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RegioneTrentino-Alto Adige
PaeseItalia
La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

Blog

In un angolo remoto del Giappone, sull'isola di Ishigaki, sorge una villa che sfida la percezione. Earth, così si chiama, è più di una semplice casa vacanze; è un manifesto architettonico che annulla i confini tra costruito e naturale. Progettata dall'illustre architetto Sou Fujimoto, la villa si presenta con un tetto verde che si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante, quasi a voler su...

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La struttura, di forma circolare, si adagia delicatamente sotto un manto di vegetazione, e da un'altezza aerea, appare un prolungamento del territorio. Solo una parete bianca, curva e sinuosa, rivela la sua esistenza, racchiudendo un giardino che si erge come una collina artificiale, un abbraccio morbido tra arte e natura.

Fujimoto racconta: "Il design dell'edificio è concepito per creare un dialogo continuo con il paesaggio. La vista che si apre dall'interno, con l'oceano cristallino in lontananza e la vegetazione lussureggiante a fare da cornice, invita a un'esperienza sensoriale senza pari". Gli spazi comuni, aperti e ariosi, si affacciano su una piscina a sfioro, che pare fondersi con l'orizzonte marino.

La villa ospita fino a dieci persone ed è parte della rete Not A Hotel, un'esperienza immersiva pensata per chi cerca il contatto profondo con luoghi iconici. Qui, ogni dettaglio è studiato per garantire il massimo comfort, dal soggiorno alla sala da pranzo, fino alle tre camere da letto, dove il calore dell'architettura giapponese contemporanea si fa avvolgente.

Al piano inferiore, un'area benessere regala momenti di relax, con sauna e piscina fredda che riflettono la luce del sole attraverso i lucernari. "È come essere in fondo all'oceano", spiega l'architetto, evocando un'immagine che trasporta chiunque in un mondo di tranquillità e armonia. Un progetto paesaggistico curato da Taichi Saito arricchisce l'esperienza con una vegetazione che celebra la biodiversità locale.

In questo rifugio, dove il verde si fa tetto e la casa diventa parte del paesaggio, Fujimoto ha realizzato non solo un'abitazione, ma un vero e proprio manifesto ecologico, un invito a riflettere sulla nostra relazione con la natura. "Non voglio che la mia casa entri in competizione con il paesaggio; desidero che lo estenda e lo celebri".

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I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

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Nel vasto panorama dell'architettura contemporanea, dove i sogni si intrecciano con la realtà, emergono progetti che sfidano la logica e riscrivono le regole del possibile. I cinque progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo non sono solo edifici, ma vere e proprie dichiarazioni d'intenti, espressioni di audacia che ci invitano a riflettere su ciò che può essere. Ecco un viag...

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1. Il Toro Monumentale di Spagna
Immaginate un toro di metallo alto oltre 300 metri, che si erge come un faro nel panorama spagnolo. Questo progetto, sostenuto dall'Accademia Spagnola della Tauromachia, ha l'ambizione di diventare l'icona nazionale della Spagna, sfidando la Torre Eiffel per il titolo di monumento più visitato al mondo. Un'idea audace che pone interrogativi su tradizione e modernità, sulla cultura e l'identità.

2. N'Arrow House a Creta
Nell'incantevole paesaggio di Creta, una villa a forma di freccia si inserisce delicatamente nel contesto naturale. Progettata per fondersi con le colline, la N'Arrow House incarna un'architettura che rispetta l'ambiente, con linee pulite e materiali che dialogano con la terra. Un rifugio che promette di offrire una vista mozzafiato, ancora in fase di costruzione, ma già avvolto nell'aura del potenziale.

3. Il Giardino Verticale di Singapore
Un grattacielo che rifiuta le convenzioni, avvolto da un giardino verticale di 100 piani. Questo progetto ambizioso non solo mira a ridefinire il concetto di abitare in città, ma anche a restituire spazio alla natura nel cuore di un’urbanizzazione frenetica. Un vero e proprio polmone verde che si arrampica verso il cielo, trasformando l'idea di architettura in una sinfonia di vegetazione e struttura.

4. La Casa del Futuro in Giappone
Immaginate una residenza che si adatta alle esigenze dei suoi abitanti, un luogo dove la tecnologia si integra perfettamente con la vita quotidiana. La Casa del Futuro, in costruzione in Giappone, è un esempio di come l'architettura possa evolversi in risposta ai cambiamenti sociali e ambientali, un concept che sfida le convenzioni e abbraccia il domani.

5. La Torre dell'Universo in Cina
Concepita come un omaggio all'umanità e alle sue aspirazioni, la Torre dell'Universo promette di essere una delle strutture più alte mai realizzate. Un simbolo di progresso e innovazione che, con i suoi design futuristici, mira a ispirare una nuova generazione di architetti e sognatori. Una struttura che non solo guarda al cielo, ma invita tutti noi a farlo.

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Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

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Era un giorno di ottobre, e la luce del Lago di Garda danzava sulle acque come un sogno che si avvera. Il giovane Charles-Édouard Jeanneret-Gris, futuro Le Corbusier, si trovava lì, a Riva del Garda, mentre il mondo lo stava ancora scoprendo. L’architetto arcense Andrea Rigo, con la sua penna intrisa di passione, riporta alla luce un episodio dimenticato, ma carico di significato: l’arrivo di un g...

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Era il 22 ottobre 1907, e Le Corbusier, con solo diciannove anni, stava intraprendendo un viaggio che lo avrebbe portato a esplorare le meraviglie dell’Italia. Dalla panchina al sole, dove si era concesso un riposo, il giovane architetto decise di abbandonare l’itinerario previsto per tuffarsi nella bellezza del lago, un cambiamento di rotta che si rivelò cruciale. Riva del Garda, all’epoca un angolo di raffinatezza mitteleuropea, lo accolse con le sue limonaie e un panorama che sembrava scolpito da un maestro.

Rigo suggerisce, con una punta di meraviglia, che forse le immagini di quel paesaggio affascinante hanno lasciato un’impronta indelebile nell’anima di Le Corbusier. La luce che giocava tra le montagne e le acque del Garda, il profumo della vegetazione mediterranea, tutto contribuiva a creare un’atmosfera che ispirava non solo i viaggiatori, ma anche gli architetti del futuro. Le lettere scritte a Charles L’Eplattenier rivelano un entusiasmo contagioso, un amore per la bellezza che si rifletteva in ogni angolo.

Ma cosa rimase di quell’incontro fugace? Rigo si chiede se Le Corbusier, contemplando le limonaie, possa aver intuito il concetto di pilotis, quell’idea che avrebbe rivoluzionato l’architettura moderna. O se la luce del Garda, con il suo “gioco sapiente e magnifico dei volumi” non abbia influenzato il suo modo di concepire lo spazio. Un pensiero affascinante, che riporta il Garda al centro della scena artistica e intellettuale.

Oggi, mentre Riva del Garda continua a brillare, possiamo immaginare quel giovane architetto, con gli occhi pieni di meraviglia, mentre osserva il lago e le montagne, elementi che avrebbe poi fuso con maestria nei suoi progetti. Perché, come scrisse lui stesso, “l’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce”. E quella luce, un giorno d’ottobre del 1907, brillava in modo speciale sul lago di Garda.

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Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

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A Bolzano, nei suggestivi spazi della Fondazione Antonio Dalle Nogare, si apre un capitolo affascinante della storia dell'arte italiana. La mostra "TOUTITÉ – ILIAZD. Lo studio della forma" ci invita a esplorare l'universo creativo di Ilia Zdanevich, un artista poliedrico che ha saputo mescolare parole e forme in un abbraccio senza tempo. La retrospettiva, la più grande mai dedicata a questo maestr...

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Iliazd, nato a Tbilisi nel 1894, ha trascorso la sua vita tra le pieghe della poesia e le sfide della tipografia, lasciando un segno indelebile non solo in Francia, dove si è stabilito dopo aver abbandonato la Russia, ma anche nel cuore di chi ama l'arte. La mostra, curata con maestria da Eva Brioschi e Julia Marchand, svela il genio di un artista che ha collaborato con nomi illustri del Novecento, come Pablo Picasso e Coco Chanel, creando opere che sono veri e propri oggetti d'arte.

Il percorso espositivo si articola attorno alla pratica del libro d'artista, un linguaggio che Iliazd ha saputo reinventare, facendolo diventare un mezzo per esprimere la sua visione della "toutité", una filosofia che abbraccia ogni forma di espressione artistica. Dalla tipografia alla moda, dall'architettura alla poesia, la toutité rappresenta un'idea di creatività che non conosce limiti, un invito a vedere il mondo con occhi nuovi.

Non perdere l'occasione di immergerti in questo affascinante mondo. La mostra è un viaggio che trascende il tempo e lo spazio, un'opportunità per comprendere l'essenza di un artista che ha saputo trasformare la sua vita in un'opera d'arte. Scopri i volumi iconici e i progetti che hanno definito la sua carriera e lasciati ispirare dalla magia di Iliazd.

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L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

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All'inizio di ogni grande storia c'è un incontro, un colpo di telefono, un'idea che si insinua come un sogno nella mente di chi ama. In Stardust: A Story of Love and Architecture, la magia prende forma attraverso la voce di Denise Scott Brown, che chiama Robert Venturi per mostrargli il mondo scintillante della Las Vegas Strip. Siamo nel novembre del 1966, e quel ‘qualcosa’ si trasformerà in un vi...

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Il film, diretto con maestria da Jim Venturi, il figlio dei due protagonisti, non è solo un racconto di mattoni e cemento, ma un’ode a una vita condivisa, a una danza di idee, conflitti e scoperte. La telecamera si muove con delicatezza, quasi come un amante che esplora il viso del proprio partner, rivelando non solo l’architettura, ma anche l’umanità che ci sta dietro. Venturi e Scott Brown, due anime in un’unica visione, hanno saputo scardinare dogmi e pregiudizi, abbracciando la complessità e la contraddizione come essenze vitali del loro lavoro.

Con Complexity and Contradiction in Architecture, pubblicato nel 1966, hanno sfidato la tirannia del minimalismo, mentre Learning from Las Vegas ha aperto le porte a un’architettura popolare e ironica, capace di dialogare con il caos della realtà. Non si trattava più di eleganza austera, ma di abbracciare il ‘diverso’, il ‘non convenzionale’ e, perché no, anche il ‘banale’ come linguaggio architettonico.

Il film non celebra, indaga. Non costruisce monumenti, ma lascia che le ombre parlino. La domanda centrale è affascinante: può la creatività coesistere in due menti? Il viaggio di Bob e Denise, tra Philadelphia e Venezia, è un continuo dialogo, un flusso di pensiero che ci invita a riflettere sulla forza dell’amore e della collaborazione. L’immagine finale, di due viaggiatori che continuano a esplorare insieme, ci ricorda che l’architettura, come l’amore, è un atto di costruzione.

In un mondo che spesso premia il consenso, Venturi e Scott Brown hanno scelto la libertà, pagando il prezzo del silenzio. Ma il loro lascito è uno di quelli che brilla come polvere di stelle, illuminando il cammino di chi verrà dopo. Stardust è, quindi, non solo un film, ma una riflessione profonda sulla vita, sull’amore e sull’architettura, che ci invita a guardare oltre le superfici e a scoprire il mondo che ci circonda con occhi nuovi.

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Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

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Il mondo dell'architettura italiana si è illuminato con la notizia dell'assegnazione del Premio "Architetto dell'anno" 2025 a Michele De Lucchi, un vero e proprio gigante del settore. Il suo studio, AMDL CIRCLE, ha brillato alla Festa dell'Architetto, un evento annuale che celebra l'eccellenza architettonica e che quest'anno si è svolto nella suggestiva cornice di Venezia.

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Il progetto che ha catapultato De Lucchi sul podio è il restauro e la riconversione delle Gallerie d'Italia a Torino, un'opera che ha saputo trasformare spazi storici in luoghi di cultura e conoscenza, dedicati alla fotografia e alla videoarte. La giuria, presieduta dall'architetta messicana Tatiana Bilbao, ha elogiato la capacità del progetto di recuperare ambienti una volta destinati a usi bancari, trasformandoli in musei interattivi e vibranti.

Il restyling degli spazi ipogei di Palazzo Turinetti, completato nel 2022, è stato descritto come un'opera di grande raffinatezza, capace di combinare funzionalità e estetica con una particolare attenzione ai dettagli e ai materiali utilizzati. De Lucchi e il suo team hanno dimostrato una maturità progettuale rara, offrendo una nuova vita a spazi che, altrimenti, sarebbero rimasti dimenticati nel tempo.

Non solo De Lucchi ha brillato in questa edizione della Festa dell'Architetto. Anche lo studio facchinelli daboit saviane ha ricevuto il premio "Giovane Talento dell'Architettura italiana" per il progetto della Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado a Puos d'Alpago, un'opera che ha catturato l'attenzione per la sua innovativa rigenerazione di spazi esistenti, dimostrando come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee con creatività e sensibilità.

Questa edizione ha visto anche menzioni speciali per progetti di notevole impatto, come il Bicocca Superlab a Milano e il padiglione Hortus Conclusus a Mestre, che hanno saputo reinterpretare il concetto di rigenerazione urbana in chiave moderna, creando connessioni tra didattica e ambiente.

La Festa dell'Architetto 2025 non è solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sull'importanza della progettazione architettonica nel nostro quotidiano. È un appello a lavorare insieme per una Legge per l'Architettura che tuteli le comunità e permetta di costruire un futuro migliore per tutti.

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Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

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Nel cuore pulsante di Helsinki, Habitare 2025 si è rivelato un palcoscenico straordinario per esplorare la necessità umana di toccare e sentire le cose. In un'epoca in cui il virtuale sembra prevalere sul reale, questo evento ha messo in luce l'importanza dei materiali tattili nel design, diventando una vera e propria controparte a un mondo sempre più digitalizzato.

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Sotto il tema evocativo del Tocco, la fiera ha presentato le ultime novità in fatto di interior design, mobili, illuminazione e accessori. La curatrice Päivi Helander, a capo del CollaboratorioCreative di Habitare, ha affermato che il contatto con i materiali è essenziale per stimolare creatività e immaginazione. "Quando il mondo diventa tecnico e distante, desideriamo avere attorno a noi oggetti che abbiano una consistenza, che possano parlare ai nostri sensi," ha detto Helander, sottolineando come la necessità di toccare e sentire sia una parte integrante della nostra umanità.

La fiera ha creato spazi multisensoriali che invitavano i visitatori a esplorare come le texture degli oggetti influenzino la nostra esperienza dello spazio. L'area Neighbours, curata dall'interior designer Laura Seppänen, ha cercato di evocare l'atmosfera di un blocco residenziale, riflettendo come le personalità e gli stili di vita si manifestano all'interno delle abitazioni. "Neighbours invita a riflettere su come le personalità e le circostanze di vita si manifestano nell'ambiente domestico," ha affermato la fiera.

Ogni oggetto esposto era una porta aperta a sensazioni, un invito a esplorare la profondità del tatto. "Il tema del Tocco si esprime in tutto lo spazio attraverso scelte materiali, contrasti e stratificazioni – tutto può essere toccato, e ogni domanda è benvenuta," ha spiegato la fiera. In un mondo dove tutto sembra effimero e usa e getta, il contatto fisico diventa un atto di curiosità e avventura.

Habitare non si è limitata a celebrare il tatto, ma ha anche messo in evidenza le tendenze emergenti nel design, come un rinnovato focus sui materiali tradizionali e l'apprendimento di abilità manuali, insieme all'uso crescente di biomateriali. Con la sua divisione Habitare Pro, la fiera ha creato uno spazio per aziende e professionisti del settore per connettersi e discutere il futuro del design.

Al termine di questa esperienza immersiva, Habitare 2025 ha dimostrato che, in un mondo sempre più digitale, il tatto e la sensorialità non sono solo aspetti dell'estetica, ma sono fondamentali per la nostra connessione con l'ambiente che ci circonda. La fiera ha avuto luogo dal 2 al 6 settembre a Helsinki, lasciando un segno indelebile nel panorama del design.

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La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

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Nel cuore delle Prealpi venete, dove la terra s'incontra con il cielo, si nasconde un'opera straordinaria: la Strada dei 100 Giorni. Un tracciato che racconta di ingegneria audace e di un'epoca di conflitti, un cammino che si snoda tra tornanti e gallerie, sfidando le leggi della gravità e del tempo.

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Costruita in un periodo di fervente attività bellica, la strada fu realizzata dall'esercito austro-ungarico in un tempo record: poco più di tre mesi. Immaginate, per un attimo, il fragore dei picconi e il sudore di prigionieri russi e donne locali, tutti uniti per forzare la roccia e dare vita a questo capolavoro, dove ogni curva racconta storie di determinazione e resistenza.

Il Passo San Boldo, a 706 metri di altitudine, non è un valico qualunque; è un corridoio di storia, un luogo dove si intrecciano le vite di soldati, pellegrini e mercanti. Gli antichi sentieri, testimoni di secoli di passaggi, vennero trasformati in una via strategica per il trasporto di uomini e materiali durante la Prima Guerra Mondiale, un percorso che, malgrado la sua difficoltà, si rivelò cruciale per le operazioni militari.

Ma come si giunse a questo risultato? Negli anni del conflitto, la necessità di un'occupazione per i disoccupati portò all'assunzione di 500 operai, e il progetto per la strada venne approvato in un batter d'occhio. Tuttavia, i lavori si fermarono di fronte a un ostacolo quasi insormontabile: un'imponente parete di roccia. Fu allora che entrò in gioco un tenente colonnello austro-ungarico, Nikolaus Waldmann, che con genio e determinazione progettò cinque gallerie a tornanti, capaci di trasformare l'impossibile in realtà.

La Strada dei 100 Giorni, inaugurata nel 1918, non solo facilitò il movimento delle truppe, ma divenne anche un simbolo di come la necessità possa generare bellezza. Oggi, percorrendo questo tragitto, si può riflettere su quanta storia è passata attraverso quelle gallerie, mentre i colori autunnali avvolgono il paesaggio in un abbraccio di calore e nostalgia.

Dal punto di vista paesaggistico, il tratto più arduo è regolato da semafori, garantendo una circolazione sicura. Ma la vera magia della Strada dei 100 Giorni è nell'esperienza: percorrere i tornanti, sentirsi piccoli di fronte alla grandezza della natura e della storia, è un viaggio che va oltre il semplice spostamento.

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La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

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Nel cuore pulsante di Busan, dove la terra abbraccia il mare, si erge la Torre Lotte progettata da Kengo Kuma e Associati. Un grattacielo che non si limita a sfidare il cielo, ma si fonde con il paesaggio circostante, catturando l'essenza del porto e dei suoi incessanti movimenti. Questa struttura di vetro fluido, eretta sull'ex sito del Municipio, racconta una storia di mare, città e architettura...

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La facciata della torre è un poema visivo che riflette il ritmo delle onde, danzando sotto la luce di Busan. Le sue bande orizzontali, che si ripetono come un canto, sfumano il confine tra vetro spandrel e vetro visivo, trasformando la verticalità in un gesto fluido, simile ai movimenti dell'acqua. Questo gioco di trasparenze e colori, che varia dal trasparente al delicatamente colorato, risponde alla luce e ai toni del cielo costiero, creando un'armonia visiva che incanta chiunque si fermi a osservare.

Il design della Torre Lotte è un esempio di come la moderna architettura possa dialogare con la natura. Le volumi curvi e trasparenti si sovrappongono in una composizione che suggerisce movimento, riflettendo l'ondulazione delle onde. I materiali scelti, come il vetro e l'alluminio, non solo permettono alla luce di danzare sulla facciata, ma creano anche un ritmo calmo, attenuando la scala imponente del grattacielo. Ai piani superiori, le linee orizzontali si dissolvono in eleganti lamelle che filtrano la luce e il vento, offrendo uno spazio di transizione all'osservatorio panoramico, dove città, mare e cielo si incontrano in un unico, vasto orizzonte.

La Torre Lotte non è solo un edificio: è un invito a esplorare la continuità tra l'architettura e il contesto marittimo di Busan. Kengo Kuma evita la monumentalità, favorendo invece una connessione profonda con il paesaggio circostante. Questa torre riflette il suo contesto, permettendo alla luce e all'acqua di animare la sua superficie durante tutto il giorno. Visto dal porto, l'edificio appare come un'estensione verticale della costa, la sua facciata scintillante assorbe i colori dell'alba e del crepuscolo. Di sera, la luce interna morbida mette in risalto le linee orizzontali, creando l'illusione di una corrente luminosa che sale attraverso la torre, mentre dal livello stradale, i volumi curvi in vetro incorniciano scorci di vita urbana, unendo il ritmo della vita metropolitana con la cadenza dell'approdo.

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La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

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È come se il tempo si fosse fermato, come se le storie di eremiti e santi, sospese tra le pareti del Complesso Museale Santa Maria della Scala, avessero atteso pazientemente il momento giusto per riemergere. La Tebaide, un ciclo pittorico attribuito al maestro Lippo Vanni, è tornato a brillare, riportando alla luce un mondo di virtù e meditazione che, seppur distante, parla ancora all’anima contem...

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Il lungo e meticoloso restauro si è concluso, e dal 7 novembre 2025, il pubblico potrà immergersi in queste scene affascinanti che raccontano la vita quotidiana dei monaci nel deserto di Tebe d’Egitto. La scoperta, avvenuta attraverso un lavoro di recupero che ha portato alla luce affreschi nascosti da strati di imbiancature, è stata una rivelazione, un piccolo miracolo che ha unito passato e presente in un abbraccio eterno.

Le immagini, realizzate in monocromo di ocra rossa, si snodano in una narrazione visiva che esalta la lotta tra virtù e vizio, riflettendo un impianto iconografico raffinato che invita alla riflessione e alla contemplazione. Queste opere non sono solo dipinti; sono finestre su un’epoca, su una spiritualità che si fa carne e colore, e che i confratelli della Compagnia dei Disciplinati hanno venerato nei loro riti penitenziali.

Il restauro è stato possibile grazie al generoso contributo della Fondazione Vaseppi, e rappresenta una delle più significative scoperte artistiche degli ultimi decenni. La storia di questi affreschi è un viaggio che inizia nel 1999, quando l’architetto Guido Canali scoprì le prime tracce di questo tesoro sepolto. Poi, nel 2021, l’operazione di completo recupero si è finalmente realizzata, consentendo a tutti noi di godere di questo patrimonio culturale.

Il ciclo pittorico si fa portavoce di una narrazione profonda, ispirata dalle Vite dei santi Padri di fra’ Domenico Cavalca, un’opera che ha saputo tradurre in immagini la spiritualità cristiana dell’epoca. Le storie di santi come san Paolo Eremita, sant’Antonio Abate e san Girolamo non sono solo racconti, ma veri e propri insegnamenti, espressioni di una ricerca di salvezza che risuona ancora oggi.

La presentazione ufficiale del restauro avverrà il giovedì 6 novembre alle ore 16 nella Sala Sant’Ansano, e le visite guidate saranno disponibili per tutti coloro che vorranno immergersi in questa esperienza unica. Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di scoprire un capolavoro che, come un eco lontano, continua a raccontare storie e a ispirare anime.

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La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

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Immaginate un luogo dove il tempo si ferma, dove le storie passate si intrecciano con visioni futuristiche. La Medník House, progettata dall'innovativo studio päivä architekti, è proprio quest'oasi di armonia. Situata su un'imponente scarpata che si affaccia sul fiume Sázava, questa casa non è solo un'abitazione, ma un racconto di evoluzione e adattamento.

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Costruita all'inizio del XX secolo, la Medník House ha subito una radicale trasformazione nel 2010. Ma, come un abito che non calza più, la necessità di un'espansione si è fatta sentire. Il progetto di ampliamento ha saputo rispondere a questa chiamata, realizzando un nuovo spazio che si fonde perfettamente con l'esistente, rispettando la memoria storica del luogo.

Il team di progettazione, composto da talenti come Miloš Munzar e Tomáš Kovalčík, ha saputo trarre ispirazione dalla natura circostante, utilizzando materiali come legno, vetro e pietra, per creare un dialogo continuo tra interno ed esterno. Ogni elemento, dalla scelta delle finestre INTERNORM ai dettagli di illuminazione forniti da Delta Light, è stato selezionato con cura per riflettere la bellezza intrinseca del sito.

La Medník House è molto più di un semplice ampliamento: è un esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee senza dimenticare le proprie radici. È un luogo dove le famiglie possono crescere, sognare e costruire ricordi. Un rifugio che, con il suo fascino senza tempo, invita a fermarsi e a contemplare la bellezza della vita.

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I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

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Nel cuore pulsante dell'architettura contemporanea, i Premi di Design Thermory 2025 si sono rivelati un palcoscenico straordinario per le meraviglie del legno, celebrando la sua bellezza intramontabile. Questa edizione ha visto emergere opere che raccontano storie di tradizione e innovazione, unendo estetica e funzionalità in una danza armoniosa.

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Il premio per il miglior edificio pubblico è andato alla Scuola Primaria e all'Asilo di Võsu, situata nel suggestivo Parco Nazionale di Lahemaa in Estonia. Progettato dallo studio 3+1 Architects, l'edificio si distingue per la sua struttura a forma di fienile, rivestita con una gamma di prodotti Thermory, che abbracciano il calore e la semplicità del legno. La giuria ha elogiato l'abilità degli architetti di reinterpretare le tradizioni locali attraverso un design contemporaneo, creando un ambiente scolastico che invita i bambini a esplorare e a sentirsi a casa.

In un angolo pittoresco di Haapsalu, una villa progettata da Apex Arhitektuuribüroo OÜ ha conquistato il titolo di miglior casa privata. Con una facciata argentata e pannelli di pino radiata, questa dimora affacciata sul mare non è solo un'abitazione, ma un omaggio all'eredità architettonica estone, dove il legno si trasforma in un delicato pizzo architettonico. I giudici hanno descritto la villa come una fusione di artigianato audace e armonia con il paesaggio costiero, rivelando una bellezza che sfida le aspettative.

Ma non sono solo le strutture esterne a catturare l’immaginazione. Jõelähtme Juveel, un progetto sviluppato da Lasita – Perfecting Views, ha ricevuto il premio per il miglior design d'interni. Qui, l'architettura incontra la filosofia giapponese del wabi-sabi, abbracciando l'imperfezione e la transitorietà. Un'atmosfera di eleganza è stata creata attraverso l'uso di pareti in termo-ash di Thermory, che donano profondità e calore a ogni spazio.

Infine, l'Under Armour Performance Centre dei Baltimore Ravens, progettato dallo studio ZGF Architects, ha trionfato nella categoria miglior spa e sauna. Con un soffitto in termo-magnolia personalizzato e uno spazio idroterapico inondato di luce naturale, questo centro è un'esperienza immersiva, dove il legno e l'acqua si intrecciano in un abbraccio sensoriale che invita al relax.

La giuria di quest'anno, composta da architetti di spicco, tra cui l'italiano Alberto Salvadori, ha celebrato la versatilità e la sostenibilità del legno, sottolineando come queste opere possano modellare spazi innovativi, progettati per durare nel tempo e in armonia con la natura. I Premi di Design Thermory non sono solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sulla bellezza del legno, un materiale che continua a ispirare architetti e designer in tutto il mondo.

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Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

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Era un giorno di sole quando Khushnu Panthaki Hoof, la nipote di Balkrishna Doshi, si sedette per raccontare storie di un tempo che sembrava magico. Voci di architetti, risate e la figura imponente di Le Corbusier danzavano nell'aria. "Mio nonno era un maestro nel prendere la vita con leggerezza," spiegò. "Non voleva che nessuno fosse troppo serio. Per lui, ogni giorno era una nuova avventura da a...

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Le Corbusier, il grande innovatore, non era solo un mentore ma anche un burlone. I racconti di Khushnu rivelano l'anima giocosa di un uomo che, mentre progettava città e edifici, amava anche scherzare, sfidando così i suoi allievi a esplorare il lato ludico della creatività. "L'architettura non è solo costruire," diceva. "È anche divertirsi nel farlo."

La loro relazione, simile a quella tra un nonno e una nipote, era caratterizzata da un profondo rispetto e ammirazione. "Mio nonno considerava Le Corbusier come un secondo nonno," continuò Khushnu. "Ogni mattina guardava una foto di lui e si rifletteva in essa, come se stesse ricevendo una benedizione per la giornata. Era un legame unico, un'ispirazione continua."

Questa eredità di gioia e libertà si manifestò nel lavoro di Doshi, il cui portfolio è un caleidoscopio di stili e forme. "Non seguiva un'unica estetica; ogni progetto era un nuovo inizio," affermò Khushnu. "Le Corbusier gli aveva insegnato che ogni mattina nasceva nella pelle di un asino, pronto a reinventarsi. E mio nonno prese questo consiglio a cuore."

Il suo approccio all'architettura non si limitava a emulare il maestro, ma abbracciava la filosofia di seguire il proprio cammino. "La vera essenza era quella di rimanere fedeli a se stessi, senza la pressione di dover replicare il passato," aggiunse, riflettendo su come il suo nonno avesse voluto liberarla da qualsiasi peso legato alla sua eredità.

La sua ultima creazione, il Doshi Retreat, è un esempio perfetto di questa libertà creativa. Inizialmente concepito come uno spazio di meditazione ridotto, Doshi, con il suo carattere giocoso, trasformò il progetto in una struttura di 75 metri. "Se non viene costruito, non importa. L'importante è divertirsi!" ripeteva, trasmettendo la sua leggerezza anche nei momenti di sfida.

"Ogni giorno è un'opportunità per esplorare, per giocare con le idee," concluse Khushnu, con un sorriso che rifletteva l'eredità di un uomo che ha saputo fondere serietà e creatività. Una lezione che va oltre l'architettura, un invito a vivere la vita con curiosità e gioia.

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Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

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Immagina di essere seduto in un angolo di un cabaret a Montmartre, il profumo dell'assenzio nell'aria e il suono di risate fragorose che si mescolano a un'eco di solitudine. È qui che Henri de Toulouse-Lautrec, il genio di Albi, si fa testimone di una Parigi che vive il suo momento di massimo splendore e decadenza. Non c'è giudizio nelle sue opere; c'è solo un'osservazione profonda, un'inquietudin...

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La Belle Époque, quel periodo di luci e ombre, di sfarzo e miseria, viene catturata nei suoi tratti audaci e nei colori vibranti. I suoi personaggi, le ballerine e i borghesi, danzano in un mondo di illusioni e desideri, dove il confine tra amore e affare è labile. Toulouse-Lautrec non idealizza: ritrattista della verità, mette in luce l’anima dei suoi soggetti, senza veli, senza pietà.

Alle sue tavole, ogni sorriso stanco di una prostituta, ogni sguardo languido di una ballerina, raccontano storie di speranza e disillusione. La sua piccola statura non gli ha mai impedito di vedere il mondo da un’angolazione unica: un occhio che sa cogliere il sublime nel quotidiano, il sublime nella fragilità umana. Ecco perché l’arte di Toulouse-Lautrec è un canto alla vita, un inno alla diversità.

La mostra a Firenze, con oltre cento opere esposte, è una porta aperta su questo universo. Manifesti, litografie e disegni dialogano con il passato, invitando il visitatore a perdersi in un viaggio che è anche un ritorno. Un ritorno a quella Parigi che, sebbene lontana nel tempo, continua a pulsare nel nostro presente, con la sua bellezza e la sua miseria, con il suo vizio e la sua poesia.

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Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

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Immaginate un luogo dove l'architettura non è solo un involucro, ma un attore vivente nella danza della natura. Questo è Hedeskov, un centro di ricerca e educazione situato nel cuore della Danimarca, progettato dallo studio Djernes & Bell. Qui, i materiali locali come argilla, sabbia, canapa e legno si intrecciano in una sinfonia di sostenibilità e innovazione. Situato su terreni recuperati, H...

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La visione di Djernes & Bell è chiara: l'architettura deve abbandonare l'idea di essere un oggetto isolato e diventare parte integrante della riparazione ecologica. Come ha affermato Justine Bell, partner dello studio, "Un edificio può diventare un laboratorio vivente per la pratica rigenerativa, non solo riducendo l'impatto ambientale, ma migliorando attivamente i sistemi circostanti". Questo centro è un esempio tangibile di come gli spazi possano riflettere i paesaggi e le culture costruttive che li hanno generati, rendendo visibili le relazioni tra esseri umani, terra e tempo.

Collaborando con artigiani locali e specialisti di materiali circolari, il team ha esplorato il paesaggio per trovare risorse naturali da utilizzare, conservando e restaurando edifici esistenti come una vecchia scuola in pietra. I mattoni recuperati sono stati riutilizzati, mentre l'interno è stato abbellito con intonaci di argilla e legno recuperato, creando spazi di lavoro e di vita che parlano di una cultura del riuso e della riparazione.

Il laboratorio di Hedeskov si distingue per il suo impegno nella ricerca. Gli studenti dell'Università BUILD di Aalborg monitoreranno il clima interno, le emissioni e il comportamento dell'umidità, contribuendo a una comprensione più profonda delle pratiche sostenibili. In questo contesto, ogni mattone, ogni trave, racconta una storia di cicli stagionali e conoscenza artigianale antica. La struttura si erge non solo come un centro di apprendimento, ma come un simbolo di un futuro dove l'architettura e la natura possono coesistere in armonia.

Con un tetto verde che accoglie un laboratorio e una cucina, Hedeskov si presenta come un esempio luminoso di come l'architettura moderna possa abbracciare il passato, reinventando gli spazi per le generazioni future. Qui, il rosso profondo delle strutture in legno richiama le tradizionali stalle agricole danesi, mentre ampie finestre circolari e lucernari creano un dialogo tra l'antico e il nuovo.

In un mondo in cui l'architettura è spesso vista come un peso, Hedeskov emerge come una boccata d'aria fresca, un invito a ripensare il nostro rapporto con gli edifici e il nostro ambiente. È un richiamo a esplorare non solo come costruire, ma come vivere e co-creare con la terra.

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L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

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Il 14 novembre, la Fondazione Legler per la Storia Economica e Sociale di Bergamo si trasforma in un palcoscenico di riflessione e ispirazione, ospitando una mostra dedicata a Cesare Rota Nodari, figura emblematica dell'architettura bergamasca. Fino al 20 dicembre, visitatori e appassionati avranno l'opportunità di esplorare sessant'anni di creatività e innovazione, un viaggio che attraversa il te...

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Curata da Edoardo Milesi, l'esposizione non è solo una celebrazione del lavoro di Rota Nodari, ma un invito a interrogarsi sul mestiere dell'architetto in un'epoca di rapidi cambiamenti, dove il digitale ha trasformato il modo di progettare. "L'architettura non è solo costruzione", afferma Milesi, "ma un atto di pensiero politico e visione sociale". In questa sinfonia di idee, Rota Nodari si erge come un maestro che, pur abbracciando le nuove tecnologie, non dimentica le radici artigianali e il legame profondo con il territorio.

Un aspetto distintivo della mostra è il convegno “Il mestiere dell’architetto”, in programma il 21 novembre, dove relatori illustri discuteranno dell'importanza dell'architetto come interprete non solo dello spazio fisico, ma anche delle dinamiche sociali e ambientali. La conversazione si estenderà a esplorare relazioni complesse tra l'uomo e il mondo naturale, un tema che invita a riflettere sulla nostra esistenza e sul nostro impatto sul pianeta.

In un'epoca in cui l'architettura deve affrontare sfide senza precedenti, la mostra di Cesare Rota Nodari ci ricorda che ogni progetto è un'opportunità per sognare, ascoltare e trasformare. Non perdere questa occasione unica di immergerti nell'universo di un architetto che ha saputo coniugare passato e futuro, tradizione e innovazione.

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Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

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In un mondo dove le linee dritte e i materiali freddi dominano il panorama urbano, l’architettura organica emerge come un canto di sirena. Case che si arrampicano come edera, tetti ondulati che danzano con il vento, pavimenti che evocano il movimento della natura stessa. Ci troviamo di fronte a strutture che, più che edifici, sembrano organismi viventi, in perfetta armonia con l’ambiente circostan...

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Ricordiamo la Casa sulla Cascata di Frank Lloyd Wright, un capolavoro che si fonde con il paesaggio, quasi come se fosse stata plasmata dalla corrente del fiume sottostante. Questa visione di architettura non è nuova, ma si sta riappropriando del suo posto nella nostra epoca, segnata da crisi ecologiche e da una crescente necessità di riconnettersi con la natura.

Ma cosa rende l’architettura organica così affascinante? È il suo rifiuto delle rigide convenzioni del modernismo tradizionale. Mentre i movimenti come il Bauhaus e il Brutalismo prediligono la funzionalità e la linearità, l’architettura organica abbraccia il caos e la bellezza imperfetta. Pensiamo alle opere di architetti come Bruce Goff, la cui Bavinger House esprimeva un universo onirico di forme e colori, un rifugio di creatività che sfidava ogni logica. La sua demolizione nel 2016 ha riacceso il dibattito sulla necessità di preservare queste architetture eccentriche.

In un’epoca di incertezze, l’architettura organica fiorisce. È un rifugio per i nostri sogni, una risposta visiva e tangibile alle crisi che affrontiamo. Case come la Casa Orgánica di Javier Senosiain ci trasportano in un mondo dove le pareti diventano giardini e i tetti sembrano nuvole. Ogni angolo è un invito a esplorare, a sentirsi parte di qualcosa di più grande, di un ecosistema vivente. Qui, il design non è solo estetica; è un’esperienza sensoriale.

Ma non è solo una questione di forma. È anche una filosofia, una riconnessione con la terra. Architetti come Antti Lovag e Imre Makovecz ci mostrano come il legno e la pietra possano raccontare storie, come ogni struttura possa essere un poema dedicato alla natura. La residenza di Lovag, il Palais Bulles, è un esempio lampante di come l’architettura possa diventare un’opera d’arte, un sogno che si materializza nel paesaggio.

In un’epoca in cui la sostenibilità è fondamentale, l’architettura organica ci offre una via per riconsiderare il nostro modo di costruire. Non più semplici edifici, ma case che respirano, che vivono, che ci parlano. Siamo pronti a riscoprire il meraviglioso mondo dell’architettura organica, dove ogni casa è un organismo, e ogni organismo è parte di un tutto?

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Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

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Nel cuore pulsante di New York, dove l'arte e l'architettura si fondono in un abbraccio di bellezza, si è svolta una cerimonia che ha celebrato l'eccellenza italiana nel mondo. L'architetto calabrese Giuseppe Samà, con il suo stile inconfondibile e la sua visione innovativa, è stato insignito del premio ILICA 2025 presso il prestigioso Queens Museum.

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Questo riconoscimento, conferito dall'Italian Language Inter-Cultural Alliance, è un tributo a coloro che, come Samà, portano avanti i valori estetici e culturali italiani. Davanti a un pubblico di oltre 300 illustri ospiti, tra cui artisti e imprenditori, l'architetto ha condiviso la sua gioia e gratitudine, sottolineando l'importanza delle sue radici calabresi.

Originario della Calabria, Samà ha saputo trasformare la sua passione in una carriera internazionale, realizzando progetti che spaziano da residenze private a boutique hotel. La sua opera è caratterizzata da un senso innato di equilibrio tra natura, luce e proporzione, creando spazi che evocano emozioni e benessere. Ogni progetto racconta una storia, quella del luogo che lo ispira e delle tradizioni che lo accompagnano.

Il suo studio a New York è diventato un faro per coloro che cercano l'autenticità del design italiano. In un mondo sempre più globalizzato, Samà riesce a mantenere vivo il legame con la sua terra, portando un pezzo di Calabria in ogni sua creazione. La sua filosofia è semplice ma profonda: ogni spazio deve essere capace di emozionare.

Nel ricevere il premio, ha affermato: "Questo riconoscimento ha per me un valore speciale: rappresenta non solo un traguardo professionale, ma un simbolo di come la creatività italiana continui a ispirare e a unire le persone nel mondo". Le sue parole risuonano come un eco di speranza, un richiamo a non dimenticare da dove veniamo, anche mentre costruiamo il futuro.

La serata si è conclusa con un lungo applauso, un tributo a un uomo che, con il suo talento e la sua determinazione, non solo rappresenta la nuova generazione di creativi italiani, ma funge anche da ponte tra le culture, unendo Italia e Stati Uniti in un dialogo senza fine.

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Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

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In un mondo dove le pareti raccontano storie, la collezione di carta da parati Flamenco di Inkiostro Bianco emerge come un poema visivo, un invito a danzare tra colori e forme. Ogni design, ispirato al ritmo travolgente del Flamenco e all'energia pulsante della natura, trasforma gli spazi in paesaggi emozionali, dove ogni parete diventa un palcoscenico.

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La collezione, disponibile sul sito di Inkiostro Bianco e presso rivenditori autorizzati, presenta dodici grafiche originali che catturano l’essenza di una danza che parla di passione e movimento. Con forme organiche e texture tattili che invitano al tocco, i rivestimenti murali di Flamenco non sono semplici decorazioni, ma vere e proprie opere d’arte che respirano e vivono. Ogni progetto è un esperimento unico, curato nei minimi dettagli, un viaggio di esplorazione attraverso il design.

La forza di Flamenco risiede nell’expertise di Inkiostro Bianco nel creare superfici continue e rivestimenti personalizzabili, dove opacità e lucentezza si intrecciano in un gioco di sfumature che arricchisce l’esperienza visiva e tattile. Ogni composizione è una riflessione, un invito a giocare con lo spazio e la luce, a riscoprire l’arte dell’abitare. Con pattern che si possono personalizzare, la collezione diventa un ponte tra l’estetica raffinata e la libertà espressiva, in grado di adattarsi a qualsiasi ambiente, privato o professionale.

Inkiostro Bianco, fondato nel 2013 in Italia, è un laboratorio di ricerca visiva e decorativa che riunisce artisti e designer per dare vita a creazioni sontuose, permettendo a chiunque di immaginare e realizzare la decorazione del proprio spazio. Con Flamenco, la casa di design riafferma il suo impegno verso un design immersivo, capace di risuonare emotivamente con chi lo osserva.

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L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

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Era il 1990 quando la Fabbrica Blu, un'opera d'arte architettonica, aprì le sue porte a Campogalliano. Progettata dall'architetto Giampaolo Benedini, l'edificio, con il suo inconfondibile colore blu, rappresentava l'apice dell'innovazione e della passione per l'automobile. Un sogno che, purtroppo, si è trasformato in un incubo.

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La fabbrica, custode di un'epoca dorata per la Bugatti, chiuse i battenti nel 1995, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile. A causa di una crisi che sembrava inimmaginabile, quel luogo, un tempo pulsante di vita e creatività, cadde nell'oblio. Un oblio che oggi rischia di diventare definitivo, se non si interverrà per salvaguardarne il patrimonio.

Negli anni, la Fabbrica Blu è stata mantenuta in vita grazie agli sforzi della famiglia Pavesi, custodi appassionati di una storia che non può essere dimenticata. Ma ora, con la vendita dell'area a un investitore, il futuro dell'edificio è incerto. Un progetto di riqualificazione era stato annunciato, ma è stato bloccato da controversie legali. La fabbrica è ora abbandonata, e il rischio di distruzione è reale.

Nel 2022, Benedini ha tentato di proteggere questo patrimonio presentando una richiesta di riconoscimento al Ministero della Cultura, ma la risposta è stata negativa. “È stata espressa una miopia delle istituzioni”, afferma l'architetto, sottolineando l'importanza storica e culturale dell'edificio. Un appello che merita di essere ascoltato, perché ciò che è stato creato non può andare perduto.

La storia della Fabbrica Blu è una storia di passione, di sogni infranti e di lotte per la salvaguardia della bellezza. È un richiamo a non dimenticare le nostre radici e a preservare ciò che, nonostante il degrado, continua a raccontare una storia di eccellenza e innovazione. Non possiamo permettere che questo tesoro architettonico cada nell'oblio.

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Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

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Nel cuore delle Alpi, dove la storia si intreccia con la natura, il Grand Hotel San Pellegrino si prepara a risorgere. Affidato a un team di esperti architetti milanesi, il progetto di recupero promette di riportare alla luce un gioiello architettonico dei primi del ‘900, abbracciando una nuova Belle Époque dell’hospitality. Questo non è solo un restauro, ma un'opportunità di rinascita per un luog...

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La società americana Ekn Development, che ha ottenuto la concessione per 99 anni del Grand Hotel, ha scelto il gruppo Lombardini22 per realizzare un progetto di fattibilità che ambisce a coniugare raffinatezza estetica e innovazione tecnologica. Con i suoi 18.200 metri quadrati di eleganza, il complesso ospiterà 118 camere di lusso, una spa all'avanguardia e aree comuni rinnovate, pronte a sedurre visitatori da tutto il mondo.

Ma la sfida non è solo estetica. Come sottolinea l’architetto Alessandra Magri, “si tratta di un’analisi chirurgica della struttura impiantistica esistente”, un passo fondamentale per restituire vita a questo monumento della storia italiana. La Sovrintendenza avrà un ruolo cruciale, poiché il recupero dovrà rispettare il fascino del Liberty, l’epoca in cui il Grand Hotel è nato, senza dimenticare l'evoluzione del tempo.

In parallelo, le QC Terme, già un punto di riferimento nel benessere, stanno progettando un ampliamento che trasformerà gli spazi dell’ex stabilimento termale in un nuovo polo del relax e della salute. Abbandonando l'idea di un centro commerciale, l’attenzione si concentra su un’esperienza di lusso che unisce storia e comfort moderno, in perfetta armonia con il contesto circostante.

La cifra di investimento per il progetto è di 64 milioni di euro, e l’apertura è prevista tra il 2028 e il 2029. Un atteso ritorno a un’epoca di splendore, dove il passato e il presente si fondono per creare un futuro incantevole. Come afferma Ebrahim Nakhjavani, CEO di EKN Development, “Siamo certi che il progetto verrà portato avanti con eccellenza e visione”.

Il Grand Hotel San Pellegrino non è solo una struttura alberghiera, ma un simbolo di eleganza e cultura. La sua rinascita è un invito a riscoprire l'arte del ricevere, l'arte di vivere un'esperienza unica, dove ogni dettaglio racconta una storia, dove ogni angolo è un ricordo di un passato che ritorna, rivisitato in chiave contemporanea.

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Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

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Immagina di passeggiare per strade che sembrano scorrere come fiumi di pietra, circondato da un silenzio che racconta storie millenarie. Canale di Tenno, un angolo di Medioevo affacciato sul Lago di Garda, si svela in tutta la sua bellezza durante l’autunno. Qui, tra vicoli acciottolati e vecchie botteghe, il tempo si ferma e la magia si sprigiona ad ogni passo. Le finestre fiorite si illuminano d...

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Il fascino di Canale di Tenno sta nei dettagli: porte scolpite che raccontano storie, scale che si arrampicano come radici e angoli che sussurrano segreti dimenticati. In questo periodo dell'anno, il borgo si veste di rame e oro, un vero e proprio dipinto naturale. Non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Durante l’anno, eventi come Rustico Medioevo trasformano il borgo in un vivace mercato medievale, dove artigiani e musicisti riportano in vita antiche tradizioni, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente.

Ma Canale di Tenno non è solo storia e cultura; è anche un paradiso per gli amanti della natura. I sentieri che partono da qui offrono panorami mozzafiato sul Lago di Tenno, famoso per le sue acque turchesi. Camminare tra i boschi, con il foliage autunnale che abbraccia il paesaggio, è un’esperienza che riempie il cuore e lo spirito. Gli escursionisti più avventurosi possono salire verso il Monte Misone, dove si trova uno dei punti di vista più spettacolari sul lago, un balcone naturale che lascia senza fiato.

Per visitare Canale di Tenno, basta un’ora per immergersi nella sua essenza, ma la vera magia si svela solo a chi si concede il tempo di esplorare ogni angolo, assaporando i gusti del Trentino in una delle sue piccole osterie. Le temperature autunnali, miti e piacevoli, rendono ogni passeggiata un vero piacere. Se desideri prolungare la tua visita, fermati in uno dei B&B disseminati tra le case in pietra, dove il silenzio racconta storie di secoli e la vista sul lago ti riempie di meraviglia.

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Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

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Nel cuore di Padova, a Palazzo Zabarella, si è aperta una mostra che è un vero e proprio viaggio attraverso il Novecento, un'epoca di rivoluzioni artistiche e culturali. Realizzata in collaborazione con il LaM, Lille Métropole Musée d'art moderne, d'art contemporain et d'art brut, l'esposizione celebra due giganti dell'arte moderna: Pablo Picasso e Amedeo Modigliani. Federico Bano, presidente dell...

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La mostra, inaugurata il 16 ottobre e aperta al pubblico fino al 25 gennaio, si articola in sei sezioni che pongono in dialogo le opere di Picasso e Modigliani con quelle di altri artisti pionieristici come Braque, Léger, Miró e Calder. È un percorso che non si limita a esporre, ma invita a riflettere sulla grande rivoluzione che ha caratterizzato il secolo scorso, un secolo che ha visto nascere le avanguardie e una nuova concezione dell'arte.

Con oltre 8.500 opere d'arte, il LaM non è solo un museo, ma un laboratorio internazionale di idee e scambi, dove ogni pezzo racconta una storia di innovazione e cambiamento. La mostra diventa così un'occasione imperdibile per immergersi in un'epoca che ha trasformato il nostro modo di vedere l'arte e il mondo.

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Come Vincere un A+Product Award: 3 Consigli Esclusivi dall'Editor

Come Vincere un A+Product Award: 3 Consigli Esclusivi dall'Editor

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Il sipario si alza: il palcoscenico del design è pronto, e tu hai l'opportunità di brillare. Le candidature per il prestigioso A+Product Award 2026 sono ufficialmente aperte, un momento imperdibile per i produttori e i designer che desiderano far riconoscere le loro opere dai più rinomati architetti del mondo. Ogni prodotto verrà esaminato da una giuria di esperti provenienti da studi di fama inte...

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1. Racconta una storia chiara con la tua presentazione. La tua candidatura deve brillare, e per farlo avrai bisogno di alcuni elementi essenziali: nome del prodotto, data di lancio, descrizione (massimo 300 parole), collaboratori (opzionale), categorie selezionate e risorse grafiche. La descrizione del prodotto è la tua prima occasione per colpire. Mantienila concisa, ma assicurati di comunicare ciò che rende il tuo prodotto unico: non solo di cosa si tratta, ma perché è stato creato e come risponde alle esigenze di architetti, designer e clienti. Mettendo in evidenza funzionalità, scelte materiali e il problema che il tuo prodotto risolve attraverso creatività ed eleganza, potrai catturare l'attenzione della giuria.

