazione convivono in un abbraccio armonioso, creando un'atmosfera vibrante. La disposizione degli spazi è pensata per stimolare la creatività, con aree comuni che invitano alla collaborazione e angoli più intimi per la riflessione personale.

La facciata, un gioco di volumi e materiali, riflette l'energia della città, mentre le ampie vetrate permettono alla luce naturale di inondare gli interni, creando un dialogo costante tra spazio esterno e interno. Ogni angolo è concepito per nutrire l'anima e la mente, rendendo HEYDAY non solo un luogo di lavoro, ma un vero e proprio ecosistema creativo.

Con la sua apertura prevista per il 2025, il Centro Comunitario HEYDAY promette di diventare un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove si intrecciano idee e culture, dove ogni visita è un'opportunità di crescita e di scoperta. In un'epoca in cui la connessione è fondamentale, HEYDAY rappresenta un passo avanti verso un futuro in cui architettura e comunità si fondono in un'unica entità pulsante.

Fonte: www.archdaily.com.

Il Rinnovamento Giocoso del Giardino d'Infanzia Gyöngyszem di Archikon

Il Rinnovamento Giocoso del Giardino d'Infanzia Gyöngyszem di Archikon

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Nel cuore di Budapest, un luogo che un tempo era solo un semplice asilo degli anni '60 è rinato, abbracciando la vivacità e la sostenibilità. Archikon, uno studio di architettura locale, ha dato vita a Gyöngyszem Kindergarten, un progetto che trasforma la concezione di un asilo prefabbricato in un ambiente giocoso e vivibile. Con una palette di colori pastello e arredi ispirati ai giochi dei bambi...

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Il rinnovamento ha preso forma lungo un viale alberato, dove si ergono quattro blocchi un tempo trascurati. Aggiungendo un piano e sostituendo un oscuro corridoio con volumi vetrati aperti a momenti di aggregazione, Archikon ha creato un giardino d'infanzia che respira. La facciata, un abbraccio di tinte tenui, è adornata da piastrelle colorate che accolgono i piccoli esploratori in un atrio illuminato da un lucernario.

Ogni corridoio, che si snoda come un filo di seta, connette i blocchi e si apre su cortili incantevoli, dove la luce naturale danza attraverso pareti vetrate. Qui, la presenza di scale modulari e di tunnel per strisciare evoca un senso di avventura, mentre spazi comuni attrezzati con arredi in legno offrono riparo per giacche e zaini.

All'estremità orientale, un pergolato di acciaio bianco con tende in tessuto crea un rifugio accogliente, regalando a ciascuna delle dieci aule l'accesso diretto a spazi all'aperto. La progettazione ha tenuto conto dell'ecosostenibilità e della tecnologia, dando vita a quello che viene definito un 'asilo intelligente', pronto a fornire strumenti moderni per l'educazione.

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Rinnova il Tuo Arredamento Classico: 5 Tocchi per un Design Moderno

Rinnova il Tuo Arredamento Classico: 5 Tocchi per un Design Moderno

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Vivere in una casa arredata con mobili classici può evocare un senso di solidità e tradizione, ma col passare del tempo, l'atmosfera può diventare pesante e opprimente. I legni scuri e i tessuti ricchi, un tempo simboli di prestigio, possono trasformarsi in elementi che rubano luce e freschezza. Ma non c'è bisogno di stravolgere tutto: esistono tocchi mirati che possono riportare nuova vita in que...

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Il primo passo è stato l'illuminazione. Ho sostituito i lampadari pesanti con una lampada leggera in bambù, permettendo alla luce di diffondersi in modo naturale e di alleggerire l'ambiente. È sorprendente come un semplice cambio di fonte luminosa possa cambiare la percezione di una stanza, portando un equilibrio nuovo.

Il secondo intervento ha riguardato i tessili. Sostituendo tende pesanti con tessuti leggeri in lino naturale, ho visto la stanza aprirsi e respirare. Non era necessario cambiare i divani; bastava giocare con i colori e le texture per eliminare quel senso di pesantezza.

Successivamente, ho affrontato le pareti. Ho optato per tonalità moderne come il verde salvia e il bordeaux profondo, piuttosto che il tradizionale bianco. Anche solo una parete di contrasto ha spezzato la monotonia, rendendo i mobili più interessanti e vivaci.

Un altro dettaglio fondamentale sono state le maniglie. Sostituendo i pomelli con versioni moderne in ottone satinato, ho conferito ai miei pezzi classici un tocco di freschezza. È sorprendente come un piccolo cambiamento possa avere un impatto così grande sulla percezione di un mobile.

Infine, ho aggiunto complementi di design che dialogano con il classico: uno specchio dorato e un tavolino in vetro hanno trasformato la prospettiva della stanza, creando un contrasto affascinante che valorizza l'arredamento esistente. Dettagli come stampe moderne e piante in vaso dal design pulito completano il quadro, arricchendo l'identità della casa senza rinnegare il passato.

In conclusione, il risultato non è stato una rivoluzione, ma un'armonizzazione. La casa ha mantenuto il suo calore e la sua presenza, ma ora convive con elementi freschi e moderni che ne esaltano la bellezza.

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Verona: Autunno 2025 tra Arte e Cultura da Non Perdere

Verona: Autunno 2025 tra Arte e Cultura da Non Perdere

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Quando l’autunno avvolge Verona con i suoi colori caldi e le sue atmosfere incantate, la città si trasforma in un palcoscenico vibrante di creatività e innovazione. L’edizione del 2025 di ArtVerona, giunta ormai alla ventesima edizione, segna un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati d’arte. I musei e le istituzioni locali si uniscono in un dialogo sorprendente, dando vita a mostre ch...

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Una delle mostre da non perdere è “CONTEMPORANEO NON-STOP. Il respiro della natura”, ospitata alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. Questa quarta edizione, curata con sensibilità e visione, si concentra sull’elemento terra, evocando l’idea di un principio indefinito che unisce tutte le cose secondo Anassimandro. Gli artisti, tra cui nomi noti come Giorgio Andreotta Calò e Debora Hirsch, utilizzano linguaggi contemporanei, dalla pittura alla scultura, esplorando il rapporto tra natura, memoria e estinzione.

Presso il Palazzo del Capitanio, la mostra TOMORROWS – Folding, Flexing and Expanding invita a riflettere sul corpo come spazio di sperimentazione artistica. Attraverso opere video e installazioni, il percorso espositivo interroga i confini tra il biologico e l’artificiale, proponendo visioni che sfidano le convenzioni classiche di bellezza e identità. Questo progetto, curato da Jessica Bianchera e Domenico Quaranta, celebra la pluralità delle esperienze umane, invitando il pubblico a immaginare futuri inclusivi e fluidi.

La Biblioteca Capitolare si trasforma in un palcoscenico per la mostra “Wounded Words Wounding Words”, che esplora il potere ambivalente del linguaggio. Attraverso opere di artisti contemporanei, il percorso riflette sulla parola come strumento di comunicazione e manipolazione, in un contesto dove storia e memoria si intrecciano. Questo spazio, il più antico in funzione al mondo, diventa il custode di una narrazione che sfida le convenzioni e invita alla riflessione.

Infine, l’Ex Dogana di Fiume ospiterà un’installazione del cileno Enrique Ramírez, che affronta temi di migrazione e memoria. La sua opera, con una performance che coinvolge il pubblico, invita a considerare l’acqua come confine e simbolo di un’identità in movimento. Questo evento non solo arricchisce il panorama artistico autunnale ma stimola anche un dialogo profondo sulle questioni contemporanee.

Non perdere l'opportunità di immergerti nell'arte e nella cultura veronese questo autunno. Ogni mostra offre un’esperienza unica, un’occasione per riflettere, emozionarsi e lasciarsi ispirare dalla potenza dell'arte contemporanea.

Fonte: share.google.

Sofà Integrati: L'Armonia Tra Design e Spazio

Sofà Integrati: L'Armonia Tra Design e Spazio

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Immagina di entrare in una casa dove il sofà non è solo un elemento d'arredo, ma una parte integrante della struttura stessa. In questo viaggio tra spazi inaspettati, esploreremo come i sofà integrati possano fondersi con le pareti, trasformando il living in un'opera d'arte. Dai rifugi montani alle case di cemento, ogni esempio racconta una storia di materiali e design, dove il sofà diventa un'est...

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Prendiamo, ad esempio, un'accogliente baita svedese, dove il legno di pino non solo riveste il soffitto, ma abbraccia anche il sofà, creando una continuità visiva che riscalda l'anima. Oppure pensiamo a un appartamento a Biarritz, dove un sofà costruito su misura si integra perfettamente con una libreria, facendo fluire la vita tra lettura e relax, tutto davanti a una vista mozzafiato.

La bellezza di un sofà integrato risiede nella sua capacità di risolvere problemi di spazio. In ambienti dove un sofà tradizionale non troverebbe posto, una soluzione su misura riempie il vuoto con eleganza. Case come quella in Colombia, con le loro pareti di cemento, sfidano le convenzioni, offrendo un rifugio intimo e moderno, dove ogni dettaglio parla di cura e progettazione.

Questi spazi non sono solo case; sono rifugi di creatività. Ogni sofà racconta una storia, ogni angolo è pensato per essere vissuto. Scopri come l'architettura contemporanea stia ridefinendo il concetto di comfort e funzionalità, trasformando il modo in cui interagiamo con i nostri ambienti domestici.

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Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a Seattle

Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a Seattle

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Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a SeattleNegli ultimi anni, l'architettura sostenibile e le soluzioni abitative economiche hanno guadagnato sempre più attenzione. In questo contesto, la ristrutturazione di una casa degli anni '50 nel quartiere Mt Baker di Seattle da parte di Best Practice Architecture rappresenta un esempio illuminante di come sia possibile combinare este...

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Il progetto, noto come Lil Shingle, ha trasformato questa vecchia abitazione in una casa multigenerazionale, rivestita di eleganti listelli di legno. La ristrutturazione include anche un appartamento autonomo nel seminterrato, rendendolo ideale per famiglie che desiderano vivere insieme senza sacrificare la propria privacy.

Il dibattito che si è generato attorno a questa conversione è stato intenso, con commenti che riflettono l'apprezzamento per soluzioni che riutilizzano strutture esistenti. Un lettore ha sottolineato come "tutto ciò che è vecchio diventa nuovo di nuovo", mentre un altro ha definito il progetto "una soluzione umile e attenta al budget".

Questo approccio non solo valorizza il patrimonio architettonico, ma promuove anche una maggiore sostenibilità, riducendo il bisogno di nuove costruzioni e l'impatto ambientale associato. La ristrutturazione di Lil Shingle è un esempio perfetto di come l'architettura possa rispondere alle sfide moderne senza compromettere lo stile e la funzionalità.

Per rimanere aggiornato sulle ultime tendenze in architettura e design, non dimenticare di iscriverti alla nostra newsletter Dezeen Debate, che ogni settimana offre una selezione delle storie più discusse.

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La Magia del Humanise Wall: Un'Opera di Heatherwick alla Biennale di Seoul

La Magia del Humanise Wall: Un'Opera di Heatherwick alla Biennale di Seoul

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Nel cuore pulsante di Seoul, dove il passato e il futuro si intrecciano in una danza continua, sorge un colosso di acciaio che sfida le convenzioni e invita alla riflessione. È il Humanise Wall, un'opera straordinaria progettata dall'architetto britannico Thomas Heatherwick, che si erge per 90 metri e quattro piani, divenendo il fulcro della Biennale di Architettura e Urbanistica.

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Inaugurato durante la cerimonia di apertura, questo muro contorto è molto più di una semplice struttura: rappresenta un manifesto visivo che racchiude le aspirazioni della campagna Humanise e invita i cittadini a immergersi in un dialogo vibrante sulla città. La sua superficie è adornata con immagini di edifici emblematici, una celebrazione dell'architettura che ci circonda e una chiamata all'azione per coloro che desiderano esplorare il mondo del design contemporaneo.

Heatherwick, alla ricerca di un modo per catturare l'attenzione dei cittadini, ha concepito il Humanise Wall come un grande cartellone, un invito a partecipare a una conversazione che trascende i confini del festival. "In una città così vivace, come puoi far sapere alla gente che c'è un evento dedicato al design? Devi attrarre l'attenzione", ha dichiarato l'architetto in un'intervista.

La parete, costruita con una struttura in acciaio e rivestita con 1.428 piastrelle, è un esempio di come l'architettura possa avvicinare le persone. Ogni lato del muro racconta una storia: quello rivolto verso il parco espone la visione di Heatherwick sull'architettura contemporanea, mentre l'altro, volto verso il traffico, offre spunti su cosa possiamo fare per migliorare il nostro ambiente. È un invito aperto a sognare un futuro migliore, a immaginare un'architettura che parli al cuore delle persone.

Il Humanise Wall non è solo un'opera d'arte; è un palcoscenico che incornicia le esperienze quotidiane, un rifugio dal sole e dalla pioggia, un luogo dove le idee possono germogliare. Si erge come un simbolo di un'epoca in cui l'architettura non è solo funzionale, ma è anche un mezzo per connettere le persone e stimolare la creatività.

Fino al 18 novembre 2025, il Humanise Wall rimarrà al centro della Biennale di Architettura e Urbanistica, un evento che si propone di riunire voci diverse e generare un dibattito significativo. La sfida è chiara: come possiamo, insieme, dare vita a città più umane e accoglienti?

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Come le nuove innovazioni nel design stanno plasmando gli interni in Spagna

Come le nuove innovazioni nel design stanno plasmando gli interni in Spagna

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Come le nuove innovazioni nel design stanno plasmando gli interni in SpagnaIl design è al centro dell'architettura, espresso attraverso nuovi approcci, sperimentazione dei materiali e modi di vivere. Questo è particolarmente evidente in Spagna, dove l'innovazione reinterpreta le tradizioni culturali, creando spazi interni che rispondono alle esigenze contemporanee.

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In Spagna, il design rivela un carattere stratificato, intrecciando strategie materiali dove identità e contemporaneità si fondono. Con un occhio attento al futuro, l'architettura contemporanea abbraccia pratiche come il riutilizzo dei materiali, il design circolare e una maggiore attenzione al benessere, plasmando nuovi modi di vivere.

Spazi interni flessibili e compatti per una vita moderna

La tendenza verso interni più versatili mostra come gli spazi richiedano sempre più flessibilità. Le stanze da letto, i soggiorni e altre aree condivise dimostrano la loro capacità di adattarsi a diverse dinamiche, passando da barriere solide a veli leggeri che organizzano lo spazio senza lasciare un segno permanente.

Soluzioni di illuminazione innovative e incentrate sull'essere umano

Le nuove visioni del benessere hanno dato all'illuminazione un ruolo centrale, poiché può influenzare direttamente l'umore e la salute. Le soluzioni di illuminazione contemporanea offrono un controllo preciso, contribuendo a creare atmosfere che migliorano l'esperienza di chi abita gli spazi.

Design di mobili modulari e consapevoli dell'ambiente

I mobili rivestono un ruolo sempre più importante nel plasmare l'atmosfera interna. Progettati secondo principi di modularità e versatilità, questi elementi rispondono alle esigenze delle persone, creando ambienti accoglienti e bilanciati.

Rivalutazione del legno e esplorazione di materiali innovativi

La rivalutazione dei materiali, in particolare del legno, evidenzia una tradizione di produzione attenta all'artigianato e all'uso responsabile delle risorse. Pratiche sostenibili guidano l'uso di questi materiali, producendo pezzi durevoli e adattabili che arricchiscono gli spazi.

In conclusione, l'innovazione negli interni va oltre la tecnologia. I cambiamenti nel design e nella produzione possono trasformare la vita quotidiana, rendendo gli spazi più confortevoli, flessibili e stimolanti.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Dentro la Casa dell'Amityville: Storia di un Incubo Svelato

Dentro la Casa dell'Amityville: Storia di un Incubo Svelato

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Nel cuore pulsante di Amityville, New York, si erge una dimora che ha segnato la storia americana: la Casa dell'Amityville. Questo elegante esempio di architettura coloniale olandese, costruito nel 1928, è divenuto famoso non solo per il suo aspetto affascinante, ma per una serie di eventi tragici e misteriosi che l'hanno avvolta in un velo di terrore. Qui, le pareti non raccontano solo di vite vi...

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La casa, situata al 112 di Ocean Avenue, ha visto la luce nel 1965 quando la famiglia DeFeo vi si trasferì, ignara del destino che l'attendeva. Nella tragica mattina del 13 novembre 1974, l'armonia di questa famiglia fu spezzata da un atto di violenza inaudita: Ronald DeFeo Jr. assassinò sei membri della sua famiglia mentre dormivano. Un omicidio che non solo ha scosso la comunità, ma ha dato inizio a una sequela di eventi che avrebbero trasformato la residenza in un leggendario luogo di paura.

Acquistata nel dicembre del 1975 da George e Kathy Lutz, la casa divenne teatro di esperienze paranormali che avrebbero alimentato la narrativa di molti film horror. I Lutz, ignari del passato oscuro della dimora, iniziarono a percepire presenze inquietanti fin dai primi giorni del loro arrivo. Cambiamenti di personalità, apparizioni e fenomeni inspiegabili segnarono la loro breve permanenza. La famiglia abbandonò la casa dopo solo 28 giorni, lasciando dietro di sé un mistero avvolto nel buio.

Il racconto di Jay Anson, "L'orrore di Amityville", pubblicato nel 1977, contribuì a diffondere la leggenda, portando alla realizzazione di un film di successo che avrebbe consacrato la storia nella cultura popolare. Il film del 1979, con protagonisti James Brolin e Margot Kidder, incassò oltre 86 milioni di dollari, dando vita a una serie di sequel e spin-off che continuano a stupire e terrorizzare gli spettatori. La casa ha vissuto una metamorfosi nel corso degli anni, cambiando proprietari e subendo ristrutturazioni, ma la sua aura di mistero rimane intatta.

