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Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

Picasso e Modigliani: Un Viaggio nel Novecento a Palazzo Zabarella

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Nel cuore di Padova, a Palazzo Zabarella, si è aperta una mostra che è un vero e proprio viaggio attraverso il Novecento, un'epoca di rivoluzioni artistiche e culturali. Realizzata in collaborazione con il LaM, Lille Métropole Musée d'art moderne, d'art contemporain et d'art brut, l'esposizione celebra due giganti dell'arte moderna: Pablo Picasso e Amedeo Modigliani. Federico Bano, presidente dell...

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La mostra, inaugurata il 16 ottobre e aperta al pubblico fino al 25 gennaio, si articola in sei sezioni che pongono in dialogo le opere di Picasso e Modigliani con quelle di altri artisti pionieristici come Braque, Léger, Miró e Calder. È un percorso che non si limita a esporre, ma invita a riflettere sulla grande rivoluzione che ha caratterizzato il secolo scorso, un secolo che ha visto nascere le avanguardie e una nuova concezione dell'arte.

Con oltre 8.500 opere d'arte, il LaM non è solo un museo, ma un laboratorio internazionale di idee e scambi, dove ogni pezzo racconta una storia di innovazione e cambiamento. La mostra diventa così un'occasione imperdibile per immergersi in un'epoca che ha trasformato il nostro modo di vedere l'arte e il mondo.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.ilgazzettino.it.

La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

La Torre Lotte di Kengo Kuma: Un'Incontro tra Mare e Architettura a Busan

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Nel cuore pulsante di Busan, dove la terra abbraccia il mare, si erge la Torre Lotte progettata da Kengo Kuma e Associati. Un grattacielo che non si limita a sfidare il cielo, ma si fonde con il paesaggio circostante, catturando l'essenza del porto e dei suoi incessanti movimenti. Questa struttura di vetro fluido, eretta sull'ex sito del Municipio, racconta una storia di mare, città e architettura...

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La facciata della torre è un poema visivo che riflette il ritmo delle onde, danzando sotto la luce di Busan. Le sue bande orizzontali, che si ripetono come un canto, sfumano il confine tra vetro spandrel e vetro visivo, trasformando la verticalità in un gesto fluido, simile ai movimenti dell'acqua. Questo gioco di trasparenze e colori, che varia dal trasparente al delicatamente colorato, risponde alla luce e ai toni del cielo costiero, creando un'armonia visiva che incanta chiunque si fermi a osservare.

Il design della Torre Lotte è un esempio di come la moderna architettura possa dialogare con la natura. Le volumi curvi e trasparenti si sovrappongono in una composizione che suggerisce movimento, riflettendo l'ondulazione delle onde. I materiali scelti, come il vetro e l'alluminio, non solo permettono alla luce di danzare sulla facciata, ma creano anche un ritmo calmo, attenuando la scala imponente del grattacielo. Ai piani superiori, le linee orizzontali si dissolvono in eleganti lamelle che filtrano la luce e il vento, offrendo uno spazio di transizione all'osservatorio panoramico, dove città, mare e cielo si incontrano in un unico, vasto orizzonte.

La Torre Lotte non è solo un edificio: è un invito a esplorare la continuità tra l'architettura e il contesto marittimo di Busan. Kengo Kuma evita la monumentalità, favorendo invece una connessione profonda con il paesaggio circostante. Questa torre riflette il suo contesto, permettendo alla luce e all'acqua di animare la sua superficie durante tutto il giorno. Visto dal porto, l'edificio appare come un'estensione verticale della costa, la sua facciata scintillante assorbe i colori dell'alba e del crepuscolo. Di sera, la luce interna morbida mette in risalto le linee orizzontali, creando l'illusione di una corrente luminosa che sale attraverso la torre, mentre dal livello stradale, i volumi curvi in vetro incorniciano scorci di vita urbana, unendo il ritmo della vita metropolitana con la cadenza dell'approdo.

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I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

I 5 progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo

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Nel vasto panorama dell'architettura contemporanea, dove i sogni si intrecciano con la realtà, emergono progetti che sfidano la logica e riscrivono le regole del possibile. I cinque progetti architettonici più stravaganti in costruzione nel mondo non sono solo edifici, ma vere e proprie dichiarazioni d'intenti, espressioni di audacia che ci invitano a riflettere su ciò che può essere. Ecco un viag...

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1. Il Toro Monumentale di Spagna
Immaginate un toro di metallo alto oltre 300 metri, che si erge come un faro nel panorama spagnolo. Questo progetto, sostenuto dall'Accademia Spagnola della Tauromachia, ha l'ambizione di diventare l'icona nazionale della Spagna, sfidando la Torre Eiffel per il titolo di monumento più visitato al mondo. Un'idea audace che pone interrogativi su tradizione e modernità, sulla cultura e l'identità.

2. N'Arrow House a Creta
Nell'incantevole paesaggio di Creta, una villa a forma di freccia si inserisce delicatamente nel contesto naturale. Progettata per fondersi con le colline, la N'Arrow House incarna un'architettura che rispetta l'ambiente, con linee pulite e materiali che dialogano con la terra. Un rifugio che promette di offrire una vista mozzafiato, ancora in fase di costruzione, ma già avvolto nell'aura del potenziale.

3. Il Giardino Verticale di Singapore
Un grattacielo che rifiuta le convenzioni, avvolto da un giardino verticale di 100 piani. Questo progetto ambizioso non solo mira a ridefinire il concetto di abitare in città, ma anche a restituire spazio alla natura nel cuore di un’urbanizzazione frenetica. Un vero e proprio polmone verde che si arrampica verso il cielo, trasformando l'idea di architettura in una sinfonia di vegetazione e struttura.

4. La Casa del Futuro in Giappone
Immaginate una residenza che si adatta alle esigenze dei suoi abitanti, un luogo dove la tecnologia si integra perfettamente con la vita quotidiana. La Casa del Futuro, in costruzione in Giappone, è un esempio di come l'architettura possa evolversi in risposta ai cambiamenti sociali e ambientali, un concept che sfida le convenzioni e abbraccia il domani.

5. La Torre dell'Universo in Cina
Concepita come un omaggio all'umanità e alle sue aspirazioni, la Torre dell'Universo promette di essere una delle strutture più alte mai realizzate. Un simbolo di progresso e innovazione che, con i suoi design futuristici, mira a ispirare una nuova generazione di architetti e sognatori. Una struttura che non solo guarda al cielo, ma invita tutti noi a farlo.

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I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

I Premi di Design Thermory 2025: Un Inno alla Bellezza Eterna del Legno

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Nel cuore pulsante dell'architettura contemporanea, i Premi di Design Thermory 2025 si sono rivelati un palcoscenico straordinario per le meraviglie del legno, celebrando la sua bellezza intramontabile. Questa edizione ha visto emergere opere che raccontano storie di tradizione e innovazione, unendo estetica e funzionalità in una danza armoniosa.

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Il premio per il miglior edificio pubblico è andato alla Scuola Primaria e all'Asilo di Võsu, situata nel suggestivo Parco Nazionale di Lahemaa in Estonia. Progettato dallo studio 3+1 Architects, l'edificio si distingue per la sua struttura a forma di fienile, rivestita con una gamma di prodotti Thermory, che abbracciano il calore e la semplicità del legno. La giuria ha elogiato l'abilità degli architetti di reinterpretare le tradizioni locali attraverso un design contemporaneo, creando un ambiente scolastico che invita i bambini a esplorare e a sentirsi a casa.

In un angolo pittoresco di Haapsalu, una villa progettata da Apex Arhitektuuribüroo OÜ ha conquistato il titolo di miglior casa privata. Con una facciata argentata e pannelli di pino radiata, questa dimora affacciata sul mare non è solo un'abitazione, ma un omaggio all'eredità architettonica estone, dove il legno si trasforma in un delicato pizzo architettonico. I giudici hanno descritto la villa come una fusione di artigianato audace e armonia con il paesaggio costiero, rivelando una bellezza che sfida le aspettative.

Ma non sono solo le strutture esterne a catturare l’immaginazione. Jõelähtme Juveel, un progetto sviluppato da Lasita – Perfecting Views, ha ricevuto il premio per il miglior design d'interni. Qui, l'architettura incontra la filosofia giapponese del wabi-sabi, abbracciando l'imperfezione e la transitorietà. Un'atmosfera di eleganza è stata creata attraverso l'uso di pareti in termo-ash di Thermory, che donano profondità e calore a ogni spazio.

Infine, l'Under Armour Performance Centre dei Baltimore Ravens, progettato dallo studio ZGF Architects, ha trionfato nella categoria miglior spa e sauna. Con un soffitto in termo-magnolia personalizzato e uno spazio idroterapico inondato di luce naturale, questo centro è un'esperienza immersiva, dove il legno e l'acqua si intrecciano in un abbraccio sensoriale che invita al relax.

La giuria di quest'anno, composta da architetti di spicco, tra cui l'italiano Alberto Salvadori, ha celebrato la versatilità e la sostenibilità del legno, sottolineando come queste opere possano modellare spazi innovativi, progettati per durare nel tempo e in armonia con la natura. I Premi di Design Thermory non sono solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sulla bellezza del legno, un materiale che continua a ispirare architetti e designer in tutto il mondo.

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Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

Il Potere del Contatto: Habitare 2025 e l'Essenza dei Materiali Tattile

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Nel cuore pulsante di Helsinki, Habitare 2025 si è rivelato un palcoscenico straordinario per esplorare la necessità umana di toccare e sentire le cose. In un'epoca in cui il virtuale sembra prevalere sul reale, questo evento ha messo in luce l'importanza dei materiali tattili nel design, diventando una vera e propria controparte a un mondo sempre più digitalizzato.

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Sotto il tema evocativo del Tocco, la fiera ha presentato le ultime novità in fatto di interior design, mobili, illuminazione e accessori. La curatrice Päivi Helander, a capo del CollaboratorioCreative di Habitare, ha affermato che il contatto con i materiali è essenziale per stimolare creatività e immaginazione. "Quando il mondo diventa tecnico e distante, desideriamo avere attorno a noi oggetti che abbiano una consistenza, che possano parlare ai nostri sensi," ha detto Helander, sottolineando come la necessità di toccare e sentire sia una parte integrante della nostra umanità.

La fiera ha creato spazi multisensoriali che invitavano i visitatori a esplorare come le texture degli oggetti influenzino la nostra esperienza dello spazio. L'area Neighbours, curata dall'interior designer Laura Seppänen, ha cercato di evocare l'atmosfera di un blocco residenziale, riflettendo come le personalità e gli stili di vita si manifestano all'interno delle abitazioni. "Neighbours invita a riflettere su come le personalità e le circostanze di vita si manifestano nell'ambiente domestico," ha affermato la fiera.

Ogni oggetto esposto era una porta aperta a sensazioni, un invito a esplorare la profondità del tatto. "Il tema del Tocco si esprime in tutto lo spazio attraverso scelte materiali, contrasti e stratificazioni – tutto può essere toccato, e ogni domanda è benvenuta," ha spiegato la fiera. In un mondo dove tutto sembra effimero e usa e getta, il contatto fisico diventa un atto di curiosità e avventura.

Habitare non si è limitata a celebrare il tatto, ma ha anche messo in evidenza le tendenze emergenti nel design, come un rinnovato focus sui materiali tradizionali e l'apprendimento di abilità manuali, insieme all'uso crescente di biomateriali. Con la sua divisione Habitare Pro, la fiera ha creato uno spazio per aziende e professionisti del settore per connettersi e discutere il futuro del design.

Al termine di questa esperienza immersiva, Habitare 2025 ha dimostrato che, in un mondo sempre più digitale, il tatto e la sensorialità non sono solo aspetti dell'estetica, ma sono fondamentali per la nostra connessione con l'ambiente che ci circonda. La fiera ha avuto luogo dal 2 al 6 settembre a Helsinki, lasciando un segno indelebile nel panorama del design.

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Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

Collezione di Carta da Parati Flamenco: Trasforma le Pareti in Emozioni

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In un mondo dove le pareti raccontano storie, la collezione di carta da parati Flamenco di Inkiostro Bianco emerge come un poema visivo, un invito a danzare tra colori e forme. Ogni design, ispirato al ritmo travolgente del Flamenco e all'energia pulsante della natura, trasforma gli spazi in paesaggi emozionali, dove ogni parete diventa un palcoscenico.

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La collezione, disponibile sul sito di Inkiostro Bianco e presso rivenditori autorizzati, presenta dodici grafiche originali che catturano l’essenza di una danza che parla di passione e movimento. Con forme organiche e texture tattili che invitano al tocco, i rivestimenti murali di Flamenco non sono semplici decorazioni, ma vere e proprie opere d’arte che respirano e vivono. Ogni progetto è un esperimento unico, curato nei minimi dettagli, un viaggio di esplorazione attraverso il design.

La forza di Flamenco risiede nell’expertise di Inkiostro Bianco nel creare superfici continue e rivestimenti personalizzabili, dove opacità e lucentezza si intrecciano in un gioco di sfumature che arricchisce l’esperienza visiva e tattile. Ogni composizione è una riflessione, un invito a giocare con lo spazio e la luce, a riscoprire l’arte dell’abitare. Con pattern che si possono personalizzare, la collezione diventa un ponte tra l’estetica raffinata e la libertà espressiva, in grado di adattarsi a qualsiasi ambiente, privato o professionale.

Inkiostro Bianco, fondato nel 2013 in Italia, è un laboratorio di ricerca visiva e decorativa che riunisce artisti e designer per dare vita a creazioni sontuose, permettendo a chiunque di immaginare e realizzare la decorazione del proprio spazio. Con Flamenco, la casa di design riafferma il suo impegno verso un design immersivo, capace di risuonare emotivamente con chi lo osserva.

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La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

La Strada dei 100 Giorni: Un Viaggio tra Storia e Ingegneria nel Cuore del Veneto

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Nel cuore delle Prealpi venete, dove la terra s'incontra con il cielo, si nasconde un'opera straordinaria: la Strada dei 100 Giorni. Un tracciato che racconta di ingegneria audace e di un'epoca di conflitti, un cammino che si snoda tra tornanti e gallerie, sfidando le leggi della gravità e del tempo.

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Costruita in un periodo di fervente attività bellica, la strada fu realizzata dall'esercito austro-ungarico in un tempo record: poco più di tre mesi. Immaginate, per un attimo, il fragore dei picconi e il sudore di prigionieri russi e donne locali, tutti uniti per forzare la roccia e dare vita a questo capolavoro, dove ogni curva racconta storie di determinazione e resistenza.

Il Passo San Boldo, a 706 metri di altitudine, non è un valico qualunque; è un corridoio di storia, un luogo dove si intrecciano le vite di soldati, pellegrini e mercanti. Gli antichi sentieri, testimoni di secoli di passaggi, vennero trasformati in una via strategica per il trasporto di uomini e materiali durante la Prima Guerra Mondiale, un percorso che, malgrado la sua difficoltà, si rivelò cruciale per le operazioni militari.

Ma come si giunse a questo risultato? Negli anni del conflitto, la necessità di un'occupazione per i disoccupati portò all'assunzione di 500 operai, e il progetto per la strada venne approvato in un batter d'occhio. Tuttavia, i lavori si fermarono di fronte a un ostacolo quasi insormontabile: un'imponente parete di roccia. Fu allora che entrò in gioco un tenente colonnello austro-ungarico, Nikolaus Waldmann, che con genio e determinazione progettò cinque gallerie a tornanti, capaci di trasformare l'impossibile in realtà.

La Strada dei 100 Giorni, inaugurata nel 1918, non solo facilitò il movimento delle truppe, ma divenne anche un simbolo di come la necessità possa generare bellezza. Oggi, percorrendo questo tragitto, si può riflettere su quanta storia è passata attraverso quelle gallerie, mentre i colori autunnali avvolgono il paesaggio in un abbraccio di calore e nostalgia.

Dal punto di vista paesaggistico, il tratto più arduo è regolato da semafori, garantendo una circolazione sicura. Ma la vera magia della Strada dei 100 Giorni è nell'esperienza: percorrere i tornanti, sentirsi piccoli di fronte alla grandezza della natura e della storia, è un viaggio che va oltre il semplice spostamento.

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Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

Rinasce il Grand Hotel San Pellegrino: Un Nuovo Inizio per l'Eleganza del Passato

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Nel cuore delle Alpi, dove la storia si intreccia con la natura, il Grand Hotel San Pellegrino si prepara a risorgere. Affidato a un team di esperti architetti milanesi, il progetto di recupero promette di riportare alla luce un gioiello architettonico dei primi del ‘900, abbracciando una nuova Belle Époque dell’hospitality. Questo non è solo un restauro, ma un'opportunità di rinascita per un luog...

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La società americana Ekn Development, che ha ottenuto la concessione per 99 anni del Grand Hotel, ha scelto il gruppo Lombardini22 per realizzare un progetto di fattibilità che ambisce a coniugare raffinatezza estetica e innovazione tecnologica. Con i suoi 18.200 metri quadrati di eleganza, il complesso ospiterà 118 camere di lusso, una spa all'avanguardia e aree comuni rinnovate, pronte a sedurre visitatori da tutto il mondo.

Ma la sfida non è solo estetica. Come sottolinea l’architetto Alessandra Magri, “si tratta di un’analisi chirurgica della struttura impiantistica esistente”, un passo fondamentale per restituire vita a questo monumento della storia italiana. La Sovrintendenza avrà un ruolo cruciale, poiché il recupero dovrà rispettare il fascino del Liberty, l’epoca in cui il Grand Hotel è nato, senza dimenticare l'evoluzione del tempo.

In parallelo, le QC Terme, già un punto di riferimento nel benessere, stanno progettando un ampliamento che trasformerà gli spazi dell’ex stabilimento termale in un nuovo polo del relax e della salute. Abbandonando l'idea di un centro commerciale, l’attenzione si concentra su un’esperienza di lusso che unisce storia e comfort moderno, in perfetta armonia con il contesto circostante.

La cifra di investimento per il progetto è di 64 milioni di euro, e l’apertura è prevista tra il 2028 e il 2029. Un atteso ritorno a un’epoca di splendore, dove il passato e il presente si fondono per creare un futuro incantevole. Come afferma Ebrahim Nakhjavani, CEO di EKN Development, “Siamo certi che il progetto verrà portato avanti con eccellenza e visione”.

Il Grand Hotel San Pellegrino non è solo una struttura alberghiera, ma un simbolo di eleganza e cultura. La sua rinascita è un invito a riscoprire l'arte del ricevere, l'arte di vivere un'esperienza unica, dove ogni dettaglio racconta una storia, dove ogni angolo è un ricordo di un passato che ritorna, rivisitato in chiave contemporanea.

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Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

Giuseppe Samà: L'Ambasciatore del Design Italiano che Incanta New York

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Nel cuore pulsante di New York, dove l'arte e l'architettura si fondono in un abbraccio di bellezza, si è svolta una cerimonia che ha celebrato l'eccellenza italiana nel mondo. L'architetto calabrese Giuseppe Samà, con il suo stile inconfondibile e la sua visione innovativa, è stato insignito del premio ILICA 2025 presso il prestigioso Queens Museum.

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Questo riconoscimento, conferito dall'Italian Language Inter-Cultural Alliance, è un tributo a coloro che, come Samà, portano avanti i valori estetici e culturali italiani. Davanti a un pubblico di oltre 300 illustri ospiti, tra cui artisti e imprenditori, l'architetto ha condiviso la sua gioia e gratitudine, sottolineando l'importanza delle sue radici calabresi.

Originario della Calabria, Samà ha saputo trasformare la sua passione in una carriera internazionale, realizzando progetti che spaziano da residenze private a boutique hotel. La sua opera è caratterizzata da un senso innato di equilibrio tra natura, luce e proporzione, creando spazi che evocano emozioni e benessere. Ogni progetto racconta una storia, quella del luogo che lo ispira e delle tradizioni che lo accompagnano.

Il suo studio a New York è diventato un faro per coloro che cercano l'autenticità del design italiano. In un mondo sempre più globalizzato, Samà riesce a mantenere vivo il legame con la sua terra, portando un pezzo di Calabria in ogni sua creazione. La sua filosofia è semplice ma profonda: ogni spazio deve essere capace di emozionare.

Nel ricevere il premio, ha affermato: "Questo riconoscimento ha per me un valore speciale: rappresenta non solo un traguardo professionale, ma un simbolo di come la creatività italiana continui a ispirare e a unire le persone nel mondo". Le sue parole risuonano come un eco di speranza, un richiamo a non dimenticare da dove veniamo, anche mentre costruiamo il futuro.

La serata si è conclusa con un lungo applauso, un tributo a un uomo che, con il suo talento e la sua determinazione, non solo rappresenta la nuova generazione di creativi italiani, ma funge anche da ponte tra le culture, unendo Italia e Stati Uniti in un dialogo senza fine.

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Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

Le Corbusier e il Gioco delle Idee: La Libertà Creativa di Balkrishna Doshi

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Era un giorno di sole quando Khushnu Panthaki Hoof, la nipote di Balkrishna Doshi, si sedette per raccontare storie di un tempo che sembrava magico. Voci di architetti, risate e la figura imponente di Le Corbusier danzavano nell'aria. "Mio nonno era un maestro nel prendere la vita con leggerezza," spiegò. "Non voleva che nessuno fosse troppo serio. Per lui, ogni giorno era una nuova avventura da a...

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Le Corbusier, il grande innovatore, non era solo un mentore ma anche un burlone. I racconti di Khushnu rivelano l'anima giocosa di un uomo che, mentre progettava città e edifici, amava anche scherzare, sfidando così i suoi allievi a esplorare il lato ludico della creatività. "L'architettura non è solo costruire," diceva. "È anche divertirsi nel farlo."

La loro relazione, simile a quella tra un nonno e una nipote, era caratterizzata da un profondo rispetto e ammirazione. "Mio nonno considerava Le Corbusier come un secondo nonno," continuò Khushnu. "Ogni mattina guardava una foto di lui e si rifletteva in essa, come se stesse ricevendo una benedizione per la giornata. Era un legame unico, un'ispirazione continua."

Questa eredità di gioia e libertà si manifestò nel lavoro di Doshi, il cui portfolio è un caleidoscopio di stili e forme. "Non seguiva un'unica estetica; ogni progetto era un nuovo inizio," affermò Khushnu. "Le Corbusier gli aveva insegnato che ogni mattina nasceva nella pelle di un asino, pronto a reinventarsi. E mio nonno prese questo consiglio a cuore."

Il suo approccio all'architettura non si limitava a emulare il maestro, ma abbracciava la filosofia di seguire il proprio cammino. "La vera essenza era quella di rimanere fedeli a se stessi, senza la pressione di dover replicare il passato," aggiunse, riflettendo su come il suo nonno avesse voluto liberarla da qualsiasi peso legato alla sua eredità.

La sua ultima creazione, il Doshi Retreat, è un esempio perfetto di questa libertà creativa. Inizialmente concepito come uno spazio di meditazione ridotto, Doshi, con il suo carattere giocoso, trasformò il progetto in una struttura di 75 metri. "Se non viene costruito, non importa. L'importante è divertirsi!" ripeteva, trasmettendo la sua leggerezza anche nei momenti di sfida.

"Ogni giorno è un'opportunità per esplorare, per giocare con le idee," concluse Khushnu, con un sorriso che rifletteva l'eredità di un uomo che ha saputo fondere serietà e creatività. Una lezione che va oltre l'architettura, un invito a vivere la vita con curiosità e gioia.

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La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

La villa giapponese invisibile: un'opera d'arte tra natura e architettura

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In un angolo remoto del Giappone, sull'isola di Ishigaki, sorge una villa che sfida la percezione. Earth, così si chiama, è più di una semplice casa vacanze; è un manifesto architettonico che annulla i confini tra costruito e naturale. Progettata dall'illustre architetto Sou Fujimoto, la villa si presenta con un tetto verde che si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante, quasi a voler su...

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La struttura, di forma circolare, si adagia delicatamente sotto un manto di vegetazione, e da un'altezza aerea, appare un prolungamento del territorio. Solo una parete bianca, curva e sinuosa, rivela la sua esistenza, racchiudendo un giardino che si erge come una collina artificiale, un abbraccio morbido tra arte e natura.

Fujimoto racconta: "Il design dell'edificio è concepito per creare un dialogo continuo con il paesaggio. La vista che si apre dall'interno, con l'oceano cristallino in lontananza e la vegetazione lussureggiante a fare da cornice, invita a un'esperienza sensoriale senza pari". Gli spazi comuni, aperti e ariosi, si affacciano su una piscina a sfioro, che pare fondersi con l'orizzonte marino.

La villa ospita fino a dieci persone ed è parte della rete Not A Hotel, un'esperienza immersiva pensata per chi cerca il contatto profondo con luoghi iconici. Qui, ogni dettaglio è studiato per garantire il massimo comfort, dal soggiorno alla sala da pranzo, fino alle tre camere da letto, dove il calore dell'architettura giapponese contemporanea si fa avvolgente.

Al piano inferiore, un'area benessere regala momenti di relax, con sauna e piscina fredda che riflettono la luce del sole attraverso i lucernari. "È come essere in fondo all'oceano", spiega l'architetto, evocando un'immagine che trasporta chiunque in un mondo di tranquillità e armonia. Un progetto paesaggistico curato da Taichi Saito arricchisce l'esperienza con una vegetazione che celebra la biodiversità locale.

In questo rifugio, dove il verde si fa tetto e la casa diventa parte del paesaggio, Fujimoto ha realizzato non solo un'abitazione, ma un vero e proprio manifesto ecologico, un invito a riflettere sulla nostra relazione con la natura. "Non voglio che la mia casa entri in competizione con il paesaggio; desidero che lo estenda e lo celebri".

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L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

L'Incredibile Storia della Fabbrica Blu: Un Sogno Infranto e un Patrimonio Dimenticato

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Era il 1990 quando la Fabbrica Blu, un'opera d'arte architettonica, aprì le sue porte a Campogalliano. Progettata dall'architetto Giampaolo Benedini, l'edificio, con il suo inconfondibile colore blu, rappresentava l'apice dell'innovazione e della passione per l'automobile. Un sogno che, purtroppo, si è trasformato in un incubo.

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La fabbrica, custode di un'epoca dorata per la Bugatti, chiuse i battenti nel 1995, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile. A causa di una crisi che sembrava inimmaginabile, quel luogo, un tempo pulsante di vita e creatività, cadde nell'oblio. Un oblio che oggi rischia di diventare definitivo, se non si interverrà per salvaguardarne il patrimonio.

Negli anni, la Fabbrica Blu è stata mantenuta in vita grazie agli sforzi della famiglia Pavesi, custodi appassionati di una storia che non può essere dimenticata. Ma ora, con la vendita dell'area a un investitore, il futuro dell'edificio è incerto. Un progetto di riqualificazione era stato annunciato, ma è stato bloccato da controversie legali. La fabbrica è ora abbandonata, e il rischio di distruzione è reale.

Nel 2022, Benedini ha tentato di proteggere questo patrimonio presentando una richiesta di riconoscimento al Ministero della Cultura, ma la risposta è stata negativa. “È stata espressa una miopia delle istituzioni”, afferma l'architetto, sottolineando l'importanza storica e culturale dell'edificio. Un appello che merita di essere ascoltato, perché ciò che è stato creato non può andare perduto.

La storia della Fabbrica Blu è una storia di passione, di sogni infranti e di lotte per la salvaguardia della bellezza. È un richiamo a non dimenticare le nostre radici e a preservare ciò che, nonostante il degrado, continua a raccontare una storia di eccellenza e innovazione. Non possiamo permettere che questo tesoro architettonico cada nell'oblio.

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L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

L'Architettura come Visione: Celebrazione di Cesare Rota Nodari alla Fondazione Legler

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Il 14 novembre, la Fondazione Legler per la Storia Economica e Sociale di Bergamo si trasforma in un palcoscenico di riflessione e ispirazione, ospitando una mostra dedicata a Cesare Rota Nodari, figura emblematica dell'architettura bergamasca. Fino al 20 dicembre, visitatori e appassionati avranno l'opportunità di esplorare sessant'anni di creatività e innovazione, un viaggio che attraversa il te...

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Curata da Edoardo Milesi, l'esposizione non è solo una celebrazione del lavoro di Rota Nodari, ma un invito a interrogarsi sul mestiere dell'architetto in un'epoca di rapidi cambiamenti, dove il digitale ha trasformato il modo di progettare. "L'architettura non è solo costruzione", afferma Milesi, "ma un atto di pensiero politico e visione sociale". In questa sinfonia di idee, Rota Nodari si erge come un maestro che, pur abbracciando le nuove tecnologie, non dimentica le radici artigianali e il legame profondo con il territorio.

Un aspetto distintivo della mostra è il convegno “Il mestiere dell’architetto”, in programma il 21 novembre, dove relatori illustri discuteranno dell'importanza dell'architetto come interprete non solo dello spazio fisico, ma anche delle dinamiche sociali e ambientali. La conversazione si estenderà a esplorare relazioni complesse tra l'uomo e il mondo naturale, un tema che invita a riflettere sulla nostra esistenza e sul nostro impatto sul pianeta.

In un'epoca in cui l'architettura deve affrontare sfide senza precedenti, la mostra di Cesare Rota Nodari ci ricorda che ogni progetto è un'opportunità per sognare, ascoltare e trasformare. Non perdere questa occasione unica di immergerti nell'universo di un architetto che ha saputo coniugare passato e futuro, tradizione e innovazione.

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Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

Architettura Organica: La Bellezza Eccentrica delle Case Viventi

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In un mondo dove le linee dritte e i materiali freddi dominano il panorama urbano, l’architettura organica emerge come un canto di sirena. Case che si arrampicano come edera, tetti ondulati che danzano con il vento, pavimenti che evocano il movimento della natura stessa. Ci troviamo di fronte a strutture che, più che edifici, sembrano organismi viventi, in perfetta armonia con l’ambiente circostan...

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Ricordiamo la Casa sulla Cascata di Frank Lloyd Wright, un capolavoro che si fonde con il paesaggio, quasi come se fosse stata plasmata dalla corrente del fiume sottostante. Questa visione di architettura non è nuova, ma si sta riappropriando del suo posto nella nostra epoca, segnata da crisi ecologiche e da una crescente necessità di riconnettersi con la natura.

Ma cosa rende l’architettura organica così affascinante? È il suo rifiuto delle rigide convenzioni del modernismo tradizionale. Mentre i movimenti come il Bauhaus e il Brutalismo prediligono la funzionalità e la linearità, l’architettura organica abbraccia il caos e la bellezza imperfetta. Pensiamo alle opere di architetti come Bruce Goff, la cui Bavinger House esprimeva un universo onirico di forme e colori, un rifugio di creatività che sfidava ogni logica. La sua demolizione nel 2016 ha riacceso il dibattito sulla necessità di preservare queste architetture eccentriche.

In un’epoca di incertezze, l’architettura organica fiorisce. È un rifugio per i nostri sogni, una risposta visiva e tangibile alle crisi che affrontiamo. Case come la Casa Orgánica di Javier Senosiain ci trasportano in un mondo dove le pareti diventano giardini e i tetti sembrano nuvole. Ogni angolo è un invito a esplorare, a sentirsi parte di qualcosa di più grande, di un ecosistema vivente. Qui, il design non è solo estetica; è un’esperienza sensoriale.

Ma non è solo una questione di forma. È anche una filosofia, una riconnessione con la terra. Architetti come Antti Lovag e Imre Makovecz ci mostrano come il legno e la pietra possano raccontare storie, come ogni struttura possa essere un poema dedicato alla natura. La residenza di Lovag, il Palais Bulles, è un esempio lampante di come l’architettura possa diventare un’opera d’arte, un sogno che si materializza nel paesaggio.

In un’epoca in cui la sostenibilità è fondamentale, l’architettura organica ci offre una via per riconsiderare il nostro modo di costruire. Non più semplici edifici, ma case che respirano, che vivono, che ci parlano. Siamo pronti a riscoprire il meraviglioso mondo dell’architettura organica, dove ogni casa è un organismo, e ogni organismo è parte di un tutto?

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Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

Michele De Lucchi: Un Maestro dell'Architettura Italiana si Aggiudica il Premio del 2025

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Il mondo dell'architettura italiana si è illuminato con la notizia dell'assegnazione del Premio "Architetto dell'anno" 2025 a Michele De Lucchi, un vero e proprio gigante del settore. Il suo studio, AMDL CIRCLE, ha brillato alla Festa dell'Architetto, un evento annuale che celebra l'eccellenza architettonica e che quest'anno si è svolto nella suggestiva cornice di Venezia.

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Il progetto che ha catapultato De Lucchi sul podio è il restauro e la riconversione delle Gallerie d'Italia a Torino, un'opera che ha saputo trasformare spazi storici in luoghi di cultura e conoscenza, dedicati alla fotografia e alla videoarte. La giuria, presieduta dall'architetta messicana Tatiana Bilbao, ha elogiato la capacità del progetto di recuperare ambienti una volta destinati a usi bancari, trasformandoli in musei interattivi e vibranti.

Il restyling degli spazi ipogei di Palazzo Turinetti, completato nel 2022, è stato descritto come un'opera di grande raffinatezza, capace di combinare funzionalità e estetica con una particolare attenzione ai dettagli e ai materiali utilizzati. De Lucchi e il suo team hanno dimostrato una maturità progettuale rara, offrendo una nuova vita a spazi che, altrimenti, sarebbero rimasti dimenticati nel tempo.

Non solo De Lucchi ha brillato in questa edizione della Festa dell'Architetto. Anche lo studio facchinelli daboit saviane ha ricevuto il premio "Giovane Talento dell'Architettura italiana" per il progetto della Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado a Puos d'Alpago, un'opera che ha catturato l'attenzione per la sua innovativa rigenerazione di spazi esistenti, dimostrando come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee con creatività e sensibilità.

Questa edizione ha visto anche menzioni speciali per progetti di notevole impatto, come il Bicocca Superlab a Milano e il padiglione Hortus Conclusus a Mestre, che hanno saputo reinterpretare il concetto di rigenerazione urbana in chiave moderna, creando connessioni tra didattica e ambiente.

La Festa dell'Architetto 2025 non è solo un riconoscimento, ma un invito a riflettere sull'importanza della progettazione architettonica nel nostro quotidiano. È un appello a lavorare insieme per una Legge per l'Architettura che tuteli le comunità e permetta di costruire un futuro migliore per tutti.

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Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

Le Corbusier e il Lago di Garda: Un Incontro di Luce e Architettura

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Era un giorno di ottobre, e la luce del Lago di Garda danzava sulle acque come un sogno che si avvera. Il giovane Charles-Édouard Jeanneret-Gris, futuro Le Corbusier, si trovava lì, a Riva del Garda, mentre il mondo lo stava ancora scoprendo. L’architetto arcense Andrea Rigo, con la sua penna intrisa di passione, riporta alla luce un episodio dimenticato, ma carico di significato: l’arrivo di un g...

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Era il 22 ottobre 1907, e Le Corbusier, con solo diciannove anni, stava intraprendendo un viaggio che lo avrebbe portato a esplorare le meraviglie dell’Italia. Dalla panchina al sole, dove si era concesso un riposo, il giovane architetto decise di abbandonare l’itinerario previsto per tuffarsi nella bellezza del lago, un cambiamento di rotta che si rivelò cruciale. Riva del Garda, all’epoca un angolo di raffinatezza mitteleuropea, lo accolse con le sue limonaie e un panorama che sembrava scolpito da un maestro.

Rigo suggerisce, con una punta di meraviglia, che forse le immagini di quel paesaggio affascinante hanno lasciato un’impronta indelebile nell’anima di Le Corbusier. La luce che giocava tra le montagne e le acque del Garda, il profumo della vegetazione mediterranea, tutto contribuiva a creare un’atmosfera che ispirava non solo i viaggiatori, ma anche gli architetti del futuro. Le lettere scritte a Charles L’Eplattenier rivelano un entusiasmo contagioso, un amore per la bellezza che si rifletteva in ogni angolo.

Ma cosa rimase di quell’incontro fugace? Rigo si chiede se Le Corbusier, contemplando le limonaie, possa aver intuito il concetto di pilotis, quell’idea che avrebbe rivoluzionato l’architettura moderna. O se la luce del Garda, con il suo “gioco sapiente e magnifico dei volumi” non abbia influenzato il suo modo di concepire lo spazio. Un pensiero affascinante, che riporta il Garda al centro della scena artistica e intellettuale.

Oggi, mentre Riva del Garda continua a brillare, possiamo immaginare quel giovane architetto, con gli occhi pieni di meraviglia, mentre osserva il lago e le montagne, elementi che avrebbe poi fuso con maestria nei suoi progetti. Perché, come scrisse lui stesso, “l’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce”. E quella luce, un giorno d’ottobre del 1907, brillava in modo speciale sul lago di Garda.

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Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

Bolzano e il Genio di Iliazd: Una Retrospettiva da Non Perdere

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A Bolzano, nei suggestivi spazi della Fondazione Antonio Dalle Nogare, si apre un capitolo affascinante della storia dell'arte italiana. La mostra "TOUTITÉ – ILIAZD. Lo studio della forma" ci invita a esplorare l'universo creativo di Ilia Zdanevich, un artista poliedrico che ha saputo mescolare parole e forme in un abbraccio senza tempo. La retrospettiva, la più grande mai dedicata a questo maestr...

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Iliazd, nato a Tbilisi nel 1894, ha trascorso la sua vita tra le pieghe della poesia e le sfide della tipografia, lasciando un segno indelebile non solo in Francia, dove si è stabilito dopo aver abbandonato la Russia, ma anche nel cuore di chi ama l'arte. La mostra, curata con maestria da Eva Brioschi e Julia Marchand, svela il genio di un artista che ha collaborato con nomi illustri del Novecento, come Pablo Picasso e Coco Chanel, creando opere che sono veri e propri oggetti d'arte.

Il percorso espositivo si articola attorno alla pratica del libro d'artista, un linguaggio che Iliazd ha saputo reinventare, facendolo diventare un mezzo per esprimere la sua visione della "toutité", una filosofia che abbraccia ogni forma di espressione artistica. Dalla tipografia alla moda, dall'architettura alla poesia, la toutité rappresenta un'idea di creatività che non conosce limiti, un invito a vedere il mondo con occhi nuovi.

Non perdere l'occasione di immergerti in questo affascinante mondo. La mostra è un viaggio che trascende il tempo e lo spazio, un'opportunità per comprendere l'essenza di un artista che ha saputo trasformare la sua vita in un'opera d'arte. Scopri i volumi iconici e i progetti che hanno definito la sua carriera e lasciati ispirare dalla magia di Iliazd.

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Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

Canale di Tenno: il Borgo Medievale che Incanta in Autunno

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Immagina di passeggiare per strade che sembrano scorrere come fiumi di pietra, circondato da un silenzio che racconta storie millenarie. Canale di Tenno, un angolo di Medioevo affacciato sul Lago di Garda, si svela in tutta la sua bellezza durante l’autunno. Qui, tra vicoli acciottolati e vecchie botteghe, il tempo si ferma e la magia si sprigiona ad ogni passo. Le finestre fiorite si illuminano d...

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Il fascino di Canale di Tenno sta nei dettagli: porte scolpite che raccontano storie, scale che si arrampicano come radici e angoli che sussurrano segreti dimenticati. In questo periodo dell'anno, il borgo si veste di rame e oro, un vero e proprio dipinto naturale. Non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Durante l’anno, eventi come Rustico Medioevo trasformano il borgo in un vivace mercato medievale, dove artigiani e musicisti riportano in vita antiche tradizioni, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente.

Ma Canale di Tenno non è solo storia e cultura; è anche un paradiso per gli amanti della natura. I sentieri che partono da qui offrono panorami mozzafiato sul Lago di Tenno, famoso per le sue acque turchesi. Camminare tra i boschi, con il foliage autunnale che abbraccia il paesaggio, è un’esperienza che riempie il cuore e lo spirito. Gli escursionisti più avventurosi possono salire verso il Monte Misone, dove si trova uno dei punti di vista più spettacolari sul lago, un balcone naturale che lascia senza fiato.

Per visitare Canale di Tenno, basta un’ora per immergersi nella sua essenza, ma la vera magia si svela solo a chi si concede il tempo di esplorare ogni angolo, assaporando i gusti del Trentino in una delle sue piccole osterie. Le temperature autunnali, miti e piacevoli, rendono ogni passeggiata un vero piacere. Se desideri prolungare la tua visita, fermati in uno dei B&B disseminati tra le case in pietra, dove il silenzio racconta storie di secoli e la vista sul lago ti riempie di meraviglia.

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La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

La Magia della Tebaide: Un Capolavoro Trecentesco Rinasce

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È come se il tempo si fosse fermato, come se le storie di eremiti e santi, sospese tra le pareti del Complesso Museale Santa Maria della Scala, avessero atteso pazientemente il momento giusto per riemergere. La Tebaide, un ciclo pittorico attribuito al maestro Lippo Vanni, è tornato a brillare, riportando alla luce un mondo di virtù e meditazione che, seppur distante, parla ancora all’anima contem...

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Il lungo e meticoloso restauro si è concluso, e dal 7 novembre 2025, il pubblico potrà immergersi in queste scene affascinanti che raccontano la vita quotidiana dei monaci nel deserto di Tebe d’Egitto. La scoperta, avvenuta attraverso un lavoro di recupero che ha portato alla luce affreschi nascosti da strati di imbiancature, è stata una rivelazione, un piccolo miracolo che ha unito passato e presente in un abbraccio eterno.

Le immagini, realizzate in monocromo di ocra rossa, si snodano in una narrazione visiva che esalta la lotta tra virtù e vizio, riflettendo un impianto iconografico raffinato che invita alla riflessione e alla contemplazione. Queste opere non sono solo dipinti; sono finestre su un’epoca, su una spiritualità che si fa carne e colore, e che i confratelli della Compagnia dei Disciplinati hanno venerato nei loro riti penitenziali.

Il restauro è stato possibile grazie al generoso contributo della Fondazione Vaseppi, e rappresenta una delle più significative scoperte artistiche degli ultimi decenni. La storia di questi affreschi è un viaggio che inizia nel 1999, quando l’architetto Guido Canali scoprì le prime tracce di questo tesoro sepolto. Poi, nel 2021, l’operazione di completo recupero si è finalmente realizzata, consentendo a tutti noi di godere di questo patrimonio culturale.

Il ciclo pittorico si fa portavoce di una narrazione profonda, ispirata dalle Vite dei santi Padri di fra’ Domenico Cavalca, un’opera che ha saputo tradurre in immagini la spiritualità cristiana dell’epoca. Le storie di santi come san Paolo Eremita, sant’Antonio Abate e san Girolamo non sono solo racconti, ma veri e propri insegnamenti, espressioni di una ricerca di salvezza che risuona ancora oggi.

La presentazione ufficiale del restauro avverrà il giovedì 6 novembre alle ore 16 nella Sala Sant’Ansano, e le visite guidate saranno disponibili per tutti coloro che vorranno immergersi in questa esperienza unica. Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di scoprire un capolavoro che, come un eco lontano, continua a raccontare storie e a ispirare anime.

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L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

L'Amore e l'Architettura: La Magia di Stardust

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All'inizio di ogni grande storia c'è un incontro, un colpo di telefono, un'idea che si insinua come un sogno nella mente di chi ama. In Stardust: A Story of Love and Architecture, la magia prende forma attraverso la voce di Denise Scott Brown, che chiama Robert Venturi per mostrargli il mondo scintillante della Las Vegas Strip. Siamo nel novembre del 1966, e quel ‘qualcosa’ si trasformerà in un vi...

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Il film, diretto con maestria da Jim Venturi, il figlio dei due protagonisti, non è solo un racconto di mattoni e cemento, ma un’ode a una vita condivisa, a una danza di idee, conflitti e scoperte. La telecamera si muove con delicatezza, quasi come un amante che esplora il viso del proprio partner, rivelando non solo l’architettura, ma anche l’umanità che ci sta dietro. Venturi e Scott Brown, due anime in un’unica visione, hanno saputo scardinare dogmi e pregiudizi, abbracciando la complessità e la contraddizione come essenze vitali del loro lavoro.

Con Complexity and Contradiction in Architecture, pubblicato nel 1966, hanno sfidato la tirannia del minimalismo, mentre Learning from Las Vegas ha aperto le porte a un’architettura popolare e ironica, capace di dialogare con il caos della realtà. Non si trattava più di eleganza austera, ma di abbracciare il ‘diverso’, il ‘non convenzionale’ e, perché no, anche il ‘banale’ come linguaggio architettonico.

Il film non celebra, indaga. Non costruisce monumenti, ma lascia che le ombre parlino. La domanda centrale è affascinante: può la creatività coesistere in due menti? Il viaggio di Bob e Denise, tra Philadelphia e Venezia, è un continuo dialogo, un flusso di pensiero che ci invita a riflettere sulla forza dell’amore e della collaborazione. L’immagine finale, di due viaggiatori che continuano a esplorare insieme, ci ricorda che l’architettura, come l’amore, è un atto di costruzione.

In un mondo che spesso premia il consenso, Venturi e Scott Brown hanno scelto la libertà, pagando il prezzo del silenzio. Ma il loro lascito è uno di quelli che brilla come polvere di stelle, illuminando il cammino di chi verrà dopo. Stardust è, quindi, non solo un film, ma una riflessione profonda sulla vita, sull’amore e sull’architettura, che ci invita a guardare oltre le superfici e a scoprire il mondo che ci circonda con occhi nuovi.

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La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

La Magia della Medník House: Un Incontro tra Storia e Modernità

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Immaginate un luogo dove il tempo si ferma, dove le storie passate si intrecciano con visioni futuristiche. La Medník House, progettata dall'innovativo studio päivä architekti, è proprio quest'oasi di armonia. Situata su un'imponente scarpata che si affaccia sul fiume Sázava, questa casa non è solo un'abitazione, ma un racconto di evoluzione e adattamento.

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Costruita all'inizio del XX secolo, la Medník House ha subito una radicale trasformazione nel 2010. Ma, come un abito che non calza più, la necessità di un'espansione si è fatta sentire. Il progetto di ampliamento ha saputo rispondere a questa chiamata, realizzando un nuovo spazio che si fonde perfettamente con l'esistente, rispettando la memoria storica del luogo.

Il team di progettazione, composto da talenti come Miloš Munzar e Tomáš Kovalčík, ha saputo trarre ispirazione dalla natura circostante, utilizzando materiali come legno, vetro e pietra, per creare un dialogo continuo tra interno ed esterno. Ogni elemento, dalla scelta delle finestre INTERNORM ai dettagli di illuminazione forniti da Delta Light, è stato selezionato con cura per riflettere la bellezza intrinseca del sito.

La Medník House è molto più di un semplice ampliamento: è un esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze contemporanee senza dimenticare le proprie radici. È un luogo dove le famiglie possono crescere, sognare e costruire ricordi. Un rifugio che, con il suo fascino senza tempo, invita a fermarsi e a contemplare la bellezza della vita.

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Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

Toulouse-Lautrec: l'anima ribelle della Belle Époque

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Immagina di essere seduto in un angolo di un cabaret a Montmartre, il profumo dell'assenzio nell'aria e il suono di risate fragorose che si mescolano a un'eco di solitudine. È qui che Henri de Toulouse-Lautrec, il genio di Albi, si fa testimone di una Parigi che vive il suo momento di massimo splendore e decadenza. Non c'è giudizio nelle sue opere; c'è solo un'osservazione profonda, un'inquietudin...

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La Belle Époque, quel periodo di luci e ombre, di sfarzo e miseria, viene catturata nei suoi tratti audaci e nei colori vibranti. I suoi personaggi, le ballerine e i borghesi, danzano in un mondo di illusioni e desideri, dove il confine tra amore e affare è labile. Toulouse-Lautrec non idealizza: ritrattista della verità, mette in luce l’anima dei suoi soggetti, senza veli, senza pietà.

Alle sue tavole, ogni sorriso stanco di una prostituta, ogni sguardo languido di una ballerina, raccontano storie di speranza e disillusione. La sua piccola statura non gli ha mai impedito di vedere il mondo da un’angolazione unica: un occhio che sa cogliere il sublime nel quotidiano, il sublime nella fragilità umana. Ecco perché l’arte di Toulouse-Lautrec è un canto alla vita, un inno alla diversità.

La mostra a Firenze, con oltre cento opere esposte, è una porta aperta su questo universo. Manifesti, litografie e disegni dialogano con il passato, invitando il visitatore a perdersi in un viaggio che è anche un ritorno. Un ritorno a quella Parigi che, sebbene lontana nel tempo, continua a pulsare nel nostro presente, con la sua bellezza e la sua miseria, con il suo vizio e la sua poesia.

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Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

Hedeskov: Un Laboratorio Vivente di Architettura Rigenerativa

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Immaginate un luogo dove l'architettura non è solo un involucro, ma un attore vivente nella danza della natura. Questo è Hedeskov, un centro di ricerca e educazione situato nel cuore della Danimarca, progettato dallo studio Djernes & Bell. Qui, i materiali locali come argilla, sabbia, canapa e legno si intrecciano in una sinfonia di sostenibilità e innovazione. Situato su terreni recuperati, H...

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La visione di Djernes & Bell è chiara: l'architettura deve abbandonare l'idea di essere un oggetto isolato e diventare parte integrante della riparazione ecologica. Come ha affermato Justine Bell, partner dello studio, "Un edificio può diventare un laboratorio vivente per la pratica rigenerativa, non solo riducendo l'impatto ambientale, ma migliorando attivamente i sistemi circostanti". Questo centro è un esempio tangibile di come gli spazi possano riflettere i paesaggi e le culture costruttive che li hanno generati, rendendo visibili le relazioni tra esseri umani, terra e tempo.

Collaborando con artigiani locali e specialisti di materiali circolari, il team ha esplorato il paesaggio per trovare risorse naturali da utilizzare, conservando e restaurando edifici esistenti come una vecchia scuola in pietra. I mattoni recuperati sono stati riutilizzati, mentre l'interno è stato abbellito con intonaci di argilla e legno recuperato, creando spazi di lavoro e di vita che parlano di una cultura del riuso e della riparazione.

Il laboratorio di Hedeskov si distingue per il suo impegno nella ricerca. Gli studenti dell'Università BUILD di Aalborg monitoreranno il clima interno, le emissioni e il comportamento dell'umidità, contribuendo a una comprensione più profonda delle pratiche sostenibili. In questo contesto, ogni mattone, ogni trave, racconta una storia di cicli stagionali e conoscenza artigianale antica. La struttura si erge non solo come un centro di apprendimento, ma come un simbolo di un futuro dove l'architettura e la natura possono coesistere in armonia.

Con un tetto verde che accoglie un laboratorio e una cucina, Hedeskov si presenta come un esempio luminoso di come l'architettura moderna possa abbracciare il passato, reinventando gli spazi per le generazioni future. Qui, il rosso profondo delle strutture in legno richiama le tradizionali stalle agricole danesi, mentre ampie finestre circolari e lucernari creano un dialogo tra l'antico e il nuovo.

In un mondo in cui l'architettura è spesso vista come un peso, Hedeskov emerge come una boccata d'aria fresca, un invito a ripensare il nostro rapporto con gli edifici e il nostro ambiente. È un richiamo a esplorare non solo come costruire, ma come vivere e co-creare con la terra.

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Reset Hotel: Un'oasi di tranquillità nel deserto della California

Reset Hotel: Un'oasi di tranquillità nel deserto della California

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Nel cuore del deserto californiano, dove la sabbia incontra il cielo e il silenzio è un abbraccio, sorge il Reset Hotel, un luogo dove il tempo sembra fermarsi e gli ospiti possono assaporare l'essenza di un'esperienza unica. Composto da unità modulari che richiamano le forme dei container marittimi, questo hotel è una vera e propria oasi di tranquillità, progettata per evocare la sensazione di tr...

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Con 65 stanze che si affacciano su un vasto panorama deserto, Reset Hotel è stato concepito da una squadra di visionari, tra cui il designer Benjamin Uyeda e il collettivo Gry Space. Ogni cabina è un rifugio di minimalismo e comfort, dove gli ospiti possono immergersi nella bellezza cruda del deserto, lasciando dietro di sé il trambusto della vita quotidiana.

La disposizione delle stanze, organizzate in file ordinate, crea spazi di vita all'aperto, perfetti per godere dell'aria fresca e della vista mozzafiato. Le Mountain View King suites occupano un intero container e offrono un accesso diretto al deserto, con finestre panoramiche che incorniciano il paesaggio come un'opera d'arte. Qui, gli ospiti possono rilassarsi in una vasca da bagno all'aperto sotto un cielo punteggiato di stelle, mentre il calore del deserto avvolge ogni istante.

Il Clubhouse, il cuore pulsante del Reset Hotel, è caratterizzato da container di un elegante colore marrone polveroso, distinti dai toni grigi delle stanze. Questo spazio accogliente include un bar, un lounge e una piscina di acqua salata, tutti progettati per fondersi con l'ambiente circostante, utilizzando materiali che raccontano la storia di un paesaggio arido ma affascinante. Le texture e i colori scelti per gli interni si armonizzano perfettamente con l'essenza del deserto, invitando alla contemplazione e al riposo.