2. Scegli le categorie strategicamente. Quest'anno, il programma è strutturato attorno a due importanti gruppi di categorie. Partecipare a entrambe le categorie è il modo migliore per massimizzare le tue possibilità di successo. Rifletti su quali categorie 'Miglior Tipo di Prodotto' si adattano meglio al tuo prodotto, e quali premi 'Migliore dell'Anno' riflettono al meglio l'etica e la missione del tuo brand. I prodotti devono essere disponibili ora o lanciarsi entro il 28 febbraio 2026 per qualificarsi.

3. Adatta la tua candidatura ai criteri di valutazione. Leggere i criteri di valutazione è il primo passo per descrivere i tuoi prodotti e presentarli visivamente. Estetica, prestazioni e impatto sono le tre aree chiave in cui i prodotti saranno giudicati. La giuria valuterà la qualità visiva, la funzionalità tecnica e come il tuo prodotto può influenzare il futuro dell'architettura. Assicurati che la tua candidatura comunichi chiaramente come il tuo prodotto soddisfa questi criteri.

Vincere un A+Product Award non è solo un riconoscimento, ma segna anche il tuo posto tra i leader nel design e nell'innovazione. Preparati a far brillare il tuo prodotto e a condividere la tua visione con architetti e designer in tutto il mondo. Una volta raccolti i materiali per la tua candidatura, puoi inviarli immediatamente. Buona fortuna!

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ABRA: La Patisserie Parigina che Unisce Design e Gusto

ABRA: La Patisserie Parigina che Unisce Design e Gusto

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Nel cuore pulsante di Parigi, precisamente in Rue des Mauvais Garçons, si erge ABRA, una patisserie che si distingue non solo per le sue delizie culinarie, ma anche per un design che racconta una storia. Concepite dal talentuoso chef Tal Spiegel, le creazioni di ABRA sono incorniciate in un ambiente che evoca le linee pulite e i colori audaci del Bauhaus, grazie alla visione dell'interior designer...

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Varcando la soglia, si viene accolti da una palette di colori primari – blu, rosso e giallo – che danzano armoniosamente su un fondo bianco, creando un'atmosfera di calore e vivacità. I pavimenti, rivestiti con piastrelle geometriche, introducono un ritmo ripetitivo che invita a esplorare ogni angolo di questo spazio, dove il design e il cibo si intrecciano in un abbraccio inusuale.

ABRA non è solo un luogo dove gustare prelibatezze, ma un'esperienza sensoriale completa. I dolci non sono esposti in file ordinate, ma presentati come opere d'arte, quasi come prototipi di un processo creativo, incoraggiando i visitatori a riflettere sul significato di ciascuna creazione. La semi-apertura tra la cucina e il negozio permette di osservare il lavoro che avviene dietro le quinte, trasformando ogni visita in una scoperta. Qui, il confine tra produzione e consumo si dissolve, e ogni morso diventa un atto di partecipazione a un rituale di creazione.

In questo angolo di Parigi, il design diventa un compagno insostituibile della gastronomia. Le scaffalature, ornate da oggetti geometrici e stampe, richiamano l'idea di modularità e composizione, mentre la luce naturale che filtra attraverso la facciata in vetro conferisce un senso di apertura e accoglienza. Ogni dettaglio è pensato per stimolare la curiosità, per raccontare una storia che va ben oltre il semplice assaggio.

ABRA è un esempio lampante di come un patisserie possa incarnare un concetto così profondo, dove il gusto si fonde con l'estetica, creando un'esperienza unica e memorabile.

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Energia Sostenibile: Pannelli Solari Verticali Galleggianti per Laghi e Lagune

Energia Sostenibile: Pannelli Solari Verticali Galleggianti per Laghi e Lagune

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Immaginate un lago, un riflesso di luce che danza sulla superficie dell'acqua, e sopra di esso, pannelli solari verticali che si ergono come sentinelle silenziose, pronti a catturare ogni raggio di sole. È questa l'idea geniale dei pannelli solari verticali galleggianti, progettati da SINN Power. Questi moduli innovativi, chiamati SKipp, si posizionano su barili di plastica vuoti, galleggiando ser...

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Recentemente, in Baviera, Germania, precisamente a Gilching, un team instancabile ha dato vita a una serie di questi pannelli in uno stagno di ghiaia. I risultati? Un'autonomia energetica che soddisfa circa il 70% del fabbisogno annuale di elettricità dell'impianto di ghiaia, riducendo le emissioni di CO₂ di circa 934 tonnellate all'anno. Un passo importante verso l'autosufficienza energetica.

I pannelli SKipp, grazie alla loro struttura galleggiante, sono progettati per resistere alle intemperie. Possono inclinarsi dolcemente sotto la pressione del vento, tornando poi alla loro posizione originale. Questo movimento flessibile non solo protegge i moduli da eventuali danni meccanici, ma mantiene anche la stabilità sull'acqua, rendendoli ideali per condizioni meteorologiche avverse. E non è solo questo: la loro inclinazione verticale consente alla neve di scivolare via naturalmente, evitando accumuli che potrebbero ostacolare l'assorbimento della luce solare.

Ogni unità SKipp è dotata di moduli bifacciali, capaci di generare energia da entrambe le facce del pannello: la parte frontale cattura la luce diretta, mentre quella posteriore sfrutta i riflessi provenienti dalla superficie dell'acqua. Questo design innovativo non solo accresce l'efficienza energetica, ma garantisce anche che l'ecosistema acquatico non venga compromesso, mantenendo aperta la maggior parte della superficie dell'acqua.

Ma non è solo la tecnologia a rendere questi pannelli speciali. La loro installazione è rapida e modulare, permettendo di adattarsi facilmente a diverse dimensioni e necessità energetiche. Realizzati con materiali resistenti alla corrosione e alla degradazione, come plastica, metallo e vetro fotovoltaico, i pannelli sono progettati per durare nel tempo, anche in condizioni di esposizione continua a sole, vento e umidità.

In questo modo, i pannelli solari galleggianti non solo promettono di illuminare il nostro presente, ma anche di garantire un futuro più verde. Un futuro dove i laghi e le lagune non sono solo paesaggi da contemplare, ma fonti di energia rinnovabile pronte a sfidare il tempo e la tradizione.

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Tre Case Vacanze Prefabbricate per Sorelle in Queensland

Tre Case Vacanze Prefabbricate per Sorelle in Queensland

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Tre Case Vacanze Prefabbricate per Sorelle in QueenslandIspirato dall'amore per le vacanze in famiglia, Blok Modular ha collaborato con lo studio di architettura australiano Vokes e Peters per creare Blok Three Sisters, un trio di case vacanze prefabbricate situate sull'isola di North Stradbroke, in Queensland. Queste case sono state progettate per tre sorelle che, da bambini, trascorrevano le vac...

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Le case di Blok Three Sisters sono state prefabbricate nella fabbrica di Blok Modular a Brisbane e successivamente assemblate sul sito da un costruttore locale. Il progetto è stato inserito nella longlist della categoria housing dei Dezeen Awards 2025.

Design e Comfort

Ogni casa ha un layout identico, concepito per adattarsi alle esigenze delle famiglie nel tempo. Il piano terra di ciascuna abitazione può funzionare come un appartamento autonomo senza barriere architettoniche, ideale per accogliere parenti più anziani. Un giardino-cortile separa la camera da letto frontale dagli spazi sociali sul retro, creando un'atmosfera di intimità e privacy.

Al primo piano, si trovano due camere aggiuntive e un bagno illuminato da un lucernario. Una delle camere affaccia sul cortile centrale, mentre l'altra offre una vista sulla strada attraverso una grande finestra. Per garantire la privacy, le facciate anteriori sono dotate di finestre alte e schermature in legno bianco.

Spazi Esterni e Atmosfera Unica

Ogni casa si apre su un portico a doppia altezza, rifinito con pannelli in fibra-cemento bianchi e legno. Questi portici offrono uno spazio privato e riparato, affacciato su un giardino condiviso circondato da alberi imponenti. La zona pranzo e la cucina si aprono su questo portico tramite porte scorrevoli in vetro a tutta altezza, mentre il soggiorno elevato presenta finestre scorrevoli che offrono una vista sull'Oceano Pacifico.

Secondo Vokes e Peters, “come dispositivo spaziale archetipico, il giardino raccoglie i piaceri sensoriali dell'ambiente, insieme ai rituali domestici quotidiani.” La sensazione della brezza salina, la chiarezza della luna, e il profumo del gelsomino sono solo alcune delle esperienze che rendono queste case uniche.

In conclusione, Blok Three Sisters rappresenta un perfetto esempio di come l'architettura prefabbricata può creare spazi che non solo soddisfano le esigenze abitative, ma anche custodiscono i ricordi di famiglia e il passare del tempo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Due Grandi Tetti Che Si Incontrano: Design Residenziale Giapponese

Due Grandi Tetti Che Si Incontrano: Design Residenziale Giapponese

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Due Grandi Tetti Che Si Incontrano / KOMINORU DesignIl progetto residenziale "Due Grandi Tetti Che Si Incontrano", realizzato dall'architetto giapponese KOMINORU Design, rappresenta una fusione unica di estetica e funzionalità. Situato in una zona densamente popolata vicino a una stazione, questa casa è progettata per ospitare due famiglie, genitori e figli, su un'area di 250 m².

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Un elemento distintivo di questo progetto è la struttura a due piani che, grazie ai suoi eaves bassi, riesce a creare un aspetto simile a quello di un edificio a un solo piano. Questa soluzione architettonica non solo ottimizza lo spazio, ma offre anche un senso di intimità e connessione tra le famiglie.

Le immagini di Yohei Shirai catturano perfettamente l'essenza di questo progetto, mostrando come i tetti, in un abbraccio architettonico, uniscano i due spazi abitativi. L'uso di materiali sostenibili e tecnologie moderne è un altro aspetto fondamentale del design, che si allinea con le attuali tendenze nel campo dell'architettura residenziale.

Per ulteriori dettagli e immagini, visita l'articolo completo su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Un Cubo di Silenzio: La Residenza AER in Cipro

Un Cubo di Silenzio: La Residenza AER in Cipro

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Nel cuore di Cipro, ai margini di una foresta silenziosa che si affaccia sulle sobborghi di Nicosia, sorge AER, una residenza suburbana concepita dallo Studio Kyriakos Miltiadou. Qui, l'architettura si fa poesia, e il cubo diventa un palcoscenico di introspezione. A differenza delle tradizionali abitazioni che si aprono all'esterno, AER si erge come un austero e introverso monolite, un cubo che ra...

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La progettazione inizia con una griglia tridimensionale, un reticolo di punti che definisce l'essenza di un cubo di 14×17 metri. Frammenti del paesaggio naturale si infiltrano gradualmente all'interno, provocando una frattura progressiva e dando vita a una composizione prismatica di vuoti e solidi. Quattro pareti verticali in cemento, alte sei metri, avvolgono questo cubo fratturato, mantenendo i volumi divisi all'interno di un insieme coerente e fluido. Intagliate con tagli verticali, queste pareti fungono da mediatori tra il mondo interno e quello esterno, filtrando, proteggendo e rivelando, instaurando così una relazione dialettica con la foresta, la città e il cielo.

AER si sviluppa in una formazione di ‘un cubo dentro un cubo’. Come un collezionista, la struttura assorbe le sfumature tangibili e intangibili dell'ambiente circostante, reinterpretandole in relazione alla vita quotidiana della famiglia. All'esterno, un'apertura verticale sulla facciata est funge da ingresso, segnando l'arrivo e accentuando la transizione dal mondo esterno a quello interno. Qui, il primo incontro avviene con un giardino aperto, uno spazio centrale che diventa cruciale nella vita quotidiana della famiglia, parte di una rete continua di spazi esterni, passaggi e cortili che abbracciano la massa costruita della casa.

All'interno, la residenza è organizzata su quattro livelli distinti, sempre in relazione con i percorsi esterni. Al piano terra si trovano le aree pubbliche: cucina, sala da pranzo e soggiorno. Negli spazi superiori, le camere private si distribuiscono su due piani diversi, mentre spazi intermedi offrono un'armonia fluida tra le unità funzionali, smussando i confini tra pubblico e privato. Una scala esterna nascosta conduce a una piccola terrazza sul tetto, dove il soffitto si dissolve nel blu intenso del cielo mediterraneo, e parte della superficie è ricoperta di vegetazione naturale, creando un microclima unico.

Le superfici scolpite avvolgono l'attività umana, trasformandola in uno spazio abitativo. Con il passare del tempo, la vegetazione cresce, ammorbidendo la presenza monolitica della struttura. Il gioco tra attività umana, architettura e natura diventa continuo e indissolubile. I tagli verticali nelle pareti in cemento incorniciano e rivelano vedute intriganti dell'ambiente circostante. In questo modo, AER non è solo un'abitazione, ma un'esperienza sensoriale che invita a riflettere sul legame tra l'uomo e il suo habitat.

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Flower Room: un ufficio ecologico tra natura e architettura in Cina

Flower Room: un ufficio ecologico tra natura e architettura in Cina

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Flower Room: un ufficio ecologico tra natura e architettura in CinaSituato a Huizhou, in Cina, il progetto Flower Room realizzato da JXY Studio e Office for Roundtable rappresenta un esempio straordinario di come l'architettura possa fondersi con gli elementi naturali. Completato nel 2025, questo spazio di soli 10 m² si distingue per la sua concezione aperta e permeabile, che permette alla luce de...

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Contrariamente ai tradizionali greenhouse, che creano ambienti chiusi e controllati, Flower Room si propone come un laboratorio di simbiosi, dove piante e insetti possono coesistere in armonia. Qui, l'ecosistema è libero di prosperare, con uccelli, api e farfalle che visitano quotidianamente questo spazio unico.

Il design è stato curato da un team di esperti tra cui Leyuan Li, Xuanyu Wei, Yue Xu e Jiaxun Xu, tutti membri di JXY Studio. La scelta dei materiali, come l'acciaio inossidabile, contribuisce non solo alla robustezza dell'installazione ma anche alla sua integrazione con l'ambiente circostante.

Flower Room non è solo un luogo di lavoro, ma un invito a riflettere sulla relazione tra architettura e natura, un esempio di come gli spazi lavorativi possano essere progettati per favorire il benessere degli esseri viventi. L'ufficio rappresenta un passo avanti verso pratiche di design più sostenibili e rispettose dell'ambiente.

Per scoprire di più su questo affascinante progetto, visita il sito di ArchDaily.

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Otto case infill che trasformano gli spazi vuoti delle città

Otto case infill che trasformano gli spazi vuoti delle città

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Otto case infill che trasformano gli spazi vuoti delle cittàNel nostro ultimo articolo, esploriamo otto case infill che rispondono alle sfide dei lotti in città con design che si integrano o contrastano con gli edifici circostanti. Da Dublino a Buenos Aires, queste case dimostrano modi intelligenti per trasformare i terreni vacanti in abitazioni uniche.

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Spruce House, Regno Unito, di Ao-ft

La Spruce House è stata progettata per integrarsi con il paesaggio urbano di Londra, unendo le case a schiera circostanti. La facciata è completamente coperta da listelli di legno verticali, creando un elemento di curiosità. Basata sulla storia del quartiere come via principale di un villaggio, la facciata ricorda una vetrina, con un piano interrato in vetro schermato da listelli di legno.

Glass Brick House, Belgio, di Delmulle Delmulle Architecten

Situata a Gand, questa casa è circondata da edifici su tre lati, limitando le aperture delle finestre. I mattoni di vetro nel piano superiore della facciata portano luce naturale all'interno, mentre le camere da letto sono posizionate al piano terra dietro la facciata in terracotta.

Curtain House, USA, di Johnsen Schmaling Architects

In Wisconsin, la Curtain House si distacca dalla sagoma inclinata delle case vicine e opta per una forma rettangolare rivestita di lamelle di legno e metallo. Questa aggiunta contemporanea mira a ridefinire le convenzioni delle abitazioni infill.

Casa Dublino, Irlanda, di Gró Works

Questa casa infill a Dublino utilizza mattoni rossi e pannelli metallici perforati per creare un’atmosfera industriale, richiamando le eleganti case vittoriane circostanti. Gli spazi interni sono ben definiti, con camere da letto al piano terra e un’area living open space al piano superiore.

Casa Ederlezi, Messico, di Práctica Arquitectura

Situata a Monterrey, Casa Ederlezi è composta da due volumi in cemento rosso separati da un cortile centrale, progettata per garantire privacy e spazio aperto all'interno delle mura perimetrali.

NW10 House, Regno Unito, di Platform 5 Architects

Questa casa occupa un lotto triangolare a Londra e presenta una forma irregolare che risponde ai vincoli di pianificazione. Gli spazi interni sono caratterizzati da interni in calcestruzzo esposto.

TH House, Vietnam, di ODDO Architects

Situata ad Hanoi, TH House sfrutta un lotto stretto con lucernari e pareti perforate per massimizzare la luce naturale, mantenendo una facciata in vetro leggermente sporgente.

Casa Vedia, Argentina, di BHY Arquitectos

Questa casa a Buenos Aires, situata tra due pareti divisorie, incorpora due cortili e un design bianco per ottimizzare la qualità degli spazi, con un tetto a doppia pendenza per armonizzarsi con il quartiere residenziale circostante.

Per ulteriori informazioni su queste case innovative, visita il sito di Dezeen.

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Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

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Nel cuore pulsante di Seoul, precisamente nel vivace distretto di Sinchon, si erge una nuova creazione architettonica che racconta storie di passati e futuri. Il progetto Cracker, firmato dallo studio NOMAL, non è solo una ristrutturazione di un edificio degli anni '60, ma un vero e proprio atto di rigenerazione culturale e urbana.

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Originariamente costruito nel 1966, il Cracker ha vissuto le trasformazioni accelerate di una metropoli in crescita, passando da una struttura a due piani a un complesso che ha faticato a mantenere la sua stabilità. L'intervento di NOMAL ha avuto l'obiettivo di ripristinare l'integrità strutturale, riorganizzando gli spazi e stabilizzando le fondamenta, restituendo così al quartiere un nuovo punto di riferimento.

Il risultato è un design che non solo rispetta le normative moderne, ma che gioca con la luce e l'ombra grazie a una facciata in mattoni forati. Questo elemento architettonico non è solo decorativo: offre privacy, permette l'ingresso di luce naturale e riduce l'impatto visivo sugli edifici circostanti. La trama pixelata della facciata evoca i visualizzatori di musica digitale, un omaggio alla storicità culturale di Sinchon, un tempo fulcro della musica dal vivo e della creatività giovanile.

Questa nuova veste non è solo una questione di estetica, ma un tentativo di riannodare i legami con un passato che rischiava di scomparire sotto il peso della gentrificazione. Cracker, con il suo equilibrio tra funzionalità e simbolismo, si propone come un faro che illumina il percorso verso una rinascita culturale. Di giorno, la facciata assorbe la luce, mentre di notte emette un delicato bagliore, trasformando l'edificio in un elemento vivente del tessuto urbano.

In questo dialogo tra memoria e modernità, NOMAL non ha solo progettato un nuovo edificio, ma ha contribuito a dare forma a una nuova identità per Sinchon, un luogo dove la storia e l'innovazione possono coesistere. Perché, si sa, un singolo edificio può non cambiare un intero quartiere, ma può sicuramente avviare un processo di rinnovamento, un passo alla volta.

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I centri commerciali stanno tornando? Un'analisi delle nuove tendenze architettoniche

I centri commerciali stanno tornando? Un'analisi delle nuove tendenze architettoniche

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Negli ultimi tempi, un acceso dibattito si è sviluppato intorno ai progetti architettonici che mirano a rinnovare i centri storici delle città. Recentemente, i lettori hanno espresso preoccupazioni riguardo al progetto dello Heatherwick Studio per un nuovo centro commerciale a Praga, un'area storica di grande valore culturale. Il progetto prevede uno sviluppo di 15.000 metri quadrati che include n...

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Commenti come "triste vedere la mancanza di rispetto per il contesto" e "questo progetto uccide il carattere della città" evidenziano un sentimento diffuso tra i residenti e gli appassionati di architettura. La domanda provocatoria di un commentatore, "Are malls back?" invita a riflettere se stiamo assistendo a un ritorno di queste strutture commerciali, spesso criticate per la loro omogeneità e mancanza di identità locale.

Ma cosa significa realmente per le città moderne? I centri commerciali possono coesistere con il patrimonio storico? Alcuni sostengono che la presenza di centri commerciali possa danneggiare i piccoli negozi che offrono un’identità unica ai quartieri. In contrasto, altri vedono nel rinnovamento un’opportunità per rivitalizzare le aree urbane e attirare visitatori.

In parallelo, notizie come quella di Gustaf Westman e il suo piatto IKEA per polpette hanno destato l'attenzione, dimostrando che anche nel design di oggetti quotidiani ci sono tendenze che si scontrano con il gusto e la funzionalità. La discussione sui commenti si è allargata, sollevando interrogativi su cosa vogliano realmente i consumatori e come si evolverà il mercato.

In conclusione, i centri commerciali sono tornati? O stiamo solo assistendo a un'evoluzione nel modo in cui concepiamo lo spazio commerciale all'interno delle nostre città storiche? È un tema complesso, e il dibattito è aperto.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Architecture – Dezeen.

Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina

Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina

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Ai Weiwei: Installazione di Sfere Proporzionate e Uniformi Camouflage in Ucraina Dal 14 settembre al 30 novembre 2025, il Pavilion 13 di Kyiv ospita l'installazione di Ai Weiwei, intitolata Three Perfectly Proportioned Spheres and Camouflage Uniforms Painted White. Questo imponente progetto, commissionato da RIBBON International, rappresenta una risposta artistica al conflitto in corso in Ucraina...

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L'installazione è composta da tre sfere matematicamente precise, avvolte in uniformi camouflage dipinte di bianco, realizzate a mano dall'artista e dal suo team. L'opera si propone non solo come scultura, ma anche come forte dichiarazione politica, riflettendo sulla dissonanza cognitiva tra ordine e caos, armonia e guerra.

Ai Weiwei trae ispirazione da Leonardo da Vinci e dalla sua opera De Divina Proportione, utilizzando la precisione matematica delle sfere per rappresentare l'umanesimo rinascimentale, mentre gli abiti camouflage simboleggiano il conflitto attuale. La contrapposizione tra questi elementi invita a riflettere sul ruolo dell'arte in tempi di guerra.

Questa installazione rappresenta l'evoluzione del lavoro di Ai Weiwei, in particolare rispetto alla sua precedente opera Five Raincoats Holding a Star, dove il tema della protezione era legato agli elementi naturali. Oggi, il tessuto camouflage affronta i pericoli creati dall'uomo, rendendo l'installazione ancora più pertinente nel contesto attuale.

Il Pavilion 13, ristrutturato nel 2025 da FORMA e RIBBON International, diventa una piattaforma temporanea per l'arte e la cultura, mentre le sue pareti di vetro permettono a tutti di osservare questa potente opera dall'esterno, fungendo da costante promemoria della situazione presente nel paese.

L'installazione di Ai Weiwei è senza dubbio una manifestazione della sua continua dedizione a temi di protezione, visibilità e simbolismo politico, e sarà visibile fino alla fine di novembre 2025.

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Houston si prepara a ospitare l'Ismaili Centre: un capolavoro di Farshid Moussavi

Houston si prepara a ospitare l'Ismaili Centre: un capolavoro di Farshid Moussavi

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Nel cuore pulsante di Houston, dove l'architettura si fonde con il tessuto culturale della città, sta per nascere un'opera che promette di ridefinire il concetto di spazio pubblico. L'Ismaili Centre, progettato dall'illustre studio Farshid Moussavi Architecture, vedrà la luce nel novembre 2025 e si preannuncia come un faro di pluralismo e dialogo. Con i suoi 150.000 piedi quadrati, questo sarà il ...

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La struttura si colloca strategicamente vicino al Museum District di Houston, interagendo armoniosamente con l'ambiente circostante attraverso un linguaggio architettonico che combina pietra, metallo perforato e vetro. Ispirato dalla tradizione dell'Ismaili, il centro sarà un simbolo di apprendimento e scambio culturale, creando un nuovo punto di riferimento civico per la città.

La visione di Moussavi si concretizza in un gioco di volumi e luci, dove un atrio centrale si erge su cinque piani, incorniciato da scale in pietra testurizzata e rivestito da schermi metallici geometrici che filtrano la luce naturale. Questo equilibrio tra apertura e chiusura non è solo estetico, ma riflette un desiderio profondo di connessione tra le persone, rendendo ogni spazio un invito al dialogo.

La scelta dei materiali è altrettanto significativa: il calcare chiaro e i pannelli metallici perforati creano un'atmosfera di leggerezza e sofisticatezza, mentre l'interno si distingue per una continuità sensoriale tra sacro e civile. La luce, che penetra attraverso aperture clerestory e lucernari, danza sulle superfici, dando vita a un atrio generoso che funge da fulcro di incontri e celebrazioni.

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Ma l'Ismaili Centre non è solo un'opera architettonica: è un'istituzione pubblica concepita per la comunità. Al suo interno troveremo gallerie, teatri, spazi educativi e sale per eventi, tutti destinati a ospitare una varietà di attività culturali e sociali. Questa versatilità amplifica il ruolo del centro, trasformandolo in un luogo di apprendimento condiviso e di incontro.

Immaginato per accogliere tutti, il progetto di Moussavi si allinea con la visione di Sua Altezza l'Aga Khan, promuovendo il dialogo e l'inclusione. I giardini circostanti, progettati da Nelson Byrd Woltz, reinterpretano le tradizioni islamiche attraverso un'estetica texana, unendo natura e architettura in un abbraccio armonioso.

Con la sua prossimità a istituzioni culturali significative come la Menil Collection e la Rothko Chapel, l'Ismaili Centre si inserisce in un dialogo più ampio sull'architettura civica di Houston. La sua forma misurata, radicata nella geometria islamica ma contemporanea nell'esecuzione, si preannuncia come un nuovo simbolo di artigianato e luce per la città.

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L'arte della sedia: il design senza tempo di Frank Lloyd Wright

L'arte della sedia: il design senza tempo di Frank Lloyd Wright

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Nel cuore del Wisconsin, un'esposizione straordinaria celebra un maestro del design: Frank Lloyd Wright. Frank Lloyd Wright: Modern Chair Design si propone come un viaggio nell'evoluzione del design delle sedie, un aspetto spesso trascurato della sua vasta opera, ma di fondamentale importanza per comprendere la sua visione architettonica e l'evoluzione della vita domestica americana.

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La mostra, che accoglie oltre trenta modelli di sedie, ripercorre un arco temporale che va dal 1900 fino alla fine degli anni '50, mettendo in evidenza come i suoi design siano cambiati nel corso del XX secolo. Le sedie, espressione di un'epoca e di un pensiero, raccontano la transizione da un'idea di mobilio massiccio e artigianale, tipica del movimento Arts and Crafts, a soluzioni più leggere e modulari, in linea con le esigenze della vita moderna.

Wright, attraverso il suo linguaggio unico, ha saputo coniugare estetica e funzionalità, anticipando tendenze che oggi ci sembrano familiari. Il curatore Thomas Szolwinski ha affermato che "le sedie di Wright offrono una lente affascinante sul suo filosofico evolversi e sulla trasformazione della vita domestica americana". Non si tratta solo di mobili, ma di una riflessione profonda su come viviamo e interagiamo con lo spazio.

La mostra non si limita a presentare pezzi storici, ma include anche repliche di progetti mai realizzati, come le sedie concepite per il Guggenheim Museum di New York e per l'AD German Warehouse. Attraverso un lavoro di ricerca meticoloso, i curatori hanno collaborato con artigiani per ricreare esemplari che incarnano l'essenza del pensiero di Wright e la sua continua innovazione. E così, dodici di queste opere sono state create appositamente per l'esposizione, tra cui una poltrona destinata alla James Kibben Ingalls House.

Il design di Wright, lontano dall'essere statico, è un continuo dialogo con la contemporaneità. Le sedie sono disposte in ordine cronologico, raccontando una storia di innovazione e trasformazione. Ogni pezzo è un capitolo che si interseca con il contesto sociale e culturale del suo tempo. Tra i pezzi di spicco si trovano la poltrona a pannelli in canna per la Emil Bach House e le poltrone Origami progettate per il suo studio a Taliesin West.

La mostra Frank Lloyd Wright: Modern Chair Design è un invito a riflettere su come il design possa influenzare le nostre vite, rimanendo sempre attuale e affascinante. Un'esperienza da non perdere per chi ama l'architettura e il design, in programma dal 4 ottobre 2025 al 26 gennaio 2026.

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Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di Tecnostrutture

Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di Tecnostrutture

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Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di TecnostruttureIl direttore tecnico di Tecnostrutture, Stefano China, ha recentemente sottolineato l'importanza del Building Information Modeling (BIM) in un video informativo. Il BIM è molto più di un semplice modello geometrico; rappresenta un vero e proprio contenitore di informazioni fondamentali per la gestione delle costruzioni.

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Nei modelli BIM sviluppati da Tecnostrutture, vengono integrate informazioni cruciali, come il peso delle travi. Questo consente agli operatori in cantiere di avere accesso in tempo reale a dati essenziali tramite dispositivi come tablet, facilitando così la pianificazione e l'organizzazione del montaggio delle strutture.

Grazie a software avanzati come Tekla Structures, Trimble Connect e Revit, il BIM si trasforma in un archivio informativo completo, contribuendo a migliorare l'efficienza, la sicurezza e la sostenibilità in ogni fase del progetto. Come afferma Stefano China, "Il BIM è davvero il futuro delle costruzioni. Non solo permette di gestire la geometria, ma può contenere ogni tipo di informazione".

Per approfondire ulteriormente, ti invitiamo a guardare il video completo dell'intervento di Stefano China.

La Fondazione Cartier: un Nuovo Inizio nel Cuore di Parigi

La Fondazione Cartier: un Nuovo Inizio nel Cuore di Parigi

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Il 25 ottobre 2025, Parigi si preparerà ad accogliere una nuova era dell'arte contemporanea con la riapertura della Fondazione Cartier pour l'Art Contemporain. Questa istituzione, già simbolo di innovazione, si trasforma grazie al genio architettonico di Jean Nouvel, che ha reinventato i Grands Magasins du Louvre in un organismo mobile, un palcoscenico per l'arte che sfida le convenzioni del museo...

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La prima esposizione, Exposition Générale, curata da Formafantasma, riunisce oltre 600 opere di oltre 100 artisti, tra cui nomi illustri come David Lynch, Claudia Andujar e Sarah Sze. Questi artisti tracciano un percorso attraverso quarant'anni di creazione contemporanea, invitando il pubblico a esplorare un ambiente dove ogni opera diventa parte di un dialogo in continua evoluzione.

Nouvel ha concepito un edificio che si comporta come una macchina cinetica, dotata di cinque piattaforme monumentali in acciaio, ciascuna capace di cambiare la configurazione degli spazi espositivi con un semplice comando. Questi spazi, ricchi di luce e movimento, offrono un'esperienza sensoriale unica, dove il confine tra l'interno e l'esterno si dissolve, creando un palcoscenico urbano trasparente.

Le sezioni della mostra, suddivise in quattro costellazioni tematiche - Machines d'architecture, Être nature, Making Things e Un monde réel - offrono una visione sfaccettata del nostro mondo contemporaneo. Ogni sezione invita il visitatore a riflettere su questioni di architettura, natura, artigianato e tecnologia, mescolando opere d'arte, installazioni e performance.

La Fondazione Cartier non è solo un luogo dove osservare, ma un campo di esperimenti sociali e culturali, dove l'arte si intreccia con la vita quotidiana. Con un design che dialoga con la storia del sito, il nuovo spazio ricorda le grandi esposizioni dell'800, mentre si proietta verso il futuro.

Parigi, con la sua architettura e la sua anima artistica, si prepara a celebrare questa rinascita, dove ogni visitatore è invitato a diventare parte di un'esperienza collettiva, un viaggio attraverso l'arte che promette di essere tanto sorprendente quanto illuminante.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.designboom.com.

Il Mercato Vibrante di Kunming: Un Progetto Innovativo di Studio D'Arkwave

Il Mercato Vibrante di Kunming: Un Progetto Innovativo di Studio D'Arkwave

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Il Mercato Vibrante di Kunming: Un Progetto Innovativo di Studio D'ArkwaveIn Yunnan, la tradizione del mercato "Jiezi" rappresenta un importante punto di incontro per la comunità, dove il commercio e la vita sociale si intrecciano. A Kunming, il progetto A Market of Vibrant Buffer realizzato da Studio D'Arkwave si propone di rinnovare e valorizzare questo concetto, trasformando il mercato in uno s...

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Situato sulla collina piatta di Jinfang, il mercato di Kunming accoglie visitatori ogni giorno, ma come molti mercati, è attivo solo per metà giornata. L'innovativa proposta di D'Arkwave mira a estendere la vitalità di questo spazio, introducendo il concetto di "Park + Market". Così, durante le ore di mercato, l'area vibra di attività, mentre, una volta chiuso, si trasforma in un parco pubblico dedicato alla comunità.

Questa doppia funzionalità non solo ottimizza l'uso dello spazio, ma incoraggia anche l'interazione sociale e la coesione tra residenti e visitatori. Il progetto, completato nel 2021, è un esempio di come l'architettura contemporanea possa rispondere alle esigenze di uno spazio urbano in continua evoluzione.

Scopri di più su questo affascinante progetto e sul lavoro di Studio D'Arkwave visitando il sito ufficiale di ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Il Padiglione a Forma di Guscio: Un Viaggio tra Natura e Innovazione all'Expo 2025 di Osaka

Il Padiglione a Forma di Guscio: Un Viaggio tra Natura e Innovazione all'Expo 2025 di Osaka

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Nel cuore dell'Expo 2025 di Osaka, un'architettura straordinaria emerge dalle onde del tempo: il Pasona Natureverse Pavilion, creato dallo studio locale The Design Labo. Ispirato alla spirale di un guscio di ammonite, questo padiglione non è solo un'opera d'arte architettonica, ma un simbolo di vita e connessione tra uomo e natura.

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Con una larghezza di 43 metri, la struttura principale è realizzata con una rete di acciaio e una membrana sintetica bianca, progettata per essere facilmente smontabile. Ma ciò che la rende speciale è la sua forma avvolgente, che riflette la continuità della vita, un concetto chiave nel tema dell'Expo: "Progettare la società futura per le nostre vite".

All'interno, il padiglione è suddiviso in tre zone tematiche: Storia della Vita, Corpo e Mente / Legami. Qui, i visitatori possono immergersi in esperienze interattive e digitali, da sculture a forma di albero che raccontano la storia dell'evoluzione a un cuore coltivato in laboratorio, frutto di biomateriali e bioingegneria.

Il percorso di visita è concepito in spirale, permettendo un'esperienza fluida e coinvolgente, mentre la sua altezza interna raggiunge i 16 metri, creando un senso di grandiosità. Alla sera, il padiglione si illumina di luci colorate, trasformando il suo guscio in un'opera d'arte luminosa che incanta i visitatori.

Ma il Pasona Natureverse Pavilion non è solo un luogo di esposizione: dopo l'Expo, sarà trasferito sull'Isola di Awaji per diventare un centro culturale. Un simbolo di resilienza e innovazione, questo padiglione ci ricorda che l'architettura può essere una forza di connessione tra il mondo naturale e le aspirazioni umane.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

L'Incontro tra Architettura e Natura: L'Area Educativa della Mostra 'Un Fiume non Esiste da Solo'

L'Incontro tra Architettura e Natura: L'Area Educativa della Mostra 'Un Fiume non Esiste da Solo'

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Nel cuore di Belém, un nuovo progetto architettonico si erge come un ponte tra l'arte e la natura. L'area educativa della mostra "Un fiume non esiste da solo", curata dal prestigioso Istituto Tomie Ohtake, è stata concepita dallo studio Estudio Flume, guidato da Noelia Monteiro e Christian Teshirogi. Questo spazio non è solo un'installazione temporanea, ma un vero e proprio manifesto di sostenibil...

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La struttura, che si estende su una superficie di 70 m², si integra armoniosamente nel paesaggio del Parco Zoobotanico, creando un dialogo visivo con l'ambiente circostante. L'architettura si fa portavoce dei temi urgenti emersi dalla 30ª Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (COP 30), invitando i visitatori a riflettere sull'importanza dell'interconnessione tra gli ecosistemi.

Ogni elemento del progetto è pensato per evocare una sensazione di leggerezza, come se la struttura fluttuasse sopra il suolo, rispettando e valorizzando la biodiversità locale. I materiali utilizzati, principalmente il legno, richiamano la natura e sottolineano l'impegno dei progettisti per un'architettura che non solo si adatta, ma celebra l'ambiente.

Questo padiglione educativo non è solo un luogo di esposizione, ma un'esperienza immersiva che trasmette un messaggio potente: la necessità di un approccio collaborativo e consapevole nei confronti della nostra terra. La mostra invita ogni visitatore a diventare parte di un processo più grande, dove ogni fiume, ogni albero, ogni creatura ha un ruolo fondamentale nel grande affresco della vita.

In un'epoca in cui il cambiamento climatico richiede risposte immediate e creative, l'area educativa di Estudio Flume si erge come un faro di speranza e innovazione. Un invito a non dimenticare che, proprio come un fiume, anche noi non esistiamo da soli: siamo parte di un ecosistema complesso e interconnesso.

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Scaffale in Marmo Plastico: Arredamento Riconfigurabile da Materiali Riciclati

Scaffale in Marmo Plastico: Arredamento Riconfigurabile da Materiali Riciclati

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Nel mondo del design contemporaneo, dove l'innovazione e la sostenibilità si intrecciano come due amanti appassionati, emerge un gioiello: lo scaffale in marmo plastico. Progettato da DLS World Official in collaborazione con WOULD YOU LOVE Seoul, questo sistema di arredamento modulare non è solo una semplice struttura, ma una vera e propria ode alla creatività e alla responsabilità ambientale.

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Il cuore pulsante di questo progetto è il marmo plastico, un composito realizzato da scarti industriali riciclati. Ogni pannello racconta una storia unica, con un motivo marmoreo che varia a seconda della miscela e del processo di recupero dei materiali. Qui, ogni imperfezione diventa un tratto distintivo, una celebrazione della diversità intrinseca dei materiali riciclati, trasformandoli in un simbolo di individualità visiva.

La struttura dello scaffale è pensata per una facile assemblabilità: un sistema di clip-joint personalizzato consente di montare e smontare senza l'ausilio di strumenti, rendendo l'operazione un gioco da ragazzi. Gli elementi si incastrano con precisione, eliminando l'uso di viti o adesivi. Questo metodo di costruzione non solo facilita la vita dell'utente, ma riflette anche un approccio architettonico all'arredamento, dove la flessibilità e la riutilizzabilità dei materiali sono al centro del processo.

Funzionalmente, il design si adatta a qualsiasi esigenza: i moduli possono essere combinati per creare tavoli, unità di scaffalatura o pareti di stoccaggio più ampie, rispondendo alle necessità spaziali e pratiche di chi li utilizza. Questa adattabilità fa sì che il Plastic Marble Display Shelf non sia solo un mobile, ma un compagno di viaggio che evolve insieme ai tuoi bisogni.

In un'epoca in cui l'attenzione verso l'ambiente è più vitale che mai, lo scaffale in marmo plastico si erge come un esempio di design circolare. Non si tratta solo di un'idea di riutilizzo, ma di un processo formale e funzionale che integra la sostenibilità nell'estetica e nella logica degli oggetti quotidiani.

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Addio a Terry Farrell: L'Architetto che Ha Ridefinito l'Urbanistica Post-Moderna

Addio a Terry Farrell: L'Architetto che Ha Ridefinito l'Urbanistica Post-Moderna

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Nel cuore pulsante di Londra, dove il fiume Tamigi danza con le storie di un passato glorioso, si è spenta una delle menti più brillanti dell'architettura britannica. Terry Farrell, fondatore dello studio Farrells, ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama architettonico, segnato da una visione audace e innovativa. La sua scomparsa all'età di 87 anni è un momento di riflessione, non solo per l...

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Il suo capolavoro più noto, il SIS Building, conosciuto anche come il MI6, si erge maestoso a Vauxhall Cross, un simbolo di modernità che ha sfidato la convenzione architettonica. Con il suo design audace e la sua estetica distintiva, Farrell ha saputo dare voce a un'epoca, proponendo soluzioni che abbracciavano la comunità e il contesto urbano. La sua opera non si limitava a edifici; era una riflessione profonda su come le strutture potessero interagire con l'ambiente e la vita quotidiana delle persone.

L'architetto, che ha collaborato con Nicholas Grimshaw per fondare la Farrell/Grimshaw Partnership nel 1965, ha sempre cercato di superare i confini del funzionalismo. I loro progetti, caratterizzati da una chiarezza strutturale, hanno aperto la strada a una nuova era di creatività. Ma è stato con il suo lavoro indipendente che Farrell ha davvero trovato la sua voce, diventando una figura chiave del Post-Modernismo britannico e realizzando opere che continuano a ispirare architetti e artisti in tutto il mondo.

La sua morte segue quella del suo storico collaboratore Grimshaw, un ulteriore segno di un'epoca che si chiude. Ma il suo spirito vive attraverso i suoi edifici, che raccontano storie di innovazione e responsabilità. Farrell non ha mai smesso di interrogarsi, di mettere in discussione le convenzioni architettoniche e di cercare alternative creative a progetti che avrebbero potuto portare a demolizioni indiscriminate. La sua eredità è quella di un architetto che ha messo al centro dell'urbanistica l'essenza della comunità.

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Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e Berlino

Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e Berlino

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Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e BerlinoIl progetto fernsehen stabilisce un dialogo unico tra due paesaggi con storie parallele di estrazione e rinnovamento: il Monte Rokko in Giappone e Berlino, Germania. Ogni sito ospita una struttura di cemento identica, creando un'installazione abbinata che li collega attraverso trasmissioni video dal vivo e registrate.

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Il Monte Rokko è stato ampiamente estratto per granito durante il periodo Edo, portando a un'ampia deforestazione e declino ambientale. Durante l'era Meiji, sforzi di riforestazione graduali hanno ripristinato il territorio. Oggi, la montagna porta le tracce stratificate sia dei danni che del recupero. Berlino, la base degli artisti, riflette un ciclo simile di distruzione e rigenerazione nella sua storia urbana.

Concepite da Riku Ikegaya, Kohei Hayashi e Yu Kamijo, le sculture cubiche installate a Rokko e Berlino sono punteggiate da aperture tubulari strette, richiamando la forma dei telescopi. All'interno di esse, dispositivi video proiettano la vista dal sito abbinato: l'installazione di Rokko mostra l'attività urbana di Berlino, mentre quella di Berlino trasmette immagini dell'ambiente naturale di Rokko.

Questa installazione funge da dispositivo percettivo e monumento. Le registrazioni catturano realtà contrastanti ma parallele. A Berlino, gli spettatori vedono il passaggio di persone, veicoli e ritmi cittadini. A Rokko, le immagini rivelano vegetazione, cambiamenti climatici e movimenti animali. Insieme, queste prospettive connettono ambienti distanti, inquadrando la coesistenza di condizioni naturali e urbane.

Il progetto esamina come la visione possa collegare spazio e tempo, operando come un dispositivo percettivo e un monumento. Il titolo fernsehen, che in tedesco significa 'vedere lontano', sottolinea la dualità della distanza e della mediazione, inquadrando l'installazione come un'esplorazione di come la percezione, la tecnologia e il contesto influenzino il modo in cui i paesaggi vengono compresi nel tempo e nello spazio.

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Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine Efficiente

Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine Efficiente

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Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine EfficienteSettembre, un mese di transizione, in cui rientriamo nella nostra solita routine. Ma perché rinunciare al comfort? In questo periodo di ripartenza, la luce e l'atmosfera che creiamo nei nostri spazi diventano fondamentali per affrontare le sfide quotidiane.

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Immagina di poter controllare la luce che entra nelle tue stanze, di poterla modulare come una melodia. Con i sistemi oscuranti giusti, ogni ambiente può essere trasformato in un rifugio di tranquillità, dove privacy e funzionalità si intrecciano. Non si tratta solo di oscurare, ma di creare un'atmosfera ideale per lavorare, studiare o semplicemente rilassarsi.

Le soluzioni disponibili spaziano dal design moderno a opzioni più tradizionali, adattandosi perfettamente a ogni stile. La luce diventa così la tua alleata più preziosa, capace di influenzare il tuo stato d'animo e la tua produttività.

Non lasciare che la routine ti schiacci; scegli di abbracciare il comfort che meriti. Scopri come i nostri sistemi oscuranti possono arricchire il tuo settembre, rendendo ogni giornata un'opportunità per brillare.

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Plan C Frame: Un Nuovo Spazio Ibrido di Moda, Design e Cultura a Milano

Plan C Frame: Un Nuovo Spazio Ibrido di Moda, Design e Cultura a Milano

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Nel cuore pulsante di Milano, dove le strade raccontano storie e i colori danzano, nasce Plan C Frame, un concept store che non si limita a vendere, ma invita a vivere un'esperienza. Fondato da Carolina Castiglioni, questo spazio non è solo un negozio; è un crocevia di tendenze, un rifugio per gli amanti della bellezza e della creatività. La sua anima è incastonata in una spirale rossa che si erge...

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All'interno di Plan C Frame, i visitatori scoprono la collezione distintiva di abbigliamento femminile e accessori, ma non solo. Oggetti d'arte, gioielli e articoli per la casa si fondono in un'unica narrazione, creando un'atmosfera ricca e stratificata. In un angolo dedicato, la Reading Room accoglie riviste contemporanee che esplorano il mondo della moda, del design, dell'arte e della cultura, un rifugio per chi cerca ispirazione e riflessione.

Ma Plan C Frame non è solo una vetrina di prodotti; è un laboratorio di creatività. Qui, Aliita, un brand di gioielli che celebra il colore e il gioco, inaugura il suo primo spazio retail dedicato, mentre la capsule di homeware Plan C Silos, sviluppata in collaborazione con il belga Serax, si fa notare con eleganza. I vasi e le candele, ispirati a strutture di stoccaggio industriale, trasformano il linguaggio audace di Plan C in un'estetica domestica.

In questo contesto, l'arte trova la sua voce. La prima esposizione presenta le opere di Christoph Niemann, un illustratore e narratore visuale noto per i suoi disegni arguti e le copertine per The New Yorker. Le sue creazioni invitano a riflettere su momenti quotidiani, trasformando l'ordinario in straordinario.

Con Plan C, fondato nel 2018, Carolina Castiglioni ha dato vita a un marchio che gioca con i codici del maschile e del femminile, esprimendo una personalità audace e un'identità chiara. Con la sua nuova apertura a Milano, Frame diventa una piattaforma per esplorare non solo l'abbigliamento, ma un intero universo di creatività e interazione culturale.

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Un Appartamento a Barcellona: La Magia del Design a Ventaglio di Cometa Architects

Un Appartamento a Barcellona: La Magia del Design a Ventaglio di Cometa Architects

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Nel cuore pulsante di Barcellona, dove la storia danza con il moderno, sorge un appartamento che racconta una storia unica, quella progettata da Cometa Architects. Questo spazio di 162 metri quadrati, conosciuto come Éventail, si distingue per il suo layout innovativo che ricorda un ventaglio a mano, un simbolo di eleganza e delicatezza.

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Immagina un interno che si svolge attorno a un nucleo centrale, un fulcro dove ogni elemento trova la sua armoniosa collocazione. Fairda Matziaraki, partner di Cometa Architects, descrive il progetto come un'apertura sequenziale, una coreografia di luce e spazio che invita a esplorare. La nuova configurazione dell'appartamento emerge come un abbraccio che organizza il movimento e la luce, dando vita a un'esperienza abitativa senza precedenti.

Al centro di questa danza architettonica si erge una scala bianca sospesa, un'opera d'arte che collega i vari livelli di vita. Questa scala non è solo un elemento funzionale, ma un simbolo di elevazione, che ci conduce verso una terrazza di 135 metri quadrati, un angolo di paradiso dove il cielo di Barcellona si fonde con la terra.

Ma non è solo la scala a catturare l'attenzione. Cometa Architects ha deciso di celebrare il contrasto tra il minimalismo degli interni e le pareti in mattoni a vista, creando aperture nel soffitto che permettono di respirare e dialogare con il passato. "Volevamo che il soffitto respirasse", afferma Matziaraki, un desiderio di dare profondità e gravità a ciò che ci sovrasta, trasformando la superficie in una topografia viva.

La palette di colori rimane in un elegante bianco, un abito sobrio che riflette la luce e gioca con le texture. I dettagli, come le tradizionali piastrelle restaurate, aggiungono calore e contrasti visivi, mentre le pietre bianche scolpite, scelte dall'abile proprietario, raccontano una storia di delicatezza e forza. Ogni elemento è pensato per risuonare, per creare un'armonia visiva e tattile.

Cometa Architects, uno studio di design e costruzione, ha curato ogni aspetto del progetto, selezionando materiali di alta qualità dal suo showroom. Gli interni riflettono un equilibrio tra precisione, calore e artigianato, un connubio che rende l'appartamento un luogo dove si può davvero vivere e sognare.

In questo angolo di Barcellona, l'architettura non è solo una questione di spazi, ma di emozioni, relazioni e storie che si intrecciano in un dialogo continuo. E così, come un ventaglio che si schiude, l'appartamento Éventail si apre al mondo, invitando tutti a scoprire la sua bellezza e la sua essenza.

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Un Gioiello Architettonico: La Torre Vilo di Buenos Aires

Un Gioiello Architettonico: La Torre Vilo di Buenos Aires

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Nel cuore pulsante di Buenos Aires, un edificio si erge come un faro di modernità: la Torre Vilo, creazione del noto studio Rafael Viñoly Architects. Con la sua facciata in vetro, la torre invita a riflettere non solo sulla sua estetica, ma anche sul significato profondo di trasparenza e razionalità che la guida. In un mondo dove l'architettura spesso sembra correre verso l'ovvio, questo capolavor...

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Le opinioni si intrecciano come le linee architettoniche di questo grattacielo. "Visivamente, è piuttosto straordinario", dichiara un lettore, mentre un altro non esita a definirlo "un vero gioiello di edificio!”. Eppure, la bellezza è soggettiva e non mancano le voci critiche. Un commentatore avverte: "È difficile immaginare che qualcuno che vive a Buenos Aires possa proporre un ufficio che sembra una serra." E, in effetti, la questione della funzionalità in un clima caldo è un tema che merita attenzione.

Ma non è solo la Torre Vilo a suscitare discussioni appassionate. In un angolo della Repubblica Ceca, un altro progetto – una torre panoramica realizzata con due container – solleva un dibattito simile. "È un'idea economica e rimovibile", sostiene un sostenitore, mentre i detrattori vedono in essa un'aggiunta superflua a un paesaggio già incantevole. Questa tensione tra progresso e preservazione è il fulcro del dibattito contemporaneo sull'architettura.