Oggi, la Casa dell'Amityville è un simbolo di un'epoca di paura e fascino. Sebbene il suo passato sia stato messo in discussione, il suo potere di attrazione persiste, alimentando discussioni e speculazioni. La verità sulla Casa dell'Amityville è avvolta in un labirinto di eventi: tra realtà e finzione, tra omicidi e visioni, rimane un enigma che continua a catturare l'immaginazione di chiunque osi avvicinarsi.

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L'Arte della Semplicità: La Nuova Flagship di CHIMI a Stoccolma

L'Arte della Semplicità: La Nuova Flagship di CHIMI a Stoccolma

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Nel cuore di Stoccolma, dove l'architettura incontra l'arte del design, si erge la nuova flagship di CHIMI, un punto di riferimento che celebra la semplicità e la sostenibilità. Progettata dallo studio CAMPUS, questa boutique è stata concepita come un viaggio nel quale ogni elemento racconta una storia di riduzione e chiarezza. L'idea centrale è quella di abbracciare il concetto di sottrazione, un...

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La trasformazione è iniziata con il coraggio di rimuovere gli strati superflui, rivelando l'architettura originale del luogo. In questo processo, ogni nuova aggiunta è stata scelta con attenzione, come un artista che seleziona il colore giusto per la propria opera. Al centro di questo spazio, un bancone parabolico diventa il cuore pulsante della boutique, unendo esposizione e interazione con i clienti in un'unica forma armoniosa.

La scala, rivestita di un elegante stucco borgogna, non è solo un elemento di collegamento tra i piani, ma un punto di ancoraggio visivo che invita a scoprire ogni angolo del negozio. La luce gioca un ruolo fondamentale, con lampade circolari e strisce luminose che definiscono il soffitto, creando un'atmosfera accogliente e morbida. Ogni dettaglio, dalla finitura minerale degli spazi alla scelta dei materiali, è stato pensato per formare un dialogo tra il nuovo e l'esistente, un equilibrio delicato che riflette l'identità di CHIMI.

La flagship di CHIMI a Stoccolma non è solo un negozio, ma un esempio di come l'architettura possa evolversi attraverso la sottrazione e la precisione formale. È un invito a esplorare il mondo del design con occhi nuovi, dove ogni curva parabolica e ogni scelta di colore raccontano una storia di bellezza e responsabilità. La visita a questo spazio è un'esperienza da non perdere, un viaggio che sfida le convenzioni del retail, e ci ricorda che spesso meno è di più.

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Rinnovo Radicale: Il Progetto di Retrofit per il Richard J Daley Center di Chicago

Rinnovo Radicale: Il Progetto di Retrofit per il Richard J Daley Center di Chicago

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Rinnovo Radicale: Il Progetto di Retrofit per il Richard J Daley Center di ChicagoIl Richard J Daley Center di Chicago, completato nel 1965, rappresenta un simbolo dell'architettura modernista della città. Recentemente, il progetto di retrofit proposto dalla designer Zixuan Luo ha conquistato il terzo posto nel Radical Renewal Competition organizzato da Dezeen in collaborazione con Bentley. Intito...

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Luo propone una riorganizzazione degli spazi interni per migliorare le prestazioni termiche e ottimizzare la ventilazione passiva. La sua idea include la rotazione della griglia interna, creando vuoti a forma di cuneo tra la nuova struttura e il telaio in acciaio originale. Questi vuoti fungerebbero da zone di buffer termico, migliorando l'isolamento in inverno e il raffreddamento in estate.

Il progetto non solo aumenta l’efficienza energetica, ma libera anche spazio per nuovi usi, come abitazioni, uffici co-working, una biblioteca e spazi per mostre. I nuovi vuoti potrebbero anche trasformarsi in terrazze, balconi e atri, creando un effetto visivo graduale che rinnova l'aspetto dell'edificio senza alterarne la facciata.

Con l'intervento di Luo, il Daley Center potrebbe diventare un prototipo per l'adattamento degli edifici modernisti protetti, combinando aggiornamenti prestazionali e rinnovamento programmatico per dare nuova vita all'architettura storica. Il concorso ha ricevuto partecipazioni da oltre 27 paesi, mettendo in risalto l'importanza di rinnovare edifici storici per soddisfare le esigenze contemporanee.

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La Croce di San Giorgio: Un Simbolo di Design e Trasformazione degli Spazi Pubblici

La Croce di San Giorgio: Un Simbolo di Design e Trasformazione degli Spazi Pubblici

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Camminando per le strade d'Inghilterra, è impossibile non notare l'esplosione di bandiere con la Croce di San Giorgio. Sospese nei luoghi più inaspettati, queste bandiere raccontano storie di un patriottismo che si fa sempre più visibile. Ma cosa significa tutto questo per il design e per il nostro rapporto con gli spazi pubblici?

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La Croce di San Giorgio, simbolo di un'identità nazionale, ha attraversato epoche di significati diversi. Un tempo relegata a momenti di fervore nazionale, oggi è una presenza costante che suscita interrogativi su cosa significhi essere patriottici in un mondo complesso e spesso conflittuale. La sua crescente visibilità è un segnale di un cambiamento nel clima politico, una trasformazione che non può essere ignorata dagli architetti e dai designer.

È interessante notare come un semplice simbolo possa trasferire potere e identità, diventando oggetto di dibattito e divisione. In un'epoca in cui il patriottismo si intreccia con il populismo e le tensioni sociali, la Croce di San Giorgio emerge come un punto focale per esplorare la nostra relazione con il design e lo spazio pubblico.

Ma cosa possono fare i designer di fronte a questa situazione? Rimuovere le bandiere potrebbe sembrare una scelta divisiva, mentre non fare nulla potrebbe apparire come indifferenza. Esiste una terza via? Un'iniziativa artistica a Manchester ha invitato i cittadini a modificare le bandiere con messaggi di inclusione, dimostrando che il design può essere un mezzo per creare spazi più accoglienti.

La questione non è solo visiva, ma strutturale. Il design non è solo una questione di estetica, ma di come strutturiamo le nostre città e le nostre interazioni sociali. Riconoscere il potere del design significa anche affrontare le problematiche che si celano dietro a simboli apparentemente innocui.

In un mondo dove i segni e i simboli hanno la capacità di polarizzare, è fondamentale chiedersi: come possiamo utilizzare il design per promuovere valori di inclusione e comprensione? La risposta potrebbe trovarsi nella creazione di nuove narrazioni, storie che possano sostituire quelle divisive e offrire alternative significative.

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Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'

Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'

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Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'La mostra di Colin Knight, intitolata 'Hero's Wreck', si svolge presso la Superhouse Gallery di New York e offre un'esplorazione profonda dei legami complessi tra il design del dopoguerra e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso una collezione di mobili concettuali, Knight usa materiali e simboli legati al conflitto per raccontare una st...

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In particolare, la sua Pilot's Seat reading chair trae ispirazione dal prototipo della sedia glider degli Eames, evidenziando come il design possa romanticizzare l'orrore della guerra. Le opere esposte sono funzionali, una scelta deliberata di Knight per superare i confini del tradizionale spazio espositivo.

Un elemento chiave della mostra è rappresentato da pannelli di pelle che tracciano il racconto concettuale. Knight sottolinea come il design rifletta sempre il contesto sociale e storico, mettendo in evidenza il modo in cui la produzione di mobili è stata influenzata dalle capacità di produzione acquisite durante la guerra.

La mostra non si limita a esplorare l'estetica, ma invita a riflettere su come il design possa narrare storie di umanità e conflitto. Con pezzi come una lampada a sospensione a forma di ala e una sedia che ricorda un salvagente, Knight ci porta a considerare il romanticismo della guerra e le sue implicazioni.

Colin Knight afferma: "Il design e la guerra sono interconnessi in modi che spesso non consideriamo. Le storie che raccontiamo attraverso i nostri oggetti possono influenzare la nostra percezione della storia". 'Hero's Wreck' è un invito a riflettere sul passato e su come le cicatrici della guerra continuino a plasmarci.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Scopri il Taichung Green Museumbrary: l'innovativa opera di SANAA in Taiwan

Scopri il Taichung Green Museumbrary: l'innovativa opera di SANAA in Taiwan

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Il Taichung Green Museumbrary: Un Nuovo Faro Culturale in Taiwan Il Taichung Green Museumbrary, completato dallo studio giapponese SANAA, rappresenta il più grande progetto culturale mai realizzato dallo studio. Situato nel parco centrale di Taichung, questo imponente edificio di 58.016 metri quadrati aprirà le sue porte al pubblico a dicembre e ospiterà un museo d'arte e una biblioteca cittadina...

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In collaborazione con la società taiwanese Ricky Liu and Associates, SANAA ha progettato il museumbrary per immergere i visitatori nel panorama naturale circostante. L'edificio si distingue per la sua trasparenza, grazie a pareti in vetro e metallo avvolte in una maglia di alluminio, creando un'atmosfera di apertura e accessibilità.

"Abbiamo sempre desiderato creare un edificio aperto, dove molte persone possano partecipare facilmente," ha dichiarato lo studio. Questo approccio si riflette nella fusione di arte e letteratura; il museo offre un apprendimento visivo attraverso l'arte, mentre la biblioteca promuove l'educazione tramite la letteratura. La combinazione di queste due entità ha dato vita a uno spazio di apprendimento multifunzionale, uno degli aspetti principali di questo progetto.

I volumi squadrati del Taichung Green Museumbrary sono elevati su colonne, creando percorsi accessibili da ogni direzione, e includono un tetto panoramico che offre una vista spettacolare sul parco e sullo skyline cittadino. Una volta aperta, la Biblioteca Pubblica di Taichung prevede di ospitare oltre un milione di libri, mentre il Museo d'Arte di Taichung si concentrerà sul supporto agli artisti locali e sul collegamento di Taiwan con la scena artistica internazionale.

Oltre al completamento del Taichung Green Museumbrary, SANAA ha recentemente guadagnato notorietà per aver ricevuto la prestigiosa Royal Gold Medal dall'Istituto Reale degli Architetti Britannici, consolidando la sua reputazione nel panorama architettonico globale. Questo straordinario progetto non è solo un edificio, ma un nuovo punto di riferimento culturale per la città di Taichung e per il mondo.

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L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi

L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi

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L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi Nel cuore pulsante di un mondo in continua evoluzione, lo studio dell'architetto Cesare Rossi si erge come un faro di creatività e sostenibilità. Qui, ogni progetto è un racconto, un intreccio di desideri e necessità, che prende forma nell'armonia tra architettura e natura. L'incontro con il mondo di Rossi è un'esperienza che va oltre...

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La visione di Rossi è chiara: creare spazi che non solo abitano, ma vivono in simbiosi con l'ambiente. Con un percorso formativo che lo ha reso esperto in bioedilizia e nella scelta di soluzioni efficaci per il risparmio energetico, l'architetto ha saputo coniugare l'innovazione con la tradizione, realizzando edifici che raccontano storie di bellezza e funzionalità.

Ogni progetto che esce dallo studio di Rossi è un'opera pensata per rispondere alle sfide contemporanee, dove l'attenzione all'ambiente e al comfort abitativo si fondono per dare vita a soluzioni abitative originali. È così che l'architettura diventa un arte al servizio delle persone, un rifugio che abbraccia la luce naturale e invita a una riflessione più profonda sul nostro ruolo nel mondo.

La biografia di Cesare Rossi è una testimonianza di passione e impegno. Nato nel 1972, anno in cui si celebra la prima giornata mondiale dell'Ambiente, la sua carriera in architettura è un continuo dialogo con la natura. Dalla laurea al Politecnico di Milano alle collaborazioni con importanti studi, fino all'apertura del suo studio nel 2008, Rossi ha sempre cercato di superare i confini dell'architettura tradizionale.

La filosofia del suo studio si basa sull'integrazione armoniosa tra l'architettura e l'ambiente circostante, con un approccio che incoraggia l'uso innovativo dei materiali e la funzionalità degli spazi. Ogni edificio progettato da Rossi è una manifestazione della sua convinzione che l'architettura possa essere un potente strumento per ridurre l'impatto ambientale e migliorare la qualità della vita.

In conclusione, entrare nel mondo dell'architetto Cesare Rossi significa intraprendere un viaggio di scoperta e ispirazione, dove l'architettura diventa un linguaggio che parla di sostenibilità, bellezza e innovazione. Ogni progetto è un'opportunità per sognare e realizzare spazi che non solo soddisfano le esigenze abitative, ma che si inseriscono nel tessuto della natura, rispettandola e valorizzandola.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.architettocesarerossi.it.

Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall Centenario

Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall Centenario

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Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall CentenarioIl St. Louis Symphony Orchestra sta per festeggiare un importante traguardo: il centenario del Powell Hall, una storica sala da concerto costruita nel 1925. Grazie al lavoro dell'architetto Snøhetta, la ristrutturazione porta una nuova vita a questo simbolo della città, armonizzando il patrimonio architettonico con un des...

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Situato lungo il Grand Boulevard di St. Louis, il progetto prevede un'espansione di 64.000 piedi quadrati che migliora l'accessibilità e introduce spazi pubblici, aree educative e zone per il dietro le quinte. Questi miglioramenti sono fondamentali per supportare l'ampia gamma di programmi e eventi comunitari della Sinfonica.

L'Aggiunta Arcuata di Snøhetta

La nuova entrata, caratterizzata da volte arcuate e superfici inclinate, offre una vista aperta sull'attività che si svolge all'interno del teatro. L'atrio a tripla altezza è progettato per favorire l'interazione tra i visitatori, creando spazi di raccolta che collegano visivamente i diversi livelli del teatro.

All'esterno, Snøhetta ha creato una nuova piazza pubblica che si affaccia sul Grand Boulevard e sulla Samuel Shepard Drive, ampliando la vitalità della Sinfonia nella città. Questo spazio soleggiato è stato progettato per essere flessibile, integrando zone di carico e aree verdi che ammorbidiscono l'ambiente urbano.

Un Collegamento Fluido tra Antico e Nuovo

I percorsi di circolazione sono stati progettati per permettere un facile movimento tra gli spazi interni ed esterni, garantendo accessibilità e funzionalità. Inoltre, l'espansione include moderne sale di prova e studi di registrazione, fornendo ai musicisti e al personale strutture all'avanguardia per la pratica e la collaborazione.

Concludendo, il progetto di Snøhetta non solo preserva l'eredità architettonica del St. Louis Symphony Hall, ma la rinnova, conferendole un'appeal contemporaneo e migliorando la sua funzionalità per le generazioni future.

Immagini © Sam Fentress

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spazi

Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spazi

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Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spaziSituata a Da Nang, in Vietnam, Terracotta Breath è una casa che si presenta con discrezione, accogliendo i visitatori con un giardino d'ingresso e una facciata in laterizio lavorato a spessore. Questo progetto, realizzato da Live Out Studio, è un esempio perfetto di come l’architettura possa fondere tradizione e modernità, creando ...

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La struttura ospita due nuclei familiari: i genitori affacciati sulla strada e la figlia in fondo al lotto, separati da un cortile che diventa il cuore pulsante della casa. Utilizzando materiali locali e un budget misurato, il progetto si basa su principi di feng shui e strategie passive per il clima tropicale, generando un involucro termicamente sensibile e poroso.

Il design della casa è concepito come una successione di soglie, piuttosto che un semplice oggetto architettonico. Al piano terra, gli spazi di soggiorno, pranzo e cucina fluiscono verso il giardino, creando una continuità tra interno ed esterno. Le finestre a bilico e le schermature di bambù permettono alla luce di filtrare, arricchendo l'atmosfera degli ambienti. Una scala scolpita conduce a un ambiente di preghiera al primo piano, un luogo di riunione per la comunità locale.

La casa della figlia, invece, si distingue per la sua compattezza e libertà. Al piano terra, un ampio living-cucina si apre verso il cortile, mentre al piano superiore, camere ventilate da feritoie offrono la giusta privacy. Le aperture sono progettate con attenzione per garantire un equilibrio tra luminosità e intimità.

La coerenza materica, con l'uso di laterizio, bambù e legno, crea un'atmosfera calda e accogliente. Le superfici tattili e i colori terrosi non solo abbelliscono gli spazi, ma contribuiscono anche a un microclima in grado di ridurre l'affidamento a sistemi di climatizzazione costosi. In cucina e nei bagni, piastrelle in terracotta e pavimenti beige accentuano l'idea di comfort e funzionalità.

In conclusione, Terracotta Breath dimostra come un’architettura ben progettata possa essere un ecosistema, capace di rispondere alle esigenze di chi la abita, senza rinunciare alla bellezza e all’armonia con l’ambiente circostante.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.elledecor.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.elledecor.com.

Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025

Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025

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Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025 La Biennale di Architettura di Venezia del 2025 vedrà il Padiglione Spagnolo presentare un'esposizione intitolata "Internatilities: Architectures for Territorial Equilibrium". Curata dagli architetti galiziani Roi Salgueiro Barrio e Manuel Bouzas Barcala, questa mostra si propon...

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Il tema centrale dell'esposizione è l'equilibrio territoriale, un concetto che si fa sempre più cruciale nel contesto attuale di cambiamenti climatici e urbanizzazione. Gli architetti intendono dimostrare come le architetture possano contribuire a un futuro più sostenibile, mantenendo un forte legame con il territorio e le comunità locali.

Il Padiglione si svilupperà attorno a un'installazione immersiva, progettata per stimolare una riflessione profonda sulle sfide architettoniche e ambientali che la Spagna e il mondo stanno affrontando. Con l'obiettivo di promuovere un dialogo attivo, l'esposizione inviterà i visitatori a considerare il ruolo dell'architettura nella creazione di un equilibrio territoriale.

