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Immagine di Manuela Briano Architetto Emmecquadro Architettura

Manuela Briano Architetto Emmecquadro Architettura

Architetto,Associazione di architetti

Piazza Guido Rossa, 8/1 (17100 Savona SV)

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Armellino & Poggio Architetti Associati

Architetto,Ingegnere,Designer d'interni,Negozio di mobili per ufficio,Stamperia

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Piccardo Arch. Federico

Architetto

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Immagine di Studio di Architettura Elena Fedi - Savona

Studio di Architettura Elena Fedi - Savona

Architetto

Piazza Aurelio Saffi, 2 (17100 Savona SV)

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Amministrazione Caseggiati Geom. Giancarlo Desalvo

Geometra,Condominio

Via Bartolomeo Guidobono, 8 (17100 Savona SV)

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Cavallo Arch. Marco

Architetto

Corso Giuseppe Mazzini, 26 (17100 Savona SV)

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Studio Dedalo Architetti Associati

Architetto,Ingegnere civile,Agenzia di design,Ingegnere,Geometra,Ingegnere strutturale

Corso Italia, 29/10 (17100 Savona SV)

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Caprioglio Enrico

Architetto

Via Antonio Baglietto, 6 (17100 Savona SV)

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Archilab

Designer d'interni,Negozio di mobili

Corso Vittorio Veneto, 126-128 R/126-128 R (17100 Savona SV)

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Immagine di Studio di Architettura Arch.donato Valentina

Studio di Architettura Arch.donato Valentina

Architetto

Via Pietro Paleocapa, 12/1 (17100 Savona SV)

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Immagine di Oddera Alberto

Oddera Alberto

Architetto

Via Nizza, 16r (17100 Savona SV)

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Studio Tecnico Reset

Architetto,Consulente acustico,Ingegnere ambientale,Ristrutturatore di bagni,Consulente ingegneristico,Consulente ambientale,Designer d'interni,Idraulico,Consulente per impianti di produzione di energia,Fornitore di attrezzature per l'energia solare

Via dei Vegerio, 6/8b (17100 Savona SV)

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Immagine di Staiges - Ingegneria S.r.l.

Staiges - Ingegneria S.r.l.

Ingegnere

Corso Italia, 22/6 (17100 Savona SV)

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Immagine di Tratto Architettura

Tratto Architettura

Architetto

Via Pietro Paleocapa, 12/1 (17100 Savona SV)

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Immagine di Arch. Briano Valerio Studio Tecnico

Arch. Briano Valerio Studio Tecnico

Architetto

Corso Agostino Ricci, 10 (17100 Savona SV)

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Immagine di Ing. Fabio Tondelli - Ingegneria & Architettura

Ing. Fabio Tondelli - Ingegneria & Architettura

Architetto,Ingegnere

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Maison De Vacances Italy

Studio di architettura di interni

Via Francesco Spinola, 1R (17100 Savona SV)

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Immagine di Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Savona

Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Savona

Sindacato

Piazza Guido Rossa, 2r (17100 Savona SV)

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Immagine di Espis Luca Architetto

Espis Luca Architetto

Architetto,Progettista grafico

Via Mignone, 42 (17100 Savona SV)

4.9/5 (36 recensioni)

Immagine di Bianchi e Bosoni Architetti Associati

Bianchi e Bosoni Architetti Associati

Architetto

Via Monteverdi, 5 (17100 Savona SV)

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Immagine di Spazioblu.

Spazioblu.

Designer d'interni

Via Nostra Signore dell’Olmo, 11 (17100 Savona SV)

4.9/5 (12 recensioni)

Immagine di Archipaes & Partners - Architettura e Paesaggistica

Archipaes & Partners - Architettura e Paesaggistica

Architetto,Paesaggista,Consulente,Consulente ingegneristico

Via IV Novembre, 4 (17100 Savona SV)

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Immagine di Giorgia Paraluppi Architetto

Giorgia Paraluppi Architetto

Ufficio aziendale

P.zza Giulio II (17100 Savona SV)

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Immagine di Studio Architetto De Stefanis

Studio Architetto De Stefanis

Architetto

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Immagine di Palmarini Paolo Geom.

Palmarini Paolo Geom.

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Immagine di Frumento - Vivaldi Architetti Associati

Frumento - Vivaldi Architetti Associati

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Immagine di Archet di Castellari e Carpinello S.n.c.

Archet di Castellari e Carpinello S.n.c.

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Nocera Arch. Marisa

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Immagine di B.lab Architetti Associati Ilaria Becco Alessia Berti Federica Berti

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Architetto

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Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

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Il mondo dell'architettura italiana si è illuminato con la notizia dell'assegnazione del Premio "Architetto dell'anno" 2025 a Michele De Lucchi, un vero e proprio gigante del settore. Il suo studio, AMDL CIRCLE, ha brillato alla Festa dell'Architetto, un evento annuale che celebra l'eccellenza architettonica e che quest'anno si è svolto nella suggestiva cornice di Venezia.

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Il progetto che ha catapultato De Lucchi sul podio è il restauro e la riconversione delle Gallerie d'Italia a Torino, un'opera che ha saputo trasformare spazi storici in luoghi di cultura e conoscenza, dedicati alla fotografia e alla videoarte. La giuria, presieduta dall'architetta messicana Tatiana Bilbao, ha elogiato la capacità del progetto di recuperare ambienti una volta destinati a usi bancari, trasformandoli in musei interattivi e vibranti.

Il restyling degli spazi ipogei di Palazzo Turinetti, completato nel 2022, è stato descritto come un'opera di grande raffinatezza, capace di combinare funzionalità e estetica con una particolare attenzione ai dettagli e ai materiali utilizzati. De Lucchi e il suo team hanno dimostrato una maturità progettuale rara, offrendo una nuova vita a spazi che, altrimenti, sarebbero rimasti dimenticati nel tempo.

Non solo De Lucchi ha brillato in questa edizione della Festa dell'Architetto. Anche lo studio facchinelli daboit saviane ha ricevuto il premio "Giovane Talento dell'Architettura italiana" per il progetto della Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado a Puos d'Alpago, un'opera che ha catturato l'attenzione per la sua innovativa rigenerazione di spazi esistenti, dimostrando come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee con creatività e sensibilità.

Questa edizione ha visto anche menzioni speciali per progetti di notevole impatto, come il Bicocca Superlab a Milano e il padiglione Hortus Conclusus a Mestre, che hanno saputo reinterpretare il concetto di rigenerazione urbana in chiave moderna, creando connessioni tra didattica e ambiente.

La Festa dell'Architetto 2025 non è solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sull'importanza della progettazione architettonica nel nostro quotidiano. È un appello a lavorare insieme per una Legge per l'Architettura che tuteli le comunità e permetta di costruire un futuro migliore per tutti.

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L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

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All'inizio di ogni grande storia c'è un incontro, un colpo di telefono, un'idea che si insinua come un sogno nella mente di chi ama. In Stardust: A Story of Love and Architecture, la magia prende forma attraverso la voce di Denise Scott Brown, che chiama Robert Venturi per mostrargli il mondo scintillante della Las Vegas Strip. Siamo nel novembre del 1966, e quel ‘qualcosa’ si trasformerà in un vi...

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Il film, diretto con maestria da Jim Venturi, il figlio dei due protagonisti, non è solo un racconto di mattoni e cemento, ma un’ode a una vita condivisa, a una danza di idee, conflitti e scoperte. La telecamera si muove con delicatezza, quasi come un amante che esplora il viso del proprio partner, rivelando non solo l’architettura, ma anche l’umanità che ci sta dietro. Venturi e Scott Brown, due anime in un’unica visione, hanno saputo scardinare dogmi e pregiudizi, abbracciando la complessità e la contraddizione come essenze vitali del loro lavoro.

Con Complexity and Contradiction in Architecture, pubblicato nel 1966, hanno sfidato la tirannia del minimalismo, mentre Learning from Las Vegas ha aperto le porte a un’architettura popolare e ironica, capace di dialogare con il caos della realtà. Non si trattava più di eleganza austera, ma di abbracciare il ‘diverso’, il ‘non convenzionale’ e, perché no, anche il ‘banale’ come linguaggio architettonico.

Il film non celebra, indaga. Non costruisce monumenti, ma lascia che le ombre parlino. La domanda centrale è affascinante: può la creatività coesistere in due menti? Il viaggio di Bob e Denise, tra Philadelphia e Venezia, è un continuo dialogo, un flusso di pensiero che ci invita a riflettere sulla forza dell’amore e della collaborazione. L’immagine finale, di due viaggiatori che continuano a esplorare insieme, ci ricorda che l’architettura, come l’amore, è un atto di costruzione.

In un mondo che spesso premia il consenso, Venturi e Scott Brown hanno scelto la libertà, pagando il prezzo del silenzio. Ma il loro lascito è uno di quelli che brilla come polvere di stelle, illuminando il cammino di chi verrà dopo. Stardust è, quindi, non solo un film, ma una riflessione profonda sulla vita, sull’amore e sull’architettura, che ci invita a guardare oltre le superfici e a scoprire il mondo che ci circonda con occhi nuovi.

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Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

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Immagina di passeggiare per strade che sembrano scorrere come fiumi di pietra, circondato da un silenzio che racconta storie millenarie. Canale di Tenno, un angolo di Medioevo affacciato sul Lago di Garda, si svela in tutta la sua bellezza durante l’autunno. Qui, tra vicoli acciottolati e vecchie botteghe, il tempo si ferma e la magia si sprigiona ad ogni passo. Le finestre fiorite si illuminano d...

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Il fascino di Canale di Tenno sta nei dettagli: porte scolpite che raccontano storie, scale che si arrampicano come radici e angoli che sussurrano segreti dimenticati. In questo periodo dell'anno, il borgo si veste di rame e oro, un vero e proprio dipinto naturale. Non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Durante l’anno, eventi come Rustico Medioevo trasformano il borgo in un vivace mercato medievale, dove artigiani e musicisti riportano in vita antiche tradizioni, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente.

Ma Canale di Tenno non è solo storia e cultura; è anche un paradiso per gli amanti della natura. I sentieri che partono da qui offrono panorami mozzafiato sul Lago di Tenno, famoso per le sue acque turchesi. Camminare tra i boschi, con il foliage autunnale che abbraccia il paesaggio, è un’esperienza che riempie il cuore e lo spirito. Gli escursionisti più avventurosi possono salire verso il Monte Misone, dove si trova uno dei punti di vista più spettacolari sul lago, un balcone naturale che lascia senza fiato.

Per visitare Canale di Tenno, basta un’ora per immergersi nella sua essenza, ma la vera magia si svela solo a chi si concede il tempo di esplorare ogni angolo, assaporando i gusti del Trentino in una delle sue piccole osterie. Le temperature autunnali, miti e piacevoli, rendono ogni passeggiata un vero piacere. Se desideri prolungare la tua visita, fermati in uno dei B&B disseminati tra le case in pietra, dove il silenzio racconta storie di secoli e la vista sul lago ti riempie di meraviglia.

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Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

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Immagina di essere seduto in un angolo di un cabaret a Montmartre, il profumo dell'assenzio nell'aria e il suono di risate fragorose che si mescolano a un'eco di solitudine. È qui che Henri de Toulouse-Lautrec, il genio di Albi, si fa testimone di una Parigi che vive il suo momento di massimo splendore e decadenza. Non c'è giudizio nelle sue opere; c'è solo un'osservazione profonda, un'inquietudin...

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La Belle Époque, quel periodo di luci e ombre, di sfarzo e miseria, viene catturata nei suoi tratti audaci e nei colori vibranti. I suoi personaggi, le ballerine e i borghesi, danzano in un mondo di illusioni e desideri, dove il confine tra amore e affare è labile. Toulouse-Lautrec non idealizza: ritrattista della verità, mette in luce l’anima dei suoi soggetti, senza veli, senza pietà.

Alle sue tavole, ogni sorriso stanco di una prostituta, ogni sguardo languido di una ballerina, raccontano storie di speranza e disillusione. La sua piccola statura non gli ha mai impedito di vedere il mondo da un’angolazione unica: un occhio che sa cogliere il sublime nel quotidiano, il sublime nella fragilità umana. Ecco perché l’arte di Toulouse-Lautrec è un canto alla vita, un inno alla diversità.

La mostra a Firenze, con oltre cento opere esposte, è una porta aperta su questo universo. Manifesti, litografie e disegni dialogano con il passato, invitando il visitatore a perdersi in un viaggio che è anche un ritorno. Un ritorno a quella Parigi che, sebbene lontana nel tempo, continua a pulsare nel nostro presente, con la sua bellezza e la sua miseria, con il suo vizio e la sua poesia.

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La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

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Immaginate un luogo dove il tempo si ferma, dove le storie passate si intrecciano con visioni futuristiche. La Medník House, progettata dall'innovativo studio päivä architekti, è proprio quest'oasi di armonia. Situata su un'imponente scarpata che si affaccia sul fiume Sázava, questa casa non è solo un'abitazione, ma un racconto di evoluzione e adattamento.

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Costruita all'inizio del XX secolo, la Medník House ha subito una radicale trasformazione nel 2010. Ma, come un abito che non calza più, la necessità di un'espansione si è fatta sentire. Il progetto di ampliamento ha saputo rispondere a questa chiamata, realizzando un nuovo spazio che si fonde perfettamente con l'esistente, rispettando la memoria storica del luogo.

Il team di progettazione, composto da talenti come Miloš Munzar e Tomáš Kovalčík, ha saputo trarre ispirazione dalla natura circostante, utilizzando materiali come legno, vetro e pietra, per creare un dialogo continuo tra interno ed esterno. Ogni elemento, dalla scelta delle finestre INTERNORM ai dettagli di illuminazione forniti da Delta Light, è stato selezionato con cura per riflettere la bellezza intrinseca del sito.

La Medník House è molto più di un semplice ampliamento: è un esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee senza dimenticare le proprie radici. È un luogo dove le famiglie possono crescere, sognare e costruire ricordi. Un rifugio che, con il suo fascino senza tempo, invita a fermarsi e a contemplare la bellezza della vita.

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La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

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Nel cuore pulsante di Busan, dove la terra abbraccia il mare, si erge la Torre Lotte progettata da Kengo Kuma e Associati. Un grattacielo che non si limita a sfidare il cielo, ma si fonde con il paesaggio circostante, catturando l'essenza del porto e dei suoi incessanti movimenti. Questa struttura di vetro fluido, eretta sull'ex sito del Municipio, racconta una storia di mare, città e architettura...

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La facciata della torre è un poema visivo che riflette il ritmo delle onde, danzando sotto la luce di Busan. Le sue bande orizzontali, che si ripetono come un canto, sfumano il confine tra vetro spandrel e vetro visivo, trasformando la verticalità in un gesto fluido, simile ai movimenti dell'acqua. Questo gioco di trasparenze e colori, che varia dal trasparente al delicatamente colorato, risponde alla luce e ai toni del cielo costiero, creando un'armonia visiva che incanta chiunque si fermi a osservare.

Il design della Torre Lotte è un esempio di come la moderna architettura possa dialogare con la natura. Le volumi curvi e trasparenti si sovrappongono in una composizione che suggerisce movimento, riflettendo l'ondulazione delle onde. I materiali scelti, come il vetro e l'alluminio, non solo permettono alla luce di danzare sulla facciata, ma creano anche un ritmo calmo, attenuando la scala imponente del grattacielo. Ai piani superiori, le linee orizzontali si dissolvono in eleganti lamelle che filtrano la luce e il vento, offrendo uno spazio di transizione all'osservatorio panoramico, dove città, mare e cielo si incontrano in un unico, vasto orizzonte.

La Torre Lotte non è solo un edificio: è un invito a esplorare la continuità tra l'architettura e il contesto marittimo di Busan. Kengo Kuma evita la monumentalità, favorendo invece una connessione profonda con il paesaggio circostante. Questa torre riflette il suo contesto, permettendo alla luce e all'acqua di animare la sua superficie durante tutto il giorno. Visto dal porto, l'edificio appare come un'estensione verticale della costa, la sua facciata scintillante assorbe i colori dell'alba e del crepuscolo. Di sera, la luce interna morbida mette in risalto le linee orizzontali, creando l'illusione di una corrente luminosa che sale attraverso la torre, mentre dal livello stradale, i volumi curvi in vetro incorniciano scorci di vita urbana, unendo il ritmo della vita metropolitana con la cadenza dell'approdo.

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Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

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Immaginate un luogo dove l'architettura non è solo un involucro, ma un attore vivente nella danza della natura. Questo è Hedeskov, un centro di ricerca e educazione situato nel cuore della Danimarca, progettato dallo studio Djernes & Bell. Qui, i materiali locali come argilla, sabbia, canapa e legno si intrecciano in una sinfonia di sostenibilità e innovazione. Situato su terreni recuperati, H...

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La visione di Djernes & Bell è chiara: l'architettura deve abbandonare l'idea di essere un oggetto isolato e diventare parte integrante della riparazione ecologica. Come ha affermato Justine Bell, partner dello studio, "Un edificio può diventare un laboratorio vivente per la pratica rigenerativa, non solo riducendo l'impatto ambientale, ma migliorando attivamente i sistemi circostanti". Questo centro è un esempio tangibile di come gli spazi possano riflettere i paesaggi e le culture costruttive che li hanno generati, rendendo visibili le relazioni tra esseri umani, terra e tempo.

Collaborando con artigiani locali e specialisti di materiali circolari, il team ha esplorato il paesaggio per trovare risorse naturali da utilizzare, conservando e restaurando edifici esistenti come una vecchia scuola in pietra. I mattoni recuperati sono stati riutilizzati, mentre l'interno è stato abbellito con intonaci di argilla e legno recuperato, creando spazi di lavoro e di vita che parlano di una cultura del riuso e della riparazione.

Il laboratorio di Hedeskov si distingue per il suo impegno nella ricerca. Gli studenti dell'Università BUILD di Aalborg monitoreranno il clima interno, le emissioni e il comportamento dell'umidità, contribuendo a una comprensione più profonda delle pratiche sostenibili. In questo contesto, ogni mattone, ogni trave, racconta una storia di cicli stagionali e conoscenza artigianale antica. La struttura si erge non solo come un centro di apprendimento, ma come un simbolo di un futuro dove l'architettura e la natura possono coesistere in armonia.

Con un tetto verde che accoglie un laboratorio e una cucina, Hedeskov si presenta come un esempio luminoso di come l'architettura moderna possa abbracciare il passato, reinventando gli spazi per le generazioni future. Qui, il rosso profondo delle strutture in legno richiama le tradizionali stalle agricole danesi, mentre ampie finestre circolari e lucernari creano un dialogo tra l'antico e il nuovo.

In un mondo in cui l'architettura è spesso vista come un peso, Hedeskov emerge come una boccata d'aria fresca, un invito a ripensare il nostro rapporto con gli edifici e il nostro ambiente. È un richiamo a esplorare non solo come costruire, ma come vivere e co-creare con la terra.

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La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

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È come se il tempo si fosse fermato, come se le storie di eremiti e santi, sospese tra le pareti del Complesso Museale Santa Maria della Scala, avessero atteso pazientemente il momento giusto per riemergere. La Tebaide, un ciclo pittorico attribuito al maestro Lippo Vanni, è tornato a brillare, riportando alla luce un mondo di virtù e meditazione che, seppur distante, parla ancora all’anima contem...

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Il lungo e meticoloso restauro si è concluso, e dal 7 novembre 2025, il pubblico potrà immergersi in queste scene affascinanti che raccontano la vita quotidiana dei monaci nel deserto di Tebe d’Egitto. La scoperta, avvenuta attraverso un lavoro di recupero che ha portato alla luce affreschi nascosti da strati di imbiancature, è stata una rivelazione, un piccolo miracolo che ha unito passato e presente in un abbraccio eterno.

Le immagini, realizzate in monocromo di ocra rossa, si snodano in una narrazione visiva che esalta la lotta tra virtù e vizio, riflettendo un impianto iconografico raffinato che invita alla riflessione e alla contemplazione. Queste opere non sono solo dipinti; sono finestre su un’epoca, su una spiritualità che si fa carne e colore, e che i confratelli della Compagnia dei Disciplinati hanno venerato nei loro riti penitenziali.

Il restauro è stato possibile grazie al generoso contributo della Fondazione Vaseppi, e rappresenta una delle più significative scoperte artistiche degli ultimi decenni. La storia di questi affreschi è un viaggio che inizia nel 1999, quando l’architetto Guido Canali scoprì le prime tracce di questo tesoro sepolto. Poi, nel 2021, l’operazione di completo recupero si è finalmente realizzata, consentendo a tutti noi di godere di questo patrimonio culturale.

Il ciclo pittorico si fa portavoce di una narrazione profonda, ispirata dalle Vite dei santi Padri di fra’ Domenico Cavalca, un’opera che ha saputo tradurre in immagini la spiritualità cristiana dell’epoca. Le storie di santi come san Paolo Eremita, sant’Antonio Abate e san Girolamo non sono solo racconti, ma veri e propri insegnamenti, espressioni di una ricerca di salvezza che risuona ancora oggi.

La presentazione ufficiale del restauro avverrà il giovedì 6 novembre alle ore 16 nella Sala Sant’Ansano, e le visite guidate saranno disponibili per tutti coloro che vorranno immergersi in questa esperienza unica. Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di scoprire un capolavoro che, come un eco lontano, continua a raccontare storie e a ispirare anime.

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Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

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A Bolzano, nei suggestivi spazi della Fondazione Antonio Dalle Nogare, si apre un capitolo affascinante della storia dell'arte italiana. La mostra "TOUTITÉ – ILIAZD. Lo studio della forma" ci invita a esplorare l'universo creativo di Ilia Zdanevich, un artista poliedrico che ha saputo mescolare parole e forme in un abbraccio senza tempo. La retrospettiva, la più grande mai dedicata a questo maestr...

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Iliazd, nato a Tbilisi nel 1894, ha trascorso la sua vita tra le pieghe della poesia e le sfide della tipografia, lasciando un segno indelebile non solo in Francia, dove si è stabilito dopo aver abbandonato la Russia, ma anche nel cuore di chi ama l'arte. La mostra, curata con maestria da Eva Brioschi e Julia Marchand, svela il genio di un artista che ha collaborato con nomi illustri del Novecento, come Pablo Picasso e Coco Chanel, creando opere che sono veri e propri oggetti d'arte.

Il percorso espositivo si articola attorno alla pratica del libro d'artista, un linguaggio che Iliazd ha saputo reinventare, facendolo diventare un mezzo per esprimere la sua visione della "toutité", una filosofia che abbraccia ogni forma di espressione artistica. Dalla tipografia alla moda, dall'architettura alla poesia, la toutité rappresenta un'idea di creatività che non conosce limiti, un invito a vedere il mondo con occhi nuovi.

Non perdere l'occasione di immergerti in questo affascinante mondo. La mostra è un viaggio che trascende il tempo e lo spazio, un'opportunità per comprendere l'essenza di un artista che ha saputo trasformare la sua vita in un'opera d'arte. Scopri i volumi iconici e i progetti che hanno definito la sua carriera e lasciati ispirare dalla magia di Iliazd.

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Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

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Nel cuore pulsante di New York, dove l'arte e l'architettura si fondono in un abbraccio di bellezza, si è svolta una cerimonia che ha celebrato l'eccellenza italiana nel mondo. L'architetto calabrese Giuseppe Samà, con il suo stile inconfondibile e la sua visione innovativa, è stato insignito del premio ILICA 2025 presso il prestigioso Queens Museum.

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Questo riconoscimento, conferito dall'Italian Language Inter-Cultural Alliance, è un tributo a coloro che, come Samà, portano avanti i valori estetici e culturali italiani. Davanti a un pubblico di oltre 300 illustri ospiti, tra cui artisti e imprenditori, l'architetto ha condiviso la sua gioia e gratitudine, sottolineando l'importanza delle sue radici calabresi.

Originario della Calabria, Samà ha saputo trasformare la sua passione in una carriera internazionale, realizzando progetti che spaziano da residenze private a boutique hotel. La sua opera è caratterizzata da un senso innato di equilibrio tra natura, luce e proporzione, creando spazi che evocano emozioni e benessere. Ogni progetto racconta una storia, quella del luogo che lo ispira e delle tradizioni che lo accompagnano.

Il suo studio a New York è diventato un faro per coloro che cercano l'autenticità del design italiano. In un mondo sempre più globalizzato, Samà riesce a mantenere vivo il legame con la sua terra, portando un pezzo di Calabria in ogni sua creazione. La sua filosofia è semplice ma profonda: ogni spazio deve essere capace di emozionare.

Nel ricevere il premio, ha affermato: "Questo riconoscimento ha per me un valore speciale: rappresenta non solo un traguardo professionale, ma un simbolo di come la creatività italiana continui a ispirare e a unire le persone nel mondo". Le sue parole risuonano come un eco di speranza, un richiamo a non dimenticare da dove veniamo, anche mentre costruiamo il futuro.

La serata si è conclusa con un lungo applauso, un tributo a un uomo che, con il suo talento e la sua determinazione, non solo rappresenta la nuova generazione di creativi italiani, ma funge anche da ponte tra le culture, unendo Italia e Stati Uniti in un dialogo senza fine.

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Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

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In un mondo dove le linee dritte e i materiali freddi dominano il panorama urbano, l’architettura organica emerge come un canto di sirena. Case che si arrampicano come edera, tetti ondulati che danzano con il vento, pavimenti che evocano il movimento della natura stessa. Ci troviamo di fronte a strutture che, più che edifici, sembrano organismi viventi, in perfetta armonia con l’ambiente circostan...

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Ricordiamo la Casa sulla Cascata di Frank Lloyd Wright, un capolavoro che si fonde con il paesaggio, quasi come se fosse stata plasmata dalla corrente del fiume sottostante. Questa visione di architettura non è nuova, ma si sta riappropriando del suo posto nella nostra epoca, segnata da crisi ecologiche e da una crescente necessità di riconnettersi con la natura.

Ma cosa rende l’architettura organica così affascinante? È il suo rifiuto delle rigide convenzioni del modernismo tradizionale. Mentre i movimenti come il Bauhaus e il Brutalismo prediligono la funzionalità e la linearità, l’architettura organica abbraccia il caos e la bellezza imperfetta. Pensiamo alle opere di architetti come Bruce Goff, la cui Bavinger House esprimeva un universo onirico di forme e colori, un rifugio di creatività che sfidava ogni logica. La sua demolizione nel 2016 ha riacceso il dibattito sulla necessità di preservare queste architetture eccentriche.

In un’epoca di incertezze, l’architettura organica fiorisce. È un rifugio per i nostri sogni, una risposta visiva e tangibile alle crisi che affrontiamo. Case come la Casa Orgánica di Javier Senosiain ci trasportano in un mondo dove le pareti diventano giardini e i tetti sembrano nuvole. Ogni angolo è un invito a esplorare, a sentirsi parte di qualcosa di più grande, di un ecosistema vivente. Qui, il design non è solo estetica; è un’esperienza sensoriale.

Ma non è solo una questione di forma. È anche una filosofia, una riconnessione con la terra. Architetti come Antti Lovag e Imre Makovecz ci mostrano come il legno e la pietra possano raccontare storie, come ogni struttura possa essere un poema dedicato alla natura. La residenza di Lovag, il Palais Bulles, è un esempio lampante di come l’architettura possa diventare un’opera d’arte, un sogno che si materializza nel paesaggio.

In un’epoca in cui la sostenibilità è fondamentale, l’architettura organica ci offre una via per riconsiderare il nostro modo di costruire. Non più semplici edifici, ma case che respirano, che vivono, che ci parlano. Siamo pronti a riscoprire il meraviglioso mondo dell’architettura organica, dove ogni casa è un organismo, e ogni organismo è parte di un tutto?

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L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

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Il 14 novembre, la Fondazione Legler per la Storia Economica e Sociale di Bergamo si trasforma in un palcoscenico di riflessione e ispirazione, ospitando una mostra dedicata a Cesare Rota Nodari, figura emblematica dell'architettura bergamasca. Fino al 20 dicembre, visitatori e appassionati avranno l'opportunità di esplorare sessant'anni di creatività e innovazione, un viaggio che attraversa il te...

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Curata da Edoardo Milesi, l'esposizione non è solo una celebrazione del lavoro di Rota Nodari, ma un invito a interrogarsi sul mestiere dell'architetto in un'epoca di rapidi cambiamenti, dove il digitale ha trasformato il modo di progettare. "L'architettura non è solo costruzione", afferma Milesi, "ma un atto di pensiero politico e visione sociale". In questa sinfonia di idee, Rota Nodari si erge come un maestro che, pur abbracciando le nuove tecnologie, non dimentica le radici artigianali e il legame profondo con il territorio.

Un aspetto distintivo della mostra è il convegno “Il mestiere dell’architetto”, in programma il 21 novembre, dove relatori illustri discuteranno dell'importanza dell'architetto come interprete non solo dello spazio fisico, ma anche delle dinamiche sociali e ambientali. La conversazione si estenderà a esplorare relazioni complesse tra l'uomo e il mondo naturale, un tema che invita a riflettere sulla nostra esistenza e sul nostro impatto sul pianeta.

In un'epoca in cui l'architettura deve affrontare sfide senza precedenti, la mostra di Cesare Rota Nodari ci ricorda che ogni progetto è un'opportunità per sognare, ascoltare e trasformare. Non perdere questa occasione unica di immergerti nell'universo di un architetto che ha saputo coniugare passato e futuro, tradizione e innovazione.

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Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

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Nel cuore pulsante di Helsinki, Habitare 2025 si è rivelato un palcoscenico straordinario per esplorare la necessità umana di toccare e sentire le cose. In un'epoca in cui il virtuale sembra prevalere sul reale, questo evento ha messo in luce l'importanza dei materiali tattili nel design, diventando una vera e propria controparte a un mondo sempre più digitalizzato.

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Sotto il tema evocativo del Tocco, la fiera ha presentato le ultime novità in fatto di interior design, mobili, illuminazione e accessori. La curatrice Päivi Helander, a capo del CollaboratorioCreative di Habitare, ha affermato che il contatto con i materiali è essenziale per stimolare creatività e immaginazione. "Quando il mondo diventa tecnico e distante, desideriamo avere attorno a noi oggetti che abbiano una consistenza, che possano parlare ai nostri sensi," ha detto Helander, sottolineando come la necessità di toccare e sentire sia una parte integrante della nostra umanità.

La fiera ha creato spazi multisensoriali che invitavano i visitatori a esplorare come le texture degli oggetti influenzino la nostra esperienza dello spazio. L'area Neighbours, curata dall'interior designer Laura Seppänen, ha cercato di evocare l'atmosfera di un blocco residenziale, riflettendo come le personalità e gli stili di vita si manifestano all'interno delle abitazioni. "Neighbours invita a riflettere su come le personalità e le circostanze di vita si manifestano nell'ambiente domestico," ha affermato la fiera.

Ogni oggetto esposto era una porta aperta a sensazioni, un invito a esplorare la profondità del tatto. "Il tema del Tocco si esprime in tutto lo spazio attraverso scelte materiali, contrasti e stratificazioni – tutto può essere toccato, e ogni domanda è benvenuta," ha spiegato la fiera. In un mondo dove tutto sembra effimero e usa e getta, il contatto fisico diventa un atto di curiosità e avventura.

Habitare non si è limitata a celebrare il tatto, ma ha anche messo in evidenza le tendenze emergenti nel design, come un rinnovato focus sui materiali tradizionali e l'apprendimento di abilità manuali, insieme all'uso crescente di biomateriali. Con la sua divisione Habitare Pro, la fiera ha creato uno spazio per aziende e professionisti del settore per connettersi e discutere il futuro del design.

Al termine di questa esperienza immersiva, Habitare 2025 ha dimostrato che, in un mondo sempre più digitale, il tatto e la sensorialità non sono solo aspetti dell'estetica, ma sono fondamentali per la nostra connessione con l'ambiente che ci circonda. La fiera ha avuto luogo dal 2 al 6 settembre a Helsinki, lasciando un segno indelebile nel panorama del design.

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Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

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In un mondo dove le pareti raccontano storie, la collezione di carta da parati Flamenco di Inkiostro Bianco emerge come un poema visivo, un invito a danzare tra colori e forme. Ogni design, ispirato al ritmo travolgente del Flamenco e all'energia pulsante della natura, trasforma gli spazi in paesaggi emozionali, dove ogni parete diventa un palcoscenico.

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La collezione, disponibile sul sito di Inkiostro Bianco e presso rivenditori autorizzati, presenta dodici grafiche originali che catturano l’essenza di una danza che parla di passione e movimento. Con forme organiche e texture tattili che invitano al tocco, i rivestimenti murali di Flamenco non sono semplici decorazioni, ma vere e proprie opere d’arte che respirano e vivono. Ogni progetto è un esperimento unico, curato nei minimi dettagli, un viaggio di esplorazione attraverso il design.

La forza di Flamenco risiede nell’expertise di Inkiostro Bianco nel creare superfici continue e rivestimenti personalizzabili, dove opacità e lucentezza si intrecciano in un gioco di sfumature che arricchisce l’esperienza visiva e tattile. Ogni composizione è una riflessione, un invito a giocare con lo spazio e la luce, a riscoprire l’arte dell’abitare. Con pattern che si possono personalizzare, la collezione diventa un ponte tra l’estetica raffinata e la libertà espressiva, in grado di adattarsi a qualsiasi ambiente, privato o professionale.

Inkiostro Bianco, fondato nel 2013 in Italia, è un laboratorio di ricerca visiva e decorativa che riunisce artisti e designer per dare vita a creazioni sontuose, permettendo a chiunque di immaginare e realizzare la decorazione del proprio spazio. Con Flamenco, la casa di design riafferma il suo impegno verso un design immersivo, capace di risuonare emotivamente con chi lo osserva.

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La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

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In un angolo remoto del Giappone, sull'isola di Ishigaki, sorge una villa che sfida la percezione. Earth, così si chiama, è più di una semplice casa vacanze; è un manifesto architettonico che annulla i confini tra costruito e naturale. Progettata dall'illustre architetto Sou Fujimoto, la villa si presenta con un tetto verde che si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante, quasi a voler su...

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La struttura, di forma circolare, si adagia delicatamente sotto un manto di vegetazione, e da un'altezza aerea, appare un prolungamento del territorio. Solo una parete bianca, curva e sinuosa, rivela la sua esistenza, racchiudendo un giardino che si erge come una collina artificiale, un abbraccio morbido tra arte e natura.

Fujimoto racconta: "Il design dell'edificio è concepito per creare un dialogo continuo con il paesaggio. La vista che si apre dall'interno, con l'oceano cristallino in lontananza e la vegetazione lussureggiante a fare da cornice, invita a un'esperienza sensoriale senza pari". Gli spazi comuni, aperti e ariosi, si affacciano su una piscina a sfioro, che pare fondersi con l'orizzonte marino.

La villa ospita fino a dieci persone ed è parte della rete Not A Hotel, un'esperienza immersiva pensata per chi cerca il contatto profondo con luoghi iconici. Qui, ogni dettaglio è studiato per garantire il massimo comfort, dal soggiorno alla sala da pranzo, fino alle tre camere da letto, dove il calore dell'architettura giapponese contemporanea si fa avvolgente.

Al piano inferiore, un'area benessere regala momenti di relax, con sauna e piscina fredda che riflettono la luce del sole attraverso i lucernari. "È come essere in fondo all'oceano", spiega l'architetto, evocando un'immagine che trasporta chiunque in un mondo di tranquillità e armonia. Un progetto paesaggistico curato da Taichi Saito arricchisce l'esperienza con una vegetazione che celebra la biodiversità locale.

In questo rifugio, dove il verde si fa tetto e la casa diventa parte del paesaggio, Fujimoto ha realizzato non solo un'abitazione, ma un vero e proprio manifesto ecologico, un invito a riflettere sulla nostra relazione con la natura. "Non voglio che la mia casa entri in competizione con il paesaggio; desidero che lo estenda e lo celebri".

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L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

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Era il 1990 quando la Fabbrica Blu, un'opera d'arte architettonica, aprì le sue porte a Campogalliano. Progettata dall'architetto Giampaolo Benedini, l'edificio, con il suo inconfondibile colore blu, rappresentava l'apice dell'innovazione e della passione per l'automobile. Un sogno che, purtroppo, si è trasformato in un incubo.

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La fabbrica, custode di un'epoca dorata per la Bugatti, chiuse i battenti nel 1995, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile. A causa di una crisi che sembrava inimmaginabile, quel luogo, un tempo pulsante di vita e creatività, cadde nell'oblio. Un oblio che oggi rischia di diventare definitivo, se non si interverrà per salvaguardarne il patrimonio.

Negli anni, la Fabbrica Blu è stata mantenuta in vita grazie agli sforzi della famiglia Pavesi, custodi appassionati di una storia che non può essere dimenticata. Ma ora, con la vendita dell'area a un investitore, il futuro dell'edificio è incerto. Un progetto di riqualificazione era stato annunciato, ma è stato bloccato da controversie legali. La fabbrica è ora abbandonata, e il rischio di distruzione è reale.

Nel 2022, Benedini ha tentato di proteggere questo patrimonio presentando una richiesta di riconoscimento al Ministero della Cultura, ma la risposta è stata negativa. “È stata espressa una miopia delle istituzioni”, afferma l'architetto, sottolineando l'importanza storica e culturale dell'edificio. Un appello che merita di essere ascoltato, perché ciò che è stato creato non può andare perduto.

La storia della Fabbrica Blu è una storia di passione, di sogni infranti e di lotte per la salvaguardia della bellezza. È un richiamo a non dimenticare le nostre radici e a preservare ciò che, nonostante il degrado, continua a raccontare una storia di eccellenza e innovazione. Non possiamo permettere che questo tesoro architettonico cada nell'oblio.

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Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

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Era un giorno di sole quando Khushnu Panthaki Hoof, la nipote di Balkrishna Doshi, si sedette per raccontare storie di un tempo che sembrava magico. Voci di architetti, risate e la figura imponente di Le Corbusier danzavano nell'aria. "Mio nonno era un maestro nel prendere la vita con leggerezza," spiegò. "Non voleva che nessuno fosse troppo serio. Per lui, ogni giorno era una nuova avventura da a...

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Le Corbusier, il grande innovatore, non era solo un mentore ma anche un burlone. I racconti di Khushnu rivelano l'anima giocosa di un uomo che, mentre progettava città e edifici, amava anche scherzare, sfidando così i suoi allievi a esplorare il lato ludico della creatività. "L'architettura non è solo costruire," diceva. "È anche divertirsi nel farlo."

La loro relazione, simile a quella tra un nonno e una nipote, era caratterizzata da un profondo rispetto e ammirazione. "Mio nonno considerava Le Corbusier come un secondo nonno," continuò Khushnu. "Ogni mattina guardava una foto di lui e si rifletteva in essa, come se stesse ricevendo una benedizione per la giornata. Era un legame unico, un'ispirazione continua."

Questa eredità di gioia e libertà si manifestò nel lavoro di Doshi, il cui portfolio è un caleidoscopio di stili e forme. "Non seguiva un'unica estetica; ogni progetto era un nuovo inizio," affermò Khushnu. "Le Corbusier gli aveva insegnato che ogni mattina nasceva nella pelle di un asino, pronto a reinventarsi. E mio nonno prese questo consiglio a cuore."

Il suo approccio all'architettura non si limitava a emulare il maestro, ma abbracciava la filosofia di seguire il proprio cammino. "La vera essenza era quella di rimanere fedeli a se stessi, senza la pressione di dover replicare il passato," aggiunse, riflettendo su come il suo nonno avesse voluto liberarla da qualsiasi peso legato alla sua eredità.

La sua ultima creazione, il Doshi Retreat, è un esempio perfetto di questa libertà creativa. Inizialmente concepito come uno spazio di meditazione ridotto, Doshi, con il suo carattere giocoso, trasformò il progetto in una struttura di 75 metri. "Se non viene costruito, non importa. L'importante è divertirsi!" ripeteva, trasmettendo la sua leggerezza anche nei momenti di sfida.

"Ogni giorno è un'opportunità per esplorare, per giocare con le idee," concluse Khushnu, con un sorriso che rifletteva l'eredità di un uomo che ha saputo fondere serietà e creatività. Una lezione che va oltre l'architettura, un invito a vivere la vita con curiosità e gioia.

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Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

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Nel cuore di Padova, a Palazzo Zabarella, si è aperta una mostra che è un vero e proprio viaggio attraverso il Novecento, un'epoca di rivoluzioni artistiche e culturali. Realizzata in collaborazione con il LaM, Lille Métropole Musée d'art moderne, d'art contemporain et d'art brut, l'esposizione celebra due giganti dell'arte moderna: Pablo Picasso e Amedeo Modigliani. Federico Bano, presidente dell...

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La mostra, inaugurata il 16 ottobre e aperta al pubblico fino al 25 gennaio, si articola in sei sezioni che pongono in dialogo le opere di Picasso e Modigliani con quelle di altri artisti pionieristici come Braque, Léger, Miró e Calder. È un percorso che non si limita a esporre, ma invita a riflettere sulla grande rivoluzione che ha caratterizzato il secolo scorso, un secolo che ha visto nascere le avanguardie e una nuova concezione dell'arte.

Con oltre 8.500 opere d'arte, il LaM non è solo un museo, ma un laboratorio internazionale di idee e scambi, dove ogni pezzo racconta una storia di innovazione e cambiamento. La mostra diventa così un'occasione imperdibile per immergersi in un'epoca che ha trasformato il nostro modo di vedere l'arte e il mondo.

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La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

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Nel cuore delle Prealpi venete, dove la terra s'incontra con il cielo, si nasconde un'opera straordinaria: la Strada dei 100 Giorni. Un tracciato che racconta di ingegneria audace e di un'epoca di conflitti, un cammino che si snoda tra tornanti e gallerie, sfidando le leggi della gravità e del tempo.

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Costruita in un periodo di fervente attività bellica, la strada fu realizzata dall'esercito austro-ungarico in un tempo record: poco più di tre mesi. Immaginate, per un attimo, il fragore dei picconi e il sudore di prigionieri russi e donne locali, tutti uniti per forzare la roccia e dare vita a questo capolavoro, dove ogni curva racconta storie di determinazione e resistenza.

Il Passo San Boldo, a 706 metri di altitudine, non è un valico qualunque; è un corridoio di storia, un luogo dove si intrecciano le vite di soldati, pellegrini e mercanti. Gli antichi sentieri, testimoni di secoli di passaggi, vennero trasformati in una via strategica per il trasporto di uomini e materiali durante la Prima Guerra Mondiale, un percorso che, malgrado la sua difficoltà, si rivelò cruciale per le operazioni militari.

Ma come si giunse a questo risultato? Negli anni del conflitto, la necessità di un'occupazione per i disoccupati portò all'assunzione di 500 operai, e il progetto per la strada venne approvato in un batter d'occhio. Tuttavia, i lavori si fermarono di fronte a un ostacolo quasi insormontabile: un'imponente parete di roccia. Fu allora che entrò in gioco un tenente colonnello austro-ungarico, Nikolaus Waldmann, che con genio e determinazione progettò cinque gallerie a tornanti, capaci di trasformare l'impossibile in realtà.

La Strada dei 100 Giorni, inaugurata nel 1918, non solo facilitò il movimento delle truppe, ma divenne anche un simbolo di come la necessità possa generare bellezza. Oggi, percorrendo questo tragitto, si può riflettere su quanta storia è passata attraverso quelle gallerie, mentre i colori autunnali avvolgono il paesaggio in un abbraccio di calore e nostalgia.

Dal punto di vista paesaggistico, il tratto più arduo è regolato da semafori, garantendo una circolazione sicura. Ma la vera magia della Strada dei 100 Giorni è nell'esperienza: percorrere i tornanti, sentirsi piccoli di fronte alla grandezza della natura e della storia, è un viaggio che va oltre il semplice spostamento.

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I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

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Nel vasto panorama dell'architettura contemporanea, dove i sogni si intrecciano con la realtà, emergono progetti che sfidano la logica e riscrivono le regole del possibile. I cinque progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo non sono solo edifici, ma vere e proprie dichiarazioni d'intenti, espressioni di audacia che ci invitano a riflettere su ciò che può essere. Ecco un viag...

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1. Il Toro Monumentale di Spagna
Immaginate un toro di metallo alto oltre 300 metri, che si erge come un faro nel panorama spagnolo. Questo progetto, sostenuto dall'Accademia Spagnola della Tauromachia, ha l'ambizione di diventare l'icona nazionale della Spagna, sfidando la Torre Eiffel per il titolo di monumento più visitato al mondo. Un'idea audace che pone interrogativi su tradizione e modernità, sulla cultura e l'identità.

2. N'Arrow House a Creta
Nell'incantevole paesaggio di Creta, una villa a forma di freccia si inserisce delicatamente nel contesto naturale. Progettata per fondersi con le colline, la N'Arrow House incarna un'architettura che rispetta l'ambiente, con linee pulite e materiali che dialogano con la terra. Un rifugio che promette di offrire una vista mozzafiato, ancora in fase di costruzione, ma già avvolto nell'aura del potenziale.

3. Il Giardino Verticale di Singapore
Un grattacielo che rifiuta le convenzioni, avvolto da un giardino verticale di 100 piani. Questo progetto ambizioso non solo mira a ridefinire il concetto di abitare in città, ma anche a restituire spazio alla natura nel cuore di un’urbanizzazione frenetica. Un vero e proprio polmone verde che si arrampica verso il cielo, trasformando l'idea di architettura in una sinfonia di vegetazione e struttura.

4. La Casa del Futuro in Giappone
Immaginate una residenza che si adatta alle esigenze dei suoi abitanti, un luogo dove la tecnologia si integra perfettamente con la vita quotidiana. La Casa del Futuro, in costruzione in Giappone, è un esempio di come l'architettura possa evolversi in risposta ai cambiamenti sociali e ambientali, un concept che sfida le convenzioni e abbraccia il domani.

5. La Torre dell'Universo in Cina
Concepita come un omaggio all'umanità e alle sue aspirazioni, la Torre dell'Universo promette di essere una delle strutture più alte mai realizzate. Un simbolo di progresso e innovazione che, con i suoi design futuristici, mira a ispirare una nuova generazione di architetti e sognatori. Una struttura che non solo guarda al cielo, ma invita tutti noi a farlo.

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Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

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Nel cuore delle Alpi, dove la storia si intreccia con la natura, il Grand Hotel San Pellegrino si prepara a risorgere. Affidato a un team di esperti architetti milanesi, il progetto di recupero promette di riportare alla luce un gioiello architettonico dei primi del ‘900, abbracciando una nuova Belle Époque dell’hospitality. Questo non è solo un restauro, ma un'opportunità di rinascita per un luog...

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La società americana Ekn Development, che ha ottenuto la concessione per 99 anni del Grand Hotel, ha scelto il gruppo Lombardini22 per realizzare un progetto di fattibilità che ambisce a coniugare raffinatezza estetica e innovazione tecnologica. Con i suoi 18.200 metri quadrati di eleganza, il complesso ospiterà 118 camere di lusso, una spa all'avanguardia e aree comuni rinnovate, pronte a sedurre visitatori da tutto il mondo.

Ma la sfida non è solo estetica. Come sottolinea l’architetto Alessandra Magri, “si tratta di un’analisi chirurgica della struttura impiantistica esistente”, un passo fondamentale per restituire vita a questo monumento della storia italiana. La Sovrintendenza avrà un ruolo cruciale, poiché il recupero dovrà rispettare il fascino del Liberty, l’epoca in cui il Grand Hotel è nato, senza dimenticare l'evoluzione del tempo.

In parallelo, le QC Terme, già un punto di riferimento nel benessere, stanno progettando un ampliamento che trasformerà gli spazi dell’ex stabilimento termale in un nuovo polo del relax e della salute. Abbandonando l'idea di un centro commerciale, l’attenzione si concentra su un’esperienza di lusso che unisce storia e comfort moderno, in perfetta armonia con il contesto circostante.

La cifra di investimento per il progetto è di 64 milioni di euro, e l’apertura è prevista tra il 2028 e il 2029. Un atteso ritorno a un’epoca di splendore, dove il passato e il presente si fondono per creare un futuro incantevole. Come afferma Ebrahim Nakhjavani, CEO di EKN Development, “Siamo certi che il progetto verrà portato avanti con eccellenza e visione”.

Il Grand Hotel San Pellegrino non è solo una struttura alberghiera, ma un simbolo di eleganza e cultura. La sua rinascita è un invito a riscoprire l'arte del ricevere, l'arte di vivere un'esperienza unica, dove ogni dettaglio racconta una storia, dove ogni angolo è un ricordo di un passato che ritorna, rivisitato in chiave contemporanea.

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Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

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Era un giorno di ottobre, e la luce del Lago di Garda danzava sulle acque come un sogno che si avvera. Il giovane Charles-Édouard Jeanneret-Gris, futuro Le Corbusier, si trovava lì, a Riva del Garda, mentre il mondo lo stava ancora scoprendo. L’architetto arcense Andrea Rigo, con la sua penna intrisa di passione, riporta alla luce un episodio dimenticato, ma carico di significato: l’arrivo di un g...

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Era il 22 ottobre 1907, e Le Corbusier, con solo diciannove anni, stava intraprendendo un viaggio che lo avrebbe portato a esplorare le meraviglie dell’Italia. Dalla panchina al sole, dove si era concesso un riposo, il giovane architetto decise di abbandonare l’itinerario previsto per tuffarsi nella bellezza del lago, un cambiamento di rotta che si rivelò cruciale. Riva del Garda, all’epoca un angolo di raffinatezza mitteleuropea, lo accolse con le sue limonaie e un panorama che sembrava scolpito da un maestro.

Rigo suggerisce, con una punta di meraviglia, che forse le immagini di quel paesaggio affascinante hanno lasciato un’impronta indelebile nell’anima di Le Corbusier. La luce che giocava tra le montagne e le acque del Garda, il profumo della vegetazione mediterranea, tutto contribuiva a creare un’atmosfera che ispirava non solo i viaggiatori, ma anche gli architetti del futuro. Le lettere scritte a Charles L’Eplattenier rivelano un entusiasmo contagioso, un amore per la bellezza che si rifletteva in ogni angolo.

Ma cosa rimase di quell’incontro fugace? Rigo si chiede se Le Corbusier, contemplando le limonaie, possa aver intuito il concetto di pilotis, quell’idea che avrebbe rivoluzionato l’architettura moderna. O se la luce del Garda, con il suo “gioco sapiente e magnifico dei volumi” non abbia influenzato il suo modo di concepire lo spazio. Un pensiero affascinante, che riporta il Garda al centro della scena artistica e intellettuale.

Oggi, mentre Riva del Garda continua a brillare, possiamo immaginare quel giovane architetto, con gli occhi pieni di meraviglia, mentre osserva il lago e le montagne, elementi che avrebbe poi fuso con maestria nei suoi progetti. Perché, come scrisse lui stesso, “l’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce”. E quella luce, un giorno d’ottobre del 1907, brillava in modo speciale sul lago di Garda.

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Stardust: L'Amore e l'Architettura si Incontrano a Roma

Stardust: L'Amore e l'Architettura si Incontrano a Roma

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Il 16 ottobre, Roma si prepara a ospitare un evento straordinario: la prima italiana di Stardust, un documentario che racconta la vita e l'opera di due giganti dell'architettura contemporanea, Robert Venturi e Denise Scott Brown. Un film che è molto più di una semplice cronaca biografica; è un viaggio che intreccia il sentimento con la creatività, un racconto di amore e di visioni audaci che hanno...

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Diretto da Jim Venturi, figlio della coppia, il film sarà proiettato all'Auditorium del MAXXI e invita gli spettatori a immergersi in una narrazione che attraversa oltre cinquant'anni di successi e sfide. La visione innovativa di Robert e Denise ha cambiato il modo in cui percepiamo edifici e spazi urbani, introducendo un approccio che abbraccia la complessità e l'ironia, in netto contrasto con il rigore del modernismo.

Il documentario non si limita a esplorare le opere iconiche della coppia, come la Sainsbury Wing della National Gallery di Londra, ma si addentra anche nei loro momenti di vita quotidiana, rivelando l'intimità del loro rapporto. Attraverso interviste, materiali d'archivio e una colonna sonora che spazia da Serge Gainsbourg a Thelonious Monk, Stardust si presenta come una sinfonia visiva che riflette la bellezza dell'ordinario.