In questo panorama di opinioni contrastanti, emerge la bellezza della discussione architettonica: ognuno porta il proprio punto di vista, le proprie esperienze e il proprio background culturale. Ogni commento, ogni parola scritta, contribuisce a costruire un dialogo che va oltre l'edificio stesso. E tu, cosa ne pensi? Qual è la tua visione dell'architettura moderna?

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Home staging

Scopri l'Arte del Home Staging: Corso di Specializzazione in Interior Styling

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Immagina di entrare in un ambiente dove ogni elemento racconta una storia, dove i colori danzano armoniosamente e i materiali si uniscono per creare un'atmosfera che parla direttamente al cuore. Questo è il potere dell'Interior Styling e dell'Home Staging, due discipline che vanno oltre il semplice arredamento, trasformando spazi in vere e proprie opere d'arte.

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Il corso di specializzazione in Interior Styling e Home Staging di Istituti Callegari è un viaggio affascinante che offre strumenti e tecniche per valorizzare ogni ambiente. Con una durata di 8 mesi, il corso prevede un mix di lezioni online e in aula, laboratori pratici e un numero limitato di allievi per garantire un'esperienza formativa personalizzata e coinvolgente.

Ogni partecipante avrà l'opportunità di esplorare la teoria e psicologia del colore, scoprire la storia del design, e imparare a creare moodboard evocativi. Le esercitazioni pratiche sono guidate da esperti del settore, offrendo una preparazione concreta e immediatamente applicabile.

Ma non è tutto: il corso include anche moduli dedicati all'home staging e alla fotografia immobiliare, aree in crescita nel mercato attuale. Queste competenze ti permetteranno di lavorare come interior stylist, home stager, o persino come fotografo immobiliare, aprendo la porta a numerose opportunità di carriera, sia nel settore dell’arredamento che nella vendita di immobili.

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La Boutique Louis Vuitton di Cancún: Un'Opera d'Arte in Calcestruzzo

La Boutique Louis Vuitton di Cancún: Un'Opera d'Arte in Calcestruzzo

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Nel cuore pulsante di Cancún, dove l'azzurro del mare incontra il calore della terra, la boutique Louis Vuitton si erge con una nuova veste, frutto del genio di MATERIA e Gustavo Carmona. Sette anni dopo la sua prima metamorfosi, questa icona di stile si presenta al mondo con una facciata di calcestruzzo precast, un materiale che racconta storie di eleganza e innovazione.

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La facciata, un mosaico di forme scultoree, reinterpreta il motivo floreale distintivo del marchio, creando un gioco di luci e ombre che danza con il passare delle ore. Ogni angolo, ogni rilievo, si trasforma in un’esperienza sensoriale, dove la luce si riflette e si piega, regalando un ritmo visivo che cattura l’attenzione dei passanti.

Al centro di questo progetto c'è un'unità modulare, concepita per essere non solo un elemento strutturale, ma anche un ricettore di luce. Ripetuta lungo la facciata, essa genera una pelle vibrante, un tessuto architettonico che unisce precisione e movimento, creando un’identità collettiva forte e suggestiva.

Non si tratta semplicemente di un negozio, ma di un’esperienza architettonica che evoca emozioni profonde. La nuova facciata di Louis Vuitton a Cancún non è solo un elemento di branding; è una presenza viva nel tessuto urbano, un invito a esplorare e a lasciarsi trasportare dalla bellezza del design contemporaneo.

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La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Ecuador

La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Ecuador

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La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in EcuadorSituata su una pendenza a Ilaló, la Casa dei Cuarti Rodanti, progettata da Rama Estudio, rappresenta un approccio innovativo e consapevole all'architettura residenziale. Questa abitazione, con i suoi 140 m², è stata realizzata per una giovane coppia con una visione sensibile del vivere, integrandosi perfettamen...

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Il progetto è stato concepito come una risposta ai tradizionali modelli costruttivi, proponendo soluzioni economiche e rispettose dell'ambiente. La Casa dei Cuarti Rodanti non è solo un'abitazione, ma un simbolo di una comunità impegnata nella gestione responsabile delle risorse idriche e nella conservazione dell'ecosistema locale.

Il team di architetti, guidato da Carolina Rodas, Felipe Donoso e Carla Chávez, ha lavorato in sinergia con esperti di ingegneria e architettura del paesaggio, creando uno spazio che non è solo esteticamente gradevole, ma anche funzionale e sostenibile. La Casa dei Cuarti Rodanti si propone come un'alternativa concreta e ispiratrice per le future costruzioni nelle aree rurali in espansione urbana.

Questo progetto, completato nel 2024, è già stato oggetto di attenzione e ammirazione da parte della comunità architettonica internazionale, grazie alla sua capacità di coniugare bellezza, funzionalità e rispetto per l'ambiente. Scopri di più sulla Casa dei Cuarti Rodanti e lasciati ispirare dalla sua architettura innovativa.

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Il Fascino Minimalista del True Black Coffee Bar: Un Viaggio nel Design di NaaV Studio

Il Fascino Minimalista del True Black Coffee Bar: Un Viaggio nel Design di NaaV Studio

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Nel cuore pulsante di Hyderabad, dove il vibrante caos urbano incontra la serenità di un rifugio, sorge il True Black Coffee Bar, un'opera d'arte architettonica concepita da NaaV Studio. Questo caffè non è solo un luogo per sorseggiare un espresso, ma un'esperienza sensoriale che invita a riflettere, a immergersi in una dimensione di pace e semplicità.

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Quando Rohith e Vikas, i fondatori di questo brand amato, si sono rivolti a NaaV Studio, la loro visione era chiara: ogni nuovo spazio doveva raccontare una storia unica, pur mantenendo un filo conduttore di minimalismo e autenticità. Il True Black Coffee Bar, con i suoi 4500 piedi quadrati di area, riesce a catturare questa essenza con linee pulite, materiali naturali e un'atmosfera avvolgente.

Il progetto, completato nel 2025, si distingue per l'uso sapiente della luce e degli spazi, creando un ambiente dove ogni dettaglio è pensato per il benessere del cliente. Sankeerth Jonnada, il fotografo che ha immortalato la bellezza di questo caffè, riesce a trasmettere l'anima del luogo attraverso i suoi scatti, rivelando la sinergia tra architettura e natura.

Il design, frutto della creatività di un team appassionato, tra cui Vaishnavi Patil e Abina V N, non trascura la sostenibilità. Ogni elemento è stato selezionato con cura per ridurre l'impatto ambientale, dimostrando che l'estetica e l'etica possono coesistere armoniosamente. Il risultato è un caffè che non solo serve bevande di alta qualità, ma che promuove anche una filosofia di vita responsabile.

In questo angolo di Hyderabad, il True Black Coffee Bar diventa così un punto di riferimento non solo per gli amanti del caffè, ma per chi cerca un'esperienza immersiva, dove ogni sorso è accompagnato da una riflessione sul design e sulla bellezza che ci circonda.

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Scopri i finalisti per il miglior edificio in Scozia del 2025

Scopri i finalisti per il miglior edificio in Scozia del 2025

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Scopri i finalisti per il miglior edificio in Scozia del 2025Questa settimana, su Dezeen, sono stati annunciati i quattro edifici candidati per il prestigioso premio Andrew Doolan Best Building in Scotland. Tra i finalisti c'è un ponte rivestito in granito locale, che rappresenta un perfetto esempio di architettura che si integra con il paesaggio scozzese.

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In lista troviamo anche la restaurazione di una torre remota del XVI secolo, un hub educativo presso l'Università di Edimburgo e un progetto di rigenerazione di uno spazio pubblico. Questi edifici non solo offrono funzionalità, ma raccontano anche storie e culture locali, contribuendo a migliorare la comunità.

Inoltre, questa settimana, sono stati svelati render di un'arena per le arti marziali miste, progettata per essere costruita nel 2026 nel South Lawn della Casa Bianca. La struttura conterrà circa 5.000 spettatori e avrà un design innovativo con un arco coperto di luci.

In altre notizie, il presidente Donald Trump ha annunciato una tassa del 30% sui mobili imbottiti importati negli Stati Uniti, con l'obiettivo di limitare l'importazione di mobili stranieri.

Infine, lo studio di architettura Foster + Partners ha presentato un progetto per un edificio in legno curvilineo in Svizzera, che si ispira alle strade sinuose e ai contorni delle montagne circostanti.

La settimana si è conclusa con progetti che hanno catturato l'attenzione dei lettori, tra cui un complesso di edilizia sociale verde pastello a Barcellona e una serie di cabine a specchio in Oregon. Questi progetti dimostrano come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee e al contempo essere esteticamente appagante.

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Scopri la Sedia Amia di Miniforms: Un'Oasi di Comfort e Design

Scopri la Sedia Amia di Miniforms: Un'Oasi di Comfort e Design

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Nel mondo del design d'interni, dove ogni pezzo racconta una storia, la sedia Amia di Miniforms emerge come un gioiello che prende vita in un abbraccio di comfort e stile. Immagina di sederti su una creazione che evoca la sensazione di un divano, pur mantenendo la leggiadria e la funzionalità di una sedia. Questo è ciò che la sedia Amia offre, un equilibrio perfetto tra estetica e praticità.

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Progettata dallo studio E-ggs, la sedia Amia si distingue per le sue gambe spesse e piatte e per uno schienale arrotondato, che può essere rivestito in tessuti audaci e variopinti. L'originalità di questo pezzo è accentuata dagli braccioli in legno, che si proiettano elegantemente da entrambi i lati, creando un gioco di forme e materiali che cattura l'attenzione.

Non è solo una sedia; è un'esperienza, un invito a sedersi e lasciarsi avvolgere dalla sua morbidezza. Ideale per ogni ambiente, dalla casa all'ufficio, la sedia Amia è stata recentemente presentata su Dezeen Showroom, un palcoscenico per le ultime novità nel mondo del design.

Ma la sedia Amia non è l'unica novità. Al suo fianco, altre creazioni di spicco hanno fatto il loro debutto, come il Sensible Streaker, un elegante pomolo per porte in legno colorato, e l'illuminazione per bagni Pastello, che porta un tocco di calore e colore negli spazi più intimi. Ogni nuovo prodotto racconta la sua storia, arricchendo il panorama del design contemporaneo.

La sedia Amia di Miniforms è una celebrazione del design italiano, un invito a sedersi, a vivere e a sognare. Non perdere l’occasione di scoprire altre meraviglie nel mondo del design, dove ogni pezzo è un’opera d’arte.

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Il Futuro delle Auto Elettriche: Oltre i Confini con Avatr

Il Futuro delle Auto Elettriche: Oltre i Confini con Avatr

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Il Futuro delle Auto Elettriche: Oltre i Confini con AvatrIl marchio di veicoli elettrici premium Avatr sta cambiando le regole del gioco con la sua nuova creazione, l'Avatr Vision Xpectra, presentata all'IAA Mobility di Monaco. Secondo il Chief Design Officer Nader Faghihzadeh, il design di questo veicolo rappresenta una filosofia che si basa su esperienze emotive e personali.

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Il Vision Xpectra è un'auto a quattro posti che si distingue per i suoi dettagli lussuosi, come un hub di interazione centrale realizzato in vetro e legno, e poggiatesta gonfiabili ispirati all'alta moda. Con il suo corpo lungo e basso e un design prismatico che richiama il logo poliedrico di Avatr, questo veicolo è concepito per riflettere i valori e le esigenze degli utenti.

Faghihzadeh sostiene che il design dovrebbe andare oltre l'estetica e la funzionalità, creando un legame emotivo profondo con gli utenti. "Vogliamo che ogni auto sia un compagno, non solo un oggetto", afferma. Questo approccio si traduce in un'auto che non è solo un mezzo di trasporto, ma un'estensione della personalità del conducente.

Un altro aspetto innovativo del Vision Xpectra è l'integrazione dell'intelligenza artificiale. Un'entità AI vivente, chiamata "Vortex", interagisce con i conducenti attraverso la luce e il movimento, contribuendo a creare un'esperienza di guida unica e personalizzata. Questo è solo un esempio di come Avatr stia spingendo i confini del design automobilistico, mirando a un futuro dove le auto elettriche non solo soddisfano esigenze pratiche, ma arricchiscono la vita quotidiana.

"Il futuro delle auto elettriche è una questione di superare i confini e ridefinire cosa può essere un'auto", afferma Faghihzadeh. Con la continua evoluzione della tecnologia EV, Avatr si propone di riconsiderare il modello tradizionale di automobile, creando veicoli con proporzioni flessibili e interni innovativi.

In un mondo dove le aspettative sul design automobilistico sono spesso limitate, Avatr si impegna a esplorare nuove strade. "Desideriamo provare nuove vie e offrire un'esperienza unica ai nostri consumatori", conclude Faghihzadeh.

In conclusione, l'Avatr Vision Xpectra rappresenta non solo un nuovo veicolo, ma una visione del futuro dell'automotive, dove il design incontra l'emozione e la tecnologia si fa compagna.

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Mamluks: Un Viaggio nell'Eredità Artistica di un'Imperialità Contemporanea

Mamluks: Un Viaggio nell'Eredità Artistica di un'Imperialità Contemporanea

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Nel cuore di Abu Dhabi, un'esposizione straordinaria si svela al Louvre, portando alla luce un capitolo spesso trascurato della storia: l'arte e il design dei Mamluks. Mamluks: Legacy of an Empire è il titolo di questo viaggio affascinante attraverso il tempo, dove la maestria di una dinastia di ex schiavi guerrieri si trasforma in un'eredità culturale senza precedenti.

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Curata con passione da Dr. Souraya Noujaim e Dr. Carine Juvin, l'esposizione presenta oltre 270 opere esclusive, provenienti da 34 istituzioni di tutto il mondo. Oggetti che spaziano dai metalli preziosi ai manoscritti, dai tappeti alle ceramiche, rivelano un linguaggio visivo che continua a risuonare con il design contemporaneo. Juvin sottolinea che i Mamluks erano grandi designer, capaci di trasformare colori vivaci e geometrie complesse in opere di straordinaria bellezza.

La mostra si apre con un teatro delle ombre, un richiamo alle forme di intrattenimento popolare del tempo, immergendo i visitatori nella storia affascinante di questi sovrani. Dalla loro origine come giovani schiavi a una posizione di potere a Cairo e Damasco, i Mamluks sono diventati architetti della cultura e dell'arte, creando oggetti che non solo adornavano i palazzi ma narravano storie di potere e autorità.

Ma l'esposizione non si limita ai soli sovrani; essa esplora anche una società più complessa, evidenziando il contributo di donne influenti e minoranze religiose. Manoscritti commissionati da donne e oggetti decorati con motivi distintivi ci raccontano di un'arte che abbraccia diverse culture, rendendo omaggio alla ricchezza e alla diversità della società mamluka.

La scenografia dell'esposizione, arricchita da schermi interattivi e dettagli architettonici, invita il pubblico a esplorare storie individuali all'interno di una narrazione più ampia. Il culmine di questo percorso è rappresentato dal Baptistero di San Luigi, un capolavoro del XIV secolo che incarna la fusione tra arte islamica ed europea, simbolo della mobilità degli oggetti e della potenza del design nel superare le barriere culturali.

Con questa esposizione, il Louvre Abu Dhabi si propone di connettere le civiltà, rivelando la complessità e la ricchezza della storia dei Mamluks. È un invito a riflettere su come il loro passato possa ancora influenzare il nostro presente e futuro. Un'esperienza da non perdere, che promette di illuminare le menti e sorprendere i cuori.

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L'Essenza della Natura nel Design: Scopri il Mindcraft Project di Copenhagen

L'Essenza della Natura nel Design: Scopri il Mindcraft Project di Copenhagen

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Nel cuore di Copenhagen, dove l'arte del design si intreccia con la bellezza della natura, si svolge il Mindcraft Project. Questa esposizione annuale celebra l'innovazione e la creatività, presentando opere che riflettono le geometrie naturali e le leggi fisiche che governano il nostro mondo. Ogni anno, un gruppo selezionato di talentuosi designer danesi si riunisce per dare vita a pezzi unici, in...

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Il curatore di quest'edizione, Pil Bredahl, ha sfidato i partecipanti a esplorare questi concetti attraverso una lente contemporanea. Tra le opere più suggestive, troviamo gli sgabelli di legno curvato di Anne Dorthe Vester, che richiamano l'estetica delle prime tavole da surf e delle pagaie tradizionali. Questi sgabelli, chiamati Ro, sono un perfetto esempio di come il design possa fondersi con la funzionalità e la bellezza.

Ma non è solo il legno a raccontare storie in questo progetto. L'artista tessile Lærke Lillelund ha portato il suo approccio innovativo, creando pendenti scultorei che sembrano alghe colorate in movimento, frutto di tecniche giapponesi di shibori. Ogni pezzo è una sinfonia di colori e materiali, che trasmette un senso di fluidità e connessione con l'oceano.

La varietà dei materiali utilizzati nella mostra è sorprendente: dal vetro alla terra, dal legno ai tessuti, ogni elemento racconta una storia di trasformazione e rispetto per l'ambiente. I designer Bendixen e Baruël, ad esempio, hanno creato sculture in legno utilizzando rami salvati da progetti di disboscamento, esplorando le possibilità architettoniche delle strutture naturali.

La mostra del Mindcraft Project è un viaggio attraverso la creatività danese, un'opportunità per vedere come l'arte e la natura possano fondersi in un dialogo senza tempo. I visitatori possono immergersi in un mondo dove la tradizione si incontra con l'innovazione, e il risultato è un design che non solo abbellisce gli spazi, ma invita a riflettere.

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Ma Yansong: Un Viaggio nell'Infinito delle Forme e delle Emozioni

Ma Yansong: Un Viaggio nell'Infinito delle Forme e delle Emozioni

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In un mondo dove il cemento e l'acciaio sembrano dominare, Ma Yansong, fondatore dello studio MAD, ci invita a riflettere su qualcosa di più profondo. La sua recente exhibition al Nieuwe Instituut di Rotterdam, intitolata 'Ma Yansong: Architecture and Emotion', diventa il palcoscenico di una conversazione che va oltre l'architettura per abbracciare l'essenza stessa della creatività. Con l'occhio a...

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In questo dialogo ricco di riflessioni, l'architetto esplora le molteplici scale e stili delle opere esposte, sottolineando come ogni forma, ogni curva, racconti una storia unica. La mostra, che si chiuderà il 12 ottobre 2025, è un viaggio attraverso 27 progetti suddivisi in sette capitoli tematici, unendo il passato e il futuro in un abbraccio armonioso.

Yansong ricorda con nostalgia gli anni '90 in China, un'epoca di esplosivo sviluppo culturale e architettonico. “Fino a quel momento, tutto era in mano a istituti di design statali,” racconta. “Ma quel periodo portò un'ondata di possibilità.” E così, MAD ha trovato la sua voce, creando opere tanto audaci da far dubitare i visitatori della loro reale esistenza. “Molti pensavano che fossero proposte speculative,” aggiunge Chen, evidenziando l'impatto visivo delle creazioni di Yansong.

Ma la conversazione non si arresta qui. Yansong riflette sulla necessità di un equilibrio tra tradizione e avanguardia. La sua concezione di una 'Shan Shui city' invita a pensare a una nuova architettura che non dimentica le radici, ma che si proietta verso un futuro luminoso e sostenibile. “Dobbiamo interrogarci su come le nostre città possano riflettere non solo il nostro passato, ma anche il nostro domani,” afferma con passione. La sua progettazione per il Fenix Museum of Migration a Rotterdam è un esempio tangibile di questa visione, dove la storia si fonde con la modernità in un dialogo continuo.

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La Festa del Re: Un Viaggio Sensoriale tra i Due Fiumi al Cairo Food Week 2025

La Festa del Re: Un Viaggio Sensoriale tra i Due Fiumi al Cairo Food Week 2025

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Nel cuore di Cairo, dove il passato e il presente si intrecciano in un abbraccio inestricabile, si celebra la Festa del Re: un evento che va oltre la semplice arte del mangiare. Al Cairo Food Week 2025, l’installazione gastronomica dal titolo La Festa del Re: Tra Due Fiumi trasporta i commensali in un viaggio multisensoriale, dove ogni morso racconta storie antiche e visioni future.

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Curata da Alchemy Experience, questa esperienza non è solo un pasto ma un racconto vibrante delle credenze cosmologiche dell’antico Egitto, dove il Nilo non è solo un fiume ma una forza vitale che pervade la cultura e la spiritualità. La lunga tavola di venti metri, simbolo del Nilo, divide lo spazio in due metà: l’Est, terra della vita, e l’Ovest, regno dell’aldilà. Un invito a riflettere sul ciclo dell’esistenza.

L’odissea culinaria inizia con il Profumo del Nilo, che accoglie gli ospiti con fragranze ancestrali di incenso e mirra, creando un ponte tra il terreno e il divino. Gli ospiti vengono poi immersi nel Giardino del Fiume, un’area che celebra la comunità e la convivialità, prima di giungere al momento culminante: l’Offerta, dove un tributo all’eredità agricola dell’Egitto viene presentato lungo la maestosa tavola. Ogni piatto è un’immersione in colori e sapori, un’ode alla rinascita e alla riflessione.

Nella tradizione dell’antico Egitto, ogni pasto è un rituale. I piatti della sponda est, con ingredienti freschi e vivaci, simboleggiano il sole nascente; mentre quelli della sponda ovest, ricchi di sapori complessi e cucinati lentamente, evocano la contemplazione nell’aldilà. Un’esperienza che non si limita al palato, ma si estende alla vista e all’anima.

La magia è amplificata dal design luminoso di Enlighten, che cattura il ritmo della luce, accompagnando gli ospiti in un viaggio emotivo che evolve dall’alba al tramonto. I colori caldi del mattino si trasformano in toni brillanti a mezzogiorno, per poi addolcirsi in tonalità ambrate all’imbrunire, trasformando il pasto in una sinfonia di emozioni.

La Festa del Re al Cairo Food Week 2025 non è solo un evento; è un invito a riscoprire la cultura e l'arte visionaria di una città che guarda al futuro, ancorata alla sua storicità. La scelta del Grand Egyptian Museum come location aggiunge un ulteriore strato di significato, collocando questa celebrazione direttamente sulle rive del Nilo, in un ritorno simbolico alle origini.

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Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in Architettura

Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in Architettura

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Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in ArchitetturaSituato a Rosenheim, in Germania, il Workshop con Tre Cortili è un progetto architettonico che combina innovazione e inclusione sociale. Realizzato dagli studi Opposite Office, studio lot e hanfstingl architekten, questo workshop di 10.000 m² offre 120 posti di lavoro per persone con disabilità, integrando un centro di supporto che ...

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Il progetto, completato nel 2025, è caratterizzato da spazi luminosi e accoglienti, pensati per attività come la lavorazione del legno, la metallurgia e la distruzione di documenti. Ogni area è concepita per garantire un ambiente di lavoro stimolante e socialmente responsabile.

La sostenibilità è un aspetto centrale di questo progetto, realizzato con materiali eco-compatibili come legno, acciaio e cemento. I progettisti hanno messo in atto soluzioni tecnologiche avanzate per ottimizzare l'efficienza energetica e il comfort degli utenti.

Questo workshop rappresenta un esempio eccellente di come l'architettura possa contribuire al benessere sociale, creando spazi non solo funzionali ma anche inclusivi. La sinergia tra design e responsabilità sociale si riflette nella cura dei dettagli e nella pianificazione attenta degli spazi.

Per ulteriori dettagli sul progetto, visita il sito di ArchDaily.

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La Magia del Design: Sensible Streaker, un Pull per Porte che Ispira

La Magia del Design: Sensible Streaker, un Pull per Porte che Ispira

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Nel mondo del design, dove l'estetica incontra la funzionalità, emerge un protagonista che merita attenzione: il Sensible Streaker. Questo pull per porte, frutto della creatività dello studio australiano YSG per Bankston Architectural, si distingue non solo per il suo aspetto, ma anche per la storia che racconta attraverso i materiali e le forme.

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Immaginate un oggetto che riesce a fondere la tradizione con una visione contemporanea. Il Sensible Streaker si presenta con una composizione di legni tonalizzati, dove due diverse essenze si alternano in strisce che danzano insieme, creando un effetto visivo che cattura l'attenzione. La sua forma allungata, quasi scultorea, invita a una riflessione profonda sull'arte della lavorazione del legno, un materiale che da sempre racconta storie di eleganza e resistenza.

Ma non è solo un elemento decorativo: la versatilità del Sensible Streaker si manifesta nella possibilità di installarlo sia in verticale che in orizzontale, rendendolo adatto a porte, armadi, e persino a spazi esterni, grazie alla versione in bronzo patinato. Così, ogni porta si trasforma in un’opera d’arte, capace di comunicare un messaggio di stile e innovazione.

La collezione Streaks, di cui fa parte il Sensible Streaker, rappresenta un manifesto della bellezza e della forza del legno, una risorsa naturale che, quando lavorata con maestria, trova il suo posto non solo negli ambienti domestici, ma anche in contesti di ospitalità e lavoro. In questo senso, il design diventa un ponte tra praticità e poesia, un modo per rendere ogni spazio unico e accogliente.

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Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. Louis

Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. Louis

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Snøhetta Completa l'Estensione Arcuata di Powell Hall a St. LouisLo studio di architettura Snøhetta ha recentemente completato una nuova estensione scultorea per Powell Hall, sede della St Louis Symphony Orchestra a St. Louis, USA. Questo intervento non solo ha rinnovato gli interni storici, ma ha anche creato una piazza pubblica che accoglie visitatori e appassionati di musica.

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L'estensione, caratterizzata da una serie di forme arcuate, abbraccia il lato del famoso edificio, progettato all'inizio del XX secolo da Rapp & Rapp come cinema, prima di diventare il fulcro della musica sinfonica negli anni '60. Il nuovo spazio si espande verso la strada, incorporando un'area di circolazione, un lobby ampliato, spazi educativi e strutture di servizio.

Secondo Takeshi Tornier, direttore di Snøhetta, "l'espansione non è stata concepita come un'aggiunta, ma come un 'compagno di danza' complementare a Powell Hall, inclinata dolcemente e più piccola nella scala, per preservare il profilo iconico dell'edificio originale".

Inoltre, Snøhetta ha progettato una piazza pubblica che favorisce la programmazione comunitaria e il carpool, guidando i visitatori verso le forme arcuate della nuova struttura, caratterizzata da ampie vetrate incorniciate da una scocca inclinata che si innalza verso l'apice.

Il design dell'edificio trae ispirazione da strumenti musicali; le "finestre arcuate" ricordano il corpo di un violino e "mimano il percorso della bacchetta del direttore d'orchestra". La facciata, realizzata in muratura corbelled, è stata progettata per essere esteticamente gradevole anche durante i mesi invernali, con strati di neve che la adornano.

La nuova estensione non è solo un'opera di architettura, ma anche un progetto di riuso adattivo. Gli interni del teatro sono stati restaurati per migliorare l'accessibilità e le linee di vista, trasformando Powell Hall per soddisfare le esigenze di una sinfonia moderna. Tornier ha sottolineato l'importanza della sostenibilità, evidenziando l'uso di sistemi meccanici all'avanguardia e illuminazione ad alta efficienza.

In sintesi, questa estensione di Snøhetta non solo arricchisce l'esperienza culturale di St. Louis, ma rappresenta anche un esempio di come l'architettura contemporanea può dialogare con la storia.

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Casa Batlló: Un Nuovo Spazio per l'Arte Contemporanea nel Cuore di Barcellona

Casa Batlló: Un Nuovo Spazio per l'Arte Contemporanea nel Cuore di Barcellona

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Nel cuore pulsante di Barcellona, un capolavoro di Antoni Gaudí, la Casa Batlló, si prepara a rivelare un nuovo capitolo della sua storia. A partire dal 31 gennaio 2026, un appartamento nascosto al secondo piano sarà trasformato in una galleria dedicata all'arte contemporanea, un evento che promette di arricchire ulteriormente l'eredità culturale di questo monumento dichiarato Patrimonio dell'Uman...

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La ristrutturazione, curata dallo studio barcellonese Mesura, rappresenta un delicato equilibrio tra restauro e innovazione, restituendo vita a spazi che sono stati inaccessibili per decenni. L'intervento architettonico si distingue per l'introduzione di un soffitto in metallo curvo, stampato con motivi concentrici che evocano l'acqua, simbolo della fluidità e del cambiamento.

Un Dialogo tra Passato e Futuro

La nuova iniziativa, denominata Casa Batlló Contemporary, non è solo una galleria, ma un palcoscenico per il dialogo tra il genio di Gaudí e le espressioni artistiche attuali. L'inaugurazione sarà segnata dalla mostra Beyond the Facade, realizzata dal collettivo londinese United Visual Artists (UVA), che esplorerà i cicli della vita attraverso opere che utilizzano luce e movimento per coinvolgere e stupire il pubblico.

Un Progetto per il XXI Secolo

Questa apertura si allinea con le celebrazioni del centenario dalla morte di Gaudí e con il riconoscimento di Barcellona come Capitale Mondiale dell'Architettura. La galleria si propone di essere un faro culturale, unendo la conservazione rigorosa della storia con un'attiva reinterpretazione del presente. Maria Bernat, direttrice del programma, sottolinea come l'obiettivo sia quello di creare un ponte tra epoche, dando nuova vita a un patrimonio che continua a ispirare.

Casa Batlló non è nuova a interventi artistici innovativi, avendo già collaborato con artisti digitali dal 2021. Con l'introduzione di Casa Batlló Contemporary, il luogo si trasforma in un centro culturale dinamico, capace di attrarre visitatori e di stimolare la creatività contemporanea.

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La Biennale di Architettura di Pisa 2025: Un Viaggio nel Futuro tra Natura e Innovazione

La Biennale di Architettura di Pisa 2025: Un Viaggio nel Futuro tra Natura e Innovazione

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Dal 10 ottobre al 16 novembre 2025, Pisa si trasformerà in un palcoscenico di idee e innovazioni grazie alla Biennale di Architettura. Un evento che invita a riflettere sul nostro futuro attraverso il tema "NATURE", un dialogo aperto tra architettura ed ecologia. In un periodo in cui il nostro pianeta chiede attenzione, la Biennale si propone come un cantiere di idee, dove oltre settanta studi int...

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Curata dall’Associazione LP, questa VI edizione non è solo una mostra, ma un vero e proprio laboratorio di pensiero. Gli spazi storici di Pisa – dalle logge agli arsenali – diventeranno luoghi di discussione e riflessione, unendo architetti, cittadini e amministratori in un’unica narrazione. La missione? Riscoprire i legami tra l’uomo e la natura, promuovendo una conversione ecologica ed etica che sfidi le convenzioni del passato.

Il presidente del Comitato Scientifico, Massimo Pica Ciamarra, ci ricorda che per affrontare questa sfida servono coraggio e immaginazione. La Biennale, da sempre, si è proposta come un dispositivo civico, cercando soluzioni innovative per il benessere collettivo. Ogni progetto esposto sarà un tassello di un mosaico che unisce architettura, salute, paesaggio e tecnologia, invitando a ripensare il nostro modo di vivere gli spazi urbani.

Sei ambiti di ricerca guideranno la narrazione di quest’anno: dall’importanza delle infrastrutture verdi alla connessione tra città e natura, dal ruolo dell’acqua nella rigenerazione urbana alla creazione di spazi lavorativi più sostenibili. Ogni tema sarà esplorato attraverso mostre, conferenze e talk, offrendo una panoramica a 360 gradi su come possiamo costruire un futuro in sintonia con l’ambiente.

La Biennale di Architettura di Pisa 2025 non sarà solo un evento da osservare, ma un’occasione per partecipare attivamente a una riflessione condivisa. La qualità della vita e la tutela dei paesaggi fragili saranno al centro di questa manifestazione, che si preannuncia ricca di spunti e incontri.

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Uchronia e il Paradosso delle Sculture Inflabili: Un Viaggio nel Mercato delle Antichità di Parigi

Uchronia e il Paradosso delle Sculture Inflabili: Un Viaggio nel Mercato delle Antichità di Parigi

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Nel cuore pulsante di Parigi, dove le storie degli oggetti antichi si intrecciano con il presente, si svolge un evento che ridefinisce la percezione della tradizione. Uchronia, un collettivo di designer audaci, ha scelto di esplorare il concetto di paradosso attraverso una serie di sculture inflabili che dialogano con il fascino dell’antiquariato, dando vita a un'installazione che trasforma il mer...

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Immaginate di varcare la soglia di un mercato storico, dove le colonne classiche e i busti scolpiti non sono più statici, ma si materializzano in forme leggere e fluttuanti, liberandosi dalle loro basi architettoniche. Questa è l'essenza di Inflatable Antiquity, un'installazione che sfida la stabilità dei simboli tradizionali, mettendo in risalto l'effimero e il mobile. I materiali utilizzati, traslucidi e riflettenti, rispondono alla luce del giorno, danzando con i movimenti dei visitatori, trasformando il mercato in un palcoscenico di colori e forme in continua evoluzione.

Ma non è solo questione di forma; ogni installazione invita a riflettere su ciò che consideriamo permanente e transitorio. Oggetti quotidiani, come vasi e anfore, diventano totem monumentali, amplificando il contrasto tra fragilità e grandiosità. I Levitating Chairs, sospesi all'interno di colonne trasparenti, elevano il concetto di arredamento a opere d'arte, collocandole in una dimensione museale, mentre richiamano un passato ricco di storia.

In questa cornice unica, Uchronia non si limita a esporre arte; crea una sinfonia visiva e spaziale che si snoda tra gli ingressi del mercato, dove ogni installazione racconta un capitolo del paradosso insito nella collezione di antichità. La curatela di dieci stand, che include nomi illustri come Arthur Bruet e Galerie Vauclair, si intreccia con il tema di Uchronia, dando vita a un dialogo tra istinto e casualità.

Con questo progetto, Uchronia continua a esplorare le potenzialità spaziali delle sculture inflabili, utilizzando la morbidezza, la leggerezza e le dimensioni come strumenti di design per reinventare tipologie familiari in contesti contemporanei. La loro visione non solo sfida le convenzioni, ma arricchisce anche l'esperienza del mercato, dove ogni visita diventa un'opportunità per scoprire e riscoprire il ricco arazzo culturale di Parigi.

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Casa Batllò: Un Nuovo Faro per l'Arte Contemporanea a Barcellona

Casa Batllò: Un Nuovo Faro per l'Arte Contemporanea a Barcellona

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Nel cuore pulsante di Barcellona, dove l'arte si intreccia con la storia, Casa Batllò si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua affascinante narrazione. A partire dal 31 gennaio 2026, il secondo piano di questo capolavoro di Antoni Gaudì aprirà le sue porte a un pubblico curioso e appassionato, presentando uno spazio dedicato all'arte contemporanea. Un evento che segna una pietra miliare n...

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Casa Batllò, una delle icone del modernismo catalano e patrimonio dell'umanità, si trasformerà in un crocevia di creatività, accogliendo mostre che promettono di fondere l'innovazione artistica con l'architettura storica. Progettato dallo studio Mesura, il nuovo spazio espositivo di 230 metri quadrati si propone come un luogo dove la luce e il movimento danzano in armonia, dando vita a un'esperienza multisensoriale.

La prima mostra, Beyond the Façade, realizzata dal collettivo londinese United Visual Artists, si preannuncia come un viaggio attraverso l'interazione tra arte e architettura. In concomitanza con l'inaugurazione, un videomapping straordinario illuminerà la facciata, creando un dialogo visivo tra il passato e il presente. Questo è solo l'inizio di un progetto che ambisce a far di Casa Batllò un polo d'attrazione per gli amanti dell'arte contemporanea, capace di attrarre visitatori da ogni angolo del mondo.

La sfida che ha affrontato lo studio Mesura è stata complessa: come rispettare la visione di Gaudì, un maestro dell'architettura, e al contempo portare una ventata di novità? La risposta si trova nell'equilibrio delicato tra preservare l'essenza storica e integrare elementi moderni, creando una sinfonia visiva che risuona con il genius loci di Casa Batllò.

Con quasi due milioni di visitatori nel 2024, Casa Batllò non è solo un museo, ma un'esperienza immersiva che continua a reinventarsi. L'arte contemporanea, con la sua freschezza e il suo dinamismo, si appresta a diventare parte integrante di questo racconto. È un invito a esplorare, a lasciarsi ispirare e a scoprire come il passato e il presente possano coesistere in un dialogo vibrante e senza tempo.

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ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a Bergamo

ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a Bergamo

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ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a BergamoInaugurato a novembre 2024, ChorusLife rappresenta una delle più significative iniziative di rigenerazione urbana in Italia. Situato in una ex area industriale a Bergamo, questo nuovo quartiere è progettato dall'architetto Joseph di Pasquale e nasce dalla visione del Cavaliere Domenico Bosatelli. Il progetto si distingue per la sua capacità di in...

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Un Modello di Smart District

ChorusLife è concepito come un laboratorio urbano, mirato a promuovere la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il distretto offre diverse opzioni abitative, tra cui il primo residence in città in formula build-to-rent e un hotel quattro stelle superior del marchio Radisson. Con oltre 10.000 metri quadrati dedicati a negozi e ristorazione, ogni spazio è progettato per favorire la vita di comunità.

La Luce come Elemento di Continuità

Uno degli aspetti più innovativi di ChorusLife è l'illuminazione, curata da PERFORMANCE iN LIGHTING | Powered by GEWISS. La luce non è solo funzionale, ma diventa parte dell'identità del quartiere. Attraverso un sistema di illuminazione intelligente, si garantisce sicurezza e qualità dell'esperienza urbana, rendendo il distretto un luogo accogliente e vivibile.

Un Ecosistema Tecnologico Integrato

ChorusLife non si limita all'illuminazione: integra anche soluzioni avanzate per la distribuzione dell'energia e la mobilità elettrica, con numerose colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Questo approccio rende il distretto un microcosmo autosufficiente, contribuendo a una riduzione dell'impatto ambientale.

Un Nuovo Modo di Costruire la Città

Il progetto di ChorusLife dimostra come l'intervento privato possa giocare un ruolo chiave nella costruzione della città, guidato da una visione integrata e inclusiva. In questo contesto, la luce diventa un fattore determinante per l'identità urbana e la sostenibilità, contribuendo a stabilire un nuovo modello di smart district replicabile in altre aree.

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Norman Foster: Un Maestro dell'Architettura a 90 Anni, una Fonte di Ispirazione per il Futuro

Norman Foster: Un Maestro dell'Architettura a 90 Anni, una Fonte di Ispirazione per il Futuro

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Norman Foster, una leggenda vivente dell'architettura, ha recentemente compiuto 90 anni, e la sua energia continua a sorprendere. Un uomo che ha iniziato la sua avventura nel mondo del design dalle umili origini di Manchester, oggi è considerato un punto di riferimento globale nel suo campo. La sua carriera, ricca di successi, è un viaggio straordinario che ci invita a riflettere sul potere del de...

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Foster, che ha iniziato la sua formazione finanziandosi con lavori come panettiere e venditore di gelati, ha sempre creduto nell'importanza della collaborazione e del benessere nel luogo di lavoro. Il suo approccio innovativo si è manifestato sin dai primi progetti, come l'Olsen Amenity Building, dove ha sfidato le convenzioni sociali e architettoniche dell'epoca. La sua visione ha saputo integrare il pubblico con il privato, rendendo gli spazi più inclusivi e accessibili.

Nel corso degli anni, Foster ha progettato opere iconiche come il Millennium Bridge di Londra e il Reichstag di Berlino, ognuna delle quali racconta una storia di resilienza e innovazione. La sua capacità di apprendere dalla storia e di applicare questi insegnamenti nel presente è ciò che lo rende un vero maestro. "Le città in crisi si riprendono sempre più forti", afferma, sottolineando l'importanza di affrontare le sfide con creatività e determinazione.

Ma cosa riserva il futuro per Norman Foster? Con oltre 95 progetti attivi in 49 città, il suo entusiasmo per l'architettura rimane intatto. Il suo messaggio per le nuove generazioni è chiaro: "Accettate ogni opportunità di innovazione, perché ogni esperienza è un passo verso il miglioramento". In un'epoca in cui la tecnologia e l'intelligenza artificiale stanno cambiando il nostro modo di progettare, Foster ci ricorda che il dialogo umano e l'empatia rimangono insostituibili.

In un mondo in continua evoluzione, la saggezza di Norman Foster è una guida preziosa. Non è solo un architetto, ma un visionario che ci invita a sognare spazi migliori e più sostenibili, per il bene delle generazioni future.

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RF Studio Espande la Fondazione delle Arti Performative a Bali con un Ritiro in Bambù per Artisti

RF Studio Espande la Fondazione delle Arti Performative a Bali con un Ritiro in Bambù per Artisti

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RF Studio Espande la Fondazione delle Arti Performative a Bali con un Ritiro in Bambù per ArtistiRF Studio ha recentemente completato una residenza per la Yayasan Bali Purnati, una fondazione dedicata alle arti performative a Bali. Situata a Batuan, a sud di Ubud, questa nuova struttura si compone di tre ville e nove camere per ospiti, progettate per accogliere artisti in residenza e supportare pr...

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Il progetto si integra armoniosamente nel paesaggio circostante, fondendosi con i campi di riso e la vegetazione nativa, grazie a un design che minimizza l'intervento umano. Gli architetti hanno tratto ispirazione dalle caratteristiche esistenti del sito, come alberi, pietra vulcanica, bambù, legno recuperato e terracotta, creando spazi abitativi interconnessi.

La collaborazione tra il designer principale di RF Studio, Rafael Freyre, e la Yayasan Bali Purnati è iniziata nel 2002, quando Freyre è giunto sull'isola con disegni e visione artistica. Questa residenza arricchisce l'amfiteatro e il palco della fondazione, rendendo l'architettura parte di un sistema vivente. Gli interni sono stati realizzati in stretta collaborazione con artigiani locali, con mobili e accessori progettati specificamente per il sito.

La Yayasan Bali Purnati è una piattaforma dove le tradizioni balinesi si intersecano con l'esperimentazione contemporanea, accogliendo artisti di diverse discipline, tra cui danza, musica e arti visive. Con l'apertura di questa nuova residenza, la fondazione rafforza la sua capacità di ospitare artisti internazionali, offrendo un'alternativa allo sviluppo rapido dell'isola. Esperienze quotidiane come riposare, bagnarsi e prendersi cura dei giardini diventano parte di un'esperienza performativa più ampia.

Rafael Freyre ha creato un'opera architettonica nel cuore della principale fondazione artistica internazionale di Bali, rinnovando una tradizione che ha avuto inizio 26 anni fa nei campi di riso a sud di Ubud.

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La lampada interattiva di WINT: luminosità regolabile con un tocco sul tessuto elastico

La lampada interattiva di WINT: luminosità regolabile con un tocco sul tessuto elastico

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La lampada interattiva di WINT: luminosità regolabile con un tocco sul tessuto elastico Il WINT Design Lab, in collaborazione con il Fraunhofer Institute IZM, ha creato una lampada innovativa che offre un'esperienza unica: cambiando la luminosità semplicemente premendo su un tessuto elastico. Questo progetto fa parte della ricerca Soft Interfaces, e mette in evidenza il potenziale delle interfacce...

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La lampada utilizza un metallo liquido, chiamato Galinstan, incorporato all'interno del tessuto, permettendo al sistema di rilevare i movimenti e di regolare automaticamente la temperatura e la luminosità. Attraverso la tecnologia Liquid Metal Dispensing, il metallo viene posizionato in modo innovativo all'interno del tessuto, creando un prodotto mai visto prima.

Il team di ricerca, composto da esperti del Fraunhofer IZM e del WINT Design Lab, ha dedicato un anno allo sviluppo di questo metodo di produzione, culminando in un prototipo funzionante. La lampada non solo illumina l'ambiente, ma interagisce attivamente con l'utente, rendendo l'esperienza luminosa ancora più coinvolgente.

Il tessuto elastico, realizzato dallo studio di design berlinese Case Studies, presenta aree tattili distintive che consentono agli utenti di riconoscere facilmente dove interagire. Con quattro zone di contatto che regolano diverse impostazioni di luce, gli utenti possono passare da una luce calda, simile ai colori del tramonto, a una luce fredda, che ricorda la luminosità del mattino. La variazione di colore del tessuto in base alla temperatura della luce rende questa lampada non solo funzionale, ma anche esteticamente affascinante.

Le potenzialità di questa tecnologia si estendono oltre l'illuminazione domestica. Gli sviluppatori prevedono applicazioni in controlli per interni di automobili, tessuti interattivi per la casa, prodotti medici e sistemi HiFi, dove le superfici tattili potrebbero sostituire gli schermi tradizionali, riducendo il consumo energetico.

Questo progetto dimostra come i materiali tessili possano evolversi, offrendo nuove modalità di interazione e creando un collegamento diretto tra l'azione dell'utente e la risposta del dispositivo. La lampada con tessuto elastico e metallo liquido di WINT rappresenta un passo avanti nell'innovazione del design di interfacce tattili.

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Architettura e Intelligenza Artificiale: Un Nuovo Inizio per il Design

Architettura e Intelligenza Artificiale: Un Nuovo Inizio per il Design

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In un mondo dove le sfide si accavallano come nuvole tempestose, l'architettura si presenta come un faro di stabilità. Ogni edificio racconta una storia, un frammento della nostra esistenza, destinato a resistere al tempo. Ma quale è il prezzo di questa eternità? Gli architetti, custodi di questa arte, si trovano spesso a fronteggiare un sistema che richiede loro di essere al contempo rapidi, econ...

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La verità è che il design non è un gioco da ragazzi. Non è un semplice atto di creatività, ma una battaglia quotidiana contro la superficialità di chi crede che chiunque possa costruire un sogno. Ogni progetto richiede tempo, sudore e, sopra ogni cosa, un rispetto profondo per le persone che vivranno e lavoreranno in quegli spazi. Tuttavia, la pressione di budget ristretti e scadenze serrate può portare a compromessi dolorosi, dove la salute dell'architetto e l'integrità del progetto possono essere messe in discussione.

Ma ecco che l'intelligenza artificiale entra in scena, come un alleato silenzioso e potente. Attraverso algoritmi intelligenti e strumenti di progettazione avanzati, l'AI offre nuove opportunità per ottimizzare il processo creativo. Può ridurre i tempi di realizzazione, migliorare la precisione e, in ultima analisi, elevare la qualità del design. Non si tratta solo di lavorare più velocemente, ma di lavorare meglio, di riscoprire il valore intrinseco del nostro lavoro e di restituire all'architettura il suo giusto prestigio.

In questo momento cruciale per il nostro settore, è fondamentale abbracciare l'innovazione senza dimenticare la nostra missione: creare spazi che migliorano la vita delle persone. È così che possiamo rompere il ciclo di sacrifici e ristabilire il legame tra design e società, riscoprendo il vero valore di ciò che costruiamo.

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Esplorando il Futuro: Habitat Module di MEII Estudio

Esplorando il Futuro: Habitat Module di MEII Estudio

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Immagina di trovarsi in uno spazio dove ogni metro quadro è concepito per esaltare la vita. Questo è il Habitat Module di MEII Estudio, un progetto che non è solo un appartamento, ma un manifesto di come l’architettura possa rispondere a esigenze contemporanee e future.

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In un mondo dove lo spazio è un lusso, MEII Estudio ha saputo trarre ispirazione dall’esplorazione spaziale. I moduli abitativi, simili a quelli utilizzati nelle missioni spaziali, rappresentano un esempio di come la funzionalità e il design possano fondersi in un’armonia perfetta. Ogni elemento è stato pensato per massimizzare l’efficienza e il comfort, creando un rifugio che va oltre le convenzioni.

Con una superficie di 200 m², questo progetto non è solo un’abitazione: è un’esperienza. La luce naturale penetra generosamente, mentre gli spazi si aprono e si chiudono in un gioco di volumi che invita alla scoperta. L’architettura diventa così un dialogo tra l’ambiente e l’individuo, un luogo dove sentirsi a casa è un atto semplice.

Il team di MEII Estudio, guidato da Jose María Mateo e Elvira Carrión, ha saputo integrare tecnologia e materiali sostenibili in un progetto che guarda al futuro. La loro visione non è solo estetica, ma anche etica, ponendo l'accento sulla sostenibilità e sull’eco-compatibilità. Ogni scelta progettuale è un passo verso un habitat che rispetta l’ambiente, senza compromessi.

In questo contesto, il Habitat Module rappresenta una risposta alle sfide abitative del nostro tempo. Con un occhio attento all’innovazione e alla qualità della vita, MEII Estudio ci invita a riflettere su come vogliamo vivere e quale eredità vogliamo lasciare.

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Modernismo Gotico: Perché gli Edifici più Spaventosi Sono Fatti di Vetro e Acciaio

Modernismo Gotico: Perché gli Edifici più Spaventosi Sono Fatti di Vetro e Acciaio

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Chiudi gli occhi e immagina una casa infestata. Probabilmente, l'immagine che ti si presenta è quella di una dimora oscura, abbarbicata su una collina, protetta da un cancello di ferro battuto. Ma non così sicura, perché la porta scricchiola nel vento, invitando gli spiriti a entrare. Architettonicamente, questa casa ha tratti gotici vittoriani: tetti ripidi adornati da aggetti elaborati, gargolle...

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Nei racconti di Poe, come in "La caduta della casa di Usher", la dimora è descritta con finestre lunghe e strette, che lasciano entrare solo deboli raggi di luce attraverso pesanti vetri a graticcio. Questi elementi di architettura gotica, insieme allo stato di degrado della casa, evocano un'impressione di profonda malinconia, un'ombra che si insinua nell'anima del narratore, paragonata a un sogno opiaceo.

Ma, con l'avvento del modernismo del XX secolo, molti architetti hanno cercato di esorcizzare queste ombre. Usando materiali industriali come vetro, acciaio e cemento, il loro obiettivo era creare edifici per una nuova era: strutture pulite e luminose, prive di angoli nascosti dove possano annidarsi i fantasmi. Si percepisce questa ambizione nelle parole di Gropius, il quale desiderava costruire "l'edificio puramente organico", libero da qualsiasi decorazione ingannevole. Le loro opere sembravano un tentativo di liberarsi da un passato opprimente.

Tuttavia, cosa succede quando si cerca di fuggire dal proprio passato? La tragedia greca, come insegna Aristotele, ci avverte che l'hubris è presente proprio in questo tentativo. Adorno e Horkheimer, nel loro saggio "Dialettica dell'Illuminismo", mettono in luce che il tentativo di raggiungere l'Illuminismo, un'utopia di libertà razionale, ha fallito poiché non si è mai affrontato il vero nucleo delle ingiustizie. Queste radici, affermano, si annidano nelle profondità oscure della psiche umana.

Il Farnsworth House di Mies van der Rohe, privo di angoli bui, è un simbolo di questa purezza architettonica. Ma potrebbe un luogo così essere infestato? La risposta è complessa. In un'epoca in cui il modernismo sembra più spettrale che mai, edifici come il Palazzo delle Nazioni Unite a New York, progettato da Oscar Niemeyer e Le Corbusier, diventano simboli di una cooperazione internazionale illuminata, ma non priva di fantasmi del passato.