Non perdere l'occasione di visitare il Padiglione Spagnolo e scoprire come le architetture possano diventare agenti di cambiamento per un futuro migliore. L'evento si svolgerà dal 20 maggio al 26 novembre 2025, e rappresenta un’importante occasione per riflettere sulle interconnessioni tra architettura, territorio e sostenibilità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

La Magia Architettonica della Casa di Diane Keaton: Un Eredità di Frank Lloyd Wright

La Magia Architettonica della Casa di Diane Keaton: Un Eredità di Frank Lloyd Wright

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In un angolo silenzioso di Hollywood, dove il tempo sembra danzare con la luce, si erge un capolavoro architettonico che porta il nome di Alfred Newman House. Questa dimora, costruita nel 1948 da Lloyd Wright, figlio del celebre Frank Lloyd Wright, non è solo un'abitazione; è un racconto di passione, arte e ristrutturazione, tutto incapsulato nel cuore di Diane Keaton.

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Acquistata nel 2007 dall'attrice premio Oscar, la casa è stata oggetto di un attento restauro sotto la guida della stessa Keaton, un’amante dell'architettura storica. Ogni angolo di questa residenza moderna di metà secolo racconta la storia di un artista che ha saputo vedere oltre le mere pareti, trasformando la suite principale in un loft che si affaccia sulla natura circostante. I dettagli in legno e gli arredi su misura, che il giovane Wright ha saputo ereditare dal padre, sono stati riportati a nuova vita, riflettendo l’amore dell'attrice per l'estetica e la funzionalità.

Ma cosa rende la Alfred Newman House così speciale? Oltre ai suoi 400 metri quadrati di eleganza, essa si distingue per il suo tetto a falde ripide e la sua struttura in mattoni e cemento, una fusione di tradizione e innovazione. Con una cucina all'aperto, una piscina scintillante e uno studio musicale indipendente, questo gioiello architettonico è un’ode alla creatività e al design.

La storia di Diane Keaton e della sua casa non si ferma qui. Negli anni '90, l'attrice ha intrapreso un viaggio simile, restaurando la Samuel Novarro Residence, un'altra creazione di Wright. Ogni progetto è un tassello che compone il mosaico della sua passione per l’architettura e il design, un amore che ha saputo trasmettere anche nelle sue scelte di vita.

Oggi, la Alfred Newman House continua a vivere, un simbolo di un’epoca e di un’arte che non smette mai di ispirare. Mentre il mercato immobiliare si muove e cambia, la bellezza e l'eredità di Wright rimangono intatte, pronte a raccontare storie a chi avrà il privilegio di abitarle.

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Tracce di Luce: Un Viaggio nel Golf Indoor di Taichung

Tracce di Luce: Un Viaggio nel Golf Indoor di Taichung

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Nel cuore pulsante di Taichung, dove l'urbanizzazione si intreccia con la ricerca di spazi di svago e relax, sorge il Traces of Light Indoor Golf Course. Progettato dallo studio Degree Design, questo spazio non è solo un campo da golf, ma un'esperienza immersiva in cui la luce diventa protagonista, tracciando percorsi invisibili che guidano il visitatore attraverso un viaggio sensoriale unico.

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Appena varcata la soglia, si viene accolti da un abbraccio di illuminazione che danza tra le pareti, creando un'atmosfera di calore e accoglienza. Qui, la luce non è mera illuminazione; è un linguaggio che comunica, un arco disegnato nell'aria che invita a fermarsi, a osservare e a riflettere. Ogni angolo è pensato con cura, ogni raggio di sole filtrato attraverso le aperture è un richiamo a scoprire l’ordine e il ritmo di questo spazio.

Con una superficie di 161 m², il campo da golf indoor si trasforma in un palcoscenico dove il design incontra la funzionalità. Gli architetti, guidati da Tseng Chih-Hao, hanno saputo catturare l'essenza del gioco, rendendolo accessibile a tutti, dai professionisti ai neofiti. La disposizione degli spazi è studiata per favorire un flusso naturale, dove il golf non è solo un'attività, ma un momento di condivisione e divertimento.

La scelta dei materiali e delle finiture riflette un impegno verso la sostenibilità, con soluzioni innovative che riducono l'impatto ambientale e promuovono un uso responsabile delle risorse. Ogni elemento del design è una dichiarazione di intenti, un passo verso un'architettura consapevole e rispettosa dell'ambiente.

Ma Traces of Light è più di un semplice progetto architettonico; è un'opera d'arte che invita a vivere il golf in una nuova dimensione, dove ogni colpo è accompagnato da un gioco di luci e ombre che arricchisce l'esperienza. È un luogo dove il tempo sembra fermarsi, permettendo di immergersi completamente nel momento presente.

In questo angolo di Taiwan, il golf indoor si trasforma in una celebrazione della luce e della creatività, un esempio lampante di come l'architettura possa ispirare e trasformare la nostra percezione dello spazio.

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Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

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Nel cuore pulsante di Seoul, precisamente nel vivace distretto di Sinchon, si erge una nuova creazione architettonica che racconta storie di passati e futuri. Il progetto Cracker, firmato dallo studio NOMAL, non è solo una ristrutturazione di un edificio degli anni '60, ma un vero e proprio atto di rigenerazione culturale e urbana.

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Originariamente costruito nel 1966, il Cracker ha vissuto le trasformazioni accelerate di una metropoli in crescita, passando da una struttura a due piani a un complesso che ha faticato a mantenere la sua stabilità. L'intervento di NOMAL ha avuto l'obiettivo di ripristinare l'integrità strutturale, riorganizzando gli spazi e stabilizzando le fondamenta, restituendo così al quartiere un nuovo punto di riferimento.

Il risultato è un design che non solo rispetta le normative moderne, ma che gioca con la luce e l'ombra grazie a una facciata in mattoni forati. Questo elemento architettonico non è solo decorativo: offre privacy, permette l'ingresso di luce naturale e riduce l'impatto visivo sugli edifici circostanti. La trama pixelata della facciata evoca i visualizzatori di musica digitale, un omaggio alla storicità culturale di Sinchon, un tempo fulcro della musica dal vivo e della creatività giovanile.

Questa nuova veste non è solo una questione di estetica, ma un tentativo di riannodare i legami con un passato che rischiava di scomparire sotto il peso della gentrificazione. Cracker, con il suo equilibrio tra funzionalità e simbolismo, si propone come un faro che illumina il percorso verso una rinascita culturale. Di giorno, la facciata assorbe la luce, mentre di notte emette un delicato bagliore, trasformando l'edificio in un elemento vivente del tessuto urbano.

In questo dialogo tra memoria e modernità, NOMAL non ha solo progettato un nuovo edificio, ma ha contribuito a dare forma a una nuova identità per Sinchon, un luogo dove la storia e l'innovazione possono coesistere. Perché, si sa, un singolo edificio può non cambiare un intero quartiere, ma può sicuramente avviare un processo di rinnovamento, un passo alla volta.

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La Magia di The Rock: L'Incontro tra Artigianato e Precisione di Dornbracht

La Magia di The Rock: L'Incontro tra Artigianato e Precisione di Dornbracht

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In un mondo dove la tecnologia avanza a passi da gigante, dove l'automazione e l'AI sembrano dominare le nostre vite, emerge un'opera che celebra l'essenza dell'artigianato: The Rock di Dornbracht. Con questa prima edizione dell'Atelier, il celebre produttore di rubinetteria tedesco unisce la precisione industriale alla calda intimità del tocco umano.

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La bellezza di The Rock risiede nella sua semplicità audace. I manici, ispirati alla forza primordiale della pietra, si stagliano con linee chiare, mentre la serie iconica MEM si reinventa attraverso un design organico e avvolgente. Ogni pezzo, realizzato in metallo massiccio e rifinito artigianalmente, diventa un oggetto espressivo, un connubio di arte e funzionalità che trasforma il bagno e la cucina in spazi di pura sensualità.

È in questo dialogo tra logica meccanica e intuizione materiale che Dornbracht riesce a restituire un senso di individualità ai nostri ambienti quotidiani. Ogni rubinetto di The Rock non è solo un accessorio, ma una creazione unica, dove la perfezione dell'industria incontra l'anima dell'artigianato.

Riscopri la gioia di utilizzare un oggetto che non è solo funzionale, ma che racconta una storia, la tua storia. The Rock è una celebrazione della bellezza, un invito a esplorare il tuo spazio in modo nuovo.

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Architettura e Intelligenza Artificiale: Un Nuovo Inizio per il Design

Architettura e Intelligenza Artificiale: Un Nuovo Inizio per il Design

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In un mondo dove le sfide si accavallano come nuvole tempestose, l'architettura si presenta come un faro di stabilità. Ogni edificio racconta una storia, un frammento della nostra esistenza, destinato a resistere al tempo. Ma quale è il prezzo di questa eternità? Gli architetti, custodi di questa arte, si trovano spesso a fronteggiare un sistema che richiede loro di essere al contempo rapidi, econ...

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La verità è che il design non è un gioco da ragazzi. Non è un semplice atto di creatività, ma una battaglia quotidiana contro la superficialità di chi crede che chiunque possa costruire un sogno. Ogni progetto richiede tempo, sudore e, sopra ogni cosa, un rispetto profondo per le persone che vivranno e lavoreranno in quegli spazi. Tuttavia, la pressione di budget ristretti e scadenze serrate può portare a compromessi dolorosi, dove la salute dell'architetto e l'integrità del progetto possono essere messe in discussione.

Ma ecco che l'intelligenza artificiale entra in scena, come un alleato silenzioso e potente. Attraverso algoritmi intelligenti e strumenti di progettazione avanzati, l'AI offre nuove opportunità per ottimizzare il processo creativo. Può ridurre i tempi di realizzazione, migliorare la precisione e, in ultima analisi, elevare la qualità del design. Non si tratta solo di lavorare più velocemente, ma di lavorare meglio, di riscoprire il valore intrinseco del nostro lavoro e di restituire all'architettura il suo giusto prestigio.

In questo momento cruciale per il nostro settore, è fondamentale abbracciare l'innovazione senza dimenticare la nostra missione: creare spazi che migliorano la vita delle persone. È così che possiamo rompere il ciclo di sacrifici e ristabilire il legame tra design e società, riscoprendo il vero valore di ciò che costruiamo.

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Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi Urbani

Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi Urbani

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Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi UrbaniNegli ultimi anni, le città hanno visto un'evoluzione significativa nella pianificazione e gestione degli spazi urbani. Mentre le normative si fanno più rigorose, il rischio è che i centri urbani perdano il loro carattere unico e accogliente, diventando eccessivamente ordinati e sterilizzati. Per contrastare questa tendenza, nascono iniziati...

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Una delle manifestazioni più significative è il festival Concéntrico, che si tiene a Logroño, in Spagna. Questo evento internazionale, giunto alla sua decima edizione, si propone come un laboratorio di innovazione urbana. Attraverso installazioni artistiche e architettoniche, Concéntrico stimola il dialogo tra la realtà urbana attuale e le potenzialità future delle città.

La pubblicazione del libro Concéntrico: Urban Innovation Laboratory segna un traguardo importante, offrendo una panoramica di un decennio di design urbano e trasformazione collettiva. Questa opera è accompagnata da un tour internazionale che mira a condividere le esperienze e le intuizioni raccolte nel corso degli anni.

In un mondo dove la progettazione urbana si fa sempre più complessa, eventi come Concéntrico rappresentano un faro di speranza e creatività, invitando le comunità a partecipare attivamente alla ridefinizione dei propri spazi.

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Un Gioiello Architettonico: La Torre Vilo di Buenos Aires

Un Gioiello Architettonico: La Torre Vilo di Buenos Aires

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Nel cuore pulsante di Buenos Aires, un edificio si erge come un faro di modernità: la Torre Vilo, creazione del noto studio Rafael Viñoly Architects. Con la sua facciata in vetro, la torre invita a riflettere non solo sulla sua estetica, ma anche sul significato profondo di trasparenza e razionalità che la guida. In un mondo dove l'architettura spesso sembra correre verso l'ovvio, questo capolavor...

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Le opinioni si intrecciano come le linee architettoniche di questo grattacielo. "Visivamente, è piuttosto straordinario", dichiara un lettore, mentre un altro non esita a definirlo "un vero gioiello di edificio!”. Eppure, la bellezza è soggettiva e non mancano le voci critiche. Un commentatore avverte: "È difficile immaginare che qualcuno che vive a Buenos Aires possa proporre un ufficio che sembra una serra." E, in effetti, la questione della funzionalità in un clima caldo è un tema che merita attenzione.

Ma non è solo la Torre Vilo a suscitare discussioni appassionate. In un angolo della Repubblica Ceca, un altro progetto – una torre panoramica realizzata con due container – solleva un dibattito simile. "È un'idea economica e rimovibile", sostiene un sostenitore, mentre i detrattori vedono in essa un'aggiunta superflua a un paesaggio già incantevole. Questa tensione tra progresso e preservazione è il fulcro del dibattito contemporaneo sull'architettura.

In questo panorama di opinioni contrastanti, emerge la bellezza della discussione architettonica: ognuno porta il proprio punto di vista, le proprie esperienze e il proprio background culturale. Ogni commento, ogni parola scritta, contribuisce a costruire un dialogo che va oltre l'edificio stesso. E tu, cosa ne pensi? Qual è la tua visione dell'architettura moderna?

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Un Ufficio Sospeso: L'Arte di Reinventare il Columbia Building di St. Louis

Un Ufficio Sospeso: L'Arte di Reinventare il Columbia Building di St. Louis

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Nel cuore pulsante di St. Louis, dove la storia incontra l'innovazione, si erge il Columbia Building, un simbolo di un'epoca passata che ora si prepara a scrivere un nuovo capitolo. Il progetto Fluxwork, firmato dallo studio Yione e guidato dall'architetto Yi Wang, propone un audace ampliamento dell'edificio storico, creando un ufficio sospeso che affascina e sorprende.

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Immaginate una struttura leggera, sospesa sopra le vestigia di questo monumento del 1892, sostenuta da tre colonne eleganti e un'ascensore che pare sfidare la gravità. Questo nuovo volume cantileverato non è solo un'aggiunta architettonica; è un dialogo visivo tra il solido passato e la trasparente modernità. La base storica, ora trasformata in un hub pubblico che accoglie un lobby, un’auditorium e un giardino pensile, si sposa perfettamente con un ambiente di lavoro flessibile e orientato ai dati.

Il Columbia Building, progettato da Isaac Taylor, era un tempo un faro di ottimismo nel panorama urbano di St. Louis. Troncato nel 1976, ha perso gran parte della sua grandezza, ma ora Fluxwork si propone di riconnettere la comunità con la sua eredità architettonica. Le sue quattro piani inferiori sono dedicati a spazi di lavoro individuali, mentre i tre superiori offrono layout aperti che stimolano la collaborazione. Le aree mezzanine, adiacenti a scale a forbice, fungono da punti di incontro informali.

Materiali e strategie architettoniche delineano un contrasto audace. Un sistema ibrido di acciaio e calcestruzzo sostiene i piani sospesi, mentre i pannelli metallici forati che rivestono l'esterno filtrano la luce del giorno, conferendo un senso di leggerezza. Gli interni, un equilibrio tra struttura a vista e elementi caldi come soffitti in legno, si adattano a esigenze diverse, creando ambienti che possono passare da aperti a intimi con facilità.

Ma non è solo un progetto estetico; Fluxwork adotta un modello di ufficio reattivo alle prestazioni, utilizzando simulazioni comportamentali per ottimizzare le interazioni lavorative. Questo approccio innovativo non solo onora la memoria architettonica di St. Louis, ma propone anche un prototipo per spazi di lavoro adattabili, in continua evoluzione. La giustapposizione tra storia preservata e design sperimentale offre una nuova visione, dove il ricordo culturale si intreccia con il contesto urbano e le condizioni lavorative in cambiamento.

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La Magia del Mercatino: Un'Esposizione Unica nel Cuore di Londra

La Magia del Mercatino: Un'Esposizione Unica nel Cuore di Londra

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Nel cuore pulsante di Londra, un evento straordinario ha preso forma, fondendo il design contemporaneo con il fascino dei mercatini dell'usato. La galleria Slancha ha dato vita a un'esposizione che celebra il lavoro di 16 designer emergenti, trasformando l'ordinario in straordinario attraverso l'arte del riuso e del riciclo.

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Il titolo di questa mostra, 'Car Boot Sale', evoca ricordi e emozioni, ricordando a tutti noi le giornate trascorse a frugare tra oggetti dimenticati e tesori nascosti. Come un mercatino, l'esposizione si è disposta attorno a un'iconica Fiat 126, faticosamente inserita nel locale dopo aver rimosso la porta e il telaio, un gesto simbolico che rappresenta l'ardore e la creatività dei giovani designer.

La mostra, tenutasi alla galleria Formd di Shoreditch, ha presentato opere realizzate con materiali di recupero, oggetti trovati e affari strappati ai mercati delle pulci. Ogni pezzo racconta una storia, riflettendo l'anima e l'impegno di chi lo ha creato. La scelta di un tema così inclusivo è una vera e propria dichiarazione d'intenti: dare voce a coloro che, troppo spesso, rimangono nell'ombra.

Tra i designer, abbiamo la fortuna di incontrare talenti come Oliver Spendley, che ha scolpito posacenere da pietre raccolte nelle Highlands, o Thomas Wheller, la cui creatività si manifesta in un vassoio intuitivamente intagliato da legno di pino recuperato. Ogni opera è un invito a riscoprire il valore degli oggetti, a riconnettersi con il passato e a sognare un futuro più sostenibile.