Jim Venturi ci regala uno sguardo profondo sulla vita dei suoi genitori, rivelando i battibecchi creativi e le intuizioni geniali che hanno caratterizzato la loro carriera. La loro storia è un atto di giustizia verso Denise Scott Brown, spesso trascurata nel riconoscimento del suo contributo, un’ingiustizia che ha segnato la loro vita professionale. Durante il film, si evidenziano anche le scelte radicali, come il celebre viaggio a Las Vegas, che ha segnato un punto di svolta nella storia dell'architettura.

Questa anteprima è particolarmente significativa in quanto coincide con il centenario della nascita di Robert Venturi, un legame che trasforma l'evento in un omaggio alla sua eredità. La bellezza architettonica e la complessità della vita di Roma hanno influenzato profondamente il pensiero di Venturi, rendendo questo film un tributo alla città che ha ispirato il suo viaggio creativo.

Con una durata di 85 minuti, Stardust si propone di restituire all'architettura il suo volto più umano, mostrando come ogni teoria si fondi su vite vissute e scelte difficili. È un invito a riflettere su come l'arte possa fiorire anche nei margini, come una storia d'amore che abbraccia la grandezza nell'ordinario.

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Sensori luminosi da sacchetti di plastica riciclati: la nuova frontiera per rilevare metalli tossici nell'acqua

Sensori luminosi da sacchetti di plastica riciclati: la nuova frontiera per rilevare metalli tossici nell'acqua

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Sensori luminosi da sacchetti di plastica riciclati: la nuova frontiera per rilevare metalli tossici nell'acqua Un team di ricercatori dell'Universitas Gadjah Mada di Yogyakarta, Indonesia, ha sviluppato un metodo innovativo per trasformare i sacchetti di plastica riciclati in nanomateriali e sensori in grado di rilevare metalli tossici nell'acqua potabile. Questo processo inizia con il polietile...

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I ricercatori convertono i sacchetti in particelle molto piccole, note come carbon quantum dots (CQDs), che sono più piccole di un virus. La produzione di queste particelle avviene attraverso l'uso combinato di due metodi: pirolisi e trattamento idrotermale. La pirolisi implica il riscaldamento della plastica senza ossigeno, mentre il trattamento idrotermale consiste nel riscaldare il materiale in acqua sotto pressione.

Durante il processo, viene aggiunto meno del sette percento di perossido di idrogeno per aiutare a decomporre il polietilene, e l'intero procedimento richiede circa dieci ore. Il risultato è una soluzione contenente i CQDs, che brillano sotto la luce UV, diventando fluorescenti. Questo fenomeno di emissione luminosa è dovuto alla struttura degli atomi di carbonio e ai gruppi chimici attaccati alla superficie dei CQDs.

Il bagliore dei sacchetti di plastica riciclati può quindi essere utilizzato per rilevare metalli tossici nell'acqua potabile. Maggiore è l'intensità della luce, minori sono i metalli tossici presenti nell'acqua. I ricercatori hanno testato i CQDs con diversi metalli e hanno osservato che reagiscono specificamente con gli ioni ferrici, evidenziando la presenza di ferro carico di tre. Quando i CQDs si attaccano a questo ferro, il bagliore diventa più debole, indicando una maggiore concentrazione di metallo nell'acqua.

Finora, i sensori sono in grado di rilevare anche concentrazioni di 9,50 micromolari, sufficienti per verificare se l'acqua potabile è contaminata. I risultati dello studio sono stati accurati e ripetibili. Inoltre, i ricercatori hanno analizzato l'efficacia del bagliore dei CQDs usando un parametro chiamato quantum yield, che misura l'emissione di luce rispetto alla luce assorbita. I CQDs realizzati con sacchetti di plastica hanno raggiunto un quantum yield del 10.04%, dimostrando che possono emettere una luce sufficientemente intensa per essere utilizzati come sensori.

Attualmente, i ricercatori credono che questa scoperta possa essere applicata in kit di test per l'acqua portatili a basso costo, grazie all'uso di sacchetti di plastica riciclati come sensori.

Immagini: Teslariu Mihai via Unsplash, Daniele Levis Pelusi via Unsplash, Naja Bertolt Jensen via Unsplash.

Questo articolo è ispirato all'articolo pubblicato su: designboom | architecture & design magazine.

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Le Case di Kylie Jenner: Un Patrimonio Immobiliare da 80 Milioni di Dollari

Le Case di Kylie Jenner: Un Patrimonio Immobiliare da 80 Milioni di Dollari

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In un mondo dove la celebrità si mescola con l'architettura, Kylie Jenner emerge come una figura emblematica, non solo per il suo status di icona della moda, ma anche per il suo impressionante patrimonio immobiliare. Con un valore complessivo che supera gli 80 milioni di dollari, le sue case raccontano storie di crescita, cambiamento e un gusto sofisticato per il design.

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Dall'età di diciassette anni, quando ha lasciato la sua storica dimora di Hidden Hills, Kylie ha intrapreso un viaggio che l'ha vista acquistare e vendere abitazioni di lusso che catturano l'immaginazione. La sua prima casa, un'elegante villa in stile toscano a Calabasas, è stata solo l'inizio di un'avventura immobiliare che ha visto una rapida crescita e trasformazione.

Ogni casa che Kylie ha posseduto ha portato con sé un pezzo della sua vita, una testimonianza delle sue esperienze e delle sue aspirazioni. La villa di Calabasas, acquistata per 2,7 milioni di dollari e rivisitata con l'aiuto del designer Jeff Andrews, era un rifugio di eleganza moderna, con pavimenti in legno scuro e stanze illuminate da un gioco di contrasti. Non è solo un luogo dove vive, ma un palcoscenico per la sua vita da celebrità.

La sua successiva acquisizione, una residenza in stile Cape Cod a Hidden Hills, ha segnato un passo decisivo, non solo per la sua posizione vicino alla famiglia, ma anche per il suo design lussuoso e le sue comodità. Con un home theater, una cantina e una vista mozzafiato sulle montagne, ogni angolo di questa casa rifletteva il suo spirito giovane e audace.

La terza proprietà a Hidden Hills, un mansion di 12 milioni di dollari, ha rappresentato il culmine della sua evoluzione stilistica, un'opera d'arte che unisce colori vivaci e una personalità audace, progettata dal noto designer Martyn Lawrence Bullard. “Volevo un'atmosfera fresca e divertente,” ha dichiarato Kylie, e così ha fatto, trasformando la sua casa in un rifugio di lusso e creatività.

In un mondo che cambia rapidamente, Kylie Jenner ha saputo adattarsi e investire nel suo futuro, non solo attraverso il suo marchio di cosmetici, ma anche creando uno spazio che riflette chi è davvero. La sua storia immobiliare è una vera e propria narrazione di risalita, passione e innovazione, un viaggio che continua a stupire e ispirare.

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Costruire Conoscenza: Ripensare il Ruolo dell'Architetto in Tempi di Incertezza

Costruire Conoscenza: Ripensare il Ruolo dell'Architetto in Tempi di Incertezza

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In un mondo che cambia a ritmi vertiginosi, dove le crisi climatiche e le disuguaglianze sociali si intrecciano come trame di un romanzo in divenire, il ruolo dell'architetto si trasforma. Non si tratta più di erigere edifici iconici, ma di creare piattaforme per l'autonomia, l'apprendimento e la replicabilità. L'architettura diventa così un atto culturale, un modo per tessere relazioni e signific...

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Progetti che abbracciano tecnologie semplici, materiali locali e processi partecipativi ci insegnano che costruire può essere anche un atto educativo. Le strutture non sono più semplici contenitori, ma spazi di insegnamento reciproco, dove architetti e residenti si uniscono per condividere conoscenze e abilità, trasformando l'atto di costruire in un processo di apprendimento collettivo. Così come l'arrivo delle rondini annuncia la primavera, anche un singolo progetto esemplare può essere il seme di un cambiamento più grande.

Un esempio luminoso è la Scuola Primaria di Gando in Burkina Faso, dove l'architetto Diébédo Francis Kéré ha utilizzato blocchi di terra compressa prodotti localmente, coinvolgendo la comunità nella costruzione. Non si è trattato solo di erigere aule, ma di lasciare in eredità un'officina di costruzione funzionante, un laboratorio di competenze che ha rafforzato la comunità e ha permesso di replicare il modello altrove.

Analogamente, la Scuola Secondaria CEM Kamanar in Senegal ha visto la partecipazione attiva di mastri muratori e giovani del luogo, che hanno appreso tecniche costruttive tradizionali attraverso un processo che ha unito le risorse locali e le necessità della comunità. Questo tipo di architettura non importa modelli stranieri, ma cerca di fortificare pratiche locali e risorse disponibili, in un abbraccio che sa di casa.

Il Centro di Salute Rugerero in Rwanda, progettato da ASA Studio, ha dimostrato come l'architettura possa diventare un motore di trasformazione sociale. Qui, la costruzione è stata un'opportunità di formazione, dove la comunità ha appreso mestieri come la muratura e la falegnameria, creando le basi per futuri progetti collettivi. Allo stesso modo, in Brasile, il progetto USINA CTAH ha riunito famiglie in cooperative, trasformando ogni fase della costruzione in un momento di solidarietà e formazione tecnica.

In questo contesto, l'architettura si fa carico di un compito essenziale: diventare una pratica rigenerativa, capace di plasmare non solo spazi, ma anche persone. I progetti che funzionano come 'scuole di costruzione' non solo diffondono conoscenze, ma riducono le dipendenze esterne, lasciando un'eredità duratura. Ogni edificio può diventare un ambiente di apprendimento, un luogo dove le comunità possono crescere e prosperare.

In Perù, l'Associazione Semillas para el Desarrollo Sostenible ha dato vita a progetti che incarnano questa filosofia. Le scuole e i laboratori costruiti in contesti remoti dell'Amazzonia sono il risultato di workshop partecipativi che combinano conoscenze vernacolari con innovazioni sostenibili. Questi progetti non solo rafforzano la resilienza sociale e ambientale, ma trasformano il processo di costruzione in un atto di educazione condivisa e custodia collettiva.

In un'epoca di incertezze, gli architetti sono chiamati a essere mediatori tra conoscenze diverse, a formare lavoratori e a fornire soluzioni capaci di resistere al tempo e alla scarsità. La vera bellezza dell'architettura, quindi, risiede nella sua capacità di unire le persone in un processo continuo di apprendimento e emancipazione. Costruire conoscenza, non solo strutture, è la sfida che ci attende.

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Scoprire gli Interni Brutalisti: Vita Nascosta Dietro le Facciate di Cemento

Scoprire gli Interni Brutalisti: Vita Nascosta Dietro le Facciate di Cemento

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Scoprire gli Interni Brutalisti: Vita Nascosta Dietro le Facciate di CementoIl libro Brutalist Interiors, curato da Derek Lamberton e pubblicato da Blue Crow Media, esplora gli spazi interni di alcuni dei più emblematici edifici brutalisti nel mondo. Dietro le austere facciate in cemento, si nasconde una realtà di interni profondamente influenti e culturalmente significativi.

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Questa pubblicazione presenta una survey globale dell'architettura brutalista, rivelando luoghi come sale civiche, strutture sacre, complessi di edilizia sociale e abitazioni private. Con oltre 100 fotografie e sette saggi, il libro offre un'opportunità unica di contemplare la bellezza e la chiarezza scultorea che caratterizzano il brutalismo.

Il volume include esempi significativi da tutto il mondo, come i progetti civici in Ghana, le forme meditative in cemento del Giappone e l'iconico Habitat 67 di Montreal. Ogni luogo è documentato con rigore, combinando nuovi scatti fotografici con saggi originali che esaminano le condizioni etiche, sociali e politiche che hanno plasmato il design brutalista.

Le fotografie di autori come Iwan Baan e Roberto Conte catturano l'estetica austera e il dinamismo formale degli interni, mentre i saggi di storici e critici architettonici offrono una prospettiva sfumata su come questi spazi riflettano le ambizioni culturali del loro tempo. Brutalist Interiors non è solo un archivio visivo, ma anche una riflessione critica che invita i lettori a esplorare l'essenza degli interni che definiscono alcune delle opere più significative del brutalismo.

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Otto Saloni di Bellezza che Fanno la Differenza

Otto Saloni di Bellezza che Fanno la Differenza

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In un mondo dove l'immagine gioca un ruolo cruciale, i saloni di bellezza non sono più solo luoghi di trasformazione estetica, ma veri e propri spazi artistici dove l'architettura e il design si intrecciano. Qui vi presentiamo otto saloni di bellezza che si elevano a un livello superiore, ciascuno con un carattere unico e una visione che sfida le convenzioni.

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Il primo è Maria Nila a Stoccolma, dove un soffitto realizzato in plexiglass tagliato a forma di shampoo che gocciola accoglie i visitatori. Con una palette di colori delicati, come il rosa, il pesca e il turchese, questo salone è un inno alla natura, con curve organiche ispirate a foreste e oceani.

Spostandoci a Osaka, LIM, un salone progettato da Schemata Architects, incarna l'atmosfera di un magazzino industriale. Con elementi in acciaio e colonne in cemento a vista, questo spazio offre un'esperienza che è al contempo rustica e raffinata.

In Spagna, Curly Lab a Barcellona si distingue per il suo design tattile e accogliente. Qui, le superfici curve e le piastrelle di rame lucido creano un ambiente che celebra la bellezza dei capelli ricci, rendendo ogni visita un momento di cura personale.

A Pechino, il Ego Hair Salon si presenta con pareti curve di un verde avocado, evocando una sensazione di spazio futuristico e rilassante. Questo salone è un rifugio per chi cerca un'esperienza di bellezza che stimoli i sensi.

In Inghilterra, Salt Salon si distingue per l'uso di materiali riciclati, con una parete sonora in acciaio zincato che funge anche da elemento decorativo. Ogni angolo di questo salone è studiato per unire funzionalità e sostenibilità.

In Svezia, Little Faktory reinterpreta il minimalismo con un design ispirato alle geometrie di Carlo Scarpa. Il suo spazio sotterraneo, ristrutturato per rivelare le pareti in cemento a vista, è un chiaro esempio di come il passato possa incontrare il presente.

In Canada, il Qali a Vancouver si tinge di colori vivaci degli anni '80, con mobili che ricordano il dolce e il décor art déco. Questo salone è un vero e proprio viaggio nel tempo, ricco di dettagli giocosi e accoglienti.

Infine, Mood a Madrid presenta un audace soffitto verde menta che contrasta con dettagli in acciaio zincato e muri in mattoni bianchi. Un esempio di come il colore possa trasformare completamente un ambiente, creando un'atmosfera fresca e invitante.

Ogni salone in questa selezione offre non solo un servizio, ma un'esperienza che trascende il semplice atto di prendersi cura di sé. Queste strutture sono un inno alla creatività, all'innovazione e alla bellezza, invitando tutti noi a esplorare nuovi orizzonti.

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Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie cadute

Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie cadute

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Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie caduteL'autunno è ormai alle porte nell'emisfero settentrionale e, per celebrare questo cambiamento stagionale, abbiamo raccolto un lookbook di otto soggiorni open-plan avvolti in tonalità calde e terrose. Dai monti dell'India alla costa scozzese, questi spazi abitativi combinano finiture e arredi morbidi che richiamano i colori delle fog...

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Zero House, Regno Unito

La Zero House è la casa di Londra del duo musicale Rae Morris e Ben Garrett, che hanno ristrutturato questa proprietà di metà secolo. I pavimenti in mahogany sottile rivestono il camino a tutta parete, accentuato da un divano arancione bruciato e soffitti in legno di tonalità rossastra. Le porte scorrevoli a tutta altezza offrono una vista sul lussureggiante giardino con i suoi numerosi alberi.

Appartamento di Parigi, Francia

Lo studio Atelier HA ha utilizzato il colore come elemento strutturale in questo appartamento parigino, situato in un edificio ottocentesco. Un bancone da cucina a strisce definisce il tono dello spazio open-plan, caratterizzato da arredi morbidi in arancione e elementi luminosi in verde brillante.

Tidal House, Scozia

La Tidal House è una casa costiera sulla Solway Coast, costruita dallo studio Brown & Brown. L'apertura dell'area living open-plan con pareti cremisi e divani marrone nocciola crea un'atmosfera accogliente, attorno a un camino sospeso di grande impatto.

Shadow House, Australia

Realizzata dallo Grotto Studio, la Shadow House è un'estensione in legno bruciato di un cottage luminoso a Perth. L'area living open-plan è caratterizzata da pannelli in legno chiaro e opere d'arte rosse, illuminate da una finestra clerestory.

Hybrid House, India

Situata ai piedi dei monti Aravalli in Rajasthan, la Hybrid House di Sketch Design Studio presenta un'ampia area living open-plan con pareti in intonaco di calce e pavimenti in terracotta, arricchita da dettagli in kolam e piante verdi che aggiungono un tocco di freschezza.

Casa Magarola, Spagna

Lo studio Raúl Sánchez Architects ha scelto un intonaco di tonalità arancione bruciato per la facciata della Casa Magarola, ripetendo il colore all'interno con telai di finestre e una scala a chiocciola drammatica.

Somers House, Australia

Costruita dallo studio Kennedy Nolan, la Somers House è caratterizzata da una palette di colori terrosi progettata per evocare un senso di pace, con toni di sughero e piastrelle marrone violaceo che dominano il design.

Courtyard House, USA

La Courtyard House, progettata da No Architecture, presenta un giardino centrale con alberi decidui. All'interno, un grande tappeto arancione completa l'area living open-plan, armonizzandosi con l'ambiente circostante.

Questo è l'ultimo della nostra serie di lookbook, che fornisce ispirazione visiva dall'archivio di Dezeen. Per ulteriori idee, consulta i precedenti lookbook dedicati a cucine in marmo, bagni in terrazzo e case in ex fabbriche.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Jelly Ice: La Rivoluzione degli Ghiaccioli Riutilizzabili in Gelatina

Jelly Ice: La Rivoluzione degli Ghiaccioli Riutilizzabili in Gelatina

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Jelly Ice: La Rivoluzione degli Ghiaccioli Riutilizzabili in GelatinaIn un'epoca in cui la sostenibilità è fondamentale, i ricercatori dell'Università della California, Davis, hanno introdotto un'innovazione sorprendente: Jelly Ice, cubetti di ghiaccio riutilizzabili a base di gelatina. Questi innovativi cubetti non solo non si sciolgono, ma offrono anche un'alternativa ecologica ai tradizionali c...

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Cosa è Jelly Ice?

Jelly Ice è composto per il 90% da acqua e per il 10% da gelatina, privo di polimeri sintetici. La sua struttura a rete intrappola le molecole d'acqua in spazi minuscoli, impedendo che si sciolgano e rilascino acqua, a differenza del ghiaccio tradizionale. A temperatura ambiente, Jelly Ice è flessibile e simile alla gelatina, mentre a zero gradi Celsius si solidifica.

Vantaggi di Jelly Ice

Questo materiale innovativo assorbe l'80% del calore rispetto al ghiaccio normale della stessa dimensione. Gli utenti possono lavarlo con acqua o una soluzione di candeggina, e può resistere a cicli di congelamento e scongelamento multipli. Le prove condotte dai ricercatori mostrano che Jelly Ice mantiene la sua capacità di raffreddamento anche dopo ripetuti utilizzi.

Un Impatto Ecologico Positivo

A differenza dei cubetti di ghiaccio convenzionali che si sciolgono e scompaiono, Jelly Ice può continuare a funzionare attraverso numerosi cicli. Inoltre, quando viene compostato, il materiale si degrada completamente senza produrre microplastiche, migliorando persino la crescita delle piante nei test condotti.

Applicazioni Future

Jelly Ice ha potenziali applicazioni in vari settori, tra cui la conservazione degli alimenti, la spedizione medica e il trasporto in biotecnologia. La sua capacità di funzionare efficacemente anche in aree con accesso limitato all'acqua lo rende un'opzione ideale per la produzione di ghiaccio.

Conclusione

Al momento, Jelly Ice è ancora in fase di sviluppo e test di mercato, ma ha già dimostrato di essere una soluzione innovativa e sostenibile. Con il supporto della comunità scientifica e l'interesse del pubblico, questa tecnologia potrebbe presto rivoluzionare il modo in cui pensiamo a ghiaccio e refrigerazione.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Graham Foundation: 573.300 Dollari in Sostegno a 39 Organizzazioni Internazionali per il 2025

Graham Foundation: 573.300 Dollari in Sostegno a 39 Organizzazioni Internazionali per il 2025

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Graham Foundation: 573.300 Dollari in Sostegno a 39 Organizzazioni Internazionali per il 2025La Graham Foundation per gli Studi Avanzati nelle Belle Arti ha annunciato un totale di 573.300 dollari in grants assegnati a 39 organizzazioni in tutto il mondo. Questi fondi, scelti tra oltre 200 proposte, sosterranno una vasta gamma di iniziative, dalle mostre e installazioni a pubblicazioni e eventi ar...

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Tra i progetti finanziati, spicca l'esposizione “Bruce Goff: Material Worlds” presso l'Art Institute of Chicago, evidenziando l'impegno della Graham Foundation nel promuovere il discorso architettonico e l'esperimento di design.

Nel corso di quasi sette decenni, la fondazione ha fornito oltre 45 milioni di dollari in supporto diretto a più di 5.200 progetti. Con l'aggiunta dei grantee del 2025, la fondazione mira a rafforzare ulteriormente la sua rete internazionale di individui e organizzazioni che avanzano idee architettoniche e coinvolgimento pubblico.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Un Museo Galleggiante: La Visione di Tadao Ando per Dubai

Un Museo Galleggiante: La Visione di Tadao Ando per Dubai

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Immaginate un luogo dove il confine tra cielo e acqua si dissolve, un museo che non solo ospita arte ma la celebra, danzando leggermente sopra le acque del Dubai Creek. È questa l'audace visione dell'architetto giapponese Tadao Ando, che ha presentato i piani per il Museo di Arte di Dubai, un'icona di modernità e bellezza.

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La struttura monolitica, avvolta in un abbraccio di cemento curvo, sembra fluttuare su una piattaforma circolare, catturando la luce del deserto attraverso aperture triangolari che disegnano un gioco di ombre e luminosità all'interno. La facciata, liscia e bianca come la schiuma delle onde, riflette i toni caldi del tramonto, rendendo ogni visita un'esperienza quasi mistica.

Entrando, si viene accolti da una luce perlacea che scende attraverso un oculo centrale, creando un'atmosfera di serenità. Le gallerie, organizzate con precisione attorno a questo cuore luminoso, invitano i visitatori a perdersi tra le opere d'arte, mentre le curve delle pareti di cemento sembrano guidarli senza confini definiti. Qui, l'arte non è solo esposta; è un dialogo continuo tra spazio e creatività.

Il piano superiore, con una lounge e un ristorante adornato da vetrate a tutta altezza, offre una vista mozzafiato sullo skyline di Dubai. Questo spazio non è solo una finestra sulla città, ma un'opera d'arte in sé, un ponte tra il presente e il futuro, tra l'arte e la vita cittadina.

Commissionato dal Gruppo Al-Futtaim, il Museo di Arte di Dubai non è solo un luogo di esposizione, ma un centro di scambio culturale, un rifugio per artisti e designer emergenti. La visione di Ando si concretizza in un'architettura che parla di luce e geometria, un'armonia tra l'urbanità e il paesaggio marittimo.

Quando sarà completato, il Museo di Arte di Dubai diventerà un faro di innovazione e creatività, un punto di incontro per esposizioni, dibattiti e programmi educativi. Con il suo design iconico, Tadao Ando non solo progetta un edificio, ma scolpisce un nuovo capitolo nella storia architettonica di Dubai, dove la bellezza trova casa tra le onde e il cielo.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Ristrutturare con Stile: L'Essenza di un'Aggiunta Sostenibile a Londra

Ristrutturare con Stile: L'Essenza di un'Aggiunta Sostenibile a Londra

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In un angolo di Londra, dove il tempo sembra essersi fermato, si erge un'abitazione che racconta una storia di rinnovamento e sostenibilità. L'atelier Baulier ha preso in mano un antico edificio edoardiano, afflitto da spazi angusti e performance ambientali inadeguate, per trasformarlo in un 'forever home' per una famiglia di quattro persone. Con un approccio di frugalità e onestà, i progettisti h...

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La nuova estensione della casa, un volume di 22.5 metri quadrati, si apre verso il mondo esterno, accogliendo una cucina e una luminosa sala da sole. Il tetto a doppia falda, che dà il nome al progetto di Twin Pitches, è stato concepito per essere non solo funzionale, ma anche esteticamente gradevole, con una struttura in legno lasciata esposta e trattata con olio di lino. Questo dialogo tra materiali naturali e scelte costruttive sostenibili si riflette in ogni angolo della casa, dove il cartongesso lascia spazio a finiture in calce e legno.

Ogni superficie è stata pensata per evocare calore e comfort, mentre il design degli interni si è arricchito di tocchi audaci e colori vivaci. I dettagli, come il muro divisorio color verde scuro che richiama il camino originale, raccontano una storia di continuità e rispetto per il passato. E così, una casa che prima sembrava sofferente, oggi si erge con orgoglio, vestita di giallo e circondata da un'aura di vivacità e serenità.

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Wicker House: la nuova residenza di Ming Architects a Singapore

Wicker House: la nuova residenza di Ming Architects a Singapore

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Wicker House: la residenza contemporanea di Ming ArchitectsSituata a Singapore, Wicker House è un progetto residenziale innovativo realizzato da Ming Architects. Completato nel 2023, questo straordinario edificio si estende su un'area di 4500 m², fondendo design moderno e funzionalità. La casa presenta interni luminosi e ariosi, arricchiti da tocchi di colore vibrante.

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La struttura è concepita per offrire splendide viste su acqua e verde, garantendo al contempo la privacy degli abitanti grazie all'uso di schermi ispirati al rattan. L'architettura di Wicker House celebra l'uso di materiali naturali di alta qualità, creando un ambiente accogliente e sostenibile.

Questo progetto non solo rappresenta un esempio di architettura residenziale contemporanea, ma si distingue anche per la sua attenzione alla sostenibilità e all'integrazione con l'ambiente circostante. Gli architetti Tan Cher Ming e il suo team, tra cui Erica Chan, hanno lavorato per dare vita a uno spazio che è tanto funzionale quanto estetico.

Wicker House è una testimonianza della capacità di innovare nel campo dell'architettura residenziale, dimostrando che è possibile creare ambienti che siano al tempo stesso belli e sostenibili. Se sei appassionato di architettura e design, questo progetto è sicuramente da tenere d'occhio.

Per maggiori dettagli, visita il sito ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Scopri la Collezione Pure Black di Villeroy & Boch per un Bagno Elegante

Scopri la Collezione Pure Black di Villeroy & Boch per un Bagno Elegante

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Scopri la Collezione Pure Black di Villeroy & Boch per un Bagno EleganteVilleroy & Boch sta rivoluzionando il concetto di bagno con la sua nuova collezione Pure Black, una proposta audace che dissolve i confini e invita a esplorare nuove dimensioni di design. I bagni in nero profondo stanno diventando una vera e propria tendenza, dove le linee si sfumano e gli spazi assumono una nuova forma.

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Abbandonare il tradizionale mantra del bianco e della crema può sembrare una sfida, ma abbracciare il comfort avvolgente del nero è un passo verso un'esperienza di design unica. Come le caverne che i nostri antenati abitavano, i bagni in nero offrono un senso di protezione e intimità.

La serie Finion in Pure Black di Villeroy & Boch non è solo un'estetica, ma una vera dichiarazione di benessere. I lavabi di questa collezione, realizzati in TitanCeram, un materiale ceramico super resistente, presentano pareti eccezionalmente sottili e un design purista che si integra perfettamente in un ambiente monocromatico.

In aggiunta ai lavabi, la collezione include anche mobili coordinati, come unità modulari e armadi, con linee pulite e un design senza maniglie, creando un look armonioso e sofisticato. La combinazione di questi elementi con le vasche Theano, disponibili in Pure Black, arricchisce ulteriormente l'estetica del bagno, sia nel modello monolitico che in quello curvilineo.

L'uso del nero va oltre una semplice tendenza: è un colore senza tempo, capace di donare profondità ed eleganza a qualsiasi ambiente. Con la collezione Pure Black, Villeroy & Boch invita a trasformare il bagno in un luogo di relax e introspezione, dove ogni dettaglio conta.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Il Royal Park Hotel Ginza 6 Chome: Un'Oasi di Eleganza nel Cuore di Tokyo

Il Royal Park Hotel Ginza 6 Chome: Un'Oasi di Eleganza nel Cuore di Tokyo

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Nel frenetico cuore di Tokyo, dove il passato incontra il futuro, sorge il Royal Park Hotel Ginza 6 Chome. Questo straordinario progetto, firmato dagli architetti di Mitsubishi Jisho Design, si erge maestoso con i suoi 15 piani, offrendo un rifugio di lusso e modernità in uno dei quartieri più iconici del Giappone.

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Situato lungo la vivace Showa-dori, il nuovo hotel con 273 camere è un vero e proprio punto d'incontro per visitatori internazionali e la cultura locale. La sua struttura, progettata con una sapiente combinazione di funzionalità e stile, si integra perfettamente nel paesaggio urbano, richiamando l’attenzione con il suo design elegante e contemporaneo.

La costruzione, che occupa un'area di 900 m², non è solo un luogo dove pernottare, ma un'esperienza che abbraccia l'arte dell'accoglienza. Con un livello sotterraneo e una facciata che riflette il dinamismo della zona, il Royal Park Hotel si propone come una destinazione imperdibile per chi cerca un soggiorno indimenticabile nella capitale giapponese.

Completato nel 2024, il progetto è stato orchestrato da un team di talentuosi architetti, tra cui Michio Koda e Satoshi Shimizu, che hanno unito le loro visioni per dar vita a questo spazio unico. L'interior design, realizzato da HBA, arricchisce ulteriormente l'atmosfera di lusso e raffinatezza, rendendo ogni angolo dell'hotel un capolavoro da scoprire.

In un'epoca in cui l'ospitalità si evolve, il Royal Park Hotel Ginza 6 Chome rappresenta un nuovo standard di eleganza e comfort, un invito a vivere Tokyo in modo autentico e sofisticato.

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Addio a Nicholas Grimshaw, il Pioniere dell'Architettura High-Tech

Addio a Nicholas Grimshaw, il Pioniere dell'Architettura High-Tech

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Questa settimana, il mondo dell'architettura ha perso uno dei suoi più grandi pionieri: Nicholas Grimshaw, fondatore dello studio Grimshaw, è deceduto all'età di 85 anni. Conosciuto per progetti iconici come il Eden Project e il Terminal Internazionale di Waterloo, Grimshaw è stato un attore di spicco nel movimento high-tech.

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Nel 2019, ha ricevuto la Medaglia d'Oro RIBA, riconoscendo il suo contributo significativo all'architettura britannica e globale. In onore della sua carriera, abbiamo esaminato dieci momenti salienti del suo lavoro che hanno segnato un'epoca.

Questa settimana è stata anche ricca di eventi, con il London Design Festival che ha visto il lancio di una nuova collezione di mobili da parte di Foster + Partners Industrial Design, tra cui un divano progettato per garantire la postura corretta. A Copenhagen, è stato inaugurato il Copenhagen Architecture Biennial, che ha presentato il padiglione Inside Out, Downside Up di Slaatto Morsbøl.

Inoltre, il Festival del Design di Helsinki ha festeggiato il suo ventesimo anniversario, mentre a Singapore, il Unnatural History Museum ha affascinato i visitatori con installazioni innovative. In Italia, la Lake Como Design Festival ha messo in mostra sette arredi di designer emergenti.

Negli Stati Uniti, le aziende di illuminazione stanno adottando la stampa 3D per affrontare le sfide del settore, un cambiamento significativo rispetto ai metodi di produzione del ventesimo secolo. Tra i progetti più letti di questa settimana, c'è una serie di capanne galleggianti a forma di pigna progettate per rifugiare anatre, un museo sotterraneo a Philadelphia e un resort safari in Kenya.

Questa settimana su Dezeen è stata ricca di novità e ispirazione. Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere i prossimi articoli e approfondimenti sul mondo del design.

Ispirato all'articolo pubblicato su: Architecture – Dezeen

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Architecture – Dezeen.

La Magia del Design: Sensible Streaker, un Pull per Porte che Ispira

La Magia del Design: Sensible Streaker, un Pull per Porte che Ispira

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Nel mondo del design, dove l'estetica incontra la funzionalità, emerge un protagonista che merita attenzione: il Sensible Streaker. Questo pull per porte, frutto della creatività dello studio australiano YSG per Bankston Architectural, si distingue non solo per il suo aspetto, ma anche per la storia che racconta attraverso i materiali e le forme.

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Immaginate un oggetto che riesce a fondere la tradizione con una visione contemporanea. Il Sensible Streaker si presenta con una composizione di legni tonalizzati, dove due diverse essenze si alternano in strisce che danzano insieme, creando un effetto visivo che cattura l'attenzione. La sua forma allungata, quasi scultorea, invita a una riflessione profonda sull'arte della lavorazione del legno, un materiale che da sempre racconta storie di eleganza e resistenza.

Ma non è solo un elemento decorativo: la versatilità del Sensible Streaker si manifesta nella possibilità di installarlo sia in verticale che in orizzontale, rendendolo adatto a porte, armadi, e persino a spazi esterni, grazie alla versione in bronzo patinato. Così, ogni porta si trasforma in un’opera d’arte, capace di comunicare un messaggio di stile e innovazione.

La collezione Streaks, di cui fa parte il Sensible Streaker, rappresenta un manifesto della bellezza e della forza del legno, una risorsa naturale che, quando lavorata con maestria, trova il suo posto non solo negli ambienti domestici, ma anche in contesti di ospitalità e lavoro. In questo senso, il design diventa un ponte tra praticità e poesia, un modo per rendere ogni spazio unico e accogliente.

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UFC annuncia la costruzione di un'arena nel prato della Casa Bianca

UFC annuncia la costruzione di un'arena nel prato della Casa Bianca

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UFC annuncia la costruzione di un'arena nel prato della Casa BiancaNella recente edizione della nostra newsletter Dezeen Agenda, sono stati presentati i render per un'arena della UFC che verrà costruita nel prato della Casa Bianca. Il presidente della UFC, Dana White, ha svelato i piani per un'arena di arti marziali miste nel South Lawn della Casa Bianca a Washington DC. Questo progetto fa parte d...

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Oltre alla notizia dell'arena, la newsletter di questa settimana include anche i progetti di Foster + Partners per un showroom a Gstaad, un approfondimento sulla carne coltivata in laboratorio e la lista dei migliori edifici della Scozia rivelata dalla RIAS.

Non perdere nessuna novità! Iscriviti a Dezeen Agenda, la newsletter curata che ogni giovedì ti invia i punti salienti delle notizie più importanti dal mondo dell'architettura e del design.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Scopri i nuovi occhiali AI di Meta e OAKLEY: chiamate senza auricolari e autocapture

Scopri i nuovi occhiali AI di Meta e OAKLEY: chiamate senza auricolari e autocapture

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Scopri i nuovi occhiali AI di Meta e OAKLEY: chiamate senza auricolari e autocaptureDurante l'evento Connect del 17 settembre 2025, Meta ha presentato due innovativi modelli di occhiali AI: il Meta Ray-Ban Display e l'OAKLEY Vanguard. Entrambi i dispositivi sono progettati per offrire un'esperienza utente unica, combinando stile e tecnologia avanzata.

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Meta Ray-Ban Display

Il Meta Ray-Ban Display è dotato di un modulo ottico con lenti trasparenti e un proiettore che visualizza testo e immagini direttamente sulla superficie delle lenti. Grazie ai microfoni e agli altoparlanti integrati, gli utenti possono effettuare chiamate video senza dover utilizzare auricolari. Inoltre, la tecnologia delle lenti Transitions consente un utilizzo versatile, sia all'interno che all'esterno.

OAKLEY Vanguard: Sport e Tecnologia

D'altra parte, l'OAKLEY Vanguard si rivolge principalmente agli appassionati di sport. Questo modello presenta un design avvolgente e offre una funzione di autocapture, permettendo di registrare video in alta definizione senza la necessità di utilizzare uno smartphone. Gli occhiali sono dotati di un sistema audio avanzato e si integrano con app come Garmin e Strava per monitorare le performance sportive in tempo reale.

Caratteristiche Tecnologiche Avanzate

Entrambi i modelli sono equipaggiati con un'unità fotocamera da 12 megapixel e un sistema AI che permette di eseguire comandi vocali e gestuali. Il Neural Band, un dispositivo indossabile al polso, consente di controllare gli occhiali semplicemente muovendo le dita o il polso, rendendo l'interazione ancora più intuitiva.

Disponibilità e Prezzo

Il Meta Ray-Ban Display sarà disponibile dal 30 settembre, mentre l'OAKLEY Vanguard uscirà il 21 ottobre. Entrambi i modelli sono un chiaro esempio di come la tecnologia possa migliorare la nostra vita quotidiana, offrendo funzionalità avanzate in un formato elegante e pratico.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Brasile

Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Brasile

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Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in BrasileLa Casa Buritis, progettata dallo studio Aguirre Arquitetura, rappresenta un interessante esempio di come l'architettura possa integrarsi armoniosamente con il paesaggio naturale del Cerrado. Situata a Uberlândia, Brasile, questa residenza si estende su una superficie di 550 m² e sarà completata nel 2025.

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Il progetto nasce dall'esigenza di una grande famiglia e mira a valorizzare la relazione visiva tra l'architettura e il paesaggio circostante. Gli architetti, guidati da Alexandre Aguirre, hanno saputo sfruttare il potenziale del lotto, offrendo una vista privilegiata su un'area naturale preservata.

La Casa Buritis non è solo un'abitazione, ma un esempio di come il design possa rispondere alle esigenze contemporanee, mantenendo un forte rispetto per l'ambiente. La combinazione di materiali sostenibili e tecniche innovative dimostra l'impegno del team di Aguirre Arquitetura verso un futuro più verde.

Questo progetto è stato presentato su ArchDaily, un'importante piattaforma dedicata all'architettura e al design, dove è possibile esplorare ulteriormente le caratteristiche e le specifiche della Casa Buritis.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Il Labirinto Inflabile Arcobaleno di Cyril Lancelin a Grand Rapids

Il Labirinto Inflabile Arcobaleno di Cyril Lancelin a Grand Rapids

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Il Labirinto Inflabile Arcobaleno di Cyril Lancelin a Grand Rapids Durante il festival Return to the River a Grand Rapids, l'artista e architetto francese Cyril Lancelin ha presentato la sua ultima installazione di grande formato, Pyramid Curbs. Questa vibrante struttura immersiva trasforma il paesaggio urbano in un parco giochi di colore e geometria, invitando i visitatori ad esplorare un labiri...

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Composta da forme tubolari intrecciate che si elevano e curvano in una silhouette simile a una piramide astratta, la superficie dell'installazione è ricoperta da un gradiente di tonalità arcobaleno, creando un effetto visivo abbagliante che cambia con la luce e la prospettiva. Da lontano, Pyramid Curbs appare come un enorme fascio di radici colorate al neon, mentre da vicino si trasforma in un labirinto percorribile dove i visitatori possono perdersi tra i muri gonfiabili.

Fedele alla pratica di Lancelin, l'opera sfuma i confini tra scultura, architettura e design di parchi giochi. La ripetizione e la variazione dei moduli geometrici creano una struttura che è sia monumentale che accessibile. L'installazione celebra la collettività e la gioia, incoraggiando persone di tutte le età a interagire fisicamente ed emotivamente con l'opera.

Il festival Return to the River fornisce lo sfondo per questa intervento urbano, riconnettendo il centro di Grand Rapids con il lungofiume attraverso arte, musica ed eventi pubblici. In questo contesto, Pyramid Curbs funge sia da punto di riferimento che da condensatore sociale, un luogo di incontro dove colore, scala e forma si fondono per ridefinire come può essere percepito uno spazio pubblico.

Invitiamo tutti a visitare questa straordinaria installazione e scoprire il labirinto interno, dove ogni angolo rivela una nuova sfumatura di gioia e meraviglia.

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Scopri il mondo di Tadao Ando: Schizzi e Disegni in un Nuovo Libro di Taschen

Scopri il mondo di Tadao Ando: Schizzi e Disegni in un Nuovo Libro di Taschen

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Tadao Ando: Schizzi e Disegni in un Nuovo Libro di Taschen Il nuovo libro di Taschen, Tadao Ando. Sketches, Drawings, and Architecture, offre una visione intima del processo creativo del leggendario architetto giapponese. Attraverso oltre cinque decenni di lavoro, Ando, nato a Osaka nel 1941 e completamente autodidatta, ha fondato il suo studio nel 1969 dopo aver viaggiato in tutto il mondo. Il s...

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Pubblicato dalla sede di Taschen a Colonia, il volume raccoglie oltre 750 schizzi, modelli e disegni tecnici che rivelano come Tadao Ando traduca impressioni fugaci in spazi costruiti, iconici e monumentali. Sebbene l'edizione sia attualmente disponibile per il preordine, sarà acquistabile a partire da novembre 2025.

Il libro segue l'evoluzione del metodo di design dell'architetto attraverso l'atto tattile del disegno. Linee di matita veloci, ombreggiature dense, disegni a matita colorata e piani tecnici mostrano come le idee emergano inizialmente come gesti istintivi, prima di trasformarsi nelle strutture che oggi conosciamo. I lettori possono seguire lo sviluppo di progetti chiave, come la Row House di Sumiyoshi, il Rokko Housing Complex e il Chichu Art Museum, osservando come ciascuno sia evoluto attraverso strati di dettagli disegnati a mano.

Le riflessioni personali di Ando accompagnano questi disegni, illustrando esperienze di viaggio formative attraverso Europa, Africa e Asia, fino alle decisioni architettoniche che ne sono seguite. Ricordi di luce in un monastero di pietra in Francia o la geometria risonante di un stepwell indiano emergono come influenze formative. Il libro illustra come queste impressioni, filtrate attraverso la memoria e l'abilità artigianale, informino il dramma silenzioso del cemento e della luce che definisce i suoi edifici.

Per Tadao Ando, il disegno rimane un mezzo diretto e insostituibile per plasmare lo spazio. Egli considera lo schizzo come un atto che cattura l'urgenza dell'immaginazione, qualcosa che nessun modello digitale può replicare. L'edizione di Taschen preserva tale immediatezza, presentando ogni disegno sia come documentazione che meditazione, una celebrazione del valore duraturo della linea tracciata a mano.

Come dice Ando: ‘Le nostre immaginazioni possono espandersi indefinitamente, plasmando le scene invisibili nella nostra mente — questa è la storia senza fine dell'architettura.’

Il libro include un dettagliato appendice che cataloga sia i progetti realizzati che quelli non realizzati. Questa lista completa rafforza il suo ruolo come risorsa archivistica per architetti e studenti che studiano la pratica influente dell'architetto giapponese.

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Sofà Bloom: Un Abbraccio di Design e Natura

Sofà Bloom: Un Abbraccio di Design e Natura

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Nel mondo del design, dove gli oggetti raccontano storie e i materiali evocano emozioni, il sofà Bloom di Hee Welling per Ocee & Four si erge come un poema visivo, un inno alla morbidezza e alla convivialità. Immaginate un giardino in fiore, dove i petali si intrecciano in un abbraccio caldo e accogliente: così si presenta questa creazione che strizza l'occhio alla natura, con curve delicate e...

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La struttura modulare di Bloom permette una versatilità senza precedenti, permettendo di plasmare il sofà in configurazioni che spaziano da accoglienti divani a isole intime, perfette per il lavoro concentrato o semplicemente per un momento di relax. Ogni elemento è pensato per rispondere a un bisogno umano, per invitare a sedersi, a condividere, a sognare. “Volevo creare un sistema che si sentisse veramente invitante”, confida Welling, catturando l'essenza di ciò che significa vivere uno spazio.

Ma non è solo l'estetica a colpire: Bloom è frutto di una scelta responsabile, realizzato con materiali sostenibili e un design riparabile, per garantire una vita lunga e fruttuosa al vostro nuovo compagno di stanza. Con un telaio robusto e componenti sostituibili, questo sofà è più di un semplice pezzo d'arredo; è un investimento in un futuro più verde.

In un'epoca dove il culto dell'effimero rischia di prevalere, Bloom si pone come un faro di speranza, un oggetto che invita a rallentare, a prendersi cura di ciò che ci circonda. Sedersi sul sofà Bloom significa immergersi in un abbraccio di design e natura, un'esperienza che trasforma il soggiorno in un rifugio di serenità.

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Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'

Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'

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Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'La mostra di Colin Knight, intitolata 'Hero's Wreck', si svolge presso la Superhouse Gallery di New York e offre un'esplorazione profonda dei legami complessi tra il design del dopoguerra e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso una collezione di mobili concettuali, Knight usa materiali e simboli legati al conflitto per raccontare una st...

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In particolare, la sua Pilot's Seat reading chair trae ispirazione dal prototipo della sedia glider degli Eames, evidenziando come il design possa romanticizzare l'orrore della guerra. Le opere esposte sono funzionali, una scelta deliberata di Knight per superare i confini del tradizionale spazio espositivo.

Un elemento chiave della mostra è rappresentato da pannelli di pelle che tracciano il racconto concettuale. Knight sottolinea come il design rifletta sempre il contesto sociale e storico, mettendo in evidenza il modo in cui la produzione di mobili è stata influenzata dalle capacità di produzione acquisite durante la guerra.

La mostra non si limita a esplorare l'estetica, ma invita a riflettere su come il design possa narrare storie di umanità e conflitto. Con pezzi come una lampada a sospensione a forma di ala e una sedia che ricorda un salvagente, Knight ci porta a considerare il romanticismo della guerra e le sue implicazioni.

Colin Knight afferma: "Il design e la guerra sono interconnessi in modi che spesso non consideriamo. Le storie che raccontiamo attraverso i nostri oggetti possono influenzare la nostra percezione della storia". 'Hero's Wreck' è un invito a riflettere sul passato e su come le cicatrici della guerra continuino a plasmarci.

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I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

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Nel cuore pulsante dell'architettura contemporanea, i Premi di Design Thermory 2025 si sono rivelati un palcoscenico straordinario per le meraviglie del legno, celebrando la sua bellezza intramontabile. Questa edizione ha visto emergere opere che raccontano storie di tradizione e innovazione, unendo estetica e funzionalità in una danza armoniosa.

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Il premio per il miglior edificio pubblico è andato alla Scuola Primaria e all'Asilo di Võsu, situata nel suggestivo Parco Nazionale di Lahemaa in Estonia. Progettato dallo studio 3+1 Architects, l'edificio si distingue per la sua struttura a forma di fienile, rivestita con una gamma di prodotti Thermory, che abbracciano il calore e la semplicità del legno. La giuria ha elogiato l'abilità degli architetti di reinterpretare le tradizioni locali attraverso un design contemporaneo, creando un ambiente scolastico che invita i bambini a esplorare e a sentirsi a casa.

In un angolo pittoresco di Haapsalu, una villa progettata da Apex Arhitektuuribüroo OÜ ha conquistato il titolo di miglior casa privata. Con una facciata argentata e pannelli di pino radiata, questa dimora affacciata sul mare non è solo un'abitazione, ma un omaggio all'eredità architettonica estone, dove il legno si trasforma in un delicato pizzo architettonico. I giudici hanno descritto la villa come una fusione di artigianato audace e armonia con il paesaggio costiero, rivelando una bellezza che sfida le aspettative.

Ma non sono solo le strutture esterne a catturare l’immaginazione. Jõelähtme Juveel, un progetto sviluppato da Lasita – Perfecting Views, ha ricevuto il premio per il miglior design d'interni. Qui, l'architettura incontra la filosofia giapponese del wabi-sabi, abbracciando l'imperfezione e la transitorietà. Un'atmosfera di eleganza è stata creata attraverso l'uso di pareti in termo-ash di Thermory, che donano profondità e calore a ogni spazio.

Infine, l'Under Armour Performance Centre dei Baltimore Ravens, progettato dallo studio ZGF Architects, ha trionfato nella categoria miglior spa e sauna. Con un soffitto in termo-magnolia personalizzato e uno spazio idroterapico inondato di luce naturale, questo centro è un'esperienza immersiva, dove il legno e l'acqua si intrecciano in un abbraccio sensoriale che invita al relax.

La giuria di quest'anno, composta da architetti di spicco, tra cui l'italiano Alberto Salvadori, ha celebrato la versatilità e la sostenibilità del legno, sottolineando come queste opere possano modellare spazi innovativi, progettati per durare nel tempo e in armonia con la natura. I Premi di Design Thermory non sono solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sulla bellezza del legno, un materiale che continua a ispirare architetti e designer in tutto il mondo.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Dieci Anni di Armonia: Grace Farms e la Visione di SANAA

Dieci Anni di Armonia: Grace Farms e la Visione di SANAA

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Nel cuore del Connecticut, un luogo di grazia e innovazione celebra un traguardo significativo: i dieci anni di Grace Farms. Progettato dall'illustre studio giapponese SANAA, fondato da Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, il River Building si snoda attraverso un paesaggio di 80 acri, unendo natura e architettura in un abbraccio sinuoso e poetico. La sua copertura continua, che segue le curve del terre...

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In occasione di questo decennale, Grace Farms ha presentato una nuova collezione di installazioni e programmi, ampliando ulteriormente il suo ruolo come polo per l'arte e il design. Durante la celebrazione, Sejima ha condiviso la sua visione, illustrando come ogni elemento del progetto rifletta una connessione profonda con la comunità e il paesaggio. La creazione di panchine scultoree, denominate 'Dancing Trees', rappresenta un esempio tangibile di come l’arte possa interagire con lo spazio, offrendo ai visitatori la possibilità di riposare e riflettere in un contesto che invita all'incontro e alla socializzazione.

La nuova fascia in cedro rosso occidentale, proveniente dalle foreste di Haida Gwaii, segna un altro passo verso la sostenibilità. Questo legno, scelto per la sua resistenza e la sua provenienza etica, avvolge l’edificio con un abbraccio caldo e naturale, riflettendo l'impegno di Grace Farms per la trasparenza e la responsabilità nella scelta dei materiali. La comunità di Haida, custode di queste foreste, ha collaborato attivamente, incarnando i principi del Design for Freedom, un’iniziativa che promuove il rispetto dei diritti umani nella catena di approvvigionamento dei materiali da costruzione.

In aggiunta, l’installazione 'With Every Fiber | Pigment, Stone, Glass' è stata inaugurata, un progetto che affronta le questioni dell'approvvigionamento etico nei materiali da costruzione. Artisti e ingegneri hanno reinterpretato pigmenti, pietre e vetro, materiali spesso associati a pratiche lavorative non etiche. Queste opere, tra cui il ritratto di Nasreen Sheikh, attivista per i diritti umani, invitano a riflettere sul lavoro e sull'umanità che si cela dietro ogni materiale. La musica che accompagna l'installazione, eseguita dalla London Philharmonic Orchestra, aggiunge un ulteriore strato di profondità a questa meditazione artistica.

Con un nuovo ciclo di programmi e installazioni artistiche, Grace Farms continua a essere un faro di innovazione, sostenibilità e riflessione, un luogo dove l'architettura non è solo un'opera statica, ma un organismo vivente che respira, cresce e si integra nel suo ambiente. La celebrazione di questo decimo anniversario non è solo una commemorazione del passato, ma un invito a guardare al futuro, un futuro in cui arte, architettura e comunità si intrecciano in un dialogo continuo.

Fonte: www.designboom.com.

Dalla Grande Mela a Parigi: La Trasformazione della Casa di Mélanie Masarin

Dalla Grande Mela a Parigi: La Trasformazione della Casa di Mélanie Masarin

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Dalla Grande Mela a Parigi: La Trasformazione della Casa di Mélanie MasarinMélanie Masarin, fondatrice del celebre aperitivo Ghia, si è cimentata in un viaggio di ritorno alle sue radici parigine, lasciandosi alle spalle il glamour di New York per abbracciare l'eleganza senza tempo della capitale francese. La sua nuova casa, un appartamento nel quartiere Haut-Marais, è diventata un rifugio dove il...

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All'inizio, la scelta di un appartamento era ben lontana dall'essere semplice. La nostalgia per Parigi cresceva, e ogni giorno trascorso in un bungalow di Silver Lake sembrava un invito a esplorare nuove possibilità. Finalmente, dopo due anni di ricerca, ha trovato il suo angolo di paradiso: un appartamento che emanava storia e potenziale, con pavimenti in legno antico e una cucina aperta che prometteva convivialità.