Edifici modernisti, come dimostrato da film horror degli anni '70, sono scelte ricorrenti per rappresentare atmosfere inquietanti. La critica Owen Hatherley ha messo in evidenza come film come "Candyman" abbiano utilizzato l'architettura modernista come sfondo per esplorare le disuguaglianze sociali. La storia di Helen Lyle, intrappolata tra due realtà architettoniche, mette in risalto come l'architettura non possa superare le barriere economiche e razziali. E in quel divario tra sogno e realtà, ecco che si annidano i fantasmi.

Prendiamo ad esempio le famose Sanzhi UFO Houses in Taiwan, una testimonianza di come il modernismo possa apparire 'infestato'. Abbandonate e trascurate, queste strutture avrebbero dovuto essere un resort, ma la loro storia è intrisa di mistero e di leggende. Così, il modernismo, con la sua promessa di un futuro migliore, si rivela spesso un campo di battaglia tra speranza e disillusione.

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La Magia Architettonica della Casa di Diane Keaton: Un Eredità di Frank Lloyd Wright

La Magia Architettonica della Casa di Diane Keaton: Un Eredità di Frank Lloyd Wright

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In un angolo silenzioso di Hollywood, dove il tempo sembra danzare con la luce, si erge un capolavoro architettonico che porta il nome di Alfred Newman House. Questa dimora, costruita nel 1948 da Lloyd Wright, figlio del celebre Frank Lloyd Wright, non è solo un'abitazione; è un racconto di passione, arte e ristrutturazione, tutto incapsulato nel cuore di Diane Keaton.

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Acquistata nel 2007 dall'attrice premio Oscar, la casa è stata oggetto di un attento restauro sotto la guida della stessa Keaton, un’amante dell'architettura storica. Ogni angolo di questa residenza moderna di metà secolo racconta la storia di un artista che ha saputo vedere oltre le mere pareti, trasformando la suite principale in un loft che si affaccia sulla natura circostante. I dettagli in legno e gli arredi su misura, che il giovane Wright ha saputo ereditare dal padre, sono stati riportati a nuova vita, riflettendo l’amore dell'attrice per l'estetica e la funzionalità.

Ma cosa rende la Alfred Newman House così speciale? Oltre ai suoi 400 metri quadrati di eleganza, essa si distingue per il suo tetto a falde ripide e la sua struttura in mattoni e cemento, una fusione di tradizione e innovazione. Con una cucina all'aperto, una piscina scintillante e uno studio musicale indipendente, questo gioiello architettonico è un’ode alla creatività e al design.

La storia di Diane Keaton e della sua casa non si ferma qui. Negli anni '90, l'attrice ha intrapreso un viaggio simile, restaurando la Samuel Novarro Residence, un'altra creazione di Wright. Ogni progetto è un tassello che compone il mosaico della sua passione per l’architettura e il design, un amore che ha saputo trasmettere anche nelle sue scelte di vita.

Oggi, la Alfred Newman House continua a vivere, un simbolo di un’epoca e di un’arte che non smette mai di ispirare. Mentre il mercato immobiliare si muove e cambia, la bellezza e l'eredità di Wright rimangono intatte, pronte a raccontare storie a chi avrà il privilegio di abitarle.

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Tiny Binocles: La Nuova Frontiera delle Case Mobili Ecologiche

Tiny Binocles: La Nuova Frontiera delle Case Mobili Ecologiche

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Tiny Binocles: La Nuova Frontiera delle Case Mobili EcologicheNel cuore della Bretagna, precisamente a Guidel, è nata nel 2024 l'azienda Tiny Binocles, specializzata nella progettazione e produzione di case mobili compatte. Queste abitazioni si distinguono per le loro caratteristiche finestre rotonde e l'utilizzo di metodi di costruzione ecologici. Ogni casa combina spazi abitativi pratici con mat...

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Le finestre circolari, elemento distintivo della serie Binocles, non solo offrono luminosità naturale e ventilazione, ma inquadrano anche panorami suggestivi dell'ambiente circostante, migliorando così la performance ambientale delle abitazioni. Il fondatore Ambroise Humeau, con una formazione presso i Compagnons du Tour de France e in Svizzera, applica tecniche ispirate alla costruzione navale, enfatizzando compattezza, efficienza e durata, e utilizzando finiture naturali.

La collezione Binocles comprende sei varianti: il Grand-Duc (22.18 mq), che offre due soppalchi per quattro-sei occupanti; il Lapone (17.39 mq), un modello a un livello per accessibilità senza barriere; e il Chevêchette (12.94 mq), una soluzione compatta per due persone. Ogni unità è montata su un rimorchio da 3.5 tonnellate, mantenendole legalmente trasportabili secondo la licenza B(E) in Europa.

I principi di sostenibilità sono integrati in ogni design: il legno proviene da foreste locali gestite in modo responsabile, l'isolamento è realizzato con materiali bio-sourced privi di petrochimici e oli naturali vengono utilizzati per proteggere le superfici in legno, permettendo loro di invecchiare senza rivestimenti sintetici.

I prototipi sono stati presentati alla Grande Expo du Morbihan nel 2025 e alla Foire Internationale de Bordeaux, dove i visitatori hanno potuto esplorare la prima serie di modelli. Con una combinazione di design modulare, materiali ecologici e un'identità architettonica distintiva, Tiny Binocles si posiziona come un'opzione adattabile per abitazioni mobili adatte a contesti diversi.

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Il Labirinto Inflabile Arcobaleno di Cyril Lancelin a Grand Rapids

Il Labirinto Inflabile Arcobaleno di Cyril Lancelin a Grand Rapids

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Il Labirinto Inflabile Arcobaleno di Cyril Lancelin a Grand Rapids Durante il festival Return to the River a Grand Rapids, l'artista e architetto francese Cyril Lancelin ha presentato la sua ultima installazione di grande formato, Pyramid Curbs. Questa vibrante struttura immersiva trasforma il paesaggio urbano in un parco giochi di colore e geometria, invitando i visitatori ad esplorare un labiri...

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Composta da forme tubolari intrecciate che si elevano e curvano in una silhouette simile a una piramide astratta, la superficie dell'installazione è ricoperta da un gradiente di tonalità arcobaleno, creando un effetto visivo abbagliante che cambia con la luce e la prospettiva. Da lontano, Pyramid Curbs appare come un enorme fascio di radici colorate al neon, mentre da vicino si trasforma in un labirinto percorribile dove i visitatori possono perdersi tra i muri gonfiabili.

Fedele alla pratica di Lancelin, l'opera sfuma i confini tra scultura, architettura e design di parchi giochi. La ripetizione e la variazione dei moduli geometrici creano una struttura che è sia monumentale che accessibile. L'installazione celebra la collettività e la gioia, incoraggiando persone di tutte le età a interagire fisicamente ed emotivamente con l'opera.

Il festival Return to the River fornisce lo sfondo per questa intervento urbano, riconnettendo il centro di Grand Rapids con il lungofiume attraverso arte, musica ed eventi pubblici. In questo contesto, Pyramid Curbs funge sia da punto di riferimento che da condensatore sociale, un luogo di incontro dove colore, scala e forma si fondono per ridefinire come può essere percepito uno spazio pubblico.

Invitiamo tutti a visitare questa straordinaria installazione e scoprire il labirinto interno, dove ogni angolo rivela una nuova sfumatura di gioia e meraviglia.

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Oggetti Riscoperti: L'Esposizione Unbroken Trasforma Rifiuti in Design Unico

Oggetti Riscoperti: L'Esposizione Unbroken Trasforma Rifiuti in Design Unico

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Oggetti Riscoperti: L'Esposizione Unbroken Trasforma Rifiuti in Design UnicoDurante il London Design Festival, l'esposizione Unbroken ha catturato l'attenzione con i suoi arredi unici realizzati da designer che hanno reimmaginato oggetti destinati al rifiuto. Curata dal designer Francesco Feliziani, la mostra invita a riflettere sulla sostenibilità e sul modo in cui trattiamo i rifiuti.

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Feliziani ha chiesto a sette creativi di salvare oggetti destinati alla discarica e trasformarli in pezzi di design funzionali. Tra le opere esposte troviamo la AIR Chair, creata dallo stesso Feliziani, che riutilizza un supporto per basket per realizzare una sedia innovativa. Il bordo del canestro diventa il sedile, mentre il pannello acrilico funge da schienale.

Altri designer, come 2LG Studio, hanno rinnovato una sedia utilizzando bande di resistenza rosse, aggiungendo un tocco di colore e funzionalità. Sebastian Bergne, invece, ha decomposto un cavallo a dondolo per creare il Trauma Table, un pezzo che trasforma il legno in un tavolo dal design sorprendente.

La mostra non si limita solo a opere di design, ma solleva anche domande importanti sull'impatto del consumo e sul potere della riparazione. Ogni oggetto scartato porta con sé una moltitudine di possibilità, se solo si riesce a guardare da una prospettiva diversa.

Le opere sono state messe all'asta il 20 settembre, con i proventi devoluti a Camden Giving, un'iniziativa locale che supporta progetti comunitari. Unbroken non è solo un'esposizione, ma un invito a riflettere sul nostro rapporto con gli oggetti e sull'importanza di dare loro una seconda vita.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Il Cubo Magico di RULA: Un'Esperienza Immersiva al Concerto di Terence Lam

Il Cubo Magico di RULA: Un'Esperienza Immersiva al Concerto di Terence Lam

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Il Cubo Magico di RULA: Un'Esperienza Immersiva al Concerto di Terence Lam Durante il concerto White Summer di Terence Lam al Hong Kong Coliseum, un cubo bianco di sette metri, progettato da Ruby Law del RULA Design Studio, ha catturato l'attenzione del pubblico. Questa struttura innovativa ruota, si apre e si trasforma, fungendo da scultura, superficie di proiezione e cornice architettonica.

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Immaginato come una scatola di Pandora, il cubo si apre e chiude per rivelare molteplici strati della narrazione dello spettacolo. In una sequenza, si dispiega in una forma a croce (+) sul pavimento del palcoscenico, un emblema visivo di unione e connessione. In altri momenti, incornicia i performer attraverso aperture circolari, ospita il cantante sulla sua superficie mentre coreografie si svolgono al suo interno, o diventa un contenitore per il mapping di proiezione, con visualizzazioni come un quadrante che evocano temi di memoria e tempo.

Sospesi sopra il palco, schermi LED circolari fluttuano in contrasto con il cubo, talvolta assomigliando a occhiali astratti che inquadrano la performance da nuove prospettive. La progettazione architettonica di Ruby Law, formatasi presso HKU, MIT e The Bartlett (UCL), si riflette nel suo approccio, che è parte di una continua esplorazione degli ambienti concertistici immersivi.

Il cubo è costruito con una trave in acciaio rivestita di pannelli in legno e montata su un sistema di rotazione centrale che consente una continua riconfigurazione. Un sistema di cerniere idrauliche permette a ciascuna sezione di aprirsi o chiudersi in meno di dieci secondi, mantenendo il ritmo frenetico di una produzione pop dal vivo.

Man mano che lo spettacolo volge al termine, il cubo si richiude, la spirale interna di tungsteno brilla all'interno della sua cornice circolare come una lampadina, simboleggiando speranza, calore e rinnovamento. I performer emergono dalle aperture circolari, trasformando il cubo in un contenitore di ricordi.

Con un caleidoscopio di laser e proiezioni che riempiono il Coliseum, il cubo si trasforma in un dispositivo narrativo, amplificando la presenza del cantante e giocando con luce, ombra e movimento.

Il concerto White Summer, progettato dal RULA Design Studio, rappresenta un esempio straordinario di come l'architettura possa fondersi con l'arte performativa per creare esperienze indimenticabili.

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Plan C Frame: Un Nuovo Paradigma di Design e Cultura a Milano

Plan C Frame: Un Nuovo Paradigma di Design e Cultura a Milano

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Nel cuore pulsante di Milano, dove il design incontra la moda e la cultura si fa esperienza, nasce Plan C Frame, un concept store che si erge come un faro di creatività. Fondato da Carolina Castiglioni, il marchio di moda di alta gamma si espande con questa nuova iniziativa, un luogo dove ogni angolo racconta storie di stile e innovazione.

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La scena è dominata da una maestosa scala a spirale rossa, un invito irresistibile a salire verso l'alto e a scoprire il mondo affascinante che si cela al suo interno. Ogni passo conduce a una nuova dimensione, dove la moda non è solo indumento, ma un linguaggio visivo che abbraccia gioielli, articoli per la casa e opere d'arte, tutti sotto lo stesso tetto.

Al centro di questa esperienza si trova la Reading Room, un angolo curato con riviste contemporanee di moda, design e arte, un luogo di riflessione e scoperta. Qui, le parole si intrecciano con le immagini, creando un'atmosfera di stimolo e ispirazione.

Le collaborazioni sono il cuore pulsante di Plan C Frame. La gioielleria Aliita, che celebra un decennio di creatività, inaugura il suo primo spazio retail dedicato qui, presentando le sue creazioni colorate in un ambiente intimo e accogliente. Non solo moda, ma anche design per la casa: la capsule Plan C Silos, sviluppata in collaborazione con la casa belga Serax, fa il suo debutto, portando l'estetica audace di Plan C nel regno degli oggetti domestici.

Ad arricchire ulteriormente l'esperienza è la prima mostra dedicata a Christoph Niemann, illustratore e narratore visivo che trasforma momenti quotidiani in riflessioni profonde. Le sue opere, caratterizzate da un'ironia sottile e da un linguaggio visivo potente, invitano a esplorare le sfumature della percezione e del significato.

Plan C, nato nel 2018, non è solo un marchio, ma un movimento. Con una base situata nel prestigioso atelier di pellicceria della sua bisnonna, Carolina Castiglioni ha messo a punto un'estetica che sfida le convenzioni, giocando con codici maschili e femminili, colori espressivi e materiali innovativi. Con distribuzione in negozi internazionali e flagship store a Tokyo, Plan C Frame si afferma come una piattaforma che va oltre la semplice vendita di abbigliamento.

In un mondo in cui il confine tra moda e cultura si assottiglia sempre di più, Plan C Frame emerge come un esempio luminoso di come la creatività possa fiorire in spazi condivisi. Un invito a esplorare, a scoprire e a lasciarsi ispirare.

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Il Nuovo Centro Scientifico di Claremont McKenna: Un'Opera di Bjarke Ingels che Rinnova l'Istruzione

Il Nuovo Centro Scientifico di Claremont McKenna: Un'Opera di Bjarke Ingels che Rinnova l'Istruzione

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In un angolo assolato della California, dove il sapere si intreccia con la bellezza architettonica, sorge il Robert Day Sciences Center. Questo edificio, progettato dal visionario Bjarke Ingels, non è solo un luogo di apprendimento, ma un palcoscenico dove la scienza e l'arte si fondono in un abbraccio armonico.

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Con una superficie di 135.000 piedi quadrati, il centro si erge come una porta d'accesso verso il futuro, un varco che invita studenti e docenti a esplorare le meraviglie della scienza multidisciplinare. La sua struttura, un insieme di volumi sovrapposti e ruotati, crea un atrium centrale che funge da cuore pulsante, un crocevia di idee e conoscenze.

Bjarke Ingels descrive il concetto come "una serie di volumi paralleli, interconnessi da spazi pubblici". Ogni livello, ruotato di 45 gradi rispetto a quello sottostante, non solo offre una vista affascinante, ma stimola anche la collaborazione tra diverse discipline, da quella informatica a quella delle scienze della vita. Questo è il luogo dove il sapere si intreccia, dove studenti e insegnanti si incontrano in un ambiente di apprendimento tridimensionale.

La facciata dell'edificio, rivestita in calcestruzzo rinforzato con fibra di vetro, non solo cattura la luce ma trasferisce anche una sensazione di calore, mentre all'interno, le travi in acciaio triangolari rivestite in Douglas fir creano un'atmosfera accogliente. I 11.000 piedi quadrati di pannelli solari sul tetto generano circa 342 megawattora di elettricità all'anno, contribuendo a raggiungere l'obiettivo di sostenibilità LEED Gold.

All'interno, il caffè e le scale sociali animano l'atrio, mentre opere d'arte come la scultura "Magnetic Field" di Damien Ortega, che fluttua a trenta piedi da terra, arricchiscono l'esperienza visiva. Ogni angolo del centro invita alla scoperta, con aule e laboratori che si affacciano su panorami mozzafiato, unendo la bellezza naturale del Mount Baldy con l'architettura contemporanea.

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Scopri le Piastrelle Innovative di Marazzi su Dezeen Showroom

Scopri le Piastrelle Innovative di Marazzi su Dezeen Showroom

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Scopri le Piastrelle Innovative di Marazzi su Dezeen Showroom Marazzi, il rinomato produttore italiano di piastrelle, ha recentemente ampliato la sua offerta su Dezeen Showroom, presentando una selezione di prodotti che spaziano da piastrelle intricate a superfici effetto pietra. Tra le novità, spiccano le piastrelle Terramater, progettate per omaggiare l'estetica delle ceramiche vintage.

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Le piastrelle Terramater sono disponibili in sette varianti cromatiche e due finiture testurizzate. Ogni piastrella, smaltata, combina il colore originale del materiale con superfici riccamente testurizzate. Inoltre, le piastrelle possono essere personalizzate con due diversi pattern superficiali: il lineare Ritmo o il romboidale Losanga.

Un altro prodotto interessante è Top, ideale non solo per rivestire pareti e pavimenti, ma anche per armadi, piani di lavoro e altri arredi. Realizzate in grès porcellanato, le lastre Top sono disponibili in vari pattern che richiamano il marmo e la pietra, perfetti per diversi stili di interior design.

Marazzi ha anche ampliato la sua gamma di piastrelle Lume, aggiungendo quattro nuove varianti cromatiche: Bone, Caramel, Emerald e Ocean. Questa collezione si distingue per il suo aspetto ispirato allo zellige, conferendo un look artigianale alle piastrelle.

Per applicazioni interne ed esterne, le piastrelle Mystone Pietra Ligure sono un'ottima scelta. Ispirate alla lavagna, queste piastrelle presentano una superficie realistica grazie alla tecnologia 3D Ink di Marazzi.

Infine, la collezione Slow Cold, che trae ispirazione dalla terra battuta, offre tonalità fredde e una texture che, una volta posata, crea una finitura mottled e testurizzata su superfici interne ed esterne.

Marazzi, fondata nel 1935, continua a produrre piastrelle per una vasta gamma di applicazioni, mantenendo vive le tradizioni italiane nel design e nella manifattura. Scopri di più su queste collezioni innovative visitando Dezeen Showroom.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Le Meraviglie di una Casa Sospesa: Riflessioni su Forma e Spazio

Le Meraviglie di una Casa Sospesa: Riflessioni su Forma e Spazio

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Nel cuore di una dolce collina di Hillsdale, New York, sorge una creatura architettonica che sfida le convenzioni: la house on a hill di FORMA. Non è solo una casa, ma un rifugio che incarna la fusione tra eleganza e funzionalità. Nata da un desiderio di evasione durante i giorni bui della pandemia, questo progetto ha trasformato le limitazioni in opportunità, dando vita a un'abitazione che parla ...

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I fondatori, Miroslava Brooks e Daniel Markiewicz, amici e collaboratori di lunga data, si sono trovati a dover rivedere il loro sogno iniziale di una casa a più piani. Limitati da budget e risorse, hanno affinato la loro visione fino a creare un rifugio di tre stanze da letto, distribuito su un footprint di 700 piedi quadrati. Qui, l'altezza della zona giorno e pranzo si erge maestosa, catturando la luce e la bellezza delle montagne Catskills e Berkshires, mentre il piano inferiore si radica saldamente nel terreno, ancorando la struttura alla collina.

Ogni angolo di questa casa racconta una storia: la facciata in cedro scuro non è solo un elemento estetico, ma una scelta consapevole che riflette l'ambiente circostante, mentre gli spazi interni, rivestiti di tonalità più chiare, offrono un caldo abbraccio. La disposizione verticale non è mai stata così poetica; un gioco di volumi e prospettive che invita ogni visitatore a esplorare e a perdersi nel dialogo tra l'architettura e il paesaggio.

La casa si presenta non solo come un oggetto, ma come un'idea in movimento, capace di rispondere alle esigenze del suo contesto. Grazie a una sapiente manipolazione della forma e della postura, questa creazione architettonica riesce a mantenere un equilibrio tra affermazione e sottomissione, tra stabilità e leggerezza. La sua presenza si fa sentire, mentre si dissolve nel panorama, creando un'armonia che invita alla riflessione.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Pietrasanta e il Rinascimento: Un Viaggio tra Arte e Identità

Pietrasanta e il Rinascimento: Un Viaggio tra Arte e Identità

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In un angolo incantato della Versilia, dove il mare incontra le montagne, si erge Pietrasanta, un luogo dove la bellezza si mescola all'arte, e l'identità si riflette nel lavoro degli artigiani. Qui, l'architetto Tiziano Lera, figura di spicco nel panorama dell'eco-progettazione, ci guida attraverso una narrazione che è insieme un inno e un appello. "Questo posto ha una magia unica", afferma con f...

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Lera non è solo un architetto; è un custode della cultura e della tradizione. Cresciuto nella fonderia di famiglia, ha imparato fin da giovane a vedere la bellezza nel bronzo, nel mosaico, nei materiali che raccontano storie. La sua visione va oltre il semplice progettare: è un percorso di riscoperta, un invito ai giovani a riconnettersi con le proprie radici. "Il Rinascimento deve essere un percorso continuo", sottolinea, sottolineando l'importanza dell'educazione e della consapevolezza nei confronti delle ricchezze locali.

La Via dell'Arte, da lui concepita, è un simbolo di questo impegno. Un tracciato che si snoda tra Pietrasanta e Montignoso, un cammino che non è solo fisico, ma anche spirituale, in cui ogni passo è un richiamo a valorizzare il patrimonio artistico e culturale. Le università americane guardano a questo progetto come a un modello, una fusione di arte, bellezza e sacralità.

Tuttavia, Lera esprime preoccupazioni: la Versilia sta perdendo il suo dialogo interno. Forte dei Marmi e Pietrasanta, pur essendo vicine, sembrano sfilacciarsi, come se avessero dimenticato il legame che le unisce. "I grandi artisti che vengono qui non si preoccupano dei confini; sono attratti dalla magia di questo territorio". È un richiamo a ristabilire le connessioni, a far fiorire un dialogo che nutra l'arte e gli artisti.

Il futuro di Pietrasanta, secondo Lera, dipende dai giovani. "Dobbiamo coltivare il Rinascimento nelle scuole", afferma, suggerendo che l'educazione artistica non è solo un'opzione, ma una necessità. Ogni studente dovrebbe avere l'opportunità di conoscere e apprezzare le bellezze che rendono il nostro territorio unico al mondo. L'arte è un patrimonio, un benessere socio-economico che va preservato, un equilibrio magico da mantenere.

In un mondo che cambia rapidamente, l'architetto Lera ci ricorda che la bellezza è un valore da difendere. E così, in questo viaggio tra arte e identità, Pietrasanta continua a brillare, invitandoci a scoprire la sua magia e a diventare parte di una storia che è, e sempre sarà, un percorso di rinascita.

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Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025

Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025

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Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025 La Biennale di Architettura di Venezia del 2025 vedrà il Padiglione Spagnolo presentare un'esposizione intitolata "Internatilities: Architectures for Territorial Equilibrium". Curata dagli architetti galiziani Roi Salgueiro Barrio e Manuel Bouzas Barcala, questa mostra si propon...

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Il tema centrale dell'esposizione è l'equilibrio territoriale, un concetto che si fa sempre più cruciale nel contesto attuale di cambiamenti climatici e urbanizzazione. Gli architetti intendono dimostrare come le architetture possano contribuire a un futuro più sostenibile, mantenendo un forte legame con il territorio e le comunità locali.

Il Padiglione si svilupperà attorno a un'installazione immersiva, progettata per stimolare una riflessione profonda sulle sfide architettoniche e ambientali che la Spagna e il mondo stanno affrontando. Con l'obiettivo di promuovere un dialogo attivo, l'esposizione inviterà i visitatori a considerare il ruolo dell'architettura nella creazione di un equilibrio territoriale.

Non perdere l'occasione di visitare il Padiglione Spagnolo e scoprire come le architetture possano diventare agenti di cambiamento per un futuro migliore. L'evento si svolgerà dal 20 maggio al 26 novembre 2025, e rappresenta un’importante occasione per riflettere sulle interconnessioni tra architettura, territorio e sostenibilità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Rinnova il Tuo Arredamento Classico: 5 Tocchi per un Design Moderno

Rinnova il Tuo Arredamento Classico: 5 Tocchi per un Design Moderno

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Vivere in una casa arredata con mobili classici può evocare un senso di solidità e tradizione, ma col passare del tempo, l'atmosfera può diventare pesante e opprimente. I legni scuri e i tessuti ricchi, un tempo simboli di prestigio, possono trasformarsi in elementi che rubano luce e freschezza. Ma non c'è bisogno di stravolgere tutto: esistono tocchi mirati che possono riportare nuova vita in que...

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Il primo passo è stato l'illuminazione. Ho sostituito i lampadari pesanti con una lampada leggera in bambù, permettendo alla luce di diffondersi in modo naturale e di alleggerire l'ambiente. È sorprendente come un semplice cambio di fonte luminosa possa cambiare la percezione di una stanza, portando un equilibrio nuovo.

Il secondo intervento ha riguardato i tessili. Sostituendo tende pesanti con tessuti leggeri in lino naturale, ho visto la stanza aprirsi e respirare. Non era necessario cambiare i divani; bastava giocare con i colori e le texture per eliminare quel senso di pesantezza.

Successivamente, ho affrontato le pareti. Ho optato per tonalità moderne come il verde salvia e il bordeaux profondo, piuttosto che il tradizionale bianco. Anche solo una parete di contrasto ha spezzato la monotonia, rendendo i mobili più interessanti e vivaci.

Un altro dettaglio fondamentale sono state le maniglie. Sostituendo i pomelli con versioni moderne in ottone satinato, ho conferito ai miei pezzi classici un tocco di freschezza. È sorprendente come un piccolo cambiamento possa avere un impatto così grande sulla percezione di un mobile.

Infine, ho aggiunto complementi di design che dialogano con il classico: uno specchio dorato e un tavolino in vetro hanno trasformato la prospettiva della stanza, creando un contrasto affascinante che valorizza l'arredamento esistente. Dettagli come stampe moderne e piante in vaso dal design pulito completano il quadro, arricchendo l'identità della casa senza rinnegare il passato.

In conclusione, il risultato non è stato una rivoluzione, ma un'armonizzazione. La casa ha mantenuto il suo calore e la sua presenza, ma ora convive con elementi freschi e moderni che ne esaltano la bellezza.

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Iman S Fayyad: Innovazione Architettonica con Pannelli di Plywood per il Chicago Architecture Biennial

Iman S Fayyad: Innovazione Architettonica con Pannelli di Plywood per il Chicago Architecture Biennial

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Iman S Fayyad: Innovazione Architettonica con Pannelli di Plywood per il Chicago Architecture BiennialLa designer e docente Iman S Fayyad, con sede nel Massachusetts, ha presentato una straordinaria installazione al Chicago Architecture Biennial, intitolata In The Round. Questa struttura è realizzata utilizzando semplici pannelli di plywood, creando uno spazio collettivo facilmente assemblabile.

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Collocata nel Chicago Cultural Center, l'installazione utilizza pezzi di plywood standard che sono stati piegati per formare forme cilindriche composite, unite con semplici cinghie, eliminando la necessità di chiodi o adesivi esterni. Fayyad ha dichiarato che questo progetto esplora tecniche di utilizzo di materiali standard e accessibili per creare superfici geometriche strutturali.

La ricerca di Fayyad si concentra sull'importanza di utilizzare materiali prontamente disponibili, riducendo al minimo gli sprechi durante la trasformazione delle superfici da piatte a curve. Le forme curve sono state ottenute tramite un semplice processo di piegatura, che ha incluso l'ammollo e il riscaldamento dei pannelli, modellati poi manualmente.

L'installazione offre spazi interni accoglienti e piccoli alcove esterni dove ci si può sedere, mentre l'interno presenta una forma a cupola con pareti che si curvano verso un oculo. Questo design permette di creare un ambiente intimo, perfetto per riunioni, specialmente in contesti che richiedono costruzioni rapide ed economiche.

Fayyad ha enfatizzato l'importanza di creare strutture temporanee, come rifugi di emergenza, che possano essere assemblate e smontate facilmente. La sua installazione risponde al tema del CAB di quest'anno, Architettura in Tempi di Cambiamento Radicale, affrontando la necessità di strutture efficienti e sostenibili.

In un'epoca in cui la giustizia ambientale è fondamentale, l'ambizione di Fayyad è di promuovere l'innovazione formale, collegando le pratiche architettoniche con le esigenze sociali e culturali. Questo progetto è un esempio di come un design accessibile possa rinnovare il legame tra mente e mano nel processo creativo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Shabtab Residential: La Magia degli Spazi di Confine

Shabtab Residential: La Magia degli Spazi di Confine

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Nel cuore pulsante di Qeytarieh, Tehran, si erge il progetto Shabtab, un'opera che trascende la mera architettura residenziale per abbracciare l'arte di vivere. Qui, ogni balcone non è un semplice elemento di facciata, ma diventa il fulcro stesso della creazione, un ponte tra l'intimità del focolare e l'infinita vita urbana che lo circonda.

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La visione di STUDIO SAHEB si dispiega in 3100 m² di pura innovazione, dove le linee architettoniche si intrecciano con la necessità di spazi di transizione. Le soglie morbide, pensate per accogliere e relazionare, trasformano il concetto di abitare, rendendo ogni appartamento un rifugio che si affaccia su un mondo vibrante.

La luce penetra attraverso le aperture sapientemente studiate, disegnando ombre danzanti sui pavimenti, mentre il vento si fa complice di un dialogo continuo tra interno ed esterno. Ogni dettaglio è curato con una meticolosità che parla di un'architettura consapevole, capace di rispondere alle sfide contemporanee senza dimenticare il passato.

Progetto dopo progetto, STUDIO SAHEB si distingue per un approccio che abbraccia la sostenibilità e l'innovazione, sempre con uno sguardo rivolto verso il futuro. Shabtab è più di un semplice edificio; è un manifesto di ciò che può essere l'architettura residenziale nel ventunesimo secolo.

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Un Faro nel Verde: La Torre di Osservazione di Litomyšl

Un Faro nel Verde: La Torre di Osservazione di Litomyšl

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Nel cuore della Repubblica Ceca, un progetto architettonico straordinario si erge come un faro nel verde, invitando abitanti e turisti a scoprire la bellezza di Litomyšl. La Torre di Osservazione, frutto della creatività dello studio Atelier-r, è costruita utilizzando due container marittimi, simboli di un'architettura sostenibile e innovativa.

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Situata ai margini nord-occidentali della città, la struttura è composta da un container orizzontale che funge da piattaforma di osservazione e un altro posizionato verticalmente, creando un'imponente torre. La scelta del sito è stata strategica: immerso in un sentiero escursionistico, il punto di vista offre una vista mozzafiato sul Castello di Litomyšl, Patrimonio dell'Umanità UNESCO, e sulla vivace piazza principale.

La decisione di utilizzare container riciclati è stata dettata da un budget limitato e dalla volontà di rispettare l'ambiente. "Volevamo progettare un oggetto iconico, un richiamo visivo per i visitatori", racconta Miroslav Pospíšil, architetto capo del progetto. La struttura, rinforzata con una solida struttura in acciaio, ospita al suo interno una scala che conduce verso l'alto, dove il paesaggio si svela in tutta la sua magnificenza.

Il container orizzontale è inclinato leggermente verso l'alto, creando una sensazione di levitazione, mentre un'apertura schermata in metallo invita chi osserva a perdersi nel panorama. La scelta di non trattare la superficie dei container, mantenendoli nel loro stato originale, celebra l'autenticità del materiale e si integra armoniosamente con il paesaggio circostante.

All'apice della torre, un'opera d'arte chiamata Mikado, realizzata dallo scultore Jan Dostál, si erge come un ulteriore richiamo visivo, fungendo anche da parafulmine. Questo progetto non è solo un punto panoramico, ma un invito a esplorare la bellezza delle campagne ceche, un'opera che, nel caso in cui dovesse perdere il suo fascino, potrà essere smontata e i materiali riciclati.

La Torre di Osservazione di Litomyšl è un esempio luminoso di come l'architettura possa unirsi alla natura, trasformando l'ordinario in straordinario, e lasciando un segno indelebile nel cuore di chi la visita.

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Rivoluzione Verde: Incentivi Potenziati per le Pompe di Calore e il Futuro Sostenibile

Rivoluzione Verde: Incentivi Potenziati per le Pompe di Calore e il Futuro Sostenibile

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Nel vasto teatro dell'energia, dove le sfide si intrecciano con le opportunità, l'Italia si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia energetica. Le pompe di calore, simbolo di un futuro sostenibile, si trovano al centro di un rinnovato slancio grazie a incentivi potenziati. È un momento di svolta, una danza delicata tra innovazione e tradizione, in cui l'efficienza energetica si fonde...

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Recentemente, il governo ha accolto con favore la direttiva Red III, un passo fondamentale verso l'aumento della quota di rinnovabili. Non si tratta solo di numeri, ma di un ambizioso progetto che prevede un incremento costante della capacità installata, con l'obiettivo di superare le vecchie abitudini e abbracciare il nuovo. La quota di rinnovabili, infatti, dovrà crescere dell'1,1% all’anno dal 2026 al 2030, un impegno che non lascia spazio a compromessi.

Uno dei punti salienti di questo decreto è la possibilità di installare pompe di calore anche in aggiunta a caldaie recenti, segnando un cambiamento significativo nel modo in cui concepiamo il riscaldamento. Non più una semplice rottamazione, ma un invito a integrare tecnologie avanzate in un sistema esistente, creando un equilibrio tra efficienza e praticità. La trasformazione energetica non è solo una questione di installazioni, ma di cultura e consapevolezza.

Ma non finisce qui. L'edilizia avrà un ruolo cruciale in questa metamorfosi. Le ristrutturazioni non saranno più solo un atto di rinnovamento estetico, ma un'opportunità per adottare soluzioni energetiche che rispettino l'ambiente. Almeno il 20% dei consumi per l'acqua calda sanitaria dovrà provenire da fonti rinnovabili, un segnale chiaro di come ogni scelta edilizia possa contribuire a un futuro più verde.

In questo contesto, gli incentivi non sono solo numeri su un foglio, ma l'incarnazione di un sogno collettivo di sostenibilità. Le pompe di calore add on, installate in sinergia con caldaie di recente installazione, rappresentano la chiave per un approccio più intelligente all'energia. È un modo per abbracciare il cambiamento senza sacrificare il passato, per costruire ponti tra ciò che è stato e ciò che può essere.

Insomma, l'Italia si trova davanti a una straordinaria opportunità. Con questi incentivi, siamo chiamati a essere pionieri in un'era di rinnovabili, dove ogni scelta conta e ogni gesto verso la sostenibilità può fare la differenza. È tempo di alzare lo sguardo e abbracciare il futuro che ci attende, un futuro in cui le pompe di calore non saranno solo apparecchi, ma simboli di un'era nuova.

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NEOM Stadium: L'Incredibile Stadio Sospeso a 330 Metri di Altezza

NEOM Stadium: L'Incredibile Stadio Sospeso a 330 Metri di Altezza

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Immagina un luogo dove il cielo incontra la terra, dove lo sport si eleva in una dimensione mai vista prima. Questo è NEOM Stadium, un audace progetto architettonico che sorgerà a 330 metri di altezza, portando il concetto di stadio a nuovi livelli, letteralmente. Situato nel cuore della futuristica città di The Line, in Arabia Saudita, questo impianto sportivo non è solo un luogo per assistere a ...

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Con una capacità di circa 46.000 spettatori, il NEOM Stadium è destinato a diventare il simbolo della candidatura saudita per la FIFA World Cup 2034. La costruzione, prevista per iniziare nel 2027, segna un passo audace verso un futuro in cui la sostenibilità e l'innovazione tecnologica si fondono in un'unica visione. Ma cos'è che rende questo stadio così unico?

Immagina di assistere a una partita di calcio, con il panorama mozzafiato di una città innovativa come sfondo. Il NEOM Stadium non è solo un semplice impianto sportivo; è una fusione di architettura avveniristica e sostenibilità ambientale. Alimentato al 100% da energie rinnovabili, il suo design prevede un tetto che si integra con l'architettura della città, e sistemi di trasporto elettrici e automatizzati che rendono ogni spostamento un'esperienza fluida e futuristica.

Ma la costruzione di un'opera così ambiziosa non è priva di sfide. I costi stimati per l'intero progetto NEOM si aggirano intorno ai 500 miliardi di dollari, ma alcune fonti suggeriscono che potrebbero arrivare fino a 8,8 trilioni. La questione della sostenibilità e dell'impatto ambientale diventa quindi cruciale. Come si può garantire che un progetto di tale portata non comprometta l'ambiente circostante?

Inoltre, ci sono le critiche riguardanti il cosiddetto

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Il Nuovo Grattacielo di Pelli Clarke & Partners Trasforma Boston South Station

Il Nuovo Grattacielo di Pelli Clarke & Partners Trasforma Boston South Station

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Il Nuovo Grattacielo di Pelli Clarke & Partners Trasforma Boston South StationLo studio di architettura Pelli Clarke & Partners ha completato un impressionante grattacielo in vetro che svetta sopra la storica South Station di Boston, il più trafficato nodo di trasporto del New England. Questa stazione, originariamente progettata nel 1899 da Shepley, Rutan e Coolidge, non aveva subito aggiornamenti...

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Pelli Clarke & Partners ha saputo preservare la struttura originale, integrando nuovi terminal per il trasporto di bus e treni e migliorando i collegamenti tra le stazioni esistenti. Il risultato è un grattacielo di 51 piani che raggiunge un'altezza di 210 metri, caratterizzato da una facciata in vetro e da un volume principale con un bordo arrotondato che si affaccia sulla strada.

Il design del grattacielo è stato attentamente scolpito per armonizzarsi con la massa e la scala della storica facciata neoclassica, creando un importante passo avanti per il centro di trasporto. La nuova concourse, dotata di enormi archi e cupole, continua la tendenza della costruzione di grattacieli rivestiti in vetro, già vista in progetti recenti a Chicago e Città del Messico.

Fred Clarke, cofondatore dello studio, ha dichiarato: "Abbiamo cercato di onorare l'eredità della stazione, ripristinandola come un centro civico attraverso un design progressivo e una costruzione sostenibile". La nuova torre non solo ridisegna lo skyline di Boston, ma rappresenta anche un simbolo della capacità della città di adattarsi e evolversi.

Al centro di questa trasformazione si trova una grande concourse con tre cupole in calcestruzzo e un pattern a diagrid, che accoglie i viaggiatori in uno spazio luminoso e accogliente. Design e sostenibilità si intrecciano, con un parco paesaggistico situato sulla sommità del podio del grattacielo, che offre un'area verde per i residenti e i visitatori.

Questo progetto, avviato nel 2020 e ufficialmente inaugurato oggi, segna una nuova era per la South Station di Boston, posizionandola come un punto di riferimento urbano vitale.

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Il Terrazzo: Un Incontro Tra Storia e Innovazione

Il Terrazzo: Un Incontro Tra Storia e Innovazione

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Il Terrazzo: Un Incontro Tra Storia e InnovazioneIl terrazzo rappresenta un affascinante connubio tra storia e innovazione, un materiale che ha radici profonde nella tradizione architettonica italiana, risalente al Rinascimento. Questa tecnica è evoluta nel corso dei secoli, integrando soluzioni industriali moderne che ne migliorano la precisione e le prestazioni.

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Originario del nord Italia, il terrazzo è un composito cementizio che incorpora frammenti di marmo, granito, quarzo e altre rocce, creando una superficie unica e continua. Ogni granello di materiale racconta una storia geologica, offrendo una vetrina mineralogica che mantiene l'identità di ciascun aggregato.

Grazie all'innovazione tecnologica, oggi esistono sistemi come il PANDOMO Terrazzo Omnia, che consentono un controllo preciso della palette di colori e della granulometria degli aggregati. Questo materiale è altamente resistente all'abrasione e adatto per superfici interne ad alto traffico come atri e centri commerciali, grazie alla sua bassa suscettibilità a crepe e al comportamento di ritiro minimo.

Inoltre, il terrazzo è compatibile con sistemi di riscaldamento a pavimento e offre un'eccellente sostenibilità, essendo privo di solventi e a bassa emissione. Integra anche materiali riciclati, allineando prestazioni tecniche e rispetto per l'ambiente.

Un esempio di applicazione innovativa del terrazzo è l'ingresso di Tacheles a Berlino, dove il materiale è utilizzato per pavimenti e arredi su misura, creando un linguaggio visivo e tattile coerente. Le superfici del terrazzo, riflettendo la luce naturale, generano variazioni sottili nel corso della giornata, conferendo al luogo un'atmosfera unica.

In conclusione, il terrazzo non è solo un materiale da costruzione; è un ponte tra il passato e il futuro, che dimostra come le tradizioni artigianali possano essere reinterpretate con successo per soddisfare le esigenze moderne di estetica e funzionalità.

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Il Centro Congressi 'La Vela': Un Nuovo Faro per Rouen

Il Centro Congressi 'La Vela': Un Nuovo Faro per Rouen

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Nel cuore di Rouen, la nuova opera architettonica chiamata 'La Vela' si erge maestosa lungo le rive della Senna, come un faro di innovazione e sostenibilità. Progettato dallo studio danese BIG, questo centro congressi rappresenta un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione, un luogo dove l'architettura incontra la natura, e dove l'arte del costruire si fa poesia.

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La Vela, con il suo tetto ondulato che ricorda le vele delle navi, non è solo un edificio; è un invito a esplorare, a connettersi con l'ambiente circostante. La sua struttura in legno massiccio non solo abbraccia l'estetica, ma si impegna anche in una filosofia di sostenibilità, con interni ottimizzati per la luce naturale e un tetto che produce energia attraverso pannelli fotovoltaici.

Questo centro sarà dotato di due auditorium, ampi spazi espositivi, sale riunioni e un ristorante, il tutto incorniciato da facciate in vetro e legno che richiamano le caratteristiche case a graticcio tipiche della Normandia. La facciata più alta, rivolta verso il fiume, si erge come un saluto ai viaggiatori, mentre il lato che guarda verso la città offre rifugi ombreggiati, estendendo il foyer in un paesaggio pubblico a misura d'uomo.

Come un'opera d'arte che si fonde con il suo ambiente, La Vela non è solo un centro congressi, ma un hub culturale che abbraccia tutti coloro che visitano Rouen. Sostenuto da una visione che guarda al futuro, questo progetto è destinato a diventare un simbolo di inclusività e innovazione per la comunità.

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BIENALSUR: Un Viaggio Artistico dal Sudamerica all'Italia

BIENALSUR: Un Viaggio Artistico dal Sudamerica all'Italia

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Il mondo dell'arte si prepara a un evento straordinario: per la prima volta, la biennale internazionale di arte contemporanea BIENALSUR approda in Italia. Un viaggio che collega il Sudamerica al cuore pulsante dell'arte italiana, portando con sé un messaggio di democrazia e decentralizzazione. Dal 22 ottobre 2025 al 30 gennaio 2026, le città di Biella, Milano, Roma e Napoli si trasformeranno in pa...

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BIENALSUR, concepita dall'Universidad Nacional de Tres de Febrero di Buenos Aires, si distingue per la sua natura umanistica e per la capacità di affrontare le sfide contemporanee. Con una mappa culturale che si estende per oltre 18.000 chilometri, questa biennale non è solo un evento artistico, ma un movimento che abbatte le barriere geografiche e culturali, creando una rete di connessioni tra artisti, pubblico e comunità.

Il tema di quest'edizione, "Invocazioni", trae ispirazione dalle riflessioni del psicoanalista James Hillman, evocando la necessità di un richiamo a forze invisibili e a una trasformazione collettiva. Le mostre, curate con un approccio aperto e inclusivo, sfideranno le convenzioni e inviteranno a riflettere sulla nostra interazione con l'ambiente e con l'arte stessa.

Milano sarà la cornice di "Divenire Animale", una mostra che esplora la relazione fra uomo e natura, invitando a superare le dicotomie tradizionali. A Roma, il Museo di Palazzo Braschi ospiterà opere che riflettono sulla rappresentazione della natura selvaggia delle Americhe, mentre Napoli e Biella offriranno spazi di residenza per artisti emergenti, promuovendo un dialogo vitale tra culture diverse.

In questo contesto, ogni città diventa un laboratorio di idee, un crocevia di esperienze artistiche che arricchiscono il tessuto culturale italiano. BIENALSUR non è solo un evento; è un invito a partecipare a un'esperienza condivisa, dove l'arte diventa un veicolo di riflessione e trasformazione.

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Il Castello di Sanguinetto: Un Sogno Medievale in Vendita

Il Castello di Sanguinetto: Un Sogno Medievale in Vendita

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Nel cuore pulsante della storia italiana, a pochi chilometri da Verona, sorge il Castello di Sanguinetto, un autentico gioiello medievale che attende un nuovo capitolo della sua esistenza. Con le sue torri merlate che si stagliano contro il cielo, i saloni affrescati che raccontano storie di un tempo lontano e le pietre che conservano l'eco di otto secoli di vita, questo castello non è solo un luo...

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Immagina di poter acquistare un castello per 2,2 milioni di euro. Non si tratta solo di un investimento; è l'occasione per restituire al territorio un patrimonio culturale che può rinascere sotto nuove forme. Da dimora privata a lussuoso hotel, fino a diventare un centro culturale aperto al mondo, le opzioni sono infinite e affascinanti. La corte interna, con il suo respiro di storia, si presta magnificamente a eventi unici o a momenti di relax, trasportandoti indietro nel tempo.

Un viaggio nel tempo è ciò che offre Sanguinetto, un borgo che ha visto passare non solo il tempo, ma anche figure illustri come Carlo Goldoni e Garibaldi. Le origini di questo castello risalgono al XIII secolo, quando venne fortificato per proteggere le rotte commerciali verso la Lombardia. Oggi, i suoi 1.500 metri quadrati di ambienti interni, distribuiti su più livelli, raccontano un'evoluzione architettonica che unisce eleganza e funzionalità. Torri trasformate in logge, saloni che custodiscono affreschi: ogni angolo parla di storie da vivere.

Ma il vero valore del Castello di Sanguinetto non è solo architettonico. È un luogo di emozioni, incastonato in una regione ricca di arte, cultura e gastronomia. Situato tra Verona, Mantova e il Lago di Garda, offre infinite opportunità per esplorare il patrimonio artistico e naturale dell'Italia. Chi deciderà di ridare vita a questo castello avrà l'opportunità di creare un ponte tra il passato e il futuro, integrando modernità e tradizione in perfetta armonia.

Il Castello di Sanguinetto con le sue torri merlate
Una vista suggestiva del Castello di Sanguinetto.

Immagina un boutique hotel immerso nella storia, un centro di ricerca dedicato all'arte e alla sostenibilità, o una residenza privata che diventa un rifugio di ispirazione. Le possibilità sono molte, e ognuna di esse racconta un futuro luminoso per questo angolo d'Italia, pronto a reinventarsi e a sorprendere.

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Centralizzazione vs Decentralizzazione: Qual è la Scelta Migliore per il Mondo?

Centralizzazione vs Decentralizzazione: Qual è la Scelta Migliore per il Mondo?

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Centralizzazione vs Decentralizzazione: Qual è la Scelta Migliore per il Mondo?In un'epoca di rapidi cambiamenti politici e sociali, ci troviamo di fronte a una questione fondamentale: è meglio un'organizzazione centralizzata o decentralizzata? Molti paesi sembrano muoversi verso una centralizzazione del potere, con un crescente controllo nelle mani di pochi. Tuttavia, ci sono anche argomenti a fa...

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Il dibattito su ciò che è migliore per il mondo è complesso. Da un lato, la centralizzazione può portare a decisioni più rapide ed efficaci, mentre dall'altro, la decentralizzazione può favorire la diversità e la resilienza. In questo contesto, è fondamentale analizzare le implicazioni di entrambe le scelte e capire quale direzione stiamo prendendo come società.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Michele De Lucchi’s Substack.

Vivi l'Architettura: Appartamenti Iconici di Le Corbusier a Vendita

Vivi l'Architettura: Appartamenti Iconici di Le Corbusier a Vendita

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Immaginate di attraversare la soglia di un appartamento che non è solo un luogo dove abitare, ma un viaggio nel tempo, un racconto di vite passate e sogni futuri. Gli appartamenti iconici di Le Corbusier, situati in tre città emblematiche – Marsiglia, Parigi e Ginevra – offrono questa straordinaria opportunità. Ogni spazio è impregnato della visione avanguardistica di un maestro che ha ridefinito ...

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La Cité Radieuse di Marsiglia, completata nel 1952, è un simbolo di questo ideale. Qui, un duplex di tipo G, abbracciando 127 metri quadrati di spazio, racconta storie di comunità e innovazione. Con un ingresso che si apre su un soggiorno dal soffitto alto, il design curato da Charlotte Perriand invita la luce e il mare a entrare, mentre una scala di Jean Prouvé conduce verso un’area notte che svela stanze per i bambini, ognuna pensata per stimolare la creatività e il gioco.

Proseguendo verso la capitale francese, il Molitor, un edificio che sfida il tempo con la sua facciata interamente vetrata, offre un appartamento ristrutturato di 112 metri quadrati, un angolo di modernismo che si affaccia sullo stadio Jean Bouin. Ogni dettaglio, dai materiali di alta qualità alle linee geometriche, è un omaggio al genio di Le Corbusier, creando un equilibrio perfetto tra funzionalità e estetica.

Infine, a Ginevra, il Clarté, noto anche come Maison de Verre, rappresenta l’essenza della modernità. Con 169 metri quadrati di spazio ristrutturato, l'appartamento conserva l'anima corbusiana attraverso volumi generosi e design innovativo. Qui, la luce gioca attraverso le facciate in vetro, rendendo ogni momento una celebrazione della bellezza architettonica.

Questi appartamenti non sono semplicemente immobili; sono la possibilità di vivere un'esperienza quotidiana immersa nel design moderno, di fare parte di una comunità che abbraccia il passato e il futuro. Scegliere uno di questi spazi significa non solo abitare, ma anche contribuire a mantenere viva la storia di Le Corbusier, trasformando idee audaci in realtà quotidiane.