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La magia dei prefabbricati: case sofisticate che raccontano storie di luce e natura

La magia dei prefabbricati: case sofisticate che raccontano storie di luce e natura

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Nel cuore del Queensland, dove il cielo si fonde con la terra in un abbraccio di colori, tre case prefabbricate nascono come un canto di sirene, pronte a raccontare storie di legami e armonie. Un progetto che trae ispirazione da legami familiari, dove le tre sorelle si ritrovano in un abbraccio architettonico che sfida le convenzioni. Blok Modular, in collaborazione con lo studio Vokes and Peters,...

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Le opinioni si dividono, come le onde su una spiaggia: alcuni elogia la connessione con la luce e l'esterno, un risultato sorprendentemente sofisticato, mentre altri lamentano una mancanza di rispetto per il contesto. In questo dibattito, emerge la domanda cruciale: cosa significa davvero costruire in armonia con l'ambiente?

Altre storie di questa settimana ci portano a riflettere su temi affascinanti: una torre di chiesa medievale sospesa sopra un cantiere di grattacieli a Londra, un dispositivo per tatuaggi alimentato dall'IA che promette di rendere il processo meno doloroso, e una minuscola chiesa dodici lati a Copenaghen. Ogni racconto è un frammento di un mosaico più grande, un invito a esplorare le meraviglie del design.

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Un Padiglione Solare per Rinfrescare Los Angeles: Il Futuro Sostenibile del Design

Un Padiglione Solare per Rinfrescare Los Angeles: Il Futuro Sostenibile del Design

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In un angolo vibrante di Los Angeles, dove l'arte incontra l'innovazione, il Departamento del Distrito ha dato vita a un padiglione straordinario, un luogo dove il sole stesso diventa parte dell'esperienza. Questo rifugio, situato nel cortile del museo Craft Contemporary, non è solo un'installazione di design, ma un manifesto di sostenibilità e creatività.

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Immagina due volumi distinti, elegantemente posizionati ai lati di uno spazio aperto, creati con materiali che raccontano storie di adattabilità e ingegno. Le coperture, realizzate con pannelli fotovoltaici orientati a sud, si intrecciano con policarbonato ondulato e rete metallica, creando un gioco di luci e ombre che affascina i visitatori.

Ma non è solo un meraviglioso spettacolo visivo. Questo padiglione è un cuore pulsante di energia rinnovabile, alimentando ventilatori sospesi e luci, un'oasi di freschezza in una città calda e soleggiata. "I pannelli forniscono ombra. I ventilatori generano una leggera brezza. L'energia è gratuita", afferma il team di progettazione, sottolineando la bellezza di un'architettura che risponde alle esigenze quotidiane di chi lo frequenta.

Il padiglione rappresenta una fusione di sistemi industriali adattabili e pensiero di rete, un approccio che invita alla riflessione su come possiamo vivere in armonia con il nostro ambiente. In un mondo dove il cambiamento climatico è una preoccupazione crescente, strutture come questa offrono speranza e ispirazione.

Che tu sia un amante dell'arte, un appassionato di architettura, o semplicemente un visitatore in cerca di un luogo fresco dove sostare, il padiglione del Departamento del Distrito è un invito a riflettere sul futuro del design urbano, dove ogni componente è pensato per arricchire l'esperienza e la vita quotidiana.

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Monasteri in Trasformazione: 8 Progetti che Ridefiniscono Architettura e Devozione

Monasteri in Trasformazione: 8 Progetti che Ridefiniscono Architettura e Devozione

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Monasteri in Trasformazione: 8 Progetti che Ridefiniscono Architettura e DevozioneIl monachesimo è emerso da un profondo impulso a ritirarsi—una ricerca radicale della spiritualità e della trascendenza. La parola stessa deriva dal greco μόνος (mónos), che significa "solo", riflettendo l'ideale dell'eremita santo che si ritira dal mondo per dedicare la vita interamente al divino. Già alla fine del ...

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Tuttavia, secoli dopo, questo lascito affronta un destino incerto. Con il declino delle vocazioni religiose a partire dagli anni '60, innumerevoli conventi e monasteri sono stati venduti, distrutti o riproposti come hotel, centri culturali o residenze. Anche quelli che mantengono la loro funzione originale spesso mancano di aggiornamenti strutturali per soddisfare le esigenze contemporanee.

In questo contesto, l'architettura assume un ruolo cruciale: come possono questi spazi essere ristrutturati e riutilizzati senza diventare meri set, privi della spiritualità e della memoria che li caratterizzava? Esploriamo otto progetti innovativi che cercano di rispondere a questa domanda, unendo passato e presente in un dialogo continuo.

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Benito: Un Sogno Minimalista e Vaulted nel Cuore di Madrid

Benito: Un Sogno Minimalista e Vaulted nel Cuore di Madrid

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Nel vibrante tessuto urbano di Madrid, dove le storie si intrecciano come i filamenti di un arazzo, si erge la ristrutturazione di Benito, un progetto che trasforma un vecchio negozio di pellicce in una residenza compatta, elegante e funzionale. Qui, lo studio BURR riesce a evocare un senso di spazio e luminosità, giocando con i limiti di un piano a livelli sfalsati che diventa il cuore pulsante d...

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La disposizione architettonica si snoda in due bande sottili: una zona a piano terra, con un’altezza di soffitto generosa di quattro metri, e un mezzanino sollevato di 180 centimetri, concepito per consentire il passaggio delle auto verso un garage sotterraneo. Questo gioco di altezze crea un volume a forma di L, dove il collegamento tra i livelli diventa un’esperienza sensoriale centrale, un viaggio che invita a scoprire ogni angolo.

La scala, pensata con cura da BURR, non è solo un semplice collegamento, ma un’opera di design che cela sotto i suoi gradini porte a scomparsa per elettrodomestici, ripostigli e persino un WC compatto. Questa integrazione precisa, che ricorda gli interni dei mezzi di trasporto, permette di massimizzare lo spazio utile, allontanando il caos visivo e regalando un senso di ordine.

Il movimento attraverso l’abitazione segue un loop a forma di U: si entra dalla zona inferiore e, salendo, si raggiunge il piano superiore che riporta alla facciata principale. Questa sequenza introduce un gradiente di utilizzo pubblico e privato, separando la zona condivisa da quella più intima, in un equilibrio perfetto di convivialità e riservatezza.

Entrambi i livelli di Benito si aprono verso l’esterno, creando un legame continuo con l’aria e la luce. Al piano terra, un patio comune accoglie la freschezza del giorno, mentre il mezzanino si affaccia su una terrazza privata, un angolo di serenità. Con facciate su entrambi i lati, la ventilazione incrociata si stabilisce naturalmente, sostenuta da un layout aperto che, sebbene racchiuda solo il bagno e il WC, mantiene un’atmosfera di apertura in ogni altro spazio.

Ma non è tutto: le sfide del contesto edilizio, con servizi condivisi che attraversano il soffitto a diverse altezze, hanno spinto BURR a introdurre un intervento audace: una volta a botte che abbraccia la parte pubblica della casa. Questa soluzione offre isolamento acustico e visivo, conferendo al piccolo interno un sorprendente senso di volume e spazio, in un contrasto deliberato con le dimensioni contenute del progetto.

In questo modo, la ristrutturazione di Benito eleva una piccola porzione domestica di Madrid a qualcosa di distintivo e memorabile, senza mai cadere nell’eccesso, ma celebrando l’essenziale.

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Il Padiglione Ritmico di DL Atelier: Un Viaggio tra Bambù e Fiume

Il Padiglione Ritmico di DL Atelier: Un Viaggio tra Bambù e Fiume

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Nel cuore della provincia di Guangdong, in Cina, un padiglione si snoda come un poema visivo tra le fronde di un boschetto di bambù e il dolce scorrere del fiume Tiegang. Il Floral Wander Loop di DL Atelier è molto più di una semplice struttura; è un racconto architettonico che si ispira ai ‘Sedici Piaceri della Vita in Huizhou’ del poeta Su Shi. Qui, ogni curva e ogni spazio raccontano una storia...

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Organizzato in un lungo anello che segue il corso del fiume e la viabilità circostante, il padiglione non è un ostacolo, ma un interfaccia spaziale che favorisce l’incontro tra l’uomo e l’ambiente. Le sue moduli, realizzati in acciaio corten, si elevano sopra il suolo, creando un passaggio permeabile che invita la luce e la pioggia a danzare all’interno, mentre le forme si alternano in un ritmo di compressione e rilascio.

Attraverso quattro episodi spaziali - Pleasant, Powerless, Serendipitous e Expansive - il visitatore è guidato in un viaggio che evoca le varie fasi della vita di Su Shi. Si inizia con un piazzale d’ingresso che, con la sua pavimentazione in ghiaia e bordi di bambù, accoglie dolcemente, preparando l’anima a ciò che verrà. Poi, un corridoio di acciaio corten si stringe in un abbraccio, dove la luce filtra attraverso aperture sottili, rendendo ogni passo un momento di riflessione.

Alla fine del percorso, un padiglione circolare ospita un’installazione floreale dell’artista Chen Zhuo. Un omaggio alla natura, dove l’acciaio inossidabile riflette il mondo esterno, mentre una luce zenitale incornicia il fogliame di bambù, segnando la transizione da uno spazio chiuso a uno aperto.

Infine, il loop si espande verso il fiume, dove altalene di rete metallica si affacciano sull’acqua. Qui, il paesaggio aperto, la luce naturale e le superfici riflettenti creano un contrasto con l’intimità del corridoio, simbolizzando il passaggio dall’angustia alla libertà.

Attraverso il Floral Wander Loop, DL Atelier non solo costruisce uno spazio, ma intreccia una narrativa storica con il linguaggio architettonico contemporaneo, trasformando la poesia di Su Shi in una forma tangibile. È una celebrazione della vita, della natura e della bellezza intrinseca dell’architettura, un luogo dove ogni passo è una scoperta.

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Scopri i progetti finalisti per il miglior edificio in Scozia nel 2025

Scopri i progetti finalisti per il miglior edificio in Scozia nel 2025

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Scopri i progetti finalisti per il miglior edificio in Scozia nel 2025 La Royal Incorporation of Architects in Scotland (RIAS) ha recentemente svelato i progetti finalisti per l'Andrew Doolan Best Building in Scotland 2025. Tra i quattro edifici selezionati, troviamo un ponte realizzato con granito locale e la restaurazione di una torre remota nelle Highlands scozzesi.

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In lizza per il premio ci sono anche un progetto di rigenerazione di uno spazio pubblico ad Aberdeen e un centro didattico per l'Università di Edimburgo. Simpson e Brown hanno completato la restaurazione della Fairburn Tower, trasformando questa torre del XVI secolo in un affascinante affitto per Landmark Trust.

Il Gairnshiel Jubilee Bridge, progettato dallo studio locale Moxon Architects, è realizzato in acciaio resistente e granito riciclato. Questo ponte ha lo scopo di deviare il traffico veicolare da un ponte classificato di Categoria A. Il progetto di rigenerazione di Union Terrace Gardens, sviluppato da Stallan Brand e LDA Design, ha introdotto nuovi edifici nel parco, inclusi un caffè, un ristorante e un wine bar, insieme al restauro di spazi verdi e statue storiche.

Infine, il Nucleus Building, progettato dallo studio britannico Sheppard Robson per l'Università di Edimburgo, funge da hub educativo per studenti e personale, favorendo l'insegnamento e la socializzazione.

La giuria, presieduta da Mary Duggan, ha sottolineato come questi progetti non solo dimostrino l'eccellenza architettonica, ma rispondano anche ai cambiamenti politici e comportamentali che influenzano la vita pubblica. In passato, il premio è stato vinto da studi prestigiosi come John McAslan + Partners e Ann Nisbet Studio, che hanno lasciato un segno significativo nel panorama architettonico scozzese.

Scopri di più sui progetti e segui il concorso per vedere quale edificio si aggiudicherà il prestigioso riconoscimento nel 2025!

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Oggetti Riscoperti: L'Esposizione Unbroken Trasforma Rifiuti in Design Unico

Oggetti Riscoperti: L'Esposizione Unbroken Trasforma Rifiuti in Design Unico

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Oggetti Riscoperti: L'Esposizione Unbroken Trasforma Rifiuti in Design UnicoDurante il London Design Festival, l'esposizione Unbroken ha catturato l'attenzione con i suoi arredi unici realizzati da designer che hanno reimmaginato oggetti destinati al rifiuto. Curata dal designer Francesco Feliziani, la mostra invita a riflettere sulla sostenibilità e sul modo in cui trattiamo i rifiuti.

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Feliziani ha chiesto a sette creativi di salvare oggetti destinati alla discarica e trasformarli in pezzi di design funzionali. Tra le opere esposte troviamo la AIR Chair, creata dallo stesso Feliziani, che riutilizza un supporto per basket per realizzare una sedia innovativa. Il bordo del canestro diventa il sedile, mentre il pannello acrilico funge da schienale.

Altri designer, come 2LG Studio, hanno rinnovato una sedia utilizzando bande di resistenza rosse, aggiungendo un tocco di colore e funzionalità. Sebastian Bergne, invece, ha decomposto un cavallo a dondolo per creare il Trauma Table, un pezzo che trasforma il legno in un tavolo dal design sorprendente.

La mostra non si limita solo a opere di design, ma solleva anche domande importanti sull'impatto del consumo e sul potere della riparazione. Ogni oggetto scartato porta con sé una moltitudine di possibilità, se solo si riesce a guardare da una prospettiva diversa.

Le opere sono state messe all'asta il 20 settembre, con i proventi devoluti a Camden Giving, un'iniziativa locale che supporta progetti comunitari. Unbroken non è solo un'esposizione, ma un invito a riflettere sul nostro rapporto con gli oggetti e sull'importanza di dare loro una seconda vita.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

L'architettura minima: abitare uno scoglio nel Mediterraneo

L'architettura minima: abitare uno scoglio nel Mediterraneo

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L'architettura minima: abitare uno scoglio nel MediterraneoNel cuore del Mediterraneo, la sfida di fondare un luogo su uno scoglio rappresenta un equilibrio tra ambizione e necessità. Questo approccio architettonico si basa su una cultura del bordo, che trasforma l’inospitale in spazi vivibili senza cercare di addomesticarli completamente. Due opere emblematiche, la Casa Malaparte a Capri e il pro...

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Un esempio contemporaneo è Le Plongeoir a Nizza, dove la roccia diventa il basamento e una passerella funge da infrastruttura di accesso. Questo progetto non si limita a creare un oggetto architettonico, ma introduce un sistema che integra spazi abitabili distribuiti su diverse altimetrie. Le aree di sosta, le terrazze e le scale si fondono con il paesaggio marino, creando un dialogo tra natura e architettura.

La storia di Le Plongeoir risale alla fine dell’Ottocento, quando un salotto sospeso collegava la terraferma a un rocher. Con il passare degli anni, il progetto è stato aggiornato con un linguaggio architettonico più essenziale, mantenendo però la stratificazione storica. L’uso di materiali come il teak e l’acciaio inox, insieme a una palette ridotta di colori, rende l’opera coerente con l’ambiente marino e facilmente manutenibile.

Tipologicamente, Le Plongeoir rappresenta un manuale su come rendere praticabile un margine. L’architettura non nega lo scoglio, ma lo traduce in una sequenza di stanze all’aperto, dove l’acqua diventa un elemento essenziale e l’orizzonte non è solo una scenografia, ma una misura. Questo approccio crea un equilibrio tra la città e il mare, dove il paesaggio resta protagonista e l’architettura, con pochi elementi ben congegnati, rende accessibile ogni frammento di roccia.

In conclusione, l'architettura minima non è solo un concetto estetico, ma un metodo per fondare luoghi dove prima c’era solo roccia, restituendo alla comunità spazi vivibili e condivisi.

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Il Ballo della Casa Bianca: La Visione Architettonica di Trump

Il Ballo della Casa Bianca: La Visione Architettonica di Trump

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Quando la Casa Bianca si trasforma in un palcoscenico per visioni audaci, ci si aspetta che ogni mattone racconti una storia. E così, nel cuore di Washington, la visione di Donald Trump prende forma: un nuovo ballo neoclassico, un sogno architettonico che si erge sopra le macerie dell'East Wing, ora ridotto a un ricordo polveroso. Ma quale è il disegno che si cela dietro questa ambiziosa opera?

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Fin dal suo insediamento, Trump ha portato con sé l'eredità di un imprenditore nel settore immobiliare, un uomo la cui firma è stata impressa su grattacieli da New York a Istanbul. Ora, la sua impronta si fa sentire in un luogo dove storicamente si sono intrecciate le vite dei presidenti americani.

Il progetto, rivelato a luglio, prevede un ballo di 8.360 metri quadrati, un'opera che si affaccia sulla storia con facciate neoclassiche che si armonizzano con l'architettura della Casa Bianca. Le immagini mostrate promettono interni dorati, soffitti a cassettoni e ampie finestre ad arco, un invito a celebrare la grandezza e la tradizione statunitensi.

Ma il cammino verso la sua realizzazione non è privo di polemiche. L'East Wing, un tempo punto di accoglienza per i visitatori, è stato abbattuto in un batter d'occhio, sollevando interrogativi su velocità e autorizzazioni. Quello che era un semplice edificio è stato considerato inadeguato per le esigenze di un presidente che cerca di accogliere dignitari e ospiti in un contesto di prestigio.

La scelta di McCrery Architects per la progettazione del ballo non è casuale. James McCrery, un sostenitore dell'architettura tradizionale, si è fatto portavoce di una visione che sposa il passato con il futuro. Con la sua esperienza nella realizzazione di edifici religiosi, McCrery si propone di infondere un’anima classica nel nuovo spazio.