Il passaggio da un bagno monocromatico rosa a un elegante marmo cioccolato rappresenta non solo un cambio di estetica, ma un'affermazione di stile. Masarin ha collaborato con architetti e designer per trasformare l'appartamento in una vera e propria “scatola di gioielli”, dove ogni dettaglio è stato pensato con cura. Le pareti, ora illuminate da tonalità calde di bianco e giallo burro, creano un'atmosfera accogliente e rilassante.

Ogni elemento della casa racconta una storia: il divano vintage Le Bambole, rivestito in mohair, si fonde con un tappeto a stampa tigre, mentre il tavolo da pranzo di Chapo Creations celebra la tradizione artigianale francese. Masarin ha scelto di arredare la casa con pezzi di seconda mano, dando nuova vita a oggetti carichi di storia e carattere.

Ma non è solo il design a fare di questo appartamento un luogo unico; è anche l'armonia che si respira. La luce naturale fluisce attraverso gli spazi, creando un’atmosfera di serenità e ispirazione. La cucina, ampliata per accogliere più luce, diventa il cuore pulsante della casa, dove l'arte di vivere si esprime in ogni pasto condiviso.

In questo nido parigino, Masarin ha trovato il suo equilibrio tra lavoro e vita privata, con un angolo studio personalizzato che invita alla creatività. Ogni mattina, il suo risveglio è accompagnato dalla bellezza del design, dal profumo del caffè e dalla dolcezza della musica, un elemento essenziale per rendere ogni spazio ancora più vivo.

In conclusione, l'appartamento di Mélanie Masarin è molto più di un semplice luogo in cui vivere; è una celebrazione di identità, eleganza e nostalgia. La sua storia ci ricorda che a volte, la vera bellezza risiede nella capacità di reinventarsi e nel valore delle radici.

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La Face House di Kyoto: 50 anni di ironia architettonica che sfida il tempo

La Face House di Kyoto: 50 anni di ironia architettonica che sfida il tempo

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Nel cuore pulsante di Kyoto, una città che racconta storie di geishe e tradizione, un edificio si erge come un paradosso vivente: la Face House. Progettata nel 1975 dall'architetto Kazumasa Yamashita, questo strano e affascinante palazzo celebra il suo cinquantesimo anniversario, rimanendo un simbolo di individualità e ironia nell'architettura contemporanea.

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Camminando per le strade del quartiere Nakagyo-ku, ci si imbatte in un panorama di machiya, le classiche abitazioni giapponesi, quando improvvisamente, la Face House rompe il silenzio della tradizione. La sua facciata, che ricorda un volto umano, è una provocazione visiva che invita a riflettere sulla funzione e il significato dell'architettura. Una vera e propria opera d'arte che invita a sorridere.

La concezione di Yamashita è chiara: “Ho cercato di trovare una soluzione semplice ed economica, arricchendo la facciata con dettagli piccoli ma significativi.” E così, la casa si trasforma in un gioco di elementi. Gli occhi sono finestre, il naso è una finestra che lascia entrare la luce, mentre le orecchie, che si rivelano come balconi, si nascondono timidamente alla vista. L’ingresso, che appare come una bocca sorridente, accoglie chiunque voglia scoprire il suo interno.

Un perfetto incrocio tra casa e ufficio, la Face House ha mantenuto nel tempo la sua essenza. Anche se oggi non ospita più il suo progettista, dal 2016 ha trovato nuova vita come galleria d'arte e cartoleria, il Creative Studio & Shop OOO. Qui, viaggiatori e locali si ritrovano, creando una comunità che celebra la creatività e l'innovazione, in un luogo che continua a fare storia.

La Face House non è solo un edificio; è una riflessione su come l'architettura possa giocare con le convenzioni. In un contesto urbano dove tutto sembra immutabile, questo edificio rappresenta una risposta ludica alla modernità, un modo per ricordarci che l'arte e il design possono anche essere divertenti. E così, mentre celebriamo i suoi 50 anni, non possiamo fare a meno di chiederci: quali altre sorprese ha in serbo per noi?

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L'architettura diplomatica: il nuovo consolato indonesiano a Jeddah

L'architettura diplomatica: il nuovo consolato indonesiano a Jeddah

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L'architettura diplomatica: il nuovo consolato indonesiano a JeddahIl consolato indonesiano a Jeddah, progettato dall'architetto Ibrahim Joharji, rappresenta un'importante aggiunta al panorama architettonico delle strutture diplomatiche in Arabia Saudita. Questo edificio non è solo un luogo di lavoro, ma una vera e propria espressione dell'identità nazionale indonesiana, dove l'architettura funge ...

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La progettazione si basa su una gerarchia d'uso, organizzando gli spazi per diplomatici, amministratori e staff attraverso sistemi di circolazione stratificati. Questo approccio spaziale integra distinzioni di funzione e autorità nel piano complessivo, rendendo l'edificio funzionale e rappresentativo.

Il design ha dovuto navigare attraverso molteplici normative, rispondendo al Codice Edilizio saudita e incorporando elementi dell'eredità architettonica indonesiana, che comprende 28 stili riconosciuti. Le linee del tetto Rumah Gadang sono state reinterpretate in una forma contemporanea, mentre geometrie triangolari ispirate al peci, un copricapo indonesiano, sono state integrate come motivi di dignità e struttura.

La facciata del consolato combina influenze culturali sia dall'Indonesia che dall'Arabia Saudita. Motivi parametrici ispirati al Batik indonesiano sono stati intrecciati con riferimenti geometrici islamici, creando una pelle stratificata che funge sia da schermatura solare che da segno culturale. Le scelte dei materiali sono state valutate per il loro impatto ambientale; il calcestruzzo armato fornisce le necessarie misure di sicurezza, mentre i sistemi di facciata e i componenti meccanici sono stati selezionati per migliorare le performance energetiche e ridurre l'impronta di carbonio dell'edificio.

Il consolato indonesiano a Jeddah dimostra come l'architettura diplomatica si posizioni all'incrocio tra cultura, regolamentazione e sostenibilità. Combinando riferimenti simbolici con prestazioni pratiche, l'edificio stabilisce un quadro in cui l'architettura sostiene la presenza diplomatica, contribuendo al contesto urbano e ambientale.

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Il Ponte Serpentino di Hangzhou: Un’Opera d’Arte che Nasce dalla Tradizione della Seta

Il Ponte Serpentino di Hangzhou: Un’Opera d’Arte che Nasce dalla Tradizione della Seta

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In un abbraccio di forme sinuose e delicate, il Ponte Serpentino di Hangzhou emerge come una poesia architettonica che racconta storie di tradizione e modernità. Firmato da Zaha Hadid Architects, questo ponte pedonale e ciclabile non è solo un'infrastruttura, ma un vero e proprio manifesto della bellezza contemporanea, radicata nella cultura della seta che ha reso celebre la città.

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Ultimato di recente, il Grand Canal Gateway Bridge si estende per 390 metri, unendo le sponde est e ovest di uno dei canali più antichi e lunghi del mondo, patrimonio dell’UNESCO. Qui, l'acqua scorre come un filo di seta, collegando il passato con il presente, e offrendo ai residenti e ai visitatori un nuovo modo di vivere il paesaggio.

La struttura, leggera e affusolata, è un gioco di archi d'acciaio che si intrecciano, riflettendo l'arte della ricamo tipica della regione. Ogni curva e ogni angolo sono pensati per armonizzarsi con il contesto naturale, creando spazi pubblici dove la comunità può riunirsi e interagire. Il ponte non è solo un passaggio; è un luogo di incontro, un palcoscenico dove la natura e l’architettura danzano insieme.

La scelta di materiali sostenibili e il design innovativo, che prevede l'uso di elementi modulari prefabbricati, dimostrano un impegno verso la sostenibilità. Con una illuminazione LED alimentata da fonti rinnovabili, il ponte si illumina di notte, tracciando un percorso luminoso che invita a esplorare le sue curve, mentre l’eco del fiume e il fruscio della vegetazione creano una melodia di sottofondo.

Così, il Ponte Serpentino non è solo un’opera di ingegneria, ma un racconto che si snoda lungo le acque del Grand Canal, unendo passato e futuro, tradizione e innovazione, in un abbraccio senza tempo.

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La Camera di Amore e Psiche: un viaggio tra i colori di Mantova

La Camera di Amore e Psiche: un viaggio tra i colori di Mantova

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Nel cuore di Mantova, un capolavoro risplende nuovamente: la Camera di Amore e Psiche, recentemente sottoposta a un restauro meticoloso, torna a brillare come una gemma nel vasto mosaico dell'arte rinascimentale. Questo ambiente, situato all'interno del magnifico Palazzo Te, è una delle espressioni più raffinate del Manierismo italiano, realizzato dal grande maestro Giulio Romano e dai suoi alliev...

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Il soffitto, un imponente ciclo pittorico, racconta la storia d’amore tra Amore e Psiche, ispirata dalle Metamorfosi di Apuleio. Le decorazioni, ricche di dettagli e colori vibranti, si snodano in un racconto che affascina e sorprende, dando vita a un'opera d'arte che trascende il tempo. L'apoteosi della narrazione, con il matrimonio di Psiche e Amore celebrato da Giove, si erge al centro della volta, avvolgendo i visitatori in un abbraccio di bellezza e meraviglia.

Il recente intervento di restauro, sostenuto dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti, ha riportato alla luce la luminosità originale degli affreschi, rivelando anche nuove scoperte sulle tecniche e i materiali utilizzati nel Rinascimento. Attraverso un'attenta analisi diagnostica e un approccio sostenibile, i restauratori hanno potuto non solo restaurare, ma anche approfondire la conoscenza delle opere, aprendo a nuove prospettive di studio.

Un aspetto fondamentale di questo restauro è stato il rispetto per le tecniche tradizionali, che permette di mantenere viva la storia di quest'opera straordinaria. L'intervento ha incluso un'accurata pulizia delle superfici, il trattamento delle decorazioni in stucco e delle pitture ad affresco, restituendo così la vitalità a questa sala, conosciuta come l'ambiente più sontuoso di Palazzo Te.

Ogni dettaglio, ogni sfumatura, racconta una storia di passione, arte e dedizione. E così, la Camera di Amore e Psiche non è solo un luogo da visitare, ma un'esperienza da vivere, un invito a immergersi in un mondo di bellezza senza tempo. Mantova, con il suo patrimonio artistico inestimabile, ci ricorda che l’arte è un linguaggio universale, capace di unire passato e presente, di emozionarci e farci sognare.

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Seoul Architecture Biennale: Un Invito alla Conversazione Pubblica

Seoul Architecture Biennale: Un Invito alla Conversazione Pubblica

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Seoul Architecture Biennale: Un Invito alla Conversazione Pubblica La Biennale di Architettura di Seoul di quest'anno rappresenta un tentativo sincero di coinvolgere il pubblico in una conversazione autentica sull'architettura della città. Thomas Heatherwick, direttore generale dell'evento, ha dichiarato che è fondamentale avviare un dialogo con la popolazione, piuttosto che replicare l'"echo cha...

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Heatherwick ha affermato: "Una conversazione pubblica è così importante perché crea il contesto che influenza tutti noi, e abbiamo trascurato di parlare con il pubblico." Questo approccio si distacca dalla tradizione di molti eventi simili, che spesso si rivolgono esclusivamente a professionisti del settore.

"Siamo scarsi nel condurre conversazioni pubbliche più ampie", ha aggiunto, evidenziando come l'architettura influisca profondamente sulla vita quotidiana delle persone. La Biennale di Seoul, interamente finanziata dalla città, offre una rara opportunità per espandere la discussione attorno agli spazi urbani.

Per attrarre l'attenzione dei cittadini, Heatherwick ha progettato un muro di 90 metri nel centro della città, il Humanise Wall. Questo muro non solo funge da elemento centrale della Biennale, ma è anche un invito visivo per i cittadini a partecipare e a scoprire di più sull'architettura che li circonda.

Il muro è stato concepito come un "call and response", un modo per stimolare la partecipazione attiva del pubblico. Attraverso immagini di edifici e installazioni artistiche, il muro intende avviare conversazioni significative su come l'architettura può migliorare la vita urbana.

In un mondo dove i festival di design spesso rimangono confinate in una cerchia ristretta, la Biennale di Seoul cerca di abbattere queste barriere, rendendo l'architettura accessibile e comprensibile a tutti. "Credo che ci sia un dovere di raggiungere e accogliere", ha concluso Heatherwick, esprimendo il desiderio di vedere una maggiore qualità nell'architettura attraverso un dialogo pubblico più attivo.

La Biennale di Architettura e Urbanismo di Seoul si svolgerà dal 26 settembre al 18 novembre 2025, e rappresenta un'opportunità unica per tutti di riflettere sull'impatto degli spazi che abitiamo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio

Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio

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Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio Situato nella pittoresca Longwanggou Village a Shiyan, Hubei, il nuovo Centro Visitatori della Montagna Wudang rappresenta un perfetto connubio tra funzionalità e bellezza architettonica. Progettato da Moguang Studio, questo progetto ha ricevuto l'incarico nel inverno del 2023 e sarà completato nel 2024.

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Il centro si estende su una superficie di 450 m² e include spazi per ristorazione leggera, un caffè, una cucina e aree per meeting. La sua posizione strategica, adiacente al Danjiangkou Reservoir, offre ai visitatori una vista mozzafiato, integrando l'architettura con il paesaggio circostante.

Il progetto è stato concepito per recuperare l'armonia con l'ambiente, nonostante il sito fosse stato precedentemente livellato in terrazze artificiali e parcheggi. Moguang Studio ha saputo trasformare questo spazio, ricreando una continuità visiva con la valle e i campi di riso circostanti.

Le immagini del progetto, catturate da Qingshan Wu, mostrano l'attenzione ai dettagli e l'impegno per la sostenibilità, rendendo il Centro Visitatori della Montagna Wudang un esempio di architettura culturale contemporanea.

In conclusione, il Centro Visitatori della Montagna Wudang non è solo un luogo di accoglienza, ma un vero e proprio punto di riferimento culturale che celebra la bellezza della natura e l'innovazione architettonica.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Il Pavilion del Flusso: Un Ponte Sinuoso tra Spazi e Idee

Il Pavilion del Flusso: Un Ponte Sinuoso tra Spazi e Idee

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Immaginate un luogo dove il movimento non è solo una necessità, ma un'opera d'arte in sé. Il Pavilion del Flusso, progettato dallo studio Nudes per l'evento Design Democracy 2025 a Hyderabad, India, è un'affascinante fusione di architettura e natura, un ponte sinuoso che connette due sale espositive mentre invita il pubblico a interagire e a riflettere.

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Questo padiglione non è solo una struttura; è un intervento architettonico che reinventa la concezione di spazio. Ispirato al comportamento dell'acqua, il suo design fluido e continuo ricorda le onde del mare, un ritmo universale che si manifesta nella luce, nel suono e nei movimenti delle correnti. La geometria ondulata del padiglione, simile a una sinusoide, permette al visitatore di vivere una transizione armoniosa tra l'architettura e il paesaggio circostante, rendendo la struttura un punto di incontro visivo e sociale all'interno del contesto espositivo.

Realizzato in acciaio e tubi in PVC, il Pavilion del Flusso combina robustezza e leggerezza, garantendo stabilità senza compromettere l'estetica. La struttura in acciaio offre una base solida, mentre i tubi in PVC disposti ritmicamente introducono trasparenza e modulazione della luce, creando un'involucro stratificato che filtra il giorno e arricchisce la percezione del movimento. Questo gioco di materiali, duro e morbido, riflette la duplice natura dell'acqua: resiliente ma fluida.

Seppur concepito per un uso temporaneo durante l'evento, la composizione modulare del padiglione promette un futuro di adattabilità. Dopo la conclusione di Design Democracy 2025, il Pavilion del Flusso sarà trasferito in un parco pubblico a Hyderabad, continuando a fungere da spazio civico dedicato al riposo, alla conversazione e alla riflessione.

La sua forma sinuosa si erge come un tessuto connettivo che attraversa i terreni espositivi, un simbolo di transizione dove il movimento si trasforma in dialogo. Ogni angolo del padiglione invita a esplorare, a scoprire l'interazione tra le persone e le idee, rendendo la visita un'esperienza vivace e dinamica. Gli elementi oscillanti in PVC generano un gioco cinetico di ombre e luci, animando il corridoio fluido che il padiglione offre.

In questo modo, il Pavilion del Flusso non è solo un connettore infrastrutturale, ma anche un catalizzatore sociale, un luogo dove ogni passo è accompagnato da un ritmo che invita alla riflessione e all'incontro.

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WA Lamp: L'Innovativa Creazione di Akasaki & Vanhuyse da Maniglie di Treni Giapponesi

WA Lamp: L'Innovativa Creazione di Akasaki & Vanhuyse da Maniglie di Treni Giapponesi

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WA Lamp: L'Innovativa Creazione di Akasaki & Vanhuyse La WA lamp è un esempio straordinario di design sostenibile, realizzata dallo studio londinese Akasaki & Vanhuyse. Questa lampada minimalista è composta da maniglie in resina recuperate da treni giapponesi dismessi, in particolare le maniglie dei treni Tokyu 8500, ritirati nel 2023. Con una produzione limitata a sole 150 unità, ogni lampada ra...

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Le maniglie sono state accuratamente selezionate: circa 1.400 maniglie in resina sono state pulite e valutate per eventuali difetti visivi, come graffi o ammaccature. Ogni imperfezione è stata considerata come un elemento da celebrare, riflettendo l'uso e il contatto con i passeggeri nel corso degli anni. Questo approccio permette di trasformare componenti che altrimenti sarebbero stati scartati in opere d'arte funzionali.

La lampada è composta da nove anelli di maniglie, impilati per formare un paralume. Piccole fessure tra gli anelli permettono alla luce di filtrare delicatamente, creando un'atmosfera calda e accogliente. Le gambe in acciaio lucidato, che sorreggono la struttura, richiamano il design originale delle maniglie, con una curvatura che simula le cinghie che una volta le collegavano ai treni.

La maggior parte del processo produttivo della WA lamp è stata realizzata da artigiani locali a Tokyo, dove ha sede la Tokyu Corporation. Akasaki & Vanhuyse sperano che queste lampade trovino posto non solo negli uffici e nelle informazioni delle stazioni, ma anche in ambienti residenziali più informali.

La WA lamp non è l'unica creazione che celebra il riutilizzo di materiali. Altri designer, come Sara Regal e Yuma Kano, hanno trovato modi creativi per trasformare rifiuti di cantiere in mobili e complementi d'arredo. La WA lamp si inserisce perfettamente in questa tendenza di design consapevole e innovativo, dimostrando che si può creare bellezza anche partendo da ciò che è considerato scarto.

In conclusione, la WA lamp di Akasaki & Vanhuyse non è solo un'illuminazione, ma una testimonianza del potere del design di trasformare l'ordinario in qualcosa di straordinario.

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Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

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Nel cuore pulsante di Seoul, precisamente nel vivace distretto di Sinchon, si erge una nuova creazione architettonica che racconta storie di passati e futuri. Il progetto Cracker, firmato dallo studio NOMAL, non è solo una ristrutturazione di un edificio degli anni '60, ma un vero e proprio atto di rigenerazione culturale e urbana.

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Originariamente costruito nel 1966, il Cracker ha vissuto le trasformazioni accelerate di una metropoli in crescita, passando da una struttura a due piani a un complesso che ha faticato a mantenere la sua stabilità. L'intervento di NOMAL ha avuto l'obiettivo di ripristinare l'integrità strutturale, riorganizzando gli spazi e stabilizzando le fondamenta, restituendo così al quartiere un nuovo punto di riferimento.

Il risultato è un design che non solo rispetta le normative moderne, ma che gioca con la luce e l'ombra grazie a una facciata in mattoni forati. Questo elemento architettonico non è solo decorativo: offre privacy, permette l'ingresso di luce naturale e riduce l'impatto visivo sugli edifici circostanti. La trama pixelata della facciata evoca i visualizzatori di musica digitale, un omaggio alla storicità culturale di Sinchon, un tempo fulcro della musica dal vivo e della creatività giovanile.

Questa nuova veste non è solo una questione di estetica, ma un tentativo di riannodare i legami con un passato che rischiava di scomparire sotto il peso della gentrificazione. Cracker, con il suo equilibrio tra funzionalità e simbolismo, si propone come un faro che illumina il percorso verso una rinascita culturale. Di giorno, la facciata assorbe la luce, mentre di notte emette un delicato bagliore, trasformando l'edificio in un elemento vivente del tessuto urbano.

In questo dialogo tra memoria e modernità, NOMAL non ha solo progettato un nuovo edificio, ma ha contribuito a dare forma a una nuova identità per Sinchon, un luogo dove la storia e l'innovazione possono coesistere. Perché, si sa, un singolo edificio può non cambiare un intero quartiere, ma può sicuramente avviare un processo di rinnovamento, un passo alla volta.

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Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade

Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade

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Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar WadeIn una residenza di Città del Messico progettata da OW Arquitectos, i mobili Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade esplorano l'interazione tra spazio, materia e luce. Questi pezzi, realizzati in legno, si inseriscono in un contesto architettonico caratterizzato da ampie finestre e lucernari che permettono alla luce naturale di permeare g...

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Banca Tres, realizzata in legno di tzalam, presenta un'apertura circolare destinata a contenere una pianta in terracotta, trasformando il bench in un oggetto che evolve nel tempo e si collega alla crescita naturale. Con dimensioni di 120 × 40 × 44 cm, questa panca non è solo un oggetto statico, ma un elemento dinamico che arricchisce l'ambiente circostante.

La Silla Cuatro, ispirata dalle linee della costa oaxaqueña, utilizza legno di parota e si presenta come un cubo preciso (60 × 60 × 60 cm). La seduta e lo schienale, realizzati in acciaio, sono uniti a gambe in legno tramite bulloni in acciaio inossidabile, creando un equilibrio tra rigidità e leggerezza visiva. Entrambi i pezzi di arredamento sono concepiti per rispondere alla luce e al contesto spaziale in cui si trovano, instaurando un dialogo continuo con l'architettura circostante.

Questi mobili di Omar Wade non solo arredano, ma interagiscono attivamente con il loro ambiente, rendendo la luce e spazio protagonisti di un'esperienza visiva e sensoriale unica. La progettazione di Banca Tres e Silla Cuatro invita a riflettere sul ruolo del design nell'interazione con la natura e gli spazi abitativi.

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Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a Copenaghen

Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a Copenaghen

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Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a CopenaghenIl Barn Again Pavilion, progettato dallo THISS Studio in collaborazione con l'architetto Tom Svilans, rappresenta un esempio straordinario di architettura culturale moderna, situato nel cuore di Copenaghen. Inaugurato per la Biennale di Architettura di Copenaghen nel 2025, questo padiglione di 25 m² è stato concepito co...

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Situato a Gammel Strand, il Barn Again si propone di rievocare l’essenza delle vecchie stalle danesi, ripensando e riutilizzando strutture storiche per un pubblico contemporaneo. Questa iniziativa non solo celebra la tradizione architettonica, ma invita anche a una riflessione profonda sul nostro modo di vivere e interagire con l'ambiente.

Realizzato principalmente in legno, il padiglione si distingue per la sua sostenibilità e il suo design innovativo. Grazie all’uso di materiali locali e tecnologie sostenibili, il Barn Again Pavilion non è solo un luogo di esposizione, ma un simbolo del futuro dell'architettura culturale.

Il progetto è stato curato da Hadir Al Koshta e fotografato da Maja Flink, che ha catturato la bellezza e la funzionalità di questa straordinaria struttura. Con il suo design evocativo e la sua tematica profonda, il Barn Again Pavilion invita visitatori e architetti a riflettere su come possiamo vivere in armonia con il nostro ambiente.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Venezia si illumina di nuovi talenti: scopri la mostra 'Granda'

Venezia si illumina di nuovi talenti: scopri la mostra 'Granda'

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Venezia, con i suoi riflessi e le sue ombre, diventa palcoscenico di una nuova era artistica. Dal 5 ottobre al 23 novembre, il Palazzetto Tito e la Galleria di Piazza San Marco si vestono di creatività con la mostra collettiva 'Granda', un evento che celebra l'audacia e la freschezza dei talenti emergenti. Curata da Antonio Grulli, questa esposizione non è solo una mera raccolta di opere, ma un in...

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Con il programma degli Atelier 2024-25 della Fondazione Musei Civici di Venezia e della Fondazione Bevilacqua La Masa, 'Granda' rappresenta una congiunzione unica, dove artisti under 30 possono esprimere la loro creatività in spazi iconici. Questa iniziativa è un faro di speranza per una generazione che dialoga con la città, portando nuove sensibilità e prospettive artistiche.

La mostra è aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica, dalle 10.30 alle 17.30, con un'inaugurazione speciale il 4 ottobre, dove i visitatori avranno l'opportunità di esplorare le opere dalle 13.30 alle 17.30. 'Granda' è molto più di un'esposizione; è un invito a scoprire il pulsare dell'arte contemporanea, una sinfonia di colori e forme che raccontano storie di passione e dedizione.

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Casa Batlló: Un Nuovo Spazio per l'Arte Contemporanea nel Cuore di Barcellona

Casa Batlló: Un Nuovo Spazio per l'Arte Contemporanea nel Cuore di Barcellona

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Nel cuore pulsante di Barcellona, un capolavoro di Antoni Gaudí, la Casa Batlló, si prepara a rivelare un nuovo capitolo della sua storia. A partire dal 31 gennaio 2026, un appartamento nascosto al secondo piano sarà trasformato in una galleria dedicata all'arte contemporanea, un evento che promette di arricchire ulteriormente l'eredità culturale di questo monumento dichiarato Patrimonio dell'Uman...

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La ristrutturazione, curata dallo studio barcellonese Mesura, rappresenta un delicato equilibrio tra restauro e innovazione, restituendo vita a spazi che sono stati inaccessibili per decenni. L'intervento architettonico si distingue per l'introduzione di un soffitto in metallo curvo, stampato con motivi concentrici che evocano l'acqua, simbolo della fluidità e del cambiamento.

Un Dialogo tra Passato e Futuro

La nuova iniziativa, denominata Casa Batlló Contemporary, non è solo una galleria, ma un palcoscenico per il dialogo tra il genio di Gaudí e le espressioni artistiche attuali. L'inaugurazione sarà segnata dalla mostra Beyond the Facade, realizzata dal collettivo londinese United Visual Artists (UVA), che esplorerà i cicli della vita attraverso opere che utilizzano luce e movimento per coinvolgere e stupire il pubblico.

Un Progetto per il XXI Secolo

Questa apertura si allinea con le celebrazioni del centenario dalla morte di Gaudí e con il riconoscimento di Barcellona come Capitale Mondiale dell'Architettura. La galleria si propone di essere un faro culturale, unendo la conservazione rigorosa della storia con un'attiva reinterpretazione del presente. Maria Bernat, direttrice del programma, sottolinea come l'obiettivo sia quello di creare un ponte tra epoche, dando nuova vita a un patrimonio che continua a ispirare.

Casa Batlló non è nuova a interventi artistici innovativi, avendo già collaborato con artisti digitali dal 2021. Con l'introduzione di Casa Batlló Contemporary, il luogo si trasforma in un centro culturale dinamico, capace di attrarre visitatori e di stimolare la creatività contemporanea.

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L'Arte della Trasformazione: DA OSAKA Branch a Tokyo

L'Arte della Trasformazione: DA OSAKA Branch a Tokyo

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Nel cuore pulsante di Tokyo, precisamente a Jinbou-cho, dove le pagine dei libri e gli odori della carta si mescolano nel vento, sorge il nuovo ufficio di DA OSAKA. Qui, la visione di Reiichi Ikeda Design si traduce in un progetto che abbraccia l'essenza stessa della creatività e della funzionalità. Un viaggio tra spazi e luce, dove ogni angolo racconta una storia e ogni elemento è pensato per sti...

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Con una superficie di 165 m², questo spazio non è solo un ufficio, ma un crocevia di idee, un luogo in cui la ristrutturazione diventa arte. La scelta dei materiali, la disposizione degli ambienti e l'illuminazione curata da USHIO LIGHTING, INC. si integrano in un dialogo armonioso, riflettendo la cultura giapponese e l'innovazione contemporanea.

Reiichi Ikeda non ha solo progettato un ambiente di lavoro; ha creato un'esperienza. Qui, i professionisti possono immergersi in un'atmosfera che incoraggia la collaborazione e la creatività, mentre il design intelligente favorisce la produttività. Ogni dettaglio è una dichiarazione, un invito a esplorare il potenziale che si cela nel quotidiano.

Il risultato è un ufficio che si inserisce perfettamente nel contesto di Jinbou-cho, un quartiere noto per la sua ricca storia letteraria e per il suo fascino senza tempo. DA OSAKA a Tokyo non è solo un'espansione fisica, ma un'affermazione di identità, un modo per dire al mondo che l'architettura può essere poesia.

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Casa del Limonero: un rifugio segreto nel cuore di Siviglia

Casa del Limonero: un rifugio segreto nel cuore di Siviglia

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Casa del Limonero: un rifugio segreto nel cuore di SivigliaNel cuore della Judería, l’antico quartiere ebraico di Siviglia, si cela un luogo magico: Casa del Limonero. Questo boutique hotel, ospitato in un palazzo del Quattrocento, è una testimonianza di bellezza e armonia tra storia e modernità. Ogni angolo di questa struttura racconta storie di epoche passate, avvolgendo gli ospiti in un silenzi...

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Casa del Limonero è un hotel che si distingue per la sua esclusività. Con quattordici camere e suite uniche, ogni spazio è concepito come un piccolo universo. Gli arredi, che includono pezzi iconici di design come le sedie di Gio Ponti e le opere d'arte di artisti contemporanei, creano un dialogo tra passato e presente. Qui, l'arte non è solo decorazione, ma un elemento che arricchisce l'esperienza di ogni ospite.

Il soggiorno a Casa del Limonero è un'esperienza intima e personale. Gli ospiti possono godere di spazi comuni pensati per la convivialità, come il salotto con camino e la biblioteca. Ogni dettaglio, dai mobili vintage agli oggetti d'arte, è stato scelto con cura per evocare una sensazione di casa. La piscina all'aperto e la terrazza panoramica offrono momenti di relax, con vista sulla splendida Giralda.

La filosofia di ospitalità di Casa del Limonero è centrata sulla discrezione e sulla qualità. La colazione, preparata con ingredienti freschi e locali, e le cene intime ispirate alla cucina andalusa, rendono ogni pasto un momento da ricordare. Non ci sono menù fissi, solo un'interpretazione creativa dei sapori del territorio.

In un mondo che corre veloce, Casa del Limonero invita a rallentare e a riconnettersi con se stessi. Questo spazio unico è un rifugio per chi cerca autenticità e bellezza silenziosa. Venite a scoprire un nuovo concetto di lusso, dove il tempo si dilata e ogni attimo diventa prezioso.

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Scaffale in Marmo Plastico: Arredamento Riconfigurabile da Materiali Riciclati

Scaffale in Marmo Plastico: Arredamento Riconfigurabile da Materiali Riciclati

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Nel mondo del design contemporaneo, dove l'innovazione e la sostenibilità si intrecciano come due amanti appassionati, emerge un gioiello: lo scaffale in marmo plastico. Progettato da DLS World Official in collaborazione con WOULD YOU LOVE Seoul, questo sistema di arredamento modulare non è solo una semplice struttura, ma una vera e propria ode alla creatività e alla responsabilità ambientale.

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Il cuore pulsante di questo progetto è il marmo plastico, un composito realizzato da scarti industriali riciclati. Ogni pannello racconta una storia unica, con un motivo marmoreo che varia a seconda della miscela e del processo di recupero dei materiali. Qui, ogni imperfezione diventa un tratto distintivo, una celebrazione della diversità intrinseca dei materiali riciclati, trasformandoli in un simbolo di individualità visiva.

La struttura dello scaffale è pensata per una facile assemblabilità: un sistema di clip-joint personalizzato consente di montare e smontare senza l'ausilio di strumenti, rendendo l'operazione un gioco da ragazzi. Gli elementi si incastrano con precisione, eliminando l'uso di viti o adesivi. Questo metodo di costruzione non solo facilita la vita dell'utente, ma riflette anche un approccio architettonico all'arredamento, dove la flessibilità e la riutilizzabilità dei materiali sono al centro del processo.

Funzionalmente, il design si adatta a qualsiasi esigenza: i moduli possono essere combinati per creare tavoli, unità di scaffalatura o pareti di stoccaggio più ampie, rispondendo alle necessità spaziali e pratiche di chi li utilizza. Questa adattabilità fa sì che il Plastic Marble Display Shelf non sia solo un mobile, ma un compagno di viaggio che evolve insieme ai tuoi bisogni.

In un'epoca in cui l'attenzione verso l'ambiente è più vitale che mai, lo scaffale in marmo plastico si erge come un esempio di design circolare. Non si tratta solo di un'idea di riutilizzo, ma di un processo formale e funzionale che integra la sostenibilità nell'estetica e nella logica degli oggetti quotidiani.

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Trasformazione Creativa: Una Vecchia Piscina Diventa un Hub Educativo Sostenibile a Londra

Trasformazione Creativa: Una Vecchia Piscina Diventa un Hub Educativo Sostenibile a Londra

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Immagina di attraversare la soglia di un luogo che un tempo accoglieva l'eco delle risate e dei tuffi, ora reinventato in un vibrante spazio educativo. Questo è ciò che è successo a Londra, dove il Waltham Forest College ha scelto di trasformare una piscina scolastica abbandonata in un hub multifunzionale per l'apprendimento e il benessere. L'architetto Studio DERA ha preso in mano la sfida di rid...

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Con l'aumento del numero di studenti, il college ha sentito la necessità di trovare nuove soluzioni per rispondere alle esigenze educative e alle attività extracurricolari. Così, il direttore del college, Janet Gardner, ha invitato i direttori di Studio DERA, Max Dewdney e Marcel Rahm, a reimaginare quello che era un tempo un luogo di svago in un centro di apprendimento innovativo. Attraverso una serie di workshop e consultazioni con educatori e studenti, gli architetti hanno creato un progetto che riflette le reali necessità del campus.

Il risultato è un luogo di 994 metri quadrati, suddiviso in cinque zone di apprendimento, ciascuna progettata per supportare stili di insegnamento diversi e gruppi di varie dimensioni. Un palcoscenico elevato è stato collocato all'estremità profonda della piscina, fungendo da fulcro per conferenze e spettacoli, mentre una nuova sala informatica sfrutta l'altezza originale della piscina per offrire un'infrastruttura digitale all'avanguardia. L'illuminazione naturale è stata massimizzata grazie all'ampliamento delle finestre, che ora portano luce e calore nel cuore dello spazio.

Le scelte materiali sono state guidate da principi di bassa emissione di carbonio e circolarità. Sono stati utilizzati legni certificati FSC, pannelli acustici riciclati e finiture a basse emissioni di VOC. Studio DERA ha lavorato per garantire che ogni elemento del design fosse in armonia con le esigenze operative, creando un ambiente che non solo è bello, ma anche funzionale e sostenibile. "Volevamo che questo spazio fosse un luogo che elevasse l'apprendimento degli studenti e la funzionalità del personale, portando gioia e ispirazione", ha affermato Dewdney. La piscina, ora rinata, rappresenta l'esempio perfetto di come la riqualificazione possa rinnovare l'architettura educativa in modo sostenibile e innovativo.

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Scopri il mondo degli arredi da esterno Vondom su Dezeen Showroom

Scopri il mondo degli arredi da esterno Vondom su Dezeen Showroom

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Immaginate di trovarvi avvolti dal calore del sole, mentre un vento leggero accarezza il viso. È in questo contesto che il brand spagnolo Vondom fa il suo ingresso con le sue collezioni di arredi da esterno, presentate con eleganza su Dezeen Showroom. Ogni pezzo, una poesia di design, invita a lasciarsi andare e a godere di momenti di relax.

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Tra le proposte spicca il sistema di sedute Pasadena, concepito per abbracciare sia gli spazi esterni che quelli interni. Creato dal designer Jean-Marie Massaud, questo sistema offre una sinfonia di modularità, con un divano abbinato, poltrone, tavolini e lettini, tutti costruiti su un robusto telaio in alluminio. La personalizzazione è la chiave: diverse opzioni di rivestimento permettono di dare vita a un ambiente unico e personale.

Ma non finisce qui. La sedia Madison, frutto della collaborazione con il designer Eugeni Quitllet, si ispira all'atmosfera vibrante delle strade di Manhattan. Con quattro varianti di colore per il telaio e altrettante per schienale e seduta, ogni scelta racconta una storia, una sensazione di dinamismo e modernità.

Un'altra creazione che merita attenzione è la poltrona Africa, caratterizzata da un design audace e una comoda imbottitura. Il suo telaio monoblocco, unito a cuscini spessi e arrotondati, offre un comfort senza pari, mentre il divano Africa, con le sue linee fluide e i colori vivaci, si adatta perfettamente sia ad ambienti residenziali che contract.

Vondom, fondato nel 2008 e con sede a Valencia, è diventato un punto di riferimento nel settore degli arredi da esterno, collaborando con designer di fama per creare pezzi che uniscono estetica e funzionalità. Le sue collezioni non sono solo mobili, ma veri e propri inviti a vivere il design all'aria aperta.

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Le Meraviglie di una Casa Sospesa: Riflessioni su Forma e Spazio

Le Meraviglie di una Casa Sospesa: Riflessioni su Forma e Spazio

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Nel cuore di una dolce collina di Hillsdale, New York, sorge una creatura architettonica che sfida le convenzioni: la house on a hill di FORMA. Non è solo una casa, ma un rifugio che incarna la fusione tra eleganza e funzionalità. Nata da un desiderio di evasione durante i giorni bui della pandemia, questo progetto ha trasformato le limitazioni in opportunità, dando vita a un'abitazione che parla ...

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I fondatori, Miroslava Brooks e Daniel Markiewicz, amici e collaboratori di lunga data, si sono trovati a dover rivedere il loro sogno iniziale di una casa a più piani. Limitati da budget e risorse, hanno affinato la loro visione fino a creare un rifugio di tre stanze da letto, distribuito su un footprint di 700 piedi quadrati. Qui, l'altezza della zona giorno e pranzo si erge maestosa, catturando la luce e la bellezza delle montagne Catskills e Berkshires, mentre il piano inferiore si radica saldamente nel terreno, ancorando la struttura alla collina.

Ogni angolo di questa casa racconta una storia: la facciata in cedro scuro non è solo un elemento estetico, ma una scelta consapevole che riflette l'ambiente circostante, mentre gli spazi interni, rivestiti di tonalità più chiare, offrono un caldo abbraccio. La disposizione verticale non è mai stata così poetica; un gioco di volumi e prospettive che invita ogni visitatore a esplorare e a perdersi nel dialogo tra l'architettura e il paesaggio.

La casa si presenta non solo come un oggetto, ma come un'idea in movimento, capace di rispondere alle esigenze del suo contesto. Grazie a una sapiente manipolazione della forma e della postura, questa creazione architettonica riesce a mantenere un equilibrio tra affermazione e sottomissione, tra stabilità e leggerezza. La sua presenza si fa sentire, mentre si dissolve nel panorama, creando un'armonia che invita alla riflessione.

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Rivitalizzare il Gymnasium di Kenzo Tange: Il Progetto Vincitore del Radical Renewal Competition

Rivitalizzare il Gymnasium di Kenzo Tange: Il Progetto Vincitore del Radical Renewal Competition

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Rivitalizzare il Gymnasium di Kenzo Tange: Il Progetto Vincitore del Radical Renewal Competition Il designer Ethan Akiyama Poh ha trionfato nel Radical Renewal Competition di Dezeen e Bentley con una proposta audace che reimmagina il gymnasium dismesso di Kenzo Tange, attualmente minacciato di demolizione. La sua idea, chiamata New Ground, si propone di trasformare l'edificio in un vibrante centr...

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Il gymnasium, progettato dal vincitore del Pritzker Architecture Prize, è attualmente vuoto e presenta limitazioni sismiche e spaziali che ne compromettono l'uso. La proposta di Akiyama Poh mira a preservare la struttura storica, trasformandola in un food hall dedicato ai prodotti del Mare Interno di Seto, circondato da spazi pubblici e uffici, creando così un valore economico e culturale a lungo termine.

Il progetto si basa sui principi metabolisti di Tange, un movimento architettonico giapponese post-bellico che esplorava l'evoluzione degli edifici come organismi viventi. La nuova proposta prevede una griglia strutturale che integra il gymnasium con il contesto urbano, collegando strade e strutture vicine e rendendolo un punto di riferimento regionale.

La competizione ha invitato architetti e designer a selezionare edifici di rilevanza storica e a proporre trasformazioni innovative per rivitalizzarli. Il progetto New Ground è stato scelto come vincitore per come riesce a rielaborare un'icona architettonica per le esigenze del XXI secolo. Max Fraser, direttore editoriale di Dezeen, ha sottolineato l'importanza di adattare le strutture storiche anziché demolirle, evidenziando l'impatto ambientale dell'edilizia.

Il gymnasium di Kagawa, progettato da Tange nel 1964, condivide una storia simile con il Yoyogi National Gymnasium di Tokyo, ma mentre quest'ultimo è diventato un simbolo nazionale, il gymnasium di Takamatsu rischia di essere dimenticato. La proposta di Akiyama Poh non solo mira a preservare la memoria storica dell'edificio, ma lo reinventa come un simbolo economico e culturale della regione.

Con la sua visione innovativa, Akiyama Poh ha dimostrato come l'architettura possa evolvere ed adattarsi ai bisogni contemporanei, ponendo interrogativi sul futuro degli edifici storici e il loro ruolo nelle comunità moderne.

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Il 10° Simposio sulla Luce Naturale VELUX: Live da Copenaghen

Il 10° Simposio sulla Luce Naturale VELUX: Live da Copenaghen

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Il 10° Simposio sulla Luce Naturale VELUX: Live da CopenaghenQuest'anno si celebrano 20 anni dal primo VELUX Daylight Symposium, un'importante occasione per condividere idee ed esplorare il ruolo della luce naturale nel nostro ambiente costruito. Sin dal suo inizio umile nel 2005, il simposio è cresciuto fino a diventare un forum internazionale leader per il dialogo interdisciplinare sulla luce na...

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La decima edizione, che si svolgerà nel cuore di Copenaghen, riunirà nuovamente ricercatori, architetti, ingegneri e politici per esaminare il ruolo in evoluzione della luce naturale nell'architettura e nel design. Questo evento rappresenta uno spazio dove scienza e pratica si incontrano, permettendo di riflettere sulle esperienze passate e guardare al futuro della luce naturale nelle nostre città e spazi.

Non perdere l'occasione di partecipare alla diretta il 18 settembre 2025, dalle 09:00 alle 17:30 (CEST). Unisciti a noi per un evento che promette di essere illuminante!

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Chicago: il cuore pulsante del design americano

Chicago: il cuore pulsante del design americano

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Chicago, una città che vibra di creatività e innovazione, si erge come un faro per il design negli Stati Uniti. Qui, dove l'architettura abbraccia la storia e il futuro si intreccia con la tradizione, un gruppo di voci influenti si è riunito per discutere di come questa metropoli continui a guidare la nuova generazione di designer. In un incontro affascinante presso il nuovo showroom di King Livin...

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Moderato dall'editor di Dezeen, Ben Dreith, il panel ha messo in luce il forte legame tra le scuole di design e l'ecosistema creativo di Chicago. "È una città che accoglie e forma talenti", ha affermato Cheryl Durst, CEO dell'International Interior Design Association. "La grandezza di questa città è alla portata di tutti." Un'affermazione che trova eco nei racconti di Norman Teague, fondatore di Norman Teague Design Studios, che ha descritto Chicago come una vera e propria aula a cielo aperto, dove ogni quartiere racconta una storia e offre insegnamenti inaspettati.

Alison Von Glinow, co-fondatrice di Kwong Von Glinow Design Office, ha confermato che Chicago non è solo un punto di riferimento, ma un luogo dove si realizzano progetti tangibili. "Qui si fa e si crea", ha dichiarato, sottolineando l'importanza di un approccio al design che va oltre il semplice estetismo. La conversazione si è poi spostata verso l'evoluzione del consumo, con un'attenzione particolare al ruolo che il mobile design riveste nelle nostre vite. "Dopo un periodo di sterili minimalismi, ora cerchiamo spazi più ricchi e stratificati", ha detto Durst, evidenziando come gli oggetti che ci circondano raccontino chi siamo e riflettano il nostro senso di appartenenza.

Il dibattito ha anche toccato il tema dell'inclusività, un elemento cruciale nel lavoro del designer. "Progettare per tutti è fondamentale", ha insistito Durst, mentre Teague ha enfatizzato l'importanza della collaborazione tra generazioni. "Le voci giovani sono il futuro del design sociale e comunitario", ha affermato, con uno sguardo ottimista verso ciò che ci attende.

Guardando al futuro, il panel ha discusso dell'impatto dell'IA e della tecnologia sul design, senza dimenticare l'importanza dell'elemento umano. "Non possiamo perdere il tocco umano", ha avvertito Durst, sottolineando che il design è un atto di ottimismo. La narrazione e la nostalgia continuano a essere elementi vitali nel processo creativo, insegnandoci che il design è, in fondo, un viaggio attraverso le storie e le esperienze umane.

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Dentro la Casa dell'Amityville: Storia di un Incubo Svelato

Dentro la Casa dell'Amityville: Storia di un Incubo Svelato

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Nel cuore pulsante di Amityville, New York, si erge una dimora che ha segnato la storia americana: la Casa dell'Amityville. Questo elegante esempio di architettura coloniale olandese, costruito nel 1928, è divenuto famoso non solo per il suo aspetto affascinante, ma per una serie di eventi tragici e misteriosi che l'hanno avvolta in un velo di terrore. Qui, le pareti non raccontano solo di vite vi...

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La casa, situata al 112 di Ocean Avenue, ha visto la luce nel 1965 quando la famiglia DeFeo vi si trasferì, ignara del destino che l'attendeva. Nella tragica mattina del 13 novembre 1974, l'armonia di questa famiglia fu spezzata da un atto di violenza inaudita: Ronald DeFeo Jr. assassinò sei membri della sua famiglia mentre dormivano. Un omicidio che non solo ha scosso la comunità, ma ha dato inizio a una sequela di eventi che avrebbero trasformato la residenza in un leggendario luogo di paura.

Acquistata nel dicembre del 1975 da George e Kathy Lutz, la casa divenne teatro di esperienze paranormali che avrebbero alimentato la narrativa di molti film horror. I Lutz, ignari del passato oscuro della dimora, iniziarono a percepire presenze inquietanti fin dai primi giorni del loro arrivo. Cambiamenti di personalità, apparizioni e fenomeni inspiegabili segnarono la loro breve permanenza. La famiglia abbandonò la casa dopo solo 28 giorni, lasciando dietro di sé un mistero avvolto nel buio.

Il racconto di Jay Anson, "L'orrore di Amityville", pubblicato nel 1977, contribuì a diffondere la leggenda, portando alla realizzazione di un film di successo che avrebbe consacrato la storia nella cultura popolare. Il film del 1979, con protagonisti James Brolin e Margot Kidder, incassò oltre 86 milioni di dollari, dando vita a una serie di sequel e spin-off che continuano a stupire e terrorizzare gli spettatori. La casa ha vissuto una metamorfosi nel corso degli anni, cambiando proprietari e subendo ristrutturazioni, ma la sua aura di mistero rimane intatta.

Oggi, la Casa dell'Amityville è un simbolo di un'epoca di paura e fascino. Sebbene il suo passato sia stato messo in discussione, il suo potere di attrazione persiste, alimentando discussioni e speculazioni. La verità sulla Casa dell'Amityville è avvolta in un labirinto di eventi: tra realtà e finzione, tra omicidi e visioni, rimane un enigma che continua a catturare l'immaginazione di chiunque osi avvicinarsi.

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Snow Peak MATRO: Un Rivoluzionario Spazio di Vendita a Suzhou

Snow Peak MATRO: Un Rivoluzionario Spazio di Vendita a Suzhou

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Snow Peak MATRO: Un Rivoluzionario Spazio di Vendita a SuzhouNel cuore del centro storico di Suzhou, il leggendario marchio outdoor Snow Peak ha recentemente inaugurato il suo nuovo showroom multifunzionale. Progettato dallo studio KiKi ARCHi, guidato dall'architetto Yoshihiko Seki, il progetto incarna la filosofia centrale del marchio.

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Il nuovo spazio non è solo un negozio, ma un ambiente ibrido che integra un angolo caffè, offrendo una pausa rinfrescante a clienti e visitatori. Il design minimalista e astratto richiama la topografia naturale delle colline e delle foreste, creando un'atmosfera che riflette perfettamente lo spirito avventuroso di Snow Peak.

Oltre a presentare attrezzature da campeggio, abbigliamento outdoor e strumenti per escursioni, il MATRO Department Store rappresenta un punto di riferimento per gli amanti della natura e dell'outdoor, combinando estetica e funzionalità. Questo progetto innovativo è stato realizzato in collaborazione con Suzhou HaiYiDa Construction & Decoration Co., Ltd. e rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità e l'innovazione nel retail.

Il risultato è un ambiente che non solo promuove i prodotti Snow Peak, ma invita anche a una riflessione sul rapporto tra uomo e natura, rendendo ogni visita un'esperienza unica e memorabile.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

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Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a Taoyuan

Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a Taoyuan

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Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a TaoyuanIl Meeting Dome, una straordinaria installazione sferica situata a Fugang, Taoyuan, reinterpretata dall'artista Cheng Tsung Feng, trae ispirazione dalla tradizionale tecnica di intreccio delle sedie in bambù taiwanesi. Questo progetto rappresenta un'evoluzione delle pratiche artigianali, trasformando un oggetto quotidia...

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L'installazione amplia la seduta intrecciata della sedia in bambù in una struttura imponente, realizzata attraverso l'uso di sottili strisce di bambù disposte in parallelo e estese su un telaio metallico esagonale, creando una superficie a reticolo continuo. Questa composizione richiama il carattere cinese per 'persona' (人), sottolineando l'importanza dell'equilibrio strutturale e della connessione umana.

La geometria aperta dell'opera incoraggia i visitatori a muoversi al suo interno, a riunirsi e ad interagire. La luce filtra attraverso i livelli di bambù, creando ombre cangianti che animano il terreno e offrono aree ombreggiate sotto la cupola. All'interno, i panchine di bambù sono disposte in varie configurazioni e altezze attorno a una piantagione centrale di vegetazione locale di Taoyuan, invitando alla riflessione e all'interazione sociale.

Attraverso la magnifica reinterpretazione di un oggetto domestico comune, il Meeting Dome di Cheng Tsung Feng trasforma un mestiere utilitario in un'esperienza architettonica unica. L'interazione tra bambù e metallo unisce la matericità tattile alla chiarezza strutturale, mentre l'installazione nel suo complesso riflette sulla memoria, sulla comunità e sul ruolo degli oggetti quotidiani nella definizione degli spazi condivisi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Burberry Porta la Natura nel Fashion con il Summer Show 2026

Burberry Porta la Natura nel Fashion con il Summer Show 2026

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Burberry Porta la Natura nel Fashion con il Summer Show 2026Il Burberry Summer Show 2026 si svolge nella suggestiva cornice di Perks Field a Kensington, Londra, presentando un design scenografico che porta l'outdoor all'interno. L'evento, concepito per richiamare l'atmosfera dei concerti e festival estivi britannici, utilizza un pavimento terroso e sedute cubiche per creare un ambiente che celebra...

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Il tendone centrale, con la sua superficie interna stampata con un cielo nuvoloso, offre un'illusione di spazio aperto, mentre torri nere alte fungono da sistema di illuminazione e diffusione sonora. Ogni torre è dotata di pannelli luminosi rettangolari che illuminano il catwalk, creando un ritmo visivo che accompagna la sfilata.

I partecipanti si siedono su blocchi cubici, il cui colore richiama la terra, a sottolineare un legame diretto con la natura. Questo design non solo coinvolge il pubblico, ma rappresenta anche la filosofia creativa del direttore artistico Daniel Lee, che ha voluto esplorare il rapporto tra abbigliamento e identità musicale, ispirandosi ai musicisti e ai diversi generi musicali.