Ogni elemento, dai mobili in legno semplice alle piastrelle bianche dei bagni, è pensato per creare un ambiente di relax e benessere. Non ci sono televisioni, né plastica monouso, solo la bellezza della natura e la serenità del luogo. Come afferma il team di Reset, "è un approccio architettonico che invita gli ospiti a rallentare e a lasciar entrare il deserto, sia visivamente che emotivamente".

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Esplorando il Futuro: Habitat Module di MEII Estudio

Esplorando il Futuro: Habitat Module di MEII Estudio

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Immagina di trovarsi in uno spazio dove ogni metro quadro è concepito per esaltare la vita. Questo è il Habitat Module di MEII Estudio, un progetto che non è solo un appartamento, ma un manifesto di come l’architettura possa rispondere a esigenze contemporanee e future.

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In un mondo dove lo spazio è un lusso, MEII Estudio ha saputo trarre ispirazione dall’esplorazione spaziale. I moduli abitativi, simili a quelli utilizzati nelle missioni spaziali, rappresentano un esempio di come la funzionalità e il design possano fondersi in un’armonia perfetta. Ogni elemento è stato pensato per massimizzare l’efficienza e il comfort, creando un rifugio che va oltre le convenzioni.

Con una superficie di 200 m², questo progetto non è solo un’abitazione: è un’esperienza. La luce naturale penetra generosamente, mentre gli spazi si aprono e si chiudono in un gioco di volumi che invita alla scoperta. L’architettura diventa così un dialogo tra l’ambiente e l’individuo, un luogo dove sentirsi a casa è un atto semplice.

Il team di MEII Estudio, guidato da Jose María Mateo e Elvira Carrión, ha saputo integrare tecnologia e materiali sostenibili in un progetto che guarda al futuro. La loro visione non è solo estetica, ma anche etica, ponendo l'accento sulla sostenibilità e sull’eco-compatibilità. Ogni scelta progettuale è un passo verso un habitat che rispetta l’ambiente, senza compromessi.

In questo contesto, il Habitat Module rappresenta una risposta alle sfide abitative del nostro tempo. Con un occhio attento all’innovazione e alla qualità della vita, MEII Estudio ci invita a riflettere su come vogliamo vivere e quale eredità vogliamo lasciare.

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Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025

Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025

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Architetture per l'Equilibrio Territoriale: Scopri il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Architettura di Venezia 2025 La Biennale di Architettura di Venezia del 2025 vedrà il Padiglione Spagnolo presentare un'esposizione intitolata "Internatilities: Architectures for Territorial Equilibrium". Curata dagli architetti galiziani Roi Salgueiro Barrio e Manuel Bouzas Barcala, questa mostra si propon...

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Il tema centrale dell'esposizione è l'equilibrio territoriale, un concetto che si fa sempre più cruciale nel contesto attuale di cambiamenti climatici e urbanizzazione. Gli architetti intendono dimostrare come le architetture possano contribuire a un futuro più sostenibile, mantenendo un forte legame con il territorio e le comunità locali.

Il Padiglione si svilupperà attorno a un'installazione immersiva, progettata per stimolare una riflessione profonda sulle sfide architettoniche e ambientali che la Spagna e il mondo stanno affrontando. Con l'obiettivo di promuovere un dialogo attivo, l'esposizione inviterà i visitatori a considerare il ruolo dell'architettura nella creazione di un equilibrio territoriale.

Non perdere l'occasione di visitare il Padiglione Spagnolo e scoprire come le architetture possano diventare agenti di cambiamento per un futuro migliore. L'evento si svolgerà dal 20 maggio al 26 novembre 2025, e rappresenta un’importante occasione per riflettere sulle interconnessioni tra architettura, territorio e sostenibilità.

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Jelly Ice: La Rivoluzione degli Ghiaccioli Riutilizzabili in Gelatina

Jelly Ice: La Rivoluzione degli Ghiaccioli Riutilizzabili in Gelatina

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Jelly Ice: La Rivoluzione degli Ghiaccioli Riutilizzabili in GelatinaIn un'epoca in cui la sostenibilità è fondamentale, i ricercatori dell'Università della California, Davis, hanno introdotto un'innovazione sorprendente: Jelly Ice, cubetti di ghiaccio riutilizzabili a base di gelatina. Questi innovativi cubetti non solo non si sciolgono, ma offrono anche un'alternativa ecologica ai tradizionali c...

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Cosa è Jelly Ice?

Jelly Ice è composto per il 90% da acqua e per il 10% da gelatina, privo di polimeri sintetici. La sua struttura a rete intrappola le molecole d'acqua in spazi minuscoli, impedendo che si sciolgano e rilascino acqua, a differenza del ghiaccio tradizionale. A temperatura ambiente, Jelly Ice è flessibile e simile alla gelatina, mentre a zero gradi Celsius si solidifica.

Vantaggi di Jelly Ice

Questo materiale innovativo assorbe l'80% del calore rispetto al ghiaccio normale della stessa dimensione. Gli utenti possono lavarlo con acqua o una soluzione di candeggina, e può resistere a cicli di congelamento e scongelamento multipli. Le prove condotte dai ricercatori mostrano che Jelly Ice mantiene la sua capacità di raffreddamento anche dopo ripetuti utilizzi.

Un Impatto Ecologico Positivo

A differenza dei cubetti di ghiaccio convenzionali che si sciolgono e scompaiono, Jelly Ice può continuare a funzionare attraverso numerosi cicli. Inoltre, quando viene compostato, il materiale si degrada completamente senza produrre microplastiche, migliorando persino la crescita delle piante nei test condotti.

Applicazioni Future

Jelly Ice ha potenziali applicazioni in vari settori, tra cui la conservazione degli alimenti, la spedizione medica e il trasporto in biotecnologia. La sua capacità di funzionare efficacemente anche in aree con accesso limitato all'acqua lo rende un'opzione ideale per la produzione di ghiaccio.

Conclusione

Al momento, Jelly Ice è ancora in fase di sviluppo e test di mercato, ma ha già dimostrato di essere una soluzione innovativa e sostenibile. Con il supporto della comunità scientifica e l'interesse del pubblico, questa tecnologia potrebbe presto rivoluzionare il modo in cui pensiamo a ghiaccio e refrigerazione.

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Reset Hotel: Un'Oasi di Contenitori Prefabbricati nel Deserto Californiano

Reset Hotel: Un'Oasi di Contenitori Prefabbricati nel Deserto Californiano

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Nel cuore pulsante del deserto californiano, dove il cielo si tinge di sfumature incantevoli al calar del sole, sorge il Reset Hotel. Qui, i contenitori prefabbricati si trasformano in eleganti rifugi, unendo design contemporaneo e un'atmosfera che trasporta i guests in un viaggio quasi interplanetario. Ogni unità, simile a un modulo spaziale, è concepita per esaltare la bellezza austera del paesa...

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Progettato da un team visionario, tra cui il designer Benjamin Uyeda e lo studio Gry Space, il Reset Hotel comprende 65 camere distribuite in cabin modulari, ognuna delle quali offre una vista straordinaria sulla wilderness desertica. La scelta di costruire su solo 20 acri di un vasto terreno di 180 acri riflette un profondo rispetto per la natura, creando spazi che invitano gli ospiti a esplorare il deserto e a immergersi nella sua serenità.

Il Clubhouse, cuore pulsante della struttura, accoglie i visitatori con la sua architettura in toni di marrone polveroso, un contrasto affascinante con le unità grigie dedicate alle camere. Qui, gli ospiti possono gustare drink rinfrescanti o semplicemente lasciarsi andare al calore del fuoco sotto il cielo stellato, in un'atmosfera che invita a fermarsi e contemplare.

Ogni suite, come il Mountain View King, offre un accesso diretto al deserto e un patio privato con vasca da bagno esterna, perfetta per notti di osservazione delle stelle. Gli interni, caratterizzati da un minimalismo ricercato, sono arredati con mobili in legno semplice, creando un'atmosfera accogliente che invita alla riflessione e alla tranquillità.

Il Reset Hotel non è solo un luogo dove pernottare; è un invito a rallentare, ad assaporare il silenzio e la bellezza della natura circostante. Senza televisori e plastica monouso, ogni dettaglio è pensato per favorire un'esperienza di pura natura e comfort. La piscina salata, circondata da cabanas e lettini, diventa un'oasi di freschezza nel calore del deserto, un luogo dove il tempo sembra fermarsi.

In questo angolo remoto, il Reset Hotel emerge come un esempio di come l'architettura possa armonizzarsi con l'ambiente, creando spazi che parlano di bellezza, sfida e ispirazione. Ogni elemento, dai materiali utilizzati alle texture, è scelto per fondersi con il paesaggio montano arido, offrendo agli ospiti un'esperienza in cui la natura è protagonista. "Abbiamo creato un'infrastruttura che permette alla natura di prendere il centro della scena", afferma Uyeda, evocando un senso di meraviglia e scoperta.

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Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USA

Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USA

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Esplorando l'industria dell'illuminazione: il nuovo numero di Dezeen Agenda USAIl recente numero della nostra edizione americana di Dezeen Agenda presenta un'intervista con Bruce Hannah sullo stato del design dei mobili e un'indagine su come i marchi di illuminazione statunitensi stanno innovando. Iscriviti oggi stesso!

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Con la riapertura dell'ufficio di architettura di Donald Judd a Marfa, dopo il restauro, questa edizione di Dezeen Agenda si concentra sul design dei mobili. L'industrial designer Hannah ha dichiarato a Dezeen che i designer di mobili di oggi stanno lavorando con "ingredienti migliori". La Morrison Hannah Task Chair è stata ripubblicata lo scorso anno con Knoll. "La ricetta non è cambiata, ma gli ingredienti sono cambiati in gran parte in meglio," ha affermato Hannah.

In un campo correlato, la reporter di Dezeen, Ellen Eberhardt, indaga su come le aziende di illuminazione americane stiano utilizzando la stampa 3D e la produzione digitale per cercare di riparare l'industria dell'illuminazione, definita "estremamente rotta". La californiana Gantri ha recentemente aperto una fabbrica dotata di oltre 1.000 stampanti 3D.

Altrove nella newsletter, mettiamo in evidenza un trio di progetti di ospitalità a New York, dal restauro del Waldorf Astoria a cura di SOM, al ristorante più recente del Rockwell Group nel Flatiron District e un hotel all'interno di una locanda del 1917 a NoHo. L'ultima newsletter ha anche presentato il progetto più recente completato da Herzog & de Meuron a Filadelfia e una cabina in legno nello Stato di Washington elevata su colonne d'acciaio.

L'edizione USA di Dezeen Agenda è una newsletter curata inviata ogni secondo venerdì, contenente notizie di rilevanza, opinioni, interviste e progetti provenienti da tutta l'America. Leggi l'ultima edizione di Dezeen Agenda USA o iscriviti qui. Puoi anche iscriverti alle nostre altre newsletter; l'edizione globale di Dezeen Agenda è inviata ogni giovedì e contiene una selezione dei principali eventi della settimana.

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La Magia dell'Architettura: Jiangnan House a Yangzhou

La Magia dell'Architettura: Jiangnan House a Yangzhou

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Nel cuore pulsante di Yangzhou, dove il tempo si intreccia con l'architettura, sorge il Jiangnan House, un progetto che incarna l'essenza di una città ricca di storia e cultura. Firmato dallo B.L.U.E. Architecture Studio, questo edificio di 4250 m² rappresenta un audace connubio tra modernità e tradizione, tra la solidità del legno e l'eleganza del mattone.

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Situato lungo la storica Guangling Road, il Jiangnan House si distingue per la sua straordinaria diversità architettonica. Qui, antichi edifici in legno si alternano a strutture più recenti, creando un dialogo visivo che racconta il passato e il presente della città. Ogni angolo, ogni facciata, è un invito a esplorare, a scoprire l'anima di un luogo che ha visto passare secoli.

L'architettura di questo progetto non è solo un esercizio di stile, ma un manifesto di sostenibilità e innovazione. Grazie al lavoro di un team di esperti coordinati da Shuhei Aoyama e Yoko Fujii, il Jiangnan House non solo accoglie gli ospiti in un ambiente raffinato, ma si impegna anche a preservare il patrimonio culturale. Le ristrutturazioni degli edifici esistenti sono state eseguite con la massima cura, garantendo che la storia di Yangzhou continui a vivere.

Ogni dettaglio è pensato per offrire un'esperienza unica, che va oltre il semplice soggiorno in hotel. Dalla sauna al design degli interni, ogni elemento è stato concepito per evocare emozioni, per trasportare i visitatori in un viaggio sensoriale che celebra la bellezza dell'architettura e della natura circostante.

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La lampada in legno piegato di Anton Mikkonen: un'opera d'arte ispirata alla natura

La lampada in legno piegato di Anton Mikkonen: un'opera d'arte ispirata alla natura

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La lampada in legno piegato di Anton Mikkonen: un'opera d'arte ispirata alla naturaIl giovane designer finlandese Anton Mikkonen ha presentato una collezione di pezzi scultorei di illuminazione e arredamento durante la Habitare fair a Helsinki Design Week. Mikkonen è stato selezionato come uno dei quattro designer per Habitare Talents, un'esposizione annuale che mette in luce i creativi emergenti ...

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Tra le sue creazioni, spicca una lampada in legno piegato, progettata in modo da ricordare una farfalla appuntata al muro. Realizzata in compensato di betulla spesso solo 0,4 millimetri, la lampada può essere montata in una forma curva, grazie a bastoncini di betulla curvati a vapore che la sostengono. Quando questi bastoncini vengono rimossi, la lampada può essere facilmente imballata per il trasporto.

“Mi piace pensare a questa lampada come a una farfalla appesa al muro,” ha dichiarato Mikkonen, sottolineando l'effetto luminoso creato dalla lampadina che illumina la sottile ombra di legno da dietro.

Oltre alla lampada, la collezione include anche altri pezzi in legno, come la sedia Volymmi, realizzata in abete finlandese e concepita per essere ambigua nel suo utilizzo. “Non credo che i mobili debbano avere una forma prestabilita,” ha affermato Mikkonen. “Mi piace provare a vedere le cose in modo diverso.”

La collezione comprende anche un tavolo laterale realizzato con quattro pezzi di pino interconnessi e un banco-tavolo in pino scuro. Mikkonen ha utilizzato una tecnica di pressatura e saldatura manuale per creare i suoi pezzi in acciaio, evidenziando il “processo grezzo” della loro manifattura.

Una delle ultime opere presentate è Void, una mensola a parete in stile brutalista, realizzata in acciaio forato spesso un millimetro, progettata per testare i limiti della creazione di strutture rigide con materiali minimi.

“Tutti i miei lavori sono molto prototipali,” ha aggiunto Mikkonen. “Credo che la bellezza del creare risieda nella libertà creativa.” La collezione di Mikkonen rappresenta un perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione, rendendolo uno dei nomi più promettenti del design contemporaneo.

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Il Nuovo Centro Scientifico di Claremont McKenna: Un'Opera di Bjarke Ingels che Rinnova l'Istruzione

Il Nuovo Centro Scientifico di Claremont McKenna: Un'Opera di Bjarke Ingels che Rinnova l'Istruzione

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In un angolo assolato della California, dove il sapere si intreccia con la bellezza architettonica, sorge il Robert Day Sciences Center. Questo edificio, progettato dal visionario Bjarke Ingels, non è solo un luogo di apprendimento, ma un palcoscenico dove la scienza e l'arte si fondono in un abbraccio armonico.

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Con una superficie di 135.000 piedi quadrati, il centro si erge come una porta d'accesso verso il futuro, un varco che invita studenti e docenti a esplorare le meraviglie della scienza multidisciplinare. La sua struttura, un insieme di volumi sovrapposti e ruotati, crea un atrium centrale che funge da cuore pulsante, un crocevia di idee e conoscenze.

Bjarke Ingels descrive il concetto come "una serie di volumi paralleli, interconnessi da spazi pubblici". Ogni livello, ruotato di 45 gradi rispetto a quello sottostante, non solo offre una vista affascinante, ma stimola anche la collaborazione tra diverse discipline, da quella informatica a quella delle scienze della vita. Questo è il luogo dove il sapere si intreccia, dove studenti e insegnanti si incontrano in un ambiente di apprendimento tridimensionale.

La facciata dell'edificio, rivestita in calcestruzzo rinforzato con fibra di vetro, non solo cattura la luce ma trasferisce anche una sensazione di calore, mentre all'interno, le travi in acciaio triangolari rivestite in Douglas fir creano un'atmosfera accogliente. I 11.000 piedi quadrati di pannelli solari sul tetto generano circa 342 megawattora di elettricità all'anno, contribuendo a raggiungere l'obiettivo di sostenibilità LEED Gold.

All'interno, il caffè e le scale sociali animano l'atrio, mentre opere d'arte come la scultura "Magnetic Field" di Damien Ortega, che fluttua a trenta piedi da terra, arricchiscono l'esperienza visiva. Ogni angolo del centro invita alla scoperta, con aule e laboratori che si affacciano su panorami mozzafiato, unendo la bellezza naturale del Mount Baldy con l'architettura contemporanea.

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Copia New Yorkea: La Sedia che Rappresenta l'Architettura dei Grattacieli

Copia New Yorkea: La Sedia che Rappresenta l'Architettura dei Grattacieli

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Copia New Yorkea: La Sedia che Rappresenta l'Architettura dei GrattacieliMassimiliano Malagò, architetto e designer italiano, presenta la sua creazione innovativa: la sedia Copia New Yorkea. Questo pezzo unico si ispira alla logica strutturale dei grattacieli senza nucleo, traducendo i principi architettonici in una forma d'arredo domestico. Combinando materiali come ottone, velluto, giunti in PLA...

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Il design della Copia New Yorkea sfrutta un processo isomorfico, mappando le qualità spaziali e strutturali dell'architettura dei grattacieli su una seduta domestica. La sua struttura a griglia in ottone richiama le facciate a parete continua dei grattacieli aziendali, mentre un cocoon di tessuto sospeso crea la superficie di seduta. I nodi modulari stampati in 3D collegano il telaio, riflettendo i connettori parametrici tipici dei sistemi ingegneristici dei grattacieli.

Invece di imitare forme naturali come nel biomimetismo, Copia New Yorkea inverte il processo, attingendo direttamente dalle tipologie architettoniche. Adattando la monumentalità e la logica del grattacielo a una scala intima, l'opera solleva interrogativi sul trasferimento dei linguaggi di design attraverso scale e contesti diversi.

La forma racchiusa della sedia ricorda i precedenti storici come la sedia da sedan, utilizzata per trasportare individui privilegiati. Malagò trae un parallelo tra questi veicoli di privilegio e i moderni grattacieli, entrambi progettati per elevare, nascondere e proiettare autorità. 'La loro riflettività e trasparenza sono curate, non democratiche', osserva il designer.

Il progetto trae origine dall'esperienza di Malagò presso OMA a New York, dove le questioni relative alle strategie narrative usate per giustificare il design dei grattacieli hanno innescato una riflessione più ampia sulle metodologie di design isomorfico. Adattando la logica ingegneristica dei grattacieli in un oggetto di arredamento, Malagò apre un dialogo sul ruolo dell'analogia nel design e sulla politica della forma architettonica.

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Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall Centenario

Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall Centenario

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Snøhetta Completa l'Espansione Arcuata del St. Louis Symphony Hall CentenarioIl St. Louis Symphony Orchestra sta per festeggiare un importante traguardo: il centenario del Powell Hall, una storica sala da concerto costruita nel 1925. Grazie al lavoro dell'architetto Snøhetta, la ristrutturazione porta una nuova vita a questo simbolo della città, armonizzando il patrimonio architettonico con un des...

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Situato lungo il Grand Boulevard di St. Louis, il progetto prevede un'espansione di 64.000 piedi quadrati che migliora l'accessibilità e introduce spazi pubblici, aree educative e zone per il dietro le quinte. Questi miglioramenti sono fondamentali per supportare l'ampia gamma di programmi e eventi comunitari della Sinfonica.

L'Aggiunta Arcuata di Snøhetta

La nuova entrata, caratterizzata da volte arcuate e superfici inclinate, offre una vista aperta sull'attività che si svolge all'interno del teatro. L'atrio a tripla altezza è progettato per favorire l'interazione tra i visitatori, creando spazi di raccolta che collegano visivamente i diversi livelli del teatro.

All'esterno, Snøhetta ha creato una nuova piazza pubblica che si affaccia sul Grand Boulevard e sulla Samuel Shepard Drive, ampliando la vitalità della Sinfonia nella città. Questo spazio soleggiato è stato progettato per essere flessibile, integrando zone di carico e aree verdi che ammorbidiscono l'ambiente urbano.

Un Collegamento Fluido tra Antico e Nuovo

I percorsi di circolazione sono stati progettati per permettere un facile movimento tra gli spazi interni ed esterni, garantendo accessibilità e funzionalità. Inoltre, l'espansione include moderne sale di prova e studi di registrazione, fornendo ai musicisti e al personale strutture all'avanguardia per la pratica e la collaborazione.

Concludendo, il progetto di Snøhetta non solo preserva l'eredità architettonica del St. Louis Symphony Hall, ma la rinnova, conferendole un'appeal contemporaneo e migliorando la sua funzionalità per le generazioni future.

Immagini © Sam Fentress

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Pietrasanta e il Rinascimento: Un Viaggio tra Arte e Identità

Pietrasanta e il Rinascimento: Un Viaggio tra Arte e Identità

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In un angolo incantato della Versilia, dove il mare incontra le montagne, si erge Pietrasanta, un luogo dove la bellezza si mescola all'arte, e l'identità si riflette nel lavoro degli artigiani. Qui, l'architetto Tiziano Lera, figura di spicco nel panorama dell'eco-progettazione, ci guida attraverso una narrazione che è insieme un inno e un appello. "Questo posto ha una magia unica", afferma con f...

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Lera non è solo un architetto; è un custode della cultura e della tradizione. Cresciuto nella fonderia di famiglia, ha imparato fin da giovane a vedere la bellezza nel bronzo, nel mosaico, nei materiali che raccontano storie. La sua visione va oltre il semplice progettare: è un percorso di riscoperta, un invito ai giovani a riconnettersi con le proprie radici. "Il Rinascimento deve essere un percorso continuo", sottolinea, sottolineando l'importanza dell'educazione e della consapevolezza nei confronti delle ricchezze locali.

La Via dell'Arte, da lui concepita, è un simbolo di questo impegno. Un tracciato che si snoda tra Pietrasanta e Montignoso, un cammino che non è solo fisico, ma anche spirituale, in cui ogni passo è un richiamo a valorizzare il patrimonio artistico e culturale. Le università americane guardano a questo progetto come a un modello, una fusione di arte, bellezza e sacralità.

Tuttavia, Lera esprime preoccupazioni: la Versilia sta perdendo il suo dialogo interno. Forte dei Marmi e Pietrasanta, pur essendo vicine, sembrano sfilacciarsi, come se avessero dimenticato il legame che le unisce. "I grandi artisti che vengono qui non si preoccupano dei confini; sono attratti dalla magia di questo territorio". È un richiamo a ristabilire le connessioni, a far fiorire un dialogo che nutra l'arte e gli artisti.

Il futuro di Pietrasanta, secondo Lera, dipende dai giovani. "Dobbiamo coltivare il Rinascimento nelle scuole", afferma, suggerendo che l'educazione artistica non è solo un'opzione, ma una necessità. Ogni studente dovrebbe avere l'opportunità di conoscere e apprezzare le bellezze che rendono il nostro territorio unico al mondo. L'arte è un patrimonio, un benessere socio-economico che va preservato, un equilibrio magico da mantenere.

In un mondo che cambia rapidamente, l'architetto Lera ci ricorda che la bellezza è un valore da difendere. E così, in questo viaggio tra arte e identità, Pietrasanta continua a brillare, invitandoci a scoprire la sua magia e a diventare parte di una storia che è, e sempre sarà, un percorso di rinascita.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

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Vienna: Un Viaggio tra Bellezza e Gioia nel Prater

Vienna: Un Viaggio tra Bellezza e Gioia nel Prater

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Nel cuore pulsante di Vienna, il Prater si erge come un monumento di gioia e meraviglia, un luogo dove l'architettura incontra la celebrazione. Franck Bohbot, con la sua serie fotografica Architettura della Gioia, ci invita a esplorare le forme scultoree di questo parco dei divertimenti storico, aperto al pubblico nel 1766. Ogni giostra, ogni manège, diventa un soggetto architettonico di grande ri...

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Bohbot adotta un approccio metodico e disciplinato, catturando la struttura e il design delle giostre con una visione frontale che esalta la loro essenza. La sua fotografia, ricca di colori e dettagli, trasforma il Prater in una galleria di forme scultoree, dove il tempo si mescola con l'inventiva dei designer e la ricerca umana di evasione e gioia.

In questo contesto, il fotografo riesce a coniugare l'accuratezza stilistica dei fotografi tedeschi Bernd e Hilla Becher con la vivacità degli americani come William Eggleston. Il risultato è un'immagine cinematografica eppure ancorata nella realtà quotidiana, dove gli spazi pubblici diventano teatri di esperienze condivise.

La serie di Bohbot non si limita a documentare le attrazioni scintillanti; essa abbraccia anche i momenti intimi dei lavoratori, i dettagli usurati dal tempo, e le luci naturali che danzano sui materiali. Ogni scatto invita lo spettatore a riflettere sulla bellezza delle architetture temporanee e sul loro ruolo nel plasmare la nostra esperienza collettiva di gioia e celebrazione.

In definitiva, Architettura della Gioia è un viaggio visivo che trasforma un parco di divertimenti in un monumento alla bellezza effimera, dove ogni giostra racconta una storia di creatività, nostalgia e meraviglia.

Fonte: www.designboom.com.

La Magia del Dorset: Un Viaggio nella Rivitalizzazione di una Beach House

La Magia del Dorset: Un Viaggio nella Rivitalizzazione di una Beach House

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Immaginate di trovarvi di fronte a una casa che racconta storie di onde e brezze marine, una testimonianza tangibile di epoche passate. La Dorset Beach House, situata nel cuore della splendida Swanage, è un esempio di come l'architettura possa fondersi con la natura, creando un luogo dove il passato e il presente danzano insieme in perfetta armonia.

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Questo progetto, frutto della creatività di Architecture for London, si distingue per la sua capace rivitalizzazione di una struttura in legno risalente ai primi del '900. La casa, affacciata su un mare che sembra sussurrare segreti, è stata ristrutturata con un occhio attento alla sostenibilità e all’estetica, riflettendo il profondo rispetto per l'ambiente circostante.

Con i suoi 160 m² di superficie, la Dorset Beach House non è solo un rifugio, ma un invito a vivere in armonia con la bellezza naturale del Dorset. Ogni angolo è stato progettato per catturare la luce e il paesaggio, permettendo alla natura di entrare in ogni stanza come un ospite gradito.

La scelta dei materiali, come quelli forniti da Claybrooks Studio e Havwoods, sottolinea l'impegno verso una costruzione responsabile e innovativa. Ogni dettaglio, dalla struttura portante alle finiture, è stato pensato per integrarsi perfettamente con il contesto, in un equilibrio delicato tra l'architettura e il panorama marino.

Questo progetto non è solo un esempio di architettura residenziale, ma rappresenta anche una filosofia. È un richiamo a riflettere su come possiamo vivere in modo più sostenibile, creando spazi che non solo soddisfano le esigenze moderne, ma che rispettano e celebrano il mondo naturale che ci circonda.

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I Migliori Prodotti del London Design Festival 2025

I Migliori Prodotti del London Design Festival 2025

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I Migliori Prodotti del London Design Festival 2025Il London Design Festival 2025, tenutosi dal 13 al 21 settembre, ha presentato una serie di prodotti straordinari che hanno catturato l'attenzione degli appassionati di design. Ecco i nostri preferiti:

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1. Gem Set di Britney Lee

Questa sedia in legno è un capolavoro realizzato con legno caduto dagli alberi di Londra, avvolto in alluminio, creando un'affascinante metafora sulla rarità del legno.

2. Act I: The Bed di Studio Charlotte Taylor

Un letto innovativo con piattaforme in acciaio inossidabile, progettato per essere adattabile e funzionale, perfetto per le calde notti estive londinesi.

3. Cupsan di Blast Studio

Realizzato con tazze di caffè scartate, questo prodotto si distingue per la sua bellezza e texture, mostrando l'abilità di Blast Studio nel trasformare rifiuti in opere d'arte.

4. Cut-Out di Marcel Breuer

Un classico mai messo in produzione, questa sedia in compensato ha finalmente visto la luce nel 2025, combinando design innovativo e nostalgia.

5. 100 Year Dustpan di Absolute Beginners

Un oggetto destinato a durare un secolo, realizzato da giovani designer, che trasforma materiali di scarto in strumenti utili.

6. Rocking Chair di Lewis Kemmenoe

Una sedia a dondolo dal design patchwork, che riporta in auge un classico dell'arredamento con una forma geometrica elegante.

7. Grit Shade 002: Yellow di Marf Summers

Un lampadario realizzato con carta vetrata usata, dimostrando l'abilità di Summers nel riutilizzare materiali quotidiani.

8. The Peepers di Jutta Gössl per Odd Universe

Uno sgabello leggero e impilabile, caratterizzato da un design semplice ma giocoso grazie ai suoi fori che creano un effetto visivo interessante.

9. 2025 Collection di Yael Mer e Shay Alkalay per Lightmass

Questa collezione di elementi illuminanti utilizza tecnologia additiva per creare strutture leggere e affascinanti che cambiano colore.

Per ulteriori dettagli e per esplorare altre esposizioni e installazioni, visita la nostra guida al London Design Festival 2025.

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La Prima Biennale di Bukhara 2025: Un Evento Culturale Senza Precedenti in Uzbekistan

La Prima Biennale di Bukhara 2025: Un Evento Culturale Senza Precedenti in Uzbekistan

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La Prima Biennale di Bukhara 2025: Un Evento Culturale Senza Precedenti in UzbekistanIl 5 settembre 2025 segna l'apertura della prima edizione della Biennale di Bukhara, un evento che porta oltre 70 commissioni specifiche per il sito, realizzate da più di 200 partecipanti provenienti da 39 paesi, nel cuore storico della città uzbeka. Commissionato dalla Fondazione per lo Sviluppo dell'Arte e della...

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Curata da Diana Campbell e incentrata sul tema "Ricette per Cuori Spezzati", la Biennale si svolge nell'arco di dieci settimane in una costellazione di siti recentemente restaurati, tra cui madrasse, caravanserragli e moschee, tutti parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO di Bukhara. Oltre a fungere da piattaforma espositiva, la biennale è inserita in un piano di sviluppo più ampio, posizionando la cultura come catalizzatore per la trasformazione urbana e il rinnovamento del patrimonio.

Questo evento rappresenta non solo un'opportunità per scoprire l'arte contemporanea, ma anche un momento cruciale per riflettere sulla storia e sull'identità culturale dell'Uzbekistan. La Biennale di Bukhara non è solo un festival, ma un'esperienza immersiva che invita a esplorare le intersezioni tra il passato e il futuro, tra tradizione e innovazione.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spazi

Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spazi

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Una casa multigenerazionale in terracotta: armonia tra luce e spaziSituata a Da Nang, in Vietnam, Terracotta Breath è una casa che si presenta con discrezione, accogliendo i visitatori con un giardino d'ingresso e una facciata in laterizio lavorato a spessore. Questo progetto, realizzato da Live Out Studio, è un esempio perfetto di come l’architettura possa fondere tradizione e modernità, creando ...

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La struttura ospita due nuclei familiari: i genitori affacciati sulla strada e la figlia in fondo al lotto, separati da un cortile che diventa il cuore pulsante della casa. Utilizzando materiali locali e un budget misurato, il progetto si basa su principi di feng shui e strategie passive per il clima tropicale, generando un involucro termicamente sensibile e poroso.

Il design della casa è concepito come una successione di soglie, piuttosto che un semplice oggetto architettonico. Al piano terra, gli spazi di soggiorno, pranzo e cucina fluiscono verso il giardino, creando una continuità tra interno ed esterno. Le finestre a bilico e le schermature di bambù permettono alla luce di filtrare, arricchendo l'atmosfera degli ambienti. Una scala scolpita conduce a un ambiente di preghiera al primo piano, un luogo di riunione per la comunità locale.

La casa della figlia, invece, si distingue per la sua compattezza e libertà. Al piano terra, un ampio living-cucina si apre verso il cortile, mentre al piano superiore, camere ventilate da feritoie offrono la giusta privacy. Le aperture sono progettate con attenzione per garantire un equilibrio tra luminosità e intimità.

La coerenza materica, con l'uso di laterizio, bambù e legno, crea un'atmosfera calda e accogliente. Le superfici tattili e i colori terrosi non solo abbelliscono gli spazi, ma contribuiscono anche a un microclima in grado di ridurre l'affidamento a sistemi di climatizzazione costosi. In cucina e nei bagni, piastrelle in terracotta e pavimenti beige accentuano l'idea di comfort e funzionalità.

In conclusione, Terracotta Breath dimostra come un’architettura ben progettata possa essere un ecosistema, capace di rispondere alle esigenze di chi la abita, senza rinunciare alla bellezza e all’armonia con l’ambiente circostante.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.elledecor.com

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.elledecor.com.

Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in Architettura

Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in Architettura

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Workshop con Tre Cortili: Innovazione e Inclusione in ArchitetturaSituato a Rosenheim, in Germania, il Workshop con Tre Cortili è un progetto architettonico che combina innovazione e inclusione sociale. Realizzato dagli studi Opposite Office, studio lot e hanfstingl architekten, questo workshop di 10.000 m² offre 120 posti di lavoro per persone con disabilità, integrando un centro di supporto che ...

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Il progetto, completato nel 2025, è caratterizzato da spazi luminosi e accoglienti, pensati per attività come la lavorazione del legno, la metallurgia e la distruzione di documenti. Ogni area è concepita per garantire un ambiente di lavoro stimolante e socialmente responsabile.

La sostenibilità è un aspetto centrale di questo progetto, realizzato con materiali eco-compatibili come legno, acciaio e cemento. I progettisti hanno messo in atto soluzioni tecnologiche avanzate per ottimizzare l'efficienza energetica e il comfort degli utenti.

Questo workshop rappresenta un esempio eccellente di come l'architettura possa contribuire al benessere sociale, creando spazi non solo funzionali ma anche inclusivi. La sinergia tra design e responsabilità sociale si riflette nella cura dei dettagli e nella pianificazione attenta degli spazi.

Per ulteriori dettagli sul progetto, visita il sito di ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Un Resort nel Cuore della Giungla: Mandai Rainforest di WOW Architects

Un Resort nel Cuore della Giungla: Mandai Rainforest di WOW Architects

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Nel cuore pulsante della giungla di Singapore, dove il verde abbraccia ogni angolo con una dolcezza avvolgente, sorge il Mandai Rainforest Resort, un’opera visionaria firmata WOW Architects. Questo rifugio incantevole, concepito per il marchio di ospitalità Banyan Tree, si snoda attraverso l’ambiente naturale come un delicato ramoscello, in una danza armoniosa con la biodiversità circostante.

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Immaginate un luogo dove le camere assumono la forma di capsule, reminiscenti di semi che germogliano, e dove i muri, incisi come corteccia, raccontano storie di un passato vegetale. La spirale delle scale, simile alla colonna vertebrale di un essere vivente, invita gli ospiti a scoprire livelli di esperienza in un contesto che celebra la bellezza selvaggia del Mandai Wildlife Reserve.

Questo resort non è solo un luogo di soggiorno, ma parte di un ambizioso progetto da 3.5 miliardi di dollari, volto a conservare e valorizzare le ultime tracce di foresta verde a Singapore. Qui, la sostenibilità non è un semplice concetto, ma una pratica tangibile: l’hotel si integra con l’ambiente, preservando habitat esistenti e minimizzando l’impatto ecologico. La struttura, la prima in Singapore a ricevere la certificazione Green Mark Super Low Energy, si propone di riassorbirsi nel verde, come un vecchio albero che si fonde con il bosco.

Camminando tra le curve eleganti del resort, ci si sente avvolti da un abbraccio di foglie e rami. Le camere, elevate nella chioma degli alberi, offrono una vista privilegiata sul bacino idrico sottostante, creando un’esperienza di soggiorno che sfida le convenzioni. Ogni pod è un rifugio di lusso, modellato secondo l’estetica della natura, e dotato di terrazze private, dove gli ospiti possono contemplare il sorgere e il tramontare del sole.

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La Croce di San Giorgio: Un Simbolo di Design e Trasformazione degli Spazi Pubblici

La Croce di San Giorgio: Un Simbolo di Design e Trasformazione degli Spazi Pubblici

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Camminando per le strade d'Inghilterra, è impossibile non notare l'esplosione di bandiere con la Croce di San Giorgio. Sospese nei luoghi più inaspettati, queste bandiere raccontano storie di un patriottismo che si fa sempre più visibile. Ma cosa significa tutto questo per il design e per il nostro rapporto con gli spazi pubblici?

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La Croce di San Giorgio, simbolo di un'identità nazionale, ha attraversato epoche di significati diversi. Un tempo relegata a momenti di fervore nazionale, oggi è una presenza costante che suscita interrogativi su cosa significhi essere patriottici in un mondo complesso e spesso conflittuale. La sua crescente visibilità è un segnale di un cambiamento nel clima politico, una trasformazione che non può essere ignorata dagli architetti e dai designer.

È interessante notare come un semplice simbolo possa trasferire potere e identità, diventando oggetto di dibattito e divisione. In un'epoca in cui il patriottismo si intreccia con il populismo e le tensioni sociali, la Croce di San Giorgio emerge come un punto focale per esplorare la nostra relazione con il design e lo spazio pubblico.

Ma cosa possono fare i designer di fronte a questa situazione? Rimuovere le bandiere potrebbe sembrare una scelta divisiva, mentre non fare nulla potrebbe apparire come indifferenza. Esiste una terza via? Un'iniziativa artistica a Manchester ha invitato i cittadini a modificare le bandiere con messaggi di inclusione, dimostrando che il design può essere un mezzo per creare spazi più accoglienti.

La questione non è solo visiva, ma strutturale. Il design non è solo una questione di estetica, ma di come strutturiamo le nostre città e le nostre interazioni sociali. Riconoscere il potere del design significa anche affrontare le problematiche che si celano dietro a simboli apparentemente innocui.

In un mondo dove i segni e i simboli hanno la capacità di polarizzare, è fondamentale chiedersi: come possiamo utilizzare il design per promuovere valori di inclusione e comprensione? La risposta potrebbe trovarsi nella creazione di nuove narrazioni, storie che possano sostituire quelle divisive e offrire alternative significative.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Dentro la Casa dell'Amityville: Storia di un Incubo Svelato

Dentro la Casa dell'Amityville: Storia di un Incubo Svelato

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Nel cuore pulsante di Amityville, New York, si erge una dimora che ha segnato la storia americana: la Casa dell'Amityville. Questo elegante esempio di architettura coloniale olandese, costruito nel 1928, è divenuto famoso non solo per il suo aspetto affascinante, ma per una serie di eventi tragici e misteriosi che l'hanno avvolta in un velo di terrore. Qui, le pareti non raccontano solo di vite vi...

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La casa, situata al 112 di Ocean Avenue, ha visto la luce nel 1965 quando la famiglia DeFeo vi si trasferì, ignara del destino che l'attendeva. Nella tragica mattina del 13 novembre 1974, l'armonia di questa famiglia fu spezzata da un atto di violenza inaudita: Ronald DeFeo Jr. assassinò sei membri della sua famiglia mentre dormivano. Un omicidio che non solo ha scosso la comunità, ma ha dato inizio a una sequela di eventi che avrebbero trasformato la residenza in un leggendario luogo di paura.

Acquistata nel dicembre del 1975 da George e Kathy Lutz, la casa divenne teatro di esperienze paranormali che avrebbero alimentato la narrativa di molti film horror. I Lutz, ignari del passato oscuro della dimora, iniziarono a percepire presenze inquietanti fin dai primi giorni del loro arrivo. Cambiamenti di personalità, apparizioni e fenomeni inspiegabili segnarono la loro breve permanenza. La famiglia abbandonò la casa dopo solo 28 giorni, lasciando dietro di sé un mistero avvolto nel buio.

Il racconto di Jay Anson, "L'orrore di Amityville", pubblicato nel 1977, contribuì a diffondere la leggenda, portando alla realizzazione di un film di successo che avrebbe consacrato la storia nella cultura popolare. Il film del 1979, con protagonisti James Brolin e Margot Kidder, incassò oltre 86 milioni di dollari, dando vita a una serie di sequel e spin-off che continuano a stupire e terrorizzare gli spettatori. La casa ha vissuto una metamorfosi nel corso degli anni, cambiando proprietari e subendo ristrutturazioni, ma la sua aura di mistero rimane intatta.

Oggi, la Casa dell'Amityville è un simbolo di un'epoca di paura e fascino. Sebbene il suo passato sia stato messo in discussione, il suo potere di attrazione persiste, alimentando discussioni e speculazioni. La verità sulla Casa dell'Amityville è avvolta in un labirinto di eventi: tra realtà e finzione, tra omicidi e visioni, rimane un enigma che continua a catturare l'immaginazione di chiunque osi avvicinarsi.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.architecturaldigest.com.

La Magia della Lana: La Rivoluzione delle Case Eco-Sostenibili

La Magia della Lana: La Rivoluzione delle Case Eco-Sostenibili

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Immagina di entrare in una casa dove la temperatura è perfetta, il silenzio è un compagno costante e l'aria che respiri è pura come un campo fiorito in primavera. Questa non è fantasia, ma la realtà che le case di lana promettono di offrire. La lana, materiale spesso sottovalutato, si erge come un protagonista inatteso nella rivoluzione dell’abitare sostenibile. Qui, l'eco-sostenibilità si fonde c...

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La lana di pecora, con le sue straordinarie proprietà isolanti, rappresenta una scelta naturale in un mondo che cerca soluzioni ecologiche. Essa non è solo un isolante termico e acustico di prim’ordine, ma anche un regolatore dell’umidità, capace di assorbire il vapore in eccesso e rilasciarlo quando l’aria è secca. Questo significa che gli ambienti rimangono freschi d’estate e caldi d’inverno, senza l'uso eccessivo di energia. Un vero e proprio abbraccio della natura, che migliora la qualità della vita.

Ma perché scegliere la lana? Oltre alla sua incredibile capacità di isolamento, essa è completamente biodegradabile e non rilascia sostanze tossiche nell'ambiente. Ogni pannello o rotolo di lana diventa così un pezzo di un ciclo virtuoso, dove il benessere dell’abitante si unisce all’amore per il pianeta. La lana, in questo contesto, non è solo un materiale, ma un messaggero di un futuro più verde.

Impiegarla in costruzione è semplice e versatile. Si adatta perfettamente a pareti interne ed esterne, tetti e pavimenti, assicurando che ogni angolo della casa sia protetto dal freddo e dal rumore. La sua struttura fibrosa intrappola l’aria, creando un’armatura contro le temperature estreme e i suoni molesti. La lana regola il microclima, trasformando ogni casa in un rifugio di tranquillità e comfort.

In un’epoca in cui l’efficienza energetica è diventata una necessità, la lana di pecora emerge come una soluzione concreta e accessibile. Sebbene l’investimento iniziale possa sembrare superiore rispetto ai materiali tradizionali, i benefici a lungo termine, in termini di risparmio energetico e qualità della vita, giustificano ampiamente la scelta. E con l’aumento della domanda e dei prodotti certificati, i prezzi tenderanno a stabilizzarsi, rendendo questo materiale ancora più accessibile.

In conclusione, le case di lana non sono solo edifici; sono un manifesto di un nuovo modo di concepire l’abitare. Un invito a vivere in armonia con la natura, a scegliere il benessere per noi e per il nostro pianeta. Scegliere la lana è scegliere di essere parte di una rivoluzione silenziosa, dove ogni casa diventa una testimonianza di sostenibilità e amore per l’ambiente.

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Trasformazione del Lungofiume a Teluk Intan: Un Progetto di Ristrutturazione Sostenibile

Trasformazione del Lungofiume a Teluk Intan: Un Progetto di Ristrutturazione Sostenibile

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Trasformazione del Lungofiume a Teluk Intan: Un Progetto di Ristrutturazione SostenibileIl progetto di ristrutturazione del lungofiume a Teluk Intan, realizzato da A3 Projects e Arch Cubic, rappresenta un esempio di architettura innovativa e sostenibile. Questo intervento ha trasformato un ex cantiere navale di 3,21 acri in un centro vitale per la comunità e la sede di un'azienda di piantagione di...

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Completato nel 2025, il progetto non solo ha rivitalizzato un'area precedentemente trascurata, ma ha anche integrato elementi che richiamano la natura circostante, con tonalità di rosso terra e abbondante vegetazione. La nuova struttura serve come un hub per la comunità, promuovendo interazioni sociali e attività commerciali.

Il team di progettazione, guidato dagli architetti Ar. Kenny Chong e Ar. Choon Sin Ho, ha collaborato con esperti di ingegneria e architettura del paesaggio per garantire che il progetto fosse non solo esteticamente gradevole, ma anche funzionale e sostenibile.

Questo progetto rappresenta un passo significativo verso la ristrutturazione di spazi urbani in modo che possano adattarsi alle esigenze moderne, mantenendo al contempo un forte legame con il patrimonio industriale locale.

Per ulteriori dettagli, visita il sito di ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Ristrutturazione di Hearth House: un'armonia tra passato e presente nel Surrey

Ristrutturazione di Hearth House: un'armonia tra passato e presente nel Surrey

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Ristrutturazione di Hearth House: un'armonia tra passato e presente nel Surrey Lo studio di architettura britannico Medium ha recentemente completato la ristrutturazione di Hearth House, una casa di campagna degli anni '50 situata nel Surrey. Questo progetto ha portato chiarezza a una serie di estensioni disordinate, migliorando sia l'estetica che la funzionalità dell'abitazione.

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Immersa nel Surrey Hills National Landscape, la casa originaria era stata ampliata nel tempo con un insieme di blocchi rettilinei a un piano, che soffrivano di scarsa performance termica e di una disposizione disgiunta. Medium ha lavorato per unificare questi ampliamenti, mantenendo il maggior numero possibile di elementi esistenti e rivestendo l'intera facciata con intonaci bianchi lisci e grezzi.

Il progetto ha ridotto l'area totale della casa di 17 metri quadrati, un processo descritto dal direttore Benjamin Wells come un modo per far "lavorare di più" ogni stanza. L'obiettivo principale era quello di mantenere il più possibile la struttura esistente, trasformando nel contempo la funzionalità della casa per la vita familiare.

L'abitazione presenta un piano a forma di L, con il cottage originale a ovest e una serie di estensioni a nord, in precedenza scarsamente collegate tra loro e con il giardino. Medium ha trasformato l'area di incontro tra i due spazi in una sala da pranzo che ruota attorno a una colonna in legno e presenta un soffitto in abete di Douglas.

Questa sala da pranzo offre una vista sul giardino attraverso ampie finestre e si affaccia su un'accogliente area di soggiorno, organizzata attorno al focolare, che dà il nome alla casa. Il focolare, in precedenza ostruito, è stato ripristinato e specchiato per affrontare la nuova sala da pranzo, diventando il centro attorno al quale si collegano la sala da pranzo e la cucina.

Il design ha anche enfatizzato i collegamenti tra la casa e il giardino, realizzati tramite viste incorniciate, soglie estese e diverse "stanze" esterne. In aggiunta, Medium ha utilizzato scarti di legno per creare arredi su misura, come panche, armadi e scaffalature, contribuendo a un ambiente accogliente e funzionale.

La ristrutturazione di Hearth House rappresenta un perfetto esempio di come sia possibile unire design e sostenibilità, creando spazi che non solo rispettano l'architettura storica, ma la esaltano, rendendo la casa un luogo ideale per la vita familiare moderna.

Per ulteriori ispirazioni e progetti innovativi, visita architectsadvisor.com.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e Berlino

Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e Berlino

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Sculture Cubiche di Cemento: Un Legame Tra Rokko e BerlinoIl progetto fernsehen stabilisce un dialogo unico tra due paesaggi con storie parallele di estrazione e rinnovamento: il Monte Rokko in Giappone e Berlino, Germania. Ogni sito ospita una struttura di cemento identica, creando un'installazione abbinata che li collega attraverso trasmissioni video dal vivo e registrate.

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Il Monte Rokko è stato ampiamente estratto per granito durante il periodo Edo, portando a un'ampia deforestazione e declino ambientale. Durante l'era Meiji, sforzi di riforestazione graduali hanno ripristinato il territorio. Oggi, la montagna porta le tracce stratificate sia dei danni che del recupero. Berlino, la base degli artisti, riflette un ciclo simile di distruzione e rigenerazione nella sua storia urbana.

Concepite da Riku Ikegaya, Kohei Hayashi e Yu Kamijo, le sculture cubiche installate a Rokko e Berlino sono punteggiate da aperture tubulari strette, richiamando la forma dei telescopi. All'interno di esse, dispositivi video proiettano la vista dal sito abbinato: l'installazione di Rokko mostra l'attività urbana di Berlino, mentre quella di Berlino trasmette immagini dell'ambiente naturale di Rokko.

Questa installazione funge da dispositivo percettivo e monumento. Le registrazioni catturano realtà contrastanti ma parallele. A Berlino, gli spettatori vedono il passaggio di persone, veicoli e ritmi cittadini. A Rokko, le immagini rivelano vegetazione, cambiamenti climatici e movimenti animali. Insieme, queste prospettive connettono ambienti distanti, inquadrando la coesistenza di condizioni naturali e urbane.

Il progetto esamina come la visione possa collegare spazio e tempo, operando come un dispositivo percettivo e un monumento. Il titolo fernsehen, che in tedesco significa 'vedere lontano', sottolinea la dualità della distanza e della mediazione, inquadrando l'installazione come un'esplorazione di come la percezione, la tecnologia e il contesto influenzino il modo in cui i paesaggi vengono compresi nel tempo e nello spazio.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Benito: Un Sogno Minimalista e Vaulted nel Cuore di Madrid

Benito: Un Sogno Minimalista e Vaulted nel Cuore di Madrid

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Nel vibrante tessuto urbano di Madrid, dove le storie si intrecciano come i filamenti di un arazzo, si erge la ristrutturazione di Benito, un progetto che trasforma un vecchio negozio di pellicce in una residenza compatta, elegante e funzionale. Qui, lo studio BURR riesce a evocare un senso di spazio e luminosità, giocando con i limiti di un piano a livelli sfalsati che diventa il cuore pulsante d...

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La disposizione architettonica si snoda in due bande sottili: una zona a piano terra, con un’altezza di soffitto generosa di quattro metri, e un mezzanino sollevato di 180 centimetri, concepito per consentire il passaggio delle auto verso un garage sotterraneo. Questo gioco di altezze crea un volume a forma di L, dove il collegamento tra i livelli diventa un’esperienza sensoriale centrale, un viaggio che invita a scoprire ogni angolo.

La scala, pensata con cura da BURR, non è solo un semplice collegamento, ma un’opera di design che cela sotto i suoi gradini porte a scomparsa per elettrodomestici, ripostigli e persino un WC compatto. Questa integrazione precisa, che ricorda gli interni dei mezzi di trasporto, permette di massimizzare lo spazio utile, allontanando il caos visivo e regalando un senso di ordine.

Il movimento attraverso l’abitazione segue un loop a forma di U: si entra dalla zona inferiore e, salendo, si raggiunge il piano superiore che riporta alla facciata principale. Questa sequenza introduce un gradiente di utilizzo pubblico e privato, separando la zona condivisa da quella più intima, in un equilibrio perfetto di convivialità e riservatezza.

Entrambi i livelli di Benito si aprono verso l’esterno, creando un legame continuo con l’aria e la luce. Al piano terra, un patio comune accoglie la freschezza del giorno, mentre il mezzanino si affaccia su una terrazza privata, un angolo di serenità. Con facciate su entrambi i lati, la ventilazione incrociata si stabilisce naturalmente, sostenuta da un layout aperto che, sebbene racchiuda solo il bagno e il WC, mantiene un’atmosfera di apertura in ogni altro spazio.

Ma non è tutto: le sfide del contesto edilizio, con servizi condivisi che attraversano il soffitto a diverse altezze, hanno spinto BURR a introdurre un intervento audace: una volta a botte che abbraccia la parte pubblica della casa. Questa soluzione offre isolamento acustico e visivo, conferendo al piccolo interno un sorprendente senso di volume e spazio, in un contrasto deliberato con le dimensioni contenute del progetto.

In questo modo, la ristrutturazione di Benito eleva una piccola porzione domestica di Madrid a qualcosa di distintivo e memorabile, senza mai cadere nell’eccesso, ma celebrando l’essenziale.