Ma perché un ballo? Secondo la Casa Bianca, l'esigenza di ospitare eventi con un numero maggiore di partecipanti ha spinto Trump a cercare una soluzione, promettendo una capienza che potrebbe arrivare fino a 999 persone. E così, il nuovo ballo diventa non solo un luogo di celebrazione, ma un simbolo di una presidenza che si confronta con il passato mentre cerca di plasmare il futuro.

In un contesto dove l'architettura si intreccia con la politica, le risposte non sono mai semplici. Le critiche degli esperti di architettura si fanno sentire, richiedendo un processo di revisione rigoroso e consapevole. Il rischio è quello di stravolgere un patrimonio pubblico per realizzare sogni privati.

Ma nel fragore delle martellate e nel canto delle ruspe, una domanda rimane sospesa: quale eredità lascerà questa opera nella storia della Casa Bianca? Riuscirà Trump a costruire non solo un ballo, ma anche un nuovo capitolo della narrazione americana?

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Trasformazione del Lungofiume a Teluk Intan: Un Progetto di Ristrutturazione Sostenibile

Trasformazione del Lungofiume a Teluk Intan: Un Progetto di Ristrutturazione Sostenibile

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Trasformazione del Lungofiume a Teluk Intan: Un Progetto di Ristrutturazione SostenibileIl progetto di ristrutturazione del lungofiume a Teluk Intan, realizzato da A3 Projects e Arch Cubic, rappresenta un esempio di architettura innovativa e sostenibile. Questo intervento ha trasformato un ex cantiere navale di 3,21 acri in un centro vitale per la comunità e la sede di un'azienda di piantagione di...

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Completato nel 2025, il progetto non solo ha rivitalizzato un'area precedentemente trascurata, ma ha anche integrato elementi che richiamano la natura circostante, con tonalità di rosso terra e abbondante vegetazione. La nuova struttura serve come un hub per la comunità, promuovendo interazioni sociali e attività commerciali.

Il team di progettazione, guidato dagli architetti Ar. Kenny Chong e Ar. Choon Sin Ho, ha collaborato con esperti di ingegneria e architettura del paesaggio per garantire che il progetto fosse non solo esteticamente gradevole, ma anche funzionale e sostenibile.

Questo progetto rappresenta un passo significativo verso la ristrutturazione di spazi urbani in modo che possano adattarsi alle esigenze moderne, mantenendo al contempo un forte legame con il patrimonio industriale locale.

Per ulteriori dettagli, visita il sito di ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Norman Foster: Le città camminabili sono la chiave per il futuro urbano

Norman Foster: Le città camminabili sono la chiave per il futuro urbano

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Norman Foster: Le città camminabili sono la chiave per il futuro urbanoDurante il World Design Congress, l'architetto britannico Norman Foster ha sottolineato l'importanza delle città camminabili, anche per coloro che non si preoccupano dell'ambiente. Con un aumento della popolazione globale che porterà alla nascita di circa 11 nuove Londra ogni anno nei prossimi 25 anni, la domanda è: che tipo di...

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Foster ha affermato che dovremmo incoraggiare le città compatte e ad alta densità, disincentivando l'espansione urbana che invade la natura e la biodiversità. Secondo lui, le città compatte hanno una impronta di carbonio che è la metà rispetto a quelle suburbane, dove le auto dominano il paesaggio.

Ma anche se non ci interessa la salute del pianeta, è chiaro dove le persone vogliono vivere. Le città camminabili sono costantemente presenti nelle liste delle città più desiderabili da visitare e in cui stabilirsi. Foster ha detto: "Se non ci preoccupiamo troppo delle forze di mercato, ma della nostra salute, la città più sana è quella camminabile".

Un esempio emblematico del suo lavoro è il progetto di Trafalgar Square, trasformato da un'area trafficata a un salotto per Londra, dove l'accesso pedonale è stato migliorato. Foster ha criticato la proliferazione di auto che deturpava spazi storici, sottolineando l'importanza di progetti che coinvolgono attivamente le comunità locali.

In conclusione, le decisioni urbanistiche dovrebbero basarsi su dati e coinvolgere le persone che vivono in quelle aree, piuttosto che essere imposte dall'alto. La visione di Foster per il futuro delle città è chiara: dobbiamo promuovere la densità e la camminabilità per un mondo migliore.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Architecture – Dezeen.

Sofà Bloom: Un Abbraccio di Design e Natura

Sofà Bloom: Un Abbraccio di Design e Natura

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Nel mondo del design, dove gli oggetti raccontano storie e i materiali evocano emozioni, il sofà Bloom di Hee Welling per Ocee & Four si erge come un poema visivo, un inno alla morbidezza e alla convivialità. Immaginate un giardino in fiore, dove i petali si intrecciano in un abbraccio caldo e accogliente: così si presenta questa creazione che strizza l'occhio alla natura, con curve delicate e...

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La struttura modulare di Bloom permette una versatilità senza precedenti, permettendo di plasmare il sofà in configurazioni che spaziano da accoglienti divani a isole intime, perfette per il lavoro concentrato o semplicemente per un momento di relax. Ogni elemento è pensato per rispondere a un bisogno umano, per invitare a sedersi, a condividere, a sognare. “Volevo creare un sistema che si sentisse veramente invitante”, confida Welling, catturando l'essenza di ciò che significa vivere uno spazio.

Ma non è solo l'estetica a colpire: Bloom è frutto di una scelta responsabile, realizzato con materiali sostenibili e un design riparabile, per garantire una vita lunga e fruttuosa al vostro nuovo compagno di stanza. Con un telaio robusto e componenti sostituibili, questo sofà è più di un semplice pezzo d'arredo; è un investimento in un futuro più verde.

In un'epoca dove il culto dell'effimero rischia di prevalere, Bloom si pone come un faro di speranza, un oggetto che invita a rallentare, a prendersi cura di ciò che ci circonda. Sedersi sul sofà Bloom significa immergersi in un abbraccio di design e natura, un'esperienza che trasforma il soggiorno in un rifugio di serenità.

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Emerge Exhibition: L'Intangibile nel Design alla Singapore Design Week 2025

Emerge Exhibition: L'Intangibile nel Design alla Singapore Design Week 2025

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Emerge Exhibition: L'Intangibile nel Design alla Singapore Design Week 2025 La Singapore Design Week 2025 ha ospitato l'Emerge Exhibition, un evento straordinario che ha messo in mostra oltre 100 oggetti progettati da più di 70 designer provenienti da diverse nazioni asiatiche, tra cui Indonesia, Malesia, Singapore, Filippine, Vietnam, Cina, Hong Kong, Giappone, Corea del Sud e Taiwan.

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Ora giunta alla sua quarta edizione, l'Emerge Exhibition ha presentato opere innovative come un tavolo da caffè in micelio e una lampada gonfiabile, permettendo ai visitatori di esplorare il design come un linguaggio per raccontare storie e affrontare sfide moderne. Il tema di quest'anno, "Dialogo attraverso il Design", ha incoraggiato i partecipanti a creare progetti sostenibili che stimolino la riflessione e promuovano connessioni significative.

Tra i partecipanti, Sze Kiat Ng, fondatore dello studio di design Bewilder di Singapore, ha esposto un tavolo da caffè con base in micelio e piano in vetro. Questo tavolo, realizzato con funghi commestibili, rappresenta l'impegno dello studio verso l'uso di materiali organici e sostenibili. "Vogliamo che le persone vivano questa bellissima materia che spesso è stata alienata", ha dichiarato Ng.

La curatela dell'esposizione è stata affidata a Edwin Low e Suzy Annetta, che hanno organizzato i lavori in due sezioni: Design Object e Design Social. "Il design deve affrontare le sfide del settore attraverso un approccio intenzionale", ha affermato Low, sottolineando l'importanza della comunicazione nel design.

Altri pezzi salienti includono la lampada gonfiabile di Eian Siew e l'opera scultorea in lacca dell'artista coreano Ok Kim. Ogni creazione mira a sfidare le convenzioni e a proporre soluzioni più inclusive, come nel caso di oggetti progettati per persone con disabilità. "Il design è uno strumento potente per cambiare la percezione", ha concluso Low.

La Emerge Exhibition si è svolta al Marina Bay Sands di Singapore dal 11 al 13 settembre 2025, come parte della Singapore Design Week, che continuerà fino al 21 settembre 2025.

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Studio GGSV: Trasformazione di un Appartamento Parigino in Saloni dell'Immaginazione

Studio GGSV: Trasformazione di un Appartamento Parigino in Saloni dell'Immaginazione

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Studio GGSV: Trasformazione di un Appartamento Parigino in Saloni dell'Immaginazione All'interno del prestigioso Manufactures Nationales, lo Studio GGSV ha realizzato una straordinaria installazione chiamata Saloni dell'Immaginazione. Questo progetto rappresenta una celebrazione dell'interior design contemporaneo, onorando la tradizione mentre si proietta verso il futuro. Situato nel Pavillon d’An...

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Ogni salone è concepito per stimolare la mente e invitare alla contemplazione, creando spazi dove arte, architettura e artigianato si fondono in esperienze sensoriali profonde. La fondatori dello Studio GGSV, Gaëlle Gabillet e Stéphane Villard, hanno progettato ogni pezzo di arredamento e decorazione, presentando opere mai viste prima.

Il Salone di Ricevimento

Il primo ambiente, il Salone di Ricevimento, esplora il dialogo tra struttura architettonica e decorazioni applicate. Al centro si trova una biblioteca monumentale in legno segmentato, i cui ritmi ipnotici in bianco e nero richiamano le colonne tortili dello stile Louis XIII. Questo spazio combina riferimenti classici e barocchi con geometrie art déco, creando una composizione stratificata dove la percezione oscilla continuamente tra superficie e volume.

Il Salone della Conversazione

Il Salone della Conversazione è progettato per la socialità, con un grande divano esagonale che invita alla conversazione. Le pareti sono coperte da telai tessili in rilievo che riflettono la luce in gradienti sottili, evocando la vegetazione e le ombre del giardino. Un cielo luminoso sopra la stanza contribuisce a creare un'atmosfera ideale per il dialogo.

Il Salone della Lettura

Infine, il Salone della Lettura avvolge i visitatori in un ambiente totale dove architettura e pittura si fondono. I paesaggi romantici ispirati all'arte del XIX secolo trasformano l'interno in un affresco tridimensionale, creando un'atmosfera contemplativa dedicata alla percezione e all'immaginazione.

Questo progetto non solo rappresenta un omaggio alla tradizione del design francese, ma invita anche a riflettere su ciò che potrebbe significare un ensemble nel 2025. Attraverso la collaborazione con gli artigiani delle Manufactures Nationales, Studio GGSV ha creato pezzi unici che celebrano la maestria artigianale francese.

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Un Gelato Sostenibile: L'Armonia tra Architettura e Natura in Thailandia

Un Gelato Sostenibile: L'Armonia tra Architettura e Natura in Thailandia

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In un angolo incantevole di Koh Phangan, dove il profumo del cocco si mescola all'aria salmastra del mare, un gelato ha trovato casa. Satimi.sook non è solo un luogo dove gustare dolci prelibatezze, ma un esempio di come l'architettura possa danzare in perfetta armonia con la natura circostante. Progettato dallo studio Bamboosaurus, questo negozio di gelato racconta una storia di sostenibilità e r...

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Le colonne in bamboo, che si ergono come le palme che un tempo occupavano il sito, creano un ritmo spaziale che non solo ricorda il passato, ma lo celebra. La struttura, con il suo tetto a falde basse, è un omaggio all'architettura vernacolare locale, progettata per resistere alle violente tempeste monsoniche senza compromettere la bellezza del luogo. Ogni dettaglio, dal bamboo alle pareti in vetro, è pensato per riflettere la luce naturale e per amalgamarsi con il paesaggio circostante, creando un'atmosfera calda e accogliente.

Ma Satimi.sook va oltre l'estetica: la sua costruzione è stata concepita con una particolare attenzione alla sostenibilità. Utilizzando fondazioni leggere che non danneggiano le radici degli alberi vicini, il progetto dimostra che è possibile costruire senza compromettere la natura. La combinazione di bamboo, acciaio e vetro non solo garantisce la resistenza, ma offre anche una trasparenza che invita l'esterno a entrare, rendendo l'esperienza del gelato ancora più coinvolgente.

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La Magia del Dorset: Un Viaggio nella Rivitalizzazione di una Beach House

La Magia del Dorset: Un Viaggio nella Rivitalizzazione di una Beach House

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Immaginate di trovarvi di fronte a una casa che racconta storie di onde e brezze marine, una testimonianza tangibile di epoche passate. La Dorset Beach House, situata nel cuore della splendida Swanage, è un esempio di come l'architettura possa fondersi con la natura, creando un luogo dove il passato e il presente danzano insieme in perfetta armonia.

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Questo progetto, frutto della creatività di Architecture for London, si distingue per la sua capace rivitalizzazione di una struttura in legno risalente ai primi del '900. La casa, affacciata su un mare che sembra sussurrare segreti, è stata ristrutturata con un occhio attento alla sostenibilità e all’estetica, riflettendo il profondo rispetto per l'ambiente circostante.

Con i suoi 160 m² di superficie, la Dorset Beach House non è solo un rifugio, ma un invito a vivere in armonia con la bellezza naturale del Dorset. Ogni angolo è stato progettato per catturare la luce e il paesaggio, permettendo alla natura di entrare in ogni stanza come un ospite gradito.

La scelta dei materiali, come quelli forniti da Claybrooks Studio e Havwoods, sottolinea l'impegno verso una costruzione responsabile e innovativa. Ogni dettaglio, dalla struttura portante alle finiture, è stato pensato per integrarsi perfettamente con il contesto, in un equilibrio delicato tra l'architettura e il panorama marino.

Questo progetto non è solo un esempio di architettura residenziale, ma rappresenta anche una filosofia. È un richiamo a riflettere su come possiamo vivere in modo più sostenibile, creando spazi che non solo soddisfano le esigenze moderne, ma che rispettano e celebrano il mondo naturale che ci circonda.

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Formatech: L'evoluzione della materia reinterpretata da Florim e Gensler

Formatech: L'evoluzione della materia reinterpretata da Florim e Gensler

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In un mondo in cui l'architettura si evolve incessantemente, Florim e Gensler presentano una collezione che ridefinisce il concetto di materia: Formatech. Questa collezione di grès porcellanato non si limita a essere un prodotto decorativo, ma si propone come un sistema di design flessibile che esplora la genuinità dei materiali fondamentali come cemento, metallo e intonaco. Grazie a un dialogo pr...

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Il nome Formatech unisce la parola latina 'forma', che significa aspetto, con 'tecnologia', sottolineando l'equilibrio tra performance estetica e tecnica. Ogni piastrella della collezione cattura le tracce del tempo, le impronte degli strumenti e le patine che raccontano esperienze vissute. Non si tratta di una semplice imitazione, ma di un'interpretazione profonda che cristallizza l'evoluzione dei materiali, evidenziando l'autenticità piuttosto che la perfezione.

Gensler, in qualità di consulente per il design del prodotto, ha creato uno strumento per architetti e designer che bilancia coerenza e versatilità. Formatech è disponibile in tre finiture: Cast, che evoca le inclusioni del cemento; Forge, che ricrea le variazioni cromatiche del metallo ossidato; e Cure, un'interpretazione minimale dell'intonaco in fase di asciugatura. Con formati che variano da 30x60 cm a 120x280 cm e in tre spessori, la collezione si adatta a molteplici applicazioni, dagli interni a progetti architettonici di grande scala.

La tecnologia decorativa avanzata di Florim si riflette in ogni piastrella, con grafiche stampate a tampone e applicazioni cromatiche digitali che creano superfici con una profondità espressiva e una resilienza tecnica. Nella finitura Cast, le granulometrie interagiscono con la decorazione tridimensionale, mentre in Forge, le tonalità sottili ricreano l’invecchiamento naturale dei metalli. Queste innovazioni assicurano che le superfici non solo raggiungano un ricco impatto visivo, ma mantengano anche la durevolezza necessaria per contesti architettonici esigenti.

La sostenibilità è un pilastro fondamentale di Formatech: prodotta in stabilimenti alimentati fino al 100% da energia rinnovabile autogenerata, la collezione contiene fino al 60% di materiale riciclato. I rifiuti derivanti dalla produzione e le acque reflue vengono completamente recuperati e riutilizzati. Inoltre, Formatech è parte del progetto CarbonZero di Florim, che compensa le emissioni di CO2 lungo l'intero ciclo di vita del prodotto. Come Benefit Corporation e B Corp certificata, Florim propone questa collezione non solo come innovazione di design, ma anche come scelta responsabile per un'architettura orientata al futuro.

In sintesi, Formatech rappresenta un delicato equilibrio tra autenticità e innovazione, dove il grès porcellanato diventa sia espressivo che funzionale. La collezione esplora come le superfici ceramiche possano trasmettere l'essenza di elementi grezzi come cemento, metallo e intonaco, restaurando la verità formale di questi materiali in una dimensione accessibile e duratura.

Fonte: www.designboom.com.

Diesel Trasforma Milano in una Caccia al Tesoro con le Uova Trasparenti per la Collezione SS26

Diesel Trasforma Milano in una Caccia al Tesoro con le Uova Trasparenti per la Collezione SS26

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Diesel Trasforma Milano in una Caccia al Tesoro con le Uova TrasparentiLa collezione Spring/Summer 2026 di Diesel ha portato un vento di innovazione a Milano, trasformando il centro città in una straordinaria caccia al tesoro. Il 23 settembre 2025, il direttore creativo Glenn Martens ha spostato completamente la passerella nelle strade, nascondendo 55 uova trasparenti, ognuna contenente un look un...

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Il design spaziale, curato dallo Studio Dennis Vanderbroeck (SDV), ha reso l’evento accessibile a tutti, sostituendo le tradizionali sedute della passerella con un'esperienza interattiva. I partecipanti sono stati invitati a muoversi, cercare e prendere parte a un evento che ha ribaltato le convenzioni del mondo della moda.