La colonna sonora dell'evento, curata da Benji B, include brani storici dei Black Sabbath, simbolo della cultura musicale britannica, rafforzando il legame tra moda e performance musicale. Con un mix di elementi naturali e artistici, Burberry riesce a creare un'esperienza immersiva che celebra l'estate britannica.

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Creazioni in Legno al Festival di Woodstock: L'Arte di Costruire per la Pace

Creazioni in Legno al Festival di Woodstock: L'Arte di Costruire per la Pace

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Nel cuore pulsante di Bethel, New York, dove nel 1969 si è svolto il leggendario festival di Woodstock, un gruppo di studenti e docenti di dieci università si è riunito per dare vita a un sogno di legno e innovazione. Il BuildFest 2: Peace Rises, quarto capitolo di una saga artistica, ha visto più di 150 partecipanti costruire installazioni in legno che raccontano storie di comunità e speranza.

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Per cinque giorni, queste menti brillanti hanno vissuto e lavorato sul sito, esplorando come le tecnologie emergenti possano contribuire al bene collettivo. Sotto la curatela di Neal Lucas Hitch, il festival ha dato vita a strutture sperimentali, frutto di metodi di assemblaggio e fabbricazione all’avanguardia.

Tra le creazioni, spicca Polylith, un palcoscenico modulare realizzato con un braccio robotico a sei assi, progettato con un occhio attento alla circolarità e ispirato dall'etica comunitaria di Woodstock. Al suo fianco, la suggestiva Trillium, un canopy illuminato costruito con plastica riciclata e legno recuperato, riflette la luce come i petali del fiore da cui prende il nome, simbolo di trasformazione e rinnovamento.

Non meno affascinante è il Peace Pavilion, un’installazione che offre ai visitatori due spazi identici separati da un elegante schermo di legno, invitandoli a sedersi e a riflettere. Le frasi e le liriche incise al laser, che riecheggiano gli ideali del festival del '69, creano un legame emotivo con il passato. Durante il festival, studenti e docenti non si sono limitati a costruire; hanno anche partecipato a programmi culturali quotidiani, culminati in un concerto della band rock sperimentale Guerilla Toss.

Il BuildFest 2, che ha avuto luogo dal 10 al 14 settembre, non è solo un evento; è una celebrazione dell'arte, della tecnologia e della pace, un invito a riflettere su come il progresso possa coesistere con il benessere umano. Le installazioni rimarranno visibili fino a novembre, un'eredità di creatività che invita tutti a sognare e costruire un futuro migliore.

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Il Rifugio Sostenibile: La Magia del Harbourside Canopy

Il Rifugio Sostenibile: La Magia del Harbourside Canopy

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Nel cuore pulsante di Hsinchu, Taiwan, si erge il Harbourside Canopy, un progetto architettonico che trascende il semplice concetto di mercato. Concepito dagli abili architetti di B+P Architects, questo spazio non è solo un luogo di scambio, ma un rifugio sostenibile dove la cultura della pesca si fonde con l'innovazione architettonica.

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La struttura principale, un padiglione paesaggistico, è un abbraccio di natura e design, composto da tettoie che danzano con il vento, muri che raccontano storie di mare e alberi che si ergono come sentinelle. Un'opera che non solo accoglie i pescatori, ma invita anche i visitatori a immergersi in un'esperienza sensoriale unica.

Il mercato della pesca si apre verso il molo, creando una connessione diretta con il mare. La parete in calcestruzzo, rivolta a nord, funge da bastione contro le intemperie, mentre le berms di terra e le foreste di protezione creano una transizione armoniosa tra l'interno e l'esterno. Qui, l'arte della pesca diventa un evento educativo, dove il pubblico può apprendere e apprezzare la ricca cultura della pesca locale.

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Le Serre Abbandonate di Romain Veillon: Un Viaggio nei Giardini Segreti

Le Serre Abbandonate di Romain Veillon: Un Viaggio nei Giardini Segreti

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Le Serre Abbandonate di Romain Veillon: Un Viaggio nei Giardini Segreti Il fotografo francese Romain Veillon ci invita a esplorare il suo progetto Secret Gardens, una serie di immagini che mette in luce le serre abbandonate in tutto il mondo. Queste strutture, un tempo progettate per proteggere piante delicate dai climi avversi, ora raccontano una storia completamente diversa.

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Nei suoi scatti, Veillon cattura serre che sono state sopraffatte dalla vegetazione che dovevano contenere. I telai in ferro sono avvolti da edere e le superfici di vetro macchiate sono nascoste sotto strati di foglie. Questi spazi, spesso associati a proprietà di lusso o giardini invernali pubblici, erano ambienti controllati dove gli esseri umani coltivavano la vita sotto vetro. Oggi, privati di custodi, le piante un tempo catturate sono esplose, trasformando luoghi di confinamento in ampie tele di verde.

La combinazione di architettura e vegetazione nei lavori di Veillon richiama alla mente i dipinti impressionisti. L'assenza di persone in queste scene non cancella la loro presenza, ma ci ricorda l'impermanenza dell'intervento umano. Le fotografie di Veillon ci portano a riflettere su cosa accadrebbe se l'umanità improvvisamente scomparisse.

La serie Secret Gardens non solo esplora l'eredità fragile dell'umanità, ma mette anche in guardia contro la realtà che la nostra attività ha spesso avuto un impatto più dannoso delle catastrofi stesse. I suoi scatti ci invitano a considerare quanto rapidamente la natura possa riprendersi e a riflettere sull'incertezza del nostro posto sulla Terra.

In conclusione, il lavoro di Romain Veillon ci offre una prospettiva unica sui giardini segreti delle serre abbandonate, dove la natura riemerge con forza e bellezza, trasformando il paesaggio in un'opera d'arte vivente.

Progetto: Green Urbex 2: The World Without Us
Fotografo: Romain Veillon | @romain_veillon
Pubblicato da: Albin Michel | @editionsalbinmichel

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Il Terrazzo: Un Incontro Tra Storia e Innovazione

Il Terrazzo: Un Incontro Tra Storia e Innovazione

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Il Terrazzo: Un Incontro Tra Storia e InnovazioneIl terrazzo rappresenta un affascinante connubio tra storia e innovazione, un materiale che ha radici profonde nella tradizione architettonica italiana, risalente al Rinascimento. Questa tecnica è evoluta nel corso dei secoli, integrando soluzioni industriali moderne che ne migliorano la precisione e le prestazioni.

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Originario del nord Italia, il terrazzo è un composito cementizio che incorpora frammenti di marmo, granito, quarzo e altre rocce, creando una superficie unica e continua. Ogni granello di materiale racconta una storia geologica, offrendo una vetrina mineralogica che mantiene l'identità di ciascun aggregato.

Grazie all'innovazione tecnologica, oggi esistono sistemi come il PANDOMO Terrazzo Omnia, che consentono un controllo preciso della palette di colori e della granulometria degli aggregati. Questo materiale è altamente resistente all'abrasione e adatto per superfici interne ad alto traffico come atri e centri commerciali, grazie alla sua bassa suscettibilità a crepe e al comportamento di ritiro minimo.

Inoltre, il terrazzo è compatibile con sistemi di riscaldamento a pavimento e offre un'eccellente sostenibilità, essendo privo di solventi e a bassa emissione. Integra anche materiali riciclati, allineando prestazioni tecniche e rispetto per l'ambiente.

Un esempio di applicazione innovativa del terrazzo è l'ingresso di Tacheles a Berlino, dove il materiale è utilizzato per pavimenti e arredi su misura, creando un linguaggio visivo e tattile coerente. Le superfici del terrazzo, riflettendo la luce naturale, generano variazioni sottili nel corso della giornata, conferendo al luogo un'atmosfera unica.

In conclusione, il terrazzo non è solo un materiale da costruzione; è un ponte tra il passato e il futuro, che dimostra come le tradizioni artigianali possano essere reinterpretate con successo per soddisfare le esigenze moderne di estetica e funzionalità.

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Il Gioco della Luce: Un Asilo Innovativo nel Cuore del Giappone

Il Gioco della Luce: Un Asilo Innovativo nel Cuore del Giappone

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Nel cuore di Himi, una città della Prefettura di Toyama, un nuovo asilo scolastico si erge come un abbraccio di legno e luce. Progettato dallo studio Shio Architect Design Office, diretto dall'architetto Ataru Shio, il Himi Shinmachi Daycare Center è un esempio straordinario di come l'architettura possa influenzare positivamente l'apprendimento nei bambini. Questo spazio educativo, frutto di un pr...

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La forma dell'edificio è pensata per rispondere alle peculiarità del sito, un lungo lotto che si estende da nord a sud, con una linea fognaria sotterranea che ne attraversa il cuore. La collocazione strategica della struttura non solo ottimizza lo spazio utilizzabile, ma permette anche alla luce naturale di inondare gli interni, creando un ambiente accogliente e stimolante per i più piccoli.

Realizzato con un tradizionale sistema di telai in legno, l'asilo utilizza materiali locali supportati da un programma di sovvenzione per risorse regionali. Questo approccio non solo celebra l'artigianato locale, ma promuove anche un uso sostenibile delle risorse. Con una disposizione degli spazi aperta e luminosa, l'edificio è progettato per rimanere brillante anche nei giorni più nuvolosi, offrendo ai bambini un ambiente indoor attivo e confortevole.

Un elemento fondamentale del design è la sicurezza. Gli angoli acuti sono stati minimizzati e materiali autentici come il legno e le piastrelle sono stati scelti per favorire un contatto tattile diretto con superfici naturali sin dalla tenera età. Così, il bambino può esplorare, giocare e imparare in un contesto che incoraggia il movimento e l'interazione.

Il Himi Shinmachi Daycare Center non è solo un asilo, ma un manifesto di come l'architettura possa rispondere alle esigenze di una comunità, promuovendo un'educazione precoce che si integra armoniosamente con la cultura costruita della Prefettura di Toyama. In questo spazio, ogni curva racconta una storia, ogni raggio di luce accoglie un sorriso, e ogni giorno è un nuovo inizio per i piccoli esploratori.

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Personaggi Disney e Architettura: Un Mondo di Sogni e Realtà

Personaggi Disney e Architettura: Un Mondo di Sogni e Realtà

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Immagina un mondo in cui i personaggi Disney non solo vivono in storie incantate, ma danzano tra le colonne dei monumenti architettonici che abbiamo amato per secoli. Johana Mendoza Rodriguez, architetto e illustratrice di Quito, Ecuador, fa proprio questo. Le sue illustrazioni sono una magica fusione di realtà e sogno, dove la precisione architettonica incontra la meraviglia dell'immaginazione.

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Ogni linea tracciata da Mendoza Rodriguez non è solo un semplice schizzo; è un racconto che esplora come la luce e il colore possano trasformare spazi fisici in esperienze emotive. Attraverso i suoi disegni, vediamo gli iconici edifici del mondo non solo come strutture, ma come custodi di storie e memorie collettive. Il Salk Institute, la Casa di Farnsworth, e il Museo Guggenheim diventano palcoscenici per i nostri eroi animati, invitandoci a guardare oltre il visibile.

La bellezza del lavoro di Mendoza Rodriguez sta nella sua capacità di recontextualizzare questi luoghi. Non si limita a rappresentare ciò che è noto; ci invita a riflettere su come l'architettura possa evocare emozioni e raccontare storie culturali. I personaggi Disney, con il loro carico di nostalgia e fantasia, si intrecciano con l'architettura, creando un dialogo visivo che travalica il tempo e lo spazio.

La sua formazione alla Pontificia Universidad Católica del Ecuador ha forgiato una mente capace di unire il rigore tecnico con una narrazione creativa. Ogni illustrazione diventa così un mezzo di espressione, un linguaggio poetico che parla della bellezza e della complessità del design. Mendoza Rodriguez ci ricorda che l'architettura non è solo un insieme di materiali e forme, ma un'esperienza che vive nei nostri ricordi e nelle nostre fantasticherie.

In un mondo dove il sogno incontra la realtà, i personaggi Disney ci guidano attraverso le meraviglie architettoniche, trasformando ogni angolo in un'opera d'arte. E così, ci ritroviamo a riflettere: qual è il confine tra ciò che è reale e ciò che è immaginato? Forse, in questo gioco di luci e colori, non c'è confine, ma solo la possibilità di sognare in grande.

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Il Padiglione Ritmico di DL Atelier: Un Viaggio tra Bambù e Fiume

Il Padiglione Ritmico di DL Atelier: Un Viaggio tra Bambù e Fiume

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Nel cuore della provincia di Guangdong, in Cina, un padiglione si snoda come un poema visivo tra le fronde di un boschetto di bambù e il dolce scorrere del fiume Tiegang. Il Floral Wander Loop di DL Atelier è molto più di una semplice struttura; è un racconto architettonico che si ispira ai ‘Sedici Piaceri della Vita in Huizhou’ del poeta Su Shi. Qui, ogni curva e ogni spazio raccontano una storia...

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Organizzato in un lungo anello che segue il corso del fiume e la viabilità circostante, il padiglione non è un ostacolo, ma un interfaccia spaziale che favorisce l’incontro tra l’uomo e l’ambiente. Le sue moduli, realizzati in acciaio corten, si elevano sopra il suolo, creando un passaggio permeabile che invita la luce e la pioggia a danzare all’interno, mentre le forme si alternano in un ritmo di compressione e rilascio.

Attraverso quattro episodi spaziali - Pleasant, Powerless, Serendipitous e Expansive - il visitatore è guidato in un viaggio che evoca le varie fasi della vita di Su Shi. Si inizia con un piazzale d’ingresso che, con la sua pavimentazione in ghiaia e bordi di bambù, accoglie dolcemente, preparando l’anima a ciò che verrà. Poi, un corridoio di acciaio corten si stringe in un abbraccio, dove la luce filtra attraverso aperture sottili, rendendo ogni passo un momento di riflessione.

Alla fine del percorso, un padiglione circolare ospita un’installazione floreale dell’artista Chen Zhuo. Un omaggio alla natura, dove l’acciaio inossidabile riflette il mondo esterno, mentre una luce zenitale incornicia il fogliame di bambù, segnando la transizione da uno spazio chiuso a uno aperto.

Infine, il loop si espande verso il fiume, dove altalene di rete metallica si affacciano sull’acqua. Qui, il paesaggio aperto, la luce naturale e le superfici riflettenti creano un contrasto con l’intimità del corridoio, simbolizzando il passaggio dall’angustia alla libertà.

Attraverso il Floral Wander Loop, DL Atelier non solo costruisce uno spazio, ma intreccia una narrativa storica con il linguaggio architettonico contemporaneo, trasformando la poesia di Su Shi in una forma tangibile. È una celebrazione della vita, della natura e della bellezza intrinseca dell’architettura, un luogo dove ogni passo è una scoperta.

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Venezia si illumina con 'Granda': Una mostra che celebra i giovani talenti dell'arte

Venezia si illumina con 'Granda': Una mostra che celebra i giovani talenti dell'arte

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In una Venezia che si veste di nuovi colori, dal 5 ottobre al 23 novembre, due storiche sedi diventano palcoscenico per i sogni di una generazione di artisti. La mostra 'Granda', curata con passione da Antonio Grulli, rappresenta non solo il culmine del programma Atelier 2024-25 delle Fondazioni Musei Civici di Venezia e Bevilacqua La Masa, ma un vero e proprio viaggio nell’arte contemporanea. Qui...

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Palazzetto Tito e la Galleria di Piazza San Marco, due luoghi emblematici, si trasformano così in un crocevia di idee e creazioni. 'Granda' si fa dunque veicolo di dialogo, un invito a esplorare le sensibilità artistiche che nascono dal vivere e dal lavorare a Venezia. Ogni opera esposta racconta una storia, un pensiero, un frammento dell'anima di chi ha scelto questa città come proprio laboratorio creativo.

La mostra è aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica, dalle 10.30 alle 17.30, con un'apertura speciale il giorno dell'inaugurazione. Un pomeriggio che promette di essere memorabile, dove il pubblico potrà immergersi in un’atmosfera vibrante e ricca di emozioni. Venezia si prepara ad accogliere l’arte in tutte le sue forme, in un evento che celebra la gioventù e la creatività.

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La Boutique Louis Vuitton di Cancún: Un'Opera d'Arte in Calcestruzzo

La Boutique Louis Vuitton di Cancún: Un'Opera d'Arte in Calcestruzzo

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Nel cuore pulsante di Cancún, dove l'azzurro del mare incontra il calore della terra, la boutique Louis Vuitton si erge con una nuova veste, frutto del genio di MATERIA e Gustavo Carmona. Sette anni dopo la sua prima metamorfosi, questa icona di stile si presenta al mondo con una facciata di calcestruzzo precast, un materiale che racconta storie di eleganza e innovazione.

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La facciata, un mosaico di forme scultoree, reinterpreta il motivo floreale distintivo del marchio, creando un gioco di luci e ombre che danza con il passare delle ore. Ogni angolo, ogni rilievo, si trasforma in un’esperienza sensoriale, dove la luce si riflette e si piega, regalando un ritmo visivo che cattura l’attenzione dei passanti.

Al centro di questo progetto c'è un'unità modulare, concepita per essere non solo un elemento strutturale, ma anche un ricettore di luce. Ripetuta lungo la facciata, essa genera una pelle vibrante, un tessuto architettonico che unisce precisione e movimento, creando un’identità collettiva forte e suggestiva.

Non si tratta semplicemente di un negozio, ma di un’esperienza architettonica che evoca emozioni profonde. La nuova facciata di Louis Vuitton a Cancún non è solo un elemento di branding; è una presenza viva nel tessuto urbano, un invito a esplorare e a lasciarsi trasportare dalla bellezza del design contemporaneo.

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Proposte abitative a Est di Berlino: un viaggio nel design moderno

Proposte abitative a Est di Berlino: un viaggio nel design moderno

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Immaginate un angolo di Berlino, un luogo dove il passato e il futuro danzano insieme in un abbraccio silenzioso. Qui, la Washington University in St Louis ha tracciato un percorso audace, proponendo un progetto residenziale che trae ispirazione dalle strategie abitative di Barcellona. Non si tratta semplicemente di costruire case, ma di creare spazi che parlano, che raccontano storie, che respira...

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Nel cuore di questo progetto, il design diventa un linguaggio, un modo per affrontare le sfide contemporanee del nostro tempo. Gli studenti della Sam Fox School of Design and Visual Arts, sotto la guida di mentori visionari, hanno esplorato temi che spaziano dalle esigenze abitative di una popolazione in evoluzione all'impatto del cambiamento climatico. Ogni proposta, una riflessione, ogni schizzo, una poesia visiva.

La proposta berlinesa si inserisce in un contesto più ampio, dove l'architettura si fa veicolo di giustizia sociale ed ecologica. In questo senso, i progettisti si pongono come custodi del territorio, cercando di integrare tecnologia e sostenibilità in un abbraccio senza tempo. La bassa proporzione studenti-facoltà favorisce un'atmosfera di scambio, dove ogni voce trova spazio e ogni idea può fiorire.

Ma l'universo di WashU non si ferma qui. Progetti in luoghi lontani come Bangkok, dove mercati personalizzabili si intrecciano con la vita quotidiana, o a Cedzyna, in Polonia, dove una scuola agricola incontra un centro diurno per anziani, dimostrano che il design è un ponte tra culture e necessità diverse. Ogni studentessa, ogni studente, porta con sé una visione unica, un sogno di rinnovamento.

In questo viaggio nel design, ci imbattiamo anche in proposte che rievocano antiche tradizioni, come il rilancio delle scuole professionali a St Louis, un omaggio a un'economia che affonda le radici nel lavoro manuale e nell'apprendimento pratico. Qui, il passato si fa presente, e il futuro si costruisce su fondamenta solide e condivise.

Ogni progetto è una tessera di un mosaico complesso, che invita a riflettere su come possiamo vivere in modo più armonioso con l'ambiente e tra di noi. La proposta di un Community Land Trust a St Louis, ad esempio, si pone come un faro di speranza in quartieri storicamente segnati da disuguaglianze.

Così, mentre ci avventuriamo tra le idee e le visioni di questi giovani architetti, ci rendiamo conto che il design è molto più di una mera questione estetica. È un atto di responsabilità, un gesto d'amore verso il mondo e le sue meraviglie, un invito a costruire insieme il futuro.

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Il Padiglione a Forma di Guscio: Un Viaggio tra Natura e Innovazione all'Expo 2025 di Osaka

Il Padiglione a Forma di Guscio: Un Viaggio tra Natura e Innovazione all'Expo 2025 di Osaka

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Nel cuore dell'Expo 2025 di Osaka, un'architettura straordinaria emerge dalle onde del tempo: il Pasona Natureverse Pavilion, creato dallo studio locale The Design Labo. Ispirato alla spirale di un guscio di ammonite, questo padiglione non è solo un'opera d'arte architettonica, ma un simbolo di vita e connessione tra uomo e natura.

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Con una larghezza di 43 metri, la struttura principale è realizzata con una rete di acciaio e una membrana sintetica bianca, progettata per essere facilmente smontabile. Ma ciò che la rende speciale è la sua forma avvolgente, che riflette la continuità della vita, un concetto chiave nel tema dell'Expo: "Progettare la società futura per le nostre vite".

All'interno, il padiglione è suddiviso in tre zone tematiche: Storia della Vita, Corpo e Mente / Legami. Qui, i visitatori possono immergersi in esperienze interattive e digitali, da sculture a forma di albero che raccontano la storia dell'evoluzione a un cuore coltivato in laboratorio, frutto di biomateriali e bioingegneria.

Il percorso di visita è concepito in spirale, permettendo un'esperienza fluida e coinvolgente, mentre la sua altezza interna raggiunge i 16 metri, creando un senso di grandiosità. Alla sera, il padiglione si illumina di luci colorate, trasformando il suo guscio in un'opera d'arte luminosa che incanta i visitatori.

Ma il Pasona Natureverse Pavilion non è solo un luogo di esposizione: dopo l'Expo, sarà trasferito sull'Isola di Awaji per diventare un centro culturale. Un simbolo di resilienza e innovazione, questo padiglione ci ricorda che l'architettura può essere una forza di connessione tra il mondo naturale e le aspirazioni umane.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

La Casa su El Dragón: Un Capolavoro di Cristian Nanzer in Argentina

La Casa su El Dragón: Un Capolavoro di Cristian Nanzer in Argentina

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La Casa su El Dragón: Un Capolavoro di Cristian Nanzer in ArgentinaSituata nella valle di Punilla, in Córdoba, Argentina, la Casa su El Dragón realizzata da Estudio Cristian Nanzer si erge maestosa su un rilievo collinare, tra La Falda e Huerta Grande. Questo luogo unico è caratterizzato da un terreno montano semi-arido, dove le ripide pendici segnano la transizione tra la valle e le Sierras Chica...

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La topografia gioca un ruolo cruciale nella posizione della dimora. Collocata nel punto più alto del lotto, la casa comanda il paesaggio pur mantenendo un rapporto misurato con l'ambiente circostante. L'architettura in pietra e cemento è guidata dalle condizioni fisiche del sito e dall'orizzonte vasto che si estende oltre.

Una Casa in Cemento su una Base di Pietra Ciclopica

Il team di Estudio Cristian Nanzer ha progettato la Casa su El Dragón su due livelli con un layout lineare. Il piano terra è concepito come un solido basamento costruito con pareti in cemento ciclopico. Queste pesanti pareti, riempite di pietra, ospitano gli spazi più funzionali: camere per gli ospiti, un laboratorio, aree di servizio e il garage. Da qui, l'ingresso principale si collega a una terrazza che si estende verso l'esterno, collegando questa base solida al terreno circostante.

Questo primo livello stabilisce un senso di permanenza. Le spesse pareti ancorano la casa e richiamano le formazioni geologiche della regione, creando un dialogo tattile tra costruzione e sito.

L'Architettura Precisa e Duratura di Cristian Nanzer

Il piano superiore della Casa su El Dragón è caratterizzato da una struttura in cemento a vista, organizzata attorno a una griglia modulare che rende leggibile la gerarchia degli spazi. Gli spazi sociali aperti sono definiti da campate di sei metri, mentre le aree private utilizzano moduli di tre metri. Un ampio atrio d'ingresso separa queste due zone e incornicia le viste verso sud all'ingresso principale.

Le lastre aggettanti estendono il volume superiore verso l'esterno, formando gallerie attorno al perimetro su ogni lato eccetto la facciata sud. Qui, la circolazione lineare si sviluppa lungo la lunghezza della casa, protetta da una partizione sospesa che filtra la luce e punteggia la parete con tre grandi aperture. Queste aperture incorniciate permettono al corridoio meridionale di registrare il movimento della luce durante il giorno, mantenendo al contempo la sua enclosure protettiva.

In sintesi, la Casa su El Dragón rappresenta un perfetto connubio tra natura e architettura, dove pietra e cemento si uniscono in un'armonia visiva e funzionale.

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Due Grandi Tetti Che Si Incontrano: Design Residenziale Giapponese

Due Grandi Tetti Che Si Incontrano: Design Residenziale Giapponese

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Due Grandi Tetti Che Si Incontrano / KOMINORU DesignIl progetto residenziale "Due Grandi Tetti Che Si Incontrano", realizzato dall'architetto giapponese KOMINORU Design, rappresenta una fusione unica di estetica e funzionalità. Situato in una zona densamente popolata vicino a una stazione, questa casa è progettata per ospitare due famiglie, genitori e figli, su un'area di 250 m².

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Un elemento distintivo di questo progetto è la struttura a due piani che, grazie ai suoi eaves bassi, riesce a creare un aspetto simile a quello di un edificio a un solo piano. Questa soluzione architettonica non solo ottimizza lo spazio, ma offre anche un senso di intimità e connessione tra le famiglie.

Le immagini di Yohei Shirai catturano perfettamente l'essenza di questo progetto, mostrando come i tetti, in un abbraccio architettonico, uniscano i due spazi abitativi. L'uso di materiali sostenibili e tecnologie moderne è un altro aspetto fondamentale del design, che si allinea con le attuali tendenze nel campo dell'architettura residenziale.

Per ulteriori dettagli e immagini, visita l'articolo completo su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della Pietra

Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della Pietra

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Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della PietraDal 25 al 28 settembre 2025, si svolgerà la 55ª edizione di Marmomac, la fiera internazionale dedicata al marmo, al design e alle tecnologie innovative. Questo evento rappresenta un punto di incontro fondamentale per professionisti e appassionati del settore, richiamando oltre 1.600 aziende espositrici e 68.000 operatori provenienti ...

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L'Innovazione della Pietra

Quest’anno, il tema centrale di Marmomac sarà l’innovazione nel trattamento e nell’utilizzo della pietra. Grazie a tecnologie avanzate come il 3D printing e metodologie sostenibili, i materiali lapidei vengono trasformati e modellati per creare opere uniche. L'attenzione alla sostenibilità non è mai stata così forte, con un focus su come gestire e utilizzare i materiali di risulta in modo responsabile.

The Italian Stone Theatre

All'interno del Padiglione Italian Stone Theatre, si terranno mostre e installazioni che metteranno in risalto la geodiversità e l’autenticità della pietra naturale. Sarà un'occasione per esplorare l’arte del marmo attraverso esposizioni come Naturality, che offrirà un’esperienza immersiva in giardini litici e progetti artistici innovativi.

Formazione e Networking

Marmomac non è solo una fiera commerciale, ma anche un'opportunità di apprendimento. Con workshop e seminari dedicati agli interior designer, i partecipanti potranno approfondire le caratteristiche del prodotto in pietra e apprendere come proporlo al cliente in modo efficace.

Un Evento da Non Perdere

Con un’offerta così ricca, Marmomac 2025 si preannuncia come un evento imperdibile per chiunque sia interessato al mondo della pietra. Non perdere l'occasione di scoprire le ultime tendenze e innovazioni che stanno plasmando il futuro di questo settore affascinante.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, visita il sito ufficiale di Marmomac.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su speciali.ilgiornaledellarchitettura.com.

Una UFC Arena sulla Casa Bianca: Un Evento Storico per il 250° Anniversario Americano

Una UFC Arena sulla Casa Bianca: Un Evento Storico per il 250° Anniversario Americano

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UFC Arena: Un Evento Unico sulla Casa Bianca Il presidente della UFC, Dana White, ha recentemente svelato i rendering di una nuova arena per le arti marziali miste che sarà costruita sul prato sud della Casa Bianca a Washington DC, in occasione delle celebrazioni per il 250° anniversario dell'America nel 2026. Questo entusiasmante progetto prevede uno stadio in grado di ospitare circa 5.000 spetta...

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Al centro dell'arena si troverà un octagono dove si svolgeranno gli incontri UFC. Durante un'intervista su Fox News, White ha descritto l'evento come un "one-of-one type event", paragonandolo a uno spettacolo di alta produzione.

Il 20 settembre, la Casa Bianca ha apparentemente confermato la possibilità di costruire questa arena sul terreno presidenziale, con un post su X che diceva: "Ci vediamo sul prato sud". Questo progetto non è solo un'opportunità per celebrare la storia americana, ma rappresenta anche una serie di decisioni di design ad alto profilo adottate dall'amministrazione del presidente Trump riguardanti l'uso e l'aspetto della Casa Bianca.

Oltre all'arena principale, è previsto un altro spazio all'esterno della proprietà per una festa di visione remota, garantendo che molti possano partecipare a questa celebrazione storica. L'arena UFC farà parte delle celebrazioni del 250° anniversario della Dichiarazione di Indipendenza americana dal Regno Unito, seguendo una serie di grandi eventi organizzati dall'amministrazione, incluso un recente parata militare a Washington.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Otto spazi abitativi autunnali dai colori delle foglie cadute

Otto spazi abitativi autunnali dai colori delle foglie cadute

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Otto spazi abitativi autunnali dai colori delle foglie caduteL'autunno è ormai alle porte nell'emisfero settentrionale. Per segnare questo cambiamento stagionale, abbiamo raccolto un lookbook di otto soggiorni open-plan che accolgono tonalità calde e terrose. Dall'India montuosa alla costa scozzese, questi spazi abitativi combinano finiture e arredi morbidi che richiamano i colori delle foglie aut...

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Zero House, Regno Unito

La Zero House è la casa nel nord di Londra dei musicisti Rae Morris e Ben Garrett, che hanno ristrutturato la proprietà mid-century da soli. Le piastrelle di mogano sottili rivestono il camino a tutta altezza nel soggiorno, accentuato da un divano arancione bruciato e soffitti in legno scuro. Le porte scorrevoli a tutta altezza offrono una vista sul lussureggiante giardino e sugli alberi circostanti.

Appartamento di Parigi, Francia

Lo studio Atelier HA ha utilizzato il colore "come elemento strutturale" in questo appartamento parigino, situato in un edificio del XIX secolo. Un bancone a strisce nella cucina dà il tono a questo spazio vivace, caratterizzato da un'area soggiorno con sedute morbide arancioni e mobili scultorei.

Tidal House, Scozia

Tidal House è una casa costiera situata sulla costa di Solway in Scozia. Lo studio Brown & Brown ha costruito l'edificio con volumi geometrici sovrapposti, dotato di ampie aperture che si affacciano sulle maree. L'interno è caratterizzato da pareti cremisi e divani color nocciola.

Shadow House, Australia

Grotto Studio ha aggiunto un'estensione in legno carbonizzato a un luminoso cottage a Perth, creando la Shadow House. Il soggiorno open-plan presenta pannelli in legno chiaro e opere d'arte rosso scuro, illuminate da una finestra clerestory rettangolare.

Hybrid House, India

Situata ai piedi delle montagne Aravalli nel Rajasthan, la Hybrid House di Sketch Design Studio è caratterizzata da un ampio soggiorno open-plan con pareti in intonaco di calce. Il pavimento in terracotta è decorato con dettagli kolam, mentre una pianta da interno aggiunge un tocco di verde.

Casa Magarola, Spagna

Lo studio Raúl Sánchez Architects ha scelto un intonaco arancione bruciato per la facciata della Casa Magarola, una casa in cemento bloccata su un terreno in pendenza. Questa tonalità vivace è ripetuta all'interno con telai di finestre e una drammatica scala a chiocciola.

Somers House, Australia

Somers House, progettata da Kennedy Nolan, è una proprietà a forma di L situata sulla costa del Victoria. Il soggiorno semi-open-plan è caratterizzato da una palette di colori terrosi, con sughero e piastrelle di bronzo scuro che creano un'atmosfera di pace.

Courtyard House, USA

Una serra di alberi decidui è al centro della Courtyard House, una casa dell'Oregon progettata da No Architecture. All'interno, è stato scelto un grande tappeto arancione per il soggiorno open-plan, in armonia con l'ambiente verde circostante.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

La Magia di una Mini-Casa: Un Viaggio tra Colori e Design

La Magia di una Mini-Casa: Un Viaggio tra Colori e Design

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Immaginate una mini-casa di 45 mq, un piccolo mondo che sembra uscito da un cartone animato degli anni '90, dove i colori danzano e il design gioca con la fantasia. Progettata da Zyva Studio e situata a Saint-Ouen, questa casa è una vera e propria opera d’arte abitativa. Qui, ogni angolo racconta una storia, ogni dettaglio è pensato per sorprendere e piacere.

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La protagonista indiscussa è una scala scultorea, dipinta in un azzurro che ricorda le acque di una piscina estiva. Non è solo un elemento funzionale, ma il cuore pulsante di questo spazio, che organizza in modo armonioso la cucina, il soggiorno e la zona notte. La scala, con la sua forma fluida e leggera, guida il visitatore attraverso un percorso di forme e colori, rendendo l’esperienza domestica unica e memorabile.

La cucina, realizzata in acciaio inox, è volutamente semplice ma efficace. I volumi netti e il piano continuo si contrappongono alle manopole “spinose”, un omaggio al mondo ludico dei videogiochi. Di fronte, un divano arancione, morbido e accogliente, insieme a una libreria a griglia dello stesso colore, creano un contrasto vivace con il grigio del pavimento in cemento levigato. L’armonia visiva è palpabile, ogni elemento è studiato per incastrarsi perfettamente senza l’ingombro di muri superflui.

La zona notte, invece, è un rifugio di tranquillità, grazie all’uso del vetrocemento che offre un gioco di luci e ombre, consentendo di mantenere la privacy senza rinunciare alla luminosità. È un richiamo contemporaneo alla storica Maison de Verre di Pierre Chareau, un esempio di come il design possa unire funzionalità e bellezza. Il bagno segue la stessa filosofia: un box ceramico verde, uno specchio tondo arancione e rubinetteria in acciaio che sfida la convenzionale estetica degli spazi ristretti.

Questa mini-casa non è solo un esperimento di design, ma un manifesto della cultura visiva. I rimandi ai cartoni animati, da Roger Rabbit a Space Jam, si mescolano con un approccio pragmatico che punta alla semplicità e all’efficacia. Gli arredi su misura, pur eccentrici, mantengono il giusto equilibrio tra funzionalità e carattere. Qui, l’ordine non è imposto dai cassetti, ma orchestrato da una regia che racconta la casa e i suoi spazi.

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Il Pavilion di Sydney: un Abbraccio tra Mare e Terra con il Terrazzo di Conchiglie

Il Pavilion di Sydney: un Abbraccio tra Mare e Terra con il Terrazzo di Conchiglie

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Nel cuore pulsante di Sydney, dove le onde si abbracciano con la terra, sorge un'opera che sfida le convenzioni: il Pavilion progettato da Besley & Spresser. Questa struttura scultorea non è solo un rifugio per gli abitanti della città, ma un omaggio all'identità culturale e ambientale della zona. Realizzato con un innovativo terrazzo che incorpora conchiglie d'ostrica riciclate, il Pavilion s...

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Inaugurato nel 2025, dopo aver vinto un concorso di design nel 2020, il Pavilion si affaccia maestoso sul Sydney Harbor, unendo eleganza e funzionalità. La progettazione del Pavilion richiede un'attenzione meticolosa ai dettagli: il suo tetto paesaggistico, sostenuto da ottantasei colonne slanciate, è un rifugio per specie vegetali autoctone e un richiamo per uccelli e insetti. Al centro, un oculo circolare lascia filtrare la luce, creando un gioco di ombre e riflessi che danza sul pavimento in terrazzo, trasportando i visitatori in un'esperienza sensoriale unica.

Il terrazzo, frutto di un anno di sperimentazione, non è solo un materiale; è una narrazione che parla del mare e della terra. Con quasi mezzo milione di conchiglie di ostrica, un tempo destinate alla discarica, reintrodotte nel ciclo della vita, il Pavilion celebra la tradizione culinaria dell'ostrica che permea la storia della zona. "Volevamo rendere omaggio alla lunga storia di convivialità vicino al mare", spiega Jessica Spresser, co-direttrice del progetto. Ogni passo su questo pavimento racconta una storia di convivialità e rispetto per l'ambiente.

Strutturalmente, il Pavilion è un capolavoro di ingegneria. Concentrando il carico sulla periferia, la sua ampia area centrale rimane priva di ostacoli, invitando a incontri e momenti di relax. La geometria del tetto riflette le linee delle scogliere circostanti, creando un'armonia visiva che si integra perfettamente con il paesaggio. Questo spazio pubblico, concepito per essere monumentale ma accogliente, rappresenta un punto di incontro per la comunità, un luogo dove si celebra la vita e si condividono momenti insieme.

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Ristrutturazione Creativa: Il Jiangnan House di B.L.U.E. Architecture Studio a Yangzhou

Ristrutturazione Creativa: Il Jiangnan House di B.L.U.E. Architecture Studio a Yangzhou

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Ristrutturazione Creativa: Il Jiangnan House di B.L.U.E. Architecture Studio a Yangzhou Nel cuore del distretto di Guangling, a Yangzhou, la B.L.U.E. Architecture Studio ha dato nuova vita a un antico cinema, trasformandolo nel Jiangnan House, un hotel che combina modernità e tradizione. Questo progetto di ristrutturazione fa parte del programma di rinnovamento urbano della storica città di Guang...

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Il team di design ha collaborato con diverse realtà locali, creando un ambiente che celebra il tessuto urbano storico. La hall dell'hotel sfrutta l'ex auditorium del cinema, preservando la struttura in legno originale del tetto per mantenere un'atmosfera ariosa e luminosa. Elementi come un nuovo schermo cinematografico e un giardino centrale richiamano l'eredità culturale di Yangzhou.

Il Jiangnan House offre quaranta camere, molte delle quali si trovano nel layout del cortile preservato delle strutture heritage ristrutturate. Queste camere sono state progettate ispirandosi alle forme dei padiglioni e delle terrazze tipiche dei giardini tradizionali di Yangzhou, utilizzando corridoi fluidi e tetti stratificati per creare un senso di movimento e prospettive variegate.

Materiali come mattoni riciclati, cemento modellato in bamboo e piastrelle in pietra intagliate a mano si combinano con tecniche contemporanee, riflettendo la texture delle vecchie mura dei cortili. Ogni unità è dotata di aria condizionata, riscaldamento e bagni privati, garantendo un'atmosfera autentica grazie all'uso di legno naturale, pietra e mattoni fatti a mano.

Dettagli come pannelli in legno lavorati a mano e superfici in rame ossidato richiamano le tradizioni artigianali di Yangzhou, mentre la vegetazione verticale lungo i corridoi ammorbidisce le facciate, arricchendo l'esperienza degli ospiti. Con il Jiangnan House, la B.L.U.E. Architecture Studio ha creato un rifugio che onora il passato, mentre si proietta verso il futuro.

Questo progetto non solo offre un'esperienza di soggiorno unica, ma rappresenta anche un esempio significativo di riuso adattivo, contribuendo a preservare la cultura e la storia di Yangzhou per le generazioni future.

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L'architettura che abbraccia la luce: l'Aeroporto Internazionale Techo di Phnom Penh

L'architettura che abbraccia la luce: l'Aeroporto Internazionale Techo di Phnom Penh

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Nel cuore pulsante della Cambogia, l'Aeroporto Internazionale Techo si erge come un monumento alla modernità e alla tradizione. Progettato dallo studio britannico Foster + Partners, questo aeroporto non è solo un luogo di transito, ma un'esperienza che celebra la cultura cambogiana e la bellezza della luce naturale. La sua struttura a volta, avvolta da un elegante rivestimento in lattice, filtra i...

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La progettazione dell'aeroporto tiene conto del clima tropicale locale, con un tetto che si espande in un abbraccio di acciaio e vetro, in grado di evocare le maestose architetture dei palazzi e dei templi cambogiani. Ogni elemento architettonico è pensato per riflettere l'identità culturale del paese, mentre il design modulare permette una facile navigazione anche nei momenti di maggiore affluenza.

Le colonne in acciaio che sostengono il soffitto modulare si trasformano in un invito a scoprire ulteriormente, con spazi interni che ospitano piante e sculture artigianali, tra cui un'imponente statua di Buddha in bronzo. La fusione di materiali caldi e accoglienti garantisce un comfort senza pari, mentre l'illuminazione notturna crea un'atmosfera di serenità, avvolgendo i passeggeri in un abbraccio luminoso.

Foster + Partners non ha solo creato un aeroporto, ma ha dato vita a un nuovo gateway per la Cambogia, un simbolo di sostenibilità e connessione con il mondo esterno. Con piani per una stazione ferroviaria ad alta velocità e un parco pubblico che circonda la struttura, il progetto si inserisce in una visione più ampia di sviluppo urbano e culturale, trasformando l'esperienza di viaggio per milioni di visitatori ogni anno.

Insomma, l'Aeroporto Internazionale Techo è molto più di un semplice scalo. È un viaggio nell'anima della Cambogia, un canto di celebrazione della vita, della cultura e della luce. Un luogo dove ogni arrivo e ogni partenza sono accompagnati dalla promessa di nuove scoperte.

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Uchronia e il Paradosso delle Sculture Inflabili: Un Viaggio nel Mercato delle Antichità di Parigi

Uchronia e il Paradosso delle Sculture Inflabili: Un Viaggio nel Mercato delle Antichità di Parigi

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Nel cuore pulsante di Parigi, dove le storie degli oggetti antichi si intrecciano con il presente, si svolge un evento che ridefinisce la percezione della tradizione. Uchronia, un collettivo di designer audaci, ha scelto di esplorare il concetto di paradosso attraverso una serie di sculture inflabili che dialogano con il fascino dell’antiquariato, dando vita a un'installazione che trasforma il mer...

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Immaginate di varcare la soglia di un mercato storico, dove le colonne classiche e i busti scolpiti non sono più statici, ma si materializzano in forme leggere e fluttuanti, liberandosi dalle loro basi architettoniche. Questa è l'essenza di Inflatable Antiquity, un'installazione che sfida la stabilità dei simboli tradizionali, mettendo in risalto l'effimero e il mobile. I materiali utilizzati, traslucidi e riflettenti, rispondono alla luce del giorno, danzando con i movimenti dei visitatori, trasformando il mercato in un palcoscenico di colori e forme in continua evoluzione.

Ma non è solo questione di forma; ogni installazione invita a riflettere su ciò che consideriamo permanente e transitorio. Oggetti quotidiani, come vasi e anfore, diventano totem monumentali, amplificando il contrasto tra fragilità e grandiosità. I Levitating Chairs, sospesi all'interno di colonne trasparenti, elevano il concetto di arredamento a opere d'arte, collocandole in una dimensione museale, mentre richiamano un passato ricco di storia.

In questa cornice unica, Uchronia non si limita a esporre arte; crea una sinfonia visiva e spaziale che si snoda tra gli ingressi del mercato, dove ogni installazione racconta un capitolo del paradosso insito nella collezione di antichità. La curatela di dieci stand, che include nomi illustri come Arthur Bruet e Galerie Vauclair, si intreccia con il tema di Uchronia, dando vita a un dialogo tra istinto e casualità.

Con questo progetto, Uchronia continua a esplorare le potenzialità spaziali delle sculture inflabili, utilizzando la morbidezza, la leggerezza e le dimensioni come strumenti di design per reinventare tipologie familiari in contesti contemporanei. La loro visione non solo sfida le convenzioni, ma arricchisce anche l'esperienza del mercato, dove ogni visita diventa un'opportunità per scoprire e riscoprire il ricco arazzo culturale di Parigi.

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Borealis: L'Arte del Rivestimento Murale che Evoca Emozioni

Borealis: L'Arte del Rivestimento Murale che Evoca Emozioni

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In un mondo dove il frastuono si fa sempre più assordante, Borealis emerge come un rifugio di serenità. Questo rivestimento murale, creato dall'illustre marchio Designtex, non è solo un semplice elemento decorativo, ma una vera e propria esperienza sensoriale. Immaginate di trovarvi davanti a un paesaggio sfocato, osservato attraverso un vetro bagnato dalla pioggia; una visione che si trasforma in...

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La gamma Borealis è stata concepita con un profondo rispetto per la salute emotiva degli spazi che abitiamo. La sua estetica morbida e pittorica è il risultato di una stampa digitale che dà vita a texture ricche e colori stratificati. Questa opera d'arte murale, realizzata in un materiale non vinilico e contenente il 50% di sostanze bio-based, è perfetta per ambienti dedicati al benessere, alle residenze per anziani e all'ospitalità.

Ogni dettaglio di Borealis è studiato per evocare una sensazione di calma e connessione con la natura. Karen Gelardi, designer principale di Designtex, descrive il rivestimento come un “pattern immersivo che invita alla riflessione”. Con la sua tavolozza che include tonalità come Parula, Limestone, e Water Lily, Borealis si integra armoniosamente in ogni contesto, trasformando le pareti in una dichiarazione di stile e tranquillità.

In definitiva, Borealis non è solo un rivestimento; è un manifesto di come il design possa contribuire al nostro benessere, portando la poesia della natura all'interno delle nostre vite quotidiane. Scegliere Borealis significa abbracciare un'estetica che parla al cuore e all'anima, risvegliando la nostra connessione più profonda con il mondo naturale.

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Un Rifugio di Speranza: Anduhyaun, il Santuario per Donne Indigene a Toronto

Un Rifugio di Speranza: Anduhyaun, il Santuario per Donne Indigene a Toronto

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Nel cuore pulsante di Toronto, un luogo emerge come simbolo di speranza e rinascita: l'Anduhyaun Emergency Shelter. Questo rifugio, progettato con maestria dallo studio LGA Architectural Partners, non è soltanto un edificio, ma un abbraccio che accoglie le donne indigene colpite dalla violenza domestica. Ogni angolo di questo spazio è concepito per rispettare e celebrare le tradizioni ancestrali, ...

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Varcando la soglia dell'Anduhyaun, si viene accolti da un corridoio sinuoso che si snoda come un fiume, conducenti verso stanze dedicate all'accoglienza, alla consulenza e alla saggezza degli Anziani. LGA ha saputo infondere nei materiali e nelle forme un richiamo all'acqua, alla terra e al cielo, elementi intrisi di significato e vitalità. Le porte, sapientemente arretrate, garantiscono una continuità nel fluire di questo ambiente curvo, mentre i rivestimenti blu delle piastrelle evocano la serenità e la profondità dell'acqua.

Il piano terra si apre in uno spazio condiviso, una cucina e una sala da pranzo luminose, dove le residenti possono unirsi per preparare e gustare i pasti, creando legami e condividendo storie. Questo è un luogo di autonomia, dove l'atto di cucinare diventa un momento di connessione e sostegno reciproco. Proseguendo, si incontra Nookomis, una sala circolare che porta il nome della parola Ojibwe per 'nonna'. Qui, il legno rosso di sommacco avvolge le pareti, offrendo un'atmosfera intima per cerimonie e meditazioni, un vero e proprio rifugio per le anime in cerca di pace.

Al piano superiore, l'architettura si fa ancora più accogliente, con spazi comuni e camere da letto progettate per garantire privacy e comfort. Ogni suite è dotata di un bagno privato, un lusso raro in rifugi di questo tipo, rendendo l'esperienza abitativa più dignitosa. Le stanze, arredate con cura, possono essere collegate per accogliere famiglie più numerose, sottolineando l'impegno dell'Anduhyaun nel rispondere ai bisogni delle sue residenti.

“Vivi di crescita e trasformazione”, afferma LGA, e questo rifugio è testimone di un'eredità culturale che perdura da decenni. Un luogo dove le donne possono ritrovare la propria voce e la propria forza, immerso in un ambiente che celebra le loro radici e la loro resilienza.

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Ispirato all'articolo pubblicato su: Dezeen

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Virgil Abloh: La Leggenda Creativa in Mostra al Grand Palais di Parigi

Virgil Abloh: La Leggenda Creativa in Mostra al Grand Palais di Parigi

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Virgil Abloh: La Leggenda Creativa in Mostra al Grand Palais di Parigi Dal 30 settembre al 10 ottobre 2025, il Grand Palais di Parigi ospiterà Virgil Abloh: The Codes, la prima grande esposizione europea dedicata all'opera del compianto designer. Organizzata dall'Archivio di Virgil Abloh in collaborazione con Nike, la mostra esplora quasi due decenni della carriera di Abloh, attingendo dal suo pe...

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La mostra mette in evidenza come i 'codici' creativi di Abloh, i principi ricorrenti che hanno guidato il suo approccio, colleghino discipline diverse come moda, calzature, architettura, musica e pubblicità. Un'area dell'esposizione riattiva il concept store parigino colette, piattaforma centrale per i primi lavori di Abloh. Questo negozio iconico, co-fondato da Sarah Andelman, sarà ricreato all'interno del Grand Palais come un'installazione ibrida e un negozio funzionante, dove saranno disponibili oggetti in edizione limitata realizzati in collaborazione con Abloh, inclusa una riedizione della sua collaborazione con Braun e un'edizione francese del suo libro Abloh-isms.

Curata da Chloe e Mahfuz Sultan, l'esposizione espande una precedente edizione presentata nel 2022, offrendo una visione più ampia della pratica di Abloh. Accanto a progetti noti, la mostra presenta prototipi, schizzi e oggetti delle sue collezioni e della sua biblioteca. L'archivio mira a rendere i metodi di Abloh disponibili per lo studio e il riutilizzo, riflettendo la sua convinzione nell'apertura e nell'apprendimento collettivo, focalizzandosi sul processo tanto quanto sui risultati.

Il progetto è supportato dalla Virgil Abloh Foundation e accompagnato da una serie di programmi pubblici, da workshop e dibattiti a performance e proiezioni. Per la moglie del designer, Shannon Abloh, che dirige l'archivio e la fondazione, l'esposizione è sia una celebrazione che uno strumento didattico, un modo per garantire che le idee di Virgil Abloh rimangano accessibili alle future generazioni.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. Louis

Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. Louis

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Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. LouisLo studio di architettura Snøhetta ha recentemente completato una nuova estensione scultorea per Powell Hall, sede della St Louis Symphony Orchestra a St. Louis, USA. Questo intervento non solo ha rinnovato gli interni storici, ma ha anche creato una piazza pubblica che accoglie visitatori e appassionati di musica.

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L'estensione, caratterizzata da una serie di forme arcuate, abbraccia il lato del famoso edificio, progettato all'inizio del XX secolo da Rapp & Rapp come cinema, prima di diventare il fulcro della musica sinfonica negli anni '60. Il nuovo spazio si espande verso la strada, incorporando un'area di circolazione, un lobby ampliato, spazi educativi e strutture di servizio.

Secondo Takeshi Tornier, direttore di Snøhetta, "l'espansione non è stata concepita come un'aggiunta, ma come un 'compagno di danza' complementare a Powell Hall, inclinata dolcemente e più piccola nella scala, per preservare il profilo iconico dell'edificio originale".

Inoltre, Snøhetta ha progettato una piazza pubblica che favorisce la programmazione comunitaria e il carpool, guidando i visitatori verso le forme arcuate della nuova struttura, caratterizzata da ampie vetrate incorniciate da una scocca inclinata che si innalza verso l'apice.

Il design dell'edificio trae ispirazione da strumenti musicali; le "finestre arcuate" ricordano il corpo di un violino e "mimano il percorso della bacchetta del direttore d'orchestra". La facciata, realizzata in muratura corbelled, è stata progettata per essere esteticamente gradevole anche durante i mesi invernali, con strati di neve che la adornano.

La nuova estensione non è solo un'opera di architettura, ma anche un progetto di riuso adattivo. Gli interni del teatro sono stati restaurati per migliorare l'accessibilità e le linee di vista, trasformando Powell Hall per soddisfare le esigenze di una sinfonia moderna. Tornier ha sottolineato l'importanza della sostenibilità, evidenziando l'uso di sistemi meccanici all'avanguardia e illuminazione ad alta efficienza.