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 Innovazione, efficienza e sostenibilità a Km 0

L'Isolamento: La Chiave per Un'Edilizia Sostenibile e Innovativa

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L'Isolamento: La Chiave per Un'Edilizia Sostenibile e InnovativaNel mondo moderno, dove l'efficienza energetica è più di una semplice moda, ma una necessità vitale, l'isolamento diventa un concetto centrale. La sua corretta misurazione non è solo una questione tecnica, ma un'arte che può determinare il destino di interi edifici e, di riflesso, del nostro ambiente.

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Perché l'isolamento è così cruciale? Immagina uno spazio dove il freddo invernale e il caldo estivo si combattono in un duello silenzioso. La misura dell'isolamento è il ponte che permette di mantenere la temperatura ideale, riducendo così i costi energetici e l'impatto ambientale. La scelta dei materiali e delle tecnologie giuste non è mai stata così importante, e la saturazione del mercato richiede una guida esperta e informata.

In questo contesto, l'evento formativo proposto offre un'opportunità unica per approfondire le normative e le modalità di selezione dei materiali. Con relatori esperti, si discuterà di prestazioni certificate e dell'importanza della valutazione corretta delle dichiarazioni di prestazione. Non solo teoria, ma anche esempi pratici di sistemi innovativi e sostenibili.

Il Programma dell'Evento

  • Introduzione normativa: Scopriremo l'importanza della corretta dichiarazione della prestazione termica dei materiali isolanti.
  • Soluzioni tecnologiche: I relatori presenteranno materiali innovativi, come gli isolanti termoriflettenti, e discuteranno della produzione a km quasi zero, un passo verso un'edilizia più rispettosa dell'ambiente.
  • Domande e Risposte: Un momento di confronto diretto per chiarire dubbi e approfondire tematiche specifiche.

La partecipazione gratuita, previa registrazione, rende questo evento accessibile a chiunque desideri espandere le proprie conoscenze in un settore in continua evoluzione. Non perdere l'occasione di fare la differenza nel mondo dell'edilizia e dell'efficienza energetica.

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Scopri la nuova collezione di stoviglie di Gustaf Westman con IKEA: un inno alla gioia quotidiana

Scopri la nuova collezione di stoviglie di Gustaf Westman con IKEA: un inno alla gioia quotidiana

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Gustaf Westman e IKEA: la nuova collezione di stoviglieIl designer svedese Gustaf Westman ha collaborato con IKEA per lanciare una vivace collezione di stoviglie e accessori per la casa, composta da 12 pezzi. Questa serie, che include piatti e tazze in porcellana, porta un tocco di giocosa innovazione nella tradizione delle decorazioni festive.

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La collezione si ispira all'idea che la celebrazione non richiede un'occasione speciale, invitando tutti a creare momenti di gioia e connessione secondo le proprie modalità. Il primo pezzo svelato, il “trono” per le polpette svedesi, rappresenta la fusione tra l'arte del design e la convivialità.

Forme scultoree e colori audaci

La collezione di Gustaf Westman è caratterizzata da forme curvilinee e una palette di colori audaci. Le tonalità di rosso e verde richiamano il design festivo tradizionale, mentre il rosa bubblegum e l'azzurro baby offrono una reinterpretazione moderna e gioiosa. I piatti con bordi quadrati e fondi arrotondati creano una coesione simile a un mosaico, mentre una tazza e piattino di grandi dimensioni per il glögg evoca i ricordi d'infanzia di Westman legati alla generosità festiva.

Le lampade e i portacandele presentano un'inventiva scultorea, richiamando le forme dei piatti e aggiungendo un tocco di modernità alla tradizione svedese. L’oversized cup-and-saucer set è pensato per ospitare biscotti e creare un'atmosfera calda e accogliente.

Un Designer per una Nuova Generazione

Maria O’Brian, leader del Range Identity di IKEA, sottolinea che l'approccio di Gustaf al colore e alla forma è in perfetta sintonia con la filosofia del marchio. Westman, con la sua audace espressione creativa, ha saputo rendere il suo lavoro accessibile a un pubblico più ampio.

Questa collezione rappresenta non solo la prima collaborazione di design di prodotto di Westman, ma anche un invito a celebrare la bellezza della quotidianità con oggetti che non solo sono funzionali ma anche pieni di vita e carattere.

In conclusione, la collezione IKEA x Gustaf Westman non è solo un insieme di stoviglie, ma un vero e proprio manifesto di gioia e connessione quotidiana.

Scopri di più su questa emozionante collezione visitando il sito di IKEA.

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Dieci Anni di Armonia: Grace Farms e la Visione di SANAA

Dieci Anni di Armonia: Grace Farms e la Visione di SANAA

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Nel cuore del Connecticut, un luogo di grazia e innovazione celebra un traguardo significativo: i dieci anni di Grace Farms. Progettato dall'illustre studio giapponese SANAA, fondato da Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, il River Building si snoda attraverso un paesaggio di 80 acri, unendo natura e architettura in un abbraccio sinuoso e poetico. La sua copertura continua, che segue le curve del terre...

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In occasione di questo decennale, Grace Farms ha presentato una nuova collezione di installazioni e programmi, ampliando ulteriormente il suo ruolo come polo per l'arte e il design. Durante la celebrazione, Sejima ha condiviso la sua visione, illustrando come ogni elemento del progetto rifletta una connessione profonda con la comunità e il paesaggio. La creazione di panchine scultoree, denominate 'Dancing Trees', rappresenta un esempio tangibile di come l’arte possa interagire con lo spazio, offrendo ai visitatori la possibilità di riposare e riflettere in un contesto che invita all'incontro e alla socializzazione.

La nuova fascia in cedro rosso occidentale, proveniente dalle foreste di Haida Gwaii, segna un altro passo verso la sostenibilità. Questo legno, scelto per la sua resistenza e la sua provenienza etica, avvolge l’edificio con un abbraccio caldo e naturale, riflettendo l'impegno di Grace Farms per la trasparenza e la responsabilità nella scelta dei materiali. La comunità di Haida, custode di queste foreste, ha collaborato attivamente, incarnando i principi del Design for Freedom, un’iniziativa che promuove il rispetto dei diritti umani nella catena di approvvigionamento dei materiali da costruzione.

In aggiunta, l’installazione 'With Every Fiber | Pigment, Stone, Glass' è stata inaugurata, un progetto che affronta le questioni dell'approvvigionamento etico nei materiali da costruzione. Artisti e ingegneri hanno reinterpretato pigmenti, pietre e vetro, materiali spesso associati a pratiche lavorative non etiche. Queste opere, tra cui il ritratto di Nasreen Sheikh, attivista per i diritti umani, invitano a riflettere sul lavoro e sull'umanità che si cela dietro ogni materiale. La musica che accompagna l'installazione, eseguita dalla London Philharmonic Orchestra, aggiunge un ulteriore strato di profondità a questa meditazione artistica.

Con un nuovo ciclo di programmi e installazioni artistiche, Grace Farms continua a essere un faro di innovazione, sostenibilità e riflessione, un luogo dove l'architettura non è solo un'opera statica, ma un organismo vivente che respira, cresce e si integra nel suo ambiente. La celebrazione di questo decimo anniversario non è solo una commemorazione del passato, ma un invito a guardare al futuro, un futuro in cui arte, architettura e comunità si intrecciano in un dialogo continuo.

Fonte: www.designboom.com.

L'Incanto dell'Alba: La Casa di Alba e Oriol di MH.AP Studio

L'Incanto dell'Alba: La Casa di Alba e Oriol di MH.AP Studio

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In un angolo soleggiato della Spagna, dove il cielo si tinge di sfumature dorate all'alba, si erge la Alba & Oriol House, un progetto firmato MH.AP Studio. Questa residenza, che si estende su 250 m², è un inno alla bellezza e alla funzionalità, dove ogni dettaglio è pensato per armonizzarsi con l'ambiente circostante.

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Nel 2023, l'opera ha preso forma sotto la visione creativa di Marina Huguet e Andrés Peñuela, architetti che hanno saputo unire innovazione e tradizione. Le immagini evocative catturate da Simone Marcolin raccontano di spazi aperti, di luce che danza nelle stanze e di materiali scelti con cura, come quelli forniti da marchi rinomati come Technal e Porcelanosa.

La casa non è solo un rifugio, ma un'esperienza sensoriale, dove il paesaggio gioca un ruolo fondamentale. Il design del giardino, curato da Anna Vilarnau, invita a esplorare la natura, mentre gli interni, pensati per il comfort e l'estetica, offrono un rifugio dal mondo esterno. Ogni angolo della casa è un invito alla contemplazione, un luogo dove il tempo sembra fermarsi.

Questo progetto, pubblicato su ArchDaily, rappresenta una fusione perfetta tra architettura contemporanea e sostenibilità. La scelta dei materiali, la progettazione degli spazi e l'attenzione ai dettagli sono elementi che elevano la Alba & Oriol House a un simbolo di ciò che l'architettura moderna può e deve essere.

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Cinque Temi Inaspettati Emersi dalla Dutch Design Week 2025

Cinque Temi Inaspettati Emersi dalla Dutch Design Week 2025

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Ogni anno, la Dutch Design Week (DDW) sorprende con fili conduttori inaspettati che emergono dal suo ricco programma. Quest’anno, la manifestazione si svolge a Eindhoven e il tema ufficiale è "Passato. Presente. Possibile", ma vi sono anche altre idee che rimbalzano tra i padiglioni, risvegliando la curiosità e l’immaginazione di designer, visitatori e appassionati di arte. Ecco i cinque temi prin...

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Democrazia in CPR
In un'epoca in cui le strutture democratiche sembrano vacillare, i designer si sono mobilitati per ripristinare il dialogo e l'engagement civico. Progetti come "Designing Democracy: In Need of New Dialogues" hanno invitato i visitatori ad ascoltarsi e a riappropriarsi del proprio potere, mentre iniziative come la "Connection Lost" hanno trasformato la tecnologia in un manifesto per la libertà digitale. Ogni angolo della manifestazione vibrava di un fervore per la partecipazione attiva e la riconquista della democrazia.

Creature Curiose
L'abbondanza di creature strane e forme aliene ha trovato spazio nei cuori e nelle menti dei visitatori. La meraviglia e l’ignoto si fondono nell'interattività dell'opera "The Alien Between Us" di Laura A. Dima, dove esseri robotici invitano a un contatto empatico. Queste entità bizzarre non sono solo frutto dell'immaginazione, ma rappresentano anche un invito a riflettere sulla vita oltre l'umano, in tutte le sue manifestazioni.

Wool Re(discovered)
Il dibattito sulla lana, non come materiale di lusso ma come risorsa preziosa e trascurata, ha trovato una voce forte alla DDW. L'esposizione "Wool: Re(discovered)" celebra le fibre locali, il loro potenziale rigenerativo e l'importanza di riscoprire tecniche artigianali. Con progetti che vanno dai tappeti ai mobili stampati in 3D, la lana si ripresenta come simbolo di sostenibilità e innovazione.

Agenzia oltre l'AI
La crescente interazione con l'intelligenza artificiale ha portato a riflessioni profonde sulla nostra agenzia come creatori. Opere come "From Text-to-Clay" di Vera van der Burg utilizzano l'AI non come un fine, ma come un mezzo per esplorare la relazione tra tecnologia e materialità. I designer stanno interrogando il futuro, non solo accettando l'AI, ma reinventando il proprio ruolo nel processo creativo.

Il Tempo è Adesso
Il tempo, come concetto e come medium, è diventato un tema centrale. I giovani designer stanno esplorando nuovi modi di esprimere la temporalità attraverso performance, video e installazioni. L’opera "Chronotopic Fractures" di Aleksandra Nazarova, ad esempio, mette in discussione il ritmo della natura rispetto a quello umano, invitando a riflettere su un'esperienza più lenta e consapevole.

La Dutch Design Week 2025 si conferma così un palcoscenico per idee audaci e un laboratorio di creatività, dimostrando che il design può essere un catalizzatore per il cambiamento sociale e culturale. Non perdere l'opportunità di esplorare questi temi affascinanti!

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La lampada interattiva di WINT: luminosità regolabile con un tocco sul tessuto elastico

La lampada interattiva di WINT: luminosità regolabile con un tocco sul tessuto elastico

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La lampada interattiva di WINT: luminosità regolabile con un tocco sul tessuto elastico Il WINT Design Lab, in collaborazione con il Fraunhofer Institute IZM, ha creato una lampada innovativa che offre un'esperienza unica: cambiando la luminosità semplicemente premendo su un tessuto elastico. Questo progetto fa parte della ricerca Soft Interfaces, e mette in evidenza il potenziale delle interfacce...

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La lampada utilizza un metallo liquido, chiamato Galinstan, incorporato all'interno del tessuto, permettendo al sistema di rilevare i movimenti e di regolare automaticamente la temperatura e la luminosità. Attraverso la tecnologia Liquid Metal Dispensing, il metallo viene posizionato in modo innovativo all'interno del tessuto, creando un prodotto mai visto prima.

Il team di ricerca, composto da esperti del Fraunhofer IZM e del WINT Design Lab, ha dedicato un anno allo sviluppo di questo metodo di produzione, culminando in un prototipo funzionante. La lampada non solo illumina l'ambiente, ma interagisce attivamente con l'utente, rendendo l'esperienza luminosa ancora più coinvolgente.

Il tessuto elastico, realizzato dallo studio di design berlinese Case Studies, presenta aree tattili distintive che consentono agli utenti di riconoscere facilmente dove interagire. Con quattro zone di contatto che regolano diverse impostazioni di luce, gli utenti possono passare da una luce calda, simile ai colori del tramonto, a una luce fredda, che ricorda la luminosità del mattino. La variazione di colore del tessuto in base alla temperatura della luce rende questa lampada non solo funzionale, ma anche esteticamente affascinante.

Le potenzialità di questa tecnologia si estendono oltre l'illuminazione domestica. Gli sviluppatori prevedono applicazioni in controlli per interni di automobili, tessuti interattivi per la casa, prodotti medici e sistemi HiFi, dove le superfici tattili potrebbero sostituire gli schermi tradizionali, riducendo il consumo energetico.

Questo progetto dimostra come i materiali tessili possano evolversi, offrendo nuove modalità di interazione e creando un collegamento diretto tra l'azione dell'utente e la risposta del dispositivo. La lampada con tessuto elastico e metallo liquido di WINT rappresenta un passo avanti nell'innovazione del design di interfacce tattili.

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Virgil Abloh: La Leggenda Creativa in Mostra al Grand Palais di Parigi

Virgil Abloh: La Leggenda Creativa in Mostra al Grand Palais di Parigi

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Virgil Abloh: La Leggenda Creativa in Mostra al Grand Palais di Parigi Dal 30 settembre al 10 ottobre 2025, il Grand Palais di Parigi ospiterà Virgil Abloh: The Codes, la prima grande esposizione europea dedicata all'opera del compianto designer. Organizzata dall'Archivio di Virgil Abloh in collaborazione con Nike, la mostra esplora quasi due decenni della carriera di Abloh, attingendo dal suo pe...

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La mostra mette in evidenza come i 'codici' creativi di Abloh, i principi ricorrenti che hanno guidato il suo approccio, colleghino discipline diverse come moda, calzature, architettura, musica e pubblicità. Un'area dell'esposizione riattiva il concept store parigino colette, piattaforma centrale per i primi lavori di Abloh. Questo negozio iconico, co-fondato da Sarah Andelman, sarà ricreato all'interno del Grand Palais come un'installazione ibrida e un negozio funzionante, dove saranno disponibili oggetti in edizione limitata realizzati in collaborazione con Abloh, inclusa una riedizione della sua collaborazione con Braun e un'edizione francese del suo libro Abloh-isms.

Curata da Chloe e Mahfuz Sultan, l'esposizione espande una precedente edizione presentata nel 2022, offrendo una visione più ampia della pratica di Abloh. Accanto a progetti noti, la mostra presenta prototipi, schizzi e oggetti delle sue collezioni e della sua biblioteca. L'archivio mira a rendere i metodi di Abloh disponibili per lo studio e il riutilizzo, riflettendo la sua convinzione nell'apertura e nell'apprendimento collettivo, focalizzandosi sul processo tanto quanto sui risultati.

Il progetto è supportato dalla Virgil Abloh Foundation e accompagnato da una serie di programmi pubblici, da workshop e dibattiti a performance e proiezioni. Per la moglie del designer, Shannon Abloh, che dirige l'archivio e la fondazione, l'esposizione è sia una celebrazione che uno strumento didattico, un modo per garantire che le idee di Virgil Abloh rimangano accessibili alle future generazioni.

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CottoMilano: Un Viaggio Sensoriale tra Terracotta e Rinascimento

CottoMilano: Un Viaggio Sensoriale tra Terracotta e Rinascimento

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Nel cuore pulsante di Milano, dove l'arte e l'architettura si intrecciano in un abbraccio senza tempo, nasce la collezione CottoMilano di Ceramiche Keope. Questa gamma di tiles in gres porcellanato, concepita dal designer Domenico Orefice, trae ispirazione dai maestosi monumenti del Rinascimento milanese, reinterpretando l'antica tradizione della terracotta.

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Presentata durante l'illustre fiera Cersaie 2025, la collezione si propone di raccontare una storia che affonda le radici nella storia e nella cultura della città. I tiles CottoMilano evocano la sensazione calda e avvolgente della terracotta lombarda, famosa per il suo caratteristico tono rosso profondo, a differenza del rosa tipico della terracotta toscana.

Ogni pezzo è un omaggio alla storicità della Fornace Curti, un'istituzione lombarda che dal XV secolo lavora la terracotta con maestria. Le superfici dei tiles presentano una finitura opaca che ricorda quella dei materiali artigianali, creando un'esperienza tattile unica e coinvolgente.

La collezione è arricchita da tiles decorativi che sfoggiano motivi geometrici ispirati a capolavori come la chiesa di Santa Maria delle Grazie e l'ospedale della Ca' Granda. Questi dettagli architettonici, reinterpretati in chiave moderna, conferiscono un carattere distintivo alla collezione, come se fossero stati modellati a mano.

Con una palette che spazia dai toni caldi del Terracotta, Sabbia e Creta a tonalità più neutre come Talco e Argilla, CottoMilano offre la possibilità di creare ambienti accoglienti e immersivi. La scelta di formati ampi, come 120x120 e 60x120 centimetri, permette di progettare spazi unici, mentre i tiles da 20x20 centimetri, con design astratti, richiamano l'armonia delle facciate rinascimentali.

In un'epoca sempre più digitale, CottoMilano si distingue per il suo richiamo all'autenticità e all'artigianalità, proponendo un valore di lentezza e attenzione ai dettagli. Con l'introduzione di mattoncini da 6x24, disponibili in versioni lucide e opache, la collezione si completa, offrendo infinite possibilità di personalizzazione.

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Il Ponte Serpentino di Hangzhou: Un’Opera d’Arte che Nasce dalla Tradizione della Seta

Il Ponte Serpentino di Hangzhou: Un’Opera d’Arte che Nasce dalla Tradizione della Seta

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In un abbraccio di forme sinuose e delicate, il Ponte Serpentino di Hangzhou emerge come una poesia architettonica che racconta storie di tradizione e modernità. Firmato da Zaha Hadid Architects, questo ponte pedonale e ciclabile non è solo un'infrastruttura, ma un vero e proprio manifesto della bellezza contemporanea, radicata nella cultura della seta che ha reso celebre la città.

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Ultimato di recente, il Grand Canal Gateway Bridge si estende per 390 metri, unendo le sponde est e ovest di uno dei canali più antichi e lunghi del mondo, patrimonio dell’UNESCO. Qui, l'acqua scorre come un filo di seta, collegando il passato con il presente, e offrendo ai residenti e ai visitatori un nuovo modo di vivere il paesaggio.

La struttura, leggera e affusolata, è un gioco di archi d'acciaio che si intrecciano, riflettendo l'arte della ricamo tipica della regione. Ogni curva e ogni angolo sono pensati per armonizzarsi con il contesto naturale, creando spazi pubblici dove la comunità può riunirsi e interagire. Il ponte non è solo un passaggio; è un luogo di incontro, un palcoscenico dove la natura e l’architettura danzano insieme.

La scelta di materiali sostenibili e il design innovativo, che prevede l'uso di elementi modulari prefabbricati, dimostrano un impegno verso la sostenibilità. Con una illuminazione LED alimentata da fonti rinnovabili, il ponte si illumina di notte, tracciando un percorso luminoso che invita a esplorare le sue curve, mentre l’eco del fiume e il fruscio della vegetazione creano una melodia di sottofondo.

Così, il Ponte Serpentino non è solo un’opera di ingegneria, ma un racconto che si snoda lungo le acque del Grand Canal, unendo passato e futuro, tradizione e innovazione, in un abbraccio senza tempo.

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Il Padiglione di Legno di Adjaye Associati: Un Capolavoro di Ingegneria a Barbados

Il Padiglione di Legno di Adjaye Associati: Un Capolavoro di Ingegneria a Barbados

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Il Padiglione di Legno di Adjaye Associati: Un Capolavoro di Ingegneria a BarbadosIl Barbados National Performing Arts Pavilion ha aperto le sue porte a Bridgetown come prima fase di un ambizioso centro culturale, progettato dallo studio Adjaye Associates. Questo padiglione, realizzato per il festival Carifesta XV, rappresenta un importante passo verso un complesso di arti performative di 85.000 p...

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Concepito come un luogo di utilizzo temporaneo, il padiglione non solo offre uno spazio culturale immediato, ma prepara anche le fondamenta per il futuro centro permanente, la cui conclusione è prevista per il 2026. Integrando il padiglione temporaneo nelle fondamenta permanenti, il design riduce gli sprechi e garantisce che i materiali possano continuare a servire la comunità nel tempo.

Quando sarà completato, il centro includerà un auditorium da 1.500 posti, studi di registrazione, terrazze pubbliche e altre strutture culturali. La struttura in legno rimarrà un elemento distintivo dell'architettura del progetto.

Innovazione Strutturale: La Trave di Compressione in Legno

Gli architetti di Adjaye Associates, in collaborazione con StructureCraft, hanno ingegnerizzato la prima trave di compressione interamente in legno al mondo, lunga 80 piedi. Questa trave trasferisce 120.000 libbre di tensione senza alcun pezzo di metallo, utilizzando giunti Okkake-Daisen-Tsugi ispirati alla tradizionale falegnameria giapponese. Cavi sottili sostengono i pilastri inclinati alle fondamenta, creando un sistema laterale capace di resistere a venti di uragano, mantenendo visibile l'espressione strutturale.

Il legno massiccio ha permesso un processo di costruzione a componenti, consentendo di progettare e assemblare il padiglione in soli quattro mesi. Le grondaie inclinate potranno essere riutilizzate come struttura del tetto per il centro permanente, estendendo ulteriormente la vita del materiale. Questo approccio riflette l'impegno di Adjaye Associates per un'architettura a basse emissioni di carbonio nei Caraibi.

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Abitazioni a risparmio energetico: segreti per ridurre le bollette

Abitazioni a risparmio energetico: segreti per ridurre le bollette

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Nel mondo frenetico in cui viviamo, dove il tempo scorre veloce e le bollette si accumulano, l'idea di un'abitazione a risparmio energetico si fa sempre più seducente. Ma cosa significa realmente risparmiare energia nella propria casa? È un viaggio che può iniziare con piccoli gesti quotidiani, un atto di coscienza verso il nostro ambiente e un modo per alleggerire il peso delle spese mensili.

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Il risparmio energetico è la chiave per aprire una porta verso un futuro più sostenibile. Adottare buone abitudini, come regolare i termostati a temperature ragionevoli, utilizzare le tapparelle per controllare la luce solare o scegliere lampadine a risparmio energetico, può fare la differenza. Immagina un mondo in cui ogni scelta, anche la più piccola, contribuisce a un grande cambiamento.

Ma non è solo una questione di abitudini. È fondamentale investire in interventi mirati che possono trasformare la tua casa in un rifugio energetico. Un cappotto termico per le pareti, finestre moderne con doppi o tripli vetri, e un attento isolamento del tetto possono ridurre significativamente la dispersione termica. Ogni angolo della tua abitazione merita attenzione e cura, e ogni miglioramento si tradurrà in un notevole risparmio economico.

Non dimentichiamo, infine, le opportunità offerte dalle detrazioni fiscali. Chiunque desideri rendere la propria casa più efficiente può beneficiare di bonus e agevolazioni, rendendo il percorso verso il risparmio ancora più accessibile. È un invito a tutti, proprietari, inquilini e condomini, a partecipare a questa rivoluzione energetica.

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Iman S Fayyad: Innovazione Architettonica con Pannelli di Plywood per il Chicago Architecture Biennial

Iman S Fayyad: Innovazione Architettonica con Pannelli di Plywood per il Chicago Architecture Biennial

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Iman S Fayyad: Innovazione Architettonica con Pannelli di Plywood per il Chicago Architecture BiennialLa designer e docente Iman S Fayyad, con sede nel Massachusetts, ha presentato una straordinaria installazione al Chicago Architecture Biennial, intitolata In The Round. Questa struttura è realizzata utilizzando semplici pannelli di plywood, creando uno spazio collettivo facilmente assemblabile.

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Collocata nel Chicago Cultural Center, l'installazione utilizza pezzi di plywood standard che sono stati piegati per formare forme cilindriche composite, unite con semplici cinghie, eliminando la necessità di chiodi o adesivi esterni. Fayyad ha dichiarato che questo progetto esplora tecniche di utilizzo di materiali standard e accessibili per creare superfici geometriche strutturali.

La ricerca di Fayyad si concentra sull'importanza di utilizzare materiali prontamente disponibili, riducendo al minimo gli sprechi durante la trasformazione delle superfici da piatte a curve. Le forme curve sono state ottenute tramite un semplice processo di piegatura, che ha incluso l'ammollo e il riscaldamento dei pannelli, modellati poi manualmente.

L'installazione offre spazi interni accoglienti e piccoli alcove esterni dove ci si può sedere, mentre l'interno presenta una forma a cupola con pareti che si curvano verso un oculo. Questo design permette di creare un ambiente intimo, perfetto per riunioni, specialmente in contesti che richiedono costruzioni rapide ed economiche.

Fayyad ha enfatizzato l'importanza di creare strutture temporanee, come rifugi di emergenza, che possano essere assemblate e smontate facilmente. La sua installazione risponde al tema del CAB di quest'anno, Architettura in Tempi di Cambiamento Radicale, affrontando la necessità di strutture efficienti e sostenibili.

In un'epoca in cui la giustizia ambientale è fondamentale, l'ambizione di Fayyad è di promuovere l'innovazione formale, collegando le pratiche architettoniche con le esigenze sociali e culturali. Questo progetto è un esempio di come un design accessibile possa rinnovare il legame tra mente e mano nel processo creativo.

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Cersaie 2025: La Ceramica Tra Innovazione e Design Avanguardistico

Cersaie 2025: La Ceramica Tra Innovazione e Design Avanguardistico

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Cersaie 2025: La Ceramica Tra Innovazione e Design Avanguardistico Il Cersaie 2025, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, ha presentato un'ampia gamma di novità nel settore della ceramica. Tra texture 3D e soluzioni hi-tech, le aziende hanno dimostrato come la ceramica possa reinventarsi, offrendo infinite possibilità per l'arredamento degli interni e degl...

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I Nuovi Rivestimenti e Formati

Nei padiglioni di Bologna, sono emerse innovazioni che spaziano dai mini formati da comporre come puzzle a maxi lastre sempre più leggere. I rivestimenti in gres effetto pietra e cemento continuano a dominare, ma con aggiornamenti significativi. Mentre i marmi policromi lasciano spazio a materiali lapidei più neutri, le palette si arricchiscono di toni delicati come grigi e beige.

Il Ritorno del Colore e delle Texture

Un trend significativo emerso è il ritorno del colore, con piastrelle cariche e vitaminiche. Formati più piccoli, come le quadrotte 10x10 e 15x15, si affiancano a formati rettangolari, portando un tocco di vivacità agli ambienti. Gli effetti tridimensionali, cannettati e prismatici, danno vita a pareti dinamiche e coinvolgenti.

Decorazioni e Pavimenti Ispirati al Passato

I rivestimenti decorativi, con fantasie floreali e geometrie ispirate agli azulejos iberici, offrono un modo unico per movimentare gli spazi. Anche i pavimenti effetto terrazzo e cotto, con cartelle colori sempre più ampie, si integrano perfettamente con le proposte più essenziali, facilitando la scelta per i progettisti.

Innovazione Tecnologica e Sostenibilità

Dal punto di vista tecnico, le aziende si stanno concentrando su lastre più sottili e resistenti, riducendo così l'uso di materie prime. La creazione di effetti superficiali innovativi, che variano dalla mano ruvida alla finitura setosa, è il risultato di un’accurata ricerca. Inoltre, si stanno esplorando nuove amalgame cementizie per realizzare rivestimenti dal design audace e moderno.

In conclusione, il Cersaie 2025 ha dimostrato che la ceramica non è solo un materiale funzionale, ma anche un mezzo espressivo che continua a sorprendere con la sua versatilità e innovazione. Con nuovi rivestimenti e formati, la ceramica si prepara a essere protagonista nelle case del futuro.

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Carlo Ratti si ritira da MIND: una rivoluzione nell'architettura milanese

Carlo Ratti si ritira da MIND: una rivoluzione nell'architettura milanese

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Non è solo un progetto che cambia, è un sogno che svanisce. Carlo Ratti, architetto di fama mondiale, ha deciso di ritirare la sua firma dal MIND, il Milano Innovation District, eredità dell'Expo 2015. "Non mi riconosco più nel progetto", afferma con una sincerità disarmante, come un artista che osserva il suo quadro trasformarsi in un'opera che non gli appartiene più.

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Le modifiche imposte dalla Commissione Paesaggio di Milano hanno stravolto il disegno originale, un intervento che ha ridotto gli spazi verdi e alterato le facciate, trasformando il sogno di un campus innovativo in una realtà che sembra più un compromesso. Ratti, direttore del Senseable City Lab al MIT, ha visto il suo progetto, concepito con cura, trasformarsi in qualcosa di irriconoscibile, una metamorfosi imposta che provoca una crisi di identità.

MIND, un simbolo di innovazione e collaborazione pubblico-privata, doveva rappresentare il futuro di Milano, la sua aspirazione a diventare una città globale. Eppure, l'ombra della Commissione Paesaggio si allunga, un segno di un urbanismo che sembra più interessato al cemento che alla vita. Le promesse di spazi verdi e di un ambiente accogliente rischiano di naufragare in una nuova era di asfalto e superfici impermeabili.

Ratti non è solo; molti architetti internazionali si stanno allontanando da progetti che non rispecchiano più i loro valori. Milano, con il suo incessante affollamento di auto e l'assenza di spazi pubblici ben progettati, sta perdendo la sua anima. La lotta per una città più vivibile continua, ma la ritirata di Ratti rappresenta un campanello d'allarme: se i grandi sognatori si ritirano, cosa rimane per il futuro?

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ArchDaily Annuncia il Next Practices Award 2025 a Copenhagen

ArchDaily Annuncia il Next Practices Award 2025 a Copenhagen

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ArchDaily Annuncia il Next Practices Award 2025 a CopenhagenIl Next Practices Award 2025 di ArchDaily si svolgerà il 19 settembre 2025 presso la sede di CAFx a Copenhagen. Questo evento segna un'importante evoluzione nel panorama dell'architettura, riconoscendo il ruolo crescente degli architetti come mediatori in un sistema complesso, dove le sfide e le opportunità di innovazione si moltiplicano.

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Dal 2020, il premio ha messo in luce professionisti dell'architettura di tutto il mondo che sfidano lo status quo, sviluppando soluzioni creative e altamente reattive alle questioni più urgenti del nostro tempo. Finora, 85 team provenienti da 32 paesi sono stati premiati, dimostrando un impegno per la diversità geografica e l'inclusione di regioni spesso sottorappresentate nel discorso architettonico globale.

Questa quinta edizione si concentra non solo su ciò che è nuovo, ma su ciò che è prossimo, celebrando le pratiche che privilegiano la sostenibilità, la longevità e un impegno più profondo con l'ambiente costruito. Non perdere l'occasione di partecipare a questo evento significativo nel mondo dell'architettura.

Per ulteriori informazioni, visita il sito ufficiale di ArchDaily e segui gli aggiornamenti sul premio.

Alubel SpA: Innovazione nelle Coperture Metalliche e Rivestimenti di Facciata

Alubel SpA: Innovazione nelle Coperture Metalliche e Rivestimenti di Facciata

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Alubel SpA: Innovazione nelle Coperture Metalliche e Rivestimenti di Facciata Alubel SpA si conferma come azienda leader nel settore delle coperture metalliche e dei rivestimenti di facciata. Con un ampio portafoglio di referenze, tra cui importanti progetti come il Energy Park Hotel e la nuova autostazione di San Donato Milanese, Alubel è sinonimo di qualità e innovazione.

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I nostri sistemi di copertura e sistemi di facciata sono progettati per rispondere alle esigenze moderne, garantendo non solo estetica, ma anche funzionalità. Tra le soluzioni più innovative troviamo il pannello coibentato Easy Wand e il Alu-Skin, una doga metallica per rivestimenti di edifici.

La nostra visione si estende oltre la semplice costruzione; infatti, abbiamo recentemente rinnovato il nostro libro La Quarta Dimensione Del Tetto, rendendo il contenuto ancora più fruibile e accattivante. Questo restyling non è solo un aggiornamento estetico, ma un vero e proprio passo verso l'innovazione nel design delle coperture.

Scopri di più sui nostri sistemi e come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto con stile e funzionalità.

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L'Architettura della Paura: Set Iconici dei Film Horror e la Loro Genesi

L'Architettura della Paura: Set Iconici dei Film Horror e la Loro Genesi

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Quando il buio cala e l'ignoto si fa strada, l'architettura diventa un personaggio in sé. I set dei film horror non sono solo luoghi; sono spazi che incapsulano la paura. In questo viaggio, esploriamo come le case, gli hotel e i paesaggi di film iconici come Psycho, The Shining e Beetlejuice siano stati concepiti e realizzati, oscillando tra realtà e illusione.

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Prendiamo ad esempio il leggendario Bates Motel di Alfred Hitchcock. Costruito nel 1960 all'interno degli Universal Studios, non era una casa completa, ma una facciata ben progettata, con stanze filmate in set separati. La geniale illusione di grandezza veniva raggiunta grazie a dipinti e sfondi che ampliavano il panorama, rendendo il pubblico parte di un incubo.

In The Shining, la combinazione tra il Timberline Lodge e set elaborati ha creato un hotel dove la confusione regna sovrana. Ogni corridoio, ogni angolo, progettato per disorientare, per farci sentire prigionieri di un’architettura che vive di vita propria. Kubrick sapeva che la vera paura risiede nell’incomprensibile, nell’impossibile.

Ma non sono solo le costruzioni inventate a farci tremare. La casa di Michael Myers in Halloween, una vera residenza vittoriana, ha subito solo lievi ritocchi per trasformarsi in un luogo di terrore. La sua esistenza tangibile ricorda che a volte la realtà è ben più inquietante della finzione.

Nel mondo di Beetlejuice, la casa dei Maitland, purtroppo, non è più visibile, ma il suo ricordo vive tra le colline del Vermont, un monumento all’inventiva di Tim Burton. Ogni set, ogni luogo, racconta una storia di creazione e distruzione, di vita e morte.

L’architettura dei film horror non è solo una questione di estetica; è un linguaggio visivo, un modo per comunicare la paura, per trasformare l’ordinario in straordinario. La casa di The Exorcist e il suo famigerato scalone sono diventati simboli di un’epoca, un richiamo all’orrore che continua a vivere nel ricordo collettivo.

Infine, non possiamo dimenticare Suspiria, dove l’architettura diventa arte astratta, una danza di colori e forme che sfida la razionalità. Ogni set, ogni angolo girato, è un invito a esplorare le profondità della nostra psiche, a confrontarci con ciò che temiamo di più.

In questo viaggio attraverso l’architettura della paura, ci rendiamo conto che dietro ogni angolo oscuro c’è una storia, una creazione che continua a vivere, a spaventarci, ma soprattutto a ispirarci. E mentre ci prepariamo per la notte di Halloween, ricordiamoci che ogni casa potrebbe celare un segreto, un’ombra, una storia di paura che aspetta solo di essere raccontata.

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Calma Lounge Chair: L'Abbraccio Perfetto di Layer per Andreu World

Calma Lounge Chair: L'Abbraccio Perfetto di Layer per Andreu World

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In un mondo dove il frastuono spesso ci sovrasta, emerge una creazione che invita al silenzio e alla contemplazione: la Calma Lounge Chair. Progettata dal talentuoso designer britannico Benjamin Hubert, attraverso il suo studio Layer, questa sedia rappresenta l'abbraccio perfetto tra forma e funzione, un rifugio per chi cerca un angolo di serenità, sia a casa che in ambienti corporate.

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Con la sua silhouette avvolgente e il morbido padding, la Calma Lounge Chair si fa cocoon per il corpo, una sorta di nido che racchiude chi vi si siede. Non si tratta di una sedia qualsiasi, ma di un pezzo di design che sfida le convenzioni: realizzata senza l'uso di colla, il suo rivestimento può essere rimosso facilmente per riparazioni o sostituzioni, un gesto che parla di sostenibilità e lungimiranza.

Ogni dettaglio è pensato per garantire un'esperienza senza pari. Il meccanismo reclinabile, ad esempio, permette di bloccare la sedia in qualsiasi posizione desiderata, evitando i soliti ingombranti pomelli o leve. Qui, una discreta linguetta in pelle all'interno del sedile diventa il segreto per un comfort personalizzato e armonioso.

Disponibile in modelli a schienale basso e alto, la Calma offre anche la possibilità di rivestire l'esterno dello schienale in compensato di noce, un tocco di eleganza che si sposa perfettamente con l'ambiente circostante. Questa sedia è consigliata per aree d'attesa, hall e lounge, dove ogni angolo può diventare un rifugio di tranquillità.

In definitiva, la Calma Lounge Chair di Layer per Andreu World non è solo un oggetto d'arredo, ma un invito a rallentare, a vivere il momento, a lasciarsi avvolgere dalla calma. È un pezzo di design che trascende il tempo e lo spazio, perfetto per chi ama circondarsi di bellezza e funzionalità.

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Un Villaggio di Legno: Il Centro Studentesco di Johns Hopkins

Un Villaggio di Legno: Il Centro Studentesco di Johns Hopkins

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Nel cuore del campus di Johns Hopkins a Baltimora, un sogno architettonico prende vita: il Bloomberg Student Center. Immaginate un villaggio, un insieme di 29 padiglioni in legno massiccio, che si arrampicano dolcemente lungo un pendio naturale. Questa creazione, firmata dallo studio danese BIG e dal Rockwell Group di New York, è il primo edificio dedicato esclusivamente alla vita studentesca dell...

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Con una superficie di 14.000 metri quadrati, il centro è un mosaico di volumi rettangolari impilati, avvolti in vetro e sormontati da tetti piani. Bjarke Ingels, fondatore di BIG, descrive il progetto come un villaggio in legno, un luogo dove le attività degli studenti non sono più disperse, ma raccolte in uno spazio che favorisce l'incontro e l'interazione.

I padiglioni non sono solo belli; sono anche intelligenti. Ognuno di essi è dotato di pannelli solari che contribuiscono a generare circa la metà dell'elettricità necessaria al funzionamento dell'edificio, un passo fondamentale verso la certificazione LEED Platinum. La struttura, concepita come una serie di volumi a cascata, è un esempio di come l'architettura possa armonizzarsi con l'ambiente, rispettando la sostenibilità e l'efficienza energetica.

All'interno, il centro si apre in un atrio centrale che varia in altezza, creando uno spazio dinamico e accogliente. Al piano terra, una food hall, un caffè e un ristorante accolgono gli studenti in un'atmosfera vivace e informale, mentre una scala monumentale conduce verso aree lounge e spazi per eventi, tra cui un teatro da 250 posti e studi di danza.

La scelta dei materiali riflette un'attenzione particolare alla sostenibilità: legno massiccio, soffitti in legno lamellare acustico, e finiture in pietra calcarea e rovere bianco si combinano per creare un ambiente caldo e accogliente. David Rockwell, fondatore di Rockwell Group, ha dichiarato di essersi lasciato ispirare dalla struttura in legno per creare un interno coeso e dinamico.

Fuori, giardini paesaggistici e terrazze invitano alla socialità, mentre la cisterna sotterranea da 20.000 galloni raccoglie l'acqua piovana, dimostrando un ulteriore impegno verso la sostenibilità. Questa meraviglia architettonica non è solo un luogo di incontro; è un manifesto di ciò che l'architettura contemporanea può e deve essere: un luogo dove forma e funzione si intrecciano in un abbraccio di legno e vetro, dove gli studenti possono sentirsi a casa.

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Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo reale

Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo reale

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Tilt Planter: il vaso che mostra la crescita delle piante in tempo realeIl Tilt planter, progettato dalla neolaureata Doris Xu del Central Saint Martins, è un vaso innovativo che si muove lateralmente mentre la pianta assorbe acqua. Questo design permette agli utenti di osservare i ritmi di crescita delle loro piante. Xu ha creato Tilt per affrontare il distacco che spesso si verifica tra i propri...

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"Volevo sottolineare che le piante non sono solo oggetti decorativi, ma esseri viventi in costante crescita", ha dichiarato Xu. Il vaso è realizzato con due materiali principali: una piastra di alluminio curva e un vaso in terracotta. Quest'ultimo, grazie alle sue qualità porose, favorisce una buona circolazione dell'aria e dell'umidità, essenziale per la crescita delle piante.

Il design minimalista del vaso non distrae dall'essenza della pianta, mentre l'alluminio riflette la bella tonalità arancione della terracotta. Il Tilt planter è dotato di tre pesi sferici di dimensioni diverse che gli utenti possono appendere a una barra centrale. Man mano che la pianta assorbe acqua, il vaso diventa più leggero e si inclina verso il peso, segnalando all'utente che è il momento di annaffiare di nuovo.

Una volta riempito d'acqua, il ciclo ricomincia. Con la crescita della pianta, gli utenti dovranno sostituire i pesi con quelli più pesanti. "Ho voluto utilizzare i pesi per la loro tattilità; tenerli in mano permette di percepire fisicamente quanto è cresciuta la pianta", ha aggiunto Xu. I pesi diventano quindi una visualizzazione del processo di crescita della pianta.

Tilt si unisce a una crescente varietà di dispositivi progettati per migliorare l'interazione delle persone con le piante e gli spazi verdi. Recentemente, l'azienda slovena Bird Buddy ha lanciato una fotocamera AI che documenta la vita degli insetti e degli uccelli nei giardini, mentre lo studio statunitense Moss ha sviluppato un vaso autoirrigante che facilita la coltivazione di piante interne anche per chi non ha esperienza di giardinaggio.

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Scoprire l'Invisibile: Viaggi Autocuratati tra gli Archivi dei Musei

Scoprire l'Invisibile: Viaggi Autocuratati tra gli Archivi dei Musei

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Immaginate di trovarvi in una stanza avvolta nel silenzio, dove il tempo sembra essersi fermato e le opere d'arte, custodite gelosamente, attendono di svelare le loro storie. Negli archivi dei musei, questo è il luogo dove l'arte ha è stato da sempre, raramente esposta, eppure carica di significato. Qui, in spazi che sono stati concepiti per proteggere e preservare, si cela un universo di o...

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La visita a un museo tradizionale è un'esperienza altamente curata, dove ogni pezzo è posizionato con cura per raccontare una narrazione specifica. Ma cosa accade quando l'attenzione si sposta verso gli archivi, tipicamente inaccessibili al grande pubblico? Questi luoghi, che è stato also concepiti per garantire la sicurezza e l'integrità delle opere, sono spazi di ricerca e scoperta, dove accademici e appassionati possono immergersi in una realtà che è rimasta nascosta per troppo tempo.

In un'epoca in cui l'arte viene sempre più democratizzata, c'è una crescente domanda di accesso a queste meraviglie. Le istituzioni stanno iniziando a riconoscere che l'apertura di questi archivi può essere un modo per coinvolgere il pubblico, permettendo a tutti di esplorare la ricchezza di un patrimonio culturale che, altrimenti, rimarrebbe invisibile.

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Cinque Padiglioni Giocosi e Funzionali: Un Viaggio nell'Architettura di Cabin Fever 2025

Cinque Padiglioni Giocosi e Funzionali: Un Viaggio nell'Architettura di Cabin Fever 2025

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In un angolo incantato della Repubblica Ceca, dove gli echi di una storia industriale si intrecciano con la creatività contemporanea, si svolge Cabin Fever 2025. Questo festival, concepito dallo studio ungherese Hello Wood, riunisce architetti e studenti per dare vita a strutture che non sono solo rifugi, ma veri e propri inno alla gioia e alla connessione umana.

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La prima meraviglia è The Chicken, un padiglione che, con la sua forma giocosa, invita a riflettere sulla vita semplice e genuina delle creature che ci circondano. Immaginato da Mjölk Architekti, questo osservatorio non è solo un rifugio, ma un luogo dove la curiosità si risveglia attraverso finestre rosse che si affacciano sul mondo esterno.

Živa, concepita da Arthur Mamou-Mani, si erge come un pod geometrico, un baluardo dove la natura abbraccia l'apprendimento. La sua architettura intricata si fonde armoniosamente con l'ambiente circostante, creando uno spazio intimo per la riflessione e la creatività.

In un omaggio alla tradizione tessile del luogo, Loom, progettato da Zak Underwood, utilizza toni di giallo per adornare una piattaforma rialzata, creando un accogliente angolo di sosta. Qui, ogni colonna e trave racconta una storia di artigianato e metamorfosi, ricordando l'importanza della memoria e della connessione con il passato.

The Splinter, firmato dallo studio Entropic, si distingue per la sua forma angolare e il suo colore rosso vibrante. Questo rifugio è un invito a esplorare il delicato equilibrio tra solitudine e comunione, un luogo dove raccontare storie e riscoprire la bellezza della natura.

Infine, Eclosion, realizzato da Dorottya Kiss e Matthew McArthur, si presenta come un reticolo di legno che evoca l'arte della tessitura. Ogni elemento è un richiamo all'eredità del sito, un invito a diventare parte di un tessuto di esperienze in continua evoluzione.

Cabin Fever 2025 non è solo un festival, ma un'esperienza sensoriale che ci invita a riscoprire il valore della connessione, della luce e dello spazio nella nostra esistenza quotidiana.

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La Residenza di Edavanna: Un Viaggio nell'Architettura di ZERO STUDIO

La Residenza di Edavanna: Un Viaggio nell'Architettura di ZERO STUDIO

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Nel cuore di Edavanna, un luogo dove il tempo sembra danzare con la memoria, sorge la Residenza progettata da ZERO STUDIO. Questo progetto architettonico, che si estende per 3014 piedi quadrati, è un omaggio alle dimore del Kerala degli anni '80, dove ogni casa era un universo di verde, un rifugio per la natura e per l'anima.

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Immagina un giardino privato, un orto che racconta storie di frutti e fiori, e una fauna che vive non solo per ornare, ma per essere parte integrante della vita quotidiana. La residenza, completata nel 2024, è stata concepita da un team di architetti visionari, tra cui Hafeef Pk e Hamid Mm, che hanno saputo mescolare innovazione e tradizione con elegantissima maestria.

Ogni angolo di questa casa è stato pensato per riflettere un equilibrio perfetto tra spazio interno ed esterno, tra modernità e storia. Atmosfere avvolgenti e dettagli architettonici raffinati si intrecciano, creando un ambiente che invita alla contemplazione e alla serenità.

La scelta dei materiali, attentamente selezionati, racconta di un'architettura sostenibile, capace di dialogare con il paesaggio circostante. I prodotti di aziende come ATOMBERG e Aura Illumination contribuiscono a creare un'atmosfera unica, dove la luce naturale si sposa con quella artificiale, illuminando gli spazi con delicatezza.

La Residenza di Edavanna non è solo un edificio; è un'esperienza, un viaggio attraverso il tempo e le emozioni. È un esempio di come l'architettura possa raccontare storie, e di come sia possibile vivere in armonia con la natura, senza rinunciare al comfort e alla modernità.

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Tiny Binocles: La Nuova Frontiera delle Case Mobili Ecologiche

Tiny Binocles: La Nuova Frontiera delle Case Mobili Ecologiche

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Tiny Binocles: La Nuova Frontiera delle Case Mobili EcologicheNel cuore della Bretagna, precisamente a Guidel, è nata nel 2024 l'azienda Tiny Binocles, specializzata nella progettazione e produzione di case mobili compatte. Queste abitazioni si distinguono per le loro caratteristiche finestre rotonde e l'utilizzo di metodi di costruzione ecologici. Ogni casa combina spazi abitativi pratici con mat...

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Le finestre circolari, elemento distintivo della serie Binocles, non solo offrono luminosità naturale e ventilazione, ma inquadrano anche panorami suggestivi dell'ambiente circostante, migliorando così la performance ambientale delle abitazioni. Il fondatore Ambroise Humeau, con una formazione presso i Compagnons du Tour de France e in Svizzera, applica tecniche ispirate alla costruzione navale, enfatizzando compattezza, efficienza e durata, e utilizzando finiture naturali.

La collezione Binocles comprende sei varianti: il Grand-Duc (22.18 mq), che offre due soppalchi per quattro-sei occupanti; il Lapone (17.39 mq), un modello a un livello per accessibilità senza barriere; e il Chevêchette (12.94 mq), una soluzione compatta per due persone. Ogni unità è montata su un rimorchio da 3.5 tonnellate, mantenendole legalmente trasportabili secondo la licenza B(E) in Europa.

I principi di sostenibilità sono integrati in ogni design: il legno proviene da foreste locali gestite in modo responsabile, l'isolamento è realizzato con materiali bio-sourced privi di petrochimici e oli naturali vengono utilizzati per proteggere le superfici in legno, permettendo loro di invecchiare senza rivestimenti sintetici.

I prototipi sono stati presentati alla Grande Expo du Morbihan nel 2025 e alla Foire Internationale de Bordeaux, dove i visitatori hanno potuto esplorare la prima serie di modelli. Con una combinazione di design modulare, materiali ecologici e un'identità architettonica distintiva, Tiny Binocles si posiziona come un'opzione adattabile per abitazioni mobili adatte a contesti diversi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Scopri il mondo di Tadao Ando: Schizzi e Disegni in un Nuovo Libro di Taschen

Scopri il mondo di Tadao Ando: Schizzi e Disegni in un Nuovo Libro di Taschen

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Tadao Ando: Schizzi e Disegni in un Nuovo Libro di Taschen Il nuovo libro di Taschen, Tadao Ando. Sketches, Drawings, and Architecture, offre una visione intima del processo creativo del leggendario architetto giapponese. Attraverso oltre cinque decenni di lavoro, Ando, nato a Osaka nel 1941 e completamente autodidatta, ha fondato il suo studio nel 1969 dopo aver viaggiato in tutto il mondo. Il s...

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Pubblicato dalla sede di Taschen a Colonia, il volume raccoglie oltre 750 schizzi, modelli e disegni tecnici che rivelano come Tadao Ando traduca impressioni fugaci in spazi costruiti, iconici e monumentali. Sebbene l'edizione sia attualmente disponibile per il preordine, sarà acquistabile a partire da novembre 2025.

Il libro segue l'evoluzione del metodo di design dell'architetto attraverso l'atto tattile del disegno. Linee di matita veloci, ombreggiature dense, disegni a matita colorata e piani tecnici mostrano come le idee emergano inizialmente come gesti istintivi, prima di trasformarsi nelle strutture che oggi conosciamo. I lettori possono seguire lo sviluppo di progetti chiave, come la Row House di Sumiyoshi, il Rokko Housing Complex e il Chichu Art Museum, osservando come ciascuno sia evoluto attraverso strati di dettagli disegnati a mano.

Le riflessioni personali di Ando accompagnano questi disegni, illustrando esperienze di viaggio formative attraverso Europa, Africa e Asia, fino alle decisioni architettoniche che ne sono seguite. Ricordi di luce in un monastero di pietra in Francia o la geometria risonante di un stepwell indiano emergono come influenze formative. Il libro illustra come queste impressioni, filtrate attraverso la memoria e l'abilità artigianale, informino il dramma silenzioso del cemento e della luce che definisce i suoi edifici.

Per Tadao Ando, il disegno rimane un mezzo diretto e insostituibile per plasmare lo spazio. Egli considera lo schizzo come un atto che cattura l'urgenza dell'immaginazione, qualcosa che nessun modello digitale può replicare. L'edizione di Taschen preserva tale immediatezza, presentando ogni disegno sia come documentazione che meditazione, una celebrazione del valore duraturo della linea tracciata a mano.

Come dice Ando: ‘Le nostre immaginazioni possono espandersi indefinitamente, plasmando le scene invisibili nella nostra mente — questa è la storia senza fine dell'architettura.’