Martens, insieme a modelli e partecipanti, ha partecipato attivamente a questa caccia, sfumando i confini tra designer, performer e spettatore. All'interno delle uova, la collezione SS26 ha messo in mostra abiti audaci, da vestiti a grembiule in denim satinato sfrangiato a giacche su misura ricche di dettagli biker e tasche utilitaristiche, fino a vestiti in maglia che sembrano tenersi insieme da una delicata rete.

La scelta di colori vivaci e materiali non convenzionali ha rafforzato lo spirito disruptive di Diesel, estendendo la sorpresa oltre i capi di abbigliamento al modo in cui sono stati rivelati. Questa iniziativa non solo ha celebrato la moda, ma ha anche creato un momento di condivisione e scoperta collettiva.

Diesel ha dimostrato che la moda può andare oltre i confini tradizionali, invitando tutti a partecipare a un'esperienza unica e coinvolgente.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade

Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade

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Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar WadeIn una residenza di Città del Messico progettata da OW Arquitectos, i mobili Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade esplorano l'interazione tra spazio, materia e luce. Questi pezzi, realizzati in legno, si inseriscono in un contesto architettonico caratterizzato da ampie finestre e lucernari che permettono alla luce naturale di permeare g...

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Banca Tres, realizzata in legno di tzalam, presenta un'apertura circolare destinata a contenere una pianta in terracotta, trasformando il bench in un oggetto che evolve nel tempo e si collega alla crescita naturale. Con dimensioni di 120 × 40 × 44 cm, questa panca non è solo un oggetto statico, ma un elemento dinamico che arricchisce l'ambiente circostante.

La Silla Cuatro, ispirata dalle linee della costa oaxaqueña, utilizza legno di parota e si presenta come un cubo preciso (60 × 60 × 60 cm). La seduta e lo schienale, realizzati in acciaio, sono uniti a gambe in legno tramite bulloni in acciaio inossidabile, creando un equilibrio tra rigidità e leggerezza visiva. Entrambi i pezzi di arredamento sono concepiti per rispondere alla luce e al contesto spaziale in cui si trovano, instaurando un dialogo continuo con l'architettura circostante.

Questi mobili di Omar Wade non solo arredano, ma interagiscono attivamente con il loro ambiente, rendendo la luce e spazio protagonisti di un'esperienza visiva e sensoriale unica. La progettazione di Banca Tres e Silla Cuatro invita a riflettere sul ruolo del design nell'interazione con la natura e gli spazi abitativi.

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Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?

Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?

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Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?Negli ultimi giorni, i lettori hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo a un nuovo progetto di cabine riflettenti, realizzato dalla compagnia di case prefabbricate ÖÖD, situato nel remoto hotel Tu Tu' Tun Lodge lungo il fiume Rogue in Oregon. Questo complesso comprende dodici cabine prefabbricate, progettate con tre lati a specchi...

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In un recente aggiornamento sui commenti, molti utenti hanno sollevato interrogativi sull'impatto di queste superfici riflettenti sulla fauna locale. Un lettore ha commentato: "Mentre soggiornare in una di queste cabine sarebbe meraviglioso, con la natura su tre lati, odio pensare a cosa possano fare le superfici a specchio agli uccelli". Un altro lettore è stato ancor più critico, affermando che "questi ragazzi devono odiare davvero gli uccelli". Un'opinione simile è stata espressa da un altro utente, che ha dichiarato: "Basta con gli edifici a specchio!".

Il dibattito non si ferma qui. Alcuni lettori, come Lasztóczi Péter, hanno definito l'uso eccessivo delle superfici riflettenti come sintomo di una mancanza di idee su come integrare un edificio nell'ambiente. Ma non tutti concordano: un lettore ha difeso le cabine, chiedendosi perché ci si preoccupi tanto degli uccelli, insinuando che nessuno di coloro che commentano mangia carne.

Un altro tema caldo che ha acceso la discussione è stato l'aumento della carne coltivata in laboratorio. Alcuni lettori sostengono che non chiamarla "carne coltivata" sarebbe un inizio per cambiare le abitudini dei consumatori. Mentre alcuni ritengono che questo tipo di carne rappresenti una soluzione, altri sostengono che il vero problema risieda nel tornare a comprare cibo fresco e locale.

Infine, il progetto di costruire un'arena UFC nel giardino della Casa Bianca ha suscitato indignazione. "Pensavo avessimo toccato il fondo, ma questo è sotto il livello" ha commentato un lettore, mentre altri hanno proposto di abbattere la Casa Bianca per fare spazio a una sorta di stadio.

La rivista di architettura e design Dezeen continua a ricevere migliaia di commenti ogni mese, e i lettori sono invitati a unirsi alle conversazioni su questi temi affascinanti.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Techo International Airport: Un Viaggio nel Futuro dell'Architettura Cambogiana

Techo International Airport: Un Viaggio nel Futuro dell'Architettura Cambogiana

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Nel cuore pulsante di Phnom Penh, un nuovo capitolo dell'architettura internazionale sta per essere scritto. Il Techo International Airport, frutto della visionaria mente di Foster + Partners, non è solo un aeroporto, ma un simbolo della rinascita e dell'ambizione di un'intera nazione.

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Con una superficie di 235.500 m² e un design che si innalza per 40 metri, questo terminal è un omaggio alle antiche civiltà che hanno abitato queste terre. Ogni angolo del suo profilo architettonico parla di storia, di cultura e di un profondo rispetto per l'ambiente tropicale che lo circonda.

Costruito con materiali innovativi come acciaio e cemento, l'aeroporto è concepito per essere sostenibile, un faro di modernità che si integra armoniosamente con il paesaggio. La sua progettazione ha coinvolto una sinergia di talenti, da ingegneri a consulenti paesaggistici, tutti uniti dalla missione di realizzare un'opera che non solo accoglie i viaggiatori, ma che racconta una storia.

La sua struttura, che si estende per 850 metri di lunghezza e 500 metri di larghezza, è un esempio di come l'architettura moderna possa rispondere alle esigenze del futuro, senza dimenticare le radici del passato. La cerimonia di inaugurazione segna non solo l'apertura di un nuovo hub aereo, ma anche l'inizio di una nuova era per la Cambogia.

Questo aeroporto non è solo un luogo di transito, ma un’esperienza da vivere, un portale verso nuove avventure e opportunità. La visione di Foster + Partners si materializza in uno spazio dove l’arte della costruzione si fonde con l’anima di un popolo, creando un legame indissolubile tra architettura e comunità.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Due Grandi Tetti Che Si Incontrano: Design Residenziale Giapponese

Due Grandi Tetti Che Si Incontrano: Design Residenziale Giapponese

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Due Grandi Tetti Che Si Incontrano / KOMINORU DesignIl progetto residenziale "Due Grandi Tetti Che Si Incontrano", realizzato dall'architetto giapponese KOMINORU Design, rappresenta una fusione unica di estetica e funzionalità. Situato in una zona densamente popolata vicino a una stazione, questa casa è progettata per ospitare due famiglie, genitori e figli, su un'area di 250 m².

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Un elemento distintivo di questo progetto è la struttura a due piani che, grazie ai suoi eaves bassi, riesce a creare un aspetto simile a quello di un edificio a un solo piano. Questa soluzione architettonica non solo ottimizza lo spazio, ma offre anche un senso di intimità e connessione tra le famiglie.

Le immagini di Yohei Shirai catturano perfettamente l'essenza di questo progetto, mostrando come i tetti, in un abbraccio architettonico, uniscano i due spazi abitativi. L'uso di materiali sostenibili e tecnologie moderne è un altro aspetto fondamentale del design, che si allinea con le attuali tendenze nel campo dell'architettura residenziale.

Per ulteriori dettagli e immagini, visita l'articolo completo su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Architettura Contemporanea: Progetti che Trasformano Spazi e Materiali

Architettura Contemporanea: Progetti che Trasformano Spazi e Materiali

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Architettura Contemporanea: Progetti che Trasformano Spazi e MaterialiNel panorama dell'architettura contemporanea, emergono progetti straordinari che dimostrano come la creatività e la sostenibilità possano coesistere armoniosamente. Un esempio emblematico è la Georges House di hé! architectuur, situata nel comune di Anderlecht, Bruxelles. Questo progetto rappresenta un intervento virtuoso di rig...

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Un altro caso interessante è WO House in Indonesia, progettata dallo studio Matter of Something. Qui, la rigenerazione urbana ha permesso di trasformare spazi dimenticati in abitazioni eleganti, dimostrando come l'architettura tropicale possa abbracciare la sostenibilità senza compromettere l'estetica.

La MS House di Studio Saransh ad Ahmedabad è un esempio audace di come il brutalismo possa integrarsi con la natura, creando un dialogo unico tra cemento e vegetazione. Questo progetto sfida le convenzioni, mostrando che l'architettura può e deve rispondere alle esigenze ambientali contemporanee.

In un contesto urbano diverso, The V Penthouse al Cairo rappresenta un esperimento di lusso minimalista, dove linee scultoree e stili diversi si uniscono in un'armonia sorprendente. Questo attico è un perfetto esempio di come il design contemporaneo possa essere sia funzionale che visivamente stimolante.

Infine, Casa TB5 a Lisbona invita a riscoprire gli spazi dimenticati, come i giardini, trasformandoli in elementi centrali della vita domestica. La riprogettazione di questo appartamento dimostra come gli interni possano essere adattati per accogliere la vita moderna, mantenendo un equilibrio tra estetica e funzionalità.

In conclusione, i progetti di architettura contemporanea non solo ridefiniscono gli spazi, ma anche il nostro modo di vivere e interagire con l'ambiente. Questi esempi ci ispirano a immaginare un futuro in cui sostenibilità e innovazione siano al centro del design architettonico.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.marmomac.com

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Sensori luminosi da sacchetti di plastica riciclati: la nuova frontiera per rilevare metalli tossici nell'acqua

Sensori luminosi da sacchetti di plastica riciclati: la nuova frontiera per rilevare metalli tossici nell'acqua

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Sensori luminosi da sacchetti di plastica riciclati: la nuova frontiera per rilevare metalli tossici nell'acqua Un team di ricercatori dell'Universitas Gadjah Mada di Yogyakarta, Indonesia, ha sviluppato un metodo innovativo per trasformare i sacchetti di plastica riciclati in nanomateriali e sensori in grado di rilevare metalli tossici nell'acqua potabile. Questo processo inizia con il polietile...

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I ricercatori convertono i sacchetti in particelle molto piccole, note come carbon quantum dots (CQDs), che sono più piccole di un virus. La produzione di queste particelle avviene attraverso l'uso combinato di due metodi: pirolisi e trattamento idrotermale. La pirolisi implica il riscaldamento della plastica senza ossigeno, mentre il trattamento idrotermale consiste nel riscaldare il materiale in acqua sotto pressione.

Durante il processo, viene aggiunto meno del sette percento di perossido di idrogeno per aiutare a decomporre il polietilene, e l'intero procedimento richiede circa dieci ore. Il risultato è una soluzione contenente i CQDs, che brillano sotto la luce UV, diventando fluorescenti. Questo fenomeno di emissione luminosa è dovuto alla struttura degli atomi di carbonio e ai gruppi chimici attaccati alla superficie dei CQDs.

Il bagliore dei sacchetti di plastica riciclati può quindi essere utilizzato per rilevare metalli tossici nell'acqua potabile. Maggiore è l'intensità della luce, minori sono i metalli tossici presenti nell'acqua. I ricercatori hanno testato i CQDs con diversi metalli e hanno osservato che reagiscono specificamente con gli ioni ferrici, evidenziando la presenza di ferro carico di tre. Quando i CQDs si attaccano a questo ferro, il bagliore diventa più debole, indicando una maggiore concentrazione di metallo nell'acqua.

Finora, i sensori sono in grado di rilevare anche concentrazioni di 9,50 micromolari, sufficienti per verificare se l'acqua potabile è contaminata. I risultati dello studio sono stati accurati e ripetibili. Inoltre, i ricercatori hanno analizzato l'efficacia del bagliore dei CQDs usando un parametro chiamato quantum yield, che misura l'emissione di luce rispetto alla luce assorbita. I CQDs realizzati con sacchetti di plastica hanno raggiunto un quantum yield del 10.04%, dimostrando che possono emettere una luce sufficientemente intensa per essere utilizzati come sensori.

Attualmente, i ricercatori credono che questa scoperta possa essere applicata in kit di test per l'acqua portatili a basso costo, grazie all'uso di sacchetti di plastica riciclati come sensori.

Immagini: Teslariu Mihai via Unsplash, Daniele Levis Pelusi via Unsplash, Naja Bertolt Jensen via Unsplash.

Questo articolo è ispirato all'articolo pubblicato su: designboom | architecture & design magazine.

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Un Nuovo Inizio per Venezia: Le Galeries Bartoux Trasformano il Cinema in Arte

Un Nuovo Inizio per Venezia: Le Galeries Bartoux Trasformano il Cinema in Arte

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Venezia, la città dei sogni e delle meraviglie, si veste di nuova bellezza. Nell'aria frizzante di Dorsoduro, un ex cinema, un tempo tempio di pellicole e storie, rinasce come un centro d'arte all'avanguardia: Le Galeries Bartoux. Qui, dove un tempo si proiettavano film, ora si raccontano storie di colori e forme, di artisti e collezionisti che affollano le stanze illuminate da una luce vibrante.

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La serata di inaugurazione, un vero e proprio vernissage parigino con un'anima lagunare, ha accolto oltre 800 ospiti, tra cui volti noti del panorama artistico e un pubblico curioso che si è lasciato rapire dalla magia del luogo. Il tappeto rosso, i velluti e le bollicine di champagne hanno creato un'atmosfera di glamour e sofisticazione, un richiamo irresistibile per chi ama l'arte.

Nel cuore dell'ex Cinema Accademia, i 1.200 metri quadrati di spazio espositivo si fondono con la storia, le travi in legno e i marmi chiari danzano insieme a videoproiezioni immersive che trasformano l'ambiente in un racconto visivo. Qui, l'arte non è solo da osservare: si vive, si respira, si sente. Un viaggio sensoriale che invita a esplorare e ad immergersi in una Bartoux Experience unica.

Tra i protagonisti della serata, il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato l'importanza di questo spazio per la comunità, un luogo dove l'arte contemporanea trova casa. Le Galeries Bartoux non sono soltanto una galleria, ma una Casa dell'Arte, un dialogo continuo tra storia, creatività e cultura. Con artisti italiani e internazionali in mostra, il programma promette di coinvolgere e sorprendere, creando un legame profondo con il pubblico.

In questo contesto, Salvador Dalì, con il suo sguardo magnetico e le sue opere iconiche, si fa portavoce di un'epoca e di un sogno che continua a vivere. Un omaggio che si tradurrà in una mostra dedicata, un viaggio onirico che trasformerà la città in una visione liquida e surreale.

Le Galeries Bartoux rappresentano un nuovo tassello nel mosaico artistico di Venezia, un luogo dove la bellezza parla francese e ogni parete racconta storie di passione e invito alla riflessione. Un'esperienza che promette di rimanere nel cuore di chi avrà il privilegio di varcare la soglia di questo spazio magico.

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Trump e il Nuovo Tariffario: Cos'è in Gioco per il Settore dell'Arredamento

Trump e il Nuovo Tariffario: Cos'è in Gioco per il Settore dell'Arredamento

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Un vento di cambiamento si è levato nel panorama dell'arredamento americano. Il presidente Donald Trump, con una decisione che echeggerà nel tempo, ha proclamato l'introduzione di una tariffa del 30% sui mobili imbottiti, un annuncio che ha acceso il dibattito su come la politica possa influenzare il design e la produzione. Da ottobre, un nuovo capitolo si aprirà per le aziende che importano quest...

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In un post su Trump Social, il presidente ha espresso la sua determinazione a fermare quello che ha chiamato un "inondazione" di prodotti dall'estero, un fenomeno che ha messo in difficoltà i produttori locali. "È una pratica ingiusta", ha dichiarato, sottolineando l'urgenza di proteggere il processo manifatturiero nazionale per ragioni di sicurezza e competitività.

Oltre alla tariffa sul mobile imbottito, una stangata del 50% colpirà anche i mobili da cucina e i lavabi da bagno, segnando un netto giro di vite su un settore già sotto pressione. L'importazione di oltre 20 miliardi di dollari di mobili ogni anno, gran parte dei quali proviene dall'Asia orientale, è ora in discussione, e le aziende americane si preparano a un futuro incerto.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Grandi nomi del settore, come IKEA, hanno espresso preoccupazione, avvertendo che queste tariffe renderanno il business "più difficile". Le azioni di rivenditori americani come Wayfair e Williams-Sonoma hanno subito un brusco calo, un segnale chiaro di come le politiche commerciali possano influenzare le dinamiche di mercato.

In questo contesto, la comunità del design guarda con apprensione alle possibili ripercussioni che queste misure potrebbero avere sull'industria. La Milano Design Week, uno dei palcoscenici più prestigiosi per i designer, ha già visto alcuni professionisti esprimere timori riguardo agli effetti "brutali" delle tariffe sul futuro della creatività e dell'innovazione nel settore.

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Il cielo sopra Portego: un viaggio tra architettura e riflessione

Il cielo sopra Portego: un viaggio tra architettura e riflessione

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Nel silenzio della notte, quando il mondo sembra fermarsi e il cielo si tinge di stelle, ci troviamo di fronte a un mistero profondo e affascinante. Il cielo sopra Portego non è solo un insieme di nuvole e astri; è una tela su cui si dipingono i sogni, le domande e le speranze di chi alza lo sguardo. Prendiamo spunto da un celebre passo di Tolstoj, in cui il principe Andrei, ferito e contemplativo...