In sintesi, questa estensione di Snøhetta non solo arricchisce l'esperienza culturale di St. Louis, ma rappresenta anche un esempio di come l'architettura contemporanea può dialogare con la storia.

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La Magia della Lana: La Rivoluzione delle Case Eco-Sostenibili

La Magia della Lana: La Rivoluzione delle Case Eco-Sostenibili

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Immagina di entrare in una casa dove la temperatura è perfetta, il silenzio è un compagno costante e l'aria che respiri è pura come un campo fiorito in primavera. Questa non è fantasia, ma la realtà che le case di lana promettono di offrire. La lana, materiale spesso sottovalutato, si erge come un protagonista inatteso nella rivoluzione dell’abitare sostenibile. Qui, l'eco-sostenibilità si fonde c...

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La lana di pecora, con le sue straordinarie proprietà isolanti, rappresenta una scelta naturale in un mondo che cerca soluzioni ecologiche. Essa non è solo un isolante termico e acustico di prim’ordine, ma anche un regolatore dell’umidità, capace di assorbire il vapore in eccesso e rilasciarlo quando l’aria è secca. Questo significa che gli ambienti rimangono freschi d’estate e caldi d’inverno, senza l'uso eccessivo di energia. Un vero e proprio abbraccio della natura, che migliora la qualità della vita.

Ma perché scegliere la lana? Oltre alla sua incredibile capacità di isolamento, essa è completamente biodegradabile e non rilascia sostanze tossiche nell'ambiente. Ogni pannello o rotolo di lana diventa così un pezzo di un ciclo virtuoso, dove il benessere dell’abitante si unisce all’amore per il pianeta. La lana, in questo contesto, non è solo un materiale, ma un messaggero di un futuro più verde.

Impiegarla in costruzione è semplice e versatile. Si adatta perfettamente a pareti interne ed esterne, tetti e pavimenti, assicurando che ogni angolo della casa sia protetto dal freddo e dal rumore. La sua struttura fibrosa intrappola l’aria, creando un’armatura contro le temperature estreme e i suoni molesti. La lana regola il microclima, trasformando ogni casa in un rifugio di tranquillità e comfort.

In un’epoca in cui l’efficienza energetica è diventata una necessità, la lana di pecora emerge come una soluzione concreta e accessibile. Sebbene l’investimento iniziale possa sembrare superiore rispetto ai materiali tradizionali, i benefici a lungo termine, in termini di risparmio energetico e qualità della vita, giustificano ampiamente la scelta. E con l’aumento della domanda e dei prodotti certificati, i prezzi tenderanno a stabilizzarsi, rendendo questo materiale ancora più accessibile.

In conclusione, le case di lana non sono solo edifici; sono un manifesto di un nuovo modo di concepire l’abitare. Un invito a vivere in armonia con la natura, a scegliere il benessere per noi e per il nostro pianeta. Scegliere la lana è scegliere di essere parte di una rivoluzione silenziosa, dove ogni casa diventa una testimonianza di sostenibilità e amore per l’ambiente.

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La Casa Verde: Un Abbraccio alla Natura nel Cuore di Gibsons

La Casa Verde: Un Abbraccio alla Natura nel Cuore di Gibsons

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Incastonata tra gli alberi e accarezzata da un ruscello che scorre lento, 'The Green House' si presenta come un rifugio familiare, un luogo dove l'architettura si fonde in modo armonico con la natura circostante. Progettata dallo studio Boniface Oleksiuk Politano Architects, questa casa, situata a Gibsons, British Columbia, si distingue per la sua modestia e per l'eleganza del suo profilo architet...

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La struttura, che copre un'area di 1650 piedi quadrati, non è solo un'abitazione, ma un manifesto di sostenibilità e rispetto per l'ambiente. In un'epoca in cui l'architettura si trova a dover rispondere alle sfide del cambiamento climatico, 'The Green House' emerge come esempio luminoso di come si possa vivere in simbiosi con il contesto naturale. La scelta dei materiali, in prevalenza legno, riflette un approccio ecologico che invita a riflessioni più profonde sul nostro modo di abitare il mondo.

Ogni angolo di questa casa racconta una storia, un dialogo continuo tra gli spazi interni ed esterni. Le finestre, a volte giocose, a volte sobrie, si trasformano in opere d'arte, incorniciando momenti di bellezza quotidiana. Dalla luce del mattino che filtra attraverso i rami, ai colori caldi del tramonto che danzano sulle pareti, ogni giorno è un invito a vivere con consapevolezza.

'The Green House' non è solo un progetto architettonico; è una dichiarazione d'intenti, un esempio di come l'architettura possa diventare parte integrante della nostra vita, un rifugio dove sentirsi a casa e allo stesso tempo parte di un ecosistema più ampio.

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KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa Giapponese

KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa Giapponese

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KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa GiapponeseIl progetto KOKUYO DIG, realizzato in collaborazione con DDAA, si distingue come un esempio eccellente di architettura educativa a Minato City, Giappone. Completato nel 2024, questo spazio innovativo di 494 m² rappresenta un punto di riferimento per il design contemporaneo.

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La visione architettonica di KOKUYO e DDAA si basa sull'idea che l'apprendimento trasforma la nostra percezione del mondo, stimolando curiosità e nuove domande. Questo processo di scoperta è fondamentale per arricchire la vita e dare forma al nostro ambiente attraverso le esperienze accumulate delle generazioni passate.

Il team di progettazione, composto da professionisti come Daisuke Motogi, Taiki Nakamura e Yui Yokoi, ha lavorato in sinergia con Nomura Real Estate Partner e TANKVi per creare un ambiente che non solo soddisfa le esigenze educative, ma promuove anche l'interazione sociale e la creatività.

La realizzazione del progetto ha incluso un design degli interni curato da KOKUYO, che ha integrato elementi di sostenibilità e tecnologie moderne. L'illuminazione è stata progettata da SHOKKI, mentre il design del paesaggio è stato affidato a Oryza, contribuendo a un ambiente armonioso e stimolante.

Questo progetto è una testimonianza di come l'architettura possa influenzare positivamente l'apprendimento e la crescita personale.

Scopri di più su questo straordinario progetto su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Techo International Airport: Un Viaggio nel Futuro dell'Architettura Cambogiana

Techo International Airport: Un Viaggio nel Futuro dell'Architettura Cambogiana

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Nel cuore pulsante di Phnom Penh, un nuovo capitolo dell'architettura internazionale sta per essere scritto. Il Techo International Airport, frutto della visionaria mente di Foster + Partners, non è solo un aeroporto, ma un simbolo della rinascita e dell'ambizione di un'intera nazione.

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Con una superficie di 235.500 m² e un design che si innalza per 40 metri, questo terminal è un omaggio alle antiche civiltà che hanno abitato queste terre. Ogni angolo del suo profilo architettonico parla di storia, di cultura e di un profondo rispetto per l'ambiente tropicale che lo circonda.

Costruito con materiali innovativi come acciaio e cemento, l'aeroporto è concepito per essere sostenibile, un faro di modernità che si integra armoniosamente con il paesaggio. La sua progettazione ha coinvolto una sinergia di talenti, da ingegneri a consulenti paesaggistici, tutti uniti dalla missione di realizzare un'opera che non solo accoglie i viaggiatori, ma che racconta una storia.

La sua struttura, che si estende per 850 metri di lunghezza e 500 metri di larghezza, è un esempio di come l'architettura moderna possa rispondere alle esigenze del futuro, senza dimenticare le radici del passato. La cerimonia di inaugurazione segna non solo l'apertura di un nuovo hub aereo, ma anche l'inizio di una nuova era per la Cambogia.

Questo aeroporto non è solo un luogo di transito, ma un’esperienza da vivere, un portale verso nuove avventure e opportunità. La visione di Foster + Partners si materializza in uno spazio dove l’arte della costruzione si fonde con l’anima di un popolo, creando un legame indissolubile tra architettura e comunità.

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Scopri i finalisti per il miglior edificio in Scozia del 2025

Scopri i finalisti per il miglior edificio in Scozia del 2025

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Scopri i finalisti per il miglior edificio in Scozia del 2025Questa settimana, su Dezeen, sono stati annunciati i quattro edifici candidati per il prestigioso premio Andrew Doolan Best Building in Scotland. Tra i finalisti c'è un ponte rivestito in granito locale, che rappresenta un perfetto esempio di architettura che si integra con il paesaggio scozzese.

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In lista troviamo anche la restaurazione di una torre remota del XVI secolo, un hub educativo presso l'Università di Edimburgo e un progetto di rigenerazione di uno spazio pubblico. Questi edifici non solo offrono funzionalità, ma raccontano anche storie e culture locali, contribuendo a migliorare la comunità.

Inoltre, questa settimana, sono stati svelati render di un'arena per le arti marziali miste, progettata per essere costruita nel 2026 nel South Lawn della Casa Bianca. La struttura conterrà circa 5.000 spettatori e avrà un design innovativo con un arco coperto di luci.

In altre notizie, il presidente Donald Trump ha annunciato una tassa del 30% sui mobili imbottiti importati negli Stati Uniti, con l'obiettivo di limitare l'importazione di mobili stranieri.

Infine, lo studio di architettura Foster + Partners ha presentato un progetto per un edificio in legno curvilineo in Svizzera, che si ispira alle strade sinuose e ai contorni delle montagne circostanti.

La settimana si è conclusa con progetti che hanno catturato l'attenzione dei lettori, tra cui un complesso di edilizia sociale verde pastello a Barcellona e una serie di cabine a specchio in Oregon. Questi progetti dimostrano come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee e al contempo essere esteticamente appagante.

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Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina

Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina

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Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina Dal 14 settembre al 30 novembre 2025, il Pavilion 13 di Kyiv ospita l'installazione di Ai Weiwei, intitolata Three Perfectly Proportioned Spheres and Camouflage Uniforms Painted White. Questo imponente progetto, commissionato da RIBBON International, rappresenta una risposta artistica al conflitto in corso in Ucraina...

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L'installazione è composta da tre sfere matematicamente precise, avvolte in uniformi camouflage dipinte di bianco, realizzate a mano dall'artista e dal suo team. L'opera si propone non solo come scultura, ma anche come forte dichiarazione politica, riflettendo sulla dissonanza cognitiva tra ordine e caos, armonia e guerra.

Ai Weiwei trae ispirazione da Leonardo da Vinci e dalla sua opera De Divina Proportione, utilizzando la precisione matematica delle sfere per rappresentare l'umanesimo rinascimentale, mentre gli abiti camouflage simboleggiano il conflitto attuale. La contrapposizione tra questi elementi invita a riflettere sul ruolo dell'arte in tempi di guerra.

Questa installazione rappresenta l'evoluzione del lavoro di Ai Weiwei, in particolare rispetto alla sua precedente opera Five Raincoats Holding a Star, dove il tema della protezione era legato agli elementi naturali. Oggi, il tessuto camouflage affronta i pericoli creati dall'uomo, rendendo l'installazione ancora più pertinente nel contesto attuale.

Il Pavilion 13, ristrutturato nel 2025 da FORMA e RIBBON International, diventa una piattaforma temporanea per l'arte e la cultura, mentre le sue pareti di vetro permettono a tutti di osservare questa potente opera dall'esterno, fungendo da costante promemoria della situazione presente nel paese.

L'installazione di Ai Weiwei è senza dubbio una manifestazione della sua continua dedizione a temi di protezione, visibilità e simbolismo politico, e sarà visibile fino alla fine di novembre 2025.

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B-One: L'Ufficio Sostenibile di Berlino Firmato CF Møller

B-One: L'Ufficio Sostenibile di Berlino Firmato CF Møller

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Il B-One Office Building, situato all'ingresso del quartiere City-West di Berlino, è una creazione che rappresenta l'architettura aziendale del futuro. Progettato dallo studio CF Møller, questo edificio di 11 piani non solo si distingue per il suo design moderno, ma incarna anche un forte impegno verso la sostenibilità ambientale. Con una superficie di 19.000 m², il B-One è un esempio di come l'ar...

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La struttura si trova all'incrocio tra il Landwehrkanal e la Corneliusbrücke, diventando un punto di riferimento architettonico nella zona. Realizzato con materiali come vetro e cemento, il progetto del B-One è stato pensato per integrarsi armoniosamente con l'ambiente circostante, grazie anche al lavoro dei paesaggisti SINAI Landschaftsarchitekten.

Con un focus particolare sulla sostenibilità, l'edificio ha ottenuto la certificazione DGNB Platinum, riconoscendo il suo impegno verso pratiche ecocompatibili. Inoltre, il team di progettazione ha collaborato con esperti in ingegneria e consulenti per garantire l'efficienza energetica e il comfort degli spazi interni.

La realizzazione del B-One segna una tappa fondamentale nel panorama architettonico di Berlino, dimostrando che l'innovazione e la responsabilità ambientale possono andare di pari passo. Questo edificio non è solo un luogo di lavoro, ma un simbolo di un futuro più verde e sostenibile.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

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Singapore: Il Giardino di Architettura da Scoprire

Singapore: Il Giardino di Architettura da Scoprire

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Singapore: Il Giardino di Architettura da ScoprireNel cuore pulsante del Sud-Est asiatico, Singapore emerge come un faro di innovazione architettonica e sostenibilità. Conosciuta come la "City in a Garden", questa città-stato ha saputo intrecciare la modernità con la natura in un abbraccio unico. Ogni angolo di Singapore racconta una storia, una narrazione di come l'urbanizzazione possa danzare ar...

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Dalla maestosa silhouette del Marina Bay Sands al meraviglioso Jewel Changi Airport, progettato da Safdie Architects, fino alla storicità del National Gallery Singapore, ex Corte Suprema, la città è un palcoscenico di stili architettonici che si intrecciano. Qui, l'architettura non è solo un insieme di edifici, ma un racconto visivo che riflette la cultura e l'identità di un popolo.

Progetti come i Colonnade Condominiums di Paul Rudolph e le Pearl Bank Apartments di Tan Cheng Siong sono testimonianze di un modernismo che abbraccia il contesto ambientale. I nomi di architetti rinomati come Moshe Safdie, Norman Foster e WOHA risuonano nelle strade di Singapore, ognuno lasciando un'impronta indelebile attraverso le loro creazioni innovative.

Cosa rende Singapore così speciale? La risposta è semplice: la sua capacità di reinventarsi, di guardare al futuro senza dimenticare le sue radici. Ogni progetto, ogni parco, ogni spazio pubblico è un invito a esplorare e a sognare. È un viaggio che attraversa la storia, la cultura e la sostenibilità, un percorso che ci insegna che architettura e natura possono coesistere in perfetta armonia.

Se sei un amante dell'architettura o semplicemente un curioso viaggiatore, Singapore ti aspetta con i suoi tesori nascosti e i suoi panorami mozzafiato. Scoprire questa città è un'esperienza che arricchisce, una lezione di come il futuro possa essere verde e vibrante.

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Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a Seattle

Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a Seattle

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Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a SeattleNegli ultimi anni, l'architettura sostenibile e le soluzioni abitative economiche hanno guadagnato sempre più attenzione. In questo contesto, la ristrutturazione di una casa degli anni '50 nel quartiere Mt Baker di Seattle da parte di Best Practice Architecture rappresenta un esempio illuminante di come sia possibile combinare este...

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Il progetto, noto come Lil Shingle, ha trasformato questa vecchia abitazione in una casa multigenerazionale, rivestita di eleganti listelli di legno. La ristrutturazione include anche un appartamento autonomo nel seminterrato, rendendolo ideale per famiglie che desiderano vivere insieme senza sacrificare la propria privacy.

Il dibattito che si è generato attorno a questa conversione è stato intenso, con commenti che riflettono l'apprezzamento per soluzioni che riutilizzano strutture esistenti. Un lettore ha sottolineato come "tutto ciò che è vecchio diventa nuovo di nuovo", mentre un altro ha definito il progetto "una soluzione umile e attenta al budget".

Questo approccio non solo valorizza il patrimonio architettonico, ma promuove anche una maggiore sostenibilità, riducendo il bisogno di nuove costruzioni e l'impatto ambientale associato. La ristrutturazione di Lil Shingle è un esempio perfetto di come l'architettura possa rispondere alle sfide moderne senza compromettere lo stile e la funzionalità.

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La Magia della Skate Ramp: Un Sogno che Prende Forma a Porto Alegre

La Magia della Skate Ramp: Un Sogno che Prende Forma a Porto Alegre

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Immagina di trovarsi di fronte a un edificio che, per un attimo, sembra aver preso vita, come se avesse deciso di rispondere alle speranze e ai sogni di giovani skater. Questo è ciò che è accaduto a Porto Alegre, in Brasile, dove Red Bull ha eretto una straordinaria skate ramp che sfida la gravità e ridefinisce il concetto stesso di skateboarding. La struttura, un'opera d'arte temporanea, si erge ...

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Sandro Dias, un nome che risuona forte nel mondo dello skate, ha affrontato la sfida di scendere da un'altezza vertiginosa di 70 metri, raggiungendo la strabiliante velocità di 103 km/h. Il suo atterraggio, assistito da cuscini di sicurezza tipici delle gare di MotoGP, ha segnato non solo un record personale, ma anche due Guinness World Records. E così, una leggenda urbana è diventata realtà, trasformando il Centro Administrativo in un palcoscenico per il talento e l'audacia.

La rampa, una delle più grandi mai costruite, è stata realizzata con 800 pannelli di compensato che creano una superficie continua e perfetta per la discesa. La preparazione ha richiesto un mese, un lavoro meticoloso che ha visto il team di Red Bull installare un rivestimento in legno su un edificio di cemento che, fino a quel momento, non era adatto per questo sport. Ogni pezzo di legno, ogni vite, ogni centimetro di superficie è stato pensato per garantire la massima sicurezza, per permettere a Dias di danzare con la gravità e superare i limiti del possibile.

Questo evento non è solo una celebrazione delle capacità umane, ma un invito a riflettere su come l'architettura e lo sport possano fondersi in modi inaspettati. Dopo l'evento, i materiali utilizzati per la rampa saranno riutilizzati o riciclati, dimostrando un impegno verso la sostenibilità e una visione che guarda oltre il momento. La storia di Porto Alegre, un racconto di sogni e sfide, continua a scriversi, mentre il Centro Administrativo Fernando Ferrari si trasforma, per un breve momento, in un'opera d'arte vivente.

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 Innovazione, efficienza e sostenibilità a Km 0

L'Isolamento: La Chiave per Un'Edilizia Sostenibile e Innovativa

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L'Isolamento: La Chiave per Un'Edilizia Sostenibile e InnovativaNel mondo moderno, dove l'efficienza energetica è più di una semplice moda, ma una necessità vitale, l'isolamento diventa un concetto centrale. La sua corretta misurazione non è solo una questione tecnica, ma un'arte che può determinare il destino di interi edifici e, di riflesso, del nostro ambiente.

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Perché l'isolamento è così cruciale? Immagina uno spazio dove il freddo invernale e il caldo estivo si combattono in un duello silenzioso. La misura dell'isolamento è il ponte che permette di mantenere la temperatura ideale, riducendo così i costi energetici e l'impatto ambientale. La scelta dei materiali e delle tecnologie giuste non è mai stata così importante, e la saturazione del mercato richiede una guida esperta e informata.

In questo contesto, l'evento formativo proposto offre un'opportunità unica per approfondire le normative e le modalità di selezione dei materiali. Con relatori esperti, si discuterà di prestazioni certificate e dell'importanza della valutazione corretta delle dichiarazioni di prestazione. Non solo teoria, ma anche esempi pratici di sistemi innovativi e sostenibili.

Il Programma dell'Evento

  • Introduzione normativa: Scopriremo l'importanza della corretta dichiarazione della prestazione termica dei materiali isolanti.
  • Soluzioni tecnologiche: I relatori presenteranno materiali innovativi, come gli isolanti termoriflettenti, e discuteranno della produzione a km quasi zero, un passo verso un'edilizia più rispettosa dell'ambiente.
  • Domande e Risposte: Un momento di confronto diretto per chiarire dubbi e approfondire tematiche specifiche.

La partecipazione gratuita, previa registrazione, rende questo evento accessibile a chiunque desideri espandere le proprie conoscenze in un settore in continua evoluzione. Non perdere l'occasione di fare la differenza nel mondo dell'edilizia e dell'efficienza energetica.

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Armadi come Dichiarazioni Architettoniche: Oltre il Semplice Stoccaggio

Armadi come Dichiarazioni Architettoniche: Oltre il Semplice Stoccaggio

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Armadi come Dichiarazioni Architettoniche: Oltre il Semplice StoccaggioNel mondo del design d'interni, l'armadio non rappresenta più solo un luogo di stoccaggio. Oggi, è considerato un elemento architettonico che può definire il carattere di uno spazio. Seguendo il concetto di capsule wardrobe, che risale agli anni '70 grazie a Susie Faux, possiamo vedere come un guardaroba ben progettato possa si...

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In molte culture visive, l'idea di un armadio ordinato e funzionale è stata rappresentata in modo umoristico, come nei cartoni animati. Personaggi come Doug Funnie o Dexter hanno mostrato come un armadio possa semplificare la vita quotidiana. Per figure iconiche come Steve Jobs, indossare un'uniforme quotidiana ha eliminato la piccola ma ripetitiva decisione di 'cosa indossare?', liberando tempo ed energie per questioni più importanti.

Per altri, il momento della scelta di cosa indossare è un piacere, capace di influenzare il tono della giornata e il proprio stato d'animo. In questo senso, il guardaroba diventa un'estensione dell'identità, un luogo dove le scelte pratiche e simboliche si incontrano. Espressioni come 'uscire dal guardaroba' o 'scheletro nell'armadio' evidenziano la dimensione culturale di questo elemento della casa.

Nella progettazione contemporanea, l'armadio ha acquisito nuove sfumature: può guidare la circolazione in uno spazio, influenzare la percezione e persino plasmare l'atmosfera di un ambiente. In questo articolo, esploreremo come gli armadi possano diventare vere e proprie dichiarazioni architettoniche, in grado di elevare l'estetica e la funzionalità degli spazi domestici.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Ville moderne: la nuova vita dei container dismessi

Ville moderne: la nuova vita dei container dismessi

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Immaginate un mondo dove i sogni abitativi prendono forma da ciò che è stato considerato scarto. Container dismessi, abbandonati al loro destino, ora si trasformano in affascinanti ville moderne. L’architetto, un alchimista della forma e della funzione, con una visione che sfida il convenzionale, propone soluzioni abitative che parlano di sostenibilità e innovazione. Una villetta, frutto di questa...

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Ogni container racconta una storia, un passato di viaggi e avventure, e ora si prepara a vivere nuove esperienze, accogliendo famiglie e sogni. Le linee pulite e i materiali riciclati si fondono in un’armonia che celebra la modernità, mentre nel cuore di queste strutture si nasconde il calore di un’abitazione. Gli spazi interni, sapientemente progettati, offrono un equilibrio perfetto tra estetica e funzionalità, un invito a vivere la casa come un’opera d’arte.

Ma non è solo una questione di estetica; è un manifesto di responsabilità ambientale. In un’epoca in cui il consumo e l’inquinamento sono sotto la lente d’ingrandimento, queste costruzioni rappresentano una risposta concreta e creativa, un nuovo modo di pensare l’abitare.

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Il Padiglione di Legno di Adjaye Associati: Un Capolavoro di Ingegneria a Barbados

Il Padiglione di Legno di Adjaye Associati: Un Capolavoro di Ingegneria a Barbados

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Il Padiglione di Legno di Adjaye Associati: Un Capolavoro di Ingegneria a BarbadosIl Barbados National Performing Arts Pavilion ha aperto le sue porte a Bridgetown come prima fase di un ambizioso centro culturale, progettato dallo studio Adjaye Associates. Questo padiglione, realizzato per il festival Carifesta XV, rappresenta un importante passo verso un complesso di arti performative di 85.000 p...

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Concepito come un luogo di utilizzo temporaneo, il padiglione non solo offre uno spazio culturale immediato, ma prepara anche le fondamenta per il futuro centro permanente, la cui conclusione è prevista per il 2026. Integrando il padiglione temporaneo nelle fondamenta permanenti, il design riduce gli sprechi e garantisce che i materiali possano continuare a servire la comunità nel tempo.

Quando sarà completato, il centro includerà un auditorium da 1.500 posti, studi di registrazione, terrazze pubbliche e altre strutture culturali. La struttura in legno rimarrà un elemento distintivo dell'architettura del progetto.

Innovazione Strutturale: La Trave di Compressione in Legno

Gli architetti di Adjaye Associates, in collaborazione con StructureCraft, hanno ingegnerizzato la prima trave di compressione interamente in legno al mondo, lunga 80 piedi. Questa trave trasferisce 120.000 libbre di tensione senza alcun pezzo di metallo, utilizzando giunti Okkake-Daisen-Tsugi ispirati alla tradizionale falegnameria giapponese. Cavi sottili sostengono i pilastri inclinati alle fondamenta, creando un sistema laterale capace di resistere a venti di uragano, mantenendo visibile l'espressione strutturale.

Il legno massiccio ha permesso un processo di costruzione a componenti, consentendo di progettare e assemblare il padiglione in soli quattro mesi. Le grondaie inclinate potranno essere riutilizzate come struttura del tetto per il centro permanente, estendendo ulteriormente la vita del materiale. Questo approccio riflette l'impegno di Adjaye Associates per un'architettura a basse emissioni di carbonio nei Caraibi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Copia New Yorkea: La Sedia che Rappresenta l'Architettura dei Grattacieli

Copia New Yorkea: La Sedia che Rappresenta l'Architettura dei Grattacieli

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Copia New Yorkea: La Sedia che Rappresenta l'Architettura dei GrattacieliMassimiliano Malagò, architetto e designer italiano, presenta la sua creazione innovativa: la sedia Copia New Yorkea. Questo pezzo unico si ispira alla logica strutturale dei grattacieli senza nucleo, traducendo i principi architettonici in una forma d'arredo domestico. Combinando materiali come ottone, velluto, giunti in PLA...

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Il design della Copia New Yorkea sfrutta un processo isomorfico, mappando le qualità spaziali e strutturali dell'architettura dei grattacieli su una seduta domestica. La sua struttura a griglia in ottone richiama le facciate a parete continua dei grattacieli aziendali, mentre un cocoon di tessuto sospeso crea la superficie di seduta. I nodi modulari stampati in 3D collegano il telaio, riflettendo i connettori parametrici tipici dei sistemi ingegneristici dei grattacieli.

Invece di imitare forme naturali come nel biomimetismo, Copia New Yorkea inverte il processo, attingendo direttamente dalle tipologie architettoniche. Adattando la monumentalità e la logica del grattacielo a una scala intima, l'opera solleva interrogativi sul trasferimento dei linguaggi di design attraverso scale e contesti diversi.

La forma racchiusa della sedia ricorda i precedenti storici come la sedia da sedan, utilizzata per trasportare individui privilegiati. Malagò trae un parallelo tra questi veicoli di privilegio e i moderni grattacieli, entrambi progettati per elevare, nascondere e proiettare autorità. 'La loro riflettività e trasparenza sono curate, non democratiche', osserva il designer.

Il progetto trae origine dall'esperienza di Malagò presso OMA a New York, dove le questioni relative alle strategie narrative usate per giustificare il design dei grattacieli hanno innescato una riflessione più ampia sulle metodologie di design isomorfico. Adattando la logica ingegneristica dei grattacieli in un oggetto di arredamento, Malagò apre un dialogo sul ruolo dell'analogia nel design e sulla politica della forma architettonica.

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Overlap House: Un Nuovo Concetto di Architettura Residenziale e Ufficio

Overlap House: Un Nuovo Concetto di Architettura Residenziale e Ufficio

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Overlap House: Un Nuovo Concetto di Architettura Residenziale e UfficioIspirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

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Situata in Giappone, l'Overlap House progettata dallo studio Sugurufukuda rappresenta una straordinaria fusione tra spazi residenziali e lavorativi. Con una superficie di 74 m², completata nel 2025, questa abitazione sfida le convenzioni architettoniche standard, proponendo un design che supera i confini tradizionali.

Una delle caratteristiche più affascinanti di questa casa è l'assenza di pareti divisorie che segregano le funzioni. Invece, gli spazi sono organizzati in modo tale da sovrapporre i confini, creando un ambiente che si estende oltre l'ordinario. Il piano semplice, suddiviso in quattro sezioni, potrebbe apparire come una serie di stanze identiche allineate, ma le connessioni tra gli ambienti e la disposizione delle aperture impediscono una visione completa dell'intero spazio.

Questa progettazione non solo ottimizza l'uso dello spazio ma incoraggia anche una fluidità tra le diverse aree della casa e dell'ufficio, promuovendo un'interazione continua tra le attività quotidiane.

Fotografie: Yurika Kono, Kenya Chiba

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Biennale di Architettura di Pisa 2025: Un Viaggio nel Futuro tra Natura e Innovazione

La Biennale di Architettura di Pisa 2025: Un Viaggio nel Futuro tra Natura e Innovazione

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Dal 10 ottobre al 16 novembre 2025, Pisa si trasformerà in un palcoscenico di idee e innovazioni grazie alla Biennale di Architettura. Un evento che invita a riflettere sul nostro futuro attraverso il tema "NATURE", un dialogo aperto tra architettura ed ecologia. In un periodo in cui il nostro pianeta chiede attenzione, la Biennale si propone come un cantiere di idee, dove oltre settanta studi int...

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Curata dall’Associazione LP, questa VI edizione non è solo una mostra, ma un vero e proprio laboratorio di pensiero. Gli spazi storici di Pisa – dalle logge agli arsenali – diventeranno luoghi di discussione e riflessione, unendo architetti, cittadini e amministratori in un’unica narrazione. La missione? Riscoprire i legami tra l’uomo e la natura, promuovendo una conversione ecologica ed etica che sfidi le convenzioni del passato.

Il presidente del Comitato Scientifico, Massimo Pica Ciamarra, ci ricorda che per affrontare questa sfida servono coraggio e immaginazione. La Biennale, da sempre, si è proposta come un dispositivo civico, cercando soluzioni innovative per il benessere collettivo. Ogni progetto esposto sarà un tassello di un mosaico che unisce architettura, salute, paesaggio e tecnologia, invitando a ripensare il nostro modo di vivere gli spazi urbani.

Sei ambiti di ricerca guideranno la narrazione di quest’anno: dall’importanza delle infrastrutture verdi alla connessione tra città e natura, dal ruolo dell’acqua nella rigenerazione urbana alla creazione di spazi lavorativi più sostenibili. Ogni tema sarà esplorato attraverso mostre, conferenze e talk, offrendo una panoramica a 360 gradi su come possiamo costruire un futuro in sintonia con l’ambiente.

La Biennale di Architettura di Pisa 2025 non sarà solo un evento da osservare, ma un’occasione per partecipare attivamente a una riflessione condivisa. La qualità della vita e la tutela dei paesaggi fragili saranno al centro di questa manifestazione, che si preannuncia ricca di spunti e incontri.

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Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025: Un Viaggio nel Futuro

Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025: Un Viaggio nel Futuro

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Immaginate di passeggiare tra le strade di Hiroshima, dove l'architettura non è solo una questione di edifici, ma una sinfonia di idee, materiali e sogni. Dal 4 ottobre al 30 novembre 2025, la città ospiterà il Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima, un evento triennale concepito dalla Fondazione Culturale Kambara–Tsuneishi. Questa prima edizione promette di essere un crocevia di cre...

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Il festival abbraccia un assortimento di voci che spaziano dai maestri come Tadao Ando e Toyo Ito a studi emergenti come Studio Mumbai e VUILD. Attraverso esposizioni e installazioni specifiche per il sito, i partecipanti offriranno una riflessione profonda su come l'architettura giapponese continui a evolversi, bilanciando tradizione e innovazione, artigianato e tecnologia.

Nel cuore di Onomichi, il Museo d'Arte della Città di Onomichi ospiterà un'esposizione intitolata Nove Visioni: Architetti Giapponesi dal Giappone al Mondo, mettendo in luce i premiati con il Pritzker e il loro impatto sul discorso architettonico globale. Qui, l'architettura diventa un potente strumento di dialogo sociale, come dimostra la Casa di Carta di Shigeru Ban, simbolo di responsabilità sociale e resilienza.

Spostandosi a Fukuyama, il Museo e Giardini Zen di Shinshoji presenterà l'esposizione Next Architecture: Connecting Futures Through Design, che esplora il dialogo tra architettura, ambiente e società. Attraverso modelli e progetti, gli architetti invitati ci faranno riflettere su come le future città possano coesistere in armonia con la natura.

Il festival non si limita a mostre statiche: piccole architetture mobili, progettate da Yasushi Horibe e Junya Ishigami, punteggiano il paesaggio urbano, invitando i visitatori a interagire con l'ambiente e a riflettere sul concetto di transitorietà. Ogni chiosco racconta una storia unica, unendo arte e vita quotidiana.

Ma il vero cuore pulsante di questo festival è la sua missione: coltivare una cultura di creatività, educazione e immaginazione civica. Ogni esposizione è accompagnata da discussioni pubbliche e laboratori, dove il pubblico avrà l'opportunità di dialogare con figure di spicco come Sou Fujimoto e Junya Ishigami. Questo è un invito a tutti noi, non solo a osservare, ma a partecipare attivamente alla costruzione del nostro futuro.

Così, mentre Hiroshima si prepara a trasformarsi in un palcoscenico di idee, il Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025 non è solo un evento: è un inizio. Un inizio di un dialogo significativo e duraturo che potrebbe diventare la risposta del Giappone alla Biennale di Architettura di Venezia.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

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Rinnova il Tuo Arredamento Classico: 5 Tocchi per un Design Moderno

Rinnova il Tuo Arredamento Classico: 5 Tocchi per un Design Moderno

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Vivere in una casa arredata con mobili classici può evocare un senso di solidità e tradizione, ma col passare del tempo, l'atmosfera può diventare pesante e opprimente. I legni scuri e i tessuti ricchi, un tempo simboli di prestigio, possono trasformarsi in elementi che rubano luce e freschezza. Ma non c'è bisogno di stravolgere tutto: esistono tocchi mirati che possono riportare nuova vita in que...

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Il primo passo è stato l'illuminazione. Ho sostituito i lampadari pesanti con una lampada leggera in bambù, permettendo alla luce di diffondersi in modo naturale e di alleggerire l'ambiente. È sorprendente come un semplice cambio di fonte luminosa possa cambiare la percezione di una stanza, portando un equilibrio nuovo.

Il secondo intervento ha riguardato i tessili. Sostituendo tende pesanti con tessuti leggeri in lino naturale, ho visto la stanza aprirsi e respirare. Non era necessario cambiare i divani; bastava giocare con i colori e le texture per eliminare quel senso di pesantezza.

Successivamente, ho affrontato le pareti. Ho optato per tonalità moderne come il verde salvia e il bordeaux profondo, piuttosto che il tradizionale bianco. Anche solo una parete di contrasto ha spezzato la monotonia, rendendo i mobili più interessanti e vivaci.

Un altro dettaglio fondamentale sono state le maniglie. Sostituendo i pomelli con versioni moderne in ottone satinato, ho conferito ai miei pezzi classici un tocco di freschezza. È sorprendente come un piccolo cambiamento possa avere un impatto così grande sulla percezione di un mobile.

Infine, ho aggiunto complementi di design che dialogano con il classico: uno specchio dorato e un tavolino in vetro hanno trasformato la prospettiva della stanza, creando un contrasto affascinante che valorizza l'arredamento esistente. Dettagli come stampe moderne e piante in vaso dal design pulito completano il quadro, arricchendo l'identità della casa senza rinnegare il passato.

In conclusione, il risultato non è stato una rivoluzione, ma un'armonizzazione. La casa ha mantenuto il suo calore e la sua presenza, ma ora convive con elementi freschi e moderni che ne esaltano la bellezza.

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CottoMilano: Un Viaggio Sensoriale tra Terracotta e Rinascimento

CottoMilano: Un Viaggio Sensoriale tra Terracotta e Rinascimento

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Nel cuore pulsante di Milano, dove l'arte e l'architettura si intrecciano in un abbraccio senza tempo, nasce la collezione CottoMilano di Ceramiche Keope. Questa gamma di tiles in gres porcellanato, concepita dal designer Domenico Orefice, trae ispirazione dai maestosi monumenti del Rinascimento milanese, reinterpretando l'antica tradizione della terracotta.

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Presentata durante l'illustre fiera Cersaie 2025, la collezione si propone di raccontare una storia che affonda le radici nella storia e nella cultura della città. I tiles CottoMilano evocano la sensazione calda e avvolgente della terracotta lombarda, famosa per il suo caratteristico tono rosso profondo, a differenza del rosa tipico della terracotta toscana.

Ogni pezzo è un omaggio alla storicità della Fornace Curti, un'istituzione lombarda che dal XV secolo lavora la terracotta con maestria. Le superfici dei tiles presentano una finitura opaca che ricorda quella dei materiali artigianali, creando un'esperienza tattile unica e coinvolgente.

La collezione è arricchita da tiles decorativi che sfoggiano motivi geometrici ispirati a capolavori come la chiesa di Santa Maria delle Grazie e l'ospedale della Ca' Granda. Questi dettagli architettonici, reinterpretati in chiave moderna, conferiscono un carattere distintivo alla collezione, come se fossero stati modellati a mano.

Con una palette che spazia dai toni caldi del Terracotta, Sabbia e Creta a tonalità più neutre come Talco e Argilla, CottoMilano offre la possibilità di creare ambienti accoglienti e immersivi. La scelta di formati ampi, come 120x120 e 60x120 centimetri, permette di progettare spazi unici, mentre i tiles da 20x20 centimetri, con design astratti, richiamano l'armonia delle facciate rinascimentali.

In un'epoca sempre più digitale, CottoMilano si distingue per il suo richiamo all'autenticità e all'artigianalità, proponendo un valore di lentezza e attenzione ai dettagli. Con l'introduzione di mattoncini da 6x24, disponibili in versioni lucide e opache, la collezione si completa, offrendo infinite possibilità di personalizzazione.

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Vienna: Un Viaggio tra Bellezza e Gioia nel Prater

Vienna: Un Viaggio tra Bellezza e Gioia nel Prater

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Nel cuore pulsante di Vienna, il Prater si erge come un monumento di gioia e meraviglia, un luogo dove l'architettura incontra la celebrazione. Franck Bohbot, con la sua serie fotografica Architettura della Gioia, ci invita a esplorare le forme scultoree di questo parco dei divertimenti storico, aperto al pubblico nel 1766. Ogni giostra, ogni manège, diventa un soggetto architettonico di grande ri...

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Bohbot adotta un approccio metodico e disciplinato, catturando la struttura e il design delle giostre con una visione frontale che esalta la loro essenza. La sua fotografia, ricca di colori e dettagli, trasforma il Prater in una galleria di forme scultoree, dove il tempo si mescola con l'inventiva dei designer e la ricerca umana di evasione e gioia.

In questo contesto, il fotografo riesce a coniugare l'accuratezza stilistica dei fotografi tedeschi Bernd e Hilla Becher con la vivacità degli americani come William Eggleston. Il risultato è un'immagine cinematografica eppure ancorata nella realtà quotidiana, dove gli spazi pubblici diventano teatri di esperienze condivise.

La serie di Bohbot non si limita a documentare le attrazioni scintillanti; essa abbraccia anche i momenti intimi dei lavoratori, i dettagli usurati dal tempo, e le luci naturali che danzano sui materiali. Ogni scatto invita lo spettatore a riflettere sulla bellezza delle architetture temporanee e sul loro ruolo nel plasmare la nostra esperienza collettiva di gioia e celebrazione.

In definitiva, Architettura della Gioia è un viaggio visivo che trasforma un parco di divertimenti in un monumento alla bellezza effimera, dove ogni giostra racconta una storia di creatività, nostalgia e meraviglia.

Fonte: www.designboom.com.

Il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026: Un Progetto Sostenibile e Multifunzionale

Il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026: Un Progetto Sostenibile e Multifunzionale

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Il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026, progettato dallo studio SOM (Skidmore, Owings & Merrill), sta prendendo forma nel sito dell'ex deposito ferroviario di Porta Romana a Milano. Con la conclusione dei lavori prevista per la prossima primavera, il villaggio sarà consegnato alla Fondazione Milano Cortina in autunno, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali.

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Nel mese di aprile 2025, il team di ArchDaily ha avuto l'opportunità di visitare il cantiere, osservando i progressi nella costruzione degli edifici residenziali, degli spazi pubblici e delle strutture storiche restaurate che definiranno questo nuovo distretto urbano. Il villaggio rappresenta un elemento chiave del Piano Regolatore dell'Ex Deposito Ferroviario di Porta Romana e avrà un duplice scopo: ospitare gli atleti durante l'evento e trasformarsi in alloggi per studenti e abitazioni a prezzi accessibili successivamente.

Questa iniziativa non solo sottolinea l'impegno di Milano e Cortina per l'innovazione e la sostenibilità, ma rappresenta anche un'opportunità unica per riqualificare un'area storica e renderla accessibile alla comunità.

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Ripensare l'Autorialità attraverso il Design Partecipativo

Ripensare l'Autorialità attraverso il Design Partecipativo

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Ripensare l'Autorialità attraverso il Design PartecipativoNel campo dell'architettura, storicamente, molti edifici iconici sono stati plasmati da visioni unilaterali, spesso progettati senza una reale interazione con gli utenti, le comunità e le città. Sebbene questo approccio dall'alto possa garantire una forte coerenza formale e chiarezza concettuale, ha anche dato priorità all'autorialità rispe...

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Progettare per altri è intrinsecamente complesso. Gli architetti sono spesso chiamati a creare ambienti per comunità con cui potrebbero non avere familiarità personale o culturale. Tuttavia, questa distanza può offrire un'oggettività preziosa. Consente di coinvolgere diverse prospettive con occhi nuovi, analizzando criticamente le esigenze e le limitazioni di molteplici stakeholder. Attraverso questo processo, la disciplina dell'architettura ha fatto progressi significativi, spingendo i confini del pensiero spaziale, innovazione dei materiali e sperimentazione strutturale.

Il lavoro di Rizvi Hassan è un esempio calzante di come il design partecipativo possa trasformare l'architettura, rendendo il processo creativo più inclusivo e rappresentativo delle vere esigenze delle comunità. In questo contesto, è fondamentale riconoscere che l'architettura non è solo una questione di estetica, ma anche di funzionalità e relazione umana.

In conclusione, ripensare l'autorialità attraverso il design partecipativo non solo arricchisce il processo creativo, ma crea anche spazi che rispondono realmente alle esigenze delle comunità, promuovendo una connessione più profonda tra gli utenti e l'architettura stessa.

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Carlo Ratti si ritira da MIND: una rivoluzione nell'architettura milanese

Carlo Ratti si ritira da MIND: una rivoluzione nell'architettura milanese

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Non è solo un progetto che cambia, è un sogno che svanisce. Carlo Ratti, architetto di fama mondiale, ha deciso di ritirare la sua firma dal MIND, il Milano Innovation District, eredità dell'Expo 2015. "Non mi riconosco più nel progetto", afferma con una sincerità disarmante, come un artista che osserva il suo quadro trasformarsi in un'opera che non gli appartiene più.

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Le modifiche imposte dalla Commissione Paesaggio di Milano hanno stravolto il disegno originale, un intervento che ha ridotto gli spazi verdi e alterato le facciate, trasformando il sogno di un campus innovativo in una realtà che sembra più un compromesso. Ratti, direttore del Senseable City Lab al MIT, ha visto il suo progetto, concepito con cura, trasformarsi in qualcosa di irriconoscibile, una metamorfosi imposta che provoca una crisi di identità.

MIND, un simbolo di innovazione e collaborazione pubblico-privata, doveva rappresentare il futuro di Milano, la sua aspirazione a diventare una città globale. Eppure, l'ombra della Commissione Paesaggio si allunga, un segno di un urbanismo che sembra più interessato al cemento che alla vita. Le promesse di spazi verdi e di un ambiente accogliente rischiano di naufragare in una nuova era di asfalto e superfici impermeabili.

Ratti non è solo; molti architetti internazionali si stanno allontanando da progetti che non rispecchiano più i loro valori. Milano, con il suo incessante affollamento di auto e l'assenza di spazi pubblici ben progettati, sta perdendo la sua anima. La lotta per una città più vivibile continua, ma la ritirata di Ratti rappresenta un campanello d'allarme: se i grandi sognatori si ritirano, cosa rimane per il futuro?

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Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New Hampshire

Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New Hampshire

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Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New HampshireIn un'area verdeggiante del New Hampshire, un nuovo edificio per la compagnia biotecnologica Adimab ha preso vita grazie alla visione innovativa di Sylvia Richards. Combinando elementi in legno e pannelli specchiati, il design non solo si integra perfettamente con il paesaggio forestale circostante, ma crea anche u...

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Situato a Lebanon, New Hampshire, questo edificio è parte del quartier generale di Adimab, un leader globale nello sviluppo di anticorpi per malattie infettive e autoimmuni. Richards e il suo team hanno progettato un edificio di 27.000 piedi quadrati, che si sviluppa su tre piani, permettendo una notevole espansione senza compromettere l'ambiente naturale.

Utilizzando un sistema strutturale in legno massiccio, tra cui legno lamellare incrociato (CLT), l'edificio presenta elementi in legno esposti che enfatizzano la bellezza dei materiali naturali. Le facciate sono rivestite con cedro atlantico, sostenibile e di grande impatto visivo, mentre la base è avvolta in pannelli specchiati che sfidano le convenzioni di peso e massa.

La struttura non solo riflette il paesaggio circostante, ma permette anche alle due piani superiori di apparire come se fluttuassero sopra il terreno, creando un'illusione di leggerezza. Gli interni sono progettati per favorire la collaborazione e la creatività, con laboratori, sale riunioni e aree lounge che godono di abbondante luce naturale grazie a grandi finestre.

Il progetto ha richiesto anche la costruzione di un parcheggio per i dipendenti, accessibile tramite una sinuosa rampa di 55 metri che si snoda attraverso il bosco, realizzata in acciaio corten, che ricorda le forme monumentali degli artisti contemporanei.

Ogni dettaglio dell'edificio è pensato per attrarre e mantenere i migliori talenti nel settore biotecnologico, confermando l'impegno di Adimab per l'innovazione e la sostenibilità.

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La Cour Retreat: Un Rifugio Architettonico nel Cuore della Natura

La Cour Retreat: Un Rifugio Architettonico nel Cuore della Natura

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La Cour Retreat: Un Rifugio Architettonico nel Cuore della NaturaSituato nel cuore di un pittoresco paesaggio di dune lungo la costa del Mare del Nord, La Cour Retreat è un progetto architettonico realizzato dallo studio N+P Architecture. Completato nel 2024, questo rifugio offre una vista panoramica a 180 gradi su scenari ventosi e sul mare. Grazie alla sua posizione strategica, gli ospiti posson...

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Il progetto si estende su una superficie di 150 m² e si distingue per l'utilizzo del legno, un materiale che non solo contribuisce all'estetica ma anche alla sostenibilità dell'edificio. La Cour Retreat è stato concepito pensando al rispetto per l'ambiente, integrandosi perfettamente nel paesaggio senza alterarne la bellezza.

Il team di design, composto da Jesper Korf, Lars Bo Poulsen e Ole Brandt, ha collaborato con ingegneri esperti come Kristian Møller di Møller & Jakobsen ApS e Peter Christensen di Keld og Johs, per garantire che ogni aspetto del progetto fosse curato con attenzione. Questo rifugio rappresenta un esempio di come l'architettura possa armonizzarsi con l'ambiente, offrendo al contempo comfort e funzionalità.

Per saperne di più su questo straordinario progetto, visita ArchDaily.

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Riscoprire il Charme di un Piccolo Appartamento nel Marais: Design e Funzionalità

Riscoprire il Charme di un Piccolo Appartamento nel Marais: Design e Funzionalità

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Nel cuore pulsante del Marais, un piccolo appartamento del XVIII secolo racconta una storia di rinnovamento e passione per il design. L'incontro tra l'antico e il moderno si materializza in ogni dettaglio, dove l'interior designer JiaHao Liao ha saputo coniugare l'autenticità dei volumi originali con le esigenze della vita contemporanea.

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Varcando la soglia, ci si trova immersi in un ambiente che gioca con la luce e le texture. Le persiane interne a listelli, scelte con cura, non solo conferiscono un fascino vintage ma amplificano la sensazione di verticalità, un elemento fondamentale in spazi con soffitti bassi. La scelta dei materiali è stata meticolosa: legno di rovere per i rivestimenti e una palette di toni rilassanti che avvolge ogni stanza, rendendo l’atmosfera calda e accogliente.

Il soggiorno, fulcro della casa, è un perfetto esempio di come il design possa trasformare un piccolo spazio in un’oasi di comfort. Con un divano sobrio incorniciato da un tavolino in metallo, e poltrone eleganti, ogni elemento è stato pensato per ottimizzare l’uso dello spazio, senza rinunciare allo stile. L’illuminazione naturale, che filtra attraverso le ampie finestre, rende l’ambiente ancora più invitante.

La cucina, un angolo di funzionalità, si distingue per l’uso di un laminato in simil-rovere, che crea continuità visiva con il resto dell'appartamento. Qui, una panca in stile giapponese non solo nasconde una struttura metallica ma offre anche una soluzione pratica per un’area di appoggio. Questo approccio modulare al design è una delle chiavi del progetto: ogni elemento trova il suo posto, contribuendo a un’armonia generale.

Non meno affascinante è la camera da letto, dove il camino originale è stato sapientemente conservato e incorniciato da armadi minimalisti, che si integrano perfettamente nel contesto. I materiali, dall'elegante parquet a spina di pesce alla vernice a calce, parlano di un’attenzione al dettaglio che rende questo appartamento un esempio di come si possa vivere bene in spazi ridotti.

In questo piccolo appartamento nel Marais, ogni scelta progettuale racconta una storia di amore per il design e di rispetto per la storia. È un luogo dove passato e presente si fondono, creando un rifugio accogliente e funzionale, perfettamente adatto alla vita moderna.

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Il Giardino del Redentore: Un Eden Monastico Riscoperto a Venezia

Il Giardino del Redentore: Un Eden Monastico Riscoperto a Venezia

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Il Giardino del Redentore: Un Eden Monastico Riscoperto a VeneziaIl Giardino del Redentore a Venezia ha finalmente riaperto le sue porte dopo un attento restauro, regalando alla città un angolo di tranquillità e bellezza. Situato sull'isola della Giudecca, questo giardino, un tempo riservato ai frati minori cappuccini, è stato oggetto di un intervento botanico e architettonico che ha saputo rispet...

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Chi arriva a Venezia dalla laguna, non può immaginare la meraviglia che si cela dietro la facciata palladiana della chiesa del Santissimo Redentore. Dopo secoli di chiusura e il devastante evento dell'acqua granda del 2019, il giardino è tornato alla comunità grazie alla Venice Gardens Foundation e alla visione della comunità francescana. Questo luogo non è solo un giardino, ma un vero e proprio spazio di meditazione e riflessione.

Adele Re Rebaudengo, presidente della Venice Gardens Foundation, sottolinea l'importanza di restaurare un giardino come atto culturale e spirituale: “Restituire un luogo alla comunità urbana è fondamentale per creare spazi di incontro e ispirazione.” Il Giardino del Redentore incarna questa filosofia, proponendosi come un rifugio di pace interiore, in perfetta armonia con la natura.

Il restauro ha visto la piantumazione di circa 2.500 piante, tra cui cipressi, ulivi ed erbe officinali, secondo un progetto studiato da Paolo Pejrone. Un pergolato a forma di croce, realizzato con travi in castagno, ospita rose, glicini e viti, ripristinando la tradizione dell’orto-giardino monastico. Inoltre, il giardino mantiene un’anima produttiva con orti e un apiario, i cui frutti vengono utilizzati nel caffè interno, in linea con le antiche ricette conventuali.

Il restauro ha coinvolto anche gli edifici annessi, creando spazi per mostre tematiche e cappelle di meditazione, preservando l’essenza del luogo. La “sacca est”, un giardino ottocentesco affacciato sulla laguna, offre un punto panoramico ideale per osservare il tramonto, un invito a fermarsi e riconnettersi con la propria interiorità.