Il libro include un dettagliato appendice che cataloga sia i progetti realizzati che quelli non realizzati. Questa lista completa rafforza il suo ruolo come risorsa archivistica per architetti e studenti che studiano la pratica influente dell'architetto giapponese.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Riscoprire il Fascino del Micro Living: Un Viaggio nel Design Parigino a Londra

Riscoprire il Fascino del Micro Living: Un Viaggio nel Design Parigino a Londra

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Nel cuore pulsante di Londra, dove le strade si intrecciano e le storie si mescolano, si nasconde un piccolo gioiello di design: il London Pied-à-terre, un micro appartamento di soli 26 metri quadrati. Qui, l'architettura di DHaus si ispira a quell'atmosfera parigina che sa di eleganza e funzionalità, ridefinendo il concetto di abitare in spazi ridotti. Questo progetto invita a riflettere su come ...

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Entrando, si viene accolti da un senso di apertura e luminosità. Le pareti interne sono state abbattute, creando un flusso continuo che massimizza la luce naturale. La cucina si fonde con la zona living, dando vita a un ambiente armonioso in cui ogni elemento è concepito per ottimizzare l'uso dello spazio. Mobili su misura e soluzioni di stoccaggio invisibili si integrano perfettamente, mantenendo l'ordine e la coerenza visiva.

Un'imponente porta d'ingresso in stile egiziano, alta quattro metri, segna il passaggio tra l'esterno e l'intimità di questo rifugio urbano, mentre un divano che si trasforma in letto e un tavolo che si adatta a ogni occasione riflettono la versatilità della vita moderna. Ogni dettaglio è stato concepito per sostituire la tradizionale decorazione con un design che si esprime attraverso la forma e la funzionalità.

Il team di DHaus, fondato nel 2017 e attivo tra Londra e Parigi, ha saputo trarre ispirazione dalla vita nei piccoli spazi parigini, noti per la loro ottimizzazione e luminosità. Con un occhio attento all'integrità dei materiali, il progetto ha scelto pavimenti Dinesen dalla Danimarca, celebri per la loro resistenza e bellezza naturale. La cucina in acciaio inox, una novità per DHaus in un contesto residenziale, rappresenta un ulteriore passo verso il design contemporaneo.

In un mondo dove la densità urbana è una sfida quotidiana, il London Pied-à-terre si erge come un manifesto di come vivere bene in spazi limitati. La sua progettazione non solo risponde alle esigenze abitative, ma invita anche a una nuova visione del vivere: un invito a scoprire la bellezza del compatto.

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Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine Efficiente

Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine Efficiente

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Settembre: Riscopri il Comfort e la Luce per una Routine EfficienteSettembre, un mese di transizione, in cui rientriamo nella nostra solita routine. Ma perché rinunciare al comfort? In questo periodo di ripartenza, la luce e l'atmosfera che creiamo nei nostri spazi diventano fondamentali per affrontare le sfide quotidiane.

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Immagina di poter controllare la luce che entra nelle tue stanze, di poterla modulare come una melodia. Con i sistemi oscuranti giusti, ogni ambiente può essere trasformato in un rifugio di tranquillità, dove privacy e funzionalità si intrecciano. Non si tratta solo di oscurare, ma di creare un'atmosfera ideale per lavorare, studiare o semplicemente rilassarsi.

Le soluzioni disponibili spaziano dal design moderno a opzioni più tradizionali, adattandosi perfettamente a ogni stile. La luce diventa così la tua alleata più preziosa, capace di influenzare il tuo stato d'animo e la tua produttività.

Non lasciare che la routine ti schiacci; scegli di abbracciare il comfort che meriti. Scopri come i nostri sistemi oscuranti possono arricchire il tuo settembre, rendendo ogni giornata un'opportunità per brillare.

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Sogni d'acqua: la magia della houseboat di Sausalito

Sogni d'acqua: la magia della houseboat di Sausalito

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Sogni d'acqua: la magia della houseboat di Sausalito Nel cuore della storica comunità galleggiante di Sausalito, un progetto architettonico straordinario prende vita. La houseboat concepita da Craig Steely non è solo una dimora, ma un viaggio sensoriale che si dispiega tra materiali naturali e spazi armoniosi. Immaginate di svegliarvi ogni mattina circondati dall'acqua, mentre il sole si riflette ...

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Questa creazione architettonica si distingue per il suo design innovativo, dove la semplicità di un cubo si trasforma in un labirinto di emozioni. La suddivisione in zone pubbliche e private, insieme ai livelli sfalsati, consente di vivere ogni angolo con un'intimità unica. Non è solo una casa, ma un rifugio sospeso tra cielo e mare, dove ogni dettaglio è pensato per fondersi con l'ambiente circostante.

La houseboat di Sausalito è un esempio lampante di come l'architettura possa rispondere alle sfide della sostenibilità, offrendo soluzioni abitative che rispettano la natura. I materiali utilizzati, principalmente legno e vetro, non solo richiamano la bellezza del paesaggio marino, ma garantiscono anche un'efficienza energetica che è sempre più necessaria nel nostro tempo.

In un mondo che corre verso il futuro, la houseboat di Craig Steely ci invita a riflettere su cosa significhi vivere in armonia con l'acqua, a riscoprire il piacere di uno spazio che respira e si evolve. È un esempio di come l'architettura possa non solo accogliere, ma anche ispirare, creando un legame profondo tra l'uomo e il suo ambiente.

La bellezza di questo progetto non sta solo nei suoi volumi, ma nella capacità di raccontare storie, di far vibrare le emozioni e di ricordarci che ogni casa, anche galleggiante, è prima di tutto un luogo di incontri e di sogni.

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Costruire Conoscenza: Ripensare il Ruolo dell'Architetto in Tempi di Incertezza

Costruire Conoscenza: Ripensare il Ruolo dell'Architetto in Tempi di Incertezza

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In un mondo che cambia a ritmi vertiginosi, dove le crisi climatiche e le disuguaglianze sociali si intrecciano come trame di un romanzo in divenire, il ruolo dell'architetto si trasforma. Non si tratta più di erigere edifici iconici, ma di creare piattaforme per l'autonomia, l'apprendimento e la replicabilità. L'architettura diventa così un atto culturale, un modo per tessere relazioni e signific...

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Progetti che abbracciano tecnologie semplici, materiali locali e processi partecipativi ci insegnano che costruire può essere anche un atto educativo. Le strutture non sono più semplici contenitori, ma spazi di insegnamento reciproco, dove architetti e residenti si uniscono per condividere conoscenze e abilità, trasformando l'atto di costruire in un processo di apprendimento collettivo. Così come l'arrivo delle rondini annuncia la primavera, anche un singolo progetto esemplare può essere il seme di un cambiamento più grande.

Un esempio luminoso è la Scuola Primaria di Gando in Burkina Faso, dove l'architetto Diébédo Francis Kéré ha utilizzato blocchi di terra compressa prodotti localmente, coinvolgendo la comunità nella costruzione. Non si è trattato solo di erigere aule, ma di lasciare in eredità un'officina di costruzione funzionante, un laboratorio di competenze che ha rafforzato la comunità e ha permesso di replicare il modello altrove.

Analogamente, la Scuola Secondaria CEM Kamanar in Senegal ha visto la partecipazione attiva di mastri muratori e giovani del luogo, che hanno appreso tecniche costruttive tradizionali attraverso un processo che ha unito le risorse locali e le necessità della comunità. Questo tipo di architettura non importa modelli stranieri, ma cerca di fortificare pratiche locali e risorse disponibili, in un abbraccio che sa di casa.

Il Centro di Salute Rugerero in Rwanda, progettato da ASA Studio, ha dimostrato come l'architettura possa diventare un motore di trasformazione sociale. Qui, la costruzione è stata un'opportunità di formazione, dove la comunità ha appreso mestieri come la muratura e la falegnameria, creando le basi per futuri progetti collettivi. Allo stesso modo, in Brasile, il progetto USINA CTAH ha riunito famiglie in cooperative, trasformando ogni fase della costruzione in un momento di solidarietà e formazione tecnica.

In questo contesto, l'architettura si fa carico di un compito essenziale: diventare una pratica rigenerativa, capace di plasmare non solo spazi, ma anche persone. I progetti che funzionano come 'scuole di costruzione' non solo diffondono conoscenze, ma riducono le dipendenze esterne, lasciando un'eredità duratura. Ogni edificio può diventare un ambiente di apprendimento, un luogo dove le comunità possono crescere e prosperare.

In Perù, l'Associazione Semillas para el Desarrollo Sostenible ha dato vita a progetti che incarnano questa filosofia. Le scuole e i laboratori costruiti in contesti remoti dell'Amazzonia sono il risultato di workshop partecipativi che combinano conoscenze vernacolari con innovazioni sostenibili. Questi progetti non solo rafforzano la resilienza sociale e ambientale, ma trasformano il processo di costruzione in un atto di educazione condivisa e custodia collettiva.

In un'epoca di incertezze, gli architetti sono chiamati a essere mediatori tra conoscenze diverse, a formare lavoratori e a fornire soluzioni capaci di resistere al tempo e alla scarsità. La vera bellezza dell'architettura, quindi, risiede nella sua capacità di unire le persone in un processo continuo di apprendimento e emancipazione. Costruire conoscenza, non solo strutture, è la sfida che ci attende.

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L'Armonia dell'Architettura Giapponese: Eleganza e Tradizione per la Tua Casa

L'Armonia dell'Architettura Giapponese: Eleganza e Tradizione per la Tua Casa

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L’architettura giapponese non è solo un insieme di linee e spazi; è una sinfonia di eleganza e armonia, dove ogni dettaglio racconta una storia. Immagina di entrare in una casa che respira, che dialoga con la natura, dove il legno caldo si sposa con la luce naturale e i materiali raccontano il tempo e le mani che li hanno plasmati. Questo è il potere del design giapponese, un equilibrio tra tradiz...

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Le origini di questa architettura affondano le radici nei secoli, partendo dai templi buddisti fino ad arrivare alle residenze contemporanee. La semplicità e la funzionalità caratterizzano ogni costruzione, dove ogni elemento ha un significato preciso e un ruolo ben definito. Le stuoie di tatami, ad esempio, non sono solo un pavimento, ma un modo per definire gli spazi e creare armonia; le porte scorrevoli in carta shoji non sono soltanto una separazione fisica, ma un filtro di luce che cambia con il passare delle ore.

Nel Giappone moderno, architetti visionari come Kengo Kuma e Tadao Ando reinterpretano questi principi, mescolando materiali innovativi con tecniche tradizionali. La loro architettura è un viaggio, un invito a esplorare un mondo dove la bellezza si nasconde nell’inaspettato, dove il cemento e il vetro si uniscono al legno e alla natura, creando spazi che sono non solo abitabili, ma anche ispiratori.

Per chi desidera portare un tocco di questa elegante tradizione nelle proprie case, è importante considerare alcuni elementi chiave. L’uso di materiali naturali come il legno e la pietra, la creazione di spazi aperti e luminosi, e l’attenzione ai dettagli sono solo alcune delle caratteristiche che possono aiutarti a realizzare un ambiente che evochi l'essenza dell'architettura giapponese. E non dimenticare l'importanza della luce: ogni stanza dovrebbe comunicare con l'esterno, permettendo alla luce di danzare dentro casa, creando atmosfere mutevoli e suggestive.

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Ristrutturazione di una Casa a Gracia: L'Intervento di Parramon + Tahull Arquitectes

Ristrutturazione di una Casa a Gracia: L'Intervento di Parramon + Tahull Arquitectes

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Ristrutturazione di una Casa a Gracia: L'Intervento di Parramon + Tahull ArquitectesNel cuore di Gracia, un quartiere vibrante di Barcellona, si trova un progetto di ristrutturazione che ha catturato l'attenzione di architetti e appassionati di design: la ristrutturazione di una casa realizzata da Parramon + Tahull Arquitectes. Completato nel 2022, questo progetto di 753 piedi quadrati combina fun...

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Il team di Parramon + Tahull ha saputo valorizzare ogni angolo della casa, utilizzando materiali di alta qualità come il legno, per garantire una sensazione di calore e accoglienza. A testimonianza del loro approccio innovativo, il progetto è stato documentato in modo dettagliato su ArchDaily da Judith Casas Sayós, mostrando la maestria dell'architettura contemporanea.

Tra i marchi di alta gamma coinvolti nel progetto figurano Hansgrohe, Duravit, Grohe e Daikin, che hanno fornito prodotti per il bagno e il riscaldamento, garantendo un comfort ottimale. Questo non solo sottolinea la qualità del design, ma anche l'attenzione alla sostenibilità e all'efficienza energetica.

La ristrutturazione non è solo un intervento architettonico; è una rinascita per gli spazi di vita, trasformando una casa tradizionale in un ambiente moderno e funzionale. Con questo progetto, Parramon + Tahull Arquitectes hanno dimostrato come sia possibile fondere storia e innovazione in un'unica soluzione abitativa.

Scopri di più sulla ristrutturazione di questa casa a Gracia e lasciati ispirare dalla visione creativa di Parramon + Tahull.

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Scopri i nuovi occhiali AI di Meta e OAKLEY: chiamate senza auricolari e autocapture

Scopri i nuovi occhiali AI di Meta e OAKLEY: chiamate senza auricolari e autocapture

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Scopri i nuovi occhiali AI di Meta e OAKLEY: chiamate senza auricolari e autocaptureDurante l'evento Connect del 17 settembre 2025, Meta ha presentato due innovativi modelli di occhiali AI: il Meta Ray-Ban Display e l'OAKLEY Vanguard. Entrambi i dispositivi sono progettati per offrire un'esperienza utente unica, combinando stile e tecnologia avanzata.

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Meta Ray-Ban Display

Il Meta Ray-Ban Display è dotato di un modulo ottico con lenti trasparenti e un proiettore che visualizza testo e immagini direttamente sulla superficie delle lenti. Grazie ai microfoni e agli altoparlanti integrati, gli utenti possono effettuare chiamate video senza dover utilizzare auricolari. Inoltre, la tecnologia delle lenti Transitions consente un utilizzo versatile, sia all'interno che all'esterno.

OAKLEY Vanguard: Sport e Tecnologia

D'altra parte, l'OAKLEY Vanguard si rivolge principalmente agli appassionati di sport. Questo modello presenta un design avvolgente e offre una funzione di autocapture, permettendo di registrare video in alta definizione senza la necessità di utilizzare uno smartphone. Gli occhiali sono dotati di un sistema audio avanzato e si integrano con app come Garmin e Strava per monitorare le performance sportive in tempo reale.

Caratteristiche Tecnologiche Avanzate

Entrambi i modelli sono equipaggiati con un'unità fotocamera da 12 megapixel e un sistema AI che permette di eseguire comandi vocali e gestuali. Il Neural Band, un dispositivo indossabile al polso, consente di controllare gli occhiali semplicemente muovendo le dita o il polso, rendendo l'interazione ancora più intuitiva.

Disponibilità e Prezzo

Il Meta Ray-Ban Display sarà disponibile dal 30 settembre, mentre l'OAKLEY Vanguard uscirà il 21 ottobre. Entrambi i modelli sono un chiaro esempio di come la tecnologia possa migliorare la nostra vita quotidiana, offrendo funzionalità avanzate in un formato elegante e pratico.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Un Nuovo Spazio Sacro: La Chiesa della Santa Trinità e il Rifugio per la Comunità

Un Nuovo Spazio Sacro: La Chiesa della Santa Trinità e il Rifugio per la Comunità

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Nel cuore pulsante di Kyiv, dove la storia e la modernità si intrecciano, si erge un progetto audace e visionario: la Chiesa della Santa Trinità, concepita dallo studio Aranchii Architects. Un luogo sacro che trascende la sua funzione tradizionale, integrando un rifugio antiaereo all'interno della sua struttura. L'architettura diventa, così, non solo un'espressione estetica ma anche un atto di res...

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La chiesa, con una superficie di 812 metri quadrati, si destina alla comunità greco-cattolica ucraina dell'Obolon, un quartiere che ha subito le conseguenze della guerra. La sua costruzione, prevista per il 2026, è un segno di determinazione in un contesto di incertezze. "Desideriamo creare uno spazio sacro contemporaneo che serva la comunità nella vita quotidiana", afferma Dmytro Aranchii, il principale architetto, esprimendo una visione che va oltre le semplici funzioni religiose.

Il rifugio antiaereo, incorporato nel design, è pensato per garantire comfort e dignità, con spazi luminosi, ventilazione e servizi igienici, offrendo un senso di appartenenza. "Non è solo un bunker, ma un luogo dove le persone possono sentirsi sicure e accolte", continua Aranchii. Questo approccio umano all'architettura rappresenta una risposta alle nuove esigenze della società ucraina, dove la sicurezza è diventata una priorità.

La chiesa non è solo un rifugio ma anche un'opera d'arte architettonica, che si ispira alla tradizione delle chiese ucraine, mantenendo un piano a croce e un altare rivolto a est. Tuttavia, in un tocco di modernità, le sue ali saranno realizzate a diverse altezze, creando una silhouette ondulata che richiama le architetture di Frei Otto e Antoni Gaudí. Un paesaggio pubblico di quasi 5.400 metri quadrati circonderà la chiesa, offrendo uno spazio per eventi e momenti di tranquillità.

Aranchii Architects vede nella progettazione non solo una forma di espressione estetica, ma un mezzo per sostenere le comunità in difficoltà. "Continuare a progettare è un atto di fede nel futuro", afferma Aranchii, riaffermando l'importanza di costruire e preservare l'identità, anche nei momenti più sfidanti.

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L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a Taiwan

L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a Taiwan

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L'installazione teatrale in bambù di Cheng Tsung Feng a TaiwanPresso il storico Tempio Wenwu di Lukang, Changhua, l'artista Cheng Tsung Feng ha completato Theatre, una vasta installazione in bambù che reinterpreta la tradizione in via di estinzione delle scene temporanee per l'opera, un tempo centrali nei festival templari taiwanesi. Costruita con migliaia di pali intrecciati, l'opera si erge come...

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Theatre trae ispirazione dalle scene in bambù che, fino a qualche decennio fa, venivano rapidamente erette per le rappresentazioni operistiche e le celebrazioni templari in tutto Taiwan. La struttura di Feng richiama questa ephemerità, trasformandola in uno spazio esperienziale. Il telaio è composto da una rigorosa griglia verticale-orizzontale di segmenti di bambù, addolcita da strisce di bambù intagliate che tracciano archi sinuosi attraverso la facciata e il piano di base.

I visitatori sono invitati a entrare nell'installazione dell'artista taiwanese salendo le scale in bambù che conducono alla vasta piattaforma centrale. Una volta all'interno, vengono avvolti dalla griglia trasparente, dove la luce filtra attraverso le pareti e i pavimenti a listelli, e la tattilità del bambù emerge con forza. Durante il giorno, il palco diventa un luogo di riposo, un posto per riunirsi o giocare. Di notte, illuminato da lampade festose, l'installazione si trasforma in uno spazio cerimoniale che richiama l'atmosfera delle tradizionali rappresentazioni operistiche con il loro colore, spettacolo e senso di ritualità condivisa.

Muovendosi attraverso Theatre, le persone oscillano tra i ruoli di pubblico e performer, incarnando lo scambio ciclico al cuore stesso del teatro. Il progetto di Feng colloca la memoria all'interno dell'esperienza vissuta, animando la tradizione attraverso la partecipazione. Situato di fronte al secolare Tempio Wenwu, il teatro in bambù attira visitatori e passanti, offrendo loro uno spazio per riposare, giocare o esibirsi.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

La Magia della 18esima Quadriennale di Roma: Un Viaggio nell'Arte Contemporanea

La Magia della 18esima Quadriennale di Roma: Un Viaggio nell'Arte Contemporanea

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Un nuovo capitolo si apre al Palazzo delle Esposizioni di Roma, un luogo che si trasforma in un palcoscenico per l’arte contemporanea, ospitando la 18esima edizione della Quadriennale. L’evento, che celebra l’arte italiana degli ultimi 25 anni, si presenta sotto l’egida di un tema evocativo: Fantastica. Un termine che, nella sua duplice accezione, invita a riflettere sulla meraviglia e sull’immagi...

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Con la curatela di cinque esperti, il progetto riunisce cinquantiquattro artisti viventi, tra cui molti volti nuovi, in un dialogo che abbraccia stili e linguaggi diversi. Questa edizione, che segna un traguardo significativo, è anche un tributo alla memoria del presidente Luca Beatrice, scomparso prematuramente.

La mostra si snoda attraverso 2000 metri quadri di spazio espositivo, presentando 187 opere, molte delle quali create appositamente per l’occasione. Ogni sezione, curata con maestria, offre un’esperienza immersiva, invitando il visitatore a scoprire le traiettorie artistiche che contraddistinguono il nostro tempo.

In aggiunta, l’esposizione storica I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935, curata da Walter Guadagnini, rende omaggio alle radici di questo evento, evocando un senso di continuità tra passato e presente. L’architettura dell’allestimento, firmato da BRH+/ Barbara Brondi & Marco Rainò, gioca con i vuoti e i pieni, creando un’atmosfera in cui l’arte vive e respira.

La Quadriennale non è solo una mostra, ma un progetto espositivo corale che si arricchisce di performance e incontri, rendendo l’esperienza di visita ancora più coinvolgente. Fantalk, il public program a cura di Nicolas Ballario, stimola discussioni attuali, riflettendo le suggestioni delle opere esposte. In un momento in cui Roma si riafferma come un centro culturale vitale, la Quadriennale si presenta come un faro luminoso per l’arte contemporanea.

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iF DESIGN ACADEMY: Il Nuovo Programma di Formazione per Leader del Design

iF DESIGN ACADEMY: Il Nuovo Programma di Formazione per Leader del Design

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iF DESIGN ACADEMY: Il Nuovo Programma di Formazione per Leader del Design iF Design, noto per il prestigioso iF Design Award e per oltre settant'anni di promozione della cultura del design a livello globale, lancia l'iF DESIGN ACADEMY a settembre 2025. Questa iniziativa si propone come un centro di formazione all'avanguardia per i leader del design che desiderano approfondire le loro competenze s...

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Attraverso il sito ifdesign-academy.com, l'Academy offrirà corsi interattivi in diretta online in inglese, con piani per formati in presenza a partire dal 2026. Grazie a un network di esperti riconosciuti a livello globale, provenienti da aziende come Apple, McKinsey e IBM, l'Academy si propone di coltivare una leadership efficace, responsabile e sostenibile.

Struttura del Programma

Il programma dell'iF DESIGN ACADEMY si fonda su quattro pilastri di competenza: comprensione del business, crescita personale, alfabetizzazione futura e operazionalizzare e scalare il design nelle organizzazioni. Questi elementi sono pensati per creare un ambiente in cui i leader del design possano acquisire nuove competenze e ampliare le loro prospettive attraverso il dialogo con i pari.

Corsi Personalizzati per Professionisti

I corsi iniziali dell'Academy offrono una combinazione di opportunità fondamentali e avanzate, progettate per professionisti in diverse fasi del loro percorso di leadership. Il Design Leadership Studio 01 introduce i futuri leader ai framework essenziali, mentre il Design Leadership Studio 02 si basa sull'esperienza di manager esperti. Moduli più specializzati come Leading Beyond Design e Elevating Your Design Team affrontano le sfide della gestione di team in un ambiente complesso.

Un Corpo Docente di Eccellenza

L'iF DESIGN ACADEMY vanta un corpo docente internazionale di figure influenti provenienti dal mondo del design, business e educazione. Tra questi, Garen Kouyoumjian di McKinsey e Tiffany Chen di Apple, che offrono la loro esperienza a corsi come Leadership Studio 01 e Leading Beyond Design.

Un Approccio Ibrido all'Apprendimento

I corsi dell'Academy si svolgeranno in modalità online interattiva, favorendo il coinvolgimento e lo scambio tra i partecipanti. A partire dal 2026, workshop e eventi di networking in presenza arricchiranno l'esperienza di apprendimento, permettendo connessioni più profonde tra studenti e docenti.

Con l'iF DESIGN ACADEMY, iF Design sta tracciando un percorso verso il futuro della leadership nel design, creando uno spazio unico per la crescita e l'innovazione.

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Panchine Ondulate: Un Nuovo Spazio di Relax nel Cuore di Londra

Panchine Ondulate: Un Nuovo Spazio di Relax nel Cuore di Londra

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Nel cuore pulsante di Londra, dove il traffico e la frenesia si intrecciano con la storia e l'arte, emerge un nuovo concetto di spazio pubblico, un luogo dove le panchine ondulate diventano protagoniste. Qui, sulla Strand, un'area recentemente pedonalizzata, i visitatori possono trovare rifugio, rilassarsi e godere della bellezza architettonica concepita dallo studio LDA Design e realizzata da Mil...

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Questo progetto, frutto della collaborazione con il Consiglio di Westminster, ha trasformato una delle strade più affollate e inquinate della capitale britannica in un’oasi di tranquillità per oltre 700 persone. Lungo un tratto di 375 metri, il paesaggio è stato ripensato, arricchito da giardini, indicazioni e piante biodiverse, creando spazi che invitano alla socializzazione e al relax.

Le panchine, con le loro forme curvilinee e ondulate, non sono solo un elemento di arredo urbano, ma anche opere d’arte che si integrano armoniosamente con il paesaggio circostante. Suddivise in tre aree – il Giardino, il Margine dello Spettatore e il Prato delle Attività – queste strutture offrono angoli di raccolta per residenti, studenti del vicino King's College e turisti in visita a luoghi iconici come il Somerset House e la Courtauld Gallery.

Ogni panchina è stata progettata per adattarsi a diverse esigenze: dalle sedute alte per chi desidera osservare, ai divanetti più rilassati, complete di schienali e braccioli in acciaio per un comfort ottimale. Il Giardino, ad esempio, funge da porta d’ingresso all’area pedonale, mentre il Margine dello Spettatore è pensato per ospitare eventi e performance.

Realizzate in Accoya, un legno modificato per la sua durabilità, queste panchine sono un esempio di innovazione tecnologica e artigianato. Utilizzando modelli 3D e un robot Kuka a sette assi, sono state scolpite forme uniche che non solo abbelliscono lo spazio, ma garantiscono anche sicurezza, nascondendo all'interno strutture in cemento rinforzato.

Il risultato è un ambiente dinamico, in cui ogni visita diventa un'esperienza sensoriale, un momento di incontro, un'opportunità per contemplare l'arte e la vita che scorre. In un mondo che corre, queste panchine invitano a rallentare, a respirare, a vivere.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Borealis: L'Arte del Rivestimento Murale che Evoca Emozioni

Borealis: L'Arte del Rivestimento Murale che Evoca Emozioni

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In un mondo dove il frastuono si fa sempre più assordante, Borealis emerge come un rifugio di serenità. Questo rivestimento murale, creato dall'illustre marchio Designtex, non è solo un semplice elemento decorativo, ma una vera e propria esperienza sensoriale. Immaginate di trovarvi davanti a un paesaggio sfocato, osservato attraverso un vetro bagnato dalla pioggia; una visione che si trasforma in...

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La gamma Borealis è stata concepita con un profondo rispetto per la salute emotiva degli spazi che abitiamo. La sua estetica morbida e pittorica è il risultato di una stampa digitale che dà vita a texture ricche e colori stratificati. Questa opera d'arte murale, realizzata in un materiale non vinilico e contenente il 50% di sostanze bio-based, è perfetta per ambienti dedicati al benessere, alle residenze per anziani e all'ospitalità.

Ogni dettaglio di Borealis è studiato per evocare una sensazione di calma e connessione con la natura. Karen Gelardi, designer principale di Designtex, descrive il rivestimento come un “pattern immersivo che invita alla riflessione”. Con la sua tavolozza che include tonalità come Parula, Limestone, e Water Lily, Borealis si integra armoniosamente in ogni contesto, trasformando le pareti in una dichiarazione di stile e tranquillità.

In definitiva, Borealis non è solo un rivestimento; è un manifesto di come il design possa contribuire al nostro benessere, portando la poesia della natura all'interno delle nostre vite quotidiane. Scegliere Borealis significa abbracciare un'estetica che parla al cuore e all'anima, risvegliando la nostra connessione più profonda con il mondo naturale.

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Esplorando il Design a Detroit: L'Innovativa Fiera dell'Arte e del Design

Esplorando il Design a Detroit: L'Innovativa Fiera dell'Arte e del Design

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Esplorando il Design a Detroit: L'Innovativa Fiera dell'Arte e del DesignDurante il Detroit Month of Design, si è svolta la tanto attesa fiera dell'arte e del design nel suggestivo Boyer Campbell Building, un ex stabilimento cartario che rappresenta il cuore pulsante del Detroit Design District. Questa fiera ha presentato una varietà di opere realizzate da talentuosi creatori locali, dando vita a ...

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Curata dalla designer turca Bilge Nur Saltik dello studio Form & Seek, e con la partecipazione di Katy Kim per l'arte visiva, l'esposizione ha messo in evidenza una nuova tipologia di mattoni di vetro e ceramiche in silicone. Saltik ha dichiarato: "Detroit ha atteso a lungo una fiera centrale durante il mese del design, e ora questa esposizione riunisce sotto lo stesso tetto i diversi talenti della città, creando un punto di incontro tra la comunità di design e il pubblico".

La fiera ha presentato un'ampia gamma di design, con una particolare attenzione ai colori vivaci delle opere di Saltik, tra cui una collezione di vasi stampati in 3D. I progetti includevano anche le ciotole in silicone di Yosuke Shimano e pareti geometriche di tubi clusterizzati realizzate da Erika Cross. Un focus particolare è stato dedicato ai designer provenienti da Toledo, Ohio, un noto centro per il vetro, tra cui i mattoni di vetro decaedrici dello studio Phosphene, creati per diffondere la luce in modi innovativi.

Il secondo piano della fiera ha accolto installazioni artistiche che dialogavano con la storia dell'edificio, come le lampade sinuose di Justin Bailey e le sculture di Jessika Edgar. I visitatori hanno avuto l'opportunità di esplorare ogni angolo dell'ex fabbrica, scoprendo opere nascoste in spazi inaspettati, come un armadio elettrico trasformato in una torre di ceramica.

La Detroit Warehouse: Art and Design Fair, svoltasi dal 18 al 21 settembre, non è stata solo un'esposizione di design, ma un evento che ha celebrato la resilienza e la creatività di Detroit, portando alla luce la sua storia e il suo futuro attraverso l'arte e il design.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Erdos Land: Un Viaggio nel Gioco del Colore e della Luce

Erdos Land: Un Viaggio nel Gioco del Colore e della Luce

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Nel cuore pulsante di Ordos, dove il deserto incontra l'architettura contemporanea, nasce Erdos Land, una creazione firmata dal talentuoso studio waa. Questo progetto, la cui area si estende su ben 3260 m², non è solo un negozio, ma un'esperienza immersiva che celebra la bellezza del colore e della luce.

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Immagina di entrare in uno spazio avvolto da tonalità di rosa, dove ogni sfumatura sembra danzare e giocare con la luce. I toni delicati sono stati scelti con cura per trasmettere gioia e felicità, creando un'atmosfera che invita alla scoperta. Un lungo e sinuoso rack rosa, simile a un nastro, si erge come il fulcro del negozio, illuminando le aree di prova e guidando i visitatori attraverso un percorso di meraviglie.

La genialità di questo progetto risiede nella sua capacità di fondere funzionalità e estetica. Le strutture progettate da Zhang Di, Jack Young e il loro team, non solo presentano gli articoli in vendita, ma trasformano l'atto dello shopping in un'esperienza ludica. La luce, sapientemente orchestrata da RESENSE Lighting, accompagna ogni passo, rendendo ogni angolo un invito alla scoperta.

In un mondo dove l'estetica spesso prevale sulla sostanza, Erdos Land emerge come un faro di innovazione, combinando bellezza e praticità in un abbraccio armonioso. È un esempio lampante di come l'architettura possa raccontare storie e creare connessioni emotive.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Rivoluzione Verde: I Progetti Sostenibili del Dezeen Awards 2025

Rivoluzione Verde: I Progetti Sostenibili del Dezeen Awards 2025

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In un mondo che corre veloce verso il futuro, il Dezeen Awards 2025 si erge come un faro di speranza, illuminando i progetti che abbracciano la sostenibilità. Quest'anno, una selezione di 30 opere straordinarie, provenienti da 16 paesi, si contendono il titolo di eccellenza in cinque categorie dedicate alla sostenibilità. Ogni progetto racconta una storia, un'idea che trasforma il modo in cui conc...

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Immaginate un “terminal in un giardino” a Bengaluru, dove la natura si intreccia con la funzionalità, oppure un duo di edifici moderni a Londra, un raro gioiello architettonico che riporta alla luce la bellezza del passato. E che dire dell'aluminio industriale prodotto al 100% con materiali post-consumo? Questi sono solo alcuni dei progetti che brillano nella shortlist, un segno tangibile che il design può e deve essere al servizio del pianeta.

Tra i candidati, spicca la costruzione più grande in legno massiccio della Finlandia, un'opera d'arte architettonica che utilizza 7.600 metri cubici di abete e frassino. Un esempio lampante di come si possa coniugare innovazione e sostenibilità, dimostrando che il futuro dell'architettura è già qui.

Ben Saltmer, giudice dei Dezeen Awards e responsabile del design lifestyle di Bentley, ha sottolineato che “la shortlist della sostenibilità dimostra una vasta gamma di creatività”. Ogni progetto, una risposta alle sfide contemporanee, è un invito a riflettere sul nostro impatto ambientale.

Per chi desidera immergersi in questa celebrazione del design, i biglietti per la festa dei Dezeen Awards 2025 sono già in vendita. Un'occasione imperdibile per festeggiare insieme a designer, vincitori e giudici in un'atmosfera di creatività e innovazione.

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Flower Room: un ufficio ecologico tra natura e architettura in Cina

Flower Room: un ufficio ecologico tra natura e architettura in Cina

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Flower Room: un ufficio ecologico tra natura e architettura in CinaSituato a Huizhou, in Cina, il progetto Flower Room realizzato da JXY Studio e Office for Roundtable rappresenta un esempio straordinario di come l'architettura possa fondersi con gli elementi naturali. Completato nel 2025, questo spazio di soli 10 m² si distingue per la sua concezione aperta e permeabile, che permette alla luce de...

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Contrariamente ai tradizionali greenhouse, che creano ambienti chiusi e controllati, Flower Room si propone come un laboratorio di simbiosi, dove piante e insetti possono coesistere in armonia. Qui, l'ecosistema è libero di prosperare, con uccelli, api e farfalle che visitano quotidianamente questo spazio unico.

Il design è stato curato da un team di esperti tra cui Leyuan Li, Xuanyu Wei, Yue Xu e Jiaxun Xu, tutti membri di JXY Studio. La scelta dei materiali, come l'acciaio inossidabile, contribuisce non solo alla robustezza dell'installazione ma anche alla sua integrazione con l'ambiente circostante.

Flower Room non è solo un luogo di lavoro, ma un invito a riflettere sulla relazione tra architettura e natura, un esempio di come gli spazi lavorativi possano essere progettati per favorire il benessere degli esseri viventi. L'ufficio rappresenta un passo avanti verso pratiche di design più sostenibili e rispettose dell'ambiente.

Per scoprire di più su questo affascinante progetto, visita il sito di ArchDaily.

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Casa del Limonero: un rifugio segreto nel cuore di Siviglia

Casa del Limonero: un rifugio segreto nel cuore di Siviglia

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Casa del Limonero: un rifugio segreto nel cuore di SivigliaNel cuore della Judería, l’antico quartiere ebraico di Siviglia, si cela un luogo magico: Casa del Limonero. Questo boutique hotel, ospitato in un palazzo del Quattrocento, è una testimonianza di bellezza e armonia tra storia e modernità. Ogni angolo di questa struttura racconta storie di epoche passate, avvolgendo gli ospiti in un silenzi...

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Casa del Limonero è un hotel che si distingue per la sua esclusività. Con quattordici camere e suite uniche, ogni spazio è concepito come un piccolo universo. Gli arredi, che includono pezzi iconici di design come le sedie di Gio Ponti e le opere d'arte di artisti contemporanei, creano un dialogo tra passato e presente. Qui, l'arte non è solo decorazione, ma un elemento che arricchisce l'esperienza di ogni ospite.

Il soggiorno a Casa del Limonero è un'esperienza intima e personale. Gli ospiti possono godere di spazi comuni pensati per la convivialità, come il salotto con camino e la biblioteca. Ogni dettaglio, dai mobili vintage agli oggetti d'arte, è stato scelto con cura per evocare una sensazione di casa. La piscina all'aperto e la terrazza panoramica offrono momenti di relax, con vista sulla splendida Giralda.

La filosofia di ospitalità di Casa del Limonero è centrata sulla discrezione e sulla qualità. La colazione, preparata con ingredienti freschi e locali, e le cene intime ispirate alla cucina andalusa, rendono ogni pasto un momento da ricordare. Non ci sono menù fissi, solo un'interpretazione creativa dei sapori del territorio.

In un mondo che corre veloce, Casa del Limonero invita a rallentare e a riconnettersi con se stessi. Questo spazio unico è un rifugio per chi cerca autenticità e bellezza silenziosa. Venite a scoprire un nuovo concetto di lusso, dove il tempo si dilata e ogni attimo diventa prezioso.

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Chicago: il cuore pulsante del design americano

Chicago: il cuore pulsante del design americano

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Chicago, una città che vibra di creatività e innovazione, si erge come un faro per il design negli Stati Uniti. Qui, dove l'architettura abbraccia la storia e il futuro si intreccia con la tradizione, un gruppo di voci influenti si è riunito per discutere di come questa metropoli continui a guidare la nuova generazione di designer. In un incontro affascinante presso il nuovo showroom di King Livin...

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Moderato dall'editor di Dezeen, Ben Dreith, il panel ha messo in luce il forte legame tra le scuole di design e l'ecosistema creativo di Chicago. "È una città che accoglie e forma talenti", ha affermato Cheryl Durst, CEO dell'International Interior Design Association. "La grandezza di questa città è alla portata di tutti." Un'affermazione che trova eco nei racconti di Norman Teague, fondatore di Norman Teague Design Studios, che ha descritto Chicago come una vera e propria aula a cielo aperto, dove ogni quartiere racconta una storia e offre insegnamenti inaspettati.

Alison Von Glinow, co-fondatrice di Kwong Von Glinow Design Office, ha confermato che Chicago non è solo un punto di riferimento, ma un luogo dove si realizzano progetti tangibili. "Qui si fa e si crea", ha dichiarato, sottolineando l'importanza di un approccio al design che va oltre il semplice estetismo. La conversazione si è poi spostata verso l'evoluzione del consumo, con un'attenzione particolare al ruolo che il mobile design riveste nelle nostre vite. "Dopo un periodo di sterili minimalismi, ora cerchiamo spazi più ricchi e stratificati", ha detto Durst, evidenziando come gli oggetti che ci circondano raccontino chi siamo e riflettano il nostro senso di appartenenza.

Il dibattito ha anche toccato il tema dell'inclusività, un elemento cruciale nel lavoro del designer. "Progettare per tutti è fondamentale", ha insistito Durst, mentre Teague ha enfatizzato l'importanza della collaborazione tra generazioni. "Le voci giovani sono il futuro del design sociale e comunitario", ha affermato, con uno sguardo ottimista verso ciò che ci attende.

Guardando al futuro, il panel ha discusso dell'impatto dell'IA e della tecnologia sul design, senza dimenticare l'importanza dell'elemento umano. "Non possiamo perdere il tocco umano", ha avvertito Durst, sottolineando che il design è un atto di ottimismo. La narrazione e la nostalgia continuano a essere elementi vitali nel processo creativo, insegnandoci che il design è, in fondo, un viaggio attraverso le storie e le esperienze umane.

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L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi

L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi

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L'Arte dell'Architettura: Un Viaggio nel Mondo di Cesare Rossi Nel cuore pulsante di un mondo in continua evoluzione, lo studio dell'architetto Cesare Rossi si erge come un faro di creatività e sostenibilità. Qui, ogni progetto è un racconto, un intreccio di desideri e necessità, che prende forma nell'armonia tra architettura e natura. L'incontro con il mondo di Rossi è un'esperienza che va oltre...

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La visione di Rossi è chiara: creare spazi che non solo abitano, ma vivono in simbiosi con l'ambiente. Con un percorso formativo che lo ha reso esperto in bioedilizia e nella scelta di soluzioni efficaci per il risparmio energetico, l'architetto ha saputo coniugare l'innovazione con la tradizione, realizzando edifici che raccontano storie di bellezza e funzionalità.

Ogni progetto che esce dallo studio di Rossi è un'opera pensata per rispondere alle sfide contemporanee, dove l'attenzione all'ambiente e al comfort abitativo si fondono per dare vita a soluzioni abitative originali. È così che l'architettura diventa un arte al servizio delle persone, un rifugio che abbraccia la luce naturale e invita a una riflessione più profonda sul nostro ruolo nel mondo.

La biografia di Cesare Rossi è una testimonianza di passione e impegno. Nato nel 1972, anno in cui si celebra la prima giornata mondiale dell'Ambiente, la sua carriera in architettura è un continuo dialogo con la natura. Dalla laurea al Politecnico di Milano alle collaborazioni con importanti studi, fino all'apertura del suo studio nel 2008, Rossi ha sempre cercato di superare i confini dell'architettura tradizionale.

La filosofia del suo studio si basa sull'integrazione armoniosa tra l'architettura e l'ambiente circostante, con un approccio che incoraggia l'uso innovativo dei materiali e la funzionalità degli spazi. Ogni edificio progettato da Rossi è una manifestazione della sua convinzione che l'architettura possa essere un potente strumento per ridurre l'impatto ambientale e migliorare la qualità della vita.

In conclusione, entrare nel mondo dell'architetto Cesare Rossi significa intraprendere un viaggio di scoperta e ispirazione, dove l'architettura diventa un linguaggio che parla di sostenibilità, bellezza e innovazione. Ogni progetto è un'opportunità per sognare e realizzare spazi che non solo soddisfano le esigenze abitative, ma che si inseriscono nel tessuto della natura, rispettandola e valorizzandola.

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Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMade

Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMade

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Scopri le Porte HYDRA: Eleganza Sostenibile con ReMadeStyle House S.r.l. ha recentemente ottenuto la certificazione ReMade per due modelli innovativi di porte da interno: HYDRA DUNE e HYDRA TEA. Questi modelli sono realizzati con materiali parzialmente riciclati, offrendo un perfetto equilibrio tra estetica e sostenibilità.

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La linea HYDRA include porte classiche, disponibili in versioni lisce e intelaiate. Ogni porta è progettata con un approccio pratico e funzionale, valorizzando l’aspetto estetico grazie all’uso di finiture in PET rigenerato. Questo materiale non solo conferisce profondità cromatica, ma offre anche una piacevole sensazione tattile, simile alla laccatura, combinando eleganza e resistenza.

Le superfici in PET garantiscono elevata stabilità dimensionale e resistenza all’usura e agli urti, rendendo questi prodotti ideali per un uso quotidiano prolungato. Entrambi i modelli certificati, HYDRA DUNE e HYDRA TEA, sono dotati di serratura magnetica e cerniere a scomparsa, assicurando praticità e sicurezza.

I materiali utilizzati nella realizzazione delle porte comprendono MDF, PET riciclato, acciaio e, per HYDRA DUNE, anche cartone riciclato. Ogni componente è facilmente separabile, e la porta stessa è riciclabile al 100% a fine vita, contribuendo così a una filiera edilizia più circolare e sostenibile.

Se sei interessato a scoprire di più sulla sostenibilità e innovazione delle porte HYDRA, non esitare a contattare Style House S.r.l. Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale o scarica il certificato per HYDRA Tea e HYDRA Dune.

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Tracce di Luce: Un Viaggio nel Golf Indoor di Taichung

Tracce di Luce: Un Viaggio nel Golf Indoor di Taichung

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Nel cuore pulsante di Taichung, dove l'urbanizzazione si intreccia con la ricerca di spazi di svago e relax, sorge il Traces of Light Indoor Golf Course. Progettato dallo studio Degree Design, questo spazio non è solo un campo da golf, ma un'esperienza immersiva in cui la luce diventa protagonista, tracciando percorsi invisibili che guidano il visitatore attraverso un viaggio sensoriale unico.

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Appena varcata la soglia, si viene accolti da un abbraccio di illuminazione che danza tra le pareti, creando un'atmosfera di calore e accoglienza. Qui, la luce non è mera illuminazione; è un linguaggio che comunica, un arco disegnato nell'aria che invita a fermarsi, a osservare e a riflettere. Ogni angolo è pensato con cura, ogni raggio di sole filtrato attraverso le aperture è un richiamo a scoprire l’ordine e il ritmo di questo spazio.

Con una superficie di 161 m², il campo da golf indoor si trasforma in un palcoscenico dove il design incontra la funzionalità. Gli architetti, guidati da Tseng Chih-Hao, hanno saputo catturare l'essenza del gioco, rendendolo accessibile a tutti, dai professionisti ai neofiti. La disposizione degli spazi è studiata per favorire un flusso naturale, dove il golf non è solo un'attività, ma un momento di condivisione e divertimento.

La scelta dei materiali e delle finiture riflette un impegno verso la sostenibilità, con soluzioni innovative che riducono l'impatto ambientale e promuovono un uso responsabile delle risorse. Ogni elemento del design è una dichiarazione di intenti, un passo verso un'architettura consapevole e rispettosa dell'ambiente.

Ma Traces of Light è più di un semplice progetto architettonico; è un'opera d'arte che invita a vivere il golf in una nuova dimensione, dove ogni colpo è accompagnato da un gioco di luci e ombre che arricchisce l'esperienza. È un luogo dove il tempo sembra fermarsi, permettendo di immergersi completamente nel momento presente.

In questo angolo di Taiwan, il golf indoor si trasforma in una celebrazione della luce e della creatività, un esempio lampante di come l'architettura possa ispirare e trasformare la nostra percezione dello spazio.

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Rivoluzione Architettonica: L'Impatto dei Progetti di Barreca e La Varra a Milano

Rivoluzione Architettonica: L'Impatto dei Progetti di Barreca e La Varra a Milano

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Rivoluzione Architettonica: L'Impatto dei Progetti di Barreca e La Varra a MilanoMilano, una città in continua evoluzione, si trova al centro di un cambiamento architettonico che promette di ridefinire il suo paesaggio urbano. Gli architetti Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra sono i protagonisti di questa trasformazione, portando avanti una visione che va oltre la mera costruzione. La loro fil...

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La Cura delle Opere Architettoniche

Per Barreca e La Varra, gli edifici non sono semplici strutture; sono entità vive, che richiedono attenzione e cura anche dopo la loro realizzazione. "Li sentiamo nostri, come fossero figli", affermano, sottolineando l'importanza di seguire l'evoluzione delle opere nel tempo. Questo approccio si rivela essenziale, specialmente nel campo del social housing, dove il benessere delle comunità è al centro del progetto.

Dalla Visione alla Realtà: Progetti Chiave

Recentemente, lo studio ha completato la Cittadella dello Sport a Tortona, un'opera che non solo offre spazi sportivi, ma si integra anche armoniosamente nel tessuto urbano circostante. Questo progetto è solo uno dei tanti esempi di come la rigenerazione urbana possa trasformare aree dismesse in spazi vitali e dinamici.

Attualmente, il Nuovo Policlinico di Milano è in fase di completamento, rappresentando un altro passo fondamentale nella visione di Barreca e La Varra per una Milano più inclusiva e attenta alle esigenze della popolazione.

Progetti Smarriti: Un Patrimonio da Rivalutare

La recente monografia dello studio, intitolata Il superfluo e il necessario. Architetture di Barreca & La Varra, dedica spazio ai progetti irrealizzati, permettendo di riflettere su un patrimonio spesso trascurato. "Fanno parte della nostra memoria", affermano, evidenziando come anche le idee non realizzate contribuiscano alla crescita e all'evoluzione del loro lavoro.

Riflessioni sulla Rigenerazione Urbana

Le sfide della rigenerazione urbana sono molteplici e complesse. Barreca e La Varra riconoscono che il cambiamento non riguarda solo gli edifici, ma anche le comunità e i processi sociali. La loro esperienza dimostra che ogni progetto deve considerare le dinamiche locali e le esigenze abitative contemporanee, affinché la rigenerazione sia autentica e sostenibile.

Conclusioni: Un Futuro Sostenibile

In un'epoca in cui l'architettura deve rispondere a sfide globali e locali, il lavoro di Barreca e La Varra rappresenta un faro di innovazione e responsabilità. Con una visione che abbraccia il passato, il presente e il futuro, questi architetti sono determinati a lasciare un segno indelebile nella storia di Milano.

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Formatech: L'evoluzione della materia reinterpretata da Florim e Gensler

Formatech: L'evoluzione della materia reinterpretata da Florim e Gensler

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In un mondo in cui l'architettura si evolve incessantemente, Florim e Gensler presentano una collezione che ridefinisce il concetto di materia: Formatech. Questa collezione di grès porcellanato non si limita a essere un prodotto decorativo, ma si propone come un sistema di design flessibile che esplora la genuinità dei materiali fondamentali come cemento, metallo e intonaco. Grazie a un dialogo pr...

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Il nome Formatech unisce la parola latina 'forma', che significa aspetto, con 'tecnologia', sottolineando l'equilibrio tra performance estetica e tecnica. Ogni piastrella della collezione cattura le tracce del tempo, le impronte degli strumenti e le patine che raccontano esperienze vissute. Non si tratta di una semplice imitazione, ma di un'interpretazione profonda che cristallizza l'evoluzione dei materiali, evidenziando l'autenticità piuttosto che la perfezione.

Gensler, in qualità di consulente per il design del prodotto, ha creato uno strumento per architetti e designer che bilancia coerenza e versatilità. Formatech è disponibile in tre finiture: Cast, che evoca le inclusioni del cemento; Forge, che ricrea le variazioni cromatiche del metallo ossidato; e Cure, un'interpretazione minimale dell'intonaco in fase di asciugatura. Con formati che variano da 30x60 cm a 120x280 cm e in tre spessori, la collezione si adatta a molteplici applicazioni, dagli interni a progetti architettonici di grande scala.

La tecnologia decorativa avanzata di Florim si riflette in ogni piastrella, con grafiche stampate a tampone e applicazioni cromatiche digitali che creano superfici con una profondità espressiva e una resilienza tecnica. Nella finitura Cast, le granulometrie interagiscono con la decorazione tridimensionale, mentre in Forge, le tonalità sottili ricreano l’invecchiamento naturale dei metalli. Queste innovazioni assicurano che le superfici non solo raggiungano un ricco impatto visivo, ma mantengano anche la durevolezza necessaria per contesti architettonici esigenti.

La sostenibilità è un pilastro fondamentale di Formatech: prodotta in stabilimenti alimentati fino al 100% da energia rinnovabile autogenerata, la collezione contiene fino al 60% di materiale riciclato. I rifiuti derivanti dalla produzione e le acque reflue vengono completamente recuperati e riutilizzati. Inoltre, Formatech è parte del progetto CarbonZero di Florim, che compensa le emissioni di CO2 lungo l'intero ciclo di vita del prodotto. Come Benefit Corporation e B Corp certificata, Florim propone questa collezione non solo come innovazione di design, ma anche come scelta responsabile per un'architettura orientata al futuro.

In sintesi, Formatech rappresenta un delicato equilibrio tra autenticità e innovazione, dove il grès porcellanato diventa sia espressivo che funzionale. La collezione esplora come le superfici ceramiche possano trasmettere l'essenza di elementi grezzi come cemento, metallo e intonaco, restaurando la verità formale di questi materiali in una dimensione accessibile e duratura.

Fonte: www.designboom.com.

Raul De Lara: Sculture Surreali in Legno che Interrogano il Concetto di Appartenenza

Raul De Lara: Sculture Surreali in Legno che Interrogano il Concetto di Appartenenza

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In un angolo di Austin, dove le radici messicane e americane si intrecciano come rami di un albero, Raul De Lara plasma il legno in forme surreali. Le sue sculture non sono semplici oggetti; sono racconti, domande, riflessioni che danzano sul confine tra il quotidiano e il sacro, tra l’immigrazione e l’identità queer. Fino all'11 gennaio 2026, il Contemporary Austin ospita la prima esposizione per...

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De Lara, cresciuto osservando artigiani intagliare santi da rami, si interroga su un concetto profondo: “A che punto un ramo diventa un santo?”. Questa soglia, questo limbo creativo, è il fulcro della sua arte. Le sue opere, che variano da divinità evocate attraverso il legno a mobili reinventati con un dettaglio inquietante, riflettono non solo la bellezza del materiale, ma anche la resilienza e l'umorismo dell'esperienza umana.

Per la sua mostra ad Austin, De Lara ha creato sette nuove sculture, modellate da mesquite, noce, cedro e quercia, che richiamano fiori selvatici nativi del Texas e del nord del Messico. “Perché le piante possono essere native di due posti, ma le persone no?”, si chiede l’artista, trasformando il legno in un palcoscenico di negoziazione identitaria e precarietà. Ogni pezzo è un invito a riflettere su chi ha il diritto di appartenere e su come le storie siano scolpite nei materiali che ci circondano.