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Una UFC Arena sulla Casa Bianca: Un Evento Storico per il 250° Anniversario Americano

Una UFC Arena sulla Casa Bianca: Un Evento Storico per il 250° Anniversario Americano

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UFC Arena: Un Evento Unico sulla Casa Bianca Il presidente della UFC, Dana White, ha recentemente svelato i rendering di una nuova arena per le arti marziali miste che sarà costruita sul prato sud della Casa Bianca a Washington DC, in occasione delle celebrazioni per il 250° anniversario dell'America nel 2026. Questo entusiasmante progetto prevede uno stadio in grado di ospitare circa 5.000 spetta...

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Al centro dell'arena si troverà un octagono dove si svolgeranno gli incontri UFC. Durante un'intervista su Fox News, White ha descritto l'evento come un "one-of-one type event", paragonandolo a uno spettacolo di alta produzione.

Il 20 settembre, la Casa Bianca ha apparentemente confermato la possibilità di costruire questa arena sul terreno presidenziale, con un post su X che diceva: "Ci vediamo sul prato sud". Questo progetto non è solo un'opportunità per celebrare la storia americana, ma rappresenta anche una serie di decisioni di design ad alto profilo adottate dall'amministrazione del presidente Trump riguardanti l'uso e l'aspetto della Casa Bianca.

Oltre all'arena principale, è previsto un altro spazio all'esterno della proprietà per una festa di visione remota, garantendo che molti possano partecipare a questa celebrazione storica. L'arena UFC farà parte delle celebrazioni del 250° anniversario della Dichiarazione di Indipendenza americana dal Regno Unito, seguendo una serie di grandi eventi organizzati dall'amministrazione, incluso un recente parata militare a Washington.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Tracce di Luce: Un Viaggio nel Golf Indoor di Taichung

Tracce di Luce: Un Viaggio nel Golf Indoor di Taichung

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Nel cuore pulsante di Taichung, dove l'urbanizzazione si intreccia con la ricerca di spazi di svago e relax, sorge il Traces of Light Indoor Golf Course. Progettato dallo studio Degree Design, questo spazio non è solo un campo da golf, ma un'esperienza immersiva in cui la luce diventa protagonista, tracciando percorsi invisibili che guidano il visitatore attraverso un viaggio sensoriale unico.

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Appena varcata la soglia, si viene accolti da un abbraccio di illuminazione che danza tra le pareti, creando un'atmosfera di calore e accoglienza. Qui, la luce non è mera illuminazione; è un linguaggio che comunica, un arco disegnato nell'aria che invita a fermarsi, a osservare e a riflettere. Ogni angolo è pensato con cura, ogni raggio di sole filtrato attraverso le aperture è un richiamo a scoprire l’ordine e il ritmo di questo spazio.

Con una superficie di 161 m², il campo da golf indoor si trasforma in un palcoscenico dove il design incontra la funzionalità. Gli architetti, guidati da Tseng Chih-Hao, hanno saputo catturare l'essenza del gioco, rendendolo accessibile a tutti, dai professionisti ai neofiti. La disposizione degli spazi è studiata per favorire un flusso naturale, dove il golf non è solo un'attività, ma un momento di condivisione e divertimento.

La scelta dei materiali e delle finiture riflette un impegno verso la sostenibilità, con soluzioni innovative che riducono l'impatto ambientale e promuovono un uso responsabile delle risorse. Ogni elemento del design è una dichiarazione di intenti, un passo verso un'architettura consapevole e rispettosa dell'ambiente.

Ma Traces of Light è più di un semplice progetto architettonico; è un'opera d'arte che invita a vivere il golf in una nuova dimensione, dove ogni colpo è accompagnato da un gioco di luci e ombre che arricchisce l'esperienza. È un luogo dove il tempo sembra fermarsi, permettendo di immergersi completamente nel momento presente.

In questo angolo di Taiwan, il golf indoor si trasforma in una celebrazione della luce e della creatività, un esempio lampante di come l'architettura possa ispirare e trasformare la nostra percezione dello spazio.

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Rinascita Creativa: Il Wind H Art Center di Jin Qiuye

Rinascita Creativa: Il Wind H Art Center di Jin Qiuye

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Nel vibrante distretto 751 di Pechino, un'antica fabbrica ha ritrovato nuova vita grazie alla visione innovativa di Jin Qiuye e del suo studio. Il Wind H Art Center, completato nel 2022, si erge come un esempio fulgido di come l'architettura possa trasformare gli spazi, dando nuova linfa a un passato industriale.

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Questa ristrutturazione ha avuto luogo in tre fasi, con la prima che ha visto la nascita di un ampio hall espositivo e un'accogliente art shop. L'edificio originale, concepito negli anni '80, ha mantenuto le sue robuste colonne in cemento a est e ovest, sorreggendo un tetto piegato che crea un affascinante spazio privo di colonne.

Prima dell'intervento, il lato meridionale dell'edificio ospitava un mezzanino che, unitamente agli spazi aperti degli uffici, ha fornito un contesto unico per la ristrutturazione. La sfida era evidente: come preservare l'anima di un luogo che era stato testimone di storie e trasformazioni, mentre si creava un ambiente funzionale e stimolante per artisti e visitatori?

La risposta è stata una fusione di innovazione e rispetto per il passato. Il design di Jin Qiuye non solo ha mantenuto l'integrità strutturale dell'edificio, ma l'ha elevata a un nuovo standard di bellezza e funzionalità. Ogni angolo, ogni superficie racconta una storia di resilienza e creatività.

Il Wind H Art Center non è solo un luogo espositivo, ma un crocevia di idee, un ecosistema culturale dove l'arte trova spazio per prosperare. La visita a questo centro è un viaggio attraverso il tempo e la creatività, un'esperienza che invita a riflettere sul potere trasformativo dell'architettura.

In sintesi, il progetto di Jin Qiuye offre una lezione fondamentale: l'architettura, quando è guidata da una visione artistica e da un profondo rispetto per il contesto, può diventare un potente strumento di rinascita. Non perdere l'opportunità di esplorare il Wind H Art Center e lasciati ispirare dalla sua magia.

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ArchDaily Annuncia il Next Practices Award 2025 a Copenhagen

ArchDaily Annuncia il Next Practices Award 2025 a Copenhagen

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ArchDaily Annuncia il Next Practices Award 2025 a CopenhagenIl Next Practices Award 2025 di ArchDaily si svolgerà il 19 settembre 2025 presso la sede di CAFx a Copenhagen. Questo evento segna un'importante evoluzione nel panorama dell'architettura, riconoscendo il ruolo crescente degli architetti come mediatori in un sistema complesso, dove le sfide e le opportunità di innovazione si moltiplicano.

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Dal 2020, il premio ha messo in luce professionisti dell'architettura di tutto il mondo che sfidano lo status quo, sviluppando soluzioni creative e altamente reattive alle questioni più urgenti del nostro tempo. Finora, 85 team provenienti da 32 paesi sono stati premiati, dimostrando un impegno per la diversità geografica e l'inclusione di regioni spesso sottorappresentate nel discorso architettonico globale.

Questa quinta edizione si concentra non solo su ciò che è nuovo, ma su ciò che è prossimo, celebrando le pratiche che privilegiano la sostenibilità, la longevità e un impegno più profondo con l'ambiente costruito. Non perdere l'occasione di partecipare a questo evento significativo nel mondo dell'architettura.

Per ulteriori informazioni, visita il sito ufficiale di ArchDaily e segui gli aggiornamenti sul premio.

Nereid: Habitat Digitale per la Rigenerazione degli Ecosistemi Marini

Nereid: Habitat Digitale per la Rigenerazione degli Ecosistemi Marini

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Nereid: Habitat Digitale per la Rigenerazione degli Ecosistemi Marini Durante il World Design Congress che si è tenuto a Londra presso il Barbican Centre, uno dei più noti esempi di architettura brutalista, Zaha Hadid Architects ha presentato il progetto Nereid, un habitat digitalmente fabbricato progettato per supportare la rigenerazione degli ecosistemi marini. Questo evento, che si è svolto da...

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Nereid è stato sviluppato utilizzando tecnologie avanzate di stampa 3D in collaborazione con D-Shape, con l'obiettivo di favorire la naturale rigenerazione degli habitat marini. Questa innovativa creazione rappresenta un passo significativo verso un futuro rigenerativo, dove il design diventa uno strumento fondamentale per l'azione ambientale.

Con la crescente necessità di proteggere e ripristinare i nostri ecosistemi, iniziative come quella di Zaha Hadid Architects offrono nuove speranze e soluzioni per affrontare le sfide ecologiche del nostro tempo. La presentazione di Nereid al Congresso di Design di Londra segna un momento cruciale per l'architettura sostenibile e la progettazione ambientale.

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Reset Hotel: Un'oasi di tranquillità nel deserto della California

Reset Hotel: Un'oasi di tranquillità nel deserto della California

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Nel cuore del deserto californiano, dove la sabbia incontra il cielo e il silenzio è un abbraccio, sorge il Reset Hotel, un luogo dove il tempo sembra fermarsi e gli ospiti possono assaporare l'essenza di un'esperienza unica. Composto da unità modulari che richiamano le forme dei container marittimi, questo hotel è una vera e propria oasi di tranquillità, progettata per evocare la sensazione di tr...

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Con 65 stanze che si affacciano su un vasto panorama deserto, Reset Hotel è stato concepito da una squadra di visionari, tra cui il designer Benjamin Uyeda e il collettivo Gry Space. Ogni cabina è un rifugio di minimalismo e comfort, dove gli ospiti possono immergersi nella bellezza cruda del deserto, lasciando dietro di sé il trambusto della vita quotidiana.

La disposizione delle stanze, organizzate in file ordinate, crea spazi di vita all'aperto, perfetti per godere dell'aria fresca e della vista mozzafiato. Le Mountain View King suites occupano un intero container e offrono un accesso diretto al deserto, con finestre panoramiche che incorniciano il paesaggio come un'opera d'arte. Qui, gli ospiti possono rilassarsi in una vasca da bagno all'aperto sotto un cielo punteggiato di stelle, mentre il calore del deserto avvolge ogni istante.

Il Clubhouse, il cuore pulsante del Reset Hotel, è caratterizzato da container di un elegante colore marrone polveroso, distinti dai toni grigi delle stanze. Questo spazio accogliente include un bar, un lounge e una piscina di acqua salata, tutti progettati per fondersi con l'ambiente circostante, utilizzando materiali che raccontano la storia di un paesaggio arido ma affascinante. Le texture e i colori scelti per gli interni si armonizzano perfettamente con l'essenza del deserto, invitando alla contemplazione e al riposo.

Ogni elemento, dai mobili in legno semplice alle piastrelle bianche dei bagni, è pensato per creare un ambiente di relax e benessere. Non ci sono televisioni, né plastica monouso, solo la bellezza della natura e la serenità del luogo. Come afferma il team di Reset, "è un approccio architettonico che invita gli ospiti a rallentare e a lasciar entrare il deserto, sia visivamente che emotivamente".

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Joe Gebbia di Airbnb è il Primo Chief Design Officer degli Stati Uniti

Joe Gebbia di Airbnb è il Primo Chief Design Officer degli Stati Uniti

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Joe Gebbia di Airbnb è il Primo Chief Design Officer degli Stati UnitiIl presidente Donald Trump ha recentemente firmato un ordine esecutivo per istituire uno National Design Studio nell'ambito dell'iniziativa America by Design, con l'obiettivo di migliorare l'usabilità, il design visivo e l'esperienza complessiva dei servizi federali. Joe Gebbia, co-fondatore di Airbnb, è stato scelto come primo ...

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Il National Design Studio avrà sede presso l'Ufficio del Capo di Stato Maggiore della Casa Bianca e sarà attivo per tre anni. Gebbia coordinerà il lavoro con le agenzie federali, recluterà esperti di design e fornirà indicazioni per standardizzare le pratiche di design, riducendo la duplicazione e migliorando l'efficienza.

Secondo Bloomberg, Gebbia supervisionerà i miglioramenti di siti web di alta importanza e location fisiche che influenzano le interazioni quotidiane degli americani con i servizi governativi. I capi agenziali sono invitati a consultarsi con lui per implementare queste migliorie. Inoltre, lo studio collaborerà con l'Amministratore dei Servizi Generali per aggiornare il United States Web Design System e garantire la conformità con il 21st Century Integrated Digital Experience Act.

Come sottolineato dalla Casa Bianca, "con un vasto ecosistema di servizi digitali offerti agli americani, il governo ha accumulato ritardi in termini di usabilità e estetica. È tempo di colmare le digital potholes in tutta la Nazione".

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Singapore: Il Giardino di Architettura da Scoprire

Singapore: Il Giardino di Architettura da Scoprire

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Singapore: Il Giardino di Architettura da ScoprireNel cuore pulsante del Sud-Est asiatico, Singapore emerge come un faro di innovazione architettonica e sostenibilità. Conosciuta come la "City in a Garden", questa città-stato ha saputo intrecciare la modernità con la natura in un abbraccio unico. Ogni angolo di Singapore racconta una storia, una narrazione di come l'urbanizzazione possa danzare ar...

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Dalla maestosa silhouette del Marina Bay Sands al meraviglioso Jewel Changi Airport, progettato da Safdie Architects, fino alla storicità del National Gallery Singapore, ex Corte Suprema, la città è un palcoscenico di stili architettonici che si intrecciano. Qui, l'architettura non è solo un insieme di edifici, ma un racconto visivo che riflette la cultura e l'identità di un popolo.

Progetti come i Colonnade Condominiums di Paul Rudolph e le Pearl Bank Apartments di Tan Cheng Siong sono testimonianze di un modernismo che abbraccia il contesto ambientale. I nomi di architetti rinomati come Moshe Safdie, Norman Foster e WOHA risuonano nelle strade di Singapore, ognuno lasciando un'impronta indelebile attraverso le loro creazioni innovative.

Cosa rende Singapore così speciale? La risposta è semplice: la sua capacità di reinventarsi, di guardare al futuro senza dimenticare le sue radici. Ogni progetto, ogni parco, ogni spazio pubblico è un invito a esplorare e a sognare. È un viaggio che attraversa la storia, la cultura e la sostenibilità, un percorso che ci insegna che architettura e natura possono coesistere in perfetta armonia.

Se sei un amante dell'architettura o semplicemente un curioso viaggiatore, Singapore ti aspetta con i suoi tesori nascosti e i suoi panorami mozzafiato. Scoprire questa città è un'esperienza che arricchisce, una lezione di come il futuro possa essere verde e vibrante.

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Scopri i progetti finalisti per il miglior edificio in Scozia nel 2025

Scopri i progetti finalisti per il miglior edificio in Scozia nel 2025

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Scopri i progetti finalisti per il miglior edificio in Scozia nel 2025 La Royal Incorporation of Architects in Scotland (RIAS) ha recentemente svelato i progetti finalisti per l'Andrew Doolan Best Building in Scotland 2025. Tra i quattro edifici selezionati, troviamo un ponte realizzato con granito locale e la restaurazione di una torre remota nelle Highlands scozzesi.

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In lizza per il premio ci sono anche un progetto di rigenerazione di uno spazio pubblico ad Aberdeen e un centro didattico per l'Università di Edimburgo. Simpson e Brown hanno completato la restaurazione della Fairburn Tower, trasformando questa torre del XVI secolo in un affascinante affitto per Landmark Trust.

Il Gairnshiel Jubilee Bridge, progettato dallo studio locale Moxon Architects, è realizzato in acciaio resistente e granito riciclato. Questo ponte ha lo scopo di deviare il traffico veicolare da un ponte classificato di Categoria A. Il progetto di rigenerazione di Union Terrace Gardens, sviluppato da Stallan Brand e LDA Design, ha introdotto nuovi edifici nel parco, inclusi un caffè, un ristorante e un wine bar, insieme al restauro di spazi verdi e statue storiche.

Infine, il Nucleus Building, progettato dallo studio britannico Sheppard Robson per l'Università di Edimburgo, funge da hub educativo per studenti e personale, favorendo l'insegnamento e la socializzazione.

La giuria, presieduta da Mary Duggan, ha sottolineato come questi progetti non solo dimostrino l'eccellenza architettonica, ma rispondano anche ai cambiamenti politici e comportamentali che influenzano la vita pubblica. In passato, il premio è stato vinto da studi prestigiosi come John McAslan + Partners e Ann Nisbet Studio, che hanno lasciato un segno significativo nel panorama architettonico scozzese.

Scopri di più sui progetti e segui il concorso per vedere quale edificio si aggiudicherà il prestigioso riconoscimento nel 2025!

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Scopri il Fenix Museum of Migration: un simbolo di speranza a Rotterdam

Scopri il Fenix Museum of Migration: un simbolo di speranza a Rotterdam

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Il Fenix Museum of Migration: Un Nuovo Faro Culturale a RotterdamIl Fenix Museum of Migration, progettato dallo studio MAD, è aperto da alcuni mesi a Rotterdam, diventando un punto di riferimento iconico lungo il litorale industriale della città. Situato in un magazzino restaurato, un tempo legato al flusso di migranti, il museo invita i visitatori a riflettere sulle esperienze di partenza e arriv...

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Design e Architettura in Movimento

La struttura centrale del museo è la scala a spirale, che si erge come un monumento alla convergenza. Con un design che favorisce l'interazione, la scala offre un'esperienza unica di movimento e scoperta, dove ogni passo rivela nuove prospettive sulla città e sul mare. Ma Yansong, architetto principale, descrive il museo come un luogo di incontro e riflessione, dove la storia delle migrazioni viene raccontata attraverso l'arte e l'architettura.

Un Museo che Celebra la Storia della Migrazione

All'interno, il museo ospita una collezione di reperti storici e opere contemporanee, presentate in uno spazio aperto che incoraggia il movimento fluido tra passato e presente. Come sottolineato da Wim Pijbes, presidente della Droom en Daad Foundation, il museo si propone di dare forma alle emozioni legate alle esperienze migratorie, ispirando le generazioni future a guardare avanti.

Innovazione Strutturale e Sostenibilità

La scala a spirale, lunga 550 metri e alta 30 metri, rappresenta un esempio di innovazione ingegneristica, con un rivestimento in acciaio inossidabile riflettente che cattura la luce e i movimenti circostanti. Inoltre, il tetto verde del museo contribuisce all'isolamento e alla ritenzione dell'acqua, integrando sostenibilità e design contemporaneo.

Il Fenix Museum of Migration non è solo un luogo di esposizione, ma un simbolo di speranza e coraggio, che invita tutti a riflettere sulle storie di migrazione e ad abbracciare il futuro con ottimismo.

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Architettura Semplice: L'Eleganza della Praticità nel Nuovo Studio di Derrington

Architettura Semplice: L'Eleganza della Praticità nel Nuovo Studio di Derrington

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Nel cuore pulsante di Austin, il Derrington Building Studio presenta un progetto che sfida le convenzioni: un ufficio che non è solo un luogo di lavoro, ma un manifesto di ciò che può essere l'architettura contemporanea. Con una struttura che gioca con l'esposizione dei materiali e una disposizione pensata per il futuro, questo studio è un esempio palpabile di come l'estetica possa fondersi con la...

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Tim Derrington, il principale artefice di questa visione, ha concepito un edificio di 93 metri quadrati che parla un linguaggio di semplicità e impatto. Ogni scelta progettuale è stata guidata dall'esigenza di praticità: un luogo che potrà un giorno trasformarsi in una residenza accogliente, mantenendo sempre un forte legame con il suo contesto. La struttura è caratterizzata da un telaio in legno esposto, una decisione che non solo elimina i problemi legati a sistemi di muratura complessi, ma celebra anche l'integrità dei materiali utilizzati.

All'interno, la luce naturale danza attraverso un lucernario, mentre i dettagli architettonici emergono dalla struttura stessa. I toni blu scuro della cucina e del bagno creano un contrasto affascinante con il legno naturale, esaltando la bellezza della materia prima. La scelta di finiture semplici e il design minimalista riflettono una filosofia che rifiuta la complessità in favore di una bellezza autentica e senza tempo.

Il risultato è un ambiente che non solo funziona, ma ispira. L'ufficio, con i suoi spazi aperti e le scrivanie bianche, è un invito alla creatività, un luogo dove ogni angolo è stato pensato per favorire la collaborazione e la riflessione. Immagina la possibilità di trasformare una sala riunioni in una camera da letto, un'idea che riassume perfettamente la versatilità di questa struttura.

In un mondo dove l'architettura spesso si perde in complessità e ostentazione, Derrington Building Studio ci ricorda che la vera innovazione nasce dalla curiosità e dall'impegno verso ciò che è autentico. Un'impresa che dimostra che si può costruire senza compromettere il budget, l'estetica o l'integrità.

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Olivetti a Venezia: Un Capolavoro di Design in Piazza San Marco

Olivetti a Venezia: Un Capolavoro di Design in Piazza San Marco

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Nel cuore di Venezia, dove il passato si intreccia con il presente, sorge un luogo che racconta una storia di innovazione e bellezza: il Negozio Olivetti, progettato dal maestro Carlo Scarpa. Questa icona architettonica, situata in Piazza San Marco, non è solo una vetrina di prodotti, ma un manifesto di una filosofia che unisce efficienza, estetica e cultura. Aperto nel 1958, il negozio è diventat...

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La genialità di Scarpa si evince già dall'esterno, dove il prospetto aperto verso la piazza invita i visitatori a scoprire un mondo fatto di dettagli e materiali pregiati. Le lastre di cristallo trasparente, incastonate in telai di müntzmetall, creano un dialogo visivo con l'ambiente circostante, mentre l'atrio d'ingresso, con la sua composizione di pietra d'Istria, cattura l'attenzione di chiunque vi si avvicini. Ogni elemento è pensato con cura, dalla scala sospesa che sembra fluttuare nel vuoto, fino al pavimento in mosaico di vetro che riflette la luce in modo quasi poetico. Questo negozio è un viaggio sensoriale, un invito a esplorare l'armonia tra architettura e design.

All'interno, il Negozio Olivetti si trasforma in una promenade architettonica: uno spazio che, pur nella sua compattezza, riesce a raccontare una storia di grande impatto visivo. Le tessere di vetro di Murano, disposte in schemi che richiamano le onde della laguna, creano un'atmosfera che sembra viva, in movimento. L'attenzione ai dettagli è maniacale; ogni superficie, ogni angolo è stato concepito per comunicare la bellezza della funzionalità. Questa fusione di modernità e tradizione veneziana rende il negozio un'opera d'arte che trascende il mero concetto di punto vendita.

Il Negozio Olivetti non è solo un luogo da visitare, ma un'esperienza da vivere, un'opportunità per riflettere su come l'architettura possa influenzare le nostre vite. In un mondo che corre veloce, questo spazio ci invita a fermarci, a guardare e a capire. La sua storia è un invito a riscoprire il valore della bellezza e della funzionalità, elementi che, come in una sinfonia, si intrecciano per creare qualcosa di unico e straordinario.

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Il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026: Un Progetto Sostenibile e Multifunzionale

Il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026: Un Progetto Sostenibile e Multifunzionale

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Il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026, progettato dallo studio SOM (Skidmore, Owings & Merrill), sta prendendo forma nel sito dell'ex deposito ferroviario di Porta Romana a Milano. Con la conclusione dei lavori prevista per la prossima primavera, il villaggio sarà consegnato alla Fondazione Milano Cortina in autunno, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali.

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Nel mese di aprile 2025, il team di ArchDaily ha avuto l'opportunità di visitare il cantiere, osservando i progressi nella costruzione degli edifici residenziali, degli spazi pubblici e delle strutture storiche restaurate che definiranno questo nuovo distretto urbano. Il villaggio rappresenta un elemento chiave del Piano Regolatore dell'Ex Deposito Ferroviario di Porta Romana e avrà un duplice scopo: ospitare gli atleti durante l'evento e trasformarsi in alloggi per studenti e abitazioni a prezzi accessibili successivamente.

Questa iniziativa non solo sottolinea l'impegno di Milano e Cortina per l'innovazione e la sostenibilità, ma rappresenta anche un'opportunità unica per riqualificare un'area storica e renderla accessibile alla comunità.

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Cinque Padiglioni Giocosi e Funzionali: Un Viaggio nell'Architettura di Cabin Fever 2025

Cinque Padiglioni Giocosi e Funzionali: Un Viaggio nell'Architettura di Cabin Fever 2025

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In un angolo incantato della Repubblica Ceca, dove gli echi di una storia industriale si intrecciano con la creatività contemporanea, si svolge Cabin Fever 2025. Questo festival, concepito dallo studio ungherese Hello Wood, riunisce architetti e studenti per dare vita a strutture che non sono solo rifugi, ma veri e propri inno alla gioia e alla connessione umana.

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La prima meraviglia è The Chicken, un padiglione che, con la sua forma giocosa, invita a riflettere sulla vita semplice e genuina delle creature che ci circondano. Immaginato da Mjölk Architekti, questo osservatorio non è solo un rifugio, ma un luogo dove la curiosità si risveglia attraverso finestre rosse che si affacciano sul mondo esterno.

Živa, concepita da Arthur Mamou-Mani, si erge come un pod geometrico, un baluardo dove la natura abbraccia l'apprendimento. La sua architettura intricata si fonde armoniosamente con l'ambiente circostante, creando uno spazio intimo per la riflessione e la creatività.

In un omaggio alla tradizione tessile del luogo, Loom, progettato da Zak Underwood, utilizza toni di giallo per adornare una piattaforma rialzata, creando un accogliente angolo di sosta. Qui, ogni colonna e trave racconta una storia di artigianato e metamorfosi, ricordando l'importanza della memoria e della connessione con il passato.

The Splinter, firmato dallo studio Entropic, si distingue per la sua forma angolare e il suo colore rosso vibrante. Questo rifugio è un invito a esplorare il delicato equilibrio tra solitudine e comunione, un luogo dove raccontare storie e riscoprire la bellezza della natura.

Infine, Eclosion, realizzato da Dorottya Kiss e Matthew McArthur, si presenta come un reticolo di legno che evoca l'arte della tessitura. Ogni elemento è un richiamo all'eredità del sito, un invito a diventare parte di un tessuto di esperienze in continua evoluzione.

Cabin Fever 2025 non è solo un festival, ma un'esperienza sensoriale che ci invita a riscoprire il valore della connessione, della luce e dello spazio nella nostra esistenza quotidiana.

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Ritorna il Democracy in Design Act: Una nuova era per l'architettura federale negli USA

Ritorna il Democracy in Design Act: Una nuova era per l'architettura federale negli USA

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Ritorna il Democracy in Design Act: Una nuova era per l'architettura federale negli USADue senatori statunitensi, Chris Van Hollen e Ben Ray Luján, hanno recentemente reintrodotto il Democracy in Design Act (DDA) al Senato, in risposta ai mandati di architettura tradizionale imposti dall'ex presidente Donald Trump. Questa iniziativa mira a garantire che gli edifici federali riflettano la diversità...

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Il DDA si propone di ribaltare l'esecutivo ordine di Trump che favoriva stili architettonici tradizionali e classici, un'iniziativa che era stata già annullata da Joe Biden nel 2021. Tuttavia, con il ritorno di Trump e la sua intenzione di ripristinare le sue precedenti direttive, il DDA acquisisce nuova rilevanza.

Van Hollen ha sottolineato l'importanza di un approccio diversificato nel design degli edifici federali: "Non dovrebbe esserci un mandato unico per il design dell'architettura federale. Questa legislazione aiuterà a garantire che gli edifici federali riflettano la diversità della nostra nazione e del popolo americano".

Il DDA si basa sui Principi Guida per l'Architettura Federale, in vigore dagli anni '60, che permettono di delegare le scelte di design alle comunità locali. Questo approccio democratico nella progettazione è supportato dall'American Institute of Architects (AIA), il cui presidente ha elogiato i senatori per la loro leadership nella preservazione dei valori democratici.

Tuttavia, la reintroduzione del DDA non è priva di opposizioni. Subito dopo l'annuncio, il senatore repubblicano Jim Banks e il presidente della National Civic Art Society, Justin Shubow, hanno proposto il Beautifying Federal Civic Architecture Act, che mira a codificare gli ordini esecutivi di Trump e stabilire una preferenza per stili architettonici classici, legandoli a valori "occidentali".

Questo dibattito sull'architettura federale rappresenta una battaglia più ampia tra diverse visioni artistiche e culturali negli Stati Uniti, evidenziando come l'architettura non sia solo una questione estetica, ma anche un riflesso delle identità e dei valori della società.

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La Face House di Kyoto: 50 anni di ironia architettonica che sfida il tempo

La Face House di Kyoto: 50 anni di ironia architettonica che sfida il tempo

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Nel cuore pulsante di Kyoto, una città che racconta storie di geishe e tradizione, un edificio si erge come un paradosso vivente: la Face House. Progettata nel 1975 dall'architetto Kazumasa Yamashita, questo strano e affascinante palazzo celebra il suo cinquantesimo anniversario, rimanendo un simbolo di individualità e ironia nell'architettura contemporanea.

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Camminando per le strade del quartiere Nakagyo-ku, ci si imbatte in un panorama di machiya, le classiche abitazioni giapponesi, quando improvvisamente, la Face House rompe il silenzio della tradizione. La sua facciata, che ricorda un volto umano, è una provocazione visiva che invita a riflettere sulla funzione e il significato dell'architettura. Una vera e propria opera d'arte che invita a sorridere.

La concezione di Yamashita è chiara: “Ho cercato di trovare una soluzione semplice ed economica, arricchendo la facciata con dettagli piccoli ma significativi.” E così, la casa si trasforma in un gioco di elementi. Gli occhi sono finestre, il naso è una finestra che lascia entrare la luce, mentre le orecchie, che si rivelano come balconi, si nascondono timidamente alla vista. L’ingresso, che appare come una bocca sorridente, accoglie chiunque voglia scoprire il suo interno.

Un perfetto incrocio tra casa e ufficio, la Face House ha mantenuto nel tempo la sua essenza. Anche se oggi non ospita più il suo progettista, dal 2016 ha trovato nuova vita come galleria d'arte e cartoleria, il Creative Studio & Shop OOO. Qui, viaggiatori e locali si ritrovano, creando una comunità che celebra la creatività e l'innovazione, in un luogo che continua a fare storia.

La Face House non è solo un edificio; è una riflessione su come l'architettura possa giocare con le convenzioni. In un contesto urbano dove tutto sembra immutabile, questo edificio rappresenta una risposta ludica alla modernità, un modo per ricordarci che l'arte e il design possono anche essere divertenti. E così, mentre celebriamo i suoi 50 anni, non possiamo fare a meno di chiederci: quali altre sorprese ha in serbo per noi?

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La Magia del Humanise Wall: Un'Opera di Heatherwick alla Biennale di Seoul

La Magia del Humanise Wall: Un'Opera di Heatherwick alla Biennale di Seoul

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Nel cuore pulsante di Seoul, dove il passato e il futuro si intrecciano in una danza continua, sorge un colosso di acciaio che sfida le convenzioni e invita alla riflessione. È il Humanise Wall, un'opera straordinaria progettata dall'architetto britannico Thomas Heatherwick, che si erge per 90 metri e quattro piani, divenendo il fulcro della Biennale di Architettura e Urbanistica.

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Inaugurato durante la cerimonia di apertura, questo muro contorto è molto più di una semplice struttura: rappresenta un manifesto visivo che racchiude le aspirazioni della campagna Humanise e invita i cittadini a immergersi in un dialogo vibrante sulla città. La sua superficie è adornata con immagini di edifici emblematici, una celebrazione dell'architettura che ci circonda e una chiamata all'azione per coloro che desiderano esplorare il mondo del design contemporaneo.

Heatherwick, alla ricerca di un modo per catturare l'attenzione dei cittadini, ha concepito il Humanise Wall come un grande cartellone, un invito a partecipare a una conversazione che trascende i confini del festival. "In una città così vivace, come puoi far sapere alla gente che c'è un evento dedicato al design? Devi attrarre l'attenzione", ha dichiarato l'architetto in un'intervista.

La parete, costruita con una struttura in acciaio e rivestita con 1.428 piastrelle, è un esempio di come l'architettura possa avvicinare le persone. Ogni lato del muro racconta una storia: quello rivolto verso il parco espone la visione di Heatherwick sull'architettura contemporanea, mentre l'altro, volto verso il traffico, offre spunti su cosa possiamo fare per migliorare il nostro ambiente. È un invito aperto a sognare un futuro migliore, a immaginare un'architettura che parli al cuore delle persone.

Il Humanise Wall non è solo un'opera d'arte; è un palcoscenico che incornicia le esperienze quotidiane, un rifugio dal sole e dalla pioggia, un luogo dove le idee possono germogliare. Si erge come un simbolo di un'epoca in cui l'architettura non è solo funzionale, ma è anche un mezzo per connettere le persone e stimolare la creatività.

Fino al 18 novembre 2025, il Humanise Wall rimarrà al centro della Biennale di Architettura e Urbanistica, un evento che si propone di riunire voci diverse e generare un dibattito significativo. La sfida è chiara: come possiamo, insieme, dare vita a città più umane e accoglienti?

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La Magia del Dorset: Un Viaggio nella Rivitalizzazione di una Beach House

La Magia del Dorset: Un Viaggio nella Rivitalizzazione di una Beach House

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Immaginate di trovarvi di fronte a una casa che racconta storie di onde e brezze marine, una testimonianza tangibile di epoche passate. La Dorset Beach House, situata nel cuore della splendida Swanage, è un esempio di come l'architettura possa fondersi con la natura, creando un luogo dove il passato e il presente danzano insieme in perfetta armonia.

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Questo progetto, frutto della creatività di Architecture for London, si distingue per la sua capace rivitalizzazione di una struttura in legno risalente ai primi del '900. La casa, affacciata su un mare che sembra sussurrare segreti, è stata ristrutturata con un occhio attento alla sostenibilità e all’estetica, riflettendo il profondo rispetto per l'ambiente circostante.

Con i suoi 160 m² di superficie, la Dorset Beach House non è solo un rifugio, ma un invito a vivere in armonia con la bellezza naturale del Dorset. Ogni angolo è stato progettato per catturare la luce e il paesaggio, permettendo alla natura di entrare in ogni stanza come un ospite gradito.

La scelta dei materiali, come quelli forniti da Claybrooks Studio e Havwoods, sottolinea l'impegno verso una costruzione responsabile e innovativa. Ogni dettaglio, dalla struttura portante alle finiture, è stato pensato per integrarsi perfettamente con il contesto, in un equilibrio delicato tra l'architettura e il panorama marino.

Questo progetto non è solo un esempio di architettura residenziale, ma rappresenta anche una filosofia. È un richiamo a riflettere su come possiamo vivere in modo più sostenibile, creando spazi che non solo soddisfano le esigenze moderne, ma che rispettano e celebrano il mondo naturale che ci circonda.

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AVATR Vision Xpectra: Il Futuro dell'Automobile con Cabina in Vetro Prismatico e Vortex Intelligente

AVATR Vision Xpectra: Il Futuro dell'Automobile con Cabina in Vetro Prismatico e Vortex Intelligente

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AVATR Vision Xpectra: Il Futuro dell'Automobile con Cabina in Vetro Prismatico e Vortex IntelligenteAVATR ha svelato la Vision Xpectra all'IAA Mobility 2025, una concept car innovativa caratterizzata da una cabina in vetro prismatico e un vortex AI che apprende dalle esigenze e dai comportamenti del conducente. Grazie all'intelligenza emotiva, un sofisticato sistema di sensori, telecamere e softwa...

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Quando il conducente si avvicina all'auto, i sensori di movimento la attivano, creando una sequenza di accensione che fa sembrare l'auto viva. Esternamente, la Vision Xpectra presenta una precisione di taglio a diamante che conferisce superfici geometriche affilate, ispirate ai gioielli. La cabina in vetro prismatico utilizza una tecnologia avanzata di vetratura, permettendo alla luce di rifrangersi e offrendo una vista interna agli osservatori esterni.

Nell'interno della AVATR Vision Xpectra, troviamo una combinazione di pelle nubuck, tessuti lavorati in tre dimensioni e componenti gonfiabili che possono cambiare forma in base alle preferenze dell'utente o alle condizioni di guida. Il sistema di controllo centrale, chiamato Vortex, funge da intermediario tra il conducente e l'auto, apprendendo i modelli di comportamento dell'utente nel tempo, proprio come i servizi di streaming suggeriscono contenuti personalizzati.

Il Vortex elabora comandi vocali tramite un assistente personale vocale (VPA), creando risposte personalizzate con particelle visive, effetti di illuminazione e ambienti sonori su misura. All'interno della cabina, il concetto Alabaster Shimmer combina più texture e materiali per creare un ambiente confortevole. Gli elementi in vetro lavanda rifrangono la luce in modi specifici, creando effetti atmosferici, mentre le lamelle meccaniche si estendono all'apertura delle porte, espandendo fisicamente lo spazio interno.

La AVATR Vision Xpectra è dotata di un sistema di illuminazione multilivello. Le luci d'ombra integrate sotto i pannelli della carrozzeria creano un'illuminazione sottile che segue le linee geometriche dell'auto. L'illuminazione ambientale dinamica all'interno della cabina si adatta in base all'umore degli occupanti, alle condizioni esterne o allo stato del veicolo. Questo sistema di illuminazione si connette all'AI, consentendo all'auto di esprimere diverse emozioni attraverso colori e motivi di movimento.

Tra il conducente e il passeggero anteriore, il Vortex centrale può passare la vettura dalla modalità di guida assistita a quella completamente autonoma, gestendo le transizioni tramite comandi tattili e gestuali. Il cruscotto presenta un display panoramico trasparente che mostra le informazioni di guida, mentre il volante ha una superficie riflettente simile al tema futuristico della cabina.

Fino ad ora, AVATR ha introdotto Vision Xpectra come concept car durante l'IAA Mobility 2025 a Monaco, proponendo un'auto che non è solo un mezzo di trasporto, ma un'esperienza interattiva e personalizzata.

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Open Architecture: Riscoprire il Design oltre il Conformismo

Open Architecture: Riscoprire il Design oltre il Conformismo

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In un angolo pulsante di Pechino, una visione audace di architettura prende forma. Open Architecture, guidato dalla coppia dinamica Huang Wenjing e Li Hu, non si limita a soddisfare le richieste dei clienti; piuttosto, si immerge in un territorio inesplorato, dove la creatività danza con l'inaspettato. "Se un cliente desidera uno stile specifico, è un po' noioso per noi", afferma Li, spalancando l...

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Dal 2008, questo studio ha sfidato le convenzioni, creando opere che non sono solo edifici, ma esperienze immersive. La recente Sun Tower, un cono di cemento alto 50 metri, si erge come un enorme orologio solare, un simbolo di come l'architettura possa interagire con il tempo e la luce. "Siamo più interessati a un progetto che sia una domanda", spiega Li, suggerendo che ogni creazione nasce da un desiderio di scoperta piuttosto che da un mero compito da svolgere.

Il prossimo capitolo di questa avventura si scrive in Australia, dove Open Architecture è stato scelto per curare Task Eternal, una mostra che esplora le tendenze espansionistiche dell'umanità. Concepite come atti di un'opera teatrale, le quattro sezioni della mostra promettono di portare i visitatori in un viaggio attraverso la storia dell'esplorazione spaziale e le sue implicazioni. "È letteralmente un museo dentro un museo", commenta Li, sottolineando l'intento di fondere architettura, concetto e curatela in un'unica, fluida esperienza.

La filosofia di Open si radica in una profonda connessione con la natura. Huang condivide che "gli edifici devono proteggere la natura, non distruggerla", una visione che si riflette in ogni decisione progettuale. La loro recente incursione nel design residenziale con il progetto Nanshan Commune a Shenzhen rappresenta un antidoto alle comunità chiuse e agli edifici monotoni, mirando a elevare la qualità della vita attraverso un approccio che integra paesaggi, spazi comunitari e un dialogo continuo con l'ambiente.

In un mondo in rapida evoluzione, Huang e Li sostengono che l'adattamento è essenziale. "Siamo meno arroganti di prima, umiliati dalla velocità con cui le cose possono cambiare", affermano, evidenziando l'importanza di evolversi continuamente. Dal loro punto di vista, la sostenibilità è un argomento sociale, non solo un calcolo tecnico, e ogni progetto diventa un'opportunità per riflettere su come l'architettura possa rispondere alle sfide del nostro tempo.

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Milano: Quando l'arte incontra l'aperitivo in un bar a Vetra Navigli

Milano: Quando l'arte incontra l'aperitivo in un bar a Vetra Navigli

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Immagina di passeggiare tra le vie di Milano, il profumo dell'aperitivo che aleggia nell'aria e, a un certo punto, di imbatterti in un bar che non è solo un luogo di ritrovo, ma una vera e propria galleria d'arte. Questo è ciò che offre il Vetra Navigli, un locale che ha scelto di ospitare le opere di Bruno Marrapodi, un artista che trasforma il quotidiano in un sogno visivo.

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Il progetto espositivo, voluto dal curatore Giacomo Nicolella Maschietti, rompe le convenzioni tradizionali dell'arte, portando la narrazione di Marrapodi tra i tavoli e i bicchieri dei clienti. Hotel Splendid – Una stella soltanto è il titolo dell'esposizione, evocativo e malinconico, che invita a riflettere sui luoghi di incontro del passato, rievocando notti di passione e intimità in camere d'hotel che, pur essendo umili, portano nomi che fanno viaggiare la fantasia.

Le opere di Marrapodi, caratterizzate da una linea curva e colori pastello, creano un'atmosfera onirica che si integra perfettamente con l'ambiente del bar. Ogni dipinto è una finestra su un'altra dimensione, un invito a perdersi nei ricordi e nelle emozioni che questi spazi evocano. La scelta di esporre in un bar non è casuale: l'arte deve essere accessibile e vivere tra le persone, proprio come un aperitivo che unisce amici e sconosciuti.

In mostra, troviamo anche una selezione di pizzini, quegli umili tovagliolini di carta che diventano supporto per schizzi e riflessioni. Marrapodi li ha utilizzati per catturare attimi di vita milanese, dai piccoli eventi quotidiani alle cronache più incredibili, creando un legame diretto tra l'artista e il pubblico.

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Teatro Riverside: Un Capolavoro Architettonico che Abbraccia il Fiume di Sydney

Teatro Riverside: Un Capolavoro Architettonico che Abbraccia il Fiume di Sydney

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Immaginate un luogo dove l'architettura danza con la natura, dove il legno si intreccia con le onde del fiume Parramatta, dando vita a un teatro simbolo di un nuovo inizio. Questo è il Teatro Riverside, un progetto visionario realizzato dai rinomati architetti danesi 3XN in collaborazione con COX Architecture. Situato sull'affascinante riva di Sydney, il Teatro è pensato come un faro culturale, un...

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La struttura, con la sua forma sinuosa e avvolgente, si piega e si modula, riflettendo la curvatura del fiume e i giochi di luce che danzano sulla sua superficie. Questo design non è solo estetica; è un gesto concreto che invita il pubblico a interagire con l'ambiente circostante, creando un continuum tra il teatro e il parco che lo circonda. I sentieri e le terrazze paesaggistiche fungono da corridoi aperti, trascinando i visitatori dal vivace centro cittadino verso la tranquillità della riva.

Ma c'è di più. Il progetto è una celebrazione della diversità culturale e della sostenibilità ambientale. Ogni elemento del Teatro Riverside è stato concepito per essere permeabile e accogliente, un concetto che il direttore di 3XN, Fred Holt, descrive come un'opportunità per creare spazi che raccontano storie e invitano alla partecipazione. Gli spazi interni, che variano da un teatro da 1.500 posti a sale più intime, sono progettati con un'acustica e una visibilità ottimizzate, permettendo così a ogni performance di risuonare con l'anima del pubblico.

In questo affascinante dialogo tra architettura e ambiente, il contributo di Bangawarra e Turf Design Studio è fondamentale. Essi garantiscono che la narrativa delle Prime Nazioni e l'ecologia del sito siano rispettate e celebrate, trasformando il Teatro in un punto di riferimento che onora la storia e la cultura locale. La progettazione ecologica mira a raggiungere un obiettivo di 5 stelle Green Star, promuovendo il riutilizzo dei materiali e la rigenerazione della biodiversità lungo la costa.

Il Teatro Riverside non è solo un edificio; è un invito a riscoprire la bellezza della cultura, della comunità e della natura. Con il suo design innovativo e sostenibile, rappresenta un passo audace verso il futuro della cultura a Sydney, un luogo dove ogni visita è un'opportunità per scoprire e connettersi.

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Teal House: Un Rifugio di Armonia tra Tradizione e Modernità

Teal House: Un Rifugio di Armonia tra Tradizione e Modernità

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In un angolo sereno della costa indiana, nel villaggio di Quilon, sorge la Teal House, una residenza che racconta una storia di equilibrio tra il passato e il presente. Questo progetto, firmato dagli architetti di Monsoon Projects, è un esempio luminoso di come la tradizione possa dialogare con le esigenze contemporanee, creando spazi che non solo accolgono, ma ispirano.

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La casa, con i suoi quattro camere, si distende su una superficie di 2800 piedi quadrati, abbracciando il concetto di minimalismo. Ogni angolo è pensato per riflettere l'essenza dell'architettura tropicale del Kerala, reinterpretata attraverso un linguaggio moderno che invita alla contemplazione. Qui, le linee pulite e le forme essenziali si intrecciano con materiali locali, rendendo omaggio alla cultura e al paesaggio circostante.

All'ingresso, il visitatore è accolto da un'atmosfera di calma e serenità, grazie a una progettazione attenta alla sostenibilità e all'integrazione con l'ambiente. Le ampie vetrate incorniciano la vista del verde circostante, permettendo alla luce naturale di permeare gli spazi interni, mentre l'uso di ceramiche Emcer e altri materiali di alta qualità, come quelli forniti da Jaquar e Saint-Gobain, aggiunge un tocco di eleganza e funzionalità.

Ma cosa rende davvero speciale la Teal House? È il modo in cui riesce a catturare l'essenza dello spirito monsonico, trasformando l'esperienza della pioggia in un'opportunità di connessione con la natura. I progettisti, Adarsh Rajendran e Shabin S Shajahan, hanno saputo plasmare una dimora che non è solo un rifugio, ma un manifesto architettonico della bellezza e della resilienza.

In un'epoca in cui la sostenibilità è al centro dell'attenzione, questo progetto si erge come esempio di come l'architettura possa rispondere alle sfide del nostro tempo, senza rinunciare all'estetica e al comfort. La Teal House invita a riflettere su come possiamo vivere in armonia con il nostro ambiente, celebrando la bellezza della tradizione e l'innovazione del design contemporaneo.

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Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in Portogallo

Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in Portogallo

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Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in PortogalloSituata a Penafiel, Casa NM è un esempio straordinario di architettura contemporanea, realizzata dal team di CFDS Architecture. Questo progetto, completato nel 2024, si estende su una superficie di 300 m² e rappresenta una fusione perfetta di design, funzionalità e sostenibilità.

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Il progetto è stato curato dal talentuoso architetto Daniel Sousa, con l'obiettivo di creare uno spazio abitativo che rispecchiasse la bellezza del paesaggio circostante. Le immagini di Pedro Machado catturano l'essenza di questa meravigliosa abitazione, evidenziando l'uso innovativo dei materiali e l'attenzione al dettaglio.

Casa NM si distingue non solo per la sua estetica, ma anche per la sua efficienza energetica, un aspetto sempre più cruciale nell'architettura moderna. La scelta di marchi di alta qualità come Banema e Porcelanosa Grupo evidenzia l'impegno del team di progettazione nel garantire standard elevati in ogni fase della realizzazione.

Il design degli interni, curato da Puro - by Catarina Ferreira, completa l'opera con spazi armoniosi e funzionali, pensati per il comfort e il benessere degli abitanti.

In sintesi, Casa NM è molto più di una semplice abitazione; è un manifesto dell'architettura contemporanea portoghese, un luogo dove la bellezza e la funzionalità si incontrano. Scopri di più su questo progetto su ArchDaily.

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Riscopri il Pulse Autocycle del 1985: un veicolo jet-like con canopy scorrevole e sedili in tandem

Riscopri il Pulse Autocycle del 1985: un veicolo jet-like con canopy scorrevole e sedili in tandem

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Immaginate un veicolo che fluttua tra il sogno di un aereo e la realtà di un'automobile. È così che si presenta il Pulse Autocycle, un gioiello del 1985, concepito da Jim Bede, un visionario nel mondo della progettazione aeronautica. Con la sua scocca aerodinamica e il canopy scorrevole, il Pulse evoca l'immagine di un jet pronto al decollo, mentre si adagia delicatamente su tre ruote, una danza p...

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Prodotto negli Stati Uniti tra il 1985 e il 1990, il Pulse Autocycle è un veicolo raro, con solo 326 esemplari realizzati dalla Owosso Motor Car Company nel Michigan. Questo veicolo, descritto come un Ground Cruising Recreational Vehicle, mescola sapientemente elementi di automobile e motocicletta, creando una categoria intermedia che affascina e sorprende.

Entrando nel cockpit del Pulse, si viene accolti da un'atmosfera biplanica, con sedili in tandem rivestiti in vinile marrone e dettagli a contrasto. Ogni elemento è pensato per trasmettere un senso di avventura, dal cruscotto ispirato alla Yamaha XS400, fino ai controlli disposti con cura davanti al volante a tre razze. Ogni viaggio diventa un'esperienza unica, un viaggio nel tempo che ci riporta indietro a un'epoca in cui l'innovazione era la regina.

La meccanica del Pulse è altrettanto affascinante: un motore Yamaha da 399cc, dotato di un sistema di controllo dell'induzione, accompagna il pilota in ogni curva. Con un design esteriore che richiama le linee degli aerei, il Pulse Autocycle è un'opera d'arte su ruote, un esempio di come l'ingegneria possa sposare la bellezza.

In un mondo che corre veloce, il Pulse ci invita a rallentare, a vivere il momento, a sognare. È più di un veicolo; è un simbolo di un'epoca, un collezionabile per chi sa apprezzare l'eleganza della rarità.

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L'architettura diplomatica: il nuovo consolato indonesiano a Jeddah

L'architettura diplomatica: il nuovo consolato indonesiano a Jeddah

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L'architettura diplomatica: il nuovo consolato indonesiano a JeddahIl consolato indonesiano a Jeddah, progettato dall'architetto Ibrahim Joharji, rappresenta un'importante aggiunta al panorama architettonico delle strutture diplomatiche in Arabia Saudita. Questo edificio non è solo un luogo di lavoro, ma una vera e propria espressione dell'identità nazionale indonesiana, dove l'architettura funge ...

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La progettazione si basa su una gerarchia d'uso, organizzando gli spazi per diplomatici, amministratori e staff attraverso sistemi di circolazione stratificati. Questo approccio spaziale integra distinzioni di funzione e autorità nel piano complessivo, rendendo l'edificio funzionale e rappresentativo.

Il design ha dovuto navigare attraverso molteplici normative, rispondendo al Codice Edilizio saudita e incorporando elementi dell'eredità architettonica indonesiana, che comprende 28 stili riconosciuti. Le linee del tetto Rumah Gadang sono state reinterpretate in una forma contemporanea, mentre geometrie triangolari ispirate al peci, un copricapo indonesiano, sono state integrate come motivi di dignità e struttura.