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L'architettura, in tutte le sue forme, è un riflesso di questo dialogo tra l'uomo e il cosmo. Ogni edificio, ogni struttura, è un tentativo di dare forma a quell'ineffabile bellezza che ci sovrasta. I grandi architetti, come Michele De Lucchi, sono i mediatori di questo linguaggio, capaci di trasformare la luce e l’aria in spazi vivibili, in cui la natura e la creatività si intrecciano.
Immaginiamo per un momento di trovarci sotto il cielo di Portego, circondati da architetture che sembrano danzare con le nuvole. Ogni linea, ogni angolo è pensato per armonizzarsi con il panorama, per riflettere la luce in modi che ci sorprendono e ci incantano. È in questo dialogo che nasce l'arte dell'architettura, una forma di poesia visiva che ci invita a sognare.

Così, mentre osserviamo il cielo, possiamo trovare una risposta alle nostre domande esistenziali. La bellezza del mondo che ci circonda è un richiamo a esplorare, a creare, a costruire non solo edifici, ma anche un senso di appartenenza e di meraviglia. Ogni stella è un architetto che disegna la propria storia, e ogni nuvola un'opera d'arte in continuo cambiamento.
In questo spazio sospeso, dove cielo e terra si incontrano, ci rendiamo conto che siamo tutti parte di un grande progetto, di una narrazione collettiva che ci unisce e ci ispira.

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Cinque Temi Inaspettati Emersi dalla Dutch Design Week 2025

Cinque Temi Inaspettati Emersi dalla Dutch Design Week 2025

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Ogni anno, la Dutch Design Week (DDW) sorprende con fili conduttori inaspettati che emergono dal suo ricco programma. Quest’anno, la manifestazione si svolge a Eindhoven e il tema ufficiale è "Passato. Presente. Possibile", ma vi sono anche altre idee che rimbalzano tra i padiglioni, risvegliando la curiosità e l’immaginazione di designer, visitatori e appassionati di arte. Ecco i cinque temi prin...

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Democrazia in CPR
In un'epoca in cui le strutture democratiche sembrano vacillare, i designer si sono mobilitati per ripristinare il dialogo e l'engagement civico. Progetti come "Designing Democracy: In Need of New Dialogues" hanno invitato i visitatori ad ascoltarsi e a riappropriarsi del proprio potere, mentre iniziative come la "Connection Lost" hanno trasformato la tecnologia in un manifesto per la libertà digitale. Ogni angolo della manifestazione vibrava di un fervore per la partecipazione attiva e la riconquista della democrazia.

Creature Curiose
L'abbondanza di creature strane e forme aliene ha trovato spazio nei cuori e nelle menti dei visitatori. La meraviglia e l’ignoto si fondono nell'interattività dell'opera "The Alien Between Us" di Laura A. Dima, dove esseri robotici invitano a un contatto empatico. Queste entità bizzarre non sono solo frutto dell'immaginazione, ma rappresentano anche un invito a riflettere sulla vita oltre l'umano, in tutte le sue manifestazioni.

Wool Re(discovered)
Il dibattito sulla lana, non come materiale di lusso ma come risorsa preziosa e trascurata, ha trovato una voce forte alla DDW. L'esposizione "Wool: Re(discovered)" celebra le fibre locali, il loro potenziale rigenerativo e l'importanza di riscoprire tecniche artigianali. Con progetti che vanno dai tappeti ai mobili stampati in 3D, la lana si ripresenta come simbolo di sostenibilità e innovazione.

Agenzia oltre l'AI
La crescente interazione con l'intelligenza artificiale ha portato a riflessioni profonde sulla nostra agenzia come creatori. Opere come "From Text-to-Clay" di Vera van der Burg utilizzano l'AI non come un fine, ma come un mezzo per esplorare la relazione tra tecnologia e materialità. I designer stanno interrogando il futuro, non solo accettando l'AI, ma reinventando il proprio ruolo nel processo creativo.

Il Tempo è Adesso
Il tempo, come concetto e come medium, è diventato un tema centrale. I giovani designer stanno esplorando nuovi modi di esprimere la temporalità attraverso performance, video e installazioni. L’opera "Chronotopic Fractures" di Aleksandra Nazarova, ad esempio, mette in discussione il ritmo della natura rispetto a quello umano, invitando a riflettere su un'esperienza più lenta e consapevole.

La Dutch Design Week 2025 si conferma così un palcoscenico per idee audaci e un laboratorio di creatività, dimostrando che il design può essere un catalizzatore per il cambiamento sociale e culturale. Non perdere l'opportunità di esplorare questi temi affascinanti!

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Virgil Abloh: La Leggenda Creativa in Mostra al Grand Palais di Parigi

Virgil Abloh: La Leggenda Creativa in Mostra al Grand Palais di Parigi

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Virgil Abloh: La Leggenda Creativa in Mostra al Grand Palais di Parigi Dal 30 settembre al 10 ottobre 2025, il Grand Palais di Parigi ospiterà Virgil Abloh: The Codes, la prima grande esposizione europea dedicata all'opera del compianto designer. Organizzata dall'Archivio di Virgil Abloh in collaborazione con Nike, la mostra esplora quasi due decenni della carriera di Abloh, attingendo dal suo pe...

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La mostra mette in evidenza come i 'codici' creativi di Abloh, i principi ricorrenti che hanno guidato il suo approccio, colleghino discipline diverse come moda, calzature, architettura, musica e pubblicità. Un'area dell'esposizione riattiva il concept store parigino colette, piattaforma centrale per i primi lavori di Abloh. Questo negozio iconico, co-fondato da Sarah Andelman, sarà ricreato all'interno del Grand Palais come un'installazione ibrida e un negozio funzionante, dove saranno disponibili oggetti in edizione limitata realizzati in collaborazione con Abloh, inclusa una riedizione della sua collaborazione con Braun e un'edizione francese del suo libro Abloh-isms.

Curata da Chloe e Mahfuz Sultan, l'esposizione espande una precedente edizione presentata nel 2022, offrendo una visione più ampia della pratica di Abloh. Accanto a progetti noti, la mostra presenta prototipi, schizzi e oggetti delle sue collezioni e della sua biblioteca. L'archivio mira a rendere i metodi di Abloh disponibili per lo studio e il riutilizzo, riflettendo la sua convinzione nell'apertura e nell'apprendimento collettivo, focalizzandosi sul processo tanto quanto sui risultati.

Il progetto è supportato dalla Virgil Abloh Foundation e accompagnato da una serie di programmi pubblici, da workshop e dibattiti a performance e proiezioni. Per la moglie del designer, Shannon Abloh, che dirige l'archivio e la fondazione, l'esposizione è sia una celebrazione che uno strumento didattico, un modo per garantire che le idee di Virgil Abloh rimangano accessibili alle future generazioni.

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Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e Berlino

Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e Berlino

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Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e BerlinoIl progetto fernsehen stabilisce un dialogo unico tra due paesaggi con storie parallele di estrazione e rinnovamento: il Monte Rokko in Giappone e Berlino, Germania. Ogni sito ospita una struttura di cemento identica, creando un'installazione abbinata che li collega attraverso trasmissioni video dal vivo e registrate.

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Il Monte Rokko è stato ampiamente estratto per granito durante il periodo Edo, portando a un'ampia deforestazione e declino ambientale. Durante l'era Meiji, sforzi di riforestazione graduali hanno ripristinato il territorio. Oggi, la montagna porta le tracce stratificate sia dei danni che del recupero. Berlino, la base degli artisti, riflette un ciclo simile di distruzione e rigenerazione nella sua storia urbana.

Concepite da Riku Ikegaya, Kohei Hayashi e Yu Kamijo, le sculture cubiche installate a Rokko e Berlino sono punteggiate da aperture tubulari strette, richiamando la forma dei telescopi. All'interno di esse, dispositivi video proiettano la vista dal sito abbinato: l'installazione di Rokko mostra l'attività urbana di Berlino, mentre quella di Berlino trasmette immagini dell'ambiente naturale di Rokko.

Questa installazione funge da dispositivo percettivo e monumento. Le registrazioni catturano realtà contrastanti ma parallele. A Berlino, gli spettatori vedono il passaggio di persone, veicoli e ritmi cittadini. A Rokko, le immagini rivelano vegetazione, cambiamenti climatici e movimenti animali. Insieme, queste prospettive connettono ambienti distanti, inquadrando la coesistenza di condizioni naturali e urbane.

Il progetto esamina come la visione possa collegare spazio e tempo, operando come un dispositivo percettivo e un monumento. Il titolo fernsehen, che in tedesco significa 'vedere lontano', sottolinea la dualità della distanza e della mediazione, inquadrando l'installazione come un'esplorazione di come la percezione, la tecnologia e il contesto influenzino il modo in cui i paesaggi vengono compresi nel tempo e nello spazio.

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Il Fascino Minimalista del True Black Coffee Bar: Un Viaggio nel Design di NaaV Studio

Il Fascino Minimalista del True Black Coffee Bar: Un Viaggio nel Design di NaaV Studio

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Nel cuore pulsante di Hyderabad, dove il vibrante caos urbano incontra la serenità di un rifugio, sorge il True Black Coffee Bar, un'opera d'arte architettonica concepita da NaaV Studio. Questo caffè non è solo un luogo per sorseggiare un espresso, ma un'esperienza sensoriale che invita a riflettere, a immergersi in una dimensione di pace e semplicità.

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Quando Rohith e Vikas, i fondatori di questo brand amato, si sono rivolti a NaaV Studio, la loro visione era chiara: ogni nuovo spazio doveva raccontare una storia unica, pur mantenendo un filo conduttore di minimalismo e autenticità. Il True Black Coffee Bar, con i suoi 4500 piedi quadrati di area, riesce a catturare questa essenza con linee pulite, materiali naturali e un'atmosfera avvolgente.

Il progetto, completato nel 2025, si distingue per l'uso sapiente della luce e degli spazi, creando un ambiente dove ogni dettaglio è pensato per il benessere del cliente. Sankeerth Jonnada, il fotografo che ha immortalato la bellezza di questo caffè, riesce a trasmettere l'anima del luogo attraverso i suoi scatti, rivelando la sinergia tra architettura e natura.

Il design, frutto della creatività di un team appassionato, tra cui Vaishnavi Patil e Abina V N, non trascura la sostenibilità. Ogni elemento è stato selezionato con cura per ridurre l'impatto ambientale, dimostrando che l'estetica e l'etica possono coesistere armoniosamente. Il risultato è un caffè che non solo serve bevande di alta qualità, ma che promuove anche una filosofia di vita responsabile.

In questo angolo di Hyderabad, il True Black Coffee Bar diventa così un punto di riferimento non solo per gli amanti del caffè, ma per chi cerca un'esperienza immersiva, dove ogni sorso è accompagnato da una riflessione sul design e sulla bellezza che ci circonda.

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La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di Ferramenta

La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di Ferramenta

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La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di FerramentaFino al 5 ottobre 2025, la mostra NUTS + BOLTS a Tivoli, NY, organizzata da Available Items, esplora il design innovativo attraverso l'uso di materiali di ferramenta per creare mobili DIY come sedie, tavoli e lampade. Questo evento rappresenta la seconda edizione della mostra, che mette in luce il lavoro di 24 designer, tra cui Fort...

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I designer sono stati incaricati di realizzare un pezzo di arredamento utilizzando esclusivamente articoli reperibili in un negozio di ferramenta locale, limitando l'uso di legno e vietando l'uso di stampa 3D o parti acquistate online. Il risultato è una collezione di oggetti funzionali, visibili presso la mostra NUTS + BOLTS.

Tra i materiali utilizzati ci sono tubi in PVC, parti di grondaia, martelli da terra, morsetti, dadi, bulloni, scope da strada, cancelli di recinzione, teloni e soglie in alluminio. I designer dimostrano così come prodotti utilitari possano essere trasformati in mobili finiti.

La mostra, situata al 64 Broadway, Tivoli, NY, offre una visione unica di come la creatività possa emergere dall'uso di materiali quotidiani. Ad esempio, Christian Borger presenta una lampada modulare realizzata con lamelle per soffitti, mentre Office of Tangible Space espone lo Street Broom Stool, una sedia che utilizza manici di scope come gambe e telaio, con le setole che costituiscono la seduta principale.

Un altro pezzo notevole è il Catch & Release di Fort Standard, una lampada a pavimento che combina un martello da terra, morsetti e una rete da pesca, creando un oggetto funzionale dall'unione di materiali di diverse categorie come giardinaggio e plumbing.

La mostra NUTS + BOLTS è una celebrazione della creatività e della riutilizzazione, mostrando come l'innovazione possa nascere dall'ordinario. Non perdere l'opportunità di visitarla fino al 5 ottobre 2025.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60

Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60

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Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60Il Kriket 3000, concepito dal designer Shaun Wellens, rappresenta una rivisitazione affascinante dell'immaginario collettivo riguardo i robot negli anni '50 e '60. Questo robot umanoide non solo richiama il look iconico di quel periodo, ma offre anche una nuova prospettiva sul futuro della robotica.

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Il design di Kriket 3000 è caratterizzato da forme morbide e arrotondate, con finiture in cromo e tonalità pastello che ricordano i prodotti di uso quotidiano. Rispetto ai macchinari moderni, il Kriket 3000 ha un aspetto più amichevole, grazie ai suoi colori tenui e al suo volto dotato di grandi 'occhi' e schermi che sembrano comunicare emozioni.

Questo robot, che appare equipaggiato con intelligenza artificiale, integra anche sensori e telecamere che gli consentono di rilevare il movimento e l'interazione umana. I display digitali attorno alla testa mostrano informazioni come la percentuale di batteria e animazioni che danno vita al suo volto. Kriket 3000 non è solo un oggetto di design, ma una vera e propria esperienza interattiva.

Nella storia della robotica, la maggior parte dei robot degli anni '60 e '70 erano macchine utilizzate principalmente in fabbriche, come il famoso Unimate, il primo robot industriale. Questi robot non avevano un volto umano e seguivano istruzioni rigide. Oggi, grazie ai progressi dell'AI, Kriket 3000 rappresenta un salto evolutivo, capace di apprendere e adattarsi alle abitudini dei suoi proprietari.

In conclusione, Kriket 3000 non è solo un omaggio al passato, ma una visione innovativa del futuro della tecnologia. Con il suo design nostalgico e le sue capacità moderne, questo robot umanoide ci fa riflettere su come la tecnologia possa integrarsi nella vita quotidiana, rendendo il futuro più familiare e accessibile.

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Vasi Sculpturali: L'Arte della Natura secondo Gray Gardens

Vasi Sculpturali: L'Arte della Natura secondo Gray Gardens

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Nel cuore di un mondo che corre, dove il frastuono della modernità sembra sovrastare la bellezza della natura, emergono come statue silenziose i vasi scolpiti a mano di Gray Gardens. Questa audace creazione, frutto della mente e dell'anima di Danya Ahmed, non è semplicemente un contenitore per piante, ma un'opera d'arte che invita a riflettere sul rapporto tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda.

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Alti fino a quattro piedi, questi vasi in cemento rinforzato con fibra di vetro non solo ancorano lo spazio, ma portano con sé l'impronta imperfetta della mano umana, un segno di autenticità in un'epoca dominata dalla produzione in serie. Gray Gardens non si limita a creare oggetti, ma intesse storie, evocando l'essenza del Mediterraneo, dai resti erosi delle antiche rovine alla solidità quieta dei materiali lapidei.

"Creiamo vasi scolpiti a mano che migliorano la tua esperienza sia del mondo interno che di quello esterno," afferma il team di Gray Gardens, rivelando la loro missione di aggiungere un tocco di selvatichezza e poesia agli spazi verdi. Ogni vaso è un invito a esplorare la bellezza imperfetta della natura, un richiamo a ritrovare il nostro legame con la terra.

Disponibili in una gamma di colori che spaziano dal terracotta al verde, dal blu al rosa cipria, questi vasi offrono anche tre diverse finiture testurizzate: strisce orizzontali, verticali o una superficie naturale, levigata ma ruvida al tatto. Ogni pezzo è unico, una celebrazione della manualità e della creatività, destinato a trasformare il tuo ambiente in un luogo di bellezza e riflessione.

In un'epoca in cui il design si mescola all'arte, i vasi di Gray Gardens si pongono come un ponte tra il quotidiano e il sublime. Non si tratta solo di piante; si tratta di un'esperienza, di un momento di contemplazione, di un invito a rallentare e ad assaporare la bellezza che ci circonda.

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La Torre Oricon: Un Nuovo Simbolo per Tirana, Firmata da Souto de Moura e OODA

La Torre Oricon: Un Nuovo Simbolo per Tirana, Firmata da Souto de Moura e OODA

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In un angolo vibrante di Tirana, dove il passato incontra le aspirazioni di un futuro moderno, sorge una nuova icona architettonica: la Torre Oricon. Concepita dalla mente geniale di Eduardo Souto de Moura, vincitore del prestigioso Premio Pritzker, e dal talentuoso studio OODA, questa struttura non è solo un edificio, ma un portale che invita a esplorare la bellezza della capitale albanese.

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Con i suoi cinquant'anni di altezza, la Torre Oricon si erge maestosa tra la griglia storica della città e il suo espansivo lato ovest, un punto di convergenza dove infrastrutture, abitazioni e commercio si intrecciano. La progettazione della torre è guidata da una ricerca di proporzione, struttura e materiali, un equilibrio che riflette la disciplina di Souto de Moura e l'approccio innovativo di OODA verso l'adattabilità urbana. Il risultato è un'opera che trasmette una sensazione di stabilità e avanguardia, ancorata a una geometria che parla più della sua essenza che della sua scala.