De Lara sostiene che l'atto di condividere è essenziale per la sua pratica: “Alcune delle migliori opere sono quelle che, quando condividi te stesso, superi l’oggetto”. In questo dialogo tra arte e vita, le sue sculture non solo incantano, ma stimolano anche questioni difficili sul diritto di appartenenza e sul significato della nostra esistenza nel mondo contemporaneo.

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Un Gelato di Fantasia: L'Architettura Sculpturale di Foguel Studio

Un Gelato di Fantasia: L'Architettura Sculpturale di Foguel Studio

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Nel cuore di Tandil, Argentina, un gelato non è solo un dolce, ma diventa l'ispirazione per un'opera d'arte. Foguel Studio, con la sua visione audace, trasforma un semplice negozio di gelato in un tempio di meraviglia, dove ogni angolo svela una storia, e ogni materiale si fonde in un abbraccio di creatività. Qui, il marmo si fa crema, i coni si ergono come colonne, e l'innocenza dell'infanzia si ...

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Il progetto per il negozio Figlio è un viaggio audace oltre i confini dell'architettura tradizionale. Foguel, designer e artista con un background nella scenografia, infonde nel suo lavoro una sensibilità teatrale, dove i materiali e i simboli si intrecciano in un dialogo continuo. All'interno, i rivestimenti in marmo, i tavoli in legno a forma di cono e le vasi che raccontano ogni gusto di gelato si mescolano in un'esperienza sensoriale senza pari.

Al centro di questo spazio creativo si erge una scultura ibrida di sette metri, un omaggio contemporaneo ai capolavori greco-romani, capace di evocare la grandezza di Michelangelo e le meraviglie dell'antichità attraverso un filtro ironico e postmoderno. L'eleganza di questo eccesso ornamentale trascende il semplice commercio, trasformando il negozio in un ambiente monumentale, dove tecnologia e natura si incontrano in un abbraccio sorprendente.

Foguel, fondatrice di questo studio innovativo a Buenos Aires, celebra così l'architettura come un atto di fantasia. In questo luogo, ciò che di solito si scioglie e svanisce viene immortalato nella pietra, permettendo a ogni visitatore di vivere un sogno che sfida la realtà. Qui, l’architettura non è solo funzionale, ma è un racconto, un gioco intellettuale e istintivo che trasforma il quotidiano in un'opera d'arte.

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Creazioni in Legno al Festival di Woodstock: L'Arte di Costruire per la Pace

Creazioni in Legno al Festival di Woodstock: L'Arte di Costruire per la Pace

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Nel cuore pulsante di Bethel, New York, dove nel 1969 si è svolto il leggendario festival di Woodstock, un gruppo di studenti e docenti di dieci università si è riunito per dare vita a un sogno di legno e innovazione. Il BuildFest 2: Peace Rises, quarto capitolo di una saga artistica, ha visto più di 150 partecipanti costruire installazioni in legno che raccontano storie di comunità e speranza.

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Per cinque giorni, queste menti brillanti hanno vissuto e lavorato sul sito, esplorando come le tecnologie emergenti possano contribuire al bene collettivo. Sotto la curatela di Neal Lucas Hitch, il festival ha dato vita a strutture sperimentali, frutto di metodi di assemblaggio e fabbricazione all’avanguardia.

Tra le creazioni, spicca Polylith, un palcoscenico modulare realizzato con un braccio robotico a sei assi, progettato con un occhio attento alla circolarità e ispirato dall'etica comunitaria di Woodstock. Al suo fianco, la suggestiva Trillium, un canopy illuminato costruito con plastica riciclata e legno recuperato, riflette la luce come i petali del fiore da cui prende il nome, simbolo di trasformazione e rinnovamento.

Non meno affascinante è il Peace Pavilion, un’installazione che offre ai visitatori due spazi identici separati da un elegante schermo di legno, invitandoli a sedersi e a riflettere. Le frasi e le liriche incise al laser, che riecheggiano gli ideali del festival del '69, creano un legame emotivo con il passato. Durante il festival, studenti e docenti non si sono limitati a costruire; hanno anche partecipato a programmi culturali quotidiani, culminati in un concerto della band rock sperimentale Guerilla Toss.

Il BuildFest 2, che ha avuto luogo dal 10 al 14 settembre, non è solo un evento; è una celebrazione dell'arte, della tecnologia e della pace, un invito a riflettere su come il progresso possa coesistere con il benessere umano. Le installazioni rimarranno visibili fino a novembre, un'eredità di creatività che invita tutti a sognare e costruire un futuro migliore.

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Casa Multigenerazionale con Facciata in Mattone Traspirante a Da Nang

Casa Multigenerazionale con Facciata in Mattone Traspirante a Da Nang

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Casa Multigenerazionale con Facciata in Mattone Traspirante a Da NangNascosta in un vicolo stretto di Da Nang, Vietnam, l'architettura di Live Out Studio ha completato Terracotta Breath, una residenza multigenerazionale caratterizzata da una facciata in mattone poroso. Progettata per ospitare due famiglie su un modesto lotto urbano di 7 × 22 metri, il progetto bilancia intimità e indipendenza. Al ...

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Una Palette Radicata nella Terra e nel Clima

Il design di Live Out Studio abbraccia i principi del feng shui vietnamita e un budget contenuto, risultando in una casa che si sente sia radicata che inventiva. Strategie climatiche passive garantiscono ventilazione naturale e ombra, mentre una palette di materiali composta da mattone, bambù, legno, intonaco color argilla e tetto in lamiera ondulata lega l'edificio al suo contesto locale. Questo linguaggio coeso e terroso, creato dallo studio vietnamita, fluisce dalla facciata al sentiero del giardino, formando un involucro termicamente responsivo che si integra senza soluzione di continuità nel suo denso contesto urbano.

Dettagli di Eccellenza Artigianale Locale

Ogni dettaglio porta l'impronta dell'artigianato locale. Schermi in mattone operabili filtrano luce e flusso d'aria, balaustre in corda intrecciata a mano addolciscono gli spazi di circolazione, e il mattone lavorato con cura aggiunge texture e ritmo alla facciata. Questi gesti sono tanto pratici quanto poetici — garantendo comfort nel clima tropicale e creando sottili strati di privacy e apertura.

La residenza multigenerazionale è definita dalla sua facciata in mattone poroso, mentre al centro del progetto si trova un cortile piantumato. Le strategie climatiche passive assicurano ventilazione naturale e ombra, creando un'abitazione che si sente sia radicata che inventiva, progettata per accogliere due famiglie, bilanciando intimità e indipendenza.

Scopri di più su questo straordinario progetto su designboom | architecture & design magazine.

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WA Lamp: L'Innovativa Creazione di Akasaki & Vanhuyse da Maniglie di Treni Giapponesi

WA Lamp: L'Innovativa Creazione di Akasaki & Vanhuyse da Maniglie di Treni Giapponesi

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WA Lamp: L'Innovativa Creazione di Akasaki & Vanhuyse La WA lamp è un esempio straordinario di design sostenibile, realizzata dallo studio londinese Akasaki & Vanhuyse. Questa lampada minimalista è composta da maniglie in resina recuperate da treni giapponesi dismessi, in particolare le maniglie dei treni Tokyu 8500, ritirati nel 2023. Con una produzione limitata a sole 150 unità, ogni lampada ra...

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Le maniglie sono state accuratamente selezionate: circa 1.400 maniglie in resina sono state pulite e valutate per eventuali difetti visivi, come graffi o ammaccature. Ogni imperfezione è stata considerata come un elemento da celebrare, riflettendo l'uso e il contatto con i passeggeri nel corso degli anni. Questo approccio permette di trasformare componenti che altrimenti sarebbero stati scartati in opere d'arte funzionali.

La lampada è composta da nove anelli di maniglie, impilati per formare un paralume. Piccole fessure tra gli anelli permettono alla luce di filtrare delicatamente, creando un'atmosfera calda e accogliente. Le gambe in acciaio lucidato, che sorreggono la struttura, richiamano il design originale delle maniglie, con una curvatura che simula le cinghie che una volta le collegavano ai treni.

La maggior parte del processo produttivo della WA lamp è stata realizzata da artigiani locali a Tokyo, dove ha sede la Tokyu Corporation. Akasaki & Vanhuyse sperano che queste lampade trovino posto non solo negli uffici e nelle informazioni delle stazioni, ma anche in ambienti residenziali più informali.

La WA lamp non è l'unica creazione che celebra il riutilizzo di materiali. Altri designer, come Sara Regal e Yuma Kano, hanno trovato modi creativi per trasformare rifiuti di cantiere in mobili e complementi d'arredo. La WA lamp si inserisce perfettamente in questa tendenza di design consapevole e innovativo, dimostrando che si può creare bellezza anche partendo da ciò che è considerato scarto.

In conclusione, la WA lamp di Akasaki & Vanhuyse non è solo un'illuminazione, ma una testimonianza del potere del design di trasformare l'ordinario in qualcosa di straordinario.

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Architettura e Diplomazia Culturale: Il Potere Silenzioso degli Edifici

Architettura e Diplomazia Culturale: Il Potere Silenzioso degli Edifici

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In un mondo dove le parole spesso si perdono nel rumore, l'architettura sussurra storie di nazioni e culture, come un poeta che dipinge il cielo con le sue rime. La diplomazia culturale, in questo contesto, emerge come un linguaggio visivo che trascende le barriere, utilizzando la forma e la materia per comunicare valori e identità. Non è solo un gioco di mattoni e calce; è un’intenzione, un messa...

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Sin dai tempi antichi, gli edifici hanno agito come emissari silenziosi, capaci di raccontare storie senza pronunciare una sola parola. I padiglioni delle grandi esposizioni internazionali, ad esempio, hanno sempre avuto il compito di esprimere l’orgoglio nazionale. Pensiamo all’Eiffel Tower, che non è solo un monumento, ma una dichiarazione di modernità e ambizione francese, o al Crystal Palace di Londra, un simbolo della potenza ingegneristica britannica.

Nel corso del XX secolo, questa forma di soft power ha assunto una dimensione ancora più significativa. Gli Stati Uniti, con le loro ambasciate dalle facciate di vetro, hanno cercato di comunicare trasparenza e apertura, in netto contrasto con il monumentalismo chiuso delle architetture sovietiche. Questi edifici non sono semplici strutture funzionali, ma veicoli di ideali, tradotti in spazi che parlano di democrazia e libertà.

Allo stesso modo, nazioni emergenti e città hanno iniziato a utilizzare l'architettura come strumento di affermazione culturale. Il padiglione del Brasile all'Expo di New York, progettato da Lucio Costa e Oscar Niemeyer, ha introdotto un modernismo sinuoso, simbolo di vitalità culturale e ottimismo economico. Qui, l'architettura non è solo una rappresentazione, ma un’affermazione di identità.

In un’epoca di crescente interconnessione e frammentazione geopolitica, l’architettura si presenta come un campo di battaglia per le narrazioni identitarie. Le tensioni tra rappresentazione, autenticità e inclusività emergono quando le strutture sembrano servire agende simboliche più che le comunità per cui sono state costruite. Tuttavia, l'intento rimane chiaro: ogni edificio è concepito per essere un ambasciatore, per modellare la percezione e raccontare storie che risuonano ben oltre i confini nazionali.

Così, in un mondo che cambia rapidamente, l'architettura continua a svolgere un ruolo cruciale nel plasmare le relazioni internazionali, fungendo da ponte tra culture e come testimonianza tangibile della nostra umanità condivisa. In questo gioco di forme e spazi, dove ogni curva e angolo raccontano qualcosa, l'architettura si erge, potente e silenziosa, come un vero e proprio strumento di soft power.

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La Magia della Sedia New Moon: Un Incontro di Design e Sostenibilità

La Magia della Sedia New Moon: Un Incontro di Design e Sostenibilità

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Nel cuore di Bali, dove la natura si fonde con l'arte, nasce la New Moon chair, un'opera d'arte che trascende il concetto di semplice arredo. Ideata dalla visionaria Elora Hardy, fondatrice dello studio di architettura Ibuku, questa sedia rappresenta un viaggio tra le curve eleganti del bamboo e la maestria artigianale balinese. La forma scultorea della sedia evoca un dialogo tra tradizione e mode...

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Caratterizzata da uno schienale delicatamente curvato e un telaio angolare, la New Moon chair è un omaggio alla bellezza naturale del bamboo. La sua texture a canne e i frontali delle gambe, rifiniti in un elegante nero, mettono in risalto le peculiarità di questo materiale, spesso sottovalutato rispetto ai legni tradizionali. Ogni sedia non è solo un complemento d'arredo, ma un pezzo unico che porta con sé la forza e la leggerezza del bamboo, noto per la sua rapida crescita e il basso impatto ambientale.

"Modellata da linee curve e giunzioni raffinate, la sedia porta con sé un comfort senza pari e una presenza scultorea," affermano i rappresentanti di Bamboo Pure, il brand indonesiano che ha collaborato con Hardy. Questo pezzo d'arredo non è soltanto un oggetto funzionale, ma un manifesto di quello che il design può e deve essere: un equilibrio delicato tra funzionalità e arte.

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Due Grandi Tetti Che Si Incontrano: Design Residenziale Giapponese

Due Grandi Tetti Che Si Incontrano: Design Residenziale Giapponese

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Due Grandi Tetti Che Si Incontrano / KOMINORU DesignIl progetto residenziale "Due Grandi Tetti Che Si Incontrano", realizzato dall'architetto giapponese KOMINORU Design, rappresenta una fusione unica di estetica e funzionalità. Situato in una zona densamente popolata vicino a una stazione, questa casa è progettata per ospitare due famiglie, genitori e figli, su un'area di 250 m².

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Un elemento distintivo di questo progetto è la struttura a due piani che, grazie ai suoi eaves bassi, riesce a creare un aspetto simile a quello di un edificio a un solo piano. Questa soluzione architettonica non solo ottimizza lo spazio, ma offre anche un senso di intimità e connessione tra le famiglie.

Le immagini di Yohei Shirai catturano perfettamente l'essenza di questo progetto, mostrando come i tetti, in un abbraccio architettonico, uniscano i due spazi abitativi. L'uso di materiali sostenibili e tecnologie moderne è un altro aspetto fondamentale del design, che si allinea con le attuali tendenze nel campo dell'architettura residenziale.

Per ulteriori dettagli e immagini, visita l'articolo completo su ArchDaily.

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Dieci motivi per non perdere la Dutch Design Week 2025

Dieci motivi per non perdere la Dutch Design Week 2025

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Immagina di camminare per le strade di Eindhoven, avvolto da un'aura di creatività palpabile, dove ogni angolo racconta una storia e ogni installazione è una finestra su un futuro possibile. La Dutch Design Week 2025, in programma dal 18 al 26 ottobre, promette di essere un'esperienza unica, una celebrazione del design che abbraccia il passato, il presente e le possibilità future. Preparati a scop...

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1. Umbra Pavilion di Pauline van Dongen
Una meraviglia architettonica realizzata con heliotex, un tessuto alimentato dal sole. Sotto il suo tendaggio di filati di poliestere riciclato, potrai vivere l'incanto della luce che danza al calar del sole, rivelando un design che sfida le intemperie.

2. Mostra di Laurea della Design Academy Eindhoven
Circa 200 progetti in mostra, realizzati da una generazione di designer che affrontano tematiche ardue come la crisi climatica e la giustizia sociale. Un viaggio attraverso le menti brillanti del domani.

3. Classe del 25
Un'esposizione che celebra il talento di studenti provenienti da università europee, presentando progetti che riflettono il zeitgeist attuale e le ambizioni dei designer di domani.

4. Kruisstraat Design District
Un'esposizione che esplora il concetto di 'interesse essenziale per la cultura olandese', interrogandosi su cosa significhi realmente essere parte di una comunità creativa.

5. In Azione: Kiki & Joost e Amici
Due compleanni in una grande celebrazione, dove arte e design si mescolano in un vivace parco giochi creativo, presentando opere audaci e tappeti di esperimenti.

6. Workshop Wanted di Teun Zwets
Un progetto che denuncia le difficoltà degli artigiani indipendenti nel trovare spazi di lavoro accessibili, carico di ironia e provocazione.

7. Gaza Travel Agency
Un'agenzia di viaggio speculativa che porta alla luce il diritto al ritorno dei palestinesi, un'iniziativa che utilizza il design come strumento di giustizia e dignità.

8. Redesigning Design Weeks
Un ciclo di eventi che mette in discussione l'impatto sociale ed ambientale delle settimane del design, invitando a riflettere su come queste manifestazioni possano connettersi meglio con le città che le ospitano.

9. Show Not Show
Un'esposizione che esplora la fase concettuale nel design, un invito a comprendere il processo creativo prima che il prodotto finale prenda forma.

10. Forward Furniture
Una mostra dedicata al design di mobili futuristico, con partecipazioni internazionali che promettono di stupire e ispirare.

La Dutch Design Week 2025 non è solo un evento, è un'esperienza da vivere, un invito a riflettere e a immaginare. Non perderti questa opportunità di essere parte di qualcosa di straordinario!

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La Face House di Kyoto: 50 anni di ironia architettonica che sfida il tempo

La Face House di Kyoto: 50 anni di ironia architettonica che sfida il tempo

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Nel cuore pulsante di Kyoto, una città che racconta storie di geishe e tradizione, un edificio si erge come un paradosso vivente: la Face House. Progettata nel 1975 dall'architetto Kazumasa Yamashita, questo strano e affascinante palazzo celebra il suo cinquantesimo anniversario, rimanendo un simbolo di individualità e ironia nell'architettura contemporanea.

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Camminando per le strade del quartiere Nakagyo-ku, ci si imbatte in un panorama di machiya, le classiche abitazioni giapponesi, quando improvvisamente, la Face House rompe il silenzio della tradizione. La sua facciata, che ricorda un volto umano, è una provocazione visiva che invita a riflettere sulla funzione e il significato dell'architettura. Una vera e propria opera d'arte che invita a sorridere.

La concezione di Yamashita è chiara: “Ho cercato di trovare una soluzione semplice ed economica, arricchendo la facciata con dettagli piccoli ma significativi.” E così, la casa si trasforma in un gioco di elementi. Gli occhi sono finestre, il naso è una finestra che lascia entrare la luce, mentre le orecchie, che si rivelano come balconi, si nascondono timidamente alla vista. L’ingresso, che appare come una bocca sorridente, accoglie chiunque voglia scoprire il suo interno.

Un perfetto incrocio tra casa e ufficio, la Face House ha mantenuto nel tempo la sua essenza. Anche se oggi non ospita più il suo progettista, dal 2016 ha trovato nuova vita come galleria d'arte e cartoleria, il Creative Studio & Shop OOO. Qui, viaggiatori e locali si ritrovano, creando una comunità che celebra la creatività e l'innovazione, in un luogo che continua a fare storia.

La Face House non è solo un edificio; è una riflessione su come l'architettura possa giocare con le convenzioni. In un contesto urbano dove tutto sembra immutabile, questo edificio rappresenta una risposta ludica alla modernità, un modo per ricordarci che l'arte e il design possono anche essere divertenti. E così, mentre celebriamo i suoi 50 anni, non possiamo fare a meno di chiederci: quali altre sorprese ha in serbo per noi?

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Tre Case Vacanze Prefabbricate per Sorelle in Queensland

Tre Case Vacanze Prefabbricate per Sorelle in Queensland

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Tre Case Vacanze Prefabbricate per Sorelle in QueenslandIspirato dall'amore per le vacanze in famiglia, Blok Modular ha collaborato con lo studio di architettura australiano Vokes e Peters per creare Blok Three Sisters, un trio di case vacanze prefabbricate situate sull'isola di North Stradbroke, in Queensland. Queste case sono state progettate per tre sorelle che, da bambini, trascorrevano le vac...

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Le case di Blok Three Sisters sono state prefabbricate nella fabbrica di Blok Modular a Brisbane e successivamente assemblate sul sito da un costruttore locale. Il progetto è stato inserito nella longlist della categoria housing dei Dezeen Awards 2025.

Design e Comfort

Ogni casa ha un layout identico, concepito per adattarsi alle esigenze delle famiglie nel tempo. Il piano terra di ciascuna abitazione può funzionare come un appartamento autonomo senza barriere architettoniche, ideale per accogliere parenti più anziani. Un giardino-cortile separa la camera da letto frontale dagli spazi sociali sul retro, creando un'atmosfera di intimità e privacy.

Al primo piano, si trovano due camere aggiuntive e un bagno illuminato da un lucernario. Una delle camere affaccia sul cortile centrale, mentre l'altra offre una vista sulla strada attraverso una grande finestra. Per garantire la privacy, le facciate anteriori sono dotate di finestre alte e schermature in legno bianco.

Spazi Esterni e Atmosfera Unica

Ogni casa si apre su un portico a doppia altezza, rifinito con pannelli in fibra-cemento bianchi e legno. Questi portici offrono uno spazio privato e riparato, affacciato su un giardino condiviso circondato da alberi imponenti. La zona pranzo e la cucina si aprono su questo portico tramite porte scorrevoli in vetro a tutta altezza, mentre il soggiorno elevato presenta finestre scorrevoli che offrono una vista sull'Oceano Pacifico.

Secondo Vokes e Peters, “come dispositivo spaziale archetipico, il giardino raccoglie i piaceri sensoriali dell'ambiente, insieme ai rituali domestici quotidiani.” La sensazione della brezza salina, la chiarezza della luna, e il profumo del gelsomino sono solo alcune delle esperienze che rendono queste case uniche.

In conclusione, Blok Three Sisters rappresenta un perfetto esempio di come l'architettura prefabbricata può creare spazi che non solo soddisfano le esigenze abitative, ma anche custodiscono i ricordi di famiglia e il passare del tempo.

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Sensori luminosi da sacchetti di plastica riciclati: la nuova frontiera per rilevare metalli tossici nell'acqua

Sensori luminosi da sacchetti di plastica riciclati: la nuova frontiera per rilevare metalli tossici nell'acqua

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Sensori luminosi da sacchetti di plastica riciclati: la nuova frontiera per rilevare metalli tossici nell'acqua Un team di ricercatori dell'Universitas Gadjah Mada di Yogyakarta, Indonesia, ha sviluppato un metodo innovativo per trasformare i sacchetti di plastica riciclati in nanomateriali e sensori in grado di rilevare metalli tossici nell'acqua potabile. Questo processo inizia con il polietile...

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I ricercatori convertono i sacchetti in particelle molto piccole, note come carbon quantum dots (CQDs), che sono più piccole di un virus. La produzione di queste particelle avviene attraverso l'uso combinato di due metodi: pirolisi e trattamento idrotermale. La pirolisi implica il riscaldamento della plastica senza ossigeno, mentre il trattamento idrotermale consiste nel riscaldare il materiale in acqua sotto pressione.

Durante il processo, viene aggiunto meno del sette percento di perossido di idrogeno per aiutare a decomporre il polietilene, e l'intero procedimento richiede circa dieci ore. Il risultato è una soluzione contenente i CQDs, che brillano sotto la luce UV, diventando fluorescenti. Questo fenomeno di emissione luminosa è dovuto alla struttura degli atomi di carbonio e ai gruppi chimici attaccati alla superficie dei CQDs.

Il bagliore dei sacchetti di plastica riciclati può quindi essere utilizzato per rilevare metalli tossici nell'acqua potabile. Maggiore è l'intensità della luce, minori sono i metalli tossici presenti nell'acqua. I ricercatori hanno testato i CQDs con diversi metalli e hanno osservato che reagiscono specificamente con gli ioni ferrici, evidenziando la presenza di ferro carico di tre. Quando i CQDs si attaccano a questo ferro, il bagliore diventa più debole, indicando una maggiore concentrazione di metallo nell'acqua.

Finora, i sensori sono in grado di rilevare anche concentrazioni di 9,50 micromolari, sufficienti per verificare se l'acqua potabile è contaminata. I risultati dello studio sono stati accurati e ripetibili. Inoltre, i ricercatori hanno analizzato l'efficacia del bagliore dei CQDs usando un parametro chiamato quantum yield, che misura l'emissione di luce rispetto alla luce assorbita. I CQDs realizzati con sacchetti di plastica hanno raggiunto un quantum yield del 10.04%, dimostrando che possono emettere una luce sufficientemente intensa per essere utilizzati come sensori.

Attualmente, i ricercatori credono che questa scoperta possa essere applicata in kit di test per l'acqua portatili a basso costo, grazie all'uso di sacchetti di plastica riciclati come sensori.

Immagini: Teslariu Mihai via Unsplash, Daniele Levis Pelusi via Unsplash, Naja Bertolt Jensen via Unsplash.

Questo articolo è ispirato all'articolo pubblicato su: designboom | architecture & design magazine.

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Architettura da Sogno: Scopri i Progetti Finalisti dei Dezeen Awards 2025

Architettura da Sogno: Scopri i Progetti Finalisti dei Dezeen Awards 2025

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Nel cuore pulsante della creatività architettonica mondiale, i Dezeen Awards 2025 si preparano a svelare la loro prestigiosa shortlist, un viaggio che ci conduce attraverso 92 progetti straordinari, selezionati tra i migliori talenti distribuiti in 30 paesi. Ogni progetto, una storia unica, si distingue per l'audacia e l'innovazione che caratterizzano la nostra epoca.

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In cima alla lista, AIM Architecture, Olson Kundig Architects e Herzog & de Meuron rappresentano solo una frazione dei visionari che hanno contribuito a dare vita a edifici che sfidano le convenzioni. Da un blocco di edilizia sociale a Barcellona, con piani non gerarchici, a un centro per le arti performative costruito con mattoni di terra in Uganda, ogni progetto racconta un pezzo di mondo, un riflesso delle culture e delle esigenze locali.

La shortlist include case che si integrano armoniosamente nel paesaggio, come la casa a forma di L a New York, con interni in compensato e dettagli giocosi, oppure il cottage avvolto in sughero a Londra — un omaggio alla sostenibilità e all'estetica vintage degli anni '70.

Un elemento che colpisce è la varietà dei progetti: dai centri culturali in Cina alle strutture di produzione dell'artigianato del mezcal in Messico. Queste opere non sono solo spazi fisici, ma esperienze sensoriali che invitano alla riflessione e all'interazione.

Il 25 novembre, durante un evento che promette di essere ricco di emozioni, verranno annunciati i vincitori di ciascuna categoria, e tutti gli occhi saranno puntati su quel momento culminante in cui il progetto architettonico dell'anno sarà incoronato. La celebrazione non è solo per i vincitori, ma per tutti coloro che hanno partecipato a questa competizione, uniti dalla passione per il design e l'architettura.

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Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?

Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?

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Il dibattito sulle cabine a specchio: amano davvero la natura?Negli ultimi giorni, i lettori hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo a un nuovo progetto di cabine riflettenti, realizzato dalla compagnia di case prefabbricate ÖÖD, situato nel remoto hotel Tu Tu' Tun Lodge lungo il fiume Rogue in Oregon. Questo complesso comprende dodici cabine prefabbricate, progettate con tre lati a specchi...

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In un recente aggiornamento sui commenti, molti utenti hanno sollevato interrogativi sull'impatto di queste superfici riflettenti sulla fauna locale. Un lettore ha commentato: "Mentre soggiornare in una di queste cabine sarebbe meraviglioso, con la natura su tre lati, odio pensare a cosa possano fare le superfici a specchio agli uccelli". Un altro lettore è stato ancor più critico, affermando che "questi ragazzi devono odiare davvero gli uccelli". Un'opinione simile è stata espressa da un altro utente, che ha dichiarato: "Basta con gli edifici a specchio!".

Il dibattito non si ferma qui. Alcuni lettori, come Lasztóczi Péter, hanno definito l'uso eccessivo delle superfici riflettenti come sintomo di una mancanza di idee su come integrare un edificio nell'ambiente. Ma non tutti concordano: un lettore ha difeso le cabine, chiedendosi perché ci si preoccupi tanto degli uccelli, insinuando che nessuno di coloro che commentano mangia carne.

Un altro tema caldo che ha acceso la discussione è stato l'aumento della carne coltivata in laboratorio. Alcuni lettori sostengono che non chiamarla "carne coltivata" sarebbe un inizio per cambiare le abitudini dei consumatori. Mentre alcuni ritengono che questo tipo di carne rappresenti una soluzione, altri sostengono che il vero problema risieda nel tornare a comprare cibo fresco e locale.

Infine, il progetto di costruire un'arena UFC nel giardino della Casa Bianca ha suscitato indignazione. "Pensavo avessimo toccato il fondo, ma questo è sotto il livello" ha commentato un lettore, mentre altri hanno proposto di abbattere la Casa Bianca per fare spazio a una sorta di stadio.

La rivista di architettura e design Dezeen continua a ricevere migliaia di commenti ogni mese, e i lettori sono invitati a unirsi alle conversazioni su questi temi affascinanti.

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Trump e il Nuovo Tariffario: Cos'è in Gioco per il Settore dell'Arredamento

Trump e il Nuovo Tariffario: Cos'è in Gioco per il Settore dell'Arredamento

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Un vento di cambiamento si è levato nel panorama dell'arredamento americano. Il presidente Donald Trump, con una decisione che echeggerà nel tempo, ha proclamato l'introduzione di una tariffa del 30% sui mobili imbottiti, un annuncio che ha acceso il dibattito su come la politica possa influenzare il design e la produzione. Da ottobre, un nuovo capitolo si aprirà per le aziende che importano quest...

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In un post su Trump Social, il presidente ha espresso la sua determinazione a fermare quello che ha chiamato un "inondazione" di prodotti dall'estero, un fenomeno che ha messo in difficoltà i produttori locali. "È una pratica ingiusta", ha dichiarato, sottolineando l'urgenza di proteggere il processo manifatturiero nazionale per ragioni di sicurezza e competitività.

Oltre alla tariffa sul mobile imbottito, una stangata del 50% colpirà anche i mobili da cucina e i lavabi da bagno, segnando un netto giro di vite su un settore già sotto pressione. L'importazione di oltre 20 miliardi di dollari di mobili ogni anno, gran parte dei quali proviene dall'Asia orientale, è ora in discussione, e le aziende americane si preparano a un futuro incerto.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Grandi nomi del settore, come IKEA, hanno espresso preoccupazione, avvertendo che queste tariffe renderanno il business "più difficile". Le azioni di rivenditori americani come Wayfair e Williams-Sonoma hanno subito un brusco calo, un segnale chiaro di come le politiche commerciali possano influenzare le dinamiche di mercato.

In questo contesto, la comunità del design guarda con apprensione alle possibili ripercussioni che queste misure potrebbero avere sull'industria. La Milano Design Week, uno dei palcoscenici più prestigiosi per i designer, ha già visto alcuni professionisti esprimere timori riguardo agli effetti "brutali" delle tariffe sul futuro della creatività e dell'innovazione nel settore.

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Norman Foster: L'Archistar del Nuovo Stadio di Milano

Norman Foster: L'Archistar del Nuovo Stadio di Milano

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Nel cuore pulsante di Milano, una nuova era si prepara a sbocciare, e a guidarla c'è un nome che risuona come un eco nel mondo dell'architettura: Norman Foster. Maestro indiscusso del design contemporaneo, Foster è il genio creativo dietro il progetto del nuovo stadio di Milano, un'opera che promette di ridefinire non solo l'architettura sportiva, ma anche l'intera esperienza urbana.

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Nato a Manchester il 1° giugno 1935, la sua carriera è una sinfonia di innovazione e impegno verso la sostenibilità. Cresciuto in una famiglia operaia, Foster ha sempre avuto un occhio per il disegno tecnico, un talento che ha affinato all'University of Manchester e alla Yale University. Qui ha forgiato legami con altri grandi visionari, come Richard Rogers, dando vita a un percorso professionale che ha portato alla fondazione del suo studio, Foster + Partners.

Con un approccio pionieristico, Foster ha saputo unire estetica e tecnologia, creando opere iconiche come il grattacielo “The Gherkin” a Londra e il Reichstag a Berlino, simbolo di trasparenza e sostenibilità. Ogni suo progetto è un inno alla bellezza e alla funzionalità, un connubio che ora si appresta a realizzarsi nel nuovo stadio di Milano.

Questo impianto non sarà solo un luogo di eventi sportivi, ma un esempio di come l'architettura possa dialogare con l'ambiente. Con linee guida precise stabilite dal comune di Milano, il progetto prevede che il 50% dell'area non venga cementificata e che oltre 80.000 metri quadrati siano dedicati al verde, restituendo così alla città un polmone vitale. Lo stadio avrà una capienza di 72.000 posti, con spazi per uffici, hotel e parcheggi, tutto concepito per armonizzarsi con il paesaggio urbano.

Il nome di Norman Foster è una garanzia di qualità e innovazione. La sua visione futuristica trasformerà Milano in un centro di attrazione globale, dove architettura e sostenibilità si intrecciano in un abbraccio perfetto.

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Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di Delft

Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di Delft

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Suite 9: Un Nuovo Cuore per il Campus Universitario di DelftNel panorama architettonico europeo, la Delft University of Technology si distingue per la sua incessante ricerca di innovazione. In questo contesto, Suite 9 emerge come un faro di modernità, un progetto che non solo offre 137 residenze studentesche ma ridefinisce anche il concetto stesso di vita universitaria.

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Realizzato dallo studio Studioninedots, questo edificio si estende su una superficie di 6200 m² e sarà completato nel 2025. Al centro di questo audace progetto si trova un elemento distintivo: il 'Cuore', uno spazio semi-esterno che funge da fulcro per la socialità e l'interazione tra gli studenti.

Un Design che Ispira

Il progetto, guidato da un team creativo che include nomi come Albert Herder e Vincent van der Klei, si propone di creare un ambiente stimolante e accogliente. In un mondo dove l'architettura spesso sembra distante dalla vita quotidiana, Suite 9 si propone di attivare un dialogo vivo tra gli spazi e le persone che vi abitano.

La Visione di Studioninedots

La visione degli architetti va oltre la semplice costruzione di un edificio; si tratta di creare un ecosistema che favorisca la crescita personale e accademica. La scelta di materiali innovativi e l'attenzione ai dettagli non sono solo questioni estetiche, ma riflettono un impegno profondo verso la sostenibilità e il benessere degli studenti.

Il Ruolo del Cuore

Questo grande spazio centrale, il 'Cuore', non è solo un elemento architettonico, ma un luogo di incontro, dove le idee si intrecciano e la vita studentesca può fiorire. Qui, gli studenti possono scambiarsi pensieri, progetti e sogni, contribuendo a un ambiente di apprendimento dinamico e collaborativo.

Conclusione

In sintesi, Suite 9 non è solo un edificio. È un manifesto, una celebrazione della vita universitaria, un invito a sognare e a costruire insieme il futuro. Questa realizzazione rappresenta un passo importante per la Delft University of Technology, che continua a posizionarsi come un leader nel campo della formazione e della ricerca.

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Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie cadute

Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie cadute

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Otto spazi living autunnali ispirati ai colori delle foglie caduteL'autunno è ormai alle porte nell'emisfero settentrionale e, per celebrare questo cambiamento stagionale, abbiamo raccolto un lookbook di otto soggiorni open-plan avvolti in tonalità calde e terrose. Dai monti dell'India alla costa scozzese, questi spazi abitativi combinano finiture e arredi morbidi che richiamano i colori delle fog...

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Zero House, Regno Unito

La Zero House è la casa di Londra del duo musicale Rae Morris e Ben Garrett, che hanno ristrutturato questa proprietà di metà secolo. I pavimenti in mahogany sottile rivestono il camino a tutta parete, accentuato da un divano arancione bruciato e soffitti in legno di tonalità rossastra. Le porte scorrevoli a tutta altezza offrono una vista sul lussureggiante giardino con i suoi numerosi alberi.

Appartamento di Parigi, Francia

Lo studio Atelier HA ha utilizzato il colore come elemento strutturale in questo appartamento parigino, situato in un edificio ottocentesco. Un bancone da cucina a strisce definisce il tono dello spazio open-plan, caratterizzato da arredi morbidi in arancione e elementi luminosi in verde brillante.

Tidal House, Scozia

La Tidal House è una casa costiera sulla Solway Coast, costruita dallo studio Brown & Brown. L'apertura dell'area living open-plan con pareti cremisi e divani marrone nocciola crea un'atmosfera accogliente, attorno a un camino sospeso di grande impatto.

Shadow House, Australia

Realizzata dallo Grotto Studio, la Shadow House è un'estensione in legno bruciato di un cottage luminoso a Perth. L'area living open-plan è caratterizzata da pannelli in legno chiaro e opere d'arte rosse, illuminate da una finestra clerestory.

Hybrid House, India

Situata ai piedi dei monti Aravalli in Rajasthan, la Hybrid House di Sketch Design Studio presenta un'ampia area living open-plan con pareti in intonaco di calce e pavimenti in terracotta, arricchita da dettagli in kolam e piante verdi che aggiungono un tocco di freschezza.

Casa Magarola, Spagna

Lo studio Raúl Sánchez Architects ha scelto un intonaco di tonalità arancione bruciato per la facciata della Casa Magarola, ripetendo il colore all'interno con telai di finestre e una scala a chiocciola drammatica.

Somers House, Australia

Costruita dallo studio Kennedy Nolan, la Somers House è caratterizzata da una palette di colori terrosi progettata per evocare un senso di pace, con toni di sughero e piastrelle marrone violaceo che dominano il design.

Courtyard House, USA

La Courtyard House, progettata da No Architecture, presenta un giardino centrale con alberi decidui. All'interno, un grande tappeto arancione completa l'area living open-plan, armonizzandosi con l'ambiente circostante.

Questo è l'ultimo della nostra serie di lookbook, che fornisce ispirazione visiva dall'archivio di Dezeen. Per ulteriori idee, consulta i precedenti lookbook dedicati a cucine in marmo, bagni in terrazzo e case in ex fabbriche.

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Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025: Un Viaggio nel Futuro

Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025: Un Viaggio nel Futuro

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Immaginate di passeggiare tra le strade di Hiroshima, dove l'architettura non è solo una questione di edifici, ma una sinfonia di idee, materiali e sogni. Dal 4 ottobre al 30 novembre 2025, la città ospiterà il Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima, un evento triennale concepito dalla Fondazione Culturale Kambara–Tsuneishi. Questa prima edizione promette di essere un crocevia di cre...

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Il festival abbraccia un assortimento di voci che spaziano dai maestri come Tadao Ando e Toyo Ito a studi emergenti come Studio Mumbai e VUILD. Attraverso esposizioni e installazioni specifiche per il sito, i partecipanti offriranno una riflessione profonda su come l'architettura giapponese continui a evolversi, bilanciando tradizione e innovazione, artigianato e tecnologia.

Nel cuore di Onomichi, il Museo d'Arte della Città di Onomichi ospiterà un'esposizione intitolata Nove Visioni: Architetti Giapponesi dal Giappone al Mondo, mettendo in luce i premiati con il Pritzker e il loro impatto sul discorso architettonico globale. Qui, l'architettura diventa un potente strumento di dialogo sociale, come dimostra la Casa di Carta di Shigeru Ban, simbolo di responsabilità sociale e resilienza.

Spostandosi a Fukuyama, il Museo e Giardini Zen di Shinshoji presenterà l'esposizione Next Architecture: Connecting Futures Through Design, che esplora il dialogo tra architettura, ambiente e società. Attraverso modelli e progetti, gli architetti invitati ci faranno riflettere su come le future città possano coesistere in armonia con la natura.

Il festival non si limita a mostre statiche: piccole architetture mobili, progettate da Yasushi Horibe e Junya Ishigami, punteggiano il paesaggio urbano, invitando i visitatori a interagire con l'ambiente e a riflettere sul concetto di transitorietà. Ogni chiosco racconta una storia unica, unendo arte e vita quotidiana.

Ma il vero cuore pulsante di questo festival è la sua missione: coltivare una cultura di creatività, educazione e immaginazione civica. Ogni esposizione è accompagnata da discussioni pubbliche e laboratori, dove il pubblico avrà l'opportunità di dialogare con figure di spicco come Sou Fujimoto e Junya Ishigami. Questo è un invito a tutti noi, non solo a osservare, ma a partecipare attivamente alla costruzione del nostro futuro.

Così, mentre Hiroshima si prepara a trasformarsi in un palcoscenico di idee, il Festival Internazionale di Architettura di Hiroshima 2025 non è solo un evento: è un inizio. Un inizio di un dialogo significativo e duraturo che potrebbe diventare la risposta del Giappone alla Biennale di Architettura di Venezia.

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Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a Seattle

Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a Seattle

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Scopri la Ristrutturazione Economica di una Casa Anni '50 a SeattleNegli ultimi anni, l'architettura sostenibile e le soluzioni abitative economiche hanno guadagnato sempre più attenzione. In questo contesto, la ristrutturazione di una casa degli anni '50 nel quartiere Mt Baker di Seattle da parte di Best Practice Architecture rappresenta un esempio illuminante di come sia possibile combinare este...

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Il progetto, noto come Lil Shingle, ha trasformato questa vecchia abitazione in una casa multigenerazionale, rivestita di eleganti listelli di legno. La ristrutturazione include anche un appartamento autonomo nel seminterrato, rendendolo ideale per famiglie che desiderano vivere insieme senza sacrificare la propria privacy.

Il dibattito che si è generato attorno a questa conversione è stato intenso, con commenti che riflettono l'apprezzamento per soluzioni che riutilizzano strutture esistenti. Un lettore ha sottolineato come "tutto ciò che è vecchio diventa nuovo di nuovo", mentre un altro ha definito il progetto "una soluzione umile e attenta al budget".

Questo approccio non solo valorizza il patrimonio architettonico, ma promuove anche una maggiore sostenibilità, riducendo il bisogno di nuove costruzioni e l'impatto ambientale associato. La ristrutturazione di Lil Shingle è un esempio perfetto di come l'architettura possa rispondere alle sfide moderne senza compromettere lo stile e la funzionalità.

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Scopri l'arte attraverso la realtà virtuale: ART MASTERS al Museo del Prado

Scopri l'arte attraverso la realtà virtuale: ART MASTERS al Museo del Prado

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Scopri l'arte attraverso la realtà virtuale: ART MASTERS al Museo del Prado ACCIONA Living & Culture ha lanciato ART MASTERS: A Virtual Reality Experience presso il Museo del Prado di Madrid, un'iniziativa pionieristica che unisce arte classica e tecnologia immersiva. Questa esposizione ridefinisce il modo in cui il pubblico interagisce con opere d'arte, utilizzando la realtà virtuale per portare ...

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I visitatori possono immergersi in Las Meninas di Velázquez, Il Giardino delle Delizie Terrestri di Bosch, Venere e Adone di Veronese, Il Senso della Vista di Brueghel e Rubens, e Il Sabba delle Streghe di Goya. Mai prima d'ora opere che non hanno mai lasciato le mura del museo sono state accessibili a un pubblico globale attraverso un'esperienza narrata e immersiva.

Dal suo debutto internazionale, ART MASTERS ha catturato l'attenzione di oltre 10.000 visitatori a Shanghai e più di 8.600 a Buenos Aires, segnando l'inizio di un viaggio globale che porterà queste opere in nuove città.

La risposta di ACCIONA Living & Culture a una domanda cruciale per i musei nell'era digitale è chiara: come può un'istituzione d'arte classica evolversi in un mondo dominato da intrattenimento e tecnologia immersiva? Integrando i tesori artistici del Museo del Prado con le ultime innovazioni in intelligenza artificiale e realtà virtuale, questa esperienza offre una narrazione visiva e interattiva che affascina sia i visitatori esperti che i neofiti.

Guidati da un guardiano del museo, i visitatori intraprendono un viaggio immaginario di 35 minuti, esplorando paesaggi surreali e corridoi misteriosi. Ogni scena combina ricerca accademica con design teatrale, creando un'esperienza che trasforma i visitatori in partecipanti attivi, svelando passaggi segreti e interagendo con personaggi.

Con ART MASTERS, la bellezza e il significato delle opere sono riportati in vita, permettendo una connessione più profonda con la loro simbolica e storia. Non perdere questa opportunità unica di vivere l'arte come mai prima d'ora!

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La Festa del Re: Un Viaggio Sensoriale tra i Due Fiumi al Cairo Food Week 2025

La Festa del Re: Un Viaggio Sensoriale tra i Due Fiumi al Cairo Food Week 2025

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Nel cuore di Cairo, dove il passato e il presente si intrecciano in un abbraccio inestricabile, si celebra la Festa del Re: un evento che va oltre la semplice arte del mangiare. Al Cairo Food Week 2025, l’installazione gastronomica dal titolo La Festa del Re: Tra Due Fiumi trasporta i commensali in un viaggio multisensoriale, dove ogni morso racconta storie antiche e visioni future.

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Curata da Alchemy Experience, questa esperienza non è solo un pasto ma un racconto vibrante delle credenze cosmologiche dell’antico Egitto, dove il Nilo non è solo un fiume ma una forza vitale che pervade la cultura e la spiritualità. La lunga tavola di venti metri, simbolo del Nilo, divide lo spazio in due metà: l’Est, terra della vita, e l’Ovest, regno dell’aldilà. Un invito a riflettere sul ciclo dell’esistenza.

L’odissea culinaria inizia con il Profumo del Nilo, che accoglie gli ospiti con fragranze ancestrali di incenso e mirra, creando un ponte tra il terreno e il divino. Gli ospiti vengono poi immersi nel Giardino del Fiume, un’area che celebra la comunità e la convivialità, prima di giungere al momento culminante: l’Offerta, dove un tributo all’eredità agricola dell’Egitto viene presentato lungo la maestosa tavola. Ogni piatto è un’immersione in colori e sapori, un’ode alla rinascita e alla riflessione.

Nella tradizione dell’antico Egitto, ogni pasto è un rituale. I piatti della sponda est, con ingredienti freschi e vivaci, simboleggiano il sole nascente; mentre quelli della sponda ovest, ricchi di sapori complessi e cucinati lentamente, evocano la contemplazione nell’aldilà. Un’esperienza che non si limita al palato, ma si estende alla vista e all’anima.

La magia è amplificata dal design luminoso di Enlighten, che cattura il ritmo della luce, accompagnando gli ospiti in un viaggio emotivo che evolve dall’alba al tramonto. I colori caldi del mattino si trasformano in toni brillanti a mezzogiorno, per poi addolcirsi in tonalità ambrate all’imbrunire, trasformando il pasto in una sinfonia di emozioni.

La Festa del Re al Cairo Food Week 2025 non è solo un evento; è un invito a riscoprire la cultura e l'arte visionaria di una città che guarda al futuro, ancorata alla sua storicità. La scelta del Grand Egyptian Museum come location aggiunge un ulteriore strato di significato, collocando questa celebrazione direttamente sulle rive del Nilo, in un ritorno simbolico alle origini.

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Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e Tradizione

Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e Tradizione

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Le Torri di Fiamma di Baku: Un Simbolo di Modernità e TradizioneLe Flame Towers di Baku sono un insieme di tre grattacieli che si ergono maestosi nel cuore della capitale dell'Azerbaijan. Inaugurate nel 2013, queste torri sono diventate rapidamente un simbolo iconico della città, rappresentando non solo un'opera architettonica straordinaria ma anche la rinascita di Baku dopo un periodo di difficol...

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La costruzione di queste torri è iniziata nel 2007, con un progetto che ha visto la collaborazione di imprese azerbaigiane e turche. La scelta di un design ispirato al fuoco non è casuale: l'Azerbaijan è storicamente conosciuto come la "Terra del Fuoco", grazie alle sue risorse naturali di gas che bruciano dal sottosuolo. Questo tema è evidente nel loro design, che richiama le fiamme, simbolo anche dello stemma di Baku.

Ogni torre ha la sua peculiarità: la più alta raggiunge i 182 metri, mentre le altre due misurano rispettivamente 165 e 161 metri. La loro superficie è rivestita di schermi LED, che offrono uno spettacolo visivo di luci e colori che incanta residenti e turisti. Di notte, le torri illuminano lo skyline di Baku con un bagliore che ricorda fiamme ardenti, creando un'atmosfera magica.

All'interno delle Flame Towers, i visitatori possono trovare il lussuoso hotel Fairmont Baku, un cinema IMAX, uffici e appartamenti di lusso. Queste strutture non solo rappresentano un trionfo dell'architettura moderna, ma sono anche un importante punto di riferimento culturale e sociale per la città.

Oltre alla loro imponenza architettonica, le Flame Towers sono il risultato di un'epoca di trasformazione per Baku, che ha visto un significativo sviluppo grazie all'afflusso di entrate petrolifere. Queste torri, quindi, non sono solo edifici; sono il simbolo di una nuova era per la capitale azerbaigiana, un ponte tra storia e modernità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su eurasia.travel.

Ferrari Rinnova la Testarossa con la Nuova Supercar Ibrida 849

Ferrari Rinnova la Testarossa con la Nuova Supercar Ibrida 849

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Ferrari Rinnova la Testarossa con la Nuova Supercar Ibrida 849La Ferrari ha ufficialmente svelato la nuova 849 Testarossa, una rivisitazione della storica auto del 1984. Questa supercar ibrida plug-in rappresenta un connubio perfetto tra tradizione e innovazione. La Testa Rossa, che deve il suo nome alla storia di Maranello, è stata originariamente utilizzata nel 1956 per descrivere il colore dell...

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Oggi, il design della Testarossa mantiene la silhouette familiare del suo predecessore, ma con un look moderno e audace grazie al lavoro del Ferrari Styling Center, guidato da Flavio Manzoni. Le linee geometriche che attraversano la carrozzeria creano un gioco di contrasti tra bordi affilati e curve morbide, dando vita a un corpo aerodinamico e accattivante.

Design e Prestazioni Uniche

Il frontale dell'849 Testarossa presenta un paraurti che collega i fari e crea una forma a ponte, con un splitter nero che migliora l'aerodinamica. Il design del retro richiama quello della 512 S, con due sezioni posteriori e un'ala attiva che può modificare la sua posizione in un attimo. Le pannellature in alluminio, tagliate con precisione, sono state assemblate da artigiani esperti, conferendo un tocco di esclusività alla vettura.

All'interno, la Ferrari 849 offre un cockpit all'avanguardia con un cruscotto a due livelli e ventilazioni C-shaped, che dirigono l'aria nell'abitacolo. Sono disponibili due tipi di sedili: quelli da corsa in fibra di carbonio e quelli più confortevoli in tessuto o pelle, per un'esperienza di guida personalizzata.

Versione Assetto Fiorano

La versione Assetto Fiorano della Ferrari 849 è un'opzione che riduce il peso di 30 kg, utilizzando materiali leggeri come fibra di carbonio e titanio. Questa variante non solo migliora le prestazioni, ma offre anche dettagli estetici come le strisce iconiche che attraversano la carrozzeria, rendendo ogni modello unico e ricercato.

In conclusione, la Ferrari 849 Testarossa non è solo un'auto, ma un pezzo di storia che si evolve in un contesto moderno, mantenendo intatta l'essenza del marchio. Con la sua combinazione di design audace e tecnologia ibrida, rappresenta un nuovo capitolo nella storia delle supercar Ferrari.

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La Magia del Tavolo Convertibile: Due Scrivanie in Uno per Uffici Moderni

La Magia del Tavolo Convertibile: Due Scrivanie in Uno per Uffici Moderni

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Immaginate un tavolo che si trasforma, che si adatta ai vostri bisogni come un abito su misura. Questo è il sogno realizzato da Studio Other, un marchio di design industriale americano che ha creato un tavolo progettato su misura, capace di passare da un ampio piano di lavoro comune a due scrivanie individuali. Un'idea brillante per quegli uffici che vogliono massimizzare ogni centimetro quadrato,...

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La struttura, disegnata in collaborazione con SAA Interiors + Architecture, è elegante e discreta, con un piano rotondo che si apre e si chiude in un batter d'occhio. Grazie a un sistema di guide scorrevoli personalizzato e magneti integrati, il tavolo può essere riorganizzato in meno di sessanta secondi, senza bisogno di attrezzi o aiuti esterni. Una soluzione perfetta per chi ha bisogno di flessibilità, senza compromettere lo stile.

Studio Other sottolinea che "lo spazio dell'ufficio non è più statico". In un'epoca in cui l'adattabilità è fondamentale per la produttività, questo tavolo permette alle aziende di rispondere rapidamente alle esigenze di ambienti di lavoro multifunzionali. La possibilità di passare da una sala riunioni per dieci persone a postazioni per tre o quattro lavoratori, infatti, ottimizza gli spazi e offre un ambiente di lavoro più tranquillo e concentrato.

Le statistiche rivelano che molte sale riunioni sono sottoutilizzate, con solo il 40% dei posti occupati in media. Questo porta a spazi e risorse sprecate, mentre i dipendenti faticano a trovare aree calme per lavorare. Studio Other ha progettato questo tavolo per affrontare proprio queste problematiche, creando un ambiente flessibile e pronto a cambiare secondo le necessità.

Il processo di progettazione ha incluso la creazione di un modello in cartone a grandezza naturale, che ha permesso al cliente di interagire attivamente e fornire feedback in tempo reale. Questo approccio non solo ha ridotto i costi, ma ha anche dato al cliente un modo tangibile per valutare il design prima della produzione finale. Un approccio che riflette la filosofia di Studio Other: aiutare i clienti a visualizzare e realizzare le loro idee.