La facciata del consolato combina influenze culturali sia dall'Indonesia che dall'Arabia Saudita. Motivi parametrici ispirati al Batik indonesiano sono stati intrecciati con riferimenti geometrici islamici, creando una pelle stratificata che funge sia da schermatura solare che da segno culturale. Le scelte dei materiali sono state valutate per il loro impatto ambientale; il calcestruzzo armato fornisce le necessarie misure di sicurezza, mentre i sistemi di facciata e i componenti meccanici sono stati selezionati per migliorare le performance energetiche e ridurre l'impronta di carbonio dell'edificio.

Il consolato indonesiano a Jeddah dimostra come l'architettura diplomatica si posizioni all'incrocio tra cultura, regolamentazione e sostenibilità. Combinando riferimenti simbolici con prestazioni pratiche, l'edificio stabilisce un quadro in cui l'architettura sostiene la presenza diplomatica, contribuendo al contesto urbano e ambientale.

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Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USA

Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USA

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Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USAIl recente numero della nostra edizione americana di Dezeen Agenda presenta un'intervista con Bruce Hannah sullo stato del design dei mobili e un'indagine su come i marchi di illuminazione statunitensi stanno innovando. Iscriviti oggi stesso!

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Con la riapertura dell'ufficio di architettura di Donald Judd a Marfa, dopo il restauro, questa edizione di Dezeen Agenda si concentra sul design dei mobili. L'industrial designer Hannah ha dichiarato a Dezeen che i designer di mobili di oggi stanno lavorando con "ingredienti migliori". La Morrison Hannah Task Chair è stata ripubblicata lo scorso anno con Knoll. "La ricetta non è cambiata, ma gli ingredienti sono cambiati in gran parte in meglio," ha affermato Hannah.

In un campo correlato, la reporter di Dezeen, Ellen Eberhardt, indaga su come le aziende di illuminazione americane stiano utilizzando la stampa 3D e la produzione digitale per cercare di riparare l'industria dell'illuminazione, definita "estremamente rotta". La californiana Gantri ha recentemente aperto una fabbrica dotata di oltre 1.000 stampanti 3D.

Altrove nella newsletter, mettiamo in evidenza un trio di progetti di ospitalità a New York, dal restauro del Waldorf Astoria a cura di SOM, al ristorante più recente del Rockwell Group nel Flatiron District e un hotel all'interno di una locanda del 1917 a NoHo. L'ultima newsletter ha anche presentato il progetto più recente completato da Herzog & de Meuron a Filadelfia e una cabina in legno nello Stato di Washington elevata su colonne d'acciaio.

L'edizione USA di Dezeen Agenda è una newsletter curata inviata ogni secondo venerdì, contenente notizie di rilevanza, opinioni, interviste e progetti provenienti da tutta l'America. Leggi l'ultima edizione di Dezeen Agenda USA o iscriviti qui. Puoi anche iscriverti alle nostre altre newsletter; l'edizione globale di Dezeen Agenda è inviata ogni giovedì e contiene una selezione dei principali eventi della settimana.

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Vasi Sculpturali: L'Arte della Natura secondo Gray Gardens

Vasi Sculpturali: L'Arte della Natura secondo Gray Gardens

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Nel cuore di un mondo che corre, dove il frastuono della modernità sembra sovrastare la bellezza della natura, emergono come statue silenziose i vasi scolpiti a mano di Gray Gardens. Questa audace creazione, frutto della mente e dell'anima di Danya Ahmed, non è semplicemente un contenitore per piante, ma un'opera d'arte che invita a riflettere sul rapporto tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda.

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Alti fino a quattro piedi, questi vasi in cemento rinforzato con fibra di vetro non solo ancorano lo spazio, ma portano con sé l'impronta imperfetta della mano umana, un segno di autenticità in un'epoca dominata dalla produzione in serie. Gray Gardens non si limita a creare oggetti, ma intesse storie, evocando l'essenza del Mediterraneo, dai resti erosi delle antiche rovine alla solidità quieta dei materiali lapidei.

"Creiamo vasi scolpiti a mano che migliorano la tua esperienza sia del mondo interno che di quello esterno," afferma il team di Gray Gardens, rivelando la loro missione di aggiungere un tocco di selvatichezza e poesia agli spazi verdi. Ogni vaso è un invito a esplorare la bellezza imperfetta della natura, un richiamo a ritrovare il nostro legame con la terra.

Disponibili in una gamma di colori che spaziano dal terracotta al verde, dal blu al rosa cipria, questi vasi offrono anche tre diverse finiture testurizzate: strisce orizzontali, verticali o una superficie naturale, levigata ma ruvida al tatto. Ogni pezzo è unico, una celebrazione della manualità e della creatività, destinato a trasformare il tuo ambiente in un luogo di bellezza e riflessione.

In un'epoca in cui il design si mescola all'arte, i vasi di Gray Gardens si pongono come un ponte tra il quotidiano e il sublime. Non si tratta solo di piante; si tratta di un'esperienza, di un momento di contemplazione, di un invito a rallentare e ad assaporare la bellezza che ci circonda.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

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Calma Lounge Chair: L'Abbraccio Perfetto di Layer per Andreu World

Calma Lounge Chair: L'Abbraccio Perfetto di Layer per Andreu World

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In un mondo dove il frastuono spesso ci sovrasta, emerge una creazione che invita al silenzio e alla contemplazione: la Calma Lounge Chair. Progettata dal talentuoso designer britannico Benjamin Hubert, attraverso il suo studio Layer, questa sedia rappresenta l'abbraccio perfetto tra forma e funzione, un rifugio per chi cerca un angolo di serenità, sia a casa che in ambienti corporate.

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Con la sua silhouette avvolgente e il morbido padding, la Calma Lounge Chair si fa cocoon per il corpo, una sorta di nido che racchiude chi vi si siede. Non si tratta di una sedia qualsiasi, ma di un pezzo di design che sfida le convenzioni: realizzata senza l'uso di colla, il suo rivestimento può essere rimosso facilmente per riparazioni o sostituzioni, un gesto che parla di sostenibilità e lungimiranza.

Ogni dettaglio è pensato per garantire un'esperienza senza pari. Il meccanismo reclinabile, ad esempio, permette di bloccare la sedia in qualsiasi posizione desiderata, evitando i soliti ingombranti pomelli o leve. Qui, una discreta linguetta in pelle all'interno del sedile diventa il segreto per un comfort personalizzato e armonioso.

Disponibile in modelli a schienale basso e alto, la Calma offre anche la possibilità di rivestire l'esterno dello schienale in compensato di noce, un tocco di eleganza che si sposa perfettamente con l'ambiente circostante. Questa sedia è consigliata per aree d'attesa, hall e lounge, dove ogni angolo può diventare un rifugio di tranquillità.

In definitiva, la Calma Lounge Chair di Layer per Andreu World non è solo un oggetto d'arredo, ma un invito a rallentare, a vivere il momento, a lasciarsi avvolgere dalla calma. È un pezzo di design che trascende il tempo e lo spazio, perfetto per chi ama circondarsi di bellezza e funzionalità.

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L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arte

L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arte

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L'Uzbekistan e il suo Centro per l'Arte Contemporanea: un viaggio nel futuro dell'arteL’Uzbekistan si fa notare nel panorama globale dell’arte contemporanea grazie al suo nuovo Centro per le Arti Contemporanee (CCA) situato a Tashkent. Questo edificio storico, costruito nel 1912 come stazione di servizio diesel, sta vivendo una trasformazione unica sotto la guida dell’architetto Gayane Umerova in ...

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Il CCA non è solo un museo, ma un vero e proprio polo culturale che mira a riunire artisti provenienti da diverse parti del mondo. La Fondazione per lo Sviluppo dell’Arte e della Cultura dell’Uzbekistan ha pianificato importanti iniziative per il 2026, tra cui il Navruz Gala e il Tashkent Public Art Festival. La mostra Hikmah, che significa “saggezza”, sarà uno degli eventi clou, presentando opere di artisti locali e internazionali.

Tra i partecipanti ci sono nomi noti come Nadia Kaabi-Linke e Muhannad Shono, con opere che esplorano il concetto di saggezza attraverso diverse culture e materiali. In particolare, l’installazione Flying Carpets di Kaabi-Linke, in prestito dal Solomon R. Guggenheim Museum, promette di attirare l’attenzione del pubblico.

Lo Studio KO ha progettato il CCA per onorare il suo passato industriale, rendendolo al contempo un luogo di incontro per le idee contemporanee. Secondo gli architetti Karl Fournier e Oliver Marty, l’obiettivo era creare uno spazio contemplativo che possa evolversi con i programmi artistici.

La direttrice artistica del CCA, Sara Raza, sottolinea l’importanza di questo centro come un luogo di dialogo tra artisti e pubblico, dove storie locali possono incontrare idee globali. L’architettura del CCA funge da ponte tra il passato e il futuro dell’arte in Asia centrale.

In conclusione, l’Uzbekistan si sta affermando sempre di più nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, offrendo spazi innovativi e programmi stimolanti che non solo celebrano il patrimonio culturale del paese, ma anche le nuove espressioni artistiche globali.

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Rivoluzionare gli Spazi: Le Sedie Twin di A204 che Diventano Arredo e Stoccaggio

Rivoluzionare gli Spazi: Le Sedie Twin di A204 che Diventano Arredo e Stoccaggio

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Immagina un oggetto che, pur nella sua apparente semplicità, racchiude in sé la capacità di reinventarsi, come un attore versatile in un palcoscenico di possibilità. È così che le sedie Same Same di A204 si presentano: un duo di sedie in legno che non si limitano a essere semplici posti a sedere, ma si evolvono in forme di arredo sorprendentemente pratiche.

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Ogni sedia, realizzata in Maritime Pine Plywood e rifinita con un linoleum colorato, è un invito a scoprire il design minimalista, dove la funzione si sposa con l'estetica. Sotto la superficie di queste sedie, un compartimento segreto attende di accogliere riviste o piccoli oggetti, trasformando ogni sedia in un raffinato elemento di storage.

Ma la vera magia avviene quando queste sedie si uniscono. Possono diventare un tavolo laterale con cassetti, oppure un'unità di scaffalatura alta, adattandosi così alle esigenze di ogni spazio. Questo approccio modulare di A204 non solo amplia la funzionalità delle sedie, ma invita gli utenti a partecipare attivamente alla loro evoluzione.

Con Same Same, la flessibilità non è solo un concetto, ma un modo di vivere il design. La capacità di adattarsi e cambiare forma offre una soluzione a chi cerca non solo un mobile, ma un compagno di viaggio che accompagni le proprie avventure quotidiane. In un mondo in continua mutazione, queste sedie rappresentano un faro di creatività e praticità.

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Selezionati i Progetti di Architettura e Design per i Dezeen Awards China 2025

Selezionati i Progetti di Architettura e Design per i Dezeen Awards China 2025

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Nel vasto orizzonte dell'architettura contemporanea, una nuova luce si accende: i Dezeen Awards China 2025 hanno svelato i progetti in lizza, una selezione di meraviglie che abbracciano l'innovazione e la creatività. Tra i finalisti, una pavilion marittimo sull'isola remota di Chaishan si staglia come un simbolo di unione tra uomo e natura, mentre un centro culturale a Guangzhou, riparato da tetti...

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In totale, 120 opere provenienti da 30 città diverse si contendono il prestigioso riconoscimento in 23 categorie, spaziando dall'architettura agli interni, fino al design. I nomi dei protagonisti sono illustri: Foster + Partners, Studio Link-Arc, Atelier Xi e molti altri, tutti pronti a stupire con le loro visioni audaci. La selezione è stata curata da una giuria di esperti, tra cui architetti di fama internazionale come Ziyu Zhuang e Patrik Schumacher, affiancati da designer d’interni e curatori.

Ma non è solo una competizione; è un viaggio attraverso l'immaginario, dove ogni progetto racconta una storia unica. Dalla Casa della Luce di LQS Architects a Shanghai, all'incantevole Ginkgo Valley Treehouse di Moguang Studio, ogni creazione invita a esplorare nuove dimensioni del vivere e del progettare. I vincitori saranno rivelati dal vivo durante una serata di gala a Shanghai, un evento che promette di essere un trionfo di eleganza e innovazione.

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Un Padiglione a Forma di Conchiglia: Il Futuro della Società all'Expo 2025 di Osaka

Un Padiglione a Forma di Conchiglia: Il Futuro della Società all'Expo 2025 di Osaka

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Nel cuore dell'Expo 2025 di Osaka, il Padiglione Pasona Natureverse, realizzato dallo studio giapponese The Design Labo, emerge come un simbolo di connessione tra l'uomo e la natura. Ispirato alla forma a spirale di un mollusco marino preistorico, il padiglione si presenta come un'opera architettonica che invita alla riflessione sulla nostra interazione con il mondo naturale. La sua struttura, che...

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Con un diametro di 43 metri, il padiglione è progettato per essere facilmente smontabile e verrà successivamente trasferito su Awaji Island come centro culturale. La struttura è realizzata con un sistema in acciaio a giunti sferici, rivestita da una membrana bianca sintetica che riflette la luce in modo etereo, creando un'atmosfera quasi incantata. All'interno, i visitatori possono esplorare spazi espositivi interattivi suddivisi in tre zone tematiche: Storia della Vita, Corpo e Mente / Legami. Ogni area ospita installazioni uniche, tra cui una scultura a forma di albero che racconta l'evoluzione e un cuore coltivato in laboratorio, simbolo dell'innovazione biomateriale.

Il percorso espositivo è pensato per ottimizzare l'esperienza dei visitatori, con un'altezza del soffitto che raggiunge i 16 metri, creando un senso di grandezza che stimola meraviglia e apprendimento. Inoltre, un sistema di raffreddamento ad acqua riveste la superficie esterna del padiglione, riducendo la necessità di aria condizionata e riutilizzando l'acqua piovana. Al calare della notte, l'illuminazione cambia, accentuando le curve del guscio e proiettando effetti luminosi che trasformano il padiglione in un'opera d'arte visiva.

Il progetto di The Design Labo non è solo un esempio di architettura innovativa, ma anche un invito a riflettere sul nostro rapporto con la natura e sull'importanza della salute fisica e mentale nel contesto della società moderna. Con il suo design distintivo e la sua missione educativa, il Pasona Natureverse Pavilion è destinato a diventare un punto di riferimento per le generazioni future, testimoniando la bellezza della simbiosi tra uomo e natura.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Un Rifugio di Speranza: Anduhyaun, il Santuario per Donne Indigene a Toronto

Un Rifugio di Speranza: Anduhyaun, il Santuario per Donne Indigene a Toronto

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Nel cuore pulsante di Toronto, un luogo emerge come simbolo di speranza e rinascita: l'Anduhyaun Emergency Shelter. Questo rifugio, progettato con maestria dallo studio LGA Architectural Partners, non è soltanto un edificio, ma un abbraccio che accoglie le donne indigene colpite dalla violenza domestica. Ogni angolo di questo spazio è concepito per rispettare e celebrare le tradizioni ancestrali, ...

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Varcando la soglia dell'Anduhyaun, si viene accolti da un corridoio sinuoso che si snoda come un fiume, conducenti verso stanze dedicate all'accoglienza, alla consulenza e alla saggezza degli Anziani. LGA ha saputo infondere nei materiali e nelle forme un richiamo all'acqua, alla terra e al cielo, elementi intrisi di significato e vitalità. Le porte, sapientemente arretrate, garantiscono una continuità nel fluire di questo ambiente curvo, mentre i rivestimenti blu delle piastrelle evocano la serenità e la profondità dell'acqua.

Il piano terra si apre in uno spazio condiviso, una cucina e una sala da pranzo luminose, dove le residenti possono unirsi per preparare e gustare i pasti, creando legami e condividendo storie. Questo è un luogo di autonomia, dove l'atto di cucinare diventa un momento di connessione e sostegno reciproco. Proseguendo, si incontra Nookomis, una sala circolare che porta il nome della parola Ojibwe per 'nonna'. Qui, il legno rosso di sommacco avvolge le pareti, offrendo un'atmosfera intima per cerimonie e meditazioni, un vero e proprio rifugio per le anime in cerca di pace.

Al piano superiore, l'architettura si fa ancora più accogliente, con spazi comuni e camere da letto progettate per garantire privacy e comfort. Ogni suite è dotata di un bagno privato, un lusso raro in rifugi di questo tipo, rendendo l'esperienza abitativa più dignitosa. Le stanze, arredate con cura, possono essere collegate per accogliere famiglie più numerose, sottolineando l'impegno dell'Anduhyaun nel rispondere ai bisogni delle sue residenti.

“Vivi di crescita e trasformazione”, afferma LGA, e questo rifugio è testimone di un'eredità culturale che perdura da decenni. Un luogo dove le donne possono ritrovare la propria voce e la propria forza, immerso in un ambiente che celebra le loro radici e la loro resilienza.

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Un Gelato di Fantasia: L'Architettura Sculpturale di Foguel Studio

Un Gelato di Fantasia: L'Architettura Sculpturale di Foguel Studio

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Nel cuore di Tandil, Argentina, un gelato non è solo un dolce, ma diventa l'ispirazione per un'opera d'arte. Foguel Studio, con la sua visione audace, trasforma un semplice negozio di gelato in un tempio di meraviglia, dove ogni angolo svela una storia, e ogni materiale si fonde in un abbraccio di creatività. Qui, il marmo si fa crema, i coni si ergono come colonne, e l'innocenza dell'infanzia si ...

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Il progetto per il negozio Figlio è un viaggio audace oltre i confini dell'architettura tradizionale. Foguel, designer e artista con un background nella scenografia, infonde nel suo lavoro una sensibilità teatrale, dove i materiali e i simboli si intrecciano in un dialogo continuo. All'interno, i rivestimenti in marmo, i tavoli in legno a forma di cono e le vasi che raccontano ogni gusto di gelato si mescolano in un'esperienza sensoriale senza pari.

Al centro di questo spazio creativo si erge una scultura ibrida di sette metri, un omaggio contemporaneo ai capolavori greco-romani, capace di evocare la grandezza di Michelangelo e le meraviglie dell'antichità attraverso un filtro ironico e postmoderno. L'eleganza di questo eccesso ornamentale trascende il semplice commercio, trasformando il negozio in un ambiente monumentale, dove tecnologia e natura si incontrano in un abbraccio sorprendente.

Foguel, fondatrice di questo studio innovativo a Buenos Aires, celebra così l'architettura come un atto di fantasia. In questo luogo, ciò che di solito si scioglie e svanisce viene immortalato nella pietra, permettendo a ogni visitatore di vivere un sogno che sfida la realtà. Qui, l’architettura non è solo funzionale, ma è un racconto, un gioco intellettuale e istintivo che trasforma il quotidiano in un'opera d'arte.

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La Capanna Miceliale: Un Viaggio nell'Architettura Sostenibile

La Capanna Miceliale: Un Viaggio nell'Architettura Sostenibile

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Nel cuore pulsante di Seoul, dove il caos urbano incontra il desiderio di un ritorno alle origini, sorge la Capanna Miceliale, un'opera che sfida le convenzioni dell'architettura moderna. Progettata dallo studio Yong Ju Lee Architecture, questa struttura di soli 10 m² si erge come un simbolo della necessità di riconnettersi con l'ecologia e di ridurre l'impatto ambientale dell'industria edilizia.

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Ma cosa rende questa capanna così speciale? Innanzitutto, la scelta dei materiali, che si distacca dall'uso eccessivo di cemento e acciaio, per abbracciare un approccio più naturale e sostenibile. La Capanna Miceliale si fa portavoce di un'architettura che non solo costruisce, ma che crea un dialogo con l'ambiente circostante, riflettendo su come possiamo vivere in armonia con la natura.

Il progetto, completato nel 2024, è frutto di una profonda riflessione sulla direzione presa dall'architettura nel corso del XX secolo. Un'epoca caratterizzata dalla ricerca della massima efficienza e dalla produzione industriale, che ha spesso dimenticato le radici ecologiche e il rispetto per il nostro pianeta. La Capanna Miceliale, quindi, non è solo un edificio; è un manifesto, un invito a ripensare il nostro rapporto con l'ambiente.

Ogni dettaglio della capanna è stato concepito per minimizzare le emissioni di carbonio, cercando di ripristinare un equilibrio tra l'edificato e il naturale. Questo progetto ci ricorda che l'architettura può e deve essere una forza per il bene, un'opportunità per innovare e ispirare una nuova generazione di progettisti e cittadini.

In un mondo che corre veloce verso il futuro, la Capanna Miceliale ci invita a fermarci, a riflettere e a riconnetterci con ciò che è fondamentale: la terra, la vita, e l'arte di costruire.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a Copenaghen

Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a Copenaghen

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Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a CopenaghenIl Barn Again Pavilion, progettato dallo THISS Studio in collaborazione con l'architetto Tom Svilans, rappresenta un esempio straordinario di architettura culturale moderna, situato nel cuore di Copenaghen. Inaugurato per la Biennale di Architettura di Copenaghen nel 2025, questo padiglione di 25 m² è stato concepito co...

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Situato a Gammel Strand, il Barn Again si propone di rievocare l’essenza delle vecchie stalle danesi, ripensando e riutilizzando strutture storiche per un pubblico contemporaneo. Questa iniziativa non solo celebra la tradizione architettonica, ma invita anche a una riflessione profonda sul nostro modo di vivere e interagire con l'ambiente.

Realizzato principalmente in legno, il padiglione si distingue per la sua sostenibilità e il suo design innovativo. Grazie all’uso di materiali locali e tecnologie sostenibili, il Barn Again Pavilion non è solo un luogo di esposizione, ma un simbolo del futuro dell'architettura culturale.

Il progetto è stato curato da Hadir Al Koshta e fotografato da Maja Flink, che ha catturato la bellezza e la funzionalità di questa straordinaria struttura. Con il suo design evocativo e la sua tematica profonda, il Barn Again Pavilion invita visitatori e architetti a riflettere su come possiamo vivere in armonia con il nostro ambiente.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Magia di Toybox: Un Ritorno al Futuro di una Casa Storica in Goa

La Magia di Toybox: Un Ritorno al Futuro di una Casa Storica in Goa

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Nel cuore di Aldona, un tranquillo villaggio di Goa, si erge Toybox, una casa portoghese di 160 anni che racconta storie di un passato lontano. Ristrutturata dalla pratica architettonica Grounded, fondata da Anjali Mangalgiri, questa dimora non è solo un’abitazione, ma un viaggio attraverso le epoche. La ristrutturazione è iniziata con un attento studio degli elementi storici, un delicato lavoro d...

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La casa, un tempo appartenuta alla famiglia di un governatore dell'India portoghese, ha mantenuto il suo originale profilo. Il tetto in tegole di terracotta e le finiture in stucco tradizionale sono stati preservati, mentre nuovi spazi si sono aggiunti con garbo. Un cortile interno funge da collegamento tra la struttura esistente e una nuova zona che accoglie bagni e camere da letto, ampliando così l’idea di spazio e convivialità.

Il balcao, una caratteristica veranda goana, è stato sapientemente trasformato in un'accogliente verandah, adatta alle scale sociali moderne. Ogni dettaglio, dalla poltrona in pietra originale, rimontata con cura, alla cucina centrale, progettata per essere il cuore pulsante della casa, parla di una reinterpretazione attenta e raffinata. Qui, il tetto è stato sollevato per far posto a un mezzanino, creando aperture che inondano di luce gli ambienti, mentre una nicchia di preghiera nel cuore della cucina rimane un omaggio alle tradizioni passate.

L'originale pavimentazione in ossido rosso è stata restaurata, abbinata a pareti in intonaco di calce e mobili in teak riciclato. Nella nuova sezione, il pavimento in micro-concreto dalle tonalità terrose riecheggia i materiali storici, creando una continuità visiva e sensoriale. Le travi troppo fragili per essere riutilizzate sono state trasformate in un elegante pavimento a motivo che arricchisce il mezzanino, aggiungendo un tocco di originalità e storia.

Ogni elemento, dalle finestre incorniciate a pilastri decorativi, fino a un crestino che risale al 1860, è un atto di continuità, un modo per radicare il design in una storia vissuta. Mangalgiri e il suo team di Grounded hanno saputo coniugare il passato e il presente in un’armonia perfetta, creando non solo un’abitazione, ma un luogo dove la vita quotidiana si intreccia con il patrimonio culturale.

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Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e Tradizione

Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e Tradizione

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Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e TradizioneLe Flame Towers di Baku sono un insieme di tre grattacieli che si ergono maestosi nel cuore della capitale dell'Azerbaijan. Inaugurate nel 2013, queste torri sono diventate rapidamente un simbolo iconico della città, rappresentando non solo un'opera architettonica straordinaria ma anche la rinascita di Baku dopo un periodo di difficol...

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La costruzione di queste torri è iniziata nel 2007, con un progetto che ha visto la collaborazione di imprese azerbaigiane e turche. La scelta di un design ispirato al fuoco non è casuale: l'Azerbaijan è storicamente conosciuto come la "Terra del Fuoco", grazie alle sue risorse naturali di gas che bruciano dal sottosuolo. Questo tema è evidente nel loro design, che richiama le fiamme, simbolo anche dello stemma di Baku.

Ogni torre ha la sua peculiarità: la più alta raggiunge i 182 metri, mentre le altre due misurano rispettivamente 165 e 161 metri. La loro superficie è rivestita di schermi LED, che offrono uno spettacolo visivo di luci e colori che incanta residenti e turisti. Di notte, le torri illuminano lo skyline di Baku con un bagliore che ricorda fiamme ardenti, creando un'atmosfera magica.

All'interno delle Flame Towers, i visitatori possono trovare il lussuoso hotel Fairmont Baku, un cinema IMAX, uffici e appartamenti di lusso. Queste strutture non solo rappresentano un trionfo dell'architettura moderna, ma sono anche un importante punto di riferimento culturale e sociale per la città.

Oltre alla loro imponenza architettonica, le Flame Towers sono il risultato di un'epoca di trasformazione per Baku, che ha visto un significativo sviluppo grazie all'afflusso di entrate petrolifere. Queste torri, quindi, non sono solo edifici; sono il simbolo di una nuova era per la capitale azerbaigiana, un ponte tra storia e modernità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su eurasia.travel.

Abitazioni a risparmio energetico: segreti per ridurre le bollette

Abitazioni a risparmio energetico: segreti per ridurre le bollette

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Nel mondo frenetico in cui viviamo, dove il tempo scorre veloce e le bollette si accumulano, l'idea di un'abitazione a risparmio energetico si fa sempre più seducente. Ma cosa significa realmente risparmiare energia nella propria casa? È un viaggio che può iniziare con piccoli gesti quotidiani, un atto di coscienza verso il nostro ambiente e un modo per alleggerire il peso delle spese mensili.

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Il risparmio energetico è la chiave per aprire una porta verso un futuro più sostenibile. Adottare buone abitudini, come regolare i termostati a temperature ragionevoli, utilizzare le tapparelle per controllare la luce solare o scegliere lampadine a risparmio energetico, può fare la differenza. Immagina un mondo in cui ogni scelta, anche la più piccola, contribuisce a un grande cambiamento.

Ma non è solo una questione di abitudini. È fondamentale investire in interventi mirati che possono trasformare la tua casa in un rifugio energetico. Un cappotto termico per le pareti, finestre moderne con doppi o tripli vetri, e un attento isolamento del tetto possono ridurre significativamente la dispersione termica. Ogni angolo della tua abitazione merita attenzione e cura, e ogni miglioramento si tradurrà in un notevole risparmio economico.

Non dimentichiamo, infine, le opportunità offerte dalle detrazioni fiscali. Chiunque desideri rendere la propria casa più efficiente può beneficiare di bonus e agevolazioni, rendendo il percorso verso il risparmio ancora più accessibile. È un invito a tutti, proprietari, inquilini e condomini, a partecipare a questa rivoluzione energetica.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su hubs.ly.

Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'

Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'

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Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'La mostra di Colin Knight, intitolata 'Hero's Wreck', si svolge presso la Superhouse Gallery di New York e offre un'esplorazione profonda dei legami complessi tra il design del dopoguerra e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso una collezione di mobili concettuali, Knight usa materiali e simboli legati al conflitto per raccontare una st...

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In particolare, la sua Pilot's Seat reading chair trae ispirazione dal prototipo della sedia glider degli Eames, evidenziando come il design possa romanticizzare l'orrore della guerra. Le opere esposte sono funzionali, una scelta deliberata di Knight per superare i confini del tradizionale spazio espositivo.

Un elemento chiave della mostra è rappresentato da pannelli di pelle che tracciano il racconto concettuale. Knight sottolinea come il design rifletta sempre il contesto sociale e storico, mettendo in evidenza il modo in cui la produzione di mobili è stata influenzata dalle capacità di produzione acquisite durante la guerra.

La mostra non si limita a esplorare l'estetica, ma invita a riflettere su come il design possa narrare storie di umanità e conflitto. Con pezzi come una lampada a sospensione a forma di ala e una sedia che ricorda un salvagente, Knight ci porta a considerare il romanticismo della guerra e le sue implicazioni.

Colin Knight afferma: "Il design e la guerra sono interconnessi in modi che spesso non consideriamo. Le storie che raccontiamo attraverso i nostri oggetti possono influenzare la nostra percezione della storia". 'Hero's Wreck' è un invito a riflettere sul passato e su come le cicatrici della guerra continuino a plasmarci.

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Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo reale

Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo reale

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Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo realeIl Tilt planter, progettato dalla neolaureata Doris Xu del Central Saint Martins, è un vaso innovativo che si muove lateralmente mentre la pianta assorbe acqua. Questo design permette agli utenti di osservare i ritmi di crescita delle loro piante. Xu ha creato Tilt per affrontare il distacco che spesso si verifica tra i propri...

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"Volevo sottolineare che le piante non sono solo oggetti decorativi, ma esseri viventi in costante crescita", ha dichiarato Xu. Il vaso è realizzato con due materiali principali: una piastra di alluminio curva e un vaso in terracotta. Quest'ultimo, grazie alle sue qualità porose, favorisce una buona circolazione dell'aria e dell'umidità, essenziale per la crescita delle piante.

Il design minimalista del vaso non distrae dall'essenza della pianta, mentre l'alluminio riflette la bella tonalità arancione della terracotta. Il Tilt planter è dotato di tre pesi sferici di dimensioni diverse che gli utenti possono appendere a una barra centrale. Man mano che la pianta assorbe acqua, il vaso diventa più leggero e si inclina verso il peso, segnalando all'utente che è il momento di annaffiare di nuovo.

Una volta riempito d'acqua, il ciclo ricomincia. Con la crescita della pianta, gli utenti dovranno sostituire i pesi con quelli più pesanti. "Ho voluto utilizzare i pesi per la loro tattilità; tenerli in mano permette di percepire fisicamente quanto è cresciuta la pianta", ha aggiunto Xu. I pesi diventano quindi una visualizzazione del processo di crescita della pianta.

Tilt si unisce a una crescente varietà di dispositivi progettati per migliorare l'interazione delle persone con le piante e gli spazi verdi. Recentemente, l'azienda slovena Bird Buddy ha lanciato una fotocamera AI che documenta la vita degli insetti e degli uccelli nei giardini, mentre lo studio statunitense Moss ha sviluppato un vaso autoirrigante che facilita la coltivazione di piante interne anche per chi non ha esperienza di giardinaggio.

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Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a Taoyuan

Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a Taoyuan

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Il Meeting Dome: L'installazione sferica in bambù di Cheng Tsung Feng a TaoyuanIl Meeting Dome, una straordinaria installazione sferica situata a Fugang, Taoyuan, reinterpretata dall'artista Cheng Tsung Feng, trae ispirazione dalla tradizionale tecnica di intreccio delle sedie in bambù taiwanesi. Questo progetto rappresenta un'evoluzione delle pratiche artigianali, trasformando un oggetto quotidia...

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L'installazione amplia la seduta intrecciata della sedia in bambù in una struttura imponente, realizzata attraverso l'uso di sottili strisce di bambù disposte in parallelo e estese su un telaio metallico esagonale, creando una superficie a reticolo continuo. Questa composizione richiama il carattere cinese per 'persona' (人), sottolineando l'importanza dell'equilibrio strutturale e della connessione umana.

La geometria aperta dell'opera incoraggia i visitatori a muoversi al suo interno, a riunirsi e ad interagire. La luce filtra attraverso i livelli di bambù, creando ombre cangianti che animano il terreno e offrono aree ombreggiate sotto la cupola. All'interno, i panchine di bambù sono disposte in varie configurazioni e altezze attorno a una piantagione centrale di vegetazione locale di Taoyuan, invitando alla riflessione e all'interazione sociale.

Attraverso la magnifica reinterpretazione di un oggetto domestico comune, il Meeting Dome di Cheng Tsung Feng trasforma un mestiere utilitario in un'esperienza architettonica unica. L'interazione tra bambù e metallo unisce la matericità tattile alla chiarezza strutturale, mentre l'installazione nel suo complesso riflette sulla memoria, sulla comunità e sul ruolo degli oggetti quotidiani nella definizione degli spazi condivisi.

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CottoMilano: Un Viaggio Sensoriale tra Terracotta e Rinascimento

CottoMilano: Un Viaggio Sensoriale tra Terracotta e Rinascimento

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Nel cuore pulsante di Milano, dove l'arte e l'architettura si intrecciano in un abbraccio senza tempo, nasce la collezione CottoMilano di Ceramiche Keope. Questa gamma di tiles in gres porcellanato, concepita dal designer Domenico Orefice, trae ispirazione dai maestosi monumenti del Rinascimento milanese, reinterpretando l'antica tradizione della terracotta.

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Presentata durante l'illustre fiera Cersaie 2025, la collezione si propone di raccontare una storia che affonda le radici nella storia e nella cultura della città. I tiles CottoMilano evocano la sensazione calda e avvolgente della terracotta lombarda, famosa per il suo caratteristico tono rosso profondo, a differenza del rosa tipico della terracotta toscana.

Ogni pezzo è un omaggio alla storicità della Fornace Curti, un'istituzione lombarda che dal XV secolo lavora la terracotta con maestria. Le superfici dei tiles presentano una finitura opaca che ricorda quella dei materiali artigianali, creando un'esperienza tattile unica e coinvolgente.

La collezione è arricchita da tiles decorativi che sfoggiano motivi geometrici ispirati a capolavori come la chiesa di Santa Maria delle Grazie e l'ospedale della Ca' Granda. Questi dettagli architettonici, reinterpretati in chiave moderna, conferiscono un carattere distintivo alla collezione, come se fossero stati modellati a mano.

Con una palette che spazia dai toni caldi del Terracotta, Sabbia e Creta a tonalità più neutre come Talco e Argilla, CottoMilano offre la possibilità di creare ambienti accoglienti e immersivi. La scelta di formati ampi, come 120x120 e 60x120 centimetri, permette di progettare spazi unici, mentre i tiles da 20x20 centimetri, con design astratti, richiamano l'armonia delle facciate rinascimentali.

In un'epoca sempre più digitale, CottoMilano si distingue per il suo richiamo all'autenticità e all'artigianalità, proponendo un valore di lentezza e attenzione ai dettagli. Con l'introduzione di mattoncini da 6x24, disponibili in versioni lucide e opache, la collezione si completa, offrendo infinite possibilità di personalizzazione.

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Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Brasile

Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Brasile

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Casa Buritis: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in BrasileLa Casa Buritis, progettata dallo studio Aguirre Arquitetura, rappresenta un interessante esempio di come l'architettura possa integrarsi armoniosamente con il paesaggio naturale del Cerrado. Situata a Uberlândia, Brasile, questa residenza si estende su una superficie di 550 m² e sarà completata nel 2025.

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Il progetto nasce dall'esigenza di una grande famiglia e mira a valorizzare la relazione visiva tra l'architettura e il paesaggio circostante. Gli architetti, guidati da Alexandre Aguirre, hanno saputo sfruttare il potenziale del lotto, offrendo una vista privilegiata su un'area naturale preservata.

La Casa Buritis non è solo un'abitazione, ma un esempio di come il design possa rispondere alle esigenze contemporanee, mantenendo un forte rispetto per l'ambiente. La combinazione di materiali sostenibili e tecniche innovative dimostra l'impegno del team di Aguirre Arquitetura verso un futuro più verde.

Questo progetto è stato presentato su ArchDaily, un'importante piattaforma dedicata all'architettura e al design, dove è possibile esplorare ulteriormente le caratteristiche e le specifiche della Casa Buritis.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Eindhoven e il Design: Dove il Futuro Prende Forma

Eindhoven e il Design: Dove il Futuro Prende Forma

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Nel cuore dell’Olanda, Eindhoven si erge come un faro di creatività e innovazione, un luogo dove il design non è solo un mestiere, ma una filosofia di vita. Ogni ottobre, la città si trasforma in un laboratorio vivente, accogliendo la Dutch Design Week (DDW), un evento che celebra la bellezza della collaborazione e l'immaginazione senza confini. Quest’anno, con oltre 2.500 designer coinvolti, l’at...

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La DDW, giunta alla sua 25esima edizione, è molto più di una semplice esposizione; è un palcoscenico dove le idee si intrecciano, si confrontano e si trasformano in prototipi. Tutto ciò avviene sotto il tema ‘Passato, Presente, Possibile’, un invito aperto a riflettere sul percorso compiuto e sulle future possibilità del design. I visitatori si troveranno immersi in un caleidoscopio di installazioni, mostrando come il design possa influenzare la società in modi inaspettati, dall’innovazione tecnologica alla sostenibilità.

Ma cos’è che rende la DDW così speciale? È l’energia pulsante che si percepisce ad ogni angolo, un miscuglio di sperimentazione e tradizione, dove giovani talenti e designer affermati collaborano per dare vita a progetti che non solo commentano il mondo, ma che agiscono al suo interno. Questo dialogo intergenerazionale è fondamentale per mantenere viva la fiamma del design, unendo l'urgenza dei giovani con la saggezza di chi ha già tracciato un percorso.

In un contesto in continua evoluzione, Eindhoven si impegna a proteggere il suo battito creativo. L'iniziativa ‘Design Development Eindhoven’ nasce con l'obiettivo di garantire che i designer possano continuare a vivere e lavorare nella città, senza essere sopraffatti dall'espansione tecnologica. Perché la creatività non è solo un elemento decorativo; è essenziale per la qualità della vita.

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La Casa Verde: Un Abbraccio alla Natura nel Cuore di Gibsons

La Casa Verde: Un Abbraccio alla Natura nel Cuore di Gibsons

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Incastonata tra gli alberi e accarezzata da un ruscello che scorre lento, 'The Green House' si presenta come un rifugio familiare, un luogo dove l'architettura si fonde in modo armonico con la natura circostante. Progettata dallo studio Boniface Oleksiuk Politano Architects, questa casa, situata a Gibsons, British Columbia, si distingue per la sua modestia e per l'eleganza del suo profilo architet...

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La struttura, che copre un'area di 1650 piedi quadrati, non è solo un'abitazione, ma un manifesto di sostenibilità e rispetto per l'ambiente. In un'epoca in cui l'architettura si trova a dover rispondere alle sfide del cambiamento climatico, 'The Green House' emerge come esempio luminoso di come si possa vivere in simbiosi con il contesto naturale. La scelta dei materiali, in prevalenza legno, riflette un approccio ecologico che invita a riflessioni più profonde sul nostro modo di abitare il mondo.

Ogni angolo di questa casa racconta una storia, un dialogo continuo tra gli spazi interni ed esterni. Le finestre, a volte giocose, a volte sobrie, si trasformano in opere d'arte, incorniciando momenti di bellezza quotidiana. Dalla luce del mattino che filtra attraverso i rami, ai colori caldi del tramonto che danzano sulle pareti, ogni giorno è un invito a vivere con consapevolezza.

'The Green House' non è solo un progetto architettonico; è una dichiarazione d'intenti, un esempio di come l'architettura possa diventare parte integrante della nostra vita, un rifugio dove sentirsi a casa e allo stesso tempo parte di un ecosistema più ampio.

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Ritorno al Futuro: Il Rinnovamento dell'Eagle and Child di Foster + Partners

Ritorno al Futuro: Il Rinnovamento dell'Eagle and Child di Foster + Partners

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Nel cuore di Oxford, tra le pieghe di una storia che affonda le radici nel 1840, si erge l'Eagle and Child, un pub che non è solo un luogo di ritrovo, ma un vero e proprio scrigno di storie. Qui, gli Inklings, quel gruppo di scrittori che includeva nomi come J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis, si incontravano per dare vita a conversazioni che avrebbero cambiato la letteratura. Oggi, questo luogo iconico ...

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Questo è il primo progetto di pub per la celebre firma architettonica, e si presenta come una sfida avvincente: come preservare l’anima di un luogo intriso di storia, mentre si introduce un tocco di modernità? La risposta risiede nella collaborazione con gli architetti del patrimonio Donald Insall Associates e nella visione del team di Foster + Partners, che punta a mantenere intatto il carattere originale dell'edificio sottoposto a tutela.

Il piano di ristrutturazione prevede la creazione di spazi di lavoro informali al piano superiore per l'Ellison Institute of Technology e un caffè al piano terra, destinato a trasformare l'Eagle and Child in una meta quotidiana per residenti e visitatori. Gerard Evenden, capo dello studio, sottolinea come ogni intervento sarà delicato, volto a rispettare le molteplici stratificazioni della storia di questo pub. Il progetto prevede anche il restauro del famoso 'Rabbit Room', dove gli Inklings si ritrovavano, e la rinascita di due salotti, con un occhio attento a preservare elementi storici, come le imperfezioni nelle riparazioni in pietra e i lucernari degli anni '80.

La parte posteriore dell'edificio vedrà l'aggiunta di una sala da pranzo, progettata per integrarsi armoniosamente con l'architettura esistente, il tutto incorniciato da un giardino rinnovato e da un passaggio storico che collegherà il pub al caffè. Un percorso che si snoda tra il passato e il futuro, dove ogni pietra racconta una storia e ogni angolo invita a una nuova conversazione.

Foster + Partners, fondato dal premio Pritzker Norman Foster, dimostra ancora una volta la sua abilità nel creare spazi che non solo soddisfano le esigenze moderne, ma celebrano e onorano il passato. La ristrutturazione dell'Eagle and Child non è solo un progetto architettonico, ma un atto di amore verso un luogo che ha ispirato generazioni di pensatori e creativi. Un luogo che, grazie a questo rinnovamento, continuerà a vivere e a raccontare le proprie storie nel corso dei decenni a venire.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

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Proposte abitative a Est di Berlino: un viaggio nel design moderno

Proposte abitative a Est di Berlino: un viaggio nel design moderno

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Immaginate un angolo di Berlino, un luogo dove il passato e il futuro danzano insieme in un abbraccio silenzioso. Qui, la Washington University in St Louis ha tracciato un percorso audace, proponendo un progetto residenziale che trae ispirazione dalle strategie abitative di Barcellona. Non si tratta semplicemente di costruire case, ma di creare spazi che parlano, che raccontano storie, che respira...

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Nel cuore di questo progetto, il design diventa un linguaggio, un modo per affrontare le sfide contemporanee del nostro tempo. Gli studenti della Sam Fox School of Design and Visual Arts, sotto la guida di mentori visionari, hanno esplorato temi che spaziano dalle esigenze abitative di una popolazione in evoluzione all'impatto del cambiamento climatico. Ogni proposta, una riflessione, ogni schizzo, una poesia visiva.

La proposta berlinesa si inserisce in un contesto più ampio, dove l'architettura si fa veicolo di giustizia sociale ed ecologica. In questo senso, i progettisti si pongono come custodi del territorio, cercando di integrare tecnologia e sostenibilità in un abbraccio senza tempo. La bassa proporzione studenti-facoltà favorisce un'atmosfera di scambio, dove ogni voce trova spazio e ogni idea può fiorire.

Ma l'universo di WashU non si ferma qui. Progetti in luoghi lontani come Bangkok, dove mercati personalizzabili si intrecciano con la vita quotidiana, o a Cedzyna, in Polonia, dove una scuola agricola incontra un centro diurno per anziani, dimostrano che il design è un ponte tra culture e necessità diverse. Ogni studentessa, ogni studente, porta con sé una visione unica, un sogno di rinnovamento.

In questo viaggio nel design, ci imbattiamo anche in proposte che rievocano antiche tradizioni, come il rilancio delle scuole professionali a St Louis, un omaggio a un'economia che affonda le radici nel lavoro manuale e nell'apprendimento pratico. Qui, il passato si fa presente, e il futuro si costruisce su fondamenta solide e condivise.

Ogni progetto è una tessera di un mosaico complesso, che invita a riflettere su come possiamo vivere in modo più armonioso con l'ambiente e tra di noi. La proposta di un Community Land Trust a St Louis, ad esempio, si pone come un faro di speranza in quartieri storicamente segnati da disuguaglianze.

Così, mentre ci avventuriamo tra le idee e le visioni di questi giovani architetti, ci rendiamo conto che il design è molto più di una mera questione estetica. È un atto di responsabilità, un gesto d'amore verso il mondo e le sue meraviglie, un invito a costruire insieme il futuro.

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Il Pavilion del Flusso: Un Ponte Sinuoso tra Spazi e Idee

Il Pavilion del Flusso: Un Ponte Sinuoso tra Spazi e Idee

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Immaginate un luogo dove il movimento non è solo una necessità, ma un'opera d'arte in sé. Il Pavilion del Flusso, progettato dallo studio Nudes per l'evento Design Democracy 2025 a Hyderabad, India, è un'affascinante fusione di architettura e natura, un ponte sinuoso che connette due sale espositive mentre invita il pubblico a interagire e a riflettere.

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Questo padiglione non è solo una struttura; è un intervento architettonico che reinventa la concezione di spazio. Ispirato al comportamento dell'acqua, il suo design fluido e continuo ricorda le onde del mare, un ritmo universale che si manifesta nella luce, nel suono e nei movimenti delle correnti. La geometria ondulata del padiglione, simile a una sinusoide, permette al visitatore di vivere una transizione armoniosa tra l'architettura e il paesaggio circostante, rendendo la struttura un punto di incontro visivo e sociale all'interno del contesto espositivo.

Realizzato in acciaio e tubi in PVC, il Pavilion del Flusso combina robustezza e leggerezza, garantendo stabilità senza compromettere l'estetica. La struttura in acciaio offre una base solida, mentre i tubi in PVC disposti ritmicamente introducono trasparenza e modulazione della luce, creando un'involucro stratificato che filtra il giorno e arricchisce la percezione del movimento. Questo gioco di materiali, duro e morbido, riflette la duplice natura dell'acqua: resiliente ma fluida.

Seppur concepito per un uso temporaneo durante l'evento, la composizione modulare del padiglione promette un futuro di adattabilità. Dopo la conclusione di Design Democracy 2025, il Pavilion del Flusso sarà trasferito in un parco pubblico a Hyderabad, continuando a fungere da spazio civico dedicato al riposo, alla conversazione e alla riflessione.

La sua forma sinuosa si erge come un tessuto connettivo che attraversa i terreni espositivi, un simbolo di transizione dove il movimento si trasforma in dialogo. Ogni angolo del padiglione invita a esplorare, a scoprire l'interazione tra le persone e le idee, rendendo la visita un'esperienza vivace e dinamica. Gli elementi oscillanti in PVC generano un gioco cinetico di ombre e luci, animando il corridoio fluido che il padiglione offre.

In questo modo, il Pavilion del Flusso non è solo un connettore infrastrutturale, ma anche un catalizzatore sociale, un luogo dove ogni passo è accompagnato da un ritmo che invita alla riflessione e all'incontro.

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La Magia del Moon Pavilion: Un Rinnovamento Sostenibile tra le Acque di Huizhou

La Magia del Moon Pavilion: Un Rinnovamento Sostenibile tra le Acque di Huizhou

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Nel cuore di Huizhou, dove l'acqua danza dolcemente sotto il cielo, un'antica serra abbandonata ha ritrovato nuova vita grazie al genio creativo dell'Atelier Guo. Questo moon pavilion, che si erge come un sogno lucido, racconta la storia di una rinascita, un rifugio luminoso che celebra la bellezza della natura e la resilienza dell'architettura contemporanea.

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Il progetto si ispira a un verso poetico cinese, evocando un'immagine di un poeta sorridente, intossicato dalla bellezza dei fiori. L'esperienza spaziale che ne deriva è un invito a immergersi in una dimensione in cui il moon diventa protagonista, riflettendo una presenza che muta e si trasforma, proprio come il ciclo naturale della vita.

La struttura, compatta e a due piani, si erge su un abbraccio d'acqua, e il suo profilo sinuoso richiama l'ascesa lenta del satellite notturno. Al suo esterno, un'installazione artistica rotante evoca la luna, creando un dialogo affascinante tra il reale e l'immaginario. Da lontano, si può percepire una doppia luminosità, quella dell'acqua e quella della struttura, che insieme danzano in un gioco di riflessi.

Il design è una reinterpretazione coraggiosa della serra originale, un omaggio alla sua storia. Elementi della vecchia struttura, come i telai in acciaio, sono stati riutilizzati per creare nuove forme, mentre materiali innovativi, come le tavole a carbonio, riflettono un impegno costante verso la sostenibilità. La continuità con il passato è palpabile, e la vegetazione che circonda il pavilion dissolve il confine tra architettura e natura, creando un ambiente armonioso e accogliente.

Il moon pavilion non è solo un'opera d'arte, ma un simbolo di speranza e possibilità. La scelta di rivestire la struttura con policarbonato scuro fa pensare a occhiali da sole, proteggendo l'interno e amplificando la luminosità dell'installazione lunare. L'architettura diventa un palcoscenico, e gli spettatori, camminando lungo il bordo dell'acqua, sono invitati a riflettere e a sognare.

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Riscoprire la Tradizione: Il Teatro di Cheng Tsung FENG in Taiwan

Riscoprire la Tradizione: Il Teatro di Cheng Tsung FENG in Taiwan

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Riscoprire la Tradizione: Il Teatro di Cheng Tsung FENG in TaiwanNel cuore di Changhua, Taiwan, il Cheng Tsung FENG Design Studio ha realizzato un progetto che fonde modernità e tradizione. Questo teatro all'aperto, completato nel 2025, è una monumentale installazione in bambù che celebra le radici culturali dell'isola.

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Artista e architetto, Cheng Tsung FENG ha dedicato la sua carriera alla preservazione delle arti tradizionali. Con questo progetto, ha voluto riportare in vita il palcoscenico in bambù, un elemento architettonico che ha caratterizzato le celebrazioni nei templi taiwanesi, ma che oggi è sempre più raro. Situato presso il Wenwu Temple di Lukang, questo palcoscenico è realizzato con migliaia di pali di bambù, evocando l'antica grandezza di una tradizione in via di estinzione.