Il Giardino del Redentore rappresenta non solo un ecosistema complesso e delicato, ma anche un simbolo di sostenibilità e responsabilità verso la comunità e i visitatori. In un mondo che corre, questo giardino ci ricorda l’importanza di trovare momenti di pace e riflessione. È un luogo dove il tempo sembra fermarsi, permettendo di riscoprire il valore della bellezza e della spiritualità.

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ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti Commerciali

ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti Commerciali

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ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti CommercialiLa scelta del tapware giusto è fondamentale per garantire la tranquillità mentale in un progetto commerciale. ABI Interiors, leader globale nei componenti architettonici di alta gamma, è dedicata a fornire soluzioni sostenibili e orientate al design, in grado di soddisfare le esigenze pratiche e creative degli architetti.

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Con una vasta gamma di prodotti che spaziano dal segmento premium a quello mid-market e budget, gli architetti possono trovare il miglior tapware per i loro progetti grazie all'offerta di ABI Interiors. Ogni pezzo è pensato per armonizzarsi perfettamente con l’estetica e la funzionalità richiesta nei contesti commerciali, residenziali e nelle grandi opere.

In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, ABI Interiors offre soluzioni che non solo soddisfano le necessità progettuali, ma che contribuiscono anche a un futuro più verde. Scopri di più su come ABI Interiors può supportare il tuo prossimo progetto.

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FENDI SS26: Un Mondo di Colori e Pixel di Marc Newson

FENDI SS26: Un Mondo di Colori e Pixel di Marc Newson

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Nel cuore pulsante di Milano, dove l'arte e la moda si intrecciano in un abbraccio di emozioni, si è svolto lo spettacolo FENDI SS26. Il maestro del design, Marc Newson, ha concepito un set che va oltre il semplice palcoscenico: un campo di pixel vibranti, ispirato alla composizione dei quilt e alla bellezza dei fiori. Ogni scatola, disposta in altezze e dimensioni diverse, si trasforma in un univ...

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Entrando nel Palazzo Fendi, ci si sente avvolti da un'atmosfera che ricorda l'osservazione ravvicinata di un’immagine digitale, dove i pixel, in continua mutazione, creano un paesaggio in movimento. Le modelle, sfilando, interagiscono con questo sfondo, rendendo ogni abito una parte integrante di un'opera d'arte collettiva. I colori audaci della collezione risuonano con quelli del set, creando un dialogo visivo che cattura l'attenzione e invita alla riflessione.

La collezione SS26 di FENDI non è soltanto un insieme di capi, ma un'esperienza sensoriale. Giacche strutturate, cappotti ampi e vestiti fluttuanti si stagliano contro le scatole pixelate. I materiali, che spaziano dall'organza al jacquard, dal cotone alla pelle, si combinano in un gioco di pieni e vuoti, enfatizzando le silhouette e il volume di ogni pezzo. I colori si susseguono in un'armonia di bianco, giallo, turchese, rosso, rosa e corallo, creando un'onda di emozioni che coinvolge chi osserva.

La colonna sonora, composta da Frédéric Sanchez, accompagna il tutto con melodie che richiamano il cinema italiano, l'opera e la musica elettronica, creando un ritmo che si intreccia con il movimento delle modelle e la trasformazione dei colori sul set. Ogni nota, ogni passo, ogni colore si fondono in un'esperienza unica, in cui il design di Marc Newson si fa custode di un concetto di trasformazione e bellezza.

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Modernismo Gotico: Perché gli Edifici più Spaventosi Sono Fatti di Vetro e Acciaio

Modernismo Gotico: Perché gli Edifici più Spaventosi Sono Fatti di Vetro e Acciaio

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Chiudi gli occhi e immagina una casa infestata. Probabilmente, l'immagine che ti si presenta è quella di una dimora oscura, abbarbicata su una collina, protetta da un cancello di ferro battuto. Ma non così sicura, perché la porta scricchiola nel vento, invitando gli spiriti a entrare. Architettonicamente, questa casa ha tratti gotici vittoriani: tetti ripidi adornati da aggetti elaborati, gargolle...

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Nei racconti di Poe, come in "La caduta della casa di Usher", la dimora è descritta con finestre lunghe e strette, che lasciano entrare solo deboli raggi di luce attraverso pesanti vetri a graticcio. Questi elementi di architettura gotica, insieme allo stato di degrado della casa, evocano un'impressione di profonda malinconia, un'ombra che si insinua nell'anima del narratore, paragonata a un sogno opiaceo.

Ma, con l'avvento del modernismo del XX secolo, molti architetti hanno cercato di esorcizzare queste ombre. Usando materiali industriali come vetro, acciaio e cemento, il loro obiettivo era creare edifici per una nuova era: strutture pulite e luminose, prive di angoli nascosti dove possano annidarsi i fantasmi. Si percepisce questa ambizione nelle parole di Gropius, il quale desiderava costruire "l'edificio puramente organico", libero da qualsiasi decorazione ingannevole. Le loro opere sembravano un tentativo di liberarsi da un passato opprimente.

Tuttavia, cosa succede quando si cerca di fuggire dal proprio passato? La tragedia greca, come insegna Aristotele, ci avverte che l'hubris è presente proprio in questo tentativo. Adorno e Horkheimer, nel loro saggio "Dialettica dell'Illuminismo", mettono in luce che il tentativo di raggiungere l'Illuminismo, un'utopia di libertà razionale, ha fallito poiché non si è mai affrontato il vero nucleo delle ingiustizie. Queste radici, affermano, si annidano nelle profondità oscure della psiche umana.

Il Farnsworth House di Mies van der Rohe, privo di angoli bui, è un simbolo di questa purezza architettonica. Ma potrebbe un luogo così essere infestato? La risposta è complessa. In un'epoca in cui il modernismo sembra più spettrale che mai, edifici come il Palazzo delle Nazioni Unite a New York, progettato da Oscar Niemeyer e Le Corbusier, diventano simboli di una cooperazione internazionale illuminata, ma non priva di fantasmi del passato.

Edifici modernisti, come dimostrato da film horror degli anni '70, sono scelte ricorrenti per rappresentare atmosfere inquietanti. La critica Owen Hatherley ha messo in evidenza come film come "Candyman" abbiano utilizzato l'architettura modernista come sfondo per esplorare le disuguaglianze sociali. La storia di Helen Lyle, intrappolata tra due realtà architettoniche, mette in risalto come l'architettura non possa superare le barriere economiche e razziali. E in quel divario tra sogno e realtà, ecco che si annidano i fantasmi.

Prendiamo ad esempio le famose Sanzhi UFO Houses in Taiwan, una testimonianza di come il modernismo possa apparire 'infestato'. Abbandonate e trascurate, queste strutture avrebbero dovuto essere un resort, ma la loro storia è intrisa di mistero e di leggende. Così, il modernismo, con la sua promessa di un futuro migliore, si rivela spesso un campo di battaglia tra speranza e disillusione.

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Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMade

Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMade

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Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMadeStyle House S.r.l. ha recentemente ottenuto la certificazione ReMade per due modelli innovativi di porte da interno: HYDRA DUNE e HYDRA TEA. Questi modelli sono realizzati con materiali parzialmente riciclati, offrendo un perfetto equilibrio tra estetica e sostenibilità.

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La linea HYDRA include porte classiche, disponibili in versioni lisce e intelaiate. Ogni porta è progettata con un approccio pratico e funzionale, valorizzando l’aspetto estetico grazie all’uso di finiture in PET rigenerato. Questo materiale non solo conferisce profondità cromatica, ma offre anche una piacevole sensazione tattile, simile alla laccatura, combinando eleganza e resistenza.

Le superfici in PET garantiscono elevata stabilità dimensionale e resistenza all’usura e agli urti, rendendo questi prodotti ideali per un uso quotidiano prolungato. Entrambi i modelli certificati, HYDRA DUNE e HYDRA TEA, sono dotati di serratura magnetica e cerniere a scomparsa, assicurando praticità e sicurezza.

I materiali utilizzati nella realizzazione delle porte comprendono MDF, PET riciclato, acciaio e, per HYDRA DUNE, anche cartone riciclato. Ogni componente è facilmente separabile, e la porta stessa è riciclabile al 100% a fine vita, contribuendo così a una filiera edilizia più circolare e sostenibile.

Se sei interessato a scoprire di più sulla sostenibilità e innovazione delle porte HYDRA, non esitare a contattare Style House S.r.l. Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale o scarica il certificato per HYDRA Tea e HYDRA Dune.

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No. 8 House: Un'Elegante Fusione di Tradizione e Modernità in Cina

No. 8 House: Un'Elegante Fusione di Tradizione e Modernità in Cina

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No. 8 House: Un'Elegante Fusione di Tradizione e Modernità in Cina Situata nel villaggio di Dongnan, vicino alla storica città di Shaxi in Dali, Yunnan, la No. 8 House è un progetto residenziale realizzato dagli Xian Architects. Questa residenza si inserisce perfettamente nel contesto storico della regione, dove le tradizioni della comunità Bai continuano a influenzare la vita quotidiana.

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Il design della casa trae ispirazione dal Kuige Stage in Sideng Street, una struttura in legno storica caratterizzata da ampi eaves che definiscono il suo carattere spaziale. Gli architetti hanno introdotto eaves curvi su terrazze, corridoi e parapetti del tetto, creando un dialogo visivo con il patrimonio architettonico locale e offrendo ombra nel luminoso bacino di Dali.

La disposizione spaziale è centrata su una serie di courtyards e volumi di sky-well. Due torri verticali, la Torre del Sundial e la Torre dei Libri, ancorano la composizione, fungendo da interpretazioni contemporanee dei tradizionali sky-well che portano luce naturale, vento e pioggia all'interno. Questi vuoti, insieme agli eaves sollevati e ai courtyards aperti, creano un'interazione dinamica tra ombra, aria e clima, integrando i ritmi dell'ambiente nella vita quotidiana.

Il courtyard a livello del terreno collega gli spazi abitativi principali, che includono un soggiorno, una zona pranzo, una sala yoga e meditazione, una suite principale e sei camere per gli ospiti. Il giardino posteriore ospita spazi funzionali e ricreativi come un magazzino, una cantina, un'area di essiccazione, un laboratorio di falegnameria e un campeggio all'aperto. Il team di Xian Architects segue strategie materiali e formali che enfatizzano la continuità tra interno ed esterno, creando condizioni di transizione tra zone aperte e chiuse, supportando sia attività collettive che individuali.

Questo progetto esplora come l'architettura possa mediare tra tipologie tradizionali e esigenze abitative contemporanee, riflettendo un approccio progettuale radicato nella vita quotidiana e situando la residenza all'interno di un più ampio continuum culturale e ambientale.

La No. 8 House di Xian Architects è un esempio emblematico di come l'architettura possa unire il passato e il presente, offrendo uno spazio che risponde alle esigenze moderne pur rispettando le tradizioni locali.

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Un Ponte di Legno: La Magia della Scala Tunnel di Pedro & Juana

Un Ponte di Legno: La Magia della Scala Tunnel di Pedro & Juana

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Nel cuore del Valle de Bravo, un'architettura audace si erge come un ponte tra passato e presente. Pedro & Juana, con la loro visione unica, hanno saputo dare vita a una scala tunnel in legno che funge da collegamento tra la struttura originale e una moderna espansione residenziale. Questo intervento non è solo un'aggiunta funzionale, ma un vero e proprio dialogo tra due epoche architettoniche...

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La casa, concepita negli anni '80 dall'architetto José Iturbe, si affaccia su un panorama mozzafiato, con una terrazza coperta che invita a contemplare il lago sottostante. Pedro & Juana hanno scelto di mantenere l'integrità della struttura originale, intervenendo con delicatezza per ripristinare elementi caratteristici come le travi blu, riflesso di un passato che continua a vivere nel presente. L'aggiunta di una nuova struttura in legno, sapientemente integrata nella collina, ha creato spazi abitativi ampliati, arricchendo l'esperienza di chi abita questi luoghi.

Ma è la scala tunnel a catturare l'immaginazione. Costruita con travi in pino essiccato e sostenuta da robuste travi in acciaio, essa si erge come un passaggio incantato che attraversa il tetto in terracotta della casa originale. Un omaggio alle scale a gradoni che caratterizzavano il paesaggio, questa scala non è solo un mezzo per spostarsi, ma un elemento di design che invita a esplorare, a scoprire nuove prospettive. Le finestre a oblò, che punteggiano il percorso, lasciano filtrare la luce, creando un'atmosfera calda e accogliente.

All'interno dell'annesso, il legno continua a dominare, con dettagli blu che richiamano il passato, mentre le piastrelle Talavera personalizzate nel bagno aggiungono un tocco di artigianato locale. Ogni scelta progettuale riflette un impegno verso una costruzione sostenibile, dimostrando che l'architettura in legno può essere non solo bella, ma anche un'alternativa ecologica al prevalente uso del cemento.

Questo progetto rappresenta una dichiarazione audace, una prova che costruire con il legno in Messico è non solo possibile, ma anche un modo per onorare la tradizione e abbracciare il futuro. La scala tunnel di Pedro & Juana non è solo un elemento architettonico; è un simbolo di connessione, di storia e di innovazione, un invito a riscoprire il legame con l'ambiente che ci circonda.

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Il Nuovo Spazio Retail di Zara a Rotterdam: Design Ibrido e Innovativo

Il Nuovo Spazio Retail di Zara a Rotterdam: Design Ibrido e Innovativo

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Il Nuovo Spazio Retail di Zara a Rotterdam: Design Ibrido e InnovativoIn un contesto urbano in continua evoluzione, Zara ha inaugurato il suo più grande negozio al mondo a Rotterdam, un progetto ambizioso realizzato da Random Studio. Questo spazio retail, che si estende su cinque piani, presenta un design ibrido che unisce funzionalità e estetica attraverso l'uso di materiali contrastanti e una pi...

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Un Ambiente Ibrido Definito da Griglie Metalliche

Un elemento distintivo di questo progetto è la griglia metallica retroilluminata, che segna un confine visivo tra la nuova area espositiva e il resto del negozio. Questo design crea un'atmosfera che ricorda una cava, dove blocchi geometrici e toni naturali attenuati definiscono le zone di esposizione dei prodotti.

Contrasti di Materiali e Funzioni

Il team di design ha sapientemente diviso lo spazio in diverse aree, ciascuna con una propria palette di materiali. La collezione urbana è presentata con elementi in vetro, pietra naturale e acciaio inossidabile, mentre la collezione sportiva si distingue per l'uso di acciaio nero e gomma, con un'estetica industriale che cattura l'attenzione.

Un'Area Sociale per il Rilassamento

All'interno di questo ambiente, è stata creata un'area sociale con posti a sedere in due zone elevate, offrendo un punto di pausa nel contesto dinamico del retail. Questo spazio, luminoso e dal design sobrio, invita i visitatori a rilassarsi e riflettere sulle loro scelte di acquisto.

Il design di Random Studio non solo ottimizza l'esperienza di acquisto, ma crea anche un ambiente stimolante e accogliente, dove la spatial layering e il contrasto dei materiali definiscono l'approccio progettuale complessivo.

In conclusione, il nuovo spazio retail di Zara a Rotterdam è un esempio lampante di come l'innovazione nel design possa trasformare l'esperienza del consumatore, rendendo ogni visita un'esperienza unica.

Ispirato all'articolo pubblicato su: designboom | architecture & design magazine

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Rivoluzionare gli Spazi: Le Sedie Twin di A204 che Diventano Arredo e Stoccaggio

Rivoluzionare gli Spazi: Le Sedie Twin di A204 che Diventano Arredo e Stoccaggio

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Immagina un oggetto che, pur nella sua apparente semplicità, racchiude in sé la capacità di reinventarsi, come un attore versatile in un palcoscenico di possibilità. È così che le sedie Same Same di A204 si presentano: un duo di sedie in legno che non si limitano a essere semplici posti a sedere, ma si evolvono in forme di arredo sorprendentemente pratiche.

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Ogni sedia, realizzata in Maritime Pine Plywood e rifinita con un linoleum colorato, è un invito a scoprire il design minimalista, dove la funzione si sposa con l'estetica. Sotto la superficie di queste sedie, un compartimento segreto attende di accogliere riviste o piccoli oggetti, trasformando ogni sedia in un raffinato elemento di storage.

Ma la vera magia avviene quando queste sedie si uniscono. Possono diventare un tavolo laterale con cassetti, oppure un'unità di scaffalatura alta, adattandosi così alle esigenze di ogni spazio. Questo approccio modulare di A204 non solo amplia la funzionalità delle sedie, ma invita gli utenti a partecipare attivamente alla loro evoluzione.

Con Same Same, la flessibilità non è solo un concetto, ma un modo di vivere il design. La capacità di adattarsi e cambiare forma offre una soluzione a chi cerca non solo un mobile, ma un compagno di viaggio che accompagni le proprie avventure quotidiane. In un mondo in continua mutazione, queste sedie rappresentano un faro di creatività e praticità.

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Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine Efficiente

Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine Efficiente

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Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine EfficienteSettembre, un mese di transizione, in cui rientriamo nella nostra solita routine. Ma perché rinunciare al comfort? In questo periodo di ripartenza, la luce e l'atmosfera che creiamo nei nostri spazi diventano fondamentali per affrontare le sfide quotidiane.

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Immagina di poter controllare la luce che entra nelle tue stanze, di poterla modulare come una melodia. Con i sistemi oscuranti giusti, ogni ambiente può essere trasformato in un rifugio di tranquillità, dove privacy e funzionalità si intrecciano. Non si tratta solo di oscurare, ma di creare un'atmosfera ideale per lavorare, studiare o semplicemente rilassarsi.

Le soluzioni disponibili spaziano dal design moderno a opzioni più tradizionali, adattandosi perfettamente a ogni stile. La luce diventa così la tua alleata più preziosa, capace di influenzare il tuo stato d'animo e la tua produttività.

Non lasciare che la routine ti schiacci; scegli di abbracciare il comfort che meriti. Scopri come i nostri sistemi oscuranti possono arricchire il tuo settembre, rendendo ogni giornata un'opportunità per brillare.

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Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a Settembre

Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a Settembre

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Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a SettembreSettembre è un mese di rinascita per il mondo del design, con eventi e mostre che celebrano la creatività e l'innovazione in tutta Europa. In questo articolo, esploreremo le migliori mostre di design da non perdere, dalle installazioni più audaci alle interpretazioni più intime di artisti e designer.

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1. Dark Times, Bright Signs - Milano

Curata da Valentina Ciuffi, questa mostra alla galleria Delvis (Un)Limited presenta lavori di un team internazionale di creativi che esplorano l'attualità attraverso un linguaggio visivo potente. Fino a febbraio 2026, la mostra invita a riflettere sulle sfide del nostro tempo.

2. Whispers of the Forest - Parigi

Alla Galerie Gosserez, Georges Mohasseb espone opere scultoree che combinano design contemporaneo e tecniche artigianali, fino al 28 settembre. Le collezioni Tapir e Rhino sono un omaggio alla natura e alla sua bellezza.

3. Uniforms on Chairs - Milano

OLDER studio presenta una riflessione sui concetti di uniformità e unicità. Questa mostra, curata da Valentina Ciuffi, trasforma oggetti iconici in ibridi sorprendenti, interrogandosi sul nostro rapporto con il design e gli oggetti quotidiani.

4. Variation on Ceramic - Modena

Ronan Bouroullec porta la sua arte a Casa Mutina, dove esibisce opere che sfidano le convenzioni del design ceramico. Un appuntamento da non perdere per gli amanti del ceramico e del design innovativo.

5. Inchiostri - Venezia

Presso la Galleria Giorgio Mastinu Fine Art, Bouroullec presenta opere in vetro che reinterpretano il suo lavoro storico, creando composizioni uniche che mescolano vetro soffiato e colato.

6. Fragmenta - Beirut

Questa mostra itinerante esplora il tema del riuso attraverso opere realizzate con scarti di marmo. Un progetto che coinvolge artisti internazionali e promuove la sostenibilità nel design.

7. Planetario - Verona

Durante Marmomac 2025, l'installazione di Raffaello Galiotto con Margraf esplora il legame tra pietra naturale e cosmos, offrendo un'esperienza visiva unica.

8. Slow Down - Copenaghen

Parte della Biennale di Architettura, questa mostra invita a riflettere sulla lentezza e sull'importanza di ritmi più umani nel design e nell'architettura.

9. Design in Bloom - Amsterdam

Un'esplosione di colori e forme, questa mostra celebra l'interazione tra design e natura, con opere che invitano a riscoprire la bellezza del mondo vegetale.

10. Art & Design - Londra

Un appuntamento imperdibile per gli appassionati, che mette in mostra opere che uniscono arte visiva e design innovativo, esplorando nuove frontiere estetiche.

11. The Future of Furniture - Berlino

Una mostra che esplora le tendenze emergenti nel design d'interni, con focus su sostenibilità e innovazione tecnologica.

Visita queste mostre incredibili e lasciati ispirare dalle voci più creative del design contemporaneo!

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Cortina e il Villaggio Eni: Un Sogno Architettonico di Mattei e Gellner

Cortina e il Villaggio Eni: Un Sogno Architettonico di Mattei e Gellner

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Nel cuore del Cadore, dove le vette dolomitiche si tingono di blu e verde, sorge un luogo che racconta una storia di innovazione e visionarietà: il Villaggio Eni di Borca di Cadore. Voluto da Enrico Mattei e progettato dall'architetto Edoardo Gellner, questo villaggio rappresentava un'idea audace: creare uno spazio di vacanza interclassista, dove i dipendenti dell'ENI potessero godere della bellez...

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Negli anni '50, quando l'idea di una vacanza per tutti era ancora un sogno, Mattei decise di trasformare questo sogno in realtà. Sotto la maestria di Gellner, il villaggio si ergeva come un'opera d'arte, sfuggendo ai canoni tradizionali dell'architettura montana. Con le sue case dalle linee moderne, tetti piani e colori vivaci, il Villaggio Eni si presentava come un rifugio per il popolo, un luogo dove la classe sociale non contava. Le ville, disegnate con un occhio attento al dettaglio, riflettevano una nuova estetica, ispirata ai maestri dell'architettura contemporanea.

Oggi, mentre ci prepariamo per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, la storia di Gellner e Mattei risuona come un canto nostalgico. I lavori per le nuove infrastrutture si intrecciano con il passato, e il Villaggio Eni resta un simbolo di una visione audace, un luogo dove l'architettura incontra l'umanità. La chiesa, progettata in collaborazione con Carlo Scarpa, è un esempio di come il cemento possa dialogare con la natura, creando spazi che parlano di spiritualità e bellezza.

Ma la vera magia del Villaggio Eni risiede nei suoi dettagli: gli interni curati, le finestre che incorniciano panorami mozzafiato, e l'atmosfera che trasmette un senso di appartenenza e comunità. Oggi, queste ville, pur con il peso del tempo, continuano a raccontare storie di vita, di vacanze e di incontri. Gli appassionati di architettura e storia si ritrovano qui, per ammirare un'opera che, sebbene nata settant'anni fa, continua a vivere e a ispirare.

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L’Architettura in Evoluzione: Il Viaggio di Tom Kundig tra Case Completate e Sperimentazione

L’Architettura in Evoluzione: Il Viaggio di Tom Kundig tra Case Completate e Sperimentazione

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Nel vasto panorama dell’architettura contemporanea, Tom Kundig emerge come un pioniere, un maestro nell’arte di trasformare la casa in un laboratorio di idee e forme. La sua recente monografia, Tom Kundig: Complete Houses, pubblicata da Monacelli, è un viaggio visivo e narrativo che abbraccia oltre quarant'anni di esperimenti architettonici. Con 462 progetti documentati, questo volume non è solo u...

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Kundig, architetto di Seattle e co-fondatore dello studio Olson Kundig, ha sempre visto la casa come un luogo di interazione diretta con i materiali e il paesaggio circostante. Ogni progetto racconta una storia, una risposta alle sfide del contesto, dall’arcipelago boscoso del Pacifico Nordovest ai deserti aridi del Messico, fino ai terreni vulcanici delle Hawaii. La monografia offre uno sguardo approfondito su trentotto residenze selezionate, dodici delle quali sono pubblicate per la prima volta, accompagnate da fotografie suggestive, schizzi a mano e interviste che rivelano le influenze che hanno plasmato la sua carriera.

Ciascuna casa progettata da Kundig è un'esplorazione del movimento e dell’adattabilità. Grandi finestre girevoli, pareti scorrevoli e facciate operabili sfumano i confini tra l'interno e l'esterno, creando un dialogo continuo con la natura. In questo contesto, Kundig non si limita a costruire strutture; egli crea esperienze tattili, dove la sensibilità al mestiere e la presenza fisica del materiale sono palpabili.

La monografia non è solo una celebrazione del passato, ma un punto di partenza per riflessioni future. Ogni progetto, indipendentemente dalla sua lontananza o dalla sua raffinatezza, riflette una costante indagine su come l'architettura possa mediare tra le persone e il luogo in cui vivono. La copertina, rilegata in un tessuto vibrante con uno schizzo in rilievo, invita il lettore a un'esperienza di lettura che è, a sua volta, un atto tattile.

Per Kundig, la casa è sia un rifugio che un laboratorio. Un luogo in cui le idee di design vengono testate e affinate prima di essere tradotte in progetti più ampi. “Ogni casa è un'opportunità per testare un'idea, perfezionare un dettaglio o correre un rischio,” afferma, sottolineando la natura dinamica e in continua evoluzione della sua pratica. La monografia rappresenta un momento di riflessione, un tentativo di catturare qualcosa che è sempre in movimento, esattamente come il suo lavoro.

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Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?

Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?

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Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?Negli ultimi giorni, i lettori hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo a un nuovo progetto di cabine riflettenti, realizzato dalla compagnia di case prefabbricate ÖÖD, situato nel remoto hotel Tu Tu' Tun Lodge lungo il fiume Rogue in Oregon. Questo complesso comprende dodici cabine prefabbricate, progettate con tre lati a specchi...

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In un recente aggiornamento sui commenti, molti utenti hanno sollevato interrogativi sull'impatto di queste superfici riflettenti sulla fauna locale. Un lettore ha commentato: "Mentre soggiornare in una di queste cabine sarebbe meraviglioso, con la natura su tre lati, odio pensare a cosa possano fare le superfici a specchio agli uccelli". Un altro lettore è stato ancor più critico, affermando che "questi ragazzi devono odiare davvero gli uccelli". Un'opinione simile è stata espressa da un altro utente, che ha dichiarato: "Basta con gli edifici a specchio!".

Il dibattito non si ferma qui. Alcuni lettori, come Lasztóczi Péter, hanno definito l'uso eccessivo delle superfici riflettenti come sintomo di una mancanza di idee su come integrare un edificio nell'ambiente. Ma non tutti concordano: un lettore ha difeso le cabine, chiedendosi perché ci si preoccupi tanto degli uccelli, insinuando che nessuno di coloro che commentano mangia carne.

Un altro tema caldo che ha acceso la discussione è stato l'aumento della carne coltivata in laboratorio. Alcuni lettori sostengono che non chiamarla "carne coltivata" sarebbe un inizio per cambiare le abitudini dei consumatori. Mentre alcuni ritengono che questo tipo di carne rappresenti una soluzione, altri sostengono che il vero problema risieda nel tornare a comprare cibo fresco e locale.

Infine, il progetto di costruire un'arena UFC nel giardino della Casa Bianca ha suscitato indignazione. "Pensavo avessimo toccato il fondo, ma questo è sotto il livello" ha commentato un lettore, mentre altri hanno proposto di abbattere la Casa Bianca per fare spazio a una sorta di stadio.

La rivista di architettura e design Dezeen continua a ricevere migliaia di commenti ogni mese, e i lettori sono invitati a unirsi alle conversazioni su questi temi affascinanti.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 Osaka

Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 Osaka

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Il Padiglione a Spirale Ispirato all'Ammonite per Expo 2025 OsakaIl PASONA NATUREVERSE Pavilion, progettato dallo studio design labo Inc. per l'Expo 2025 di Osaka, è una straordinaria struttura a spirale ispirata alla forma dell'ammonite. Con un diametro di 43 metri, il padiglione esplora temi vitali come l'ecologia e l'interconnessione tra l'umanità e la natura.

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La forma dell'ammonite non è solo un riferimento architettonico, ma anche un gesto simbolico che collega le dimensioni micro e macro dei sistemi naturali. I visitatori vengono guidati lungo un percorso a spirale che evoca continuità e movimento ciclico, mentre la geometria sottolinea il concetto che l'umanità fa parte di un contesto ecologico più ampio.

Design e Sostenibilità
Per il team di design labo, la performance ambientale è un elemento chiave del progetto. Il padiglione utilizza un sistema di raffreddamento a base d'acqua che promuove il raffreddamento evaporativo, riducendo la necessità di aria condizionata. L'acqua piovana viene raccolta e riutilizzata all'interno dell'edificio per funzioni non potabili, diminuendo la dipendenza da risorse esterne.

Al termine dell'Expo, il padiglione sarà smontato e ricostruito sull'Isola di Awaji, un sito riconosciuto per i suoi importanti giacimenti fossili di ammonite. Questa relocation estende la vita della struttura e stabilisce una continuità tra forma, luogo e storia geologica. Attraverso le sue strategie materiali, i sistemi ambientali e la geometria simbolica, il PASONA NATUREVERSE Pavilion integra sostenibilità con riferimenti culturali ed ecologici, presentando l'architettura come un mezzo che collega la storia naturale con la pratica progettuale contemporanea.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Forn Lleva't: La Rivoluzione della Tradizione Panificatrice ad Avinyonet

Forn Lleva't: La Rivoluzione della Tradizione Panificatrice ad Avinyonet

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Nel cuore pulsante di Avinyonet de Puigventós, un vecchio magazzino ha subito una metamorfosi straordinaria. Forn Lleva't, un panificio artigianale, non è solo un luogo dove il pane viene impastato e cotto, ma è un viaggio nelle radici culturali di una comunità. Qui, la tradizione del pane si intreccia con l'architettura, creando un dialogo tra passato e presente.

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Progettato da Quim Olea e il suo studio, questo progetto di ristrutturazione non si limita a rinnovare una struttura; è un atto d'amore nei confronti di un luogo che racconta storie. Gli architetti hanno scelto di non trattare il vecchio magazzino come una tela vuota, ma piuttosto come un archivio vivente. Ogni angolo, ogni pietra, ogni texture è stata ascoltata e interpretata, dando vita a uno spazio che invita i visitatori a immergersi in un'esperienza sensoriale unica.

La trasformazione di Forn Lleva't è un esempio perfetto di come l'architettura possa rispondere alle esigenze sociali e culturali di un luogo. Non è solo un panificio; è un centro di aggregazione, un punto di riferimento per gli abitanti e un richiamo per i turisti. Qui, il profumo del pane fresco si mescola con la storia di un paese che non ha mai dimenticato le sue origini.

La ristrutturazione ha portato alla luce un ambiente che celebra l'arte della panificazione, dove la tecnica si sposa con l'estetica. Ogni elemento è stato scelto con cura, riflettendo la bellezza del lavoro manuale e l'importanza della comunità. Forn Lleva't non è solo un luogo dove acquistare il pane, ma un'esperienza che nutre l'anima.

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Un'Architettura che Fluttua: La Magia del Calcestruzzo di Moguang Studio in Cina

Un'Architettura che Fluttua: La Magia del Calcestruzzo di Moguang Studio in Cina

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In un angolo incantato della provincia di Hubei, dove la natura abbraccia l'architettura, sorge un edificio che sembra galleggiare, un'opera di Moguang Studio che incanta e sorprende. Questa straordinaria struttura in calcestruzzo si erge come un cuore pulsante all'interno di un complesso di guesthouse, ancorando gli ospiti in un abbraccio di funzionalità e bellezza. Con il suo profilo orizzontale...

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La genesi di questo sogno architettonico è legata a un semplice ma potente gesto: un recinto blu temporaneo che, come un orizzonte accidentale, ha ispirato gli architetti a creare un intervento permanente. La struttura non si limita a inserirsi nel contesto, ma lo arricchisce, tessendo insieme le colline circostanti e riscrivendo le regole della percezione spaziale. I visitatori si trovano immersi in una danza di luci e ombre, mentre la geometria del calcestruzzo si fa eco della trama naturale del luogo.

All'interno, l'edificio si apre verso il cielo attraverso tre corti di luce, spazi che incorniciano la bellezza del mondo esterno, invitando gli ospiti a perdersi nella meraviglia. Al centro, un cortile cubico di 7.5 metri di lato funge da fulcro, collegando aree di ristorazione, cucina e incontri, in una sinfonia di solidità e vuoto. Le finestre a tutta altezza non solo riducono la massa visiva, ma tessono un fil rouge di trasparenza e leggerezza, mentre il tetto, adornato da una sottile piscina riflettente, si fa specchio delle montagne lontane e del serbatoio sottostante.

Il risultato è un edificio che fluttua, un congegno architettonico che, pur radicato nella materia, sembra sfidare la gravità. Con una cura meticolosa, il calcestruzzo è stato lavorato in un'unica colata, preservando l'impronta del legno e conferendo un tocco di calore a una struttura altrimenti austera. Ogni elemento, ogni apertura, è pensato per raccontare una storia, per invitare l'osservatore a esplorare e a immergersi in un'esperienza multisensoriale che trascende il semplice atto di visitare un luogo.

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La magia dei prefabbricati: case sofisticate che raccontano storie di luce e natura

La magia dei prefabbricati: case sofisticate che raccontano storie di luce e natura

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Nel cuore del Queensland, dove il cielo si fonde con la terra in un abbraccio di colori, tre case prefabbricate nascono come un canto di sirene, pronte a raccontare storie di legami e armonie. Un progetto che trae ispirazione da legami familiari, dove le tre sorelle si ritrovano in un abbraccio architettonico che sfida le convenzioni. Blok Modular, in collaborazione con lo studio Vokes and Peters,...

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Le opinioni si dividono, come le onde su una spiaggia: alcuni elogia la connessione con la luce e l'esterno, un risultato sorprendentemente sofisticato, mentre altri lamentano una mancanza di rispetto per il contesto. In questo dibattito, emerge la domanda cruciale: cosa significa davvero costruire in armonia con l'ambiente?

Altre storie di questa settimana ci portano a riflettere su temi affascinanti: una torre di chiesa medievale sospesa sopra un cantiere di grattacieli a Londra, un dispositivo per tatuaggi alimentato dall'IA che promette di rendere il processo meno doloroso, e una minuscola chiesa dodici lati a Copenaghen. Ogni racconto è un frammento di un mosaico più grande, un invito a esplorare le meraviglie del design.

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Il cielo sopra Portego: un viaggio tra architettura e riflessione

Il cielo sopra Portego: un viaggio tra architettura e riflessione

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Nel silenzio della notte, quando il mondo sembra fermarsi e il cielo si tinge di stelle, ci troviamo di fronte a un mistero profondo e affascinante. Il cielo sopra Portego non è solo un insieme di nuvole e astri; è una tela su cui si dipingono i sogni, le domande e le speranze di chi alza lo sguardo. Prendiamo spunto da un celebre passo di Tolstoj, in cui il principe Andrei, ferito e contemplativo...

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L'architettura, in tutte le sue forme, è un riflesso di questo dialogo tra l'uomo e il cosmo. Ogni edificio, ogni struttura, è un tentativo di dare forma a quell'ineffabile bellezza che ci sovrasta. I grandi architetti, come Michele De Lucchi, sono i mediatori di questo linguaggio, capaci di trasformare la luce e l’aria in spazi vivibili, in cui la natura e la creatività si intrecciano.
Immaginiamo per un momento di trovarci sotto il cielo di Portego, circondati da architetture che sembrano danzare con le nuvole. Ogni linea, ogni angolo è pensato per armonizzarsi con il panorama, per riflettere la luce in modi che ci sorprendono e ci incantano. È in questo dialogo che nasce l'arte dell'architettura, una forma di poesia visiva che ci invita a sognare.

Così, mentre osserviamo il cielo, possiamo trovare una risposta alle nostre domande esistenziali. La bellezza del mondo che ci circonda è un richiamo a esplorare, a creare, a costruire non solo edifici, ma anche un senso di appartenenza e di meraviglia. Ogni stella è un architetto che disegna la propria storia, e ogni nuvola un'opera d'arte in continuo cambiamento.
In questo spazio sospeso, dove cielo e terra si incontrano, ci rendiamo conto che siamo tutti parte di un grande progetto, di una narrazione collettiva che ci unisce e ci ispira.

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Rivisitazione del Tavolo Tradizionale Turco: Innovazione e Comunione alla Chelsea College of Arts

Rivisitazione del Tavolo Tradizionale Turco: Innovazione e Comunione alla Chelsea College of Arts

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Rivisitazione del Tavolo Tradizionale Turco: Innovazione e Comunione alla Chelsea College of ArtsAlla Chelsea College of Arts, parte della University of the Arts London, il design viene reinterpretato in modi che promuovono la convivialità e la connessione sociale. Tra i progetti più affascinanti troviamo la rivisitazione del tradizionale tavolo turco, noto come sini, un simbolo di unione e condiv...

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Il progetto, guidato da Zeynep Beren Kadioglu, mira a riportare la tradizione del floor dining a Londra, invitando le comunità turche e locali a riunirsi attorno al sini, trasformando il pasto in un'esperienza collettiva. Questo design non è solo un pezzo di arredamento, ma un invito a rivalutare il significato del cibo come esperienza condivisa.

Nel contesto di un mondo che sempre più si allontana dalle tradizioni, la Chelsea College of Arts si distingue per il suo impegno a coniugare design, cultura e innovazione. I corsi offerti, tra cui BA (Hons) Interior Design e BA (Hons) Product and Furniture Design, stimolano gli studenti a esplorare l'intersezione tra l'arte e il contesto sociale.

Inoltre, altri progetti presentati includono innovazioni nel design di illuminazione per combattere il Seasonal Affective Disorder e creazioni tessili che fondono tecniche tradizionali e moderne, evidenziando la ricchezza e la varietà delle pratiche artistiche contemporanee.

Scopri i lavori dei recenti laureati attraverso la UAL Showcase e partecipa agli open day per esplorare come la Chelsea College of Arts sta plasmando i futuri artisti e designer.

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Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + Partners

Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + Partners

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Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + PartnersIl celebre studio britannico Foster + Partners ha recentemente presentato il suo ultimo progetto: Gstaad House, un showroom innovativo situato nel cuore delle Alpi svizzere. Questo straordinario edificio è stato concepito per armonizzarsi con le contornature del paesaggio, offrendo un'esperienza unica a visitatori e membri privat...

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Il progetto prevede una struttura sinuosa in legno, disposta su tre piani, che include spazi espositivi, un club esclusivo e una zona sotterranea. Il livello più alto ospiterà un club privato, mentre il piano terra sarà dedicato a mostre e eventi pubblici, con ampie vetrate che si affacciano su spazi esterni attrezzati.

Un elemento distintivo di Gstaad House è la rampa che si snoda attorno all'edificio, progettata per facilitare la circolazione di pedoni e veicoli. Questa soluzione architettonica non solo migliora l'accessibilità, ma offre anche una vista panoramica mozzafiato sulla valle circostante.

La facciata dell'edificio, completamente rivestita in legno di larice, è caratterizzata da schermi ritmici che si alternano a superfici vetrate, permettendo alla luce naturale di filtrare negli spazi interni. Al primo piano, i visitatori potranno godere di terrazze esterne che affacciano sul paesaggio alpino, creando un'atmosfera di connessione con la natura.

Foster + Partners ha dichiarato che questo progetto non è solo un edificio, ma una esperienza di arrivo spettacolare, perfettamente integrata con l'ambiente montano. La progettazione di Gstaad House dimostra come l'architettura possa rispondere alle esigenze moderne senza compromettere l'estetica e l'armonia con il contesto.

In conclusione, Gstaad House rappresenta un ulteriore passo avanti nel design architettonico contemporaneo, combinando funzionalità e bellezza in un'unica soluzione. Per ulteriori dettagli, visitate il sito di Foster + Partners e scoprite altre opere straordinarie.

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Un Gelato Sostenibile: L'Armonia tra Architettura e Natura in Thailandia

Un Gelato Sostenibile: L'Armonia tra Architettura e Natura in Thailandia

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In un angolo incantevole di Koh Phangan, dove il profumo del cocco si mescola all'aria salmastra del mare, un gelato ha trovato casa. Satimi.sook non è solo un luogo dove gustare dolci prelibatezze, ma un esempio di come l'architettura possa danzare in perfetta armonia con la natura circostante. Progettato dallo studio Bamboosaurus, questo negozio di gelato racconta una storia di sostenibilità e r...

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Le colonne in bamboo, che si ergono come le palme che un tempo occupavano il sito, creano un ritmo spaziale che non solo ricorda il passato, ma lo celebra. La struttura, con il suo tetto a falde basse, è un omaggio all'architettura vernacolare locale, progettata per resistere alle violente tempeste monsoniche senza compromettere la bellezza del luogo. Ogni dettaglio, dal bamboo alle pareti in vetro, è pensato per riflettere la luce naturale e per amalgamarsi con il paesaggio circostante, creando un'atmosfera calda e accogliente.

Ma Satimi.sook va oltre l'estetica: la sua costruzione è stata concepita con una particolare attenzione alla sostenibilità. Utilizzando fondazioni leggere che non danneggiano le radici degli alberi vicini, il progetto dimostra che è possibile costruire senza compromettere la natura. La combinazione di bamboo, acciaio e vetro non solo garantisce la resistenza, ma offre anche una trasparenza che invita l'esterno a entrare, rendendo l'esperienza del gelato ancora più coinvolgente.

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Un Nuovo Faro di Creatività: Il Centro Comunitario HEYDAY

Un Nuovo Faro di Creatività: Il Centro Comunitario HEYDAY

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Nel cuore pulsante di Bangkok, un'idea architettonica si erge come un faro di creatività e collaborazione: il Centro Comunitario HEYDAY. Progettato dallo studio ASWA, questo spazio non è solo un edificio, ma un manifesto di interazione sociale e innovazione. Con una superficie di 1200 m², HEYDAY si colloca strategicamente accanto all'università, un punto di incontro ideale per studenti e professio...

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Immagina un luogo dove il rumore delle conversazioni si mescola con il profumo di cucine diverse. Qui, co-working e ristorazione convivono in un abbraccio armonioso, creando un'atmosfera vibrante. La disposizione degli spazi è pensata per stimolare la creatività, con aree comuni che invitano alla collaborazione e angoli più intimi per la riflessione personale.

La facciata, un gioco di volumi e materiali, riflette l'energia della città, mentre le ampie vetrate permettono alla luce naturale di inondare gli interni, creando un dialogo costante tra spazio esterno e interno. Ogni angolo è concepito per nutrire l'anima e la mente, rendendo HEYDAY non solo un luogo di lavoro, ma un vero e proprio ecosistema creativo.

Con la sua apertura prevista per il 2025, il Centro Comunitario HEYDAY promette di diventare un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove si intrecciano idee e culture, dove ogni visita è un'opportunità di crescita e di scoperta. In un'epoca in cui la connessione è fondamentale, HEYDAY rappresenta un passo avanti verso un futuro in cui architettura e comunità si fondono in un'unica entità pulsante.

Fonte: www.archdaily.com.

iF DESIGN ACADEMY: Il Nuovo Programma di Formazione per Leader del Design

iF DESIGN ACADEMY: Il Nuovo Programma di Formazione per Leader del Design

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iF DESIGN ACADEMY: Il Nuovo Programma di Formazione per Leader del Design iF Design, noto per il prestigioso iF Design Award e per oltre settant'anni di promozione della cultura del design a livello globale, lancia l'iF DESIGN ACADEMY a settembre 2025. Questa iniziativa si propone come un centro di formazione all'avanguardia per i leader del design che desiderano approfondire le loro competenze s...

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Attraverso il sito ifdesign-academy.com, l'Academy offrirà corsi interattivi in diretta online in inglese, con piani per formati in presenza a partire dal 2026. Grazie a un network di esperti riconosciuti a livello globale, provenienti da aziende come Apple, McKinsey e IBM, l'Academy si propone di coltivare una leadership efficace, responsabile e sostenibile.

Struttura del Programma

Il programma dell'iF DESIGN ACADEMY si fonda su quattro pilastri di competenza: comprensione del business, crescita personale, alfabetizzazione futura e operazionalizzare e scalare il design nelle organizzazioni. Questi elementi sono pensati per creare un ambiente in cui i leader del design possano acquisire nuove competenze e ampliare le loro prospettive attraverso il dialogo con i pari.

Corsi Personalizzati per Professionisti

I corsi iniziali dell'Academy offrono una combinazione di opportunità fondamentali e avanzate, progettate per professionisti in diverse fasi del loro percorso di leadership. Il Design Leadership Studio 01 introduce i futuri leader ai framework essenziali, mentre il Design Leadership Studio 02 si basa sull'esperienza di manager esperti. Moduli più specializzati come Leading Beyond Design e Elevating Your Design Team affrontano le sfide della gestione di team in un ambiente complesso.

Un Corpo Docente di Eccellenza

L'iF DESIGN ACADEMY vanta un corpo docente internazionale di figure influenti provenienti dal mondo del design, business e educazione. Tra questi, Garen Kouyoumjian di McKinsey e Tiffany Chen di Apple, che offrono la loro esperienza a corsi come Leadership Studio 01 e Leading Beyond Design.

Un Approccio Ibrido all'Apprendimento

I corsi dell'Academy si svolgeranno in modalità online interattiva, favorendo il coinvolgimento e lo scambio tra i partecipanti. A partire dal 2026, workshop e eventi di networking in presenza arricchiranno l'esperienza di apprendimento, permettendo connessioni più profonde tra studenti e docenti.

Con l'iF DESIGN ACADEMY, iF Design sta tracciando un percorso verso il futuro della leadership nel design, creando uno spazio unico per la crescita e l'innovazione.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

La Magia del Moon Pavilion: Un Rinnovamento Sostenibile tra le Acque di Huizhou

La Magia del Moon Pavilion: Un Rinnovamento Sostenibile tra le Acque di Huizhou

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Nel cuore di Huizhou, dove l'acqua danza dolcemente sotto il cielo, un'antica serra abbandonata ha ritrovato nuova vita grazie al genio creativo dell'Atelier Guo. Questo moon pavilion, che si erge come un sogno lucido, racconta la storia di una rinascita, un rifugio luminoso che celebra la bellezza della natura e la resilienza dell'architettura contemporanea.

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Il progetto si ispira a un verso poetico cinese, evocando un'immagine di un poeta sorridente, intossicato dalla bellezza dei fiori. L'esperienza spaziale che ne deriva è un invito a immergersi in una dimensione in cui il moon diventa protagonista, riflettendo una presenza che muta e si trasforma, proprio come il ciclo naturale della vita.

La struttura, compatta e a due piani, si erge su un abbraccio d'acqua, e il suo profilo sinuoso richiama l'ascesa lenta del satellite notturno. Al suo esterno, un'installazione artistica rotante evoca la luna, creando un dialogo affascinante tra il reale e l'immaginario. Da lontano, si può percepire una doppia luminosità, quella dell'acqua e quella della struttura, che insieme danzano in un gioco di riflessi.

Il design è una reinterpretazione coraggiosa della serra originale, un omaggio alla sua storia. Elementi della vecchia struttura, come i telai in acciaio, sono stati riutilizzati per creare nuove forme, mentre materiali innovativi, come le tavole a carbonio, riflettono un impegno costante verso la sostenibilità. La continuità con il passato è palpabile, e la vegetazione che circonda il pavilion dissolve il confine tra architettura e natura, creando un ambiente armonioso e accogliente.

Il moon pavilion non è solo un'opera d'arte, ma un simbolo di speranza e possibilità. La scelta di rivestire la struttura con policarbonato scuro fa pensare a occhiali da sole, proteggendo l'interno e amplificando la luminosità dell'installazione lunare. L'architettura diventa un palcoscenico, e gli spettatori, camminando lungo il bordo dell'acqua, sono invitati a riflettere e a sognare.

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Il Design incontra il Business: Perché la Formazione Finanziaria è Essenziale per gli Architetti

Il Design incontra il Business: Perché la Formazione Finanziaria è Essenziale per gli Architetti

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Quando pensiamo all'architettura, spesso immaginiamo forme eleganti e spazi innovativi, ma c'è un aspetto cruciale che raramente viene menzionato: il business. In un settore dove l'estetica regna sovrana, spesso si dimentica che dietro ogni grande progetto c'è un delicato equilibrio tra creatività e gestione finanziaria. La formazione degli architetti, quindi, non può limitarsi a insegnare solo i ...

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La mia esperienza nel mondo dell’architettura mi ha insegnato che ignorare gli aspetti economici può portare a situazioni complicate. All'inizio della mia carriera, mi sono concentrato esclusivamente sul design, convinto che fosse l'unica cosa che contasse. Tuttavia, un giorno, sentendo una conversazione casuale su un progetto che era andato oltre il budget, ho capito che la mia ignoranza finanziaria poteva avere conseguenze dirette sul mio lavoro.

In un ambiente in cui la creatività è spesso vista come contrapposta al denaro, ho scoperto che la conoscenza delle dinamiche finanziarie non solo non limita l'immaginazione, ma la potenzia. Ho iniziato a pormi domande: come venivano stabiliti i costi? Quali erano le aspettative in termini di tempistiche e budget? Ogni risposta mi ha avvicinato a una comprensione più profonda del mio ruolo, non solo come designer, ma come parte di un sistema più grande.

Quando ho deciso di unirmi a uno studio più piccolo e collaborativo, ho trovato un ambiente in cui l'alfabetizzazione finanziaria era parte integrante della cultura aziendale. Qui, ho potuto partecipare attivamente alla discussione sui budget, contribuire alle proposte e capire come ogni decisione economica influenzasse il nostro lavoro creativo. Questa nuova consapevolezza ha trasfigurato la mia carriera, portandomi a ruoli di maggiore responsabilità.

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La chiave per una professione architettonica sostenibile è quindi l’integrazione di una solida formazione finanziaria. Non si tratta solo di gestire i numeri, ma di sviluppare una visione strategica che permetta di affrontare le sfide del settore. Quando gli architetti comprendono le forze economiche che influenzano il nostro lavoro, possiamo non solo migliorare la nostra carriera, ma anche contribuire a un cambiamento positivo nell’intera industria.

In conclusione, abbracciare il lato business dell'architettura non è solo una necessità; è un'opportunità per crescere e innovare. Se vogliamo che il nostro settore prosperi, dobbiamo normalizzare l'alfabetizzazione finanziaria come parte della formazione architettonica. Solo così potremo costruire un futuro in cui creatività e sostenibilità possano coesistere.

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Rinasce l'Accademia: Les Galeries Bartoux, un Nuovo Faro dell'Arte a Venezia

Rinasce l'Accademia: Les Galeries Bartoux, un Nuovo Faro dell'Arte a Venezia

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Nel cuore pulsante di Venezia, dove le acque si intrecciano con i sogni, si erge una nuova dimora dell'arte: Les Galeries Bartoux. L'ex cinema dell'Accademia, un tempo simbolo di proiezioni e storie di celluloide, ora risplende sotto una nuova luce, aprendo le sue porte a una rinascita artistica senza precedenti. È un evento che non si limita a celebrare la fine di un'era, ma invita a vivere una n...

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La serata d'inaugurazione, avvolta in un'atmosfera di glamour e aspettativa, ha visto la partecipazione di artisti e collezionisti da ogni angolo d'Europa. Un tappeto rosso ha accolto i visitatori, mentre le vetrine illuminate brillavano come fari in una notte stellata. I veneziani, commossi dalla nostalgia, hanno ricordato i momenti trascorsi tra le poltrone del vecchio cinema, ora sostituite da sale espositive che raccontano storie di arte e tecnologia. 1.200 metri quadrati di spazio, dove antiche travi in legno e marmi chiari si intrecciano con videoproiezioni che danzano sulle pareti, creando un'esperienza visiva immersiva.

All'inaugurazione, il presidente del Veneto Luca Zaia ha tagliato il nastro, affiancato da artisti di fama come Fabio Viale e Lorenzo Quinn. Lorenza Lain, direttrice della galleria, ha condiviso la sua emozione nel dare nuova vita a un luogo iconico, trasformandolo in un centro di dialogo tra creatività e comunità. "Ciò che nasce oggi è molto più di una galleria: è un invito a esplorare, a interagire, a vivere l'arte in modo autentico," ha dichiarato.