Il tavolo convertibile, ora in fase di prototipazione, ha già ricevuto feedback positivi non solo per l'ottimizzazione dello spazio, ma anche per il miglioramento del flusso di lavoro. Come sottolinea Charlotte Wiederholt, presidente di Studio Other, "la flessibilità e il servizio personalizzato sono diventati elementi fondamentali del nostro successo". E così, ogni dettaglio è curato con attenzione, dall'idea iniziale al prodotto finito.

La creatività e l'innovazione che caratterizzano questo tavolo non sono solo una risposta a un bisogno pratico, ma una vera e propria filosofia di lavoro che guarda al futuro. Un futuro in cui gli spazi di lavoro non sono più solo luoghi fisici, ma ambienti dinamici, pensati per stimolare la produttività e il benessere dei dipendenti.

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Norman Foster: Le città camminabili sono la chiave per il futuro urbano

Norman Foster: Le città camminabili sono la chiave per il futuro urbano

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Norman Foster: Le città camminabili sono la chiave per il futuro urbanoDurante il World Design Congress, l'architetto britannico Norman Foster ha sottolineato l'importanza delle città camminabili, anche per coloro che non si preoccupano dell'ambiente. Con un aumento della popolazione globale che porterà alla nascita di circa 11 nuove Londra ogni anno nei prossimi 25 anni, la domanda è: che tipo di...

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Foster ha affermato che dovremmo incoraggiare le città compatte e ad alta densità, disincentivando l'espansione urbana che invade la natura e la biodiversità. Secondo lui, le città compatte hanno una impronta di carbonio che è la metà rispetto a quelle suburbane, dove le auto dominano il paesaggio.

Ma anche se non ci interessa la salute del pianeta, è chiaro dove le persone vogliono vivere. Le città camminabili sono costantemente presenti nelle liste delle città più desiderabili da visitare e in cui stabilirsi. Foster ha detto: "Se non ci preoccupiamo troppo delle forze di mercato, ma della nostra salute, la città più sana è quella camminabile".

Un esempio emblematico del suo lavoro è il progetto di Trafalgar Square, trasformato da un'area trafficata a un salotto per Londra, dove l'accesso pedonale è stato migliorato. Foster ha criticato la proliferazione di auto che deturpava spazi storici, sottolineando l'importanza di progetti che coinvolgono attivamente le comunità locali.

In conclusione, le decisioni urbanistiche dovrebbero basarsi su dati e coinvolgere le persone che vivono in quelle aree, piuttosto che essere imposte dall'alto. La visione di Foster per il futuro delle città è chiara: dobbiamo promuovere la densità e la camminabilità per un mondo migliore.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Architecture – Dezeen.

L'armonia della Grentschel: un'estensione scolastica che racconta la natura

L'armonia della Grentschel: un'estensione scolastica che racconta la natura

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Immagina un luogo dove l'architettura non solo si inserisce nel paesaggio, ma lo abbraccia con grazia. È ciò che accade nella nuova estensione della Grentschel School, progettata dallo studio ahaa. Qui, gli edifici non sono semplici strutture; sono organismi vivi che respirano e dialogano con il fiume Grentschel, il quale, con il suo fluire morbido, ha ispirato la disposizione degli spazi.

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Realizzata su un'area di 3500 m², l'estensione è stata completata nel 2021 e rappresenta un esempio di come l'architettura educativa possa essere pensata in modo innovativo. Ogni volume dell'edificio è stato posizionato parallelamente al corso del fiume, creando così un insieme rilassato e armonioso. Le aree esterne, fluide e accoglienti, invitano gli studenti a esplorare, a interagire e a imparare in un ambiente stimolante.

Il team di progettazione, guidato da Andreas Heierle, ha saputo integrare materiali come l'acciaio, non solo per la loro resistenza ma anche per il loro potenziale estetico. La scelta dei materiali è stata ponderata per riflettere una sostenibilità intrinseca, in linea con le esigenze moderne di costruzione. La Grentschel School è quindi più di una semplice estensione; è un manifesto della sinergia tra architettura e natura.

Questa realizzazione sfida le convenzioni, invitando a ripensare il modo in cui concepiamo gli spazi educativi. Non è solo una questione di aule e corridoi, ma di creare un ecosistema di apprendimento dove ogni elemento ha un ruolo, dove ogni angolo è un'opportunità per crescere e scoprire. Come un fiume che scorre, così anche l'educazione deve fluire, adattandosi e rispondendo alle esigenze di chi la vive.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Scopri il Taichung Green Museumbrary: l'innovativa opera di SANAA in Taiwan

Scopri il Taichung Green Museumbrary: l'innovativa opera di SANAA in Taiwan

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Il Taichung Green Museumbrary: Un Nuovo Faro Culturale in Taiwan Il Taichung Green Museumbrary, completato dallo studio giapponese SANAA, rappresenta il più grande progetto culturale mai realizzato dallo studio. Situato nel parco centrale di Taichung, questo imponente edificio di 58.016 metri quadrati aprirà le sue porte al pubblico a dicembre e ospiterà un museo d'arte e una biblioteca cittadina...

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In collaborazione con la società taiwanese Ricky Liu and Associates, SANAA ha progettato il museumbrary per immergere i visitatori nel panorama naturale circostante. L'edificio si distingue per la sua trasparenza, grazie a pareti in vetro e metallo avvolte in una maglia di alluminio, creando un'atmosfera di apertura e accessibilità.

"Abbiamo sempre desiderato creare un edificio aperto, dove molte persone possano partecipare facilmente," ha dichiarato lo studio. Questo approccio si riflette nella fusione di arte e letteratura; il museo offre un apprendimento visivo attraverso l'arte, mentre la biblioteca promuove l'educazione tramite la letteratura. La combinazione di queste due entità ha dato vita a uno spazio di apprendimento multifunzionale, uno degli aspetti principali di questo progetto.

I volumi squadrati del Taichung Green Museumbrary sono elevati su colonne, creando percorsi accessibili da ogni direzione, e includono un tetto panoramico che offre una vista spettacolare sul parco e sullo skyline cittadino. Una volta aperta, la Biblioteca Pubblica di Taichung prevede di ospitare oltre un milione di libri, mentre il Museo d'Arte di Taichung si concentrerà sul supporto agli artisti locali e sul collegamento di Taiwan con la scena artistica internazionale.

Oltre al completamento del Taichung Green Museumbrary, SANAA ha recentemente guadagnato notorietà per aver ricevuto la prestigiosa Royal Gold Medal dall'Istituto Reale degli Architetti Britannici, consolidando la sua reputazione nel panorama architettonico globale. Questo straordinario progetto non è solo un edificio, ma un nuovo punto di riferimento culturale per la città di Taichung e per il mondo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Ponti Pedonali: L'Innovazione dei Materiali Naturali in Asia

Ponti Pedonali: L'Innovazione dei Materiali Naturali in Asia

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I ponti pedonali non sono solo opere di ingegneria, ma rappresentano anche un'affermazione architettonica potente. In Asia, architetti visionari stanno riscoprendo i materiali tradizionali, in particolare legno e bambù, per progettare strutture che si integrano perfettamente nel paesaggio locale.

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Un esempio significativo è il Boat Crossing Timber Bridge nel Gulou Waterfront, progettato dallo LUO studio. Questo ponte, che consente il passaggio di imbarcazioni, non solo svolge la sua funzione pratica, ma diventa anche un simbolo della creatività architettonica contemporanea.

Utilizzando materiali naturali, questi progettisti riescono a fondere artigianato locale e necessità moderne, creando così opere che non sono solo funzionali, ma anche profondamente radicate nel territorio. Attraverso l'uso di legno e bambù, i ponti pedonali in Asia stanno ridefinendo il concetto di infrastruttura, rendendola parte integrante del paesaggio.

La crescente attenzione verso l'uso di materiali sostenibili e le tecniche tradizionali porta a una nuova era di progettazione, dove ogni ponte racconta una storia e diventa un punto di riferimento per le comunità. Scopri la bellezza e l'innovazione dei ponti pedonali in Asia e lasciati ispirare dalla loro unicità.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su ArchDaily Global.

Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi Urbani

Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi Urbani

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Concéntrico: La Città come Laboratorio di Processi UrbaniNegli ultimi anni, le città hanno visto un'evoluzione significativa nella pianificazione e gestione degli spazi urbani. Mentre le normative si fanno più rigorose, il rischio è che i centri urbani perdano il loro carattere unico e accogliente, diventando eccessivamente ordinati e sterilizzati. Per contrastare questa tendenza, nascono iniziati...

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Una delle manifestazioni più significative è il festival Concéntrico, che si tiene a Logroño, in Spagna. Questo evento internazionale, giunto alla sua decima edizione, si propone come un laboratorio di innovazione urbana. Attraverso installazioni artistiche e architettoniche, Concéntrico stimola il dialogo tra la realtà urbana attuale e le potenzialità future delle città.

La pubblicazione del libro Concéntrico: Urban Innovation Laboratory segna un traguardo importante, offrendo una panoramica di un decennio di design urbano e trasformazione collettiva. Questa opera è accompagnata da un tour internazionale che mira a condividere le esperienze e le intuizioni raccolte nel corso degli anni.

In un mondo dove la progettazione urbana si fa sempre più complessa, eventi come Concéntrico rappresentano un faro di speranza e creatività, invitando le comunità a partecipare attivamente alla ridefinizione dei propri spazi.

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Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in Portogallo

Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in Portogallo

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Casa NM: Eccellenza dell'Architettura Contemporanea in PortogalloSituata a Penafiel, Casa NM è un esempio straordinario di architettura contemporanea, realizzata dal team di CFDS Architecture. Questo progetto, completato nel 2024, si estende su una superficie di 300 m² e rappresenta una fusione perfetta di design, funzionalità e sostenibilità.

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Il progetto è stato curato dal talentuoso architetto Daniel Sousa, con l'obiettivo di creare uno spazio abitativo che rispecchiasse la bellezza del paesaggio circostante. Le immagini di Pedro Machado catturano l'essenza di questa meravigliosa abitazione, evidenziando l'uso innovativo dei materiali e l'attenzione al dettaglio.

Casa NM si distingue non solo per la sua estetica, ma anche per la sua efficienza energetica, un aspetto sempre più cruciale nell'architettura moderna. La scelta di marchi di alta qualità come Banema e Porcelanosa Grupo evidenzia l'impegno del team di progettazione nel garantire standard elevati in ogni fase della realizzazione.

Il design degli interni, curato da Puro - by Catarina Ferreira, completa l'opera con spazi armoniosi e funzionali, pensati per il comfort e il benessere degli abitanti.

In sintesi, Casa NM è molto più di una semplice abitazione; è un manifesto dell'architettura contemporanea portoghese, un luogo dove la bellezza e la funzionalità si incontrano. Scopri di più su questo progetto su ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

La Camera di Amore e Psiche: un viaggio tra i colori di Mantova

La Camera di Amore e Psiche: un viaggio tra i colori di Mantova

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Nel cuore di Mantova, un capolavoro risplende nuovamente: la Camera di Amore e Psiche, recentemente sottoposta a un restauro meticoloso, torna a brillare come una gemma nel vasto mosaico dell'arte rinascimentale. Questo ambiente, situato all'interno del magnifico Palazzo Te, è una delle espressioni più raffinate del Manierismo italiano, realizzato dal grande maestro Giulio Romano e dai suoi alliev...

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Il soffitto, un imponente ciclo pittorico, racconta la storia d’amore tra Amore e Psiche, ispirata dalle Metamorfosi di Apuleio. Le decorazioni, ricche di dettagli e colori vibranti, si snodano in un racconto che affascina e sorprende, dando vita a un'opera d'arte che trascende il tempo. L'apoteosi della narrazione, con il matrimonio di Psiche e Amore celebrato da Giove, si erge al centro della volta, avvolgendo i visitatori in un abbraccio di bellezza e meraviglia.

Il recente intervento di restauro, sostenuto dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti, ha riportato alla luce la luminosità originale degli affreschi, rivelando anche nuove scoperte sulle tecniche e i materiali utilizzati nel Rinascimento. Attraverso un'attenta analisi diagnostica e un approccio sostenibile, i restauratori hanno potuto non solo restaurare, ma anche approfondire la conoscenza delle opere, aprendo a nuove prospettive di studio.

Un aspetto fondamentale di questo restauro è stato il rispetto per le tecniche tradizionali, che permette di mantenere viva la storia di quest'opera straordinaria. L'intervento ha incluso un'accurata pulizia delle superfici, il trattamento delle decorazioni in stucco e delle pitture ad affresco, restituendo così la vitalità a questa sala, conosciuta come l'ambiente più sontuoso di Palazzo Te.

Ogni dettaglio, ogni sfumatura, racconta una storia di passione, arte e dedizione. E così, la Camera di Amore e Psiche non è solo un luogo da visitare, ma un'esperienza da vivere, un invito a immergersi in un mondo di bellezza senza tempo. Mantova, con il suo patrimonio artistico inestimabile, ci ricorda che l’arte è un linguaggio universale, capace di unire passato e presente, di emozionarci e farci sognare.

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La Casa delle Bottiglie: Un Sogno Eco-Sostenibile che Prende Forma

La Casa delle Bottiglie: Un Sogno Eco-Sostenibile che Prende Forma

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In un angolo del Brasile, dove il mare scontra la sabbia e i sogni prendono forma, Edna e Maria Gabrielly Dantas hanno realizzato qualcosa di straordinario. Hanno raccolto 8.000 bottiglie di vetro, un atto di resilienza e creatività che ha dato vita a una casa con sette stanze. Non si è trattato solo di costruire un’abitazione, ma di dare un nuovo significato a ciò che la società considera rifiuti...

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Itamaracá, un’isola dello stato di Pernambuco, è il palcoscenico di questa storia. Conosciuta per le sue spiagge idilliache, l’isola affronta la crescente pressione del turismo di massa, che porta con sé un carico di rifiuti, in particolare bottiglie di vetro lasciate a marcire sulle sue coste. Edna, educatrice e custode di una tradizione di riutilizzo, ha osservato con preoccupazione la situazione, decidendo di agire.

“Voglio costruire una casa con le bottiglie di vetro”, ha dichiarato Edna, trasformando un’idea in un progetto che avrebbe cambiato le loro vite. Con l’aiuto della figlia, Maria Gabrielly, designer di moda sostenibile, hanno dato vita alla Casa de Sal. Una struttura che non solo accoglie, ma racconta storie di rinascita e speranza.

La casa è un esempio di architettura eco-sostenibile: realizzata con legno riciclato e bottiglie di vetro, ogni parete riflette ingegno e determinazione. “Il primo anno e mezzo è stato un viaggio di creatività, senza il comfort di un bagno tradizionale, ma con un obiettivo chiaro”, ricorda Gabrielly. L’abitazione, con i suoi tramezzi di pallet e le tegole di tubetti di dentifricio, è un inno alla possibilità di un futuro diverso.

Questo progetto ha anche aperto un dibattito cruciale: come affrontare la crisi abitativa in un Paese dove milioni vivono in condizioni di estrema povertà? E come possiamo ristrutturare la nostra percezione dei rifiuti? Edna e Maria Gabrielly non solo hanno trovato modi per riutilizzare materiali scartati, ma hanno anche sfidato le norme sociali, dimostrando che le donne possono essere pioniere in un campo tradizionalmente dominato dagli uomini.

La Casa de Sal non è solo un’abitazione, ma un simbolo di resistenza e innovazione, un luogo dove ogni bottiglia racconta una storia e ogni stanza porta la firma di chi ha osato sognare. In un mondo che spesso ignora il valore dei rifiuti, Edna e Maria Gabrielly ci ricordano che, con un po’ di creatività e impegno, è possibile trasformare il superfluo in un rifugio, un sogno che si realizza, una casa che accoglie.

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Venezia si illumina di nuovi talenti: scopri la mostra 'Granda'

Venezia si illumina di nuovi talenti: scopri la mostra 'Granda'

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Venezia, con i suoi riflessi e le sue ombre, diventa palcoscenico di una nuova era artistica. Dal 5 ottobre al 23 novembre, il Palazzetto Tito e la Galleria di Piazza San Marco si vestono di creatività con la mostra collettiva 'Granda', un evento che celebra l'audacia e la freschezza dei talenti emergenti. Curata da Antonio Grulli, questa esposizione non è solo una mera raccolta di opere, ma un in...

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Con il programma degli Atelier 2024-25 della Fondazione Musei Civici di Venezia e della Fondazione Bevilacqua La Masa, 'Granda' rappresenta una congiunzione unica, dove artisti under 30 possono esprimere la loro creatività in spazi iconici. Questa iniziativa è un faro di speranza per una generazione che dialoga con la città, portando nuove sensibilità e prospettive artistiche.

La mostra è aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica, dalle 10.30 alle 17.30, con un'inaugurazione speciale il 4 ottobre, dove i visitatori avranno l'opportunità di esplorare le opere dalle 13.30 alle 17.30. 'Granda' è molto più di un'esposizione; è un invito a scoprire il pulsare dell'arte contemporanea, una sinfonia di colori e forme che raccontano storie di passione e dedizione.

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Come Vincere un A+Product Award: 3 Consigli Esclusivi dall'Editor

Come Vincere un A+Product Award: 3 Consigli Esclusivi dall'Editor

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Il sipario si alza: il palcoscenico del design è pronto, e tu hai l'opportunità di brillare. Le candidature per il prestigioso A+Product Award 2026 sono ufficialmente aperte, un momento imperdibile per i produttori e i designer che desiderano far riconoscere le loro opere dai più rinomati architetti del mondo. Ogni prodotto verrà esaminato da una giuria di esperti provenienti da studi di fama inte...

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1. Racconta una storia chiara con la tua presentazione. La tua candidatura deve brillare, e per farlo avrai bisogno di alcuni elementi essenziali: nome del prodotto, data di lancio, descrizione (massimo 300 parole), collaboratori (opzionale), categorie selezionate e risorse grafiche. La descrizione del prodotto è la tua prima occasione per colpire. Mantienila concisa, ma assicurati di comunicare ciò che rende il tuo prodotto unico: non solo di cosa si tratta, ma perché è stato creato e come risponde alle esigenze di architetti, designer e clienti. Mettendo in evidenza funzionalità, scelte materiali e il problema che il tuo prodotto risolve attraverso creatività ed eleganza, potrai catturare l'attenzione della giuria.

2. Scegli le categorie strategicamente. Quest'anno, il programma è strutturato attorno a due importanti gruppi di categorie. Partecipare a entrambe le categorie è il modo migliore per massimizzare le tue possibilità di successo. Rifletti su quali categorie 'Miglior Tipo di Prodotto' si adattano meglio al tuo prodotto, e quali premi 'Migliore dell'Anno' riflettono al meglio l'etica e la missione del tuo brand. I prodotti devono essere disponibili ora o lanciarsi entro il 28 febbraio 2026 per qualificarsi.

3. Adatta la tua candidatura ai criteri di valutazione. Leggere i criteri di valutazione è il primo passo per descrivere i tuoi prodotti e presentarli visivamente. Estetica, prestazioni e impatto sono le tre aree chiave in cui i prodotti saranno giudicati. La giuria valuterà la qualità visiva, la funzionalità tecnica e come il tuo prodotto può influenzare il futuro dell'architettura. Assicurati che la tua candidatura comunichi chiaramente come il tuo prodotto soddisfa questi criteri.

Vincere un A+Product Award non è solo un riconoscimento, ma segna anche il tuo posto tra i leader nel design e nell'innovazione. Preparati a far brillare il tuo prodotto e a condividere la tua visione con architetti e designer in tutto il mondo. Una volta raccolti i materiali per la tua candidatura, puoi inviarli immediatamente. Buona fortuna!

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Esplorando la Creatività Femminile: Installazioni dalla HEAD di Ginevra

Esplorando la Creatività Femminile: Installazioni dalla HEAD di Ginevra

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In un angolo pulsante di Ginevra, alla HEAD – Scuola di Arti e Design, si è recentemente tenuta un'installazione che ha catturato l'essenza della creatività femminile. Ispirata dal saggio iconico di Virginia Woolf, A Room of One's Own, l'installazione ha invitato i visitatori a riflettere sul significato di uno spazio tutto per sé, un luogo in cui le idee possono fiorire e le storie possono essere...

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Questo progetto non è solo una celebrazione della creatività, ma rappresenta anche un punto di partenza per una serie di installazioni che esplorano temi contemporanei come l'identità queer e l'ecologia. Ogni opera è un viaggio, un racconto visivo dove il design si intreccia con la narrazione personale, creando un dialogo tra l'oggetto e l'osservatore.

In particolare, l'installazione Voyager di Gabriella Luchetta Dos Santos, costruisce una mitologia sonora e visiva attorno alla luna, esplorando la temporalità queer e le sue ricchezze. Un'opera che invita a immaginare futuri alternativi, sfidando le aspettative normative.

Fragments Alive di Laurène Allard offre una cartografia di gesti, una collezione di territori fragili che raccontano cicli di apparizione e scomparsa, mentre Aucèu di Léa Campos riporta in vita memorie infantili attraverso un'installazione cinematografica immersiva.

Le opere sono il frutto di un programma di Master in Spazio e Comunicazione, dove gli studenti vengono incoraggiati a sviluppare una pratica personale e interattiva, creando linguaggi di design unici. Questo approccio interdisciplinare non solo prepara i laureati per carriere nel design e nei media, ma li invita a riflettere sulle questioni sociali, politiche e ambientali che ci circondano.

Ogni installazione è un invito a rallentare, a vedere il mondo con occhi nuovi e a capire che la creatività, specialmente quella delle donne, è un potente strumento di cambiamento.

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BIENALSUR: Un Viaggio Artistico dal Sudamerica all'Italia

BIENALSUR: Un Viaggio Artistico dal Sudamerica all'Italia

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Il mondo dell'arte si prepara a un evento straordinario: per la prima volta, la biennale internazionale di arte contemporanea BIENALSUR approda in Italia. Un viaggio che collega il Sudamerica al cuore pulsante dell'arte italiana, portando con sé un messaggio di democrazia e decentralizzazione. Dal 22 ottobre 2025 al 30 gennaio 2026, le città di Biella, Milano, Roma e Napoli si trasformeranno in pa...

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BIENALSUR, concepita dall'Universidad Nacional de Tres de Febrero di Buenos Aires, si distingue per la sua natura umanistica e per la capacità di affrontare le sfide contemporanee. Con una mappa culturale che si estende per oltre 18.000 chilometri, questa biennale non è solo un evento artistico, ma un movimento che abbatte le barriere geografiche e culturali, creando una rete di connessioni tra artisti, pubblico e comunità.

Il tema di quest'edizione, "Invocazioni", trae ispirazione dalle riflessioni del psicoanalista James Hillman, evocando la necessità di un richiamo a forze invisibili e a una trasformazione collettiva. Le mostre, curate con un approccio aperto e inclusivo, sfideranno le convenzioni e inviteranno a riflettere sulla nostra interazione con l'ambiente e con l'arte stessa.

Milano sarà la cornice di "Divenire Animale", una mostra che esplora la relazione fra uomo e natura, invitando a superare le dicotomie tradizionali. A Roma, il Museo di Palazzo Braschi ospiterà opere che riflettono sulla rappresentazione della natura selvaggia delle Americhe, mentre Napoli e Biella offriranno spazi di residenza per artisti emergenti, promuovendo un dialogo vitale tra culture diverse.

In questo contesto, ogni città diventa un laboratorio di idee, un crocevia di esperienze artistiche che arricchiscono il tessuto culturale italiano. BIENALSUR non è solo un evento; è un invito a partecipare a un'esperienza condivisa, dove l'arte diventa un veicolo di riflessione e trasformazione.

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Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a Melbourne

Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a Melbourne

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Scopri Melville: La Casa Compatta di Jos Tan che Celebra la Vita di Città a MelbourneIn un angolo vivace del quartiere Brunswick West a Melbourne, l'architetto australiano Jos Tan ha realizzato Melville, una casa compatta che si integra perfettamente con le costruzioni circostanti grazie alla sua forma semplice e alle pareti di mattoni chiari. Con una superficie di soli 90 metri quadrati, questa a...

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Tan, fondatore dello studio Tan Architecture, ha colto l'occasione per celebrare la vita di città, creando aperture alte e strette che garantiscono un equilibrio tra privacy e connessione con l'ambiente urbano. "Questo sito presentava un'opportunità unica per costruire una casa che interagisse direttamente con il marciapiede," ha dichiarato Tan, evidenziando l'importanza dell'interazione faccia a faccia tra i residenti e i passanti.

L'architettura di Melville è stata progettata per rispondere a una modifica del livello terreno di 1,2 metri, che ha permesso di elevare il piano terra e di sostituire un vecchio accesso per veicoli con un nuovo marciapiede. All'entrata, un corridoio metallico conduce a un garage per biciclette, mentre all'interno, una breve scala porta alle aree abitative, divise in una zona pubblica, rivolta verso la strada, e una zona privata che si affaccia su un giardino posteriore.

La disposizione degli spazi è stata studiata per massimizzare la funzionalità: il soggiorno si trova nella parte anteriore della casa, mentre la cucina e la sala da pranzo si affacciano sul patio del giardino, grazie a una porta scorrevole in vetro che apre l'ambiente verso l'esterno. Al primo piano si trovano le camere per i bambini e uno studio, mentre la camera matrimoniale è collocata in un volume metallico al secondo piano, con accesso a un deck privato.

Per garantire la privacy degli abitanti, Tan ha progettato finestre che limitano la visibilità diretta dalla strada, conservando al contempo una connessione visiva con l'ambiente circostante. L'uso di vetri doppi spessi e rivestimenti in mattoni contribuisce a ridurre il rumore del traffico, creando un rifugio sereno in un contesto urbano vivace.

Gli interni di Melville sono caratterizzati da un design minimalista, con pareti bianche e pavimenti realizzati in legno recuperato, riflettendo un'estetica sobria e contemporanea. Questa casa non è solo un'abitazione, ma un esempio di come l'architettura possa rispondere alle esigenze della vita urbana, creando spazi che incoraggiano interazioni sociali e un senso di comunità.

Con Melville, Jos Tan dimostra che è possibile costruire in modo intelligente e responsabile, celebrando la vita di città e contribuendo a un ambiente urbano più coeso e interattivo.

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Le Meraviglie di una Casa Sospesa: Riflessioni su Forma e Spazio

Le Meraviglie di una Casa Sospesa: Riflessioni su Forma e Spazio

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Nel cuore di una dolce collina di Hillsdale, New York, sorge una creatura architettonica che sfida le convenzioni: la house on a hill di FORMA. Non è solo una casa, ma un rifugio che incarna la fusione tra eleganza e funzionalità. Nata da un desiderio di evasione durante i giorni bui della pandemia, questo progetto ha trasformato le limitazioni in opportunità, dando vita a un'abitazione che parla ...

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I fondatori, Miroslava Brooks e Daniel Markiewicz, amici e collaboratori di lunga data, si sono trovati a dover rivedere il loro sogno iniziale di una casa a più piani. Limitati da budget e risorse, hanno affinato la loro visione fino a creare un rifugio di tre stanze da letto, distribuito su un footprint di 700 piedi quadrati. Qui, l'altezza della zona giorno e pranzo si erge maestosa, catturando la luce e la bellezza delle montagne Catskills e Berkshires, mentre il piano inferiore si radica saldamente nel terreno, ancorando la struttura alla collina.

Ogni angolo di questa casa racconta una storia: la facciata in cedro scuro non è solo un elemento estetico, ma una scelta consapevole che riflette l'ambiente circostante, mentre gli spazi interni, rivestiti di tonalità più chiare, offrono un caldo abbraccio. La disposizione verticale non è mai stata così poetica; un gioco di volumi e prospettive che invita ogni visitatore a esplorare e a perdersi nel dialogo tra l'architettura e il paesaggio.

La casa si presenta non solo come un oggetto, ma come un'idea in movimento, capace di rispondere alle esigenze del suo contesto. Grazie a una sapiente manipolazione della forma e della postura, questa creazione architettonica riesce a mantenere un equilibrio tra affermazione e sottomissione, tra stabilità e leggerezza. La sua presenza si fa sentire, mentre si dissolve nel panorama, creando un'armonia che invita alla riflessione.

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L'arte della sedia: il design senza tempo di Frank Lloyd Wright

L'arte della sedia: il design senza tempo di Frank Lloyd Wright

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Nel cuore del Wisconsin, un'esposizione straordinaria celebra un maestro del design: Frank Lloyd Wright. Frank Lloyd Wright: Modern Chair Design si propone come un viaggio nell'evoluzione del design delle sedie, un aspetto spesso trascurato della sua vasta opera, ma di fondamentale importanza per comprendere la sua visione architettonica e l'evoluzione della vita domestica americana.

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La mostra, che accoglie oltre trenta modelli di sedie, ripercorre un arco temporale che va dal 1900 fino alla fine degli anni '50, mettendo in evidenza come i suoi design siano cambiati nel corso del XX secolo. Le sedie, espressione di un'epoca e di un pensiero, raccontano la transizione da un'idea di mobilio massiccio e artigianale, tipica del movimento Arts and Crafts, a soluzioni più leggere e modulari, in linea con le esigenze della vita moderna.

Wright, attraverso il suo linguaggio unico, ha saputo coniugare estetica e funzionalità, anticipando tendenze che oggi ci sembrano familiari. Il curatore Thomas Szolwinski ha affermato che "le sedie di Wright offrono una lente affascinante sul suo filosofico evolversi e sulla trasformazione della vita domestica americana". Non si tratta solo di mobili, ma di una riflessione profonda su come viviamo e interagiamo con lo spazio.

La mostra non si limita a presentare pezzi storici, ma include anche repliche di progetti mai realizzati, come le sedie concepite per il Guggenheim Museum di New York e per l'AD German Warehouse. Attraverso un lavoro di ricerca meticoloso, i curatori hanno collaborato con artigiani per ricreare esemplari che incarnano l'essenza del pensiero di Wright e la sua continua innovazione. E così, dodici di queste opere sono state create appositamente per l'esposizione, tra cui una poltrona destinata alla James Kibben Ingalls House.

Il design di Wright, lontano dall'essere statico, è un continuo dialogo con la contemporaneità. Le sedie sono disposte in ordine cronologico, raccontando una storia di innovazione e trasformazione. Ogni pezzo è un capitolo che si interseca con il contesto sociale e culturale del suo tempo. Tra i pezzi di spicco si trovano la poltrona a pannelli in canna per la Emil Bach House e le poltrone Origami progettate per il suo studio a Taliesin West.

La mostra Frank Lloyd Wright: Modern Chair Design è un invito a riflettere su come il design possa influenzare le nostre vite, rimanendo sempre attuale e affascinante. Un'esperienza da non perdere per chi ama l'architettura e il design, in programma dal 4 ottobre 2025 al 26 gennaio 2026.

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Scenius 26003: Un Padiglione che Rinnova Logroño con Eleganza

Scenius 26003: Un Padiglione che Rinnova Logroño con Eleganza

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Nel cuore pulsante della Spagna, a Logroño, sorge il Scenius 26003 Pavilion, un'opera che incarna la sinergia tra arte e architettura. Progettato da Daryan Knoblauch, questo padiglione rappresenta non solo una risposta estetica ma anche un impegno verso un futuro sostenibile.

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Il progetto si inserisce in un ambizioso piano di adattamento infrastrutturale decennale, vincitore di un concorso indetto da Concéntrico e Porto Academy. Con una superficie di 250 m², il padiglione si propone di ospitare installazioni temporanee, un modo per rinnovare e rivitalizzare la comunità ogni due anni.

La bellezza del Scenius 26003 non risiede solo nella sua struttura, ma nella sua concezione: un luogo che invita alla riflessione, alla scoperta e all'incontro. Realizzato con materiali come pietra e plastica, il padiglione si integra armoniosamente nel paesaggio urbano, creando un dialogo tra passato e futuro. Daryan Knoblauch, con il suo studio berlinese, ha saputo dare vita a un progetto che non è solo un semplice rifugio, ma un simbolo di innovazione e speranza.

In un'epoca in cui la sostenibilità è al centro delle discussioni architettoniche, il Scenius 26003 si pone come esempio luminoso di come l'arte possa influenzare positivamente il nostro ambiente. Ogni visitatore è invitato a scoprire non solo un padiglione, ma un'esperienza che trascende il tempo e lo spazio.

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Riscoprire Wo Hop: L'espansione come Archeologia Architettonica

Riscoprire Wo Hop: L'espansione come Archeologia Architettonica

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Nel cuore pulsante di Chinatown, New York, si erge un simbolo di tradizione e cultura gastronomica: il ristorante Wo Hop. Fondato nel 1938, questo locale ha servito piatti iconici come chow mein e egg foo young in un ambiente semplice e accogliente. Oggi, grazie all'intervento dell'agenzia architettonica Spaced Agency, Wo Hop ha intrapreso un viaggio di espansione che non solo rinfresca il suo asp...

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La ristrutturazione ha portato il ristorante a un nuovo livello, letteralmente. Per la prima volta in quasi novant'anni, Wo Hop ha aperto un'area al piano strada, utilizzando come riferimento il carattere e i materiali esistenti del luogo. La facciata ridonata e il salone ristrutturato riflettono un'idea di continuità e rispetto per il passato.

Il direttore di Spaced Agency, Justin Ng, ha spiegato che l'approccio del progetto è stato quello di estendere ciò che già esisteva, piuttosto che introdurre elementi completamente nuovi. I dettagli sono significativi: una fila di luminosi booth rossi fiancheggia le pareti, mentre una striscia di mensole illuminate si estende sopra di essi, riflettendo l'iconico awning a scatola presente sopra l'ingresso del seminterrato.

Le pareti, lasciate intenzionalmente vuote, sono pronte ad accogliere i futuri ricordi dei clienti, invitando così la leggenda del ristorante a continuare a crescere anche al di sopra del suolo. I proprietari hanno riempito la mensola con figurine del gatto fortunato, fotografie incorniciate del personale e collezioni personali, creando un legame non solo con la storia del ristorante, ma anche con la comunità che lo frequenta.

Il pavimento a scacchi turchese e bianco sotto i booth è un richiamo visivo che si sposa con il wainscoting rosso e le pareti bianche, mentre una corda rossa e bianca separa questi elementi, creando un contrasto vivace e accattivante. La cucina, situata nel seminterrato, resta il cuore pulsante del ristorante, assicurando che Wo Hop possa continuare la sua tradizione di servizio attivo e ininterrotto.

Questa espansione non è solo un cambiamento fisico, ma una celebrazione della resilienza e della cultura cinese americana, in un periodo in cui il quartiere affronta sfide significative dovute a nuovi sviluppi. La lotta per preservare l'identità di Chinatown continua, e progetti come quello di Spaced Agency rappresentano un faro di speranza e innovazione.

In conclusione, l'espansione di Wo Hop è un esempio di come l'architettura possa raccontare storie, conservare memorie e tessere legami profondi con la comunità, creando spazi che non solo servono cibo, ma anche cultura e tradizione.

Fonte: www.dezeen.com.

La Capanna Miceliale: Un Viaggio nell'Architettura Sostenibile

La Capanna Miceliale: Un Viaggio nell'Architettura Sostenibile

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Nel cuore pulsante di Seoul, dove il caos urbano incontra il desiderio di un ritorno alle origini, sorge la Capanna Miceliale, un'opera che sfida le convenzioni dell'architettura moderna. Progettata dallo studio Yong Ju Lee Architecture, questa struttura di soli 10 m² si erge come un simbolo della necessità di riconnettersi con l'ecologia e di ridurre l'impatto ambientale dell'industria edilizia.

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Ma cosa rende questa capanna così speciale? Innanzitutto, la scelta dei materiali, che si distacca dall'uso eccessivo di cemento e acciaio, per abbracciare un approccio più naturale e sostenibile. La Capanna Miceliale si fa portavoce di un'architettura che non solo costruisce, ma che crea un dialogo con l'ambiente circostante, riflettendo su come possiamo vivere in armonia con la natura.

Il progetto, completato nel 2024, è frutto di una profonda riflessione sulla direzione presa dall'architettura nel corso del XX secolo. Un'epoca caratterizzata dalla ricerca della massima efficienza e dalla produzione industriale, che ha spesso dimenticato le radici ecologiche e il rispetto per il nostro pianeta. La Capanna Miceliale, quindi, non è solo un edificio; è un manifesto, un invito a ripensare il nostro rapporto con l'ambiente.

Ogni dettaglio della capanna è stato concepito per minimizzare le emissioni di carbonio, cercando di ripristinare un equilibrio tra l'edificato e il naturale. Questo progetto ci ricorda che l'architettura può e deve essere una forza per il bene, un'opportunità per innovare e ispirare una nuova generazione di progettisti e cittadini.

In un mondo che corre veloce verso il futuro, la Capanna Miceliale ci invita a fermarci, a riflettere e a riconnetterci con ciò che è fondamentale: la terra, la vita, e l'arte di costruire.

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Il Rifugio Sostenibile: La Magia del Harbourside Canopy

Il Rifugio Sostenibile: La Magia del Harbourside Canopy

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Nel cuore pulsante di Hsinchu, Taiwan, si erge il Harbourside Canopy, un progetto architettonico che trascende il semplice concetto di mercato. Concepito dagli abili architetti di B+P Architects, questo spazio non è solo un luogo di scambio, ma un rifugio sostenibile dove la cultura della pesca si fonde con l'innovazione architettonica.

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La struttura principale, un padiglione paesaggistico, è un abbraccio di natura e design, composto da tettoie che danzano con il vento, muri che raccontano storie di mare e alberi che si ergono come sentinelle. Un'opera che non solo accoglie i pescatori, ma invita anche i visitatori a immergersi in un'esperienza sensoriale unica.

Il mercato della pesca si apre verso il molo, creando una connessione diretta con il mare. La parete in calcestruzzo, rivolta a nord, funge da bastione contro le intemperie, mentre le berms di terra e le foreste di protezione creano una transizione armoniosa tra l'interno e l'esterno. Qui, l'arte della pesca diventa un evento educativo, dove il pubblico può apprendere e apprezzare la ricca cultura della pesca locale.

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Foster + Partners Reinventa il Megayacht con il Nuovo Concetto 'Outlier I'

Foster + Partners Reinventa il Megayacht con il Nuovo Concetto 'Outlier I'

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Foster + Partners Reinventa il Megayacht con il Nuovo Concetto 'Outlier I' Foster + Partners, noto studio di architettura britannico, ha presentato il suo innovativo concetto di megayacht, Outlier I, durante il Monaco Yacht Show. Con una lunghezza di 88 metri, questo yacht rappresenta un'evoluzione nel design marittimo, combinando l'architettura con l'ingegneria navale avanzata.

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L'Outlier I è frutto di una collaborazione con Lateral Engineering e si distingue per la sua struttura elegante e funzionale. Le linee orizzontali di vetro che attraversano lo scafo scuro offrono un'estetica raffinata, mentre le terrazze angolate creano una geometria stratificata che cattura l'attenzione.

Una delle innovazioni più significative di questo concept è la posizione del motore, spostato verso prua, liberando così le sezioni centrali e posteriori da vincoli meccanici. Questo ha permesso di progettare spazi interni senza interruzioni, con atri a doppia altezza che conferiscono una qualità spaziale rara nel mondo dei megayacht.

Interni Ampi e Luminosi

All'interno, l'Outlier I offre un'atmosfera di apertura e luminosità. Un atrio centrale alto e spazioso inonda la nave di luce naturale, grazie a vetrate dal pavimento al soffitto che incorniciano viste spettacolari del mare. I materiali scelti, come legno chiaro e tessuti morbidi, creano un ambiente raffinato e accogliente.

Con circa il 40% di spazio in più rispetto ad altri yacht della stessa lunghezza, l'Outlier I vanta terrazze e promenade esterne più ampie. Il ponte posteriore, dotato di piscina e elipista, si estende verso le acque, offrendo spazi all'aperto per il relax e la socializzazione.

Progettato per la Personalizzazione

Nonostante la sua lunghezza di 88 metri, l'Outlier I ha un dislocamento di 2000 GT, che facilita l'ormeggio e supporta le comodità di un'imbarcazione molto più grande. Ogni layout è personalizzabile, rendendo questa nave adatta sia per ritiri intimi che per grandi eventi sociali.

Con un design pensato per crociere costiere e viaggi prolungati, l'Outlier I è pronto per avventure esplorative. Il suo telaio interno flessibile permette di variare le configurazioni, da suite private a zone multifunzionali per l'intrattenimento.

Il concetto Outlier I rappresenta una nuova era nel design dei megayacht, unendo comfort e adattabilità in modo inedito.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Ecuador

La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in Ecuador

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La Casa dei Cuarti Rodanti: Un Eccellente Esempio di Architettura Sostenibile in EcuadorSituata su una pendenza a Ilaló, la Casa dei Cuarti Rodanti, progettata da Rama Estudio, rappresenta un approccio innovativo e consapevole all'architettura residenziale. Questa abitazione, con i suoi 140 m², è stata realizzata per una giovane coppia con una visione sensibile del vivere, integrandosi perfettamen...

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Il progetto è stato concepito come una risposta ai tradizionali modelli costruttivi, proponendo soluzioni economiche e rispettose dell'ambiente. La Casa dei Cuarti Rodanti non è solo un'abitazione, ma un simbolo di una comunità impegnata nella gestione responsabile delle risorse idriche e nella conservazione dell'ecosistema locale.

Il team di architetti, guidato da Carolina Rodas, Felipe Donoso e Carla Chávez, ha lavorato in sinergia con esperti di ingegneria e architettura del paesaggio, creando uno spazio che non è solo esteticamente gradevole, ma anche funzionale e sostenibile. La Casa dei Cuarti Rodanti si propone come un'alternativa concreta e ispiratrice per le future costruzioni nelle aree rurali in espansione urbana.

Questo progetto, completato nel 2024, è già stato oggetto di attenzione e ammirazione da parte della comunità architettonica internazionale, grazie alla sua capacità di coniugare bellezza, funzionalità e rispetto per l'ambiente. Scopri di più sulla Casa dei Cuarti Rodanti e lasciati ispirare dalla sua architettura innovativa.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

FENDI SS26: Un Mondo di Colori e Pixel di Marc Newson

FENDI SS26: Un Mondo di Colori e Pixel di Marc Newson

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Nel cuore pulsante di Milano, dove l'arte e la moda si intrecciano in un abbraccio di emozioni, si è svolto lo spettacolo FENDI SS26. Il maestro del design, Marc Newson, ha concepito un set che va oltre il semplice palcoscenico: un campo di pixel vibranti, ispirato alla composizione dei quilt e alla bellezza dei fiori. Ogni scatola, disposta in altezze e dimensioni diverse, si trasforma in un univ...

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Entrando nel Palazzo Fendi, ci si sente avvolti da un'atmosfera che ricorda l'osservazione ravvicinata di un’immagine digitale, dove i pixel, in continua mutazione, creano un paesaggio in movimento. Le modelle, sfilando, interagiscono con questo sfondo, rendendo ogni abito una parte integrante di un'opera d'arte collettiva. I colori audaci della collezione risuonano con quelli del set, creando un dialogo visivo che cattura l'attenzione e invita alla riflessione.

La collezione SS26 di FENDI non è soltanto un insieme di capi, ma un'esperienza sensoriale. Giacche strutturate, cappotti ampi e vestiti fluttuanti si stagliano contro le scatole pixelate. I materiali, che spaziano dall'organza al jacquard, dal cotone alla pelle, si combinano in un gioco di pieni e vuoti, enfatizzando le silhouette e il volume di ogni pezzo. I colori si susseguono in un'armonia di bianco, giallo, turchese, rosso, rosa e corallo, creando un'onda di emozioni che coinvolge chi osserva.

La colonna sonora, composta da Frédéric Sanchez, accompagna il tutto con melodie che richiamano il cinema italiano, l'opera e la musica elettronica, creando un ritmo che si intreccia con il movimento delle modelle e la trasformazione dei colori sul set. Ogni nota, ogni passo, ogni colore si fondono in un'esperienza unica, in cui il design di Marc Newson si fa custode di un concetto di trasformazione e bellezza.

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Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a Settembre

Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a Settembre

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Le 11 Mostre di Design Imperdibili in Europa a SettembreSettembre è un mese di rinascita per il mondo del design, con eventi e mostre che celebrano la creatività e l'innovazione in tutta Europa. In questo articolo, esploreremo le migliori mostre di design da non perdere, dalle installazioni più audaci alle interpretazioni più intime di artisti e designer.

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1. Dark Times, Bright Signs - Milano

Curata da Valentina Ciuffi, questa mostra alla galleria Delvis (Un)Limited presenta lavori di un team internazionale di creativi che esplorano l'attualità attraverso un linguaggio visivo potente. Fino a febbraio 2026, la mostra invita a riflettere sulle sfide del nostro tempo.

2. Whispers of the Forest - Parigi

Alla Galerie Gosserez, Georges Mohasseb espone opere scultoree che combinano design contemporaneo e tecniche artigianali, fino al 28 settembre. Le collezioni Tapir e Rhino sono un omaggio alla natura e alla sua bellezza.

3. Uniforms on Chairs - Milano

OLDER studio presenta una riflessione sui concetti di uniformità e unicità. Questa mostra, curata da Valentina Ciuffi, trasforma oggetti iconici in ibridi sorprendenti, interrogandosi sul nostro rapporto con il design e gli oggetti quotidiani.

4. Variation on Ceramic - Modena

Ronan Bouroullec porta la sua arte a Casa Mutina, dove esibisce opere che sfidano le convenzioni del design ceramico. Un appuntamento da non perdere per gli amanti del ceramico e del design innovativo.

5. Inchiostri - Venezia

Presso la Galleria Giorgio Mastinu Fine Art, Bouroullec presenta opere in vetro che reinterpretano il suo lavoro storico, creando composizioni uniche che mescolano vetro soffiato e colato.

6. Fragmenta - Beirut

Questa mostra itinerante esplora il tema del riuso attraverso opere realizzate con scarti di marmo. Un progetto che coinvolge artisti internazionali e promuove la sostenibilità nel design.

7. Planetario - Verona

Durante Marmomac 2025, l'installazione di Raffaello Galiotto con Margraf esplora il legame tra pietra naturale e cosmos, offrendo un'esperienza visiva unica.

8. Slow Down - Copenaghen

Parte della Biennale di Architettura, questa mostra invita a riflettere sulla lentezza e sull'importanza di ritmi più umani nel design e nell'architettura.

9. Design in Bloom - Amsterdam

Un'esplosione di colori e forme, questa mostra celebra l'interazione tra design e natura, con opere che invitano a riscoprire la bellezza del mondo vegetale.

10. Art & Design - Londra

Un appuntamento imperdibile per gli appassionati, che mette in mostra opere che uniscono arte visiva e design innovativo, esplorando nuove frontiere estetiche.

11. The Future of Furniture - Berlino

Una mostra che esplora le tendenze emergenti nel design d'interni, con focus su sostenibilità e innovazione tecnologica.

Visita queste mostre incredibili e lasciati ispirare dalle voci più creative del design contemporaneo!

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Rinnova il Tuo Arredamento Classico: 5 Tocchi per un Design Moderno

Rinnova il Tuo Arredamento Classico: 5 Tocchi per un Design Moderno

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Vivere in una casa arredata con mobili classici può evocare un senso di solidità e tradizione, ma col passare del tempo, l'atmosfera può diventare pesante e opprimente. I legni scuri e i tessuti ricchi, un tempo simboli di prestigio, possono trasformarsi in elementi che rubano luce e freschezza. Ma non c'è bisogno di stravolgere tutto: esistono tocchi mirati che possono riportare nuova vita in que...

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Il primo passo è stato l'illuminazione. Ho sostituito i lampadari pesanti con una lampada leggera in bambù, permettendo alla luce di diffondersi in modo naturale e di alleggerire l'ambiente. È sorprendente come un semplice cambio di fonte luminosa possa cambiare la percezione di una stanza, portando un equilibrio nuovo.

Il secondo intervento ha riguardato i tessili. Sostituendo tende pesanti con tessuti leggeri in lino naturale, ho visto la stanza aprirsi e respirare. Non era necessario cambiare i divani; bastava giocare con i colori e le texture per eliminare quel senso di pesantezza.

Successivamente, ho affrontato le pareti. Ho optato per tonalità moderne come il verde salvia e il bordeaux profondo, piuttosto che il tradizionale bianco. Anche solo una parete di contrasto ha spezzato la monotonia, rendendo i mobili più interessanti e vivaci.

Un altro dettaglio fondamentale sono state le maniglie. Sostituendo i pomelli con versioni moderne in ottone satinato, ho conferito ai miei pezzi classici un tocco di freschezza. È sorprendente come un piccolo cambiamento possa avere un impatto così grande sulla percezione di un mobile.

Infine, ho aggiunto complementi di design che dialogano con il classico: uno specchio dorato e un tavolino in vetro hanno trasformato la prospettiva della stanza, creando un contrasto affascinante che valorizza l'arredamento esistente. Dettagli come stampe moderne e piante in vaso dal design pulito completano il quadro, arricchendo l'identità della casa senza rinnegare il passato.

In conclusione, il risultato non è stato una rivoluzione, ma un'armonizzazione. La casa ha mantenuto il suo calore e la sua presenza, ma ora convive con elementi freschi e moderni che ne esaltano la bellezza.

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La Magia del Mercatino: Un'Esposizione Unica nel Cuore di Londra

La Magia del Mercatino: Un'Esposizione Unica nel Cuore di Londra

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Nel cuore pulsante di Londra, un evento straordinario ha preso forma, fondendo il design contemporaneo con il fascino dei mercatini dell'usato. La galleria Slancha ha dato vita a un'esposizione che celebra il lavoro di 16 designer emergenti, trasformando l'ordinario in straordinario attraverso l'arte del riuso e del riciclo.

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Il titolo di questa mostra, 'Car Boot Sale', evoca ricordi e emozioni, ricordando a tutti noi le giornate trascorse a frugare tra oggetti dimenticati e tesori nascosti. Come un mercatino, l'esposizione si è disposta attorno a un'iconica Fiat 126, faticosamente inserita nel locale dopo aver rimosso la porta e il telaio, un gesto simbolico che rappresenta l'ardore e la creatività dei giovani designer.

La mostra, tenutasi alla galleria Formd di Shoreditch, ha presentato opere realizzate con materiali di recupero, oggetti trovati e affari strappati ai mercati delle pulci. Ogni pezzo racconta una storia, riflettendo l'anima e l'impegno di chi lo ha creato. La scelta di un tema così inclusivo è una vera e propria dichiarazione d'intenti: dare voce a coloro che, troppo spesso, rimangono nell'ombra.

Tra i designer, abbiamo la fortuna di incontrare talenti come Oliver Spendley, che ha scolpito posacenere da pietre raccolte nelle Highlands, o Thomas Wheller, la cui creatività si manifesta in un vassoio intuitivamente intagliato da legno di pino recuperato. Ogni opera è un invito a riscoprire il valore degli oggetti, a riconnettersi con il passato e a sognare un futuro più sostenibile.

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Un Cuore Sociale in Acciaio: La Rivoluzione della Scuola di Swan Hill

Un Cuore Sociale in Acciaio: La Rivoluzione della Scuola di Swan Hill

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Nell'angolo soleggiato del Victoria, un sogno di inclusione prende forma: la Swan Hill Specialist School, un luogo dove i bambini con disabilità non sono solo studenti, ma protagonisti. Qui, l'architettura non è semplicemente un involucro; è la melodia di una nuova sinfonia sociale, orchestrata dallo studio WHDA. Il nuovo campo sportivo in acciaio, con il suo vivace brise soleil colorato, emerge c...

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La prima fase di questa metamorfosi ha visto la luce nel 2023. Un campo sportivo, progettato per esaltare le abilità atletiche degli studenti, non è solo un luogo di gioco: è uno spazio dove le barriere si dissolvono, dove i sorrisi si intrecciano. Douglas Wan, il direttore di design, dipinge con le parole un'immagine vivida: "Questo campo demarca uno spazio sociale, accogliendo studenti e visitatori in un abbraccio caloroso. È un nuovo volto, un invito aperto alla comunità".

Ma la metamorfosi non si ferma qui. Nel 2025, un secondo atto porterà alla nascita di un caffè gestito dagli studenti, un luogo dove il sapere incontra il sapore, dove le idee si mescolano con il profumo del caffè appena fatto. La biblioteca e il centro di apprendimento si affacciano su un cortile condiviso, creando un microcosmo di interazioni sociali e scoperte quotidiane.

L'approccio di WHDA è come un abbraccio avvolgente: le strutture esistenti sono state ristrutturate e riadattate, trasformando corridoi in spazi utilizzabili, rendendo ogni angolo della scuola un'opportunità di socializzazione. Ogni aula, con il suo tema di colore unico e il suo angolo lettura ad arco, si apre a un giardino sensoriale, un luogo dove esplorare e apprendere diventa un'avventura sensoriale.