La Torre Oricon, posizionata accanto alla Bond Tower, stabilisce un dialogo con il suo contesto attraverso una massa calibrata e una base progettata con cura. I livelli inferiori creano un'interfaccia porosa con la strada, aprendo la vista verso la città attraverso facciate vetrate e recessi profondi che modulano la luce e definiscono soglie. Questa base dà spazio a una composizione verticale dove ripetizione, ombra e riflessione conferiscono una continuità misurata alla facciata. La sua collocazione lungo l'asse principale che collega l'aeroporto al centro città ne sottolinea il ruolo di soglia urbana.

L'identità architettonica della Torre Oricon emerge dalla sua costruzione materiale. Calcestruzzo, marmo e vetro sono utilizzati con sobrietà, enfatizzando la continuità e la texture piuttosto che l'effetto superficiale. Questi materiali richiamano le tradizioni edilizie regionali, sostenendo al contempo la chiarezza strutturale della torre. I dettagli sono pensati con attenzione: pannelli di marmo articolano la sezione centrale, conferendo peso e permanenza, mentre il vetro più leggero nei livelli superiori accresce la trasparenza e la luminosità degli spazi destinati all'hotel.

All'interno, la Torre Oricon riflette il dinamismo della vita cittadina. Nella base si trovano negozi e uffici, che conferiscono al piano terra una presenza civica e estendono l'energia commerciale dell'Avenue Dritan Hoxha. Gli appartamenti ai piani intermedi sono disposti attorno a un nucleo centrale, con layout che privilegiano privacy e viste sulle maestose montagne circostanti. I livelli superiori ospitano un hotel e un ristorante, che incoronano l'edificio e offrono spazi aperti inondati di luce naturale e panorami mozzafiato.

La progettazione della Torre Oricon si basa sul principio che architettura e costruzione sono inseparabili. Ogni decisione, dalla modulazione della facciata alla lunghezza delle travi strutturali, riflette la logica di come l'edificio si erge e respira nel suo ambiente. La collaborazione tra Eduardo Souto de Moura e OODA sintetizza esperienza e sperimentazione in una dichiarazione coerente di modernità e rispetto per il contesto.

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Plan C Frame: Un Nuovo Spazio Ibrido di Moda, Design e Cultura a Milano

Plan C Frame: Un Nuovo Spazio Ibrido di Moda, Design e Cultura a Milano

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Nel cuore pulsante di Milano, dove le strade raccontano storie e i colori danzano, nasce Plan C Frame, un concept store che non si limita a vendere, ma invita a vivere un'esperienza. Fondato da Carolina Castiglioni, questo spazio non è solo un negozio; è un crocevia di tendenze, un rifugio per gli amanti della bellezza e della creatività. La sua anima è incastonata in una spirale rossa che si erge...

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All'interno di Plan C Frame, i visitatori scoprono la collezione distintiva di abbigliamento femminile e accessori, ma non solo. Oggetti d'arte, gioielli e articoli per la casa si fondono in un'unica narrazione, creando un'atmosfera ricca e stratificata. In un angolo dedicato, la Reading Room accoglie riviste contemporanee che esplorano il mondo della moda, del design, dell'arte e della cultura, un rifugio per chi cerca ispirazione e riflessione.

Ma Plan C Frame non è solo una vetrina di prodotti; è un laboratorio di creatività. Qui, Aliita, un brand di gioielli che celebra il colore e il gioco, inaugura il suo primo spazio retail dedicato, mentre la capsule di homeware Plan C Silos, sviluppata in collaborazione con il belga Serax, si fa notare con eleganza. I vasi e le candele, ispirati a strutture di stoccaggio industriale, trasformano il linguaggio audace di Plan C in un'estetica domestica.

In questo contesto, l'arte trova la sua voce. La prima esposizione presenta le opere di Christoph Niemann, un illustratore e narratore visuale noto per i suoi disegni arguti e le copertine per The New Yorker. Le sue creazioni invitano a riflettere su momenti quotidiani, trasformando l'ordinario in straordinario.

Con Plan C, fondato nel 2018, Carolina Castiglioni ha dato vita a un marchio che gioca con i codici del maschile e del femminile, esprimendo una personalità audace e un'identità chiara. Con la sua nuova apertura a Milano, Frame diventa una piattaforma per esplorare non solo l'abbigliamento, ma un intero universo di creatività e interazione culturale.

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Casa Batlló: Un Nuovo Spazio per l'Arte Contemporanea nel Cuore di Barcellona

Casa Batlló: Un Nuovo Spazio per l'Arte Contemporanea nel Cuore di Barcellona

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Nel cuore pulsante di Barcellona, un capolavoro di Antoni Gaudí, la Casa Batlló, si prepara a rivelare un nuovo capitolo della sua storia. A partire dal 31 gennaio 2026, un appartamento nascosto al secondo piano sarà trasformato in una galleria dedicata all'arte contemporanea, un evento che promette di arricchire ulteriormente l'eredità culturale di questo monumento dichiarato Patrimonio dell'Uman...

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La ristrutturazione, curata dallo studio barcellonese Mesura, rappresenta un delicato equilibrio tra restauro e innovazione, restituendo vita a spazi che sono stati inaccessibili per decenni. L'intervento architettonico si distingue per l'introduzione di un soffitto in metallo curvo, stampato con motivi concentrici che evocano l'acqua, simbolo della fluidità e del cambiamento.

Un Dialogo tra Passato e Futuro

La nuova iniziativa, denominata Casa Batlló Contemporary, non è solo una galleria, ma un palcoscenico per il dialogo tra il genio di Gaudí e le espressioni artistiche attuali. L'inaugurazione sarà segnata dalla mostra Beyond the Facade, realizzata dal collettivo londinese United Visual Artists (UVA), che esplorerà i cicli della vita attraverso opere che utilizzano luce e movimento per coinvolgere e stupire il pubblico.

Un Progetto per il XXI Secolo

Questa apertura si allinea con le celebrazioni del centenario dalla morte di Gaudí e con il riconoscimento di Barcellona come Capitale Mondiale dell'Architettura. La galleria si propone di essere un faro culturale, unendo la conservazione rigorosa della storia con un'attiva reinterpretazione del presente. Maria Bernat, direttrice del programma, sottolinea come l'obiettivo sia quello di creare un ponte tra epoche, dando nuova vita a un patrimonio che continua a ispirare.

Casa Batlló non è nuova a interventi artistici innovativi, avendo già collaborato con artisti digitali dal 2021. Con l'introduzione di Casa Batlló Contemporary, il luogo si trasforma in un centro culturale dinamico, capace di attrarre visitatori e di stimolare la creatività contemporanea.

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Stardust: L'Amore e l'Architettura si Incontrano a Roma

Stardust: L'Amore e l'Architettura si Incontrano a Roma

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Il 16 ottobre, Roma si prepara a ospitare un evento straordinario: la prima italiana di Stardust, un documentario che racconta la vita e l'opera di due giganti dell'architettura contemporanea, Robert Venturi e Denise Scott Brown. Un film che è molto più di una semplice cronaca biografica; è un viaggio che intreccia il sentimento con la creatività, un racconto di amore e di visioni audaci che hanno...

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Diretto da Jim Venturi, figlio della coppia, il film sarà proiettato all'Auditorium del MAXXI e invita gli spettatori a immergersi in una narrazione che attraversa oltre cinquant'anni di successi e sfide. La visione innovativa di Robert e Denise ha cambiato il modo in cui percepiamo edifici e spazi urbani, introducendo un approccio che abbraccia la complessità e l'ironia, in netto contrasto con il rigore del modernismo.

Il documentario non si limita a esplorare le opere iconiche della coppia, come la Sainsbury Wing della National Gallery di Londra, ma si addentra anche nei loro momenti di vita quotidiana, rivelando l'intimità del loro rapporto. Attraverso interviste, materiali d'archivio e una colonna sonora che spazia da Serge Gainsbourg a Thelonious Monk, Stardust si presenta come una sinfonia visiva che riflette la bellezza dell'ordinario.

Jim Venturi ci regala uno sguardo profondo sulla vita dei suoi genitori, rivelando i battibecchi creativi e le intuizioni geniali che hanno caratterizzato la loro carriera. La loro storia è un atto di giustizia verso Denise Scott Brown, spesso trascurata nel riconoscimento del suo contributo, un’ingiustizia che ha segnato la loro vita professionale. Durante il film, si evidenziano anche le scelte radicali, come il celebre viaggio a Las Vegas, che ha segnato un punto di svolta nella storia dell'architettura.

Questa anteprima è particolarmente significativa in quanto coincide con il centenario della nascita di Robert Venturi, un legame che trasforma l'evento in un omaggio alla sua eredità. La bellezza architettonica e la complessità della vita di Roma hanno influenzato profondamente il pensiero di Venturi, rendendo questo film un tributo alla città che ha ispirato il suo viaggio creativo.

Con una durata di 85 minuti, Stardust si propone di restituire all'architettura il suo volto più umano, mostrando come ogni teoria si fondi su vite vissute e scelte difficili. È un invito a riflettere su come l'arte possa fiorire anche nei margini, come una storia d'amore che abbraccia la grandezza nell'ordinario.

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Il Centro Congressi 'La Vela': Un Nuovo Faro per Rouen

Il Centro Congressi 'La Vela': Un Nuovo Faro per Rouen

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Nel cuore di Rouen, la nuova opera architettonica chiamata 'La Vela' si erge maestosa lungo le rive della Senna, come un faro di innovazione e sostenibilità. Progettato dallo studio danese BIG, questo centro congressi rappresenta un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione, un luogo dove l'architettura incontra la natura, e dove l'arte del costruire si fa poesia.

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La Vela, con il suo tetto ondulato che ricorda le vele delle navi, non è solo un edificio; è un invito a esplorare, a connettersi con l'ambiente circostante. La sua struttura in legno massiccio non solo abbraccia l'estetica, ma si impegna anche in una filosofia di sostenibilità, con interni ottimizzati per la luce naturale e un tetto che produce energia attraverso pannelli fotovoltaici.

Questo centro sarà dotato di due auditorium, ampi spazi espositivi, sale riunioni e un ristorante, il tutto incorniciato da facciate in vetro e legno che richiamano le caratteristiche case a graticcio tipiche della Normandia. La facciata più alta, rivolta verso il fiume, si erge come un saluto ai viaggiatori, mentre il lato che guarda verso la città offre rifugi ombreggiati, estendendo il foyer in un paesaggio pubblico a misura d'uomo.

Come un'opera d'arte che si fonde con il suo ambiente, La Vela non è solo un centro congressi, ma un hub culturale che abbraccia tutti coloro che visitano Rouen. Sostenuto da una visione che guarda al futuro, questo progetto è destinato a diventare un simbolo di inclusività e innovazione per la comunità.

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Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Brasile

Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Brasile

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Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in BrasileLa Casa Buritis, progettata dallo studio Aguirre Arquitetura, rappresenta un interessante esempio di come l'architettura possa integrarsi armoniosamente con il paesaggio naturale del Cerrado. Situata a Uberlândia, Brasile, questa residenza si estende su una superficie di 550 m² e sarà completata nel 2025.

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Il progetto nasce dall'esigenza di una grande famiglia e mira a valorizzare la relazione visiva tra l'architettura e il paesaggio circostante. Gli architetti, guidati da Alexandre Aguirre, hanno saputo sfruttare il potenziale del lotto, offrendo una vista privilegiata su un'area naturale preservata.

La Casa Buritis non è solo un'abitazione, ma un esempio di come il design possa rispondere alle esigenze contemporanee, mantenendo un forte rispetto per l'ambiente. La combinazione di materiali sostenibili e tecniche innovative dimostra l'impegno del team di Aguirre Arquitetura verso un futuro più verde.

Questo progetto è stato presentato su ArchDaily, un'importante piattaforma dedicata all'architettura e al design, dove è possibile esplorare ulteriormente le caratteristiche e le specifiche della Casa Buritis.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Snow Peak MATRO: Un Rivoluzionario Spazio di Vendita a Suzhou

Snow Peak MATRO: Un Rivoluzionario Spazio di Vendita a Suzhou

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Snow Peak MATRO: Un Rivoluzionario Spazio di Vendita a SuzhouNel cuore del centro storico di Suzhou, il leggendario marchio outdoor Snow Peak ha recentemente inaugurato il suo nuovo showroom multifunzionale. Progettato dallo studio KiKi ARCHi, guidato dall'architetto Yoshihiko Seki, il progetto incarna la filosofia centrale del marchio.

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Il nuovo spazio non è solo un negozio, ma un ambiente ibrido che integra un angolo caffè, offrendo una pausa rinfrescante a clienti e visitatori. Il design minimalista e astratto richiama la topografia naturale delle colline e delle foreste, creando un'atmosfera che riflette perfettamente lo spirito avventuroso di Snow Peak.

Oltre a presentare attrezzature da campeggio, abbigliamento outdoor e strumenti per escursioni, il MATRO Department Store rappresenta un punto di riferimento per gli amanti della natura e dell'outdoor, combinando estetica e funzionalità. Questo progetto innovativo è stato realizzato in collaborazione con Suzhou HaiYiDa Construction & Decoration Co., Ltd. e rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità e l'innovazione nel retail.

Il risultato è un ambiente che non solo promuove i prodotti Snow Peak, ma invita anche a una riflessione sul rapporto tra uomo e natura, rendendo ogni visita un'esperienza unica e memorabile.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Casa dei Sogni: Un Rifugio tra Natura e Architettura Emozionante

La Casa dei Sogni: Un Rifugio tra Natura e Architettura Emozionante

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Immaginate una casa che non è solo un luogo dove vivere, ma un rifugio che abbraccia la natura e racconta una storia. A circa 160 chilometri da Manhattan, tra le dolci colline della contea di Columbia, sorge la Ridge House, un capolavoro firmato dallo studio Worrell Yeung. Qui, l'architettura non è un semplice involucro, ma un dialogo profondo tra uomo e ambiente, una sinfonia di materiali e forme...

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La Ridge House è un sogno realizzato per una giovane famiglia, un luogo che cattura l'essenza del paesaggio circostante. Con una vista mozzafiato sulle Catskill Mountains e sul Taconic Range, questa residenza si sviluppa su un vasto terreno di 88 acri, suddiviso in due volumi distinti: l'abitazione principale e 'The Barn', un annesso che funge da fienile. Entrambi i volumi, pur nella loro diversità, si integrano con il paesaggio circostante, riflettendo la morfologia del sito attraverso l'uso di materiali sobri e naturali.

Il cuore della casa è un open space che unisce cucina, sala da pranzo e living, un ambiente a doppia altezza che invita la luce a danzare al suo interno. Le vetrate a tutta altezza, che si ergono per 9 metri, non solo illuminano gli spazi, ma creano una connessione diretta con il mondo esterno, permettendo di vivere il paesaggio in ogni momento della giornata. Ogni dettaglio, dall'isola della cucina al camino in cemento, è progettato per esaltare l'esperienza sensoriale e il comfort.

Ma non è solo la bellezza visiva a colpire. La Ridge House è un esempio di architettura che 'respira' con il paesaggio, una dichiarazione d'intenti che utilizza materiali grezzi e non trattati, come il metallo ondulato e il cemento a vista, per evolvere nel tempo e adattarsi agli agenti atmosferici. Ogni elemento diventa un sensore silenzioso, capace di misurare il passaggio delle stagioni e il mutare della luce.

In questo contesto di pura poesia architettonica, la suite padronale si distingue per la sua intimità. Con una grande vasca da bagno affacciata su una vista incantevole, ogni momento trascorso qui diventa un'esperienza di contemplazione e tranquillità. E per gli ospiti, 'The Barn' offre un'accogliente bunkhouse, dove la luce naturale e il paesaggio continuano a essere protagonisti.

La Ridge House non è solo una casa; è un rifugio emotivo, un luogo dove l'arte del paesaggio e l'architettura si intrecciano per creare un'esperienza di vita unica. Come afferma Max Worrell, co-fondatore dello studio, l'obiettivo era tradurre il paesaggio in un'esperienza architettonica autentica, e questa casa ne è la prova tangibile.

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Architettura di Confine: Scegliere l'Architetto a Gorizia e nel Collio

Gorizia è una città dal fascino unico, un ponte tra il mondo latino, slavo e germanico. Con la sua atmosfera mitteleuropea, eredità del suo passato asburgico, e il suo futuro luminoso come Capitale Europea della Cultura 2025 insieme a Nova Gorica, questa provincia è oggi un laboratorio di progettazione europea. Scegliere un architetto a Gorizia significa affidarsi a un professionista che comprende le dinamiche di un territorio transfrontaliero e ricco di storia.

Il fiore all'occhiello della provincia è il Collio, un anfiteatro di colline ondulate che produce alcuni dei migliori vini bianchi al mondo. L'architettura qui è spesso al servizio dell'enoturismo: la progettazione di cantine di design, il restauro di ville storiche e il recupero di casali per l'ospitalità di lusso sono le sfide più ambite. Un architetto locale sa come integrare un linguaggio moderno nel rispetto di un paesaggio agricolo di inestimabile valore.

Nel centro cittadino, invece, si lavora sull'elegante tessuto di palazzi e giardini che le valsero il nome di "Nizza austriaca". Il restauro conservativo di queste dimore richiede una sensibilità particolare per lo stile Liberty e Neoclassico. Per individuare lo studio di architettura a Gorizia con le competenze adatte al tuo progetto, che sia in città o tra i vigneti, una piattaforma come Architects Advisor è la scelta più efficace.

Affida il tuo progetto a chi sa interpretare l'anima di questa terra di confine, capace di unire rigore mitteleuropeo e calore latino. Inizia la tua ricerca e trova l'architetto a Gorizia che saprà dare forma alla tua visione in questo angolo speciale d'Europa.