Les Galeries Bartoux non è soltanto un nuovo spazio espositivo; è un caffè d'arte, un cinema immersivo e un punto di incontro per gli amanti della cultura. Con oltre 800 ospiti tra collezionisti, critici e curiosi, l'inaugurazione ha riportato il glamour internazionale lungo il cosiddetto Miglio dell'Arte, un tratto di Dorsoduro che collega l'Accademia alla Collezione Peggy Guggenheim. Nella nuova sala cinematografica, alta dodici metri, le immagini scorrono come sogni liquidi, mentre il Cafè des Arts promette di diventare il nuovo ritrovo chic della città.

La famiglia Bartoux, con una visione lungimirante, ha voluto preservare l'architettura originale, mantenendo intatte le travi e le pietre che raccontano la storia di questo luogo amato. E mentre il brindisi si alza tra le sculture del giardino, l'attesa cresce per la mostra dedicata a Salvador Dalì, che debutterà a dicembre. Un omaggio al grande maestro del surrealismo, che aveva già lasciato tracce della sua genialità a Venezia, promettendo di trasformare la città in un sogno onirico, liquido e surreale.

Les Galeries Bartoux si inserisce così nel mosaico artistico di Venezia, un luogo dove la bellezza parla francese e ogni parete è un racconto che sussurra: l'arte è viva, et très chic. Con circa 70 opere esposte, tra cui alcune sculture iconiche di Dalì, la galleria si conferma un nuovo faro per l'arte contemporanea, un invito a vivere l'arte in tutte le sue forme.

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L'Isola della Musica: Renzo Piano Trasforma Hanoi con un'Opera Unica

L'Isola della Musica: Renzo Piano Trasforma Hanoi con un'Opera Unica

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Nel cuore pulsante di Hanoi, dove le acque riflettono il cielo e i sogni si intrecciano con la realtà, nasce un nuovo faro culturale: l'Isola della Musica. Progettato dal maestro dell'architettura Renzo Piano, questo audace progetto segna l'inizio di una nuova era per la capitale vietnamita, promettendo di trasformare il panorama urbano e di offrire uno spazio di incontro tra arte e natura.

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Situato sulla penisola di Quang An, affacciato sul lago Trì, l'Isola della Musica non è solo un'opera architettonica; è un manifesto di innovazione e bellezza. Con una capienza di 2.000 posti, l'opera ospiterà eventi culturali e politici di rilevanza nazionale, diventando il cuore pulsante della vita artistica della città. La sua struttura, ispirata alla superficie ondulata del lago, si erge come una cupola scintillante, capace di catturare e riflettere le sfumature del paesaggio circostante.

Renzo Piano, già celebre per opere iconiche come il Centre Pompidou di Parigi e The Shard di Londra, ha applicato per la prima volta a Hanoi le tecnologie delle strutture a guscio sottile. Questo gioco di forme e luci si traduce in una pelle esterna rivestita di piastrelle ceramiche, che variano in dimensione per creare una texture pixelata, capace di brillare come una madreperla al mutare della luce e delle condizioni atmosferiche.

Il progetto non si limita alla sola costruzione dell'opera; è parte di una più ampia iniziativa di riqualificazione urbana che prevede il ripristino di stagni e corsi d'acqua circostanti. I fiori di loto, simbolo di bellezza e purezza, torneranno a fiorire, integrando l'architettura nel suo contesto naturale. Con otto nuovi pontili per imbarcazioni e una passeggiata pedonale che collegherà il tutto, l'Isola della Musica si preannuncia come un luogo di aggregazione e creatività, dove l'arte incontra la vita quotidiana.

Con una superficie totale di 191.000 metri quadrati, l'Isola della Musica non è solo un auditorium, ma un vero e proprio parco culturale e artistico, unendo spazi pubblici e aree per la ricreazione. Gli auditori, dotati di ingegneria acustica all'avanguardia, offriranno esperienze sonore uniche, adattandosi a diversi tipi di performance, un lusso riservato a pochi teatri nel mondo.

Il sogno di Renzo Piano si materializzerà entro il 2027, aprendo le porte a un nuovo capitolo per Hanoi, dove l'arte e la natura danzeranno insieme in un'armonia senza tempo. L'Isola della Musica non è solo un'opera da ammirare, ma un invito a immergersi in un'esperienza sensoriale che promette di arricchire le vite di chi vi si avvicina.

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L'Arte dell'Acustica: Come il Suono Plasmi gli Spazi

L'Arte dell'Acustica: Come il Suono Plasmi gli Spazi

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Il suono, una melodia invisibile che danza nell'aria, si propaga in ogni angolo, scrivendo storie silenziose su superfici e oggetti. È un linguaggio che parla a chi sa ascoltare, che svela l'essenza di ogni ambiente, spesso trascurato in favore di colori e forme. Prendiamo ad esempio il Cincinnati Children's Hospital, un luogo dove il design acustico gioca un ruolo cruciale nella guarigione dei pi...

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Ogni sussurro, ogni rumore di fondo, si intreccia con la luce e la struttura, creando un'atmosfera di calma o di stimolo. L'acustica non è solo una questione di tecnica, ma un'arte che modella le interazioni umane. Immagina un'aula scolastica: il modo in cui il suono si diffonde può determinare l'attenzione degli studenti e la loro capacità di apprendere. Oppure un teatro, dove il legame tra il pubblico e le performance è amplificato da un'architettura sonora pensata ad hoc.

Nonostante il suo impatto profondo, il suono rimane spesso in ombra, relegato a un ruolo secondario nelle discussioni progettuali. Eppure, il suo potere di influenzare la concentrazione, l'interazione e il benessere è innegabile. Esplorare l'acustica significa abbracciare un nuovo modo di vivere gli spazi, di sentirli. Così, la prossima volta che varcherai la soglia di un luogo, ascolta attentamente: potresti scoprire che il suono è l'architetto invisibile che lavora instancabilmente per te.

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Un Padiglione di Legno Circolare: Un Viaggio attraverso Texture e Finiture

Un Padiglione di Legno Circolare: Un Viaggio attraverso Texture e Finiture

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Nel cuore di un affollato salone dedicato all'architettura e al design d'interni, emerge un'opera che sfida le convenzioni: un padiglione circolare di legno, un rifugio di calma e bellezza. Progettato dagli ISSO Architects per l'esposizione MUKA all'IndoBuildTech 2025, questo spazio non è solo un semplice stand, ma un invito a esplorare la sinergia tra materiali e design.

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Occupando un lotto di 11 per 17 metri, il padiglione, intitolato A Nest in the Tree, reinterpreta il concetto di esposizione attraverso un linguaggio di apertura e chiarezza spaziale. In un ambiente spesso sopraffatto dalla densità visiva, qui si respira una sensazione di respiro, di spazio che invita il visitatore a immergersi in un'esperienza unica.

La struttura, pur essendo ancorata al suolo, gioca con un intricato reticolo di vuoti e aperture incorniciate, che incoraggiano il movimento e la scoperta visiva. Fessure sottili lungo la facciata offrono scorci dell'interno, creando una sottile linea tra privacy e esposizione. Attraverso questa danza di luce e ombra, il progetto invita a un'esplorazione graduale, dove ogni angolo rivela nuove sorprese.

Il design trae ispirazione dal processo di produzione del veneer, dove sottili strati vengono scartati dal legno massiccio. Allo stesso modo, il padiglione emerge attraverso un approccio di intaglio e sottrazione, trasformando una massa solida in uno spazio fluido e interconnesso. Ogni elemento, dalla veranda al cortile, gioca un ruolo specifico all'interno di questo sistema architettonico compatto, bilanciando apertura e chiusura.

Il colore e la matericità sono fondamentali in questo progetto. La facciata grigia e sobria si apre a un vibrante bancone rosso, incorniciato da un muro verde che cattura l'occhio. Questa gradazione non solo mette in risalto la varietà di texture e finiture del veneer di MUKA, ma guida anche i visitatori attraverso le diverse zone dell'installazione, creando un'esperienza stratificata e coinvolgente.

In definitiva, il padiglione non è solo un ambiente espositivo, ma una vera e propria installazione architettonica temporanea che dimostra come l'esperimentazione dei materiali e la misura spaziale possano trasformare il design espositivo in un'esperienza architettonica coesa.

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Curvature in Legno: Un Eclatante Ufficio nel Cuore della Norvegia

Curvature in Legno: Un Eclatante Ufficio nel Cuore della Norvegia

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Nel panorama architettonico di Kristiansand, un edificio si erge non solo come spazio di lavoro, ma anche come un'opera d'arte viva. Il progetto di Oslotre, intitolato Lumber 4, si distingue per la sua audace facciata curvilinea in legno, che danza con la luce e crea un ritmo visivo unico. Ogni curva racconta una storia, un invito a esplorare l'armonia tra natura e architettura.

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Strutturato su sei piani, Lumber 4 accoglie al piano terra uno spazio commerciale, mentre i piani superiori si dedicano a uffici moderni e funzionali. La scelta del legno massiccio, con colonne e travi in legno lamellare, non è solo una questione estetica, ma un chiaro impegno verso la sostenibilità e l'efficienza. Le travi in CLT e cemento, unite in un abbraccio progettuale, garantiscono sicurezza e comfort acustico, mentre le ampie finestre a tutta altezza inondano gli ambienti di luce naturale, creando un'atmosfera accogliente e stimolante.

La facciata, rivestita di elementi curvi prefabbricati in pino, è trattata con una vernice verde che evolve nel tempo, regalando al palazzo una pellicola di storia e cambiamento. Le ombre proiettate dalle eaves dritte, che contrastano con le curve sottostanti, offrono un gioco di luci che trasforma l'aspetto dell'edificio durante le diverse ore del giorno. Questo dinamismo visivo non è solo un capriccio estetico, ma una riflessione del paesaggio circostante e della variazione degli elementi naturali.

Il cuore pulsante di Lumber 4 è un atrio che collega i piani, creando un punto di incontro e comunicazione tra gli spazi. Qui, il legno massiccio non è solo un materiale, ma un elemento di design che invita a fermarsi, a respirare, a vivere. Con un tempo di costruzione record di soli dodici mesi, questo progetto dimostra che l'architettura in legno può competere e superare le tradizionali strutture in cemento e acciaio.

Con il 90% degli spazi già affittati al termine dei lavori, Lumber 4 non è solo un edificio, ma un simbolo di come il design curvo in legno possa dare vita a spazi di lavoro innovativi e sostenibili, integrandosi perfettamente con l'ambiente che lo circonda.

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Pietra Mare: Un Incanto Rinascimentale a Palm Beach con il Tocco di Monet

Pietra Mare: Un Incanto Rinascimentale a Palm Beach con il Tocco di Monet

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Affacciata sull'azzurro dell'Atlantico, Pietra Mare si erge come un miraggio, un sogno architettonico che rievoca le meraviglie del Rinascimento. Questa villa, situata a Palm Beach, è molto più di una semplice residenza: è un viaggio nel tempo, un invito a perdersi tra le sue proporzioni classiche e i dettagli raffinati che raccontano storie di eleganza e bellezza. L'aria che si respira qui è preg...

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Progettata da Susan Marinello e l'architetto dello Smith Architectural Group, Pietra Mare è una fusione di stili, un dialogo tra passato e presente. Ogni stanza è un'opera d'arte, curata nei minimi dettagli per riflettere il desiderio dei nuovi proprietari di vivere in un ambiente che incarna sia la sobrietà che l'eleganza. Con otto camere da letto e quindici bagni, questa residenza di oltre 2600 mq è un vero e proprio palazzo, dove il comfort si unisce alla raffinatezza.

La designer ha saputo valorizzare ogni ambiente, creando spazi che si integrano perfettamente con l'esterno. In questo contesto, il blu intenso dell'oceano e il verde vibrante del giardino si fondono in una palette cromatica che avvolge ogni angolo di freschezza e leggerezza. La luxury pool, incastonata in un peristilio romano, diventa il fulcro di questa meraviglia architettonica, perfettamente attrezzata per resistere alle intemperie degli uragani, grazie a un ingegnoso sistema di drenaggio sotterraneo.

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La Magia dell'Architettura: I Vincitori dei Vision Awards 2025

La Magia dell'Architettura: I Vincitori dei Vision Awards 2025

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Nel cuore pulsante di New York, il 29 settembre 2025, Architizer ha svelato i vincitori dei Vision Awards, una manifestazione che celebra l'arte e l'impatto dell'immaginario architettonico. È un trionfo di idee, dove schizzi concettuali e modelli intricati danzano insieme in un'armonia visiva che racconta storie di spazi e forme. Ogni opera premiata è una finestra su un mondo di possibilità, un in...

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Quest'anno, i premi si sono distinti per tre temi principali: la rappresentazione architettonica, i progetti concettuali e le visioni architettoniche. Ogni categoria ha offerto uno spettacolo di creatività, dove l'immagine ferma e in movimento ha preso vita, rivelando l'essenza dell'architettura attraverso fotografie, rendering, disegni a mano e film. I vincitori, scelti da una giuria di esperti tra cui nomi illustri come Steven Holl e Daniel Libeskind, rappresentano una voce potente nel dialogo globale sulla comunicazione del design.

Tra le opere premiate, Tower di ZOA Studio ha conquistato il titolo di Rendering Artist of the Year, mentre Populus di Jason O'Rear ha brillato come Best Photo - Architecture & Details. Ogni progetto è un racconto visivo che sfida le convenzioni spaziali e propone nuove modalità di vivere e costruire. Un'ode alla visione architettonica che non conosce confini.

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Janet Echelman e il suo capolavoro al MIT Museum: un viaggio tra arte e clima

Janet Echelman e il suo capolavoro al MIT Museum: un viaggio tra arte e clima

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Janet Echelman e il suo capolavoro al MIT Museum: un viaggio tra arte e climaIl MIT Museum presenta Remembering the Future, un'installazione monumentale dell'artista Janet Echelman, realizzata in collaborazione con l'architetto e ingegnere Caitlin Mueller. Questa straordinaria opera è sospesa sopra il grande atrio del museo e sarà aperta al pubblico dal 18 settembre 2025 fino all'autunno del 2027.

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La scultura, che trasforma i dati climatici in una forma tridimensionale, invita i visitatori a interagire visivamente e concettualmente. Entrando nel museo, l'attenzione viene subito catturata dalla vasta rete di Echelman, composta da fibre intrecciate e spliccate a mano, che si estendono in sfumature di arancione e blu, creando un soffitto di colori sopra la scala.

La rete multistrato genera una sensazione di movimento mentre la luce naturale filtra attraverso durante il giorno, e l'illuminazione programmata attiva l'opera dopo il tramonto, proiettando riflessi morbidi sulle pareti circostanti.

Questa installazione è il risultato di una partnership intensiva tra Echelman e Mueller, il cui lavoro nel gruppo Digital Structures del MIT ha informato l'innovazione strutturale del progetto. Insieme, hanno sviluppato una nuova tecnologia che amplia le possibilità geometriche delle forme basate sulla tensione, dimostrando come l'ingegneria architettonica possa fondersi con l'espressione artistica.

La forma di Remembering the Future trae ispirazione dai dati climatici che coprono l'ultima era glaciale fino alle proiezioni di futuri potenziali. Il climatologo del MIT, Raffaele Ferrari, ha fornito supporto alla modellazione dei dati, utilizzando un emulatore di modelli climatici per simulare i cambiamenti regionali in temperatura e atmosfera.

Accanto all'installazione, un chiosco digitale creato da Mueller consente ai visitatori di esplorare le dinamiche strutturali dell'opera. Attraverso un'interfaccia interattiva, gli ospiti possono regolare una versione virtuale della rete, osservando come tensione e equilibrio rispondono ai loro input, rivelando i principi ingegneristici che stabilizzano la scultura.

Questo lavoro segna l'inizio della stagione tematica TIME del MIT Museum, un programma annuale che esamina la natura del cambiamento temporale attraverso arte, scienza e tecnologia.

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Il Futuro del Mattone: Le Architetture che Ridefiniscono il Concetto di Spazio

Il Futuro del Mattone: Le Architetture che Ridefiniscono il Concetto di Spazio

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Nel cuore di una società in continua evoluzione, il mattone emerge come simbolo di un'eleganza senza tempo, un materiale che racconta storie di tradizione e innovazione. Il BRICK AWARD 26, un prestigioso riconoscimento internazionale, ha svelato una selezione di 50 opere architettoniche provenienti da 21 paesi, ognuna delle quali rappresenta una visione audace e creativa del mondo del mattone.

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Questa celebrazione biennale, che avrà luogo a Vienna il 11 giugno 2026, non è solo una competizione, ma un festival di idee e approcci che mettono in luce la versatilità del mattone. Tra le opere selezionate, troviamo progetti che spaziano da case residenziali intime a grandi edifici commerciali, ognuno con la propria identità unica e il proprio messaggio.

La giuria, composta da nomi illustri come Gabriela Carrillo e Christine Conix, ha il compito di valutare l'originalità e l'eccellenza, premiando non solo l'estetica ma anche la sostenibilità. Ed è proprio la sostenibilità che emerge come tema centrale, con progetti che utilizzano tecniche artigianali e materiali locali, riducendo l'impatto ambientale e abbracciando un futuro più verde.

Tra i progetti più affascinanti, segnaliamo il Museo UCCA in Cina, progettato da Kengo Kuma, che gioca con forme scultoree evocando la bellezza dei materiali naturali. In Australia, il Museo dell'Olocausto di Melbourne utilizza oltre 25.000 mattoni per creare una facciata che bilancia trasparenza e sicurezza, un potente simbolo di resilienza.

Ma non è tutto: il BRICK AWARD è anche un invito a riflettere su come l'architettura possa fungere da ponte tra culture diverse. Ogni progetto in lista racconta una storia, una fusione di arte e funzionalità che continua a ispirare architetti e designer in tutto il mondo.

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Un Appartamento a Barcellona: La Magia del Design a Ventaglio di Cometa Architects

Un Appartamento a Barcellona: La Magia del Design a Ventaglio di Cometa Architects

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Nel cuore pulsante di Barcellona, dove la storia danza con il moderno, sorge un appartamento che racconta una storia unica, quella progettata da Cometa Architects. Questo spazio di 162 metri quadrati, conosciuto come Éventail, si distingue per il suo layout innovativo che ricorda un ventaglio a mano, un simbolo di eleganza e delicatezza.

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Immagina un interno che si svolge attorno a un nucleo centrale, un fulcro dove ogni elemento trova la sua armoniosa collocazione. Fairda Matziaraki, partner di Cometa Architects, descrive il progetto come un'apertura sequenziale, una coreografia di luce e spazio che invita a esplorare. La nuova configurazione dell'appartamento emerge come un abbraccio che organizza il movimento e la luce, dando vita a un'esperienza abitativa senza precedenti.

Al centro di questa danza architettonica si erge una scala bianca sospesa, un'opera d'arte che collega i vari livelli di vita. Questa scala non è solo un elemento funzionale, ma un simbolo di elevazione, che ci conduce verso una terrazza di 135 metri quadrati, un angolo di paradiso dove il cielo di Barcellona si fonde con la terra.

Ma non è solo la scala a catturare l'attenzione. Cometa Architects ha deciso di celebrare il contrasto tra il minimalismo degli interni e le pareti in mattoni a vista, creando aperture nel soffitto che permettono di respirare e dialogare con il passato. "Volevamo che il soffitto respirasse", afferma Matziaraki, un desiderio di dare profondità e gravità a ciò che ci sovrasta, trasformando la superficie in una topografia viva.

La palette di colori rimane in un elegante bianco, un abito sobrio che riflette la luce e gioca con le texture. I dettagli, come le tradizionali piastrelle restaurate, aggiungono calore e contrasti visivi, mentre le pietre bianche scolpite, scelte dall'abile proprietario, raccontano una storia di delicatezza e forza. Ogni elemento è pensato per risuonare, per creare un'armonia visiva e tattile.

Cometa Architects, uno studio di design e costruzione, ha curato ogni aspetto del progetto, selezionando materiali di alta qualità dal suo showroom. Gli interni riflettono un equilibrio tra precisione, calore e artigianato, un connubio che rende l'appartamento un luogo dove si può davvero vivere e sognare.

In questo angolo di Barcellona, l'architettura non è solo una questione di spazi, ma di emozioni, relazioni e storie che si intrecciano in un dialogo continuo. E così, come un ventaglio che si schiude, l'appartamento Éventail si apre al mondo, invitando tutti a scoprire la sua bellezza e la sua essenza.

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Madelon Vriesendorp: l'artista che trasforma l'architettura in un sogno

Madelon Vriesendorp: l'artista che trasforma l'architettura in un sogno

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Nel panorama architettonico contemporaneo, dove le linee si intrecciano e i materiali raccontano storie, emerge la figura di Madelon Vriesendorp, co-fondatrice di OMA e artista visionaria. La sua recente conquista della Soane Medal per il 2025 non è solo un riconoscimento, ma una celebrazione di un linguaggio artistico che continua a ispirare nuove generazioni di architetti.

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La Vriesendorp, nata nei Paesi Bassi nel 1945, ha creato opere che uniscono il surrealismo a una comicità sofisticata, come dimostra la celebre Flagrant Delit, una rappresentazione audace dell’Empire State Building e del Chrysler Building in un abbraccio surreale. Questo dipinto, che ha adornato la copertina del leggendario Delirious New York di Rem Koolhaas, è solo un esempio della sua capacità di dare vita a spazi e idee attraverso l’arte.

Non si tratta solo di colori e forme; Vriesendorp ha il dono di infondere nei suoi lavori una dimensione umana, dove gli edifici sembrano possedere emozioni e storie proprie. La giuria della Soane Medal ha sottolineato come le sue immagini, ricche di ironia e profondità, abbiano fornito identità memorabili a teorie architettoniche complesse.

La Vriesendorp, che ha studiato all’Accademia Rietveld di Amsterdam e alla Central Saint Martins di Londra, ha intrecciato la sua carriera con quella di Koolhaas e di altri pionieri. Insieme, hanno sfidato le convenzioni, trasformando la percezione dell'architettura in un gioco di interpretazioni e visioni.

“Quando ho visitato per la prima volta il Museo Soane a 19 anni, ho trovato una vera ispirazione, forse anche un’anima affine,” ha condiviso Vriesendorp, rivelando il profondo legame tra la sua arte e la storia dell’architettura. La sua opera non è solo un riflesso della sua immaginazione, ma un ponte tra il passato e il futuro, un invito a esplorare nuove dimensioni creative.

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Brass, Marmo e Quarzo: L'Eleganza degli Interni di Studia 54 nel Grattacielo in India

Brass, Marmo e Quarzo: L'Eleganza degli Interni di Studia 54 nel Grattacielo in India

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Nel cuore del grattacielo Trump Towers in India, gli interni di Verdure Vilāsa progettati da Studia 54 rappresentano un connubio perfetto tra eleganza e modernità. Con una superficie di 1.731 mq (18.633 sqft), questo banchetto si trova al 50° piano e offre una vista mozzafiato sulla città.

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All'ingresso, una scala simmetrica rivestita in marmo Calacatta macchia vecchia extra attira immediatamente l'attenzione, con il suo design che enfatizza la profondità grazie a scanalature verticali. Le ringhiere in vetro sfaccettato riflettono la luce, mentre i corrimano in ottone creano un contrasto affascinante. La scelta dei mobili include pezzi della Capital Collection e di Eichholtz, mentre un lampadario personalizzato da Studia 54 pende dal soffitto a cupola in vetro colorato.

La zona piscina, di 150 mq (1.615 sqft), introduce un motivo di design unico: opere d'arte in resina epossidica con glitter incorporato che evocano un cielo stellato. Le venature blu della resina si intrecciano con il marmo, creando un effetto suggestivo. Il bar, di 100 mq (1.076 sqft), offre un contrasto tra il marmo chiaro e il quarzo Cristallo Smeraldo, mentre pannelli metallici galvanici mettono in risalto le bottiglie esposte come in una vetrina.

La terrazza, che si estende per 316 mq (3.401 sqft), è progettata per ospitare eventi di diversa natura, con pavimenti in marmo chiaro e scuro disposti geometricamente. Tavolini in ottone e illuminazione integrata creano un'atmosfera sofisticata, mentre piante e vegetazione si integrano nel design complessivo. Mobili di marchi come Flexform, Belissima Casa, Holly Hunt, e Formitalia completano l'arredamento.

Il progetto di Studia 54 si distingue per l'uso coerente di materiali come marmo, vetro sfaccettato, ottone, quarzo naturale e superfici in resina, creando un'identità spaziale che bilancia gesti monumentali e finiture dettagliate.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

I Progetti di BIG e KPF in Corsa per le Licenze dei Casinò di New York

I Progetti di BIG e KPF in Corsa per le Licenze dei Casinò di New York

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I Progetti di BIG e KPF in Corsa per le Licenze dei Casinò di New YorkNel cuore della Grande Mela, un gruppo selezionato di architetti e sviluppatori sta dando vita a progetti ambiziosi in cerca di una delle tre licenze per casinò che saranno assegnate entro la fine dell'anno. Tra i nomi più noti ci sono BIG, Gensler e KPF, i quali stanno presentando proposte che non solo includono casinò, ma anch...

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Attualmente, otto progetti situati in diverse aree di New York - Manhattan, Bronx, Brooklyn, Queens e Yonkers - competono per ottenere queste licenze. Questa iniziativa è stata avviata in seguito a un voto del 2013 che ha approvato l'espansione del gioco d'azzardo in città, e a un budget statale del 2022 che ha autorizzato l'assegnazione di tre licenze per casinò "downstate".

Tra i progetti in lizza, spiccano:

  • Freedom Plaza di BIG: Un complesso multifunzionale con quattro torri e un museo a spirale, situato lungo l'East River, vicino alla sede delle Nazioni Unite.
  • The Avenir di CetraRuddy: Un grattacielo di 239 metri a Manhattan, con un casinò illuminato naturalmente al secondo piano.
  • Caesars Palace Times Square di KPF: Situato nel cuore di Times Square, include vari piani di gioco sopra un teatro.
  • Bally's Bronx: Un progetto che mira a trasformare un campo da golf in un complesso di gioco, mantenendo la protezione dell'area verde circostante.
  • The Coney: Un casinò che sorgerà lungo il lungomare di Coney Island, circondato da spazi commerciali e un hotel.
  • Metropolitan Park: Un vasto parco e un casinò accanto allo stadio dei Mets a Queens, con supporto di Hard Rock International.
  • Resorts World New York City: Un'espansione del complesso esistente, con l'aggiunta di tavoli da gioco e spazi per conferenze.
  • MGM Empire City: Un ampliamento del casinò attuale a Yonkers, con nuovi ristoranti e un teatro.

Ogni progetto è attualmente in attesa di approvazione da parte dei comitati locali, con una votazione prevista per il 30 settembre. La decisione finale sarà presa dal New York's Gaming Facility Location Board entro il 1 dicembre 2025. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo alla possibilità di avanzamento dei progetti in assenza di una licenza, con proteste locali che hanno già rallentato alcuni sviluppi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Coralli di Libertà: L'installazione di Aude Franjou alla Colonna di Luglio di Parigi

Coralli di Libertà: L'installazione di Aude Franjou alla Colonna di Luglio di Parigi

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Coralli di Libertà: L'installazione di Aude Franjou alla Colonna di Luglio di ParigiL’artista francese Aude Franjou ha creato un'installazione unica per la Settimana del Design di Parigi, intitolata Coralli di Libertà, che si erge attraverso la rinomata Colonna di Luglio. Commissionata da Florence Guillier Bernard, fondatrice della galleria Maison Parisienne, l'installazione presenta forme simili ...

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La Colonna di Luglio, eretta nel 1835 per commemorare la Rivoluzione di Luglio del 1830, è stata concepita per celebrare l’arrivo dell’acqua a Parigi, ma si è trasformata nel simbolo della libertà. Coralli di Libertà è la prima installazione a occupare il suo interno, con rami di lino che si estendono dal pavimento al soffitto della rotunda.

Franjou ha scelto di utilizzare forme coralline per richiamare l'importanza dell'acqua, in connessione con il canale che scorre sotto la monumento. Ogni elemento, realizzato avvolgendo fibre di lino, è stato creato attraverso un processo laborioso che dura oltre sei mesi e riflette la sua passione per i mestieri tradizionali.

Le forme si sviluppano verso l'alto, creando un effetto di energia e vitalità, e il passaggio graduale da bianco puro a rosso intenso simboleggia l'idea di trasformazione. Come ha spiegato Franjou: “Il lavoro riflette sia la memoria di coloro che hanno combattuto per la libertà, sia il concetto più ampio di rinascita.”

Il progetto è un seguito di un'opera precedente, 2°C, che poneva l'accento su come il cambiamento climatico stia causando il sbiancamento dei coralli nei mari. Coralli di Libertà sarà esposta alla Colonna di Luglio dal 4 al 13 settembre 2025, in concomitanza con la Settimana del Design di Parigi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Eindhoven e il Design: Dove il Futuro Prende Forma

Eindhoven e il Design: Dove il Futuro Prende Forma

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Nel cuore dell’Olanda, Eindhoven si erge come un faro di creatività e innovazione, un luogo dove il design non è solo un mestiere, ma una filosofia di vita. Ogni ottobre, la città si trasforma in un laboratorio vivente, accogliendo la Dutch Design Week (DDW), un evento che celebra la bellezza della collaborazione e l'immaginazione senza confini. Quest’anno, con oltre 2.500 designer coinvolti, l’at...

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La DDW, giunta alla sua 25esima edizione, è molto più di una semplice esposizione; è un palcoscenico dove le idee si intrecciano, si confrontano e si trasformano in prototipi. Tutto ciò avviene sotto il tema ‘Passato, Presente, Possibile’, un invito aperto a riflettere sul percorso compiuto e sulle future possibilità del design. I visitatori si troveranno immersi in un caleidoscopio di installazioni, mostrando come il design possa influenzare la società in modi inaspettati, dall’innovazione tecnologica alla sostenibilità.

Ma cos’è che rende la DDW così speciale? È l’energia pulsante che si percepisce ad ogni angolo, un miscuglio di sperimentazione e tradizione, dove giovani talenti e designer affermati collaborano per dare vita a progetti che non solo commentano il mondo, ma che agiscono al suo interno. Questo dialogo intergenerazionale è fondamentale per mantenere viva la fiamma del design, unendo l'urgenza dei giovani con la saggezza di chi ha già tracciato un percorso.

In un contesto in continua evoluzione, Eindhoven si impegna a proteggere il suo battito creativo. L'iniziativa ‘Design Development Eindhoven’ nasce con l'obiettivo di garantire che i designer possano continuare a vivere e lavorare nella città, senza essere sopraffatti dall'espansione tecnologica. Perché la creatività non è solo un elemento decorativo; è essenziale per la qualità della vita.

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Il Castello di Sanguinetto: Un Sogno Medievale in Vendita

Il Castello di Sanguinetto: Un Sogno Medievale in Vendita

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Nel cuore pulsante della storia italiana, a pochi chilometri da Verona, sorge il Castello di Sanguinetto, un autentico gioiello medievale che attende un nuovo capitolo della sua esistenza. Con le sue torri merlate che si stagliano contro il cielo, i saloni affrescati che raccontano storie di un tempo lontano e le pietre che conservano l'eco di otto secoli di vita, questo castello non è solo un luo...

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Immagina di poter acquistare un castello per 2,2 milioni di euro. Non si tratta solo di un investimento; è l'occasione per restituire al territorio un patrimonio culturale che può rinascere sotto nuove forme. Da dimora privata a lussuoso hotel, fino a diventare un centro culturale aperto al mondo, le opzioni sono infinite e affascinanti. La corte interna, con il suo respiro di storia, si presta magnificamente a eventi unici o a momenti di relax, trasportandoti indietro nel tempo.

Un viaggio nel tempo è ciò che offre Sanguinetto, un borgo che ha visto passare non solo il tempo, ma anche figure illustri come Carlo Goldoni e Garibaldi. Le origini di questo castello risalgono al XIII secolo, quando venne fortificato per proteggere le rotte commerciali verso la Lombardia. Oggi, i suoi 1.500 metri quadrati di ambienti interni, distribuiti su più livelli, raccontano un'evoluzione architettonica che unisce eleganza e funzionalità. Torri trasformate in logge, saloni che custodiscono affreschi: ogni angolo parla di storie da vivere.

Ma il vero valore del Castello di Sanguinetto non è solo architettonico. È un luogo di emozioni, incastonato in una regione ricca di arte, cultura e gastronomia. Situato tra Verona, Mantova e il Lago di Garda, offre infinite opportunità per esplorare il patrimonio artistico e naturale dell'Italia. Chi deciderà di ridare vita a questo castello avrà l'opportunità di creare un ponte tra il passato e il futuro, integrando modernità e tradizione in perfetta armonia.

Il Castello di Sanguinetto con le sue torri merlate
Una vista suggestiva del Castello di Sanguinetto.

Immagina un boutique hotel immerso nella storia, un centro di ricerca dedicato all'arte e alla sostenibilità, o una residenza privata che diventa un rifugio di ispirazione. Le possibilità sono molte, e ognuna di esse racconta un futuro luminoso per questo angolo d'Italia, pronto a reinventarsi e a sorprendere.

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Reset Hotel: Un'Oasi di Contenitori Prefabbricati nel Deserto Californiano

Reset Hotel: Un'Oasi di Contenitori Prefabbricati nel Deserto Californiano

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Nel cuore pulsante del deserto californiano, dove il cielo si tinge di sfumature incantevoli al calar del sole, sorge il Reset Hotel. Qui, i contenitori prefabbricati si trasformano in eleganti rifugi, unendo design contemporaneo e un'atmosfera che trasporta i guests in un viaggio quasi interplanetario. Ogni unità, simile a un modulo spaziale, è concepita per esaltare la bellezza austera del paesa...

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Progettato da un team visionario, tra cui il designer Benjamin Uyeda e lo studio Gry Space, il Reset Hotel comprende 65 camere distribuite in cabin modulari, ognuna delle quali offre una vista straordinaria sulla wilderness desertica. La scelta di costruire su solo 20 acri di un vasto terreno di 180 acri riflette un profondo rispetto per la natura, creando spazi che invitano gli ospiti a esplorare il deserto e a immergersi nella sua serenità.

Il Clubhouse, cuore pulsante della struttura, accoglie i visitatori con la sua architettura in toni di marrone polveroso, un contrasto affascinante con le unità grigie dedicate alle camere. Qui, gli ospiti possono gustare drink rinfrescanti o semplicemente lasciarsi andare al calore del fuoco sotto il cielo stellato, in un'atmosfera che invita a fermarsi e contemplare.

Ogni suite, come il Mountain View King, offre un accesso diretto al deserto e un patio privato con vasca da bagno esterna, perfetta per notti di osservazione delle stelle. Gli interni, caratterizzati da un minimalismo ricercato, sono arredati con mobili in legno semplice, creando un'atmosfera accogliente che invita alla riflessione e alla tranquillità.

Il Reset Hotel non è solo un luogo dove pernottare; è un invito a rallentare, ad assaporare il silenzio e la bellezza della natura circostante. Senza televisori e plastica monouso, ogni dettaglio è pensato per favorire un'esperienza di pura natura e comfort. La piscina salata, circondata da cabanas e lettini, diventa un'oasi di freschezza nel calore del deserto, un luogo dove il tempo sembra fermarsi.

In questo angolo remoto, il Reset Hotel emerge come un esempio di come l'architettura possa armonizzarsi con l'ambiente, creando spazi che parlano di bellezza, sfida e ispirazione. Ogni elemento, dai materiali utilizzati alle texture, è scelto per fondersi con il paesaggio montano arido, offrendo agli ospiti un'esperienza in cui la natura è protagonista. "Abbiamo creato un'infrastruttura che permette alla natura di prendere il centro della scena", afferma Uyeda, evocando un senso di meraviglia e scoperta.

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Intrecci di Luce: Eugene Kangawa e A-POC ABLE ISSEY MIYAKE Trasformano Fotogrammi in Tessuto

Intrecci di Luce: Eugene Kangawa e A-POC ABLE ISSEY MIYAKE Trasformano Fotogrammi in Tessuto

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In un angolo di Parigi, dove l'arte e il design si intrecciano come fili di un tessuto, si svolge un'esperienza visiva senza pari. Eugene Kangawa, artista giapponese, unisce le forze con A-POC ABLE ISSEY MIYAKE, dando vita a un progetto audace, il TYPE-XIV Eugene Studio. Questa collaborazione, presentata durante l'Art Basel, è il frutto di un dialogo di tre anni con il designer Yoshiyuki Miyamae, ...

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Il fulcro di questa esposizione è un tessuto innovativo, nato dalla serie continua di Kangawa, 'Light and shadow inside me', un'opera che esplora la coexistence di luce e ombra. Qui, il sole diventa un artista, bruciando lentamente la carta e creando forme geometriche che si dissolvono nel tempo, mentre la precisione dei fili tessuti offre una nuova dimensione alla sua visione. 'Tutto ciò che esiste porta in sé sia la luce che l'ombra', afferma Kangawa, 'e il mio intento è stato quello di creare un'opera d'arte che incarni questa dualità.'

La trasformazione dei concetti fotografici in tessuto avviene attraverso un processo affascinante. Kangawa, già noto per le sue 'pitture verdi' — fogli di carta da acquerello trattati con tinture e ripiegati come origami — ha evoluto questa tecnica in fotogrammi monocromatici, intrappolando la tensione tra esposizione e occultamento. 'Il mio lavoro inizia con un semplice foglio di carta e si sviluppa attraverso il contatto con la luce', spiega. E così, Miyamae e il suo team si sono immersi in un'avventura creativa, parlando di 'intrecciare un nuovo linguaggio', partendo da zero per dare vita a tessuti in un modo completamente innovativo.

Il risultato è un tessuto 'bit-level' che sfida le convenzioni, dove le sfumature di nero e bianco emergono solo da variazioni nella densità del tessuto, senza l'uso di coloranti. 'Abbiamo esplorato la luce e l'ombra attraverso schemi di tessitura e densità', dice Miyamae, 'traducendo i fenomeni della carta fotografica e della luce nel linguaggio del tessuto'.

Questo dialogo tra luce e materiale si inserisce in un contesto più ampio che riflette sulla cultura materiale giapponese. L'esposizione, progettata da Tsuyoshi Tane, guida i visitatori attraverso un viaggio che include pezzi di prova, strumenti e materiali d'archivio, rivelando sorprendenti somiglianze con i modelli di origata, la tradizionale arte giapponese della piegatura della carta.

In questo viaggio attraverso la luce e l'ombra, Kangawa e Miyamae non solo creano arte, ma offrono una riflessione profonda sulla condizione umana, sull'esistenza e sulla bellezza intrinseca della dualità. E mentre il progetto si prepara a viaggiare da Parigi a Tokyo e Osaka, la collezione 'Light and shadow inside me' troverà una casa permanente al prossimo Museo Eugene a Tabanan, Bali. Qui, circondato da risaie protette dall'UNESCO, i visitatori potranno immergersi nella magia mutevole della luce, un invito a contemplare la bellezza e la complessità del mondo che ci circonda.

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Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di Tecnostrutture

Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di Tecnostrutture

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Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di TecnostruttureIl direttore tecnico di Tecnostrutture, Stefano China, ha recentemente sottolineato l'importanza del Building Information Modeling (BIM) in un video informativo. Il BIM è molto più di un semplice modello geometrico; rappresenta un vero e proprio contenitore di informazioni fondamentali per la gestione delle costruzioni.

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Nei modelli BIM sviluppati da Tecnostrutture, vengono integrate informazioni cruciali, come il peso delle travi. Questo consente agli operatori in cantiere di avere accesso in tempo reale a dati essenziali tramite dispositivi come tablet, facilitando così la pianificazione e l'organizzazione del montaggio delle strutture.

Grazie a software avanzati come Tekla Structures, Trimble Connect e Revit, il BIM si trasforma in un archivio informativo completo, contribuendo a migliorare l'efficienza, la sicurezza e la sostenibilità in ogni fase del progetto. Come afferma Stefano China, "Il BIM è davvero il futuro delle costruzioni. Non solo permette di gestire la geometria, ma può contenere ogni tipo di informazione".

Per approfondire ulteriormente, ti invitiamo a guardare il video completo dell'intervento di Stefano China.

L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi

L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi

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L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi Nel cuore pulsante di un mondo in continua evoluzione, lo studio dell'architetto Cesare Rossi si erge come un faro di creatività e sostenibilità. Qui, ogni progetto è un racconto, un intreccio di desideri e necessità, che prende forma nell'armonia tra architettura e natura. L'incontro con il mondo di Rossi è un'esperienza che va oltre...

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La visione di Rossi è chiara: creare spazi che non solo abitano, ma vivono in simbiosi con l'ambiente. Con un percorso formativo che lo ha reso esperto in bioedilizia e nella scelta di soluzioni efficaci per il risparmio energetico, l'architetto ha saputo coniugare l'innovazione con la tradizione, realizzando edifici che raccontano storie di bellezza e funzionalità.

Ogni progetto che esce dallo studio di Rossi è un'opera pensata per rispondere alle sfide contemporanee, dove l'attenzione all'ambiente e al comfort abitativo si fondono per dare vita a soluzioni abitative originali. È così che l'architettura diventa un arte al servizio delle persone, un rifugio che abbraccia la luce naturale e invita a una riflessione più profonda sul nostro ruolo nel mondo.

La biografia di Cesare Rossi è una testimonianza di passione e impegno. Nato nel 1972, anno in cui si celebra la prima giornata mondiale dell'Ambiente, la sua carriera in architettura è un continuo dialogo con la natura. Dalla laurea al Politecnico di Milano alle collaborazioni con importanti studi, fino all'apertura del suo studio nel 2008, Rossi ha sempre cercato di superare i confini dell'architettura tradizionale.

La filosofia del suo studio si basa sull'integrazione armoniosa tra l'architettura e l'ambiente circostante, con un approccio che incoraggia l'uso innovativo dei materiali e la funzionalità degli spazi. Ogni edificio progettato da Rossi è una manifestazione della sua convinzione che l'architettura possa essere un potente strumento per ridurre l'impatto ambientale e migliorare la qualità della vita.

In conclusione, entrare nel mondo dell'architetto Cesare Rossi significa intraprendere un viaggio di scoperta e ispirazione, dove l'architettura diventa un linguaggio che parla di sostenibilità, bellezza e innovazione. Ogni progetto è un'opportunità per sognare e realizzare spazi che non solo soddisfano le esigenze abitative, ma che si inseriscono nel tessuto della natura, rispettandola e valorizzandola.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.architettocesarerossi.it.

La lampada interattiva di WINT: luminosità regolabile con un tocco sul tessuto elastico

La lampada interattiva di WINT: luminosità regolabile con un tocco sul tessuto elastico

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La lampada interattiva di WINT: luminosità regolabile con un tocco sul tessuto elastico Il WINT Design Lab, in collaborazione con il Fraunhofer Institute IZM, ha creato una lampada innovativa che offre un'esperienza unica: cambiando la luminosità semplicemente premendo su un tessuto elastico. Questo progetto fa parte della ricerca Soft Interfaces, e mette in evidenza il potenziale delle interfacce...

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La lampada utilizza un metallo liquido, chiamato Galinstan, incorporato all'interno del tessuto, permettendo al sistema di rilevare i movimenti e di regolare automaticamente la temperatura e la luminosità. Attraverso la tecnologia Liquid Metal Dispensing, il metallo viene posizionato in modo innovativo all'interno del tessuto, creando un prodotto mai visto prima.

Il team di ricerca, composto da esperti del Fraunhofer IZM e del WINT Design Lab, ha dedicato un anno allo sviluppo di questo metodo di produzione, culminando in un prototipo funzionante. La lampada non solo illumina l'ambiente, ma interagisce attivamente con l'utente, rendendo l'esperienza luminosa ancora più coinvolgente.

Il tessuto elastico, realizzato dallo studio di design berlinese Case Studies, presenta aree tattili distintive che consentono agli utenti di riconoscere facilmente dove interagire. Con quattro zone di contatto che regolano diverse impostazioni di luce, gli utenti possono passare da una luce calda, simile ai colori del tramonto, a una luce fredda, che ricorda la luminosità del mattino. La variazione di colore del tessuto in base alla temperatura della luce rende questa lampada non solo funzionale, ma anche esteticamente affascinante.

Le potenzialità di questa tecnologia si estendono oltre l'illuminazione domestica. Gli sviluppatori prevedono applicazioni in controlli per interni di automobili, tessuti interattivi per la casa, prodotti medici e sistemi HiFi, dove le superfici tattili potrebbero sostituire gli schermi tradizionali, riducendo il consumo energetico.

Questo progetto dimostra come i materiali tessili possano evolversi, offrendo nuove modalità di interazione e creando un collegamento diretto tra l'azione dell'utente e la risposta del dispositivo. La lampada con tessuto elastico e metallo liquido di WINT rappresenta un passo avanti nell'innovazione del design di interfacce tattili.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60

Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60

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Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60Il Kriket 3000, concepito dal designer Shaun Wellens, rappresenta una rivisitazione affascinante dell'immaginario collettivo riguardo i robot negli anni '50 e '60. Questo robot umanoide non solo richiama il look iconico di quel periodo, ma offre anche una nuova prospettiva sul futuro della robotica.

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Il design di Kriket 3000 è caratterizzato da forme morbide e arrotondate, con finiture in cromo e tonalità pastello che ricordano i prodotti di uso quotidiano. Rispetto ai macchinari moderni, il Kriket 3000 ha un aspetto più amichevole, grazie ai suoi colori tenui e al suo volto dotato di grandi 'occhi' e schermi che sembrano comunicare emozioni.

Questo robot, che appare equipaggiato con intelligenza artificiale, integra anche sensori e telecamere che gli consentono di rilevare il movimento e l'interazione umana. I display digitali attorno alla testa mostrano informazioni come la percentuale di batteria e animazioni che danno vita al suo volto. Kriket 3000 non è solo un oggetto di design, ma una vera e propria esperienza interattiva.

Nella storia della robotica, la maggior parte dei robot degli anni '60 e '70 erano macchine utilizzate principalmente in fabbriche, come il famoso Unimate, il primo robot industriale. Questi robot non avevano un volto umano e seguivano istruzioni rigide. Oggi, grazie ai progressi dell'AI, Kriket 3000 rappresenta un salto evolutivo, capace di apprendere e adattarsi alle abitudini dei suoi proprietari.

In conclusione, Kriket 3000 non è solo un omaggio al passato, ma una visione innovativa del futuro della tecnologia. Con il suo design nostalgico e le sue capacità moderne, questo robot umanoide ci fa riflettere su come la tecnologia possa integrarsi nella vita quotidiana, rendendo il futuro più familiare e accessibile.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Rinascita di un Patrimonio: L'Intervento Architettonico della Casa a Cortile di Yulin

Rinascita di un Patrimonio: L'Intervento Architettonico della Casa a Cortile di Yulin

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Nella storica città di Yulin, dove le mura antiche raccontano storie di un passato glorioso, si erge un intervento architettonico che fonde tradizione e modernità. La casa a cortile, un simbolo dell'architettura Ming, ha recentemente subito una trasformazione sotto la guida dei talentuosi Tumushi Architects. Questo progetto non è solo una ristrutturazione, ma un vero e proprio omaggio alla cultura...

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Con un'area di 1050 m², l'intervento ha saputo mantenere l'essenza della struttura originale, preservando i dettagli storici e integrandoli con elementi contemporanei. L'uso di materiali come legno, vetro e mattoni non è casuale; ogni scelta progettuale è stata pensata per dialogare con l'ambiente circostante, rispettando la storia mentre si guarda al futuro.

Yulin, situata nel cuore della provincia di Shaanxi e riconosciuta come uno dei nove importanti avamposti della Cina, si arricchisce ora di uno spazio espositivo che promuove la cultura e l'arte locale. Non è solo un edificio, ma un luogo di incontro, un palcoscenico per la comunità, dove ogni visitatore può immergersi nella storia e nell'innovazione.

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Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spazi

Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spazi

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Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spaziSituata a Da Nang, in Vietnam, Terracotta Breath è una casa che si presenta con discrezione, accogliendo i visitatori con un giardino d'ingresso e una facciata in laterizio lavorato a spessore. Questo progetto, realizzato da Live Out Studio, è un esempio perfetto di come l’architettura possa fondere tradizione e modernità, creando ...

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La struttura ospita due nuclei familiari: i genitori affacciati sulla strada e la figlia in fondo al lotto, separati da un cortile che diventa il cuore pulsante della casa. Utilizzando materiali locali e un budget misurato, il progetto si basa su principi di feng shui e strategie passive per il clima tropicale, generando un involucro termicamente sensibile e poroso.

Il design della casa è concepito come una successione di soglie, piuttosto che un semplice oggetto architettonico. Al piano terra, gli spazi di soggiorno, pranzo e cucina fluiscono verso il giardino, creando una continuità tra interno ed esterno. Le finestre a bilico e le schermature di bambù permettono alla luce di filtrare, arricchendo l'atmosfera degli ambienti. Una scala scolpita conduce a un ambiente di preghiera al primo piano, un luogo di riunione per la comunità locale.

La casa della figlia, invece, si distingue per la sua compattezza e libertà. Al piano terra, un ampio living-cucina si apre verso il cortile, mentre al piano superiore, camere ventilate da feritoie offrono la giusta privacy. Le aperture sono progettate con attenzione per garantire un equilibrio tra luminosità e intimità.

La coerenza materica, con l'uso di laterizio, bambù e legno, crea un'atmosfera calda e accogliente. Le superfici tattili e i colori terrosi non solo abbelliscono gli spazi, ma contribuiscono anche a un microclima in grado di ridurre l'affidamento a sistemi di climatizzazione costosi. In cucina e nei bagni, piastrelle in terracotta e pavimenti beige accentuano l'idea di comfort e funzionalità.

In conclusione, Terracotta Breath dimostra come un’architettura ben progettata possa essere un ecosistema, capace di rispondere alle esigenze di chi la abita, senza rinunciare alla bellezza e all’armonia con l’ambiente circostante.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.elledecor.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.elledecor.com.

Rovigo e Polesine: Un Viaggio tra Architetture Sconosciute

Rovigo e Polesine: Un Viaggio tra Architetture Sconosciute

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In un angolo d'Italia dove il tempo sembra fermarsi, Rovigo e il Polesine si presentano come un palcoscenico di architetture straordinarie, pronte a svelare storie inaspettate. Qui, il barocco si fonde con il cemento moderno, mentre il Delta del Po offre scenari naturali che raccontano di fragili equilibri. Questo itinerario architettonico ci invita a esplorare cinque tappe, ognuna con una sua ani...

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La Rotonda, simbolo indiscusso di Rovigo, è un vero e proprio gioiello che si erge maestoso tra il Cinquecento e il Seicento. Progettata da Francesco Zamberlan, allievo di Palladio, la sua bellezza esterna è un inno alla sobrietà, mentre l'interno esplode in una sinfonia di colori e forme, un contrasto che lascia senza fiato. Le 33 tele e l'affresco che riveste il soffitto raccontano di un'epoca in cui l'arte religiosa raggiungeva apici di straordinaria bellezza.

Procedendo verso il Giardino Botanico di Porto Caleri, ci troviamo immersi in un paradiso naturale, dove l'architettura del paesaggio si fa custode di biodiversità. Questo giardino, frutto di un progetto che unisce didattica e sostenibilità, ci invita a percorrere sentieri che si snodano tra pinete e zone umide, offrendoci la possibilità di comprendere e apprezzare l'importanza della natura.

Un altro gioiello è la Chiesa della Beata Vergine del Rosario, realizzata da Maria Letizia Panajotti negli anni '70. La sua forma a spirale in cemento grezzo si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante, mentre la luce filtra attraverso oblò che creano un gioco di ombre e luci all'interno, donando vita e spiritualità a questo spazio sacro.

Dirigendoci verso l'ecomuseo Icarus, scopriamo un esempio di riutilizzo creativo. Questo museo all'aperto, sorto dal recupero di un padiglione della Biennale di Venezia, ci racconta la storia della via Popilia, un antico percorso romano. La struttura in acciaio corten si inserisce nel contesto industriale di Corbola, dimostrando come l'architettura possa dare nuova vita a spazi dimenticati.