In questo viaggio di trasformazione, la scuola di Swan Hill non è più solo un luogo di apprendimento. È diventata un faro di speranza, una testimonianza che l'architettura può essere una forza per il bene, un rifugio per la comunità, un abbraccio che accoglie tutti. E mentre il sole gioca tra le ombre dei brise soleil, i bambini giocano, ridono e crescono, costruendo un futuro migliore, un passo alla volta.

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Opportunità per Architetti e Ingegneri: Selezione di 411 Posti nelle Istituzioni dell'UE

Opportunità per Architetti e Ingegneri: Selezione di 411 Posti nelle Istituzioni dell'UE

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Opportunità per Architetti e Ingegneri: Selezione di 411 Posti nelle Istituzioni dell'UEL'Ufficio europeo di selezione del personale ha aperto un concorso per titoli ed esami, offrendo la possibilità di entrare a far parte delle istituzioni, degli organismi e delle agenzie dell'Unione Europea. Con oltre 400 posti disponibili, questa è un'occasione imperdibile per professionisti nel campo dell'arch...

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Settori di Selezione

Il bando riguarda quattro principali settori:

  • Gestione di progetti nel settore edilizio (153 posti)
  • Architettura e gestione di progetti (75 posti)
  • Ingegneria elettrica e gestione di progetti (93 posti)
  • Ingegneria del riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria (HVAC) e gestione di progetti (90 posti)

In totale, sono 411 posti a disposizione per professionisti qualificati.

Requisiti di Candidatura

Per candidarsi, è necessario avere una laurea in architettura o ingegneria, con specifiche esperienze lavorative richieste a seconda del grado di istruzione. Inoltre, è fondamentale avere una conoscenza approfondita (minimo C1) di una lingua ufficiale dell'UE e una soddisfacente (minimo B2) di un'altra.

Cosa Fanno i Funzionari?

I funzionari nei settori di gestione progetti ed architettura saranno responsabili della pianificazione concettuale e della supervisione tecnica e amministrativa degli edifici delle istituzioni dell'UE. Le aree di intervento includono ristrutturazioni, nuove costruzioni e sostenibilità.

Fasi del Concorso

Il concorso è articolato in quattro fasi: presentazione della candidatura, prove scritte e test di ragionamento, assegnazione del punteggio e compilazione degli elenchi di riserva. La candidatura deve essere presentata entro il 17 ottobre 2025 alle 12:00, ora di Bruxelles.

Non perdere questa opportunità di far parte delle istituzioni europee. Visita il sito ufficiale dell'EPSo per ulteriori dettagli e per inviare la tua candidatura!

Per ulteriori informazioni, consulta l'articolo pubblicato su: www.professionearchitetto.it

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Scopri i progetti finalisti per il miglior edificio in Scozia nel 2025

Scopri i progetti finalisti per il miglior edificio in Scozia nel 2025

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Scopri i progetti finalisti per il miglior edificio in Scozia nel 2025 La Royal Incorporation of Architects in Scotland (RIAS) ha recentemente svelato i progetti finalisti per l'Andrew Doolan Best Building in Scotland 2025. Tra i quattro edifici selezionati, troviamo un ponte realizzato con granito locale e la restaurazione di una torre remota nelle Highlands scozzesi.

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In lizza per il premio ci sono anche un progetto di rigenerazione di uno spazio pubblico ad Aberdeen e un centro didattico per l'Università di Edimburgo. Simpson e Brown hanno completato la restaurazione della Fairburn Tower, trasformando questa torre del XVI secolo in un affascinante affitto per Landmark Trust.

Il Gairnshiel Jubilee Bridge, progettato dallo studio locale Moxon Architects, è realizzato in acciaio resistente e granito riciclato. Questo ponte ha lo scopo di deviare il traffico veicolare da un ponte classificato di Categoria A. Il progetto di rigenerazione di Union Terrace Gardens, sviluppato da Stallan Brand e LDA Design, ha introdotto nuovi edifici nel parco, inclusi un caffè, un ristorante e un wine bar, insieme al restauro di spazi verdi e statue storiche.

Infine, il Nucleus Building, progettato dallo studio britannico Sheppard Robson per l'Università di Edimburgo, funge da hub educativo per studenti e personale, favorendo l'insegnamento e la socializzazione.

La giuria, presieduta da Mary Duggan, ha sottolineato come questi progetti non solo dimostrino l'eccellenza architettonica, ma rispondano anche ai cambiamenti politici e comportamentali che influenzano la vita pubblica. In passato, il premio è stato vinto da studi prestigiosi come John McAslan + Partners e Ann Nisbet Studio, che hanno lasciato un segno significativo nel panorama architettonico scozzese.

Scopri di più sui progetti e segui il concorso per vedere quale edificio si aggiudicherà il prestigioso riconoscimento nel 2025!

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Addio a Terry Farrell: l'Architetto Maverick che ha Ridefinito Londra

Addio a Terry Farrell: l'Architetto Maverick che ha Ridefinito Londra

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Il mondo dell'architettura piange la scomparsa di Terry Farrell, un visionario che ha saputo unire audacia e creatività in ogni sua opera. Con un cuore pulsante nella vibrante Londra, Farrell ha lasciato un'eredità indelebile, rendendosi protagonista di progetti iconici come il palazzo MI6 e gli studi TV-am, dove la sua estetica postmoderna ha trovato la sua massima espressione.

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Nato nel 1938 in Cheshire, il suo percorso si è snodato tra le aule della Newcastle University e le esperienze formative alla University of Pennsylvania. Fu a Londra, nel 1965, che Farrell ha dato vita a una delle collaborazioni più celebri con Nicholas Grimshaw, un sodalizio che ha generato opere audaci, come la fabbrica Herman Miller a Bath, simbolo di un'architettura che abbraccia il futuro con fervore.

Farrell non era solo un architetto; era un pensatore, un innovatore che non si è mai adattato alle convenzioni del settore. I suoi progetti, come la stazione ferroviaria di Beijing South e il Ground Transportation Centre all'aeroporto di Incheon, raccontano storie di spazi che respirano e vivono, riflettendo un impegno costante verso l'urbanismo e il design sostenibile.

Il suo viaggio creativo si è arricchito con la fondazione del Farrell Centre a Newcastle, un luogo dedicato al dialogo sull'architettura, dove le sue intuizioni continuano a ispirare nuove generazioni. Con onorificenze che vanno dall'OBE al titolo di Sir, il suo nome rimarrà scolpito nella storia dell'architettura britannica, un faro per coloro che osano sognare e creare.

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Riscoprire la Tradizione: Il Teatro di Cheng Tsung FENG in Taiwan

Riscoprire la Tradizione: Il Teatro di Cheng Tsung FENG in Taiwan

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Riscoprire la Tradizione: Il Teatro di Cheng Tsung FENG in TaiwanNel cuore di Changhua, Taiwan, il Cheng Tsung FENG Design Studio ha realizzato un progetto che fonde modernità e tradizione. Questo teatro all'aperto, completato nel 2025, è una monumentale installazione in bambù che celebra le radici culturali dell'isola.

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Artista e architetto, Cheng Tsung FENG ha dedicato la sua carriera alla preservazione delle arti tradizionali. Con questo progetto, ha voluto riportare in vita il palcoscenico in bambù, un elemento architettonico che ha caratterizzato le celebrazioni nei templi taiwanesi, ma che oggi è sempre più raro. Situato presso il Wenwu Temple di Lukang, questo palcoscenico è realizzato con migliaia di pali di bambù, evocando l'antica grandezza di una tradizione in via di estinzione.

La struttura, progettata con attenzione alla sostenibilità e all'utilizzo di materiali locali, rappresenta un esempio di come l'architettura possa dialogare con il passato, creando spazi che sono sia funzionali che evocativi. Il team di progettazione ha collaborato con ingegneri strutturali e specialisti dell'illuminazione per garantire che il teatro non solo fosse esteticamente gradevole, ma anche sicuro e pratico per eventi futuri.

Questo progetto è un invito a esplorare e a riapprezzare le tradizioni culturali, mostrando come la modernità possa essere integrata armoniosamente con la storia. In un'epoca in cui molte di queste pratiche stanno scomparendo, il teatro di Cheng Tsung FENG si erge come un simbolo di speranza e rinascita culturale.

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Baiso: un viaggio nell'arte e nella natura di un borgo da sogno

Baiso: un viaggio nell'arte e nella natura di un borgo da sogno

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Nel cuore dell'Emilia-Romagna, dove le colline s'incontrano con il cielo, sorge Baiso, un borgo che si presenta come un museo a cielo aperto. Qui, l'arte respira nei vicoli, e ogni scultura racconta storie di passione e dedizione. Una passeggiata tra le frazioni di questo incantevole comune, in particolare a Castagneto, svela un tesoro di bellezza e creatività, testimoniata dal lavoro dello sculto...

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Castagneto di Baiso è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, invitando i visitatori a perdersi tra le sue strade. Ogni angolo è decorato da opere che dialogano con il paesaggio circostante, creando un'armonia unica. La casa di Montecchi, trasformata in museo, è un rifugio per gli amanti dell'arte, un luogo dove si può ammirare la genialità di un artista che ha viaggiato per il mondo, per poi tornare alle sue radici e donare al suo paese un patrimonio inestimabile.

Un fine settimana autunnale a Baiso è l'occasione perfetta per immergersi in un viaggio multisensoriale. Le foglie che cambiano colore, l'aria fresca e i profumi della cucina locale rendono ogni momento indimenticabile. Il Castello di Baiso, simbolo del territorio, si erge maestoso, mentre i sentieri circostanti, ricchi di castagni e funghi, invitano a passeggiate che risvegliano i sensi. La Big Bench #93, una panchina gigante che domina la collina La Balota, offre un panorama mozzafiato sull'Appennino reggiano, regalando attimi di pura contemplazione.

Il secondo giorno si apre con la visita alla casa museo di Vasco Montecchi, dove l'arte e il paesaggio si intrecciano in un racconto affascinante. Dopo una sosta per gustare le prelibatezze locali, come carni saporite accompagnate dai profumi del sottobosco, ci si può avventurare nei boschi circostanti o visitare la Chiesa di San Lorenzo Martire, un gioiello architettonico che riflette la storia del luogo.

In questo borgo, ogni visita diventa un'esperienza di autenticità e convivialità, un viaggio che, tra natura e cultura, lascia un segno indelebile nel cuore di chi lo attraversa.

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Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'

Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'

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Colin Knight: Design e Guerra in 'Hero's Wreck'La mostra di Colin Knight, intitolata 'Hero's Wreck', si svolge presso la Superhouse Gallery di New York e offre un'esplorazione profonda dei legami complessi tra il design del dopoguerra e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso una collezione di mobili concettuali, Knight usa materiali e simboli legati al conflitto per raccontare una st...

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In particolare, la sua Pilot's Seat reading chair trae ispirazione dal prototipo della sedia glider degli Eames, evidenziando come il design possa romanticizzare l'orrore della guerra. Le opere esposte sono funzionali, una scelta deliberata di Knight per superare i confini del tradizionale spazio espositivo.

Un elemento chiave della mostra è rappresentato da pannelli di pelle che tracciano il racconto concettuale. Knight sottolinea come il design rifletta sempre il contesto sociale e storico, mettendo in evidenza il modo in cui la produzione di mobili è stata influenzata dalle capacità di produzione acquisite durante la guerra.

La mostra non si limita a esplorare l'estetica, ma invita a riflettere su come il design possa narrare storie di umanità e conflitto. Con pezzi come una lampada a sospensione a forma di ala e una sedia che ricorda un salvagente, Knight ci porta a considerare il romanticismo della guerra e le sue implicazioni.

Colin Knight afferma: "Il design e la guerra sono interconnessi in modi che spesso non consideriamo. Le storie che raccontiamo attraverso i nostri oggetti possono influenzare la nostra percezione della storia". 'Hero's Wreck' è un invito a riflettere sul passato e su come le cicatrici della guerra continuino a plasmarci.

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Una UFC Arena sulla Casa Bianca: Un Evento Storico per il 250° Anniversario Americano

Una UFC Arena sulla Casa Bianca: Un Evento Storico per il 250° Anniversario Americano

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UFC Arena: Un Evento Unico sulla Casa Bianca Il presidente della UFC, Dana White, ha recentemente svelato i rendering di una nuova arena per le arti marziali miste che sarà costruita sul prato sud della Casa Bianca a Washington DC, in occasione delle celebrazioni per il 250° anniversario dell'America nel 2026. Questo entusiasmante progetto prevede uno stadio in grado di ospitare circa 5.000 spetta...

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Al centro dell'arena si troverà un octagono dove si svolgeranno gli incontri UFC. Durante un'intervista su Fox News, White ha descritto l'evento come un "one-of-one type event", paragonandolo a uno spettacolo di alta produzione.

Il 20 settembre, la Casa Bianca ha apparentemente confermato la possibilità di costruire questa arena sul terreno presidenziale, con un post su X che diceva: "Ci vediamo sul prato sud". Questo progetto non è solo un'opportunità per celebrare la storia americana, ma rappresenta anche una serie di decisioni di design ad alto profilo adottate dall'amministrazione del presidente Trump riguardanti l'uso e l'aspetto della Casa Bianca.

Oltre all'arena principale, è previsto un altro spazio all'esterno della proprietà per una festa di visione remota, garantendo che molti possano partecipare a questa celebrazione storica. L'arena UFC farà parte delle celebrazioni del 250° anniversario della Dichiarazione di Indipendenza americana dal Regno Unito, seguendo una serie di grandi eventi organizzati dall'amministrazione, incluso un recente parata militare a Washington.

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Energia Sostenibile: Pannelli Solari Verticali Galleggianti per Laghi e Lagune

Energia Sostenibile: Pannelli Solari Verticali Galleggianti per Laghi e Lagune

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Immaginate un lago, un riflesso di luce che danza sulla superficie dell'acqua, e sopra di esso, pannelli solari verticali che si ergono come sentinelle silenziose, pronti a catturare ogni raggio di sole. È questa l'idea geniale dei pannelli solari verticali galleggianti, progettati da SINN Power. Questi moduli innovativi, chiamati SKipp, si posizionano su barili di plastica vuoti, galleggiando ser...

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Recentemente, in Baviera, Germania, precisamente a Gilching, un team instancabile ha dato vita a una serie di questi pannelli in uno stagno di ghiaia. I risultati? Un'autonomia energetica che soddisfa circa il 70% del fabbisogno annuale di elettricità dell'impianto di ghiaia, riducendo le emissioni di CO₂ di circa 934 tonnellate all'anno. Un passo importante verso l'autosufficienza energetica.

I pannelli SKipp, grazie alla loro struttura galleggiante, sono progettati per resistere alle intemperie. Possono inclinarsi dolcemente sotto la pressione del vento, tornando poi alla loro posizione originale. Questo movimento flessibile non solo protegge i moduli da eventuali danni meccanici, ma mantiene anche la stabilità sull'acqua, rendendoli ideali per condizioni meteorologiche avverse. E non è solo questo: la loro inclinazione verticale consente alla neve di scivolare via naturalmente, evitando accumuli che potrebbero ostacolare l'assorbimento della luce solare.

Ogni unità SKipp è dotata di moduli bifacciali, capaci di generare energia da entrambe le facce del pannello: la parte frontale cattura la luce diretta, mentre quella posteriore sfrutta i riflessi provenienti dalla superficie dell'acqua. Questo design innovativo non solo accresce l'efficienza energetica, ma garantisce anche che l'ecosistema acquatico non venga compromesso, mantenendo aperta la maggior parte della superficie dell'acqua.

Ma non è solo la tecnologia a rendere questi pannelli speciali. La loro installazione è rapida e modulare, permettendo di adattarsi facilmente a diverse dimensioni e necessità energetiche. Realizzati con materiali resistenti alla corrosione e alla degradazione, come plastica, metallo e vetro fotovoltaico, i pannelli sono progettati per durare nel tempo, anche in condizioni di esposizione continua a sole, vento e umidità.

In questo modo, i pannelli solari galleggianti non solo promettono di illuminare il nostro presente, ma anche di garantire un futuro più verde. Un futuro dove i laghi e le lagune non sono solo paesaggi da contemplare, ma fonti di energia rinnovabile pronte a sfidare il tempo e la tradizione.

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I Progetti di BIG e KPF in Corsa per le Licenze dei Casinò di New York

I Progetti di BIG e KPF in Corsa per le Licenze dei Casinò di New York

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I Progetti di BIG e KPF in Corsa per le Licenze dei Casinò di New YorkNel cuore della Grande Mela, un gruppo selezionato di architetti e sviluppatori sta dando vita a progetti ambiziosi in cerca di una delle tre licenze per casinò che saranno assegnate entro la fine dell'anno. Tra i nomi più noti ci sono BIG, Gensler e KPF, i quali stanno presentando proposte che non solo includono casinò, ma anch...

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Attualmente, otto progetti situati in diverse aree di New York - Manhattan, Bronx, Brooklyn, Queens e Yonkers - competono per ottenere queste licenze. Questa iniziativa è stata avviata in seguito a un voto del 2013 che ha approvato l'espansione del gioco d'azzardo in città, e a un budget statale del 2022 che ha autorizzato l'assegnazione di tre licenze per casinò "downstate".

Tra i progetti in lizza, spiccano:

  • Freedom Plaza di BIG: Un complesso multifunzionale con quattro torri e un museo a spirale, situato lungo l'East River, vicino alla sede delle Nazioni Unite.
  • The Avenir di CetraRuddy: Un grattacielo di 239 metri a Manhattan, con un casinò illuminato naturalmente al secondo piano.
  • Caesars Palace Times Square di KPF: Situato nel cuore di Times Square, include vari piani di gioco sopra un teatro.
  • Bally's Bronx: Un progetto che mira a trasformare un campo da golf in un complesso di gioco, mantenendo la protezione dell'area verde circostante.
  • The Coney: Un casinò che sorgerà lungo il lungomare di Coney Island, circondato da spazi commerciali e un hotel.
  • Metropolitan Park: Un vasto parco e un casinò accanto allo stadio dei Mets a Queens, con supporto di Hard Rock International.
  • Resorts World New York City: Un'espansione del complesso esistente, con l'aggiunta di tavoli da gioco e spazi per conferenze.
  • MGM Empire City: Un ampliamento del casinò attuale a Yonkers, con nuovi ristoranti e un teatro.

Ogni progetto è attualmente in attesa di approvazione da parte dei comitati locali, con una votazione prevista per il 30 settembre. La decisione finale sarà presa dal New York's Gaming Facility Location Board entro il 1 dicembre 2025. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo alla possibilità di avanzamento dei progetti in assenza di una licenza, con proteste locali che hanno già rallentato alcuni sviluppi.

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Ville moderne: la nuova vita dei container dismessi

Ville moderne: la nuova vita dei container dismessi

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Immaginate un mondo dove i sogni abitativi prendono forma da ciò che è stato considerato scarto. Container dismessi, abbandonati al loro destino, ora si trasformano in affascinanti ville moderne. L’architetto, un alchimista della forma e della funzione, con una visione che sfida il convenzionale, propone soluzioni abitative che parlano di sostenibilità e innovazione. Una villetta, frutto di questa...

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Ogni container racconta una storia, un passato di viaggi e avventure, e ora si prepara a vivere nuove esperienze, accogliendo famiglie e sogni. Le linee pulite e i materiali riciclati si fondono in un’armonia che celebra la modernità, mentre nel cuore di queste strutture si nasconde il calore di un’abitazione. Gli spazi interni, sapientemente progettati, offrono un equilibrio perfetto tra estetica e funzionalità, un invito a vivere la casa come un’opera d’arte.

Ma non è solo una questione di estetica; è un manifesto di responsabilità ambientale. In un’epoca in cui il consumo e l’inquinamento sono sotto la lente d’ingrandimento, queste costruzioni rappresentano una risposta concreta e creativa, un nuovo modo di pensare l’abitare.

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Nove materiali e piastrelle che trasformano le superfici piatte in opere d'arte

Nove materiali e piastrelle che trasformano le superfici piatte in opere d'arte

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In un mondo dove le superfici piatte dominano gli spazi, si cela un universo di possibilità pronte a essere esplorate. Immagina di camminare su pavimenti che raccontano storie, dove ogni piastrella è un frammento di natura, una poesia visiva che affascina e sorprende. In questa ricerca di bellezza e funzionalità, emergono nove materiali e piastrelle che non solo abbelliscono gli ambienti, ma li tr...

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La collezione Navona di Walker Zanger evoca il pallido splendore del travertino, un materiale che ha visto la luce del giorno nel Colosseo e nella Casa Bianca. Ogni piastrella è un omaggio a una bellezza senza tempo, una danza di venature leggere che incanta lo sguardo.

Ma non è tutto. La collezione Couture di Alessandro La Spada per Antolini ci trasporta in un regno di motivi grafici, dove la pietra naturale si fonde con accenti metallici, creando un’armonia visiva che celebra il processo di formazione della roccia stessa. Dodici motivi diversi, un viaggio attraverso la materia e il design.

Fiandre, con la sua nuova gamma di superfici Marble Lab, esplora tonalità come Dama Bianca e Breccia Imperiale, mimando la bellezza del marmo con sfumature neutre che si adattano a ogni interno. Un raffinato equilibrio tra natura e modernità, perfetto per chi cerca eleganza e versatilità.

Le piastrelle Tabacco Terrae di Casalgrande Padana, con il loro inconfondibile grigio-marrone, evocano il calore e la profondità del tabacco, mentre Neolith reinventa la pietra sinterizzata, riproducendo venature drammatiche che raccontano storie di granito e quarzo.

Scoprire la Corkform di Quadrant è un'esperienza sensoriale: il sughero, proveniente dall'industria vinicola portoghese, diventa un pavimento morbido e isolante, un abbraccio per i piedi che offre un'armonia perfetta tra comfort e sostenibilità.

Marazzi sorprende con le sue Top tiles, lastre di grande formato in pregiato gres porcellanato, mentre Pretty Plastic reinterpreta il PVC, dando vita a piastrelle riciclate in tonalità accattivanti come Grigio, Verde e Terracotta. Un esempio perfetto di come la sostenibilità possa sposarsi con il design contemporaneo.

Infine, la Growth collection della Good Plastic Company, sviluppata in collaborazione con Gensler, ci invita a riflettere sulla bellezza del riutilizzo attraverso otto motivi ispirati alla natura, come Cliff e Pebble, che trasformano i rifiuti in arte.

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Scopri i Progetti Incredibili: Le Nomination dei Dezeen Awards 2025

Scopri i Progetti Incredibili: Le Nomination dei Dezeen Awards 2025

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Questa settimana, il mondo del design e dell'architettura si è fermato per contemplare le nomination dei Dezeen Awards 2025, un momento di celebrazione dei progetti che stanno plasmando il nostro futuro. Tra le opere in lizza, emerge la House for Julia, un hospice per bambini che si presenta come un moderno santuario, un capolavoro firmato dallo studio Čtyřstěn Architekti.

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Martedì, la shortlist degli interni ha svelato il lavoro dello studio spagnolo Isern Serra, che ha progettato un’agenzia di moda a Barcellona, un progetto che fonde eleganza e funzionalità. Mercoledì, è stata la volta del design, con la collezione di articoli per la casa di Hermès, presentata durante la settimana del design a Milano, che ha catturato l'immaginazione di molti.

Il tema della sostenibilità è stato al centro delle discussioni giovedì, con la presentazione di opere come il più grande edificio in legno massiccio della Finlandia, un esempio di come l’architettura può rispondere alle sfide ambientali contemporanee. Infine, venerdì ha visto l'annuncio dei Designers of the Year, con nomi prestigiosi come Kéré Architecture e Iris van Herpen, che continuano a ridefinire i confini del design.

In un contesto di cambiamenti, anche i giganti della tecnologia si evolvono: Microsoft ha presentato il restyling dei suoi loghi, un segno di come l'intelligenza artificiale stia influenzando il design e lo sviluppo dei prodotti. E mentre il mondo architettonico piange la perdita di figure iconiche come Nicholas Grimshaw, la riflessione sulla loro eredità ci invita a considerare cosa significa davvero progettare per il futuro.

Con la conclusione della settimana, non possiamo fare a meno di meravigliarci di quanto il design possa ispirare e trasformare. Segui le nostre pubblicazioni per rimanere aggiornato su queste e altre storie che plasmano il nostro mondo.

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Il Padiglione Ritmico di DL Atelier: Un Viaggio tra Bambù e Fiume

Il Padiglione Ritmico di DL Atelier: Un Viaggio tra Bambù e Fiume

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Nel cuore della provincia di Guangdong, in Cina, un padiglione si snoda come un poema visivo tra le fronde di un boschetto di bambù e il dolce scorrere del fiume Tiegang. Il Floral Wander Loop di DL Atelier è molto più di una semplice struttura; è un racconto architettonico che si ispira ai ‘Sedici Piaceri della Vita in Huizhou’ del poeta Su Shi. Qui, ogni curva e ogni spazio raccontano una storia...

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Organizzato in un lungo anello che segue il corso del fiume e la viabilità circostante, il padiglione non è un ostacolo, ma un interfaccia spaziale che favorisce l’incontro tra l’uomo e l’ambiente. Le sue moduli, realizzati in acciaio corten, si elevano sopra il suolo, creando un passaggio permeabile che invita la luce e la pioggia a danzare all’interno, mentre le forme si alternano in un ritmo di compressione e rilascio.

Attraverso quattro episodi spaziali - Pleasant, Powerless, Serendipitous e Expansive - il visitatore è guidato in un viaggio che evoca le varie fasi della vita di Su Shi. Si inizia con un piazzale d’ingresso che, con la sua pavimentazione in ghiaia e bordi di bambù, accoglie dolcemente, preparando l’anima a ciò che verrà. Poi, un corridoio di acciaio corten si stringe in un abbraccio, dove la luce filtra attraverso aperture sottili, rendendo ogni passo un momento di riflessione.

Alla fine del percorso, un padiglione circolare ospita un’installazione floreale dell’artista Chen Zhuo. Un omaggio alla natura, dove l’acciaio inossidabile riflette il mondo esterno, mentre una luce zenitale incornicia il fogliame di bambù, segnando la transizione da uno spazio chiuso a uno aperto.

Infine, il loop si espande verso il fiume, dove altalene di rete metallica si affacciano sull’acqua. Qui, il paesaggio aperto, la luce naturale e le superfici riflettenti creano un contrasto con l’intimità del corridoio, simbolizzando il passaggio dall’angustia alla libertà.

Attraverso il Floral Wander Loop, DL Atelier non solo costruisce uno spazio, ma intreccia una narrativa storica con il linguaggio architettonico contemporaneo, trasformando la poesia di Su Shi in una forma tangibile. È una celebrazione della vita, della natura e della bellezza intrinseca dell’architettura, un luogo dove ogni passo è una scoperta.

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Il Musée Rodin: Dove Arte e Moda Danzano Insieme

Il Musée Rodin: Dove Arte e Moda Danzano Insieme

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Nel cuore pulsante di Parigi, tra le eleganti strade del settimo arrondissement, si trova un luogo dove il tempo sembra essersi fermato: il Musée Rodin. Qui, la luce naturale gioca tra le sculture immortali di Auguste Rodin, creando un'atmosfera che ammalia non solo i visitatori ma anche i più celebri designer di alta moda. Questo museo, un vero e proprio scrigno d’arte, è diventato la cornice per...

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Rodin, considerato il padre della scultura moderna, ha dato vita a opere che sfidano le convenzioni, catturando l’essenza umana con una forza senza tempo. La sua creazione più iconica, il Pensatore, è un manifesto di emozioni che si esprimono attraverso ogni curva e ogni piega del bronzo. Rodin, con la sua visione audace, ha saputo distaccarsi dall’idealismo classico, immergendo l’arte in un universo di dinamismo e vitalità.

Ma non è solo la genialità di Rodin a rendere questo museo un luogo di culto: l’Hôtel Biron, residenza settecentesca che ospita il museo, è un capolavoro architettonico a sé stante. Con il suo giardino, che un tempo seguiva la rigida geometria francese, oggi abbraccia un profumo di natura selvaggia che arricchisce l’atmosfera. Rodin, innamorato di questo spazio, ha deciso di donare le sue opere affinché potessero vivere in un contesto che avrebbe esaltato la loro bellezza.

Oggi, i giardini del Musée Rodin continuano a ispirare stilisti e creativi. Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior, ha scelto questo luogo magico per presentare le sue collezioni, mescolando moda e arte in un abbraccio avvolgente. Collaborazioni storiche, come quella con l’artista tessile Judy Chicago, hanno trasformato le sale del museo in un palcoscenico di dialogo tra passato e presente, invitando a una riflessione profonda sul ruolo delle donne nella società.

Grazie a recenti restauri, l’Hôtel Biron ha ritrovato la sua raffinatezza originaria: le pareti, ora rivestite di un elegante grigio, riflettono la luce in un gioco di ombre e luci che incanta. Camminare tra queste sale significa immergersi in un universo dove la moda e l’arte si intrecciano in un racconto senza tempo, creando un’atmosfera che continua a stimolare la creatività di artisti e designer di ogni epoca.

In questo luogo incantato, il Musée Rodin si erge come simbolo di un dialogo tra generazioni, dove ogni scultura racconta una storia e ogni giardino un sogno. Venite a scoprire un mondo dove l’arte e la moda danzano insieme, in una sinfonia di forme e colori che lascia senza fiato.

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Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio

Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio

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Il Centro Visitatori della Montagna Wudang: Un Capolavoro di Moguang Studio Situato nella pittoresca Longwanggou Village a Shiyan, Hubei, il nuovo Centro Visitatori della Montagna Wudang rappresenta un perfetto connubio tra funzionalità e bellezza architettonica. Progettato da Moguang Studio, questo progetto ha ricevuto l'incarico nel inverno del 2023 e sarà completato nel 2024.

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Il centro si estende su una superficie di 450 m² e include spazi per ristorazione leggera, un caffè, una cucina e aree per meeting. La sua posizione strategica, adiacente al Danjiangkou Reservoir, offre ai visitatori una vista mozzafiato, integrando l'architettura con il paesaggio circostante.

Il progetto è stato concepito per recuperare l'armonia con l'ambiente, nonostante il sito fosse stato precedentemente livellato in terrazze artificiali e parcheggi. Moguang Studio ha saputo trasformare questo spazio, ricreando una continuità visiva con la valle e i campi di riso circostanti.

Le immagini del progetto, catturate da Qingshan Wu, mostrano l'attenzione ai dettagli e l'impegno per la sostenibilità, rendendo il Centro Visitatori della Montagna Wudang un esempio di architettura culturale contemporanea.

In conclusione, il Centro Visitatori della Montagna Wudang non è solo un luogo di accoglienza, ma un vero e proprio punto di riferimento culturale che celebra la bellezza della natura e l'innovazione architettonica.

Ispirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

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Un Ponte di Speranza: Il Nuovo Ospedale Municipale di Karlsruhe

Un Ponte di Speranza: Il Nuovo Ospedale Municipale di Karlsruhe

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Nel cuore pulsante di Karlsruhe, dove l'architettura incontra la speranza, sorge un progetto straordinario: il nuovo ponte dell'ospedale municipale, firmato dall'architetto Caspar Schols. Questo non è solo un collegamento fisico tra il suolo e il cielo, ma un simbolo di un futuro in cui la tecnologia e la salute danzano in armonia.

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Con una superficie di 200 metri quadrati, il ponte è stato concepito per unire il luogo di atterraggio dell'elisoccorso con l'ospedale e la clinica Helios. È un'opera che sfida le convenzioni, frutto di una collaborazione ispirata con Werner Sobek, un nome che evoca innovazione e sostenibilità. Nel 2020, in un concorso di design, hanno impressionato la giuria con estetica e funzionalità, dimostrando che la bellezza può coesistere con l'efficienza.

Il ponte non è solo un'infrastruttura, ma una promessa di un'assistenza sanitaria migliore e più rapida. I materiali scelti, come quelli di Norka per l'illuminazione, riflettono un'attenzione maniacale al dettaglio. Ogni elemento è stato pensato per garantire che ogni paziente, ogni soccorritore, possa sentirsi al sicuro e accolto, mentre attraversa questo straordinario passaggio verso la guarigione.

La struttura è progettata per fungere da catalizzatore di benessere, unendo le persone e le istituzioni in un abbraccio architettonico. Non è un semplice ponte; è un'opera d'arte, un canto alla vita, una testimonianza del potere dell'architettura di trasformare le nostre esperienze quotidiane.

Con la conclusione dei lavori nel 2024, il ponte dell'ospedale municipale di Karlsruhe non sarà solo un luogo di transito, ma un simbolo luminoso di speranza e progresso. Il futuro della salute è qui, ed è costruito su solide fondamenta di creatività e innovazione.

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Rinascita di un Patrimonio: L'Intervento Architettonico della Casa a Cortile di Yulin

Rinascita di un Patrimonio: L'Intervento Architettonico della Casa a Cortile di Yulin

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Nella storica città di Yulin, dove le mura antiche raccontano storie di un passato glorioso, si erge un intervento architettonico che fonde tradizione e modernità. La casa a cortile, un simbolo dell'architettura Ming, ha recentemente subito una trasformazione sotto la guida dei talentuosi Tumushi Architects. Questo progetto non è solo una ristrutturazione, ma un vero e proprio omaggio alla cultura...

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Con un'area di 1050 m², l'intervento ha saputo mantenere l'essenza della struttura originale, preservando i dettagli storici e integrandoli con elementi contemporanei. L'uso di materiali come legno, vetro e mattoni non è casuale; ogni scelta progettuale è stata pensata per dialogare con l'ambiente circostante, rispettando la storia mentre si guarda al futuro.

Yulin, situata nel cuore della provincia di Shaanxi e riconosciuta come uno dei nove importanti avamposti della Cina, si arricchisce ora di uno spazio espositivo che promuove la cultura e l'arte locale. Non è solo un edificio, ma un luogo di incontro, un palcoscenico per la comunità, dove ogni visitatore può immergersi nella storia e nell'innovazione.

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Scopri il Fenix Museum of Migration: un simbolo di speranza a Rotterdam

Scopri il Fenix Museum of Migration: un simbolo di speranza a Rotterdam

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Il Fenix Museum of Migration: Un Nuovo Faro Culturale a RotterdamIl Fenix Museum of Migration, progettato dallo studio MAD, è aperto da alcuni mesi a Rotterdam, diventando un punto di riferimento iconico lungo il litorale industriale della città. Situato in un magazzino restaurato, un tempo legato al flusso di migranti, il museo invita i visitatori a riflettere sulle esperienze di partenza e arriv...

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Design e Architettura in Movimento

La struttura centrale del museo è la scala a spirale, che si erge come un monumento alla convergenza. Con un design che favorisce l'interazione, la scala offre un'esperienza unica di movimento e scoperta, dove ogni passo rivela nuove prospettive sulla città e sul mare. Ma Yansong, architetto principale, descrive il museo come un luogo di incontro e riflessione, dove la storia delle migrazioni viene raccontata attraverso l'arte e l'architettura.

Un Museo che Celebra la Storia della Migrazione

All'interno, il museo ospita una collezione di reperti storici e opere contemporanee, presentate in uno spazio aperto che incoraggia il movimento fluido tra passato e presente. Come sottolineato da Wim Pijbes, presidente della Droom en Daad Foundation, il museo si propone di dare forma alle emozioni legate alle esperienze migratorie, ispirando le generazioni future a guardare avanti.

Innovazione Strutturale e Sostenibilità

La scala a spirale, lunga 550 metri e alta 30 metri, rappresenta un esempio di innovazione ingegneristica, con un rivestimento in acciaio inossidabile riflettente che cattura la luce e i movimenti circostanti. Inoltre, il tetto verde del museo contribuisce all'isolamento e alla ritenzione dell'acqua, integrando sostenibilità e design contemporaneo.

Il Fenix Museum of Migration non è solo un luogo di esposizione, ma un simbolo di speranza e coraggio, che invita tutti a riflettere sulle storie di migrazione e ad abbracciare il futuro con ottimismo.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Mamluks: Un Viaggio nell'Eredità Artistica di un'Imperialità Contemporanea

Mamluks: Un Viaggio nell'Eredità Artistica di un'Imperialità Contemporanea

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Nel cuore di Abu Dhabi, un'esposizione straordinaria si svela al Louvre, portando alla luce un capitolo spesso trascurato della storia: l'arte e il design dei Mamluks. Mamluks: Legacy of an Empire è il titolo di questo viaggio affascinante attraverso il tempo, dove la maestria di una dinastia di ex schiavi guerrieri si trasforma in un'eredità culturale senza precedenti.

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Curata con passione da Dr. Souraya Noujaim e Dr. Carine Juvin, l'esposizione presenta oltre 270 opere esclusive, provenienti da 34 istituzioni di tutto il mondo. Oggetti che spaziano dai metalli preziosi ai manoscritti, dai tappeti alle ceramiche, rivelano un linguaggio visivo che continua a risuonare con il design contemporaneo. Juvin sottolinea che i Mamluks erano grandi designer, capaci di trasformare colori vivaci e geometrie complesse in opere di straordinaria bellezza.

La mostra si apre con un teatro delle ombre, un richiamo alle forme di intrattenimento popolare del tempo, immergendo i visitatori nella storia affascinante di questi sovrani. Dalla loro origine come giovani schiavi a una posizione di potere a Cairo e Damasco, i Mamluks sono diventati architetti della cultura e dell'arte, creando oggetti che non solo adornavano i palazzi ma narravano storie di potere e autorità.

Ma l'esposizione non si limita ai soli sovrani; essa esplora anche una società più complessa, evidenziando il contributo di donne influenti e minoranze religiose. Manoscritti commissionati da donne e oggetti decorati con motivi distintivi ci raccontano di un'arte che abbraccia diverse culture, rendendo omaggio alla ricchezza e alla diversità della società mamluka.

La scenografia dell'esposizione, arricchita da schermi interattivi e dettagli architettonici, invita il pubblico a esplorare storie individuali all'interno di una narrazione più ampia. Il culmine di questo percorso è rappresentato dal Baptistero di San Luigi, un capolavoro del XIV secolo che incarna la fusione tra arte islamica ed europea, simbolo della mobilità degli oggetti e della potenza del design nel superare le barriere culturali.

Con questa esposizione, il Louvre Abu Dhabi si propone di connettere le civiltà, rivelando la complessità e la ricchezza della storia dei Mamluks. È un invito a riflettere su come il loro passato possa ancora influenzare il nostro presente e futuro. Un'esperienza da non perdere, che promette di illuminare le menti e sorprendere i cuori.

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Il Teatro del Futuro: Un Viaggio nel Design Sostenibile

Il Teatro del Futuro: Un Viaggio nel Design Sostenibile

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Nel cuore pulsante di Christchurch, un nuovo capitolo di architettura e cultura sta per aprirsi. Il Teatro Court, disegnato dal celebre studio Haworth Tompkins, non è solo un luogo di spettacolo, ma un manifesto di sostenibilità e innovazione. Con una superficie di 3700 m², questa meraviglia architettonica rappresenta un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità.

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Immaginate un edificio dove ogni dettaglio è stato pensato per ridurre l'impatto ambientale. La partnership tra il consiglio comunale di Christchurch e il Teatro Court si fonda su un obiettivo comune: creare uno spazio che non solo accolga il pubblico, ma che possa raccontare una storia di rispetto per la natura e il futuro. Ogni materiale, dalla legno di Abodo agli elementi acustici di Autex, è stato scelto con cura per garantire una qualità e una sostenibilità senza pari.

È questo il futuro del teatro? Una fusione di arte e scienza, dove il design incontra le esigenze di una comunità in crescita. Il team di progettazione, composto da nomi illustri come Roger Watts e Steve Tompkins, ha lavorato instancabilmente per trasformare questa visione in realtà. Con l'ausilio di ingegneri e architetti paesaggisti, hanno creato un'esperienza immersiva che abbraccia l'innovazione a 360 gradi.

Ma il Teatro Court non è solo un luogo per le performance. È uno spazio dove le idee possono germogliare, dove ogni spettacolo può risuonare non solo nelle orecchie degli spettatori, ma anche nel loro cuore. Un luogo dove la cultura si intreccia con la sostenibilità, creando un ciclo virtuoso di ispirazione e responsabilità.

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Il Design incontra il Business: Perché la Formazione Finanziaria è Essenziale per gli Architetti

Il Design incontra il Business: Perché la Formazione Finanziaria è Essenziale per gli Architetti

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Quando pensiamo all'architettura, spesso immaginiamo forme eleganti e spazi innovativi, ma c'è un aspetto cruciale che raramente viene menzionato: il business. In un settore dove l'estetica regna sovrana, spesso si dimentica che dietro ogni grande progetto c'è un delicato equilibrio tra creatività e gestione finanziaria. La formazione degli architetti, quindi, non può limitarsi a insegnare solo i ...

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La mia esperienza nel mondo dell’architettura mi ha insegnato che ignorare gli aspetti economici può portare a situazioni complicate. All'inizio della mia carriera, mi sono concentrato esclusivamente sul design, convinto che fosse l'unica cosa che contasse. Tuttavia, un giorno, sentendo una conversazione casuale su un progetto che era andato oltre il budget, ho capito che la mia ignoranza finanziaria poteva avere conseguenze dirette sul mio lavoro.

In un ambiente in cui la creatività è spesso vista come contrapposta al denaro, ho scoperto che la conoscenza delle dinamiche finanziarie non solo non limita l'immaginazione, ma la potenzia. Ho iniziato a pormi domande: come venivano stabiliti i costi? Quali erano le aspettative in termini di tempistiche e budget? Ogni risposta mi ha avvicinato a una comprensione più profonda del mio ruolo, non solo come designer, ma come parte di un sistema più grande.

Quando ho deciso di unirmi a uno studio più piccolo e collaborativo, ho trovato un ambiente in cui l'alfabetizzazione finanziaria era parte integrante della cultura aziendale. Qui, ho potuto partecipare attivamente alla discussione sui budget, contribuire alle proposte e capire come ogni decisione economica influenzasse il nostro lavoro creativo. Questa nuova consapevolezza ha trasfigurato la mia carriera, portandomi a ruoli di maggiore responsabilità.

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La chiave per una professione architettonica sostenibile è quindi l’integrazione di una solida formazione finanziaria. Non si tratta solo di gestire i numeri, ma di sviluppare una visione strategica che permetta di affrontare le sfide del settore. Quando gli architetti comprendono le forze economiche che influenzano il nostro lavoro, possiamo non solo migliorare la nostra carriera, ma anche contribuire a un cambiamento positivo nell’intera industria.

In conclusione, abbracciare il lato business dell'architettura non è solo una necessità; è un'opportunità per crescere e innovare. Se vogliamo che il nostro settore prosperi, dobbiamo normalizzare l'alfabetizzazione finanziaria come parte della formazione architettonica. Solo così potremo costruire un futuro in cui creatività e sostenibilità possano coesistere.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di Ferramenta

La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di Ferramenta

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La Mostra NUTS + BOLTS a NY: Arredi DIY da Materiali di FerramentaFino al 5 ottobre 2025, la mostra NUTS + BOLTS a Tivoli, NY, organizzata da Available Items, esplora il design innovativo attraverso l'uso di materiali di ferramenta per creare mobili DIY come sedie, tavoli e lampade. Questo evento rappresenta la seconda edizione della mostra, che mette in luce il lavoro di 24 designer, tra cui Fort...

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I designer sono stati incaricati di realizzare un pezzo di arredamento utilizzando esclusivamente articoli reperibili in un negozio di ferramenta locale, limitando l'uso di legno e vietando l'uso di stampa 3D o parti acquistate online. Il risultato è una collezione di oggetti funzionali, visibili presso la mostra NUTS + BOLTS.

Tra i materiali utilizzati ci sono tubi in PVC, parti di grondaia, martelli da terra, morsetti, dadi, bulloni, scope da strada, cancelli di recinzione, teloni e soglie in alluminio. I designer dimostrano così come prodotti utilitari possano essere trasformati in mobili finiti.

La mostra, situata al 64 Broadway, Tivoli, NY, offre una visione unica di come la creatività possa emergere dall'uso di materiali quotidiani. Ad esempio, Christian Borger presenta una lampada modulare realizzata con lamelle per soffitti, mentre Office of Tangible Space espone lo Street Broom Stool, una sedia che utilizza manici di scope come gambe e telaio, con le setole che costituiscono la seduta principale.

Un altro pezzo notevole è il Catch & Release di Fort Standard, una lampada a pavimento che combina un martello da terra, morsetti e una rete da pesca, creando un oggetto funzionale dall'unione di materiali di diverse categorie come giardinaggio e plumbing.

La mostra NUTS + BOLTS è una celebrazione della creatività e della riutilizzazione, mostrando come l'innovazione possa nascere dall'ordinario. Non perdere l'opportunità di visitarla fino al 5 ottobre 2025.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + Partners

Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + Partners

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Gstaad House: La Nuova Meraviglia Architettonica di Foster + PartnersIl celebre studio britannico Foster + Partners ha recentemente presentato il suo ultimo progetto: Gstaad House, un showroom innovativo situato nel cuore delle Alpi svizzere. Questo straordinario edificio è stato concepito per armonizzarsi con le contornature del paesaggio, offrendo un'esperienza unica a visitatori e membri privat...

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Il progetto prevede una struttura sinuosa in legno, disposta su tre piani, che include spazi espositivi, un club esclusivo e una zona sotterranea. Il livello più alto ospiterà un club privato, mentre il piano terra sarà dedicato a mostre e eventi pubblici, con ampie vetrate che si affacciano su spazi esterni attrezzati.

Un elemento distintivo di Gstaad House è la rampa che si snoda attorno all'edificio, progettata per facilitare la circolazione di pedoni e veicoli. Questa soluzione architettonica non solo migliora l'accessibilità, ma offre anche una vista panoramica mozzafiato sulla valle circostante.

La facciata dell'edificio, completamente rivestita in legno di larice, è caratterizzata da schermi ritmici che si alternano a superfici vetrate, permettendo alla luce naturale di filtrare negli spazi interni. Al primo piano, i visitatori potranno godere di terrazze esterne che affacciano sul paesaggio alpino, creando un'atmosfera di connessione con la natura.

Foster + Partners ha dichiarato che questo progetto non è solo un edificio, ma una esperienza di arrivo spettacolare, perfettamente integrata con l'ambiente montano. La progettazione di Gstaad House dimostra come l'architettura possa rispondere alle esigenze moderne senza compromettere l'estetica e l'armonia con il contesto.

In conclusione, Gstaad House rappresenta un ulteriore passo avanti nel design architettonico contemporaneo, combinando funzionalità e bellezza in un'unica soluzione. Per ulteriori dettagli, visitate il sito di Foster + Partners e scoprite altre opere straordinarie.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su Dezeen.

Rinasce l'Accademia: Les Galeries Bartoux, un Nuovo Faro dell'Arte a Venezia

Rinasce l'Accademia: Les Galeries Bartoux, un Nuovo Faro dell'Arte a Venezia

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Nel cuore pulsante di Venezia, dove le acque si intrecciano con i sogni, si erge una nuova dimora dell'arte: Les Galeries Bartoux. L'ex cinema dell'Accademia, un tempo simbolo di proiezioni e storie di celluloide, ora risplende sotto una nuova luce, aprendo le sue porte a una rinascita artistica senza precedenti. È un evento che non si limita a celebrare la fine di un'era, ma invita a vivere una n...

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La serata d'inaugurazione, avvolta in un'atmosfera di glamour e aspettativa, ha visto la partecipazione di artisti e collezionisti da ogni angolo d'Europa. Un tappeto rosso ha accolto i visitatori, mentre le vetrine illuminate brillavano come fari in una notte stellata. I veneziani, commossi dalla nostalgia, hanno ricordato i momenti trascorsi tra le poltrone del vecchio cinema, ora sostituite da sale espositive che raccontano storie di arte e tecnologia. 1.200 metri quadrati di spazio, dove antiche travi in legno e marmi chiari si intrecciano con videoproiezioni che danzano sulle pareti, creando un'esperienza visiva immersiva.

All'inaugurazione, il presidente del Veneto Luca Zaia ha tagliato il nastro, affiancato da artisti di fama come Fabio Viale e Lorenzo Quinn. Lorenza Lain, direttrice della galleria, ha condiviso la sua emozione nel dare nuova vita a un luogo iconico, trasformandolo in un centro di dialogo tra creatività e comunità. "Ciò che nasce oggi è molto più di una galleria: è un invito a esplorare, a interagire, a vivere l'arte in modo autentico," ha dichiarato.

Les Galeries Bartoux non è soltanto un nuovo spazio espositivo; è un caffè d'arte, un cinema immersivo e un punto di incontro per gli amanti della cultura. Con oltre 800 ospiti tra collezionisti, critici e curiosi, l'inaugurazione ha riportato il glamour internazionale lungo il cosiddetto Miglio dell'Arte, un tratto di Dorsoduro che collega l'Accademia alla Collezione Peggy Guggenheim. Nella nuova sala cinematografica, alta dodici metri, le immagini scorrono come sogni liquidi, mentre il Cafè des Arts promette di diventare il nuovo ritrovo chic della città.

La famiglia Bartoux, con una visione lungimirante, ha voluto preservare l'architettura originale, mantenendo intatte le travi e le pietre che raccontano la storia di questo luogo amato. E mentre il brindisi si alza tra le sculture del giardino, l'attesa cresce per la mostra dedicata a Salvador Dalì, che debutterà a dicembre. Un omaggio al grande maestro del surrealismo, che aveva già lasciato tracce della sua genialità a Venezia, promettendo di trasformare la città in un sogno onirico, liquido e surreale.

Les Galeries Bartoux si inserisce così nel mosaico artistico di Venezia, un luogo dove la bellezza parla francese e ogni parete è un racconto che sussurra: l'arte è viva, et très chic. Con circa 70 opere esposte, tra cui alcune sculture iconiche di Dalì, la galleria si conferma un nuovo faro per l'arte contemporanea, un invito a vivere l'arte in tutte le sue forme.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

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Il Futuro del Mattone: Le Architetture che Ridefiniscono il Concetto di Spazio

Il Futuro del Mattone: Le Architetture che Ridefiniscono il Concetto di Spazio

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Nel cuore di una società in continua evoluzione, il mattone emerge come simbolo di un'eleganza senza tempo, un materiale che racconta storie di tradizione e innovazione. Il BRICK AWARD 26, un prestigioso riconoscimento internazionale, ha svelato una selezione di 50 opere architettoniche provenienti da 21 paesi, ognuna delle quali rappresenta una visione audace e creativa del mondo del mattone.

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Questa celebrazione biennale, che avrà luogo a Vienna il 11 giugno 2026, non è solo una competizione, ma un festival di idee e approcci che mettono in luce la versatilità del mattone. Tra le opere selezionate, troviamo progetti che spaziano da case residenziali intime a grandi edifici commerciali, ognuno con la propria identità unica e il proprio messaggio.

La giuria, composta da nomi illustri come Gabriela Carrillo e Christine Conix, ha il compito di valutare l'originalità e l'eccellenza, premiando non solo l'estetica ma anche la sostenibilità. Ed è proprio la sostenibilità che emerge come tema centrale, con progetti che utilizzano tecniche artigianali e materiali locali, riducendo l'impatto ambientale e abbracciando un futuro più verde.

Tra i progetti più affascinanti, segnaliamo il Museo UCCA in Cina, progettato da Kengo Kuma, che gioca con forme scultoree evocando la bellezza dei materiali naturali. In Australia, il Museo dell'Olocausto di Melbourne utilizza oltre 25.000 mattoni per creare una facciata che bilancia trasparenza e sicurezza, un potente simbolo di resilienza.

Ma non è tutto: il BRICK AWARD è anche un invito a riflettere su come l'architettura possa fungere da ponte tra culture diverse. Ogni progetto in lista racconta una storia, una fusione di arte e funzionalità che continua a ispirare architetti e designer in tutto il mondo.

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Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e Arte

Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e Arte

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Giacomo Garziano: L'Architetto che Unisce Scienza e ArteAffascinato dalla scienza e dalla composizione musicale fin dalla giovane età, Giacomo Garziano ha intrapreso un percorso formativo unico come musicista e architetto, perfezionandosi in città iconiche come Firenze e Parigi. Nel 2014, ha fondato GG-loop ad Amsterdam, un laboratorio creativo dedicato a generare nuovi approcci organici al design...

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Il suo primo progetto di grande rilievo, la casa-museo The Seed of Time, situata ad Altamura, in Italia, è una straordinaria fusione di musica, scienza e arte. Questo lavoro gli ha conferito un riconoscimento internazionale, rendendolo un punto di riferimento nel panorama del design contemporaneo.

Il suo approccio eclettico si traduce in esperienze multisensoriali, dove gli oggetti diventano un'estensione organica dell'utente, sfumando i confini tra l'uomo e il suo ambiente. Un esempio emblematico è la credenza Zephyrus, un mobile straordinario e trasformabile, il cui design geometrico e sorprendente richiama una gigantesca farfalla delle Americhe.