La struttura, progettata con attenzione alla sostenibilità e all'utilizzo di materiali locali, rappresenta un esempio di come l'architettura possa dialogare con il passato, creando spazi che sono sia funzionali che evocativi. Il team di progettazione ha collaborato con ingegneri strutturali e specialisti dell'illuminazione per garantire che il teatro non solo fosse esteticamente gradevole, ma anche sicuro e pratico per eventi futuri.

Questo progetto è un invito a esplorare e a riapprezzare le tradizioni culturali, mostrando come la modernità possa essere integrata armoniosamente con la storia. In un'epoca in cui molte di queste pratiche stanno scomparendo, il teatro di Cheng Tsung FENG si erge come un simbolo di speranza e rinascita culturale.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New Hampshire

Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New Hampshire

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Architettura Supernaturale: Sylvia Richards Combina Legno e Specchi in New HampshireIn un'area verdeggiante del New Hampshire, un nuovo edificio per la compagnia biotecnologica Adimab ha preso vita grazie alla visione innovativa di Sylvia Richards. Combinando elementi in legno e pannelli specchiati, il design non solo si integra perfettamente con il paesaggio forestale circostante, ma crea anche u...

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Situato a Lebanon, New Hampshire, questo edificio è parte del quartier generale di Adimab, un leader globale nello sviluppo di anticorpi per malattie infettive e autoimmuni. Richards e il suo team hanno progettato un edificio di 27.000 piedi quadrati, che si sviluppa su tre piani, permettendo una notevole espansione senza compromettere l'ambiente naturale.

Utilizzando un sistema strutturale in legno massiccio, tra cui legno lamellare incrociato (CLT), l'edificio presenta elementi in legno esposti che enfatizzano la bellezza dei materiali naturali. Le facciate sono rivestite con cedro atlantico, sostenibile e di grande impatto visivo, mentre la base è avvolta in pannelli specchiati che sfidano le convenzioni di peso e massa.

La struttura non solo riflette il paesaggio circostante, ma permette anche alle due piani superiori di apparire come se fluttuassero sopra il terreno, creando un'illusione di leggerezza. Gli interni sono progettati per favorire la collaborazione e la creatività, con laboratori, sale riunioni e aree lounge che godono di abbondante luce naturale grazie a grandi finestre.

Il progetto ha richiesto anche la costruzione di un parcheggio per i dipendenti, accessibile tramite una sinuosa rampa di 55 metri che si snoda attraverso il bosco, realizzata in acciaio corten, che ricorda le forme monumentali degli artisti contemporanei.

Ogni dettaglio dell'edificio è pensato per attrarre e mantenere i migliori talenti nel settore biotecnologico, confermando l'impegno di Adimab per l'innovazione e la sostenibilità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Creazioni in Legno al Festival di Woodstock: L'Arte di Costruire per la Pace

Creazioni in Legno al Festival di Woodstock: L'Arte di Costruire per la Pace

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Nel cuore pulsante di Bethel, New York, dove nel 1969 si è svolto il leggendario festival di Woodstock, un gruppo di studenti e docenti di dieci università si è riunito per dare vita a un sogno di legno e innovazione. Il BuildFest 2: Peace Rises, quarto capitolo di una saga artistica, ha visto più di 150 partecipanti costruire installazioni in legno che raccontano storie di comunità e speranza.

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Per cinque giorni, queste menti brillanti hanno vissuto e lavorato sul sito, esplorando come le tecnologie emergenti possano contribuire al bene collettivo. Sotto la curatela di Neal Lucas Hitch, il festival ha dato vita a strutture sperimentali, frutto di metodi di assemblaggio e fabbricazione all’avanguardia.

Tra le creazioni, spicca Polylith, un palcoscenico modulare realizzato con un braccio robotico a sei assi, progettato con un occhio attento alla circolarità e ispirato dall'etica comunitaria di Woodstock. Al suo fianco, la suggestiva Trillium, un canopy illuminato costruito con plastica riciclata e legno recuperato, riflette la luce come i petali del fiore da cui prende il nome, simbolo di trasformazione e rinnovamento.

Non meno affascinante è il Peace Pavilion, un’installazione che offre ai visitatori due spazi identici separati da un elegante schermo di legno, invitandoli a sedersi e a riflettere. Le frasi e le liriche incise al laser, che riecheggiano gli ideali del festival del '69, creano un legame emotivo con il passato. Durante il festival, studenti e docenti non si sono limitati a costruire; hanno anche partecipato a programmi culturali quotidiani, culminati in un concerto della band rock sperimentale Guerilla Toss.

Il BuildFest 2, che ha avuto luogo dal 10 al 14 settembre, non è solo un evento; è una celebrazione dell'arte, della tecnologia e della pace, un invito a riflettere su come il progresso possa coesistere con il benessere umano. Le installazioni rimarranno visibili fino a novembre, un'eredità di creatività che invita tutti a sognare e costruire un futuro migliore.

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Il Puddle Pavilion: un fiume ghiacciato nel cielo grazie all'alga

Il Puddle Pavilion: un fiume ghiacciato nel cielo grazie all'alga

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Il Puddle Pavilion: un fiume ghiacciato nel cielo grazie all'algaNel cuore dell'Iowa, il Puddle Pavilion progettato dallo studio I/Thee si erge come un'opera d'arte architettonica che invita i visitatori a immergersi nella bellezza della natura. Situato lungo un ruscello a Bondurant, questo padiglione è stato creato per offrire uno spazio in cui le persone possano connettersi più profondamente con...

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Il Puddle Pavilion è caratterizzato da una canopia libera realizzata in resina bio-based, composta per il 56% da contenuti biologici derivati da alghe. Questo materiale, fornito dalla Checkerspot, è stato versato sul terreno in modo da creare forme organiche, lasciate influenzare da forze naturali come la gravità e la tensione superficiale.

Come descritto dal team di design, il padiglione non è solo una metafora di una pozzanghera, ma una vera e propria pozzanghera, creata attraverso strati di resina che si sono solidificati nella loro forma unica. Questa tecnica, che contrasta con l'approccio tradizionale degli architetti, abbraccia un componente organico e imprevedibile, rendendo il design del padiglione un'esperienza visiva e sensoriale straordinaria.

Il progetto è composto da due volumi che delimitano un sentiero di pietra che conduce al ruscello. Grandi massi disposti attorno al padiglione offrono posti a sedere e creano una scala che scende verso l'acqua, incoraggiando la fruizione dell'area da parte dei visitatori.

Il Puddle Pavilion è il secondo padiglione realizzato da I/Thee nell'ambito del progetto ARTocka Trail Loop, un'iniziativa volta a valorizzare gli spazi verdi locali attraverso installazioni artistiche pubbliche. L'anno precedente, lo studio ha completato The Dining Room, un padiglione distintivo costruito con terra battuta e panchine blu brillanti.

Con il crescente interesse per l'uso delle alghe nel design, il Puddle Pavilion si inserisce in una tendenza più ampia che esplora materiali sostenibili e innovativi. Designer e studi stanno sperimentando con plastiche derivate da alghe e calcestruzzo carbon neutral, contribuendo così a un futuro architettonico più ecologico.

In conclusione, il Puddle Pavilion non è solo un rifugio nella natura, ma un simbolo di innovazione e sostenibilità, che invita chiunque a riflettere sul legame tra architettura e ambiente.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Architecture – Dezeen.

L’Architettura in Evoluzione: Il Viaggio di Tom Kundig tra Case Completate e Sperimentazione

L’Architettura in Evoluzione: Il Viaggio di Tom Kundig tra Case Completate e Sperimentazione

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Nel vasto panorama dell’architettura contemporanea, Tom Kundig emerge come un pioniere, un maestro nell’arte di trasformare la casa in un laboratorio di idee e forme. La sua recente monografia, Tom Kundig: Complete Houses, pubblicata da Monacelli, è un viaggio visivo e narrativo che abbraccia oltre quarant'anni di esperimenti architettonici. Con 462 progetti documentati, questo volume non è solo u...

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Kundig, architetto di Seattle e co-fondatore dello studio Olson Kundig, ha sempre visto la casa come un luogo di interazione diretta con i materiali e il paesaggio circostante. Ogni progetto racconta una storia, una risposta alle sfide del contesto, dall’arcipelago boscoso del Pacifico Nordovest ai deserti aridi del Messico, fino ai terreni vulcanici delle Hawaii. La monografia offre uno sguardo approfondito su trentotto residenze selezionate, dodici delle quali sono pubblicate per la prima volta, accompagnate da fotografie suggestive, schizzi a mano e interviste che rivelano le influenze che hanno plasmato la sua carriera.

Ciascuna casa progettata da Kundig è un'esplorazione del movimento e dell’adattabilità. Grandi finestre girevoli, pareti scorrevoli e facciate operabili sfumano i confini tra l'interno e l'esterno, creando un dialogo continuo con la natura. In questo contesto, Kundig non si limita a costruire strutture; egli crea esperienze tattili, dove la sensibilità al mestiere e la presenza fisica del materiale sono palpabili.

La monografia non è solo una celebrazione del passato, ma un punto di partenza per riflessioni future. Ogni progetto, indipendentemente dalla sua lontananza o dalla sua raffinatezza, riflette una costante indagine su come l'architettura possa mediare tra le persone e il luogo in cui vivono. La copertina, rilegata in un tessuto vibrante con uno schizzo in rilievo, invita il lettore a un'esperienza di lettura che è, a sua volta, un atto tattile.

Per Kundig, la casa è sia un rifugio che un laboratorio. Un luogo in cui le idee di design vengono testate e affinate prima di essere tradotte in progetti più ampi. “Ogni casa è un'opportunità per testare un'idea, perfezionare un dettaglio o correre un rischio,” afferma, sottolineando la natura dinamica e in continua evoluzione della sua pratica. La monografia rappresenta un momento di riflessione, un tentativo di catturare qualcosa che è sempre in movimento, esattamente come il suo lavoro.

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L'Architettura della Paura: Set Iconici dei Film Horror e la Loro Genesi

L'Architettura della Paura: Set Iconici dei Film Horror e la Loro Genesi

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Quando il buio cala e l'ignoto si fa strada, l'architettura diventa un personaggio in sé. I set dei film horror non sono solo luoghi; sono spazi che incapsulano la paura. In questo viaggio, esploriamo come le case, gli hotel e i paesaggi di film iconici come Psycho, The Shining e Beetlejuice siano stati concepiti e realizzati, oscillando tra realtà e illusione.

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Prendiamo ad esempio il leggendario Bates Motel di Alfred Hitchcock. Costruito nel 1960 all'interno degli Universal Studios, non era una casa completa, ma una facciata ben progettata, con stanze filmate in set separati. La geniale illusione di grandezza veniva raggiunta grazie a dipinti e sfondi che ampliavano il panorama, rendendo il pubblico parte di un incubo.

In The Shining, la combinazione tra il Timberline Lodge e set elaborati ha creato un hotel dove la confusione regna sovrana. Ogni corridoio, ogni angolo, progettato per disorientare, per farci sentire prigionieri di un’architettura che vive di vita propria. Kubrick sapeva che la vera paura risiede nell’incomprensibile, nell’impossibile.

Ma non sono solo le costruzioni inventate a farci tremare. La casa di Michael Myers in Halloween, una vera residenza vittoriana, ha subito solo lievi ritocchi per trasformarsi in un luogo di terrore. La sua esistenza tangibile ricorda che a volte la realtà è ben più inquietante della finzione.

Nel mondo di Beetlejuice, la casa dei Maitland, purtroppo, non è più visibile, ma il suo ricordo vive tra le colline del Vermont, un monumento all’inventiva di Tim Burton. Ogni set, ogni luogo, racconta una storia di creazione e distruzione, di vita e morte.

L’architettura dei film horror non è solo una questione di estetica; è un linguaggio visivo, un modo per comunicare la paura, per trasformare l’ordinario in straordinario. La casa di The Exorcist e il suo famigerato scalone sono diventati simboli di un’epoca, un richiamo all’orrore che continua a vivere nel ricordo collettivo.

Infine, non possiamo dimenticare Suspiria, dove l’architettura diventa arte astratta, una danza di colori e forme che sfida la razionalità. Ogni set, ogni angolo girato, è un invito a esplorare le profondità della nostra psiche, a confrontarci con ciò che temiamo di più.

In questo viaggio attraverso l’architettura della paura, ci rendiamo conto che dietro ogni angolo oscuro c’è una storia, una creazione che continua a vivere, a spaventarci, ma soprattutto a ispirarci. E mentre ci prepariamo per la notte di Halloween, ricordiamoci che ogni casa potrebbe celare un segreto, un’ombra, una storia di paura che aspetta solo di essere raccontata.

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Casa Multigenerazionale con Facciata in Mattone Traspirante a Da Nang

Casa Multigenerazionale con Facciata in Mattone Traspirante a Da Nang

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Casa Multigenerazionale con Facciata in Mattone Traspirante a Da NangNascosta in un vicolo stretto di Da Nang, Vietnam, l'architettura di Live Out Studio ha completato Terracotta Breath, una residenza multigenerazionale caratterizzata da una facciata in mattone poroso. Progettata per ospitare due famiglie su un modesto lotto urbano di 7 × 22 metri, il progetto bilancia intimità e indipendenza. Al ...

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Una Palette Radicata nella Terra e nel Clima

Il design di Live Out Studio abbraccia i principi del feng shui vietnamita e un budget contenuto, risultando in una casa che si sente sia radicata che inventiva. Strategie climatiche passive garantiscono ventilazione naturale e ombra, mentre una palette di materiali composta da mattone, bambù, legno, intonaco color argilla e tetto in lamiera ondulata lega l'edificio al suo contesto locale. Questo linguaggio coeso e terroso, creato dallo studio vietnamita, fluisce dalla facciata al sentiero del giardino, formando un involucro termicamente responsivo che si integra senza soluzione di continuità nel suo denso contesto urbano.

Dettagli di Eccellenza Artigianale Locale

Ogni dettaglio porta l'impronta dell'artigianato locale. Schermi in mattone operabili filtrano luce e flusso d'aria, balaustre in corda intrecciata a mano addolciscono gli spazi di circolazione, e il mattone lavorato con cura aggiunge texture e ritmo alla facciata. Questi gesti sono tanto pratici quanto poetici — garantendo comfort nel clima tropicale e creando sottili strati di privacy e apertura.

La residenza multigenerazionale è definita dalla sua facciata in mattone poroso, mentre al centro del progetto si trova un cortile piantumato. Le strategie climatiche passive assicurano ventilazione naturale e ombra, creando un'abitazione che si sente sia radicata che inventiva, progettata per accogliere due famiglie, bilanciando intimità e indipendenza.

Scopri di più su questo straordinario progetto su designboom | architecture & design magazine.

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La Prima Biennale di Bukhara 2025: Un Evento Culturale Senza Precedenti in Uzbekistan

La Prima Biennale di Bukhara 2025: Un Evento Culturale Senza Precedenti in Uzbekistan

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La Prima Biennale di Bukhara 2025: Un Evento Culturale Senza Precedenti in UzbekistanIl 5 settembre 2025 segna l'apertura della prima edizione della Biennale di Bukhara, un evento che porta oltre 70 commissioni specifiche per il sito, realizzate da più di 200 partecipanti provenienti da 39 paesi, nel cuore storico della città uzbeka. Commissionato dalla Fondazione per lo Sviluppo dell'Arte e della...

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Curata da Diana Campbell e incentrata sul tema "Ricette per Cuori Spezzati", la Biennale si svolge nell'arco di dieci settimane in una costellazione di siti recentemente restaurati, tra cui madrasse, caravanserragli e moschee, tutti parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO di Bukhara. Oltre a fungere da piattaforma espositiva, la biennale è inserita in un piano di sviluppo più ampio, posizionando la cultura come catalizzatore per la trasformazione urbana e il rinnovamento del patrimonio.

Questo evento rappresenta non solo un'opportunità per scoprire l'arte contemporanea, ma anche un momento cruciale per riflettere sulla storia e sull'identità culturale dell'Uzbekistan. La Biennale di Bukhara non è solo un festival, ma un'esperienza immersiva che invita a esplorare le intersezioni tra il passato e il futuro, tra tradizione e innovazione.

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Cersaie 2025: La Casa Sensibile secondo Elena Salmistraro

Cersaie 2025: La Casa Sensibile secondo Elena Salmistraro

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Il Cersaie 2025 porta in scena un concetto innovativo: la Casa Sensibile. Non è solo un luogo fisico, ma un organismo vivente che interagisce con le emozioni di chi lo abita. In questo contesto, la designer Elena Salmistraro ci guida alla scoperta di spazi che ascoltano, proteggono e raccontano storie.

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La Casa Sensibile è caratterizzata da una luce che cambia con il passare delle ore, materiali che sollecitano i sensi e angoli che invitano alla riflessione. Elena Salmistraro sottolinea l'importanza di creare ambienti che favoriscano il benessere; ogni elemento, dai colori ai tessuti, ha un ruolo fondamentale nel plasmare la nostra esperienza quotidiana. "I colori trasformano la percezione degli spazi e la luce ne rivela la verità", afferma Salmistraro.

Il design emozionale è al centro di questa visione: ogni oggetto deve avere una funzione emotiva, non solo pratica. Che sia per un single, una coppia o una famiglia, la Casa Sensibile è un luogo che evolve con i suoi abitanti, dove ogni oggetto scelto con cura contribuisce a rompere l'anonimato e a creare un'esperienza unica.

Elena Salmistraro, con la sua fusione di arte e design industriale, ha collaborato con marchi prestigiosi e ha ricevuto riconoscimenti internazionali. La sua visione per la Casa Sensibile, presentata al Cersaie, rappresenta un passo avanti verso spazi che non solo accolgono, ma che migliorano la qualità della vita.

Ispirato all'articolo pubblicato su: share.google

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Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade

Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade

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Arredamento in Legno: Banca Tres e Silla Cuatro di Omar WadeIn una residenza di Città del Messico progettata da OW Arquitectos, i mobili Banca Tres e Silla Cuatro di Omar Wade esplorano l'interazione tra spazio, materia e luce. Questi pezzi, realizzati in legno, si inseriscono in un contesto architettonico caratterizzato da ampie finestre e lucernari che permettono alla luce naturale di permeare g...

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Banca Tres, realizzata in legno di tzalam, presenta un'apertura circolare destinata a contenere una pianta in terracotta, trasformando il bench in un oggetto che evolve nel tempo e si collega alla crescita naturale. Con dimensioni di 120 × 40 × 44 cm, questa panca non è solo un oggetto statico, ma un elemento dinamico che arricchisce l'ambiente circostante.

La Silla Cuatro, ispirata dalle linee della costa oaxaqueña, utilizza legno di parota e si presenta come un cubo preciso (60 × 60 × 60 cm). La seduta e lo schienale, realizzati in acciaio, sono uniti a gambe in legno tramite bulloni in acciaio inossidabile, creando un equilibrio tra rigidità e leggerezza visiva. Entrambi i pezzi di arredamento sono concepiti per rispondere alla luce e al contesto spaziale in cui si trovano, instaurando un dialogo continuo con l'architettura circostante.

Questi mobili di Omar Wade non solo arredano, ma interagiscono attivamente con il loro ambiente, rendendo la luce e spazio protagonisti di un'esperienza visiva e sensoriale unica. La progettazione di Banca Tres e Silla Cuatro invita a riflettere sul ruolo del design nell'interazione con la natura e gli spazi abitativi.

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ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti Commerciali

ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti Commerciali

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ABI Interiors: Soluzioni di Tapware Sostenibile per Progetti CommercialiLa scelta del tapware giusto è fondamentale per garantire la tranquillità mentale in un progetto commerciale. ABI Interiors, leader globale nei componenti architettonici di alta gamma, è dedicata a fornire soluzioni sostenibili e orientate al design, in grado di soddisfare le esigenze pratiche e creative degli architetti.

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Con una vasta gamma di prodotti che spaziano dal segmento premium a quello mid-market e budget, gli architetti possono trovare il miglior tapware per i loro progetti grazie all'offerta di ABI Interiors. Ogni pezzo è pensato per armonizzarsi perfettamente con l’estetica e la funzionalità richiesta nei contesti commerciali, residenziali e nelle grandi opere.

In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, ABI Interiors offre soluzioni che non solo soddisfano le necessità progettuali, ma che contribuiscono anche a un futuro più verde. Scopri di più su come ABI Interiors può supportare il tuo prossimo progetto.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Un Villaggio di Legno: Il Centro Studentesco di Johns Hopkins

Un Villaggio di Legno: Il Centro Studentesco di Johns Hopkins

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Nel cuore del campus di Johns Hopkins a Baltimora, un sogno architettonico prende vita: il Bloomberg Student Center. Immaginate un villaggio, un insieme di 29 padiglioni in legno massiccio, che si arrampicano dolcemente lungo un pendio naturale. Questa creazione, firmata dallo studio danese BIG e dal Rockwell Group di New York, è il primo edificio dedicato esclusivamente alla vita studentesca dell...

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Con una superficie di 14.000 metri quadrati, il centro è un mosaico di volumi rettangolari impilati, avvolti in vetro e sormontati da tetti piani. Bjarke Ingels, fondatore di BIG, descrive il progetto come un villaggio in legno, un luogo dove le attività degli studenti non sono più disperse, ma raccolte in uno spazio che favorisce l'incontro e l'interazione.

I padiglioni non sono solo belli; sono anche intelligenti. Ognuno di essi è dotato di pannelli solari che contribuiscono a generare circa la metà dell'elettricità necessaria al funzionamento dell'edificio, un passo fondamentale verso la certificazione LEED Platinum. La struttura, concepita come una serie di volumi a cascata, è un esempio di come l'architettura possa armonizzarsi con l'ambiente, rispettando la sostenibilità e l'efficienza energetica.

All'interno, il centro si apre in un atrio centrale che varia in altezza, creando uno spazio dinamico e accogliente. Al piano terra, una food hall, un caffè e un ristorante accolgono gli studenti in un'atmosfera vivace e informale, mentre una scala monumentale conduce verso aree lounge e spazi per eventi, tra cui un teatro da 250 posti e studi di danza.

La scelta dei materiali riflette un'attenzione particolare alla sostenibilità: legno massiccio, soffitti in legno lamellare acustico, e finiture in pietra calcarea e rovere bianco si combinano per creare un ambiente caldo e accogliente. David Rockwell, fondatore di Rockwell Group, ha dichiarato di essersi lasciato ispirare dalla struttura in legno per creare un interno coeso e dinamico.

Fuori, giardini paesaggistici e terrazze invitano alla socialità, mentre la cisterna sotterranea da 20.000 galloni raccoglie l'acqua piovana, dimostrando un ulteriore impegno verso la sostenibilità. Questa meraviglia architettonica non è solo un luogo di incontro; è un manifesto di ciò che l'architettura contemporanea può e deve essere: un luogo dove forma e funzione si intrecciano in un abbraccio di legno e vetro, dove gli studenti possono sentirsi a casa.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Manhattan Beach Residence: Un Capolavoro di Design di Olson Kundig

Manhattan Beach Residence: Un Capolavoro di Design di Olson Kundig

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Il Manhattan Beach Residence, progettato dallo studio Olson Kundig, è un esempio straordinario di architettura moderna che si integra perfettamente con il paesaggio costiero della California. Situato su un terreno stretto e in pendenza a pochi passi dall'oceano, questo progetto esprime un design onesto e funzionale, ispirato all'architettura moderna californiana degli anni '50. Con una superficie ...

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Olson Kundig ha saputo combinare elementi di design utilitaristici con un'estetica accattivante, utilizzando materiali contemporanei e tecnologie innovative. La residenza non solo offre spazi interni accoglienti e luminosi, ma anche aree esterne che invitano a godere della bellezza naturale circostante.

Questo progetto è un perfetto esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze moderne senza compromettere la bellezza e l'integrità del paesaggio. Ogni dettaglio è stato curato con attenzione, rendendo il Manhattan Beach Residence un capolavoro di design e funzionalità.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Il Sentiero dei Colori: Un'Installazione Artistica che Trasforma gli Spazi Pubblici

Il Sentiero dei Colori: Un'Installazione Artistica che Trasforma gli Spazi Pubblici

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Nel cuore di Poznań, un'opera straordinaria si erge come un invito a esplorare la bellezza della collettività e della sensorialità: il Color Path. Creato da Adam Kalinowski, questo percorso di colori non è solamente un'installazione artistica, ma un'esperienza che trasforma la concezione di spazio pubblico. La sua presenza, visibile dal 12 settembre al 26 ottobre 2025, è un punto di riferimento pe...

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Composta da ben 17 tonnellate di aggregati colorati, il sentiero si estende per 2700 x 480 x 20 cm, racchiuso all'interno di una cornice in compensato. Ogni passo su questa superficie vibrante non è solo un atto fisico, ma un modo per partecipare attivamente alla creazione di un paesaggio in continua evoluzione. I visitatori sono invitati a calzare i piedi nudi e a lasciarsi trasportare dalla sensazione tattile, contribuendo a modificare le forme e i colori del percorso con ogni loro movimento.

Il Color Path rappresenta un'indagine profonda sulla relazione tra corpo, materiale e ambiente condiviso. Attraverso il movimento e l'interazione collettiva, l'installazione mette in discussione le consuetudini quotidiane, trasformando un semplice passaggio in un'opera d'arte dinamica. Ogni visitatore diventa parte integrante di questa narrazione, mentre i suoi passi tracciano nuove traiettorie e disegnano nuovi schemi di colore e texture.

In un mondo dove l'arte tende a essere osservata, Kalinowski invita a vivere l'arte, a farne esperienza diretta, a lasciarsi sorprendere dalle possibilità di un sentiero che è tanto fisico quanto emotivo. Il Color Path, in questo senso, non è solo un'opera da ammirare, ma un invito a riscoprire il potere della partecipazione e dell'interazione nell'arte contemporanea.

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Formatech: L'evoluzione della materia reinterpretata da Florim e Gensler

Formatech: L'evoluzione della materia reinterpretata da Florim e Gensler

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In un mondo in cui l'architettura si evolve incessantemente, Florim e Gensler presentano una collezione che ridefinisce il concetto di materia: Formatech. Questa collezione di grès porcellanato non si limita a essere un prodotto decorativo, ma si propone come un sistema di design flessibile che esplora la genuinità dei materiali fondamentali come cemento, metallo e intonaco. Grazie a un dialogo pr...

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Il nome Formatech unisce la parola latina 'forma', che significa aspetto, con 'tecnologia', sottolineando l'equilibrio tra performance estetica e tecnica. Ogni piastrella della collezione cattura le tracce del tempo, le impronte degli strumenti e le patine che raccontano esperienze vissute. Non si tratta di una semplice imitazione, ma di un'interpretazione profonda che cristallizza l'evoluzione dei materiali, evidenziando l'autenticità piuttosto che la perfezione.

Gensler, in qualità di consulente per il design del prodotto, ha creato uno strumento per architetti e designer che bilancia coerenza e versatilità. Formatech è disponibile in tre finiture: Cast, che evoca le inclusioni del cemento; Forge, che ricrea le variazioni cromatiche del metallo ossidato; e Cure, un'interpretazione minimale dell'intonaco in fase di asciugatura. Con formati che variano da 30x60 cm a 120x280 cm e in tre spessori, la collezione si adatta a molteplici applicazioni, dagli interni a progetti architettonici di grande scala.

La tecnologia decorativa avanzata di Florim si riflette in ogni piastrella, con grafiche stampate a tampone e applicazioni cromatiche digitali che creano superfici con una profondità espressiva e una resilienza tecnica. Nella finitura Cast, le granulometrie interagiscono con la decorazione tridimensionale, mentre in Forge, le tonalità sottili ricreano l’invecchiamento naturale dei metalli. Queste innovazioni assicurano che le superfici non solo raggiungano un ricco impatto visivo, ma mantengano anche la durevolezza necessaria per contesti architettonici esigenti.

La sostenibilità è un pilastro fondamentale di Formatech: prodotta in stabilimenti alimentati fino al 100% da energia rinnovabile autogenerata, la collezione contiene fino al 60% di materiale riciclato. I rifiuti derivanti dalla produzione e le acque reflue vengono completamente recuperati e riutilizzati. Inoltre, Formatech è parte del progetto CarbonZero di Florim, che compensa le emissioni di CO2 lungo l'intero ciclo di vita del prodotto. Come Benefit Corporation e B Corp certificata, Florim propone questa collezione non solo come innovazione di design, ma anche come scelta responsabile per un'architettura orientata al futuro.

In sintesi, Formatech rappresenta un delicato equilibrio tra autenticità e innovazione, dove il grès porcellanato diventa sia espressivo che funzionale. La collezione esplora come le superfici ceramiche possano trasmettere l'essenza di elementi grezzi come cemento, metallo e intonaco, restaurando la verità formale di questi materiali in una dimensione accessibile e duratura.

Fonte: www.designboom.com.

Innovazione Sismica: Scopri il Potenziale del Sistema NPS®

Innovazione Sismica: Scopri il Potenziale del Sistema NPS®

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Innovazione Sismica: Scopri il Potenziale del Sistema NPS® Il Sistema NPS® rappresenta una svolta significativa nel campo delle costruzioni sismiche. Progettato per garantire maggiore sicurezza e durabilità, questo innovativo sistema a telaio misto acciaio-calcestruzzo è stato sviluppato per rispondere alle esigenze di edifici in zone ad alta sismicità.

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Durante il World Conference on Earthquake Engineering (WCEE) 2024, Tecnostrutture presenterà un intervento che mette in luce i vantaggi del Sistema NPS®, frutto di un lavoro di ricerca collaborativa con l’Università di Washington.

Vantaggi del Sistema NPS®

  • Velocità di realizzazione: La prefabbricazione dei componenti consente una costruzione più rapida.
  • Miglioramento della sicurezza: Riduce i rischi in cantiere durante le fasi di costruzione.
  • Durabilità: Strutture progettate per resistere nel tempo, anche in caso di eventi sismici.

Il telaio strutturale NPS®, composto da colonne saldate in acciaio e travi autoportanti, offre prestazioni superiori rispetto ai tradizionali telai in calcestruzzo armato. Con il suo design innovativo, il Sistema NPS® permette una migliore dissipazione dell'energia in caso di sollecitazioni sismiche, garantendo un'elevata resistenza e duttilità.

Progettazione e Applicazioni

Il Sistema NPS® si presta a molteplici applicazioni, inclusi edifici strategici come ospedali e strutture direzionali. La progettazione avviene attraverso un approccio integrato che include l'uso di tecnologie di calcolo avanzate e metodologie BIM.

Grazie alla sua capacità di raggiungere elevati standard di prestazione sismica, il Sistema NPS® si propone come una soluzione ideale per chi cerca un'alternativa alle tradizionali costruzioni in calcestruzzo armato. Con il giusto approccio progettuale, è possibile superare le performance richieste dalle normative vigenti.

In conclusione, il Sistema NPS® non è solo un'innovazione tecnica, ma una risposta concreta alle sfide del futuro nella progettazione di edifici sicuri e sostenibili.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.tecnostrutture.eu.

L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a Taiwan

L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a Taiwan

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L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a TaiwanPresso il storico Tempio Wenwu di Lukang, Changhua, l'artista Cheng Tsung Feng ha completato Theatre, una vasta installazione in bambù che reinterpreta la tradizione in via di estinzione delle scene temporanee per l'opera, un tempo centrali nei festival templari taiwanesi. Costruita con migliaia di pali intrecciati, l'opera si erge come...

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Theatre trae ispirazione dalle scene in bambù che, fino a qualche decennio fa, venivano rapidamente erette per le rappresentazioni operistiche e le celebrazioni templari in tutto Taiwan. La struttura di Feng richiama questa ephemerità, trasformandola in uno spazio esperienziale. Il telaio è composto da una rigorosa griglia verticale-orizzontale di segmenti di bambù, addolcita da strisce di bambù intagliate che tracciano archi sinuosi attraverso la facciata e il piano di base.

I visitatori sono invitati a entrare nell'installazione dell'artista taiwanese salendo le scale in bambù che conducono alla vasta piattaforma centrale. Una volta all'interno, vengono avvolti dalla griglia trasparente, dove la luce filtra attraverso le pareti e i pavimenti a listelli, e la tattilità del bambù emerge con forza. Durante il giorno, il palco diventa un luogo di riposo, un posto per riunirsi o giocare. Di notte, illuminato da lampade festose, l'installazione si trasforma in uno spazio cerimoniale che richiama l'atmosfera delle tradizionali rappresentazioni operistiche con il loro colore, spettacolo e senso di ritualità condivisa.

Muovendosi attraverso Theatre, le persone oscillano tra i ruoli di pubblico e performer, incarnando lo scambio ciclico al cuore stesso del teatro. Il progetto di Feng colloca la memoria all'interno dell'esperienza vissuta, animando la tradizione attraverso la partecipazione. Situato di fronte al secolare Tempio Wenwu, il teatro in bambù attira visitatori e passanti, offrendo loro uno spazio per riposare, giocare o esibirsi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Scopri il Taichung Green Museumbrary: l'innovativa opera di SANAA in Taiwan

Scopri il Taichung Green Museumbrary: l'innovativa opera di SANAA in Taiwan

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Il Taichung Green Museumbrary: Un Nuovo Faro Culturale in Taiwan Il Taichung Green Museumbrary, completato dallo studio giapponese SANAA, rappresenta il più grande progetto culturale mai realizzato dallo studio. Situato nel parco centrale di Taichung, questo imponente edificio di 58.016 metri quadrati aprirà le sue porte al pubblico a dicembre e ospiterà un museo d'arte e una biblioteca cittadina...

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In collaborazione con la società taiwanese Ricky Liu and Associates, SANAA ha progettato il museumbrary per immergere i visitatori nel panorama naturale circostante. L'edificio si distingue per la sua trasparenza, grazie a pareti in vetro e metallo avvolte in una maglia di alluminio, creando un'atmosfera di apertura e accessibilità.

"Abbiamo sempre desiderato creare un edificio aperto, dove molte persone possano partecipare facilmente," ha dichiarato lo studio. Questo approccio si riflette nella fusione di arte e letteratura; il museo offre un apprendimento visivo attraverso l'arte, mentre la biblioteca promuove l'educazione tramite la letteratura. La combinazione di queste due entità ha dato vita a uno spazio di apprendimento multifunzionale, uno degli aspetti principali di questo progetto.

I volumi squadrati del Taichung Green Museumbrary sono elevati su colonne, creando percorsi accessibili da ogni direzione, e includono un tetto panoramico che offre una vista spettacolare sul parco e sullo skyline cittadino. Una volta aperta, la Biblioteca Pubblica di Taichung prevede di ospitare oltre un milione di libri, mentre il Museo d'Arte di Taichung si concentrerà sul supporto agli artisti locali e sul collegamento di Taiwan con la scena artistica internazionale.

Oltre al completamento del Taichung Green Museumbrary, SANAA ha recentemente guadagnato notorietà per aver ricevuto la prestigiosa Royal Gold Medal dall'Istituto Reale degli Architetti Britannici, consolidando la sua reputazione nel panorama architettonico globale. Questo straordinario progetto non è solo un edificio, ma un nuovo punto di riferimento culturale per la città di Taichung e per il mondo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Un Nuovo Inizio per Venezia: Le Galeries Bartoux Trasformano il Cinema in Arte

Un Nuovo Inizio per Venezia: Le Galeries Bartoux Trasformano il Cinema in Arte

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Venezia, la città dei sogni e delle meraviglie, si veste di nuova bellezza. Nell'aria frizzante di Dorsoduro, un ex cinema, un tempo tempio di pellicole e storie, rinasce come un centro d'arte all'avanguardia: Le Galeries Bartoux. Qui, dove un tempo si proiettavano film, ora si raccontano storie di colori e forme, di artisti e collezionisti che affollano le stanze illuminate da una luce vibrante.

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La serata di inaugurazione, un vero e proprio vernissage parigino con un'anima lagunare, ha accolto oltre 800 ospiti, tra cui volti noti del panorama artistico e un pubblico curioso che si è lasciato rapire dalla magia del luogo. Il tappeto rosso, i velluti e le bollicine di champagne hanno creato un'atmosfera di glamour e sofisticazione, un richiamo irresistibile per chi ama l'arte.

Nel cuore dell'ex Cinema Accademia, i 1.200 metri quadrati di spazio espositivo si fondono con la storia, le travi in legno e i marmi chiari danzano insieme a videoproiezioni immersive che trasformano l'ambiente in un racconto visivo. Qui, l'arte non è solo da osservare: si vive, si respira, si sente. Un viaggio sensoriale che invita a esplorare e ad immergersi in una Bartoux Experience unica.

Tra i protagonisti della serata, il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato l'importanza di questo spazio per la comunità, un luogo dove l'arte contemporanea trova casa. Le Galeries Bartoux non sono soltanto una galleria, ma una Casa dell'Arte, un dialogo continuo tra storia, creatività e cultura. Con artisti italiani e internazionali in mostra, il programma promette di coinvolgere e sorprendere, creando un legame profondo con il pubblico.

In questo contesto, Salvador Dalì, con il suo sguardo magnetico e le sue opere iconiche, si fa portavoce di un'epoca e di un sogno che continua a vivere. Un omaggio che si tradurrà in una mostra dedicata, un viaggio onirico che trasformerà la città in una visione liquida e surreale.

Le Galeries Bartoux rappresentano un nuovo tassello nel mosaico artistico di Venezia, un luogo dove la bellezza parla francese e ogni parete racconta storie di passione e invito alla riflessione. Un'esperienza che promette di rimanere nel cuore di chi avrà il privilegio di varcare la soglia di questo spazio magico.

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La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di Ferramenta

La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di Ferramenta

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La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di FerramentaFino al 5 ottobre 2025, la mostra NUTS + BOLTS a Tivoli, NY, organizzata da Available Items, esplora il design innovativo attraverso l'uso di materiali di ferramenta per creare mobili DIY come sedie, tavoli e lampade. Questo evento rappresenta la seconda edizione della mostra, che mette in luce il lavoro di 24 designer, tra cui Fort...

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I designer sono stati incaricati di realizzare un pezzo di arredamento utilizzando esclusivamente articoli reperibili in un negozio di ferramenta locale, limitando l'uso di legno e vietando l'uso di stampa 3D o parti acquistate online. Il risultato è una collezione di oggetti funzionali, visibili presso la mostra NUTS + BOLTS.

Tra i materiali utilizzati ci sono tubi in PVC, parti di grondaia, martelli da terra, morsetti, dadi, bulloni, scope da strada, cancelli di recinzione, teloni e soglie in alluminio. I designer dimostrano così come prodotti utilitari possano essere trasformati in mobili finiti.

La mostra, situata al 64 Broadway, Tivoli, NY, offre una visione unica di come la creatività possa emergere dall'uso di materiali quotidiani. Ad esempio, Christian Borger presenta una lampada modulare realizzata con lamelle per soffitti, mentre Office of Tangible Space espone lo Street Broom Stool, una sedia che utilizza manici di scope come gambe e telaio, con le setole che costituiscono la seduta principale.

Un altro pezzo notevole è il Catch & Release di Fort Standard, una lampada a pavimento che combina un martello da terra, morsetti e una rete da pesca, creando un oggetto funzionale dall'unione di materiali di diverse categorie come giardinaggio e plumbing.

La mostra NUTS + BOLTS è una celebrazione della creatività e della riutilizzazione, mostrando come l'innovazione possa nascere dall'ordinario. Non perdere l'opportunità di visitarla fino al 5 ottobre 2025.

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Costruire con Forche: La Magia degli Studenti dell'Architectural Association

Costruire con Forche: La Magia degli Studenti dell'Architectural Association

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Nel cuore di un bosco incantato, dove la natura danza in perfetta armonia, un gruppo di studenti dell'Architectural Association di Londra ha intrapreso un viaggio straordinario. Hanno scoperto un modo semplice e ripetibile per costruire con le forche degli alberi, quei rami che spesso vengono trascurati e lasciati a marcire, ma che invece racchiudono una forza sorprendente.

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Il progetto, intitolato A Forest Datum, ha visto questi giovani architetti cimentarsi nella creazione di un sentiero sospeso, un cammino elevato che si snoda tra gli alberi, realizzato con un materiale che potrebbe essere considerato un rifiuto. Utilizzando una jig, una sorta di attrezzo adattabile, hanno tagliato le forche degli alberi, mantenendo intatta la loro forma a Y, così vantaggiosa dal punto di vista strutturale.

In questo laboratorio a cielo aperto, all'interno del campus di Hooke Park, i partecipanti al corso Design & Make hanno affrontato la sfida di lavorare con i rifiuti del sito, plasmando idee innovative e sperimentando nuove forme di architettura. La forza delle forche, provenienti da potature selettive, è stata sfruttata in modo ingegnoso: ogni ramo, con la sua forma irregolare, è stato concepito come una parte di un blocco invisibile, disposto in modo da sostenere l'intera struttura del pavimento.

La jig, realizzata con legno e connettori stampati in 3D, ha permesso tagli precisi e veloci, mentre un sistema di tensione con cavi Dyneema ha garantito la stabilità del cammino. Non c'è bisogno di tecnologia complessa; la genialità di questo progetto risiede nella sua semplicità, rendendolo accessibile anche in contesti a basso reddito.

Con entusiasmo, Emmanuel Vercruysse, co-direttore del corso, ha dichiarato che questo metodo rappresenta un cambiamento di paradigma nell'uso del legno. Attualmente, l'industria del legno considera altamente efficiente l'uso del 50% di un albero, ma ciò non è sostenibile. A Hooke Park, gli studenti sono riusciti a utilizzare fino all'80% dell'albero, dando nuova vita a materiali che altrimenti sarebbero stati sprecati.

In un mondo dove il legno è visto come la soluzione per l'ambiente costruito, ci si rende conto che non c'è abbastanza legno per soddisfare la crescente domanda. Ma qui, tra le forche degli alberi e l'ingegno umano, si sta scrivendo una nuova storia di sostenibilità e innovazione.

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Il Futuro del Mattone: Le Architetture che Ridefiniscono il Concetto di Spazio

Il Futuro del Mattone: Le Architetture che Ridefiniscono il Concetto di Spazio

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Nel cuore di una società in continua evoluzione, il mattone emerge come simbolo di un'eleganza senza tempo, un materiale che racconta storie di tradizione e innovazione. Il BRICK AWARD 26, un prestigioso riconoscimento internazionale, ha svelato una selezione di 50 opere architettoniche provenienti da 21 paesi, ognuna delle quali rappresenta una visione audace e creativa del mondo del mattone.

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Questa celebrazione biennale, che avrà luogo a Vienna il 11 giugno 2026, non è solo una competizione, ma un festival di idee e approcci che mettono in luce la versatilità del mattone. Tra le opere selezionate, troviamo progetti che spaziano da case residenziali intime a grandi edifici commerciali, ognuno con la propria identità unica e il proprio messaggio.

La giuria, composta da nomi illustri come Gabriela Carrillo e Christine Conix, ha il compito di valutare l'originalità e l'eccellenza, premiando non solo l'estetica ma anche la sostenibilità. Ed è proprio la sostenibilità che emerge come tema centrale, con progetti che utilizzano tecniche artigianali e materiali locali, riducendo l'impatto ambientale e abbracciando un futuro più verde.

Tra i progetti più affascinanti, segnaliamo il Museo UCCA in Cina, progettato da Kengo Kuma, che gioca con forme scultoree evocando la bellezza dei materiali naturali. In Australia, il Museo dell'Olocausto di Melbourne utilizza oltre 25.000 mattoni per creare una facciata che bilancia trasparenza e sicurezza, un potente simbolo di resilienza.

Ma non è tutto: il BRICK AWARD è anche un invito a riflettere su come l'architettura possa fungere da ponte tra culture diverse. Ogni progetto in lista racconta una storia, una fusione di arte e funzionalità che continua a ispirare architetti e designer in tutto il mondo.

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Un'Extension da Sogno: L'arte di James Grayley in un Cottage di Suffolk

Un'Extension da Sogno: L'arte di James Grayley in un Cottage di Suffolk

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Nel cuore della campagna inglese, dove il tempo sembra scorrere con un ritmo diverso, sorge un cottage che racconta storie di epoche lontane. L'architettura di James Grayley ha saputo dare nuova vita a questo angolo di Suffolk, realizzando un'extension che è un inno alla rusticità e al calore. I mattoni rossi, le scandole di rovere e i pavimenti in terracotta si intrecciano in un abbraccio di mate...

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Church Cottage, un antico fienile convertito, è un gioiello architettonico che ha visto il susseguirsi delle generazioni. Originariamente costruito nel XVIII secolo per accogliere due famiglie di agricoltori, questo edificio di Grade II ha subito diverse trasformazioni, culminando in quest'ultima opera di Grayley. L'extension, avvolta in una veste di scandole che sembrano danzare al vento, si erge con orgoglio, richiamando la silhouette dei tetti di paglia circostanti.

La nuova ala, situata a nord-ovest, non è solo un ampliamento, ma un gesto di connessione con il paesaggio, un dialogo tra interno ed esterno. L'idea principale era quella di creare uno spazio per riunirsi, un luogo dove le famiglie potessero ritrovarsi attorno a una tavola, condividendo risate e storie. Con un soffitto inclinato punteggiato da lucernari, la luce naturale inonda l'area living, trasformando ogni pasto in un'esperienza unica.

Ogni dettaglio è pensato con cura. Le finestre incassate in rovere incorniciano la vista del giardino, mentre una porta scorrevole in vetro invita a varcare la soglia verso un patio che si fonde con il verde circostante. Sul tetto, un giardino di fiori selvatici si unisce armoniosamente al prato locale, creando un'estensione della natura stessa.

Il pavimento in piastrelle a herringbone, che ricorda le antiche tradizioni locali, si sposa perfettamente con il camino in mattoni rossi, il cuore pulsante di questo spazio aperto. Qui, il passato e il presente si intrecciano in un abbraccio caldo e accogliente, permettendo a chiunque di sentirsi a casa.

In un mondo che corre veloce, l'architettura di James Grayley invita a rallentare, a respirare e a godere della bellezza che ci circonda. L'extension di Church Cottage non è solo una questione di spazio, ma un atto d'amore verso la cultura e la storia di Suffolk.

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Visionscapes: Il Giovane Architetto che Trasforma i Sogni in Realtà

Visionscapes: Il Giovane Architetto che Trasforma i Sogni in Realtà

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Visionscapes: Il Giovane Architetto che Trasforma i Sogni in RealtàNel cuore pulsante di una città in continua evoluzione, un giovane architetto sta emergendo come una figura chiave nel panorama contemporaneo dell’architettura. Con una visione fresca e audace, Ermil Horozović ha fondato il suo studio, EA Studio, un luogo dove le idee prendono forma e si trasformano in opere tangibili che raccontan...

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Il viaggio di Ermil inizia con una passione innata per l'architettura, una vocazione che si è manifestata fin da giovane. Il suo approccio si distingue per la capacità di ascoltare le esigenze e i sogni dei clienti, traducendoli in progetti che non solo soddisfano le aspettative, ma le superano. “La nostra missione è rendere accessibili i sogni architettonici a tutti”, afferma con entusiasmo. “Crediamo che ogni visione meriti di essere realizzata, senza compromettere la qualità.”

EA Studio non è solo un nome, ma un concetto che abbraccia la collaborazione e l’innovazione. La sinergia con altri studi architettonici arricchisce ogni progetto, portando in dote competenze diversificate e nuove prospettive. I servizi offerti spaziano dalla modellazione 3D a renderizzazioni virtuali, fino a servizi di scan per garantire che ogni dettaglio venga catturato con precisione.

Ermil sa che nel mondo odierno l'architettura non è solo funzionalità ma anche esperienza. L’uso della tecnologia, come le nuvole di punti e la modellazione 3D, non è solo una questione tecnica, ma un modo per immergere il cliente in un viaggio visivo che anticipa il risultato finale. “Vogliamo che i nostri clienti si sentano parte del processo creativo, che vedano le loro visioni prendere vita”, spiega.

Il suo studio ha già attirato l’attenzione per progetti innovativi che combinano estetica e sostenibilità. Ogni creazione è una riflessione della personalità del cliente, e questo è ciò che rende il lavoro di Ermil così speciale. Non è solo un architetto; è un narratore visivo che utilizza spazi e forme per raccontare storie uniche.

In un’epoca in cui l’architettura deve affrontare sfide ambientali e sociali, Ermil Horozović è determinato a lasciare un segno indelebile nel settore. Con una mentalità aperta e una sete di innovazione, il suo studio si propone di ridefinire il concetto stesso di spazio abitativo e lavorativo. “Siamo qui per costruire, ma anche per sognare insieme”, conclude, lasciando un messaggio di speranza e creatività per il futuro.

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Innovazione Sostenibile: Il Padiglione PAKK e l'Isolamento in Micelio

Innovazione Sostenibile: Il Padiglione PAKK e l'Isolamento in Micelio

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Il Padiglione PAKK: Un Esempio di Architettura Sostenibile con Micelio Situato a Tallinn, il PAKK Pavilion rappresenta un'innovazione nell'architettura sostenibile, grazie all'uso di pannelli isolanti realizzati in micelio, un biomateriale che proviene dalle radici dei funghi. Questo progetto è frutto della collaborazione tra Myceen, un'azienda specializzata in materiali sostenibili, e il diparti...

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Il PAKK Pavilion è stato concepito non solo come struttura architettonica, ma anche come laboratorio per testare e dimostrare le prestazioni dei pannelli isolanti in micelio. Questi pannelli, noti come mycocomposite, utilizzano la crescita del micelio come legante naturale per residui industriali come segatura e polpa di legno, offrendo una valida alternativa alle tradizionali isolate in lana minerale o polistirene espanso.

Siim Karro, CEO e co-fondatore di Myceen, afferma: "Parlando con architetti e costruttori in tutta Europa, abbiamo acquisito fiducia che questo materiale è necessario nel mercato". I pannelli di micelio rivestono la struttura, che è stata costruita utilizzando un sistema di costruzione modulare in legno sviluppato da EKA PAKK. Questo sistema è progettato per essere facilmente smontabile, modificabile o espandibile in base alle necessità.

La struttura del padiglione è realizzata in legno di frassino, con un telaio cubico rivestito da tavole di legno. Il sistema di facciata sLender, che conferisce al PAKK Pavilion il suo aspetto angolare distintivo, è stato sviluppato per contrastare il rischio di omogeneizzazione nel rinnovamento del patrimonio edilizio estone. Le sezioni modulari di legno sono progettate per rivestire strutture esistenti, migliorando l'isolamento e aggiungendo balconi e moduli per ascensori e scale.

Fino alla fine del 2026, i pannelli isolanti in micelio saranno esaminati per valutare le loro prestazioni termiche e il rischio di muffa. I risultati preliminari mostrano una gestione dell'umidità eccellente, senza rischi di condensa o muffa, e valori U che indicano una resistenza termica superiore rispetto alla lana minerale nelle stesse condizioni.