Infine, la piazza Jerry Masslo, progettata dal G124 di Renzo Piano, rappresenta un ambizioso tentativo di rigenerazione urbana. Questo spazio, concepito per favorire l'incontro e la socialità, trasforma un vuoto urbano in un luogo di convivialità, dove la comunità può ritrovarsi e interagire. La presenza della chiesa di Santa Maria delle Rose, con il suo design contemporaneo, completa questo quadro di innovazione e bellezza.

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Rivoluzione Verde: Incentivi Potenziati per le Pompe di Calore e il Futuro Sostenibile

Rivoluzione Verde: Incentivi Potenziati per le Pompe di Calore e il Futuro Sostenibile

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Nel vasto teatro dell'energia, dove le sfide si intrecciano con le opportunità, l'Italia si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia energetica. Le pompe di calore, simbolo di un futuro sostenibile, si trovano al centro di un rinnovato slancio grazie a incentivi potenziati. È un momento di svolta, una danza delicata tra innovazione e tradizione, in cui l'efficienza energetica si fonde...

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Recentemente, il governo ha accolto con favore la direttiva Red III, un passo fondamentale verso l'aumento della quota di rinnovabili. Non si tratta solo di numeri, ma di un ambizioso progetto che prevede un incremento costante della capacità installata, con l'obiettivo di superare le vecchie abitudini e abbracciare il nuovo. La quota di rinnovabili, infatti, dovrà crescere dell'1,1% all’anno dal 2026 al 2030, un impegno che non lascia spazio a compromessi.

Uno dei punti salienti di questo decreto è la possibilità di installare pompe di calore anche in aggiunta a caldaie recenti, segnando un cambiamento significativo nel modo in cui concepiamo il riscaldamento. Non più una semplice rottamazione, ma un invito a integrare tecnologie avanzate in un sistema esistente, creando un equilibrio tra efficienza e praticità. La trasformazione energetica non è solo una questione di installazioni, ma di cultura e consapevolezza.

Ma non finisce qui. L'edilizia avrà un ruolo cruciale in questa metamorfosi. Le ristrutturazioni non saranno più solo un atto di rinnovamento estetico, ma un'opportunità per adottare soluzioni energetiche che rispettino l'ambiente. Almeno il 20% dei consumi per l'acqua calda sanitaria dovrà provenire da fonti rinnovabili, un segnale chiaro di come ogni scelta edilizia possa contribuire a un futuro più verde.

In questo contesto, gli incentivi non sono solo numeri su un foglio, ma l'incarnazione di un sogno collettivo di sostenibilità. Le pompe di calore add on, installate in sinergia con caldaie di recente installazione, rappresentano la chiave per un approccio più intelligente all'energia. È un modo per abbracciare il cambiamento senza sacrificare il passato, per costruire ponti tra ciò che è stato e ciò che può essere.

Insomma, l'Italia si trova davanti a una straordinaria opportunità. Con questi incentivi, siamo chiamati a essere pionieri in un'era di rinnovabili, dove ogni scelta conta e ogni gesto verso la sostenibilità può fare la differenza. È tempo di alzare lo sguardo e abbracciare il futuro che ci attende, un futuro in cui le pompe di calore non saranno solo apparecchi, ma simboli di un'era nuova.

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Il Silenzio del Design: Fredericia e Flooat Creano uno Showroom a Tokyo

Il Silenzio del Design: Fredericia e Flooat Creano uno Showroom a Tokyo

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Nel cuore pulsante di Tokyo, precisamente nell'area di Omotesando, un nuovo spazio si erge con una calma inaspettata. Si tratta dello showroom di Fredericia, un marchio danese di mobili, che ha collaborato con lo studio locale Flooat per dare vita a un ambiente che celebra la semplicità e la raffinatezza. Il loro obiettivo? Creare un palcoscenico per i mobili che rispecchi l'essenza di due culture...

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Maria Bruun, responsabile del design di Fredericia, ha descritto la visione dietro questo progetto: “Volevamo che lo spazio si sentisse più come una galleria di design che un showroom convenzionale: semplice, discreto e sensoriale.” Un affermazione che riflette l’intento di trasformare il cemento grezzo in un palcoscenico per l’arte del mobile.

Le pareti in calcestruzzo esposte, un elemento distintivo di questo showroom, offrono un contrasto unico con il calore del legno naturale dei mobili, molti dei quali sono opere iconiche di architetti danesi come Hans J. Wegner. Yumika Yoshida, designer d'interni di Flooat, spiega: “Il concetto era di creare uno sfondo sereno attraverso il calcestruzzo esposto, permettendo al calore e ai dettagli intricati dei mobili danesi di risaltare.”

Ma non è solo un ambiente per l'esposizione: è stato pensato come un rifugio, un luogo che evoca la sensazione di casa. Con un attento richiamo agli interni residenziali giapponesi, il design incoraggia un'interazione profonda con lo spazio. “Abbiamo dato particolare attenzione a creare un'atmosfera che risuona con le sensibilità spaziali delle case giapponesi – apprezzando il vuoto, le texture sottili e la bellezza della moderazione,” aggiunge Yoshida.

Il pavimento in terrazzo e le pareti di un grigio caldo, le tonalità neutre che avvolgono gli ambienti, diventano il palcoscenico ideale per i mobili in legno, creando un dialogo visivo che invita i visitatori a immaginare come questi pezzi possano integrarsi nelle loro vite quotidiane.

“Volevamo che l'atmosfera fosse calma, luminosa e tattile,” continua Bruun. “Il nostro scopo era creare uno sfondo galleria sottile che permettesse ai mobili e ai materiali di parlare da soli. È silenzioso, ma ricco di texture quando lo si vive in prima persona.”

La scelta del calcestruzzo, insieme a dettagli artigianali come la pittura a mano delle pareti, contribuisce a un'esperienza sensoriale unica, dove ogni imperfezione racconta una storia di autenticità. La fusione tra estetica nordica e giapponese non è solo un atto di design, ma un vero e proprio inno alla bellezza della semplicità e dell'integrità, valori condivisi tra le due culture.

Con questo showroom, Fredericia non solo celebra il suo patrimonio danese, ma si apre anche a un mercato giapponese che riconosce e apprezza il valore del design sostenibile e della qualità artigianale. La bellezza di questo spazio non risiede solo nei suoi componenti, ma nella storia che racconta e nelle connessioni che stabilisce.

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Scopri House L: Un Capolavoro di Architettura Sostenibile a Paraty

Scopri House L: Un Capolavoro di Architettura Sostenibile a Paraty

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House L: Un Capolavoro di Architettura Sostenibile a Paraty Situata nel suggestivo quartiere di Corisquinho a Paraty, Brasile, House L progettata da Kiti Vieira Arquitetura si distingue per la sua armoniosa integrazione con il paesaggio circostante. Per accedere a questa straordinaria abitazione, è necessario attraversare un ponte di legno e cavo che sovrasta un fiume, offrendo viste mozzafiato s...

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Una volta superato il ponte, il terreno inizia a salire e la casa si rivela all'orizzonte, emergendo tra le chiome degli alberi. La progettazione di House L non è solo estetica, ma riflette un profondo rispetto per l'ambiente, utilizzando materiali sostenibili come il legno, che contribuiscono a creare un'atmosfera calda e accogliente.

Completata nel 2024, questa abitazione di 54 m² si sviluppa su un unico livello, consentendo una connessione immediata con la natura circostante. Ogni dettaglio è stato pensato per garantire il massimo comfort e funzionalità, rendendo House L un esempio di innovazione nell'architettura residenziale.

In questo progetto, Kiti Vieira e il suo team, tra cui Lais Carvalho, hanno dimostrato come sia possibile coniugare modernità e sostenibilità, creando spazi che non solo soddisfano le esigenze abitative, ma che celebrano anche la bellezza naturale di Paraty. Non perdere l'occasione di scoprire questo straordinario esempio di architettura contemporanea!

Per ulteriori dettagli, visita l'articolo completo su ArchDaily.

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Opportunità per Architetti e Ingegneri: Selezione di 411 Posti nelle Istituzioni dell'UE

Opportunità per Architetti e Ingegneri: Selezione di 411 Posti nelle Istituzioni dell'UE

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Opportunità per Architetti e Ingegneri: Selezione di 411 Posti nelle Istituzioni dell'UEL'Ufficio europeo di selezione del personale ha aperto un concorso per titoli ed esami, offrendo la possibilità di entrare a far parte delle istituzioni, degli organismi e delle agenzie dell'Unione Europea. Con oltre 400 posti disponibili, questa è un'occasione imperdibile per professionisti nel campo dell'arch...

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Settori di Selezione

Il bando riguarda quattro principali settori:

  • Gestione di progetti nel settore edilizio (153 posti)
  • Architettura e gestione di progetti (75 posti)
  • Ingegneria elettrica e gestione di progetti (93 posti)
  • Ingegneria del riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria (HVAC) e gestione di progetti (90 posti)

In totale, sono 411 posti a disposizione per professionisti qualificati.

Requisiti di Candidatura

Per candidarsi, è necessario avere una laurea in architettura o ingegneria, con specifiche esperienze lavorative richieste a seconda del grado di istruzione. Inoltre, è fondamentale avere una conoscenza approfondita (minimo C1) di una lingua ufficiale dell'UE e una soddisfacente (minimo B2) di un'altra.

Cosa Fanno i Funzionari?

I funzionari nei settori di gestione progetti ed architettura saranno responsabili della pianificazione concettuale e della supervisione tecnica e amministrativa degli edifici delle istituzioni dell'UE. Le aree di intervento includono ristrutturazioni, nuove costruzioni e sostenibilità.

Fasi del Concorso

Il concorso è articolato in quattro fasi: presentazione della candidatura, prove scritte e test di ragionamento, assegnazione del punteggio e compilazione degli elenchi di riserva. La candidatura deve essere presentata entro il 17 ottobre 2025 alle 12:00, ora di Bruxelles.

Non perdere questa opportunità di far parte delle istituzioni europee. Visita il sito ufficiale dell'EPSo per ulteriori dettagli e per inviare la tua candidatura!

Per ulteriori informazioni, consulta l'articolo pubblicato su: www.professionearchitetto.it

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Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in Architettura

Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in Architettura

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Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in ArchitetturaSituato a Rosenheim, in Germania, il Workshop con Tre Cortili è un progetto architettonico che combina innovazione e inclusione sociale. Realizzato dagli studi Opposite Office, studio lot e hanfstingl architekten, questo workshop di 10.000 m² offre 120 posti di lavoro per persone con disabilità, integrando un centro di supporto che ...

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Il progetto, completato nel 2025, è caratterizzato da spazi luminosi e accoglienti, pensati per attività come la lavorazione del legno, la metallurgia e la distruzione di documenti. Ogni area è concepita per garantire un ambiente di lavoro stimolante e socialmente responsabile.

La sostenibilità è un aspetto centrale di questo progetto, realizzato con materiali eco-compatibili come legno, acciaio e cemento. I progettisti hanno messo in atto soluzioni tecnologiche avanzate per ottimizzare l'efficienza energetica e il comfort degli utenti.

Questo workshop rappresenta un esempio eccellente di come l'architettura possa contribuire al benessere sociale, creando spazi non solo funzionali ma anche inclusivi. La sinergia tra design e responsabilità sociale si riflette nella cura dei dettagli e nella pianificazione attenta degli spazi.

Per ulteriori dettagli sul progetto, visita il sito di ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Innovativa Struttura di Acquacoltura in Norvegia: Un Capolavoro di Snøhetta

Innovativa Struttura di Acquacoltura in Norvegia: Un Capolavoro di Snøhetta

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Un Capolavoro di Architettura in Norvegia La nuova struttura di acquacoltura progettata dallo studio Snøhetta si erge tra due scogliere rocciose a Ånderkleiva, sede di una nota azienda di pesca. Con i suoi 1.510 metri quadrati, questo edificio innovativo non è solo un centro operativo, ma un esempio di come l'architettura possa integrarsi armoniosamente con l'ambiente circostante.

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Design Curvo e Materiali Sostenibili

La caratteristica principale di Ånderkleiva è la sua facciata in vetro nero curvato, che si estende tra le due scogliere, sostenuta da un colonna centrale in cemento avvolta in acciaio Corten. Snøhetta ha progettato questa forma curva per rispecchiare le colline circostanti, creando al contempo spazi interni che si affacciano verso il mare e le strutture di acquacoltura.

Interni Funzionali e Innovativi

All'interno, la struttura ospita spazi ufficio, sale industriali, aree di stoccaggio e un centro di apprendimento e innovazione per l'acquacoltura. La posizione elevata dell'edificio consente l'accesso da due livelli, facilitando il passaggio di veicoli e attrezzature.

Facciata Riflettente e Sostenibilità

La facciata è un elemento chiave del design: il vetro riflettente è stato scelto per mimetizzarsi con il paesaggio circostante, creando un effetto visivo mutevole in base alle condizioni atmosferiche. La progettazione ha tenuto conto della sicurezza degli uccelli, senza segnalare collisioni da quando l'edificio è stato completato.

Estetica Industriale e Dettagli Colorati

Gli interni presentano un'estetica industriale con elementi in cemento a vista e pannelli acustici in metallo perforato, mentre dettagli in rosso e arancione richiamano i colori delle boe nel mare. Inoltre, Snøhetta ha creato una struttura separata per uffici e stoccaggio con un tetto a zig-zag che si integra perfettamente con il design principale.

Questo progetto rappresenta un passo avanti nell'architettura industriale, mettendo in luce l'importanza della sostenibilità e dell'innovazione nel settore dell'acquacoltura.

Ispirato all'articolo pubblicato su: Architecture – Dezeen

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Un Villaggio di Legno: Il Centro Studentesco di Johns Hopkins

Un Villaggio di Legno: Il Centro Studentesco di Johns Hopkins

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Nel cuore del campus di Johns Hopkins a Baltimora, un sogno architettonico prende vita: il Bloomberg Student Center. Immaginate un villaggio, un insieme di 29 padiglioni in legno massiccio, che si arrampicano dolcemente lungo un pendio naturale. Questa creazione, firmata dallo studio danese BIG e dal Rockwell Group di New York, è il primo edificio dedicato esclusivamente alla vita studentesca dell...

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Con una superficie di 14.000 metri quadrati, il centro è un mosaico di volumi rettangolari impilati, avvolti in vetro e sormontati da tetti piani. Bjarke Ingels, fondatore di BIG, descrive il progetto come un villaggio in legno, un luogo dove le attività degli studenti non sono più disperse, ma raccolte in uno spazio che favorisce l'incontro e l'interazione.

I padiglioni non sono solo belli; sono anche intelligenti. Ognuno di essi è dotato di pannelli solari che contribuiscono a generare circa la metà dell'elettricità necessaria al funzionamento dell'edificio, un passo fondamentale verso la certificazione LEED Platinum. La struttura, concepita come una serie di volumi a cascata, è un esempio di come l'architettura possa armonizzarsi con l'ambiente, rispettando la sostenibilità e l'efficienza energetica.

All'interno, il centro si apre in un atrio centrale che varia in altezza, creando uno spazio dinamico e accogliente. Al piano terra, una food hall, un caffè e un ristorante accolgono gli studenti in un'atmosfera vivace e informale, mentre una scala monumentale conduce verso aree lounge e spazi per eventi, tra cui un teatro da 250 posti e studi di danza.

La scelta dei materiali riflette un'attenzione particolare alla sostenibilità: legno massiccio, soffitti in legno lamellare acustico, e finiture in pietra calcarea e rovere bianco si combinano per creare un ambiente caldo e accogliente. David Rockwell, fondatore di Rockwell Group, ha dichiarato di essersi lasciato ispirare dalla struttura in legno per creare un interno coeso e dinamico.

Fuori, giardini paesaggistici e terrazze invitano alla socialità, mentre la cisterna sotterranea da 20.000 galloni raccoglie l'acqua piovana, dimostrando un ulteriore impegno verso la sostenibilità. Questa meraviglia architettonica non è solo un luogo di incontro; è un manifesto di ciò che l'architettura contemporanea può e deve essere: un luogo dove forma e funzione si intrecciano in un abbraccio di legno e vetro, dove gli studenti possono sentirsi a casa.

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Godwin Austen Johnson: L'Evoluzione dell'Architettura Contestuale nel Medio Oriente

Godwin Austen Johnson: L'Evoluzione dell'Architettura Contestuale nel Medio Oriente

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Godwin Austen Johnson: L'Evoluzione dell'Architettura Contestuale nel Medio OrienteFondata negli Emirati Arabi Uniti nel 1989 da Brian Johnson, Godwin Austen Johnson è un punto di riferimento nel campo dell'architettura. Con un team di 110 professionisti multinazionali, l'azienda ha contribuito in modo significativo alla costruzione dell'ambiente urbano nel Medio Oriente per oltre tre decenni. La ...

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Uno degli esempi più emblematici del lavoro di Godwin Austen Johnson è il Jafar Centre presso il Dubai College. Questo progetto rappresenta un perfetto equilibrio tra innovazione e rispetto per il contesto culturale locale. La capacità dell'azienda di adattare il design alle specificità del luogo è ciò che la distingue nel panorama architettonico contemporaneo.

Il team, guidato dall'attuale Managing Director Jason Burnside, continua a esplorare nuove strade nel design, mantenendo sempre un forte legame con le tradizioni britanniche che risalgono al 1847. Attraverso una metodologia collaborativa, Godwin Austen Johnson dimostra come l'architettura possa rispondere alle esigenze moderne, pur rimanendo radicata nella cultura e nella storia del Medio Oriente.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

I Migliori Prodotti del London Design Festival 2025

I Migliori Prodotti del London Design Festival 2025

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I Migliori Prodotti del London Design Festival 2025Il London Design Festival 2025, tenutosi dal 13 al 21 settembre, ha presentato una serie di prodotti straordinari che hanno catturato l'attenzione degli appassionati di design. Ecco i nostri preferiti:

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1. Gem Set di Britney Lee

Questa sedia in legno è un capolavoro realizzato con legno caduto dagli alberi di Londra, avvolto in alluminio, creando un'affascinante metafora sulla rarità del legno.

2. Act I: The Bed di Studio Charlotte Taylor

Un letto innovativo con piattaforme in acciaio inossidabile, progettato per essere adattabile e funzionale, perfetto per le calde notti estive londinesi.

3. Cupsan di Blast Studio

Realizzato con tazze di caffè scartate, questo prodotto si distingue per la sua bellezza e texture, mostrando l'abilità di Blast Studio nel trasformare rifiuti in opere d'arte.

4. Cut-Out di Marcel Breuer

Un classico mai messo in produzione, questa sedia in compensato ha finalmente visto la luce nel 2025, combinando design innovativo e nostalgia.

5. 100 Year Dustpan di Absolute Beginners

Un oggetto destinato a durare un secolo, realizzato da giovani designer, che trasforma materiali di scarto in strumenti utili.

6. Rocking Chair di Lewis Kemmenoe

Una sedia a dondolo dal design patchwork, che riporta in auge un classico dell'arredamento con una forma geometrica elegante.

7. Grit Shade 002: Yellow di Marf Summers

Un lampadario realizzato con carta vetrata usata, dimostrando l'abilità di Summers nel riutilizzare materiali quotidiani.

8. The Peepers di Jutta Gössl per Odd Universe

Uno sgabello leggero e impilabile, caratterizzato da un design semplice ma giocoso grazie ai suoi fori che creano un effetto visivo interessante.

9. 2025 Collection di Yael Mer e Shay Alkalay per Lightmass

Questa collezione di elementi illuminanti utilizza tecnologia additiva per creare strutture leggere e affascinanti che cambiano colore.

Per ulteriori dettagli e per esplorare altre esposizioni e installazioni, visita la nostra guida al London Design Festival 2025.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Architettura Contemporanea: Progetti che Trasformano Spazi e Materiali

Architettura Contemporanea: Progetti che Trasformano Spazi e Materiali

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Architettura Contemporanea: Progetti che Trasformano Spazi e MaterialiNel panorama dell'architettura contemporanea, emergono progetti straordinari che dimostrano come la creatività e la sostenibilità possano coesistere armoniosamente. Un esempio emblematico è la Georges House di hé! architectuur, situata nel comune di Anderlecht, Bruxelles. Questo progetto rappresenta un intervento virtuoso di rig...

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Un altro caso interessante è WO House in Indonesia, progettata dallo studio Matter of Something. Qui, la rigenerazione urbana ha permesso di trasformare spazi dimenticati in abitazioni eleganti, dimostrando come l'architettura tropicale possa abbracciare la sostenibilità senza compromettere l'estetica.

La MS House di Studio Saransh ad Ahmedabad è un esempio audace di come il brutalismo possa integrarsi con la natura, creando un dialogo unico tra cemento e vegetazione. Questo progetto sfida le convenzioni, mostrando che l'architettura può e deve rispondere alle esigenze ambientali contemporanee.

In un contesto urbano diverso, The V Penthouse al Cairo rappresenta un esperimento di lusso minimalista, dove linee scultoree e stili diversi si uniscono in un'armonia sorprendente. Questo attico è un perfetto esempio di come il design contemporaneo possa essere sia funzionale che visivamente stimolante.

Infine, Casa TB5 a Lisbona invita a riscoprire gli spazi dimenticati, come i giardini, trasformandoli in elementi centrali della vita domestica. La riprogettazione di questo appartamento dimostra come gli interni possano essere adattati per accogliere la vita moderna, mantenendo un equilibrio tra estetica e funzionalità.

In conclusione, i progetti di architettura contemporanea non solo ridefiniscono gli spazi, ma anche il nostro modo di vivere e interagire con l'ambiente. Questi esempi ci ispirano a immaginare un futuro in cui sostenibilità e innovazione siano al centro del design architettonico.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.marmomac.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.marmomac.com.

Il Complesso Residenziale di V Taller a Tulum: Un Riferimento alla Torre di Babele

Il Complesso Residenziale di V Taller a Tulum: Un Riferimento alla Torre di Babele

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Il Complesso Residenziale di V Taller a Tulum: Un Riferimento alla Torre di BabeleNel cuore di Tulum, in Messico, lo studio V Taller ha completato un innovativo complesso residenziale che richiama la mitica Torre di Babele. Questo progetto, terminato nel 2024, copre una superficie di 6.178 metri quadrati e si distingue per i suoi appartamenti a volta, realizzati in intonaco rosa, che si sviluppano...

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V Taller descrive il complesso come una risposta architettonica all'intersezione tra spazio, tempo e ambiente, ridefinendo l'architettura come una forza rigenerativa piuttosto che come un'imposizione sul paesaggio. Al centro del progetto si erge una torre rotonda, caratterizzata da finestre verticali e accessibile tramite una scala indipendente che attraversa un piccolo fossato. La base e la sommità della struttura sono adornate da piante, mentre un'apertura triangolare si apre verso il cielo, creando un collegamento visivo con l'esterno.

Il piano del complesso ha una forma a occhio, con la torre che funge da pupilla. Attraverso un cortile piantumato che favorisce la riforestazione e ottimizza la circolazione dell'aria, sono disposti quasi 60 unità residenziali su tre livelli. Questa configurazione curva e verticale riduce il consumo di terreno di quasi il 40% rispetto agli sviluppi orizzontali convenzionali, consentendo una concentrazione della costruzione e preservando ampi spazi aperti.

Il complesso è progettato per soddisfare le esigenze sia dell'industria turistica di Tulum che dei residenti permanenti, offrendo appartamenti sia per affitti a breve termine che per abitazioni a lungo termine, complete di cucine attrezzate, aree soggiorno e pranzo combinate, camere da letto private e giardini o balconi con jacuzzi integrata. Le unità sono disposte in un piano radiale, con scale strette che fungono da "tunnel di luce".

All'interno, materiali in legno tropicale e elementi in argilla creano un'atmosfera calda e texturizzata, tipica dell'artigianato locale. La luce naturale penetra negli ambienti attraverso grandi finestre, garantendo ventilazione incrociata e riducendo la necessità di raffreddamento meccanico in un contesto tropicale. L'intero progetto è rifinito in chukum, un intonaco a base di calcare tipico della penisola dello Yucatán, noto per la sua resistenza all'umidità e per la bassa manutenzione.

In sintesi, il complesso residenziale di V Taller non solo offre abitazioni moderne e funzionali, ma promuove anche un'interazione continua tra spazio costruito e natura, dove luce, vegetazione e aria plasmano l'esperienza di abitare. Questo progetto rappresenta un modello di architettura sostenibile, contribuendo a un turismo rigenerativo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Architecture – Dezeen.

Come Vincere un A+Product Award: 3 Consigli Esclusivi dall'Editor

Come Vincere un A+Product Award: 3 Consigli Esclusivi dall'Editor

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Il sipario si alza: il palcoscenico del design è pronto, e tu hai l'opportunità di brillare. Le candidature per il prestigioso A+Product Award 2026 sono ufficialmente aperte, un momento imperdibile per i produttori e i designer che desiderano far riconoscere le loro opere dai più rinomati architetti del mondo. Ogni prodotto verrà esaminato da una giuria di esperti provenienti da studi di fama inte...

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1. Racconta una storia chiara con la tua presentazione. La tua candidatura deve brillare, e per farlo avrai bisogno di alcuni elementi essenziali: nome del prodotto, data di lancio, descrizione (massimo 300 parole), collaboratori (opzionale), categorie selezionate e risorse grafiche. La descrizione del prodotto è la tua prima occasione per colpire. Mantienila concisa, ma assicurati di comunicare ciò che rende il tuo prodotto unico: non solo di cosa si tratta, ma perché è stato creato e come risponde alle esigenze di architetti, designer e clienti. Mettendo in evidenza funzionalità, scelte materiali e il problema che il tuo prodotto risolve attraverso creatività ed eleganza, potrai catturare l'attenzione della giuria.

2. Scegli le categorie strategicamente. Quest'anno, il programma è strutturato attorno a due importanti gruppi di categorie. Partecipare a entrambe le categorie è il modo migliore per massimizzare le tue possibilità di successo. Rifletti su quali categorie 'Miglior Tipo di Prodotto' si adattano meglio al tuo prodotto, e quali premi 'Migliore dell'Anno' riflettono al meglio l'etica e la missione del tuo brand. I prodotti devono essere disponibili ora o lanciarsi entro il 28 febbraio 2026 per qualificarsi.

3. Adatta la tua candidatura ai criteri di valutazione. Leggere i criteri di valutazione è il primo passo per descrivere i tuoi prodotti e presentarli visivamente. Estetica, prestazioni e impatto sono le tre aree chiave in cui i prodotti saranno giudicati. La giuria valuterà la qualità visiva, la funzionalità tecnica e come il tuo prodotto può influenzare il futuro dell'architettura. Assicurati che la tua candidatura comunichi chiaramente come il tuo prodotto soddisfa questi criteri.

Vincere un A+Product Award non è solo un riconoscimento, ma segna anche il tuo posto tra i leader nel design e nell'innovazione. Preparati a far brillare il tuo prodotto e a condividere la tua visione con architetti e designer in tutto il mondo. Una volta raccolti i materiali per la tua candidatura, puoi inviarli immediatamente. Buona fortuna!

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ABC Flats: L'Innovazione Abitativa nel Cuore di Jakarta

ABC Flats: L'Innovazione Abitativa nel Cuore di Jakarta

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Nel vibrante cuore di Cilandak, un quartiere pulsante di vita e cultura, sorge un gioiello architettonico: ABC Flats. Questo progetto, realizzato da Isso Architects, non è solo un edificio; è un manifesto della coabitazione moderna. Con una superficie di 423 m², distribuita su tre piani, ABC Flats si presenta come una struttura solida in calcestruzzo, concepita per rispondere alle esigenze di una ...

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Ogni dettaglio di questo progetto parla di funzionalità e design. ABC Flats offre tre tipologie di stanze, tutte dotate di un bagno privato, per un totale di 11 camere. Gli spazi comuni non sono trascurati: al piano superiore, un delizioso rooftop funge da piccolo pantry e area di socializzazione, un luogo dove le vite dei residenti si intrecciano in un abbraccio di convivialità.

Il progetto, che sarà completato nel 2025, è frutto della visione dei lead architects Wibisono Soegih e Stephanie Tatimu, supportati da un team di talentuosi professionisti. Ogni angolo di ABC Flats è pensato per favorire un senso di appartenenza, mentre la scelta dei materiali, come quelli forniti da Jotun e Toto, sottolinea un impegno verso la qualità e la sostenibilità.

In un mondo dove l'urbanizzazione continua a crescere, ABC Flats si erge come un esempio luminoso di come l'architettura possa rispondere alle sfide contemporanee, creando spazi dove le persone possano non solo vivere, ma anche prosperare.

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La Bottiglia di Whisky più Antica: Un Capolavoro di Design e Natura

La Bottiglia di Whisky più Antica: Un Capolavoro di Design e Natura

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In un mondo dove il tempo sembra scorrere sempre più veloce, Jeanne Gang, architetta di fama americana, ci invita a riflettere sulla bellezza dell'attesa e della tradizione. Ha creato una bottiglia straordinaria per il Gordon & MacPhail 85 Years Old, il whisky più antico del mondo, avvolgendo il prezioso liquido in una scultura di rami di bronzo. Questo progetto, intitolato Artistry in Oak, è ...

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La bottiglia, concepita come un nido di protezione, evoca l'immagine di rami che si intrecciano, abbracciando un elegante contenitore di vetro. "Ho pensato al modo in cui gli alberi riparano ciò che è fragile nella natura", ha dichiarato Gang, rivelando così l'ispirazione dietro la sua creazione. Ogni ramo, come un abbraccio, si avvolge attorno al liquido dorato, custodendo la sua essenza e la sua storia.

Il legame tra il whisky e il legno di quercia è profondo: la stessa quercia che regala carattere ai barili è il fulcro del design della bottiglia. Gang ha scelto il bronzo per la sua robustezza e la capacità di mutare nel tempo, proprio come il whisky matura. "Il bronzo diventa più bello con la patina, così come il colore e il carattere del whisky si intensificano negli anni", spiega l'architetta, sottolineando l'importanza del materiale nel processo di invecchiamento del distillato.

Creando questa bottiglia, Gang ha intrapreso un viaggio attraverso il processo di produzione del whisky, esplorando da vicino le diverse fasi che contribuiscono alla creazione di un sapore unico. Dalla selezione dei chicchi d'orzo fino ai barili di quercia, ogni passaggio è un tributo a un'arte che richiede pazienza e dedizione.

La bottiglia non è solo un contenitore, ma un simbolo di una narrazione che si dipana nel tempo. Gang riflette sulla connessione tra architettura e produzione di whisky, evidenziando come entrambi i mestieri richiedano una comprensione profonda della storia e dei materiali. "Ogni architetto e produttore di whisky riconosce l'importanza del tempo nella loro arte", afferma. Così, la bottiglia diventa un ponte tra passato e presente, un'opera che celebra l'eredità e l'innovazione.

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Il Parquet a Spina di Pesce: Eleganza e Versatilità nelle Varianti Italiana, Francese e Ungherese

Il Parquet a Spina di Pesce: Eleganza e Versatilità nelle Varianti Italiana, Francese e Ungherese

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Nel cuore di ogni dimora, il pavimento racconta storie. E cosa c'è di più affascinante del parquet a spina di pesce? Questa tipologia di posa non è solo una scelta estetica, ma un vero e proprio linguaggio architettonico che conferisce alla casa un'anima. Con le sue geometrie sinuose e il fascino del legno naturale, il parquet a spina di pesce si rivela una soluzione sofisticata, capace di incanta...

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La posa a spina di pesce, con le sue varianti italiana, francese e ungherese, offre un ventaglio di possibilità che si adattano perfettamente a stili e atmosfere diverse. La spina italiana, con la sua eleganza classica, risulta perfetta per ambienti tradizionali, mentre la variante francese, più aperta e dinamica, si presta a contesti contemporanei e minimalisti. Infine, la spina ungherese, con il suo disegno articolato, regala un tocco di originalità e ricercatezza.

Ogni essenza di legno porta con sé delle peculiarità: il rovere, forte e resistente, è l'alleato perfetto per la posa a spina di pesce, capace di esaltare la bellezza intrinseca di ogni listello. Ma attenzione, perché la scelta del formato e dello schema di posa può influenzare non solo l'estetica, ma anche la praticità e la manutenzione del pavimento. Con un occhio sempre attento ai dettagli, è possibile creare ambienti che raccontano la propria storia attraverso il calore e l'eleganza del legno.

Non dimentichiamo i vantaggi: la geometria a spina di pesce non solo cattura lo sguardo, ma può anche ampliare visivamente gli spazi, rendendoli più vivaci e accoglienti. Tuttavia, è importante considerare anche gli svantaggi, come lo sfrido maggiore e i costi di installazione più elevati, che richiedono una manodopera specializzata.

In conclusione, il parquet a spina di pesce si presenta come una scelta intramontabile, capace di arricchire ogni ambiente con il suo fascino e la sua eleganza. Che si tratti di una casa classica o di una moderna residenza, questo pavimento in legno farà sempre la sua figura, portando con sé il calore e la naturalezza che solo il legno sa offrire.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.cosedicasa.com.

Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e Tradizione

Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e Tradizione

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Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e TradizioneLe Flame Towers di Baku sono un insieme di tre grattacieli che si ergono maestosi nel cuore della capitale dell'Azerbaijan. Inaugurate nel 2013, queste torri sono diventate rapidamente un simbolo iconico della città, rappresentando non solo un'opera architettonica straordinaria ma anche la rinascita di Baku dopo un periodo di difficol...

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La costruzione di queste torri è iniziata nel 2007, con un progetto che ha visto la collaborazione di imprese azerbaigiane e turche. La scelta di un design ispirato al fuoco non è casuale: l'Azerbaijan è storicamente conosciuto come la "Terra del Fuoco", grazie alle sue risorse naturali di gas che bruciano dal sottosuolo. Questo tema è evidente nel loro design, che richiama le fiamme, simbolo anche dello stemma di Baku.

Ogni torre ha la sua peculiarità: la più alta raggiunge i 182 metri, mentre le altre due misurano rispettivamente 165 e 161 metri. La loro superficie è rivestita di schermi LED, che offrono uno spettacolo visivo di luci e colori che incanta residenti e turisti. Di notte, le torri illuminano lo skyline di Baku con un bagliore che ricorda fiamme ardenti, creando un'atmosfera magica.

All'interno delle Flame Towers, i visitatori possono trovare il lussuoso hotel Fairmont Baku, un cinema IMAX, uffici e appartamenti di lusso. Queste strutture non solo rappresentano un trionfo dell'architettura moderna, ma sono anche un importante punto di riferimento culturale e sociale per la città.

Oltre alla loro imponenza architettonica, le Flame Towers sono il risultato di un'epoca di trasformazione per Baku, che ha visto un significativo sviluppo grazie all'afflusso di entrate petrolifere. Queste torri, quindi, non sono solo edifici; sono il simbolo di una nuova era per la capitale azerbaigiana, un ponte tra storia e modernità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su eurasia.travel.

Architettura e Intelligenza Artificiale: Un Nuovo Inizio per il Design

Architettura e Intelligenza Artificiale: Un Nuovo Inizio per il Design

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In un mondo dove le sfide si accavallano come nuvole tempestose, l'architettura si presenta come un faro di stabilità. Ogni edificio racconta una storia, un frammento della nostra esistenza, destinato a resistere al tempo. Ma quale è il prezzo di questa eternità? Gli architetti, custodi di questa arte, si trovano spesso a fronteggiare un sistema che richiede loro di essere al contempo rapidi, econ...

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La verità è che il design non è un gioco da ragazzi. Non è un semplice atto di creatività, ma una battaglia quotidiana contro la superficialità di chi crede che chiunque possa costruire un sogno. Ogni progetto richiede tempo, sudore e, sopra ogni cosa, un rispetto profondo per le persone che vivranno e lavoreranno in quegli spazi. Tuttavia, la pressione di budget ristretti e scadenze serrate può portare a compromessi dolorosi, dove la salute dell'architetto e l'integrità del progetto possono essere messe in discussione.

Ma ecco che l'intelligenza artificiale entra in scena, come un alleato silenzioso e potente. Attraverso algoritmi intelligenti e strumenti di progettazione avanzati, l'AI offre nuove opportunità per ottimizzare il processo creativo. Può ridurre i tempi di realizzazione, migliorare la precisione e, in ultima analisi, elevare la qualità del design. Non si tratta solo di lavorare più velocemente, ma di lavorare meglio, di riscoprire il valore intrinseco del nostro lavoro e di restituire all'architettura il suo giusto prestigio.

In questo momento cruciale per il nostro settore, è fondamentale abbracciare l'innovazione senza dimenticare la nostra missione: creare spazi che migliorano la vita delle persone. È così che possiamo rompere il ciclo di sacrifici e ristabilire il legame tra design e società, riscoprendo il vero valore di ciò che costruiamo.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Esplorando la Creatività Femminile: Installazioni dalla HEAD di Ginevra

Esplorando la Creatività Femminile: Installazioni dalla HEAD di Ginevra

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In un angolo pulsante di Ginevra, alla HEAD – Scuola di Arti e Design, si è recentemente tenuta un'installazione che ha catturato l'essenza della creatività femminile. Ispirata dal saggio iconico di Virginia Woolf, A Room of One's Own, l'installazione ha invitato i visitatori a riflettere sul significato di uno spazio tutto per sé, un luogo in cui le idee possono fiorire e le storie possono essere...

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Questo progetto non è solo una celebrazione della creatività, ma rappresenta anche un punto di partenza per una serie di installazioni che esplorano temi contemporanei come l'identità queer e l'ecologia. Ogni opera è un viaggio, un racconto visivo dove il design si intreccia con la narrazione personale, creando un dialogo tra l'oggetto e l'osservatore.

In particolare, l'installazione Voyager di Gabriella Luchetta Dos Santos, costruisce una mitologia sonora e visiva attorno alla luna, esplorando la temporalità queer e le sue ricchezze. Un'opera che invita a immaginare futuri alternativi, sfidando le aspettative normative.

Fragments Alive di Laurène Allard offre una cartografia di gesti, una collezione di territori fragili che raccontano cicli di apparizione e scomparsa, mentre Aucèu di Léa Campos riporta in vita memorie infantili attraverso un'installazione cinematografica immersiva.

Le opere sono il frutto di un programma di Master in Spazio e Comunicazione, dove gli studenti vengono incoraggiati a sviluppare una pratica personale e interattiva, creando linguaggi di design unici. Questo approccio interdisciplinare non solo prepara i laureati per carriere nel design e nei media, ma li invita a riflettere sulle questioni sociali, politiche e ambientali che ci circondano.

Ogni installazione è un invito a rallentare, a vedere il mondo con occhi nuovi e a capire che la creatività, specialmente quella delle donne, è un potente strumento di cambiamento.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Festival City: Archi-Tectonics Progetta Tre Torri a Tirana, Albania

Festival City: Archi-Tectonics Progetta Tre Torri a Tirana, Albania

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Festival City: Archi-Tectonics Progetta Tre Torri a Tirana, Albania Archi-Tectonics fa il suo ingresso in Albania con Festival City, un masterplan misto di 180.000 metri quadrati progettato per Tirana. Conceito nell'ambito della visione Tirana 2030 di Stefano Boeri, il progetto reimmagina la crescita urbana combinando densità, ecologia e vita comunitaria nel quartiere residenziale di Laprakë.

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Festival City ripensa il classico isolato urbano intrecciando abitazioni, spazi commerciali e servizi pubblici in un ecosistema di spazi costruiti e aperti. Al centro, il piano dà priorità all'infrastruttura verde, garantendo che la densificazione migliori piuttosto che erodere la qualità della vita urbana.

Aumentare la Densità Urbana a Tirana

Situato tra il centro di Tirana e l'aeroporto, Laprakë è un quartiere pronto per la crescita. Il design di Archi-Tectonics rafforza questo contesto introducendo tre torri residenziali di 26-31 piani lungo la strada principale, riducendo la massa man mano che si avvicina ai dintorni di dimensioni più piccole. Questa strategia consente allo sviluppo di connettersi armoniosamente con il suo contesto, bilanciando la scala metropolitana con l'intimità del quartiere.

Al livello del suolo, il piano introduce boulevard alberati, aree giochi e piazze che integrano il nuovo complesso nel tessuto esistente. Festival City è progettato per integrarsi piuttosto che imporre, afferma Winka Dubbeldam, partner fondatore dello studio. Vogliamo vedere la densità come uno strumento per il beneficio urbano ed ecologico.

Restituire Spazi Esterni alla Comunità

Concentrando i programmi all'interno delle torri, il masterplan di Archi-Tectonics rende disponibile una grande quantità di spazi aperti a livello del suolo. Queste aree sono restituite alla comunità sotto forma di cortili piantumati, giardini e terrazze verdi che supportano la biodiversità. Il progetto inquadra questi spazi come beni comuni attivi, con l'intento di offrire ai residenti ritiri tranquilli e ombreggiati.

Questo approccio rappresenta una forma di rewilding all'interno della città, posizionando Festival City come uno sviluppo guidato dal paesaggio piuttosto che una semplice inserzione architettonica. I cortili sono progettati come microclimi che contribuiscono a un'aria più pulita e a condizioni più fresche durante i mesi estivi.

Una Progettazione Sostenibile

Il progetto trae anche ispirazione da tipologie albanesi familiari, dove le abitazioni sono sovrapposte a spazi commerciali attivi. In Festival City, i programmi commerciali sono inseriti alla base dei blocchi per garantire una vita attiva sui marciapiedi. Cortili verdi si collegano direttamente a questi usi, portando residenti e visitatori in una vita civica condivisa.

La sostenibilità si esprime attraverso strategie sia spaziali che tecniche. Archi-Tectonics applica i principi della città spugna, un concetto di pianificazione urbana per soluzioni idriche, integrando superfici permeabili, giardini pluviali e tetti verdi che regoleranno l'acqua e supporteranno gli ecosistemi. I trattamenti delle facciate combinano alette di ombreggiamento con vetro e pietra pixelati, riducendo il guadagno solare e migliorando le prestazioni energetiche.

Informazioni sul Progetto

  • Nome: Festival City
  • Architetto: Archi-Tectonics NYC LLC
  • Posizione: Laprakë, Tirana, Albania
  • Cliente: Concord Development Group
  • Stato: Fase di permesso
  • Area: 180.000 metri quadrati
  • Responsabile principale: Winka Dubbeldam

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e Arte

Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e Arte

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Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e ArteAffascinato dalla scienza e dalla composizione musicale fin dalla giovane età, Giacomo Garziano ha intrapreso un percorso formativo unico come musicista e architetto, perfezionandosi in città iconiche come Firenze e Parigi. Nel 2014, ha fondato GG-loop ad Amsterdam, un laboratorio creativo dedicato a generare nuovi approcci organici al design...

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Il suo primo progetto di grande rilievo, la casa-museo The Seed of Time, situata ad Altamura, in Italia, è una straordinaria fusione di musica, scienza e arte. Questo lavoro gli ha conferito un riconoscimento internazionale, rendendolo un punto di riferimento nel panorama del design contemporaneo.

Il suo approccio eclettico si traduce in esperienze multisensoriali, dove gli oggetti diventano un'estensione organica dell'utente, sfumando i confini tra l'uomo e il suo ambiente. Un esempio emblematico è la credenza Zephyrus, un mobile straordinario e trasformabile, il cui design geometrico e sorprendente richiama una gigantesca farfalla delle Americhe.

In sintesi, il lavoro di Giacomo Garziano non è solo un'espressione estetica, ma una vera e propria esperienza sensoriale che invita a riflettere sul nostro rapporto con l'ambiente e la tecnologia.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.roche-bobois.com.

Casa Tao: Un Rifugio di Calma e Minimalismo a Puerto Vallarta

Casa Tao: Un Rifugio di Calma e Minimalismo a Puerto Vallarta

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Casa Tao: Un Rifugio di Calma e Minimalismo a Puerto VallartaSituata a Puerto Vallarta, in Messico, Casa Tao è un capolavoro progettato da HW Studio, dove l'architettura si fonde armoniosamente con il clima costiero. Anziché cercare una vista da cartolina, la casa si affaccia su un cortile alberato, accogliendo brezze e profumi mentre filtra la luce intensa del sole del Pacifico.

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Il progetto nasce dalla memoria silenziosa di coloro che lo abitano. Gustavo, cresciuto a Puerto Vallarta, desiderava una casa che promettesse frescura e rifugio, ispirandosi alla modestia dell'abitazione della sua infanzia, dove l'ombra era essenziale. Sua moglie, Cynthia, ha portato un fascino per il design giapponese, influenzata da un viaggio che ha fatto con le loro figlie.

Il team di design ha commentato: "Vorremmo sentirci come se vivessimo in un museo giapponese", descrivendo un luogo dove il tempo rallenta e il silenzio è palpabile. Queste esperienze hanno plasmato ogni decisione, conferendo a Casa Tao un linguaggio di sobrietà e profondità.

Una Composizione di Geometrie Semplici

HW Studio ha organizzato il piano di Casa Tao come una composizione di forme sovrapposte. Le camere da letto, il garage e le aree di servizio formano una base solida, mentre un volume leggero e a doppia altezza fluttua sopra, ospitando gli spazi sociali. Sollevando le aree living, gli architetti le hanno circondate di aria e viste tra gli alberi, catturando la brezza marina senza esporre gli interni alla luce solare diretta.

All'interno, le camere da letto si affacciano su un patio appartato, dove una parete curva e un singolo albero creano una soglia morbida, incoraggiando un movimento lento e deliberato. "L'ombra qui è una condizione emotiva", osserva il team, "una promessa di calma e protezione silenziosa".

HW Studio e l'Influenza del Design Giapponese

Il cemento costituisce il nucleo strutturale di Casa Tao, scelto da HW Studio per la sua durabilità e profondità tattile. Le superfici esposte assorbono la luce del sole costiero con un bagliore attenuato, mentre le finiture bianche esaltano il delicato contrasto tra ombra e luce. Il team desiderava che il materiale registrasse la luce, piuttosto che rimbalzarla.

Nel tempo, il cemento si scalderà e si ammorbidisce, diventando una superficie che documenta l'uso e il clima, piuttosto che resistervi. La combinazione di massa solida e illuminazione delicata conferisce alla casa una serenità meditativa, invitando a sostare e riflettere.

Ogni spazio è un'atmosfera per l'osservazione silenziosa, in sintonia con le riflessioni dell'autore giapponese Junichirō Tanizaki nel suo saggio "In Praise of Shadows", dove la luce sottile rivela profondità e texture. HW Studio cattura quello spirito, permettendo a luce e ombra di guidare i sensi e rallentare il giorno, trasformando l'abitare in uno studio della presenza.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a Melbourne

Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a Melbourne

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Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a MelbourneIn un angolo vivace del quartiere Brunswick West a Melbourne, l'architetto australiano Jos Tan ha realizzato Melville, una casa compatta che si integra perfettamente con le costruzioni circostanti grazie alla sua forma semplice e alle pareti di mattoni chiari. Con una superficie di soli 90 metri quadrati, questa a...

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Tan, fondatore dello studio Tan Architecture, ha colto l'occasione per celebrare la vita di città, creando aperture alte e strette che garantiscono un equilibrio tra privacy e connessione con l'ambiente urbano. "Questo sito presentava un'opportunità unica per costruire una casa che interagisse direttamente con il marciapiede," ha dichiarato Tan, evidenziando l'importanza dell'interazione faccia a faccia tra i residenti e i passanti.

L'architettura di Melville è stata progettata per rispondere a una modifica del livello terreno di 1,2 metri, che ha permesso di elevare il piano terra e di sostituire un vecchio accesso per veicoli con un nuovo marciapiede. All'entrata, un corridoio metallico conduce a un garage per biciclette, mentre all'interno, una breve scala porta alle aree abitative, divise in una zona pubblica, rivolta verso la strada, e una zona privata che si affaccia su un giardino posteriore.

La disposizione degli spazi è stata studiata per massimizzare la funzionalità: il soggiorno si trova nella parte anteriore della casa, mentre la cucina e la sala da pranzo si affacciano sul patio del giardino, grazie a una porta scorrevole in vetro che apre l'ambiente verso l'esterno. Al primo piano si trovano le camere per i bambini e uno studio, mentre la camera matrimoniale è collocata in un volume metallico al secondo piano, con accesso a un deck privato.

Per garantire la privacy degli abitanti, Tan ha progettato finestre che limitano la visibilità diretta dalla strada, conservando al contempo una connessione visiva con l'ambiente circostante. L'uso di vetri doppi spessi e rivestimenti in mattoni contribuisce a ridurre il rumore del traffico, creando un rifugio sereno in un contesto urbano vivace.

Gli interni di Melville sono caratterizzati da un design minimalista, con pareti bianche e pavimenti realizzati in legno recuperato, riflettendo un'estetica sobria e contemporanea. Questa casa non è solo un'abitazione, ma un esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze della vita urbana, creando spazi che incoraggiano interazioni sociali e un senso di comunità.

Con Melville, Jos Tan dimostra che è possibile costruire in modo intelligente e responsabile, celebrando la vita di città e contribuendo a un ambiente urbano più coeso e interattivo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Scopri l'Innovativo Ospedale di Tonglu: Un Progetto di Eccellenza Architettonica

Scopri l'Innovativo Ospedale di Tonglu: Un Progetto di Eccellenza Architettonica

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Hangzhou First People's Hospital Tonglu Branch: Un Capolavoro di Architettura e SostenibilitàSituato nella città futura di Tonglu, l'Hangzhou First People's Hospital Tonglu Branch è un esempio di architettura ospedaliera all'avanguardia, progettato dallo studio UAD. Con un'area totale di costruzione di circa 202,000 m², di cui 139,000 m² sopra il suolo e 63,000 m² sotterranei, questo ospedale rapp...

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Il progetto, completato nel 2024, è certificato come Three-star Green Building, il che significa che rispetta elevati standard di sostenibilità e efficienza energetica. L'ospedale può ospitare fino a 1,100 letti, garantendo un servizio sanitario di alta qualità alla comunità di Tonglu e oltre.

La struttura è stata progettata con un'innovativa struttura in acciaio, in grado di garantire durata e resistenza. Inoltre, la posizione strategica vicino alla stazione della ferrovia ad alta velocità di Hangzhou-Huangshan ne facilita l'accesso, rendendolo un punto di riferimento non solo per Tonglu, ma per tutta la provincia di Zhejiang.

Grazie al lavoro di un team di esperti architetti, tra cui Chen Jian, Zhang Minmin e Wang Xiaodong, il progetto integra elementi di design moderno con tecnologie avanzate per offrire un ambiente accogliente e funzionale per pazienti e operatori sanitari.

In conclusione, l'Hangzhou First People's Hospital Tonglu Branch non è solo un ospedale, ma un simbolo di progresso e innovazione nel settore della sanità, dimostrando come l'architettura possa influenzare positivamente la qualità della vita delle persone.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Architettura tra Ceramica e Spiagge: Scegliere l'Architetto a Savona

La provincia di Savona è il cuore della Riviera delle Palme, un litorale di lunghe spiagge sabbiose che da decenni è il regno dell'ospitalità e del turismo. Ma dietro questa facciata accogliente si nascondono anime sorprendenti: una tradizione artistica di fama mondiale e un entroterra ricco di borghi incantevoli. Scegliere un architetto a Savona significa trovare un professionista che sappia intrecciare questi diversi fili narrativi.

Il primo elemento distintivo è la ceramica di Albisola e Albissola Marina. Qui, dove hanno lavorato grandi artisti del Novecento, l'architettura si sposa con l'arte. Un architetto locale sa come utilizzare questo materiale nobile nel design di interni, nella decorazione di facciate o nel restauro di antiche fornaci, creando un legame unico tra edificio e territorio.

Sulla costa, la sfida principale è l'architettura per il turismo: la progettazione di hotel moderni, la riqualificazione di appartamenti per le vacanze e la creazione di stabilimenti balneari funzionali e di design. Nella città di Savona, inoltre, è vivo il tema della riqualificazione urbana di ex aree industriali. Ma basta allontanarsi di poco per trovare gioielli medievali come Finalborgo, paradiso per gli amanti del restauro e dell'outdoor. Per trovare lo studio di architettura a Savona con la giusta esperienza in questi settori, una piattaforma come Architects Advisor è la scelta più intelligente.

Che il tuo progetto sia un hotel sulla riviera, una casa impreziosita da ceramiche d'autore o il recupero di un'antica dimora in un borgo storico, merita una visione competente. Inizia la tua ricerca e trova l'architetto a Savona che saprà dare forma alla tua idea con creatività e professionalità.