In sintesi, il lavoro di Giacomo Garziano non è solo un'espressione estetica, ma una vera e propria esperienza sensoriale che invita a riflettere sul nostro rapporto con l'ambiente e la tecnologia.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.roche-bobois.com.

Riscoprire il Charme di un Piccolo Appartamento nel Marais: Design e Funzionalità

Riscoprire il Charme di un Piccolo Appartamento nel Marais: Design e Funzionalità

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Nel cuore pulsante del Marais, un piccolo appartamento del XVIII secolo racconta una storia di rinnovamento e passione per il design. L'incontro tra l'antico e il moderno si materializza in ogni dettaglio, dove l'interior designer JiaHao Liao ha saputo coniugare l'autenticità dei volumi originali con le esigenze della vita contemporanea.

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Varcando la soglia, ci si trova immersi in un ambiente che gioca con la luce e le texture. Le persiane interne a listelli, scelte con cura, non solo conferiscono un fascino vintage ma amplificano la sensazione di verticalità, un elemento fondamentale in spazi con soffitti bassi. La scelta dei materiali è stata meticolosa: legno di rovere per i rivestimenti e una palette di toni rilassanti che avvolge ogni stanza, rendendo l’atmosfera calda e accogliente.

Il soggiorno, fulcro della casa, è un perfetto esempio di come il design possa trasformare un piccolo spazio in un’oasi di comfort. Con un divano sobrio incorniciato da un tavolino in metallo, e poltrone eleganti, ogni elemento è stato pensato per ottimizzare l’uso dello spazio, senza rinunciare allo stile. L’illuminazione naturale, che filtra attraverso le ampie finestre, rende l’ambiente ancora più invitante.

La cucina, un angolo di funzionalità, si distingue per l’uso di un laminato in simil-rovere, che crea continuità visiva con il resto dell'appartamento. Qui, una panca in stile giapponese non solo nasconde una struttura metallica ma offre anche una soluzione pratica per un’area di appoggio. Questo approccio modulare al design è una delle chiavi del progetto: ogni elemento trova il suo posto, contribuendo a un’armonia generale.

Non meno affascinante è la camera da letto, dove il camino originale è stato sapientemente conservato e incorniciato da armadi minimalisti, che si integrano perfettamente nel contesto. I materiali, dall'elegante parquet a spina di pesce alla vernice a calce, parlano di un’attenzione al dettaglio che rende questo appartamento un esempio di come si possa vivere bene in spazi ridotti.

In questo piccolo appartamento nel Marais, ogni scelta progettuale racconta una storia di amore per il design e di rispetto per la storia. È un luogo dove passato e presente si fondono, creando un rifugio accogliente e funzionale, perfettamente adatto alla vita moderna.

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Esplora il Design Innovativo del STARAY Store di Fununit

Esplora il Design Innovativo del STARAY Store di Fununit

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Esplora il Design Innovativo del STARAY Store di FununitSituato nel cuore di Hangzhou, il STARAY Store, progettato da Fununit Design&More, rappresenta un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità. Con una superficie di 120 m², questo progetto di architettura retail è una testimonianza della creatività e della visione moderna degli architetti.

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Completato nel 2025, il negozio non solo si distingue per il suo design innovativo, ma anche per l'uso di materiali sostenibili e tecnologie avanzate, rispondendo così alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Il team di Fununit ha saputo integrare elementi del metaverso, creando un'esperienza unica per i visitatori, che possono interagire con il brand in modi nuovi e coinvolgenti.

Il progetto è stato accolto con entusiasmo anche dalla comunità locale, che vede in esso un esempio di come gli spazi commerciali possano evolversi per diventare luoghi di incontro e interazione sociale. La combinazione di design moderno e pratiche sostenibili rende il STARAY Store un modello per futuri progetti di retail.

Per ulteriori approfondimenti, visita il sito ufficiale di ArchDaily.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Teal House: Un Rifugio di Armonia tra Tradizione e Modernità

Teal House: Un Rifugio di Armonia tra Tradizione e Modernità

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In un angolo sereno della costa indiana, nel villaggio di Quilon, sorge la Teal House, una residenza che racconta una storia di equilibrio tra il passato e il presente. Questo progetto, firmato dagli architetti di Monsoon Projects, è un esempio luminoso di come la tradizione possa dialogare con le esigenze contemporanee, creando spazi che non solo accolgono, ma ispirano.

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La casa, con i suoi quattro camere, si distende su una superficie di 2800 piedi quadrati, abbracciando il concetto di minimalismo. Ogni angolo è pensato per riflettere l'essenza dell'architettura tropicale del Kerala, reinterpretata attraverso un linguaggio moderno che invita alla contemplazione. Qui, le linee pulite e le forme essenziali si intrecciano con materiali locali, rendendo omaggio alla cultura e al paesaggio circostante.

All'ingresso, il visitatore è accolto da un'atmosfera di calma e serenità, grazie a una progettazione attenta alla sostenibilità e all'integrazione con l'ambiente. Le ampie vetrate incorniciano la vista del verde circostante, permettendo alla luce naturale di permeare gli spazi interni, mentre l'uso di ceramiche Emcer e altri materiali di alta qualità, come quelli forniti da Jaquar e Saint-Gobain, aggiunge un tocco di eleganza e funzionalità.

Ma cosa rende davvero speciale la Teal House? È il modo in cui riesce a catturare l'essenza dello spirito monsonico, trasformando l'esperienza della pioggia in un'opportunità di connessione con la natura. I progettisti, Adarsh Rajendran e Shabin S Shajahan, hanno saputo plasmare una dimora che non è solo un rifugio, ma un manifesto architettonico della bellezza e della resilienza.

In un'epoca in cui la sostenibilità è al centro dell'attenzione, questo progetto si erge come esempio di come l'architettura possa rispondere alle sfide del nostro tempo, senza rinunciare all'estetica e al comfort. La Teal House invita a riflettere su come possiamo vivere in armonia con il nostro ambiente, celebrando la bellezza della tradizione e l'innovazione del design contemporaneo.

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Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di Tecnostrutture

Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di Tecnostrutture

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Scopri il Futuro delle Costruzioni con il BIM di TecnostruttureIl direttore tecnico di Tecnostrutture, Stefano China, ha recentemente sottolineato l'importanza del Building Information Modeling (BIM) in un video informativo. Il BIM è molto più di un semplice modello geometrico; rappresenta un vero e proprio contenitore di informazioni fondamentali per la gestione delle costruzioni.

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Nei modelli BIM sviluppati da Tecnostrutture, vengono integrate informazioni cruciali, come il peso delle travi. Questo consente agli operatori in cantiere di avere accesso in tempo reale a dati essenziali tramite dispositivi come tablet, facilitando così la pianificazione e l'organizzazione del montaggio delle strutture.

Grazie a software avanzati come Tekla Structures, Trimble Connect e Revit, il BIM si trasforma in un archivio informativo completo, contribuendo a migliorare l'efficienza, la sicurezza e la sostenibilità in ogni fase del progetto. Come afferma Stefano China, "Il BIM è davvero il futuro delle costruzioni. Non solo permette di gestire la geometria, ma può contenere ogni tipo di informazione".

Per approfondire ulteriormente, ti invitiamo a guardare il video completo dell'intervento di Stefano China.

ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a Bergamo

ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a Bergamo

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ChorusLife: Il Futuro dello Smart District a BergamoInaugurato a novembre 2024, ChorusLife rappresenta una delle più significative iniziative di rigenerazione urbana in Italia. Situato in una ex area industriale a Bergamo, questo nuovo quartiere è progettato dall'architetto Joseph di Pasquale e nasce dalla visione del Cavaliere Domenico Bosatelli. Il progetto si distingue per la sua capacità di in...

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Un Modello di Smart District

ChorusLife è concepito come un laboratorio urbano, mirato a promuovere la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il distretto offre diverse opzioni abitative, tra cui il primo residence in città in formula build-to-rent e un hotel quattro stelle superior del marchio Radisson. Con oltre 10.000 metri quadrati dedicati a negozi e ristorazione, ogni spazio è progettato per favorire la vita di comunità.

La Luce come Elemento di Continuità

Uno degli aspetti più innovativi di ChorusLife è l'illuminazione, curata da PERFORMANCE iN LIGHTING | Powered by GEWISS. La luce non è solo funzionale, ma diventa parte dell'identità del quartiere. Attraverso un sistema di illuminazione intelligente, si garantisce sicurezza e qualità dell'esperienza urbana, rendendo il distretto un luogo accogliente e vivibile.

Un Ecosistema Tecnologico Integrato

ChorusLife non si limita all'illuminazione: integra anche soluzioni avanzate per la distribuzione dell'energia e la mobilità elettrica, con numerose colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Questo approccio rende il distretto un microcosmo autosufficiente, contribuendo a una riduzione dell'impatto ambientale.

Un Nuovo Modo di Costruire la Città

Il progetto di ChorusLife dimostra come l'intervento privato possa giocare un ruolo chiave nella costruzione della città, guidato da una visione integrata e inclusiva. In questo contesto, la luce diventa un fattore determinante per l'identità urbana e la sostenibilità, contribuendo a stabilire un nuovo modello di smart district replicabile in altre aree.

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La Boutique Louis Vuitton di Cancún: Un'Opera d'Arte in Calcestruzzo

La Boutique Louis Vuitton di Cancún: Un'Opera d'Arte in Calcestruzzo

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Nel cuore pulsante di Cancún, dove l'azzurro del mare incontra il calore della terra, la boutique Louis Vuitton si erge con una nuova veste, frutto del genio di MATERIA e Gustavo Carmona. Sette anni dopo la sua prima metamorfosi, questa icona di stile si presenta al mondo con una facciata di calcestruzzo precast, un materiale che racconta storie di eleganza e innovazione.

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La facciata, un mosaico di forme scultoree, reinterpreta il motivo floreale distintivo del marchio, creando un gioco di luci e ombre che danza con il passare delle ore. Ogni angolo, ogni rilievo, si trasforma in un’esperienza sensoriale, dove la luce si riflette e si piega, regalando un ritmo visivo che cattura l’attenzione dei passanti.

Al centro di questo progetto c'è un'unità modulare, concepita per essere non solo un elemento strutturale, ma anche un ricettore di luce. Ripetuta lungo la facciata, essa genera una pelle vibrante, un tessuto architettonico che unisce precisione e movimento, creando un’identità collettiva forte e suggestiva.

Non si tratta semplicemente di un negozio, ma di un’esperienza architettonica che evoca emozioni profonde. La nuova facciata di Louis Vuitton a Cancún non è solo un elemento di branding; è una presenza viva nel tessuto urbano, un invito a esplorare e a lasciarsi trasportare dalla bellezza del design contemporaneo.

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Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

Rinascita Urbana: Cracker, il Nuovo Simbolo di Sinchon a Seoul

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Nel cuore pulsante di Seoul, precisamente nel vivace distretto di Sinchon, si erge una nuova creazione architettonica che racconta storie di passati e futuri. Il progetto Cracker, firmato dallo studio NOMAL, non è solo una ristrutturazione di un edificio degli anni '60, ma un vero e proprio atto di rigenerazione culturale e urbana.

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Originariamente costruito nel 1966, il Cracker ha vissuto le trasformazioni accelerate di una metropoli in crescita, passando da una struttura a due piani a un complesso che ha faticato a mantenere la sua stabilità. L'intervento di NOMAL ha avuto l'obiettivo di ripristinare l'integrità strutturale, riorganizzando gli spazi e stabilizzando le fondamenta, restituendo così al quartiere un nuovo punto di riferimento.

Il risultato è un design che non solo rispetta le normative moderne, ma che gioca con la luce e l'ombra grazie a una facciata in mattoni forati. Questo elemento architettonico non è solo decorativo: offre privacy, permette l'ingresso di luce naturale e riduce l'impatto visivo sugli edifici circostanti. La trama pixelata della facciata evoca i visualizzatori di musica digitale, un omaggio alla storicità culturale di Sinchon, un tempo fulcro della musica dal vivo e della creatività giovanile.

Questa nuova veste non è solo una questione di estetica, ma un tentativo di riannodare i legami con un passato che rischiava di scomparire sotto il peso della gentrificazione. Cracker, con il suo equilibrio tra funzionalità e simbolismo, si propone come un faro che illumina il percorso verso una rinascita culturale. Di giorno, la facciata assorbe la luce, mentre di notte emette un delicato bagliore, trasformando l'edificio in un elemento vivente del tessuto urbano.

In questo dialogo tra memoria e modernità, NOMAL non ha solo progettato un nuovo edificio, ma ha contribuito a dare forma a una nuova identità per Sinchon, un luogo dove la storia e l'innovazione possono coesistere. Perché, si sa, un singolo edificio può non cambiare un intero quartiere, ma può sicuramente avviare un processo di rinnovamento, un passo alla volta.

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Il Giardino del Redentore: Un Eden Monastico Riscoperto a Venezia

Il Giardino del Redentore: Un Eden Monastico Riscoperto a Venezia

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Il Giardino del Redentore: Un Eden Monastico Riscoperto a VeneziaIl Giardino del Redentore a Venezia ha finalmente riaperto le sue porte dopo un attento restauro, regalando alla città un angolo di tranquillità e bellezza. Situato sull'isola della Giudecca, questo giardino, un tempo riservato ai frati minori cappuccini, è stato oggetto di un intervento botanico e architettonico che ha saputo rispet...

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Chi arriva a Venezia dalla laguna, non può immaginare la meraviglia che si cela dietro la facciata palladiana della chiesa del Santissimo Redentore. Dopo secoli di chiusura e il devastante evento dell'acqua granda del 2019, il giardino è tornato alla comunità grazie alla Venice Gardens Foundation e alla visione della comunità francescana. Questo luogo non è solo un giardino, ma un vero e proprio spazio di meditazione e riflessione.

Adele Re Rebaudengo, presidente della Venice Gardens Foundation, sottolinea l'importanza di restaurare un giardino come atto culturale e spirituale: “Restituire un luogo alla comunità urbana è fondamentale per creare spazi di incontro e ispirazione.” Il Giardino del Redentore incarna questa filosofia, proponendosi come un rifugio di pace interiore, in perfetta armonia con la natura.

Il restauro ha visto la piantumazione di circa 2.500 piante, tra cui cipressi, ulivi ed erbe officinali, secondo un progetto studiato da Paolo Pejrone. Un pergolato a forma di croce, realizzato con travi in castagno, ospita rose, glicini e viti, ripristinando la tradizione dell’orto-giardino monastico. Inoltre, il giardino mantiene un’anima produttiva con orti e un apiario, i cui frutti vengono utilizzati nel caffè interno, in linea con le antiche ricette conventuali.

Il restauro ha coinvolto anche gli edifici annessi, creando spazi per mostre tematiche e cappelle di meditazione, preservando l’essenza del luogo. La “sacca est”, un giardino ottocentesco affacciato sulla laguna, offre un punto panoramico ideale per osservare il tramonto, un invito a fermarsi e riconnettersi con la propria interiorità.

Il Giardino del Redentore rappresenta non solo un ecosistema complesso e delicato, ma anche un simbolo di sostenibilità e responsabilità verso la comunità e i visitatori. In un mondo che corre, questo giardino ci ricorda l’importanza di trovare momenti di pace e riflessione. È un luogo dove il tempo sembra fermarsi, permettendo di riscoprire il valore della bellezza e della spiritualità.

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Rivoluzione del Design: Come l'AI Sta Riscrivendo le Regole della Creazione

Rivoluzione del Design: Come l'AI Sta Riscrivendo le Regole della Creazione

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In un mondo dove il tempo e l'efficienza si intrecciano, l'architettura ha sempre danzato con gli strumenti a disposizione. I nostri progetti, un tempo tracciati con penna e inchiostro su fogli delicati, hanno visto l'emergere di Mylar, un materiale che ha rivoluzionato la riproduzione dei disegni, liberandoli dalle fragilità del passato. Con Mylar, il processo di creazione ha guadagnato leggerezz...

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Oggi, ci troviamo all'alba di una nuova era, dove l'intelligenza artificiale si erge come un architetto invisibile, capace di raccogliere informazioni in un battito di ciglia e di generare immagini su comando. L'AI non è solo uno strumento, è un compagno di viaggio, che ci invita a ripensare il nostro approccio alla creazione. Ci offre efficienza, ma solleva anche interrogativi profondi sull'autorialità e sull'essenza del mestiere. Cosa significa creare, quando il processo può essere accelerato a velocità inimmaginabile?

Il design, nella sua essenza, è un riflesso del nostro tempo. Dalla penna all'AI, ogni evoluzione degli strumenti ha segnato un cambiamento nel nostro modo di pensare e di sentire. L'era post-bellica ha visto la nascita di una semplicità industriale, un minimalismo che rispondeva a necessità di ricostruzione. Oggi, mentre ci abbandoniamo alla potenza dell'AI, la domanda rimane: come possiamo mantenere la nostra voce in un coro di algoritmi?

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Rivoluzione Verde: Incentivi Potenziati per le Pompe di Calore e il Futuro Sostenibile

Rivoluzione Verde: Incentivi Potenziati per le Pompe di Calore e il Futuro Sostenibile

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Nel vasto teatro dell'energia, dove le sfide si intrecciano con le opportunità, l'Italia si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia energetica. Le pompe di calore, simbolo di un futuro sostenibile, si trovano al centro di un rinnovato slancio grazie a incentivi potenziati. È un momento di svolta, una danza delicata tra innovazione e tradizione, in cui l'efficienza energetica si fonde...

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Recentemente, il governo ha accolto con favore la direttiva Red III, un passo fondamentale verso l'aumento della quota di rinnovabili. Non si tratta solo di numeri, ma di un ambizioso progetto che prevede un incremento costante della capacità installata, con l'obiettivo di superare le vecchie abitudini e abbracciare il nuovo. La quota di rinnovabili, infatti, dovrà crescere dell'1,1% all’anno dal 2026 al 2030, un impegno che non lascia spazio a compromessi.

Uno dei punti salienti di questo decreto è la possibilità di installare pompe di calore anche in aggiunta a caldaie recenti, segnando un cambiamento significativo nel modo in cui concepiamo il riscaldamento. Non più una semplice rottamazione, ma un invito a integrare tecnologie avanzate in un sistema esistente, creando un equilibrio tra efficienza e praticità. La trasformazione energetica non è solo una questione di installazioni, ma di cultura e consapevolezza.

Ma non finisce qui. L'edilizia avrà un ruolo cruciale in questa metamorfosi. Le ristrutturazioni non saranno più solo un atto di rinnovamento estetico, ma un'opportunità per adottare soluzioni energetiche che rispettino l'ambiente. Almeno il 20% dei consumi per l'acqua calda sanitaria dovrà provenire da fonti rinnovabili, un segnale chiaro di come ogni scelta edilizia possa contribuire a un futuro più verde.

In questo contesto, gli incentivi non sono solo numeri su un foglio, ma l'incarnazione di un sogno collettivo di sostenibilità. Le pompe di calore add on, installate in sinergia con caldaie di recente installazione, rappresentano la chiave per un approccio più intelligente all'energia. È un modo per abbracciare il cambiamento senza sacrificare il passato, per costruire ponti tra ciò che è stato e ciò che può essere.

Insomma, l'Italia si trova davanti a una straordinaria opportunità. Con questi incentivi, siamo chiamati a essere pionieri in un'era di rinnovabili, dove ogni scelta conta e ogni gesto verso la sostenibilità può fare la differenza. È tempo di alzare lo sguardo e abbracciare il futuro che ci attende, un futuro in cui le pompe di calore non saranno solo apparecchi, ma simboli di un'era nuova.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.ilsole24ore.com.

Un Appartamento a Barcellona: La Magia del Design a Ventaglio di Cometa Architects

Un Appartamento a Barcellona: La Magia del Design a Ventaglio di Cometa Architects

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Nel cuore pulsante di Barcellona, dove la storia danza con il moderno, sorge un appartamento che racconta una storia unica, quella progettata da Cometa Architects. Questo spazio di 162 metri quadrati, conosciuto come Éventail, si distingue per il suo layout innovativo che ricorda un ventaglio a mano, un simbolo di eleganza e delicatezza.

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Immagina un interno che si svolge attorno a un nucleo centrale, un fulcro dove ogni elemento trova la sua armoniosa collocazione. Fairda Matziaraki, partner di Cometa Architects, descrive il progetto come un'apertura sequenziale, una coreografia di luce e spazio che invita a esplorare. La nuova configurazione dell'appartamento emerge come un abbraccio che organizza il movimento e la luce, dando vita a un'esperienza abitativa senza precedenti.

Al centro di questa danza architettonica si erge una scala bianca sospesa, un'opera d'arte che collega i vari livelli di vita. Questa scala non è solo un elemento funzionale, ma un simbolo di elevazione, che ci conduce verso una terrazza di 135 metri quadrati, un angolo di paradiso dove il cielo di Barcellona si fonde con la terra.

Ma non è solo la scala a catturare l'attenzione. Cometa Architects ha deciso di celebrare il contrasto tra il minimalismo degli interni e le pareti in mattoni a vista, creando aperture nel soffitto che permettono di respirare e dialogare con il passato. "Volevamo che il soffitto respirasse", afferma Matziaraki, un desiderio di dare profondità e gravità a ciò che ci sovrasta, trasformando la superficie in una topografia viva.

La palette di colori rimane in un elegante bianco, un abito sobrio che riflette la luce e gioca con le texture. I dettagli, come le tradizionali piastrelle restaurate, aggiungono calore e contrasti visivi, mentre le pietre bianche scolpite, scelte dall'abile proprietario, raccontano una storia di delicatezza e forza. Ogni elemento è pensato per risuonare, per creare un'armonia visiva e tattile.

Cometa Architects, uno studio di design e costruzione, ha curato ogni aspetto del progetto, selezionando materiali di alta qualità dal suo showroom. Gli interni riflettono un equilibrio tra precisione, calore e artigianato, un connubio che rende l'appartamento un luogo dove si può davvero vivere e sognare.

In questo angolo di Barcellona, l'architettura non è solo una questione di spazi, ma di emozioni, relazioni e storie che si intrecciano in un dialogo continuo. E così, come un ventaglio che si schiude, l'appartamento Éventail si apre al mondo, invitando tutti a scoprire la sua bellezza e la sua essenza.

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Le immagini in questo articolo sono reinterpretazioni visive generate con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale. Le immagini originali di riferimento sono disponibili nell'articolo fonte.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.dezeen.com.

Overlap House: Un Nuovo Concetto di Architettura Residenziale e Ufficio

Overlap House: Un Nuovo Concetto di Architettura Residenziale e Ufficio

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Overlap House: Un Nuovo Concetto di Architettura Residenziale e UfficioIspirato all'articolo pubblicato su: www.archdaily.com

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Situata in Giappone, l'Overlap House progettata dallo studio Sugurufukuda rappresenta una straordinaria fusione tra spazi residenziali e lavorativi. Con una superficie di 74 m², completata nel 2025, questa abitazione sfida le convenzioni architettoniche standard, proponendo un design che supera i confini tradizionali.

Una delle caratteristiche più affascinanti di questa casa è l'assenza di pareti divisorie che segregano le funzioni. Invece, gli spazi sono organizzati in modo tale da sovrapporre i confini, creando un ambiente che si estende oltre l'ordinario. Il piano semplice, suddiviso in quattro sezioni, potrebbe apparire come una serie di stanze identiche allineate, ma le connessioni tra gli ambienti e la disposizione delle aperture impediscono una visione completa dell'intero spazio.

Questa progettazione non solo ottimizza l'uso dello spazio ma incoraggia anche una fluidità tra le diverse aree della casa e dell'ufficio, promuovendo un'interazione continua tra le attività quotidiane.

Fotografie: Yurika Kono, Kenya Chiba

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su www.archdaily.com.

Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della Pietra

Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della Pietra

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Marmomac 2025: Innovazione e Sostenibilità nel Mondo della PietraDal 25 al 28 settembre 2025, si svolgerà la 55ª edizione di Marmomac, la fiera internazionale dedicata al marmo, al design e alle tecnologie innovative. Questo evento rappresenta un punto di incontro fondamentale per professionisti e appassionati del settore, richiamando oltre 1.600 aziende espositrici e 68.000 operatori provenienti ...

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L'Innovazione della Pietra

Quest’anno, il tema centrale di Marmomac sarà l’innovazione nel trattamento e nell’utilizzo della pietra. Grazie a tecnologie avanzate come il 3D printing e metodologie sostenibili, i materiali lapidei vengono trasformati e modellati per creare opere uniche. L'attenzione alla sostenibilità non è mai stata così forte, con un focus su come gestire e utilizzare i materiali di risulta in modo responsabile.

The Italian Stone Theatre

All'interno del Padiglione Italian Stone Theatre, si terranno mostre e installazioni che metteranno in risalto la geodiversità e l’autenticità della pietra naturale. Sarà un'occasione per esplorare l’arte del marmo attraverso esposizioni come Naturality, che offrirà un’esperienza immersiva in giardini litici e progetti artistici innovativi.

Formazione e Networking

Marmomac non è solo una fiera commerciale, ma anche un'opportunità di apprendimento. Con workshop e seminari dedicati agli interior designer, i partecipanti potranno approfondire le caratteristiche del prodotto in pietra e apprendere come proporlo al cliente in modo efficace.

Un Evento da Non Perdere

Con un’offerta così ricca, Marmomac 2025 si preannuncia come un evento imperdibile per chiunque sia interessato al mondo della pietra. Non perdere l'occasione di scoprire le ultime tendenze e innovazioni che stanno plasmando il futuro di questo settore affascinante.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, visita il sito ufficiale di Marmomac.

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su speciali.ilgiornaledellarchitettura.com.

Arnaldo Pomodoro:

Arnaldo Pomodoro: Un Viaggio Tra Sculture e Memorie a Milano

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Arnaldo Pomodoro: Un Viaggio Tra Sculture e Memorie a MilanoDal 4 ottobre 2025 al 31 maggio 2026, Milano diventa il palcoscenico di un affascinante viaggio nel mondo di Arnaldo Pomodoro, il maestro della scultura contemporanea. La Fondazione Arnaldo Pomodoro apre le sue porte per il quarto capitolo del ciclo di mostre Open Studio, intitolato "Luoghi, memorie e visioni". Questo evento rappresenta u...

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In un percorso che abbraccia oltre quattro decenni, dalla fine degli anni Settanta ai Duemila, la mostra invita a riflettere su come le sue opere dialoghino con il contesto urbano di Milano, una città che ha accolto l'artista come un figlio. Il Disco di Pomodoro, simbolo indiscusso della capitale lombarda, è solo uno dei tanti esempi che testimoniano il legame profondo tra l'artista e il suo ambiente.

Ogni scultura diventa un punto di partenza per un viaggio che coinvolge non solo lo sguardo, ma anche il corpo. Le opere sono disposte in due allestimenti che richiamano i display innovativi delle mostre degli anni Ottanta e Novanta, creando una rete di dialogo e interazione. Tra le opere in mostra, spiccano Scettri, Rive dei mari e Rotativa di Babilonia, che insieme formano un mosaico di culture e storie.

Ma la mostra non si ferma alla mera esposizione. Presso lo studio di Pomodoro, riprendono anche le visite e i laboratori, un'opportunità per approfondire la manualità e la creatività, principi fondamentali del suo pensiero artistico. Ogni visita si trasforma in un'esperienza sensoriale, che inizia con un calice di vino, simbolo del connubio tra arte e convivialità.

In un mondo in continuo cambiamento, Pomodoro ci invita a riscoprire l'importanza della memoria e del dialogo con il contesto in cui viviamo. La sua visione di un spazio totale ci spinge a riflettere su come l'arte possa influenzare le nostre vite e trasformare il nostro ambiente. In questo quarto capitolo di Open Studio, il Maestro non ci offre solo sculture, ma ci invita a vivere un'esperienza che trascende il tempo e lo spazio.

Milano, così, diventa non solo sfondo, ma protagonista di una storia che continua a scriversi, unendo arte, cultura e comunità. Non perdere l'occasione di immergerti in questo viaggio unico e coinvolgente.

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Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su mediasetinfinity.mediaset.it.

Un'Extension da Sogno: L'arte di James Grayley in un Cottage di Suffolk

Un'Extension da Sogno: L'arte di James Grayley in un Cottage di Suffolk

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Nel cuore della campagna inglese, dove il tempo sembra scorrere con un ritmo diverso, sorge un cottage che racconta storie di epoche lontane. L'architettura di James Grayley ha saputo dare nuova vita a questo angolo di Suffolk, realizzando un'extension che è un inno alla rusticità e al calore. I mattoni rossi, le scandole di rovere e i pavimenti in terracotta si intrecciano in un abbraccio di mate...

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Church Cottage, un antico fienile convertito, è un gioiello architettonico che ha visto il susseguirsi delle generazioni. Originariamente costruito nel XVIII secolo per accogliere due famiglie di agricoltori, questo edificio di Grade II ha subito diverse trasformazioni, culminando in quest'ultima opera di Grayley. L'extension, avvolta in una veste di scandole che sembrano danzare al vento, si erge con orgoglio, richiamando la silhouette dei tetti di paglia circostanti.

La nuova ala, situata a nord-ovest, non è solo un ampliamento, ma un gesto di connessione con il paesaggio, un dialogo tra interno ed esterno. L'idea principale era quella di creare uno spazio per riunirsi, un luogo dove le famiglie potessero ritrovarsi attorno a una tavola, condividendo risate e storie. Con un soffitto inclinato punteggiato da lucernari, la luce naturale inonda l'area living, trasformando ogni pasto in un'esperienza unica.

Ogni dettaglio è pensato con cura. Le finestre incassate in rovere incorniciano la vista del giardino, mentre una porta scorrevole in vetro invita a varcare la soglia verso un patio che si fonde con il verde circostante. Sul tetto, un giardino di fiori selvatici si unisce armoniosamente al prato locale, creando un'estensione della natura stessa.

Il pavimento in piastrelle a herringbone, che ricorda le antiche tradizioni locali, si sposa perfettamente con il camino in mattoni rossi, il cuore pulsante di questo spazio aperto. Qui, il passato e il presente si intrecciano in un abbraccio caldo e accogliente, permettendo a chiunque di sentirsi a casa.

In un mondo che corre veloce, l'architettura di James Grayley invita a rallentare, a respirare e a godere della bellezza che ci circonda. L'extension di Church Cottage non è solo una questione di spazio, ma un atto d'amore verso la cultura e la storia di Suffolk.

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Curvature in Legno: Un Eclatante Ufficio nel Cuore della Norvegia

Curvature in Legno: Un Eclatante Ufficio nel Cuore della Norvegia

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Nel panorama architettonico di Kristiansand, un edificio si erge non solo come spazio di lavoro, ma anche come un'opera d'arte viva. Il progetto di Oslotre, intitolato Lumber 4, si distingue per la sua audace facciata curvilinea in legno, che danza con la luce e crea un ritmo visivo unico. Ogni curva racconta una storia, un invito a esplorare l'armonia tra natura e architettura.

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Strutturato su sei piani, Lumber 4 accoglie al piano terra uno spazio commerciale, mentre i piani superiori si dedicano a uffici moderni e funzionali. La scelta del legno massiccio, con colonne e travi in legno lamellare, non è solo una questione estetica, ma un chiaro impegno verso la sostenibilità e l'efficienza. Le travi in CLT e cemento, unite in un abbraccio progettuale, garantiscono sicurezza e comfort acustico, mentre le ampie finestre a tutta altezza inondano gli ambienti di luce naturale, creando un'atmosfera accogliente e stimolante.

La facciata, rivestita di elementi curvi prefabbricati in pino, è trattata con una vernice verde che evolve nel tempo, regalando al palazzo una pellicola di storia e cambiamento. Le ombre proiettate dalle eaves dritte, che contrastano con le curve sottostanti, offrono un gioco di luci che trasforma l'aspetto dell'edificio durante le diverse ore del giorno. Questo dinamismo visivo non è solo un capriccio estetico, ma una riflessione del paesaggio circostante e della variazione degli elementi naturali.

Il cuore pulsante di Lumber 4 è un atrio che collega i piani, creando un punto di incontro e comunicazione tra gli spazi. Qui, il legno massiccio non è solo un materiale, ma un elemento di design che invita a fermarsi, a respirare, a vivere. Con un tempo di costruzione record di soli dodici mesi, questo progetto dimostra che l'architettura in legno può competere e superare le tradizionali strutture in cemento e acciaio.

Con il 90% degli spazi già affittati al termine dei lavori, Lumber 4 non è solo un edificio, ma un simbolo di come il design curvo in legno possa dare vita a spazi di lavoro innovativi e sostenibili, integrandosi perfettamente con l'ambiente che lo circonda.

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Il Cubo Magico di RULA: Un'Esperienza Immersiva al Concerto di Terence Lam

Il Cubo Magico di RULA: Un'Esperienza Immersiva al Concerto di Terence Lam

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Il Cubo Magico di RULA: Un'Esperienza Immersiva al Concerto di Terence Lam Durante il concerto White Summer di Terence Lam al Hong Kong Coliseum, un cubo bianco di sette metri, progettato da Ruby Law del RULA Design Studio, ha catturato l'attenzione del pubblico. Questa struttura innovativa ruota, si apre e si trasforma, fungendo da scultura, superficie di proiezione e cornice architettonica.

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Immaginato come una scatola di Pandora, il cubo si apre e chiude per rivelare molteplici strati della narrazione dello spettacolo. In una sequenza, si dispiega in una forma a croce (+) sul pavimento del palcoscenico, un emblema visivo di unione e connessione. In altri momenti, incornicia i performer attraverso aperture circolari, ospita il cantante sulla sua superficie mentre coreografie si svolgono al suo interno, o diventa un contenitore per il mapping di proiezione, con visualizzazioni come un quadrante che evocano temi di memoria e tempo.

Sospesi sopra il palco, schermi LED circolari fluttuano in contrasto con il cubo, talvolta assomigliando a occhiali astratti che inquadrano la performance da nuove prospettive. La progettazione architettonica di Ruby Law, formatasi presso HKU, MIT e The Bartlett (UCL), si riflette nel suo approccio, che è parte di una continua esplorazione degli ambienti concertistici immersivi.

Il cubo è costruito con una trave in acciaio rivestita di pannelli in legno e montata su un sistema di rotazione centrale che consente una continua riconfigurazione. Un sistema di cerniere idrauliche permette a ciascuna sezione di aprirsi o chiudersi in meno di dieci secondi, mantenendo il ritmo frenetico di una produzione pop dal vivo.

Man mano che lo spettacolo volge al termine, il cubo si richiude, la spirale interna di tungsteno brilla all'interno della sua cornice circolare come una lampadina, simboleggiando speranza, calore e rinnovamento. I performer emergono dalle aperture circolari, trasformando il cubo in un contenitore di ricordi.

Con un caleidoscopio di laser e proiezioni che riempiono il Coliseum, il cubo si trasforma in un dispositivo narrativo, amplificando la presenza del cantante e giocando con luce, ombra e movimento.

Il concerto White Summer, progettato dal RULA Design Studio, rappresenta un esempio straordinario di come l'architettura possa fondersi con l'arte performativa per creare esperienze indimenticabili.

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Il Centro Sportivo Comunitario di Aranya: Un Incontro tra Passato e Presente

Il Centro Sportivo Comunitario di Aranya: Un Incontro tra Passato e Presente

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Nel cuore di Qinhuangdao, a poche ore da Pechino, sorge una struttura che non è solo un centro sportivo, ma un vero e proprio simbolo dell'incontro tra il passato e il presente. Il Centro Sportivo Comunitario di Aranya, progettato dall'atelier XÜK, si erge come un faro di innovazione e tradizione, riflettendo la storia di un'area un tempo industriale.

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Questo progetto, completato nel 2024, si estende su una superficie di 3840 m², rappresentando un'interpretazione contemporanea delle memorie architettoniche locali. Gli architetti Liu Kenan e Zhang Xu, insieme al loro team, hanno saputo trasformare un terreno incolto in un luogo di ritrovo per la comunità, dove sport e attività ricreative si intrecciano con la cultura e la storia del luogo.

La scelta dei materiali, come vetro, acciaio e cemento, non è casuale. Questi elementi, pur nella loro modernità, richiamano l'identità del contesto circostante, permettendo al centro di integrarsi armoniosamente nel paesaggio. La luce naturale penetra attraverso ampie vetrate, creando spazi luminosi e accoglienti, dove ogni angolo invita alla socializzazione e all'attività fisica.

Il progetto si distingue non solo per la sua funzionalità, ma anche per l'atmosfera che riesce a evocare. Gli architetti hanno saputo creare un ambiente sereno e stimolante, capace di ispirare i visitatori e promuovere un senso di appartenenza. Ogni dettaglio è stato pensato per offrire un'esperienza unica, dove il design moderno si sposa con il calore della comunità.

In questo modo, il Centro Sportivo Comunale di Aranya diventa più di una semplice struttura: è un ponte tra generazioni, un luogo dove il passato viene celebrato e il futuro costruito. Attraverso un approccio progettuale sensibile e innovativo, Atelier XÜK ha dato vita a uno spazio che non solo soddisfa le esigenze contemporanee, ma fa anche da custode della memoria collettiva di un'intera comunità.

Fonte: www.archdaily.com.

I 30 Migliori Studi di Architettura e Design in India: Innovazione e Tradizione

I 30 Migliori Studi di Architettura e Design in India: Innovazione e Tradizione

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In un paese vasto e ricco di storia come l'India, l'architettura si erge a testimone di una cultura in continua evoluzione. Dalla decolonizzazione degli anni '40, gli architetti indiani hanno abbracciato un linguaggio moderno, lontano dai vincoli del passato, creando opere che raccontano storie di tradizione e innovazione. Oggi, con una popolazione di oltre 1,3 miliardi e più di 90.000 architetti ...

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Ma quali sono i nomi che emergono in questo mare di creatività? Ecco una selezione dei 30 migliori studi di architettura e design in India, scelti con cura per il loro talento e la loro visione unica. Ogni studio è un viaggio in un mondo di idee, dove l'architettura non è solo costruzione, ma un'arte che dialoga con il contesto e le persone.

1. Kamat & Rozario Architecture: Con una filosofia che celebra l'unicità dei luoghi, i loro progetti, come la Sharma House a Bengaluru, riflettono idee forti e originali.

2. CP Kukreja Architects: Con oltre 800 progetti all'attivo, questo studio di New Delhi si distingue per la sua versatilità e la capacità di adattarsi a diversi contesti.

3. Morphogenesis: Pionieri nell’uso di soluzioni progettuali passive, offrono un linguaggio architettonico che rispetta le radici indiane pur abbracciando la modernità.

4. Abha Narain Lambah Associates: Specializzati nella conservazione, hanno guadagnato riconoscimenti internazionali per il loro lavoro su patrimoni storici e culturali.

5. Anagram Architects: Con un approccio che spazia dall'architettura residenziale a grandi infrastrutture pubbliche, offrono soluzioni progettuali innovative e sostenibili.

Ogni studio in questa lista rappresenta una storia di passione e dedizione, una ricerca di bellezza che trascende il tempo e lo spazio. Con tale varietà di talenti, l'India si posiziona come un faro di creatività architettonica, pronta a guidare il futuro del design nel mondo.

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Open Architecture: Riscoprire il Design oltre il Conformismo

Open Architecture: Riscoprire il Design oltre il Conformismo

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In un angolo pulsante di Pechino, una visione audace di architettura prende forma. Open Architecture, guidato dalla coppia dinamica Huang Wenjing e Li Hu, non si limita a soddisfare le richieste dei clienti; piuttosto, si immerge in un territorio inesplorato, dove la creatività danza con l'inaspettato. "Se un cliente desidera uno stile specifico, è un po' noioso per noi", afferma Li, spalancando l...

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Dal 2008, questo studio ha sfidato le convenzioni, creando opere che non sono solo edifici, ma esperienze immersive. La recente Sun Tower, un cono di cemento alto 50 metri, si erge come un enorme orologio solare, un simbolo di come l'architettura possa interagire con il tempo e la luce. "Siamo più interessati a un progetto che sia una domanda", spiega Li, suggerendo che ogni creazione nasce da un desiderio di scoperta piuttosto che da un mero compito da svolgere.

Il prossimo capitolo di questa avventura si scrive in Australia, dove Open Architecture è stato scelto per curare Task Eternal, una mostra che esplora le tendenze espansionistiche dell'umanità. Concepite come atti di un'opera teatrale, le quattro sezioni della mostra promettono di portare i visitatori in un viaggio attraverso la storia dell'esplorazione spaziale e le sue implicazioni. "È letteralmente un museo dentro un museo", commenta Li, sottolineando l'intento di fondere architettura, concetto e curatela in un'unica, fluida esperienza.

La filosofia di Open si radica in una profonda connessione con la natura. Huang condivide che "gli edifici devono proteggere la natura, non distruggerla", una visione che si riflette in ogni decisione progettuale. La loro recente incursione nel design residenziale con il progetto Nanshan Commune a Shenzhen rappresenta un antidoto alle comunità chiuse e agli edifici monotoni, mirando a elevare la qualità della vita attraverso un approccio che integra paesaggi, spazi comunitari e un dialogo continuo con l'ambiente.

In un mondo in rapida evoluzione, Huang e Li sostengono che l'adattamento è essenziale. "Siamo meno arroganti di prima, umiliati dalla velocità con cui le cose possono cambiare", affermano, evidenziando l'importanza di evolversi continuamente. Dal loro punto di vista, la sostenibilità è un argomento sociale, non solo un calcolo tecnico, e ogni progetto diventa un'opportunità per riflettere su come l'architettura possa rispondere alle sfide del nostro tempo.

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Il Nuovo Spazio Retail di Zara a Rotterdam: Design Ibrido e Innovativo

Il Nuovo Spazio Retail di Zara a Rotterdam: Design Ibrido e Innovativo

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Il Nuovo Spazio Retail di Zara a Rotterdam: Design Ibrido e InnovativoIn un contesto urbano in continua evoluzione, Zara ha inaugurato il suo più grande negozio al mondo a Rotterdam, un progetto ambizioso realizzato da Random Studio. Questo spazio retail, che si estende su cinque piani, presenta un design ibrido che unisce funzionalità e estetica attraverso l'uso di materiali contrastanti e una pi...

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Un Ambiente Ibrido Definito da Griglie Metalliche

Un elemento distintivo di questo progetto è la griglia metallica retroilluminata, che segna un confine visivo tra la nuova area espositiva e il resto del negozio. Questo design crea un'atmosfera che ricorda una cava, dove blocchi geometrici e toni naturali attenuati definiscono le zone di esposizione dei prodotti.

Contrasti di Materiali e Funzioni

Il team di design ha sapientemente diviso lo spazio in diverse aree, ciascuna con una propria palette di materiali. La collezione urbana è presentata con elementi in vetro, pietra naturale e acciaio inossidabile, mentre la collezione sportiva si distingue per l'uso di acciaio nero e gomma, con un'estetica industriale che cattura l'attenzione.

Un'Area Sociale per il Rilassamento

All'interno di questo ambiente, è stata creata un'area sociale con posti a sedere in due zone elevate, offrendo un punto di pausa nel contesto dinamico del retail. Questo spazio, luminoso e dal design sobrio, invita i visitatori a rilassarsi e riflettere sulle loro scelte di acquisto.

Il design di Random Studio non solo ottimizza l'esperienza di acquisto, ma crea anche un ambiente stimolante e accogliente, dove la spatial layering e il contrasto dei materiali definiscono l'approccio progettuale complessivo.

In conclusione, il nuovo spazio retail di Zara a Rotterdam è un esempio lampante di come l'innovazione nel design possa trasformare l'esperienza del consumatore, rendendo ogni visita un'esperienza unica.

Ispirato all'articolo pubblicato su: designboom | architecture & design magazine

Fonte e Ispirazione: Questo articolo è stato ispirato da contenuti pubblicati su designboom | architecture & design magazine.

Casa Batlló: Un Nuovo Spazio per l'Arte Contemporanea nel Cuore di Barcellona

Casa Batlló: Un Nuovo Spazio per l'Arte Contemporanea nel Cuore di Barcellona

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Nel cuore pulsante di Barcellona, un capolavoro di Antoni Gaudí, la Casa Batlló, si prepara a rivelare un nuovo capitolo della sua storia. A partire dal 31 gennaio 2026, un appartamento nascosto al secondo piano sarà trasformato in una galleria dedicata all'arte contemporanea, un evento che promette di arricchire ulteriormente l'eredità culturale di questo monumento dichiarato Patrimonio dell'Uman...

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La ristrutturazione, curata dallo studio barcellonese Mesura, rappresenta un delicato equilibrio tra restauro e innovazione, restituendo vita a spazi che sono stati inaccessibili per decenni. L'intervento architettonico si distingue per l'introduzione di un soffitto in metallo curvo, stampato con motivi concentrici che evocano l'acqua, simbolo della fluidità e del cambiamento.

Un Dialogo tra Passato e Futuro

La nuova iniziativa, denominata Casa Batlló Contemporary, non è solo una galleria, ma un palcoscenico per il dialogo tra il genio di Gaudí e le espressioni artistiche attuali. L'inaugurazione sarà segnata dalla mostra Beyond the Facade, realizzata dal collettivo londinese United Visual Artists (UVA), che esplorerà i cicli della vita attraverso opere che utilizzano luce e movimento per coinvolgere e stupire il pubblico.

Un Progetto per il XXI Secolo

Questa apertura si allinea con le celebrazioni del centenario dalla morte di Gaudí e con il riconoscimento di Barcellona come Capitale Mondiale dell'Architettura. La galleria si propone di essere un faro culturale, unendo la conservazione rigorosa della storia con un'attiva reinterpretazione del presente. Maria Bernat, direttrice del programma, sottolinea come l'obiettivo sia quello di creare un ponte tra epoche, dando nuova vita a un patrimonio che continua a ispirare.

Casa Batlló non è nuova a interventi artistici innovativi, avendo già collaborato con artisti digitali dal 2021. Con l'introduzione di Casa Batlló Contemporary, il luogo si trasforma in un centro culturale dinamico, capace di attrarre visitatori e di stimolare la creatività contemporanea.

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Scopri le Dimore di Scarpa, Sottsass e Pastor a Venezia: Un Viaggio nel Design

Scopri le Dimore di Scarpa, Sottsass e Pastor a Venezia: Un Viaggio nel Design

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Tre Case di Scarpa, Sottsass e Pastor Aprono a Venezia al Grande PubblicoQuest'autunno, la Venice Design Biennale offre un'opportunità unica: la visita a dimore private di design nel cuore di Venezia, accessibili al pubblico per la prima volta. Queste case, progettate da maestri come Carlo Scarpa, Ettore Sottsass e Valeriano Pastor, raccontano storie di creatività e innovazione.

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Casa Pastor: Un Esempio di Funzionalità e Design

Situata in zona Ca’ Zacco, Casa Pastor si sviluppa su tre piani, caratterizzati da volumi verticali che si stratificano in un gioco architettonico unico. Ristrutturata tra il 1964 e il 1965, questa casa riflette il contesto culturale vibrante di Venezia, con spazi funzionali e dettagli pensati per ottimizzare l'abitare quotidiano. I colori arancione e verde, tipici della tradizione veneziana, si mescolano con il bianco delle finiture in pietra d'Istria, creando un'atmosfera accogliente e raffinata.

Casa Balboni: Un Gioiello di Carlo Scarpa

Accessibile da un cortile, Casa Balboni presenta una facciata in cemento grigio che nasconde un interno sorprendente. Realizzata tra il 1964 e il 1968, la dimora si apre su una terrazza affacciata sul Canal Grande, con spazi interni che esaltano la luce naturale e la bellezza dei materiali. Qui, Scarpa ha saputo valorizzare ogni angolo, creando un ambiente elegante e funzionale, perfetto per accogliere artisti e intellettuali.

Casa Sottsass: Un Ritorno al Moderno

In una dimora storica del Seicento, Ettore Sottsass ha progettato un interno che sfida il tempo. Con colori audaci e forme geometriche, Casa Munari diventa un rifugio dove il moderno si fonde con il passato. Ogni elemento è studiato per creare uno spazio unico, dove il design diventa arte.

Non perdere l'occasione di visitare queste straordinarie abitazioni e scoprire il loro fascino. Prenota la tua visita e immergiti nella bellezza del design veneziano!

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Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a Copenaghen

Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a Copenaghen

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Barn Again Pavilion: un Nuovo Approccio all'Architettura Culturale a CopenaghenIl Barn Again Pavilion, progettato dallo THISS Studio in collaborazione con l'architetto Tom Svilans, rappresenta un esempio straordinario di architettura culturale moderna, situato nel cuore di Copenaghen. Inaugurato per la Biennale di Architettura di Copenaghen nel 2025, questo padiglione di 25 m² è stato concepito co...

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Situato a Gammel Strand, il Barn Again si propone di rievocare l’essenza delle vecchie stalle danesi, ripensando e riutilizzando strutture storiche per un pubblico contemporaneo. Questa iniziativa non solo celebra la tradizione architettonica, ma invita anche a una riflessione profonda sul nostro modo di vivere e interagire con l'ambiente.

Realizzato principalmente in legno, il padiglione si distingue per la sua sostenibilità e il suo design innovativo. Grazie all’uso di materiali locali e tecnologie sostenibili, il Barn Again Pavilion non è solo un luogo di esposizione, ma un simbolo del futuro dell'architettura culturale.

Il progetto è stato curato da Hadir Al Koshta e fotografato da Maja Flink, che ha catturato la bellezza e la funzionalità di questa straordinaria struttura. Con il suo design evocativo e la sua tematica profonda, il Barn Again Pavilion invita visitatori e architetti a riflettere su come possiamo vivere in armonia con il nostro ambiente.

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ABRA: La Patisserie Parigina che Unisce Design e Gusto

ABRA: La Patisserie Parigina che Unisce Design e Gusto

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Nel cuore pulsante di Parigi, precisamente in Rue des Mauvais Garçons, si erge ABRA, una patisserie che si distingue non solo per le sue delizie culinarie, ma anche per un design che racconta una storia. Concepite dal talentuoso chef Tal Spiegel, le creazioni di ABRA sono incorniciate in un ambiente che evoca le linee pulite e i colori audaci del Bauhaus, grazie alla visione dell'interior designer...

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Varcando la soglia, si viene accolti da una palette di colori primari – blu, rosso e giallo – che danzano armoniosamente su un fondo bianco, creando un'atmosfera di calore e vivacità. I pavimenti, rivestiti con piastrelle geometriche, introducono un ritmo ripetitivo che invita a esplorare ogni angolo di questo spazio, dove il design e il cibo si intrecciano in un abbraccio inusuale.

ABRA non è solo un luogo dove gustare prelibatezze, ma un'esperienza sensoriale completa. I dolci non sono esposti in file ordinate, ma presentati come opere d'arte, quasi come prototipi di un processo creativo, incoraggiando i visitatori a riflettere sul significato di ciascuna creazione. La semi-apertura tra la cucina e il negozio permette di osservare il lavoro che avviene dietro le quinte, trasformando ogni visita in una scoperta. Qui, il confine tra produzione e consumo si dissolve, e ogni morso diventa un atto di partecipazione a un rituale di creazione.

In questo angolo di Parigi, il design diventa un compagno insostituibile della gastronomia. Le scaffalature, ornate da oggetti geometrici e stampe, richiamano l'idea di modularità e composizione, mentre la luce naturale che filtra attraverso la facciata in vetro conferisce un senso di apertura e accoglienza. Ogni dettaglio è pensato per stimolare la curiosità, per raccontare una storia che va ben oltre il semplice assaggio.

ABRA è un esempio lampante di come un patisserie possa incarnare un concetto così profondo, dove il gusto si fonde con l'estetica, creando un'esperienza unica e memorabile.

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Come Trovare il Miglior Architetto a Trento per il Tuo Progetto

Se stai pensando di costruire la casa dei tuoi sogni, ristrutturare un appartamento o avviare un nuovo spazio commerciale a Trento, la scelta dell'architetto giusto è il primo e più importante passo. Un professionista qualificato non solo traduce le tue idee in un progetto concreto, ma ti guida attraverso ogni fase, dalla progettazione alla realizzazione, garantendo qualità, rispetto dei tempi e del budget.

Ma come trovare l'architetto a Trento che faccia davvero al caso tuo? La ricerca può sembrare complessa, tra passaparola e infinite ricerche online. È qui che una piattaforma specializzata diventa uno strumento indispensabile.

Utilizzare un servizio come Architects Advisor ti permette di avere una visione chiara e completa dei migliori professionisti disponibili nella provincia di Trento. Potrai consultare i profili degli studi di architettura, visionare i loro progetti precedenti, leggere le recensioni di altri clienti e confrontare le loro specializzazioni. Che tu abbia bisogno di un esperto in bioedilizia, in restauro conservativo o in interior design, troverai facilmente l'architetto con le competenze specifiche per il tuo progetto.

Non lasciare al caso una decisione così importante. Affidati a chi ha già selezionato per te i migliori talenti del territorio. Inizia subito la tua ricerca e trova l'architetto a Trento che trasformerà la tua visione in realtà.