Il PAKK Pavilion non è solo un esempio di innovazione nel settore dell'architettura, ma rappresenta anche una speranza per la costruzione sostenibile del futuro, dimostrando come i materiali naturali possano essere utilizzati in modo efficace ed ecologico.

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Gathering Grove Residence: Un Capolavoro di Architettura Residenziale in India

Gathering Grove Residence: Un Capolavoro di Architettura Residenziale in India

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Gathering Grove Residence: Un Capolavoro di Architettura Residenziale in IndiaSituata ad Ahmedabad, la Gathering Grove Residence progettata da R+R Architects rappresenta un esempio straordinario di architettura residenziale che va oltre il semplice utilizzo funzionale. Completata nel 2024, questa residenza è stata concepita come un rifugio sociale dinamico per un cliente di Los Angeles, appassiona...

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Non si tratta di un'estensione utilitaria, ma di un enclave curata che incarna celebrazione, spirito e connessione. Ogni decisione progettuale è stata influenzata dalla personalità vibrante e stilosa del cliente, creando un ambiente che non solo accoglie incontri, ma li ispira.

L'architettura della Gathering Grove Residence è caratterizzata da un linguaggio giocoso e raffinato, dove le fluidità dei collegamenti interni ed esterni, le scelte audaci dei materiali e l'illuminazione ambientale si uniscono per evocare un senso di occasione. Il risultato è uno spazio che diventa una tela vivente per esperienze condivise, adatto a serate intime o a vivaci soirées.

Grazie all'attenzione ai dettagli e all'innovazione, la Gathering Grove Residence si distingue come un esempio di architettura che celebra la vita e le relazioni umane, trasformando il concetto tradizionale di outhouse in una zona di festa vivace e coinvolgente.

Scopri di più su questo progetto affascinante e sull'opera di R+R Architects visitando ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Architettura da Sogno: Scopri i Progetti Finalisti dei Dezeen Awards 2025

Architettura da Sogno: Scopri i Progetti Finalisti dei Dezeen Awards 2025

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Nel cuore pulsante della creatività architettonica mondiale, i Dezeen Awards 2025 si preparano a svelare la loro prestigiosa shortlist, un viaggio che ci conduce attraverso 92 progetti straordinari, selezionati tra i migliori talenti distribuiti in 30 paesi. Ogni progetto, una storia unica, si distingue per l'audacia e l'innovazione che caratterizzano la nostra epoca.

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In cima alla lista, AIM Architecture, Olson Kundig Architects e Herzog & de Meuron rappresentano solo una frazione dei visionari che hanno contribuito a dare vita a edifici che sfidano le convenzioni. Da un blocco di edilizia sociale a Barcellona, con piani non gerarchici, a un centro per le arti performative costruito con mattoni di terra in Uganda, ogni progetto racconta un pezzo di mondo, un riflesso delle culture e delle esigenze locali.

La shortlist include case che si integrano armoniosamente nel paesaggio, come la casa a forma di L a New York, con interni in compensato e dettagli giocosi, oppure il cottage avvolto in sughero a Londra — un omaggio alla sostenibilità e all'estetica vintage degli anni '70.

Un elemento che colpisce è la varietà dei progetti: dai centri culturali in Cina alle strutture di produzione dell'artigianato del mezcal in Messico. Queste opere non sono solo spazi fisici, ma esperienze sensoriali che invitano alla riflessione e all'interazione.

Il 25 novembre, durante un evento che promette di essere ricco di emozioni, verranno annunciati i vincitori di ciascuna categoria, e tutti gli occhi saranno puntati su quel momento culminante in cui il progetto architettonico dell'anno sarà incoronato. La celebrazione non è solo per i vincitori, ma per tutti coloro che hanno partecipato a questa competizione, uniti dalla passione per il design e l'architettura.

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Ferrari Rinnova la Testarossa con la Nuova Supercar Ibrida 849

Ferrari Rinnova la Testarossa con la Nuova Supercar Ibrida 849

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Ferrari Rinnova la Testarossa con la Nuova Supercar Ibrida 849La Ferrari ha ufficialmente svelato la nuova 849 Testarossa, una rivisitazione della storica auto del 1984. Questa supercar ibrida plug-in rappresenta un connubio perfetto tra tradizione e innovazione. La Testa Rossa, che deve il suo nome alla storia di Maranello, è stata originariamente utilizzata nel 1956 per descrivere il colore dell...

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Oggi, il design della Testarossa mantiene la silhouette familiare del suo predecessore, ma con un look moderno e audace grazie al lavoro del Ferrari Styling Center, guidato da Flavio Manzoni. Le linee geometriche che attraversano la carrozzeria creano un gioco di contrasti tra bordi affilati e curve morbide, dando vita a un corpo aerodinamico e accattivante.

Design e Prestazioni Uniche

Il frontale dell'849 Testarossa presenta un paraurti che collega i fari e crea una forma a ponte, con un splitter nero che migliora l'aerodinamica. Il design del retro richiama quello della 512 S, con due sezioni posteriori e un'ala attiva che può modificare la sua posizione in un attimo. Le pannellature in alluminio, tagliate con precisione, sono state assemblate da artigiani esperti, conferendo un tocco di esclusività alla vettura.

All'interno, la Ferrari 849 offre un cockpit all'avanguardia con un cruscotto a due livelli e ventilazioni C-shaped, che dirigono l'aria nell'abitacolo. Sono disponibili due tipi di sedili: quelli da corsa in fibra di carbonio e quelli più confortevoli in tessuto o pelle, per un'esperienza di guida personalizzata.

Versione Assetto Fiorano

La versione Assetto Fiorano della Ferrari 849 è un'opzione che riduce il peso di 30 kg, utilizzando materiali leggeri come fibra di carbonio e titanio. Questa variante non solo migliora le prestazioni, ma offre anche dettagli estetici come le strisce iconiche che attraversano la carrozzeria, rendendo ogni modello unico e ricercato.

In conclusione, la Ferrari 849 Testarossa non è solo un'auto, ma un pezzo di storia che si evolve in un contesto moderno, mantenendo intatta l'essenza del marchio. Con la sua combinazione di design audace e tecnologia ibrida, rappresenta un nuovo capitolo nella storia delle supercar Ferrari.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Come le nuove innovazioni nel design stanno plasmando gli interni in Spagna

Come le nuove innovazioni nel design stanno plasmando gli interni in Spagna

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Come le nuove innovazioni nel design stanno plasmando gli interni in SpagnaIl design è al centro dell'architettura, espresso attraverso nuovi approcci, sperimentazione dei materiali e modi di vivere. Questo è particolarmente evidente in Spagna, dove l'innovazione reinterpreta le tradizioni culturali, creando spazi interni che rispondono alle esigenze contemporanee.

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In Spagna, il design rivela un carattere stratificato, intrecciando strategie materiali dove identità e contemporaneità si fondono. Con un occhio attento al futuro, l'architettura contemporanea abbraccia pratiche come il riutilizzo dei materiali, il design circolare e una maggiore attenzione al benessere, plasmando nuovi modi di vivere.

Spazi interni flessibili e compatti per una vita moderna

La tendenza verso interni più versatili mostra come gli spazi richiedano sempre più flessibilità. Le stanze da letto, i soggiorni e altre aree condivise dimostrano la loro capacità di adattarsi a diverse dinamiche, passando da barriere solide a veli leggeri che organizzano lo spazio senza lasciare un segno permanente.

Soluzioni di illuminazione innovative e incentrate sull'essere umano

Le nuove visioni del benessere hanno dato all'illuminazione un ruolo centrale, poiché può influenzare direttamente l'umore e la salute. Le soluzioni di illuminazione contemporanea offrono un controllo preciso, contribuendo a creare atmosfere che migliorano l'esperienza di chi abita gli spazi.

Design di mobili modulari e consapevoli dell'ambiente

I mobili rivestono un ruolo sempre più importante nel plasmare l'atmosfera interna. Progettati secondo principi di modularità e versatilità, questi elementi rispondono alle esigenze delle persone, creando ambienti accoglienti e bilanciati.

Rivalutazione del legno e esplorazione di materiali innovativi

La rivalutazione dei materiali, in particolare del legno, evidenzia una tradizione di produzione attenta all'artigianato e all'uso responsabile delle risorse. Pratiche sostenibili guidano l'uso di questi materiali, producendo pezzi durevoli e adattabili che arricchiscono gli spazi.

In conclusione, l'innovazione negli interni va oltre la tecnologia. I cambiamenti nel design e nella produzione possono trasformare la vita quotidiana, rendendo gli spazi più confortevoli, flessibili e stimolanti.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Rinascita di un Patrimonio: L'Intervento Architettonico della Casa a Cortile di Yulin

Rinascita di un Patrimonio: L'Intervento Architettonico della Casa a Cortile di Yulin

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Nella storica città di Yulin, dove le mura antiche raccontano storie di un passato glorioso, si erge un intervento architettonico che fonde tradizione e modernità. La casa a cortile, un simbolo dell'architettura Ming, ha recentemente subito una trasformazione sotto la guida dei talentuosi Tumushi Architects. Questo progetto non è solo una ristrutturazione, ma un vero e proprio omaggio alla cultura...

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Con un'area di 1050 m², l'intervento ha saputo mantenere l'essenza della struttura originale, preservando i dettagli storici e integrandoli con elementi contemporanei. L'uso di materiali come legno, vetro e mattoni non è casuale; ogni scelta progettuale è stata pensata per dialogare con l'ambiente circostante, rispettando la storia mentre si guarda al futuro.

Yulin, situata nel cuore della provincia di Shaanxi e riconosciuta come uno dei nove importanti avamposti della Cina, si arricchisce ora di uno spazio espositivo che promuove la cultura e l'arte locale. Non è solo un edificio, ma un luogo di incontro, un palcoscenico per la comunità, dove ogni visitatore può immergersi nella storia e nell'innovazione.

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Esplorando la Creatività Femminile: Installazioni dalla HEAD di Ginevra

Esplorando la Creatività Femminile: Installazioni dalla HEAD di Ginevra

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In un angolo pulsante di Ginevra, alla HEAD – Scuola di Arti e Design, si è recentemente tenuta un'installazione che ha catturato l'essenza della creatività femminile. Ispirata dal saggio iconico di Virginia Woolf, A Room of One's Own, l'installazione ha invitato i visitatori a riflettere sul significato di uno spazio tutto per sé, un luogo in cui le idee possono fiorire e le storie possono essere...

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Questo progetto non è solo una celebrazione della creatività, ma rappresenta anche un punto di partenza per una serie di installazioni che esplorano temi contemporanei come l'identità queer e l'ecologia. Ogni opera è un viaggio, un racconto visivo dove il design si intreccia con la narrazione personale, creando un dialogo tra l'oggetto e l'osservatore.

In particolare, l'installazione Voyager di Gabriella Luchetta Dos Santos, costruisce una mitologia sonora e visiva attorno alla luna, esplorando la temporalità queer e le sue ricchezze. Un'opera che invita a immaginare futuri alternativi, sfidando le aspettative normative.

Fragments Alive di Laurène Allard offre una cartografia di gesti, una collezione di territori fragili che raccontano cicli di apparizione e scomparsa, mentre Aucèu di Léa Campos riporta in vita memorie infantili attraverso un'installazione cinematografica immersiva.

Le opere sono il frutto di un programma di Master in Spazio e Comunicazione, dove gli studenti vengono incoraggiati a sviluppare una pratica personale e interattiva, creando linguaggi di design unici. Questo approccio interdisciplinare non solo prepara i laureati per carriere nel design e nei media, ma li invita a riflettere sulle questioni sociali, politiche e ambientali che ci circondano.

Ogni installazione è un invito a rallentare, a vedere il mondo con occhi nuovi e a capire che la creatività, specialmente quella delle donne, è un potente strumento di cambiamento.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Hybla: il Sistema di Sedute di Elisa Ossino per Boffi

Hybla: il Sistema di Sedute di Elisa Ossino per Boffi

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Hybla: il Sistema di Sedute di Elisa Ossino per Boffi Il sistema di sedute Hybla, progettato dalla designer Elisa Ossino per l'azienda italiana Boffi, rappresenta un perfetto connubio tra eleganza e funzionalità. Ispirato agli stili degli anni '70, Hybla offre una serie di moduli minimalisti, arricchiti da generosi cuscini di seduta che garantiscono massimo comfort.

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La modularità di Hybla consente di riconfigurare i moduli in base alle dimensioni e alle esigenze degli spazi, offrendo così infinite possibilità di layout. Gli utenti possono scegliere tra una vasta gamma di opzioni di rivestimento, tra cui pelle e velluto, rendendo ogni composizione unica e personalizzata.

"Quando ho progettato Hybla, desideravo evocare il fascino degli interni caldi e accoglienti degli anni '70", afferma Ossino. "Le linee, i profili sottili, la generosità dei posti a sedere e la morbidezza delle composizioni suggeriscono sia raffinatezza che comfort."

Per ulteriori informazioni su Hybla e per esplorare le opzioni disponibili, contatta Boffi all'indirizzo info@boffiuk.com.

Hybla è un perfetto esempio di come il design moderno possa richiamare il passato, creando spazi che sono sia funzionali che esteticamente gradevoli.

Scopri di più su questo e altri progetti visitando il Dezeen Showroom e lasciati ispirare dalle ultime tendenze nel mondo del design.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Un Gelato Sostenibile: L'Armonia tra Architettura e Natura in Thailandia

Un Gelato Sostenibile: L'Armonia tra Architettura e Natura in Thailandia

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In un angolo incantevole di Koh Phangan, dove il profumo del cocco si mescola all'aria salmastra del mare, un gelato ha trovato casa. Satimi.sook non è solo un luogo dove gustare dolci prelibatezze, ma un esempio di come l'architettura possa danzare in perfetta armonia con la natura circostante. Progettato dallo studio Bamboosaurus, questo negozio di gelato racconta una storia di sostenibilità e r...

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Le colonne in bamboo, che si ergono come le palme che un tempo occupavano il sito, creano un ritmo spaziale che non solo ricorda il passato, ma lo celebra. La struttura, con il suo tetto a falde basse, è un omaggio all'architettura vernacolare locale, progettata per resistere alle violente tempeste monsoniche senza compromettere la bellezza del luogo. Ogni dettaglio, dal bamboo alle pareti in vetro, è pensato per riflettere la luce naturale e per amalgamarsi con il paesaggio circostante, creando un'atmosfera calda e accogliente.

Ma Satimi.sook va oltre l'estetica: la sua costruzione è stata concepita con una particolare attenzione alla sostenibilità. Utilizzando fondazioni leggere che non danneggiano le radici degli alberi vicini, il progetto dimostra che è possibile costruire senza compromettere la natura. La combinazione di bamboo, acciaio e vetro non solo garantisce la resistenza, ma offre anche una trasparenza che invita l'esterno a entrare, rendendo l'esperienza del gelato ancora più coinvolgente.

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Architettura Contemporanea: Progetti che Trasformano Spazi e Materiali

Architettura Contemporanea: Progetti che Trasformano Spazi e Materiali

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Architettura Contemporanea: Progetti che Trasformano Spazi e MaterialiNel panorama dell'architettura contemporanea, emergono progetti straordinari che dimostrano come la creatività e la sostenibilità possano coesistere armoniosamente. Un esempio emblematico è la Georges House di hé! architectuur, situata nel comune di Anderlecht, Bruxelles. Questo progetto rappresenta un intervento virtuoso di rig...

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Un altro caso interessante è WO House in Indonesia, progettata dallo studio Matter of Something. Qui, la rigenerazione urbana ha permesso di trasformare spazi dimenticati in abitazioni eleganti, dimostrando come l'architettura tropicale possa abbracciare la sostenibilità senza compromettere l'estetica.

La MS House di Studio Saransh ad Ahmedabad è un esempio audace di come il brutalismo possa integrarsi con la natura, creando un dialogo unico tra cemento e vegetazione. Questo progetto sfida le convenzioni, mostrando che l'architettura può e deve rispondere alle esigenze ambientali contemporanee.

In un contesto urbano diverso, The V Penthouse al Cairo rappresenta un esperimento di lusso minimalista, dove linee scultoree e stili diversi si uniscono in un'armonia sorprendente. Questo attico è un perfetto esempio di come il design contemporaneo possa essere sia funzionale che visivamente stimolante.

Infine, Casa TB5 a Lisbona invita a riscoprire gli spazi dimenticati, come i giardini, trasformandoli in elementi centrali della vita domestica. La riprogettazione di questo appartamento dimostra come gli interni possano essere adattati per accogliere la vita moderna, mantenendo un equilibrio tra estetica e funzionalità.

In conclusione, i progetti di architettura contemporanea non solo ridefiniscono gli spazi, ma anche il nostro modo di vivere e interagire con l'ambiente. Questi esempi ci ispirano a immaginare un futuro in cui sostenibilità e innovazione siano al centro del design architettonico.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.marmomac.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.marmomac.com.

Ripensare l'Autorialità attraverso il Design Partecipativo

Ripensare l'Autorialità attraverso il Design Partecipativo

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Ripensare l'Autorialità attraverso il Design PartecipativoNel campo dell'architettura, storicamente, molti edifici iconici sono stati plasmati da visioni unilaterali, spesso progettati senza una reale interazione con gli utenti, le comunità e le città. Sebbene questo approccio dall'alto possa garantire una forte coerenza formale e chiarezza concettuale, ha anche dato priorità all'autorialità rispe...

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Progettare per altri è intrinsecamente complesso. Gli architetti sono spesso chiamati a creare ambienti per comunità con cui potrebbero non avere familiarità personale o culturale. Tuttavia, questa distanza può offrire un'oggettività preziosa. Consente di coinvolgere diverse prospettive con occhi nuovi, analizzando criticamente le esigenze e le limitazioni di molteplici stakeholder. Attraverso questo processo, la disciplina dell'architettura ha fatto progressi significativi, spingendo i confini del pensiero spaziale, innovazione dei materiali e sperimentazione strutturale.

Il lavoro di Rizvi Hassan è un esempio calzante di come il design partecipativo possa trasformare l'architettura, rendendo il processo creativo più inclusivo e rappresentativo delle vere esigenze delle comunità. In questo contesto, è fondamentale riconoscere che l'architettura non è solo una questione di estetica, ma anche di funzionalità e relazione umana.

In conclusione, ripensare l'autorialità attraverso il design partecipativo non solo arricchisce il processo creativo, ma crea anche spazi che rispondono realmente alle esigenze delle comunità, promuovendo una connessione più profonda tra gli utenti e l'architettura stessa.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Scoprire gli Interni Brutalisti: Vita Nascosta Dietro le Facciate di Cemento

Scoprire gli Interni Brutalisti: Vita Nascosta Dietro le Facciate di Cemento

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Scoprire gli Interni Brutalisti: Vita Nascosta Dietro le Facciate di CementoIl libro Brutalist Interiors, curato da Derek Lamberton e pubblicato da Blue Crow Media, esplora gli spazi interni di alcuni dei più emblematici edifici brutalisti nel mondo. Dietro le austere facciate in cemento, si nasconde una realtà di interni profondamente influenti e culturalmente significativi.

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Questa pubblicazione presenta una survey globale dell'architettura brutalista, rivelando luoghi come sale civiche, strutture sacre, complessi di edilizia sociale e abitazioni private. Con oltre 100 fotografie e sette saggi, il libro offre un'opportunità unica di contemplare la bellezza e la chiarezza scultorea che caratterizzano il brutalismo.

Il volume include esempi significativi da tutto il mondo, come i progetti civici in Ghana, le forme meditative in cemento del Giappone e l'iconico Habitat 67 di Montreal. Ogni luogo è documentato con rigore, combinando nuovi scatti fotografici con saggi originali che esaminano le condizioni etiche, sociali e politiche che hanno plasmato il design brutalista.

Le fotografie di autori come Iwan Baan e Roberto Conte catturano l'estetica austera e il dinamismo formale degli interni, mentre i saggi di storici e critici architettonici offrono una prospettiva sfumata su come questi spazi riflettano le ambizioni culturali del loro tempo. Brutalist Interiors non è solo un archivio visivo, ma anche una riflessione critica che invita i lettori a esplorare l'essenza degli interni che definiscono alcune delle opere più significative del brutalismo.

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Gioco: Lo Spazio Creativo per Bambini alla Triennale di Milano

Gioco: Lo Spazio Creativo per Bambini alla Triennale di Milano

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Gioco: Lo Spazio Creativo per Bambini alla Triennale di Milano La Triennale di Milano ha inaugurato Gioco, un nuovo e stimolante spazio creativo dedicato ai bambini, progettato dall'architetto Luca Cipelletti. Questo progetto fa parte della più ampia ristrutturazione del Piano Parco e si propone di offrire un ambiente interattivo e modulare, realizzato con blocchi di sughero.

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Gioco è concepito per essere un luogo di esplorazione pratica, dove i bambini possono dare libero sfogo alla loro creatività. I blocchi di sughero utilizzati sono leggeri e possono essere facilmente riorganizzati, permettendo di creare sedute, scrivanie o aree di relax. Questo design flessibile incoraggia l'interazione spontanea e l'apprendimento collaborativo.

Il nuovo spazio non è solo un'area educativa, ma anche un luogo di gioco libero, dove i bambini e i loro accompagnatori possono trascorrere del tempo insieme. Gioco offre anche un'ampia gamma di attività, tra cui laboratori organizzati dal Dipartimento Educativo della Triennale, arricchendo ulteriormente l'esperienza dei visitatori.

Inoltre, la struttura è dotata di servizi pratici per le famiglie, come parcheggio per passeggini, armadietti e servizi igienici adatti ai bambini, assicurando così un'accoglienza comoda per tutti. Anche il ristorante Cucina Triennale propone un menù dedicato ai più piccoli, estendendo l'inclusione dei bambini all'intera offerta della Triennale.

La biblioteca presente nel Gioco invita all'esplorazione e alla scoperta, con una collezione di libri illustrati in italiano e inglese, libri silenziosi e opere che introducono la Lingua dei Segni Italiana. Questo rende il progetto accessibile a un pubblico più ampio e arricchisce la visita con attività interattive che collegano lo spazio alle mostre attuali.

Gioco rappresenta così un'importante iniziativa della Triennale di Milano, unendo creatività, apprendimento e inclusione in un ambiente pensato per i bambini e le loro famiglie.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e Arte

Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e Arte

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Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e ArteAffascinato dalla scienza e dalla composizione musicale fin dalla giovane età, Giacomo Garziano ha intrapreso un percorso formativo unico come musicista e architetto, perfezionandosi in città iconiche come Firenze e Parigi. Nel 2014, ha fondato GG-loop ad Amsterdam, un laboratorio creativo dedicato a generare nuovi approcci organici al design...

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Il suo primo progetto di grande rilievo, la casa-museo The Seed of Time, situata ad Altamura, in Italia, è una straordinaria fusione di musica, scienza e arte. Questo lavoro gli ha conferito un riconoscimento internazionale, rendendolo un punto di riferimento nel panorama del design contemporaneo.

Il suo approccio eclettico si traduce in esperienze multisensoriali, dove gli oggetti diventano un'estensione organica dell'utente, sfumando i confini tra l'uomo e il suo ambiente. Un esempio emblematico è la credenza Zephyrus, un mobile straordinario e trasformabile, il cui design geometrico e sorprendente richiama una gigantesca farfalla delle Americhe.

In sintesi, il lavoro di Giacomo Garziano non è solo un'espressione estetica, ma una vera e propria esperienza sensoriale che invita a riflettere sul nostro rapporto con l'ambiente e la tecnologia.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.roche-bobois.com.

Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall Centenario

Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall Centenario

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Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall CentenarioIl St. Louis Symphony Orchestra sta per festeggiare un importante traguardo: il centenario del Powell Hall, una storica sala da concerto costruita nel 1925. Grazie al lavoro dell'architetto Snøhetta, la ristrutturazione porta una nuova vita a questo simbolo della città, armonizzando il patrimonio architettonico con un des...

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Situato lungo il Grand Boulevard di St. Louis, il progetto prevede un'espansione di 64.000 piedi quadrati che migliora l'accessibilità e introduce spazi pubblici, aree educative e zone per il dietro le quinte. Questi miglioramenti sono fondamentali per supportare l'ampia gamma di programmi e eventi comunitari della Sinfonica.

L'Aggiunta Arcuata di Snøhetta

La nuova entrata, caratterizzata da volte arcuate e superfici inclinate, offre una vista aperta sull'attività che si svolge all'interno del teatro. L'atrio a tripla altezza è progettato per favorire l'interazione tra i visitatori, creando spazi di raccolta che collegano visivamente i diversi livelli del teatro.

All'esterno, Snøhetta ha creato una nuova piazza pubblica che si affaccia sul Grand Boulevard e sulla Samuel Shepard Drive, ampliando la vitalità della Sinfonia nella città. Questo spazio soleggiato è stato progettato per essere flessibile, integrando zone di carico e aree verdi che ammorbidiscono l'ambiente urbano.

Un Collegamento Fluido tra Antico e Nuovo

I percorsi di circolazione sono stati progettati per permettere un facile movimento tra gli spazi interni ed esterni, garantendo accessibilità e funzionalità. Inoltre, l'espansione include moderne sale di prova e studi di registrazione, fornendo ai musicisti e al personale strutture all'avanguardia per la pratica e la collaborazione.

Concludendo, il progetto di Snøhetta non solo preserva l'eredità architettonica del St. Louis Symphony Hall, ma la rinnova, conferendole un'appeal contemporaneo e migliorando la sua funzionalità per le generazioni future.

Immagini © Sam Fentress

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Carlo Ratti si ritira da MIND: una rivoluzione nell'architettura milanese

Carlo Ratti si ritira da MIND: una rivoluzione nell'architettura milanese

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Non è solo un progetto che cambia, è un sogno che svanisce. Carlo Ratti, architetto di fama mondiale, ha deciso di ritirare la sua firma dal MIND, il Milano Innovation District, eredità dell'Expo 2015. "Non mi riconosco più nel progetto", afferma con una sincerità disarmante, come un artista che osserva il suo quadro trasformarsi in un'opera che non gli appartiene più.

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Le modifiche imposte dalla Commissione Paesaggio di Milano hanno stravolto il disegno originale, un intervento che ha ridotto gli spazi verdi e alterato le facciate, trasformando il sogno di un campus innovativo in una realtà che sembra più un compromesso. Ratti, direttore del Senseable City Lab al MIT, ha visto il suo progetto, concepito con cura, trasformarsi in qualcosa di irriconoscibile, una metamorfosi imposta che provoca una crisi di identità.

MIND, un simbolo di innovazione e collaborazione pubblico-privata, doveva rappresentare il futuro di Milano, la sua aspirazione a diventare una città globale. Eppure, l'ombra della Commissione Paesaggio si allunga, un segno di un urbanismo che sembra più interessato al cemento che alla vita. Le promesse di spazi verdi e di un ambiente accogliente rischiano di naufragare in una nuova era di asfalto e superfici impermeabili.

Ratti non è solo; molti architetti internazionali si stanno allontanando da progetti che non rispecchiano più i loro valori. Milano, con il suo incessante affollamento di auto e l'assenza di spazi pubblici ben progettati, sta perdendo la sua anima. La lotta per una città più vivibile continua, ma la ritirata di Ratti rappresenta un campanello d'allarme: se i grandi sognatori si ritirano, cosa rimane per il futuro?

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Solum: l'ufficio giardino che trasforma Cuiabá in un'oasi urbana

Solum: l'ufficio giardino che trasforma Cuiabá in un'oasi urbana

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Solum: l'ufficio giardino che trasforma Cuiabá in un'oasi urbanaNel cuore di Cuiabá, Brasile, nasce Solum, un innovativo concetto di ufficio giardino progettato dagli architetti Leinemann | Ortiz. Questo edificio rappresenta il primo passo all'interno del masterplan GS Headquarters, volto a trasformare un'area arida in un ecosistema urbano fiorente, dove spazio di lavoro e aree verdi pubbliche si ...

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Il progetto di Solum introduce un paesaggio naturale nel centro città, integrando flora nativa per attrarre uccelli e fauna selvatica, creando così un ambiente stimolante per i visitatori quotidiani. Gli spazi commerciali, le aree di co-working, i ristoranti, una palestra e un’area eventi sono organizzati attorno a un parco pubblico, permettendo una fluidità tra lavoro e svago e supportando una comunità diversificata.

Una delle innovazioni più affascinanti di Solum è l'ispirazione tratta dai termite mounds. Gli architetti hanno progettato un atrio centrale alto che funge da camino ombreggiato, canalizzando l'aria per migliorare la ventilazione naturale e ridurre il guadagno di calore. Questo sistema passivo crea un microclima più fresco, incoraggiando le persone a trascorrere del tempo all'aperto, anche nel caldo intenso di Cuiabá.

La costruzione di Solum utilizza una combinazione di legno lamellare incrociato e calcestruzzo, riducendo il carbonio incorporato pur mantenendo l'efficienza strutturale. Questa strategia materiale supporta gli obiettivi ambientali più ampi del masterplan GS Headquarters, stabilendo un precedente per edifici verdi nella regione.

Come primo di tre edifici pianificati, Solum definisce il carattere dello sviluppo complessivo guidato da Victor Ortiz e Obreval Arquitetura. Queste torri a uso misto creeranno un ecosistema autosufficiente con un lago centrale che modera la temperatura, offrendo un luogo di calma sia per i lavoratori che per i visitatori.

All'interno, l'atrio offre luce filtrata e una connessione visiva diretta ai giardini circostanti, mentre gli uffici e le aree pubbliche si aprono su terrazze ombreggiate. La sequenza spaziale rinforza la sensazione di lavorare all'interno di un paesaggio, inquadrando le viste delle piante native e della città in evoluzione.

Con la sua strategia di ventilazione biomimetica e i servizi pubblici stratificati, Leinemann | Ortiz dimostra come l'architettura possa ripristinare l'equilibrio ecologico, plasmando al contempo un ambiente di lavoro contemporaneo. Con l'avanzamento del masterplan GS Headquarters, questo primo edificio segna una svolta verso un design urbano resiliente e integrato con la natura in Brasile.

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Benito: Un Sogno Minimalista e Vaulted nel Cuore di Madrid

Benito: Un Sogno Minimalista e Vaulted nel Cuore di Madrid

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Nel vibrante tessuto urbano di Madrid, dove le storie si intrecciano come i filamenti di un arazzo, si erge la ristrutturazione di Benito, un progetto che trasforma un vecchio negozio di pellicce in una residenza compatta, elegante e funzionale. Qui, lo studio BURR riesce a evocare un senso di spazio e luminosità, giocando con i limiti di un piano a livelli sfalsati che diventa il cuore pulsante d...

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La disposizione architettonica si snoda in due bande sottili: una zona a piano terra, con un’altezza di soffitto generosa di quattro metri, e un mezzanino sollevato di 180 centimetri, concepito per consentire il passaggio delle auto verso un garage sotterraneo. Questo gioco di altezze crea un volume a forma di L, dove il collegamento tra i livelli diventa un’esperienza sensoriale centrale, un viaggio che invita a scoprire ogni angolo.

La scala, pensata con cura da BURR, non è solo un semplice collegamento, ma un’opera di design che cela sotto i suoi gradini porte a scomparsa per elettrodomestici, ripostigli e persino un WC compatto. Questa integrazione precisa, che ricorda gli interni dei mezzi di trasporto, permette di massimizzare lo spazio utile, allontanando il caos visivo e regalando un senso di ordine.

Il movimento attraverso l’abitazione segue un loop a forma di U: si entra dalla zona inferiore e, salendo, si raggiunge il piano superiore che riporta alla facciata principale. Questa sequenza introduce un gradiente di utilizzo pubblico e privato, separando la zona condivisa da quella più intima, in un equilibrio perfetto di convivialità e riservatezza.

Entrambi i livelli di Benito si aprono verso l’esterno, creando un legame continuo con l’aria e la luce. Al piano terra, un patio comune accoglie la freschezza del giorno, mentre il mezzanino si affaccia su una terrazza privata, un angolo di serenità. Con facciate su entrambi i lati, la ventilazione incrociata si stabilisce naturalmente, sostenuta da un layout aperto che, sebbene racchiuda solo il bagno e il WC, mantiene un’atmosfera di apertura in ogni altro spazio.

Ma non è tutto: le sfide del contesto edilizio, con servizi condivisi che attraversano il soffitto a diverse altezze, hanno spinto BURR a introdurre un intervento audace: una volta a botte che abbraccia la parte pubblica della casa. Questa soluzione offre isolamento acustico e visivo, conferendo al piccolo interno un sorprendente senso di volume e spazio, in un contrasto deliberato con le dimensioni contenute del progetto.

In questo modo, la ristrutturazione di Benito eleva una piccola porzione domestica di Madrid a qualcosa di distintivo e memorabile, senza mai cadere nell’eccesso, ma celebrando l’essenziale.

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La Paranoia dell'Efficienza: Un Viaggio tra le Cose da Fare e il Tempo da Pensare

La Paranoia dell'Efficienza: Un Viaggio tra le Cose da Fare e il Tempo da Pensare

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In un mondo dove l'efficienza è venerata come una divinità, ci troviamo a danzare in un vortice di attività incessanti. Fare dieci cose tutte insieme diventa la norma, un mantra che ripetiamo come se fosse l'unica verità. Ma in questa frenesia, ci perdiamo. Pensare ci appare come un lusso, un momento rubato a quella corsa che ci spinge a essere sempre di più, a fare sempre di più.

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La nostra mente è un palcoscenico affollato, dove i pensieri si accavallano, poi si sovrappongono, e ci troviamo a rincorrere un'idea dopo l'altra, convinti che fare sia l'unico modo per essere validi. E così, la ricerca di quell'equilibrio perfetto ci trasforma in macchine, pronte a fare dieci cose insieme, mentre il tempo per pensare sfugge come sabbia tra le dita.

Ma cosa succede quando ci fermiamo? Quando ci concediamo il permesso di respirare e riflettere? La verità è che l'efficienza, in tutta la sua pura bellezza, può diventare una prigione. L'ossessione di essere sempre più produttivi ci priva della gioia di fare le cose con cura, di assaporare ogni istante. E così, in questo incessante rincorrere, rischiamo di perdere di vista ciò che è veramente importante.

In fondo, essere efficienti non significa accumulare compiti, ma trovare il giusto equilibrio tra azione e riflessione. E forse, in questo viaggio frenetico, dovremmo imparare a concederci il diritto di pensare prima di fare, per riscoprire il valore di ogni singolo momento.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Michele De Lucchi’s Substack.

Scoprire l'Invisibile: Viaggi Autocuratati tra gli Archivi dei Musei

Scoprire l'Invisibile: Viaggi Autocuratati tra gli Archivi dei Musei

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Immaginate di trovarvi in una stanza avvolta nel silenzio, dove il tempo sembra essersi fermato e le opere d'arte, custodite gelosamente, attendono di svelare le loro storie. Negli archivi dei musei, questo è il luogo dove l'arte ha è stato da sempre, raramente esposta, eppure carica di significato. Qui, in spazi che sono stati concepiti per proteggere e preservare, si cela un universo di o...

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La visita a un museo tradizionale è un'esperienza altamente curata, dove ogni pezzo è posizionato con cura per raccontare una narrazione specifica. Ma cosa accade quando l'attenzione si sposta verso gli archivi, tipicamente inaccessibili al grande pubblico? Questi luoghi, che è stato also concepiti per garantire la sicurezza e l'integrità delle opere, sono spazi di ricerca e scoperta, dove accademici e appassionati possono immergersi in una realtà che è rimasta nascosta per troppo tempo.

In un'epoca in cui l'arte viene sempre più democratizzata, c'è una crescente domanda di accesso a queste meraviglie. Le istituzioni stanno iniziando a riconoscere che l'apertura di questi archivi può essere un modo per coinvolgere il pubblico, permettendo a tutti di esplorare la ricchezza di un patrimonio culturale che, altrimenti, rimarrebbe invisibile.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Cortina e il Villaggio Eni: Un Sogno Architettonico di Mattei e Gellner

Cortina e il Villaggio Eni: Un Sogno Architettonico di Mattei e Gellner

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Nel cuore del Cadore, dove le vette dolomitiche si tingono di blu e verde, sorge un luogo che racconta una storia di innovazione e visionarietà: il Villaggio Eni di Borca di Cadore. Voluto da Enrico Mattei e progettato dall'architetto Edoardo Gellner, questo villaggio rappresentava un'idea audace: creare uno spazio di vacanza interclassista, dove i dipendenti dell'ENI potessero godere della bellez...

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Negli anni '50, quando l'idea di una vacanza per tutti era ancora un sogno, Mattei decise di trasformare questo sogno in realtà. Sotto la maestria di Gellner, il villaggio si ergeva come un'opera d'arte, sfuggendo ai canoni tradizionali dell'architettura montana. Con le sue case dalle linee moderne, tetti piani e colori vivaci, il Villaggio Eni si presentava come un rifugio per il popolo, un luogo dove la classe sociale non contava. Le ville, disegnate con un occhio attento al dettaglio, riflettevano una nuova estetica, ispirata ai maestri dell'architettura contemporanea.

Oggi, mentre ci prepariamo per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, la storia di Gellner e Mattei risuona come un canto nostalgico. I lavori per le nuove infrastrutture si intrecciano con il passato, e il Villaggio Eni resta un simbolo di una visione audace, un luogo dove l'architettura incontra l'umanità. La chiesa, progettata in collaborazione con Carlo Scarpa, è un esempio di come il cemento possa dialogare con la natura, creando spazi che parlano di spiritualità e bellezza.

Ma la vera magia del Villaggio Eni risiede nei suoi dettagli: gli interni curati, le finestre che incorniciano panorami mozzafiato, e l'atmosfera che trasmette un senso di appartenenza e comunità. Oggi, queste ville, pur con il peso del tempo, continuano a raccontare storie di vita, di vacanze e di incontri. Gli appassionati di architettura e storia si ritrovano qui, per ammirare un'opera che, sebbene nata settant'anni fa, continua a vivere e a ispirare.

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Illuminare l'Architettura: Vibia e la Magia della Luce

Illuminare l'Architettura: Vibia e la Magia della Luce

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La luce, quel fenomeno sfuggente e meraviglioso, da sempre accompagna l'umanità nel suo cammino. È il primo abbraccio del mattino, il conforto del fuoco che danza, l'invisibile abbraccio dell'infrarosso. Non è mai solo luce; è un linguaggio, un'emozione, una forma d'arte che plasma lo spazio in cui viviamo. Vibia, maestro nell'arte di progettare atmosfere, ha compreso che la luce non può essere ri...

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Queste due collezioni, premiate agli Architizer A+Product Awards, rappresentano l'essenza di un ambizioso obiettivo: armonizzare precisione ed espressione. Vibia non si limita a fornire soluzioni di illuminazione, ma offre strumenti che abilitano una nuova narrativa, dove il design della luce diventa parte integrante dell'architettura stessa. La modularità di Bind consente di superare le rigidità tradizionali, permettendo ai designer di comporre la luce come un'opera d'arte, mentre Class, con il suo vetro fluted, crea un'atmosfera calda e accogliente, fondendosi con il paesaggio e trasformando l'ordinario in straordinario.

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KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa Giapponese

KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa Giapponese

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KOKUYO DIG: Innovazione nell'Architettura Educativa GiapponeseIl progetto KOKUYO DIG, realizzato in collaborazione con DDAA, si distingue come un esempio eccellente di architettura educativa a Minato City, Giappone. Completato nel 2024, questo spazio innovativo di 494 m² rappresenta un punto di riferimento per il design contemporaneo.

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La visione architettonica di KOKUYO e DDAA si basa sull'idea che l'apprendimento trasforma la nostra percezione del mondo, stimolando curiosità e nuove domande. Questo processo di scoperta è fondamentale per arricchire la vita e dare forma al nostro ambiente attraverso le esperienze accumulate delle generazioni passate.

Il team di progettazione, composto da professionisti come Daisuke Motogi, Taiki Nakamura e Yui Yokoi, ha lavorato in sinergia con Nomura Real Estate Partner e TANKVi per creare un ambiente che non solo soddisfa le esigenze educative, ma promuove anche l'interazione sociale e la creatività.

La realizzazione del progetto ha incluso un design degli interni curato da KOKUYO, che ha integrato elementi di sostenibilità e tecnologie moderne. L'illuminazione è stata progettata da SHOKKI, mentre il design del paesaggio è stato affidato a Oryza, contribuendo a un ambiente armonioso e stimolante.

Questo progetto è una testimonianza di come l'architettura possa influenzare positivamente l'apprendimento e la crescita personale.

Scopri di più su questo straordinario progetto su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Un Padiglione Solare per Rinfrescare Los Angeles: Il Futuro Sostenibile del Design

Un Padiglione Solare per Rinfrescare Los Angeles: Il Futuro Sostenibile del Design

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In un angolo vibrante di Los Angeles, dove l'arte incontra l'innovazione, il Departamento del Distrito ha dato vita a un padiglione straordinario, un luogo dove il sole stesso diventa parte dell'esperienza. Questo rifugio, situato nel cortile del museo Craft Contemporary, non è solo un'installazione di design, ma un manifesto di sostenibilità e creatività.

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Immagina due volumi distinti, elegantemente posizionati ai lati di uno spazio aperto, creati con materiali che raccontano storie di adattabilità e ingegno. Le coperture, realizzate con pannelli fotovoltaici orientati a sud, si intrecciano con policarbonato ondulato e rete metallica, creando un gioco di luci e ombre che affascina i visitatori.

Ma non è solo un meraviglioso spettacolo visivo. Questo padiglione è un cuore pulsante di energia rinnovabile, alimentando ventilatori sospesi e luci, un'oasi di freschezza in una città calda e soleggiata. "I pannelli forniscono ombra. I ventilatori generano una leggera brezza. L'energia è gratuita", afferma il team di progettazione, sottolineando la bellezza di un'architettura che risponde alle esigenze quotidiane di chi lo frequenta.

Il padiglione rappresenta una fusione di sistemi industriali adattabili e pensiero di rete, un approccio che invita alla riflessione su come possiamo vivere in armonia con il nostro ambiente. In un mondo dove il cambiamento climatico è una preoccupazione crescente, strutture come questa offrono speranza e ispirazione.

Che tu sia un amante dell'arte, un appassionato di architettura, o semplicemente un visitatore in cerca di un luogo fresco dove sostare, il padiglione del Departamento del Distrito è un invito a riflettere sul futuro del design urbano, dove ogni componente è pensato per arricchire l'esperienza e la vita quotidiana.

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Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60

Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60

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Kriket 3000: il robot umanoide che riporta in vita il design degli anni '50 e '60Il Kriket 3000, concepito dal designer Shaun Wellens, rappresenta una rivisitazione affascinante dell'immaginario collettivo riguardo i robot negli anni '50 e '60. Questo robot umanoide non solo richiama il look iconico di quel periodo, ma offre anche una nuova prospettiva sul futuro della robotica.

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Il design di Kriket 3000 è caratterizzato da forme morbide e arrotondate, con finiture in cromo e tonalità pastello che ricordano i prodotti di uso quotidiano. Rispetto ai macchinari moderni, il Kriket 3000 ha un aspetto più amichevole, grazie ai suoi colori tenui e al suo volto dotato di grandi 'occhi' e schermi che sembrano comunicare emozioni.

Questo robot, che appare equipaggiato con intelligenza artificiale, integra anche sensori e telecamere che gli consentono di rilevare il movimento e l'interazione umana. I display digitali attorno alla testa mostrano informazioni come la percentuale di batteria e animazioni che danno vita al suo volto. Kriket 3000 non è solo un oggetto di design, ma una vera e propria esperienza interattiva.

Nella storia della robotica, la maggior parte dei robot degli anni '60 e '70 erano macchine utilizzate principalmente in fabbriche, come il famoso Unimate, il primo robot industriale. Questi robot non avevano un volto umano e seguivano istruzioni rigide. Oggi, grazie ai progressi dell'AI, Kriket 3000 rappresenta un salto evolutivo, capace di apprendere e adattarsi alle abitudini dei suoi proprietari.

In conclusione, Kriket 3000 non è solo un omaggio al passato, ma una visione innovativa del futuro della tecnologia. Con il suo design nostalgico e le sue capacità moderne, questo robot umanoide ci fa riflettere su come la tecnologia possa integrarsi nella vita quotidiana, rendendo il futuro più familiare e accessibile.

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Ristrutturare con Stile: L'Essenza di un'Aggiunta Sostenibile a Londra

Ristrutturare con Stile: L'Essenza di un'Aggiunta Sostenibile a Londra

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In un angolo di Londra, dove il tempo sembra essersi fermato, si erge un'abitazione che racconta una storia di rinnovamento e sostenibilità. L'atelier Baulier ha preso in mano un antico edificio edoardiano, afflitto da spazi angusti e performance ambientali inadeguate, per trasformarlo in un 'forever home' per una famiglia di quattro persone. Con un approccio di frugalità e onestà, i progettisti h...

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La nuova estensione della casa, un volume di 22.5 metri quadrati, si apre verso il mondo esterno, accogliendo una cucina e una luminosa sala da sole. Il tetto a doppia falda, che dà il nome al progetto di Twin Pitches, è stato concepito per essere non solo funzionale, ma anche esteticamente gradevole, con una struttura in legno lasciata esposta e trattata con olio di lino. Questo dialogo tra materiali naturali e scelte costruttive sostenibili si riflette in ogni angolo della casa, dove il cartongesso lascia spazio a finiture in calce e legno.

Ogni superficie è stata pensata per evocare calore e comfort, mentre il design degli interni si è arricchito di tocchi audaci e colori vivaci. I dettagli, come il muro divisorio color verde scuro che richiama il camino originale, raccontano una storia di continuità e rispetto per il passato. E così, una casa che prima sembrava sofferente, oggi si erge con orgoglio, vestita di giallo e circondata da un'aura di vivacità e serenità.

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Brutal Honesty: La Casa di Montagna di OF Studio in Argentina

Brutal Honesty: La Casa di Montagna di OF Studio in Argentina

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Brutal Honesty: La Casa di Montagna di OF Studio in ArgentinaSituata sulle pendici delle Ande a Mendoza, Argentina, la casa Brutal Honesty, progettata dallo studio OF Studio, rappresenta un esempio straordinario di architettura che si fonde con l'ambiente circostante. Completata nel 2024, questa residenza in cemento brutale si estende su 571 metri quadrati e si erge su un canyon, con una terrazza ...

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Il progetto, frutto della visione degli architetti Valentina Cerrone e Sebastián Andia, è caratterizzato da un design che emerge naturalmente dal terreno. "La casa si integra con il paesaggio, creando uno spazio che coesiste armoniosamente con la natura", afferma Andia. La scelta di materiali onesti e la sostenibilità sono al centro dell'approccio progettuale, con un'attenzione particolare alla texture e alla presenza del monte.

La struttura è divisa in tre livelli, ognuno dei quali è progettato per massimizzare l'interazione con l'ambiente. Il piano interrato si fonde con il terreno, mentre il piano terra è parzialmente interrato, e il livello superiore si erge con eleganza sopra il suolo. La cucina, situata al centro della casa, funge da fulcro per gli spazi comuni, che si estendono verso l'esterno con angoli arrotondati.

Le terrazze, che si affacciano sui soggiorni e sulla sala da pranzo, creano spazi esterni per il relax e la socializzazione, mentre un'area giochi per i bambini è stata progettata per garantire un ambiente sicuro e divertente. La casa è dotata di sistemi di isolamento termico e di ventilazione naturale, riducendo il consumo energetico e migliorando le prestazioni ambientali, grazie anche a pannelli solari e un sistema di recupero delle acque grigie.

Brutal Honesty non è solo una costruzione, ma un'estensione della montagna stessa, un esempio di architettura che celebra la presenza cruda della natura. Con il suo design sincero e la sua integrazione con il paesaggio, questa casa rappresenta un passo avanti verso una vita in armonia con l'ambiente.

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Sofà Bloom: Un Abbraccio di Design e Natura

Sofà Bloom: Un Abbraccio di Design e Natura

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Nel mondo del design, dove gli oggetti raccontano storie e i materiali evocano emozioni, il sofà Bloom di Hee Welling per Ocee & Four si erge come un poema visivo, un inno alla morbidezza e alla convivialità. Immaginate un giardino in fiore, dove i petali si intrecciano in un abbraccio caldo e accogliente: così si presenta questa creazione che strizza l'occhio alla natura, con curve delicate e...

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La struttura modulare di Bloom permette una versatilità senza precedenti, permettendo di plasmare il sofà in configurazioni che spaziano da accoglienti divani a isole intime, perfette per il lavoro concentrato o semplicemente per un momento di relax. Ogni elemento è pensato per rispondere a un bisogno umano, per invitare a sedersi, a condividere, a sognare. “Volevo creare un sistema che si sentisse veramente invitante”, confida Welling, catturando l'essenza di ciò che significa vivere uno spazio.

Ma non è solo l'estetica a colpire: Bloom è frutto di una scelta responsabile, realizzato con materiali sostenibili e un design riparabile, per garantire una vita lunga e fruttuosa al vostro nuovo compagno di stanza. Con un telaio robusto e componenti sostituibili, questo sofà è più di un semplice pezzo d'arredo; è un investimento in un futuro più verde.

In un'epoca dove il culto dell'effimero rischia di prevalere, Bloom si pone come un faro di speranza, un oggetto che invita a rallentare, a prendersi cura di ciò che ci circonda. Sedersi sul sofà Bloom significa immergersi in un abbraccio di design e natura, un'esperienza che trasforma il soggiorno in un rifugio di serenità.

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Come Trovare il Miglior Architetto a Trento per il Tuo Progetto

Se stai pensando di costruire la casa dei tuoi sogni, ristrutturare un appartamento o avviare un nuovo spazio commerciale a Trento, la scelta dell'architetto giusto è il primo e più importante passo. Un professionista qualificato non solo traduce le tue idee in un progetto concreto, ma ti guida attraverso ogni fase, dalla progettazione alla realizzazione, garantendo qualità, rispetto dei tempi e del budget.

Ma come trovare l'architetto a Trento che faccia davvero al caso tuo? La ricerca può sembrare complessa, tra passaparola e infinite ricerche online. È qui che una piattaforma specializzata diventa uno strumento indispensabile.

Utilizzare un servizio come Architects Advisor ti permette di avere una visione chiara e completa dei migliori professionisti disponibili nella provincia di Trento. Potrai consultare i profili degli studi di architettura, visionare i loro progetti precedenti, leggere le recensioni di altri clienti e confrontare le loro specializzazioni. Che tu abbia bisogno di un esperto in bioedilizia, in restauro conservativo o in interior design, troverai facilmente l'architetto con le competenze specifiche per il tuo progetto.

Non lasciare al caso una decisione così importante. Affidati a chi ha già selezionato per te i migliori talenti del territorio. Inizia subito la tua ricerca e trova l'architetto a Trento che trasformerà la tua visione in realtà.